24/156-159 Wikipedia+tecnonews
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INTERNET / PARLA IL CREATORE DI WIKIPEDIA Mister Wiki La sua enciclopedia on line è più ricca e consultata della Britannica. E ora vuole rivoluzionare l’intero sapere. A partire dai libri colloquio con James Wales di Arianna Dagnino 156 a superato l’Enciclopedia Britannica per estensione, numero di utenti e traffico generato (400 milioni di pageviews al mese) ed è un fenomeno a partecipazione volontaria di portata mondiale. Questa è oggi Wikipedia (www.wikipedia.org), l’enciclopedia libera on line plurilingue su base collaborativa, costruita su una piattaforma aperta che consente a chiunque di inserire nuovi aggiornamenti o modificare le voci già redatte. La sola versione inglese conta oltre 600 mila articoli e H definizioni, ma anche nelle altre 39 lingue oggi attive (tra cui l’italiano, il russo, il cinese, il magiaro) la mole di dati giornalmente inseriti continua a crescere. E oggi questa summa in divenire della conoscenza umana, prodotta da schiere di anonimi estensori, sta proponendo il suo modello gratuito e partecipativo anche in altri campi del sapere: dalla manualistica ai testi scolastici, dai dizionari multilingua alla produzione di news. Il fondatore di tutto questo, Jimmy Wales, non di rado si è sbilanciato in una serie di dichiarazioni che potrebbero suonare azzardate, se non ci fosse alle sue spalle il fenomeno di Wikipedia a farle risuonare persino profetiche. Fra queste è già entrata negli annali di Internet quella rilasciata alla comunità dei blogger di Slashdot: «Certo, vedrei l’Enciclopedia Britannica come concorrente, se non fosse che il loro business è destinato a scomparire entro cinque anni». Del resto Wales ha una missione nel mondo e intende svolgerla fino in fondo: «Far arrivare una copia di Wikipedia a ogni singola persona del pianeta nella sua propria lingua. Immaginate un mondo in cui ogni singolo individuo possa avere accesso libero (cioè gratuito) alla summa di tutta la conoscenza umana, liberandola dal giogo della proprieL’espresso tà intellettuale». Com’è nata Wikipedia? Foto: Sasse, Laif / Contrasto, D. Dainelli / Contrasto TECNOLOGIA Lavoro per un mondo in cui tutti abbiano accesso gratuito a tutta la conoscenza umana na riceve un regolare stipendio: il capo dei programmatori». Qual è l’aspetto più entusiasmante della sua attività per Wikipedia? E quello più frustrante? «Sono due facce della stessa medaglia: i miei spostamenti in giro per il mondo per far conoscere il nostro progetto. Nel 2005 visiterò 30 Paesi, dall’India alla Finlandia, dal Giappone a Israele (qui il piano dettagliato delle trasferte: http://meta. wikimedia.org/wiki/User: Jim bo_Wales, ndr). È un’esperienza unica, che però purtroppo mi tiene lontano da mia moglie e da mia figlia, che ha solo quattro anni e mezzo». «L’idea di base era quella di condividere tutto il sapere con tutta l’umanità, creando un’enciclopedia libera redatta su base volontaria: peraltro era proprio questo il sogno originale di Internet prima dell’era dei pop up Come sta reagendo il mondo pubblicitari e dello spamaccademico? Non c’è la preocming selvaggio. Avevo già cupazione di perdere il conprovato a fare qualcosa di trollo sulla certificazione della questo tipo creando Newconoscenza umana? pedia, ma il suo sistema di «No, nella maggior parte accesso gerarchicizzato era Jimmy Wales: Sopra: un ragazzo dei casi gli accademici si ditroppo complesso. Solo nel in biblioteca. A sinistra: un’area mostrano estremamente 2001 avviai Wikipedia, al- dell’aeroporto di Francoforte collaborativi ed entusiasti l’inizio finanziandola intenei confronti di Wikipedia. ramente di tasca mia. Ora il progetto appar- Sono addirittura stato fatto membro del Bertiene all’organizzazione non profit Wikime- man Center di Harvard e invitato a tenere ledia Foundation, di cui sono fondatore e pre- zioni in università quali Stanford, Oxford, sidente». Cornell e Berkeley». Ci sono persone pagate per la loro attività a favore di Wikipedia? «C’è uno staff che si occupa di gestire i server e di monitorare gli inserimenti delle varie voci, ma è interamente composto da volontari, me compreso. Solo una perso23 giugno 2005 Non trova alcun