2012-002 Scheda progetto

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2012-002 Scheda progetto
RISTRUTTURAZIONE E SISTEMAZIONE CON ADEGUAMENTO SISMICO DELL’EX-FILANDA ANCILLOTTO A SANTA
LUCIA DI PIAVE
2012_Santa Lucia di Piave (TV)
settore: ingegneria strutturale
COMMITTENTE:
Comune di Santa Lucia di Piave
Azienda speciale Santa Lucia Fiere
SERVIZI FORNITI:
Studio di fattibilità, progettazione Definitiva, progettazione
Esecutiva, Coordinamento della sicurezza in fase di
progettazione, Direzione Lavori
PERIODO PRESTAZIONE:
Affidamento incarico: Det. n.14 del 27.01.2012
Progetto definitivo: marzo 2012
Progetto esecutivo: giugno 2012
Direzione lavori: marzo 2013—agosto 2014
Collaudo: novembre 2014
RESPONSABILE DEL SERVIZIO:
Resp generale: Ing. Giustino Moro
Resp servizi strutturali: Ing. Carlo Titton
Resp sicurezza: Ing. Stefano Lucchetta
IMPORTO DEI LAVORI:
Euro 2.016.983,57
Classe E.03
Classe S.06
Classe IA.0
Classe IA.03
Classe E17
Euro 578.503,65
Euro 567.992,40 + Euro 173.739,45
Euro 317.435,45
Euro 213.052,07
Euro 166.260,55
In ordine al tema del riuso del padiglione ovest è stato adottato un accordo di piano di conservazione degli elementi
residuali connotati, che si concentrano soprattutto nella partizione muraria e nelle superfici esterne dell'edificio.
Il riuso del padiglione ovest ha previsto l'impiego della parte nord della lunga manica per la realizzazione di una sala
conferenze della capienza massima di 165 posti a sedere e, per la parte rimanente, un'area attrezzata tecnologicamente per l'allestimento di stand fieristici su una superficie di 580mq.
In alto: la filanda prima del restauro. A destra: interno ristrutturato del padiglione ovest.
CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO
Il progetto è finalizzato allo sviluppo delle strutture espositive e di servizio in uso all'azienda speciale “Santa
Lucia Fiere”.
Il progetto è calato su un complesso edilizio esempio di archeologia industriale, costituito dal padiglione ovest (ove
un tempo si svolgeva l’attività manifatturiera), il padiglione est (di recente realizzazione e non facente parte della storia della filanda) e dalla ciminiera, e consiste in un intervento di ristrutturazione e conservazione per il riuso del
padiglione ovest di 6.910,2mc e nella realizzazione di un nuovo fabbricato di 3740mc che collega funzionalmente
i due padiglioni esistenti.
I temi cardine assunti dal progetto e dalla realizzazione sono per un verso le caratteristiche di riuso del padiglione
ovest, connotato da una relativa permanenza delle caratteristiche costruttive e semantiche originali, e dall'altro l'inserimento di un nuovo blocco edificato, subalterno agli edifici preesistenti ma centrale per le funzioni attribuitegli.
2012_002 - 23.11.2015
A separare la sala conferenze dell'area espositiva è collocato un blocco tecnologico che ospita, al piano terreno, i
soli sostegni di supporto e, al primo livello, le apparecchiature di trattamento dell'aria per la climatizzazione ed il locale quadri elettrici dell'edificio.
Il corpo di collegamento fra i padiglioni est ed ovest del complesso, pur essendo gerarchicamente subalterno ai
primi due, rappresenta il cuore funzionale dell'intervento essendo destinato ad ospitare le funzioni di accoglienza, gestione e formazione connessi all'attività fieristica, distribuite su una superficie complessiva di mq 1174.
L'edificio è costituito da una coppia di volumi chiaramente identificati: il primo destinato ad atrio e collegamento interno e tra i padiglioni è un blocco vetrato, il secondo è invece un blocco compatto verso l'esterno suddiviso in due livelli
fuori terra ed un livello interrato.
