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la Repubblica
MARTEDÌ 3 LUGLIO 2012
■ 28
la Repubblica
COVER STORY
Vademecum
per l’estate
L’auto
dell’estate
Museo Porsche
fascino infinito
Mercedes Benz
un viaggio nella storia
Aperto da martedì a domenica
dalle 9 alle 18, a Porscheplatz 1
a Zuffenhausen (Stoccarda) il
museo Porsche propone modelli e
prototipi che hanno fatto la storia,
un archivio e un negozio dove si
possono acquistare cioccolatini
che riproducono i modelli.
I luoghi
storici
@
MARTEDÌ 3 LUGLIO 2012
Dalla Patent Motorwagen alla 300
SLR ali di gabbiano, dalle vetture
da turismo alla F1: in Mercedes str
100 a Stoccarda, tutti i giorni
tranne il lunedì, dalle 9 alle 18 è
aperto il museo Mercedes Benz:
è come fare un viaggio nella storia
dell’automobile.
Lo scrigno Bmw
non solo auto
Ferrari da sogno
realtà a Maranello
A Monaco iI museo della Bmw, in
Petuelring 130, sotto le quattro
torri del quartier generale dell’elica
bianca e blu e aperto tutti i giorni
tranne il lunedì dalle 10 alle 18, è
uno scrigno dove ammirare dalla
2002 turbo madre di tutte le M3,
sino alle moto.
Visitato ogni anno da oltre 200
mila persone, il museo Ferrari è
aperto tutti i giorni dalle 9,30 alle
19,00. Si trova in via Dino Ferrari
43 a Maranello, a circa 18 Km da
Modena, e raccoglie al suo interno
le auto, le immagini e i trofei che
hanno fatto la storia delle Rosse.
La best seller Toyota
diventa più grande:
tre file di sedili
(divanetto nell’ultima)
e batterie al litio
nel bracciolo anteriore
ToyotaPrius+
occa ancora una volta alla
Toyota Prius aprire una
nuova frontiera per l’auto
ibrida. Con l’arrivo della
Prius Plus la doppia motorizzazione diventa anche una questione
per famiglie. Con sette posti a bordo disposti su tre file, grazie a cinque sedili indipendenti sulle prime due e ad un divano richiudibile completamente sotto il piano
bagagli per la terza, la nuova Prius
è il modello con più posti per passeggeri a bordo, con il bagagliaio
più grande se si abbattono anche i
sedili posteriori, con le batterie nel
posto meno atteso di tutto il panorama di auto con doppia motorizzazione attualmente sul mercato.
Le batterie delle Prius Plus sono
le prime della gamma ibrida Toyota ad essere dotate di tecnologie
agli ioni di litio. E sono anche le più
compatte dell’intera gamma
(Lexus compresa), dote evidente
se si considera che la loro posizione è al di sotto del bracciolo centrale che divide il posto del guidatore da quello del passeggero anteriore. Soluzione che permette al
modello di avere i sette posti a bordo con la soluzione del divanetto
di terza fila richiudibile sotto il piano di carico e un bagagliaio che
passa dai 232 litri con sette sedili
aperti a 784 litri di capacità in configurazione cinque posti. Per arrivare a ben 1750 litri se si abbattono anche i tre sedili della seconda
fila.
L’arrivo della Prius Plus è soltanto il primo passo nella crescita
della famiglia Prius, alla quale tra
qualche mese si aggiungerà la versione Plug-in, anch’essa dotata di
batterie agli ioni di litio che in questo caso saranno anche ricaricabili da una presa elettrica esterna e
garantiranno fino a 25 chilometri
di percorrenza in sola modalità
elettrica. Entro la fine del 2012 la
mini-gamma Toyota Prius in Italia comprenderà così la ben nota
berlina ibrida, che nei primi quattro mesi del 2012 è stata in assoluto l’auto più venduta al mondo
con oltre 256 mila unità, la multiutilizzo sette posti Prius Plus con
batterie al litio, la Prius Plug-in,
versione della “classica” berlina
ricaricabile dalla presa elettrica e
con batterie al litio.
