Elaborazione Testi
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Elaborazione Testi
Elaborazione Testi 1 OpenOffice.writer Con il termine Elaboratore Testi o, in inglese, Word Processor ci si riferisce ad una applicazione che agevola la redazione di documenti di testo strutturato che come si vedrà è un concetto fondamentale; L'Elaboratore Testi si è sostituito alla classica “penna”, in molti contesti della normale vita “d'ufficio”; Il carattere “immateriale”, tipico dei software, ne ha consentito una diffusione capillare, addirittura eccessiva: tutti lo usano, anche quando non sarebbe opportuno. È difficile dare una definizione formale di Testo strutturato; In linea di massima potremmo dire che un documento è strutturato se è caratterizzato dalla presenza di paragrafi, blocchi di testo ed elementi accessori (es.:figure, collegamenti/link ) impaginati in modo da fornire al documento stesso una qualche struttura (grafica e di contenuti); -Lettere private e commerciali; - Offerte commerciali; - Curriculum Vitae; - Manuali d'uso; - Tesine e Tesi di Laurea; - ... Fra le varie tipologie di documenti (strutturati e non) solo alcune possono essere “efficacemente” create con un Elaboratore di Testi. In particolare: • Per i documenti “Normali” usare un editore di testi del tipo: lettere, avvisi, curriculum, tesine, semplici volantini) mentre per i seguenti documenti è meglio usare software dedicati: • Documenti “Scientifici” del tipo: tesi di laurea in Matematica, Fisica, chimica, etc • Brochure sofisticate, Illustrazione 1: Documento inadatto per un editore di testi riviste, giornali • Documenti “non di testo” (es.: foto, progetti tecnici, disegni, etc.). Per il documento pianta stradale precedente ill. 1, non è adatto un editore di testi. Per esso è necessario usare un editore specializzato all'editing di Cartografie. Per il presente documento è stato usato opportunamente un Word Processor (Writer di README OpenOffice). Per il productname=OpenOffice.org documento productcode={43A650AA-D1DC-4C52-8819(Readme) invece è D7848B3A08DA} più opportuno usare productversion=3.1.9420 upgradekey=Software\OpenOffice.org\OpenOffice.org un Editore di Testi semplificato come \3.1\{43A650AA-D1DC-4C52-8819un Blocco note D7848B3A08DA} (formati txt). [languages] count=1 default=1040 Esistono numerosi “Elaboratori di testo”. Nel corso di questa presentazione ci riferiremo ai due principali: Illustrazione 2: Documento testuale adatto per writer WinWord (di proprietà Microsoft) È un pezzo della suite “Office”; È un software “proprietario”, che, in quanto tale, NON può essere copiato e distribuito; Ha un costo di licenza dell'ordine delle diverse centinaia di euro; È uno strumento particolarmente sofisticato; Utilizzarlo a fini commerciali senza la relativa licenza è un REATO PENALE Writer di OpenOffice.org (libero) È un pezzo della suite “OpenOffice”; È un software OpenSource, che, in quanto tale, PUO' essere copiato e distribuito; È gratuito - www.openoffice.org È uno strumento particolarmente sofisticato; Si può utilizzare per qualunque scopo (anche commerciale); È disponibile anche per Windows ed in lingua italiano Questi due editori sono tecnicamente sono equivalenti! Molti di voi hanno già un PC, magari hanno anche conseguito la ECDL I° livello, e conoscono i concetti principali relativi agli Elaboratori di Testo: Quindi di seguito si darà scontata la conoscenza di: • Creazione, modifica e salvataggio di un documento; • Maiuscole, minuscole, margini, allineamento; • (Semplice) Formattazione del testo (grassetti, corsivi, tipi carattere, etc.); • Anteprima di stampa e stampa; Qui illustrò gli altri argomenti (per la maggior parte) appartenenti al II° livello di ECDL (Advanced). Per quanto riguarda l'utilizzo di Elaboratori di Testo, prenderemo come riferimento i due prodotti citati e ne analizzeremo alcune funzionalità. 