Ferrovie Emilia Romagna
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Ferrovie Emilia Romagna La guida "definitiva" PDF generated using the open source mwlib toolkit. See http://code.pediapress.com/ for more information. PDF generated at: Wed, 14 Oct 2009 08:40:21 UTC Indice Voci Introduzione 1 Ferrovie Emilia Romagna 1 Le linee medio-padane 7 Ferrovia Parma-Suzzara 7 Ferrovia Suzzara-Ferrara 10 Ferrovia Ferrara-Codigoro 16 Le linee bolognesi 20 Ferrovia Portomaggiore-Bologna 20 Ferrovia Casalecchio-Vignola 25 Le Reggiane 28 Ferrovie Reggiane 28 Ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo 29 Ferrovia Reggio Emilia-Guastalla 31 Ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza 32 L'ultima modenese Ferrovia Modena-Sassuolo 34 34 Riferimenti Fonti e autori del articolo 36 Fonti, licenze e autori delle immagini 37 Licenze della voce Licenza 39 1 Introduzione Ferrovie Emilia Romagna Ferrovie Emilia Romagna S.r.l. Nazione Tipologia Fondazione Italia Società a responsabilità limitata 2002 Sede principale Bologna Ferrara (amm.) Settore trasporti Prodotti trasporti ferroviari e automobilistici Dipendenti Sito web 640 (2005) www.fer-online.it [1] Portale Aziende La Ferrovie Emilia Romagna (anche nota con l'acronimo FER), è una società a responsabilità limitata italiana che si occupa di trasporti ferroviari e automobilistici. Cenni storici La società è nata dalla fusione di quattro precedenti società ferroviarie in Gestione commissariale governativa: • • • • le Ferrovie Padane (che ha portato in dote la linea → Ferrovia Ferrara-Codigoro); la Ferrovia Suzzara – Ferrara (→ linea omonima); la Gestione Commissariale Governativa delle Ferrovie Venete - Ferrovia Bologna-Portomaggiore; la Gestione Commissariale Governativa delle Ferrovie Venete - → Ferrovia Parma-Suzzara. In seguito della Legge 422 del 1997, la proprietà delle linee suddette è stata trasferita alla regione Emilia-Romagna che nel 2002 ha costituito l'attuale società di cui detiene il 59,44% del capitale. Il rimanente è stato suddiviso in quote paritarie del 5,7 % tra Provincia di Bologna, Provincia di Ferrara, Provincia di Mantova, Provincia di Modena, Provincia di Parma, Provincia di Ravenna, Provincia di Reggio Emilia e Provincia di Rimini. Sul finire del primo decennio del XXI secolo, la società ha allargato il proprio ambito ottenendo la gestione delle linee provinciali modenesi, comprendente la sola Modena-Sassuolo, e di quelle reggiane. Dal 1º gennaio 2008 ha acquisito il ramo ferroviario della modenese ATCM, mentre dal 1° gennaio dell'anno seguente ha ottenuto quello della reggiana ACT. Ferrovie Emilia Romagna 2 Divisione ferroviaria Infrastruttura ed esercizio La Ferrovie Emilia Romagna effettua servizi ferroviari sulle seguenti linee: • → Parma – Suzzara; • → Suzzara – Ferrara; • → Ferrara – Codigoro – Pomposa; La rete ferroviaria gestita da FER nel 2009 • Bologna – Portomaggiore – Dogato; • • • • • → Modena – Sassuolo (dal 2 gennaio 2008); → Reggio Emilia - Guastalla (dal 1º gennaio 2009); → Reggio Emilia - Ciano d'Enza (dal 1° gennaio 2009); → Reggio Emilia - Sassuolo (dal 1° gennaio 2009); Bologna - Vignola (dal 1° febbraio 2009). La FER effettua anche servizi passeggeri sulle seguenti tratte della Rete Ferroviaria Italiana: • • • • • • • Bologna – Ferrara; Poggio Rusco – Bologna; Suzzara – Mantova e Modena – Carpi; Ferrara – Rimini; Parma – Fornovo; Fornovo – Fidenza; Bologna – Rimini – Pesaro. Nel periodo estivo effettua servizi diretti tra la città di Pesaro e quelle di Bergamo, Brescia, Cremona con fermate presso tutte le stazioni della riviera romagnola: i cosiddetti Treni del mare. Per quanto riguarda il servizio merci, la società opera sia sulla propria rete ferroviaria sia su quella RFI. Parco rotabili La società ha ereditato il parco rotabili delle quattro società ferroviarie in Gestione Commissariale che era molto eterogeneo e in parte antiquato. L'Automotrice ALn 668 della FER ex-Ferrovie Padane nella nuova livrea verde-grigia. Il parco mezzi del servizio passeggeri è ora composto da automotrici diesel ALn 668 (di cui alcune comprate usate, della serie 1600 delle ALn 668, dalle Ferrovie dello Stato), automotrici diesel ALn 663 e relativi rimorchi, in parte riverniciati nella nuova livrea aziendale tricolore. Inoltre, sono disponibili delle nuove carrozze a due piani (identiche alle Vivalto di Trenitalia) al cui traino sono dedicate sei locomotive Locomotive E.464 prodotte da Bombardier costruite tra il 2005 e il 2006. Il parco rotabili per il servizio merci è composto da materiale datato. La maggiore presenza in questo campo è costituita da dieci locomotive diesel D.220 (ex V.200 della Deutsche Bahn) di cui sette derivano dalle precendenti gestioni governative, mentre tre sono state acquistate usate da altre imprese private italiane. Le locomotive sono state riammodernate, rimotorizzate e, tranne una, ricolorate nella nuova livrea aziendale. Ad affiancare le D.220 sono arrivate recentemente tre locomotive diesel D.361 comprate usate dalle ferrovie rumene (ex gruppo 60/62) prodotte dalla ditta locale Electroputere di Craiova, anch'esse revisionate e ricolorate nella nuova Ferrovie Emilia Romagna livrea aziendale e contraddistinte dall'insolito rodiggio Co'Co'. Sempre recentemente sono arrivate anche sei locomotive elettriche E.640 comprate dalle ferrovie di stato slovene, ma di produzione italiana. Ci sono poi quattro locomotori di manovra: la DJ.474 Raildog, la vecchia MaK a bielle Ld.404 e le due piccole Deutz Ld.61 e Ld.62. Infine, sebbene scarsamente utilizzati o accantonati, ci sono anche una locomotiva diesel DE.341 (ex D.341 delle FS) e alcune delle nove locomotive diesel DE.424 (ordinate al tempo della Società Veneta). All'inizio del 2008, a seguito dell'acquisizione della gestione della linea Modena-Sassuolo, la società ha ereditato da ATCM anche il parco rotabili costituito da elettromotrici ALe.088 e ALe.228 (ex SNCB, ferrovie di stato Belghe) più alcune elettromotrici storiche. Con l'acquisizione del ramo ferroviario di ACT Reggio Emilia, avvenuta il 1º gennaio 2009, la società ha ereditato il parco rotabili di tale amministrazione. Per quanto riguarda il servizio passeggeri, tale parco consiste in: • quattro automotrici diesel ALn 668; • due vecchie rimorchiate per ALn 668 costruite dalle Officine Meccaniche Reggiane; • sedici automotrici diesel ALn 070, prodotte da Fiat Ferroviaria su telaio simile alle ALn 663, ma con testate aerodinamiche senza intercomunicanti; • due locomotive diesel IMPA DE.122 impiegate per il traino di carrozze ex Ferrovie Federali Svizzere. Per quanto riguarda il servizio merci, invece, il parco di origine ACT è formato da: • • • • • due locomotive diesel Krupp serie 1900 (ex V160 prototipo delle DB); undici locomotive diesel Vossloh G2000; due locomotive da manovra pesante Fiat DE.145, uguali alle D.145 delle FS; quattro locomotive da manovra Henschel 850, acquistate usate dalla Germania; due automotori diesel Deutz/Greco 260. Inoltre, è presente come rotabile storico la vecchia locomotiva a vapore CCFR.7 prodotta nel 1907 dalla tedesca Henschel & Sohn. Con l'acquisizione della → ferrovia Bologna-Vignola la società ferroviaria è inoltre entrata in possesso di quattro elettromotrici: due ALe.054 derivate dalla ricostruzione di vecchi elettrotreni binati ex Ferrovie Belghe (SNCB) ad opera delle officine Milanesio e due ALe.122, convogli elettrici a due pezzi prodotti alla fine degli anni ottanta dalle Officine di Casaralta di Bologna e da allora ancora mai entrati in servizio regolare. Sono state ordinate quattro locomotive elettriche del tipo E.483 (Traxx F140DC) da Bombardier destinate al servizio merci sulla rete nazionale, gestita da RFI, ed è inoltre stata bandita una gara per la fornitura di dodici elettrotreni che saranno destinati principalmente alle linee Bologna-Vignola e Bologna-Portomaggiore. Successivamente dovrebbero venire acquistate ulteriori 4 o 6 locomotive Bombardier E.464 e ulteriori carrozze bipiano tipo Vivalto. Per sostituire il materiale rotabile della → Linea Portomaggiore-Bologna e → Bologna Vignola, ritenuto "vetusto e inaffidabile" dalla società ferroviaria, il 18 maggio 2009 è stato firmato un contratto con la ditta polacca Pesa Bydgoszcz per la fornitura di otto autotreni ATR 220. La consegna dei convogli è iniziata nella seconda settimana di giugno e sarà portata a termine agli inizi del 2010. Attualmente (settembre 2009) sono giunti tre ATR 220 i quali sono stati messi in servizio sulla ferrovia per Portomaggiore. Si prevede l'aggiunta di un quarto autotreno per questa linea, mentre gli altri quattro saranno destinati alla linea per Vignola. Quando entreranno in servizio i nuovi treni a trazione elettrica sulle due linee bolognesi, si prevede che in nuovi ATR 220 siano destinati alle ferrovie a trazione diesel[2] [3] . 