scheda progetto per l`impiego di volontari in servizio civile in italia
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scheda progetto per l`impiego di volontari in servizio civile in italia
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Comune di Ceglie Messapica 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ 04275 Albo della Regione Puglia 4^ CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: PAESE INFORMA 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore E: Educazione e Promozione culturale 11 Sportelli informa 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Il Comune di Ceglie messapica intende presentare un progetto, dal titolo “Paese Informa” che si pone l’obiettivo di coinvolgere direttamente i giovani creando un’attività di sportello informativo, il progetto vuole dare un grande impulso al coinvolgimento giovanile nell’informazione ad essi dedicata. L’informazione costituisce per le giovani generazioni uno strumento fondamentale ai fini dello sviluppo di una maggiore consapevolezza e della possibilità di scelta dei propri percorsi di vita. Lo Sportello Informagiovani svolge l'importante compito di cerniera tra livello 1 istituzionale e il giovane sugli interventi di politica attiva anche in ordine alla raccolta dei risultati degli interventi stessi al fine di orientare il successivo processo di programmazione a livello istituzionale in una logica di feedback alle scelte di intervento. Gli Informagiovani hanno una “mission” comune (riportata anche nel decalogo dei Centri Informagiovani Italiani del 1986, nella raccomandazione n. 7 del Consiglio d’Europa del 1990, nella Carta Europea dell’Informazione per la Gioventù del 1993) di rispondere ai bisogni informativi ed orientativi dei giovani, in particolare nei settori del lavoro, scuola - formazione, mobilità, volontariato, servizio civile, vita sociale, tempo libero, viaggi, vacanze. Le reti di Informagiovani sono fondamentali perché danno la possibilità ai ragazzi di sentirsi sempre più parte di un unica realtà e capire quali possano essere le possibilità che questa gli offre, senza dimenticare che, anche da loro, devono arrivare stimoli per lo sviluppo della comunità stessa. Il presente progetto ha altresì ricadute anche nell'area dell'animazione culturale verso i giovani, dato l'ampliamento dei canali informativi ad esso dedicati e del numero e qualità di informazioni tematiche fornite. L’ INFORMAGIOVANI Per quanto riguarda i temi trattati dagli Informagiovani, possiamo riassumerli in quattro aree tematiche: il lavoro; la scuola e la formazione; il servizio civile; il tempo libero e attività culturali e sociali. 1) La ricerca del lavoro. 2) La scuola e la formazione. 3) Il servizio civile volontario. 4) Il tempo libero e le attività culturali ed educative. Il giovane che frequenta l’Informagiovani ha mediamente un’età tra i 18 e i 35 anni, è studente o disoccupato, per il 60-70% utilizza il centro per cercare lavoro e per il restante 30-40% lo utilizza per documentarsi su altri temi (scuola, tempo libero); in genere, conosce l’esistenza dell’Informagiovani attraverso il passaparola. Destinatari e beneficiari del progetto: 2 I DESTINATARI del progetto sono in primo luogo i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni del territorio. L’operato dei volontari sarà finalizzato ad individuare opportunità di lavoro, formazione e tempo libero per la popolazione target. Ed anche i volontari, i quali potranno fare un’esperienza di educazione non formale per acquisire competenze, migliorare il proprio c.v. e orientarsi rispetto alla progettazione personale. BENEFICIARI L’accesso al servizio Informagiovani non sarà, tuttavia, limitato ai giovani. Chiunque potrà richiedere i servizi dello sportello. L’informagiovani è, difatti, un servizio creato per i giovani, ma i cui benefici si estenderanno a tutti coloro che sono in cerca di informazioni aggiornate, o di assistenza per le materie di competenza. In tal senso potrà beneficiare delle azioni del progetto l’intera cittadinanza. Ed anche tutti coloro che transiteranno per un breve periodo nella città potranno usufruire del servizio informativo. INDICATORI DI RISULTATO Indicatore: Numero accessi degli utenti che si recano presso lo Sportello Informagiovani del comune. Risultato Atteso: Si auspica un accesso del 10% delle utenze potenziale presso gli sportelli Informagiovani coinvolti nel progetto e maggiore diffusione del servizio tra i giovani. 