problema nel sapere prodotto “dal basso”? Il cosiddetto “peer review” (la pratica del controllo da parte dei “pari” nella validazione delle opere in campo scientifico) viene sovvertito dai processi aperti e democratici intrinseci a Wikipedia. Lei non ha mai dubbi sui L’Abc della cultura aperta WIKI Un wiki è un sito collaborativo creato dall’azione collettiva di molti autori. Simile a un blog nella struttura e nella logica, consente a chiunque di scrivere, editare, correggere o aggiornare testi (inclusi i lavori scritti da altri) che sono stati inseriti su Internet attraverso una particolare interfaccia. Il blog, a differenza del wiki, generalmente viene scritto da un unico individuo e non consente ai visitatori di modificare il contenuto dei post (messaggi) originali, ma solo di aggiungere commenti a piè di pagina. Il primo wiki è stato sviluppato nel 1995 da Ward Cunningham e il suo nome richiama un termine hawaiano (“wiki wiki”, cioè “veloce” o “informale”), considerata l’agilità e la rapidità di coinvolgimento degli internauti. MEDIAWIKI È il programma “open source” (sotto la licenza Gnu General Public License per il free software), sviluppato da un gruppo di volontari, su cui gira Wikipedia, Ogni pagina presente su Wikipedia ha un link, “edit this page”, cliccando il quale si può direttamente leggere il testo e in caso editarlo. I cambiamenti vanno on line immediatamente nella sezione “recent changes page”, in modo che tutti gli iscritti possano controllarlo e in caso ricorreggerlo o cancellarlo, qualora vi fossero imprecisioni o addirittura malevoli sbagli. Ogni iscritto può avere una “watch list”, una lista di argomenti specifici (su cui è particolarmente ferrato) da controllare. TECNOLOGIA TecnoNews a cura di Alessandro Gilioli Entertainment «Ogni processo ha punti di forza e di debolezza. I processi accademici tradizionali funzionano molto bene per quello che è il loro scopo: pubblicare articoli su riviste accademiche specializzate. E i processi tipici di Wikipedia non li possono né mai li potranno sostituire. Ma per riassumere e condensare la conoscenza, Wikipedia è il miglior strumento oggi a nostra disposizione. Il vecchio modello broadcast, in cui una élite produce pensieri e li invia al mondo, non scomparirà mai del tutto, ma ora deve confrontarsi con un modello di comunicazione del sapere più interattivo (a doppio senso, non più a senso unico), in cui le comunità giocano nuovi ruoli, entrando in aree di influenza a loro finora interdette». Chiunque in Wikipedia può creare nuove voci e apportare cambiamenti all’interno delle voci già WIKIBOOKS È una sezione aperta recentemente su Wikipedia dalla WikiMedia Foundation e dove una crescente comunità di persone sta lavorando per mettere a disposizione gratuitamente libri di testo scolastici per ogni livello di apprendimento (dalla scuola elementare all’università) e su ogno tipo di argomento. WIKINEWS Sempre su Wikipedia si trova ora - su base sperimentale - anche un tentativo di notiziario globale, con articoli, approfondimenti e reportage scritti dai vari collaboratori (tutti volontari) sparsi nel mondo. Si possono selezionare le notizie per regione e per argomento. WIKICITIES Dopo il successo di Wikipedia, il suo fondatore, Jimmy Wales, ha deciso di creare un’azienda “for profit” basata sullo stesso concetto. Così è nato Wikicities.com, un sito che ospita inserzionisti pubblicitari paganti dove gruppi di internauti possono creare i loro propri wiki accessibili a tutti e riempirli di contenuti su qualsiasi argomento e in qualsiasi lingua. In questo modo sono già stati creati oltre 300 wiki, da quelli sui computer Mac a quelli che parlano di città reali come Los Angeles, Pechino e Calgary (www.wikicities.com). In italiano è stato creato Wikitalia, un contenitore di fatti e notizie sul nostro Paese, dagli eventi da non perdere ai luoghi della memoria (http://italia.wikicities.com). Video social game redatte. Come controllate i malintenzionati che decidessero di inquinare con dati falsi, o addirittura con forme di spamming, com’è già successo, il vostro lavoro? «Non ci sono “pallottole d’oro” in grado di eliminare i preconcetti e garantire oggettività e neutralità d’approccio. Ma quello che è