Ferrovie Emilia Romagna

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Ferrovie Emilia Romagna
Ferrovie Emilia Romagna
La guida "definitiva"
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Indice
Voci
Introduzione
1
Ferrovie Emilia Romagna
1
Le linee medio-padane
7
Ferrovia Parma-Suzzara
7
Ferrovia Suzzara-Ferrara
10
Ferrovia Ferrara-Codigoro
16
Le linee bolognesi
20
Ferrovia Portomaggiore-Bologna
20
Ferrovia Casalecchio-Vignola
25
Le Reggiane
28
Ferrovie Reggiane
28
Ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo
29
Ferrovia Reggio Emilia-Guastalla
31
Ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza
32
L'ultima modenese
Ferrovia Modena-Sassuolo
34
34
Riferimenti
Fonti e autori del articolo
36
Fonti, licenze e autori delle immagini
37
Licenze della voce
Licenza
39
1
Introduzione
Ferrovie Emilia Romagna
Ferrovie Emilia Romagna S.r.l.
Nazione
Tipologia
Fondazione
Italia
Società a responsabilità limitata
2002
Sede principale Bologna
Ferrara (amm.)
Settore
trasporti
Prodotti
trasporti ferroviari e automobilistici
Dipendenti
Sito web
640 (2005)
www.fer-online.it
[1]
Portale Aziende
La Ferrovie Emilia Romagna (anche nota con l'acronimo FER), è una società a responsabilità limitata italiana che
si occupa di trasporti ferroviari e automobilistici.
Cenni storici
La società è nata dalla fusione di quattro precedenti società ferroviarie in Gestione commissariale governativa:
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•
le Ferrovie Padane (che ha portato in dote la linea → Ferrovia Ferrara-Codigoro);
la Ferrovia Suzzara – Ferrara (→ linea omonima);
la Gestione Commissariale Governativa delle Ferrovie Venete - Ferrovia Bologna-Portomaggiore;
la Gestione Commissariale Governativa delle Ferrovie Venete - → Ferrovia Parma-Suzzara.
In seguito della Legge 422 del 1997, la proprietà delle linee suddette è stata trasferita alla regione Emilia-Romagna
che nel 2002 ha costituito l'attuale società di cui detiene il 59,44% del capitale. Il rimanente è stato suddiviso in
quote paritarie del 5,7 % tra Provincia di Bologna, Provincia di Ferrara, Provincia di Mantova, Provincia di Modena,
Provincia di Parma, Provincia di Ravenna, Provincia di Reggio Emilia e Provincia di Rimini.
Sul finire del primo decennio del XXI secolo, la società ha allargato il proprio ambito ottenendo la gestione delle
linee provinciali modenesi, comprendente la sola Modena-Sassuolo, e di quelle reggiane. Dal 1º gennaio 2008 ha
acquisito il ramo ferroviario della modenese ATCM, mentre dal 1° gennaio dell'anno seguente ha ottenuto quello
della reggiana ACT.
Ferrovie Emilia Romagna
2
Divisione ferroviaria
Infrastruttura ed esercizio
La Ferrovie Emilia Romagna effettua servizi ferroviari sulle seguenti
linee:
• → Parma – Suzzara;
• → Suzzara – Ferrara;
• → Ferrara – Codigoro – Pomposa;
La rete ferroviaria gestita da FER nel 2009
• Bologna – Portomaggiore – Dogato;
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→ Modena – Sassuolo (dal 2 gennaio 2008);
→ Reggio Emilia - Guastalla (dal 1º gennaio 2009);
→ Reggio Emilia - Ciano d'Enza (dal 1° gennaio 2009);
→ Reggio Emilia - Sassuolo (dal 1° gennaio 2009);
Bologna - Vignola (dal 1° febbraio 2009).
La FER effettua anche servizi passeggeri sulle seguenti tratte della Rete Ferroviaria Italiana:
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Bologna – Ferrara;
Poggio Rusco – Bologna;
Suzzara – Mantova e Modena – Carpi;
Ferrara – Rimini;
Parma – Fornovo;
Fornovo – Fidenza;
Bologna – Rimini – Pesaro.
Nel periodo estivo effettua servizi diretti tra la città di Pesaro e quelle di Bergamo, Brescia, Cremona con fermate
presso tutte le stazioni della riviera romagnola: i cosiddetti Treni del mare.
Per quanto riguarda il servizio merci, la società opera sia sulla propria rete ferroviaria sia su quella RFI.
Parco rotabili
La società ha ereditato il parco rotabili
delle quattro società ferroviarie in
Gestione Commissariale che era molto
eterogeneo e in parte antiquato.
L'Automotrice ALn 668 della FER ex-Ferrovie Padane nella nuova livrea verde-grigia.
Il parco mezzi del servizio passeggeri è
ora composto da automotrici diesel
ALn 668 (di cui alcune comprate usate, della serie 1600 delle ALn 668, dalle Ferrovie dello Stato), automotrici
diesel ALn 663 e relativi rimorchi, in parte riverniciati nella nuova livrea aziendale tricolore. Inoltre, sono disponibili
delle nuove carrozze a due piani (identiche alle Vivalto di Trenitalia) al cui traino sono dedicate sei locomotive
Locomotive E.464 prodotte da Bombardier costruite tra il 2005 e il 2006.
Il parco rotabili per il servizio merci è composto da materiale datato. La maggiore presenza in questo campo è
costituita da dieci locomotive diesel D.220 (ex V.200 della Deutsche Bahn) di cui sette derivano dalle precendenti
gestioni governative, mentre tre sono state acquistate usate da altre imprese private italiane. Le locomotive sono state
riammodernate, rimotorizzate e, tranne una, ricolorate nella nuova livrea aziendale.
Ad affiancare le D.220 sono arrivate recentemente tre locomotive diesel D.361 comprate usate dalle ferrovie rumene
(ex gruppo 60/62) prodotte dalla ditta locale Electroputere di Craiova, anch'esse revisionate e ricolorate nella nuova
Ferrovie Emilia Romagna
livrea aziendale e contraddistinte dall'insolito rodiggio Co'Co'. Sempre recentemente sono arrivate anche sei
locomotive elettriche E.640 comprate dalle ferrovie di stato slovene, ma di produzione italiana.
Ci sono poi quattro locomotori di manovra: la DJ.474 Raildog, la vecchia MaK a bielle Ld.404 e le due piccole
Deutz Ld.61 e Ld.62. Infine, sebbene scarsamente utilizzati o accantonati, ci sono anche una locomotiva diesel
DE.341 (ex D.341 delle FS) e alcune delle nove locomotive diesel DE.424 (ordinate al tempo della Società Veneta).
All'inizio del 2008, a seguito dell'acquisizione della gestione della linea Modena-Sassuolo, la società ha ereditato da
ATCM anche il parco rotabili costituito da elettromotrici ALe.088 e ALe.228 (ex SNCB, ferrovie di stato Belghe)
più alcune elettromotrici storiche.
Con l'acquisizione del ramo ferroviario di ACT Reggio Emilia, avvenuta il 1º gennaio 2009, la società ha ereditato il
parco rotabili di tale amministrazione. Per quanto riguarda il servizio passeggeri, tale parco consiste in:
• quattro automotrici diesel ALn 668;
• due vecchie rimorchiate per ALn 668 costruite dalle Officine Meccaniche Reggiane;
• sedici automotrici diesel ALn 070, prodotte da Fiat Ferroviaria su telaio simile alle ALn 663, ma con testate
aerodinamiche senza intercomunicanti;
• due locomotive diesel IMPA DE.122 impiegate per il traino di carrozze ex Ferrovie Federali Svizzere.
Per quanto riguarda il servizio merci, invece, il parco di origine ACT è formato da:
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due locomotive diesel Krupp serie 1900 (ex V160 prototipo delle DB);
undici locomotive diesel Vossloh G2000;
due locomotive da manovra pesante Fiat DE.145, uguali alle D.145 delle FS;
quattro locomotive da manovra Henschel 850, acquistate usate dalla Germania;
due automotori diesel Deutz/Greco 260.
Inoltre, è presente come rotabile storico la vecchia locomotiva a vapore CCFR.7 prodotta nel 1907 dalla tedesca
Henschel & Sohn.
Con l'acquisizione della → ferrovia Bologna-Vignola la società ferroviaria è inoltre entrata in possesso di quattro
elettromotrici: due ALe.054 derivate dalla ricostruzione di vecchi elettrotreni binati ex Ferrovie Belghe (SNCB) ad
opera delle officine Milanesio e due ALe.122, convogli elettrici a due pezzi prodotti alla fine degli anni ottanta dalle
Officine di Casaralta di Bologna e da allora ancora mai entrati in servizio regolare.
Sono state ordinate quattro locomotive elettriche del tipo E.483 (Traxx F140DC) da Bombardier destinate al servizio
merci sulla rete nazionale, gestita da RFI, ed è inoltre stata bandita una gara per la fornitura di dodici elettrotreni che
saranno destinati principalmente alle linee Bologna-Vignola e Bologna-Portomaggiore. Successivamente dovrebbero
venire acquistate ulteriori 4 o 6 locomotive Bombardier E.464 e ulteriori carrozze bipiano tipo Vivalto.