Il livello interrato, collegato all'esterno per mezzo di una rampa carrabile, conterrà un blocco di servizi igienici per il
pubblico, una coppia di spogliatoi per il personale impiegato, un magazzino generico ed un magazzino dedicato alla
cucina presente al piano terra.
Il piano terra del fabbricato è completamente dedicato ad un'area bar-ristorante, completa di un generoso spazio per
la cucina. Ciò in considerazione della possibilità di ospitare attività formativa all'interno della cucina stessa.
Il primo livello (business centre) è completamente destinato ad uffici o sale per meeting o attività formativa.
ITS srl
Corte delle Caneve, 11
31053 Pieve di Soligo (TV)
ph 04388 82082 fax 0438 980622
Via del Castello, 12
32043 Cortina d’Ampezzo (BL)
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REA 351225 Cap.Soc. €100.000,00 i.v.
www.its-engineering.com
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RISTRUTTURAZIONE E SISTEMAZIONE CON ADEGUAMENTO SISMICO DELL’EX-FILANDA ANCILLOTTO A SANTA
LUCIA DI PIAVE
Il progetto di adeguamento, previa modellazione ed analisi dinamica della struttura, puntava a garantire la sicurezza statica e sismica della ciminiera secondo due soluzioni combinate:
- l’incremento della capacità portante della muratura che realizza il fusto della torre;
- il rinforzo del sistema di fondazione atto a trasmettere le sollecitazioni derivanti dal peso proprio e dal vento al
suolo.
L’incremento della capacità portante della muratura è stato possibile grazie ad un nuovo sistema di precompressione con cavi in trefoli d’acciaio armonico ad elevata resistenza secondo due terne sovrapposte, ancorateb alla
base e messe in trazione a due differenti quote lungo il fusto.:
Le nuove fondazioni sono state realizzate in micropali collegati in testa ed ancorati alla zattera esistente tramite un reticolo di travi in conglomerato cementizio armato.
Oltre agli interventi sovraesposti, la ciminiera è stata oggetto di fasciatura con fibre tipo BPO nelle zone di applicazione della precompressione e finitura superficiale con intonaco pozzolanico.
A sinistra: fase di cantiera
In basso: particolare di modellazione ed analisi modale con il programma
MIDAS
In alto: particolari dell’intervento di consolidamento della ciminiera e fotomontaggio dell’analisi dinamica della struttura.
IL RESTAURO E CONSOLIDAMENTO DELLA CIMINIERA
La struttura della ciminiera è in muratura in mattoni pieni e malta dui calce e si sviluppa per un’altezza fuori terra di
circa 36m.
Il rilievo di dettaglio, condotto grazie al team ITS INSPECTION che unisce la specializzazione e la capacità analisi di
ingegneri strutturisti con le tecniche di avvicinamento alpinistiche, ha permesso di definire in modo dettagliato e completo la geometria e lo stato di conservazione.
La pianta è circolare con diametro variabile lungo l’altezza da un massimo di circa 2,85m alla base a circa 1,45m in
sommità. Fino ad un’altezza di circa 23,5m la sezione in muratura è realizzata con due paramenti murari separati da
un’intercapedine d’aria di spessore variabile, mentre per la restante elevazione si riduce a singolo paramento di spessore variabile ( minimo 20cm). In sommità è presente un cordolo di mattoni disposti a coltello di spessore 30cm e stabilizzati da un getto in pasta cementizia.
Per i primi 20m la ciminiera risultava in un buono stato di conservazione, con giunti di malta di buona consistenza ed
elementi lapidei integri. Nella parte sommitale invece le patologie di degrado aumentavano e consistevano soprattutto
in:
- polverizzazione ed erosione dei giunti di malta;
- distacco degli elementi in muratura;
- presenza di vegetazione all’interno della canna.
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