Europa a pezzi
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Europa a pezzi
771591 042007 60629 Mercoledì 29 giugno 2016 9 DIRETTORE VITTORIO FELTRI ANNO LI NUMERO 178 EURO 1,50* Esperti smentiti: nessuna catastrofe Brexit fa bene al portafogli La vera paura dei burocrati dell’Unione è che per Londra l’uscita si riveli un toccasana e inneschi un effetto a catena. Per questo l’Europarlamento prende tempo e la Germania sabota il supervertice Arrivano i tagliandini per aderire alla campagna di «Libero» per il referendum anti-Ue Sacrosante bocciature di VITTORIO FELTRI Troppo presto per tirare le conclusioni degli effetti provocati da Brexit. Ma ad occhio e croce possiamo già dire che i signori esperti, come al solito, non hanno capito nulla. L’indomani del referendum inglese avevano previsto catastrofi e sciagure, basandosi sulle prime reazioni negative dei mercati: calo borsistico generalizzato, svalutazione della sterlina eccetera. Ma lo scossone è durato poco, un paio di giorni, poi le quotazioni dei titoli sono rientrate sulla via della normalità e la moneta britannica si è ripresa. Oddio, la prudenza ci impone di non escludere nuovi movimenti sismici e altre cadute, ma stando ai fatti odierni c’è poco da discutere: l'uscita dell'Inghilterra dall’Ue non è stato quel disastro che i soloni dell'economia e della politica avevano annunciato, mettendosi le mani nei capelli e scrivendo articoli che dipingevano il futuro a tinte fosche. Al contrario, si intuisce che la situazione si stabilizzerà presto. La Gran Bretagna è sempre stata nei secoli una potenza mondiale e seguiterà ad esserlo sia pure in forme diverse. Se in un recente passato l’Europa non l’ha danneggiata, non l'ha neppure favorita: d’ora in poi troverà in se stessa la forza per ulteriormente svilupparsi. Bruxelles suona l’allarme ogni due minuti e in alcune circostanze ha spaventato l’opinione pubblica, ma la realtà è molto più tranquilla di quanto si voglia far credere agli ingenui. Il vero problema che angoscia i burocratidell’Unione e chi li manovra (a cominciare dalla Merkel e dai suoi «ufficiali») è che la tempesta attribuita alla Brexit si riveli, a medio termine, un toccasana (...) segue a pagina 3 Se i più democratici sono la Regina e Farage di NICK FARRELL - MATTEO MION a pagina 6 Draghi finalmente si sfoga: i politici sono incompetenti Il Papa ora non ne può più: l’Europa non sta in piedi di UGO BERTONE a pagina 4 di MARTINO CERVO a pagina 5 Esplosioni e spari: è una strage Attentato all’aeroporto di Istanbul Non è la Rai, è una seduta spiritica di ANDREA MORIGI Due attacchi terroristici simultanei, compiuti con due esplosioni e diversi colpi di arma da fuoco, hanno provocato (...) Nessuno legge più i programmi dei partiti, nessuno ne verifica la realizzazione, nessuno parla più di futuro in termini di idee, nessuno pensa più a lungo termine se non per fare propaganda schiacciata sul presente, nessuno fa piani veri: eppure continuiamo a sezionare la politica come se avesse sempre uno spessore degno di merito (per pagine e pagine) e come se ogni scena celasse sempre un retroscena, come se dietro ogni scarabocchio ci fosse un disegno. Nella Prima Repubblica c'era più politica e meno giornalismo: oggi è il contrario, ogni cazza- di FRANCESCO BORGONOVO Tre volte alla settimana Renzi in caserma all’alba per allenarsi di FRANCO BECHIS a pagina 11 segue a pagina 13 * Con: "GLI ALPINI" € 11,00. I nuovi palinsesti: pieno revival anni ’80 APPUNTO di FILIPPO FACCI Sì, no, boh ta in tarda mattinata è già stata centrifugata in più talkshow sino a sfibrare lo scarso materiale disponibile. Tra i risultati c'è che ognuno può dire ciò che vuole: tanto, tra un minuto, nessuno lo ricorderà più. Un tempo c'erano giornalisti - tra questi io, o Marco Travaglio - specializzati nel registrare le incoerenze di tizio e di caio, tipo: oggi dice questo, ma ieri diceva quest'altro. Oddio, è arrivata l’invasione degliUltracompagni. Gliomini rossi popolano i palinsesti Rai a ogni ora del giorno (...) segue a pagina 25 Oggi non gliene frega più a nessuno. I giornali, in questi giorni, hanno messo in fila gli infiniti voltafaccia dei Cinque Stelle sull'Euro e sulla Brexit: roba che manco gli schizofrenici: sì, no, boh, forse. Ebbene, ci è toccato leggere di «lunga circumnavigazione intorno all'idea europea» (Repubblica) e di «vocazione di governo che nessuno aveva mai notato prima» (Il Foglio). Sono solo sparate casuali, singhiozzi, parolame quotidiano, lo sappiamo tutti: eppure facciamo una fatica del diavolo ad ammettere che la politica - una certa politica - è finita. Prezzo all’estero: CH - Fr 3.70 / MC & F - € 2.50 / SLO - € 2.80 / HR - HRK 21.00 2 PRIMO PIANO __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Europa a pezzi NIENTE AIUTI I banchieri sono contrari alle iniezioni di capitale pubblico negli istituti. Sono convinti di potercela fare da soli, sempre che la ripresa non si fermi «Brexit conta poco, l’Italia sta ripartendo» Per il numero uno di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, l’uscita di Londra dall’Unione avrà un impatto limitato sull’economia reale italiana, in piena ripresa. Il presidente dell’Abi, Patuelli: «La Borsa non è il Vangelo» ::: NINO SUNSERI ■■■ Dopo due giorni vissuti nell’orgia dei ribassi le Borse riprendono quota. Milano sale del 3,3% che per gli osservatori non è poi un gran risultato. Soprattutto perché il listino ha perduto il 15% dall’annuncio della Brexit. Secondo questa analisi si tratterebbe solo di un movimento di mercato. Tanto più che vanno molto bene anche Londra (+2,64%), Parigi (+2,61%), Francoforte (+1,93%) e Madrid (+2,39%). Ma una lettura forse più approfondita legge questi fatti con un’altra logica. Per esempio che la reazio- ne al voto è stata troppo violenta. L’uscita della Gran Bretagna dalla Ue avrà magari riflessi politici di qualche rilevanza ma, dal punto di vista economico è una tigre di carta. È questa, per esempio, la convinzione di di Carlo Messina che, intervenendo ad un evento della Fabi spiega che «La Brexit avrà un impatto molto limitato sull’economia reale italiana che invece si sta riprendendo». Stesso concetto espresso da Antonio Patuelli, presidente dell’Abi secondo cui non bisogna pensare che le quotazioni di Borsa «siano il Vangelo». Certo gli sforzi per fermare il dilu- vio delle vendite in Borsa si stanno moltplicando. In prima linea la Bce che,comprando titoli di Stato impedisce allo spread di decollare (ieri 152 punti). Dall’altro gli annunci che il governo italiano ha pronto un piano da 40 miliardi per stabilizzare il sistema bancario. Una strada possibile sarebbe la sottoscrizione di giganteschi aumenti di capitale per rafforzare il patrimonio. Una prospettiva, però, che non piace nè a Messina e nemmeno a Patuelli. L’amministratore delegato di Banca Intesa giudica male la presenza pubblica sostenedo il ruolo disalvagente del Fondo Atlante.An- cora più netto Patuelli:«Lo Stato nelle banche? No grazie». Insomma secondo i due banchieri gli istituti italiani hanno la forza per reagire. Soprattutto se aiutate dalla ripresa economica. «Non sono preoccupato - dice Messina - i fondamentali dell’economia del paese sono molto solidi ed è un dato di fatto che l’Italia stia accelerando» Gli fa eco Patuelli: «Abbiamo un capitalismo gracile con privatizzazioni fatte in una fase di euforia, ma bisogna ragionare a sangue e cervello freddo, non avere fretta». Ma non tutti la pensano così. Alcuni si fanno prendere dall’entusia- smo per il risultato del referendum. Per esempio Rupert Murdoch gran capo di Sky secondo cui «il Regno Unito si è liberato di una schiavitù» e la sterlina «non potrà che apprezzarsi». Non è un caso se, nel momento culminante della campagna elettorale il «Sun» (il grande quotidiano popolare di proprietà di Murdoch) siera schierato a favore dell’uscita. Evidentemente era una ispirazione che arrivava direttamente dall’editore. Troppo paludato il «Times» (altra perla dell’impero Sky). Più facile con il «Sun» che comunque aveva ragione. © RIPRODUZIONE RISERVATA I bilanci al microscopio Gli «stress test» alle banche ormai non servono a nulla ::: FRANCESCO DE DOMINICIS ■■■ C’è una questione, fra le tante di cui si discute attorno alla Brexit, che proprio non torna. Il governo italiano sta per varare una serie di misure per mettere in sicurezza le banche. Garanzie statali di varia natura, soldi della Cassa depositi e prestiti, ingresso diretto nel capitale degli istituti più in difficoltà e poi la creazione di un nuovo fondo pubblico-privato sulla falsa riga di Atlante, ormai proiettato a gestire la faccenda del Nord Est col salvataggio di Veneto Banca e Nord Est. Insomma, a palazzo Chigi stanno studiando un vero e proprio piano d’emergenza che si renderebbe necessario per mitigare gli effetti del voto della Gran Bretagna, «costretta» dal popolo a uscire dall’Unione europea dopo il referendum del 23 giugno: un evento senza dubbio straordinario. Tuttavia, le banche (non solo quelle italiane, tutte quelle europee) dovrebbero essere ormai attrezzate per reggere anche gli urti più forti.O almeno questo è quanto emerso negli ultimi anni dopo gli stress test a cui sono stati sottoposti tutti i grandi gruppi finanziari del Vecchio continente. Lo stress test è uno strumento colquale iconti di una banca vengono valutati sulla base di uno scenario avverso,particolarmente critico. Per l’esattezza, le «prove» di tenuta del patrimonio sono realizzate a gradini, da stress di piccolo calibro a terremoti economico-finanziari. Ecco: l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue (salvo imprevedibili e complessi dietrofront di Downing Street) dovrebbe corrispondere, in linea teorica, proprio a uno di questi eventi più o meno catastrofici. E, stando ai voti assegnati dall’autorità bancaria europea (che, per curiosità, ha sede a Londra e probabilmente traslocherà, a cagione della Brexit, in un’altra città Ue), le banche italiane dovrebbero essere pronte a tutto. Perché, invece, il governo Renzi prepara un super scudo? O i test sono una barzelletta o i mercati finanziari sono stati presi in giro. In ogni caso, l’idea di far rientrare lo Stato in banca non piace agli esponenti del settore o almeno a una parte deibig delsettore.A cominciare dal presidente dell’Abi, Antonio Patuelli. Il quale, ieri, nel corso del consiglio nazionale della Fabi, ha spiegato che le «banche sono imprese» e perciò spera che «l’orologio della storia non torniindietro». Un altolà duro al quale ha fatto seguito una proposta altrettanto forte. Ovvero una modifica al testo unico bancario per vietare tout court i prestiti agli altidirigenti(presidenti,vice, amministratori delegati, direttori generali), oggi possibili col voto unanime dei consigli di amministrazione. L’idea del leader dei banchieri, accolta con l’applauso della sala e appoggiata dal segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, potrebbe contribuire a spezzare quel pernicioso sistema relazionale che ha contribuito a far crescere la montagna di sofferenze (200 miliardi di euro), principale freno all’erogazione di nuovi prestiti. Roba antica: già negli anni ’60 Raffaele Mattioliaveva preso di mira i «patologici» rapportidi commistione tra industria e sistema creditizio, creando addirittura un neologismo (catoplebismo). Ma siamo sicuri che Patuelli verrà supportato dalla maggioranza dei suoi colleghi? twitter@DeDominicisF © RIPRODUZIONE RISERVATA Allo studio anche Atlante bis per le sofferenze L’Ue apre al mega fondo pubblico Spunta l’ipotesi di un veicolo per salvare gli istituti di credito partecipato dagli Stati ::: ROMA ■■■ Se l’Italia si muove, stavolta l’Unio- ne europea non sta a guardare e, anzi, potrebbe giocare d’anticipo. Lo shockBrexit preoccupa i vertici della Commissione Ue e a Bruxelles, che è in contatto con i principali governi nazionali, potrebbero decidere di mettere in pista un mega fondo pubblico con l’obiettivo di mettere in sicurezza le banche italiane. Si tratta di derogare al divieto di aiuti di Stato, ma stavolta l’emergenza sembra prevalere sul dettato normativo anche fra i più ortodossi. «La Commissione Ue è sempre pronta a dialogare con tutti gli stati membri» ha dichiarato ieri un portavoce dell’Antitrust Ue.«Stiamo monitorando gli sviluppi del mercato nell’Ue, Italia compresa. In particolare, per quanto riguardall’Italia, siamo in stretto, regolare contatto come parte dei nostri scambi normali. Non abbiamo commenti sulle speculazioni sulla stampa su potenziali misure specifiche». L’apertura c’è. Nel nostro Paese si parla di un mix di interventi, tutti nell’am- bito di un pacchetto nel quale il piatto forte sarebbe l’eventuale ingresso dello Stato nel capitale degli istituti con l’acqua alla gola. Allo studio, poi, garanzie pubbliche, la nascita di un fodo Atlante bis, la discesa in capo diretta della Cassa depositi e prestiti (magari per risolvere definitivamente la questione Monte dei paschi di Siena, sempre in cerca di un partner). Il premier Matteo Renzi ha comunque cercato di gettare acqua sul fuoco: «Non c’è una situazione in cui si viva chi sa quale trattativa. Stiamo discutendo, affronteremo eventuali emergenze, ma i cittadini siano consapevoli che non c’è alcun rischio per i loro risparmi». In mattinata l’inquilino dipalazzo Chigiaveva detto che il governo era pronto a tutto pur di mettere in sicurezza i soldi dei risparmiatori. Anche il viceministro dell’Economia, Enrico Zanetti, ha cercato di ridmensionare l’urgenza : «Si sta monitorando la situazione ma non esistono piani» in senso stretto. Ma il responsabile dei mercati finanziari Ue, Valdis Dombrovskis, ha svelato che qualcosa di concreto sul tavo- ::: LA SCHEDA LA COMMISSIONE UE La Commissione europea potrebbe decidere di avallare l’ipotesi dell’avvio di un mega fondo pubblico con l’obiettivo di mettere in sicurezza le banche italiane. LA MANO PUBBLICA In Italia si discute su diversi fronti, ma tutti convertono in un pacchetto nel quale lo Stato entrerebbe nel capitale degli istituti con l’acqua alla gola. ATLANTE BIS C’è poi il progetto che prevede la nascita di un fodo Atlante bis, con l’intervento diretto della Cassa depositi e prestiti anche per risolvere definitivamente la questione Monte dei paschi di Siena. L’APERTURA Il responsabile dei mercati finanziari Ue, Valdis Dombrovskis, ha detto che qualcosa di concreto sul tavolo c’è. La Commissione europea «sta monitorando da vicino la situazione del settore bancario italiano, ci sono diverse modalità di azioni possibili che sono in corso di discussione ma sulle quali non posso fornire commenti in dettaglio adesso». 3 PRIMO PIANO __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ IL NERVO SCOPERTO Il referendum ha riaperto la ferita sulle nostre banche: il governo è obbligato a trovare una soluzione per metterle in sicurezza Europa a pezzi Qualche turbolenza, poi estate tranquilla Occhio al rimbalzo di ieri a Piazza Affari, ci saranno altre giornate no. Ma saranno occasioni per comprare Attenzione alla sterlina: più si indebolisce, più c’è rischio in Borsa. La vera battaglia sui mercati sarà in autunno ::: BUDDY FOX ■■■ «Lei deve diversificare». Sembra essere questa la formula per evitare i rischi. Poi arriva una giornata come venerdì 24 giugno e tutto viene cancellato come se fosse scritto sulla sabbia. Avete presente i 3 porcellini? Questa volta il lupo, o meglio l’Orso (l’animale del ribasso) ha spazzato via tutto, anche la casa di mattoni. Ieri il rimbalzo c’è stato, uno sganassone e l’Orso è finito al tappeto, sembra che Bud Spencer, prima di lasciarci, abbia voluto farci un ultimo regalo. Temo però che non basterà, ci saranno ancora colpi al ribasso. Nel mare dei mercati, le banche cercano aiuto, sono ferite, e mentre la politica si perde in discussioni e tentennamenti, gli squali continuano a pasteggiare. Italia, banche, ci risiamo, siamo sempre il pesce grosso,il più prelibato per la speculazione, ed ecco che tor- nano a suonarci come tamburi. Cambia lo strumento, non più vendendo i BTP, c’è Draghi a proteggerci, ma attraverso le banche, e così che si apre la breccia di Porta Pia per entrare in Italia, ma questa volta non per liberarci, ma per farci nuovamente ostaggi. Banche italiane e internazionali, ci risiamo, nel 2008 fecero indigestioni di titoli tossici, grandi guadagni, e poi i mal di pancia vennero a noi. Oggi è la volta dei titoli di Stato, accumulo senza diversificare, aspettando la mano santa di Draghi, senza valutare i possibili rischi che ora,proprio a causa della liquidità (i QE) si sta amplificando. Eppure il messaggio che sta passando è un altro: la colpa sono i referendum. Sabato il Sole24Ore titolava: «Shock Brexit, Europa Svegliati». Tutta colpa della Brexit (per Greenspan è solo la punta dell’iceberg), è molto più facile, intanto il mercato picchia. È stato così nel 2008, perché le crisi si manifestano sempre con una faccia, ma il più delle volte è solo una maschera, il volto feroce si nasconde dietro, purtroppo lo si scopre solo quando i danni sono fatti. In estate siaprirà una finestra per respirare, a differenza del pensiero comune che si aspetta una stagione di grandi turbolenze, io sono piuttosto tranquillo, perché dopo quest’ultimo sfogo al ribasso, si potrà comprare e stare in spiaggia con tranquillità. L’anno scorso ::: Commento Il voto di Londra fa bene al portafogli ::: segue dalla prima VITTORIO FELTRI La moneta britannica farà da termometro dei mercati finanziari. Se perde le Borse scendono e viceversa. Il supporto con l’euro è a 0,8080. Mentre contro dollaro, la sterlina rischia anche 1,25. La resistenza per piazza Affari può toccare i 14.000 punti lo c’è. Un veicolo a matrice europea ma partecipato dai singoli Stati, di cui l’Italia sarebbe la prima e più grande beneficiaria. La Commissione europea «sta monitorando da vicino la situazione del settore bancario italiano, ci sono diverse modalità di azioni possibili che sono in corso di discussione ma sulle quali non posso fornire commenti in dettaglio adesso». Dichiarazioni a parte, insomma, il governo italiano consapevole della pericolosità potenziale del quadro per il sistema creditizio e sta lavorando per non farsi trovare impreparato rispetto a qualunque evenienza, nel rispetto delle regole Ue. Per questo con la Commissione c’è un dialogo: per approfondire meglio eventualimargini e paletti.Da qui a parlare di un piano strutturato ce ne corre, è la linea espressa dal Governo. Ma le indiscrezioni che si sono rincorse negli ultimi giorni, mai comunque smentite in modo reciso, lasciano intendere che, piano o non piano, la questione delle banche sia oggetto di studio in termini concreti,non come mera ipotesi di discussione. E il livello di guardia resta alto anche sui mercati. Del resto quello registrato a piazza Affari ieri è solo un iscatto parziale per le banche italiane, dopo le due sedute post-Brexit hanno fatto crollare le quotazioni portando le big, Intesa Sanpaolo e Unicredit, rispettivamente ai minimi da ottobre 2013 e al nuovo minimo storico. Favorito da una parte da un fisiologico rimbalzo tecnico e dall’altra dalle trattative tra Bruxelles e Roma per un nuovo veicolo di intervento sulle ricapitalizzazioni, ma anche dall’exploit di Ubi dopo il piano industriale, l’indice Ftse Italia banche ha recuperato ieri poco più del 3%. Tuttavia la buona «prestazione» non ha scalfito il saldo da inizio anno che resta negativo per il settore con un calo complessivo del 55%. Agli addetti ai lavori e agli operatori finanziari non è sfuggito quanto scritto dal Financial Times: «l’Italia sta valutando un piano da diversi miliardi di euro per salvare le sue banche in difficoltà, sfruttando le turbolenze del mercato avviate dal voto britannico sulla Brexit come scusa per aggirare le stringenti regole contro gli aiuti di Stato agli istituti di credito». La Brexit sarebbe solo una scusa per ripulire, col denaro dei contribuenti, i bilanci degli istituti di credito, affossati da gestioni scellerate e da 200 miliardi di euro di sofferenze. F.D.D. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA PROPOSTA Il governo: no tax area per i colossi della City Allo studio del governo italiano c’è l’ipotesi di proporre a ogni Stato membro dell’Ue di scegliere due o tre “no tax area” per attrarre investimenti. Si tratta di una possibilità che già esiste nella normativa del diritto europeo. In Italia per esempio i siti individuati potrebbero essere Expo e Bagnoli. La proposta nasce dalla consapevolezza che molte multinazionali con sedi in Gran Bretagna potrebbero voler abbandonare il Regno Unito dopo la Brexit. È quanto si apprende da fonti del governo. L’esecutivo starebbe quindi pensando all’istituzione di due aree in cui gli investimenti sarebbero detassati, riprendendo una idea già avanzata da Giuseppe Sala per la “riconversione” della zona dell’Expo e aggiungendo la “carta” di Bagnoli a Napoli. Un progetto di lavoro su cui dovranno essere fatte verifiche approfondite in sede europea. (...) per il Regno Unito. Nel qual caso - molto probabile - essi non avrebbero più argomenti per trattenere altri Paesi nel consesso europeo. Dal quale, se si sono sganciati facilmente i sudditi della regina, significa che staccarsene non è un guaio bensì una salvezza. Cosicché la disgregazione dell’Ue non sarebbe una ipotesi remota, ma una prospettiva verosimile. D'altronde, sia l'Olanda sia l'Austria meditano di andarsene presto per conto proprio, e se dovessero concretizzare i loro piani, la sopravvivenza dell'impianto comunitario non sarebbe realistica. La stessa Italia, qualora fosse in grado di organizzare un referendum consultivo, e di tenerne conto, manifesterebbe di sicuro il proposito di rendersi libera e indipendente, nostalgica com’è della propria autonomia. Il punto nodale è questo. Il famoso e temuto effetto domino non va scartato. Tanto più che lo stesso Draghi, che non è l’ultimo arrivato, ha dichiarato che i responsabili degli Stati membri hanno agito malamente, il che giustifica la scontentezza, sconfinante nella protesta, dei popoli, sempre più orientativerso l’addio all’Europa. Se aggiungiamo che perfino il Papa si è espresso in modo critico nei confronti dell’Ue, il quadro si completa. Un quadro destinato solo a peggiorare. © RIPRODUZIONE RISERVATA pensavo il contrario, ricordate? Un riposo, prima della battaglia d’autunno, momento in cui dovremo essere in piena forma per la grande resistenza. Voglio fare un appello al premier Renzi, la prego, metta in salvo ilprima possibile il sistema finanziario italiano, perché quest’autunno il rischio è che l’attuale crisi si trasformi in un meteorite in grado di colpirci. E noi non vogliamo che le nostre banche facciano la fine dei dinosauri vero? PIAZZA AFFARI: come una rondine non fa primavera, così due corna non fanno spuntare il toro. Un rimbalzo c’è stato, ma temo di dover rivedere al ribasso gli obiettivi della ripartenza: 14.500/14.000. Forza, manca poco, poi sarà un’estate di grande respiro e rimbalzo. INTESA: lodevole il coraggio di Messina (amministratore delegato della banca), non solo si è messo come scudo in difesa del sistema, ma ha aggiunto che per fermare il «bail-in» si sarebbe incatenato al Parlamento. Purtroppo la banca continua a cedere. Avevo scritto che sotto 2,15 era tragica. Così purtroppo è stato. Lo sapete qual è il prezzo del rischio futuro? Di nuovo 0,80. In attesa del grande salvataggio, ancora piccoli ribassi, prima della ripartenza. RCS: 0,80 prezzo centrato in pieno. Ora attendiamo sviluppi, sapendo che quel prezzo non ce lo toglie nessuno, nemmeno la Brexit. SP500: obiettivo correzione intorno a 1.900, poco sotto, poco sopra. Da lì può ripartire tutto. È sempre Wall Street a dare la carica al Toro. STERLINA: se perde le borse scendono e viceversa. In questa fase, è la moneta inglese il termometro di mercato. 0,8080 è il supporto con l’euro. Mentre contro dollaro, la sterlina rischia anche 1,25. BUND: quando vedi un titolo di stato, così «grosso» e importante, rimanere sotto zero, capisci che il problema non è la Brexit, ma il debito. E l’eccesso di liquidità, dovuta ai QE, questo problema lo amplifica. Prima o poi la “supernova” scoppierà, stiamo short. TWITTER: 14 dollari circa, il nostro prezzo d’acquisto è lontano, e si sale.Ricordate Facebook? Sotto 20 dollari non la voleva nessuno, quasi nessuno. [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 PRIMO PIANO __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Europa a pezzi ::: IL RISCHIO Messaggio agli altri governatori centrali: bisogna coordinare le azioni. Ma le grandi banche Usa e i fondi pensione tedeschi chiedono di aumentare i tassi Commento È l’ora di pensare a degli sgravi per spingere il Pil ::: BRUNO VILLOIS ■■■ La mini risalita delle Borse europee e in particolare della nostra Piazza Affari, con i bancari sugli scudi, dopo però due sedute didisfatta come mai si era vista prima, non deve illudere. Il nostro sistema bancario, causa sofferenze, è straordinariamente fragile, in molti casi di una debolezza da malato terminale. Il tentativo di arginare la situazione dei crediti inesigibili è dolorosamente fallita, gli aumenti di capitale a raffica, messi in atto dalle banche, hanno solo affievolito l’enorme massa di situazioni a rischio e i flussi di cassa, essenziali per qualunque tipo di impresa, continuano ad essere inadeguati per far fronte alla gestione ordinaria della grande maggioranza delle Pmi. Le Pmi, i professionisti, gli artigiani, non vanno in banca per finanziare futuro e quindi investire, ma ci vanno, ottenendo sovente dei secchi«Niet» ,per ottenere credito da destinare a ripristinare i conti dissanguati, in parte dai costi di gestione ordinaria, ma soprattutto dalla pressione fiscale e dagli oneri della burocrazia. Per confrontare la situazione delle nostre banche con quelle estere si deve tener conto delle differenze strutturali dei vari sistemi economici, mettendo al primo posto le problematiche riguardanti lo stato di salute patrimoniale, oltre che di cassa, delle nostre Pmi, che più che in qualunque altro Paese industrializzato continuano a costituire l’asse portante del nostro apparato imprenditoriale, sia di natura produttiva che commerciale. Per correggere sostanzialmente l’attuale debolezza delle banche, servono due capisaldi: una vera sostanziosa e duratura crescita del Pil, pari ad almeno il 2% anno, per diversi anni, e una immissione di capitale proprio dei soci nelle imprese, in modo da renderle bancabili e riequilibrare il rapporto tra capitale di debito, oggi intorno al 70% da noi, contro poco più della metá di quello delle economie mature, con quello del capitale di rischio. In assenza di almeno una delle due componenti citate - da preferirsi la seconda, perché in grado di rafforzare in maniera strutturale la capitalizzazione delle imprese, come imposto dalla Bce alle banche - non si riuscirá a riportare il sistema bancario nelle condizioni ideali per svolgere le sue funzioni, e quindi quindi continuerá ad essere sottoposto a vessazioni da parte dei mercati. Il fatto che, nelle ultime disastrose sedute di Borsa, siano ben 8 le banche italiane sulle 18 peggiori, contro due sole francesi e nessuna tedesca, basta da sola a raccontare come stanno le cose per il sistema creditizio nostrano nella percezione del mondo della finanza. Il governo dovrebbe porsi l’obiettivo di aprire il fronte del capitale di rischio, e anche grazie al Brexit, che renderà le regole sugli aiuti di Stato e similari meno stringenti, o così si presuppone, consentire a chi ha il coraggio di conferire capitale proprio nell’impresa, ne ottenga una sostanziale vantaggio con la detrazione di almeno la metà di quanto immesso dalle proprie tasse, in un tempo chiaramente breve, 2/3 anni. Una tale rivoluzione dovrebbe far scattare negli imprenditori, che credono nella loro azienda, l’interesse a capitalizzarla, per renderla più forte, poter investire e ottenere credito per farlo. Purtroppo, com’è successo in passato, politica e governo neppure ne parlano. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il presidente Mario Draghi e, alle sue spalle, il consiglio direttivo della Banca centrale europea [LaPresse] Draghi:ilproblema sono ipolitici Il presidente della Bce attacca i leader mondiali: «L’ultimo G20 è stato deludente La Brexit costerà all’Europa 70 miliardi, ma i governi ora dovrebbero agire sul fisco» ::: UGO BERTONE ■■■ «L’esito del G-20 è stato deludente». Mario Draghi fulmina così l’ultima riunione dei Grandi che avrebbe dovuto rilanciare la crescita mondiale al 2% entro il 2018 ma che, visto che le buone intenzioni non si sono tradotte in iniziative concrete, non ha avuto effetto alcuno. Il presidente della Bce si riferisce al recente vertice di Shanghai ma il vero obiettivo è ovviamente lo strappo dell’Inghilterra. Ovvero l’incapacità deivertici politici dell’Europa di mettere in atto una politica di crescita, salvo poi lasciare alla Bce l’onere di fronteggiare una situazione sempre più a rischio. In realtà il presidente della Bce, davanti agli ospiti della conferenza annuale della banca centrale nello splendido castello di Sintra in Portogallo, ha evitato con cura accenni all’attualità, a partire dal referendum inglese («è un giorno triste» si è limitato a dire in occasione della cena di gala) o, tantomeno, riferimenti ai colleghi (il governatore della Bank of England Mark Carney e Janet Yellen presidente della Fed) che hanno preferito disertare l’appuntamento per evitare incroci con i media. Ma il messaggio del banchiere è arrivato forte e chiaro come un siluro. Sotto tiro, innanzitutto, le banche centrali, a partire dalla Federal Reserve. Guai se procederemo in ordine sparso, senza il necessario coordinamento, cedendo alle pressionipre-elettorali o agli interessi delle grandi banche Usa che chiedono tassi più alti (così come le compagnie d’assicurazione e i fondi pensioni tedeschi). «La strada da percorrere - continua il presidente della Bce - è quella di un allineamento delle nostre politiche che parta da diagnosi comuni per portare ad impegni condivisi». E il risultato del coordinamento non può che essere che la conferma di una politica espansiva: «Le Banche centrali non devono abbandonare l’obiettivo dell’inflazione», ha sottolineato il banchiere italiano aggiungendo che «l’economia mondiale può beneficiare di un allineamento delle politiche». Un invito di fatto a evitare che le strade si dividano, in particolare rispetto alle scelte che aspettano la Federal Reserve: il referendum inglese ha per il momento allontanato l’ipotesi di un aumento dei tassi che potrebbe avere conseguenze devastati per la Cina ed i Paesi emergenti (con ricadute negative anche per l’export italiano), ma anche per l’area euro. Il pericolo di una svolta restrittiva resta. Ma così si aprirà una pericolosa divaricazione tra Washington e le altre capitali finanziarie perché Francoforte e Tokyo resteranno agganciate alla politica dei tassibassi, assieme a Londra, costretta a dare ossigeno ad un’economia in piena turbolenza. Ci vuole unità di intenti, insomma, ma anche il coraggio di capire che questo è il momento di agire come ai tempi della crisi Lehman quando il coordinamento delle politiche economiche espansive permise all’economia globale di uscire dalla recessione. Ma più ancora occorre che la politica europea batta finalmente un colpo, evitando che l’onere ricada interamente sul Quantitative Easing che non è esente da inconvenienti. «Un miglioramento del mix di politiche fiscali - ha detto - aiute- Colpo basso a Londra Padoan vuol cancellare il segreto societario ::: CLAUDIO ANTONELLI ■■■ Abbattuto il segreto bancario ora resta da mina- re il segreto societario. E poi gli Stati occidentali avranno mano libera per combattere le nazioni dalla finanza offshore. Grandi benefici nelcontrasto alla criminalità, ma politicamente si profila all’orizzonte il pensiero unico e la fine della concorrenza tra Stati. Nella lotta all’evasione è necessario «concentrare gli interventi verso i soggetti che presentano un profilo di rischio fiscale ed economico finanziario più elevato», ha affermato il ministro dell'economia, Pier Carlo Padoan, intervenendo alla cerimonia dichiusura dell’anno accademico della scuola di polizia giudiziaria della Gdf. La recente fuga di informazioni provenienti da uno studio legale panamense, questione meglio nota come Panama Papers, osserva il ministro dell’Economia, «ha riacceso i riflettori internazionali sulla necessaria implementazione delle attuali re- rebbe a ridurre gli effetti indesiderati della politica monetaria, dato che l’onere della stabilizzazione sarebbe suddiviso meglio fra le diverse politiche». Ma attenzione: «Nell’attuale ambiente di debolezza globale, le ripercussioni derivanti da politiche fiscali favorevoli alla crescita probabilmente sono interamente positive dato che spingono la domanda interna dei Paesi d’origine. E questo vale per intere regioni, come l’area euro, che presenta livelli di domanda diversi». È l’ora di pigiare il piede sull’acceleratore,la miglior risposta alla frattura con Londra che almomento, stando a documenti riconducibili a Draghi e riportati da Bloomberg avrà un effetto negativo di mezzo punto di Pil sull’intera Europa. Circa 70 miliardi. © RIPRODUZIONE RISERVATA gole, degli standard sovranazionali di trasparenza e del loro miglioramento». Presto, aggiunge, «sarà disponibile un altro strumento giuridico per scambiare informazioni e tracciare strutture offshore complesse utilizzate da criminali ed evasori fiscali. Il successo di questa iniziativa dipenderà in ultima istanza dall’uso efficace delle informazioni acquisite. Per questo un ingrediente essenziale della strategia complessiva per la trasparenza deve essere il rafforzamento della cooperazione amministrativa internazionale che già oggi vede la Gdf fortemente impegnata insieme alle altre strutture competenti dell’amministrazione finanziaria». Il risultato raggiunto sul fronte della lotta all’evasione fiscale, sottolinea Padoan, «è il superamento del segreto bancario: 55 Stati e giurisdizioni inizieranno a scambiare automaticamente informazioni sui conti finanziari già dal primo gennaio 2017, tra pochi mesi. Altri 45 Stati, tra cui piazze finanziarie importanticome Svizzera, Singapore e Hong Kong, si aggiungeranno». Il problema che tutta questa lotta porta solo a restrizioni e non a tagli di tasse né tanto meno di spesa pubblica. Il rischio è che si limiterà la libertà di far le valigie e gli sprechi pubblici resteranno intatti. © RIPRODUZIONE RISERVATA 5 PRIMO PIANO __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ REALISMO CRISTIANO Non allarmato dalla Brexit («È la volontà del popolo»), Bergoglio risponde a chi teme tensioni e conflitti: «La guerra in Europa c’è già» Europa a pezzi Il Papa chiede la disunione europea Francesco spiazza i teorici del «più Europa»: «Ci vuole un’altra forma di Unione: più indipendenza, più libertà ai Paesi membri». Già Benedetto XVI criticava le risposte delle istituzioni sovranazionali ai bisogni dei popoli ::: MARTINO CERVO ■■■ «Il passo che deve fare la Ue per ritrovare la forza delle sue radici è un passo di creatività e anche di sana disunione: dare più indipendenza, più libertà ai Paesi. Pensare un’altra forma di unione, essere creativi, nei posti di lavoro, nell’economia». I viaggi in aereo di papa Bergoglio fanno sempre correre qualche brivido sulla schiena del portavoce padre Lombardi. Il ritorno dall’Armenia ha regalato talmente tante dichiarazioni che una delle più clamorose si è quasi persa, tra scuse ai gay e rivalutazione di Lutero. Eppure la frase sulla «sana disunione» è la prosecuzione con altri termini della necessità di «aggiornare l’Europa» ravvisata al Premio Carlo Magno alla presenza delle massime istituzioni comunitarie. Allora Francesco parlò di una «nonna sterile» che doveva ripensarsi dal profondo. Insomma al Papa questa Unione - il riferimento istituzionale è chiarissimo - non piace. E la cosa regala forse qualche perplessità a chi, appeso ai De Gasperi e agliSchuman di 60 anni fa,tende a dare per scontato che il pensiero cristiano accolga nel OBAMA «Non facciamoci prendere dall’isteria» Barack Obama invita il mondo a non abbandonarsi all’«isteria» dopo la Brexit. Per il presidente Usa i cittadini britannici hanno solo scelto di premere il «pulsante pausa» sul processo di integrazione europea. «Non esagererei... C’è stata un po’ di isteria dopo il voto per la Brexit. Come se la Nato si fosse sciolta e ciascun Paese si stesse ritirando nel proprio angolo. Ecco, non è quello che sta accadendo». presente le istituzioni comunitarie come un bene ineluttabile. Non allarmato dalla Brexit («È la volontà espressa dal popolo»), Bergoglio si sfila dal coro di chi invoca «più Europa». Il varco aperto non è di poco conto: «La guerra già c’è, in Europa. Poi c’è un’aria di divisione, non solo in Europa ma ne- Papa Francesco prima di un’udienza generale in piazza San Pietro [Ansa] gli stessi Paesi», ha detto Francesco.Peraggiungere: «Un Paese può dire: io sono nella Ue, ma voglio avere certe cose che sono mie, nella mia cultura». È la «sana disunione» a colpire di più: una disarmante espressione che non dà per scontato nulla, e che non ha nulla che vedere con i toni di irreversibilità («Whatever it takes») usati da Mario Draghi (uno che pure ha ottimi studigesuitici) e in generale daigovernantidell’Unione.Del resto, ritenere che le istituzioni comunitarie siano oggi considerabili espressioni culturalmente affini a una antropologia cristiana è a dir poco complesso. Al di là delle pressioni sui legislatori nazionali in temi eticamente sensibili,già la Cari- tas in Veritate, enciclica ratzingeriana del 2009, aveva messo in guardia con largo anticipo sugli anni peggiori della crisi in merito all’efficacia delle risposte sovranazionali ai bisogni dei popoli, paventando il rischio che «le politiche di bilancio, con i tagli alla spesa sociale, spesso anche promossi dalle Istituzioni finanziarie inter- nazionali,possano lasciare i cittadini impotenti di fronte a rischi vecchi e nuovi» (cap. 2). Proprio la Brexit, con la sua contrapposizione tra esito del voto popolare e auspici dell’establishment globale, sembra certificare un’altra intuizione di Benedetto XVI, proprio ieri abbracciato da Francesco: quella secondo cui la cultura europea dominante «in questa ora del suo massimo successo sembra diventata vuota dall’interno»,ostaggio diun progressismo liberale in cui «tutto ciò che serve a favorire l’avvento dello stato finale felice è morale. […] Anche l’uomo può diventare uno strumento; non conta il singolo, ma unicamente il futuro diventa la terribile divinità che dispone sopra tutti». Così la metteva Altiero Spinelli, autore del manifesto fondativo europeista rispolverato da Roberto Saviano contro il «leave»: «Oggi è il momento in cui bisogna saper gettare via vecchi fardelli divenuti ingombranti, tenersi pronti al nuovo che sopraggiunge così diverso da tutto quello che si era immaginato, scartare gli inetti fra i vecchi e suscitare nuove energie tra i giovani». © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 PRIMO PIANO __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Europa a pezzi ::: LA RIVINCITA «Quando sono diventato eurodeputato mi avete riso in faccia perché volevo portare l’Inghilterra fuori da quest’Unione... Bene. Chi sta ridendo ora?» Commento La Regina insegna la democrazia alle repubbliche ::: MATTEO MION ■■■ A scuola ci hanno sempre raccontato che la monarchia è brutta e cattiva, perché il governo è concentrato nelle sole mani del re da cui dipende l’intera vita della nazione, mentre la forma di governo migliore è la repubblica, perchè rappresenta al meglio la volontà popolare. Nel corso della storia, però, il sovrano plenipotenziario, che disponeva a piacimento dei propri sudditi, è stato pian piano limitato nei suoi poteri dalle Costituzioni. Sono nate così le odierne monarchie parlamentari fondate sul bilanciamento delle funzioni tra Re e Parlamento. Tale è la monarchia inglese e, a giudicare dal Brexit, funziona meglio della repubblica che noi ci ostiniamo a festeggiare ogni 2 giugno con squilli di trombe e spari a salve d’artiglieria che altrimenti marcirebbe nelle cantine. È paradossale, infatti, che un paese monarchico possa scegliere con un referendum il proprio futuro dentro o fuori dall’Ue, mentre le repubbliche liberali e illuminate dei progressisti tedeschi, francesi e italiani facciano carte false per negare ai propri sudditi, pardon cittadini, il diritto di voto. A Londra crollano la sterlina e la City, ma trionfano la Libertà e la Democrazia: la politica riafferma pesantemente il primato su economia e finanza. Le braccia grosse dei contadini anglici sgambettano i colletti bianchi internazionali della finanza bastarda. Vince il popolo sovrano con l’assist della monarchia parlamentare inglese che rimane dinasticamente al suo posto, mentre Cameron va a casa a leccarsi le ferite. I sudditi di Sua Maestà hanno espresso un voto forte, determinando una svolta storica non solo nella vita del Regno Unito. Il resto d’Europa, ingolfato di democrazie e Costituzioni republican-progressiste, rimane a guardare impotente e privato del diritto di esprimersi sul punto da oligarchie burocratico-finanziarie. I cittadini non possono manifestare la loro volontà: l’Ue è bellissima per dogma divino intangibile. In un millennio dall’assolutismo monarchico siamo arrivati a quello repubblicano: i despoti non hanno più scettro e corona, ma sono bardati di diritti e Costituzioni. Nell’Ue le litanie progressiste ci ammorbano ormai da decenni senza lasciare indenne alcun settore del vivere civile: salute, casa e scuola devono essere per tutti indistintamente, vieppiù se immigrato. Nell’ostensione dei diritti il direttorio repubblicano europeo si è, però, dimenticato quello fondamentale e cardine primo della facoltà decisionale di chi governa: il diritto di voto! La dimenticanza è dolosa, perché Merkel & C. sono consapevoli che dall’urna referendaria uscirebbe un vero e proprio Uexit. Ai satrapi poco illuminati delle repubbliche finanziarie europee non rimane che beccarsi questo spread nel Pil! Noi assistiamo sgomenti e compiaciuti alla vittoria della monarchia sulla repubblica, proprio nel Paese in cui coincidono attaccamento alla patria e alla Regina. Quest’anno l’Inghilterra ha festeggiato in pompa magna i 90 anni di Elisabetta II e la Brexit, ma sotto l’unica bandiera Union Jack... www.matteomion.com Farage,orgoglio inglese alla Ue Il padre del voto sulla Brexit affronta i fischi dei colleghi europarlamentari e le ironie di Juncker senza scomporsi: non avete mai lavorato in vita vostra ::: NICK FARRELL ■■■ Ora, grazie all’inglese Nigel Farage, sappiamo due cose fondamentali del Presidente non eletto della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Provocato dalla presenza nell’aula del Parlamento europeo del leader dell’Ukip e eurodeputato, il capo di tutti i capi dell’Unione europea ha voluto difendersi dalla tante critiche sulla sua personalità e presidenza perché malgrado l’emergenza della moneta unica e la crisi dei migranti lui pappagalla il ancora il mantra “More Europe” invece di quello più furbo e recente “Better Europe”. «Io non sono un robot», ha svelato al Parlamento, «Né un grigio funzionario». Era la prima seduta del Parlamento dopo la decisione epocale degli inglesi per la Brexit di venerdì scorso e Farage si era presentato con orgoglio nella tana del nemico per piantare, come fa sempre, una piccola bandiera inglese sulla sua scrivania. E questa volta per godersi la sconfitta della banda di Bruxelles. Se tutti i751 eurodeputatifossero graffianti e divertenti come questo mitico inglese che beve come una fogna e fuma come due turchi nessun paese neanche la Gran Bretagna avrebbe voglia di uscire dall’Unione europea. Invece, nessuno sa neanche i loro nomi. Tanto il potere legislativo ed esecutivo dell’Ue ce l’ha la Commissione non eletta, mentre il Parlamento eletto ha solo un ruolo consultivo. Herr Juncker, 61 anni, il cui pa- dre era un coscritto della Wehrmacht nazista e il suocero un soldato nazista convinto, era presente per parlare della crisi aperta dalla Brexit. «Il voto britannico ha tolto una delle nostre ali ma stiamo ancora volando», spiegava poeticamente. Quindi, l’Ue è un uccello un po’ strano, ci ha fatto capire Monsieur le Président, che aveva 28 ali ma adesso ne ha solo 27. «Non sono né stanco né malato, come dice la stampa tedesca» ha insistito, «Combatterò fino al mio ultimo respiro per un’Europa unita». O Signore, vi prego, no! Glieurodeputati presenti in aula applaudivano e acclamavano ogni sua parola - e anche Farage (seduto proprio accanto a lui) - lo faceva ma sarcasticamente e in modo esagerato. Herr Juncker, che stava parlando in francese invece che in inglese non ne poteva più. «Questa sarà l’ultima volta che lei applaudirà qui dentro», gli ammoniva in inglese come un prete con davanti un fedele posseduto dice “Vatene Satana!”. «In un certo senso, la sua pre- Il popolo non può esprimersi No dell’Olanda al referendum Il Parlamento respinge il voto sull’Ue. Ma Wilders ci riproverà tra un anno... ::: ANDREA MORIGI ■■■ Nel parlamento olandese, la maggioranza filoeuropeista batte un colpo, respingendo a stragrande maggioranza l’ipotesi diindire un referendum sull’uscita dall’Ue. Per timore di un risultato simile a quello uscito il 24 giugno dalle urne britanniche, si ostacola così, con 75 voti contrari e 14 a favore, la strada verso una consultazione popolare diretta. Per Geert Wilders, primo firmatario del progetto sulla «Nexit», non si tratta di una sorpresa. Sapeva fin dal principio che alla Camera bassa non gli erano favorevoli e che, in ogni caso, occorrerebbe una modifica costituzionale approvata dai due terzi delle Camere per consentire lo svolgimento di un referendum vincolante. Ma non demorde: «Gli olandesi avranno una seconda possibilità il 15 marzo 2017, il giorno delle nostre prossime elezioni politiche!», commenta il leader del Partito della Libertà, attualmente dato in testa a tutti i sondaggi. La stima attuale vedrebbe la formazione guidata da Wilders conquistare 33 seggi, sufficienti per rivendicare la guida di un governo di coalizione e, soprattutto, per influire sulla riforma dello strumento elettorale. Per sfruttare la corrente proveniente da Lon- dra sarà necessario portare al centro della competizione politica il tema dell’uscita dall’Europa. Ci sono ancora dieci mesi di tempo per orientare la macchina della propaganda. Se il Regno Unito non uscirà troppo malconcio dai negoziati con la Commissione Ue, anche in Olanda si riuscirà a far fallire la «strategia della paura» lo strumento preferito dai filo-europeisti. La strategia politica di Wilders è chiara: contrapporre la volontà degli eletti a quella degli elettori che, interpellati dai sondaggisti in questo mese di giugno, si sono espressi per il 54% a favore della possibilità di votare, mentre il 48% si è detto orientato ad abbandonare le istituzioni comunitarie e solo il 45% vorrebbe rimanervi. Rimarrebbe un 7% di indecisi. Un’indicazione sul loro orientamento potrebbe essere ricavata dall’andamento del referendum consultivo dello scorso aprile, con il quale fu bocciato, con un secco 62% di «no», il trattato di associazione siglato nel 2014 fra l’Unione europea e l’Ucraina. Del resto, con il voto del 2005, l’Olanda aveva già seppellito il Trattato costituzionale dell’Ue. Trascorso più di un decennio, fra l’opinione pubblica dei Paesi Bassi e le istituzioni di Bruxelles, il divario è rimasto ampio. © RIPRODUZIONE RISERVATA 7 PRIMO PIANO __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ SOLO PAROLE I leader dei 28 Paesi hanno preso vaghi impegni sulla necessità di «realizzare un mercato unico più equo che sarà fondamentale per creare nuovi posti» Europa a pezzi Immigrati e risparmi La Merkel blocca tutto I capi di governo rinviano il piano per limitare i flussi e non parlano delle banche. Piccoli aiuti all’agricoltura. Vince ancora la Cancelliera ::: SANDRO IACOMETTI AMICI O NEMICI? Juncker abbraccia Farage. Lo stesso Juncker poi scherzando ferma un fotografo che sta per immortalare il leader dell’Ukip [Ansa] senza quimi sorprende veramente. Lei combatte per l’uscita. Il popolo britannico ha votato a favore dell’uscita. Perché lei è qui?». L’unica cosa che l’imperialista lussemburghese ha in comune colpatriota inglese non è certo l’amore per la democrazia né per gli Stati Uniti d’Europa ma solo l’amore per l’alcol. Toccava a Farage replicare. Gli Wilders è il leader del partito per la Libertà [Reuters] eurodeputati lo fischiavano e in continuazione ma lui andava avanti lo stesso come il pilota di una Spitfire che pensa solo al bersaglio. Prima della seduta Juncker aveva cercato di baciare Farage in testa. «Quando sono diventato eurodeputato voi tutti mi avete riso in faccia quando vi ho detto che volevo portare l’Inghilterra fuoridall’Unione europea... Bene. Chi sta ridendo adesso?!», gli diceva. L’Ue è un «progetto politico incapace di ammettere che sia malato». «Grazie per ilbenvenuto caloroso e anche voi eurodeputati siete incapaci di ammettere la crisi dell’euro e quella degli immigranti». E poi ha inferto il colpo di grazia. «Quasi nessuno di voi ha mai fatto un lavoro vero e serio in vita vostra», ha gridato. Fischi fortissimi. Madame Marine Le Pen presente applaudiva invece. Martin Schulz, presdiente del Parlamento, ha dovuto intervenire per una volta a difesa dell’inglese Farage! «Vi state comportando come eurodeputati dell’Ukip», ha detto. Inutile negare il mercato unico alla Gran Bretaga continuava Farage, sempre fischiato perché «starebbbe mettendo a rischio i posti di lavoro di centinaia di migliaia di operai tedeschi, perché il 20% delle macchine della Germania sono vendute in Inghilterra». Ricordiamo che è solo grazie a Farage, 52 anni, sposato con una donna tedesca una seconda volta, che Cameron era stato costretto a promettere un referendum sulla Brexit... L’Ukip aveva vinto più seggi al Parlamento europeo di tutti gli altri partiti inglesi con 4 milioni di voti alle politiche inglesi del 2015. Non voleva correre il rischio di perdere i voti che l’Ukip stava rubando ai Labour specialmente nel nord dell’Inghilterra. Che uomo! L’uomo che ha salvato la Gran Bretragna dall’Unione europea. © RIPRODUZIONE RISERVATA ■■■ Alla fine a dirigere l’orchestra è sempre Angela Merkel. Il primo Consiglio europeo dopo Brexit, quello da cui doveva arrivare la risposta forte e nerboruta dell’Europa allo schiaffo della Gran Bretagna, ha partorito il solito topolino. Qualche contentino è andato a Matteo Renzi, che dopo essere stato celebrato come il nuovo autorevole membro del direttorio franco-tedesca non poteva tornare a casa a mani vuote. Il premier ha incassato il via libera all’utilizzo di 1,4 miliardi di fondi per la coesione, «denari destinati alle Pmi e ai giovani per il lavoro». Al vertice di Bruxelles si è parlato anche della possibilità di istituire due no-tax area a Milano, nell’area ex Expo, e a Bagnoli. Ma sulle questioni importanti, la Germania non è arretrata di un millimetro. Dopo una serie di vaghi impegni sulla necessità di «realizzare un mercato unico più approfondito ed equo che sarà fondamentale per creare nuovi posti di lavoro e promuovere la produttività», sull’importanza di fornire «un sostegno finanziario agli agricoltori» e di ridurre «i flussi di migranti» (ma a settembre), la bozza di documento finale si limita ad indicare che «saranno portati avanti i lavori» per completare l’unione bancaria, senza neanche citare il tema del meccanismo europeo di garanzia dei depositi. Un tema evidentemente centrale alla luce degli scossoni borsistici che stanno vivendo le banche del Vecchio continente e su cui il governo italiano aveva lasciato intendere che bollisse qualcosa in pentola, parlando di una soluzione europa per tutelare irisparmiatori. Ma Berlino di mettere in comune i rischi del credito non ha alcuna intenzione, a meno che, come è stato più volte detto, l’Europa non accetti di considerare rischiosi i titoli di Stato in pancia alle banche. Si tratta di capire, a questo punto, su quali strade stiano proseguendo le trattive di cuisembra sisia parlato a Bruxelles. Il vicepresidente della Commissione Dombrovskis avrebbe confermato colloqui tra l’Italia e la Ue, mentre Bloomberg cita un documento che Mario Draghi avrebbe portato a Bruxelles, senza citare i nostri istituti, in cui si sostiene che di fronte all’impatto notevole della Brexit su economia e mercato dei cambi «non possiamo più permetterci» di non risolvere le debolezze delle banche. È sempre la Merkel, affiancata da Jean Claude Juncker, a dettare la linea dura nel duello con la Gran Bretagna. Il presidente della Commissione Ue di fronte all’Europarlamento ha esortato Londra a «chiarire il prima possibile» le sue intenzioni, aggiungendo che «nessuno a Bruxelles negozierà nulla con il Regno Unito finché non avrà notificato formalmente la decisione di uscire». La cancelliera tedesca ha invece avvertito che la Gran Bretagna non potrà scegliere di mantenere i privilegi, facendo a meno degli obblighi: «Faremo in modo che i negoziati non si sviluppino sul principio della scelta del Angela Merkel a colloquio con il primo ministro inglese David Cameron [Ansa] menù». Una posizione a cui si è accodato anche Matteo Renzi, secondo il quale «in una famiglia bisogna accettare le cose buone e quelle cattive. Non si può prendere il mercato unico e non l’immigrazione». Per il momento le parole d’ordine dell’Europa sono unità e riforme.Ovvero la messa a punto di una svolta multipla sulla sicurezza comune e il rilancio dell’economia, in particolare per quanto riguarda gli investimenti e la flessibilità. Temi su cui i 27 dovranno avviare una riflessione approfondita e tirare le conclusioni in occasione di un vertice informale che il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk ha detto di voler convocare per settembre, probabilmente a Bratislava. In quel prossimo summit si dovrà anche tornare a parlare di come gestire la crisi dei migranti, uno degli elementi scatenanti della Brexit, che l’esito del referendum ha fatto passare in secondo piano nell’agenda di ieri e di oggi. Dal Consiglio è venuto il pieno sostegno alla strategia delineata dalla Commissione europea, ma si è evitato di indicare quanti e quali soldi dovranno essere spesi per tradurre in realtà le buone intenzioni. E questo mentre migliaia di persone continuano a sbarcare sulle coste italiane. twitter@sandroiacometti © RIPRODUZIONE RISERVATA IN GRAN BRETAGNA I laburisti sfiduciano il leader Corbyn Lui: non mi dimetto Circa l’80% dei parlamentari laburisti ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del loro leader, Jeremy Corbyn, con 172 voti a 40 (quattro gli astenuti). Cosa significa? È bene chiarire che il voto non è vincolante e Corbyn si è affrettato a sottolineare che lui non ha nessuna intenzione di dimettersi, «Sono il leader del nostro partito eletto democraticamente per un nuovo modo di fare politica con il 60% dei voti dei membri del labour e dei sostenitori e non li tradirò dimettendomi», ma di certo è partita la corsa alla sua successione. Tra i principali avversari ci sono il vice, Tom Watson, e Angela Eagle, che si è dimessa dall’incarico di ministro ombra per le Attività produttive proprio per i diversi contrasti avuti con lo stesso Corbyn. 8 PRIMO PIANO __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Europa a pezzi DENTRO O FUORI «Il quesito andrebbe scritto chiaramente. E ci vorrebbe una seria e corretta informazione, perché in Italia abbondano i marpioni...» «Abbiamo il diritto di votare sull’Europa» Arrivano le mail in redazione. I lettori chiedono di replicare anche in Italia il referendum votato nel Regno Unito. Le motivazioni: il popolo è sovrano, l’euro ci ha impoverito e l’Unione tutela solo le grandi banche Pubblichiamo alcune delle lettere arrivate ieri in redazione a sostegno della nostra campagna per ottenere il diritto di votare se rimanere o no nell’Unione Europea e nell’area euro. Più adesioni riusciremo a raccogliere, maggior pressione riusciremo ad esercitare sul governo e sulle istituzioni. LA NOSTRA CAMPAGNA Il tagliando da spedire a «Libero» Francesca Tibo e.mail Sono assolutamente d’accordo con Giuliano Zunin. L’euro e questa Europa sono stati voluti dai grandi poteri finanziari per controllare i popoli europei. Più poveri siamo più possono manipolarci e sfruttarci per i loro interessi. Basta! Vogliamo poter decidere il nostro destino. Nicola Cicchetti e.mail Voglio che anche gli italiani, come i britannici, possano decidere se rimanere o no nell'Unione Europea. Diego Spinelli Carate Brianza (MB) Daniela Fabris Treviso Voglio decidere di uscire dalla Ue. Paolo Bacca e.mail Gianfranco Gremo Torino Aderisco pienamente alla proposta lanciata da Feltri. Ecco il modulo da compilare, ritagliare e spedire alla redazione di «Libero» per chiedere che venga indetto un referendum con cui i cittadini possano esprimersi sulla permanenza o meno del nostro Paese nell’Unione Europea e sul mantenimento o meno dell’euro come moneta. In alternativa, potete scriverci all’indirizzo mail che trovate qui sopra. Vi raccomandiamo di indicare chiaramente il vostro nome e cognome. nenza o meno nell’Unione Europea. dum non consultivo ma vincolante. Paolo Perri Catanzaro Claudio Liverotti e.mail Vogliamo uscire dall'Europa, vogliamo il referendum. Bellissima iniziativa. L'Italia agli italiani! Roberta Ranieri e.mail Alessandro Secciani e.mail Sì al referendum, ma con molta informazione, dato i marpioni che ci troviamo in casa. Spero che questa iniziativa vada a buon fine essendo una cosa giusta, anche se credo che i nostri bravi politici faranno di tutto per oscurare questo nostro diritto. Io sto con Libero, continuate così. Grazie. No euro... No Europa. Facciamoglielo sapere! Sergio Boaro e.mail Fabio Garavaglia e.mail Aderisco volentieri, ma non fateci leccare francobolli per piacere! Tanti tabaccai manco li tengono più! Avanti così, bravo Libero! Natalino Vivaldi e.mail Aderisco in tutto e per tutto alla campagna lanciata da Vittorio Feltri per chiedere venga indetto un referendum in modo che i cittadini italiani si possano esprimere sulla perma- Orlando Nurchi Rosny Sous Bois (Francia) Grazie per questa iniziativa alla quale aderisco alvolo! Mollo la spiaggia e corro a spedirvi il modulo firmato! Felice estate. Penso che sia giusto che anche in Italia venga indetto un referendum, sull'onda di quello inglese, per esprimere direttamente sulla permanenza o meno delnostro belPaese nell’Unione Europea. Sono perfettamente d'accordo con voi, via l'Italia dall'euro e dall'Europa! Dichiaro che a tutti i costi dobbiamo uscire da questa Europa, comandata con sopruso e ingiustizia dai tedeschi. Maurizio Bettinelli e.mail Grazie per aver lanciato questa iniziativa che servirà forse a risvegliare le coscenze sopite. Secondo l'interpretazione autentica dell’art 75 della Costituzione, esso fu introdotto per evitare che negli anni subito dopo la guerra i «comunisti» di allora potessero raccogliere le firme per un referundum che ci facesse uscire dall’influenza americana per dirigerci verso il mondo comunista. Ma che senso ha questa norma oggi? Io aderisco pienamente all'iniziativa, anzi spererei che si potesse fare anche qualcosa di più - diciamo - plateale per costringere chi ci governa ad indire il referen- Carlo Ghezzi e.mail Sono favorevole alla indizione di un referendum popolare (scritto chiaramente) per uscire dall'Europa Elio Mameli e.mail Desidero che siano gli italiani a poter scegliere e decidere democraticamente se rimanere o meno in questa Europa. Grazie. Alberto Re Siracusa Aderisco alla richiesta di Libero affinche' si indica un referendum su "Italexit" dall'Europa! Davide Maria Tafuri e.mail Sono assolutamente d'accordo nel chiedere di modificare la legge, che ce lo Con la presente lettera manifesto la mia adesione ad un eventuale referendum consultivo come quello inglese sulla permanenza del nostro Paese nell’euro e nell’Unione europea, consultazione da tenersi al più presto. Carlo Ferrero e.mail vieta, per poi votare un referendum che, nelle scelte importanti, mi consenta di essere uguale agli altri cittadini della comunità, che non intendo subire passivamente. Il Regno Unito ha dimostrato di essere un grande Paese, e un Grande Paese democratico, perché, per decidere se restare nell’Ue o se uscire, è stato chiesto il voto del popolo, che come regola anche da noi dovrebbe essere considerato sovrano Mauro Tombesi e.mail Giacomo Piccardo e.mail Voglio anche io il referendum per decidere se rimanere o no nell'Unione Europea dei banchieri e delle multinazionali. Si ridia la democrazia al popolo sovrano, si torni a rispettare il sacro e inviolabile diritto di voto e di espressione Ezio Passaro e.mail Pasquale de Siati Ancona Sì, aderisco all’iniziativa di Vittori Feltri e delquotidiano Libero perché voglio che anche noi italiani, come i britannici, possiamo decidere liberamente se rimanere o no nell’Unione Europea. Come dovrebbe essere in tutti quei paesi che si chiamano democratici Aderisco alla vostra iniziativa con tutto il cuore. Sanvito Onorino e.mail Confermo la mia disponibilità ad effettuare un serio referendum quanto prima. A vostra disposizione. Gianni Paulucci e.mail Sergio Santini e.mail HANNO ADERITO ANCHE Virginio Carletto e.mail Giovanna Esposti e.mail Mauro Carletto e.mail Emiliano Carletto e.mail Valter G. Bernini e.mail Marianna Martinelli e.mail Gioacchino Zonta e.mail Franco Squaglia Lucca Maurizio Longhi Lentate sul Seveso (Mb) Francesco Salemme e.mail Omar Proietti e.mail Roberto Soldati e.mail Stefano Oradini e.mail Gianfranco Cei e.mail Marco Bumaguin Fiumicino (Roma) Romano Luciano e.mail Alessandro Grosso e.mail Danilo Zulian e.mail Andreas Pagani e.mail Vittorio Marino Cormano (Mi) Giovanni De Leo e.mail Giulio Cieri Sesto Fiorentino (Fi) Nives Ghirardi e.mail Vincenzo Ronchetti Biella Roberto Manfredi e.mail Federico Quaia e.mail Roberto Ghiselli e.mail Giampaolo Balboni Ferrara Federico Lazzeratti e.mail Guido Biondi e.mail Marco De Girolami e.mail Giovanni Zanon e.mail Federico Orlandi e.mail Francesco Chiavegato e.mail Pasqualino Caddeo e.mail Gioconda Gaozza e.mail Lisanna Papi Foster e.mail Paolo Bacca e.mail Francesco Calogiuri Bologna Paolo Enrico Ragazzi e.mail Andrea Limone e.mail Roberto Gatti e.mail Giorgio Surano e.mail Elisabetta Foscari Widmann Rezzonico (Co) Pietro Montin e.mail Franco Caponi e.mail Giorgia Padovan Venezia Ronald Menti Arzignano (Vi) __Mercoledì 29 giugno 2016__ 9 10 ITALIA __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: SFIDA CAPITALE Congelato il capo dell’Ama Fortini La Cgil «battezza» la Raggi Sciopero della monnezza Cassonetti stracolmi in centro: antipasto dello stop dei netturbini a metà luglio Il sindaco: «Siamo in pre-emergenza». Chiesti report giornalieri della raccolta ::: PAOLO EMILIO RUSSO ROMA ■■■ Quei cassonetti stracolmi nei quartieri centrali di Prati, Monti, al Testaccio, ma pure nella periferia diOstia e San Basilio, monumento allo schifo e all’inefficienza, sono solo il preludio del disastro annunciato per l'11 e il 12 luglio. In quei due giorni, con temperatura massima prevista sulla Capitale a 34 gradi centigradi, è stato infatti programmato dalla Cgil uno sciopero dei netturbini, i dipendenti di Ama non raccoglieranno i rifiuti e,anzi,li lasceranno in strada. Per il neo sindaco di Roma, Virginia Raggi, sarà un passaggio stretto,difficile - che ricorda le vicissitudini (scioperi, immondizia, proteste) toccate al collega pentastellato Nogarin a Livorno, poi esplose in un’indagine penale - alquale sta cercando di arrivare responsabilizzando i dirigenti delle aziende partecipate costringendoli a presentare «report quotidiani» sul lavoro delle loro aziende. Lo ha detto a voce alpresidente della municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti, Daniele Fortini, ricevuto lunedì nel quartier generale del Movimento 5 stelle nel quartiere Ostiense, invitato a rimanere «in proroga» fino a nuove disposizioni. Nonostante il presidente uscente si sia presentato dimissionario, la neosindaca - che ieri ha partecipato a due eventi pubblici e poi è tornata a lavorare alla giunta - lo ha invitato a rimanere per un po’, chiedendo però in cambio resoconti giornalieri: «Siamo in una fase di preemergenza sul fronte dei rifiuti, e dobbiamo capire come portare immediatamente a conclusione questa vicenda», ha provato a spiegare l’avvocato che ha trionfato alle ultime Amministrative, l’amministratrice di punta del Movimento 5 stelle. Sulla mancata cacciata, Raggi ha spiegato: niente repulisti, ma responsabilità. «Chi ha avuto responsabilitè è giusto che le porti fino a conclusione. Ho chiesto un report quotidiano su tutta l’attività svolta da oggi in avanti. Ora sistemiamo la situazione, ripuliamo la città e facciamo ripartire gli impianti; poi si prenderanno le decisioni», ha risposto ai cronisti. A consigliarla di seguire una linea meno aggressiva di quella del suo predecessore, Ignazio Marino, che dovette fare immediatamente i conti con la rivolta del corposo apparato burocratico capitolino, sono stati anche i membri del “minidirettorio” incontrato lunedì, composto dalla senatrice Paola Taverna, l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo e il consigliere regionale della Regione Lazio, Gianluca Perilli. La linea soft non ha convinto il sindacato a recedere rispetto alla proposta dello sciopero di mezza estate convocato formalmente per la «la revisione del contratto, la sicurezza e la salubrità di condizioni e luoghi di lavoro», come ha spiegato Natale di Cola,segretario generale Fp - Cgil Roma e Lazio. Anzi, i “segnali” che provengono dal settore della raccolta e dello smaltimento deirifiuti sono tutt’altro che positivi; i cassonetti straboccano in moltissimi quartieri, la raccolta rallenta. Per questa ragione il primo sindaco donna della Capitale pun- ta sulla capacità di controllo della struttura del presidente uscente. Quest’ultimo, scelto dal chirurgo-senatore del Pd, ha già lasciato intendere che potenzierà i turni di raccolta. Da ieri, oltretutto, è operativo il “numero 2” del Campidoglio, l’ex consigliere comunale e braccio destro del neo-sinda- L’emergenza rifiuti nella Capitale a Prati, Monti e Testaccio co, Daniele Forgia. Nominato capo di gabinetto dopo avere verificato la regolarità della nomina, sarà chiamato a controfirmare tutti gli atti del sindaco, che sta completando il puzzle della giunta, che sarà presentata il 7 luglio. Una delle caselle già decise è proprio quella dell’assessore che si occuperà di SEVERINI E IL PRIMO CITTADINO DI ROMA SONO SEPARATI Ambiente, quindi dirifiuti:Paola Muraro. A sorpresa, è stata individuata come futuro assessore al Sociale Laura Baldassarre, già all’Unicef, poi al Garante dell’Infanzia. Nel frattempo, il sindaco è allavoro e ieria Palazzo Senatorio sono arrivati anche due enormi mazzi di rose. © RIPRODUZIONE RISERVATA ALLUVIONE A GENOVA Il pm vuole sei anni per l’ex sindaco Pd Marta Vincenzi Il marito rifiutato si consola facendo il papà Prima un giro in bicicletta, poi un gelato corroborante. Una parentesi di spensieratezza per Andrea Severini, militante 5 Stelle, separato dal sindaco di Roma Virginia Raggi, ritratto nelle foto esclusive di «Chi» mentre passa un pomeriggio con il figlio Matteo, di sette anni, avuto con l’astro nascente grillino. Severini, l’indomani del successo, aveva scritto a Virginia una lettera aperta che si concludeva con un «mi manchi da morire». I consigli dell’ex sindaco a processo per Mafia Capitale «Virginia, ti spiego come si fa...» Alemanno: «La corruzione si annida dai tempi di Rutelli. Per me è stata durissima» ::: BEATRICE NENCHA ■■■ Sono le dieci quando Gianni Ale- manno, completo blu e addetto stampa al fianco, varca per la prima volta la soglia dell’Aula bunker di Rebibbia per sedersi al banco dei testimoni, in qualità di imputato in procedimento connesso. Letta la formula rituale, prestato il consenso alle riprese televisive, l’ex sindaco si avvale subito della facoltà di non rispondere. E gela così, in pochi secondi, sia le aspettative della Procura, che già ha provato a inserirlo in Mafia capitale con la richiesta (respinta daltribunale) di unificare i due procedimenti, sia quelle del legale di Salvatore Buzzi: «Comprendo le ragioni di Alemanno, ma questa era un’occasione unica per riannodare tutti i fili» scrolla le spalle l’avvocato Alessandro Diddi, a cui si deve la citazione dell’ex ministro alle Politiche agricole tra i teste a difesa sarebbero la prova di un patto cordel ras della 29 Giugno. ruttivo. Perché si è avvalso della facoltà di «Sono chiarimenti che darò in quelnon rispondere: non teme che così la sede, rispondendo a qualsiasi dosi attirerà più critiche? manda sia delle parti ci«Dimostrerò la mia invili che dei pm, che sono nocenza nell’altro progli stessi di Mafia capitacesso in cuisono imputale, e le mie dichiarazioni to (uno dei filoni dell’inpotranno essere utilizzachiesta Mafia capitale, te anche in questo prodove è stato rinviato a cesso per chiarire tutte giudizio per corruzione le posizioni. Sono tutti fie illecito finanziamento, nanziamenti leciti e io ndr) quindi non aveva sono totalmente innosenso replicare le stesse cente. risposte che darò in quelLe relazioni dei preGianni Alemanno [Oly] la sede». fetti hanno fatto emerSono tantissime le gere un inquinamento domande che l’avvocato Diddi vole- trasversale, che ha attraversato sia va porle, inclusi i finanziamenti elet- la sua amministrazione che quella torali che la sua Fondazione ha rice- successiva di Marino, chiamato a rivuto da Buzzi e che per la Procura spondere di peculato. Ora un nuovo «Omicidio colposo plurimo, disastro e falso»: con queste accuse ieri il pm ha chiesto 6 anni e un mese di carcere per Marta Vincenzi, il sindaco che era in carica durante la disastrosa alluvione del 4 novembre 2011, quando morirono sei persone travolte dall’esondazione del torrente nel quartiere di Marassi. Il pm Luca Scorza Azzarà ha sollecitato anche le condanne per l’ex assessore alla protezione civile, Francesco Scidone, chiedendo 5 anni e 11 mesi di reclusione. Secondo l’accusa sono colpevoli anche due dirigenti comunali. In aula anche i parenti delle vittime, tra cui Flamur Djala, che nell'alluvione perse la moglie e le figlie di uno e otto anni. sindaco, Virginia Raggi, inizia il suo mandato: cosa si sente di suggerirle? «Il consiglio è lo stesso: esiste una macchina amministrativa che va ripensata perché agisce fuori da ognicontrollo politico. La cosa grave è che ci si è concentrati unicamente sugli ultimi anni e non sono state messe in luce le radici diqueste corruzioni amministrative, che sono tutte all’interno dell’epoca di Rutelli e Veltroni». Quanto ha pesato l’inchiesta Mafia capitale sul risultato elettorale per il Campidoglio? «Più che Mafia capitale, quello che ha pesato sulla vittoria del M5S sono state le divisioni nel centrodestra. Se il centrodestra si fosse presentato con una candidatura univoca, probabilmente avremmo vinto». Non si rimprovera alcun errore? «Appena insediato mi sono avventurato in una durissima prova come quella di governare Roma con una macchina dal volante rotto e le ruote sgonfie, che ho trovato con un debito di 22 miliardi ereditato dalla giunta Veltroni». © RIPRODUZIONE RISERVATA 11 ITALIA __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: LE SFIDE DEL GOVERNO Piscina, palestra e corsa Renzi dà il via all’operazione «Zero pancetta» Tre volte alla settimana il premier si alza all’alba e va in caserma, dove si allena con due istruttori militari ::: FRANCO BECHIS parte dal retro di palazzo Chigi alle prime luci del mattino. Da un paio di mesi poco dopo le sei Matteo Renzi scende dal suo appartamento, si infila in auto vestito assai informale con una borsona in mano, e parte per destinazione non nota a chi lavora alla presidenza del Consiglio dei ministri. Verso le 6 e mezza il piccolo corteo rispunta in viale del castro Pretorio ed entra nella caserma Macao, una delle più grandi della capitale, quasi in silenzio. Non c’è un’alza bandiera, a quell’ora anche chi dorme lì si sta al massimo svegliando, chi invece ci lavora entra dalle otto in poi. Accade ormai 3-4 mattine alla settimana. Se ne fosse accorto qualcuno, facilmente si sarebbe preoccupato: perché il presidente del Consiglio si incontra così presto e cosìfrequentemente con i militari italiani? Che cosa sta accadendo? Libero è in grado di rispondere a questa domanda e rassicurare chi mai se la sia posta in queste settimane. C’è un allarme, in effetti. Ma tranquilli: non è un allarme terrorismo.È il semplicissimo allarme pancetta del premier. Appena entra alla Macao il presidente del Consiglio viene preso in consegna da due militari: sono istruttori, e in questo caso si trasformano in personaltrainer dell’operazione «Zero pancetta». Renzi ha posto una sola condizione: che siano maschi. Non se ne conosce il motivo, ma qualche invidia la scelta l’ha già suscitata nelle non scarse fila delle militari donne che sarebbero benissimo in grado di preparare atleticamente un personaggio così importante. Appena arrivato, subito qualche esercizio per sciogliere i muscoli. E poi di giorno in giorno il programma può cambiare. Talvolta si inizia subito dalla piscina, in cui si sono preparati molti atleti con le stellette. All’inizio una decina di vasche, poi il ritmo è salito. Se c’è tempo si arriva anche a 30-40 vasche, e non sono affatto poche, perché l’allenamento non finisce lì. A seconda del- DOPO PRIMA ■■■ L’auto con relativa scorta PARTITO DIVISO Cercasi anti-Matteo La minoranza dem punta su Fassino la agenda del premier, il nuoto viene integrato con un percorso atletico nella apposita area all’aria aperta della Macao. Se il clima lo sconsiglia, si procede nella palestra al chiuso che ovviamente finché c’è Renzi non può essere a disposizione degli abituali frequentatori. L’operazione «Zero pancetta» sembra stia dando isuoi primi frutti. Forse è stata pensata per la classica prova costume di questa estate. Ma assai più probabilmente è servita a presentare un presidente del Consiglio assai diverso da quel che avevamo visto nell’ultimo anno sia sulproscenio della politica nazionale che ai vertici internazionali. Basta dare una occhiata al servizio fotografico di I RISULTATI SI VEDONO A sinistra, com’era la pancetta del premier un anno fa. A destra, un’immagine di questi giorni. Il lavoro in palestra inizia a dare i suoi frutti... palazzo Chigi, e si coglie come i militari siano riusciti a fare un mezzo miracolo. Il 27 giugno si è fatto fotografare pancia contro pancia davanti a Bill Gates, e il risultato è tutto a suo favore. Il miliardario fondatore di Microsoft sembrava prendere il volo come una mongolfiera, con una giacca chiusa che segnava ancora di più la prominenza del girovita. Di fronte a lui Renzi appariva un fuscello, dopo molto tempo con la cintura da stringere, la giacca abbottonata senza mettere nulla in rilievo, l’aspetto generale più asciutto.Lo si è visto l’altro giorno in Parlamento durante le comunicazioni sulconsiglio europeo,e poi durante i bilaterali allo stesso vertice internazionale: sparito il doppio mento, la pancia è andata giù sensibilmente. Solo sei mesi fa non era così: davanti a una signora del- il graffio Laura l’energumena «La Boldrini e la tutela delle donne (quando le conviene)». Questo il titolo di un post di Luigi Di Maio. L’esponente del M5S si riferisce al caso di Stefano Dambruoso, deputato di Scelta civica accusato di aver aggredito con una gomitata, nel 2014, la collega grillina Loredana Lupo. Per quel fatto Dambruoso non godrà dell’immunità parlamentare, ma la Camera, dove è avvenuto tutto, non si costituirà parte civile. «Tante belle parole sulla tutela della donna», accusa Di Maio,ma poi «preferiscono salvare gli energumeni». Povera Boldrini, c’è sempre qualcuno più femminista di te. Altra figuraccia internazionale? A rischio il seggio nel Consiglio di sicurezza Onu ■■■ L’Italia rischia l’ennesima delusione internazionale. Ieri a New York, nel Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, si è votatoper attribuire i seggi non permanenti nel Consiglio di sicurezza, che durano due anni. Due i posti riservati all’area Occidentale, tre i candidati: il nostro Paese, la Svezia e l’Olanda. L’Italia era favorita, per una serie di motivi. Intanto perché a questo obiettivo stanno lavorando da mesi non solo l’ambasciatore italiano all’Onu Sebastiano Cardi e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni (ieri a New York), ma anche gli stessi Sergio Mattarella e Matteo Ren- zi. Tanto che siano a ieri mattina dalla rappresentanza italiana filtravano dichiarazioni ottimistiche. Poi perché l’Italia è chiamata a svolgere un ruolo importante nella crisi libica e nell’intero Mediterraneo, e l’incarico nel Consiglio di sicurezza sarebbe un riconoscimento per questo ruolo. Infine perché la vittoria dei due Paesi del nord Europa creerebbe evidenti squilibri geografici. Insomma, c’erano tutti i motivi per sperare in un successo. Che invece non c’è stato. Al primo turno solo la Svezia ha passato il quorumo di 128 voti necessari per essere ammessa nel gotha delle la delegazione tunisina in visita il primo dicembre scorso a palazzo Chigi la pancia del premier italiano dilagava, nascondeva fra le sue pieghe perfino la cinta dei pantaloni, rischiava si fare saltare ogni volta i bottoni della giacca faticosamente abbottonati. Ancora peggio nei discorsi in Parlamento del giugno 2015: Renziera rotondo come un pallone, il mento aveva già sfondato la seconda curva e stava per diventare triplo. Siccome il politico fiorentino è uno testardo e determinato,da quando ha deciso di mettere in riga la pancetta, non si è proprio risparmiato. Se non ha incontri ufficiali anche dopo l’allenamento militare, continua a fare ginnastica in ufficio correndo sul tapis roulant che si è fatto installare mentre discute con i collaboratori. A cui per altro ha detto di andare il mattino presto a fare qualche vasca in piscina. Senza però rivelare la destinazione: voleva tenere riservata la questione. Purtroppo per lui non è sfuggito come avrebbe voluto a occhi indiscreti di altri militari. E l’operazione «Zero pancetta» è venuta alla luce. © RIPRODUZIONE RISERVATA Paolo Gentiloni [Ansa] Nazioni Unite. L’Olanda ha ottenuto 125 voti e l’Italia è giunta terza, fermandosi a quota 113. Italia e Olanda sono così andate al ballottaggio. Al primo l’Olanda ha ottenuto 99 voti e il nostro Paese 92; al secondo l’Olanda 96 e l’Italia 94. Nessuno dei due Paesi ha raggiunto il quorum. Si è quindi provveduto in nottata a fare un terzo ballottaggio. Intanto, per le rispettive aree del mondo, sono state elette nel Consiglio di sicurezza Bolivia ed Etiopia al primo turno e il Kazakistan al ballottaggio. © RIPRODUZIONE RISERVATA Tribunale Ordinario di Venezia – E.I. 362/13 Venezia – Porto Marghera – Motonave “Skymar” Vendita con incanto 29/11/2016, ore 9.30, avanti il G.E. Dott.ssa Silvia Bianchi, presso aula vendite del Tribunale Ordinario di Venezia, termine per la presentazione delle offerte il 28/11/2016, ore 12.30; lotto unico: M/n “Skymar”, bandiera cambogiana, Imo n 8121197, codice MMSI 514489000, codice identificativo di chiamata XUWR3, nave trasporto merci, gt 3768, lunghezza 104 m, larghezza 16m, pescaggio 4,2 m, dislocamento a vuoto 2.073,6 mt, attualmente ormeggiata a Porto Marghera; prezzo € 241.169,33; offerte in aumento non inferiori ad € 15.000,00. Maggiori informazioni: www.asteannunci.it www.tribunale.venezia.it Chi organizza cene carbonare, chi riunioni, chi si dà appuntamento nel corridoio dei presidenti di Montecitorio. Fatto sta che nello scacchiere del Pd c’è un gran muoversi di pedine in vista della direzione di lunedì. Non è una novità, tra i dem. Lo è, però, il fatto che i movimenti attraversino la maggioranza renziana. Le più agitate sono le truppe di Dario Franceschini. Da un po’ si dice che il ministro della Cultura, annusato il rischio che Renzi possa perdere la scommessa del referendum, si stia preparando a un piano B. Magari un governo guidato da Grasso. E non sono passate inosservate alcune battute caustiche del premier al suo indirizzo, segno, si dice, che Renzi se n’è accorto. Pare poi che Franceschini stia facendo pressing su Piero Fassino per convincerlo a ritornare sulla scena nazionale, in veste di “picconatore”. Del resto non è il solo a corteggiarlo. Anche la sinistra interna guarda con interesse all’ex segretario ds, vittima, nei ballottaggi, di quel «disagio sociale» a cui Renzi non avrebbe dato risposte. Lunedì Fassino sarà a Roma per partecipare alla direzione. Non ha ancora deciso se parlerà. Di sicuro, invece, parlerà Sergio Chiamparino, altro renziano della prima ora, sempre più critico. Come sempre più critici sono anche gli ex veltroniani. Il premier, di fronte a questi movimenti, reagisce con un’alzata di spalla. Facciano pure, ragiona coi suoi, tanto le carte ancora fino a ottobre le dò io. E se cado io, cadono tutti. el.ca. © RIPRODUZIONE RISERVATA 12 __Mercoledì 29 giugno 2016__ 13 ESTERI __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: ALLARME TERRORISMO Sangue in Turchia Altri kamikaze in aeroporto: strage a Istanbul Spari ed esplosioni allo scalo Ataturk, poi tre terroristi si fanno saltare in aria. Decine di morti e un centinaio di feriti A sinistra: i fotogrammi dell’esplosione nel terminal. A destra: corpi all’esterno. Nel riquadro: un Ak-47 sul pavimento dello scalo ::: segue dalla prima ANDREA MORIGI (...) una trentina di morti, come riferito dal ministro della Giustizia Bekir Bozdag, e circa 40 feriti ieri sera all’aeroporto Ataturk di Istanbul, il maggior scalo della Turchia. Secondo le primissime ricostruzioni citate dalla Reuters e da Cnn Turk, gli spari provenivano da un’automobile ferma in un parcheggio ed erano diretti verso l’area delle partenze internazionali. La prima ricostruzione dell’accaduto parrebbe indicare che durante i controlli di sicurezza, le forze dell’ordine avessero individuato dei terroristi pronti a entrare in azione. Vistisi scoperti, si sarebbero fatti saltare in aria dopo che la polizia aveva aperto il fuoco contro di loro. All'interno dell’aeroporto, i passeggeri in attesa dei voli sono barricati all’inter- no dei negozi sedendosi a terra e postano sui social network i filmati del panico, con una colonna sonora spaventosa ritmata dai fucili mitragliatori. All'esterno, è una scena di guerra: al suolo, vicino all’area riservata ai taxi, sono sparsi ovunque detriti, fra i quali si intravedono alcuni corpi immobili e riversi a terra. Lo stile dell’attentato è molto simile a quello che ha colpito l'aeroporto di Bruxelles il 22 marzo scorso. La strage potrebbe essere opera dell’Isis, visto che la Turchia fa parte della coalizione che combatte lo Stato islamico in Siria e in Iraq e fornisce l’accesso alle proprie basi militari agli aerei impegnati nelle missioni di bombardamento contro i terroristi. Ma il Paese è nel mirino di numerosi gruppi terroristici,fra i quali i separatisti curdi. Meno di due settimane fa, ::: MAURO ZANON ::: I PRECEDENTI 12 GENNAIO Un kamikaze si fa saltare nella parte turistica di Istanbul, facendo una strage di tedeschi vicino alla moschea Blu e a quella di Santa Sofia. Il bilancio è di 10 morti. 13 MARZO Un’autobomba esplode nelle strade di Ankara provocando 37 morti e 125 feriti. 19 MARZO Un kamikaze dello Stato Islamico si fa esplodere nella parte europea di Istanbul. Il bilancio è di cinque morti e trentasei feriti. 7 GIUGNO Un'autobomba esplode nella centralissima piazza Beyazit, tra l’università e il gran bazar. Le vittime sono dodici, i feriti quarantadue, di cui tre molto gravi. Subito dopo l’esplosione il presidente Erdogan ha attribuito la responsabilità dell'attentato ai curdi del Pkk. il 17 giugno, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva criticato senza mezzi termini il sostegno che il Parlamento di Bruxelles aveva espresso nei confronti del partito curdo siriano Pyd e del proprio braccio armato Ypg, minacciando: «La Turchia la farà pagare all’Europa che sostiene ilterrorismo». La rabbia di Erdogan era montata in seguito all’episodio del gazebo con bandiere dell’organizzazione dinanzi al parlamento europeo ed è tornata viva con le foto che ritraggono il leader del partito filo curdo Selattin Demirtas camminare nei corridoi delle istituzionieuropee, dove si trovava per colloqui, con al fianco bandiere dell’Ypg. «Che tipo di messaggio vogliono darci esponendo bandiere di gruppi terroristici?», si era chiesto il presidente turco, prima di contrattaccare, assicurando che la Turchia «chiederà conto ai responsabili di rispondere di questi atti, nelle sedi e nei tempi opportuni». Erdogan aveva poi insistito sui presunti legami di Demirtas con i terroristidelYpg e curdi turchi del Pkk. Il segretario Agevolati gli affari immobiliari degli emiri ■■■ Parigi. Due anni fa, erano sta- La Francia socialista taglia le tasse agli amici del Qatar ti due giornalisti coraggiosi e controcorrente come Pierre Péan e Vanessa Ratignier a raccontare i ripetuti inchini della Francia al Qatar, all’interno di un libro, Une France sous influence, che provocò parecchie turbolenze nell’area neogollista dell’ex presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy. Questa settimana, in un’inchiesta altrettanto esplosiva, è il magazine Marianne a sollevare il velo di ipocrisia che copre i rapporti torbidi tra la Francia e l’emirato. Il titolo dell’inchiesta, curata da Bruno Rieth, è inequivocabile: «La Francia, paradiso fiscale dell’emirato». Si scopre così, grazie al più battagliero e smarcato dei settimanali francesi, che i qatarioti godono in Francia di benefici fiscali che nes- sun altro partner e Paese amico può vantare. Si scopre, insomma, che il Paese guidato dal socialista François Hollande, quello della superaliquota al 75%, quello che diceva «la finanza è il mio nemico», è per il Qatar un vero e proprio paradiso, una sorta di Isole Cayman europee. Ma andiamo con ordine. La storia d’amore fiscale tra la Francia e il Qatar risale al 2008, sotto la presidenza di Sarkozy. L’allora capo di Stato si adopera con ogni mezzo per stendere i tappeti rossi agli amici qatarioti (gli stessi che hanno in seguito acquistato il “suo” Paris Saint-Germain),e per ringraziarli, dopo l’intervento dei loro emissari nel celebre affaire diplomatico-giu- diziario che ha portato alla liberazione delle infermiere bulgare in Libia, decide di ritoccare una già vantaggiosa convenzione fiscale tra Parigi e Doha (risalente al 1990) per esonerare gli emiri dal pagare tasse sulle plusvalenze derivanti da compravendite immobiliari. Ma non solo: nel gesto di favore di Sarko alla famiglia al-Thani, è inclusa anche l’esenzione dalla pesantissima Isf, l’imposta sul patrimonio, che in questi giorni sta facendo litigare il ministro dell’Economia, EmmanuelMacron, e il ministro delle Finanze, Michel Sapin (il secondo, forse per un regolamento di conti, avrebbe spifferato ai media che Macron ha qualche problemuccio con l’Isf). La mossa di Sarko passa in sordina, i media parigini, tranne lo stesso Marianne, non alzano neppure un dito per protestare contro il regime fiscale ad hoc che l’ex capo di Stato aveva prodotto per i suoi amici del Golfo, ma soprattutto la “convention fiscale” resta intatta anche sotto la presidenza socialista di Hollande. «Con questa riforma, Nicolas Sarkozy ha manifestamente costruito una fiscalità senza regole per i suoi amici. Il problema è che noi socialisti abbiamo proceduto nella stessa strada», deplora a Marianne Jean-Yves Leconte, senatore del Partito socialista. Quando c’è di mezzo il Qatar, a Bercy, sede del ministero dell’Economia, si parla poco, a bassa voce, del partito filocurdo Hdp è tra i 152 parlamentari che, con l'abolizione dell'immunità parlamentare la cui norma è stata firmata dallo stesso presidente turco lo scorso 7 giugno, saranno soggetti a procedimenti giudiziari. Per i parlamentari Hdp l’accusa è per lo più di «supporto a organizzazioni terroristiche», per i parlamentari del partito repubblicano Chp si tratta invece di accuse per «ingiuria e diffamazione nei confronti del presidente della Repubblica». «Con l’abolizione dell'immunità hanno avuto paura e ora vanno in giro a piangere» ha attaccato Erdogan, prima di accusare i parlamentari dell'Hdp di supportare «gruppi che distruggano, vandalizzano e portano il terrore nel Paese». © RIPRODUZIONE RISERVATA e spesso si cambia subito discorso: regna un vero e proprio clima di omertà. «Ho inviato una domanda per iscritto, ma non ho avuto risposte. Per questo, ho deciso di contattare direttamente il segretario di Stato, per obbligarlo a rispondermi», spiega Leconte. Al momento, nessuna missiva è arrivata al domicilio di Leconte, per chiarire una situazione a dir poco ambigua. «L’esecutivo socialista tace», scrive Marianne. Tace Hollande, che continua a vendere i caccia Rafale a un Paese che finanzia l’islamismo,e tace la gauche tutta, solcando la stessa via che Sarkozy aprì nel 2008 tra Parigi e Doha. Sullo sfondo, restano solo le cifre: il regime fiscale particolare accordato al Qatar costerebbe tra i 150 e i 200 milioni all’anno alle casse dello Stato. © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 ATTUALITÀ __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ IL PACHIDERMA DELLO ZOO DI STOCCARDA FA I SORTEGGI PER EURO 2016 MODENA L’elefantessa tedesca «tradisce» la patria: passa l’Italia L'elefante Zella, nominato a furor di popolo oracolo ufficiale di Euro 2016, ha annunciato la vittoria dell’Italia nella sfida di sabato contro la Germania agli Europei di calcio che si stanno giocando in Francia. Per quanto riguarda gli altri ottavi, l’animale, che vive nello zoo di Stoccarda, in Germania, ha pronosticato il successo della Polonia contro il Portogallo e dell’Islanda contro la Francia. Quella dei pronostici degli animali alle grandi competizioni di calcio non è certo una novità. Nei mondiali di calcio del 2010 fu utilizzato il Polpo Paul per tentare di “predire” i risultati delle partite di calcio in cui era coinvolta la nazionale tedesca. Il quale azzeccò tutto. che in questi anni si sono riempiti la bocca di parole di condanna feroce contro chi maltratta le donne. Tutti , a destra come a sinistra, a dire di denunciare, di non farsi problemi, di non aver paura a puntare ildito contro icarnefici.Che la vittima in questo cavolo di Paese viene tutelata fino in fondo. Che la giustizia sarà inflessibile e che non saranno concessi sconti a nessuno.E poi succede che ilmostro ritorna nel luogo del delitto e se la cava con un divieto assurdo. Come l’ha presa la ragazza non lo sapremo mai, a meno che non finisca male per davvero. Come saranno riusciti a mandarla giù quegli agenti premurosi che hanno passato la notte a tranquillizzare la sventurata e a scrivere scartoffie che poi si sono rivelate inutili,lo possiamo immaginare. Sta di fatto che il silenzio attorno a questo episodio è assordante. E non promette nulla di buono. In un Paese civile ci sarebbe la gente indignata per strada. A gridare la propria rabbia. Ma, in fin dei conti, siamo in Italia. E qui finisce tutto in cavalleria. L'ha strangolata, ha portato il cadavere in cantina e l'ha chiuso dentro un frigo. Poi ha ripreso a fare la sua vita di sempre. Allarmati dall'odore terribile che aveva invaso le scale della palazzina i vicini hanno chiamato i Vigili del Fuoco e, dopo la macabra scoperta, interrogato dagli inquirenti, ha confessato subito l'omicidio. E' successo a Modena in un quartiere della prima periferia: il fermato è il convivente della donna Armando Canò, 50 anni. Lei, invece, si chiamava Bernadette Fella, 55enne, conosciuta nel quartiere popolare in cui abitava. A quanto pare i due litigavano spesso e più volte la donna aveva denunciato le violenze del compagno, da cui pare stesse tentando di separarsi. L'ultima volta era successo qualche settimana fa, quando dopo una violenta lite lui l'aveva colpita ripetutamente al volto. Poi nei giorni scorsi l'ennesimo litigio, nella notte tra sabato e domenica, al termine del quale l'uomo, come lui stesso ha dichiarato agli inquirenti, l'ha presa per il collo fino a farla soffocare. Evidentemente senza pensare alle conseguenze, o forse cercando un piano per occultare successivamente il corpo, Canò, la stessa notte, ha poi trasportato il cadavere della donna fino alle cantine della palazzina in cui la donna viveva, chiudendolo dentro ad un frigorifero spento. Il caldo di questi giorni ha fatto il resto. L'uomo già noto alle forze dell'ordine per diversi precedenti penali è stato raggiunto a casa di una conoscente: in tasca aveva le chiavi dell'appartamento dell'ex compagna. Ora è in carcere accusato di omicidio e occultamento di cadavere. © RIPRODUZIONE RISERVATA AL. PE. Verdetto pericoloso Il molestatore di vicine non deve cambiare casa Egiziano palpeggia una ragazza di 25 anni. Il giudice lo lascia andare a patto che non la veda più. Peccato che abitino nello stesso palazzo ::: ROBERTO POLETTI ■■■ Una ragazza di 25 anni che abita a Milano, in zona Città Studi, viene molestata da un pizzaiolo egiziano di 28 anni, suo vicino di casa. Lui se la cava e se la ride beato. Succede sabato scorso alle due di notte: la Polizia, chiamata dalla vittima, interviene prontamente e lo arresta. Si tratta chiaramente di violenza sessuale: gli agenti accertano che la donna è stata molestata e palpeggiata mentre faceva rientro nella sua abitazione. Ha tentato di scappare ma è stata di nuovo raggiunta e di nuovo importunata in maniera pesante. Si è salvata con una gomitata che le ha consentito di barricarsi nell’appartamento e chiamare i soccorsi.Fine della storia? Aggressore a scontare la pena dietro le sbarre? Magari. Perché il finale, che vi abbiamo anticipato, è diverso e supera davvero ogni immaginazione. Il molestatore non solo è già libero. Ma ha potuto far ritorno nella sua abitazione. Continuando la sua esistenza come se niente fosse successo. Un giudice infatti gli ha solo imposto il divieto di incontro con la sua vittima. Tutto qui. Peccato che la ragazza sia la vicina di pianerottolo. Impossibile che i due non si incrocino. Una decisione che lascia a dir poco sgomenti. La vita di questa poverina è stata rovinata per sempre. Con quale coraggio potrà star serena dietro la porta di casa? Come potrà continuare a vivere ::: LA SCHEDA IL FATTO A Milano, in zona Città Studi, una ragazza di 25 anni viene insidiata da un pizzaiolo egiziano di 28, che la insegue e la palpeggia. La giovane si allontana e lui tenta un secondo assalto, lei si salva solo quando riesce a raggiungere casa, da dove chiama la polizia. Gli agenti fermano il nordafricano. IL PARADOSSO Accertati i fatti, l’extracomunitario viene comunque rimesso in libertà, con l’unica restrizione del «divieto d’incontro» con la ragazza molestata. Circostanza a dir poco bizzarra, considerato che l’immigrato vive nello stesso condominio della giovane e i due stanno addirittura sul medesimo pianerottolo. in quel palazzo sapendo che a pochi metri c’è un potenziale violentatore che ci ha già provato e non ci è riuscito per un soffio? L’aggressore, una volta calmate le acque, non sarà tentato di farle pagare a caro prezzo l’arresto, la denuncia e il processo? Il pizzaiolo non riprenderà esattamente da dove era rimasto? Domande che ci facciamo noi ma che evidentemente il giudice che ha esaminato il caso ha ritenuto inconsistenti. A meno che la ragazza non abbia millantato, ma l'esperienza sul campo degli uomini in divisa intervenuti sul luogo del delitto parrebbe proprio escludere questa ipotesi. Un caso che meriterebbe qualche attenzione in più da parte dei tanti commentatori Uccide la ex e la chiude nel frigorifero 15 ATTUALITÀ __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Sentenza storica Attese lunghe: rimborsi a chi si opera all’estero Trans cambia sesso negli Usa, i giudici lo risarciscono: in Italia tempi biblici. Come per molti altri interventi... ::: ::: CHIARA PELLEGRINI ■■■ Cosa accadrebbe al servizio sanitario nazionale se gli italiani decidessero, stanchi delle lunghe liste di attesa, dei ticket esosi, di usufruire all’estero di prestazioni sanitarie, salvo poi chiedere alle unità sanitarie di competenza il rimborso di quanto speso in paesi stranieri? L’ipotesi non è peregrina ed anzi quanto mai realistica, infatti una recente sentenza del tribunale di Treviso potrebbe fare scuola e aprire una voragine nei conti pubblici. La lezione da non scordare sulle riforme costituzionali ::: BRUNO FERRARO* LA VICENDA Ecco i fatti, la vicenda risale ad alcuni anni fa quando una ragazza di Montebelluna (Treviso) decide di cambiare sesso. La giovane, che chiameremo per comodità Simona,comincia a raccogliere informazioni sul da farsi e mette a confronto due cliniche, una americana e quella suggerita dal Centro regionale di riferimento a Padova. Così viene a scoprire che per il medesimo intervento negli Usa, a parità di costo: circa 20mila euro, i tempi di attesa sono praticamente nulli, mentre a Padova la lista di attesa è di 44 mesi. Non solo, l’equipe dei professori americani indicava per l’intevento tre ore e mezza di sala operatoria, tre giorni di convalescenza e scongiurava alcun tipo dicomplicazione post operatoria. In Italia a Simona dicono altro: «L’operazione durerà cinque ore e il pericolo di inconvenienti è del 30%». A favore della clinica americana ci sono poi i numeri degli interventi annualmente effettuati: 1.300 contro i 157 eseguiti in 14 anni in quella italiana. La giovane di Montebelluna non ci pensa due volte e, stante le difficoltà economiche, chiede l’autorizzazione alla usl di competenza, quella di Asolo, per farsi operare all’estero. L’azienda socio sanitaria fornisce parere negativo. LA DECISIONE Simona decide di affidarsi all’avvocato Alessandra Gracis, che da anni sta conducendo una personale battaglia perché siano garantiti i diritti delle persone che devono affrontare ilpercorso delcambiamento di genere, una strada che ha affrontato anche lei. L’avvocato Gracis porta la causa davanti al tribunale civile di Treviso, che riconosce alla paziente il diritto a rivolgersi all’estero con l’autorizzazione dell’azienda sanitaria locale, come vuole un decreto ministeriale, portato a sostegno del verdetto, sulle prestazioni «altamente specializzate» non ottenibili «tempestivamente o adeguatamente» presso strutture italiane pubbliche o convenzionate». Secondo il decreto nel caso di ricovero in Paesi non appartenenti all’Unione europea è possibile ottenere per tale tipologia di prestazioni un rimborso nella misura dell’80% della spesa sostenuta – dm 3 novembre 1989 – nel caso in cui sia stata fatta apposita richiesta preventiva del medico specialista della rispettiva patologia e si sia ottenuta preventiva autorizzazione da parte della Commissione Ricorsi – art. 33, Legge 7/2001. Per ottenere il rimborso (oltre a quanto già detto), è necessario presentare all’asl di appartenenza, en- L’angolo della giustizia tro 10 anni dalla data di dimissione dalla struttura, le note spese unitamente alla relazione medica. Il probema non è tanto sul tipo di intervento, quanto la lunghezza insostenibile dei tempi d’attesa. Da decenni il Tribunale dei dirittidelmalato accusa la sanità pubblica per le lungaggini che devono subire gli aspiranti pazienti per ambire ad un eventuale intervento. Stando ad un ricerca del Censis, commissionata da Rbm assicurazione salute, sono 11 milioni gli italiani, che nel 2016 hanno dovuto rinviare o riunciare alle prestazioni sanitarie pubbliche, a causa delle difficoltà economiche: ticket troppo alti e per i tempi di attesa sterminati. Dal Bilancio di sostenibilità del welfare italiano, realizzato dal Censis per il Forum Ania-consumatori, emerge infatti che lo scorso anno nel 41,7% delle famiglie almeno una persona ha dovuto rinunciare a una prestazione sanitaria per le liste di attesa troppo lunghe o per i costi eccessivi. E questo nonostante gli italiani abbiano pagato di tasca propria per prestazioni sanitarie oltre 500 euro pro capite, il doppio rispetto a Francia e Gran Bretagna. Basta dare un’occhiata alle cifre per rendersi conto del fenomeno. Secondo il dossier Censis-Rbm Salute, per una risonanza magnetica del ginocchio nel 2015 ogni paziente ha speso 20 euro in più rispetto al 2014, pagando per la prestazione un ticket medio di 70,5 euro contro i 49,8 dell’anno precedente. Un incremento di prezzo a cui non è corrisposto una prestazione più rapida, anzi, il tempo medio di attesa è passato da da 44,8 giorni a 64,6 giorni. Per una colonscopia il costo del ticket è lievitato da 11 a 60,50 euro, anche qui tempi di attesa dilatati se nel 2014 bastavano 69,1 giorni, nel 2015 ce ne sono voluti in media 78,8. Secondo il Rapporto Pit Salute per la rimozione di una protesi all’anca, una ricostruzione mammaria e un’operazione maxillo facciale, l’attesa media a livello nazionale è 24 mesi. Per una protesi al ginocchio ci vuole un anno, 11 mesi per un’ernia inguinale, 10 per una cataratta, 8 per l’impianto di una protesi alla spalla. © RIPRODUZIONE RISERVATA ■■■ Dallo Stato centralista allo Stato del federalismo legislativo ed amministrativo. Con questa espressione si può sintetizzare il cammino e la trasformazione compiuti dal nostro Paese nei 70 anni esatti intercorsi tra il referendum istituzionale su Monarchia e Repubblica e l'anno che stiamo vivendo. Qualche rigo di storia è necessario. Per arrivare alla costituzione delle Regioni bisognò attendere fino al 1970, furono create 15 Regioni a statuto ordinario e 5 a Statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta), che godono di forme e condizioni particolari di autonomia. Rispetto al passato una serie di materie rimasero di competenza esclusiva dello Stato, mentre altre sono a legislazione concorrente , tutto il resto è di competenza delle Regioni. Con la legge Bassanini n. 59 del 1997 si realizzò poi l'operazione che fu battezzata come devolution.Con la Bassanini infatti lo Stato ha operato un conferimento generalizzato alle Regioni ed agli Enti Locali «di tutte le funzioni e i compiti amministrativi relativi alla cura degli interessi e alla promozione dello sviluppo delle rispettive comunità». Cardine della riforma è il principio della sussidiarietà e l'intera operazione prese il nome di federalismo amministrativo a Costituzione invariata. Fin qui la storia, arricchita dal ricordo del referendum costituzionale conclusosi con esito positivo. Tutto nella norma e con piena soddisfazione del «popolo sovrano»? I dati sembrerebbero confermarlo e legittimare la recente riforma varata dal Governo Letta «a colpi di maggioranza». Le Provincie passano da 86 a 51, applicando con poche eccezioni il ristretto parametro riferito al numero degli abitanti ed all’estensione territoriale. Nascono per contro le città metropolitane con sede nei maggiori capoluoghi: Roma,Torino, Milano,Venezia, Genova, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria che andranno a sostituire le Provincie nei maggiori poli urbani. Spariscono le giunte provinciali elettive (i cosiddetti parlamentini). È il preludio di una riforma più ampia che riguarda gli uffici territoriali di governo quali Prefetture, Questure, Motorizzazione Civile, Provveditorato. Proverò a dire la mia. La riforma federalista regionale non mi convince e mi ritrovo ad avere a distanza di qualche decennio le stesse perplessità iniziali, avvalorate da storie di malaffare regionali, di ruberie, di sprechi, di costi eccessivi. Non è possibile considerare positivamente una riforma che riduce il numero degli Enti solo da 86 a 51; che soprattutto lascia fuori le Regioni a statuto speciale; che dà vita a città metropolitane di entità sproporzionata amministrate da soggetti già fin troppo impegnati nel governo dei rispettivi Comuni. Non era meglio che le Regioni tornassero all'originario disegno costituzionale, cessando di essere Enti gestionali per diventare macroaree con compiti di pianificazione e di programmazione? Ed allora, lancio una provocazione. Siamo proprio sicuri che, dovendo riformare l'architettura costituzionale, abbiamo scelto la strada migliore? E se avessimo provato, con un referendum consultivo a chiedere ai cittadini «vuoi le Provincie o le Regioni?» Se è vero che dei 28 Stati Europei 19 hanno le Provincie, il «popolo sovrano» avrebbe scelto come hanno fatto i parlamentari? *Presidente Aggiunto Onorario Corte di Cassazione 16 __Mercoledì 29 giugno 2016__ 17 ATTUALITÀ __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Stangata all’orizzonte WHATSAPP A PAGAMENTO Agcom pensa a una tassa sulle chat gratuite per «tutelare» i colossi telefonici ::: ALESSIA PEDRIELLI ■■■ Basta «privilegi» per le chat gratuite: WhatsApp e gli altri paghino iltransito sulle reti alle compagnie telefoniche. E se a rimetterci, alla fine, sono gli utenti con un servizio che diventerà a pagamento, poco importa. Quello che conta è che ai colossi della telefonia venga reso il«maltolto», visto che tra le cause delle entrate in calo,per miliardi, delle società di telecomunicazione, ci sarebbe proprio lo spopolare delle free chat che spesso rimpiazzano messaggini e telefonate. Ed ecco pronto il rimedio: ci ha pensato l'Agcom che per le App di comunicazione che operano sui numeri italiani, suggerisce di istituire un obolo di pedaggio, una sorta ditassa da versare a chi quei numeri li acquista dallo Stato e li gestisce. Della cifra versata, poi, sempre secondo il ragionamento di Agcom, le App potranno a loro volta rifarsi, attingendo ai conti e alle prepagate degli utenti,offrendo, magari, qualche servizio aggiuntivo alla chat. Facile, no? Ma non basta. Nel sezionare per bene uno dei servizi più amati dai mobile-dipendenti, l'Agcom ha trovato anche un altro difetto: WhatsApp e sorelle, infatti, non rispondono in modo compiuto alristrettissimo regime nazionale di tutela della privacy, anzi per dirla tutta basano la loro esistenza sulla profilazione degli utenti da utilizzare poi, come merce di scambio,nel mercato mondiale delle tendenze di mercato. Un'altra anomalia a cui, secondo il garante, bisogna porre subito un rimedio. Come? Istituendo un apposito registro a cui le stesse dovranno essere iscritte per ottenere un titolo di abilitazione ad operare nel nostro Paese. E se ancora non basta,ilgarante ha pensato an- che agli utenti scontenti, ipotizzando per i fornitori d servizi free anche l'apertura di call center, presso cui raccogliere lamentele e segnalazioni. Il piano di Agcom è stato dettagliato dal commissario Antonio Preto, già funzionario del Parlamento europeo, che ha relazionato sui risultati di una «Indagine conoscitiva sullo sviluppo delle piattafor- me digitali e dei servizi di comunicazione elettronica» avviata qualche tempo fa dall'autority e volta a risolvere le «criticità esistenti negli accordi d'interconnessione tra operatori direte e fornitori di servizi di messaggistica istantanea, come Whatsapp Telegram e altri». Dove per criticità si intende soprattutto la mancata remunerazione dell'utilizzo delle infrastrutture da parte delle App, in favore delle grandi compagnie. Per risolvere la faccenda l'Agcom, che non ha potere attuativo, ma solo di consulenza,suggerisce dimettere ad un tavolo le due parti, costringendole ad avviare una trattativa sui costi. Prevedendo anche che le App possano rifarsi sugli utenti, non prima, però, di aver avuto da ognuno il consenso a prelevare dal credito della ricaricabile. Forse temendo una fuga in massa dal mercato italiano delle chat, l'authority ha indicato che l'obolo da versare alle compagnie telefoniche dovrà essere «equo proporzionato e non discriminatorio». Ma il concetto rimane lo stesso: addio servizio gratuito. © RIPRODUZIONE RISERVATA TEST DI PROPULSIONE NELLO UTAH A Klaus Davi il premio per impegno antimafia Il Premio internazionale “Livatino-Saetta-Costa” per l’impegno sociale giunto alla sua XXII edizione, organizzato dal Comitato spontaneo antimafia e conferito da anni a quanti si sono distinti per l’impegno contro la criminalità organizzata - verrà assegnato quest’anno, tra gli altri, a Klaus Davi per i suoi servizi per Rai 1 sul tema ’Ndrangheta e l’ideazione del format «Gli Intoccabili», prodotto dal network La C di Vibo Valentia e dedicato alla lotta e contrasto alla criminalità organizzata. Il riconoscimento verrà conferito dal Comitato, rappresentato dal presidente Attilio Cavallaro, il 21 settembre a Catania, a ricordo del sacrificio dei magistrati, servitori dello Stato. Ikea ritira 29 milioni di cassettiere killer La Nasa scalda i motori per andare su Marte ::: GIANCRISTIANO DESIDERIO ■■■ La iella porta fortuna.È la sintesi della storia moderna di Colobraro: il comune più iellato d’Italia. Ma è anche un tema se non addirittura il tema centrale della storia del pensiero occidentale. Per sconfessare il luogo comune, riderci su e farci anche un po’ di soldi, gli sfigati del comune innominabile della Basilicata si sono inventati il festival «Sogno di una notte…a quel paese» ed è stato da subito un gran successo, una gran botta di culo. Alessandro Milan ha intervistato per Libero lo sfigato numero 1, il sindaco di Colobraro, Andrea Bernardo, che ha tentato la sfortuna e ha fatto di necessità virtù. Perché le due cose sono tra loro legate. Il grande Machiavelli nell'immortale capitolo XV del Principe ci dice che la nostra vita è per metà nelle mani della fortuna e per metà nelle mani della nostra virtù. Se così non fosse danzeremmo tutti nel caso assoluto oppure sarem- Negli Utah (Usa), ieri, la Nasa ha eseguito il secondo e ultimo test (il primo era stato effettuato nel marzo 2015 in Florida) al razzo che verrà utilizzato in futuro per inviare missioni con equipaggio su Marte. Questo razzo di 54 metri, posto orizzontal- mente sul terreno, ha funzionato per due minuti bruciando 5,5 tonnellate di combustibile al secondo: per il viaggio ne serviranno due. La Nasa prevede di inviare una missione umana su Marte entro 10 o 15 anni [Ansa] Riabilitazione dei riti scaramantici La superstizione è una cosa serissima Un mondo di sola conoscenza sarebbe criminale. Credere alla iella è da ignoranti, non farlo porta male mo schiavi inconsapevoli della necessità. Altro che superstizione e irrazionalità. La fortuna e la sfortuna sono più che ragionevoli e ci rendono liberi. Pensate quanto sarebbe assurda e maniacale e pericolosa la nostra vita se fosse per davvero solo e soltanto nelle nostre mani. Meglio, molto meglio cinquanta e cinquanta. Una volta Emilio Colombo raccontò un gustoso aneddoto che aveva come protagonisti un filosofo, una giornalista e uno iettatore. Benedetto Croce stava con Matilde Serao, suonarono, entrò il cameriere: «Professo’, ci sta 'chillo». «Chillo chi?». «L'innominabile!». «Hiiiih!» fece Croce toccandosi. Al che la Serao, donna di mondo, allungando la mano disse: «Profes- so’, permettete che anch’io…». Si sa che i napoletani sono particolarmente sensibili all'argomento.Perché sono ignoranti? Al contrario, perché sanno per sano scetticismo greco che un mondo tutto conoscenza e trasparenza non solo è impossibile ma se lo fosse sarebbe criminale. Ecco perché l’aforisma del compianto Umberto Eco, «la superstizione porta sfortuna», è poco più di uno sberleffo mentre la frase di Eduardo de Filippo è ironia e autoironia pura: «Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male». Giovanni Leone, uno che era un galantuomo ma che sul più bello non ebbe tanta fortuna, prima di essere presidente della repubblica fu presidente di Montecitorio.Con- vocando una seduta per un venerdì 17 si premurò di aggiungere sottovoce: «Naturalmente, gli onorevoli napoletani sono dispensati». Per la serie «non è vero ma ci credo». Tuttavia, a nulla gli servirono gli scongiuri quando sull'onda del pamphletdi Camilla Cederna, Giovanni Leone: la carriera di un Presidente, fu costretto dal suo stesso partito, la Dc, alle dimissioni. Ma quando morì, nel 2001, tutti ne parlarono bene e un ex comunista che ne chiese le dimissioni, Giorgio Napolitano, divenuto a sua volta capo dello Stato ne fece un pubblico elogio riconoscendone la correttezza politica. Questa è una fortuna tipicamente italiana: la fortuna postuma. Tra le fortune è la più sfortunata e, soprattutto, ipocrita. Ikea ha deciso di ritirare dal mercato 29 milioni di cassettiere Malm dopo la morte di 6 bambini provocata dal rovesciamento del mobile. «È chiaro che vi sono ancora prodotti non messi in sicurezza nelle case dei clienti, e crediamo che compiere questo ulteriore passo sia la cosa giusta da fare», si legge in un comunicato dell’azienda citato dalla Cnn. Sul sito di Ikea.us è stato pubblicato il “recall”, in cambio di un rimborso, o, in alternativa viene offerta la possibilità di richiedere un kit per il fissaggio alla parete delle cassettiere. Per le Malm acquistate prima del 2002 viene rimborsata metà del valore. Chi è Rosario Chiarchiaro? Un menagramo così menagramo che, grazie a Luigi Pirandello, capì che l’unico modo per far tacere le malelingue e ricavare per sé e le sue figliole qualcosa di buono dalla leggenda che fosse uno iettatore era quella di chiedere al giudice che lo doveva giudicare in tribunale una certificata patente di iettatore per far pagare una bella tassa anti-jella ai superstiziosi. Per sua sfortuna, però, il giudice non era per nulla superstizioso e, anzi, era intenzionato a farla finita con i luoghi comuni. Così mentre Chiarchiaro pretendeva la sua patente di menagramo, ecco che un colpo di vento fa cadere la gabbia del cardellino - unico amato ricordo della mamma defunta del magistrato - e il povero uccellino canterino smette di cantare per sempre. Non ci fu nient’altro da fare che dare la patente a Rosario Chiarchiaro per fargli esercitare legittimamente la sua professione di iettatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA Borsa Milano-FTSE Mib Gli indici 3 0 0 2 5 0 2 0 0 1 5 0 1 0 0 5 0 Borsa Londra-FTSE 100 15.601,62 1 5 1 2 0 6.140,39 0 +3,30% 9 0 6 0 3 0 1 5 0 1 2 0 9 0 6 0 3 0 Petrolio - al barile 47,15 $ 4.088,85 1 +2,64% 0 0 Borsa Parigi-CAC 40 0 Euro/Dollaro 1 5 0 1 2 0 9 0 6 0 3 0 1,1073 $ 0 +2,61% 8 0 6 0 4 0 2 0 +1,88% +0,68% 0 0 Opportunità mancate L’Inps rifiuta i soldi e si tiene le case Impazza la febbre dei fondi immobiliari. Duomo Holding lancia la contro Opa su Mediolanum RE per scalzare Blado Gli americani di Elliott insistono su Alpha partecipata dall’Istituto. Ma Boeri non vende anche se le quote rendono nulla ::: SANDRO IACOMETTI lioni che sarà messo in pagamento il prossimo settembre. Per Immobiliare Dinamico, il fondo gestito da Bnp Paribas Reim Sgr, il corrispettivo offerto è invece di 69,31 euro per un totale di 100,84 milioni. Lo sconto, in questo caso è del 63,6% sul valore, ma in Borsa il titolo valeva 55,45 euro prima dell’annuncio dell’offerta e 65 euro dopo. Anche i francesi hanno respinto la proposta, precisando, però che spetta ai partecipanti «una compiuta valutazione». Ilterzo impegno diBlado doveva, sulla carta, essere quello ColombiC&E ■■■ Dopo anni di calma piatta e malgrado il periodo poco favorevole per il mattone, il mercato dei fondi immobiliari quotati torna ad accendere i motori. Con una raffica di operazioniche non si vedeva almeno dal 2007. Ad aprire le danze è stato, lo scorso maggio, il colosso americano Elliott, con una quadrupla Opa da oltre 560 milioni di euro lanciata attraverso la controllata lussemburghese Blado Investment. Operazione che non è passata inosservata. Ieri, infatti, su una delle quattro prede, la Mediolanum Real Estate, ha deciso di scendere in campo anche Duomo Holding, società a stelle e strisce detenuta da un gruppo di fondi di investimento privatigestiti da Tssp AdjacentOpportunities Management. La società ha depositato in Consob i documenti per un’Opa totalitaria sulle quote del fondo immobiliare gestito da Mediolanum sgr. L’offerta è migliorativa rispetto a quella di Blado, che prevedeva uno sconto del 40,5% sul valore netto al 31 dicembre 2015, ma con un consistente premio rispetto ai prezzi diBorsa degliultimimesi. In caso di adesione totale l’esborso di Duomo sarà di sarà di 212 milioni rispetto ai 200,45 messi sulpiatto da Elliott.Il duello dovrebbe risultare particolarmente gradito a Mediolanum, che qualche giorno fa aveva bocciato la prima Opa, giudicando non congruo il prezzo offerto (secondo le stime di PwC anche il rilancio di Duomo sarebbe inadeguato). Mentre studia eventuali contromosse, Blado è impegnata su altri tre fronti. Nel mirino ci sono Polis, Immobiliare Dinamico e Alpha Immobiliare. Nel primo caso l’Opa sulveicolo gestito da Polis Fondi Sgr è stata lanciata a 1.094 euro per quota, per un esborso massimo di 141,2 milioni. L’offerta è inferiore del 32% rispetto alvalore netto del fondo a fine anno, ma ben più alta della quotazione di Borsa, al momento dell’annuncio schizzata su del 10,93% a 1.015 euro. A remare contro l’Opa c’è la messa in liquidazione delle quote già deliberata, con una proroga finalizzata allo smobilizzo degli investimenti.Smobilizzo che Polis ha accelerato proprio qualche giorno fa, forse, come scrive Vittorio Zirnstein su Requadro.com, per ottenere un rialzo dell’offerta, avviando un rimborso parziale delle quote per 34,83 mi- DAMIANI S.P.A. Sede Sociale in Valenza (AL), Piazza Damiano Grassi Damiani n. 1 Capitale sociale Euro 36.344.000 i.v. Codice Fiscale e P. IVA 01457570065 Iscrizione presso il Registro delle imprese di Alessandria n. 01457570065 - REA n. 162836/AL INTEGRAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA O RDINARIA Si rende noto che l’Azionista Leading Jewels S.A., titolare di una partecipazione pari al 58,8% circa del capitale sociale di Damiani S.p.A., ha richiesto in data 20 giugno 2016, nel rispetto dell’art. 126-bis del D. Lgs. n. 58/98, l’integrazione dell’ordine del giorno dell’Assemblea Ordinaria convocata presso la sede legale della Società in Valenza (AL), Piazza Damiano Grassi Damiani n. 1, in prima convocazione per il giorno 21 luglio 2016 alle ore 18:00 ed, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 28 luglio 2016, stessi luogo ed ora. Pertanto l’ordine del giorno della predetta Assemblea Ordinaria, contenuto nell’avviso messo a disposizione del pubblico in data 10 giugno 2016 sul sito internet della Società all’indirizzo www.damiani.com e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato NIS-Storage all’indirizzo www.emarketstorage.com, nonché per estratto sul quotidiano “Libero”, è integrato come segue: 1. Bilancio d’esercizio al 31 marzo 2016 e presentazione del Bilancio Consolidato; Relazioni del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione; deliberazioni inerenti e conseguenti. 2. Autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della deliberazione assunta dall’Assemblea del 23 luglio 2015 per quanto non utilizzato; deliberazioni inerenti e conseguenti. 3. Rinnovo del Collegio Sindacale; determinazione del compenso; deliberazioni inerenti e conseguenti; 4. Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell’art. 123-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58; deliberazioni inerenti e conseguenti. 5. Conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti; determinazione del corrispettivo; deliberazioni inerenti e conseguenti. 6. Nomina di un Amministratore previa rideterminazione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione; deliberazioni inerenti e conseguenti. Per ogni informazione inerente a (i) modalità di intervento in Assemblea (anche tramite delega), (ii) diritto di porre domande sulle materie all’ordine del giorno, (iii) esercizio di ogni altro diritto rilevante ai fini dell’Assemblea e (iv) reperibilità della documentazione sui primi cinque punti all’ordine del giorno, si rinvia al testo integrale dell’avviso di convocazione, disponibile dal 10 giugno 2016 sul sito internet della Società e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato NIS-Storage. Si rammenta che la record date è il 12 luglio 2016. Con riferimento al nuovo sesto punto all’ordine del giorno, si rammenta che non troverà applicazione il meccanismo del voto di lista e l’Assemblea sarà chiamata a deliberare a maggioranza. Per ogni informazione inerente a tale punto (incluse le modalità di presentazione delle candidature) si rinvia alla relazione predisposta dal Socio Leading Jewels S.A. e alle valutazioni del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell’art. 126-bis, comma 4, del D. Lgs. n. 58/98, disponibili presso la sede legale, sul sito internet della Società e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato NIS-Storage. Valenza, 28 giugno 2016 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente: Dr. Guido Grassi Damiani corrispondente a un risparmio di 67 euro. L’aumento annunciato per luglio combacia con la comparsa anche nella bolletta elettrica della prima rata del nuovo canone Rai (70 euro). E quindi il salasso per le famiglie prima delle ferie (per chi può farle), sarà percepito ancora di più. Non a caso l’annuncio dell’Authority dei rincari, ha scatenando una raffica di comunicati delle associazioni per la tutela dei consumatori. C’è chi chiede al governo di bloccare gli aumenti, chi, come il Codacons, Codacons: «Il governo deve intervenire con urgenza riducendo in tempi rapidi la pressione fiscale sull’energia,che ha toccato il suo apice nell’ultimo anno». Federconsumatori e Unione Nazionale Consumatori sono maliziosi: in inverno aumenta il gas, d’estate l’elettricità. Sarà un caso. con la durata del fondo, che nelluglio del 2012 è stata prorogata dall’originaria scadenza del giugno 2015 addirittura al giugno 2030. Malgrado questo, non sembra ci sia grande voglia di vendere. Il gestore del fondo Idea Fimit sgr (partecipato dall’Inps al 29,67%) ha definito non congrua l’offerta. Resta da capire cosa farà l’istituto guidato da Tito Boeri con il suo 30% diquote detenuto direttamente. Che l’Inps abbia difficoltà nella gestione dello sterminato patrimonio immobiliare è risaputo. Qui,però, non si tratta di stabili e appartamenti veri e propri, su cui sorgono mille problemi in ordine alla dismissione, al recupero di redditività, all’utilizzo strumentale, ecc. In questo caso parliamo di partecipazioni mobiliari, di quote azionarie di fondi che investono in immobili ereditate dalla vecchia Inpdap che valgono complessivamente poco meno di 1 miliardo di euro e su cui da tempo gli organismi di controllo denunciano la totale improduttività. Basta sfogliare l’ultima relazione della Corte dei Conti sul bilancio Inps per capire come dovrebbe muoversi l’istituto di previdenza nel momento in cui si presenta, a sorpresa, un possibile acquirente.L’invito della magistratura contabile in riferimento a tutte le quote detenute è quello di «un tempestivo esame e di urgenti decisioni circa l’utilità di mantenere simili partecipazioni negli anni in esame sostanzialmente prive di redditività». Quanto allo specifico del fondo Alpha, la Corte dei Conti segnala «la non procrastinabile esigenza che l’Inps assuma determinazione finalizzate al recupero di redditività o alla dismissione dei cespiti immobilizzati, negli ultimi anni quasi improduttivi». I consigli della magistratura saranno utili anche per un’altra Opa rivolta sempre a Idea Fimit,anche se le quote del fondo non sono detenute direttamente dall. In questo caso nel mirino c’è il fondo Delta, di cui l’Inps non detiene partecipazioni dirette, oggetto di un’offerta per il 60% delle quote da parte di Gsf Eagel Opportunity Sarl, controllata da York Capital Management. Il prezzo di Opa (54 euro) comporta un premio del 32,3% sulle quotazioni degli ultimi dodici mesi e uno sconto sul valore del 41,1%. AN. C. twitter@sandroiacometti © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA più semplice. Il fondo Alpha è infatti legato a doppio filo all’Inps, che di mestiere dovrebbe proteggere il patrimonio e non rischiare di mandarlo in fumo con una imprevedibile gara al rialzo. Ma la strada sembra soprendentemente in salita anche qui. L’offerta di Blado è di 1.156 euro per azione (120,1 milioni in tutto) vale a dire il 65,3% di sconto. Una percentuale elevata, che deve, però, fare i conti, oltre che con la quotazione di Borsa (925 euro prima dell’annuncio), anche con le robuste cedole già erogate ai partecipanti e, soprattutto, Da luglio (+4,3%) Più care le bollette di elettricità e gas ■■■ Bollette più care. E non di poco da luglio: per l’elettricità il rincaro sarà del 4,3% e per il gas dell’1,9%. L’Authority dell’Energia comunicando la raffica di rincari - puntualizza che considerando i tagli dei mesi scorsi (per effetto del crollo del petrolio non per la bontà d’animo degli operatori), «nonostante l’adeguamento, il risparmio complessivo nei 12 mesi dell’anno rimane di oltre 70 euro». Nel dettaglio per l’elettricità,la spesa per la famiglia-tipo nell’anno (compreso tra l’1 ottobre 2015 e il 30 settembre 2016) sarà di circa 503 euro, con un calo del -0,6% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 ottobre 2014-30 settembre 2015), corrispondente ad un risparmio di circa 3 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo nello stesso periodo sarà di 1.068 euro, con una riduzione del -5,9%, __Mercoledì 29 giugno 2016__ 19 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Mercato Azionario MAXI COMMESSA A HITACHI E ALSTOM AZIONI Le Ferrovie ordinano 4,5 miliardi di nuovi treni Trenitalia ha concluso la maxi gara del valore di 4,5 miliardi per l’affidamento della costruzione dei 500 nuovi treni destinati al trasporto regionale. Le migliori offerte, per i tre lotti previsti, sono di Alstom, Hitachi Rail Italy e Stadler. Sempre ieri le Fs hanno firmato il contratto per la vendita di Grandi Stazioni Retail alla cordata italo-francese Antin, Icamap e Borletti. Ad annunciarlo è stato l’amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, in occasione dell’apertura della nuova Terrazza di Roma Termini. Sul fronte opposto Marcegaglia e Arcelor Mittal Dall’Ilva scappano pure i turchi Restano i soldi dei pensionati Dopo il niet di Erdemir, la Cdp chiude un accordo con Arvedi e Del Vecchio Nasce Acciaitalia spa. Dalla cassaforte un impegno inferiore al miliardo ■■■ Intanto la società veicolo, poi forse a fine giugno, si saprà chi si aggiudicherà l’Ilva. Ultime ore (forse), per vedere chi prenderà le redini dell’ex impianto siderurgico più grande d’Europa.Ieriil consiglio diamministrazione della Cassa depositi e prestiti (la società del Tesoro che è custodisce il risparmio postale degli italiani), ha formalizzato la sua partecipazione alla cordata ArvediDelfin-Cdp per assumere il controllo dell’Ilva. Nascerà quindi una newco, AcciaiItalia spa,società veicolo che sarà formalizzata entro il 30 giugno. Si parla di un impegno finanziario compreso tra «500 milioni e meno di un miliardo». Tutte le quote dovrebbero restare sotto al 50%. La gestione aziendale dovrebbe essere diArvedimentre le banche dovrebbero emettere alcuni bond per sostenere finanziariamente il rilancio. La partecipazione di Cassa Depositi e Prestiti (in qualità di anchor investor), e Istituto Nazionale diPromozione, ha otte- nuto il via libera del cda che si è riunito ieri. Capofila della cordata sarà Arvedi,con una partecipazione finanziaria della Delfin del patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio. Ma l’aspetto più interessante è forse ilruolo della Cdp (anchor investor dell’operazione). In sostanza anche il più famoso Fondo Atlante (quello nato per evitare il fallimento delle banche, con il contributo sempre di Cdp pari a oltre il 10%), fa da anchor in- vestor, in modo da sostenere «la ristrutturazione e il rilancio delle banche». Traslocando dalmondo bancario a quello industriale l’operazione di compartecipazione Ilva,si intuisce che la partecipazione di Cdp servirà per apportare di capitali. Sorge il sospetto che la crisi abbia riportato lo Stato a partecipare prudentemente alle imprese strategiche (come le banche e l’acciaio). Un po’ quello che faceva nel MERCATINO «È l’ora di un’Agenzia per l'agricoltura» Un'agenzia italiana per l'agricoltura. È quanto auspicato a Ravello, nella XX Conferenza annuale ICABR organizzata da For.Agri, dove si sono riunite le menti della ricerca e della governance di settore, insieme a Monsanto, Mars, Aboca e Cirio Agricola del gruppo Benetton. Quest'ultime si sono confrontate, in particolare,sul rapporto tra pubblico e privato nel finanziamento della ricerca, evidenziando le distanze tra le virtuose pratiche statunitensi e quelle farraginose tipiche del sistema italiano. Dopoguerra l’Iri, ma con i nuovi vincoli imposti dall’Antitrust europeo che non vede di buon occhio l’aiuto di Stato. La vera sorpresa non è tanto la partecipazione (prevista di Cdp), quanto i passi indietro dei turchi. Proprio la scorsa settimana dopo giorni di approfondimenti e rassicurazioni il colosso siderurgico turco Erdemir (che è controllata dal fondo pensione deimilitari),ha deciso di rinviare la decisione di un eventuale partecipazione alla cordata. Di più: il presidente delgruppo del Bosforo,Alì Pandir,ha dichiarato candidamente «non abbiamo ancora informazioni abbastanza solide». Non è detto che i turchi non subentirno più avanti (sostiene Reuters), ma forse prima di mettere i soldi sultavolo vogliono conoscere meglio le regole e il valore delle fiches di questa partita. E Marcegaglia? Con gli indianidi Mittal (già appesantiti in Inghilterra), presenterà un’offerta, ma lamenta che avrebbero voluto Cdp come partner. © RIPRODUZIONE RISERVATA BOT BOT 14.07.2016 (366) BOT 29.07.2016 (182) BOT 12.08.2016 (364) BOT 14.09.2016 (366) BOT 30.09.2016 (183) BOT 14.10.2016 (366) BOT 31.10.2016 (185) BOT 14.11.2016 (367) BOT 30.11.2016 (183) BOT 14.12.2016 (366) BOT 13.01.2017 (365) BOT 14.02.2017 (368) BOT 14.03.2017 (365) BOT 13.04.2017 (364) BOT 12.05.2017 (364) BOT 14.06.2017 (365) BTP BTP 1.08.2016 3,75% BTP 15.09.2016 4,75% BTP 15.11.2016 2,75% VAR% ACEA ACOTEL GROUP ACSM-AGAM AEDES AEFFE AEGON AEROPORTO MARCONI BO. AGEAS AHOLD KON ALBA ALCATEL-LUCENT ALERION ALLIANZ AMBIENTHESIS AMPLIFON ANIMA HOLDING ANSALDO STS ASCOPIAVE ASTALDI ASTM ATLANTIA AUTOGRILL AUTOS MERIDIONALI AXA AZIMUT A2A Ultima rilev. 