RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia
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RASSEGNA STAMPA - Provincia di Gorizia
PROVINCIA DI GORIZIA RASSEGNA STAMPA MARTEDÌ 10 APRILE 2012 Rassegna per ricerca personalizzata Testate/Edizioni in ricerca: Parole chiave in ricerca: Ordinamento generale: Affari&Finanza Corriere della Sera Espresso Il Friuli Il Gazzettino Pordenone Il Gazzettino Udine Il Gazzettino Nazionale Il Giornale Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Il Piccolo Trieste Il Piccolo Nazionale Il Popolo Il Quotidiano del Fvg Il Sole 24 Ore Il Sole 24 Ore NordEst Italia Oggi La Repubblica La Stampa La Vita Cattolica Messaggero Veneto Pordenone Messaggero Veneto Nazionale Messaggero Veneto Gorizia Messaggero Veneto Udine Panorama Primorski Dnevnik Voce Isontina Bianca della Pietra Donatella Gironcoli Enrico Gherghetta Federico Portelli Galleria Spazzapan Gennaro Falanga Mara Cernic Musei provinciali Palazzo Attems Polo Universita di Gorizia Provincia di Gorizia Sara Vito Condizione sulle parole: almeno una presente Data decrescente Testate/Edizioni Parole chiave N° Titolo Testata-Edizione 1 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone 10-04-2012 Il Piccolo Nazionale 10-04-2012 Messaggero Veneto Nazionale 10-04-2012 Messaggero Veneto Gorizia 10-04-2012 Messaggero Veneto Gorizia 10-04-2012 Messaggero Veneto Gorizia 10-04-2012 Primorski Dnevnik 10-04-2012 Scontro con un'auto in via Metlika, centauro ferito Data Provincia di Gorizia - 2 Trieste e Gorizia accorpate, il Pdl si divide Provincia di Gorizia - 3 Regionali 2013, rottura tra le anime Pd Enrico Gherghetta - 4 Anche Otelma terra' un comizio Enrico Gherghetta - Provincia di Gorizia - 5 Lezioni sui funghi col gruppo micologico Provincia di Gorizia - 6 Gasparini: settimana imperniata su tre incontri Provincia di Gorizia - 7 Zascita Doline Glinscice v Trstu poglavitna tema Provincia di Gorizia - 10 APR 2012 Il Piccolo Gorizia/Monfalcone Cronaca pagina 28 Quotidiano Scontro con un’auto in via Metlika, centauro ferito ◗ RONCHI DEI LEGIONARI Avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi l’incidente accaduto ieri a Ronchi dei Legionari, all’incrocio tra via Metlika e salita Doberdò. Un incrocio “maledetto”, in un tratto in cui la viabilità è ben poco regolamentata, che ieri, poco prima delle 13, ha visto scontrarsi una vettura condotta dal ronchese Sergio Donda, segretario provinciale del Sunia e una moto Suzuki condotta da B.I., 35 anni. Ad avere la peggio è stato chiaramente il motociclista, soccorso da un’ambulanza del 118 e condotto all’ospedale di San Polo. Fortunatamente le sue condizioni non destano preoccupazioni. La dinamica dell’incidente è ora al vaglio della polizia stradale, sul posto per i rilievi di legge assieme a una squadra dei vigili del fuoco. Il sinistro è avvenuto proprio in mezzo all’incrocio. La motocicletta proveniva da Doberdò del Lago ed era diretta a Selz, mentre la vettura condotta da Donda, al cui fianco viaggiava la moglie, che arrivava da Vermegliano, stava per svoltare a sinistra.. In più occasioni la situazione di questo incrocio, che si trova alla fine di una lunga curva che non consente una visibilità completa, è salita alla ribalta della cronaca. Da qui la necessità di renderlo più sicuro, magari di costruendo una piccola rotonda. Manca però un accordo fra l’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari e la Provincia. (lu.pe.) Il primo piano la moto di grossa cilindrata, sulla destra la macchina Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 1/1 Taglio alto 10 APR 2012 Il Piccolo Nazionale Regionale pagina 17 Quotidiano Trieste e Gorizia accorpate, il Pdl si divide Marini favorevole. Camber: «Provincia unica fino a Tarvisio». Fortuna Drossi: «E l’area