3 Ferrovie Emilia Romagna 4 Divisione autolinee La Ferrovie Emilia Romagna gestisce il servizio di trasporto pubblico interurbano automobilistico delle province di Bologna, Ferrara e Rimini. Per quanto riguarda la prima provincia, la società svolge il servizio a seguito di una concessione rilasciata dall'amministrazione provinciale. Nel caso delle altre due province, invece, la società ha partecipato alla gara di assegnazione del servizio all'interno di due Associazioni temporanee di impresa: per Ferrara la Trasporto Pubblico Ferrarese (TPF), assieme alla ACFT, e per Rimini la Adriatic Transport Group (ATG), con la TRAM. Rimini: autobus Iveco MyWay n. 914 della FER sulla linea 160 Qui di seguito sono riportate tutte le linee esercitate da autocorriere della Ferrovie Emilia Romagna: • Ferrara - Masi San Giacomo • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Ferrara - Lagosanto - Lido degli Scacchi Ferrara - Lido delle Nazioni Ferrara - Città del Ragazzo Ferrara - Migliarino Ferrara - Coronella Ferrara - Santa Maria Codifiume Ferrara - Lido di Spina Linea 31 (Urbana): Santarcangelo di Romagna (RN) Linea 99: Bologna - Castenaso - Medicina (prolungamento 99A per Massalombarda - Lugo e 99C per Castel Guelfo) Linea 160: Rimini - Novafeltria Linea 161: Novafeltria - Pianacci Linea 162: Novafeltria - Perticara - Maiano Linea 163: Santarcangelo - Villa Verucchio Linea 164: Santarcangelo - Verucchio - Torriana Linea 165: Rimini - Novafeltria - Carpegna Linea 169: Rimini - Sogliano al Rubicone (FC) (in collaborazione con TRAM Servizi) Linea 201: Bologna - Castenaso - Villafontana - Medicina Linea 205: Bologna - Ponte Rizzoli - Castel Guelfo Linea 211: Bologna - Castenaso - Budrio - Villafontana - Medicina Linea 212: Bologna - Castenaso - Fiesso - Budrio - Villafontana - Medicina Linea 213: Bologna - Castenaso - Budrio - Vigorso - Villafontana - Medicina Linea 214: Castenaso - Budrio - Vigorso - Villafontana - Medicina Linea 238: Bologna - Castenaso - Budrio - Migliarino Linea 243: Bologna - Castenaso - Budrio - Molinella - Marmorta Linea 244: Budrio - Mezzolara - Molinella Linea 248: Imola - Castel Guelfo - Medicina - Castel San Pietro Terme Linea 273: Bologna - Castenaso - Budrio - Ospital Monacale Ferrovie Emilia Romagna Parco veicoli Modelli di autobus utilizzati da FER: • • • • • • • • • • • • • • • - 3 Iveco 370S.12.30 Dallavia - 9 Iveco 370.12.L25 - 6 Iveco 370S.12.30 Turbo - 6 Iveco 380.12.35 Euroclass H - 2 Iveco 391.12.29 Eurorider Dallavia - 15 Iveco 393.12.35 MyWay - 23 Irisbus 399.12.35 MyWay - 2 Fiat 370.10.25 - 1 Fiat 370.10.25 Dallavia - 7 Menarini Monocar 201/2 SLI - 2 Iveco 671.12.21 I-Effeuno - 6 Iveco 680.12.21 Turbocity-U - 1 Iveco 315.08.17 - 1 Iveco 315.08.18 Poker Orlandi - 1 Mercedes Benz O100 • • • • • • • • • - 1 Mercedes Benz O303 Garbarini - 1 Fiat 49.10 Carvin - 2 Cacciamali TCI 9.72 - 3 Cacciamali TCI 10.5 - 1 Kassbohrer Setra S210H - 2 Bredamenarinibus M340S (snodati) - 5 Iveco 391.12.35 Domino 2001 HD (turismo) - 3 Irisbus 397.12.35 Domino 2001 HD (turismo) - 5 Iveco 370S.12.30 Orlandi Domino GT (turismo) Modelli di autobus utilizzati in passato: • • • • • • • • - 3 Fiat 370.12.26 Dallavia - 8 Fiat 370.12.25 - 11 Fiat 370.12.25 Dallavia - 1 Inbus I330 - 1 Fiat 315.08.13 Garbarini - 1 Fiat 418 AC/M Seac autotreno - 1 Siccar 177LS CAM - 1 Fiat 570.12.20 5 Ferrovie Emilia Romagna Voci correlate • • • • Aziende di trasporto pubblico italiane Ferrovie italiane Sistemi Territoriali Ferrovie Nord Milano Bibliografia • Comunicato aziendale [4] Collegamenti esterni • Sito ufficiale [5] Riferimenti [1] http:/ / www. fer-online. it [2] (EN) Pesa Bydgoszcz SA Holding - ATRs for Bologna (http:/ / www. pesa. pl/ php/ index_en. php?id_artykul=1447& a=1& id_sesja=0). URL consultato il 22-05-2009. [3] Ferrovie Emilia Romagna Srl. Treni nuovi sulle linee bolognesi di FER (http:/ / www. fer-online. it/ News141. htm). URL consultato il 27-09-2009. [4] http:/ / www. fer-online. it/ parliamo. html [5] http:/ / www. fer-online. it/ index. htm 6 7 Le linee medio-padane Ferrovia Parma-Suzzara Descrizione generale Regioni Emilia-Romagna Lombardia Inaugurazione 1883 Attuale gestore → FER Precedenti gestori SV (1883-1986) FPS (1986-1997) FS (1997-2000) Lunghezza 43,443 km Scartamento 1435 mm Elettrificazione no Tracciato della Ferrovia Parma-Suzzara La ferrovia Parma – Suzzara è una linea ferroviaria in concessione, ora di proprietà regionale, che collega Parma, in Emilia-Romagna, con Suzzara, in provincia di Mantova. L'infrastruttura e il servizio passeggeri sono gestite dalla → Ferrovie Emilia Romagna S.r.l che svolge prevalentemente treni regionali tra le due località. Cenni storici La linea entrò nella lista delle ferrovie di quarta categoria previste dalla legge 29 luglio 1879, n. 5002[1] . Il progetto originario prevedeva che la linea ferroviaria Parma – Guastalla – Suzzara fosse a scartamento ridotto: solo all'approssimarsi del completamento dei lavori si optò per utilizzare quello standard a 1435 mm, grazie anche al soccorso straordinario da parte dello Stato. La concessione per la costruzione e l'esercizio della strada ferrata fu ottenuta dalla Società Anonima per la ferrovia Parma-Suzzara, il cui capitale era formato dall'impresa costruttrice Weil-Scott & C, dalla provincia e dal comune[2] . La linea ferroviaria fu inaugurata il 27 dicembre 1883[3] . La società anonima subconcesse la ferrovia alla Società Veneta che la esercitò a partire dal 1º gennaio 1885[4] fino al 6 febbraio 1986 quando subentrò la Gestione commissariale governativa delle Ferrovie Venete - Ferrovia Parma Suzzara (FPS)[5] . Nel luglio 1969, nell'ambito di una ristrutturazione aziendale che riguardava la Società Veneta, essa avrebbe dovuto cedere l'esercizio ad una sua controllata: la Società Veneta Autoferrovie (SVA). La società concessionaria originaria, ora semplice Consorzio Intercomunale, pose il veto alla sostituzione dell'ente esercente, Ferrovia Parma-Suzzara 8 per cui la Società Veneta dovette mantenere la gestione diretta della linea emiliana[6] . Tuttavia, l'esercizio fu svolto dalla SVA per conto della società subconcessionaria tramite mandato institutorio[7] . Dal 1º gennaio 1990, ad eccezione di quella relativa alla Ferrovia Bologna-Portomaggiore, le gestioni commissariali governative della vecchia Società Veneta, compresa la FPS, furono unificate sotto un'unica amministrazione. A seguito della legge 662/96, dal 1º gennaio 1997 l'esercizio passò a titolo provvisorio alle Ferrovie dello Stato allo scopo di regolare il previsto passaggio di gestione alla Regione Emilia-Romagna che si verificò il 31 dicembre 2000, quando la → Ferrovie Emilia Romagna S.r.l. (FER) subentrò all'azienda ferroviaria di stato[8] . Percorso Stazioni e fermate Linea RFI per Mantova / → Linea FER per Ferrara 0,00 Suzzara (RFI) Linea RFI per Modena 4 Codisotto 7 Luzzara 10 Tagliata 13 Guastalla → Linea FER per Reggio Emilia 16 Gualtieri 18 Pieve Saliceto 22 Boretto Linea per Reggio Emilia 25 Brescello - Viadana 30 Lentigione 32 Sorbolo Levante 33 Sorbolo 38 Chiozzola Linea RFI Milano - Bologna (AV/AC) Interconnessione per Bologna Bivio Forno del Gallo (Linea RFI per Brescia) ex Bivio Cristo (Linea RFI per Bologna (LL)) Parma (RFI) 44,00 Linea RFI per Milano (LL) La linea ferroviaria si stacca dalla stazione di Suzzara, punto di incrocio con la ferrovia statale Mantova-Modena e la regionale → Suzzara-Ferrara, per giungere al quinto