100,01 100,006 100,026 100,05 100,062 100,07 100,06 100,065 100,076 100,059 100,086 100,082 100,094 100,133 100,13 100,15 100,34 100,978 101,082 Titolo BTP 15.12.2016 1,5% BTP 01.02.2017 4% BTP 01.05.2017 4,75% BTP 15.05.2017 1.15% BTP 01.06.2017 4,75% BTP 1.8.2017 5,25% BTP 01.11.2017 3,50% BTP 15.1.2018 0,75% BTP 01.02.2018 4,5% BTP 15.05.2018 0,25% BTP 01.06.2018 3,5% BTP 01.08.2018 4,5% BTP 15.10.2018 0,3% BTP 01.12.2018 3,5% BTP 1.2.2019 4,25% BTP 01.03.2019 4,5% BTP 15.04.2019 0,1% BTP 01.05.2019 2,5% BTP 1.8.2019 1,5% BTP 01.09.2019 4,25% BTP 01.12.2019 1,05% Ultima rilev. 100,752 102,482 104,108 101,14 104,497 105,777 104,768 101,228 107,173 100,478 106,702 109,4 100,63 108,4 110,86 111,85 100,05 106,81 104,29 113,01 103,2 Titolo BTP 1.2.2020 4,5% BTP 01.03.2020 4,25% BTP 01.05.2020 0,7% BTP 01.09.2020 4% BTP 01.11.2020 0,65% BTP 01.03.2021 3,75% BTP 01.05.2021 3,75% BTP 01.06.2021 0,45% BTP 1.8.2021 3,75% BTP 01.09.2021 4,75% BTP 15.12.2021 2,15% BTP 01.03.2022 5% BTP 15.04.2022 1,35% BTP 01.09.2022 5,5% BTP 15.09.2022 1,45% BTP 01.11.2022 5,5% BTP 15.03.2023 0,95% BTP 01.05.2023 4,5% BTP 01.08.2023 4,75% BTP 15.09.2023 2,6% BTP 1.11.2023 9% Ultima rilev. 115,55 114,97 101,91 115,62 101,59 115,7 115,96 100,14 116,72 122,03 108,74 124,69 104,19 129,1 104,59 129,4 100,91 124,36 126,74 116 156,71 Titolo Ultima rilev. BTP 01.03.2024 4,5% BTP 01.09.2024 3,75% BTP 01.12.2024 2,5% BTP 01.03.2025 5% BTP 01.06.2025 1,5% BTP 01.12.2025 2% BTP 01.03.2026 4,5% BTP 01.06.2026 1,6% BTP 1.11.2026 7,25% BTP 1.11.2027 6,5% BTP 01.09.2028 4,75% BTP 1.11.2029 5,25 BTP 01.03.2030 3,50% BTP 01.05.2031 6% BTP 01.03.2032 1,65% BTP 1.2.2033 5,75% BTP 01.08.2034 5% BTP 01.09.2036 2,25% BTP 1.2.37 4% BTP 01.08.2039 5% BTP 01.09.2040 5% EUR 125,3 120,01 110,35 130,76 102,03 105,65 127,78 101,46 155,12 150,49 134,17 141,98 121,81 154,72 98,75 154,3 145,05 103,47 131,1 149,67 149,86 Titolo BTP 15.09.2041 2,55% BTP 01.09.2044 4,75% BTP 01.09.2046 3,25% BTP 01.03.2047 2,7% Ultima rilev. 125,34 148,38 118,5 106 CCT CCT 01.07.2016 IND 99,996 CCT 1.03.2017 100,161 CCT-EU 15.06.2017 102,331 CCT-EU 15.10.2017 100,826 CCT-EU 15.04.2018 101,456 CCT-EU 01.11.2018 103,72 CCT-EU 15.11.2019 102,95 CCT-EU 15.12.2020 EUR6M+0,8 101,86 CCT-EU 15.06.2022 EUR6M+0,55 100,34 CCT-EU 15.12.2022 EUR6M+0,7 100,67 CCT-EU 15.07.2023 EUR6M+0,7 100,28 CTZ CTZ 30.08.2016 CTZ ZC 27.02.2017 CTZ 30.08.2017 100,002 100,129 100,108 Titolo CTZ 28.03.2018 BTP INDICIZZATI BTPI 15.09.2016 2,1% BTP IT 22.10.2016 BTP IT 22.04.2017 BTPI 15.9.2017 2,10% BTP IT 12.11.2017 BTPI 15.09.2018 1,7% BTPI 15.09.2019 2,35% BTP IT 23.04.2020 BTP IT 27.10.2020 BTPI 15.9.2021 2,1% BTPI 15.05.2022 0,1% BTP IT 20.04.2023 BTP IT 11.04.2024 BTPI 15.09.2024 2,35% BTPI 15.9.2026 3,1% BTPI 15.09.2032 1,25% BTPI 15.9.2035 2,35% Ultima rilev 100,047 100,58 100,78 101,8 102,91 102,85 104,32 108,19 105,56 104,65 110,48 99,14 101,36 100,32 113,72 121,93 103,61 123,24 AZIONI PREZZO VAR% PR. UF. B CARIGE B CARIGE RSP B DESIO BRIA RNC B DESIO E BRIANZA B IFIS B INTERMOBILIARE B M.PASCHI SIENA B P DI SONDRIO B P EMILIA ROMAGNA B POP ETRURIA E LAZIO B POP MILANO B POP SPOLETO B PROFILO B SANTANDER B SARDEGNA RSP B SISTEMA BANCA GENERALI BANCO POPOLARE BANZAI BASF BASICNET BASTOGI BAYER BB BIOTECH B&C SPEAKERS BCA FINNAT BCA MEDIOLANUM BE BEGHELLI BENI STABILI BEST UNION COMPANY BIALETTI INDUSTRIE BIANCAMANO BIESSE BIOERA BMW BNP PARIBAS BOERO BOLZONI BON FERRARESI BORGOSESIA BORGOSESIA RSP BREMBO BRIOSCHI BRUNELLO CUCINELLI BUZZI UNICEM BUZZI UNICEM RSP C 10,02 5,93 1,545 0,3673 0,9755 3,57 8,09 31 19,38 2,65 3,468 1,57 123,8 0,3867 8,25 4,32 9,95 2,536 3,582 9,7 21,89 7,13 15,99 17,18 15,04 1,089 1,83 10,0427 -6,25 6,0122 5,82 1,5229 8,03 0,3522 2,15 0,9932 -0,5 3,6379 1,13 7,9727 -11,3 31,1277 - 19,38 - 2,9214 - 3,468 1,36 1,6005 3,43 124,6915 -0,57 0,384 0,12 8,3097 10,09 4,2764 - 9,9763 2,67 2,5247 3,05 3,5794 2,86 9,7905 4,54 21,6844 1,28 7,1575 -0,06 15,9999 5,72 17,1748 1,48 15,456 1,87 1,1012 -29,44 -30,76 -3,44 -29,3 -34,49 -32,13 32,62 -28,36 1,2 -12,71 -4,2 -34,58 -24,47 -14,07 3,19 -46,13 0,81 16,12 -36,21 -16,02 -10,65 -19,16 -10,12 -32,34 -34,78 -13,16 0,3684 63 1,9 1,656 17,87 1,499 0,4002 2,348 3,374 0,583 0,3726 1,794 0,177 3,37 6,18 2,128 18,02 2,22 3,264 65,95 2,75 1,026 89 40,27 6,625 0,3349 5,89 0,4566 0,3572 0,5685 2,356 0,2949 0,125 10,99 0,2 66,05 38,31 18 4,282 17,8 0,2717 0,342 49,7 0,0509 16,01 14,9 8,63 3,08 0,05 0,36 0,85 1,28 1,68 6,63 -2,37 5,61 5,86 1,2 8,61 2,7 0,56 1,83 -2,68 1,46 1,85 -6,39 2,65 3,2 -0,23 11,97 4,16 1,47 0,9 4,31 -0,03 -9,16 6,08 -4,72 1,3 4,39 1,69 -0,88 1,42 8,02 12,61 1,27 2,9 2,49 -70,81 -24,73 -24,9 -40,17 -38,02 -32,72 -67,52 -43,45 -52,07 -59,54 -34,42 -27,21 -25,23 -45,24 -38,25 -76,64 -26,65 -6,98 -43,3 -35,06 -23,93 -25,67 -14,18 -22,51 -19,43 -11,6 -25,26 -18,61 -1,83 -21,98 -55,52 -30,97 -45,43 -32,57 -27,03 -19,28 9,29 -6,02 -6,31 -12,31 11,24 -42,09 -1,9 -10,24 -15,31 0,376 63 1,9 1,7152 18,1099 1,5097 0,4146 2,3715 3,539 0,5883 0,375 1,7955 0,1745 3,4139 5,9544 2,16 18,0191 2,2737 3,3288 66,125 2,7452 1,0737 88,9371 39,9504 6,671 0,3222 5,9112 0,4588 0,3561 0,5706 2,342 0,2932 0,125 10,8466 0,1992 67,3727 38,5491 17,75 4,285 17,8315 0,2717 0,342 49,235 0,05 15,9958 14,7011 8,5872 3,88 6,3 3,6993 -5,83 4,15 3,75 4,0889 -9,19 1,155 - 1,1526 15,5 1,928 -1,13 1,9151 -18,31 0,77 4,12 0,7687 -23 8,615 3,92 8,5613 7,69 1,222 1,83 1,2285 -36,55 21,6 1,79 21,9153 -20,44 5,46 3,41 5,4894 -25,61 13,59 2,8 13,5315 -2,23 3,45 -0,29 3,5013 -41,57 2,634 2,49 2,638 -20,85 7,365 7,28 7,199 -4,35 0,0175 4,17 0,0168 -48,22 0,1812 6,59 0,174 -21,39 0,2413 - 0,2416 0,95 3,15 0,9508 -2,06 0,3496 2,82 0,343 -49,7 6,31 2,02 6,3868 -0,47 0,3533 2,61 0,356 -15,07 7,6 -2,06 7,7387 0,225 2,27 0,2229 -27,3 0,4322 2,22 0,4417 -60,38 5,45 0,28 5,585 -20,5 7,51 5,03 7,553 -31,16 0,965 4,27 0,9524 -9,13 0,3348 8 0,3208 -71,04 CAD IT CAIRO COMMUNICATION CALEFFI CALTAGIRONE CALTAGIRONE EDITORE CAMPARI CARRARO CARREFOUR CATTOLICA ASSICURAZIONI CEMBRE CEMENTIR HOLDING CENTRALE DEL LATTE TO CERVED INFORMATION SOL CHL CIA CICCOLELLA CIR CLASS EDITORI CNH INDUSTRIAL COFIDE COIMA RES CONAFI PRESTITO’ CR VALTELLINESE CREDEM CREDIT AGRICOLE CSP INTERNATIONAL CTI BIOPHARMA D 2,41 4,78 53,6 0,94 0,94 0,53 0,3717 0,87 16,23 2,98 12,26 1,07 61,75 1,23 13 3,83 1,04 1,86 20,68 3,82 12,68 1,93 14,52 4,46 51,55 2,28 6,545 7,21 1,12 -2,61 DADA DAIMLER DAMIANI D’AMICO DANIELI & C DANIELI & C RSP DANONE DATALOGIC DEA CAPITAL DE’LONGHI DEUTSCHE BANK DEUTSCHE TELEKOM DIASORIN DIGITAL BROS DMAIL GROUP E 2,3854 54,3727 0,94 0,3794 16,1051 12,2568 61,6345 12,8909 1,0462 20,6447 12,9619 14,466 52,0635 6,5189 1,1374 11,99 -31,24 -21,34 -46,4 -7,78 -6,77 -1,83 -20,73 -19,15 -25,26 -43,97 -12,58 6,4 -11,91 -43,72 0,631 4,13 0,6205 -12,72 0,0892 -2,09 0,0915 -10,44 43,54 4,69 43,2604 -26,88 13,15 3,14 13,1614 30,85 1,8 1,69 1,8194 -9,32 0,7055 2,25 0,7036 -8,32 3,742 4,35 3,729 -3,85 2,17 0,93 2,1353 -23,38 13,53 2,5 13,5178 -18,15 65,75 0,15 65,7199 9,58 13,66 3,25 13,6659 -1,01 8,37 2,26 8,5449 -6,69 9,855 3,79 9,7643 -13,42 0,0437 4,05 0,0429 -44,33 0,727 3,86 0,7284 -28,16 5,025 2,18 5,0355 -40,95 0,94 - 0,9239 -11,57 1,32 5,52 1,3056 -18,01 32,15 4,89 32,0152 -23,62 0,63 1,61 0,6284 -17,05 EDISON RSP EEMS EI TOWERS EL EN ELICA EMAK ENEL ENERVIT ENGIE ENGINEERING ENI E.ON ERG ERGYCAPITAL ESPRESSO ESPRINET EUKEDOS EUROTECH EXOR EXPRIVIA F 0,65 -0,76 0,6719 -41,23 36,19 1,32 36,1276 5,435 1,49 5,5109 -36,18 5,5 3 5,5949 -13,79 1,6 4,37 1,597 -30,97 12,4 3,08 12,3567 14,29 0,3231 0,97 0,3281 -19,29 5,855 6,45 5,875 -23,21 0,413 0,12 0,4194 -14,49 1,23 3,36 1,196 -30,47 FALCK RENEWABLES FERRARI FIAT CHRYSLER FIDIA FIERA MILANO FILA FINCANTIERI FINECOBANK FNM FULLSIX G 0,48 -1,3 2,63 2,73 1,548 1,18 10,15 1,55 2,728 1,26 0,1869 -1,63 GABETTI GAS PLUS GEFRAN GENERALI GEOX GRUPPO WASTE ITALIA H 2,36 HERA I 0,4829 2,63 1,5259 10,3103 2,7293 0,1915 -42,13 -27,15 -10,26 -40,01 -33,17 -74,22 2,16 2,3622 -3,67 0,891 -3,15 0,8968 -1 0,668 0,45 0,6779 -24,65 0,504 11,33 0,4808 -21,86 51,15 5,03 50,9926 6,58 0,405 -0,25 0,4041 -13,46 0,16 0,16 -46,31 I GRANDI VIAGGI IGD IL SOLE 24 ORE IMA IMMSI INDUSTRIA E INNOVAZIONE Euribor Titoli di stato Titolo A B © RIPRODUZIONE RISERVATA ::: ANTONIO CASTRO PREZZO Titolo 360 Dati aggiornati al 27/06 365 Titolo 360 365 1 SETT. -0.373 -0.378 3 MESI -0.281 -0.285 2 SETT. -0.369 -0.374 6 MESI -0.175 -0.177 1 MESE -0.364 -0.369 9 MESI -0.11 -0.112 2 MESI -0.322 -0.326 12 MESI -0.047 -0.048 Cambi Titolo Dollaro USA Yen Dollaro Canadese Dollaro Australiano Franco Svizzero Sterlina Corona Svedese Corona Danese Corona Norvegese Corona Ceca Fiorino Ungherese Domanda Offerta 1,1073 113,4000 1,4438 1,4984 1,0845 0,8272 9,4425 7,4386 9,3785 27,1080 317,6700 1,0998 111,8000 1,4350 1,4857 1,0736 0,8340 9,4050 7,4370 9,4045 27,1510 318,3500 PREZZO VAR% PREZZO VAR% PR. UF. CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/15 CHIUSURA SU PR. RIF.MED. PON. DAL 30/12/15 ING GROEP INTEK GROUP INTEK GROUP RSP INTERPUMP INTESA SANPAOLO INTESA SANPAOLO RSP INVEST E SVILUPPO INWIT IRCE IREN ISAGRO ISAGRO AZIONI SVILUPPO IT WAY ITALCEMENTI ITALIAONLINE ITALIAONLINE RSP ITALMOBILIARE ITALMOBILIARE RSP IVS GROUP 8,79 2,63 8,8813 -30,13 0,1942 -4,62 0,1946 -38,62 0,4073 -0,29 0,4071 -15,39 13,24 2,48 13,3505 -7,54 1,624 4,77 1,6412 -47,41 1,571 4,87 1,5733 -44,57 0,1367 4,35 0,1367 -49,56 3,792 2,49 3,7761 -24,76 1,696 3,35 1,6489 -20,52 1,352 3,05 1,3516 -9,26 1,25 6,93 1,2232 -16,67 0,959 - 0,9584 -7,7 1,4 1,67 1,3791 -13,04 10,51 0,19 10,5029 2,54 1,92 -0,67 1,9278 -38,06 300 300 2,49 31,3 3,92 31,3183 -25,65 24,72 3 24,3035 -17,32 8,285 4,87 8,285 -5,85 J JUVENTUS FC 0,2485 -0,6 0,2511 -4,42 K KERING K.R.ENERGY 142,9 0,45 4,31 141,7127 -11,24 2,76 0,4417 -32,94 L LA DORIA LANDI RENZO LAZIO S.S. LEONARDO - FINMECCANICA L’OREAL LUXOTTICA GROUP LVENTURE GROUP LVMH 10,67 -1,11 10,8321 -18,24 0,4254 3,76 0,4187 -42,86 0,475 0,85 0,4834 -7,77 8,97 7,04 8,8864 -30,47 166,4 2,65 165,7765 5,65 46,24 4,54 46,1554 -23,44 0,5305 3,31 0,523 -19,6 134,7 2,98 135,5964 -8,86 M MAIRE TECNIMONT MARR MASSIMO ZANETTI BEVERAGE M&C MEDIACONTECH MEDIASET MEDIOBANCA MERIDIE MID INDUSTRY CAPITAL MITTEL MOLESKINE MOLMED MONCLER MONDADORI MONDO TV MONRIF MUNICH RE MUTUIONLINE 2,23 7,73 2,2163 -11,16 16,41 4,26 16,4128 -13,99 7,28 1,11 7,2336 -23,41 0,157 -0,25 0,157 16,64 1,205 - 1,2031 45,62 3,114 2,7 3,144 -18,74 4,9 5,79 5,0056 -44,85 0,096 - 0,096 -16,59 4,31 4,31 7,75 1,38 - 1,3729 -11,71 2,162 2,95 2,1403 27,03 0,345 -2,18 0,3548 -5,63 14,14 3,21 14,2196 9,44 0,916 0,33 0,9245 -11,84 3,39 6,34 3,3438 -43,26 0,17 3,66 0,1617 -35,63 146,4 2,38 146,9836 -19,82 7,73 3,76 7,7102 -3,31 N NICE NOEMALIFE NOKIA CORPORATION NOVA RE 2,198 7,465 4,828 0,268 0,46 2,1682 -10,43 2,19 7,4371 11 5,41 4,7438 -26,85 - 0,268 -51,62 0,154 7,19 13,5 5,075 2,79 4,77 O OLIDATA OPENJOBMETIS ORANGE OVS 0,1552 -18,09 7,2286 -1,51 13,5152 -13,46 5,0607 -20,95 P PANARIAGROUP PARMALAT PHILIPS PIAGGIO PIERREL PININFARINA PIQUADRO POLIGRAFICA S.FAUSTINO POLIGRAFICI EDITORIALE POSTE ITALIANE PRELIOS PREMUDA PRIMA INDUSTRIE PRYSMIAN 2,298 0,7 2,3482 2,338 0,09 2,3364 21,35 2,01 21,4661 1,532 4,64 1,5243 0,2595 3,84 0,266 1,85 2,78 1,8614 1,06 0,38 1,0699 4,35 3,57 4,2663 0,17 1,25 0,1673 5,96 2,67 5,9766 0,0723 2,99 0,0728 0,0508 1,6 0,0509 12,2 -0,81 12,4867 18,31 2,06 18,3901 -34,72 -2,18 -11,04 -34,14 -52,73 -50 -20,72 -26,64 -33,04 -16,06 -73,16 -72,92 -17,68 -9,62 R RAI WAY RATTI RCS MEDIAGROUP RECORDATI RENAULT RENO DE MEDICI REPLY RETELIT RICCHETTI RISANAMENTO ROMA A.S. ROSSS RWE 3,75 8,89 3,6651 -20,52 2,248 2,18 2,2329 -5,15 0,801 0,13 0,8011 29,09 26,5 3,15 26,2165 10 69,4 4,91 69,3019 -26,25 0,303 3,77 0,303 -17,64 114,5 4 114,0693 -9,05 0,59 0,94 0,5927 -2,64 0,1638 -0,55 0,1638 -31,29 0,085 2,04 0,0833 -32,32 0,3921 0,08 0,3934 -19,78 0,601 3,44 0,601 -36,74 12,7 4,87 12,8606 8,45 S SABAF SAES GETTERS SAES GETTERS RSP SAFILO GROUP SAIPEM SAIPEM RCV SALINI IMPREGILO SALINI IMPREGILO RSP SALVATORE FERRAGAMO SANOFI SAP SARAS SAVE SERVIZI ITALIA SESA SIAS SIEMENS SINTESI SNAI SNAM SOCIETE GENERALE SOGEFI SOL SPACE2 STEFANEL STEFANEL RSP STMICROELECTRONICS 9,205 10,95 8,335 6,43 0,3498 5,7 2,478 6,45 18,42 72,9 66,45 1,485 12,45 3,558 13,55 7,51 89,1 0,0197 0,642 4,978 27,2 1,27 8,71 9,75 0,1746 145 5,11 -1,45 3,79 5,44 2,55 2,55 -1,67 -1,68 1,77 4,07 1,53 1,92 0,81 1,66 0,22 -0,66 2,41 -2,48 3,3 3,97 3,98 1,76 0,11 3,31 2,53 9,212 10,8991 8,2547 6,4457 0,3508 5,7 2,5207 6,45 18,4911 72,4342 66,4398 1,4914 12,5814 3,558 13,7514 7,7206 89,0056 0,0197 0,6444 4,9656 27,2118 1,2778 8,599 9,75 0,1714 145 5,1325 -18,9 -15,18 -16,27 -39,96 -62,9 -2,18 -38,2 -32,18 -15,31 -8,82 -8,66 -16,76 -4,23 -6,37 -13,25 -23,37 -0,45 -43,71 -28,07 3,06 -37,21 -41,37 5,45 -1,52 -26,82 -18,44 3,372 0,4997 3,722 0,7025 0,5515 7,905 12,22 4,736 0,7425 0,4615 0,0417 48,9 14,37 41,49 1,18 7,08 4,59 4,93 1,69 5,24 3,57 4,36 1,08 4,59 -1 0,54 3,47 1,43 3,47 2,25 1,29 3,3479 0,48 3,7448 0,7025 0,5551 7,8922 12,2993 4,7033 0,7512 0,4635 0,0418 49,2781 14,3832 41,3183 1,1987 7,0753 -0,47 17,85 -40,21 -42,01 -24,64 11,7 -0,42 -53,07 -29 -27,73 -33,06 -3,1 -0,22 -35,52 -12,92 T TAMBURI TAS TECHNOGYM TELECOM ITALIA TELECOM ITALIA RSP TELEFONICA TENARIS TERNA TERNIENERGIA TESMEC TISCALI TOD’S TOSCANA AEROPORTI TOTAL TREVI TXT E-SOLUTIONS U UBI BANCA UNICREDIT UNICREDIT RSP UNILEVER UNIPOL UNIPOLSAI 2,638 9,01 2,6321 -57,45 1,879 -1,52 1,9805 -63,41 6,845 2,47 6,8262 -16,12 40 1,7 40,061 -1,72 2,25 2,46 2,3078 -52,77 1,424 2,89 1,4417 -39,66 V VALSOIA VIANINI INDUSTRIA VITTORIA ASS VIVENDI 18,2 1,18 8,84 15,9 5,88 17,8847 -11,33 - 1,1822 -2,4 0,91 8,8243 -11,95 3,31 15,87 -19,33 W WAR AMBROMOBIL 17 WAR CDR ADVANCE CAPITAL 2017 WAR ENERTRONICA 13-18 WAR ERGYCAPIT 16 WAR FIRST CAPITAL 2016 WAR IKF 10-18 WAR NOEMALIFE 12-17 WAR SAFE BAG 13-16 WAR TE WIND 18 WARR AEDES 2015-20 WARR AGRONOMIA 2014-2017 WARR BIO ON 14-17 WARR BRIDGE MGMT 18 WARR CALEFFI 20 WARR CAPFORPROG1 17 WARR CLABO 18 WARR ELETTRA INV 17 WARR ENERGICA M 18 WARR GLENFOOD 20 WARR INNOVATEC 17 WARR ISI 2 21 WARR IWB WARR LUVE WARR SEAT PG 16 WARR SITI-B&T 21 WARR SMRE 19 WARR SPACE2 17 WARR TECH-VALUE 2014-2017 WARR TIP 20 WARR ZEPHYRO 0,087 0,059 0,737 0,0011 0,0079 0,0574 0,571 0,061 0,1189 0,0365 0,0055 5,42 0,3 0,13 0,85 0,0959 0,221 0,3092 0,892 0,041 1 1,179 0,0001 1,9 0,5515 0,0878 0,3563 0,3988 -6,35 14,49 -4,2 0,18 18,38 24,24 1,77 - 0,0834 0,059 0,7342 0,0014 0,0069 0,0574 0,571 0,061 0,1189 0,0348 0,0055 5,5521 0,3 0,1273 0,85 0,0959 0,221 0,2503 0,892 0,041 1 1,179 0,0001 1,9047 0,55 0,0871 0,3639 0,3886 -51,37 -26,16 -13,24 -83,33 -61,27 14,8 62,17 -49,17 -23,04 -29,4 -62,33 20,19 18,18 -19,05 -28,96 6,76 -37,97 -14,24 -1,75 -75 -38,72 1,04 -12,99 -42,95 Y YOOX NET-A-PORTER GROUP 19,62 0,1 19,9742 -43,21 5,39 0,0185 0,141 1,32 5,4059 -11,13 2,78 0,0187 -53,98 - 0,1371 22,61 Z ZIGNAGO VETRO ZUCCHI ZUCCHI RSP 20 __Mercoledì 29 giugno 2016__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it A tu per tu di MATTIAS MAINIERO ::: lelettere [email protected] Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere“. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano, via fax al n. 02.999.66.264. BREXIT Il balletto dei vertici La Brexit vista dalla strada Buongiorno dottor Mainiero, è incredibile come i mezzi d’informazione attacchino il risultato del referendum sulla Brexit, al punto che persino sui quotidiani sportivi non passa giorno che non venga intervistato un personaggio che deprechi l’esito referendario.Sabato è stata la volta di Beckham. Premesso che la ricchezza non è una colpa, quali problemi economici potrà mai avere Beckham? Le conseguenze dell’appartenenza all’Unione si scaricano su tutt’altre categorie di persone, possibile che i giornaloni non ci arrivino proprio? Giuseppe Frezza Como Dopo la Brexit è iniziato il solito stucchevole giro di consultazioni e vertici che, come si è visto negli ultimi anni, finiscono generalmente con l’essere inutili, perché rimandano le necessarie decisioni ad un prossimo vertice! Gli attuali leader europei son proprio quelli che hanno gestito l’Unione in maniera da esasperare un'alta percentuale di cittadini del Continente e generare profondi sentimenti di rigetto delle istituzioni comunitarie: come si può credere che questi stessi personaggi possano essere in grado di apportare modifiche al disegno europeo tali da soddisfare i bisogni dei popoli aggregati? Semplicemente non sono credibili e sarebbe opportuno indire al più presto elezioni per poter dargli un legittimo benservito. Francamente, a me ciò che pensa Beckham delle questioni europee non interessa affatto. Mi interessa, invece, sottolineare la “nuova tendenza” delle tv italiane e anche di qualche giornale. Ha notato? Arriva la Brexit, c’è una polemica sui sondaggi, le elezioni decretano il successo di questo o quel partito, e che fanno le tv? Sguinzagliano i loro inviati. Ovvio. E gli inviati, diligentemente, svolgono il compito assegnato: vanno in strada, fermano il primo tizio che incontrano e gli chiedono: cosa ne pensa della Brexit? È convinto della bontà dei sondaggi? Se l’aspettava il successo del Movimento Cinquestelle? Il tizio risponde e gli inviati passano al secondo e terzo e quarto tizio. Così, sulla Brexit abbiamo conosciuto il pensiero del disoccupato, del pensionato, dell’imbecille, del disinformato e di quello che parlava tanto per aprire la bocca. Prima della partita Italia-Spagna sono riusciti a chiedere il pronostico ad un americano (credo) residente in Cornovaglia. Risposta: 10 a 0 per l’Italia. Lui, l’americano, sorrideva. Immagino per la presa per i fondelli. L’inviato deve aver capito molto poco di quel sorriso, perché è subito passato ad un ragazzino di una decina d’anni e poi al suo amico che di anni ne avrà avuti sette o otto. Su un altro canale intervista volante ad un tifoso italiano che aveva sognato la partita. Non so quale calciatore gli aveva anche dato il risultato finale. Incredibile: il sognatore aveva sognato giusto. Credo che non possano esserci più dubbi: solo il giornalismo onirico, ormai, potrà salvare l’informazione. [Epa] [email protected] segui la rubrica anche su www. Paola Tavoletti e.mail Giancarlo Politi e.mail Gianni Rossi e.mail EUROPA/4 Juncker nel mirino Se le danno di santa ragione, dopo l’inattesa Brexit. Juncker è nel mirino di “fucili” caricati a pallettoni. Si cercano i responsabili, quando la causa di tutto ciò sta nell'Unione costruita con l’idea delle vacche grasse in permanenza. Sono arrivate le vacche magre e si scopre che a Juncker e a Cameron puzza il fiato.Questa Europa fa ribrezzo. La situazione era nota a tutti. Guglielmo Donnini e.mail Carlo Cerofolini e.mail EUROPA/2 Io mi tengo la moneta unica I tre consoli La Comunità europea mi sembra quel tizio che da tempo soffriva di dolorettivari ma rimandava sempre ad andare dal medico. Poi i dolori si sono accentuatidiventando insopportabili, così finalmente decise di farsi fare una visita. Gli scoprirono un tumore avanzato che stava andando in metastasi per cui difficile da curare. La Comunità europea si è comportata allo stesso modo.Anziché intervenire in tempo ha atteso troppo quando oramai le cure non saranno più efficaci e la speranza di guarigione quasi nulla. E così uno sparuto gruppo di cellule sta rotolando a valle diventando una valanga che travolgerà tutto. Ecco perché conviene uscire EUROPA/5 I britannici insegnano Non sono d’accordo con l’abbandono dell’euro e il ritorno Ormai è sotto gli occhi di tutti che la macchina Ue è stata messa in piedi con buone in- DIRETTORE Vittorio Feltri DIRETTORE RESPONSABILE Pietro Senaldi VICE DIRETTORI Massimo de’ Manzoni (vicario) Franco Bechis - Fausto Carioti DIRETTORE GENERALE Stefano Cecchetti REDAZIONE MILANO e AMMINISTRAZIONE Viale L. Majno, 42 - 20129 Telefono: 02.999.666 - Fax: 999.66.264 do le profetiche previsioni di Oriana Fallaci sull’Islam e l’Europa. Se è vero, com’è vero, che una delle cause principali della vittoria della Brexit è il grave disagio provocato in Gran Bretagna dall'afflusso (peraltro molto meno marcato rispetto a quello subito dall’Italia e dalla Grecia) di immigrati musulmani, ecco che l’Unione europea comincia a sgretolarsi grazie alla pressione migratoria islamica. Il passo succesivo sarà l’islamizzazione forzata dell'Europa, come previsto dall'indimenticabile Oriana Fallaci. EUROPA/6 Troppo tardi per intervenire EUROPA/1 Al di là della Brexit, ecco alcuni dati che dovrebbero fare capire se per l’Italia è stato un affare avere aderito all’euro e alle iugulatorie regole eurolandiche: 1) il debito pubblico in 15 anni è aumentato di 800 miliardi; 2) la produttività è diminuita del 25%, con conseguente forte moria di imprese e aumento della disoccupazione; 3) tutte le nostre imprese migliori sono passate in mano straniera o hanno fortemente delocalizzato;4) l’inflazione reale è stata dirompente a causa del folle cambio lira-euro; 5) le nostre piccole e piccolissime imprese non possono accedere a prestiti bancari, in quanto non rientrano nei parametri richiesti dall’Ue; 6) ogni anno, da vari lustri, scuciamo sei miliardi in più di quanto riceviamo dall’Ue. tenzioni ma che poi è divenuta la macchina schiacciasassi della Germania verso gli altri popoli. Con la Brexit si stanno aprendo gli occhi a molti ed è giunto il momento di disgregare la finta Ue solo burocratica e costosa per rifarne un'altra, ma senza la Germania che ha imposto le proprie fissazioni sul rigore. I britannici ci insegnano come fare. EUROPA/3 Santino Schiavini e.mail *** alla lira perché i nostri pochi risparmi, sudati e sempre preda delle banche, verrebbero di molto svalutati. Dopo che le banche li avranno immediatamente congelati. Chi può desiderare di diventare ancora più povero? E di farsi, per l’ennesima volta, fregare? No, io mi tengo l'euro perché se ho 10 non voglio accorgermi di avere poi solo 5. Renzi, Merkel, Hollande: chi dei tre consoli si proclamerà primo console e poi imperatore? Jacqueline Malandra e.mail Alberto Mercadante e.mail TRASPORTI Le auto del futuro Per le auto del futuro la novità viene da Google-Car.Forse entro il 2021 vedremo circolare per le nostre strade auto a guida autonoma. Solo otto anni addietro i futuri capi del progetto pensavano che non fosse possibile costruirla. Mentre ora si sta già affrontando il problema su come cambiare la attuale legislazione quando di fatto la nostra auto è guidata da un “robot”. Insomma si ritiene che si abbia bisogno di nuove norme in quanto è la stessa “intelligenza” dell’automobile-robot che prende delle decisioni. Al riguardo ricordo che bisogna far riferimento sempre alDiritto romano,pilastro di tutte le legislazioni moderne. Nell’antica Roma chi portava la biga era responsabile dei danni, e non certo il cavallo che poteva anche non ubbidire ai comandi del padrone. Nei secoli le norme dell’epoca si sono dovute aggiornare per i progressi della tecnologia senza mai essere travolte. Ed ancora oggi chi guida un aeroplano ha delle responsabilità quasi pari a quelle di chi portava la biga. ISLAM Le profezie della Fallaci Nessuno, tranne Libero, fa notare che sivanno concretizzan- LOTTO Estrazione del 28/06/2016 BARI 59 46 72 61 44 CAGLIARI 3 FIRENZE 12 50 GENOVA 61 42 55 23 48 MILANO 58 1 NAPOLI 4 61 45 79 63 PALERMO 3 29 55 66 64 ROMA 73 81 19 82 58 TORINO 46 89 32 45 1 5 37 40 42 41 82 76 6 3 67 VENEZIA 8 NAZIONALE 51 11 18 84 62 44 74 34 27 10eLOTTO N. oro 59 1 3 4 8 12 29 32 42 44 45 46 50 55 58 59 61 72 73 81 89 SUPERENALOTTO La combinazione vincente 5 - 23 - 44 - 59 - 60 - 83 Numero jolly: 50 Angelo Ciarlo e.mail Numero SuperStar: 42 QUOTE SUPERENALOTTO • Nessun ”6” (jackpot 99.422.944,09) • Nessun ”5+1” • Ai 12 ”5” vanno € 14.624,90 • Ai 506 “4” vanno € 351,50 • Ai 19.547 ”3” vanno € 27,48 • Ai 306.449 ”2” vanno € 5,45. QUOTE SUPERSTAR • Nessun “5 stella” • Ai 2 “4 stella” vanno € 35.150,00 • Ai 107 “3 stella” vanno € 2.748,00 • Ai 1.331 “2 stella” vanno € 100,00 • Agli 8.506 “1 stella” vanno € 10,00 • Ai 18.927 “0 stella” vanno € 5,00. • Montepremi: € 4.178.542,20 ALIMENTI La nazionalità dell’olio L’immissione di 35mila tonnellate di olio tunisino sul mercato italiano suscitò qualche mese fa notevoli polemiche. REDAZIONE ROMA Via Trinità dei Pellegrini, 12 - 00186 Telefono: 06.999.333 - Fax: 06.999.33.443 EDITORIALE LIBERO S.r.l. SEDE LEGALE: Viale Luigi Majno, 42 - 20129 Milano DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl STAMPA LITOSUD SRL - Via Aldo Moro 2- Pessano con Bornago (MI) LITOSUD SRL - Via Carlo Pesenti 130 - Roma L’UNIONE SARDA S.p.A. Centro stampa - Via Omodeo, 5 - 09030 Elmas (CA) S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE: Arnaldo Rossi CONSIGLIERI: Claudio Santini - Stefano Cecchetti TESTATA: Opinioni nuove - Libero Quotidiano Contributi diretti legge 7 agosto 1990 n. 250 nº 178 anno LI Registrazione nº 8/64 del 22/12/1964 - Tribunale di Bolzano CERTIFICATO N. 8166 DEL 06/04/2016 ISSN 1591-0423 La tiratura di mercoledì 29 giugno 2016 è di 103.888 copie 21 __Mercoledì 29 giugno 2016__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it Su Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi. Posta prioritaria DI MARIO GIORDANO Quando si è democratici, lo si è sempre ri, proibiva i monopoli, stabiliva una diretta relazione tra tassazione e rappresentanza, nonché l’eguaglianza di tutti davanti alla legge. Ora se la immagina la cifra di libero pensiero assimilato da noi italiani con a fronte la nullità etica e spirituale espressa dai nostri governi, molti dei quali non eletti e di marca oligarchica? Certo, fatte salve minoranze illuminate. Io propongo di esercitarci alla democrazia reale prima di inoltrarci nei temibili referendum. Lorenzo Bottero - Genova Caro Giordano, mi va bene che il popolo pretenda i referendum, specie quelli consultivi, però mi chiedo se noi italiani abbiamo un tasso di libertà mentale paragonabile a quello degli inglesi. Teniamo sì o no di conto che la nostra presunta libertà ha meno di 80 anni, mentre i cittadini inglesi quella reale la godono da ben otto secoli? Infatti la Magna Charta Libertatum (la grande carta delle libertà del 1215 appunto otto secoli fa) segnò la nascita della monarchia costituzionale e del regime parlamentare in Inghilterra. Il sovrano si impegnava ad evitare abusi di autorità e arresti arbitra- Da allora sono trascorsi diversi mesi e dell’olio tunisino non v’è traccia. Possibile che durante il percorso, l’olio abbia cambiato nazionalità? dedicato a Christo da una scrittrice e ammiratrice il cui titolo, “L’arte nascosta di Christo” è un po’ consolante per chi poco capisce, ove quel “nascosta” pare giustificare la mia tentazione, nel caso, di scrivere “artista” fra virgolette. Pasquale Mirante Sessa Aurunca (Caserta) CHRISTO Gabriele Barabino Tortona (Alessandria) L’arte nascosta La passerella sul lago ideata da Christo, del quale nessun media ha ricordato una precedente “opera d'arte”, ovvero l’impacchettamento con enormi teloni di plastica del Reichstag, il Parlamento tedesco a Berlino, per associazione d'idee mi ha ricordato Zygmunt Bauman. Egli ha definito i nostri tempi come “società liquida”, suggerendomi così un forse non improprio paragone con certa moderna arte che, in assonanza con le acque del lago d’Iseo, almeno agli ignoranti in materia come me, pare indicare perfettamente l’impalpabile e sfuggente significato, appunto, dell’arte di oggi; vorrei concludere ricordando un libro-intervista Caro Lorenzo, a me fa piacere leggere questa celebrazione del popolo inglese perché, al contrario, negli ultimi giorni ho sentito dire tutto il contrario. La democrazia più antica del mondo è stata descritta come un’accolita di analfabeti, un esercito di buzzurri, una banda di ignoranti che non conoscono le regole base della convivenza civile, a cominciare dal fatto che (perbacco! Perdinci!) non si può votare sui trattati internazionali. Chi l’ha detto? La nostra Co- CALCIO/1 Buonanotte Spagna Grandissimi tutti, pure quelli che non si sono alzati dalla panchina ed hanno subito la vicinanza di un Antonio Conte forsennato.Si potrebbe disegnare il Ct azzurro mentre abbatte la Spagna con un calcio gridando: questa è Italia. Qualcuno ha detto che gli Azzurri fanno dormire. Probabilmente ha ragione. Infatti gli iberici devono essersi fatti un sonnellino, dal momento che non si sono quasi visti in partita, lasciando ai nostri il dominio del campo. Il successore di Antonio Conte più adeguato a condurre i ragazzi di questa squadra, per la grinta che di- stituzione, la più bella del mondo, che si può cambiare in tutto e per tutto, si capisce, ma non nella parte dove si stabilisce che la servitù europea è perenne. Detto questo, amico mio, non sono d’accordo con lei. Ma che vuol dire «esercitarsi alla democrazia reale»? Chi lo stabilisce se siamo abbastanza esercitati o no? Chi le fa le esercitazioni? I corsi finanziati dall’Unione europea? La Merkel e Juncker? A me spaventa un po’ quest’idea del popolo sotto tutela. I casi sono due: o stabiliamo che il popolo non può decidere o stabiliamo che il popolo può decidere. La prima opzione si chiama oligarchia o monarchia assoluta o dittatura. La seconda si chiama democrazia. Finora è sempre stata considerata valida la massima di Churchill per cui la democrazia è un pessimo sistema che ha però un pregio: non ne è stato trovato uno migliore. Se cambiamo idea e vogliamo passare a altro regime, va bene. Ma deve valere sempre, però. Non solo quando il popolo vota come non piace nei piani alti dei palazzi. mostrano, dovrebbe essere Gennaro Ringhio Gattuso. Claudio Iona e.mail si può puntare a qualunque obiettivo, rispettando l’avversario, ma non avendone timore. Maria Emerita Mosquera Rivas e.mail CALCIO/2 Grazie Azzurri CALCIO/3 Desidero ringraziare il tecnico e gli Azzurri per i momenti di felicità che stanno donando agli italiani - facendo dimenticare loro, almeno per un po’, i problemi economici e non solo - ed a coloro che, come me, sono stranieri, ma hanno un sentimento di appartenenza verso il Belpaese, perché vivono in Italia e ne condividono le sorti. Sono felice nel constatare che la Nazionale italiana sta finalmente rinascendo e tornando degna della fama di squadra tra le migliori del mondo, che aveva prima degli ultimidue Mondiali vergognosi, quando ne sentivo parlare con ammirazione, pur vivendo in Colombia. Ciò dimostra che avendo fiducia nei propri mezzi, lavorando duramente e con impegno, si raccolgono i frutti della propria fatica e, sì, Italia favolosa NORD: Soleggiato eccezion fatta per acquazzoni o temporali in sviluppo sulle Alpi nel pomeriggio e in locale sconfinamento entro fine giornata a pedemontane e pianure centro occidentali. CENTRO: Bel tempo ovunque, salvo velature o stratificazioni in transito entro sera. Temperature perlopiù stazionarie con clima estivo, massime tra 26 e 32°C. Venti in rinforzo da Sud sul Tirreno, da NO in Adriatico. SUD: Prosegue il bel tempo anche al Sud anche se con locali velature o stratificazioni in transito. Temperature stabili o in locale flessione, massime tra 24 e 29°C. Venti deboli. NORD: Ancora instabile tra pedemontane e Alpi con piogge e temporali sparsi, localmente anche sulla Valpadana centro occidentale, ma con tendenza a miglioramento. CENTRO: Bel tempo ovunque, salvo locali velature o stratificazioni in transito nonché qualche isolato fenomeno in sviluppo diurno sulla dorsale. Temperature perlopiù stazionarie con clima estivo. SUD: Ancora bel tempo anche al Sud anche se con locali velature o stratificazioni in transito. Temperature stabili o in locale flessione. Mari calmi o poco mossi. Un’Italia favolosa con parata miracolosa di Buffon elimina la Spagna. Vittoria strameritata. I signori Marquez e Lorenzo si consolino mangiandosi il loro biscotto amaro. Ezio Sartori e.mail DOPING Tutta colpa di una bistecca? L’avvocato dell’atleta Schwazer dichiara che una bistecca può essere la causa del nuovo caso di doping del suo assistito. Ho seri dubbi e sono certo che se ancora esistesse in circolazione carne agli estrogeni non è carne italiana. Rimo Dal Toso Padova NORD: Variabile con annuvolamenti più frequenti a ridosso dei rilievi, ivi con anche la possibilità di qualche isolato fenomeno nel corso del pomeriggio. Temperature perlopiù stazionarie. CENTRO: Bel tempo ovunque, salvo locali velature o stratificazioni in transito nonché qualche isolato fenomeno in sviluppo diurno sulla dorsale. Temperature perlopiù stazionarie con clima estivo. SUD: Ancora bel tempo anche al Sud slavo qualche annuvolamento diurno sulla dorsale con possibilità di brevi fenomeni in Campania. Temperature stabili o in locale flessione. Temperature previste oggi PUBBLICITÀ NAZIONALE Direzione Generale: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02.3022 1/3837/3820 - Fax 02.30223214 e-mail: [email protected] Per le filiali di competenza territoriale: www. system24. ilsole24ore.com PUBBLICITÀ LOCALE Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10 20090 Assago (Milano) Tel. 02. 