Per sostituire il materiale rotabile della → Linea Portomaggiore-Bologna e → Bologna Vignola, ritenuto "vetusto e
inaffidabile" dalla società ferroviaria, il 18 maggio 2009 è stato firmato un contratto con la ditta polacca Pesa
Bydgoszcz per la fornitura di otto autotreni ATR 220. La consegna dei convogli è iniziata nella seconda settimana di
giugno e sarà portata a termine agli inizi del 2010. Attualmente (settembre 2009) sono giunti tre ATR 220 i quali
sono stati messi in servizio sulla ferrovia per Portomaggiore. Si prevede l'aggiunta di un quarto autotreno per questa
linea, mentre gli altri quattro saranno destinati alla linea per Vignola. Quando entreranno in servizio i nuovi treni a
trazione elettrica sulle due linee bolognesi, si prevede che in nuovi ATR 220 siano destinati alle ferrovie a trazione
diesel[2] [3] .
3
Ferrovie Emilia Romagna
4
Divisione autolinee
La Ferrovie Emilia Romagna gestisce il servizio di
trasporto pubblico interurbano automobilistico delle
province di Bologna, Ferrara e Rimini.
Per quanto riguarda la prima provincia, la società
svolge il servizio a seguito di una concessione rilasciata
dall'amministrazione provinciale. Nel caso delle altre
due province, invece, la società ha partecipato alla gara
di assegnazione del servizio all'interno di due
Associazioni temporanee di impresa: per Ferrara la
Trasporto Pubblico Ferrarese (TPF), assieme alla
ACFT, e per Rimini la Adriatic Transport Group
(ATG), con la TRAM.
Rimini: autobus Iveco MyWay n. 914 della FER sulla linea 160
Qui di seguito sono riportate tutte le linee esercitate da autocorriere della Ferrovie Emilia Romagna:
• Ferrara - Masi San Giacomo
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Ferrara - Lagosanto - Lido degli Scacchi
Ferrara - Lido delle Nazioni
Ferrara - Città del Ragazzo
Ferrara - Migliarino
Ferrara - Coronella
Ferrara - Santa Maria Codifiume
Ferrara - Lido di Spina
Linea 31 (Urbana): Santarcangelo di Romagna (RN)
Linea 99: Bologna - Castenaso - Medicina (prolungamento 99A per Massalombarda - Lugo e 99C per Castel
Guelfo)
Linea 160: Rimini - Novafeltria
Linea 161: Novafeltria - Pianacci
Linea 162: Novafeltria - Perticara - Maiano
Linea 163: Santarcangelo - Villa Verucchio
Linea 164: Santarcangelo - Verucchio - Torriana
Linea 165: Rimini - Novafeltria - Carpegna
Linea 169: Rimini - Sogliano al Rubicone (FC) (in collaborazione con TRAM Servizi)
Linea 201: Bologna - Castenaso - Villafontana - Medicina
Linea 205: Bologna - Ponte Rizzoli - Castel Guelfo
Linea 211: Bologna - Castenaso - Budrio - Villafontana - Medicina
Linea 212: Bologna - Castenaso - Fiesso - Budrio - Villafontana - Medicina
Linea 213: Bologna - Castenaso - Budrio - Vigorso - Villafontana - Medicina
Linea 214: Castenaso - Budrio - Vigorso - Villafontana - Medicina
Linea 238: Bologna - Castenaso - Budrio - Migliarino
Linea 243: Bologna - Castenaso - Budrio - Molinella - Marmorta
Linea 244: Budrio - Mezzolara - Molinella
Linea 248: Imola - Castel Guelfo - Medicina - Castel San Pietro Terme
Linea 273: Bologna - Castenaso - Budrio - Ospital Monacale
Ferrovie Emilia Romagna
Parco veicoli
Modelli di autobus utilizzati da FER:
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- 3 Iveco 370S.12.30 Dallavia
- 9 Iveco 370.12.L25
- 6 Iveco 370S.12.30 Turbo
- 6 Iveco 380.12.35 Euroclass H
- 2 Iveco 391.12.29 Eurorider Dallavia
- 15 Iveco 393.12.35 MyWay
- 23 Irisbus 399.12.35 MyWay
- 2 Fiat 370.10.25
- 1 Fiat 370.10.25 Dallavia
- 7 Menarini Monocar 201/2 SLI
- 2 Iveco 671.12.21 I-Effeuno
- 6 Iveco 680.12.21 Turbocity-U
- 1 Iveco 315.08.17
- 1 Iveco 315.08.18 Poker Orlandi
- 1 Mercedes Benz O100
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- 1 Mercedes Benz O303 Garbarini
- 1 Fiat 49.10 Carvin
- 2 Cacciamali TCI 9.72
- 3 Cacciamali TCI 10.5
- 1 Kassbohrer Setra S210H
- 2 Bredamenarinibus M340S (snodati)
- 5 Iveco 391.12.35 Domino 2001 HD (turismo)
- 3 Irisbus 397.12.35 Domino 2001 HD (turismo)
- 5 Iveco 370S.12.30 Orlandi Domino GT (turismo)
Modelli di autobus utilizzati in passato:
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- 3 Fiat 370.12.26 Dallavia
- 8 Fiat 370.12.25
- 11 Fiat 370.12.25 Dallavia
- 1 Inbus I330
- 1 Fiat 315.08.13 Garbarini
- 1 Fiat 418 AC/M Seac autotreno
- 1 Siccar 177LS CAM
- 1 Fiat 570.12.20
5
Ferrovie Emilia Romagna
Voci correlate
•
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•
Aziende di trasporto pubblico italiane
Ferrovie italiane
Sistemi Territoriali
Ferrovie Nord Milano
Bibliografia
• Comunicato aziendale [4]
Collegamenti esterni
• Sito ufficiale [5]
Riferimenti
[1] http:/ / www. fer-online. it
[2] (EN) Pesa Bydgoszcz SA Holding - ATRs for Bologna (http:/ / www. pesa. pl/ php/ index_en. php?id_artykul=1447& a=1&
id_sesja=0). URL consultato il 22-05-2009.
[3] Ferrovie Emilia Romagna Srl. Treni nuovi sulle linee bolognesi di FER (http:/ / www. fer-online. it/ News141. htm). URL consultato il
27-09-2009.
[4] http:/ / www. fer-online. it/ parliamo. html
[5] http:/ / www. fer-online. it/ index. htm
6
7
Le linee medio-padane
Ferrovia Parma-Suzzara
Descrizione generale
Regioni
Emilia-Romagna
Lombardia
Inaugurazione
1883
Attuale gestore
→ FER
Precedenti gestori
SV (1883-1986)
FPS (1986-1997)
FS (1997-2000)
Lunghezza
43,443 km
Scartamento
1435 mm
Elettrificazione
no
Tracciato della Ferrovia Parma-Suzzara
La ferrovia Parma – Suzzara è una linea ferroviaria in concessione, ora di proprietà regionale, che collega Parma,
in Emilia-Romagna, con Suzzara, in provincia di Mantova.
L'infrastruttura e il servizio passeggeri sono gestite dalla → Ferrovie Emilia Romagna S.r.l che svolge
prevalentemente treni regionali tra le due località.
Cenni storici
La linea entrò nella lista delle ferrovie di quarta categoria previste dalla legge 29 luglio 1879, n. 5002[1] . Il progetto
originario prevedeva che la linea ferroviaria Parma – Guastalla – Suzzara fosse a scartamento ridotto: solo
all'approssimarsi del completamento dei lavori si optò per utilizzare quello standard a 1435 mm, grazie anche al
soccorso straordinario da parte dello Stato. La concessione per la costruzione e l'esercizio della strada ferrata fu
ottenuta dalla Società Anonima per la ferrovia Parma-Suzzara, il cui capitale era formato dall'impresa costruttrice
Weil-Scott & C, dalla provincia e dal comune[2] .
La linea ferroviaria fu inaugurata il 27 dicembre 1883[3] .
La società anonima subconcesse la ferrovia alla Società Veneta che la esercitò a partire dal 1º gennaio 1885[4] fino al
6 febbraio 1986 quando subentrò la Gestione commissariale governativa delle Ferrovie Venete - Ferrovia Parma
Suzzara (FPS)[5] . Nel luglio 1969, nell'ambito di una ristrutturazione aziendale che riguardava la Società Veneta,
essa avrebbe dovuto cedere l'esercizio ad una sua controllata: la Società Veneta Autoferrovie (SVA). La società
concessionaria originaria, ora semplice Consorzio Intercomunale, pose il veto alla sostituzione dell'ente esercente,
Ferrovia Parma-Suzzara
8
per cui la Società Veneta dovette mantenere la gestione diretta della linea emiliana[6] . Tuttavia, l'esercizio fu svolto
dalla SVA per conto della società subconcessionaria tramite mandato institutorio[7] .
Dal 1º gennaio 1990, ad eccezione di quella relativa alla Ferrovia Bologna-Portomaggiore, le gestioni commissariali
governative della vecchia Società Veneta, compresa la FPS, furono unificate sotto un'unica amministrazione. A
seguito della legge 662/96, dal 1º gennaio 1997 l'esercizio passò a titolo provvisorio alle Ferrovie dello Stato allo
scopo di regolare il previsto passaggio di gestione alla Regione Emilia-Romagna che si verificò il 31 dicembre 2000,
quando la → Ferrovie Emilia Romagna S.r.l. (FER) subentrò all'azienda ferroviaria di stato[8] .