binario della stazione di Parma. Poco prima dell'ingresso alla stazione, la linea si congiunge a quella proveniente da Piadena. Presso la stazione di Guastalla ha termine la → linea per Reggio Emilia, mentre presso la stazione di Boretto si diramava un'altra ferrovia diretta al capoluogo emiliano, dismessa da molti anni. Ferrovia Parma-Suzzara Traffico Attualmente i treni regionali effettuano servizio passeggeri fra Suzzara e Brescello, perché il tronco fino a Parma è chiuso per i lavori di costruzione della Milano-Bologna ad Alta Velocità. Il servizio in quest'ultimo tratto è coperto da autocorse a tariffa ferroviaria. Il servizio è svolto da sette coppie di corse giornaliere feriali, mentre la domenica sono utilizzati esclusivamente autobus[9] . Il materiale rotabile a cui è affidato il servizio è composto da quattro automotrici ALn 668, di cui due noleggiate dalla ACT di Reggio Emilia e una dotata di livrea delle Ferrovie Padane[10] . Bibliografia • Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, Ponte San Nicolò, Duegi Editrice, 2005. ISBN 8890097965. Voci correlate • Ferrovie italiane • Storia delle ferrovie in Italia • Ferrovie modenesi • → Ferrovia Ferrara-Codigoro Riferimenti [1] Legge 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno, testo su Wikisource (http:/ / it. wikisource. org/ ) [2] La Storia della FER - Linea Parma-Suzzara (http:/ / www. fer-online. it/ storia. html). URL consultato il 02-06-2008. [3] Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926 (http:/ / www. trenidicarta. it/ aperture. html). URL consultato il 02-06-2008. [4] Cornolò (2005), op. cit., pp 16-17 [5] Cornolò (2005), op. cit., p. 11 [6] Cornolò (2005), op. cit., p. 10 [7] Cornolò (2005), op. cit., p. 200 [8] Cornolò (2005), op. cit., p. 11 [9] Ferrovie Emilia Romagna - Orari Parma-Suzzara (http:/ / www. fer-online. it/ Pas. htm). URL consultato il 02-06-2008. [10] Photorail.com - La Suzzara - Parma (http:/ / www. photorail. com/ phr3-gli updates/ articoli2007/ maggio2007. htm). URL consultato il 02-06-2008. 9 Ferrovia Suzzara-Ferrara 10 Ferrovia Suzzara-Ferrara Descrizione generale Regioni Lombardia Emilia-Romagna Inaugurazione 1888 Attuale gestore → FER Precedenti gestori FSF (1888-2002) Lunghezza 82 km Scartamento normale Elettrificazione 3000 V CC [1] Tracciato della Ferrovia Suzzara-Ferrara La ferrovia Suzzara - Ferrara è una linea ferroviaria in concessione, ora di proprietà regionale, che collega la cittadina di Suzzara con la città emiliana di Ferrara. È gestita dalla → Ferrovie Emilia Romagna srl che svolge prevalentemente servizi locali tra Suzzara e Ferrara e collegamenti diretti con le città di Bologna e Mantova. Cenni storici La ferrovia fu costruita grazie ad un accordo fra le Province di Mantova e di Ferrara. Lo scopo della linea era quello di unire la cittadina estense, posta lungo la ferrovia Padova-Bologna, a Suzzara, situata sulla Mantova-Modena, passando per Poggio Rusco, che a quel tempo era solo una stazione in progetto della costruenda direttrice Verona-Bologna[2] . I finanziamenti furono ottenuti grazie alla Legge 29 luglio 1879, n. 5002, e alla Legge 5 giugno 1881[3] [4] . La concessione di costruzione ed esercizio della ferrovia fu affidata alla Provincia di Mantova con Regio Decreto 17 maggio 1883, n. 1433[5] . L'ente locale subconcesse la prima all'impresa di Pietro Valentini di Mantova e Antonio Mazzolin di Milano, mentre la seconda fu subconcessa alla Società Anonima Ferrovia Suzzara-Ferrara (FSF)[6] . L'apertura avvenne in due momenti: il tratto Suzzara-Sermide fu inaugurato il 1 luglio 1888, mentre il Sermide-Ferrara fu avviato all'esercizio il 22 dicembre dello stesso anno. Il collaudo definitivo si svolse il 30 marzo 1889, mentre l'approvazione ministeriale fu rilasciata il 29 aprile 1895[7] . La linea era armata con rotaie Vignoles da 27 Kg/m. Il progetto fu redatto dall'Ing. Alessandro Perego, mentre la direzione dei lavori e le modifiche in corso d'opera spettarono all'Ing. Giosuè Pensa[8] . Le uniche differenze sostanziali del progetto di massima rispetto a quello effettivamente realizzato si trovano nei passaggi di San Benedetto Po e di Poggio Rusco. Nel primo caso si spostò la ferrovia per consentire la costruzione di una stazione che servisse meglio il centro abitato[9] . Il tronco Schivenoglia-Poggio Rusco-Magnacavallo, invece, fu riformulato nella prospettiva che la cittadina mantovana sarebbe divenuta stazione della ferrovia Verona-Bologna[10] . Le prime dieci locomotive a vapore furono ordinate dalla Valentini-Mazzolin alla Maffei di Monaco di Baviera; furono suddivise in due gruppi, il primo fu denominato con nomi di città (Belfiore, Ferrara, Mantova, Sermide e Villafranca), mentre quelle del secondo erano indicate con nomi di fiumi (Mincio, Panaro, Po, Reno e Secchia). Svolsero il servizio assieme a 38 carrozze a terrazzini a due assi realizzate dalla Schweizerische Gesellschaft-Industrie (SIG) e decine di carri merci chiusi e aperti[11] . Ferrovia Suzzara-Ferrara Dal 1902 il tratto Ferrara-Porotto fu utilizzato dalla Modena-Cento-Ferrara della Società Veneta. In quell'anno la stazione della società veneta divenne anche fermata della linea ferroviaria FSF; una situazione che durerà fino alla dismissione della strada ferrata per Modena[12] . Nel 1956, la stazione dismessa fu sostituita dal casello ferroviario ubicato nei pressi. L'edificio funse da fermata per la località fino alla sua definitiva soppressione, avvenuta nel 1976[13] . Agli inizi del XX secolo, la FSF procedette al rinnovo del parco rotabile acquistando dalla Maffei quattro nuove locomotive battezzandole con nomi di poeti (Ariosto, Dante, Petrarca, Virgilio). Nel 1920, le necessità di trasporto di derrate agricole, spinsero la FSF ad aprire la stazione di San Rocco Mantovano[14] . Nel 1925 fu acquisita l'ultima locomotiva-tender della FSF: la Piave Durante il decennio degli anni Trenta si aprì l'epoca delle automotrici. Tra il 1933 e il 1934 la FSF fu in trattative con la Ganz di Budapest per l'acquisto di automotrici a carrelli, ma poi la società ferroviaria - per motivi politici, ma anche per l'effettiva evoluzione dell'industria italiana - optò per una soluzione nazionale. Dopo aver valutato il funzionamento di un'automotrice a benzina sulla ferrovia Biella-Santhià, la dirigenza ordinò alla FIAT quattro automotrici a ciclo Diesel, le ALn 72, le prime due delle quali entrarono in funzione il 1 settembre 1936[15] . In poco tempo, le automotrici diesel sostituirono le locomotive a vapore nelle relazioni passeggeri, per cui alcune di esse furono vendute (Piave e Ariosto), mentre altre furono impiegate nel trasporto di merci fino agli anni Sessanta, quando furono sostituite progressivamente con locomotori diesel[16] . L'utilizzo della automotrici permise la nascita di una relazione diretta fra Mantova e Ferrara, gestita dalla FSF passando lungo la Mantova-Suzzara[17] . Negli anni Trenta si aprirono le fermate di Ospitale di Bondeno e di Vallazza-Carbonara Po[18] . La sua importanza strategica fu rilevante durante la seconda guerra mondiale e subì diversi danni a causa degli scontri bellici con la distruzione di infrastrutture e rotabili. Probabilmente anche per la sua rilevanza, la sua ricostruzione fu rapida, consentendo un ripristino immediato dei servizi passeggeri. La FSF effettuò nuovi investimenti acquistando dalle Ferrovie dello Stato automotrici ALn 56[19] . Tra il dicembre 1957 e il febbraio 1958, le Commissioni parlamentari delle Finanze e del Tesoro e quella dei Trasporti approvarono una modifica alla Legge 2 agosto 1952, n. 1221, aumentando la sovvenzione chilometrica della linea. Le FSF poterono procedere all'ammodernamento della ferrovia saldando le rotaie da 27 Kg/m e aumentando le traversine per sezione da 11 a 12. Furono inoltre acquistate dalla FIAT-OM cinque automotrici ALn 668 e quattro rimorchi Ln 664, dotate della caratteristica livrea giallo coloniale e verde lichene. I primi esemplari entrarono in funzione nel marzo 1959[20] . La società ferroviaria vide nella linea che aveva in concessione un'ottima direttrice di collegamento fra la pianura padana e la