57577.605/640 - [email protected] PUBBLICITÀ ONLINE Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02 30223003 - Fax 02 30223058 e-mail: [email protected] www. websystem. ilsole24ore . com Abbonamenti nazionali ● 12 mesi: 7 giorni ● 6 mesi: 7 giorni ● 3 mesi: 7 giorni ● 12 mesi: 6 giorni ● 6 mesi: 6 giorni ● 3 mesi: 6 giorni ● 12 mesi: 5 giorni ● 6 mesi: 5 giorni ● 3 mesi: 5 giorni .....................................€ 330 .....................................€ 175 .....................................€ 95 .....................................€ 290 .....................................€ 155 .....................................€ 85 .....................................€ 250 .....................................€ 130 .....................................€ 70 Il versamento dovrà essere intestato a: Editoriale Libero S.r.l. 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Majno, 42 20129 Milano CAGLIARI CAMPOBASSO FIRENZE GENOVA L'AQUILA MILANO 20 15 21 18 18 15 18 22 13 22 27 31 27 32 27 28 32 25 29 30 MIN MAX NAPOLI PALERMO PERUGIA POTENZA PRATO ROMA FIUMICINO TORINO TRENTO TRIESTE VENEZIA 22 23 18 14 18 19 19 17 22 19 27 28 29 28 32 32 29 30 28 28 Al Mart di Rovereto la mostra «Dal Divisionismo al Futurismo» Ivalsa-Cnr, inchiesta sull’architettura lignea a Venezia Arrivano al Mart di Rovereto i maggiori capolavori dei pittori che, più di un secolo fa, proiettarono l'arte italiana verso la modernità. Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900 i divisionisti Previati, Segantini, Morbelli, Pellizza da Volpedo e Longoni adottano una nuova tecnica pittorica ispirata alle più avanzate ricerche scientifiche. Dal Divisionismo al Futurismo è una mostra coprodotta da Mart e Fundación MAPFRE. La mostra a Rovereto è a cura di Avanzi, Ferrari e Mazzocca. Presentati al Palazzo Ducale a Venezia i risultati di due progetti ideati dall'Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche (Ivalsa-Cnr) del comportamento chimico-fisico e microbiologico del sistema delle fondazioni lignee a Venezia. «Grazie a questa ricerca la conoscenza dell'architettura veneziana è ripartita dagli elementi primi che reggono l'edificio» spiega Nicola Macchioni, ricercatore di Ivalsa-Cnr e tra gli ideatori dei progetti. L’incontro italiano al Festival delle letterature di Massenzio Il futuro del noir? Uno sbirro stile Gengis Khan Ian Manook, armeno, è un giallista da 200mila copie che piazza i suoi poliziotti in Mongolia Ex funzionario Ue, si è buttato sulla letteratura per sfuggire agli orrori della burocrazia ::: CATERINA MANIACI Ricorrenze ROMA ■■■ Yeruldelgger: un eroe di qualche saga nordica, diun fantasy di ultima generazione? No, è il nome del protagonista di una trilogia noir che in Francia sta spopolando (oltre le 200mila copie solo per il primo capitolo) , tradotto in dieci paesi. Un commissario massiccio, rude, con molti dolori e fallimenti da portare sulle ampie spalle. Uno «sbirro» da polar francese che però non c'entra con la Francia. Perché è mongolo, vive, agisce e patisce nella Mongolia contemporanea, tra i bassifondi della capitale, Ulan Bator, e le ampie steppe ancora popolate da nomadi e cavalli. Il suo creatore è Ian Manook, pseudonimo di Patrick Manoukian, francese di origine armena, scrittore, giornalista, gran viaggiatore. Domani interverrà al Festival delle letterature di Massenzio, a Roma, dove leggerà un testo su memoria e scrittura, sulle sue radici armene e la ferita ancora aperta del genocidio, così profondamente intrecciate alla sua letteratura. Ci parla di questo tema fondamentale, del suo poliziotto mongolo, dell'Europa in cui continua a credere, non "burocratica. Ed esce in Italia il primo capitolo della trilogia, dal titolo "Yaruldelgger. Morte nella steppa" (Fazi, pp.524, 16.50 euro). Memoria e scrittura, binomio fondamentale. Legato alle proprie radici... Lei a Massenzio leggerà un brano su questi temi, a partire dalla sua terra d'origine, l'Armenia, appena visitata dal Papa, con il solito strascico di polemiche, da parte della Turchia, che non vuole sentir parlare di genocidio subito dagli armeni. «Sì, i ricordi fluttuano come palloncini nell’aria.La memoria è quel filo che trattiene i palloncini nelle nostre mani. Possono cambiare, variare,ma la memoria si trasmette. Nel mio testo al Massenzio, cerco di dare conto di questa sostanziale differenza. Lo scrittore cerca di tenere uniti i fili che tengono insieme i ricordi. Tutto ciò ha a che fare con la mia memoria di armeno. Trattenere attraverso i filidella scrittura i ricordi di di chi ha visto in faccia l'orrore e comporre un mosaico di memorie da trasmettere ai miei figli. E ai lettori. La Turchia non potrà far tacere le voci dei testimoni, che solo la morte potrà ridurre al silenzio. La “questione armena” non è più solo un dramma umano, è diventata una questione storica. E per me essere il figlio della diaspora armena si è di fatto tradotto nella tristezza e nell’incantamento della mia scrittura vagabonda». I suoi gialli sono ambientati in Mongolia,una terra lontana e praticamente sconosciuta. Perchè? E come si «Via col vento» gli ottant’anni del melò Usa SORPRESA AL BOX OFFICE Sopra, lo scrittore di origine armena Ian Manook, già autore best seller in Francia e opzionato nel resto del mondo. A destra, la copertina del suo libro «Yeruldelgger- Morte nella steppa», edito da Fazi ::: LATO OSCURO IL FENOMENO «Yeruldelgger – Morte nella steppa» è il primo romanzo dello scrittore francese Ian Manook edito da Fazi. «Un personaggio indimenticabile, un’ambientazione unica, un intrigo appassionante per il primo capitolo della trilogia», che sta conquistando l’Europa, con oltre 150.000 copie vendute solo in Francia, ben 16 premi vinti (è il libro che ha vinto più premi negli ultimi 10 anni in Francia) e traduzioni in 10 lingue. L’autore del romanzo sarà domani ospite del «Festival delle Letterature di Roma». L’AUTORE Ian Manook, giornalista, grande viaggiatore, editore e romanziere, ha esordito nl 2013 con «Yeruldelgger», primo volume di una trilogia, il cui secondo capitolo, «Les Temps Sauvages», è stato pubblicato da Albin Michel negli ultimi mesi. Vive a Parigi. Giornalista, editore e romanziere, ha lavorato alla Comunità Europea da dove ha dato le dimissioni perchè allergico alla mole di burocrazia di quegli uffici. Pluripremiato e adorato dai lettori, in Francia «Yeruldelgger» è già un vero e proprio fenomeno. spiega i loro successo? «Ho viaggiato molto e ho visitato paesi remoti e peculiari. Ho esitato tra varie altre ambientazioni (l'Alaska, la Patagonia, l’Islanda..) Poi ho scelto la Mongolia perché è un paese di cultura sciamanica e gli elementi del genere Polar poliziesco classico francese - la morte, la violenza, la vendetta, il destino nella cultura sciamanica hanno un approccio diverso rispetto alla nostra cultura occidentale. Quindi penso che aggiungano un ruvidità tutta nuova al mio personaggio principale, il commissario Yeruldelgger...». Ci sono detective e commissari svedesi, islandesi, inglesi, italiani, anzi siciliani e napoletani...ora c'è il suo mongolo: non teme l'effetto «macchietta», o la ripetitività di trame e caratteri? «No, anche perché ho immaginato il mio personaggio come l'eroe di una trilogia, in cui si sviluppa la sua vicenda umana e professionale. Lui, nel terzo romanzo, non è più quello che era nel primo. In principio è un uomo che tenta di vivere in equilibrio tra tradizione,che rispetta profondamente, e le nuove, violente trasformazioni del suo paese attraverso un neoliberismo sfrenato. Soldi, potere, violenza. Yeruldelgger deve lottare contro tutto questo, e passa dalla ricerca dell'equilibrio, alla collera fino alla risposta personale a questa collera». Manook, vive in Francia, paese profondamente segnato da terrorismo e protesta. «Qualche volta mi sento come Yeruldelgger in collera di sentirsi in collera contro le trasformazioni del suo paese e il caos che sembra scatenarsi.. Spesso mi sono insopportabili le nostre cadute, i nostri errori. Ma non ho paura. La storia non è un lungo fiume tranquillo , ma è un fiume che scorre in un senso. Alla fine non ha importanza camminare sulla riva destra o sinistra del fiume, ma camminare nello stesso verso in cui scorre il fiume. Ci saranno sempre degli imbecilli che tenteranno di risalire il fiume controcorrente con la scusa di evitare rapide e cascate.Ma non mi fa paura». L'Europa sta vivendo grandi turbolenze trasformazioni. Secondo lei ha ancora senso definirsi europei? «Io sono sempre stato europeo. Fin da quando ero studente universitario, con un impegno concreto. Avrei potuto diventare un grande funzionario europeo, per me però l’Europa non doveva essere un'entità burocratico-amministrativa, ma realmente politica. Poi ho preso altre strade, ho scelto la letteratura.E nonostante tutto rimango profondamente europeo, perché l'Unione europea è la sola grande, bella visione di unità ottenuta senza guerre, senza conquiste e sottomissioni. In fondo, l'Europa è una ragazza, con i suoi cinquant'anni, rispetto alla storia, fa delle stupidaggini da ragazza e in piena crisi adolescenziale.. ■■■ Via col vento, il romanzo per eccellenza, domani 30 giugno compie 80 anni. Una bella età, e ancora dotato di un certo fascino: dopo aver raggiunto i trenta milioni di copie nel mondo (prima dell'era del maghetto Harry Potter e delCodice da Vinci, era secondo soltanto alla Bibbia nella classifica dei più venduti), oggi in Italia continua ad essere ristampato negli Oscar Mondadori. Margaret Mitchell, trentaseienne giornalista diAtlanta che aveva gli occhi verdi come la sua eroina Rossella, sudista nel profondo che mai avrebbe immaginato un presidente nero in un futuro non troppo lontano, aveva iniziato a scriverlo per evadere dalla noia di immobilità dovuta a un incidente alla caviglia,poicontinuò a lavorarci per nove anni, pagine e pagine scritte a mano e continuamente corrette e modificate. Un mallappone che quando giunse nella mani dell'editore McMillian fece immediatamente il botto, 200.000 copie vendute in due mesie ilproduttore O'Selznick che battè tutti nella corsa ai diritti per tradurlo in film. Il librone conteneva gli elementi chiave del romanzo d'appendice, amore e guerra (quella di secessione che fece della battaglia di Gettysburg la prima grande ecatombe dell'era moderna), morti premature, tradimenti fra cognate, Rossella contro Melania che nella sua riservata timidezza era riuscita a cuccarsi quel tipo moscio di Ashley Wilkes. A lei andava la solidarietà dei lettori, ma Rossella attraeva come una falena con la modernità della sua grinta. Una tipa tosta che non si arrendeva di fronte alla sfortuna, che voleva un uomo che non voleva lei ma in fondo non lo sapeva neppure lui (sempre Ashley), una donna che non badava troppo alla morale, anzi era capace di vivere il sesso semplicemente come tale in anticipo sui tempi, vedi la famosa notte con Rhett Butler ubriaco nella nuova fastosa casa di Atlanta. Insomma una tipa tosta che forse oggi non apparirebbe più tale perchè ormai sono tutte così. O perlomeno lo vogliono. © RIPRODUZIONE RISERVATA BRUNA MAGI 23 CULTURA __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Letteratura infantile L’italiano «Carotina Bip» sbarca in Francia dalle terre d’Abruzzo Carotina Super Bip, personaggio-culto della letteratura per bambini e cartoon sbarca in Francia. È stato appena siglato, tra Pierre Hergaut, responsabile della programmazione e dell'acquisizione per Nickelodeon Francia e l’italiano Franco Lisciani, amministratore delegato dell’abruzzese Gruppo Lisciani, il contratto per la messa in onda in territorio francese delle prime due serie tv del popolare personaggio dei cartoni animati (52 episodi, già trasmessi in Italia su Nick jr e poi, in chiaro, su Cartoonito, nel 2013 e 2014). La serie è stata prodotta da Lisciani Group, leader nei giochi educational e nei libri per ragazzi, che, coerentemente con la propria mission, è, appunto, entrato nel mondo dell'animazione con Carotina Super Bip e i suoi amici, gli abitanti di un orto molto speciale, chiamato Super Bip City, «dove succedono tante cose divertenti, ricche di avventure e di occasioni per imparare (alfabeto, numeri, abilità di base)». Idea- CARO RAPPER TI SCRIVO Esce F.A.Q. (Mondadori) l’ultimo libro di Fedez, una raccolta di domande fatte al rapper dai suoi ammiratori. Questa è la recensione che una sua fedelissima fan di 16 anni ha scritto il giorno dopo l’acquisto del libro. La disamina è tenera e molto critica. Tra storia e hackeraggi I pirati della musica che ispirarono la magia di Steve Jobs ::: LUCA ROSSI ::: SOFIA LIPOLI ■■■ Sono una fan di Fedez da un po' di anni ormai. Mi piace non solo per i mille tatuaggi, ma anche perché reputo che sia uno dei pochi rapper in Italia che per avere successo non ricorra a dare di sé l’immagine «sesso, droga e rock and roll» che fa tanto superficiale anticonformismo. Fedez ha idee politiche ben precise che spesso concordano con le mie.Alcune volte però l’artista dimostra una grande incoerenza tra quello che scrive e quello che fa (del resto, lo ammette anche lui). Insomma: predica bene e razzola male. Tutte le sue canzoni sono una guerra dichiarata al populismo.Eppure nelmondodella musica,delcinema e della tv Fedez sembra trovarsiperfettamente a suo agio. A proposito è di questi giorni la notizia che è stato ingaggiato da Rai Fiction per interpretare il ruolo di se stesso nella quarta seriediA un passo dal cielo. Benissimo,non vediamo l’ora divederlo, ma come si concilia tutto questo con quanto scrive neitesti delle sue canzoni? Nel suo ultimo album Pop-hoolismo (ha vinto due dischi di platino) non c'è rima che non denunci la società dell'apparenza e la deriva commerciale di idee e ideologie. In Non c'è due senza trash sostiene che: «Con la cultura non si mangia, ma i libri più venduti sono quelli di cucina ho un fratello piccolo che vuole fare il Grande Fratello, i ragazzini e le ragazzine sperano di crescere per diventare Uomini e Donne, e le ragazzine ormai al principe azzurro preferiscono il tronista a forza di strizzare gli occhi guardando gente in tv che non azzecca un congiuntivo ci verrà la congiuntivite, la tv spazzatura ci inquina. Barbara D'Urso, tombola penso solo a te-tte-te-tte». E nella canzone più nota dell’album c’è Generazione boh; un verso recita «Siamo specchi che non riflettono, prigionieri del presente in un paese senza futuro»: pessimismo leopardiano, consapevolezza di destino incerto. Tutto vero, ma quale via d'uscita prospetta Fedez ai suoi giovani fan? Una partecipazione a X Factor?O una pri- tore della seria animata e dei suoi personaggi è Tony Castello, che si avvale, per le sceneggiature di Caterina Falconi e Gabriella Santini, note autrici di testi narrativi anche per ragazzi. L'anno scorso, le avventure di Carotina avevano già raggiunto i piccoli telespettatori della Polonia, dove Nick jr aveva messo in onda la prima serie ad ottobre del 2015 e trasmetterà prossimamente anche la seconda serie (accordo già siglato tra l'emittente polacca e Lisciani Group). Il rapper Fedez nella contestata pubblicità dei «Baci» Perugina Fedez,sei ilmio grande idolo ma il tuo libro è solo marketing La delusione di una fan per il saggio copia-e-incolla del cantante «Noi l’abbiamo scritto, tu ti arricchisci e non ci insegni nulla...» ma serata su RaiUno? E ancora: (Mondadori, pp. 200, euro 18) come non essere d'accordo con non sarebbe potuto uscire. Se fosglistralci diconversazione Stereo- simo stati più coi nostri coetanei tipi quando sostiene «Salviamo a parlarci di persona, a costruire l'Amazzonia che è il polmone uno degli altri mondi possibili, della Terra,(...) Aspetta non c'è il non avremmo avuto tempo di flash, è il tuo grido di guerra: pri- contribuire in maniera cosìconsima l'effetto seppia, poi l'effetto stente alla sua realizzazione. serra»? Il rapper descrive esattaIl volume, infatti è una raccolmente quello che succede alla ta di 310 domande che gli ammistragrande maggioranza dei so- ratori di Fedez gli hanno rivolto cial-victims che trovandosi in attraverso eFanswer la piattaforuna situazione invece di godere ma social-editoriale con utenti a pieno del paesagche interagirscono gio, hanno come con le star ponenunico pensiero lo do loro direttamenscattarsi un foto te le domande che per postarla su Fali incuriosiscono. A cebook, Instauna parte di costogram, Twitter, ro il personaggio riSnapchat per disponde direttamenmostrare di essere te on line; i quesiti qualcuno, per appiù interessanti, separire. lezionati, confluiStessa cosa scono nel libro inquando canta «Co- Copertina del libro sieme alle risposte. me tutti quelli delGeniale. Peccato la mia età sono alla ricerca di un che nulla aggiunga a chi vorrebwifi, non della felicità» (in Voglio be conoscerlo meglio (la straaverti account). Quanto è vero, grande maggioranza di chi comcaro Fedez: la mia generazione si prerà il libro è suo informatissiè rinchiusa in una società virtua- mo fan), o a chi sperava di leggele per trovare una via di uscita all' re in quelle pagine almeno una incapacità di relazionarsi. Eppu- ricetta - come gli fa notare un folre la tua ultima «trovata» com- lowers - per uscire dal «loop di merciale esiste proprio grazie a ignoranza, indifferenza, moralinoi. Senza di noi «gianni» (i fan smo» che lui stesso denuncia. La di Fedez, ndr) il libro F.A.Q. risposta,come molte altre, è mol- to vaga: «È necessario che dall' esterno arrivi una scossa da far tremare un sistema immobile che spesso frena la crescita non solo della società, ma anche dei singoli individui con una serie di paletti e retaggi culturali che devono essere spazzati via», risponde Fedez. Troppo poco per chi, come me sperava di conoscere il «fedez pensiero» ripulito dalle interpretazioni dei media che lo usano per esaltare o demonizzare il personaggio. Illibro, comunque, è scorrevole, divertente, la grafica è accattivante:tutto studiato alla perfezione per sedurre un lettore teen ager e spingerlo all'acquisto. C’è da giurarci che nel giro di qualche settimana Faq svetterà in cima alle classifiche delle vendite di libri: se solo la metà dei suoi follower su Twitter (un milione e 230mila) volessero scoprire se sono stati citati con nome e cognome nel libro-intervista già si raggiungerebbero risultati esaltanti. Una volta che poi qualcuno si ritrova come co-autore di Fedez il gioco è fatto: cinque, sei, dieci copie da regalare a parenti e amici e l'autostima cresce. Almeno quanto il conto in banca del nostro idolo. Del resto lo dice pure lui: «Il segreto del successo è una buona recitazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA ■■■ Piratare. Piratare musica. Chi usa più questo termine? Forse solo Stephen Witt che in Free - Cosa succede quando un'intera generazione commette lo stesso crimine? (Einaudi, pp. 329, euro 19). Un libro pieno d'informazioni, nonostante l'approssimativa traduzione, che descrive come un formato audio nato sfortunato, l'mp3, abbia messo in ginocchio l'industria musicale e rivoluzionato le nostre abitudini di ascolto, il nostro modo di maneggiare l'oggetto artistico e di considerare la musica, vissuta oggi come bene libero, digitale, inalienabile. Una vera epopea che nasce nel 1988 a Monaco nei laboratori della Fraunhofer-Gesellschaft da uno sparuto gruppo di nerd bavaresi. Obiettivo: creare un formato che codifichi il suono tagliando le frequenze inudibili all'orecchio umano, risparmiando spazio. Da lì a poco si sarebbe combattuta la guerra dei formati audio pari a quella tra Vhs e Betamax, tra Pal e Secam e tra l'HD Dvd (cosa?) di Toshiba e il Bluray di Sony. Nel 1990 ad affrontarsi furono la Fraunhofer-Thompson con l'mp3 e la Musicam-Philips con l'mp2. L’mp2 vinse a testa bassa e fu adottato per la codifica della radio digitale in FM, per i cd-rom interattivi, per il nascente standard Hdtv, per le tracce audio dei Dvd. L’mp3 si rifece diventando lo standard nell'oceano nero della discografia, grazie anche al codificatore offerto gratuitamente dalla Fraunhofer per incentivarne la diffusione. Nel 1996 i proto-hacker al timone di Windows 95, che nativamente supportava gli mp3, navigavano a vista nell'internet primordiale su zattere a 56k dei primi modem. Nell’epoca pre-Google non c'erano i file torrent, c'erano solo le chat di Irc. Così, quando Dell Glover decide di piratare su internet i cd che imballa alla PolyGram, trova su Irc i primi file codificati in questo strano formato in grado di compattare un cd di 700 Mb in 20 Mb. Capisce che ha trovato il lavoretto extra che gli permetterà di pagare le rate del masterizzatore esterno comprato da Sears, rischiando collateralmente il posto di lavoro. Di colpo il suo ridicolo disco rigido da 1 Gb gli va stretto, come a Wittvent'anni dopo andrà stretto un disco mille volte più grande. C'è tutta la passione dei cercatori d'oro nel libro di Witt, un lavoro di scoperta e di collezionismo di un'intera generazione,la sua, che si è liquefatto in quelle successive, quelle venute quando iTunes era già un cetaceo obsoleto e che a stento riempivano il primo storico iPod con i remix delle Spice Girls sul viale del tramonto. Se già chi è nato prima del millennium bug non sente il bisogno di scaricare gigabite di musica, la libreria musicale dei cosiddetti millennials, complice la tendenza del mercato verso prodotti con poca memoria a bordo, punta tutto sullo streaming, sul cloud musicale.La generazione della rete ha un ascolto parcellizzato, librerie evanescenti, fatte di Like e di numero di ascolti. Una fruizione che perde il gusto del collezionabile. È il rischio di chi fa i libri generazionali, perché le generazioni sono condannate a commettere sempre lo stesso reato, ma con modalità differenti: oggi non serve lasciare il muletto acceso tutta la notte per scaricare i Radiohead, per poi girare con «Tutta la tua musica in tasca» come diceva Steve Jobs presentando l'iPod, ma è sufficiente aver craccato Spotify per ascoltarsi Annalisa gratis. Perché scaricare è da vecchi. E anche pagare. © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 SPETTACOLI __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: FRANCESCO SPECCHIA ■■■ «Come with me for fun in my buggy/Come along let's go/ for the hell of it... ». Ierida ognidove,neibar,nelle case, nel crepuscolo delle redazioni, dagli iPad dei millenials che mai avresti detto, su su fino ad arrampicarsi alla camera ardente allestita per lui in Campidoglio (giustamente, come dovuto agli statisti, ai poeti e agli eroi); ecco, da ogni angolo della patria e della memoria, si levava il motivetto di Dune Buggy, il mantra di Altrimenti ci arrabbiamo. Era l’ultimo omaggio che quattro generazioni di italiani tributavano al dottor Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer. Bud, l’Italia dal cuore frollo e dal pugno tonante,un mix infantile tra Muhammad Ali e i fratelli Grimm. Il dio burbero dei nostri piccoli affetti. A parlare oggi di Bud Spencer sale il groppo in gola. Lascio stare il dolore del mondo intero, col Giappone, gli States e la Germania su tutti che ne omaggiano la figura titanica d’icona pop: «Ein barenstarker Typ» lo definisce il quotidiano Die Zeit Online, «Un tipo forte come un orso», mentre il ministro della Giustizia tedesco Heiko Maas ha listato il Parlamento a lutto via tweet. Lascio perdere la sua vita romanzesca che un giorno misnocciolò nell’intervista più euforica della mia vita: olimpionico di nuoto («Se non avessi fumato sarei stato tra i primi tre al mondo»), inventore, bibliotecario in Venezuela, asfaltatore nelRio delle Amazzoni dove prendeva a sganassoni gli indios, attore per caso, mito per attitudine. Roba che raccontava a tutti, ovviamente, infilata nella sua biografia che a Stoccarda raggiunse la popolarità della Bibbia. E quel che non raccontava lui, l’aggiungeva il suo compagno d’infanzia Luciano De Crescenzo vestito da Mandrake nelle estati di Posillipo mentre Bud si fingeva Lothar. E non m’addentro neanche nella sterminata cinematografia di Bud, che la critica togata - che pure rivalutò Mario Bava, Umberto Lenzi e Nando De Leo - aveva sempre ritenuto «roba da ragazzini»;ma vivaddio che c’erano Lo chiamavano Trinità, Più forte ragazzi, Piedone lo sbirro, Uno sceriffo extraterrestre, Banana Joe, Io sto con gli ippopotami che ci hanno marchiato l’infanzia. E non mi dilungo su quello strano fenomeno chiamato «evergreen» che porta la tv italiana a programmarne i film per sostenere i fisiologici cali d’ascolti. Ci sono cumulidi spiegazioni sociologiche, sul caso Bud Spencer. Negli anni 70, in una nazione strapazzata dagli anni di piombo,dalla Dc e dalminimalismo cinefilo che iniziò col blandire Antonioni e Belllocchio e finì per sedimentare Nanni Moretti, i film di Hill e di Spencer furono l’insufflata d’ossigeno d’una nazione che aveva un bisogno disperato di divertirsi. Risate grasse, battute dirette («L’ho picchiato quando ha detto che nostra madre L’ADDIO A BUD SPENCER Il «gigante» della risata in Italia era un mito nel resto del mondo Dalla Germania al Giappone, tutti omaggiano l’attore napoletano: «Un’icona pop forte come un orso». Altro che «riempi-palinsesti» L’attore Bud Spencer, Carlo Pedersoli al secolo, è scomparso lo scorso lunedì 27 giugno. [LaP] ::: ALVISE LOSI ■■■ Esistono i grandi attori. E poi ci sono le icone. Ma la grandezza di Bud Spencer si celava nel non aver mai dimenticato di essere una persona normale. Anzi, di averlo sempre rivendicato con grande orgoglio.Con lo stesso spirito aveva inseguito già avanti con gli anni un terzo tipo di successo. Quello politico. Per moltiera stata una sorpresa sapere che Bud, anzi Carlo, Carlo Pedersoli, aveva una sua identità politica,magari inattesa perché distante da quella delpersonaggio che spesso interpretava nei film con (e senza) Terence Hill: il mezzo criminale un po’ tonto, ma in fondo buono. Nel 2005 si era candidato alle elezioni regionali del Lazio per Forza Italia, dopo un incontro con Silvio Berlusconi, aitempi presidente del Consiglio. «Condivido tutto quello che ha fatto Berlusconi», aveva dichiarato in precedenza. «Lo conosco da tempo e lo stimo da prima che facesse politica. E quando si stima l’uomo già prima e Sganassoni politicamente corretti Il suo spirito di destra contro le ipocrisie poi lo si vede in politica, lo si accetta e si ama». Non era andata bene, nonostante le circa 4000 preferenze ottenute, ma lo stesso entusiasmo lo aveva trasmesso alla figlia Cristiana che nel 2013 si era candidata alle comunali di Roma. La sua passione politica il pubblico l’aveva scoperta solo recentemente, perché Bud prima era stato sempre riservato. Anche se il suo pensiero aveva avuto modo di esprimerlo in diverse occasioni, come a una conferenza, quando a un ragazzo che rivendicava di essere ateo rispondeva con intelligenza: «Non esiste al mondo un uomo o una donna che non abbia bisogno di credere in qualche cosa: tu credi che Dio non esista, quindi credi in qualche cosa». Altro che sganassoni e frasi da contrabbandiere perdigiorno: Bud era ben diverso dai personaggi dei suoi film. «È il signore che vi manda», gli dice fiducioso il mormone Tobia in Lo chiamavano Trinità. «No, passavamo di qui per caso», risponde sincero nei panni di Bambino. Niente di più lontano da quello che Bud pensava. «Ho bisogno di credere perché, nonostante il mio peso, mi sento piccolo di fronte a quello che c’è intorno a me.Se non credo sono fregato». E in un’intervista aveva persino scherzato sulla sua scomparsa.