metropolitana?» di Roberto Urizio ◗ TRIESTE «Un’unica provincia della Venezia Giulia? Guardiamo oltre, facciamo una provincia che va da Trieste e Tarvisio e che comprenda tutta la fascia confinaria e un’altra che comprenda il resto della Regione». La provocazione è di Piero Camber, consigliere regionale del Pdl. «Inutile procedere per campanilismi – afferma Camber – e girare intorno ai problemi. Meglio guardare avanti e non fermarsi agli stereotipi, puntando invece a rendere omogenee aree che hanno gli stessi interessi e gli stessi problemi economici come quelle che stanno sul confine con la Slovenia. Facciamo queste due province, poi chiamiamole come vogliamo fermo restando – puntualizza Camber – che Trieste è il capoluogo regionale». Il Pdl però è diviso sull’idea del suo coordinatore regionale, Isidoro Gottardo, di fare un’unica Provincia tra Trieste e Gorizia. Il consigliere regionale Bruno Marini si dice favorevole a «razionalizzare e semplificare. Ai presidenti delle due Province e ai miei colleghi di partito contrari dico che ci vuole coraggio nelle riforme, senza contare che in questo modo Trieste e Gorizia avrebbero più peso rispetto a un’identità friulana che avanza». Andare avanti per questa strada però, ammonisce Marini, significa «fare una discorso complessivo che riguarda anche, ad esempio, le riforme di altri enti come le aziende sanitarie e le Ater». Se la Lega con il capogruppo Danilo Narduzzi ha subito dato il proprio assenso all’idea di Gottardo («la Provincia di Trieste non ha senso di esistere; giusto accorpare e spendere meglio le risorse»), l’Udc si tiene fuori dal dibattito: «Non mi appassionano i discorsi di etichetta. – afferma il segretario regionale Leonardo Zappalà – Occorre valutare complessivamente la strategia e fare attenzione a non andare avanti con soli slogan». Dal centro-sinistra il deputato triestino Ettore Rosato (Pd), critica Giunta e maggioranza regionale, colpevoli di «andare avanti a battute, peraltro quando siamo agli ultimi mesi della legislatura». Secondo Rosato «la Provincia di Trieste è inutile ma la soluzione migliore non è l’accorpamento Gorizia quanto la città metropolitana». Soluzione caldeggiata anche da Uberto Fortuna Drossi, promotore dell’associazione Trieste Città Metropolitana. «Trovo sconcertante come questa ipotesi non venga nemmeno presa in considerazione – afferma l’ex assessore comunale – e la superficialità con cui viene affrontata, quando invece è la strada più facilmente percorribile che consentirebbe a Trieste di avere gli strumenti per crescere». Il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Roberto Antonaz, parla di «depistaggio»: «Periodicamente si affaccia questa ipotesi di ingegneria istituzionale che in realtà serve per mascherare i problemi reali che sono il lavoro, l’economia, la condizione giovanile, la salute. E onestamente non capisco quali vantaggi potrebbe comportare per i triestini e i goriziani». Uberto Fortuna Drossi ©RIPRODUZIONERISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 1/1 Taglio basso 10 APR 2012 Messaggero Veneto Nazionale Regionale pagina 12 Quotidiano POLITICA Elezioni 2013, si dividono le anime del Pd regionale ■ BUTTAZZONI A PAGINA 12 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 1/2 Apertura 10 APR 2012 Messaggero Veneto Nazionale Regionale pagina 12 Quotidiano Regionali 2013, rottura tra le anime Pd Bersaniani e democratici vicini a Serracchiani si vedono per trovare un accordo, ma finisce in lite tra Pegorer e Strizzolo di Anna Buttazzoni ◗ UDINE Fumata nera, anzi nerissima, perché l’appuntamento finisce in lite e con gli esponenti dell’area di Debora Serracchiani che lasciano la sala. È l’immagine delle difficoltà interne al Pd, che non riesce ancora ad approfittare delle altrui difficoltà, quelle del