costa adriatica. Per questo motivo, dalla fine degli anni cinquanta, la utilizzò per i treni del mare: un servizio ferroviario diretto che, prima da Mantova, poi progressivamente da Cremona, Brescia/Verona e - dal 1970 da Bergamo arrivava a Pesaro, passando per le località della riviera romagnola e marchigiana[21] . Poiché le nuove automotrici furono impiegate prevalentemente per i treni del mare e per le relazioni lunghe della FSF, negli anni Settanta si procedette all'acquisto di ALn 556 da usare lungo la linea, in sostituzione delle ALn 72 e ALn 56[22] . Nel 1971 si ruppero alcune rotaie e l'Ispettorato compartimentale della motorizzazione civile e dei trasporti in concessione di Bologna dispose la sospensione dell'esercizio ferroviario sulla Ferrara-Suzzara e la sua sostituzione con autocorse. Come conseguenza del movimento dell'opinione pubblica che si rivelò contraria all'iniziativa, temendo la soppressione sulla falsariga della Ferrara-Modena, si optò per effettuare i lavori di sostituzione senza dover sospendere i servizi di trasporto. Tra il 1973 e il 1975 si procedette a sostituire le rotaie da 27 Kg/m con rotaie UNI 36 poggianti su traversine in legno, per il tronco Suzzara-Poggio Rusco, e UNI 50 su traversine in cemento per il Poggio Rusco-Ferrara[23] . Nel 1985, la concessione della linea fu rilevata dal Ministero dei Trasporti con Decreto Interministeriale del 9 dicembre e la società entrò in Gestione commissariale governativa[24] . La nuova amministrazione proseguì nel 11 Ferrovia Suzzara-Ferrara 12 rinnovamento del materiale rotabile e migliorò l'infrastruttura, rettificando il tracciato in certi punti, per renderlo più adatto alle moderne esigenze di traffico, ed elettrificando il tronco Poggio Rusco-Ferrara. Nel 2002, la regione Emilia-Romagna decise di fondere la società di gestione FSF con le altre tre società che gestivano le linee in concessione della regione. L'esercizio della linea è quindi stato affidato alla società nata alla conclusione di questo processo, la → Ferrovie Emilia Romagna Srl (FER). Nell'ambito del progetto di potenziamento del nodo ferroviario di Ferrara, è in costruzione un raccordo fra la linea Suzzara - Ferrara e le linee per Ravenna e Rimini e → Codigoro, che permetterà ai treni merci in transito di evitare l'inversione di marcia nella stazione di Ferrara. Si prevede che i lavori siano completati entro il 2010[25] . Traffico Il servizio passeggeri è svolto da automotrici → Ferrovie Emilia Romagna, lungo le seguenti relazioni interne: • • • • Suzzara-Ferrara (3 coppie); Sermide-Ferrara (4 coppie); Bondeno-Ferrara (1 coppia); Suzzara-Sermide (3 coppie). Più complesse le relazioni passeggeri che la FER svolge utilizzando parte delle ferrovie statali. Oltre alla storica Mantova-Ferrara, che è svolta con tre coppie di cui una limita il proprio capolinea a Sermide, si sono aggiunte le seguenti tradotte nell'ambito del servizio di trasporto ferroviario regionale emiliano: • • • • Sermide-Poggio Rusco-Bologna; Sermide-Ferrara-Bologna; Suzzara-Rimini; Sermide-Rimini. I treni del mare sono svolti attualmente da treni interregionali FER nel periodo estivo: • Bergamo-Poggio Rusco-Pesaro; • Brescia-Poggio Rusco-Pesaro; • Cremona-Pesaro[26] . I rotabili La linea venne esercita dall'inizio con trazione a vapore. Le 10 locomotive a vapore della dotazione originaria, tutte costruite dalla Maffei di Monaco di Baviera, erano: • Locomotiva con rodiggio 0-3-0 per servizio merci e misto: 5 unità numerate da 1 a 5 • Locomotiva con rodiggio 1-2-0 per servizio viaggiatori: 5 unità numerate da 11 a 15 Tra il 1902 e il 1911 vennero acquisite delle locotender da 475 CV: • Locomotiva con rodiggio 0-3-0 : 4 unità numerate da 21 a 24 La locomotiva 220 045 ex DB della FP, ritratta durante la grande revisione svolta a Norimberga nel 1984, si presentava con livrea e insegna della FSF. Ferrovia Suzzara-Ferrara Nel 1926 venne acquisita un'altra locomotiva della Maffei con rodiggio 1-2-0 immatricolata come 16 A partire dal 1935 iniziò la dieselizzazione con l'acquisto di Automotrici per velocizzare e rendere più economici i servizi per viaggiatori: • Automotrice Fiat gruppo 72: 4 unità da 230 CV immatricolate come 72.01-04. Curiosamente erano allestite differentemente: le 01-03 con 72 posti di terza classe e la 04 con 20 posti di 1 classe e 32 di 3 classe. Tra 1952 e 1953 (acquisiti due relitti e trasformati) • Automotrice Fiat ex ALb 56.119 e ALb 56.136 (versione a metano) ricostruite una con motore diesel Fiat 356-C el'altra con motore Fiat 326 da autocarro Tra 1959 e 1962 entrarono in servizio automotrici del tipo ALn 668.1400 Fiat-OM: • Automotrice Fiat-OM 668: 6 unità immatricolate come 668.05-10 con rimorchi Ln 664.25-29 • Automotrice Fiat ALn 56: 2 unità (usate ex Tranvia Bologna-Malalbergo e Tranvia Bologna-Pieve di Cento) immatricolate ALn 56.01 e ALn 56.03 Nel 1970 vennero acquisite due automotrici più potenti e moderne: • Automotrice Fiat ALn 668.1999: 2 unità immatricolate come 668.11-12. Si trattava della serie prototipo sperimentale ALn 668 Fiat, che montava per la prima volta il nuovo carrello a collo di cigno con sospensione a molle elicoidali e smorzatori antiserpeggio. Avevano 84 posti a sedere e potevano arrivare a 130 km/h. Furono utilizzate principalmente per il treno direttissimo Freccia Orobica . Nel 1972 si dovette di nuovo ricorrere all'usato: • Automotrice Fiat ALn 556.12xx : 5 unità accantonate dalle FS restaurate con il montaggio di motori Fiat 355-C: mantennero il vecchio numero ALn 56.1230,1236,1277,1289,1292. Tra 1978 e 1980 un altro consistente lotto di 668: • Automotrice Fiat tipo 668.1000: 6 unità immatricolate 668.013-018 e rimorchiate Ln 880.031-038 (velocità 130 km/h) • Automotrice Fiat ALn663: 3 unità immatricolate 663.019-021 All'inizio degli anni sessanta la FSF tentò di dieselizzare anche il trasporto merci, fino allora affidato alle locomotive a vapore: • Locomotiva diesel 121.01: acquisita usata nel 1961: era stata costruita dalle Officine Romaro di Padova nel 1953 usando quattro motori di ricupero bellico e aveva rodiggio 1'B 1'. Proveniva dalla Ferrovia della Valle Caudiana che l'aveva avuta alla chiusura della Padova-Piazzola-Carmignano di Brenta. • Locomotiva M.52: Questa era stata un'automotrice di costruzione Ganz acquisita nel 1932 dalla Santerno Anonima Ferroviaria per l'uso sulle proprie linee Imola Massalombarda e Fontanelice; adattata con motore Fiat nelle officine sociali di Sermide venne destinata all'uso trazione di brevissimi treni. Era a due assi di cui uno motore e pertanto la sua prestazione era limitatissima. Le prime vere locomotive da treno merci furono acquisite sul mercato dell'usato a partire dal 1969: • Locomotiva diesel tipo V 36: 2 unità con rodiggio "C" provenienti dalla cessata Ferrovia della Val Seriana, da 400 cv, immatricolati LD.61 e LD.62 • Locomotiva Diesel tipo V 200: 3 unità (ex 220 delle DB) immatricolate come 220.006,011 e 049. 