Percorso
Stazioni e fermate
Linea RFI per Mantova / → Linea FER per Ferrara
0,00
Suzzara (RFI)
Linea RFI per Modena
4
Codisotto
7
Luzzara
10
Tagliata
13
Guastalla
→ Linea FER per Reggio Emilia
16
Gualtieri
18
Pieve Saliceto
22
Boretto
Linea per Reggio Emilia
25
Brescello - Viadana
30
Lentigione
32
Sorbolo Levante
33
Sorbolo
38
Chiozzola
Linea RFI Milano - Bologna (AV/AC)
Interconnessione per Bologna
Bivio Forno del Gallo (Linea RFI per Brescia)
ex Bivio Cristo (Linea RFI per Bologna (LL))
Parma (RFI)
44,00
Linea RFI per Milano (LL)
La linea ferroviaria si stacca dalla stazione di Suzzara, punto di incrocio con la ferrovia statale Mantova-Modena e la
regionale → Suzzara-Ferrara, per giungere al quinto binario della stazione di Parma. Poco prima dell'ingresso alla
stazione, la linea si congiunge a quella proveniente da Piadena.
Presso la stazione di Guastalla ha termine la → linea per Reggio Emilia, mentre presso la stazione di Boretto si
diramava un'altra ferrovia diretta al capoluogo emiliano, dismessa da molti anni.
Ferrovia Parma-Suzzara
Traffico
Attualmente i treni regionali effettuano servizio passeggeri fra Suzzara e Brescello, perché il tronco fino a Parma è
chiuso per i lavori di costruzione della Milano-Bologna ad Alta Velocità. Il servizio in quest'ultimo tratto è coperto
da autocorse a tariffa ferroviaria.
Il servizio è svolto da sette coppie di corse giornaliere feriali, mentre la domenica sono utilizzati esclusivamente
autobus[9] .
Il materiale rotabile a cui è affidato il servizio è composto da quattro automotrici ALn 668, di cui due noleggiate
dalla ACT di Reggio Emilia e una dotata di livrea delle Ferrovie Padane[10] .
Bibliografia
• Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, Ponte San Nicolò, Duegi Editrice, 2005. ISBN 8890097965.
Voci correlate
• Ferrovie italiane
• Storia delle ferrovie in Italia
• Ferrovie modenesi
• → Ferrovia Ferrara-Codigoro
Riferimenti
[1] Legge 29 luglio 1879, n. 5002, per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno, testo su Wikisource (http:/
/ it. wikisource. org/ )
[2] La Storia della FER - Linea Parma-Suzzara (http:/ / www. fer-online. it/ storia. html). URL consultato il 02-06-2008.
[3] Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926 (http:/ / www. trenidicarta. it/ aperture.
html). URL consultato il 02-06-2008.
[4] Cornolò (2005), op. cit., pp 16-17
[5] Cornolò (2005), op. cit., p. 11
[6] Cornolò (2005), op. cit., p. 10
[7] Cornolò (2005), op. cit., p. 200
[8] Cornolò (2005), op. cit., p. 11
[9] Ferrovie Emilia Romagna - Orari Parma-Suzzara (http:/ / www. fer-online. it/ Pas. htm). URL consultato il 02-06-2008.
[10] Photorail.com - La Suzzara - Parma (http:/ / www. photorail. com/ phr3-gli updates/ articoli2007/ maggio2007. htm). URL consultato il
02-06-2008.
9
Ferrovia Suzzara-Ferrara
10
Ferrovia Suzzara-Ferrara
Descrizione generale
Regioni
Lombardia
Emilia-Romagna
Inaugurazione
1888
Attuale gestore
→ FER
Precedenti gestori
FSF (1888-2002)
Lunghezza
82 km
Scartamento
normale
Elettrificazione
3000 V CC
[1]
Tracciato della Ferrovia Suzzara-Ferrara
La ferrovia Suzzara - Ferrara è una linea ferroviaria in concessione, ora di proprietà regionale, che collega la
cittadina di Suzzara con la città emiliana di Ferrara.
È gestita dalla → Ferrovie Emilia Romagna srl che svolge prevalentemente servizi locali tra Suzzara e Ferrara e
collegamenti diretti con le città di Bologna e Mantova.
Cenni storici
La ferrovia fu costruita grazie ad un accordo fra le Province di Mantova e di Ferrara. Lo scopo della linea era quello
di unire la cittadina estense, posta lungo la ferrovia Padova-Bologna, a Suzzara, situata sulla Mantova-Modena,
passando per Poggio Rusco, che a quel tempo era solo una stazione in progetto della costruenda direttrice
Verona-Bologna[2] .
I finanziamenti furono ottenuti grazie alla Legge 29 luglio 1879, n. 5002, e alla Legge 5 giugno 1881[3] [4] . La
concessione di costruzione ed esercizio della ferrovia fu affidata alla Provincia di Mantova con Regio Decreto 17
maggio 1883, n. 1433[5] . L'ente locale subconcesse la prima all'impresa di Pietro Valentini di Mantova e Antonio
Mazzolin di Milano, mentre la seconda fu subconcessa alla Società Anonima Ferrovia Suzzara-Ferrara (FSF)[6] .
L'apertura avvenne in due momenti: il tratto Suzzara-Sermide fu inaugurato il 1 luglio 1888, mentre il
Sermide-Ferrara fu avviato all'esercizio il 22 dicembre dello stesso anno. Il collaudo definitivo si svolse il 30 marzo
1889, mentre l'approvazione ministeriale fu rilasciata il 29 aprile 1895[7] .
La linea era armata con rotaie Vignoles da 27 Kg/m. Il progetto fu redatto dall'Ing. Alessandro Perego, mentre la
direzione dei lavori e le modifiche in corso d'opera spettarono all'Ing. Giosuè Pensa[8] . Le uniche differenze
sostanziali del progetto di massima rispetto a quello effettivamente realizzato si trovano nei passaggi di San
Benedetto Po e di Poggio Rusco. Nel primo caso si spostò la ferrovia per consentire la costruzione di una stazione
che servisse meglio il centro abitato[9] . Il tronco Schivenoglia-Poggio Rusco-Magnacavallo, invece, fu riformulato
nella prospettiva che la cittadina mantovana sarebbe divenuta stazione della ferrovia Verona-Bologna[10] .
Le prime dieci locomotive a vapore furono ordinate dalla Valentini-Mazzolin alla Maffei di Monaco di Baviera;
furono suddivise in due gruppi, il primo fu denominato con nomi di città (Belfiore, Ferrara, Mantova, Sermide e
Villafranca), mentre quelle del secondo erano indicate con nomi di fiumi (Mincio, Panaro, Po, Reno e Secchia).
Svolsero il servizio assieme a 38 carrozze a terrazzini a due assi realizzate dalla Schweizerische
Gesellschaft-Industrie (SIG) e decine di carri merci chiusi e aperti[11] .
Ferrovia Suzzara-Ferrara
Dal 1902 il tratto Ferrara-Porotto fu utilizzato dalla Modena-Cento-Ferrara della Società Veneta. In quell'anno la
stazione della società veneta divenne anche fermata della linea ferroviaria FSF; una situazione che durerà fino alla
dismissione della strada ferrata per Modena[12] . Nel 1956, la stazione dismessa fu sostituita dal casello ferroviario
ubicato nei pressi. L'edificio funse da fermata per la località fino alla sua definitiva soppressione, avvenuta nel
1976[13] .
Agli inizi del XX secolo, la FSF procedette al rinnovo del parco rotabile acquistando dalla Maffei quattro nuove
locomotive battezzandole con nomi di poeti (Ariosto, Dante, Petrarca, Virgilio). Nel 1920, le necessità di trasporto di
derrate agricole, spinsero la FSF ad aprire la stazione di San Rocco Mantovano[14] . Nel 1925 fu acquisita l'ultima
locomotiva-tender della FSF: la Piave
Durante il decennio degli anni Trenta si aprì l'epoca delle automotrici. Tra il 1933 e il 1934 la FSF fu in trattative con
la Ganz di Budapest per l'acquisto di automotrici a carrelli, ma poi la società ferroviaria - per motivi politici, ma
anche per l'effettiva evoluzione dell'industria italiana - optò per una soluzione nazionale. Dopo aver valutato il
funzionamento di un'automotrice a benzina sulla ferrovia Biella-Santhià, la dirigenza ordinò alla FIAT quattro
automotrici a ciclo Diesel, le ALn 72, le prime due delle quali entrarono in funzione il 1 settembre 1936[15] . In poco
tempo, le automotrici diesel sostituirono le locomotive a vapore nelle relazioni passeggeri, per cui alcune di esse
furono vendute (Piave e Ariosto), mentre altre furono impiegate nel trasporto di merci fino agli anni Sessanta,
quando furono sostituite progressivamente con locomotori diesel[16] . L'utilizzo della automotrici permise la nascita
di una relazione diretta fra Mantova e Ferrara, gestita dalla FSF passando lungo la Mantova-Suzzara[17] .
Negli anni Trenta si aprirono le fermate di Ospitale di Bondeno e di Vallazza-Carbonara Po[18] .
La sua importanza strategica fu rilevante durante la seconda guerra mondiale e subì diversi danni a causa degli
scontri bellici con la distruzione di infrastrutture e rotabili. Probabilmente anche per la sua rilevanza, la sua
ricostruzione fu rapida, consentendo un ripristino immediato dei servizi passeggeri. La FSF effettuò nuovi
investimenti acquistando dalle Ferrovie dello Stato automotrici ALn 56[19] .