centro-destra. Il partito guidato in regione da Serracchiani è alla ricerca di un percorso, il più possibile unitario, che porti all’indicazione del candidato da schierare contro il governatore uscente Renzo Tondo e poi della coalizione con cui presentarsi alle regionali del 2013. E per arrivare alla definizione di una strada comune giovedì sera un gruppo di democratici d’area bersaniana e un gruppo vicino alla segretaria Fvg aveva programmato un faccia a faccia, forse non risolutivo, ma almeno somigliante. E invece, nulla di fatto. All’appuntamento si sono ritrovati una quindicina di democratici, come Serracchiani e Renzo Travanut, Enrico Gherghetta e Lodovico Sonego, Mauro Travanut e Paolo Menis, Ettore Rosato e Salvatore Spitaleri. Ma i due protagonisti sono stati gli onorevoli Ivano Strizzolo, deputato di area Serracchiani, e Carlo Pegorer, senatore di area Pier Luigi Bersani. L’incontro ha preso il via da una sintesi dell’attua- Fumata nera giovedì per il Pd: il faccia a faccia si conclude con i democratici di Serracchiani che lasciano la sala le situazione tratteggiata della segretaria Fvg. Poi ha preso la parola Pegorer. Che ha messo in discussione la gestione politica di Serracchiani, ha incalzato la “semplicemente democratica” sul rifiuto a candidarsi come anti-Tondo, ha manifestato l’intenzione a guardare anche fuori dal Pd per individuare il candidato governatore. Serracchiani è ri- masta in silenzio. Strizzolo no, cui tono e parole del collega parlamentare non sono affatto piaciuti. Il deputato ha ribattuto in modo netto, ha detto che l’unica reazione davanti a un attacco del genere avrebbe dovuto essere l’abbandono del tavolo, ha difeso la segretaria Fvg a suo dire anche troppo disponibile verso i bersaniani, per posti occupati e aperture al dialogo. Due visioni contrapposte il cui risultato è stata una baruffa tra Pegorer e Strizzolo senza esclusione di colpi e senza che nessuno avesse l’ardire di intromettersi. Alla fine Serracchiani e i suoi hanno lasciato la sala. Pasqua sarà servita a rasserenare gli animi, che si ritroveranno, dovranno farlo, e le diplomazie sono al lavoro. Le tensioni però restano alte. La maggioranza del partito vorrebbe evitare le primarie interne per scegliere l’aspirante governatore, ma serve un nome che unisca e per ora non c’è. Nè esterno nè interno. I papabili – per propria o altrui volontà – rimangono i democratici Alessandro Maran, Mauro Travanut, Gianfranco Moretton e gli esterni Sergio Bolzonello – che non piace ai bersaniani – e Furio Honsell su cui invece i bersaniani un pensierino lo fanno. Anche le alleanze restano un’incognita nonostante gli incontri, recenti, con i segretari regionali di Rc, Kristian Franzil, e del Pdci, Stojan Spetic. E gli scenari romani non aiutano. ©RIPRODUZIONERISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 2/2 Apertura 10 APR 2012 Messaggero Veneto Gorizia Cronaca pagina 24 Quotidiano Anche Otelma terrà un comizio Il “Divino”, star dell’Isola dei famosi, a Gorizia per sostenere il radicale Pipi Marco Amleto Belelli, segretario dell'associazione radicale “Libertà è partecipazione” di Genova, appoggia «e benedice» la candidatura del collega goriziano Pietro Pipi, che ha deciso di presentarsi alle prossime elezioni comunali come candidato al consiglio comunale nella lista di Fabrizio Manganelli. La notizia è che dietro al semisconosciuto nome di Marco Belelli si cela l'arcinota e discussa figura del Divino Otelma, volto noto del piccolo schermo, reduce dalla partecipazione al reality show “L'Isola dei famosi”. Il “Divino” è stato invitato a Gorizia da Pipi nell'ultima settimana di aprile (data e programma sono ancora in corso di defini- Otelma, ovvero Amleto Belelli zione), ma nei giorni scorsi ha inviato attraverso la propria segreteria particolare una