13 Ferrovia Suzzara-Ferrara 14 Percorso Stazioni e fermate Linea RFI per Modena / → Linea FER per Parma 0 Suzzara (RFI) Linea RFI per Mantova e Verona 5 Suzzara Vie Nuove 9 Pegognaga 16 San Benedetto Po Fiume Secchia 23 Quistello 26 San Rocco Mantovano 30 Schivenoglia Linea RFI per Verona 35 Poggio Rusco (RFI) Linea RFI per Bologna 41 Magnacavallo 45 Vallazza - Carbonara di Po 49 Sermide 54 Felonica 58 Zerbinate 60 Stellata - Ficarolo 65 Bondeno 73 Vigarano Pieve Linea per Modena † 1956 77 Porotto Linea RFI per Bologna / Linea RFI per Ravenna / → Linea FER per Codigoro Po di Volano 82 Ferrara (RFI) Linea RFI per Rovigo e Venezia Ferrovia Suzzara-Ferrara Bibliografia • Alessandro Muratori, Ferrovia Suzzara-Ferrara: passato presente futuro in cento anni di esercizio, Rivoltella, Editoriale del Garda, 1988. ISBN 8885105009 • Nico Molino, Littorina/Numero speciale Mondo Ferroviario, Rivoltella, Editoriale del Garda, 1991. ISSN 0394-8854 • Nico Molino, Seiseiotto/Numero speciale Mondo Ferroviario, Rivoltella, Editoriale del Garda, 1994. ISSN 0394-8854 • Marco Cacozza, Le ferrovie private in Italia dalle origini agli ultimi anni 70-Tema n.4 tuttoTreno, Albignasego, Duegi Editrice, 1993. Collegamenti esterni • La storia della Ferrovia Suzzara-Ferrara sul sito della Ferrovia Emilia Romagna [27] • La linea Suzzara-Ferrara [28]: articolo on line di Alessandro Muratori. Riferimenti [1] Tra Poggio Rusco e Ferrara in fase di attivazione entro settembre 2009. [2] Muratori, op. cit., p. 5 [3] Muratori, op. cit., p. 4 [4] Legge 29 luglio 1879, n. 5002 (Serie 2^), per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno. Testo su wikisource (http:/ / it. wikisource. org) [5] Muratori, op. cit., p. 98 [6] Muratori, op. cit., p. 5 [7] Muratori, op. cit., p. 6 [8] Muratori, op. cit., p. 5 [9] Muratori, op. cit., p. 5 [10] Muratori, op. cit., p. 6 [11] Muratori, op. cit., pp. 7-9 [12] Muratori, op. cit., p. 98 [13] Muratori, op. cit., p. 57 [14] Muratori, op. cit., p. 15 [15] Muratori, op. cit., pp. 18-19 [16] Muratori, op. cit., pp. 16-17 [17] Muratori, op. cit., p. 19 [18] Muratori, op. cit., p. 98 [19] Muratori, op. cit., p. 28 [20] Muratori, op. cit., p. 38 [21] Muratori, op. cit., pp. 38-53 [22] Muratori, op. cit., pp. 32-36 [23] Muratori, op. cit., p. 57 [24] Muratori, op. cit., p. 5 [25] Comune di Ferrara - Progetto 14 - Monitoraggio 31 dicembre 2007 (http:/ / ferrara. comune. fe. it/ index. phtml?id=1146). URL consultato il 27-05-2008. [26] Orari FER della Ferrovia Suzzara-Ferrara (http:/ / www. fer-online. it/ orari/ sufe1. pdf) (PDF). URL consultato il 08-05-2008. [27] http:/ / www. fer-online. it/ Ferrara%20Suzzara. htm [28] http:/ / www. ilmondodeitreni. it/ suzzaraferrara. htm 15 Ferrovia Ferrara-Codigoro 16 Ferrovia Ferrara-Codigoro Descrizione generale Regioni Emilia-Romagna Inaugurazione 28 ottobre 1931 Attuale gestore → Ferrovie Emilia Romagna Precedenti gestori FTP (1931-1933) FP (1933-2002) Lunghezza 53 km Scartamento normale Diramazioni Dogato - Portomaggiore Tracciato della Ferrara - Codigoro La ferrovia Ferrara - Codigoro è una linea ferroviaria di proprietà regionale che collega l'importante nodo di Ferrara alla cittadina di Codigoro. Attualmente il traffico passeggeri e merci è gestito da → Ferrovie Emilia Romagna (FER) che ha ereditato la linea dalla Gestione governativa Ferrovie Padane nel 2002. Storia La linea tranviaria La Ferrara-Codigoro nacque inizialmente come tranvia a vapore con scartamento di 1000 mm. La suo costruzione e il suo esercizio fu affidato nel 1900 alla Società Anonima delle Tramvie Ferraresi a vapore che la inaugurò il 16 gennaio 1901. Nel 1907, la concessione passò alla Società Anonima delle Ferrovie e Tramvie Padane (FTP) che a metà degli anni Venti chiese la conversione della linea a ferrovia a scartamento normale. La linea ferroviaria La concessione ferroviaria fu ottenuta nel 1926 e l'inaugurazione della nuova linea avvenne il 28 ottobre 1931. Il 30 maggio 1933 terminò l'attività della linea da parte della FTP, entrata in procedura fallimentare. L'esercizio fu rilevato il 6 giugno dello stesso anno da parte della Gestione Commissariale Governativa Ferrovie Padane che effettuò un rinnovamento del materiale rotabile procedendo, tra le altre cose, all'introduzione di locomotive a trazione diesel. Nel 2002, la Ferrovie Padane è confluita nella → Ferrovie Emilia Romagna che da quell'anno ha assunto la gestione della linea. Ferrovia Ferrara-Codigoro 17 Caratteristiche ferroviarie Infrastruttura La ferrovia è dotata di binario singolo a scartamento ordinario di 1435 mm. In quanto linea non elettrificata, la trazione è diesel. Materiale rotabile Tram a vapore: • Krauss-Maffei; • Mallet. Treni: • • • • • Locomotiva FS Gruppo 851; Automotrice ALn 72; Automotrice Ln 372; Automotrice ALn 773; Automotrice ALn 668. Percorso Stazioni e fermate Linea RFI per Padova / Linea per Copparo † 1956 0 Ferrara (RFI) * 1862 Fiume Po di Volano → Linea FER per Suzzara / Linea RFI per Bologna Linea RFI per Rimini 2 Ferrara Aleotti * 2006 3 Ferrara Porta Reno 12 Cona 14 Quartesana 19 Masi Torello 23 Tresigallo - Correggi 26 Rovereto - San Vito - Medelana → Linea per Portomaggiore 29 Dogato 32 Ostellato 35 Migliarino 37 Valcesura 39 Migliaro 43 Massafiscaglia 53 Codigoro 59 Zona industriale Pomposa Ferrovia Ferrara-Codigoro 18 Progetti La diramazione Dogato - Ostellato La diramazione Portomaggiore - Dogato, di circa 10 chilometri, sarebbe il collegamento della → ferrovia Portomaggiore-Bologna, gestita sempre dalla FER, alla stazione di Dogato. Attualmente l'ingresso presso la stazione di Portomaggiore è impedito da un mancato accordo fra RFI e la società ferroviaria emiliana. Il servizio ferroviario metropolitano di Ferrara Attualmente (ottobre 2009) sono in corso lavori di potenziamento del nodo ferroviario di Ferrara; al termine dei lavori (2011) la FER prevede di attivare un servizio ferroviario metropolitano sulla tratta urbana (stazione RFI - Quartesana). I lavori consistono nell'interramento della tratta presso la stazione di Porta Reno e nella costruzione di nuove fermate urbane. Inoltre verrà attivata Pianta della linea una variante di tracciato, a doppio binario, fra le stazioni di Cona e Città del Ragazzo, per servire il nuovo Polo Ospedaliero Sant'Anna attualmente in costruzione. La linea sarà integrata alla rete degli autobus urbani; è stato ipotizzato anche un sistema di tram-treno, per servire meglio le zone centrali della città (corso Giovecca e corso Cavour). Altri interventi, non riguardanti l'attivazione del servizio metropolitano, consistono nella deviazione della linea RFI per Rimini, che transiterà anch'essa per la nuova stazione sotterranea di Porta Reno, e nella costruzione di un raccordo diretto fra questa stazione e la → linea FER per Suzzara e Parma. Il servizio metropolitano avrà 11 fermate: Fermata Ferrara (RFI) Ingegneria Aleotti Apertura Interscambi Binari 1862 Ferrovia Padova - Bologna (RFI) Ferrovia Ferrara - Ravenna (RFI) → Ferrovia Ferrara - Suzzara (FER) 2 - 1 in costruzione 2006 1 Ferrara Porta Reno 1931 (in corso di interramento) Area Rivana in costruzione - 1 Boschetto in costruzione - 1 San Bartolo in costruzione - 1 Ricciarelli in costruzione - 1 Città del Ragazzo in costruzione - 2 Ferrovia Ferrara-Codigoro 19 in costruzione - 2 Cona 1931? - 1 Quartesana 1931? - 1 Ospedale di Cona Voci correlate • Ferrovie italiane • Tram interurbano • Elenco di linee tranviarie italiane Collegamenti esterni • Storia delle Ferrovie Padane sul sito della Ferrovie Emilia Romagna [1] • Pagina del Mondo dei treni sulla Ferrara-Codigoro [2] Riferimenti [1] http:/ / www. fer-online. it/ Ferrovie%20Padane. htm [2] http:/ / www. ilmondodeitreni. it/ ferrara-codigoro. html 20 Le linee bolognesi Ferrovia Portomaggiore-Bologna Descrizione generale Soprannome Regioni La Veneta Emilia-Romagna Inaugurazione 1887 Attuale gestore → FER Precedenti gestori Società Veneta (poi SVA) TraRo GCG FBP Lunghezza 45 km Scartamento 1435 mm Elettrificazione 3000 V CC Diramazioni Budrio – Medicina – Massalombarda Portomaggiore – Dogato (non ancora attiva) Note nonostante l'elettrificazione, la trazione è diesel La ferrovia Portomaggiore – Bologna è una ferrovia di proprietà regionale, gestita dalla società → Ferrovie Emilia Romagna (FER), che collega Portomaggiore a Bologna unendo così la zona meridionale del ferrarese alla città felsinea. È la più importante linea gestita dalla FER in termini di passeggeri trasportati[1] . Tra i centri attraversati dalla linea spiccano Budrio e Molinella, centri agricoli e di artigianato di fondamentale importanza regionale. Il servizio giornaliero garantisce un collegamento diretto tra il nodo ferroviario di Bologna e la ferrovia Ferrara-Ravenna-Rimini. Storia Il primo concreto progetto di collegamento tra Bologna e l'hinterland settentrionale venne varato nel 1879. Il 3 ottobre 1882 fu accordata alla Società Veneta per Imprese e costruzioni pubbliche la concessione di una linea ferroviaria che collegasse Bologna a Budrio; da questa cittadina si sarebbero poi diramati due tronchi: il primo si sarebbe diretto a Massalombarda, il secondo a Portomaggiore. I lavori ebbero inizio solo nel 1885 e si conclusero nel 1887: il 21 maggio fu inaugurato il tronco fra Bologna San Vitale e Budrio, seguito il 16 agosto dal Budrio – Molinella e il 