I DISTURBI D`ANSIA
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I DISTURBI D`ANSIA
I DISTURBI D’ANSIA Franco Nardocci San Marino 17 febbraio 2005 1 L’ansia L’ansia può considerarsi un’esperienza normale del genere umano e come tale anche nel bambino e nell’adolescente. L’ansia quale esperienza normale, ha un enorme significato adattivo e nello sviluppo: essa rappresenta quello stato emozionale sollecitato da situazioni nuove e/o potenzialmente pericolose, che induce a adottare comportamenti rispondenti alle specifiche esigenze del contesto. Questo stato emozionale può assumere talvolta caratteristiche abnormi per quantità o qualità. In questi casi si parla di ansia patologica. 2 L’ansia: normale vs patologica • non è collegata a vissuti di situazioni passate ma ad esperienze presenti • non è ancorata a situazioni immaginative ma a fatti reali • non è stereotipata e ricorrente , non fa parte delle modalità abituali di comportamento 3 L’ansia patologica L’ansia patologica si caratterizza come uno stato d’animo abituale che si manifesta generalmente con sentimenti di inadeguatezza e di indecisione , con irritabilità ed instabilità o con uno stato di allarme al quale spesso corrisponde una sintomatologia vegetativa rappresentata da dilatazione pupillare , secchezza delle fauci , nausea, tachicardia , sudorazione, minzione imperiosa. 4 DISTURBI D’ANSIA/NEVROSI La variabilità espressiva caratterizza forme cliniche differenti. I disturbi inclusi in questa categoria nosografica rispondono in pratica alle manifestazioni che in passato caratterizzavano il quadro delle Nevrosi 5 LA PREVALENZA DEI DISTURBI D’ANSIA • Bambini compresi 7/11 anni, 16% • Preadolescenti 10/14 anni 7% (Progetto Prisma 2004) 6 CLASSE DI ETA’ 0-5 anni Gruppi di disturbi Prevalenza annuale (PA) Ritardo mentale lieve, medio, grave (MR) 2,2% Disturbo pervasivo dello sviluppo-autismo (PDD) 0,047% Disturbo specifico di sviluppo (SDD) 2% Sindrome disattentivo-ipercinetica (ADHD) Non nota Disturbo della condotta (CD) Non nota Disturbi d’ansia 2,1% Fobia semplice e sociale Non nota Encopresi funzionale 1,1% 9% 1-3 anni Enuresi funzionale 4% 4-5 anni Balbuzie 5% Disturbi di affettività Non nota Disturbo generalizzato di sviluppo O,3% Disturbo d’ansia posto-traumatico O,5% Fonte dei dati: Levi, Melendandri 1994 7 CLASSE DI ETA’ 6-11 anni Gruppi di disturbi Pre. Ann. (PA) Gruppi di disturbi Pre. Ann. (PA) Ritardo mentale lieve, medio, grave (MR) 3% Fobia semplice e sociale 1,5% Disturbo pervasivo dello svilupposviluppo-autismo (PDD) 0,05% Disturbo ossessivoossessivo-compulsivo (OCD) Non nota Disturbo specifico di sviluppo (SDD) 2,5% Disturbo d’ d’ansia postoposto-traumatico 0,5% Sindrome disattentivodisattentivo-ipercinetica (ADHD) 2,7% Schizofrenia Non nota Disturbo della condotta (CD) 2,5% Tentato suicidio Non nota Disturbi d’ d’ansia 4,9% Suicidio 0,0001% Disturbo generalizzato di sviluppo 0,3% Anoressia nervosa Non nota Bulimia nervosa Non nota Tic 4,5% Sindrome di Gilles de la Tourette 0,01% Encopresi funzionale 0,5% Enuresi 2,5% Balbuzie 5% Disturbi di affettività affettività 0,5% Fonte dei dati: Levi, Melendandri 1994 8 CLASSE DI ETA’ 12-18 anni Gruppi di disturbi Pre. Ann. (PA) Gruppi di disturbi Pre. Ann. (PA) Ritardo mentale lieve, medio, grave (MR) 2,9% Fobia semplice e sociale 2% Disturbo pervasivo dello svilupposviluppo-autismo (PDD) 0,049% Disturbo ossessivoossessivo-compulsivo (OCD) 0,01% Disturbo specifico di sviluppo (SDD) 2,5% Disturbo d’ d’ansia postoposto-traumatico 0,5% Sindrome disattentivodisattentivo-ipercinetica (ADHD) 1,9% Schizofrenia 0,027% Disturbo della condotta (CD) 3,5% Tentato suicidio 0,2% Disturbi d’ d’ansia 5,09% Suicidio 0,0001% Disturbo generalizzato di sviluppo 0,27% Anoressia nervosa 0,01% Bulimia nervosa 2,8% Tic 3% Sindrome di Gilles de la Tourette 0,01% Encopresi funzionale 0,1% Enuresi 1% Balbuzie 2% Disturbi di affettività affettività 4,1% Fonte dei dati: Levi, Melendandri 1994 9 PREVALENZA IN % DEI DISTURBI PSICHIATRICI PER SESSO ED ETA’ Età N° Dist. Dist. Somatiz + di 1 Iperattività Condotta Emozionale zazione disturbo MASCHI 4-11 721 6,5 10,1 10,1 - 19,5 12-16 608 10,4 7,3 4,9 4,5 18,8 4-16 1329 8,1 8,9 7,9 - 19,2 FEMMINE 4-11 721 1,8 3,3 10,7 - 13,5 12-16 624 4,1 3,4 13,6 10,7 21,8 4-16 1345 2,7 3,3 11,9 - 16,9 Fonte dei dati: Ontario Child Health Study 10 IL DISTURBO D’ANSIA DI SEPARAZIONE • • • • Il Disturbo d’Ansia di separazione è costituito da una sindrome legata ad un’ansia eccessiva riguardante la separazione da casa o da coloro cui il soggetto è attaccato. Il quadro clinico è caratterizzato da una situazione di malessere che insorge tipicamente quando il bambino si allantana da casa o si separa dalle figure a cui è maggiormente attaccato. Indipendentemente da allontanamenti reali questi bambini sono costantemente assaliti da ansie relative al pericolo di: • smarrirsi e non ritrovare più i genitori, • eventi catastrofici che possono investire la famiglia, • gravi malattie che possono colpire i genitori o la morte dei genitori Sintomi somatici che compaiono anche se la separazione è solo temuta 11 La fobia scolare o “rifiuto ansioso della scuola” La fobia scolare anche definita come “rifiuto ansioso della scuola” si manifesta comunemente fra i 5 e i 10 anni in bambini di normale intelligenza. I bambini al mattino, al momento di andare a scuola, presentano marcati segni di ansia, espressi essenzialmente attraverso sintomi somatici. Il bambino accusa cefalea, dolori addominali, stanchezza, sonnolenza, dolori muscolari, spesso manifesta conati di vomito, nausea o diarrea. L’inserimento della “fobia scolastica” in questo gruppo è legata al fatto che nella stragrande maggioranza dei casi essa rappresenta l’espressione di un’ansia di separazione. In queste situazioni il termine “fobia” è improprio in quanto non è la scuola di per sé l’oggetto fobogeno ma la separazione dalla famiglia e dalle figure famigliari. In altri casi, soprattutto in bambini più grandi, la “fobia scolare” è sottesa da dinamiche diverse: in particolare essa è legata ad un’ansia prestazionale ( il dover rispondere alle richieste scolastiche) e alla relativa paura dell’insuccesso: in questi casi la “fobia scolare” rappresenta l’espressione di una “Fobia Sociale” 12