2 Utilizzo dei tabulatori: per le problematiche di allineamento; 3 Utilizzo delle macro: per ........non ripetersi; 4 Utilizzo degli tabelle : per le problematiche di... stile (grafico); 5 Utilizzo di stili: per dare ordine a documenti articolati; 6 Gestione delle immagini: capita spesso 7 Generazione (automatica) dell'indice: assolutamente necessario 8 Gestione delle versioni: utile per la correzione delle tesi Alla vostra “tesi” questi aspetti consentiranno riduzione drastica dei tempi di sviluppo e miglioramento della qualità grafica del documento. 2 I Tabulatori Parole allineate a sinistra Allineamento centrato Parole allineate a destra Allineamento centrale Illustrazione 3: I quattro tabulatori Tabulatori “predefiniti” (...di allineamento a sinistra) Illustrazione 4: L'editore di testi Sullo schermo dell'Elaboratore Testi, la presenza di un tabulatore è mostrata nel righello. In caso di mancanza di indicazioni esplicite da parte dell'utente, gli Elaboratori Testi “moderni” prevedono la presenza di alcuni tabulatori “predefiniti”.Per “impostare” un tabulatore, ossia per definire un NUOVO punto di allineamento verticale si può intervenire in vari modi. Il più semplice è quello di scegliere, mediante l'apposito simbolo posto a sinistra del righello, il tipo di tabulatore desiderato e cliccare, sul righello, in prossimità del punto dove fissare il nuovo tabulatore. Di primo acchito, si può avere la sensazione che al posto dei tabulatori sia Tasto Tab consente spostamenti fino al tabulatore Illustrazione 5: La tastiera di un notebook possibile utilizzare gli spazi(...è sicuramente più semplice premere N volte lo stesso tasto rispetto al “riflettere” sul cosa si vuole fare!). Le differenze fondamentali fra i due approcci ( spazi tabulatori ) sono: Impossibilità, con gli spazi, di allineare perfettamente; (spesso ci si accorge del non perfetto allineamento con la stampa). Eventuali modifiche ai testi Righello (o risultano “ruler”) Tabulatore Tabulatore decimale Tabulatore sinistro Tabulatore destro centrato Illustrazione 6: Il righello e i tabulatori “drammatiche” con l'approccio “spazi”. Prima di fare qualche prova “live”, è opportuno evidenziare che: Il tabulatore ha un campo di azione che è quello del “paragrafo. Un tabulatore definito in un paragrafo non è generalmente disponibile nel paragrafo precedente o successivo. Pertanto si può dire che un paragrafo è un blocco di testo delimitato da due ritorni a capo forzati. La presenza di tabulatori, ritorni a capo e spazi, così come degli altri caratteri “invisibili/non-stampabili” è chiaramente visualizzabile attraverso l'apposita funzione Menù e Visualizza. Attraverso il pulsante nella barra dei simboli, generalmente rappresentato. Di solito il simbolo invisibile o non stampabile è il puntino...La presenza di tabulatori, ritorni a capo e Illustrazione 7: Finestra per visualizzare i Caratteri non stampabili . spazi, così come degli altri caratteri invisibili e nonstampabili è visualizzabile con l'apposita funzione Menù e Visualizza. A livello visivo, il carattere “ ” rappresenta lo spazio, il carattere “ ” rappresenta lo spostamento con il tabulatore, il carattere “¶” rappresenta il ritorno a capo. Si osservi la differenza fra le seguenti schermate con l'opzione con e senza i simboli nascosti. I tabulatori, solitamente, generano “un salto” verso il successivo tabulatore previsto Punti come caratteri di riempimento nel righello; tale salto può essere sostituito da un cosiddetto Illustrazione 8: Tipi di aallineamenti e carattere invisibile.... “carattere di riempimento” che, evidentemente, viene ripetuto per riempire tutto lo spazio esistente fra il testo ed il tabulatore. Tale salto può essere sostituito da un cosiddetto carattere di riempimento che, Illustrazione 9: Senza e con i caratteri nascosti (non stampabili) evidentemente, viene ripetuto per riempire tutto lo spazio esistente fra il testo ed il tabulatore. La presenza dei caratteri di riempimento consente di visualizzare la struttura grafica del testo. Con il tabulatore decimale i numeri interi e decimali siano incolonnati. 