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A - DATI SULL’IMPRESA Progetto Experiment 2006 -2007 Autori: Barbieri, Drago, Russo, Tricomi I.P.C. Medicina A1 - Denominazione: O.R.M.E.s.n.c. Natura giuridica: società in nome collettivo A2 - Unità locale interessata dal programma di investimenti: Comune Budrio - Prov. Bologna cap. 40054 B – DESCRIZIONE DELL’INIZIATIVA 1. La mission L’impresa O.R.M.E. nata sotto la denominazione giuridica di società di persone, è focalizzata sull’attività di recupero, restauro e commercializzazione di materiali edili, in particolare laterizi. L’idea imprenditoriale nasce dalla curiosità e dalla passione personale, di Simone e Denny, due componenti del nostro gruppo, per tutto ciò che è materiale antico. La nostra impresa "O.R.M.E." si baserà sullo sviluppo di tre “R” ovvero: -recupero -restauro -rivendita. “O.R.M.E. s.n.c. tratterà prioritariamente prodotti di recupero derivanti da demolizioni di vecchie costruzioni (ruderi) o edifici fatiscenti . La specializzazione della nostra azienda sarà quella di selezionare accuratamente i vari tipi di materiali, per tipologia, dimensione e colore, previa pulizia effettuata con l’utilizzo di una particolare attrezzatura; tali materiali saranno successivamente confezionati in pallets e pronti alla vendita. La scelta di orientare l’attività dell’impresa al recupero del materiale laterizio è dovuta al fatto che il materiale vecchio, se opportunamente selezionato e pulito, ha più valore del materiale nuovo per le seguenti ragioni: - è più resistente, perché è prodotto con materie prime esclusivamente naturali a differenza del nuovo nel quale sono presenti anche sostanze chimiche che ne riducono la resistenza. Quindi tecnicamente i materiali vecchi, hanno una robustezza e resistenza agli agenti atmosferici probabilmente superiore ai materiali utilizzati oggi in imitazione. Questa robustezza è dovuta sicuramente ad una paziente e naturale attesa dei giusti tempi di cottura e asciugatura, che oggi non sarebbe possibile a causa dell’esasperazione raggiunta nella produzione per abbassare i costi; - non richiede manutenzioni ordinarie e straordinarie una volta riutilizzato; - è in fase di sviluppo la richiesta di materiale recuperato da parte delle imprese edili trainata da una domanda da parte del cliente finale interessato a strutture anticate. Troviamo particolarmente interessante accludere, a conferma di quanto sopra, l’esito di sperimentazioni fatte da esperti nel campo scientifico. “Attraverso l’esame e l’elaborazione dei risultati del lavoro condotto, si sono ricercate le caratteristiche discriminanti che consentono classificazioni storicotipologiche dei mattoni, con l’individuazione, dove e se possibile, delle zone di provenienza delle argille, data la conoscenza, parallelamente acquisita da altro gruppo di lavoro, dell’ubicazione di molte delle antiche fornaci. Lo spessore è risultato da 5 a 6 cm per i mattoni di epoca più antica e inferiore a 4 cm per quelli più recenti (primi anni del 1600). Sulle superfici esterne delle porzioni di mattone di dimensione sufficiente, erano ben visibili i segni caratteristici della lavorazione. Sulla superficie maggiore inferiore erano ben visibili i bordi e le venature del legno dello stampo; su quella superiore, alcune volte irruvidita con sabbia, le ondulazioni della battitura e rasatura. Dall’esame visivo per quanto riguarda gli aspetti della conservazione, si è constatato che nessuno dei campioni esaminati ha mostrato di contenere sali solubili a livelli significativi per prevedere forme di degrado potenziale od in atto; solo in due casi è stata rilevata la presenza di anione solforico, rispettivamente in percentuali di 0,43 e 0,15. Le caratteristiche fisiche basilari, tipiche dei laterizi, hanno mostrato una variabilità del tutto normale, considerando l’arco plurisecolare del tempo di fabbricazione, come osservabile. La caratteristica che ha mostrato la maggiore variabilità è risultata la resistenza a compressione. Tutto questo può indicare, seppure in modo sommario ed indicativo (valore medio generale della resistenza a compressione 21,6 MPa) che lo stato do conservazione dei mattoni campionati è da ritenersi soddisfacente”. . Una caratteristica della nostra azienda che potrebbe consentirci di recuperare un grosso quantitativo di materiale antico è quella di offrire un servizio di demolizioni gratuito al 50%, con l’aggravio di costi che questa attività comporta, poiché riteniamo di poterci rifare sulle vendite nonostante la concorrenza del settore in quanto, da alcune interviste fatte, è emersa la presenza sul mercato di imprese che non lavorano in maniera seria. Ci prefiggiamo quindi di acquisire un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza puntando principalmente sulla qualità e sul rispetto dell’ambiente. 2. Il settore e la concorrenza Il settore dell’edilizia è un settore in espansione. Uno degli elementi che possono essere considerati come decisivi per l’innovazione nel settore è la domanda di abitazioni e la sua evoluzione nel tempo. A tal proposito, il ciclo edilizio italiano è stato caratterizzato negli ultimi cinquanta anni da tre periodi ben distinti, anche se ben intrecciati e sovrapposti tra loro. La prima di queste “ondate” corrisponde agli anni della ricostruzione, caratterizzati da una domanda prevalentemente quantitativa, la seconda al periodo che ha avuto il suo apice tra gli anni settanta e gli anni novanta, nel corso del quale ha preso il sopravvento una domanda di tipo qualitativo e la terza, infine, che riguarda gli anni attuali e che è parzialmente sovrapposta a quella precedente, caratterizzata da quella che viene oggi definita come domanda “sostenibile”. Sul piano della domanda abitativa (e della corrispondente offerta edilizia) la tematica della sostenibilità si traduce in un’enfasi nuova per le esigenze di sicurezza e salute, per la limitazione della produzione di rifiuti, per il riciclo e in un maggior interesse per la durata degli oggetti. Ecco che in questo quadro il recupero edilizio e quello urbanistico diventano indicatori di un rinnovato interesse per il riuso del territorio, opposto all’espansione selvaggia che aveva caratterizzato la prima ondata e all’aumento, proprio della seconda, dei metri quadrati, delle stanze e