Hockey su prato - La Gazzetta dello Sport

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Hockey su prato - La Gazzetta dello Sport
[Gli Sport - Hockey su prato]
Hockey su prato
federazione “effettiva”.
Le origini
Ci sono tracce di giochi che richiamano
il moderno hockey sin dall’antichità e in
diverse parti del mondo: in Egitto intorno
al 2000 a.C., in Etiopia (1000 a.C.) e,
successivamente, nelle aree di influenza
di Greci (dove tale sport era definito
keritizein) e Romani. Oltreoceano anche
gli Aztechi avevano elaborato giochi con
mazze e palla.
L’hockey moderno (dall’inglese hook,
uncino) nasce invece in Inghilterra, a
metà del XVIII secolo, sviluppandosi
soprattutto nelle scuole. L’International
Hockey Federation nasce nel 1924, a
Parigi, su iniziativa del francese Paul
Léautey (che ne diventa il presidente)
e i primi Paesi membri sono: Austria,
Belgio,
Cecoslovacchia,
Francia,
Ungheria, Spagna e Svizzera. Nel 1927
si dà una struttura anche il movimento
femminile, con Australia, Danimarca,
Inghilterra, Irlanda, Scozia, Sudafrica,
Stati Uniti e Galles che danno vita alla
Fédération Internationale de Hockey.
Le due federazioni internazionali si
riuniscono nel 1982 all’interno della FIH.
A livello maschile, la prima federazione
non-europea ad affiliarsi è stata quella
indiana.
Primi campionati nazionali:
1937 - uomini - DLP Genova
1942 - donne - G.U.F. Genova
Prima presenza ai Giochi Olimpici:
1952
In Italia
Inizialmente l’hockey si sviluppa
all’interno della Federazione Italiana
Pattinaggio a Rotelle che nel 1936, con
l’ingresso della nuova disciplina, assume
la denominazione di Federazione Italiana
Hockey e Pattinaggio a Rotelle (FIHPR)
e, per un breve periodo nell’anteguerra,
secondo le disposizioni del regime
fascista, il termine inglese hockey viene
tradotto in “ochei” e la sigla diventa
FIOPR. Al di là delle denominazioni,
lo sport acquista maggiore autonomia
tecnico-organizzativa con l’Assemblea di
Spoleto del febbraio 1957, che sancisce la
costituzione di una apposita Commissione
Nazionale per l’Hockey su Prato (che
rimane in vita fino al 1960), presieduta
da Giovanni Battista Brinchi Giusti. Il
processo di “emancipazione” prosegue:
prima c’è il riconoscimento da parte
del CONI, il 29 settembre 1973, quale
“aderente” e poi, il 18 gennaio 1978 come
Provvedimenti disciplinari
Per ogni infrazione il giocatore
responsabile potrà essere:
a. richiamato (verbalmente)
b. ammonito (cartellino verde)
c. espulso temporaneamente per un
minimo di 5 minuti di tempo giocato
(cartellino giallo)
d. espulso definitivamente per tutta la
durata della partita (cartellino rosso).
La partita
Una partita è composta da due tempi di 35
minuti e da un intervallo di 5 minuti. Nei
casi in cui si deve designare un vincitore,
qualora il tempo regolamentare si
concluda con un pareggio, si procede con
due supplementari da 7 minuti e mezzo
ciascuno (durante i quali vince la prima
squadra che segna) e, eventualmente, con
i rigori (cinque per squadra).
Le squadre
Si affrontano due squadre di 11 giocatori.
Sostituzioni
Le sostituzioni sono autorizzate in
qualsiasi momento, salvo il periodo
compreso tra la concessione di un tiro di
angolo corto e la conclusione dell’azione
successiva. Non vi è alcun limite al numero
di giocatori che possono essere sostituiti
nello stesso momento o al numero di
volte in cui un giocatore può sostituirne
un altro o essere a sua volta sostituito.
All’Olimpiade
La prima partita di hockey in un
torneo olimpico è Scozia-Germania
(4-0) nel 1908 e a quel torneo su sei
squadre partecipanti quattro sono
anglosassoni: Inghilterra, Galles, Irlanda
e la stessa Scozia. Dopo l’esordio la
presenza dell’hockey nel programma è,
inizialmente, ad intermittenza: non c’è
a Stoccolma 1912, c’è ad Anversa 1920,
salvo poi essere escluso nel 1924 con gli
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organizzatori parigini che adducono quale
motivazione l’assenza di una federazione
internazionale. A livello maschile dal 1928
al 1956 si assiste al dominio incontrastato
dell’India che, sino alla finale di Roma
1960 (persa 0-1 contro il Pakistan),
colleziona 30 vittorie consecutive in
altrettanti match olimpici. Il primo torneo
a cinque cerchi su superficie sintetica si
disputa a Montreal 1976. Sarà così anche
in tutte le successive edizioni.
L’hockey femminile approda ai Giochi
nel 1980 ma, a causa del boicottaggio
del blocco occidentale, rinunciano
cinque delle sei squadre che avrebbero
dovuto partecipare. Lo Zimbabwe
viene contattato per partecipare cinque
settimane prima dell’inizio dei Giochi,
ma sarà proprio la squadra africana (che
schiererà una formazione di giocatrici
bianche) ad aggiudicarsi la medaglia
d’oro.