«Quando ilPadreterno mi chiamerà voglio vedere che succede, e se non succede niente allora mi incazzo». E lo avrebbe fatto a modo suo naturalmente. Ma il Bud che tanti hanno amato e amano era lo stesso che a volte si lasciava andare a frasi al limite del politicamente corretto. A chi gli chiedeva come mai la critica italiana lo era una vecchia bagascia»; «Ma è la verità»; «Sì, ma non era vecchia») e cazzotti buoni che sapevano di whisky e fagioli bolliti. Trinità e Bambino, Ben e Kid, i superpiedi quasi piatti: erano rito, sogno a basso costo, come i film di Totò, i gol diRivera e le copertine disegnate della Domenica del Corriere. E Bud era l’italiano che tutti noi avremmo voluto essere e che non siamo diventati. Non buono ma giusto, egoista ma permeato da un omerico senso dell’onore, materialista ma generoso. Il passo del rugbysta e il cuore d’un riottoso frate francescano. Bud aveva, come il fratellastro Terence Hill, un intimo senso della religione, ma adorava ilaici.Sapeva stupire. Anni fa ad Assisi chez la leggendaria segretaria Nelly, la associazione veronese di fan presiduta dal commercialista ultraquarantenne Mattia Corradi decise di premiarlo «per tutto quello che hai fatto per noi». Decine di tributaristi che recitavano a memoria le battute dei suoifilm,mentre a Bud scappava una lacrima come sul volto del Corsaro Nero. Una scena impressionante, ma emblematica di quel che il dottor Pedersoli continua a rappresentare per il nostro stupore infantile. «Quando il Padreterno mi chiamerà, voglio andare a vedere che cosa succede. Perché se non succede niente, m’incazzo. M’hai fatto alzare ogni mattina per ottantasette anni per non andare, alla fine, da nessuna parte?»,diceva.Ora saprà. L’altro giorno mio figlio di cinque anni, mi ha posto un quesito fondamentale: «Papà, chiè più forte Hulk o Bud Spencer?». Il senso dell’immortalità viaggia su una Dune Buggy, rossa con cappottina gialla... © RIPRODUZIONE RISERVATA celebrasse poco, a differenza di quanto accadeva in altri Paesi, l’ormai 80enne Pedersoli diceva «forse perché non sono né gay né trans e ho la stessa moglie da cinquant’anni». Pensiero che aveva anche ribadito per spiegare come mai la sua biografia Altrimenti mi arrabbio fosse un best seller in Germania, ma un mezzo flop in Italia. «Qui parlano di te solo se sei frocio o comunista», sottolineava, senza paura di essere criticato. «Intendiamoci, non ho niente contro i gay.Quello che fa la persona che ho davanti in camera da letto non sono affari miei. Quando ci parlo, il pensiero delle sue abitudini sessuali non mi sfiora neanche lontanamente.Siamo liberi,puoifare tutto quello che vuoi». Non a caso amava ricordare, da napoletano verace, che la sua regola di vita fosse «Futtetenne». E nessuno ha interpretato nella vita quella finta indifferenza, quella capacità di ridere sempre sulle cose, quel «vivi e lascia vivere» con la stessa grandezza di Bud. © RIPRODUZIONE RISERVATA 25 SPETTACOLI __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ La pagella dei famosi di ALESSANDRA MENZANI 10) Antonio Conte, ct della Nazionale di calcio che si è qualificata ai quarti agli Europei. Voto obbligato. 9) Leggendaria Sabrina Ferilli a DiMartedì: si chiede quale sia la differenza tra voto di protesta e voto di cambiamento, parlando della sconfitta elettorale del Pd. Ovviamente la frecciata è per Renzi: «Sarà stato anche un voto di protesta, sennò continuavano a vota’ per te». 8) Massimo Giletti. Zitto zitto,diventa il «Barbara d’Urso della domenica Rai»: conquista tutta la gior- Bocelli che canta dalla Satta: miserere! nata tv, allargando la sua Arena sull’intero pomeriggio. 7) La coppia più bella del momento: la regina del pop mondiale Taylor Swift e l’attore inglese più sexy di tutti, Tom Hiddleston, protagonista di The Night Manager su Sky. 6) Piacerà o non piacerà, ma almeno il dg Rai Antonio Campo Dall’Orto qualche sforzo lo ha fatto. Dice di avere cambiato il 33% del palinsesto della Rai. Il che non è poco, anche se riesuma mummie come Gad Lerner e Walter Veltroni. 5) Aristide Malnati finalmente ha trovato una donna. Non è proprio una fidanzata, ma è meglio di niente. Con la sua amica Virginia, 23 anni, inviata di 7 Gold, l’intesa è affettuosa, platonica e professionale. «Piaccio anche a sua mamma e a sua nonna», esulta l’egittologo. 4) Chiara Appendino. Eletta sin- daco di Torino, la giovane grillina si ammala in meno di 48 ore: per tre giorni è stata a letto con 39 e mezzo di febbre. «Me l'ha passata mia figlia», ha detto. 3) The Floating Piers, la passerella-opera d’arte di Christo sul lago d’Iseo. Troppo affollata, peggio di Corso Buenos Aires il sabato pomeriggio. 2) Andrea Bocelli: faceva un po’ tristezza vedere il grande artista ita- liano cantare al matrimonio della Satta e Boateng. 1) La cosa che fa più paura della partita contro la Germania, sabato prossimo agli Europei, è Joachim Löw. L’allenatore dalla tinta corvina, dopo aver toccato le «parti basse» infilandosi una mano neipantaloni per poi avvicinarla al naso, è passato alle ascelle. Con lo stesso rituale. Tanti auguri ad Antonio Conte quando gli dovrà stringere la mano. © RIPRODUZIONE RISERVATA Presentati i palinsesti di viale Mazzini ::: segue dalla prima FRANCESCO BORGONOVO (...) e della notte, occupano tutti gli spazi come squatter della tv. Altro che canone in bolletta, dovrebbero farlo pagare assieme alla tessera del Pd. Del resto, come sarebbero andate a finire le cose lo avevamo già capito nelle scorse settimane, quando da viale Mazzini hanno annunciato la chiusura di Virus, il talk show di Nicola Porro andato in onda su Raidue. Era l’unico programma che si potesse considerare «di centrodestra», infatti l’hanno chiuso. Ed ecco che, al posto di Porro, arriva Alessandro Sortino - rosso di capelli e di pensiero con il programma Nemo. RAI OKKUPATA Da Sortino a Lerner, gli approfondimenti sono tutti in rosso «Writers of Europe» I viaggi letterari di Sky Partirà dall’Italia, insieme a Erri de Luca e Claudio Magris, il particolare viaggio letterario attraverso l’Europa di Writers of Europe. Nella prima delle 14 puntate, in onda da stasera e ogni mercoledì alle 21.00 in esclusiva su laeffe (canale 139 Sky), due celebri scrittori racconteranno la storia politica, sociale e culturale dell’Italia. Di settimana in settimana, interviste esclusive forniranno ritratti unici di altrettanti Paesi europei in compagnia di Mankell, Amis, Pamuk, Schlink, Nadas, Doyle e molti altri. JURASSIC PARK La tv pubblica che vedremo sarà una specie di Jurassic Park della sinistra catodica. Viene riesumato Gad Lerner. Pare che ritorni persino Michele Santoro, con cui le trattative sono in corso, dicono i capoccia Rai. Più che la tv pubblica, sembra una seduta spiritica. Non fai in tempo a cambiare canale, che spunta il santone democratico. Non bastava la moltiplicazione dei Fabio Fazio. Adesso ci dobbiamo sorbire pure l’assolo di Massimo Gramellini, che avrà uno spazio tutto suo intitolato La classifica di Che tempo. Già ci immaginiamo il contenuto: una dose di buonismo tale da sfiancare un bufalo. Ma se qualcuno riuscisse a sopravvivere dopo la diabetica visione del due Fazio-Gramellini,ecco Walter Veltroni a dare il colpo digrazia, con ben due programmi dedicati alla «cultura». Se ne va il destro Porro, ma le starlette progressiste restano: confermata la Gabanelli con Report. E confermato pure Zoro in arte Diego Bianchi, con Gazebo, al quale Daria Bignardi ha deciso di affidare pure una striscia quotidiana. Che male le abbiamo fatto, a Daria, proprio non lo sappiamo. CI VUOLE CORAGGIO Costanzo, sfogo su Chi: «Non sono il marito di» Gad Lerner [LaP] Alessandro Sortino [LaP] Fabio Fazio [LaP] Raidue Raiuno Raitre Il solito Conti Arriva Mika e la Cuccarini in 1ª serata L’ex Ballarò di Semprini Non si scrosta dalla sedia nemmeno Corrado Augias. Lo troveremo alla conduzione di Quante storie, trasmissione che viene proposta come «novità», e ci vuole un bel coraggio. Per l’occasione, lo affiancheranno la youtuber Sofia Viscardi, tanto per dare un tocco di giovanilismo e la scrittrice impegnatissima Michela Murgia (così il letterato l’abbiamo piazzato). Massimo Giannini, già al timone di Ballarò, verrà riciclato come intervistatore e a prendere il suo posto, per l’unico programma di informazione politica in prima serata, giunge da Sky Gianluca Semprini. Niente male, questi palinsesti: l’informazione è a senso unico, l’intrattenimento pure. A questo punto, speriamo che da qualche parte trasmettano le puntate de La ruota della Fortuna con Renzi ospite. Almeno lì, a Matteo, qualche domanda seria gliela facevano... ■■■ Tante conferme per Raiuno. ■■■ Il pop regna sovrano su Rai- ■■■ Daria Bignardi si affida alla Invariato il daytime della rete di Fabiano: UnoMattina, Storie Vere, La prova del cuoco, La vita in diretta. Poi, L’Eredità, Affari Tuoi e L’Arena.Inedita la trasmissione delsabato con Paola Perego. Per Domenica In è tutto work in progress: circolano nomi femminili per nulla altisonanti. In prime time le novità: Nemica amatissima, show con Lorella Cuccarini ed Heather Parisi; una serie di serate con Mina e Celentano, Roberto Bolle e Renato Zero; alcune serate-concerto (condotte da Giletti) dedicate a Zucchero e Mogol; Big Music Quiz con Amadeus. Confermatissimo Tale e Quale Show con Conti. In seconda serata esperimenti con Morelli e Bollani. due: 4 appuntamenti musicali con Mika e Virginia Raffaele (presenza fissa). Il collegio, dedicato ai millenials. Nemo – Nessuno Escluso: un programma di racconto con le immagini. Capoprogetto sarà Alessandro Sortino, ma anche inviati, servizi in esterna e in studio. Sulla carta una buona offerta quella di Ilaria Dallatana, ex socia in affari di Giorgio Gori (espertissimo di tv. E si vede). Nel daytime nessun grosso cambiamento. Confermati I Fatti Vostri, Detto Fatto, Mezzogiorno in Famiglia, Sereno Variabile, Quelli che il calcio (ci sono trattative in corso con la Gialappa’s che potrebbe emigrare verso nuovi lidi), Pechino Express e Stasera tutto è possibile. sperimentazione radical chic. Prima serata e daytime per Mi manda Raitre (Salvo Sottile torna a fare il giornalista), Gazebo e Chi l’ha visto. Al posto di Ballarò ci sarà un contenitore di politica «pura» con Gianluca Semprini. Sulla terza rete trovano spazio Gad Lerner con Italia Islam,Filippo Timi con Skianto,Iman Sabbah con La Casa Bianca, Corrado Augias con Quante Storie e Virginia Raffaele con un programma tutto suo. Si rinnova l’access prime time con Blob, L’Italia che verrà e Un posto al sole. Per Fabio Fazio Rischiatutto e Che tempo che fa in onda la domenica, il sabato sera è affidato a Massimo Gramellini. Confermati Report e Presa Diretta. © RIPRODUZIONE RISERVATA A.L. A.L. A.L. Dice di non aver mai sofferto della sindrome di «essere il marito di» lei, la Maria nazionale, la Re Mida della televisione. All’alba dei 22 anni di matrimonio, Maurizio Costanzo confessa al settimanale Chi (oggi in edicola) di non sentire il peso di avere una moglie troppo famosa, che potrebbe metterlo in ombra. A patto che i loro uffici rimangano separati e non si parli di un programma insieme! Costantino VS Rubio: la sfida di Discovery Parte stasera la puntata pilota de Il ricco e il povero, l’adventure game di Discovery in onda in alle 21.15 sul canale Nove di Sky. Immersi per un’intera settimana in una città sempre diversa, lo chef di strada Rubio e il conduttore Costantino della Gherardesca affronteranno sfide tra hotel extralusso e realtà popolari locali per scoprire le gioie... e i dolori del viaggio. Durante l’ultima prova del rimpatrio, chi vince torna a casa in aereo, all’altro spetta invece un «viaggio della speranza», in bus. 26 PALINSESTI __Mercoledì 29giugno2016__ RAI UNO RAI DUE RAI TRE CANALE 5 ITALIA UNO RETE QUATTRO LA 7 6.00 6.30 8.45 9.30 6.30 8.00 8.45 9.15 9.45 8.10 8.35 9.00 9.25 8.30 9.30 7.50 7.55 9.45 6.45 10.25 11.10 13.30 14.00 14.05 15.35 16.30 16.40 18.45 20.00 20.30 21.25 23.45 1.20 1.55 2.25 2.55 Il caffè di Raiuno TG1 - Previsioni sulla viabilità CCISS Viaggiare informati Unomattina Estate. Condotto da Mia Ceran e Alessio Zucchini Cedar Cove “Una seconda occasione” Don Matteo 7 “Una margherita per Natalina” “Ad ogni costo” TG1 TG1 Economia Estate in diretta. Condotto da Arianna Ciampoli Prima tv Legàmi Che tempo fa TG1 Estate in diretta. Condotto da Eleonora Daniele, Salvo Sottile Reazione a catena. Condotto da Amadeus TG1 Techetecheté 2016... Vorrei rivedere Dal Museo Egizio di Torino Stanotte al Museo Egizio “Tra gli ospiti Alessio Boni” Da Marina Grande in Sorrento Premio Biagio Agnes - VIII edizione “Sorrento incorona la stampa intaliana ed internazionale” TG1 Notte - Che tempo fa Sottovoce Moviextra Mille e una Notte... Teatro La vedova scaltra 9.40 9.45 11.20 12.10 13.00 13.30 14.00 16.15 17.50 18.00 18.05 18.20 18.50 19.40 20.30 21.05 21.15 23.40 23.55 1.25 Il nostro amico Kalle Rai Parlamento Spaziolibero TG2 Flash Dalla Camera dei Deputati Dichiarazioni di voto finale sulla conversione in legge del decreto legge 3/5/2016 recante disposizioni urgenti in materia di procedure esecutive e concorsuali nonché a favore degli investitori in banche in liquidazioni (Dir.) Il nostro amico Charly La nostra amica Robbie TG2 Giorno Il caffè degli Europei Jane the Virgin (Repl.) Guardia Costiera Rai Parlamento Telegiornale TG2 Flash L.I.S. Rai TG Sport TG2 - Meteo 2 Blue Bloods “L’intoccabile” con Donnie Wahlberg N.C.I.S. “Doppio abbaglio” con Mark Harmon TG2 - 20.30 Lol;-) con Réal Bossé Prima tv Jane the Virgin “Capitolo 4”“Capitolo 5” “Capitolo 6” con Gina Rodriguez TG2 Boss in incognito. Condotto da Costantino della Gherardesca Meteo 2 8.00 10.10 11.05 11.55 12.00 12.15 13.10 14.00 14.20 14.50 15.00 16.00 16.05 16.50 17.50 18.55 19.00 19.30 20.00 20.10 20.35 21.05 0.00 0.05 0.35 0.45 Rassegna stampa italiana e internazionale Agorà Estate. Condotto da Serena Bortone Jack London - L’avventura del Grande Nord “Terza puntata”. Con Orso Maria Guerrini, Arnaldo Bellofiore Martin Eden Meteo 3 TG3 Doc Martin “Episodio 3” con Martin Clunes Il tempo e la storia TG Regione - Meteo TG3 - Meteo 3 TGR Piazza Affari Dalla Camera dei Deputati Question time Interrogazioni a risposta immediata (Dir.) TG3 L.I.S Sam e Sally “Isabelita” Due assi per un turbo “Viaggio con Stella” Geo Magazine Meteo 3 TG3 TG Regione - Meteo Blob I giorni di Parigi Un posto al sole Chi l’ha visto? “Il caso di Maria Chindamo”. Condotto da Federica Sciarelli TG Regione TG3 Linea notte Estate - Meteo 3 Rai Parlamento Telegiornale Rosario Livatino Il ragazzo con la toga 10.55 11.00 13.00 13.40 14.10 14.45 15.45 16.45 18.45 19.55 20.00 20.40 21.10 23.30 1.20 2.05 2.35 TG5 Mattina CentoVetrine CentoVetrine Le tre rose di Eva “Diciassettesima puntata” TG5 - Ore 10 Forum. Condotto da Barbara Palombelli TG5 Notte - Meteo.it Beautiful Una vita Cherry Season - La stagione del cuore Il segreto I Delitti del Cuoco “L’occhio del pesce” con Bud Spencer Caduta libera smile TG5 Prima Pagina TG5 - Meteo.it Paperissima Sprint Estate. Condotto da Maddalena Corvaglia, Vittorio Brumotti e il Gabibbo Prima tv Romanzo siciliano “Settima puntata” con Fabrizio Bentivoglio L’ultima alba (Azione, 2003) con Bruce Willis, Monica Bellucci, Cole Hauser. Regia di Antoine Fuqua. TG5 Notte Meteo.it Paperissima Sprint Estate. Condotto da Maddalena Corvaglia, Vittorio Brumotti e il Gabibbo (Repl.) Tierra de lobos L’amore e il coraggio “La leggenda delle tre chiavi” con Alex García SPORT 19.20 M.I.B. - Men In Black Con Tommy Lee JonesSC1 19.25 I fiumi di porpora 2 Gli Angeli dell’Apocalisse SCH Con Jean Reno 21.00 A spasso nel tempo: l’avventura continua Con Massimo Boldi SCC 21.00 Il guinness dei pupazzi di neve Con Bobby Coleman SCF 21.00 21 SCM Con Kevin Spacey 21.00 Romeo & Juliet Con Hailee Steinfeld SCP 21.00 Nemico Pubblico n.1 L’istinto di morte Con Vincent Cassel SCU 21.10 Prima tv Ruth & Alex L’amore cerca casa Con Morgan Freeman SC1 21.10 Salvate il soldato Ryan SCH Con Tom Hanks 22.30 Ruby Red SCF Con Maria Ehrich 22.40 Natale in India Con Massimo Boldi SCC 22.45 Bad Boys SC1 Con Will Smith 22.55 Nemico Pubblico n.1 L’ora della fuga Con Vincent Cassel SCU 23.05 Direct Contact Con Dolph SCM Lundgren 23.05 Sei mai stata sulla Luna? SCP Con Raoul Bova 24.00 Le ragazze del Coyote Ugly SCH Con Piper Perabo 0.30 Paparazzi Con Christian De Sica SCC LEGENDA C - CN Cult - Cartoon Network SKM Sky Mondiali HD D Discovery Chan. HD ES Eurosport HD DY Disney Channel 12.30 Tennis, Grande Slam 2016 Da Londra Wimbledon: 3a giornata (Diretta) SP2 13.30 Studio Wimbledon SP2 (Diretta) 14.00 Tennis, Grande Slam 2016 Da Londra Wimbledon: 3a giornata SP2 (Diretta) 14.00 Tennis, Grande Slam 2016 Da Londra Wimbledon: 3a giornata SP3 (Diretta) 21.00 Studio Wimbledon SP2 (Diretta) ES 21.00 Sports Insiders 21.00 Calcio, Copa America 2016 Argentina - Cile SP1 (Finale) 21.30 Tennis, Grande Slam 2016 Da Londra Wimbledon: SP2 3a giornata 21.30 Atletica leggera, Paavo ES Nurmi Games 2016 22.00 Tennis, Grande Slam 2016 Da Londra Wimbledon: SP3 3a giornata 23.30 Euro Calciomercato L’originale (Diretta) SP1 HD 12.15 12.25 13.05 13.45 14.35 15.00 15.35 16.05 16.35 17.00 17.55 18.20 18.30 19.25 20.20 21.10 23.20 1.05 13.00 14.00 15.30 16.40 18.55 19.35 19.55 20.30 21.15 23.35 0.35 1.35 1.55 TELEFILM Rai 4 Rai 5 21.00 Prima tv Quantico “GiuF sto” 21.00 I maghi di Waverly DY 21.00 N.C.I.S.: Los Angeles FC “Fondi neri” 21.10 Seconda stagione - Prima tv Mozart in the Jungle SKA “Stern Papa” NCK 21.15 I Thunderman DY 21.25 Raven 21.40 Prima tv Mozart in the Jungle “Nothing Resonates Like Rhinoceros ForeSKA skin” 21.40 Un papà da Oscar NCK 21.50 Prima tv Castle - Detective tra le righe “PuF gnalata alle spalle” 21.50 Zack e Cody sul ponte DY di comando 21.50 N.C.I.S.: Los Angeles “A caccia di Navy Seal”FC 22.05 Un papà da Oscar NCK 22.10 Terza stagione - Prima tv Silicon Valley “Founder SKA Friendly” DY 22.20 Violetta 22.30 Mamma in un NCK istante 21.10 Professione assassino (Azione, 2011) con Jason Statham. Regia di Simon West. 22.45 Prima tv Dal tramonto all’alba - La serie “There Will Be Blood” “Santa Sangre” 0.20 Bates Motel “Mezzanotte” 21.15 Ciclo Music Icons - Prima tv Sinatra - All or Nothing at All 23.20 Lo stato dell’arte. Condotto da Maurizio Ferraris 23.50 Documentario Musica DOCUMENTARI RAGAZZI 20.55 Quei secondi NGC fatali 21.00 Novità - Prima tv Parla FL con lei 21.00 Prima tv I 7 segni delTHC l’Apocalisse 21.00 Marchio di fabbrica D 21.10 Prima tv Milionario SKU cerca moglie 21.50 I peggiori disastri della NGC storia 21.55 Prima tv Una famiglia D fuori dal mondo F 19.00 I Simpson 19.00 A casa dei Loud NCK 19.15 Lo straordinario mondo di Gumball CN 19.30 A casa dei Loud NCK CN 19.40 Clarence DY 19.45 Summer Camp 19.55 A casa dei Loud NCK CN 20.00 Yokay Watch DY 20.15 Disney Topolino 20.20 A casa dei Loud NCK CN 20.25 Yokay Watch CN 20.50 Yokay Watch Canale disponibile anche in alta definizione F Fox HD FC-FL Fox Crime HD Fox Life SKA Sky Atlantic MGM Metro Goldwyn Mayer NCK Nickelodeon 11.20 10.40 11.30 12.00 Cuore Ribelle Carabinieri 3 “Delitto tra le orchidee” con Alessia Marcuzzi Ricette all’italiana TG4 - Meteo.it Un detective in corsia “Somiglianza fatale” con Dick Van Dyke La signora in giallo “Il vendicatore” con Angela Lansbury Lo sportello di Forum. Condotto da Barbara Palombelli Hamburg Distretto 21 “La ragazza di Ipanema” con Sanna Englund Gioventù bruciata (Drammatico, 1959) con James Dean, Natalie Wood, Sal Mineo. Regia di Nicholas Ray. TG4 Dentro la Notizia Meteo.it Tempesta d’amore Dalla vostra parte. Condotto da Paolo Del Debbio Beverly Hills Cop III Un piedipiatti a Beverly Hills 3 (Poliziesco, 1994) con Hector Elizondo, Eddie Murphy, Judge Reinhold. Regia di John Landis. Inarrestabili “Quarta puntata”. Condotto da Marco Berry Vai con la sigla - Ieri e oggi in tv TG4 Night News Media shopping 11.00 13.30 14.00 14.20 17.15 19.00 20.00 20.35 21.10 24.00 0.10 2.10 2.45 3.45 CANALI FREE DIGITALE TERRESTRE SATELLITI FILM 10.25 Belle e Sebastien Georgie Sailor Moon Chuck “Chuck vs il Marlin” con Bonita Friedericy White Collar “I sette di Burke” con Matthew Bomer White Collar “Una lunga notte” con Matthew Bomer Il gusto dell’estate Studio Aperto Meteo.it Sport Mediaset I Simpson I Griffin The Big Bang Theory My name is Earl Due uomini e mezzo Suburgatory Friends Dharma & Greg “Mio padre, il sovversivo” Camera Cafè con Luca e Paolo Studio Aperto Meteo.it C.S.I. Miami “Un vestito esplosivo” con David Caruso C.S.I. Miami “Il testimone” con David Caruso Ancora tu! (Commedia, 2010) con Kristen Bell, Jamie Lee Curtis, Sigourney Weaver. Regia di Andy Fickman. Chicago P.D. “Caccia all’Uomo” “Amicizie” con Jason Beghe Suits “Il ritorno del capo” NGC National Geo.HD SC1 - SCU Cinema 1 HD - Cult SCC Cinema Comedy HD SCF Cinema Family HD SCH - SCM Cinema Hits HD-Max HD SF1 Sky Formula 1 HD SCP Cinema Passion HD SP1-2-3 Sky Sport 1-2-3 HD SKU Sky Uno THC The History Channel Rai Storia 20.50 21.35 22.25 23.30 Il tempo e la storia Speciali storia I diari della grande guerra Il tempo e la storia Rai Movie 21.15 The Village (Fantastico, 2004) con Joaquin Phoenix. Regia di M. Night Shyamalan. 23.10 The dentist (Horror, 1996) con Corbin Bernsen. Regia di Brian Yuzna. Cielo 21.15 Piranha 3D (Horror, 2010) con Richard Dreyfuss. Regia di Alexandre Aja. 23.15 Prima tv The Right Hand Lo stagista del porno Iris 21.00 Bordertown (Drammatico, 2007) con Jennifer Lopez. Regia di Gregory Nava. 23.15 The New World - Il nuovo mondo (Avventura, 2006) con Colin Farrell. Regia di Terrence Malick. Meteo Omnibus (Dir.) Coffee Break. Condotto da Flavia Fratello (Dir.) L’aria d’Estate. Condotto da Andrea Pancani (Dir.) TG La7 TG La7 Cronache. Condotto da Bianca Caterina Bizzarri La tunica (Storico, 1953) con Richard Burton, Jean Simmons, Victor Mature. Regia di Henry Koster. Joséphine, ange gardien “La colpevole” con Mimie Mathy A cena da me - Come Dine With Me TG La7 In Onda. Condotto da David Parenzo e Tommaso Labate (Dir.) La Gabbia “Open”. Condotto da Gianluigi Paragone (Dir.) TG La7 Due sporche carogne (Giallo, 1968) con Charles Bronson, Alain Delon, Brigitte Fossey. Regia di Jean Herman. In Onda. Condotto da David Parenzo e Tommaso Labate (Repl.) A cena da me - Come Dine With Me (Repl.) Brevi amori a Palma di Majorca (Commedia, 1959) con Alberto Sordi, Dorian Gray, Belinda Lee. Regia di Giorgio Bianchi. CLASS TV Class Cnbc (Canale 507 di Sky) 16.10 Speciale Digital Week 17.00 Alert Mercati 18.00 Report - Il TG della Finanza 19.10 Capital. La Sfida 20.00 Patrimoni 21.00 Partita Doppia 22.00 Linea Mercati Notte Class Horse (Canale 221 di Sky) 19.10 Highlights Furusiyya FEI Nations Cup 2016: Rome 20.40 Special Class: Venaria, una eleganza reale Class TV Moda (Canale 180 di Sky) 20.30 Fashion Dream 21.00 Full Fashion Designer 23.30 Ladies CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE Joi Action Premium Stories 20.25 Due uomini e mezzo “Una vecchia amica” “Vuoti di memoria” 21.15 Prima tv The Middle “Il giorno del prendisole” “La non-festa della mamma” con Patricia Heaton 22.05 Hart of Dixie “La proposta di matrimonio” 20.05 Undercover “Prove di forza” 21.15 Prima tv Gotham “A Legion of Horribles” con Ben McKenzie 22.05 Supergirl “Black Mercy” con Melissa Benoist 22.55 The Vampire Diaries “Cose che abbiamo perduto nell’incendio” 20.20 Royal Pains “Festa di compleanno” con Mark Feuerstein 21.15 Girlfriends’ Guide to Divorce “Regola 14: No vuol dire... no” con Lisa Edelstein 22.05 Satisfaction “Verso la ricerca psichedelica” con Stephanie Szostak Premium Cinema Studio Universal Premium Sport 21.15 Cattivi vicini (Commedia, 2014) con Seth Rogen, Rose Byrne, Zac Efron. Regia di Nicholas Stoller. 22.55 Kick-Ass 2 (Azione, 2013) con Aaron Taylor-Johnson, Chloë Grace Moretz, Christopher Mintz-Plasse. Regia di Jeff Wadlow. 21.15 Le regole della casa del sidro (Drammatico, 1999) con Tobey Maguire, Charlize Theron. Regia di Lasse Hallström. 23.25 Il dormiglione (Fantascienza, 1973) con Woody Allen, John Beck, Diane Keaton. Regia di Woody Allen. 18.30 19.00 19.30 20.05 21.00 Premium Sport News Premium Sport News YouPremium YouPremium Calcio, Premium Calcio Classic Juventus - Paris Saint Germain 22.45 Calcio Mercato 23.20 Calcio Mercato 0.00 Premium Sport News MOTORI __Mercoledì 29 giugno 2016__ 27 Test/Ferrari GTC4Lusso Ecco la supercar per tutti i giorni Quattro ruote motrici e sterzanti, quattro posti, facile nella guida in relax. Ma quando i suoi 690 cavalli si scatenano... ■■■ La GTC4Lusso è una supercar esclusiva. E non solo perché costa 270.060 euro. Secondo la Ferrari, può toccare i 335 km/h (come la FF lanciata 5 annifa,della quale rappresenta l’evoluzione), eppure offre quattro posti veri e un belbagagliaio di 450 litri, con tanto di botola passante per gli sci e schienali da reclinare. D’altronde, le dimensioni abbondanti (è lunga 492 cm e larga 198, per quanto alta appena 138) e la carrozzeria shooting-brake (coupé con una coda stile station wagon) favoriscono queste prerogative. Non meno qualificante la trazione 4x4 che integra le ruote posteriori sterzanti. Erede ideale delle 330 GTC e 365 GTC degli anni 60, sportive progettate con un occhio alla praticità, la GTC4Lusso si differenzia dalla FF grazie a diversi elementi estetici: mascherina più ampia, fiancate con inedite nervature, sfoghi laterali a tripla feritoia. Sotto il lungo cofano ritroviamo il monumentale 6.3 V12, ma con 30 cavalli in più: ora sono 690 (a 8000 giri). Confermato il cambio robotizzato F1 a doppia frizione a 7 marce (selezionabili anche dalle palette al volante), che si trova fra le ruote posteriori per ottimizzare la distribuzione deipesi. Avanzatissima l’elettronica che gestisce il differenziale e gli ammortizzatori, oltre al sistema di controllo della sbandata e al dispositivo che suddivide la coppia fra le ruote davanti (quella esterna può riceverne fino al 90%). Tanti cavalli possono mettere soggezione, ma niente paura: la GTC4Lusso accetta di buon grado di essere guidata in souplesse, risultando addirittura facile e intuitiva. Inoltre, al contrario dialtre supercar,consente di affrontare in relax i trasferimenti autostradali. A patto, ovviamente, di tenere a bada il piede destro: i 130 orari si MINITEST - UP! 1.0 TSI HIGH UP! 5P Ferrari GTC4Lusso: cuore sportivo, interni da ammiraglia e spazio per quattro: da 270.060 euro raggiungono in un batter di ciglia, e i 6,5 km con un litro di consumo medio omologato incidono sull’autonomia. Chiarito questo, basta premere a fondo l’acceleratore per scatenare una progressione che, dai 4000 giri e fino agli 8200, è da auto da pista. D’altra parte,la casadichiara appena 3,4 secondi nello 0-100, ben tre decimi in meno rispetto allaFF.Sel’assoluta precisione di guida ad alta velocità può essere data per scontata, a sorprendere è l’agilità nel misto: fra i tornanti dei passi del Pordoi, del Falzarego e del Gardena, dove si è svolto in parte il test, abbiamo messo la GTC4 Lusso alla frusta scoprendo una reattività paragonabile a quella di sportive più piccole e leggere (qui siamo oltre i 1800 kg), accompagnata da reazioni sincere anche quando si esagera. Di pura estrazione sportiva il cruscotto e il volante, è da ammiraglia il reparto infotainment,basato su uno schermo a sfioramento di 10,25” in grado di supportare sia la navigazione con mappe 3D sia la differenziazione dei contenuti per guidatore e passeggero, che in un secondo display può godersi dati come l’accelerazione in “g”, la marcia inserita, il regime del motore e la velocità. La Volkswagen tascabile col punto esclamativo La Volkswagen up! si aggiorna con piccoli ritocchi estetici e colorazioni inedite (anche con il tetto a contrasto). Non mancano le novità di sostanza, come la frenata automatica in città (fino a 30 km/h) prevista di serie: raro in una citycar. Lo spazioso abitacolo ripropone gli scomodi finestrini posteriori a compasso, ma riceve la radio che si abbina con lo smartphone, il quale, una volta fissato su un apposito supporto e dotato di un’app specifica, funge da navigatore. L’esemplare da noi guidato, arricchito col valido hifi da 300 watt incluso nel pacchetto Beats (prezzo da definire), era equipaggiato con l’inedito 1.0 TSI da 90 CV, piccolo turbo a iniezione a benzina che va ad affiancare le già note varianti non sovralimentate (60 o 75 cavalli) o a metano (68 CV). È un tre cilindri fluido e vispo (promette lo 0-100 in 10 secondi e 185 km/h di punta), anche se non prontissimo. I 20 km/l a fine test sono vicini ai 22,7 omologati. Già ordinabile e in consegna da settembre, la nuova up! ha prezzi fra gli 11.000 euro della base take up! a tre porte e i 16.450 della high up! a metano a 5 porte “clima”, cruise control, fendinebbia e sensori di parcheggio posteriori sono di serie sin dall’intermedia move up! © RIPRODUZIONE RISERVATA Il test/Nissan GT-R 3.8 V6 Pura esuberanza in totale controllo ■■■ Arriverà in Europa il mese prossimo e in Italia a settembre la nuova Nissan GT-R 2017, già svelata al Salone di New York e aggiornata nella mascherina, nelle luci a led e in varielementi (spoiler, minigonne) che hanno contribuito ad affinare l’efficienza aerodinamica (la casa dichiara un Cx di 0,26). Volti a irrigidire la scocca e a migliorare la guidabilità, invece, gli interventi di rinforzo in corrispondenza di parabrezza e bagagliaio. Iprezzi, competitivi per il tipo di vettura, vanno dai 101.900 euro della Pure ai 112.900 richiesti per il ricco allestimento Track. Assieme a nuovi rivestimen- ti in pelle nappa, l’abitacolo guadagna sedili con schienali rivistie ben sagomati; nuovi pure lo schermo tattile del sistema multimediale, ora di 8” e con comandi semplificati, e le palette per la selezione delle marce. Lunga 471 cm, la GT-R è una delle poche supercar che consente di viaggiare in quattro (è omologata come 2+2) e con baule da ben 315 litri. Aumenta di 21 cavalli, raggiungendo i 570, la potenza del 3.8 V6 biturbo, che in quest’ultima edizione sfrutta una maggior pressione di sovralimentazione ed è provvisto di accensione gestita singolarmente per ogni cilindro, soluzione si- Il cockpit della Nissan La nuova Nissan GT-R 2017 arriverà in Italia a settembre nora appannaggio della corsaiola versione Nismo. Raffinato frutto delmatrimonio fra tecnologia (l’interno dei cilindri è trattato con spray termico al plasma) e cura artigianale (una targhetta in alluminio reca la firma del motorista che l’ha assemblato), il propulsore è abbinato a un rapido cambio robo- tizzato a doppia frizione e alla trazione integrale intelligente (privilegia l’asse posteriore, ma può inviare fino al 50% della coppia davanti). La GT-R dichiara prestazioni da brivido (2,8” nello 0-100 e 315 km/h di punta). A impressionare non è solo la progressione in accelerazione, ma pure la spinta di cui si gode in sesta, tale da far sentire la mancanza di una settima. In un quadro del genere, l’efficace trazione integrale rappresenta l’asso nella manica.Coinvolgente pure il rumore del V6, che varia a seconda che s’imposti il programma di guida Normale, Comfort o Sport. © RIPRODUZIONE RISERVATA Wimbledon, Vinci al secondo turno Pellegrini, doppia vittoria a Milano Genoa, Ivan Juric è il nuovo allenatore Esordio sofferto ma positivo per Roberta Vinci a Wimbledon, terzo Slam della stagione. La 33enne tarantina ha superato con il punteggio di 6-2 5-7 6-3 la statunitense Riske, numero 80 Wta. Rinviati per pioggia i match di Fognini e Knapp. Doppio trionfo per Federica Pellegrini alla decima edizione della Swimming Cup di Milano: la prossima portabandiera azzurra di Rio vince i 100m stile libero con il tempo di 54’88 e bissa il successo con l’Australiana (gara ad eliminazione). Il Genoa ha ufficialmente comunicato che l’ex tecnico del Crotone Ivan Juric sarà il nuovo allenatore della squadra rossoblu. Stjepan Ostojic sarà l’allenatore in seconda e il professor Alberto Corradi avrà il ruolo di collaboratore tecnico. Maestro di tattica Altro che «Contismo» Questa nazionale non è solo attributi ■■■ Antonio Conte è solo un grande condottiero o anche un grande allenatore? Forse per essere vincenti si può - e si dovrebbe - essere entrambe le cose insieme, perché alla fine dei 90 minuti avere le palle è del tutto inutile se non sai dove farle girare.E questa Nazionale che - ci scommettiamo - ricorderemo come la “Nazionale di Conte”, al di là di come vada l’Europeo, ha dimostrato di essere completa: inattesa lucidità unita alla bava alla bocca, temperamento e acume, spada e fioretto. Se non è questo il ritratto del ct... L’Italia che corre spedita in Francia accoglie sul carro dei vincitori sia chi ama la garra alla Simeone (e alla Conte) sia chi predica l’indissolubilità fra football ed estetica. Sta’ a vedere che il «Contismo» non è niente di tecnico o tattico ma solo un piccolo miracolo pallonaro: riuscire a mettere d’accordo i 60 milioni di allenatori della Penisola. Se anche a Roma si spellano le mani per la BBBC (Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini) dell’odiata nemica Juventus, allora c’è qualcosa che non va, oppure va tutto alla grande. Serve coraggio per prendere le grandi decisioni, ma