delle dotazioni individuali. Oggi anche la città trova risorse per ridisegnarsi e i cittadini accettano, quasi pretendono, che queste risorse vengano messe a disposizione. In questo potremmo trovare le connotazioni della domanda sostenibile, che si lega però anche ad altre componenti che sono l'arresto sostanziale della crescita urbana, la crescente domanda di qualità, nel significato che a questo termine si è testé tentato di dare e la crisi dei modelli tradizionali di industrializzazione. Diventa, quindi importante concentrare l’attenzione sul mercato della demolizione e del recupero. Secondo le stime del CRESME (Centro Ricerche Economiche e Sociologiche di Mercato) la quantità di detriti prodotti dalla demolizione nel nostro paese si attesta attorno ai 20 milioni di tonnellate; stima che confrontata con quella degli altri Paesi Europei, colloca, in un’ipotetica classifica tra chi demolisce di più, l’Italia al penultimo posto, davanti solo alla Spagna. TABELLA: Situazione europea del mercato della demolizione Concentrando l’attenzione sull’Italia il confronto dei dati regionali sulla produzione di detriti provenienti da demolizione per abitante, vede primeggiare il Piemonte e il Nord Est i quali vantano una produzione di detriti edilizi che varia dai 400 ai 500 chili pro-capite, mentre in Sicilia e in Campania scende a 220 chili procapite. La Lombardia con 3,2 milioni di tonnellate di detriti, insieme al Piemonte Valle d’Aosta (2,1) e al Veneto (1,6) all’Emilia Romagna (1,6), in termini assoluti sono le regioni maggiori produttrici di detriti edilizi. La classifica si chiude con il Molise e la Basilicata che insieme producono poco più del 1,5% della produzione nazionale. Tabella: Quantità di tonnellate di detriti per abitante prodotti per regione italiana Mettendo in relazione la stima del mercato potenziale dei detriti prodotti attraverso l’attività di demolizione stimata dal CRESME, con i dati forniti dalle 268 imprese di gestione delle discariche autorizzate e di impianti di macinazione e selezione, che rispondono alla rilevazione Unioncamere - sui detriti riutilizzati e/o recuperati - , si registra che solo l’8,8% del totale dei detriti prodotti viene riutilizzato o recuperato. Naturalmente il quadro regionale del nostro paese è caratterizzato da profonde differenze: infatti mentre il nord-est e la Sicilia riutilizzano o recuperano valori prossimi al 20% del totale dei detriti prodotti, regioni tradizionalmente avanzate come la Lombardia e il Piemonte si collocano su valori molto inferiori: rispettivamente 3.3% e 2,6%. All’ultimo posto stanno Marche, Lazio, Abruzzo, Calabria e Sardegna dove le quantità di materiale riciclato e/o riutilizzato sono inferiori all’1% del totale. Tabella n. 3: L’andamento del recupero e del riutilizzo dei detriti in Italia 2.1 Il settore delle costruzioni e il recupero di materiali Il mercato delle costruzioni negli ultimi anni è radicalmente cambiato. La crisi dell’edilizia residenziale di nuova costruzione (-3,9% nel 1995; -3,3% nel 1996; -4,3 nel 1997), il boom del non residenziale privato, la ripresa degli investimenti in opere del genio civile, la lenta e costante ascesa del mercato del recupero residenziale, promosso dalle famiglie, rappresentano mutamenti profondi e strutturali con i quali ogni operatore deve confrontarsi. Per il comparto dei laterizi, in particolare, il mutamento più profondo si deve alla crisi della nuova costruzione residenziale, dovuta alla riduzione della crescita del numero delle famiglie (170mila nuove famiglie all'anno negli anni '80, meno di 70mila negli anni '90) e alla soddisfazione del fabbisogno abitativo primario (in Italia vi sono oggi 26 milioni di abitazioni, di cui 20 milioni occupate da 20 milioni di famiglie). Se a questi fattori aggiungiamo l'aumento dell'età del patrimonio immobiliare (oggi circa il 40% delle abitazioni ha più di 40 anni d'età, tra quindici anni questa quota salirà al 70%) e la difficoltà all'acquisto del bene "casa", possiamo comprendere che siamo in una fase di passaggio storica: da un mercato dominato dalla nuova costruzione ad un mercato in cui è la ristrutturazione il principale riferimento. Ciò porta ad una forte crescita della domanda di materiale laterizio, probabilmente soprattutto di recupero dal momento che i mattoni e le coperture di recupero hanno fatto rilevare un forte incremento della domanda negli ultimi due anni, e quindi costituire un’opportunità per la nostra azienda che commercializza questa tipologia di materiali. 2.2 I nostri concorrenti 2.3 La concorrenza del nuovo I nostri concorrenti sono rappresentati da imprese svolgenti attività similari alla nostra e cioè recupero e successiva commercializzazione di materiale laterizio antico, oltrechè dalle organizzazioni definite in modo più tecnico fornaci, che producono materiale laterizio nuovo. Da ricerche approfondite fatte navigando nel web e grazie alle intervista rivolte ai loro clienti abituali, le imprese edili, abbiamo constatato che le località dove sono concentrate per la maggiore sono: • Modena • Ravenna • Rimini • Piacenza Abbiamo preso in considerazione due fornaci, una localizzata a Modena e l’altra a Piacenza. La prima è la Fornace SILA, azienda leader nel settore delle coperture la quale produce dal 1959 presso lo stabilimento di Fiorano Modenese, tegole ed elementi per coperture con sofisticate tecnologie ceramiche, nei modelli e colori tradizionali ed avanzati per la categoria. L’azienda si basa su quattro punti: • RICERCA: grazie all’esperienza nel settore si utilizzano impasti ottenuti dalla miscelazione di argille di monte e da “grès-ceramico”, il quale supera le fasi del comune laterizio, assicurando minor assorbimento e la totale assenza di “calcinelli”. • RESISTENZA: Il grès ceramico ha maggior resistenza alle sollecitazioni meccaniche e termiche. • TECNOLOGIA: L’attenzione riservata ai sistemi di copertura e lo studio applicato, ha indotto l’azienda a creare una serie di materiali di grandi prestazioni, economicamente competitivi e ricchi di soluzioni tecniche. • GARANZIA: I prodotti sono sinonimo di durata nel tempo; è infatti assicurata una garanzia per 10 anni. La seconda fornace , situata presso Piacenza è la RDB S.p.a, una piccola-media azienda che ha quale primaria linea guida quella di