3 7) Obiettivi del progetto: In accordo con la missione istituzionale dello sportello Informagiovani, il progetto “Paese informa” ha come obiettivo generale quello di favorire lo sviluppo del protagonismo giovanile, ovvero attivare percorsi virtuosi che favoriscano l’attitudine delle giovani generazioni a compiere scelte professionali o di formazione pienamente consapevoli ed in linea con le opportunità effettivamente a disposizione. Il raggiungimento di un obiettivo così importante passa attraverso la realizzazione di una serie di obiettivi specifici: rivolti sia al servizio proposto, sia ai giovani volontari impegnati nell’esperienza di servizio civile. Riconoscendo il ruolo fondamentale dell’informazione e della formazione culturale come elemento congiunto alla partecipazione attiva (non c’è partecipazione attiva senza saperi e strumenti conoscitivi), gli obiettivi del progetto sono: 1) creazione dei servizi di informazione 2) creazione dei servizi formativi ed educativi 3) Facilitare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro/formazione sul territorio attraverso sostegno individuale offerto all’utenza 4) Favorire la crescita umana e professionale del volontario. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto si articola in molteplici azioni distribuite nel corso dell’intero anno di servizio civile. Per comprenderne in modo chiaro e completo la strutturazione ed organizzazione il piano di attuazione previsto per lo svolgimento del progetto e necessario per il raggiungimento degli obiettivi, il piano di attuazione è articolato nell’arco dei 12 mesi di servizio civile ed è suddiviso in base agli obiettivi in diverse azioni. 4 Le attività previste per il raggiungimento degli obiettivi sono le seguenti: OBIETTIVO 1: creazione dei servizi di informazione AZIONE 1 – “Informagiovani” (12 mesi) Creazione di uno sportello informativo. Il piano di attuazione per la nascita dello Sportello Informagiovani si compone di diverse fasi, funzionali all’ organizzazione complessiva del servizio in termini di qualità. L’idea è infatti quella di riuscire a calibrare una proposta in linea con aspettative della popolazione giovanile capace di cogliere i bisogni espressi e latenti delle nuove generazioni del territorio. Allo scopo di offrire un efficiente risposta e capace di generare l’incremento dell’utenza. Le attività riferite all’azione 1 sono le seguenti: Attività 1.1 Approfondimento contesti locali Attività 1.2 campagna di pubblicizzazione Attività 1.3 Apertura sportello OBIETTIVO 2: creazione dei servizi formativi ed educativi AZIONE 2 – “Incontriamoci” (6 eventi) Si prevede di realizzare iniziative a scopo formativo ed informativo, almeno 6 incontri nel corso dell’anno, quali eventi, incontri formativi, dibattiti, serate a tema, cicli di seminari rivolti ai giovani ma aperti all’intera comunità locale. Promuovere la cultura del lavoro, di sviluppare una consapevolezza concreta, non basata su principi astratti, del loro far parte di una comunità e delle regole e del senso di vivere in una collettività. Attività 2.1 Incontri su temi specifici Attività 2.2 Cineforum e dibattiti (6 incontri) OBIETTIVO 3 : Facilitare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro/formazione sul territorio attraverso sostegno individuale AZIONE 3: “PRESENTIAMOCI” 5 elaborazione curriculum vitae e lettera di presentazione, monitoraggio offerte di lavoro/formazione/tempo libero e altri servizi specialistici. Il presente piano di attuazione sarà rivolto all’attivazione di servizi consulenziali specifici rivolti ad azioni di orientamento per l’elaborazione di curriculum vitae, lettere di presentazione, risposta ad annunci di lavoro. Per la costruzione di un simile servizio il piano prevede l’articolazione di diverse fasi di intervento: OBIETTIVO 4: Favorire la crescita umana e professionale del volontario. AZIONE 4: “Formiamoci” Attività 4.1 L’Associazione