Tra il dicembre 1957 e il febbraio 1958, le Commissioni parlamentari delle Finanze e del Tesoro e quella dei
Trasporti approvarono una modifica alla Legge 2 agosto 1952, n. 1221, aumentando la sovvenzione chilometrica
della linea. Le FSF poterono procedere all'ammodernamento della ferrovia saldando le rotaie da 27 Kg/m e
aumentando le traversine per sezione da 11 a 12. Furono inoltre acquistate dalla FIAT-OM cinque automotrici ALn
668 e quattro rimorchi Ln 664, dotate della caratteristica livrea giallo coloniale e verde lichene. I primi esemplari
entrarono in funzione nel marzo 1959[20] .
La società ferroviaria vide nella linea che aveva in concessione un'ottima direttrice di collegamento fra la pianura
padana e la costa adriatica. Per questo motivo, dalla fine degli anni cinquanta, la utilizzò per i treni del mare: un
servizio ferroviario diretto che, prima da Mantova, poi progressivamente da Cremona, Brescia/Verona e - dal 1970 da Bergamo arrivava a Pesaro, passando per le località della riviera romagnola e marchigiana[21] .
Poiché le nuove automotrici furono impiegate prevalentemente per i treni del mare e per le relazioni lunghe della
FSF, negli anni Settanta si procedette all'acquisto di ALn 556 da usare lungo la linea, in sostituzione delle ALn 72 e
ALn 56[22] .
Nel 1971 si ruppero alcune rotaie e l'Ispettorato compartimentale della motorizzazione civile e dei trasporti in
concessione di Bologna dispose la sospensione dell'esercizio ferroviario sulla Ferrara-Suzzara e la sua sostituzione
con autocorse. Come conseguenza del movimento dell'opinione pubblica che si rivelò contraria all'iniziativa,
temendo la soppressione sulla falsariga della Ferrara-Modena, si optò per effettuare i lavori di sostituzione senza
dover sospendere i servizi di trasporto. Tra il 1973 e il 1975 si procedette a sostituire le rotaie da 27 Kg/m con rotaie
UNI 36 poggianti su traversine in legno, per il tronco Suzzara-Poggio Rusco, e UNI 50 su traversine in cemento per
il Poggio Rusco-Ferrara[23] .
Nel 1985, la concessione della linea fu rilevata dal Ministero dei Trasporti con Decreto Interministeriale del 9
dicembre e la società entrò in Gestione commissariale governativa[24] . La nuova amministrazione proseguì nel
11
Ferrovia Suzzara-Ferrara
12
rinnovamento del materiale rotabile e migliorò l'infrastruttura, rettificando il tracciato in certi punti, per renderlo più
adatto alle moderne esigenze di traffico, ed elettrificando il tronco Poggio Rusco-Ferrara.
Nel 2002, la regione Emilia-Romagna decise di fondere la società di gestione FSF con le altre tre società che
gestivano le linee in concessione della regione. L'esercizio della linea è quindi stato affidato alla società nata alla
conclusione di questo processo, la → Ferrovie Emilia Romagna Srl (FER).
Nell'ambito del progetto di potenziamento del nodo ferroviario di Ferrara, è in costruzione un raccordo fra la linea
Suzzara - Ferrara e le linee per Ravenna e Rimini e → Codigoro, che permetterà ai treni merci in transito di evitare
l'inversione di marcia nella stazione di Ferrara. Si prevede che i lavori siano completati entro il 2010[25] .
Traffico
Il servizio passeggeri è svolto da automotrici → Ferrovie Emilia Romagna, lungo le seguenti relazioni interne:
•
•
•
•
Suzzara-Ferrara (3 coppie);
Sermide-Ferrara (4 coppie);
Bondeno-Ferrara (1 coppia);
Suzzara-Sermide (3 coppie).
Più complesse le relazioni passeggeri che la FER svolge utilizzando parte delle ferrovie statali. Oltre alla storica
Mantova-Ferrara, che è svolta con tre coppie di cui una limita il proprio capolinea a Sermide, si sono aggiunte le
seguenti tradotte nell'ambito del servizio di trasporto ferroviario regionale emiliano:
•
•
•
•
Sermide-Poggio Rusco-Bologna;
Sermide-Ferrara-Bologna;
Suzzara-Rimini;
Sermide-Rimini.
I treni del mare sono svolti attualmente da treni interregionali FER nel periodo estivo:
• Bergamo-Poggio Rusco-Pesaro;
• Brescia-Poggio Rusco-Pesaro;
• Cremona-Pesaro[26] .
I rotabili
La linea venne esercita dall'inizio con
trazione a vapore.
Le 10 locomotive a vapore della dotazione
originaria, tutte costruite dalla Maffei di
Monaco di Baviera, erano:
• Locomotiva con rodiggio 0-3-0 per
servizio merci e misto: 5 unità numerate
da 1 a 5
• Locomotiva con rodiggio 1-2-0 per
servizio viaggiatori: 5 unità numerate da
11 a 15
Tra il 1902 e il 1911 vennero acquisite delle
locotender da 475 CV:
• Locomotiva con rodiggio 0-3-0 : 4 unità
numerate da 21 a 24
La locomotiva 220 045 ex DB della FP, ritratta durante la grande revisione svolta a
Norimberga nel 1984, si presentava con livrea e insegna della FSF.
Ferrovia Suzzara-Ferrara
Nel 1926 venne acquisita un'altra locomotiva della Maffei con rodiggio 1-2-0 immatricolata come 16
A partire dal 1935 iniziò la dieselizzazione con l'acquisto di Automotrici per velocizzare e rendere più economici i
servizi per viaggiatori:
• Automotrice Fiat gruppo 72: 4 unità da 230 CV immatricolate come 72.01-04. Curiosamente erano allestite
differentemente: le 01-03 con 72 posti di terza classe e la 04 con 20 posti di 1 classe e 32 di 3 classe.
Tra 1952 e 1953 (acquisiti due relitti e trasformati)
• Automotrice Fiat ex ALb 56.119 e ALb 56.136 (versione a metano) ricostruite una con motore diesel Fiat 356-C
el'altra con motore Fiat 326 da autocarro
Tra 1959 e 1962 entrarono in servizio automotrici del tipo ALn 668.1400 Fiat-OM:
• Automotrice Fiat-OM 668: 6 unità immatricolate come 668.05-10 con rimorchi Ln 664.25-29
• Automotrice Fiat ALn 56: 2 unità (usate ex Tranvia Bologna-Malalbergo e Tranvia Bologna-Pieve di Cento)
immatricolate ALn 56.01 e ALn 56.03
Nel 1970 vennero acquisite due automotrici più potenti e moderne:
• Automotrice Fiat ALn 668.1999: 2 unità immatricolate come 668.11-12. Si trattava della serie prototipo
sperimentale ALn 668 Fiat, che montava per la prima volta il nuovo carrello a collo di cigno con sospensione a
molle elicoidali e smorzatori antiserpeggio. Avevano 84 posti a sedere e potevano arrivare a 130 km/h. Furono
utilizzate principalmente per il treno direttissimo Freccia Orobica .
Nel 1972 si dovette di nuovo ricorrere all'usato:
• Automotrice Fiat ALn 556.12xx : 5 unità accantonate dalle FS restaurate con il montaggio di motori Fiat 355-C:
mantennero il vecchio numero ALn 56.1230,1236,1277,1289,1292.
Tra 1978 e 1980 un altro consistente lotto di 668:
• Automotrice Fiat tipo 668.1000: 6 unità immatricolate 668.013-018 e rimorchiate Ln 880.031-038 (velocità 130
km/h)
• Automotrice Fiat ALn663: 3 unità immatricolate 663.019-021
All'inizio degli anni sessanta la FSF tentò di dieselizzare anche il trasporto merci, fino allora affidato alle locomotive
a vapore:
• Locomotiva diesel 121.01: acquisita usata nel 1961: era stata costruita dalle Officine Romaro di Padova nel 1953
usando quattro motori di ricupero bellico e aveva rodiggio 1'B 1'. Proveniva dalla Ferrovia della Valle Caudiana
che l'aveva avuta alla chiusura della Padova-Piazzola-Carmignano di Brenta.
• Locomotiva M.52: Questa era stata un'automotrice di costruzione Ganz acquisita nel 1932 dalla Santerno
Anonima Ferroviaria per l'uso sulle proprie linee Imola Massalombarda e Fontanelice; adattata con motore Fiat
nelle officine sociali di Sermide venne destinata all'uso trazione di brevissimi treni. Era a due assi di cui uno
motore e pertanto la sua prestazione era limitatissima.
Le prime vere locomotive da treno merci furono acquisite sul mercato dell'usato a partire dal 1969:
• Locomotiva diesel tipo V 36: 2 unità con rodiggio "C" provenienti dalla cessata Ferrovia della Val Seriana, da 400
cv, immatricolati LD.61 e LD.62
• Locomotiva Diesel tipo V 200: 3 unità (ex 220 delle DB) immatricolate come 220.006,011 e 049.