consolidare la propria presenza storica sul mercato rinnovando la propria immagine. A tal proposito è stato varato un piano di investimenti che prevede l’immediato aggiornamento tecnologico. I risultati conseguiti hanno premiato gli sforzi aziendali grazie alla qualità, e alla varietà della tipologia dei servizi. Il prossimo obiettivo sarà quello di migliorare il grado di soddisfazione della clientela, attraverso l’attuazione di un costante miglioramento tecnologico, per far conoscere al mercato la qualità dei loro prodotti. Bene, in seguito all’analisi della concorrenza potenziale, rappresentata dalle imprese che producono materiale laterizio nuovo, abbiamo notato che TECNOLOGIA e QUALITA’, legati al prodotto finale, sono i fattori critici di successo per queste imprese. “TECNOLOGIA” e quindi utilizzo di macchinari esclusivi e di ultima generazione, per garantire alla clientela una buona “QUALITA” attraverso l’offerta di un prodotto finale già testato e quindi competitivo. Da ciò potremmo desumere che questi due fattori, camminino di pari passo con un conseguente svantaggio per la nostra impresa che offre sul mercato materiali prodotti in un’epoca, in cui la tecnologia non era certamente avanzata come oggi. Utilizziamo, però, il condizionale in quanto come si è evidenziato sopra, la resistenza e la qualità dei materiali di recupero, nello specifico, dei mattoni è stata testata da esperti che ne hanno esaminato le caratteristiche tecniche per cui concludiamo col ritenere che i nostri materiali non si rilevano qualitativamente inferiori. 2.4 I concorrenti diretti I nostri concorrenti diretti sono rappresentati dalle imprese che svolgono un’attività similare alla nostra, localizzate nel territorio di Bologna e cioè imprese che recuperano e commercializzano vecchio materiale essenzialmente laterizio. Da una serie di ricerche ed interviste, fatte ad imprese operanti nel territorio circostante, è emersa la quasi totale assenza di concorrenti in zona; l’unica concorrente può essere rappresentata dalla “D.M. di Cavina Fabiano”, un’azienda che opera ad Imola, poco rispettosa tra l’altro dell’ambiente come si evince dall’intervista sotto, e che rivolge la propria offerta soltanto ad imprese, escludendo quindi i privati, con una particolare attenzione rivolta al segmento del mercato estero più che a quello italiano. Tale situazione potrebbe consentirci di guadagnare una buona fetta di mercato rappresentata soprattutto da privati e perché no anche da imprese, frutto del rafforzamento della nostra immagine sullo stesso. Sono tanti i nostri punti di forza, offriamo prodotti solo dopo un’attenta ed accurata selezione garantiti a vita, offriamo un prodotto naturale e soprattutto ciò che ci contraddistinguerà rispetto alla concorrenza e che contribuirà al rafforzamento della nostra immagine sul mercato, sarà sicuramente il principale valore della “O.R.M.E. s.n.c.”: “lavorare per l’ambiente e nel suo pieno rispetto”. Intervista effettuata a Drago Diego dell’: “Impresa Edile F.lli Drago” Signor Drago qual è l’attività svolta dalla vostra impresa e dove siete localizzati? Siamo un’impresa edile che opera a Budrio, un paese del Bolognese, a pochi km da Medicina. Quali sono le differenze tra il mattone vecchio e quello nuovo? “La prima è una differenza di prezzo, sicuramente il mattone vecchio costa di più. Un’altra differenza è che sono diversi esteticamente, infatti il mattone nuovo a differenza di quello vecchio presenta dei fori in superficie ma soprattutto ciò che caratterizza il mattone antico è sicuramente la resistenza; ciò ragazzi è da attribuirsi al diverso tipo di fabbricazione previsto, basato sull’uso di prodotti naturali per il vecchio e di prodotti chimici per il nuovo”. Può essere interessante il riutilizzo di materiali vecchi recuperati o restaurati? “Certo, anche perché c’è una forte richiesta da parte dei nostri clienti; il materiale vecchio viene utilizzato anche per fare del rustico.” Ci sono delle differenze tra tegole e coppi? “Innanzitutto c’è una differenza di materiale; le tegole sono fatte in cotto e alcune in cemento, mentre i coppi sono fatti in terracotta. A differenza del coppo,inoltre, la tegola presenta vari modelli: c’è la tegola marsigliese e quella portoghese, la differenza tra queste ultime è più una differenza visiva.” Come e con quali tecniche di demolizione si recuperano i mattoni senza danneggiarli? “Direi che per non danneggiarli, i mattoni si possono recuperare o a mano, o con un martello pneumatico piccolo”. In quali tipi di costruzione il materiale recuperato può essere utilizzato e perché? “Il materiale può essere utilizzato per la costruzione di muri rustici, per abbellimenti….Sono tante le persone che richiedono questa tipologia di servizio. Quali sono le zone in cui si possono recuperare questi materiali? “Le zone che hanno più cascine o case abbandonate sono quelle di campagna, quindi direi che le zone di campagna dovrebbero essere l’ideale per il recupero di materiale laterizio.” Ha mai direttamente utilizzato materiali vecchi? “No, in genere utilizzo materiale nuovo in stile antichizzato perché non mi risulta ci siano imprese in zona, che svolgono attività di recupero di vecchio materiale laterizio. A pensarci bene una c’è ed opera ad Imola ma vi conviene informarvi meglio. Intervista effettuata a Cavina Fabiano della: “D.M. Demolizioni” Signor Cavina qual è l’attività svolta dalla vostra impresa e dove siete localizzati? Siamo un’impresa operante ad Imola che si occupa del recupero e della commercializzazione di materiale soprattutto laterizio, nuovo e vecchio. Quali sono le differenze tra il mattone vecchio e quello nuovo? “La prima differenza, e direi la più importante è che il mattone vecchio costa di più; io ad esempio vendo quello nuovo a 0,25 € e quello vecchio ad 0,85 €. Un’altra differenza è che il mattone vecchio è prodotto in modo più “sano”, per la produzione si utilizzano solo materiali naturali; un tempo alcune persone li impastavano nelle proprie case e proprio per questo motivo è più resistente; al contrario invece il mattone nuovo è composto da materiale chimico. Ci sono altri vantaggi per un cliente derivanti dalla scelta di materiale laterizio vecchio? “Certo, la cosa che a me personalmente e a molte altre persone piace, ma soprattutto fa comodo, è che una volta costruita una casa non si avrà più bisogno di spendere altri soldi per l’intonaco o per altro; facendone invece una oggi, con mattoni assolutamente nuovi, alla fine si spende il doppio se non di più perché, col trascorrere degli anni i ritocchi sono necessari. Spesso quindi consiglio al cliente di spendere un po’ di più all’inizio in quanto poi è tutto guadagnato, sia tempo che soldi. ” Può quindi essere interessante il riutilizzo di materiali vecchi recuperati o restaurati? “Il riutilizzo di materiali è sicuramente interessante, e lo rende tale il fatto che c’è una richiesta di questi materiali abbastanza elevata. Nonostante ciò noi abbiamo dovuto fare una scelta aziendale e quindi abbiamo deciso di indirizzarci ad un target formato da imprese edili e non da privati. Abbiamo praticamente fatto una selezione che ci ha portato a fare una scelta di convenienza nel senso che anche se sappiamo di riuscire a coprire i costi delle demolizioni, che sono gratuite, vogliamo lavorare solo con persone che richiedono grandi quantità di materiale…così il guadagno sarà superiore. La vostra clientela è solo italiana? “No, noi collochiamo i nostri prodotti anche all’estero, anzi a dire il vero, vendiamo più all’estero che in Italia; noi esportiamo persino in America, Inghilterra, Francia e Giappone”. Quale differenze ci sono tra tegole e coppi? “- La tegola, che è stata inventata nel ’50, è molto fragile; - Il coppo è molto più resistente ed a dire il vero è anche molto richiesto.” Come e con quali tecniche di demolizione recuperate i mattoni senza danneggiarli e quanto personale occorre per compiere questa operazione? “Per recuperare i mattoni diciamo che non occorre la presenza di molti operai, infatti per l’attività di demolizione io e mio figlio siamo sufficienti; comunque il muro di una casa si può anche tirare giù con dei cavi d’acciaio che tirati da una parte all’altra del muro, fanno cadere i mattoni. Ciò è possibile anche perché demoliamo case che erano state costruite con mattoni vecchi per cui la probabilità che si rompano è bassa; di solito si rompe solo una piccola percentuale di mattoni pari al 5 o il 6%. E questo ragazzi accade proprio perché la resistenza del mattone vecchio è davvero tanta.” Cosa ne fate delle restanti macerie (legno, ferro, plastica…)? Cosa volete che ne facciamo le portiamo in discarica con l’aggravio di costi che questa attività comporta. Quali sono le zone in cui si possono recuperare questi materiali? “Soprattutto le zone di campagna anche se io lavoro ovunque, in qualsiasi posto.” Qual è la richiesta da parte di privati o imprese del settore di questi materiali? “A dire il vero la richiesta sia delle imprese che dei privati è molto alta specialmente per quanto riguarda i mattoni vecchi e i coppi solo che, come ho già detto precedentemente, io lavoro solo con le imprese.” Intervista effettuata a Colomba Vincenzo della: “Costruzione Edile F.lli Colomba” Quali sono le differenze tra il mattone vecchio e quello nuovo? “La differenza principale è che il mattone vecchio ha più durata, risulta essere migliore perchè più resistente rispetto al mattone nuovo; un’ ulteriore diversità tra i due è che il mattone vecchio è più costoso”. Può essere interessante il riutilizzo di materiali vecchi recuperati o restaurati? “Si.” Quale differenze ci sono tra tegole e coppi? “La differenza che c’è è che la tegola è meno resistente rispetto al coppo, comunque sia quando vedete il tetto di una casa di diversi colori è solo perché sono state utilizzate tegole nuove che, seguono ovviamente il gusto personale delle persone e quindi la differenza di colore non ha un significato di chissà quale genere, è solo una scelta del cliente”. Come e con quali tecniche di demolizione si recuperano i mattoni senza danneggiarli ? “Per recuperare i mattoni senza danneggiarli si può utilizzare un martello pneumatico”. Quali sono le zone in cui si possono recuperare questi materiali? “Si possono recuperare questi materiali dalla demolizione di vecchie cascine”. Quali sono i costi relativi a mattoni vecchi e mattoni nuovi? “Il mattone vecchio costa di più rispetto al nuovo, infatti possiamo trovare il mattone nuovo a 0,30 € mentre il mattone vecchio si può trovare anche a 1,00 €.” Intervista a Sergio Sazzini della “Sazzini s.n.c.” Quali sono le differenze tra il mattone vecchio e quello nuovo? “Il mattone vecchio è più richiesto per effettuare ristrutturazioni, anche se oggi non si costruisce praticamente più con mattoni vecchi. Esso è più utilizzato per fare abbellimenti e non per costruire totalmente una casa. Un’altra differenza è il prezzo. Ad esempio, il prezzo che faccio io per il mattone nuovo è di 0,48 €, e diciamo che il mattone vecchio costa praticamente il triplo, comunque questi materiali sono venduti al pezzo. Un’ultima differenza non da poco è che il mattone nuovo non si può lasciare così, nel senso che dopo aver costruito una casa con mattoni nuovi bisogna dopo qualche anno per forza farci sopra l’intonaco altrimenti sarebbe proprio brutta da vedere, al contrario quando si costruisce una casa con i mattoni vecchi poi si può lasciare così… ah, dimenticavo la cosa penso più importante è che per le costruzioni nuove si preferisce utilizzare il mattone nuovo in stile vecchio, anche perché una caratteristica a favore del mattone nuovo è che è più sicuro rispetto al vecchio. Dico più sicuro perché il mattone nuovo, è materiale testato; sono state fatte prove in laboratorio e sono quindi collaudati…. questo tipo di sicurezza penso non si possa avere con il mattone vecchio.” Quale differenze ci sono tra tegole e coppi? “- Le tegole sono piane mentre i coppi sono curvi; il coppo è il manto di copertura più antico ed è più resistente della tegola che è più fragile e può essere di vario tipo: marsigliese(dritta) o portoghese(sono praticamente due insieme ed è formato dal manto superiore e da quello inferiore.” Quali sono le zone in cui si possono recuperare questi materiali? “Si possono trovare questi materiali in luoghi di campagna dove ci sono case antiche disabitate Le principali barriere all’ingresso nel settore della demolizione e del recupero di laterizi hanno principalmente natura culturale. In riferimento al settore della demolizione ciò si evince soprattutto da un confronto del mercato italiano con quello degli altri paesi europei dove per trovare una motivazione a tali differenze si fa riferimento a fattori di natura culturale, come quelli relativi alla politica di conservazione e salvaguardia del patrimonio storico edilizio nonché all’indice frazionamento della proprietà, enorme per i Paesi dell’area del Mediterraneo rispetto agli altri paesi del Nord Europa . Infatti in Italia il 78% delle abitazioni sono possedute dalle famiglie, contro il 40% della Germania e della Svezia e il 53% della Francia e della Danimarca. Quella del recupero, inoltre, è una cultura che progressivamente si sta facendo strada un po’ a tutti i livelli della società, spesso con fatica. Ciò è inammissibile soprattutto in campo produttivo, visto che produce ricadute quasi immediatamente in termini di gestibilità che, per un’azienda, si traduce in economicità. 