ADMO garantirà un incontro ai volontari in servizio Attività 4.2 Corso di primo soccorso. Tale corso sarà strutturato in giornate della durata di 6 ore ciascuna per un totale di 2 incontri da effettuarsi nei primi quattro mesi di servizio. Attività 4.3 Partecipazione a incontri, seminari, workshop, convegni realizzati, sia dallo stesso Ente che da altri Enti e Associazioni. Attività 4.4 Partecipazione ad almeno 5 iniziative organizzate o promosse dalla Regione per il Servizio Civile Attività 4.5 Formazione aggiuntiva che riguarda la lettura del territorio. Attività 4.6 Formazione generale Attività 4.7 Formazione specifica L’ente intende riservare un posto ad un volontario con disabilità, ed al fine di favorire l’integrazione tra volontari appartenenti alle categorie riservate e gli altri 6 volontari, si intende favorire l’organizzazione di gruppi misti di lavoro (es: un volontario diversamente abili e un volontario normodotato). Attività generali: - conoscenza della progettazione attuale in materia di politiche sociali in generale e politiche giovanili in particolare - conoscenza del contesto ambientale, sociale ed economico che ha portato all’individuazione di determinate progettualità; - conoscenza della progettazione attuale dell’ufficio e dello sportello; 1. Attività di Front Office I volontari offriranno il proprio contributo nelle seguenti azioni: contatto con il pubblico; gestione dello sportello informativo, ovvero tutta l'attività di informazione rivolta agli utenti che frequentano il servizio; aiuto ed orientamento individuale in particolare per quanto riguarda la formazione, il lavoro, la mobilità, con specifico riferimento ai ragazzi/e in condizioni di difficoltà rispetto alle scelte future; gestione materiali in distribuzione, questa attività verrà svolta dal volontario disabile; distribuzione modulistica, e accoglimento materiali, documenti e pratiche questa attività verrà svolta dal volontario disabile.; supporto nell’attività di autoconsultazione cartacea ed informatica; rilevazione statistica dell’utenza e gradimento della qualità dei servizi offerti; Attività di diffusione delle informazioni al pubblico Accoglienza dell’utenza Trattamento delle informazioni che provengono dall’area back office per renderle fruibili al maggior numero di giovani possibile; 2. Attività di BACK OFFICE Ricerca e documentazione 7 Attività di ricerca sulle materie di specifica competenza Implementazione dati per banche dati e aggiornamento delle stesse questa attività verrà svolta dal volontario disabile. Classificazione e organizzazione delle schede informative Catalogazione e organizzazione del materiale bibliografico, informatico, ecc Aggiornamento patrimonio informativo Redazione di newsletter tematiche Azioni di monitoraggio sul grado di soddisfazione dei giovani utenti; Censimento delle associazioni e organizzazioni giovanili presenti sul territorio; Censimento dei progetti presentati e avviati sul territorio; Supporto alle attività di promozione dei programmi europei rivolti ai giovani; I volontari seguiranno tutti gli incontri partecipando attivamente agli incontri e alla attività proposte. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 5 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: 8 Obbligo al mantenimento della riservatezza in merito ai dati sensibili trattati. Massima flessibilità oraria a svolgere il servizio sia nelle ore antimeridiane che pomeridiane. Disponibilità allo svolgimento del servizio anche di sabato e festivi, se necessario allo svolgimento delle attività. E’ richiesta, inoltre, massima disponibilità alla partecipazione di iniziative formative promosse dalla Regione Puglia - Ufficio Servizio civile e da altri enti e associazioni. Tali attività rientreranno nelle attività di servizio al pari della formazione generale e specifica. 9 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. 1 Sede di attuazione del progetto Comune Sportello di orientamento giovanile socioeconomicoculturale Ceglie Messapi ca Indirizzo Via De Nicola, 2 Cod. N. vol. per ident. sede sede 83811 4 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e Data di nome nascita DONATO ROMA 10.06. 