21 dicembre dal Molinella – Portomaggiore[2] . L'ultimo tratto ferroviario, tra Bologna San Vitale e Bologna Centrale, fu inaugurato l'anno dopo[3] , ma fu impiegato solo per il trasporto di merci. San Vitale rimase la stazione terminale per il servizio viaggiatori. La Società Veneta effettuava tre/quattro corse per viaggiatori giornaliere nei due sensi utilizzando un parco di otto locomotive a vapore impiegate anche per un discreto servizio merci. La produttività si mantenne buona fino alla seconda guerra mondiale che inferse consistenti danni alle infrastrutture provocando l'interruzione del servizio ferroviario. Questo riprese gradualmente ma solo nel 1952 sull'intera relazione. La trazione diesel venne usata seppur in maniera incostante a partire dagli anni trenta quando la Veneta acquisì un certo quantitativo di automotrici di Ferrovia Portomaggiore-Bologna 21 costruzione Stanga/Man ma fu a partire dal 1957 che avvenne la reale dieselizzazione della linea con l'acquisto di nove locomotive Diesel-elettriche del gruppo DE.424. Il 30 maggio 1964 venne chiusa al traffico la diramazione Budrio – Massalombarda che fu sostituita da autoservizi. Nel 1969 in seguito allo scorporo della Società Veneta fu creata la Società Veneta Autoferrovie (SVA) che rilevò l'esercizio della linea e che iniziò l'ammodernamento del materiale rotabile con l'acquisto di nuove automotrici del tipo 668, prima della serie 1800 poi della serie 1000, e di alcune locomotive diesel usate di vario tipo. Al fine di facilitare un'eventuale pubblicizzazione, negli anni ottanta la Società Veneta procedette a scorporare la SVA e ad assegnare le singole concessioni ferroviarie a società autonome. Per la Portomaggiore-Bologna fu costituita la Società per Azioni Trasporti Romagnoli (TraRo) a cui venne assegnato l'esercizio ferroviario il 1 gennaio 1981[4] . Nel 1986, scaduta la concessione, la ferrovia passò alla Gestione commissariale governativa delle Ferrovie Venete - Ferrovia Bologna-Portomaggiore, indicata sui rotabili con l'acronimo FBP che sostituì il precedente TraRo. Inizialmente la sede della Gestione Commissariale era posta a Padova presso la sede della defunta SVA, per poi passare nel 1989 a Bologna[5] . Qualche anno dopo fu prolungato l'attestamento dei treni a Bologna Centrale FS creando inoltre un servizio con fermate nuove a carattere Suburbano e vennero acquisite automotrici e rimorchiate del tipo 663[6] . In seguito della Legge 422 del 1997, la proprietà della linea è stata trasferita alla regione Emilia-Romagna. Durante la fase di transizione, tra il 1997 e il 2001, l'amministrazione della Gestione Commissariale della linea fu affidata alle Ferrovie dello Stato[7] . Il 31 dicembre 2000 la Regione Emilia Romagna costituì la società → Ferrovie Emilia Romagna (FER) di cui detiene il 59,44% del capitale, mentre il rimanente è stato suddiviso in quote paritarie del 5,7 % tra Provincia di Bologna, Provincia di Ferrara, Provincia di Mantova, Provincia di Modena, Provincia di Parma, Provincia di Ravenna, Provincia di Reggio Emilia e Provincia di Rimini. Nel corso del 2001, la nuova società assunse la gestione della ferrovia. La FER ha proceduto ad elettrificarla. L'obiettivo del prossimo futuro è impiegarla assieme alla linea Bologna-Vignola per un servizio suburbano Vignola – Portomaggiore all'interno del servizio ferroviario metropolitano bolognese. I lavori di elettrificazione sono stati completati nel giugno 2008. Permangono tuttavia ancora disagi dell'utenza pendolare per problemi infrastrutturali di vario genere per i quali la linea è stata oggetto di incontri di discussione e confronto tra la Regione Emilia Romagna, Associazione dei Pendolari e la FER. Dal 3 Agosto 2009 circola sulla Bologna-Portomaggiore il primo degli otto nuovi autotreni diesel ATR 220 prodotti dalla Pesa Bydgoszcz e acquistati dalla FER per il servizio viaggiatori delle sue linee. Caratteristiche La linea è a binario singolo a scartamento ordinario da 1435 mm. Le rotaie adottate sono di tipo Vignoles. La ferrovia è inoltre elettrificata a 3000 volt a corrente continua. Materiale rotabile Agli inizi e fino al secondo dopoguerra:[8] • Locotender gruppo SV 22, di costruzione Esslingen, rodiggio B 1, 8 unità. • Locotender gruppo SV 34, di costruzione Henschel & Sohn, rodiggio C, 3 unità. ALn 668 in livrea FER. Treno caratteristico della linea ferroviaria • Locotender gruppo SV 35, di costruzione SLM, rodiggio 1 C, 3 unità. dagli anni 30 in poi • Automotrici Stanga/Man del gruppo SV ADn 500 (da 501 a 509) + 7 rimorchiate. Ferrovia Portomaggiore-Bologna Dal dopoguerra:[9] • • • • • Locomotiva diesel gruppo SV DE 424: 3 unità automotrici ALn 668 tipo 1880: 2 unità automotrici ALn 668 tipo 1000: 2 unità automotrici ALn 663: 5 unità Locomotiva DE 341.501[10] La linea è oggi a trazione diesel ed i collegamenti sono prevalentemente effettuati da automotrici Fiat Ferroviaria del tipo ALn668, ALn 663 e Ln882. Sono rotabili che la → Ferrovie Emilia Romagna ha ereditato dalla precedente Gestione commissariale governativa delle Ferrovie Venete - Ferrovia Bologna Portomaggiore e dalle Ferrovie Padane. Si presentano con la caratteristica livrea della società ferroviaria emiliana. È in corso il rinnovamento del materiale rotabile con l'acquisto di locomotori E 464 e materiale rimorchiato Vivalto. Recentemente le FER hanno ordinato otto moderni treni del tipo ATR220 per affiancare e poi sostituire i rotabili più obsoleti e soggetti ad avarie. Sono già stati consegnati (ad agosto 2009) i primi tre ATR 220-026, 220-027, 220-028 dei quali uno è già entrato in servizio sulla Bologna-Portomaggiore. La prima corsa delle altre due unità è avvenuta lunedì 3 agosto 2009. Percorso → Diramazione per Dogato (non ancora attiva) Linea RFI per Ferrara 0 Portomaggiore (RFI) Linea RFI per Rimini / Linea per Bando (dismessa) 5 Consandolo Traghetto - Ospital Monacale 10 fiume Reno Molinella 12 Guarda 14 Mezzolara 19 torrente Idice Budrio Centro 25 Linea per Massa Lombarda † 1964 Budrio 26 22 Ferrovia Portomaggiore-Bologna Castenaso 32 Castenaso Stellina 33 Ca' dell'Orbo 34 Villanova 35 Roveri 37 Bologna Via Larga 39 Linea RFI per Ancona Cintura ferroviaria di Bologna Linea RFI per Firenze Bologna Rimesse 40 Bologna S.Vitale 41 Bologna Centrale (RFI) 45 Linea RFI per Padova / Linee RFI per Verona e Milano (Trad. e AV/AC) / Linea RFI per Pistoia e → Linea FER per Vignola La diramazione Budrio-Medicina-Massalombarda, dismessa dal 1964, di recente è stata proposta come pista ciclabile per itinerari eno-gastronomici all'interno della provincia di Bologna. 23 Ferrovia Portomaggiore-Bologna Bibliografia • TuttoTreno-Tema n.4, Le ferrovie private in Italia dalle origini agli ultimi anni '70,Duegi Editrice.Albignasego,1993 • R. Cocchi, Alessandro Muratori, Ferrovie secondarie italiane: La ferrovia Bologna Portomaggiore, Desenzano, Mondo Ferroviario, 1992. • Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, Ponte San Nicolò, Duegi Editrice, 2005. Voci correlate • • • • Società Veneta → Ferrovie Emilia Romagna Ferrovie italiane Storia delle ferrovie in Italia Riferimenti [1] Fonte:FER,dato confermato anche per il 2009 come consultabile presso http:/ / www. fer-online. it/ News141. htm par. 2 [2] Cornolò, 2005, op. cit., p. 24 [3] Secondo il Cornolò fu completato già il 3 novembre 1887. Vedi Cornolò, 2005, op. cit., p. 24 [4] Cornolò, 2005, op. cit., p. 10 [5] Cornolò, 2005, op. cit., p. 11 [6] Cocchi & Muratori, 1992, op. cit., pp. 157-158 [7] Cornolò, 2005, op. cit., p. 11 [8] Cocchi & Muratori, 1992, op. cit. [9] Cocchi & Muratori, 1992, op. cit., p. 164 [10] Cocchi & Muratori, 1992, op. cit. 24 Ferrovia Casalecchio-Vignola 25 Ferrovia Casalecchio-Vignola Descrizione generale Regioni Emilia-Romagna Inaugurazione 1938 Chiusura 1967 (passeggeri) 1995 (merci Riapertura 2004 Attuale gestore → FER Precedenti gestori APT ATC FBV (2004-2009) Lunghezza 24 km Scartamento normale Elettrificazione 3000 V CC La ferrovia Casalecchio-Vignola è una ferrovia suburbana in Emilia-Romagna. Verrà integrata nel servizio ferroviario metropolitano bolognese. Storia La ferrovia fu costruita fra il 1931 e il 