Intanto nel mondo è nata anche
una versione compatta della
Prius, denominata Prius C (come
Compact) negli Stati Uniti e Toyota Aqua per il mercato giapponese, dove è stata lanciata alla fine
del 2011 ed è già un clamoroso
successo. Secondo il prestigioso
T
quotidiano economico Nikkei
Business, infatti, ad un mese dal
lancio gli ordini della Toyota
Aqua, quindi della Prius Compact,
erano già 120 mila nel solo Giappone, dieci volte di più dell’obiettivo di vendita fissato dai vertici
della casa, e il tempo di attesa per i
clienti è di ben sei mesi. Proprio
sul successo della Prius compatta
la Toyota sta per effettuare operazioni industriali che permetteranno di rilanciare l’area dell’impianto di Iwate colpita dal terremoto e
dal terribile tsunami dell’anno
scorso, dove è prodotta la AquaPrius Compact. La crescita della
famiglia ibrida Prius conferma così la sua centralità per le prospettive della Toyota nel mondo. L’Europa, fortemente influenzata dalla grande presenza di motorizza-
zioni diesel nelle gamme dei costruttori tedeschi, francesi ed italiani, che hanno educato intere
generazioni di clienti all’acquisto
di modelli a gasolio, dirà se apprezza i vantaggi della trazione
elettrificata in base al successo di
modelli come la Prius Plus. La sette posti è infatti pensata in modo
particolare per il nostro mercato
con la terza fila di sedili abbattibile. Negli Usa il modello si chiama
Prius V (come Versatilità) ed ha
cinque soli posti e batterie al nichel-idruri metallici analoghe a
quelle della Prius berlina. In Giappone, invece, sono disponibili entrambe le versioni, cinque posti
con batterie al nichel-idruri, oppure sette posti con batterie al litio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Wolfsburg, sviluppata attorno alla
fabbrica nella quale da sempre
nascono le “auto del popolo”, è
una vera metropoli delle quattro
ruote. Qui da vedere dalle 9 alle
18, c’è un immenso museo dove
ogni marchio del gruppo
Volkswagen ha uno spazio.
e bike
grande quanto una valigia. Ha le ruote come una
valigia. Si apre e si chiude
come una valigia. Si porta
in vacanza come una valigia. Ma
non è una valigia. È una bici. Una
bici elettrica che si può mettere
nel bagagliaio di una macchina da
lasciare ai bordi di un centro storico; o tenere su una piccola barca
per scorribande che iniziano dal
porto; o far salire con noi in treno.
La bicicletta sta conoscendo
una rinascita che si estende a varie attività e a vari periodi dell’anno. Con una frequenza ancora
non olandese (ma forse sarebbe
meglio dire emiliana) comincia
ad accompagnare i nostri spostamenti cittadini. I medici lo avevano detto da tempo e adesso la crisi ce lo ricorda: fare un po’ d’esercizio per spostarsi fa bene alla salute e al portafoglio.
È
Ecologiche
Peugeot3008
CitroenDS5 hybrid presidenziale
Con la berlina, la station wagon
e il Crossover la Peugeot fa nascere la prima famiglia di auto
ibride diesel disponibili a listino
per un costruttore, tagliando un
traguardo tecnologico di grande
prestigio ed interesse per i clienti, in largo anticipo rispetto agli
altri marchi che decideranno di
seguire la stessa strada.
La scelta ibrida diesel permette di unire il vantaggio di consumi più bassi in viaggio e sulle
percorrenze autostradali, garantito dai motori a gasolio nei
quali il marchio del Leone è leader da decenni, all’abbattimento dei consumi e delle emissioni
in città e sui percorsi misti caratteristici della soluzione ibridaelettrica, con anche la possibilità
di recuperare energia in frenata
alzando ulteriormente il rendimento globale del veicolo.