13
Ferrovia Suzzara-Ferrara
14
Percorso
Stazioni e fermate
Linea RFI per Modena / → Linea FER per Parma
0
Suzzara (RFI)
Linea RFI per Mantova e Verona
5
Suzzara Vie Nuove
9
Pegognaga
16
San Benedetto Po
Fiume Secchia
23
Quistello
26
San Rocco Mantovano
30
Schivenoglia
Linea RFI per Verona
35
Poggio Rusco (RFI)
Linea RFI per Bologna
41
Magnacavallo
45
Vallazza - Carbonara di Po
49
Sermide
54
Felonica
58
Zerbinate
60
Stellata - Ficarolo
65
Bondeno
73
Vigarano Pieve
Linea per Modena † 1956
77
Porotto
Linea RFI per Bologna / Linea RFI per Ravenna / → Linea FER per
Codigoro
Po di Volano
82
Ferrara (RFI)
Linea RFI per Rovigo e Venezia
Ferrovia Suzzara-Ferrara
Bibliografia
• Alessandro Muratori, Ferrovia Suzzara-Ferrara: passato presente futuro in cento anni di esercizio, Rivoltella,
Editoriale del Garda, 1988. ISBN 8885105009
• Nico Molino, Littorina/Numero speciale Mondo Ferroviario, Rivoltella, Editoriale del Garda, 1991. ISSN
0394-8854
• Nico Molino, Seiseiotto/Numero speciale Mondo Ferroviario, Rivoltella, Editoriale del Garda, 1994. ISSN
0394-8854
• Marco Cacozza, Le ferrovie private in Italia dalle origini agli ultimi anni 70-Tema n.4 tuttoTreno, Albignasego,
Duegi Editrice, 1993.
Collegamenti esterni
• La storia della Ferrovia Suzzara-Ferrara sul sito della Ferrovia Emilia Romagna [27]
• La linea Suzzara-Ferrara [28]: articolo on line di Alessandro Muratori.
Riferimenti
[1] Tra Poggio Rusco e Ferrara in fase di attivazione entro settembre 2009.
[2] Muratori, op. cit., p. 5
[3] Muratori, op. cit., p. 4
[4] Legge 29 luglio 1879, n. 5002 (Serie 2^), per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno. Testo su
wikisource (http:/ / it. wikisource. org)
[5] Muratori, op. cit., p. 98
[6] Muratori, op. cit., p. 5
[7] Muratori, op. cit., p. 6
[8] Muratori, op. cit., p. 5
[9] Muratori, op. cit., p. 5
[10] Muratori, op. cit., p. 6
[11] Muratori, op. cit., pp. 7-9
[12] Muratori, op. cit., p. 98
[13] Muratori, op. cit., p. 57
[14] Muratori, op. cit., p. 15
[15] Muratori, op. cit., pp. 18-19
[16] Muratori, op. cit., pp. 16-17
[17] Muratori, op. cit., p. 19
[18] Muratori, op. cit., p. 98
[19] Muratori, op. cit., p. 28
[20] Muratori, op. cit., p. 38
[21] Muratori, op. cit., pp. 38-53
[22] Muratori, op. cit., pp. 32-36
[23] Muratori, op. cit., p. 57
[24] Muratori, op. cit., p. 5
[25] Comune di Ferrara - Progetto 14 - Monitoraggio 31 dicembre 2007 (http:/ / ferrara. comune. fe. it/ index. phtml?id=1146). URL consultato il
27-05-2008.
[26] Orari FER della Ferrovia Suzzara-Ferrara (http:/ / www. fer-online. it/ orari/ sufe1. pdf) (PDF). URL consultato il 08-05-2008.
[27] http:/ / www. fer-online. it/ Ferrara%20Suzzara. htm
[28] http:/ / www. ilmondodeitreni. it/ suzzaraferrara. htm
15
Ferrovia Ferrara-Codigoro
16
Ferrovia Ferrara-Codigoro
Descrizione generale
Regioni
Emilia-Romagna
Inaugurazione
28 ottobre 1931
Attuale gestore
→ Ferrovie Emilia Romagna
Precedenti gestori FTP (1931-1933)
FP (1933-2002)
Lunghezza
53 km
Scartamento
normale
Diramazioni
Dogato - Portomaggiore
Tracciato della Ferrara - Codigoro
La ferrovia Ferrara - Codigoro è una linea ferroviaria di proprietà regionale che collega l'importante nodo di
Ferrara alla cittadina di Codigoro.
Attualmente il traffico passeggeri e merci è gestito da → Ferrovie Emilia Romagna (FER) che ha ereditato la linea
dalla Gestione governativa Ferrovie Padane nel 2002.
Storia
La linea tranviaria
La Ferrara-Codigoro nacque inizialmente come tranvia a vapore con scartamento di 1000 mm. La suo costruzione e
il suo esercizio fu affidato nel 1900 alla Società Anonima delle Tramvie Ferraresi a vapore che la inaugurò il 16
gennaio 1901.
Nel 1907, la concessione passò alla Società Anonima delle Ferrovie e Tramvie Padane (FTP) che a metà degli anni
Venti chiese la conversione della linea a ferrovia a scartamento normale.
La linea ferroviaria
La concessione ferroviaria fu ottenuta nel 1926 e l'inaugurazione della nuova linea avvenne il 28 ottobre 1931.
Il 30 maggio 1933 terminò l'attività della linea da parte della FTP, entrata in procedura fallimentare. L'esercizio fu
rilevato il 6 giugno dello stesso anno da parte della Gestione Commissariale Governativa Ferrovie Padane che
effettuò un rinnovamento del materiale rotabile procedendo, tra le altre cose, all'introduzione di locomotive a
trazione diesel.
Nel 2002, la Ferrovie Padane è confluita nella → Ferrovie Emilia Romagna che da quell'anno ha assunto la gestione
della linea.
Ferrovia Ferrara-Codigoro
17
Caratteristiche ferroviarie
Infrastruttura
La ferrovia è dotata di binario singolo a scartamento ordinario di 1435 mm. In quanto linea non elettrificata, la
trazione è diesel.
Materiale rotabile
Tram a vapore:
• Krauss-Maffei;
• Mallet.
Treni:
•
•
•
•
•
Locomotiva FS Gruppo 851;
Automotrice ALn 72;
Automotrice Ln 372;
Automotrice ALn 773;
Automotrice ALn 668.
Percorso
Stazioni e fermate
Linea RFI per Padova / Linea per Copparo † 1956
0
Ferrara (RFI) * 1862
Fiume Po di Volano
→ Linea FER per Suzzara / Linea RFI per Bologna
Linea RFI per Rimini
2
Ferrara Aleotti * 2006
3
Ferrara Porta Reno
12
Cona
14
Quartesana
19
Masi Torello
23
Tresigallo - Correggi
26
Rovereto - San Vito - Medelana
→ Linea per Portomaggiore
29
Dogato
32
Ostellato
35
Migliarino
37
Valcesura
39
Migliaro
43
Massafiscaglia
53
Codigoro
59
Zona industriale Pomposa
Ferrovia Ferrara-Codigoro
18
Progetti
La diramazione Dogato - Ostellato
La diramazione Portomaggiore - Dogato, di circa 10 chilometri, sarebbe il collegamento della → ferrovia
Portomaggiore-Bologna, gestita sempre dalla FER, alla stazione di Dogato. Attualmente l'ingresso presso la stazione
di Portomaggiore è impedito da un mancato accordo fra RFI e la società ferroviaria emiliana.
Il servizio ferroviario metropolitano di Ferrara
Attualmente (ottobre 2009) sono in
corso lavori di potenziamento del nodo
ferroviario di Ferrara; al termine dei
lavori (2011) la FER prevede di
attivare un servizio ferroviario
metropolitano sulla tratta urbana
(stazione RFI - Quartesana).
I lavori consistono nell'interramento
della tratta presso la stazione di Porta
Reno e nella costruzione di nuove
fermate urbane. Inoltre verrà attivata
Pianta della linea
una variante di tracciato, a doppio
binario, fra le stazioni di Cona e Città
del Ragazzo, per servire il nuovo Polo Ospedaliero Sant'Anna attualmente in costruzione.
La linea sarà integrata alla rete degli autobus urbani; è stato ipotizzato anche un sistema di tram-treno, per servire
meglio le zone centrali della città (corso Giovecca e corso Cavour).
Altri interventi, non riguardanti l'attivazione del servizio metropolitano, consistono nella deviazione della linea RFI
per Rimini, che transiterà anch'essa per la nuova stazione sotterranea di Porta Reno, e nella costruzione di un
raccordo diretto fra questa stazione e la → linea FER per Suzzara e Parma.
Il servizio metropolitano avrà 11 fermate:
Fermata
Ferrara (RFI)
Ingegneria
Aleotti
Apertura
Interscambi
Binari
1862
Ferrovia Padova - Bologna (RFI)
Ferrovia Ferrara - Ravenna (RFI)
→ Ferrovia Ferrara - Suzzara (FER)
2
-
1
in costruzione
2006
1
Ferrara Porta Reno
1931
(in corso di
interramento)
Area Rivana
in costruzione
-
1
Boschetto
in costruzione
-
1
San Bartolo
in costruzione
-
1
Ricciarelli
in costruzione
-
1
Città del Ragazzo
in costruzione
-
2
Ferrovia Ferrara-Codigoro
19
in costruzione
-
2
Cona
1931?
-
1
Quartesana
1931?