interessante del modo in cui funziona il processo del Wiki è proprio la sua apertura: se scrivi qualcosa e vuoi che questo sopravviva al processo di revisione degli altri autori Chiunque può aggiungere voci all’opera. Eppure gli errori sono rarissimi La conversione di Bill S WikiNews, WikiBooks, Wiktionary, Wikinews e altro ancora: il raggio di azione di Wikipedia attraverso la Wikimedia Foundation sta estendendosi anche in altre direzioni. Con che obiettivi? «Il percorso e le iniziative futuri della Fondazione dipendono in primo luogo dagli interessi e dalle abilità della nostra comunità. Credo nell’ampliamento delle nostre attività se questo potrà servire a sostenere il movimento per un sapere libero. È mia intenzione far sì che i libri di testo gratuiti accessibili attraverso il nostro progetto Wikibooks possano essere utilizzati per rivoluzionare i processi educativi nei Paesi in via di sviluppo, tagliando i costi dei contenuti». Qual è il modello di business capace di sostenere un progetto così grandioso e a lungo termine? Bastano le donazioni? «Per il momento non abbiamo alcun problema a trovare i soldi che ci servono. E non vedo difficoltà anche per il futuro. Sono sicuro che ce la faremo, perché tutti amano Wikipedia e i grandi ideali che sottostanno a questo progetto. La conferma l’ho avuta non più tardi dello scorso gennaio, quando ho chiesto al mondo 20 mila dollari: in meno di una settimana ne ho raccolti 50 mila». ■ L’espresso di Franco Carlini i è aperta l’era dei Social games, umanitari nei paesi poveri) le difficoltà che cioè dei videogiochi socialmente si incontrano nel fornire un aiuto alimenimpegnati. È un fenomeno che co- tare a coloro che hanno fame, in particolainvolge l’ultima generazione di re nelle zone di conflitto. Altri esempi arrigame designer, che lanciano la lo- vano un po’ da tutto il mondo. In Australia ro sfida: giocare a migliorare la società. un gruppo di designer ha creato “Escape L’ultimo esempio arriva dall’Onu (attra- from Woomera”, un game che ricostruisce verso il Programma Alimentare Mondiale), la condizione dei centri di accoglienza per rifugiati politici. Negli che ha presentato “Food Force”, un videogame d’aArrivano i Usa il team di Persuasive ha messo a punzione contro la fame nel primi giochi Games to “Take back Illinois”, mondo, con l’obiettivo di insegnare ai player (impe- digitali solidali un videogioco che aiuta gnati a dirigere operatori e impegnati a capire come funziona il sistema sanitario americano e sfida a trovare soluzioni per migliorarlo. In Italia, i designer di Molleindustria creano games sui problemi della disoccupazione e della flessibilità lavorativa (www.molleindustria.it). Fra i più gettonati c’è “Tubflex”: nell’anno 2010 il bisogno di mobilità della forza lavoro è cresciuto a dismisura e la Tuboflex, multinazionale del lavoro in affitto, ha creato un complesso sistema di tubature che permettono di dislocare in tempo reale le risorse umane a seconda della domanda. «Anche se la massa di utenti di Wikipedia ha ormai raggiunto numeri da fenomeno globale, la maggior parte dei cambiamenti apportati a Wikipedia viene fatta da un nocciolo duro di utenti. Non si tratta di Il Museo di storia naturale di New York. Sotto: l’Universum milioni di persone, ma di Science Centre di Brema, in Germania una comunità ben affiatata e comunque ristretta, i cui membri sono della comunità, devi farlo in modo che sia fra loro in costante comunicazione - in 40 sufficientemente soddisfacente anche per lingue diverse - via IRC (Internet Relay Chat, chi ha punti di vista diversi dal tuo. E quepopolarissimo sistema di chat) o diretta- sto ovviamente porta a tenersi lontani da mente sulle pagine Web del nostro sito, com- una terminologia troppo pesante o dal redimentando i nuovi articoli e i nuovi inseri- gere una storia secondo una visuale troppo menti. In questo modo anche gli errori (ac- ristretta». cidentali o voluti) vengono rapidamente cor- Qual è il futuro della circolazione e distribuzioretti. In questa ottica ho proposto alla co- ne dell’informazione legato alle leggi sul copymunità di arrivare a definire una versione right? Sarà ancora possibile sbarcare il lunario stabile 1.0 di WikiPedia, così come si fa con “producendo conoscenza”? il software. Una versione che sia stata edita- «Assolutamente sì. Anzi, sono fermamente ta, testata e giudicata affidabile. Le revisioni convinto che i compensi destinati ai cosidverranno fatte da tutta la comunità, che do- detti “lavoratori della conoscenza” aumenvrà quindi votare la versione 1.0 nel suo teranno nel nostro secolo, anche perché la complesso». conoscenza sarà la merce più ambita». Come garantire la neutralità del prodotto finale? Chiunque contribuisce alla stesura delle singole voci ha i suoi pregiudizi... Non solo cyber di Arianna Dagnino Dvd AMBIGUA SANDRINE Foto: Hanseler - Laif / Contrasto, S. Platt - Getty / L. Ronchi, Webphoto (2), J. Christensen - Reuters / Contrasto risultati finali di una tale operazione? Neverland di Marc Forster (Buena Vista) Confidenze troppo intime di Patrice Leconte (Lucky Red) La genesi del personaggio di Peter Pan, nato dall’incontro tra lo scrittore J.M.Barrie ed una vedova coi suoi quattro figli. Dalla commedia di Allan Knee, una fiaba malinconica, ben interpretata da Johnny Depp. Ottimi il video in widescreen 2.35:1 e l’audio in digital 5.1. Una donna sbaglia porta e invece che allo psicanalista finisce per raccontare le sue vicende ad un consulente fiscale. Tra la commedia ed il thriller, una partitura sentimentale per due impeccabili strumenti, l’ambigua Sandrine Bonnaire e il sottile Fabrice Luchini. Validi imma- Post orologi Col pc al polso embra proprio un normale cronografo da businessman, invece XX-Kronomem è un gioiellino di tecnologia. Resistente all’acqua entro le tre atmosfere, cassa da 52 mm e vetro zaffiro, è infatti il primo orologio al mondo in grado d’im- S 23 giugno 2005 gine e audio, in DTS o digital 5.1; negli extra, una lezione di cinema di Leconte. Francesco Troiano magazzinare dati fino a 512MB, grazie all’integrazione di una porta Usb 2.0, ben mimetizzata sul corpo dell’orologio. Cavetto di collegamento in dotazione alla mano, diventa quindi possibile portare al polso non solo l’ora, ma anche il contenuto del proprio laptop, palmare o computer. Disponibile con cinturini e quadranti di vari materiali, è prodotto dalla IXIX Italia in tre differenti modelli. Il prezzo? Per l’esemplare tutto in acciaio attorno ai 350 euro. F. T. Sono in tanti a denunciare preoccupati il “sovraccarico informativo” (Information Overload): la quantità di dati e notizie a disposizione provoca rumore e affaticamento mentale. Ma Bill Gates di recente ha rovesciato tale luogo comune: siamo semmai in presenza, ha detto, di un fenomeno di Information Underload. È vero che l’informazione circolante è molta, ma non abbiamo mai a disposizione quella che ci serve davvero, quella giusta al momento giusto. La cosa riguarda un po’ tutti, dagli studenti di scuola ai top manager e in generale tutti i lavoratori della conoscenza. Il fondatore della Microsoft naturalmente suggerisce che i prossimi prodotti della sua azienda risolveranno (o almeno allevieranno) Bill Gates. A sinistra: il game “Escape from Woomera”. In basso: “Neverland” e, sotto, “Confidenze troppo intime” il problema, facendo sì che il nostro cervello sia meno impegnato in compiti di routine (ricerca e presentazione dei dati) e dunque più libero di concentrarsi sulle idee, maglio se creative. Facciano i computer il lavoro bruto e la mente sia libera di ragionare davvero. All’orizzonte dunque c’è Office 12 (non è il nome definitivo), la nuova versione arricchita del noto pacchetto di programmi per l’ufficio. E qui effettivamente si delinea una novità significativa: questo sistema abbraccia in maniera definitiva il “linguaggio” chiamato XML, uno standard internazionale particolarmente progettato per garantire compatibilità e interoperabilità tra diversi documenti. La lettera X, vuole indicare una eXtension del precedente HTML, quello con cui sono scritte le normali pagine Web. Senza addentrarsi in eccessivi dettagli tecnici, va segnalato che la decisione di Microsoft è anche una (parziale) rinuncia ai suoi formati precedenti, quelli che codificavano l’apparire dei vari documenti Word, Excel, Access. Non per caso il nuovo “suffisso” dei file di testo non sarà più .DOC, ma .DOCX per indicare l’adozione convinta dell’XML. [email protected] 159