Il pacco batterie al nichelidruri metallici garantisce una
capacità di accumulo sufficiente a percorrere alcuni chilometri
in sola modalità elettrica, dotando la motorizzazione diesel di
una caratteristica impensabile
soltanto un decennio fa, cioè
l’assoluta silenziosità e la mancanza totale di vibrazioni. Il passaggio dalla modalità tutto-elettrico a quella ibrida, con accensione del motore diesel, avviene
con una grande fluidità di marcia e in modo appena percettibi-
le dall’interno dell’abitacolo,
grazie alle soluzioni scelte per
l’avvio e l’alimentazione del motore e all’eccellente gestione
elettronica. All’interno del gruppo Peugeot-Citroen la famiglia
del diesel ibrido è ancora più
ampia, visto che il sistema equipaggia egregiamente anche la
Citroen Ds5 Hybrid4, avamposto tecnologico dell’altro marchio.
L’obiettivo della Peugeot è
In versione aperta
Ecco la EEE-bike in versione aperta: così è lunga
1,2 metri ed è adatta a ciclisti di tutte le taglie.
Costa 600 euro e garantisce un’autonomia di 50
km ma può raggiungere in modalità elettrica una
velocità massima di 25 km/h.
Ha le dimensioni
di una valigia,
si muove in agilità
e arriva sino a 60
kmdi autonomia
Ibrida ma con il diesel
Peugeot-Citroen in campo
L’
nenti e di pesi, una maggiore affidabilità intrinseca e la possibilità di viaggiare per tratti di percorso in sola modalità elettrica,
ad emissioni zero e in condizioni di grande silenziosità.
Dopo aver aggiunto la 508
RXH, versione ibrida diesel della
station wagon 508, alla 3008 Hybrid4, la Peugeot farà crescere
ulteriormente il gruppo dei suoi
diesel ibridi con la versione diesel-elettrico della 508 berlina.
Tutti i marchi
della Volkswagen
ANTONIO CIANCIULLO
Il caso
ibrido diesel, risposta “made in Europe” alle motorizzazioni benzina-elettrico lanciate dai giapponesi di
Toyota e Honda più di dieci anni
fa sui nostri mercati, è presente
da anni nei discorsi dei responsabili tecnici di tutti i grandi marchi dell’auto del Vecchio Continente. Soltanto il gruppo Peugeot Citroen, però, ad oggi ha fatto seguire fatti reali alle considerazioni teoriche ed agli annunci.
La Peugeot 3008 Hybrid4 ha
aperto lo scorso anno un segmento di mercato completamente inedito in Europa, portando anche chi ama il diesel e le
sue grandi percorrenze ad avere
la possibilità di acquistare la tecnologia ibrida. La soluzione
Peugeot unisce ad un motore a
gasolio, che garantisce la trazione sull’asse anteriore, una elettrica con batterie che fornisce
potenza all’asse posteriore. Ne
viene fuori un’auto con quattro
ruote motrici ma senza complicate soluzioni di trasmissione
meccanica tra i due assi, con un
risparmio in termini di compo-
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Pieghevole e con le pile
a spasso sulla bici
che va nel bagagliaio
Una Prius per famiglia
ecco la versione a 7 posti
FABIO ORECCHINI
PER SAPERNE DI PIÙ
www.toyota.it
www.psa-peugeot-citroen.com
che le versioni ibride-diesel rappresentino l’8-10% delle vendite
dei modelli all’interno delle cui
gamme sono disponibili. La soluzione della doppia motorizzazione gasolio-elettrico è, infatti,
pensata per i clienti più esigenti
ed in abbinamento con allestimenti molto ricchi, perchè l’elettrificazione della trazione sia
percepita come tecnologia di
punta del marchio e dell’intero
mercato dell’auto. La presenza a
listino di modelli soltanto elettrici a batterie come la Peugeot
iOn e nel prossimo futuro anche
di versioni ibride plug-in, cioè
con batterie ricaricabili anche
dall’esterno collegando l’auto a
una presa elettrica, completa la
famiglia ed indica i capisaldi della strategia di abbattimento di
emissioni e consumi dell’intera
gamma. Il passo avanti, in anticipo rispetto all’intera concorrenza, nell’ibridizzazione delle
motorizzazioni a gasolio può
rappresentare il vero tratto caratteristico del marchio per il
prossimo futuro.