pergamena con la quale dichiara il proprio sostegno al segretario dell'associazione radicale gori- Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. ziana “Trasparenza è partecipazione”. Intanto è partita a spron battuto la campagna “Sonosemprestatocontrario” per l'abolizione dell'indennità di fine mandato che, in base a una legge regionale, spetta ai pubblici amministratori. Nel volgere di appena 48 ore già una trentina di persone ha firmato la petizione on-line sul sito internet dell'iniziativa (www. sonosemprestatocontrario. org), tra i punti forti del manifesto programmatico stilato dal candidato consigliere Pipi. La campagna mira a chiedere agli amministratori degli enti locali la preventiva rinuncia all'indennità di fine mandato, percepita lo scorso giugno dal presidente 1/1 della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, che si è visto accreditare oltre 21 mila euro al culmine dei primi cinque anni di mandato alla guida dell'ente provinciale. «C'è il rischio che, dopo Gherghetta, anche il sindaco Romoli possa intascare gli oltre 20 mila euro dell'indennità di fine rapporto», ragiona Pipi, che per questo motivo ha invitato tutti e quattro i candidati sindaco in lizza alle prossime comunali a firmare un documento con il quale si dichiarano preventivamente disponibili a rinunciare al trattamento di fine mandato: lo hanno firmato, fino a ieri, Fabrizio Manganelli, Manuela Botteghi e di Giuseppe Cingolani. Taglio medio Messaggero Veneto Gorizia Notizie locali 10 APR 2012 pagina 25 Quotidiano Lezioni sui funghi col Gruppo micologico ◗ CORMÒNS A scuola di “funghi” con il Gruppo micologico di Cormons. Cominceranno giovedì, 12 aprile, le lezioni per ottenere il patentino per la raccolta dei funghi. C’è ancora qualche giorno di tempo per potersi iscrivere. Fino a ieri, già in quattordici si sono prenotati. «Possiamo arrivare – sottolinea il presidente del sodalizio del centro collinare, Pietro Calligaris – fino a venti posti». Il corso è gratuito, basta iscriversi all’associazione. Ci si può prenotare telefonando a Duilio Persolja, al numero di cellulare 338 7961869. Il corso si articola in sedici ore di lezione, che si terranno ogni giovedì, dalle 20 alle 22, a partire (come anticipato) dal 12 aprile, nella sede dell’associazione, al civico 6 di via Cancelleria vecchia. La tessera annuale costa 10 euro. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 1/1 L’esame finale del patentino si terrà verso la fine di giugno: sarà ospitato nella sede della Provincia di Gorizia. Sono novanta i componenti del Gruppo micologico di Cormons. La sede dell’associazione è aperta, ogni lunedì, dalle 20.30 alle 22: gli interessati possono rivolgersi al Gruppo micologico per qualsiasi curiosità o richiesta di informazioni. (i.p.) ©RIPRODUZIONERISERVATA Taglio alto 10 APR 2012 Messaggero Veneto Gorizia Notizie locali pagina 26 Quotidiano gradisca “Gasparini”: settimana imperniata su tre incontri ◗ GRADISCA Riprende l’attività del Centro di ricerca e documentazione "Leopoldo Gasparini", protagonista da oggi a sabato di tre appuntamenti di spessore. Oggi, alle 17, alla galleria d’arte della Provincia, in via Diaz a Gorizia, verrà inaugurata la rassegna fotografica “Una lunga notte 1942–1945”. La mostra, prodotta dal Centro “Gasparini” grazie al materiale raccolto dal gradiscano Erminio Delfabro e curata da Dario Mattiussi, Luciano Patat e Marco Puppini, è stata allestita in collaborazione tra Anpi e Avl di Gorizia e col patrocinio della Provincia. Il secondo appuntamento è fissato per giovedì, alle 20.30, nella sala d’onore del palazzo comunale di Palmanova, dove verrà presentato “Donne attraverso”, l’ultimo libro di Silva Bon, edito proprio dal Centro “Gasparini”. In questo lavoro l’autrice propone una ricerca storica e sociale sui problemi connessi alla salute mentale, declinata al femminile, dopo Franco Basaglia. Sabato infine, alle 18, al Comune di Gradisca si terrà la presentazione del volume di Franco Cecotti “Il tempo dei confini”. Interverranno l’autore e il segretario del Gasparini, Dario Mattiussi. (g.p.) Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 1/1 Taglio medio 10 APR 2012 Primorski Dnevnik Cronaca pagina 4 Quotidiano VELIKI TRG - Pred palačo deželne vlade protest proti »pustošenju« v naravnem rezervatu Zaščita Doline Glinščice v Trstu poglavitna tema Odprto pismo oblastem in 5775 podpisov v enem tednu - Druge faze množične čistilne akcije ne bo Na Velikem trgu se je večje število protestnikov zbralo pred sedežem deželne vlade in od poldneva do približno 14. ure demonstriralo proti akciji Čiste struge, ki jo je v Dolini Glinščice sporno izvedla civilna zaščita. Pojasnila so v prvi vrsti zahtevali od podpredsednika Dežele FJK Luce Cirianija, ki je pristojen za civilno zaščito, pa tudi od Občine Dolina in drugih uprav. Organizatorji so ocenili, da se je protestne pobude v dveh urah udeležilo celo dva tisoč ljudi. Shod je prek svetovnega spleta priredil novonastali odbor za zaščito Doline Glinščice, ki mu predseduje univerzitetni profesor Livio Poldini. Priznani botanik je tudi prvi podpisnik odprtega pisma, ki ga je po besedah prirediteljev v enem tednu podpisalo 5775 ljudi. V pismu, naslovljenem okoljskemu ministru Cliniju, predsedniku Dežele FJK Tondu, predsednici Pokrajine Trst Bassi Poropat in dolinski županji Premolinovi, so podrobneje izpostavljene vse kritike na račun čistilne akcije, začenši z dejstvom, da so bili prostovoljci dejavni tudi v evropsko zaščitenem območju od koče Premuda navzgor. Vse to je že predmet sodne prijave, ki jo je pred dnevi vložila organizacija WWF. Pobudnik in podpredsednik odbora, tržaški občinski uslužbenec Alessandro Severi, je bil na koncu demonstracije zadovoljen. Dejal je, da je skupina raznolika in da ni politično obarvana, sam pa se prišteva tudi k nasprotnikom gradnje visokohitrostne železnice oziroma h gibanju No Tav, katerega zastavi sta včeraj plapolali med demonstranti. »Mi se trenutno zgražamo nad tem, kar se je zgodilo v naravnem rezervatu, ljudje pa se na splošno zavzemajo za zaščito Doline Glinščice,« je povedal Severi. V množici na Velikem trgu je bilo včeraj opaziti ljudi različnih starosti, kar je še en dokaz, da je Dolina Glinščice Tržačanom zelo pri srcu. Omenjeno odprto pismo je podpisalo 5775 ljudi, na shodu pa so zbirali podpise tudi za evropsko peticijo, s katero bodo od Evropske komisije zahtevali, naj preišče primer. Informacije ponujajo na spletni strani gibanja (comitatovalrosandra.org). Medtem pa kaže, da je drugi del akcije Čiste struge v Dolini Glinščice odpadel. Deželna civilna zaščita je Množica pred palačo deželne vlade Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 1/1 sprva načrtovala čiščenje struge v dveh fazah, saj naj bi šele konec tedna po veliki noči odstranjevali vejevje, štore in druge ostanke. To delo je ta teden opravilo gozdarsko podjetje iz Karnije, tako da nov množični pohod civilne zaščite ni potreben. Na spletni strani Dežele FJK pa je članek o akciji Čiste struge že pred dnevi brez vsakršne utemeljitve skrivnostno izginil. V zvezi z Dolino Glinščice se je s tiskovnim sporočilom oglasil tudi odbor Danilo Dolci, ki zahteva pojasnila o načrtu za gradnjo železnice med Divačo in Koprom. Odbor opozarja, da bi morali Italija in Slovenija skupaj načrtovati infrastrukture, da se ne bo ponovila zgodba o dveh vzporednih avtocestah, ki so ju v okolici dolinske občine zgradili na eni in drugi strani meje. Po ocenah odbora Danilo Dolci je to nekoristen dvojnik, ki se je v zračni razdalji enega kilometra dvakrat zarezal v kraško planoto. (af ) KROMA Apertura