3 Le aree di attività dell’impresa 3.1 Le linee di prodotto e / o di servizio Prodotti Offerti Mattoni antichi di recupero utilizzati per arricchire le strutture di colonne, capitelli, archi, muretti a faccia vista, pavimenti esterni ed interni. Dimensioni: mattoni di misure irregolari inferiori a cm. 12x25x5,5h; Prezzo: 2,50 (cad.) Coppi che con il loro colore rosso antico donano alla costruzione un aspetto unico nel suo genere; Dimensioni: coppi a sezione tronco-conica di cm. 12x43x18; Prezzo: 1.80 (cad.) Tegole per rendere la costruzioni di tetti o abbellimenti di vario genere. Dimensioni: tegole piane di cm. 25x40. Prezzo: 1,00 (cad.) Altro materiale di recupero come porte, comignoli, balconi, piastrelle, altro. Prezzo: in base alle dimensioni e alla categoria. Gran parte dell’innovazione della nostra attività sta nello sfruttare, nel riciclare gran parte del materiale di una struttura da demolire minimizzando quello da inviare in discarica. Dall’analisi dei concorrenti diretti è, infatti emerso che la totalità delle imprese che offre un duplice servizio di demolizione e commercializzazione di materiale laterizio antico, analogo a quello offerto dalla nostra azienda, dopo aver recuperato materiali antichi, provvede alla messa in discarica dei restanti materiali ritenuti riutilizzabili. Il recupero delle materie prime (nel nostro caso materiale proveniente dal settore edile), secondo i dettami del Decreto Ronchi (Decreto legislativo del 05/02/1997 che ha modificato la disciplina dei rifiuti, e chiarite le finalità di protezione dell’ambiente e di responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di vita dei prodotti.), costituisce invece un’attività d’avanguardia ed è destinata ad un sicuro sviluppo che procede di pari passo con l’evoluzione della ricerca scientifica e delle tecnologie. Ecco quindi che il rifiuto diventa “risorsa”; una risorsa di valore inestimabile se si pensa ai vantaggi che questo tipo di attività può dare sia nel breve che nel medio lungo termine. E non si tratta solo di vantaggi traducibili in denaro, ma in qualche cosa di più importante, del tipo “che mondo lasceremo in eredità ai nostri nipoti”. Insomma lavorare sul territorio, per l’ambiente e nel suo pieno rispetto, per cercare di vivere in un futuro migliore. 3.2 I clienti potenziali La nostra azienda offrirà due tipologie di prodotti: materiale da riciclare e materiale di recupero, essenzialmente laterizio. Primo prodotto offerto: materiale da riciclare: Clienti: Imprese specializzate nel riciclaggio di rifiuti Secondo prodotto: materiale antico di recupero Clienti: imprese, privati e rivendite Il segmento di mercato a cui l’impresa intende rivolgersi è quello che predilige un elevato contenuto qualitativo del servizio offerto supportato da un prezzo non elevato, grazie ai contenuti costi di gestione ed alla flessibilità di un’organizzazione di medio-piccole dimensioni. La clientela sarà inizialmente residente in zona, o nelle immediate vicinanze, ma la diffusione della nome della società, delle sue caratteristiche e della sua attività, grazie anche al sito web, consentirà l’apertura verso nuova clientela proveniente anche da comuni distanti. L’azienda si rivolgerà principalmente ad imprese edili, privati e rivendite. Privati: generalmente i ricavi derivanti dalla vendita a privati sono più contenuti rispetto a quelli derivanti dalla vendita ad imprese, questa considerazione, come emerge dall’intervista, ha spinto la nostra principale concorrente a trascurare questo segmento di mercato sempre più cospicuo. Alla luce di ciò abbiamo deciso di colmare questo vuoto di offerta nella consapevolezza di raggiungere tutti i privati presenti nel nostro ambito territoriale. Rivenditori: Abbiamo pensato di rivolgere l’attenzione anche alle rivendite in quanto l’aumento del recupero, la crisi delle opere pubbliche orienta sempre più i produttori ad utilizzare il canale del rivenditore. 3.3 GLI INCROCI TRA LINEE DI PRODOTTO E CLIENTI Prodotti offerti Cliente Materiale da riciclare Vecchio materiale riciclato Imprese specializzate nel riciclaggio Imprese edili Prezzo Qualità Prezzo Immagine qualità Privati Immagine Immagin e Prezzo Prezzo Informazione qualità Rivendite Immagine Prezzo Consulenza 4. Come organizzo l’attività imprenditoriale I prodotti da noi offerti saranno principalmente due: i materiali da riciclare e materiale laterizio da noi riciclato (mattoni, tegole, coppi ecc.). Per quanto riguarda i primi, noi pensiamo di contattare le aziende addette al riciclaggio dei materiali prodotti dalla demolizione, situate in Emilia-Romagna, per poi portar loro i rifiuti. La nostra attività principale, riguarderà però il recupero di vecchio materiale essenzialmente laterizio. In particolare tale attività si concretizzerà in tre fasi: Recupero La reperibilità dei materiali sarà a nostro carico, essa avverrà attraverso la raccolta dei materiali presso ruderi, edifici abbandonati o di proprietà su invito di un committente. Due dei soci della nostra azienda, Russo e Barbieri si recheranno direttamente sul posto indicato dal committente essendo la prima fase del processo produttivo, e cioè l’attività di recupero, svolta direttamente sul luogo di demolizione. Il recupero verrà effettuato in più fasi: La prima consisterà nello scoperchiare il tetto tramite l’aiuto dell’octopus, • per poi effettuare manualmente il recupero dei coppi. La seconda