3 MACRO L'ill. 22 mostra un'intestazione con l'icona UNICH che è in testa a tutti i documenti prodotti da questa università. Per evitare una fastidiosa perdita di tempo essa è riprodotta automaticamente con una Macro. Questo è un esmpio di uso di una Macro. Le Macro sono programmi (costruiti in Visual Basic per i pacchetti Microsoft). Una Macro dunque crea un automatismo che non faccia ripetere inutilmente le stesse azioni. E' possibile creare Macro anche con OpenOffice con l'uso di un linguaggio di programmazione simile a Visual Basic. In generale talune parti di un documento (testo con relativa Illustrazione 10: Un esempio di uso della Macro grafica e/o immagini) rimangono uguali passando ad un altro documento o si replicano all'interno dello stesso. Pertanto è utile la funzione di “Macro” che evita di ripetere le stesse azioni. Ad esempio ogni qualvolta necessiti Illustrazione 11: Finestra per dare un nome alla Macro l'intestazione citata si può richiamare la macro (es. Un. Di Chieti con logo) “UNICH” con la finestra di dialogo: naturalmente potranno essere costruite più macro per le varie esigenze. Un modo alternativo e più comodo per creare Macro è quello di utilizzare il “Registra” Macro che automaticamente trasforma le azioni in righe di programma. Ad esempio per memorizzare la Macro dell'intestazione precedente occorrono i seguenti passaggi: Selezionare <Registra macro>, eseguire l'azione da Illustrazione 12: La finestra per aprire una Macro. memorizzare (scrivere, formattare, linkare ecc. ecc.). Terminare la registrazione cliccando sul pulsante relativo nella relativa finestra di dialogo. Assegnare un nome alla macro (proposto Main) dopo aver inserito un modulo nella libreria Le Macro sono memorizzate nella forma di piccoli programmi e pertanto riutilizzabili in tutti i programmi dei pacchetti integrati quali Office della Microsoft e OpenOffice anche dopo aver spento il PC. Per richiamare la Macro, dal Menù, click su Strumenti, Macro e Esegui Macro. Quindi fare click sul nome della Macro desiderata nell'elenco delle Macro 4 Le Tabelle Una tabella è composta da celle in cui ritroviamo le proprietà della “pagina”.Un testo è convertibile in Tabella e viceversa utilizzando l'apposito Separatore di colonne strumento Converti del Menù Tabella purchè ci sia Rientro destro nel testo un simbolo di separazione per Le celle hanno caratteristiche autonome Illustrazione 13: Colonne e righe di una tabella l'organizzazione delle colonne. Le celle possono contenere operandi e formule. In tal modo si evita di ricorrere ad un foglio elettronico per la rappresentazione di tabelle anche di valori e con l'utilizzo di calcoli su tali valori. Le operazioni sulle celle si ottengono facendo click su Tabella, Formula. Per inserire gli operatori fare click sulle celle contenente il valore. In riferimento all'esempio della Tab. 1, il costo Totale del lavoro svolto del sig. Bianco si calcola con la formula : Illustrazione 14: Le Tabelle per organizzare meglio le parti eterogenee =<B4>*<D4>+<C4>*<E4>. Dipendenti Ore lavor. normali Rossi 36 Neri 36 Bianco 36 Tot Gen. Ore lavor. straord 4 2 1 Costo ore normali 12 12 15 Costo ore straord. 14 14 18 Costo tot. 600 460 558 1618 Tabella 1: Esempio di uso di formule nelle tabelle Illustrazione 15: Finestra per gli strumenti di Tabella Inserendo il simbolo Σ nella cella totale generale e cliccando sulle celle contenenti i valori si ha =<F2>+<F3>+<F 4> e dopo un altro click sulla barra delle formule il risultato. 5 Gli Stili 5.1 Testo e Grafico Per capire, esattamente, qual'è il ruolo giocato dagli “Stili” in un moderno elaboratore di testi, è necessario fare una premessa; quasi tutti i documenti testuali con cui abbiamo a che fare, possono essere visti come l'“unione” di: TESTO: quando parliamo di “testo” ci riferiamo al testo “puro”, ossia a quella sequenza di caratteri e segni di interpunzione che costituiscono il documento che abbiamo davanti. Ascoltare qualcuno che “legge” un testo, significa percepire esattamente il “contenuto” del testo letto; Illustrazione 16: Testo senza grafica GRAFICA: la grafica rappresenta tutta quell'informazione “non testuale” che è presente nel documento: grassetti, allineamenti, differenze di grandezza nei caratteri, margini, riquadri, etc. I due documenti che seguono mettono in evidenza la differenza fra un testo senza grafica e lo stesso documento con grafica. Illustrazione 17: Testo con Grafica Il modo di produrre i testi, lo sviluppo del software necessario a produrlo, sono andati di pari passo con lo sviluppo tecnologico delle stampanti. Nel tempo abbiamo assistito ad una gara di accelerazione fra i progressi del software e quello dell'hardware. 