1951 C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e Data di nome nascita C.F. RMO DNT 51H10 C424Y 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 10 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Alla sua approvazione il progetto verrà pubblicizzato in primo luogo sul sito internet dell’ente, dove sarà possibile prendere visione di obiettivi e azioni previste, obblighi, opportunità previste dal progetto; manifesti 70X100 verranno inoltre affissi per le città, dove si prevede l’affissione nei principali luoghi di passaggio (stazione degli autobus e dei treni, istituti superiori e licei, Palazzo di Città); è prevista inoltre una sensibilizzazione degli organi di stampa locale e regionale mediante l’invio di comunicati stampa. Al fine di pubblicizzare al meglio il posto riservato alla disabilità l’ente intende coinvolgere nella diffusione del bando le associazioni a carattere sociale che si occupano di disabilità. Successivamente verranno invece pubblicizzate le iniziative portate avanti dai volontari del servizio civile: attività condotte, eventi promossi, orari e modalità di fruizione dei servizi.. Si prevede un convegno teso a rendicontare alla cittadinanza per le attività condotte. Totale ore di sensibilizzazione in un anno: 50 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: 11 NOTE ESPLICATIVE ALL'UTILIZZO DELLA GRIGLIA DI SELEZIONE PER L'ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI AI SINGOLI CANDIDATI. 12 Premessa Il punteggio massimo che un candidato può ottenere è pari a 110 punti, così ripartiti: • scheda di valutazione: max 60 punti; • precedenti esperienze: max 30 punti; • titoli di studio, professionali, esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e altre conoscenze: max 20 punti Il sistema di selezione non prevede punteggi parziali e finali superiori ai valori innanzi indicati, pertanto la presenza di valori parziali o totali più elevati indicano la non corretta applicazione del sistema dei punteggi. 1)Scheda di valutazione (allegato 4 del Bando) Il punteggio massimo della scheda di valutazione da compilare durante il colloquio selettivo dei candidati è pari a 60. Il punteggio si riferisce alla sola valutazione finale, ottenuta dalla media aritmetica dei giudizi relativi ai singoli fattori costituenti la griglia. In termini matematici: ( n1 + n2 + n3 + n4 + n5 + … n10/N); dove n) rappresenta il punteggio attribuito ai singoli fattori di valutazione ed N il numero dei fattori di valutazione considerati, nel nostro caso N =10. Il valore ottenuto deve essere riportato con due cifre decimali. Il colloquio si intende superato solo se il punteggio finale é uguale o superiore a 36/60. 2) Precedenti esperienze (allegato 3 del Bando) Il punteggio massimo relativo alle precedenti esperienze è pari a 30 punti, così ripartiti: • precedenti esperienze maturale presso l'ente che realizza il progetto e nello stesso settore: max 12 punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 1,00 = 12 ). E' possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile; • precedenti esperienze maturate nello stesso settore del progetto presso enti diversi da quello che realizza il progetto: max 9 punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 0,75 = 9). E' possibile sommare la durata dì più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile; • precedenti esperienze maturate presso l'ente che realizza il progetto in un settore diverso da quello del progetto: max 6 punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 0,50 = 6 ). 13 E' possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile; • precedenti esperienze maturate presso enti diversi da quello che realizza il progetto in settori analoghi a quello del progetto: max 3 punti (periodo massimo valutabile pari a 12 mesi X il coefficiente pari a 0,25 = 3 ). E' possibile sommare la durata di più esperienze fino al raggiungimento del periodo massimo valutabile. 