fase riguarderà il recupero dei mattoni: verranno fatti cadere i • muri spingendoli a terra con il “BobCat”. Dopo questa fase sarà possibile compiere il recupero dei mattoni attraverso la divisione manuale effettuata con “martello” e “scalpello”. La percentuale di mattoni che attraverso le fasi di recupero e restauro verranno danneggiati sarà in media del 5%. Nella terza fase verranno recuperate tutte le macerie (Ferro, legne, plastica • ecc.) destinate alla vendita ad aziende specializzate nel riciclaggio dei rifiuti. Restauro Il processo di lavorazione per ottenere il prodotto finito pronto per la commercializzazione, partirà dalla pulizia dei materiali con apposite attrezzature; di seguito avverrà la selezione per tipologia, colore, forma e dimensione. • Per quanto riguarda il mattone questo verrà accuratamente pulito attraverso l’utilizzo di una particolare attrezzatura denominata “scalpellina”. • Per quello che invece riguarda i coppi non c’è necessità nè di restauro nè di pulitura perché vengono comunemente venduti nello stesso stato in cui vengono recuperati. Magazzino e Rivendita Il materiale recuperato verrà poi trasportato con un camion di nostra proprietà presso il nostro magazzino dove i vari laterizi suddivisi come descritto sopra vengono confezionati in bancali da 300 pezzi, sigillati con reggetta in polipropilene e depositati nell’area espositiva, dove avviene la commercializzazione del prodotto finito. a) Localizzazione dell’impresa L’attività verrà svolta in un locale, già provvisto di un impianto idrico, igienico ed elettrico, di circa 400 mq di proprietà di uno dei soci, fittato alla società. Per la localizzazione della struttura è stato scelto un locale fronte strada posto nella zona periferica del comune di Budrio, in provincia di Bologna, in quanto detta località sorge a pochi chilometri da Bologna e non lontano dal casello autostradale dell’Interporto di Bologna, risultando facilmente raggiungibile da diverse zone limitrofe di alta densità popolare. Le attrezzature coinvolte nella produzione saranno essenzialmente le seguenti: • Minipale (Bobcat) Più di sessant’anni fa Bobcat ha rivoluzionato il mondo del movimento terra per i lavori eseguiti in spazi ristretti introducendo il concetto della pala compatta e diventando leader mondiale del settore. Le minipale Bobcat sono molto versatili grazie all’esclusivo sistema Bob- Tach per l’installazione rapida degli attrezzi. Tutta la gamma di pale compatte Bobcat eccelle per affidabilità, facilità di manovra in spazi ridotti, comodità di accesso in cabina, comfort e sicurezza dell’operatore. Tali macchine soddisfano le norme SAE relative alla struttura antiribaltamento e alla protezione contro la caduta di oggetti La società possiede un minipale Bobcat del valore di € 4.000, conferito dal socio Barbieri, che possiede le seguenti caratteristiche: Peso Operativo: 2.430 kg Potenza Motore: 33 KW Larghezza: 1,57 metri Capacità Benna: 0,35 mc Altezza al perno: 2,85 metri Forza di strappo: 2.180 kgf Valore € 4.000 MULETTO: Progettato per consentire la massima manovrabilità, il nuovo CESAB Blitz 3R AC Tecnology a trazione anteriore è disponibile con portata da 1.200 a 2.000 Kg e con altezza di sollevamento fino a 7.000 mm. La tecnologia AC significa prestazioni eccellenti, consumi ridotti e, grazie all’assenza delle spazzole al carbonio e dei tradizionali teleruttori, meno interventi di assistenza e manutenzione. I più elevati standard di comfort e di sicurezza caratterizzano il posto guida ergonomico. L’altezza della protezione conducente di soli 1950 mm consente al carrello di entrare ed operare all’interno dei containers. E’ possibile selezionare diverse modalità di guida semplicemente premendo i pulsanti sul piantone dello sterzo. L’operatore può scegliere tra tre opzioni: L (low), H (High) e P (programmabile tramite consolle). E’ inoltre disponibile una velocità ridotta regolabile. Il controllo AC può essere utilizzato per programmare, regolare e personalizzare i seguenti parametri: frenatura, velocità di rivolta, brandeggio. Opzioni: • Bracciolo ergonomico con Mini-Joystick o Fingertips • Braccioli regolabili • Inversione al volante • Cabina Canvas – pannellatura anteriore/superiore/posteriore con tergicristallo • Cabina completa • Versione conceria • Versione antideflagrante (Atex) • Protezione conducente Drive-in • Circolazione saltuaria su strada La società provvederà al noleggio di un muletto con le seguenti caratteristiche: Prezzo del noleggio: € 4500 annui Modello CESAB Blitz 3R Portata Baricentro 1500 Kg 500 mm Interasse 1500 Lunghezza Larghezza totale totale Corridoio stivaggio con pallet Raggio di curvatura 3000 3300 1600 1000 CAMION: Modello Categoria Immatricolazione Prezzo Potenza Assi Km Zona geografica Man Ribaltabili 41.464 munito di braccio octopus Usato 01/01/2000 € 5500 CV 460 8x4 400.000 Forlì SCALPELLINA: Il mattone vecchio è un articolo sempre più ricercato e apprezzato sul mercato delle ristrutturazioni. L’unico handicap è costituito dalla sua pulizia, che comporta tempi molto lunghi e incide notevolmente sul costo finale. Ora grazie alla SCALPELLINA sarà possibile ridurre drasticamente questi tempi. SCALPELLINA è la macchina ideale per chi vuole pulire e recuperare i vecchi mattoni in modo veloce e perfetto. L’utilità e l’affidabilità della macchina, unitamente alla doppia serie di scalpelli che permette a due persone di lavorare contemporaneamente, fanno sì che si possa raddoppiare o addirittura triplicare la quantità di mattoni puliti rispetto al metodo tradizionale manuale, abbattendone decisamente i costi. La SCALPELLINA pulisce tutti i tipi di mattoni, di qualunque dimensione o spessore; gli scalpelli sono riaffilabili e intercambiabili tra di loro. SCALPELLINA è conforme a tutte le normative europee e alle vigenti leggi in materia di sicurezza sul lavoro. ALTRE CARATTERISTICHE: - piedi regolabili in altezza per una comoda posizione di lavoro e completamente smontabili; - ingombro ridotto, può essere trasportata nel baule di qualsiasi automobile; - motore 220V. - Hp1,5 - Kw.1,1; - peso di kg.65. Questa attrezzatura, inoltre, grazie all’impiego di speciali acciai trattati, non richiede particolari manutenzioni se non l’aggiunta periodica di olio, e la riaffilatura o la sostituzione degli