5.2 Evoluzione della scrittura con macchine Con le macchine da scrivere “meccaniche”, generalmente si aveva la possibilità di utilizzare solo il testo semplice; le uniche “concessioni” grafiche erano costituite: dai tabulatori (per l'allineamento a sinistra); Dal carattere “spazio” (spesso usato per il “centrato”); I modelli più sofisticati (...e costosi) offrivano la possibilità di utilizzare diversi colori, attraverso l'impiego di nastri “multipli”; diversi tipi di carattere, attraverso l'impiego di “testine” multiple. La “complessità” ed il “costo” della formattazione comportavano, di fatto, la produzione di documenti di solo testo. L'introduzione delle prime stampanti “ad aghi”, in grado di lavorare non più a “livello carattere”, ma, bensì, a “livello di punto”, ha dato l'avvio al mondo della “formattazione a basso costo”; i “punti” resero possibile il corsivo, il grassetto, i caratteri di dimensioni diverse, la stampa di simboli non alfanumerici. Con le stampanti ad aghi si stampa così: mentre con le stampanti a getto d'inchiostro o laser si stampa così: AB C D L'invenzione delle stampanti laser e delle stampanti ink-jet (a getto d'inchiostro) ha consentito una drastica riduzione della dimensione del punto (dot): in termini di “numero di punti per pollice”, ossia massimo numero di punti stampabili in 2,54 centimetri (1 pollice), si è passati da: stampanti “ad aghi”: 30/50 punti per pollice a stampanti Laser/Ink-jet (1a generazione): 150/300 punti per pollice stampanti Laser/Ink-jet (2a generazione): 600 punti per pollice. Avendo la possibilità di stampare documenti “graficamente formattati”, gli utenti hanno via via iniziato ad utilizzare tale possibilità e spesso oggi si vedono testi con un “eccesso di formattazione” non sempre funzionali all'esposizione dei concetti. I due documenti successivi mostrano che nel secondo si vuole evidenziare oltremodo un argomento che confonde il lettore sull'importanza dei contenuti. .La “commistione” fra testo e grafica. La possibilità di “formattare” il testo viene utilizzata tipicamente in questo modo porta a eseguire i seguenti passaggi. Testo e Grafica sono legati assieme e slegarli, è complesso. Il “criterio” che permette di risolvere perfettamente i problemi indicati, è quello della SEPARAZIONE fra TESTO e GRAFICA. Illustrazione18: Lo stilista Nel momento in cui si riescono a tenere separati questi due elementi, allora è possibile cambiare l'uno senza preoccuparsi dell'altro. Gli STILI rappresentano pertanto lo strumento con il quale è possibile attuare la separazione fra testo e grafica. Gli stili sono fondamentali per garantire la rappresentazione grafica Scrivo “Un po' di storia”, seleziono il testo e clicco “Corsivo” Scrivo “Il futuro”, seleziono il testo e clicco “Grassetto” Scrivo “I servizi internet”, seleziono il testo, clicco “Centrato”, ingrandisco il carattere Illustrazione 19: Schema per procedere alla formattazione omogenea di elementi di testo omologhi. In altri termini, se sto scrivendo una tesina dovrei fare in modo che: • I titoli dei capitoli abbiano tutti lo stesso layout; • I titoli dei paragrafi abbiano tutti lo stesso layout; • Il testo dei vari paragrafi abbia un layout comune; • Eventuali paragrafi evidenziati, siano evidenziati in modo uniforme. Il corretto utilizzo degli stili: Rende immediato il cambiamento di layout dell'intero documento; Rende possibile la generazione automatica dell'indice; Vi permette di concentrarvi sulla “struttura” del documento, lasciando alla fine la definizione degli aspetti “grafici”. Quest'ultimo aspetto è fondamentale: Separare il “contenuto” dal “layout” è un elemento