-
1
Ospedale di Cona
Voci correlate
• Ferrovie italiane
• Tram interurbano
• Elenco di linee tranviarie italiane
Collegamenti esterni
• Storia delle Ferrovie Padane sul sito della Ferrovie Emilia Romagna [1]
• Pagina del Mondo dei treni sulla Ferrara-Codigoro [2]
Riferimenti
[1] http:/ / www. fer-online. it/ Ferrovie%20Padane. htm
[2] http:/ / www. ilmondodeitreni. it/ ferrara-codigoro. html
20
Le linee bolognesi
Ferrovia Portomaggiore-Bologna
Descrizione generale
Soprannome
Regioni
La Veneta
Emilia-Romagna
Inaugurazione
1887
Attuale gestore
→ FER
Precedenti gestori Società Veneta (poi SVA)
TraRo
GCG FBP
Lunghezza
45 km
Scartamento
1435 mm
Elettrificazione
3000 V CC
Diramazioni
Budrio – Medicina – Massalombarda
Portomaggiore – Dogato (non ancora attiva)
Note
nonostante l'elettrificazione, la trazione è diesel
La ferrovia Portomaggiore – Bologna è una ferrovia di proprietà regionale, gestita dalla società → Ferrovie Emilia
Romagna (FER), che collega Portomaggiore a Bologna unendo così la zona meridionale del ferrarese alla città
felsinea.
È la più importante linea gestita dalla FER in termini di passeggeri trasportati[1] .
Tra i centri attraversati dalla linea spiccano Budrio e Molinella, centri agricoli e di artigianato di fondamentale
importanza regionale. Il servizio giornaliero garantisce un collegamento diretto tra il nodo ferroviario di Bologna e la
ferrovia Ferrara-Ravenna-Rimini.
Storia
Il primo concreto progetto di collegamento tra Bologna e l'hinterland settentrionale venne varato nel 1879. Il 3
ottobre 1882 fu accordata alla Società Veneta per Imprese e costruzioni pubbliche la concessione di una linea
ferroviaria che collegasse Bologna a Budrio; da questa cittadina si sarebbero poi diramati due tronchi: il primo si
sarebbe diretto a Massalombarda, il secondo a Portomaggiore. I lavori ebbero inizio solo nel 1885 e si conclusero nel
1887: il 21 maggio fu inaugurato il tronco fra Bologna San Vitale e Budrio, seguito il 16 agosto dal Budrio –
Molinella e il 21 dicembre dal Molinella – Portomaggiore[2] .
L'ultimo tratto ferroviario, tra Bologna San Vitale e Bologna Centrale, fu inaugurato l'anno dopo[3] , ma fu impiegato
solo per il trasporto di merci. San Vitale rimase la stazione terminale per il servizio viaggiatori.
La Società Veneta effettuava tre/quattro corse per viaggiatori giornaliere nei due sensi utilizzando un parco di otto
locomotive a vapore impiegate anche per un discreto servizio merci. La produttività si mantenne buona fino alla
seconda guerra mondiale che inferse consistenti danni alle infrastrutture provocando l'interruzione del servizio
ferroviario. Questo riprese gradualmente ma solo nel 1952 sull'intera relazione. La trazione diesel venne usata seppur
in maniera incostante a partire dagli anni trenta quando la Veneta acquisì un certo quantitativo di automotrici di
Ferrovia Portomaggiore-Bologna
21
costruzione Stanga/Man ma fu a partire dal 1957 che avvenne la reale dieselizzazione della linea con l'acquisto di
nove locomotive Diesel-elettriche del gruppo DE.424.
Il 30 maggio 1964 venne chiusa al traffico la diramazione Budrio – Massalombarda che fu sostituita da autoservizi.
Nel 1969 in seguito allo scorporo della Società Veneta fu creata la Società Veneta Autoferrovie (SVA) che rilevò
l'esercizio della linea e che iniziò l'ammodernamento del materiale rotabile con l'acquisto di nuove automotrici del
tipo 668, prima della serie 1800 poi della serie 1000, e di alcune locomotive diesel usate di vario tipo.
Al fine di facilitare un'eventuale pubblicizzazione, negli anni ottanta la Società Veneta procedette a scorporare la
SVA e ad assegnare le singole concessioni ferroviarie a società autonome. Per la Portomaggiore-Bologna fu
costituita la Società per Azioni Trasporti Romagnoli (TraRo) a cui venne assegnato l'esercizio ferroviario il 1
gennaio 1981[4] . Nel 1986, scaduta la concessione, la ferrovia passò alla Gestione commissariale governativa delle
Ferrovie Venete - Ferrovia Bologna-Portomaggiore, indicata sui rotabili con l'acronimo FBP che sostituì il
precedente TraRo. Inizialmente la sede della Gestione Commissariale era posta a Padova presso la sede della defunta
SVA, per poi passare nel 1989 a Bologna[5] . Qualche anno dopo fu prolungato l'attestamento dei treni a Bologna
Centrale FS creando inoltre un servizio con fermate nuove a carattere Suburbano e vennero acquisite automotrici e
rimorchiate del tipo 663[6] .
In seguito della Legge 422 del 1997, la proprietà della linea è stata trasferita alla regione Emilia-Romagna. Durante
la fase di transizione, tra il 1997 e il 2001, l'amministrazione della Gestione Commissariale della linea fu affidata alle
Ferrovie dello Stato[7] . Il 31 dicembre 2000 la Regione Emilia Romagna costituì la società → Ferrovie Emilia
Romagna (FER) di cui detiene il 59,44% del capitale, mentre il rimanente è stato suddiviso in quote paritarie del 5,7
% tra Provincia di Bologna, Provincia di Ferrara, Provincia di Mantova, Provincia di Modena, Provincia di Parma,
Provincia di Ravenna, Provincia di Reggio Emilia e Provincia di Rimini. Nel corso del 2001, la nuova società
assunse la gestione della ferrovia.
La FER ha proceduto ad elettrificarla. L'obiettivo del prossimo futuro è impiegarla assieme alla linea
Bologna-Vignola per un servizio suburbano Vignola – Portomaggiore all'interno del servizio ferroviario
metropolitano bolognese. I lavori di elettrificazione sono stati completati nel giugno 2008.
Permangono tuttavia ancora disagi dell'utenza pendolare per problemi infrastrutturali di vario genere per i quali la
linea è stata oggetto di incontri di discussione e confronto tra la Regione Emilia Romagna, Associazione dei
Pendolari e la FER.
Dal 3 Agosto 2009 circola sulla Bologna-Portomaggiore il primo degli otto nuovi autotreni diesel ATR 220 prodotti
dalla Pesa Bydgoszcz e acquistati dalla FER per il servizio viaggiatori delle sue linee.
Caratteristiche
La linea è a binario singolo a scartamento ordinario da 1435 mm. Le rotaie adottate sono di tipo Vignoles. La
ferrovia è inoltre elettrificata a 3000 volt a corrente continua.
Materiale rotabile
Agli inizi e fino al secondo dopoguerra:[8]
• Locotender gruppo SV 22, di costruzione Esslingen, rodiggio B 1, 8
unità.
• Locotender gruppo SV 34, di costruzione Henschel & Sohn,
rodiggio C, 3 unità.
ALn 668 in livrea FER. Treno caratteristico della
linea ferroviaria
• Locotender gruppo SV 35, di costruzione SLM, rodiggio 1 C, 3 unità.
dagli anni 30 in poi
• Automotrici Stanga/Man del gruppo SV ADn 500 (da 501 a 509) + 7 rimorchiate.
Ferrovia Portomaggiore-Bologna
Dal dopoguerra:[9]
•
•
•
•
•
Locomotiva diesel gruppo SV DE 424: 3 unità
automotrici ALn 668 tipo 1880: 2 unità
automotrici ALn 668 tipo 1000: 2 unità
automotrici ALn 663: 5 unità
Locomotiva DE 341.501[10]
La linea è oggi a trazione diesel ed i collegamenti sono prevalentemente effettuati da automotrici Fiat Ferroviaria del
tipo ALn668, ALn 663 e Ln882. Sono rotabili che la → Ferrovie Emilia Romagna ha ereditato dalla precedente
Gestione commissariale governativa delle Ferrovie Venete - Ferrovia Bologna Portomaggiore e dalle Ferrovie
Padane. Si presentano con la caratteristica livrea della società ferroviaria emiliana.
È in corso il rinnovamento del materiale rotabile con l'acquisto di locomotori E 464 e materiale rimorchiato Vivalto.
Recentemente le FER hanno ordinato otto moderni treni del tipo ATR220 per affiancare e poi sostituire i rotabili più
obsoleti e soggetti ad avarie. Sono già stati consegnati (ad agosto 2009) i primi tre ATR 220-026, 220-027, 220-028
dei quali uno è già entrato in servizio sulla Bologna-Portomaggiore. La prima corsa delle altre due unità è avvenuta
lunedì 3 agosto 2009.
Percorso
→ Diramazione per Dogato (non ancora attiva)
Linea RFI per Ferrara
0
Portomaggiore (RFI)
Linea RFI per Rimini / Linea per Bando (dismessa)
5
Consandolo
Traghetto - Ospital Monacale
10
fiume Reno
Molinella
12
Guarda
14
Mezzolara
19
torrente Idice
Budrio Centro
25
Linea per Massa Lombarda † 1964
Budrio
26
22
Ferrovia Portomaggiore-Bologna
Castenaso
32
Castenaso Stellina
33
Ca' dell'Orbo
34
Villanova
35
Roveri
37
Bologna Via Larga
39
Linea RFI per Ancona
Cintura ferroviaria di Bologna
Linea RFI per Firenze
Bologna Rimesse
40
Bologna S.Vitale
41
Bologna Centrale (RFI)
45
Linea RFI per Padova / Linee RFI per Verona e Milano (Trad. e AV/AC) / Linea RFI per Pistoia e → Linea FER per Vignola
La diramazione Budrio-Medicina-Massalombarda, dismessa dal 1964, di recente è stata proposta come pista ciclabile
per itinerari eno-gastronomici all'interno della provincia di Bologna.