Medagliere uomini
India
Pakistan
Gran Bretagna
Olanda
Australia
Germania Occidentale
Germania
Nuova Zelanda
Spagna
Danimarca
Gran Bretagna/Irlanda
Giappone
Corea del Sud
Belgio
Scozia
Unione Sovietica
Stati Uniti
Galles
Totale (20 tornei)
ORO
ARGENTO
BRONZO
TOTALE
8
3
3
2
1
1
1
1
20
1
3
1
3
3
2
1
2
1
1
1
1
20
2
2
2
3
3
1
2
1
1
1
1
1
1
21
11
8
6
8
7
4
4
1
3
1
1
1
1
1
1
1
1
1
61
- Due terzi posti nel 1908.
- Nel 1908, Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles hanno gareggiato con squadre distinte. L’oro inglese
viene accreditato alla Gran Bretagna; l’argento irlandese a Gran Bretagna/Irlanda; i bronzi di Scozia
e Galles sono accreditati distintamente ai due Paesi.
Medagliere donne
Australia
Olanda
Germania
Spagna
Zimbabwe
Corea del Sud
Argentina
Germania Occidentale
ORO
ARGENTO
BRONZO
TOTALE
3
1
1
1
1
-
1
1
2
1
1
3
1
-
3
5
2
1
1
2
2
1
[Gli Sport - Hockey su prato]
Cecoslovacchia
Gran Bretagna
Unione Sovietica
Stati Uniti
Totale (7 tornei)
7
1
7
1
1
1
7
1
1
1
1
21
Record
Maggior numero di medaglie, uomini
4
4
Leslie Claudius (IND - 1948/1960)
Udham Singh (IND - 1952/1964)
Maggior numero di medaglie d’oro, uomini
3
3
3
3
3
3
3
Dhyan Chand (IND - 1928/1936)
Richard Allen (IND - 1928/1936)
Randhir Singh (IND - 1948/1956)
Balbir Singh (IND - 1948/1956)
Leslie Claudius (IND - 1948/1956)
Ranganandhan Francis (IND - 1948/1956)
Udham Singh (IND - 1952, 1956, 1964)
Maggior numero di medaglie d’oro, donne
3
Rechelle Hawkes (AUS - 1988, 1996, 2000)
Più giovane medagliato
17-025
Hanif Khan (PAK - 1976)
Più giovane medagliato/oro
18-103
Russell Garcia (GBR - 1988)
Più anziano medagliato
45-278
Dharam Singh (IND - 1964)
Più anziano medagliato/oro
45-278
Dharam Singh (IND - 1964)
Più giovane medagliata
16-304
Iveta Šranková (TCH - 1980)
Più giovane medagliata/oro
19-024
Maider Tellería Goni (ESP - 1992)
Più anziana medagliata
36-081
Jarmila Králíčková (TCH - 1980)
Più anziana medagliata/oro
35-254
Anthea Stewart (ZIM - 1980)
Maggior numero di gol (giocatore), Singola partita, uomini
12
Roop Singh (IND) (1932 v. USA)
Maggior numero di gol (squadra), Singola partita, uomini
24
India (1932 v. USA 24-1)
Maggior numero di gol (giocatrice), Singola partita, donne
4
4
4
Natella Krasnikova (URS) (1980 vs. Polonia)
Lisanne Lejeune (NED) (1988 vs. Gran Bretagna)
Vanina Oneto (ARG) (2000 vs. Nuova Zelanda)
Maggior numero di gol (squadra), Singola partita, donne
7
7
Australia (1996 vs. Argentina 7-1)
Argentina (2000 vs. Nuova Zelanda 7-1)
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Palla
La palla è bianca, dura, fatta di Teflon e
con una superficie bucherellata.
Peso: 156-163 g
Circonferenza: 224-235 mm.
Bastone
Il bastone è curvato ad un’estremità ed è a forma di J. Dev’essere liscio e
privo di parti rugose o affilate. Può essere fatto di qualsiasi materiale, tranne
metallo o componenti metalliche (attualmente, oltre a quelli in legno, ce ne
sono in kevlar, carbonio, etc).
Lunghezza: normalmente misura un po’ più di 90 cm.
Peso: 340-790 g
Il bastone, compresa ogni protezione aggiuntiva, deve passare attraverso un
anello di diametro interno di 51 mm.
Ogni curvatura del bastone (concava o convessa) può avere una profondità
massima di 25 mm.
La porta
Altezza: 2.14 m.
Larghezza: 3.66 m.
Il campo
Lunghezza: 91.4 m.
Larghezza: 55 m.
Aree di tiro
Si tratta di due semicerchi, tracciati intorno alla
porta, con un raggio di 14.63 m, che delimitano
l’area dalla quale si può tirare e far gol.
Linee “dei 23 metri”
Parallele alle due linee di fondo campo, dai cui
distano 22.90 m.
Dischetto del rigore
A 6.40 dal lato interno della linea di porta.