ricorrente in molti Capitoli Paragrafi Illustrazione 20: Formattazione del documento ambiti dell'information-technology! Se il layout di un documento viene definito attraverso gli stili, per modificare il layout NON è necessario intervenire sul documento: è sufficiente modificare la definizione degli stili. Per modificare/gestire gli stili, si può utilizzare l'apposita voce del menù “Strumenti”; Con OpenOffice/Writer, utilizzare lo “stilista” ill.18. Esistono alcuni stili predefiniti che vengono utilizzati per la creazione automatica dell'indice. L'indice dell' ill. 19 presenta dei livelli ottenuti assegnando ai Titoli lo stile Intestazione 1 e ai Paragrafi Intestazione 2. Per vedere la definizione degli stili, si fa click sull'icona a fianco del campo degli stili, sulla finestra ill. 18 si apra il menù contestuale sullo stile da modificare. Per redigere correttamente la vostra Tesina di Laurea, ricordate di: Prima di battere il primo tasto sulla tastiera, La struttura progettata (capitoli, paragrafi, sotto paragrafi, etc), dovrebbe restare essenzialmente la stessa durante tutto il corso dei lavori; Definite gli stili da associare alle varie parti del documento e ricordate che la maggior parte del testo sarà di stile “Testo Normale” o ”Standard”; Ricordate che gli stili si possono cambiare spesso; Scrivete il testo della tesina, preoccupandovi poco (o nulla) dell'aspetto grafico, e lasciando il problema del layout a quando la tesina sarà quasi completata; alla fine, “ottimizzate” gli stili e generate l'indice (automaticamente). Il processo che abbiamo schematizzato, potrà funzionare perfettamente SOLO se testo e formattazione saranno stati tenuti rigorosamente separati. Quindi si eviti di applicare la formattazione direttamente sul testo. Seguendo questi consigli, si riducono i tempi di realizzazione della tesina. 6 Stampa .....in... serie Si usa quando lo stesso documento deve essere prodotto per più destinatari. Le informazioni dei destinatari sono chiamate campi e sono raccolti in un archivio. I documenti prodotti potranno essere stampate o semlicemente archiviate nella memoria di massa desiderata. Alcuni campi sono predefiniti come si vede nell'ill.. Per effettuare una stampa in serie occorre predisporre un archivio o usarne uno già esistente contenente i campi che saranno automaticamente inseriti nel documento di base uguale nel contenuto per tutti i destinatari. Illustrazione 22: Finestra del Menù per la Stampa in Le fasi sono: Menù, Strumenti, Serie Stampa guidata in Serie e dopo qualche clic... si arriva a scegliere l'archivio da cui attingere i dati. E' possibile modificare gli archivi predefiniti. I campi predefini molto usati sono: Data per inserire la data aggiornata, Numero di Pagina per inserirlo nelle pagine e Numero di Pagine se si vuole inserire anche il numero totale Illustrazione 21: Campi predefiniti delle pagine. L'ultima finestra della Stampa ion serie guidata consente di modificare la presentazione comune a tutti i documenti. Su questa finestra si fanno scelte personalizzate con un pizzico di .....galanteria. Illustrazione 23: Guida della stampa in serie prima Illustrazione 24: Finestra per la stampa in serie Illustrazione 25: Ultima finestra della stampa in serie dopo 7 La gestione delle IMMAGINI Spesso, nei documenti, si rende necessario l'inclusione di immagini. Se non gestita correttamente, l'inclusione di tali immagini può rivelarsi “disastrosa”: Quando sposto un'immagine, si spostano tutte le immagini e tutti i paragrafi (precedenti e successivi all'immagine spostata). Controllare queste situazione è impossibile! Operare correttamente, però, aiuta a “limitare” i danni. I punti fondamentali da tenere “sotto controllo” sono: ANCORAGGIO: determina il punto logico nel quale l'immagine è dislocata; le opzioni sono: Illustrazione 26: Tipi di Ancoraggio • • • • Pagina Paragrafo Carattere Come Carattere Ancorate al PARAGRAFO le immagini si spostano con il paragrafo che le contiene Ancorata alla PAGINA ossia sempre li, Ancorata al CARATTERE Indipendentemente dal testo l'immagine si comporta