23
Ferrovia Portomaggiore-Bologna
Bibliografia
• TuttoTreno-Tema n.4, Le ferrovie private in Italia dalle origini agli ultimi anni '70,Duegi
Editrice.Albignasego,1993
• R. Cocchi, Alessandro Muratori, Ferrovie secondarie italiane: La ferrovia Bologna Portomaggiore, Desenzano,
Mondo Ferroviario, 1992.
• Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, Ponte San Nicolò, Duegi Editrice, 2005.
Voci correlate
•
•
•
•
Società Veneta
→ Ferrovie Emilia Romagna
Ferrovie italiane
Storia delle ferrovie in Italia
Riferimenti
[1] Fonte:FER,dato confermato anche per il 2009 come consultabile presso http:/ / www. fer-online. it/ News141. htm par. 2
[2] Cornolò, 2005, op. cit., p. 24
[3] Secondo il Cornolò fu completato già il 3 novembre 1887. Vedi Cornolò, 2005, op. cit., p. 24
[4] Cornolò, 2005, op. cit., p. 10
[5] Cornolò, 2005, op. cit., p. 11
[6] Cocchi & Muratori, 1992, op. cit., pp. 157-158
[7] Cornolò, 2005, op. cit., p. 11
[8] Cocchi & Muratori, 1992, op. cit.
[9] Cocchi & Muratori, 1992, op. cit., p. 164
[10] Cocchi & Muratori, 1992, op. cit.
24
Ferrovia Casalecchio-Vignola
25
Ferrovia Casalecchio-Vignola
Descrizione generale
Regioni
Emilia-Romagna
Inaugurazione
1938
Chiusura
1967 (passeggeri)
1995 (merci
Riapertura
2004
Attuale gestore
→ FER
Precedenti gestori APT
ATC
FBV (2004-2009)
Lunghezza
24 km
Scartamento
normale
Elettrificazione
3000 V CC
La ferrovia Casalecchio-Vignola è una ferrovia suburbana in Emilia-Romagna.
Verrà integrata nel servizio ferroviario metropolitano bolognese.
Storia
La ferrovia fu costruita fra il 1931 e il 1938 per sostituire la tranvia a vapore divenuta obsoleta.
Dopo i danni della seconda guerra mondiale, fu riattivata completamente solo nel 1955.
Nel 1967 fu chiusa al traffico passeggeri, restando in attività per il trasporto di merci, che rimase in funzione, con
alterne fortune, fino al 1995.
Nel 1996 si iniziarono lavori di potenziamento finalizzati all'istituzione di un servizio ferroviario suburbano tra la
stazione di Portomaggiore e quella di Vignola che passasse attraverso la stazione di Bologna Centrale. La ferrovia è
stata quindi riattivata nel 2003 fino a Bazzano e, nel 2004, fino a Vignola, provvisoriamente a trazione diesel. La
gestione dell'infrastruttura fu affidata alla Società Suburbana FBV, che includeva l'ATC e la → Ferrovie Emilia
Romagna S.r.l. (FER). La FER curava, invece, il servizio ferroviario.
Dal 1º febbraio 2009 anche la gestione dell'infrastruttura è passata alla FER.
Caratteristiche
La linea è a binario singolo, elettrificato a 3000 volt a corrente continua. È alimentata a sbalzo dalla sottostazione
elettrica della rete RFI di Casalecchio/Santa Viola.
La ferrovia è dotata di Comando Centralizzato del Traffico (CTC). L'esercizio è affidato al Dirigente Centrale
Operativo della stazione di Casalecchio Garibaldi.
Percorso, stazioni e fermate
Ferrovia Casalecchio-Vignola
26
Linea RFI per Bologna
Casalecchio di Reno (vecchia)
0
Casalecchio Garibaldi (RFI) / per Casalecchio (RFI)
Linea RFI per Pistoia
1
Ceretolo * 15.9.2003
Autostrada A1 - Strada Europea E35
2
Casalecchio Palasport * 1993
3
Riale
4
Pilastrino * 15.9.2003
5
Zola Predosa
7
Ponte Ronca
Chiesa Nuova
9
Via Lunga * 15.9.2003
Crespellano
13
Muffa
14
Torrente Samoggia
Bazzano / Linea per Spilamberto
17
Savignano Mulino
20
Savignano Comune
21
Fiume Panaro
Linea per Modena † 1972
Vignola (rete modenese) / Vignola (rete bolognese)
24
Ferrovia Casalecchio-Vignola
Voci correlate
• Ferrovie italiane
Collegamenti esterni
• Sito della FER, azienda che gestisce la linea [5]
27
28
Le Reggiane
Ferrovie Reggiane
Le Ferrovie Reggiane sono un insieme di ferrovie
concesse a trazione diesel colleganti il capoluogo
Reggio Emilia con i centri vicini.
Il servizio era operato inizialmente dal CCFR
Consorzio
Cooperativo
Ferrovie
Reggiane,
successivamente dalla ACT Azienda Consorziale
Trasporti Reggio Emilia, infine dal 01/01/2009 da →
Ferrovie Emilia Romagna.
Rete
• → Reggio Emilia - Guastalla, 28 km, inaugurazione
1883/87
• → Reggio Emilia - Ciano d’Enza, 26 km,
inaugurazione 1907-11
• → Reggio Emilia - Sassuolo, 22 km, inaugurazione
1883/87
Linee soppresse
La rete delle ferrovie reggiane alla sua massima estensione (1950)
• Bagnolo in Piano - Correggio - Carpi, lunghezza 18,753 km, inaugurazione 1886-87, chiusa nel 1955
• Barco - Montecchio Emilia, lunghezza 3,665 km, inaugurazione 1909, chiusa nel 1955
• Reggio Emilia - Boretto, lunghezza 27,78 km, inaugurazione 1927, chiusa nel 1955
Storia
Nel 1859 venne aperta la linea Bologna-Piacenza. Ciò promosse varie iniziative nelle province di Modena, Reggio
Emilia e Parma volte alla costruzione di linee di collegamento. Nel 1860 a Reggio un comitato cittadino approntò il
progetto di una Reggio-Lucca con diramazione per La Spezia. La prima tratta realizzata fu la tratta Reggio - Ventoso
(fraz. di Scandiano) della → linea per Sassuolo. Seguirono la → Reggio - Guastalla con diramazione Bagnolo - Carpi
e il prolungamento da Scandiano a Sassuolo. Dette linee erano gestite dalla SAFRE (Società Anonima per le Ferrovie
di Reggio Emilia) a capitale privato.
Nel 1900 l'Amministrazione Provinciale propose la → Reggio - Ciano cercando di affidarne costruzione ed esercizio
alla SAFRE ma con la partecipazione delle cooperative ai lavori di costruzione.
La SAFRE rifiutò l'accordo e nel 1904 la costruzione e l'esercizio della Reggio-Ciano vennero affidati al Consorzio
Cooperativo di Produzione e Lavoro, costituitosi con l’unione di 27 cooperative. Nonostante lo scetticismo diffuso la
Reggio - Ciano venne terminata nel 1910. Il Consorzio la gestì onorevolmente, ottenendo nel 1936, con nuova
denominazione CCFR (Consorzio Cooperativo Ferrovie Reggiane) anche la gestione delle due linee della SAFRE,
messa in liquidazione perché dissestata finanziariamente.
Il Consorzio nel 1975 è confluito nell'attuale ACT (Azienda Consorziale Trasporti Reggio Emilia).
Ferrovie Reggiane
29
Negli anni 2000 sul tratto Reggio-Bagnolo della linea → Reggio - Guastalla sono stati compiuti ampi interventi di
trasformazione in vista dell'istituzione di un servizio ferroviario metropolitano. L'attivazione dei servizi sarà però
subordinata al termine dei lavori relativi al nodo MedioPadano dell'Alta Velocità, nonché ai risultati che usciranno
del processo di progettazione partecipata del Piano della Mobilità.
Dall'1 gennaio 2009 l'ACT ha ceduto a → FER, di cui è diventata azionista, la rete ferroviaria.
Voci correlate
• Ferrovie modenesi
Collegamenti esterni
• Immagini ACT su Photorail.com [1]
• Sito ufficiale FER [2]
• Sito ufficiale ACT [3]
La ALn 668 della ACT in livrea azzurro-grigio e rosso (anni '90) e arancio (anni '80)
Riferimenti
[1] http:/ / www. photorail. com/ phr2-le%20concesse/ azienda_consorziale_trasporti. htm
[2] http:/ / www. fer-online. it/
[3] http:/ / www. actre. it
Ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo
Descrizione generale
Regioni
Emilia-Romagna
Inaugurazione
1883-1887
Attuale gestore
→ FER
Precedenti gestori SAFRE (1883-1936)
CCFR (1936-1975)
ACT (1975-2009)
Lunghezza
23 km
Scartamento
normale
Elettrificazione
no
La Ferrovia Reggio-Emilia-Sassuolo è una linea ferroviaria gestita dalla → Ferrovie Emilia Romagna. Fu costruita
dalla SAFRE nel 1883. Il primo tratto ad essere inaugurato fu la tratta Reggio Emilia-Scandiano-Ventoso, dove la
ferrovia terminava presso una fabbrica di calce. In seguito venne inaugurato il tratto fino a Sassuolo. Nel 1936 la
gestione della linea passò al CCFR che nel 1975 divenne ACT.