3) Titoli di studio, professionali, esperienze aggiuntive non valutate in precedenza e altre conoscenze(allegato 3 del Bando) Il punteggio massimo relativo al titolo di studio, alle esperienze non valutate nell'ambito del precedente punto 2, alle altre conoscenze è pari complessivamente a 20 punti, così ripartiti: • Titoli di studio: max 8 punti per lauree attinenti al progetto (es. laurea in pedagogia, psicologia, sociologia, scienze dell'educazione, ecc. per progetto di assistenza all'infanzia; laurea in lettere classiche, conservazione beni culturali, ecc. per progetti relativi ai beni Culturali; laurea in medicina per progetti di assistenza agli anziani ecc.). Lo stesso schema si applica ai diplomi di scuola media superiore. Per ogni anno di scuola media superiore superato è attribuito 1 punto (es. iscritto al III anno delle superiori: 2 punti in quanto ha concluso positivamente due anni). Si valuta solo il titolo di studio più elevato (es. per i laureati si valuta solo la laurea e non anche il diploma; per i diplomati si valuta solo il diploma e non anche i singoli anni delle superiori superati per raggiungere il diploma). Alla dizione generica di laurea sono riconducibili sia la laurea del vecchio ordinamento precedente alla riforma del D.M. 509/99, che la laurea di secondo livello (specialistica) contemplata dal nuovo ordinamento. • Titoli professionali: fino ad un massimo di 4 punti per quelli attinenti al progetto (es. infermiere per progetti di assistenza agli anziani o altri progetti di natura sanitaria, logopedista per progetti di assistenza ai bambini, ecc.). Più titoli possono concorrere alla formazione del punteggio nell'ambito delle singole categorie individuate nell'allegato (es. due titoli attinenti al progetto concorrono alla formazione del punteggio fino al massimo previsto); viceversa per due titoli di cui uno attinente al progetto e l'altro non attinente non è possibile cumulare i punteggi ottenuti. In questo caso viene considerato solo il punteggio più elevato. • Esperienze aggiuntive non valutate in precedenza: fino a un massimo di punti 4. Si 14 tratta di esperienze diverse da quelle valutate al precedente punto 2 (es. animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini durante il periodo estivo, ecc.) • Altre conoscenze: fino a un massimo di punti 4 (es. conoscenza di una lingua straniera, informatica, musica, teatro, pittura, ecc.). 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): si 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Finalità dell’attività di monitoraggio e valutazione L’attività di monitoraggio e di valutazione avrà l’obiettivo di verificare l’andamento del progetto, le congruità intervento-formazione, le sinergie con gli attori del progetto, l’andamento delle sperimentazioni ed i risultati delle attività. Ciò al fine di introdurre un miglioramento continuo degli interventi, nel tentativo di raggiungere non solo l’efficacia, ma anche l’efficienza delle attività in un’ottica di ottimizzazione, diffusione, disseminazione e trasferimento dei risultati. Le attività saranno gestite dal responsabile Monitoraggio e Valutazione il quale, attraverso i modelli standard messi a punto nella fase progettuale, dovrà monitorare e valutare le azioni realizzate rispetto agli obiettivi specifici del progetto e delle singole attività. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): no 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Sposando in pieno i principi ed i valori su cui si fonda lo spirito del Servizio Civile Nazionale ed al fine di consentire l’integrazione di giovani con disabilità, l’ente stabilisce di riservare un posto: 15 23) a giovani portatori di disabilità. Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: PIANO DI FINANZIAMENTO Voci di spesa Costo complessivo Locandine, depliant, brochure da diffondere per pubblicizzare i servizi dello sportello Utenze sopportate dall’ufficio per le attività di telecomunicazione svolte dai volontari al fine di diffondere le finalità progettuali (fax) o connessione internet per la promozione delle attività Stampati da distribuire agli utenti sui servizi offerti Stampati da distribuire ad eventuali soggetti interessati ai servizi Ammortamento n. 6 pc+ 4 stampanti da porre a disposizione dei volontari Formatori esperti esterni previsti nella formazione specifica 7.600,00 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): L’ente ha individuato alcuni partner indispensabili rispetto alle finalità del progetto: ZION ente no profit un’associazione culturale operante nel territorio di Ceglie Messapica, che si propone di coniugare la valorizzazione del patrimonio storico artistico del territorio e la promozione delle diverse espressioni della cultura contemporanea. L’Associazione Donatori Midollo Osseo - Regione Puglia ente no profit intende organizzare un incontro destinato ai volontari in servizio civile, avente come finalità la diffusione della cultura della donazione. 