come se che segue e precede fosse un carattere normale Illustrazione 27: Effetti dei vari tipi di Ancoraggio SCORRIMENTO: determina la modalità con la quale il testo viene visualizzato rispetto alla posizione dell'immagine. Illustrazione 28: Tipi di Scorrimento • • • • • Separato Intorno Scorrimento dinamico Attraverso Attraverso trasparente • Contorno Per capire QUALE ANCORAGGIO impostare per la propria immagine è sufficiente porsi la seguente domanda: L'immagine che sto inserendo deve essere: • Fissa, rispetto alla pagina dove la posiziono? Ancoraggio “Alla pagina”; • Fissa, rispetto al paragrafo dove la posiziono? Ancoraggio “al paragrafo” • Piccola a tal punto da essere considerata come un normale carattere? • Ancoraggio “Al carattere” L'ancoraggio viene impostato con CLICK DX sull'immagine > Ancoraggio oppure Click SX sull'immagine Menu Formato > Ancoraggio Lo SCORRIMENTO determina la modalità con la quale il testo fluisce attorno all'immagine; Il testo, infatti, potrebbe essere presente SOLO sopra e sotto l'immagine; ANCHE a sinistra e/o a destra dell'immagine (oltre che sopra e sotto); ANCHE “dentro” l'immagine (ossia attraversando l'immagine come se essa non ci fosse). Infine, il testo potrebbe anche avere un andamento simile alla “curva” dell'immagine. Altre opzioni sono disponibili quando si abilita la funzione di “CONTORNO”. 8 Indici Il modo migliore per generare un indice generale consiste nell'applicare gli stili di paragrafo predefiniti per le intestazioni, ad esempio "Intestazione 1", ai paragrafi da includere nell'indice. Una volta applicati questi stili, potete procedere a dare una struttura con Elenchi puntati e numerati. Quindi fate clic nel punto del documento in cui volete inserire l'indice generale e Scegliete Inserisci - Indici - Indici e fate clic sulla scheda Indice. 2. Selezionate "Indice generale" nella casella di riepilogo Tipo. 3. Selezionate le opzioni desiderate. Fate clic su OK. 1. Selezionando Nuovo indice personalizzato che si trova nel dialogo Inserisci voce di indice Vi apparirà un piccolo dialogo in cui indicare un nome per l'indice. Questo nome comparirà successivamente come titolo dell'indice e potrà essere cambiato senza alterare il contenuto dell'indice stesso. 8.1 Definizione delle voci di un indice generale Se volete copiare le parole in un indice personalizzato dovete: 1.Fare clic su una parola, oppure selezionate le parole del documento da usare come voci dell'indice. 2.Scegliere Inserisci - Indici - Voce e usate una delle procedure seguenti: a) Per cambiare il testo che compare nell'indice, digitate il testo desiderato nella casella Voce. Il testo digitato in questo campo non sostituisce il testo selezionato nel documento. b) Per aggiungere un contrassegno indice a tutte le parole simili che compaiono nel documento, selezionate Applica a tutti i testi simili. 9 Ultime considerazioni I quattro concetti fondamentali che abbiamo presentato: Tabulatori, Macro, Tabelle, Stili, Indice e Immagini sono stati affrontati con un relativo grado di dettaglio. Al fine di fornire spunti ai più curiosi ed a coloro che amano “la scoperta”, nella prossima slide, riportiamo un elenco sintetico di alcune altre caratteristiche che possono rivelarsi utili nella redazione di documenti lunghi e/o complessi. Le scoperte nell'uso dei programmi non finiscono mai.... La conoscenza del 75% delle risorse di un programma generalmente è sufficiente ma bisogna sapere cosa fare quando incappiamo in un problema nuovo. Uno strumento essenziale è La Guida (...non si è mai troppo esperti) del programma. Occorre saper utilizzarla anche se a volte essa non esaustiva. Inserimento automatico di “diciture” (o “didascalie”) relative alle immagini inserite; Generazione automatica dell'indice delle figure; Numerazione automatica di capitoli, paragrafi, sottoparagrafi etc.; Definizione di “stili” applicabili non solo ai paragrafi ma anche a singoli “gruppi di caratteri”; Gestione automatica di riferimenti a numeri di capitoli/paragrafi/figure etc.; Stampa Unione/Stampa in serie: stampa automatica di