Ferrovia Reggio Emilia-Sassuolo
30
Percorso, stazioni e fermate
Linee per → Ciano d'Enza (FER) e Milano (RFI) / → Linea FER per
Guastalla
0,00
Reggio Emilia RFI
Linea RFI per Bologna
0,50
Reggio Emilia Ospizio
1,00
Reggio Emilia C.C. 22
5,00
Reggio Emilia Due Maestà
8,00
Bosco
Pratissolo
11,00
Scandiano
12,00
Chiozza
14,00
Casalgrande
16,00
Dinazzano
18,00
Villalunga
20,00
Veggia
21,00
Sassuolo → Linea FER per Modena
23,00
Ferrovia Reggio Emilia-Guastalla
31
Ferrovia Reggio Emilia-Guastalla
Descrizione generale
Regioni
Emilia-Romagna
Inaugurazione
1883-1887
Attuale gestore
→ FER
Precedenti gestori SAFRE (1883-1936)
CCFR (1936-1975)
ACT (1975-2009)
Lunghezza
29 km
Scartamento
normale
Elettrificazione
in elettrificazione a 3000 V cc
Percorso, stazioni e fermate
Linea RFI per Bologna / → Linea FER per Sassuolo
0
Reggio Emilia (RFI)
Linea RFI per Milano / → Linea FER per Ciano d'Enza
2
Reggio S. Croce * 1926
Linea per Boretto † 1955
3
Mancasale
Autostrada A1 - Strada europea E35
Linea RFI Milano - Bologna (AV/AC)
6
Pratofontana
8
Bagnolo in Piano
Linea per Carpi † 1955
8
Bagnolo Soave
Pieverossa
10
San Tomaso
12
Vezzola
13
San Giovanni
14
Novellara
18
Ferrovia Reggio Emilia-Guastalla
32
San Bernardino
22
San Giacomo
26
→ Linea FER per Parma
Guastalla
29
→ Linea FER per Suzzara
Ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza
Descrizione generale
Regioni
Emilia-Romagna
Inaugurazione
1907-1911
Attuale gestore
→ FER
Precedenti gestori CCPR (1907-1936)
CCFR (1936-1975)
ACT (1975-2009)
Lunghezza
26 km
Scartamento
normale
Elettrificazione
no
Percorso, stazioni e fermate
Linea RFI per Bologna / → Linea FER per Sassuolo
0,00
Reggio Emilia RFI
→ Linea FER per Guastalla
1,00
Reggio viale Piave
Linea RFI per Milano
1,20
via Fanti - Tribunale
1,80
Reggio S. Stefano
2,50
C.C. 2
8,00
Codemondo
Cavriago
10,00
Ferrovia Reggio Emilia-Ciano d'Enza
33
C.C. 7
10,50
C.C. 9
12,70
Barco
13,00
Linea per Montecchio
Fossa
15,00
Bibbiano
17,00
Bibbiano via Monti
17,50
Corniano
18,00
Piazzola
19,00
San Polo
23,00
Ciano via Tedaldo
25,00
Ciano
26,00
34
L'ultima modenese
Ferrovia Modena-Sassuolo
Descrizione generale
Regioni
Emilia-Romagna
Inaugurazione
1881 (a scartamento ridotto)
Attuale gestore
→ FER
Precedenti gestori FSMMF (1881-1917)
SEFTA (1917-1976)
ATCM (1976-2008)
Lunghezza
19 km
Scartamento
normale (dal 1932)
Elettrificazione
sì
La ferrovia Modena - Sassuolo è una linea ferroviaria gestita dalle → Ferrovie Emilia Romagna.
Fu costruita nel 1881 dalla Società Anonima Ferrovia Sassuolo Modena Mirandola Finale (FSMMF), che aveva
ottenuto in concessione anche la Modena - Mirandola. Inizialmente era a scartamento ridotto (950 mm) con trazione
a vapore.
Questa linea era anche conosciuta come “al trenèin dal còcc”:in dialetto modenese il “cuccio” era la spinta iniziale
che veniva impressa ai treni in partenza da Sassuolo che, sfruttando la lieve e regolare pendenza fino a Modena,
congiungevano i due centri senza altro tipo di propulsione, raggiungendo velocità comprese fra i 20 ed i 30 km/h.
Erano anche detti “treni a gravità”, e permettevano un notevole risparmio energetico, in termini di carbone non
consumato. Pare che in testa venisse sistemato un carico pesante, un vagone di sabbia o maiali, per aumentarne la
trazione verso valle. Ne era previsto solo uno al giorno, senza (ovviamente) fermate intermedie, portati a due durante
la prima guerra mondiale.
Nel 1917, l'esercizio passò alla SEFTA, nata dalla fusione della FSMMF con la FMV. La società procedette al
passaggio dello scartamento a quello normale tra il 1929 e il 1932. Durante il periodo dei lavori i binari erano a
doppio scartamento, in modo che il servizio non fosse interrotto. Nello stesso tempo, avvenne l'elettrificazione della
linea.
Nel 1970, la linea rimase l'unica sopravvissuta di tutta la rete delle ferrovie provinciali.
Il 26 gennaio 2004 il tratto Modena Stazione Piccola - Modena RFI è stato modificato e parzialmente riconvertito,
eliminando i numerosi passaggi a livello incustoditi. In particolare, da piazza Manzoni la linea è stata interrata,
sottopassando la via Vignolese e la via Emilia, quindi torna in superficie a circa un chilometro dalla Stazione
Centrale, sovrappassa via Divisione Acqui e con una curva raggiunge la Stazione Centrale presso Piazza Dante.
Il treno che la percorre è soprannominato "Gigetto".
Ferrovia Modena-Sassuolo
35
Percorso, stazioni e fermate
Linea RFI per Milano / Linea RFI per Mantova
0
Modena RFI
Linea per Mirandola † 1964
Linea RFI per Bologna / Linea per Ferrara †
1956
2
Modena Policlinico * 2004
3
Modena Piazza Manzoni
Linea per Vignola † 1972
Autostrada A1 - Strade Europee E35-E45
7
Fornaci
9
Baggiovara Ospedale
Baggiovara
10
Casinalbo
11
Formigine
13
Fiorano
16
Quattroponti
18
Sassuolo → Linea FER per Reggio Emilia
19
Fonti e autori del articolo
Fonti e autori del articolo
Ferrovie Emilia Romagna Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27017371 Contributors: A7N8X, Actarux, Akuankka, Anthos, Citaro, Friedrichstrasse, Gabrio, Llorenzi, MM,
Marcolambruschi, Mattia90rn, Moliva, Orson69, Pil56, RobertoITA, Sailko, UgoEmme, Wikipedia Express, Ysogo, 41 anonymous edits
Ferrovia Parma- Suzzara Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27253754 Contributors: Axpde, Friedrichstrasse, Lombardelli, Moliva, Pil56
Ferrovia Suzzara- Ferrara Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27253817 Contributors: Anthos, Friedrichstrasse, Gabrio, Gdbalista, Giornada, Marcolambruschi, Massic80,
Moliva, Orion21, Pil56, Sandr0, 10 anonymous edits
Ferrovia Ferrara- Codigoro Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27252345 Contributors: Anthos, Friedrichstrasse, Iltoso, Mentnafunangann, Moliva, Orion21, Pil56
Ferrovia Portomaggiore- Bologna Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27167889 Contributors: Aldo A., Anthos, Carlomorino, Fantasma88, Friedrichstrasse, Gabrio, Horatius,
Mattia90rn, Mizardellorsa, Moliva, Orion21, Pil56, Pipep, Pracchia-78, RiccardoBrusori, RobertoITA, Spigolino, Undertaker84, Yuma, 26 anonymous edits
Ferrovia Casalecchio- Vignola Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27152826 Contributors: Anthos, Axpde, Friedrichstrasse, Moliva, 6 anonymous edits
Ferrovie Reggiane Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=26022703 Contributors: .mau., Anthos, Demart81, Frazzone, Friedrichstrasse, Gabrio, Lombardelli, Marcolambruschi,
Mattia90rn, Moliva, Orson69, Ossessionatodallalibertà92, PersOnLine, Pil56, Salli, Sinigagl, Yossarian99, 13 anonymous edits
Ferrovia Reggio Emilia- Sassuolo Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27023234 Contributors: Axpde, Friedrichstrasse, 3 anonymous edits
Ferrovia Reggio Emilia- Guastalla Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27164295 Contributors: Friedrichstrasse
Ferrovia Reggio Emilia- Ciano d'Enza Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=26899873 Contributors: Carnby, Friedrichstrasse
Ferrovia Modena- Sassuolo Source: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=27014045 Contributors: Axpde, Friedrichstrasse, Moliva, 1 anonymous edits
36
Fonti, licenze e autori delle immagini
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User:Friedrichstrasse
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Augiasstallputzer, Axpde, Platte, Wiebevl
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