16 S&L ente profit società che ha l’obiettivo di fornire servizi di marketing alle piccole e medie Imprese del territorio salentino. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Verranno messe a disposizione dei volontari tutte le risorse di cui dispongono i dipendenti dell’ ente in cui opereranno e tutto quanto è necessario per svolgere in condizione di sicurezza il loro lavoro. Come dotazione di base, per tutta la durata del progetto i volontari potranno utilizzare: 1. Tutti i locali delle varie sedi dell’ente e i relativi strumenti: i volontari avranno una scrivania, un telefax ed un computer. Disporrà inoltre di materiale di cancelleria. Per lo sportello informativo e i seminari, le risorse tecniche e strumentali utilizzate saranno: 1. materiale allestimento stand per la creazione dell’ambiente dello sportello quali scrivanie, sedie, telefono, scaffali, cestino gettacarta, cassettiera, classificatore, scaffalature; 2. file con i dati sulla rete integrata di servizi del territorio e rubrica telefonica ed informatica degli enti; 3. collegamento internet e software necessario per accedere alle informazioni richieste dai giovani; 4. materiale di cancelleria quale fogli A4, buste con apertura laterale, cartelline a 3 lembi, raccoglitori a 4 anelli, faldoni in cartone, scatola archivio, penne a stilo, evidenziatori colorati, matite, block-notes per raccogliere il materiale e creare archivi cartacei. 5. Videoproiettore 6. Sistema audio di amplificazione suono 7. Materiali informativi e promozionali delle iniziative quali brochure e locandine; Altre attrezzature eventualmente necessarie verranno messe a disposizione in seguito se richieste dai volontari. 17 CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Nessuno 27) Eventuali tirocini riconosciuti : Nessuno 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Il presente progetto consente l’acquisizione delle seguenti competenze: Capacità di operare in gruppi di lavoro; Impegno personale; Qualità del lavoro; Esperienza nel campo dei diritti e dell’integrazione sociale; Capacità di contestualizzare; Conoscenza del ruolo e dell’organizzazione. La partecipazione al progetto porterà i volontari ad acquisire le seguenti professionalità: Capacità di effettuare analisi territoriali; Capacità di rendere un servizio di accoglienza; E’ previsto specifico ciclo di seminari tematici, la cui frequenza verrà certificata rilasciando titolo spendibile ai fini della costituzione di apposito plus-valore del curriculum del volontario. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Sede Acli Corso Umberto I 120 Brindisi 18 30) Modalità di attuazione: L’attività formativa generale verrà svolta da un formatore accreditato secondo quanto contemplato nelle linee guida per la formazione generale dei volontari. La formazione generale verrà erogata in maniera congiunta con i volontari di diversi progetti e di diversi Enti che hanno le rispettive sedi in territori geograficamente limitrofi. L’attività formativa sarà arricchita dall’ausilio di esperti e di testimonianze privilegiate, secondo quanto previsto dal par. 2 delle linee guida sulla formazione generale. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: no 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Tecniche da adottare : dall’analisi alla scelta del metodo Durante le lezioni in aula, la percezione empatica costituisce essenziale strumento per la diagnosi di un clima relazionale (indispensabile per l’operatore che deve saper coglier l’ambiente e non semplicemente osservarlo e intuirlo) ma parimenti è processo tramite cui intervenire. Consapevolmente o inconsapevolmente le persone in un gruppo sono influenzate dal clima che percepiscono empaticamente : pertanto il lavoro di un formatore comporta l’esplicitazione della percezione e delle influenze del clima di un gruppo e al contempo la promozione di un clima che verrà percepito dal gruppo. 