documenti multipli che hanno struttura analoga ma contenuti leggermente diversi (etichette, lettere multiple, etc); Gestione differenziata di Intestazioni e Piè di pagina per pagine pari e pagine dispari; Gestione automatica di note a piè di pagina; Gestione delle modifiche nei processi di redazioni da parte di più autori. Se si sceglie di salvare i file, sono richiesti i nomi degli stessi con l'indicazione dei percorsi. Se si sceglie di stampare si apre la finestra di dialogo per le stampanti e.... I campi degli archivi creati o prestabiliti possono essere anche usati con “Comandi di campo” alla voce “Inserisci” del Menù, ad es. “data” ecc. ecc., o anche per inserire record di un database. Con i Comandi di Campo possiamo inserire il numero della pagina e il totale delle pagine. Per inserire note con formati diversi e in modalità diverse usare la voce del menù “Inserisci nota a piè di pagina/chiusura” . Con “Inserisci” “nota” possono essere inseriti commenti contestuali. Con “Inserisci “intestazione” si crea un rigo alla sommità della pagina per le intestazioni. Con “Inserisci “piè di pagina” si crea un rigo in fondo alla pagina come quello in fondo a questa diapositiva. Con la voce “Modifica” “Registra” vengono memorizzate le modifiche apportate al documento che poi possono diventare effettive con la voce “Accetta” o al contrario “Annulla se le correzioni non sono effettive. (Nella presentazione di tesi questa metodologia è frequente). La voce “Esportare in formato PDF” vuol dire cambiare il formato del documento e salvare il file in PDF (Portable Document Format). Un file PDF può essere visualizzato e stampato su qualsiasi piattaforma mantenendo inalterata la formattazione originale, a condizione che sul sistema sia installato il software di supporto appropriato. Il grafico illustrato ill. 29 mostra il confronto fra i tempi di produzione di documenti con l'uso a basso livello tecnico del software con quello con l'uso adeguato delle risorse tecniche del programma. Già per un documento di 3 pagine, vale la pena sforzarsi un pochetto... Approccio “Seleziona Tutto”, Indice manuale, etc. Approccio “Stili” Illustrazione 29: Tempi di produzione dei documenti Indice generale 1 OpenOffice.writer.............................................................................................................................2 2 I Tabulatori.......................................................................................................................................5 3 MACRO...........................................................................................................................................8 4 Le Tabelle.......................................................................................................................................10 5 Gli Stili...........................................................................................................................................12 5.1 Testo e Grafico........................................................................................................................12 5.2 Evoluzione della scrittura con macchine................................................................................13 6 Stampa .....in... serie.......................................................................................................................17 7 La gestione delle IMMAGINI........................................................................................................19 8 Indici...............................................................................................................................................22 8.1 Definizione delle voci di un indice generale..........................................................................22 9 Ultime considerazioni.....................................................................................................................22 Indice delle tabelle Tabella 1: Esempio di uso di formule nelle tabelle.............................................................................11