scalpelli. Avvicinando il mattone agli scalpelli, è possibile regolare l’intensità e la forza di battuta semplicemente attraverso la pressione che si esercita su di essi. In questo modo è possibile togliere tutti i tipi di materiali, anche i più duri, oppure perfezionare la pulizia negli angoli o nei punti più delicati, senza rovinare assolutamente il mattone. APPLICAZIONE DEL PIANO DI LAVORO Il piano di lavoro è un accessorio della SCALPELLINA. La sua funzione quella di aiutare ed agevolare l’operatore nel lavoro di pulizia del mattone. Serve infatti come appoggio e nello stesso tempo permette di posizionare correttamente il mattone vicino agli scalpelli con la giusta angolazione. La società provvederà all’acquisto della scalpellina ad un prezzo di € 3.500 presso “Emiliane Macchine Edili” di Reggio Emilia. Hardware Acquisto di un Pc cliente con le seguenti caratteristiche presso la MediaWorld: • Processore Apple iMac 17 MA950 • HD 160GB • RAM 1024 MB • Prezzo € 3000 4.2 La vendita e la distribuzione del prodotto Le iniziative che s’intendono attuare al fine di mantenere alto il livello di gradimento del servizio offerto saranno basate principalmente: a) sulla conoscenza del servizio offerto e dei materiali utilizzati nelle varie attività attraverso un continuo monitoraggio del contatto con la clientela, nonché attraverso la partecipazione a fiere e manifestazioni di settore. b) sul costante aggiornamento delle esigenze del consumatore attraverso piani di ricerca per lo sviluppo di idee innovative atte a rispondere anticipatamente e tempestivamente alla continua evoluzione della domanda. c) l’ottimizzazione del ciclo produttivo attraverso il ricorso ad un locale adeguato, l’ausilio di attrezzature appropriate e la specializzazione del personale. L’azienda provvederà alla distribuzione del prodotto (materiale riciclato) a privati e ad imprese, direttamente presso il proprio magazzino. La distribuzione del prodotto a privati porterà delle complicazioni di non poco conto nella definizione del percorso dei prodotti, servizi e soprattutto delle informazioni. Oggi, infatti, nel mercato edilizio si percepisce con sempre più urgenza la necessità di ripensare all’organizzazione della distribuzione dei materiali per le costruzioni. Il settore distributivo, oggi, è certamente il settore “chiave” del mercato delle costruzioni, perché lo spostamento del mercato verso la ristrutturazione sposta l’attenzione verso l’utente finale. La famiglia ha assunto un maggior peso decisionale soprattutto nell’attività di recupero per cui è per noi importante cercare di raggiungerla: con i prodotti, con i servizi, con le azioni di comunicazione, ecc. Ma l’utente finale è anche un soggetto attivo che vuole informarsi e quindi non si accontenta più dei canali consueti, ma segue altri percorsi, magari trasversali (il parente, il cognato, amici e conoscenti che hanno fatto esperienza) o più consueti (il rivenditore, il grossista ecc.). Si è cioè passati da un mercato in cui l’utente finale era un utente indicato in termini generici ad un mercato in cui l’utente finale ha un nome ed un cognome; è cioè un soggetto preciso, con gusti e scelte proprie. Un altro cliente dell’azienda è rappresentato dalle rivendite - così sono chiamati i punti vendita che commercializzano i prodotti per l’edilizia -. Il principale punto di debolezza del settore distributivo legato all’edilizia è rappresentato dalla presenza di un numero elevato di aziende di ridotte dimensioni. In questo settore, la distribuzione è caratterizzata da bassi margini e un’elevata frammentazione che non risultano funzionali all’esigenza di rispondere alle richieste sempre più evolute e articolate della domanda. Le rivendite si presentano per lo più di dimensioni ridotte rispetto all’esigenza di riqualificare l’offerta in termini di qualità dei prodotti e, soprattutto, dei servizi che rappresentano il vero valore aggiunto offerto dai distributori. Il processo di acquisto dei materiali edili risulta, infatti, particolarmente complesso a causa dell’elevato contenuto tecnico dei prodotti, per la cui commercializzazione occorre sempre più frequentemente dotarsi di una sala attrezzata per l’esposizione dei campioni e le prove dei prodotti, il cui allestimento grava pesantemente sulla struttura delle imprese distributive di ridotte dimensioni. Abbiamo pensato di rivolgere l’attenzione anche alle rivendite in quanto l’aumento del recupero, la crisi delle opere pubbliche orienta sempre più i produttori ad utilizzare il canale del rivenditore. Per promuovere la nostra attività presso la clientela effettueremo immediatamente una grossa campagna pubblicitaria che comprenderà: • Inserzioni su riviste specializzate (quali: Il Laterizio, Imprese Edili, Il Nuovo Cantiere, Il Commercio Edile) • Un’attività di pubblicità diretta alle aziende edili possibili clienti. • Creazione di un sito web in cui si pubblicizzare la nostra attività ed evidenziare tutti i punti di forza che la caratterizzano. Particolare cura sarà dedicata alla grafica, al suo layout, alla struttura dei testi e delle immagini, fattori che spesso influenzano il visitatore e che saranno volti a comunicare un’ immagine positiva dell’azienda. Il nostro sito esporrà le caratteristiche tecniche dei nostri prodotti, i relativi prezzi e da esso sarà possibile accedere all’area clienti per effettuare acquisti o prenotarsi per una demolizione gratuita al 50%. • Partecipazione attiva a fiere specializzate (Es. Il SAIE di Bologna) • Il marchio. La fiducia, la fedeltà, l’immagine positiva sono aspetti importantissimi per la conquista e il mantenimento delle quota di mercato; la scelta del marchio con il quale fidelizzare la clientela ed aumentare la nostra notorietà diventa fondamentale. Per la nostra azienda abbiamo scelto questo marchio in quanto atto a creare nella mente del nostro cliente un collegamento con l’attività che svolgiamo e soprattutto abbiamo voluto sceglierne uno che trasmettesse i nostri inconfondibili valori e competenze. Due dei soci, Tricomi e Drago nello specifico, si occuperanno dello svolgimento di quest0’attività così delicata. 