1938 per sostituire la tranvia a vapore divenuta obsoleta. Dopo i danni della seconda guerra mondiale, fu riattivata completamente solo nel 1955. Nel 1967 fu chiusa al traffico passeggeri, restando in attività per il trasporto di merci, che rimase in funzione, con alterne fortune, fino al 1995. Nel 1996 si iniziarono lavori di potenziamento finalizzati all'istituzione di un servizio ferroviario suburbano tra la stazione di Portomaggiore e quella di Vignola che passasse attraverso la stazione di Bologna Centrale. La ferrovia è stata quindi riattivata nel 2003 fino a Bazzano e, nel 2004, fino a Vignola, provvisoriamente a trazione diesel. La gestione dell'infrastruttura fu affidata alla Società Suburbana FBV, che includeva l'ATC e la → Ferrovie Emilia Romagna S.r.l. (FER). La FER curava, invece, il servizio ferroviario. Dal 1º febbraio 2009 anche la gestione dell'infrastruttura è passata alla FER. Caratteristiche La linea è a binario singolo, elettrificato a 3000 volt a corrente continua. È alimentata a sbalzo dalla sottostazione elettrica della rete RFI di Casalecchio/Santa Viola. La ferrovia è dotata di Comando Centralizzato del Traffico (CTC). L'esercizio è affidato al Dirigente Centrale Operativo della stazione di Casalecchio Garibaldi. Percorso, stazioni e fermate Ferrovia Casalecchio-Vignola 26 Linea RFI per Bologna Casalecchio di Reno (vecchia) 0 Casalecchio Garibaldi (RFI) / per Casalecchio (RFI) Linea RFI per Pistoia 1 Ceretolo * 15.9.2003 Autostrada A1 - Strada Europea E35 2 Casalecchio Palasport * 1993 3 Riale 4 Pilastrino * 15.9.2003 5 Zola Predosa 7 Ponte Ronca Chiesa Nuova 9 Via Lunga * 15.9.2003 Crespellano 13 Muffa 14 Torrente Samoggia Bazzano / Linea per Spilamberto 17 Savignano Mulino 20 Savignano Comune 21 Fiume Panaro Linea per Modena † 1972 Vignola (rete modenese) / Vignola (rete bolognese) 24 Ferrovia Casalecchio-Vignola Voci correlate • Ferrovie italiane Collegamenti esterni • Sito della FER, azienda che gestisce la linea [5] 27 28 Le Reggiane Ferrovie Reggiane Le Ferrovie Reggiane sono un insieme di ferrovie concesse a trazione diesel colleganti il capoluogo Reggio Emilia con i centri vicini. Il servizio era operato inizialmente dal CCFR Consorzio Cooperativo Ferrovie Reggiane, successivamente dalla ACT Azienda Consorziale Trasporti Reggio Emilia, infine dal 01/01/2009 da → Ferrovie Emilia Romagna. Rete • → Reggio Emilia - Guastalla, 28 km, inaugurazione 1883/87 • → Reggio Emilia - Ciano d’Enza, 26 km, inaugurazione 1907-11 • → Reggio Emilia - Sassuolo, 22 km, inaugurazione 1883/87 Linee soppresse La rete delle ferrovie reggiane alla sua massima estensione (1950) • Bagnolo in Piano - Correggio - Carpi, lunghezza 18,753 km, inaugurazione 1886-87, chiusa nel 1955 • Barco - Montecchio Emilia, lunghezza 3,665 km, inaugurazione 1909, chiusa nel 1955 • Reggio Emilia - Boretto, lunghezza 27,78 km, inaugurazione 1927, chiusa nel 1955 Storia Nel 1859 venne aperta la linea Bologna-Piacenza. Ciò promosse varie iniziative nelle province di Modena, Reggio Emilia e Parma volte alla costruzione di linee di collegamento. Nel 1860 a Reggio un comitato cittadino approntò il progetto di una Reggio-Lucca con diramazione per La Spezia. La prima tratta realizzata fu la tratta Reggio - Ventoso (fraz. di Scandiano) della → linea per Sassuolo. Seguirono la → Reggio - Guastalla con diramazione Bagnolo - Carpi e il prolungamento da Scandiano a Sassuolo. Dette linee erano gestite dalla SAFRE (Società Anonima per le Ferrovie di Reggio Emilia) a capitale privato. Nel 1900 l'Amministrazione Provinciale propose la → Reggio - Ciano cercando di affidarne costruzione ed esercizio alla SAFRE ma con la partecipazione delle cooperative ai lavori di costruzione. La SAFRE rifiutò l'accordo e nel 1904 la costruzione e l'esercizio della Reggio-Ciano vennero affidati al Consorzio Cooperativo di Produzione e Lavoro, costituitosi con l’unione di 27 cooperative. Nonostante lo scetticismo diffuso la Reggio - Ciano venne terminata nel 1910. Il Consorzio la gestì onorevolmente, ottenendo nel 1936, con nuova denominazione CCFR (Consorzio Cooperativo Ferrovie Reggiane) anche la gestione delle due linee della SAFRE, messa in liquidazione perché dissestata finanziariamente. Il Consorzio nel 1975 è confluito nell'attuale ACT (Azienda Consorziale Trasporti Reggio Emilia). Ferrovie Reggiane 29 Negli anni 2000 sul tratto Reggio-Bagnolo della linea → Reggio - Guastalla sono stati compiuti ampi interventi di trasformazione in vista dell'istituzione di un servizio ferroviario metropolitano. L'attivazione dei servizi sarà però subordinata al termine dei lavori relativi al nodo MedioPadano dell'Alta Velocità, nonché ai risultati che usciranno del processo di progettazione partecipata del Piano della Mobilità. Dall'1 gennaio 2009 l'ACT ha ceduto a → FER, di cui è diventata azionista, la rete ferroviaria. Voci correlate • Ferrovie modenesi Collegamenti esterni • Immagini ACT su Photorail.com [1] • Sito ufficiale FER [2] • Sito ufficiale ACT [3] La ALn 668 della ACT in livrea azzurro-grigio e rosso (anni '90) e arancio (anni '80) Riferimenti [1] http:/ / www. photorail. com/ phr2-le%20concesse/ azienda_consorziale_trasporti. htm [2] http:/ / www. fer-online. it/ [3] http:/ / www. actre. it Ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo Descrizione generale Regioni Emilia-Romagna Inaugurazione 1883-1887 Attuale gestore → FER Precedenti gestori SAFRE (1883-1936) CCFR (1936-1975) ACT (1975-2009) Lunghezza 23 km Scartamento normale Elettrificazione no La Ferrovia Reggio-Emilia-Sassuolo è una linea ferroviaria gestita dalla → Ferrovie Emilia Romagna. Fu costruita dalla SAFRE nel 1883. Il primo tratto ad essere inaugurato fu la tratta Reggio Emilia-Scandiano-Ventoso, dove la ferrovia terminava presso una fabbrica di calce. In seguito venne inaugurato il tratto fino a Sassuolo. Nel 1936 la gestione della linea passò al CCFR che nel 1975 divenne ACT. Ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo 30 Percorso, stazioni e fermate Linee per → Ciano d'Enza (FER) e Milano (RFI) / → Linea FER per Guastalla 0,00 Reggio Emilia RFI Linea RFI per Bologna 0,50 Reggio Emilia Ospizio 1,00 Reggio Emilia C.C. 22 5,00 Reggio Emilia Due Maestà 8,00 Bosco Pratissolo 11,00 Scandiano 12,00 Chiozza 14,00 Casalgrande 16,00 Dinazzano 18,00 Villalunga 20,00 Veggia 21,00 Sassuolo → Linea FER per Modena 23,00 Ferrovia Reggio Emilia-Guastalla 31 Ferrovia Reggio Emilia-Guastalla Descrizione generale Regioni Emilia-Romagna Inaugurazione 1883-1887 Attuale gestore → FER Precedenti gestori SAFRE (1883-1936) CCFR (1936-1975) ACT (1975-2009) Lunghezza 29 km Scartamento normale Elettrificazione in elettrificazione a 3000 V cc Percorso, stazioni e fermate Linea RFI per Bologna / → Linea FER per Sassuolo 0 Reggio Emilia (RFI) Linea RFI per Milano / → Linea FER per Ciano d'Enza 2 Reggio S. Croce * 1926 Linea per Boretto † 1955 3 Mancasale Autostrada A1 - Strada europea E35 Linea RFI Milano - Bologna (AV/AC) 6 Pratofontana 8 Bagnolo in Piano Linea per Carpi † 1955 8 Bagnolo Soave Pieverossa 10 San Tomaso 12 Vezzola 13 San Giovanni 14 Novellara 18 Ferrovia Reggio Emilia-Guastalla 32 San Bernardino 22 San Giacomo 26 → Linea FER per Parma Guastalla 29 → Linea FER per Suzzara Ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza Descrizione generale Regioni Emilia-Romagna Inaugurazione 1907-1911 Attuale gestore → FER Precedenti gestori CCPR (1907-1936) CCFR (1936-1975) ACT (1975-2009) Lunghezza 26 km Scartamento normale Elettrificazione no Percorso, stazioni e fermate Linea RFI per Bologna / → Linea FER per Sassuolo 0,00 Reggio Emilia RFI → Linea FER per Guastalla 1,00 Reggio viale Piave Linea RFI per Milano 1,20 via Fanti - Tribunale 1,80 Reggio S. Stefano 2,50 C.C. 2 8,00 Codemondo Cavriago 10,00 Ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza 33 C.C. 7 10,50 C.C. 9 12,70 Barco 13,00 Linea per Montecchio Fossa 15,00 Bibbiano 17,00 Bibbiano via Monti 17,50 Corniano 18,00 Piazzola 19,00 San Polo 23,00 Ciano via Tedaldo 25,00 Ciano 26,00 34 L'ultima modenese Ferrovia Modena-Sassuolo Descrizione generale Regioni Emilia-Romagna Inaugurazione 1881 (a scartamento