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19 gennaio 2011 delle ore 13:04
FAR EAST IN UN CANTONE
Lugano si trasforma in una “little nippon”. Conferenze, workshop, rassegne cinematografiche. E
quattro mostre dedicate ad altrettanti momenti dell’arte nel Paese del Sol Levante...
Sono quattro le esposizioni temporanee
collegate alla rassegna Nippon: un’ampia
monografica del fotografo-star Nobuyoshi
Araki; una rassegna del movimento Gutai; uno
strabiliante compendio della fotografia giapponese
tra 1860 e 1910; esempi di shunga, la xilografia
erotica. Tre i caratteri ritornanti: l’eros, lo scatto
(fotografico), il segno. Queste categorie
rimandano al tratto, ovvero al gesto. D’altronde,
l’arte che ha prodotto gli scroll, i suibokuga, gli
ukiyo-e deriva direttamente dalla tecnica
calligrafica. Si può dire che in Giappone,
"impero dei segni”, tutto, dalla raffigurazione
agli eventi minimi, si fondi sul gesto e sul segno,
a discapito di mistica, metafisica e tirannia del
senso. Capita quindi di notare, tra gli shunga,
una geisha occupata a scrivere durante un coito,
e che l’ultima serie di Araki, Dead Sky, consti
di fotografie del cielo visto da casa sua
(immagini "insignificanti”, forme del mujo,
l’impermanenza fondata sul vuoto, la cui
accettazione sorregge l’intera dottrina buddhista)
coperte da un ideogramma. Il rovescio del mujo
si chiama furusato, "nostalgia del tempo che
fu”. Le fotografie esposte presso Ineffabile
perfezione testimoniano il lavoro della Scuola
di Yokohama, composta da artisti autoctoni e
stranieri: le vedute rurali e urbane, i ritratti di
geishe, samurai, contadini hanno il doppio fine
di fissare su carta un mondo che sta
scomparendo è l’era Meiji, gli anni dell’apertura
all’Occidente e dell’industrializzazione - e di
venderlo agli occidentali come autentico
reperto di incontaminato esotismo. Il Giappone
ottocentesco delle incisioni gaudenti e delle
fotografie colorate all’albumina si specchia nel
Giappone contemporaneo di Araki e degli artisti
Gutai. Sono opere successive alla resa
dell’agosto ’45, all’americanizzazione provocata
dalla sindrome di Stoccolma collettiva per il
generale Mc Arthur e all’integrazione piena del
Giappone tra i capitalismi più avanzati. Il
movimento Gutai (fondato da Michio
Yoshihara e proseguito, tra gli altri, dai coniugi
Shiraga, da Shozu Shimamoto e Atsuko
Tanaka) segue il percorso che va dall’arte
informale fino al neodada e registra un fatto
centrale dell’arte nipponica. Dopo la resa, l’arte
occidentale invase il Sol Levante: gli artisti
digerirono rapidamente secoli di ricerca
iconografica e formale, e prontamente
elaborarono un linguaggio internazionale e
proprio. Il torrenziale Nobuyoshi Araki pedina
entusiasta la trasformazione di Tokyo in
metropoli ottica. Eppure realizza serie dedicate
al cibo erotizzandolo,
facendone emergere forme genitali, esattamente
come, in un disegno di Kesai Eisen, appaiono
vagine dalle valve aperte dei molluschi. Inoltre,
una fotografia immortala Saburo Murakami, il
più concettuale e avanguardista degli artisti
Gutai, squarciare pannelli di cartone con la
veste e l’espressione iconica del samurai. In
ogni occasione il corpo assume un ruolo
eccentrico: ideogrammatico nelle fotografie
della Scuola di Yokohama, prende il volume, le
dimensioni abnormi e lo status ontologico
dell’onda nei close up erotici di Utamaro. Se le
modelle di Araki vengono legate secondo la
tecnica karada, le parti del corpo, tra i gutai,
diventano spesso lo strumento con cui dipingere
(senza pennelli mediatori). Un piccolo miracolo
è accaduto a Lugano: le mostre, di assoluto
interesse e rilevanza singolari, compongono per
somma di spot un saggio coerente e ammaliante
del molteplice mondo espressivo del Paese dei
mille dei.
articoli correlati
Araki a Roma
Shozo Shimamoto
Shunga
Via Cortivo, 24 - 6976 Lugano
Catalogo Mazzotta
Info: tel. +41 588666960; info.mcl@lugano.
ch, www.lugano.ch
dal 23 ottobre 2010 al 27 febbraio 2011
Ineffabile perfezione. La fotografia del
Giappone 1860-1910
Villa Ciani
Via Giacomo e Filippo Ciani - 6900 Lugano
Catalogo Giunti
Info: tel. +41 0588667214; info.mda@lugano.
ch, www.mda.lugano.ch
Orari: da martedì a domenica ore 10-18
Ingresso: cumulativo CHF 36; intero CHF 12;
ridotto CHF 8
indice dei nomi: Bettina Della Casa, Gunther
Giovannoni, alessandro ronchi, Michio
Yoshihara, Marco Franciolli, Nobuyoshi Araki,
Shozu Shimamoto, Saburo Murakami, Fuyumi
Namioka, Atsuko Tanaka
alessandro ronchi
mostra visitata il 9 novembre 2010
dal 23 ottobre 2010 al 20 febbraio 2011
Nobuyoshi Araki - Love and Death
a cura di Fuyumi Namioka
Museo d’Arte
Riva Antonio Caccia, 5 - 6900 Lugano
Catalogo Silvana Editoriale
Info: tel. +41 0588667214; info.mda@lugano.
ch; www.mda.lugano.ch
dal 23 ottobre 2010 al 20 febbraio 2011
Gutai. Dipingere con il tempo e con lo spazio
a cura di Marco Franciolli, Fuyumi Namioka
e Bettina Della Casa
Museo Cantonale d’Arte
Via Canova, 10 - 6900 Lugano
Catalogo Silvana Editoriale
Info: tel. +41 0919104780; [email protected],
www.museo-cantonale-arte.ch
dal 23 ottobre 2010 al 27 febbraio 2011
Shunga. Arte ed Eros nel Giappone del periodo
Edo
a cura di Gunther Giovannoni
Museo delle Culture
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