4.3 L’Amministrazione e la gestione generale dell’impresa La nostra azienda sarà organizzata sotto la forma giuridica di società in nome collettivo. La costituzione di tale società avverrà con la stipulazione dell’atto costitutivo, redatto con scrittura privata autenticata. Tale atto sarà trasmesso presso l’Ufficio del Registro delle imprese di Bologna entro trenta giorni dalla data di costituzione. Entro lo stesso termine sarà inoltrata telematicamente la denuncia di inizio attività all’Agenzia delle Entrate per l’attribuzione del numero di partita IVA. O.r.m.e. s.n.c. sarà costituita da quattro soci, tre dei quali provvederanno ad un conferimento in denaro di € 160.000 determinato in funzione del fabbisogno finanziario della costituenda società. Barbieri Simone, uno dei soci, conferirà il Bobcat (precedentemente acquistato per uso personale) necessario per l’espletamento dell’attività di demolizione. Tutti i soci, inoltre, presteranno la propria opera all’interno dell’azienda soprattutto al fine di ridurre soprattutto nella fase di inizio dell’attività i costi del personale dipendente. Il lavoro svolto dai soci sarà così organizzato: • Drago Rosa Linda e Tricomi Alexa si occuperanno della vendita, delle fasi burocratiche, della pubblicità e del lavoro d’ufficio (come ad esempio la fase di registrazione delle fatture, rispondere al telefono, etc.) • Russo Denny e Barbieri Simone avranno il compito del recupero, del restauro e dell’imballaggio. Tutte le fasi del processo produttivo verranno svolte all’interno dell’azienda ad eccezione della contabilità che verrà affidata ad un professionista. Inoltre un altro aspetto da non trascurare è che la nostra azienda occupandosi dello smaltimento di rifiuti speciali dovrà attenersi al decreto Ronchi del 1997 per cui nessun camionista che trasporta i rifiuti potrà trasportare materiali su strada senza il formulario di identificazione del rifiuto che ne attesti la quantità e la tipologia. Esso sarà compilato per ogni trasporto e firmato dal camionista.. Affinché l’impresa possa funzionare bene occorrono le seguenti risorse: Risorse umane specializzate nelle tecniche di demolizione, nella contabilità e dotate di particolare competenze relazionali e di vendita. Risorse finanziarie per l’effettuazione degli investimenti necessari allo svolgimento del processo produttivo Marca: La marca è una risorsa chiave dell’impresa, capace di alimentare se stessa e altre risorse. Il valore potenziale della stessa deriva delle risorse intangibili ad essa intrinseche: l’immagine, la fedeltà della clientela, ecc. Dalle interviste è emerso che la marca risulta essere un fattore di mercato molto importante, per gli operatori”il nome vale”. La convinzione generalizzata è che l’importanza della marca sia quantificabile al 50%, e che il resto si deve alle capacità imprenditoriali e commerciali del rivenditore. Risorse che servono all’impresa • Risorse già possedute dall’impresa Risorse umane (specializzazione Specializzazione nelle tecniche di demolizione nelle tecniche di demolizione e nella contabilità) • Risorse finanziarie Risorse finanziarie • Risorse di fiducia (marca) Necessità di rafforzare la nostra immagine sul mercato PROSPETTO DEGLI INVESTIMENTI INIZIALI: Il programma d’investimento relativo alla O.R.M.E. s.n.c. concerne l’acquisto sul mercato dell’usato del camion necessario al trasporto dei materiali, l’acquisizione di arredi da ufficio, di un computer, la partecipazione a fiere, la registrazione del marchio e sua eventuale pubblicizzazione, l’acquisto di attrezzature specifiche concernenti l’attività quali la scalpellina, utilizzata per la pulizia dei mattoni, acquistata sul mercato dato il valore contenuto, e il muletto preso, invece, a noleggio. TIPO DI INVESTIMENTO VALORE TOTALE IN € Tecnologie informatiche 3.000 Attrezzature/macchinari (costo scalpellina, noleggio muletto) Arredo 8.000 Immagine e marchio 1.500 Automezzi 5.500 Servizio di demolizione (al 50%) 100.000 2.000 (Previsioni costo demolizione al 50%: € 5.000 per un tot di 20 demolizioni) TOTALE INVESTIMENTI 120.000,00 Il calcolo degli ammortamenti per quanto di nostra proprietà: Tipo di investimento Tecnologie informatiche Attrezzature /macchinari Immagine e marchio Arredo Totale N. Anni vita utile 5 Ammortamento annuale in euro 600 5 1.600 2 5 750 400 3350 Fonti di copertura degli investimenti: Abbiamo ipotizzato una disponibilità immediata dell’intero capitale apportato dai soci. Parte di questi soldi serviranno a coprire gli investimenti iniziali, mentre la restante parte assicurerà una base economica più stabile alla nostra impresa che si appresta a crescere sul mercato. Tipo di fonte Mezzi propri Valore in euro 160.000 Totale 160.000 Preventivo economico I ricavi I ricavi conseguiti dalla nostra azienda sono relativi alla vendita del materiale da riciclare alle imprese specializzate nel riciclaggio dei rifiuti e del materiale da noi riciclato. Ricavi della vendita del materiale da riciclare VOCI Prezzo Vetro Quantità vendute Ricavi vetro Prezzo legno Quantità legno Ricavi legno Prezzo cemento Quantità cemento Ricavi cemento Prezzo Plastica Quantità vendute Ricavi plastica Prezzo ferro Quantità vendute Ricavi ferro VALORE IN € 280.00/t 1.3 t 364,00 30.00 €/t 100 3.000,00 15.00 €/t 6.000 t 90.000,00 220 €/t 1t 220,00 160 €/t 80 t 12800,00 Totale ricavi 106.384,00 Ricavi della vendita del materiale riciclato VOCI Prezzo Mattone vecchio Quantità vendute Ricavi Mattoni Prezzo Tegole Quantità coperture Ricavi coperture Valore in € 2.50 30.000 75.000 1.00 15.000 15.000 Prezzo coppi 1.80 Quantità coppi 25.000 Ricavi coppi 45.000 Ricavi altro materiale (comignoli, 15.000 balconi, porte antiche ecc.) TOTALE RICAVI €150.000 Servizio Demolizione Voci Prezzo servizio 5.000,00 N. opere 20 Ricavi servizio in euro 100.000,00 Valore in euro l’anno 106.384,00 Ricavi Prodotto 1 Ricavi 150.000,00 prodotto 2 Ricavi 100.000,00 servizio Totale Ricavi 356.384,00 7.3 Il preventivo economico del primo anno di attività Voci Ricavi Costo demolizione Noleggio muletto Costo per servizi (utenze, commercialista) Costo del personale (2500 euro lordi al mese per 4 persone per 13 mesi) Valore in euro 356.384 100.000 4.500 25.000,00 130.000,00 Spese generali (pubblicità, assicurazioni) Varie (cancelleria, ecc…) Ammortamenti Costo per godimento beni di terzi (affitto capannone mq 400) 30.000,00 1.000,00 3.350,00 30.000,00 Utile 32.534 Il nostro obiettivo futuro:Acquisire un vantaggio competitivo