(fabio orecchini)
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La stagione estiva suggerisce
ora un uso alternativo: la vacanza.
C’è un numero crescente di persone disposte a faticare sul sellino
per vedere un paesaggio alla giusta velocità, quella che permette
di assaporare i particolari e sentire i profumi dell’estate. Ma con la
bici elettrica le due ruote fanno un
salto: il mercato si allarga. Non più
solo gli appassionati della fitness,
ma anche chi, pur non disposto a
fare grandi sudate, vuole concedersi la libertà di andare spedito
senza consumare petrolio. Un
uso che il ministero dell’Ambiente intende proporre per la vita
quotidiana, anche come elemento di intermodalità capace di facilitare l’ultimo miglio, quello dal
parcheggio all’ufficio o al negozio.
«Puntiamo sulla bici elettrica
sia per alleggerire il traffico e diminuire la pressione dello smog e
dei gas serra», annuncia il ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
«Sia perché si tratta di un settore
della green economy in cui una
parte dell’industria italiana ha
maturato esperienze, know how e
capacità competitiva. Possiamo
attivare un circuito virtuoso anti
ciclico».
Il bike sharing elettrico verrà
collocato nei parcheggi di scambio per limitare l’uso dell’auto nei
centri urbani e sarà finanziato
con 14 milioni di euro, in modo da
mettere a disposizione di chi si
iscrive al circuito alcune migliaia
di bici in 60 città. Saranno tutte
In versione chiusa
La bici elettrica pieghevole quando è chiusa
misura appena 77 centimetri per 67 e quindi può
essere trasportata in un borsone. Pesa 20 chili
compresa la batteria grazie al largo uso di
alluminio e magnesio.
pieghevoli, per evitare problemi
di parcheggio. «Le nostre bici si
possono portare con facilità anche al cinema o al ristorante: è come lasciare un pacco accanto alla
sedia», racconta Mario Ricciotti,
amministratore delegato della
Communication Trade, la società
che ha realizzato una bici superpieghevole (quando è chiusa misura 77 centimetri per 67) da 20
chili compresa la batteria e con
un’autonomia di 50 chilometri.
«L’abbiamo chiamata EEE-bike,
cioè Easy, Eco, Elettric: ne entrano due all’interno di una smart e
pensiamo di venderne 3 mila entro dicembre. In Italia solo nel
2011 sono state comprate complessivamente circa 30 mila bici
elettriche e si prevede un raddoppio nel corso del 2012».
Anche un’azienda marchigiana, Energy Resources, ha deciso
di puntare sulle due ruote con la
spina. «Noi crediamo che la sostenibilità abbia senso solo se si riescono a far lavorare assieme varie
filiere e una di queste è senz’altro
la mobilità», ricorda Enrico Cappanera, ad di Energy Resources.
«Fuori dalle grandi città il mercato delle bici elettriche è ai primi
passi ma crescerà. Noi produciamo la Giotto, una bici stile retrò, e
gli ordini che ci arrivano da paesi
come Israele sono incoraggianti».
Un’altra bici elettrica è stata
presentata pochi giorni fa a MobilityTech, il Forum internazionale
sull’innovazione tecnologica per
lo sviluppo della mobilità e del
trasporto pubblico: è la e-Wheell,
una pieghevole nata da una collaborazione fra la Ducati Energia,
Italia-SENSEable City Lab, MIT
Boston e ministero dell’Ambiente.
Nel complesso, a livello globale, si prevede che entro il 2012 ci
saranno 30 milioni di biciclette
elettriche in circolazione che potrebbero avvicinarsi a quota 50
milioni a fine 2018 con un giro di
affari di 15 miliardi.
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