33) Contenuti della formazione: Per i contenuti relativi alla formazione generale ci si conforma a quanto indicato dalle linee guida per la formazione generale dei volontari emanate dalla Presidenza 19 del Consiglio dei Ministri con la determina del 04/04/2006. 1) L’IDENTITÀ DEL GRUPPO IN FORMAZIONE 2) DALL’OBIEZIONE DI COSCIENZA AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: EVOLUZIONE STORICA, AFFINITÀ E DIFFERENZE TRA LE DUE REALTÀ 3) IL DOVERE DI DIFESA DELLA PATRIA 4) LA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA 5) LA PROTEZIONE CIVILE 6) LA SOLIDARIETÀ E LE FORME DI CITTADINANZA 7) SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO 8) LA NORMATIVA VIGENTE E LA CARTA DI IMPEGNO ETICO 9) DIRITTI E DOVERI DEL VOLONTARIO DEL SERVIZIO CIVILE 10) PRESENTAZIONE DELL’ENTE 11) IL LAVORO PER PROGETTI 34) Durata: 42 ore Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Comune di Ceglie Messapica, via De Nicola, 2 Ceglie Messapica (Br) 36) Modalità di attuazione: La formazione specifica sarà affidata al soggetto terzo Centro Studi Unione Europea in grado di certificare, mediante rilascio di attestati di frequenza, le competenze specifiche acquisite dai volontari. Sarà effettuata con il ricorso a personale qualificato in possesso di competenze, titoli ed esperienze specifiche, come evidenziato nei punti successivi. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: 20 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Le tecniche e le metodologie della formazione specifica proposta costituiscono il modo attraverso cui vengono proposti i contenuti della formazione. Le metodologie sono in costante evoluzione grazie alla creatività dei formatori. Oltre a quelle più tradizionali, si stanno diffondendo altre metodologie emergenti, attivate soprattutto in contesti esterni all'aula tradizionale. Una delle numerose sfide per la formazione è quella di costruire occasioni di apprendimento che tengano conto delle differenti strategie individuali e dei vincoli posti dai contesti in cui si attiva la formazione. Ecco perché, nel corso delle attività progettuali, si cercherà di mediare tra metodologie tradizionali ed innovative 40) Contenuti della formazione: La Formazione Specifica ha come obiettivo quello di garantire ai giovani in servizio civile un adeguato ed efficace percorso formativo finalizzato all’acquisizione delle competenze necessarie per la realizzazione del progetto in cui si trovano ad operare e in tal modo capace di contribuire ad una più generale formazione professionale del giovane stesso attraverso l’esperienza di servizio civile. La Formazione Specifica sarà strutturata in seminari da 8 ore ciascuno. A seguito della presenza di ciascun seminario di formazione specifica, i volontari riceveranno un attestato di partecipazione recante la stessa denominazione del seminario COMUNICAZIONE STRATEGICA ED EMPOWERMENT (quattro moduli) “OPERATORE IN DIRITTI DEL CITTADINO E FACILITAZIONE DEL DIALOGO INTERCULTURALE” (cinque moduli) 21 41) Durata: 72 ore 22 Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Per il monitoraggio sulla formazione generale dei volontari in servizio civile nazionale si farà riferimento a quanto disposto dalla normativa sul monitoraggio della formazione. L’ente propone, inoltre, un proprio sistema di monitoraggio integrativo della formazione generale e specifica, teso a garantire una verifica più puntuale del degli obiettivi raggiunti che avverrà mediate somministrazione di un questionario che rilevi la partecipazione dei volontari all’intero percorso di formazione. Verrà svolto, inoltre, un incontro dal referente del progetto con i volontari al termine del percorso formativo in cui verrà fatta una valutazione finalizzata ad approfondire la necessità di eventuali ulteriori esigenze formative segnalate dai volontari. Data Il Responsabile legale dell’ente / Il Responsabile del Servizio civile nazionale dell’ente 23