ridotto) Attuale gestore → FER Precedenti gestori FSMMF (1881-1917) SEFTA (1917-1976) ATCM (1976-2008) Lunghezza 19 km Scartamento normale (dal 1932) Elettrificazione sì La ferrovia Modena - Sassuolo è una linea ferroviaria gestita dalle → Ferrovie Emilia Romagna. Fu costruita nel 1881 dalla Società Anonima Ferrovia Sassuolo Modena Mirandola Finale (FSMMF), che aveva ottenuto in concessione anche la Modena - Mirandola. Inizialmente era a scartamento ridotto (950 mm) con trazione a vapore. Questa linea era anche conosciuta come “al trenèin dal còcc”:in dialetto modenese il “cuccio” era la spinta iniziale che veniva impressa ai treni in partenza da Sassuolo che, sfruttando la lieve e regolare pendenza fino a Modena, congiungevano i due centri senza altro tipo di propulsione, raggiungendo velocità comprese fra i 20 ed i 30 km/h. Erano anche detti “treni a gravità”, e permettevano un notevole risparmio energetico, in termini di carbone non consumato. Pare che in testa venisse sistemato un carico pesante, un vagone di sabbia o maiali, per aumentarne la trazione verso valle. Ne era previsto solo uno al giorno, senza (ovviamente) fermate intermedie, portati a due durante la prima guerra mondiale. Nel 1917, l'esercizio passò alla SEFTA, nata dalla fusione della FSMMF con la FMV. La società procedette al passaggio dello scartamento a quello normale tra il 1929 e il 1932. Durante il periodo dei lavori i binari erano a doppio scartamento, in modo che il servizio non fosse interrotto. Nello stesso tempo, avvenne l'elettrificazione della linea. Nel 1970, la linea rimase l'unica sopravvissuta di tutta la rete delle ferrovie provinciali. Il 26 gennaio 2004 il tratto Modena Stazione Piccola - Modena RFI è stato modificato e parzialmente riconvertito, eliminando i numerosi passaggi a livello incustoditi. In particolare, da piazza Manzoni la linea è stata interrata, sottopassando la via Vignolese e la via Emilia, quindi torna in superficie a circa un chilometro dalla Stazione Centrale, sovrappassa via Divisione Acqui e con una curva raggiunge la Stazione Centrale presso Piazza Dante. Il treno che la percorre è soprannominato "Gigetto". Ferrovia Modena-Sassuolo 35 Percorso, stazioni e fermate Linea RFI per Milano / Linea RFI per Mantova 0 Modena RFI Linea per Mirandola † 1964 Linea RFI per Bologna / Linea per Ferrara † 1956 2 Modena Policlinico * 2004 3 Modena Piazza Manzoni Linea per Vignola † 1972 Autostrada A1 - Strade Europee E35-E45 7 Fornaci 9 Baggiovara Ospedale Baggiovara 10 Casinalbo 11 Formigine 13 Fiorano 16 Quattroponti 18 Sassuolo → Linea FER per Reggio Emilia 19 Fonti e autori del articolo Fonti e autori del articolo Ferrovie Emilia Romagna Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27017371 Contributors: A7N8X, Actarux, Akuankka, Anthos, Citaro, Friedrichstrasse, Gabrio, Llorenzi, MM, Marcolambruschi, Mattia90rn, Moliva, Orson69, Pil56, RobertoITA, Sailko, UgoEmme, Wikipedia Express, Ysogo, 41 anonymous edits Ferrovia Parma- Suzzara Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27253754 Contributors: Axpde, Friedrichstrasse, Lombardelli, Moliva, Pil56 Ferrovia Suzzara- Ferrara Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27253817 Contributors: Anthos, Friedrichstrasse, Gabrio, Gdbalista, Giornada, Marcolambruschi, Massic80, Moliva, Orion21, Pil56, Sandr0, 10 anonymous edits Ferrovia Ferrara- Codigoro Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27252345 Contributors: Anthos, Friedrichstrasse, Iltoso, Mentnafunangann, Moliva, Orion21, Pil56 Ferrovia Portomaggiore- Bologna Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27167889 Contributors: Aldo A., Anthos, Carlomorino, Fantasma88, Friedrichstrasse, Gabrio, Horatius, Mattia90rn, Mizardellorsa, Moliva, Orion21, Pil56, Pipep, Pracchia-78, RiccardoBrusori, RobertoITA, Spigolino, Undertaker84, Yuma, 26 anonymous edits Ferrovia Casalecchio- Vignola Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27152826 Contributors: Anthos, Axpde, Friedrichstrasse, Moliva, 6 anonymous edits Ferrovie Reggiane Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=26022703 Contributors: .mau., Anthos, Demart81, Frazzone, Friedrichstrasse, Gabrio, Lombardelli, Marcolambruschi, Mattia90rn, Moliva, Orson69, Ossessionatodallalibertà92, PersOnLine, Pil56, Salli, Sinigagl, Yossarian99, 13 anonymous edits Ferrovia Reggio Emilia- Sassuolo Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27023234 Contributors: Axpde, Friedrichstrasse, 3 anonymous edits Ferrovia Reggio Emilia- Guastalla Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27164295 Contributors: Friedrichstrasse Ferrovia Reggio Emilia- Ciano d'Enza Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=26899873 Contributors: Carnby, Friedrichstrasse Ferrovia Modena- Sassuolo Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27014045 Contributors: Axpde, Friedrichstrasse, Moliva, 1 anonymous edits 36 Fonti, licenze e autori delle immagini Fonti, licenze e autori delle immagini Immagine:LogoFER.png Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:LogoFER.png License: unknown Contributors: Aldo A., Moliva Immagine:Flag of Italy.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Flag_of_Italy.svg License: Public Domain Contributors: see below Immagine:Stub aziende.png Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Stub_aziende.png License: unknown Contributors: Boivie, Lucas, Trixt, ZioNicco Immagine:Rete Ferrovie Emilia-Romagna.png Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Rete_Ferrovie_Emilia-Romagna.png License: Public Domain Contributors: User:Friedrichstrasse Immagine:ALN668 FER.jpg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:ALN668_FER.jpg License: unknown Contributors: Marcolambruschi Immagine:Myway.jpg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Myway.jpg License: Public Domain Contributors: Original uploader was Mattia90rn at it.wikipedia Immagine:Regione-Emilia-Romagna-Stemma.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Regione-Emilia-Romagna-Stemma.svg License: Public Domain Contributors: User:F lanker File:Flag of Lombardy.svg Source: 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immagine:BSicon_BS2lg.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:BSicon_BS2lg.svg License: Public Domain Contributors: User:Lantus immagine:BSicon_BS2rg.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:BSicon_BS2rg.svg License: Public Domain Contributors: User:Lantus immagine:BSicon_ABZdf.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:BSicon_ABZdf.svg License: unknown Contributors: User:Lantus immagine:BSicon_exKBHFa.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:BSicon_exKBHFa.svg License: Creative Commons Attribution-Sharealike 3.0 Germany Contributors: user:axpde immagine:BSicon_exABZlf.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:BSicon_exABZlf.svg License: unknown Contributors: User:Lantus immagine:BSicon_ABZ ld.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:BSicon_ABZ_ld.svg License: unknown Contributors: Lantus 21:02, 1 Jan 2007 (CET) immagine:BSicon_xKRZo.svg Source: 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immagini immagine:BSicon_exSTRlg.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:BSicon_exSTRlg.svg License: Creative Commons Attribution-Sharealike 3.0 Germany Contributors: Augiasstallputzer, Axpde, Platte, Wiebevl immagine:BSicon_exKBHFe.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:BSicon_exKBHFe.svg License: Creative Commons Attribution-Sharealike 3.0 Germany Contributors: user:axpde immagine:BSicon_KBHFe.svg Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:BSicon_KBHFe.svg License: Public Domain Contributors: user:axpde Immagine:Rete Ferrovie reggiane 1950.png Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:Rete_Ferrovie_reggiane_1950.png License: Public Domain Contributors: User:Friedrichstrasse Immagine:ACT reggio ALn668.GIF Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=File:ACT_reggio_ALn668.GIF License: unknown Contributors: Marcolambruschi immagine:BSicon_KBHFl.svg Source: 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