serve anche preparazione e studio per capire quali pedine muovere sul rettangolo verde, immaginare tutto in bianco e nero per poi andare a scacco matto. Guardate Roy Hodgson. È arrivato insistendo con Wayne Rooney piazzato a galleggiare davanti alla difesa, lui che in 115 partite ha segnato 53 volte, miglior marcatore della storia dell’Inghilterra. Ci vuole coraggio a schierarlo a 50 metri dalla porta, ma vi pare una mossa da sani di mente, poggiata su basi calcistiche funzionali? L’Islanda, infatti, ha avuto pietà di questo scempio ed ha rispedito gli inglesi a casa. Il coraggio di Conte invece è stato insistere con l’ectoplasma Eder, con lo stagionato ed inesperto (a livello internazionale) Pellè e inserirli in quel sistema di gioco con cui ha ricostruito pure la Juve (ma forse con la Germania sarà obbligato a cambiare modulo a causa delle assenze): pressing costante a fisarmonica, esterni alti, difesa a tre che accetta l’uno contro uno. Il coraggio di Conte è stato ributtare nella mischia con la Spagna un De Sciglio che se avesse avuto la consueta maglia a strisce addosso sarebbe stato macellato da David Silva e Juanfran. Invece è stata serata da urlo,per il milanista e per i compagni che prendono fiducia l’uno dall’altro, come un magnifico meccanismo d’alta precisione. Ampi tratti di bel gioco e controllo della partita si costruiscono grazie al lavoro nella testa, nelle gambe e in sala video. La meticolosa organizzazione dell’Italia e una condizione atletica straripante allimite dell’esasperazione sono le due facce della stessa medaglia contiana. Il passo falso con l’Irlanda è stato un «super-cibo» perfetto per ricaricare e ricondizionare lo spirito di tutto ilplotone, cuore di soldati e personalità da colonnelli. Sun Tzu spiega che «un generale che conosce l’arte della guerra diventa giudice della sorte del suo popolo e arbitro dei destini della nazione». E della Nazionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA EURO 2016 - FRANCE ::: TOMMASO LORENZINI «Lochiamavano bulldozer...» ::: FABRIZIO BIASIN ■■■ Buongiorno Oriali, siamo fieri di voi. «Grazie. Anche noi siamo fieri di noi. E di voi». Siamo tutti fieri, insomma. «Intorno a noi si è creato grande entusiasmo: siamo davvero orgogliosi». Prima dell’Europeo però vi spernacchiavamo. Ora invece... tutti «sul carro»! «Sono cose che succedono,noiavevamo la convinzione di poter far bene ed è bello avervi fatto cambiare idea. Nessuna vendetta comunque». Oriali, dall’Italia la vediamo sempre a fianco di Conte, praticamente «incollato». Qual è il suo ruolo? «Sono l’equivalente del ds nel club, il tramite tra federazione e squadra. Se c’è un problema, io provo a risolverlo. La differenza sta nel mercato: qui per ovvi motivi non devo occuparmene...». Lei «interista», Conte «juventino». Vi è capitato di parlare delle vostre «diverse anime»? «Ma va. Noi rappresentiamo l’Italia, tutta l’Italia». Ci racconti il vostro primo incontro. «Tavecchio mi chiama: “Vieni a cena che ti presento Antonio”. Ci vediamo al Melià a Milano, in passato Lele Oriali, team manager dell’Italia e spalla di Conte: «È un fenomeno, dopo le partite deve farsi la doccia per quanto si agita. Di notte parliamo fino a tardi, lui e Mourinho si somigliano. Il migliore? Marchetti, lo giuro» non l’avevo mai conosciuto. Dopo 5 minuti ho capito che eravamo compatibili». Un colpo di fulmine! «Abbiamo la stessa idea di calcio: in campo avevamo lo stesso ruolo fatto di sudore e sacrificio per gli altri. È stato semplice andare d’accordo». Con il ct che tipo di «frequentazione» avete? «Praticamente conviviamo! Davanti alle telecamere lo vedete tutti, dietro c’è una fitta rete di discussioni e confronti. Spesso finiamo a tarda notte in camera mia, ma non vorrei essere frainteso...». Fate le ore piccole? «Io dormo poco, lui anche meno. Ci scambiamo idee fino all’una di notte». Oriali, sia sincero: Conte ha preso il posto di Mou nel suo cuore? Chi dei due è meglio? «Sono simili. Hanno la stessa grinta, la determinazione nel portare avanti le idee e la capacità di trasmetterle al gruppo. Mi creda, Antonio è uno fuori dal comune, il nostro asso nella manica». Il ct è così «cattivo» come sembra? Durante ItaliaSpagna a un certo punto pareva volesse mangiarsi Giaccherini... «Cattivo no, duro sì:pretende lavoro, impegno, vive la partita come se giocasse lui, alla fine è stremato, si deve fare la doccia. Il risultato è che molti giocatori sotto la sua guida sono migliorati in questi due anni. E comunque, diciamolo, è un duro dal cuore tenero, l’avete visto anche voi a fine partita...». Conte durante la partita si agita, lei che fa? L’1 SETTEMBRE PRIMA AMICHEVOLE COL NUOVO CT Per Ventura esordio nella sua Bari con la Francia Sarà lo stadio San Nicola di Bari ad ospitare il prossimo 1 settembre l’amichevole Italia-Francia, che inaugurerà la nuova stagione della Nazionale e che vedrà l’esordio del nuovo Commissario tecnico Giampiero Ventura che prenderà il posto di Antonio Conte (che guiderà il Chelsea) sulla panchina azzurra. La gara precederà di quattro giorni il debutto dell’Italia nelle qualificazioni mondiali, in programma in casa di Israele, ad Haifa, il 5 settembre. Gli Azzurri tornano a Bari a due anni esatti dall’ultima presenza, che risale al 4 settembre 2014 in occasione di Italia-Olanda, gara amichevole terminata 2-0. Giampiero Ventura comincierà dunque il suo cammino alla guida della Nazionale in una città molto cara sia a lui che al suo predecessore. Proprio nel capoluogo pugliese che già vide questo avvicendamento. Infatti, l’ex tecnico del Torino, nel 2009 prese proprio il posto di Antonio Conte sulla panchina del Bari che aveva guidato i “galletti” dal 2007 al 2009. 29 SPORT __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Hodgson «a casa» Addio Inghilterra, Roy Hodgson sidimette: era il ct più pagato con 4,5 milioni di euro netti a stagione. Fra i possibili successori si parla pure di De Biasi e Ranieri. il graffio ■■■ Nel 1991 la Federazione Sovietica di cal- cio, affiliata alla Uefa, si sciolse per sopravvenuta inutilità poiché al suo posto ben 15 nuovi Paesi erano sorti dalle ceneri dell’URSS. Identica situazione l’anno dopo per la Jugoslavia: sei nuove Federazioni al posto di una. Nel suo piccolo, anche la Cecoslovacchia nel 1993 provvi- Un calcio al Regno Disunito de a far creare le Federazioni della Repubblica Ceca e della Slovacchia. Per contro, Germania Ovest e Germania Est diventarono una cosa sola. Prima che si sgretoli come le auguro, imponiamo intanto alla Gran Bretagna di fondersi in una unica Federazione che comprenda Galles,Inghilterra, Irlanda del Nord e Scozia. Qualcuno dirà: tu lo chiedi a bella posta perché vuoi punirla a causa dell’uscita dall’Europa Comunitaria. Forse, ma soprattutto per un senso di equità: si separino e poi ne riparliamo. SERGIO DE BENEDETTI NUOVO MODULO? Ildubbio De Rossi fa saltare gli schemi Oggi il responso sul romanista, il ct prepara le alternative: Sturaro o 3-4-3. Tavecchio: «I tedeschi devono avere paura» ::: CLAUDIO SAVELLI ■■■ Il problema è che ora è Conte (46 anni) insieme a Gabriele Oriali (63), team manager dell’Italia dall’agosto 2014 [Ansa] «Mi agito! Solo che lui ha spazio per sfogarsi, io no e sono guai». Durante Italia-Belgio in effetti si è visto, sono dovuti intervenire gli azzurri della panchina per difenderla da Vertonghen... «E lì avete capito di che pasta è fatto il gruppo: tutti uniti con un solo obiettivo, anche quelli che non giocano». C’è uno dei 23 che l’ha impressionata più degli altri? «Assolutamente sì. Sono certo di non sbagliare se le cito Marchetti: è “aggregante”, partecipa, una bella persona in tutti i sensi». È vera questa cosa dei discorsi pre-partita fatti a turno da un azzurro? «Non c’è una regola, chi se la sente parla al gruppo». Balotelli ha twittato «Avrei amato essere là...». «Lo capisco bene, il nostro pensiero è rivolto a tutti quelli che non abbiamo potuto portare. Ce ne sono tanti, ma è come se fossero qui con noi». Sia gentile Oriali, ci dica come finisce con la Germania... «Giochiamo contro la più forte, rispetto al passato hanno anche una grande organizzazione di gioco, ma con noi nulla è scontato. Anzi, le dirò: se ci vogliono battere devono fare un’impresa». © RIPRODUZIONE RISERVATA tutto da rifare, da capo, di nuovo. Tenendo conto di ciò che è successo, ma agendo come se nulla fosse. Perché sabato, con la Germania campione del mondo, ci sarà il vento forte dell’entusiasmo ma anche il macigno della crescente stanchezza, bisognerà fare di nuovo a meno di Candreva (stiramento, impossibile un suo recupero) e Thiago Motta (squalificato), forse anche diDe Rossi. Quest’ultimo non ha partecipato alla seduta di scarico di ierimattina insieme ai compagni titolari a Saint Denis per sottoporsi agli esami clinici, dopo il colpo subito tra coscia e ginocchio sinistro. De Rossi ha riportato una contusione importante, oggi arriverà il responso medico, da cui si capiranno le tempistiche del rientro in gruppo e solo in base a quelle Conte deciderà se fare a meno del giallorosso. Già da oggi,perché nell’Italia che corre non c’è posto per gli zoppi. Con o senza De Rossi, il ct dovrà replicare la partita perfetta, scrivere nuove premesse per un’altra epica narrazione. Perché la Germania è più forte della Spagna, ha meno difetti ed è comunque più abile a mascherarli. Per il mago Conte – finora senza dubbio l’uomo più determinante dell’Europeo - sarà ancora più difficile trovare la combinazione della cassaforte. Non funzionerebbe, stavolta, lo scacco matto di SaintDenis generato dall’avanzamento di Giaccherini (su Piqué) e i conseguenti schermi operati da Pellè (su Busquets) e Eder (su Ramos), perché la Germania non imposta come la Spagna: i centrali tedeschi Hummels e Boateng formano un quadrato con Khedira e Kroos, non un triangolo come quello spagnolo. Quest’ultimo è l’uomo chiave della Germania tanto quanto lo era Iniesta nella Spagna: la nazionale tedesca sviluppa il proprio gioco a sinistra, dove Hector si alza e Kroos si apre prendendone la posizione e sfuggendo alla pressione avversaria. Löw ha lavorato sulla Germania tramite piccoli e pro- gressivi aggiustamenti, trovando in Gomez la chiave per riposizionare Müller nel ruolo di trequartista, con il solo scopo di dare profondità al gioco. Draxler e Ozil giostrano sulla trequarti a piedi invertiti ed entrano nel campo lasciando spazio a Hector e Kimmich. Questo meccanismo è uno dei pochi punti deboli della nazionale tedesca: c’è spazio alle spalle dei terzini. Conte sta studiando due idee alternative per aggredire quegli spicchi di campo: una conservativa, l’altra rivoluzionaria. Qualora De Rossi fosse disponibile sarebbe confermato il 3-5-2 ibrido visto con la Spagna, con Giaccherinipiù alto e largo alle spalle delterzino. Senza ilgiallorosso toccherebbe a Parolo il ruolo di mediano con l’inserimento di Sturaro come mezzala, in alternativa allo spostamento di Florenzi (Darmian o El Shaarawy a destra). È utopico invece vedere Bonucci a cen- trocampo e Ogbonna al centro della difesa. La via della rivoluzione porterebbe ad un 3-4-3, con Insigne o El Shaarawy al fianco di Pellè e Eder, Giaccherini e Parolo cerniera di centrocampo. È un’idea di difficile applicazione, ma che obbligherebbe la Germania a rivedere il suo assetto in fase di possesso. In ogni caso, «La Germania deve preoccuparsi di questa Italia – ha dichiarato Tavecchio a Radio Anch’io Sport,prima di elogiare il ct -. Conte voleva dimostrare che questa nazionale poteva entrare nel cuore degli italiani, e ora siamo emblema di unità». L’Italia, dunque, si aggrappa di nuovo alla lavagnetta di Conte: serviranno altre idee per sconfiggere altro talento. Per lo meno adesso i tanti “ct” nei bar sport italiani attendono trepidanti la lezione del vero ct anziché impartire la propria. © RIPRODUZIONE RISERVATA Daniele De Rossi (32 anni) campione del mondo 2006 [Ansa] Una passione vulcanica Islanda da pazzi: 99,8 % di share Tutta l’isola alla tv per la vittoria sull’Inghilterra. E ora i voli per Parigi costano 1400 euro ::: MICHELE MAZZEO ■■■ I glaciali islandesi continuano il lo- ro cammino ad Euro 2016 tra l’incredulità generale. Il «Gayser Sound», guidato dal barbuto capitano Aron Gunnarsson, con cui squadra e tifosi (presenti allo stadio o spettatori davanti ai maxischermi) hanno festeggiato lo storico passaggio ai quarti di finale ai danni dell’Inghilterra, è gia diventato un cult, che sta spopolando sul web. Così come le urla al limite dell’umano con cuiilcommentatore della tv islandese, GummiBen, ha esultato dopo igol contro l’Austria, hanno fatto il giro del mondo. È sempre più «Icelandmania»,tant’è che il canale TV islandese Sjónvarp Símans durante la partita contro la Nazionale Inglese ha raggiunto il risultato record di 99,8% di share, ossia un intero paese a guardare Sigurdsson & Co. battere gli inglesi e conquistare i quarti di finale. Nessuno o quasi ci avrebbe scommesso un euro prima dell’inizio di Euro 2016. Poi l’Islanda ha cominciato a macinare gioco e raccogliere risultati e la fiducia ne- Il capitano Aron Gunnarsson [Ansa] gli uomini di Lagerback (che lascerà la panchina al suo vice al termine delle’Europeo) è cresciuta a dismisura. Ben prima della clamorosa vittoria contro l’Inghilterra, che ha lanciato gli islandesi a una storica qualificazione ai quartidi finale. Un risultato incredibile per un’esordiente assoluta, in cui però gli scommettitori credevano fermamente: in occasione della gara contro l’Inghilterra il 60% delle scommesse sul passaggio del turno (dato a 4,80) è stato piazzato sulla qualificazione dell’Islanda, secondo il bookmaker Paddypower.it. Adesso c’è un picco di puntate sul trionfo finale: il numero di giocate sull’Islanda è aumentato sensibilmente. Quella stessa Islanda che il 3 luglio allo Stade de France di Saint-Denis affronterà la Francia, padrona di casa. Alla quale sicuramente non mancherà il supporto dei tifosi islandesi (quasi 30.000 abitanti dell’isola sono in terra transalpina per assistere all’Europeo), che hanno chiesto all’Uefa di aumentare il numero di biglietti per il match, dopo che i 1.000 tagliandi a loro destinati in un primo momento sono esauriti immediatamente. Ma c’è chi se ne approfitta di tutto questo entusiasmo. Le compagnie aeree infatti hanno alzato sensibilmente i prezzi dei voli (fino a 1.400 euro per un biglietto di sola andata) da Reykjavík, capitale islandese, verso la Francia. La cenerentola dell’Europeo sta volando sulle ali dell’entusiasmo e se è vero che si tratta di una grande favola, è anche vero che per chi l’ha affrontata finora è stata un incubo (imbattuta nei 4 match disputati). © RIPRODUZIONE RISERVATA 30 __Mercoledì 29 giugno 2016__ 31 SPORT __Mercoledì 29 giugno 2016__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ■■■ «Marco Pantani è stato vittima, Morte Pantani Chiusa l’indagine che non ha chiarito un bel niente per sua mano, di quelle stesse sostanze in cui aveva cercato disperatamente sollievo». Quindi non è stato ucciso. Il gip di Rimini, Vinicio Cantarini, archivia l’inchiesta-bis, nata dall’esposto presentato a luglio 2014 dalla famiglia del Pirata e dall’avvocato Antonio De Rensis, per far luce sul decesso del 14 febbraio 2004. Il gip ha accolto la richiesta del Procuratore capo Paolo Giovagnoli, eppure l’inchiesta non ha chiarito un bel niente. Perché se è vero che, come sostiene il prof. Tagliaro nella relazione per la Procura, Pantani è morto a causa di un’eccessiva dose di psicofarmaci potenziati dalla cocaina,gli interrogativi sollevati dalla fa- miglia su quell’ultima notte all’Hotel Le Rose restano tutti senza risposta. La misteriosa pallina di pane e coca, che secondo gli infermieri del 118 non c’era, viene data per presente visto che durante il sopralluogo e nel video della scientifica c’era; la carta del gelato che Pantani non ha mai man- giato potrebbe essere stata gettata «incautamente» nel cestino durante l’intervento della Polizia e non da qualcuno entrato in camera da Marco, magari sfruttando l’ingresso dal garage senza essere visto. I due giubbotti da sci? Li ha dati «incosapevolemente» dentro una busta della spesa (senza accor- gersene?) il marito della manager a Marco prima di partire da Milano. La porta della stanza occlusa dall’interno? Lo dice ilportiere Buccellato, sempre ritenuto inattaccabile a differenza dei testimoni prodotti dalla difesa. Per tali quesiti non risolti (e non solo) e per «illogicità delle motivazioni» la famiglia ricorrerà in Cassazione. Aspettando la verità su Campiglio. [LOTO] MILANO VOLA Decolla l’Inter di Zhang Il «sì» all’Aeroplanino «Vogliamo lo scudetto» spedisce il Milan in Cina Primo giorno di Suning: 370 milioni di buoni motivi per convincere l’Uefa e togliere il «blocco» al mercato Accordo con Montella, Giampaolo alla Sampdoria Berlusconi verso la cessione dell’80%: annuncio il 7? ::: MATTEO SPAZIANTE ::: FRANCESCO PERUGINI ■■■ L’Inter cinese ora è realtà.Dopo gliannunci a Nanchino,ierisono arrivati quelli ufficiali in Italia: la società nerazzurra passa nelle mani del Suning Commerce Group di Zhang Jindong. L’assemblea dei soci interisti ha ratificato l’acquisizione, da parte del gruppo cinese, della maggioranza del club. Una svolta storica, che fa da contraltare alpiccolo passo indietro di Erick Thohir (che rimarrà presidente con il 31,05% delle quote) e all’addio di Massimo Moratti, anche se la nuova proprietà concederà all’ex patron almeno un ruolo da consulente. Confermato l’allargamento del CdA da 8 a 9 membri, con 5 di area cinese, 3 per Thohir più l’ad Bolingbroke. Una nuova proprietà che non bada a spese, visto che l’investimento iniziale si avvicina ai 400 milioni di euro. Il Suning infattiha speso 270 milioni di euro per acquisire il 68,55% delle quote dell’Inter, soldi in parte utilizzati per un aumento di capitale (142 milioni) e in parte versati a Thohir e Moratti per le loro azioni. E oltre a quanto versato per la “scalata”, il gruppo cinese ha già immesso 100 milioni di euro come finanziamento soci per le esigenze di cassa. Il tutto in attesa di ridiscutere l’accordo sul Fair Play Finanziario con l’Uefa, che avverrà dopo la chiusura del bilancio in corso. L’ok da Nyon arriverà anche grazie all’aumento dei ricavi, che il Suning potrebbe attuare portando in Italia un paio di sponsor importanti,che però non compariranno sulla maglia: Pirelli, infatti, non eserciterà la clausola per uscire dal contratto (come confermato da Tronchetti Provera), e inoltre potrebbe comparire anche sulla schiena della divisa nerazzurra. Al gruppo cinese così rimarrebbe l’ipotesi di sponsorizzare la maglia da allenamento. Un Suning che comunque ha già fatto capire le proprie intenzioni, cioè divoler davvero riportare in alto l’Inter. «Vogliamo vincere scudetto ed Europa League – le parole di Zhang Jindong in conferenza stampa -. Vogliamo rafforzare e ampliare le tradizionidell’Inter». Chiaro che si parli anche di mercato, con il primo nome sulla lista fatto proprio da Erick Thohir: «Suning vede un’opportunità di prendere Gabriel Jesus e di questo siamo abbastanza sicuri. Nello stesso tempo, stiamo studiando la situazione di Berardi e Candreva, se è possibile discutere con le loro squadre». L’obiettivo numero 1 diventa cosìGabriel Jesus, giovane attaccante (classe ’97) del Palmei- ras,seguito da molte big in Europa. In modo da accontentare anche Roberto Mancini, che ieri si è incontrato con la nuova proprietà nerazzurra in un hotel nel centro di Milano. Un vertice conoscitivo, ma da ora il tecnico si aspetta almeno un paio di colpi. E un mercato di alto livello diventerebbe anche un perfetto biglietto da visita per il Suning, che con i 370 milioni di cui sopra ha già dimostrato di poter investire: il miglior modo per entrare nel cuore dei tifosi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Zhang Jindong (53 anni) proprietario del colosso Suning ■■■ Il Milan di Silvio Berlu- sconi sceglie l’Aeroplanino per tornare a volare. E il Milan cinese vuole Vincenzo Montella per decollare. Perché la scelta dell’allenatore rossonero per la prossima stagione è il primo concreto colpo messo a segno in coabitazione con i sempre più probabili futuri proprietari. Ma andiamo con ordine. Dopo i contatti di lunedì, ieri l’agente del tecnico napoletano Lucci è stato a Casa Mi- lan per definire i dettagli dell’accordo: biennale da 2,3 milioni a stagione, per un matrimonio che arriva forse con un anno di ritardo. Già l’estate scorsa Montella era un pallino di Berlusconi, ma la pesante clausola imposta dalla Fiorentina (5 milioni) aveva spinto il Diavolo verso Sarri, battuto poi all’ultimo da Mihajlovic. Anche la Samp ha messo un vincolo, ma molto più basso: 1,1 milioni di euro (accordo chiuso a 500 mila euro e annuncio ufficiale in serata). Nel frattempo ai blucerchiati an- Vincenzo Montella (42 anni) nell’ultima stagione alla Samp ORA DIEGO DIFENDE LEO IL FRATELLO-PROCURATORE DI HIGUAIN Maradona: «Messi lasciato solo» «Il Pipita non rinnova col Napoli» «Deve continuare in nazionale, perché ha molto da dare. In Russia potrà diventare campione del mondo». A parlare è Diego Armando Maradona in supporto di Lionel Messi in merito alla sua decisione di lasciare la nazionale argentina dopo la sconfitta in finale di Copa America con il Cile ai rigori. «Lo hanno lasciato solo - ha aggiunto l’ex Pibe de Oro - E io non voglio lasciarlo solo». Gonzalo Higuain non rinnoverà il suo contratto, in scadenza nel 2018, con il Napoli. «Gonzalo non rinnoverà - ha spiegato alla radio argentina Closs Continental Nicolas Higuain, fratello e procuratore dell’attaccante, -. A queste condizioni il contratto non può essere prolungato. Andremo a scadenza, poi si vedrà». Brutte notizie per il presidente De Laurentiis. drà Marco Giampaolo, a lungo in pole position per il Milan: è la seconda beffa per l’ex mister dell’Empoli, già in passato vicinissimo alla panchina della Juve. L’uscente Brocchi, invece, finirà al Brescia. IlDiavolo potrà così presentarsi con un progetto già concreto al ritiro del prossimo 7 luglio (5-6 le visite mediche). Quello potrebbe essere anche ilgiorno della firma sul passaggio di proprietà alla cordata guidata da Sal Galatioto. Dopo l’assemblea di Fininvest che ha visto il cambio alla guida del gruppo, con la nomina di Danilo Pellegrino ad amministratore delegato (uno dei manager che ha seguito la trattativa più da vicino), lunedì sera è stato fatto un altro decisivo passo in avanti verso il sì: dal San Raffaele, Berlusconi ha approvato gli ultimi passi compiuti dando il sostanziale via libera all’affare. Il lavoro proseguirà per risolvere gliultimi punti critici, ma se non ci saranno sorprese entro la metà della prossima settimana arriverà l’accordo per il passaggio dell’80% delle quote in cambio di 740 milioni (di cui un centinaio diaumento di capitale per dare ossigeno aiconti e 240 di debiti finanziari). E con la promessa di 400 milioni da investire sul mercato nei prossimitre anni in cui la famiglia Berlusconi resterà socia di minoranza. La firma sul preliminare darà il via al periodo di interregno, che durerà fino al closing disettembre, e imprimerà l’accelerazione definitiva al mercato. Lacroix e Pjaca i desideri più forti, ma al momento si lavora soprattutto in uscita. Per Bacca si è fatta avanti anche la Roma: con 30 milioni sarà addio al colombiano, la cui cessione sbloccherà l’affare Pavoletticon ilGenoa.Ma la sorpresa di ieri riguarda De Sciglio, rinato in azzurro grazie alla cura Conte dopo un paio di stagioni difficili: da tempo vicino alla Juve, il terzino è nel mirino anche del Napoli pronto a mettere sul piatto 15 milioni: «Sarebbe impossibile rifiutare», ha detto il procuratore del frutto del vivaio rossonero (legato al Milan fino al 2018). © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 __Mercoledì 29 giugno 2016__ CORSO VITTORIO EMANUELE Shopping cinese in centro Acquistato anche l’Excelsior servizio a pagina 39 INDAGATA MAROCCHINA I NUMERI DI IERI ::: 12 Borseggi ::: 10 Scippi ::: 20 Rapine ::: 4 Truffe Badante raggira ottantenne per farsi sposare in Comune ::: 19 Furti in appartamenti e negozi ::: 11 Furti di autovetture ::: 4 Furti a bordo di autovetture ::: 18 Arresti servizio a pagina 39 Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]. Pubblicità: SpeeD Società pubblicità editoriale e Digitale, Viale Milanofiori Strada 3, Palazzo B10 - 20090 Assago (Milano); tel. 02.57577.605/640 ::: Centinaia diarrivi Milanopagheràilconto dell’ultimainvasione diaspirantiprofughi ::: ROBERTO POLETTI ■■■ Pian piano, ma forse poi neanche tanto piano, arrivano. Ma state sicuri che faranno rumore e ve ne accorgerete. La tregua elettorale è finita. Si chiama piano di ripartizione nazionale dei richiedenti asilo il marchingegno che catapulterà in Lombardia nelle prossime ore 1.200 profughi. Milleduecento se va bene. A Milano e provincia, che accolgono e danno da mangiare già a 14mila di queste persone, spettano 280 unità: andranno in appartamento, in comunità, negli hotel convertiti e in altre situazioni messe in piedi in previsione delle ondate. E non vengono qui perché in città ha vinto la sinistra, anche se qualcuno in perenne campagna elettorale giocherà sull’equivoco. Destra o sinistra sarebbero piombati a Milano comunque. Perché nella metropoli si confondono meglio. Perché sono tanti. Troppi. E non si sa dove spedirli. Questi arrivano dagli sbarchi recenti, ce li mandano dal Sud. Poi si legge anche di gente proveniente da Udine, dove dalla caserma Caverzani, che ha raggiunto illivello di saturazione, un centinaio tra afgani e pachistani, sono stati caricati ieri in pullman verso nuove destinazioni. Questi altri se li divideranno Milano e Varese. Una vera e propria marea umana. Conti che non tornano sui numeri, che variano a seconda della fonte e della disponibilità ad aprire bocca coi giornalisti. E tanta, tanta approssimazione. Emergenza che si tirerà dietro i problemi di sempre: gli amministratori locali impotenti ed informati all’ultimo momento, la convivenza difficile con i cittadini esasperati, letti da trovare, bocche da sfamare e i professionisti dell’accoglienza che si leccano i baffi per la crescita esponenziale degli affari. La mano tesa dell’Europa e i percorsi legati all’integrazione li lasciamo alla categoria delle pippe mentali dei benpensanti di sinistra. Perché qui c’è da mettersi le mani sui capelli. L’ho scoperto direttamente, entrando con le telecamere del programma tv che conduco su Antenna 3 dentro ai centri: gente buttata in branda a far niente tutto il giorno, televisione accesa, telefonini per navigare su internet, cibo ottimo e fin troppo abbondante, tanto da finire nei cassonetti. Insomma, 20enni persi per sempre, se si esclude - capirai - qualche partita di pallone. Stiamo creando dei mostri. E pagheremo un conto salatissimo. © RIPRODUZIONE RISERVATA La nuova linea metropolitana Aprono i cantieri M4 in centro Che Dio ce la mandi buona Piazza San Babila chiude al traffico per sei anni. I commercianti:più tutele contro i disagi ■■■ Milano dice addio a piaz- BIVACCHI DAVANTI ALLA STAZIONE M2 Cascina Gobba è lo stendipanni dei rom za San Babila. O almeno, al suo lato Nord, da domani fino al 2022. Arriva la M4 in centro città ed ecco che, in concomitanza all’avvio della cantierizzazione, iniziano anche i disagi per i milanesi. I lavori per la creazione della linea blu della metro cittadina impediranno il passaggio dei veicoli da corso Venezia, corso Matteotti e corso Monforte in direzione di corso Europa e via Borgogna e viceversa. Polemiche le opposizioni: «Bisogna tutelare chi conviverà con questi lavori». MARIANNA BAROLI a pagina 35 FONDAZIONE FIERA Altro rinvio per il Portello ■■■ Pantaloni e biancheria intima stesi sui paletti che circondano il piazzale della metropolitana di Cascina Gobba. Appartengono ai rom, ai nuovi inquilini della zona che si lavano abitualmente nei bagni del mezzanino della metro.La denuncia arriva da Gianluca Boari, consi- gliere della Lega Nord al Municipio 3: «La situazione è ormai insostenibile. Cascina Gobba si è trasformata in una zona extracomunale dove c’è un accampamento permanente di rom che fanno quello che vogliono». servizio a pagina 35 ■■■ È arrivata nel pomeriggio di ieri la fideiussione del gruppo Vitali per il progetto Milano Alta. Ora la Fondazione Fiera Milano dovrà esaminarla. L’8 luglio il verdetto decisivo sulla riqualificazione del Portello dopo l’addio del Milan. a pagina 34 Petardi e fumogeni Inutile il blitz dei vigili prima del voto Legge contro le case occupate I no global assaltano la Regione Sgombero farsa in piazzale Cuoco Il suk abusivo è già ritornato ■■■ La nuova legge sulle case popolari è stata approvata ieri dal Consiglio regionale. Importanti le novità sul mix abitativo, sul sostegno dei nuclei più deboli e sulle liste d’attesa che saranno stabilite per categoria. ■■■ L’annuncio della chiusura era già arrivato il 15 maggio dall’ormai ex assessore alla Sicurezza di palazzo Marino Marco Granelli, e invece il suk abusivo di piazzale Cuoco è ancora lì. A una settimana dal ballottaggio ritornano Un’altra novità è quella della banca dati delle occupazioni. Chi ci finisce dentro non potrà partecipare ai bandi per 5 anni. Proprio questa norma ha scatenato la rabbia dei centri sociali. FABIO RUBINI a pagina 34 L’11 luglio proiettato il film sulla storia della Cattedrale Il Duomo si trasforma in cinema per una notte ■■■ Per la prima volta nella storia, il racconto del- lo straordinaria impresa della realizzazione del Duomo diventa un film documentario. Una raccolta di immagini per «rendere omaggio al lavoro infinito di marmisti, carpentieri, muratori e restauratori,che ogni giorno dal 1387 dedicano energia, impegno e abilità tecnica alla cattedrale», spiega una nota della Veneranda Fabbrica del Duomo. Il documentario di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti «L’infinita fabbrica del Duomo», prodotto da Montmorency Film e Rai Cinema e distribuito da Lab 80 film, è stato presentato in anteprima al 68esimo Festival del Film di Locarno ed ora verrà proiettato nella cattedrale per una serata speciale nell’ambito di Milano Design Film Festival. «Per più di un anno, i registi del film hanno vissuto spalla a spalla con gli operai ed il personale della Veneranda Fabbrica, cogliendone emozioni, gesti e visioni. E percorrendo i luoghi dove quotidianamente si incideva nel marmo l’infinita storia del Monumento», aggiunge lo storico ente milanese. Appuntamento allora con la proiezione del documentario in duomo lunedì 11 luglio alle 20,30. L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti. Le porte verranno aperte alle 20. G. VEN. © RIPRODUZIONE RISERVATA le bancarelle abusive e i mercatini illegali che vendono merce contraffatta. «La situazione di degrado e criminalità è sotto gli occhi di tutti», ha precisato la consigliera di Forza Italia Silvia Sardone. servizio a pagina 37 34 CRONACA __Mercoledì 29 giugno 2016__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it Il nuovo regolamento sulle case popolari FIRMATA LIBESKIND Legge anti-occupazioni E i centri sociali assaltano il Pirellone Posata a Citylife la prima pietra della torre «curva» te abbiamo una legge che considera le politiche abitative per quello che devono essere: politiche sociali e non politiche edilizie». D’accordo con lui l’altro azzurro Fabio Altitonante:«Abbiamo cambiato ilmodello delle assegnazioni, perché è cambiato ilmodello della nostra comunità». Per capogruppo leghista Massimiliano Romeo poi, «Questa legge ha accolto molte delle proposte fatte dal nostro gruppo. E ha stabilito una volta per tutte che le illazioni della sinistra erano solo materia da campagna elettorale». Al via i lavori per la costruzione della Torre Libeskind a Citylife. Ieri mattina la cerimonia della posa della prima pietra alla presenza dell’architetto americano Daniel Libeskind, dell’amministratore delegato di CityLife Armando Borghi, del direttore tecnico Marco Beccati e di Emiliano Cacioppo di CMB, impresa che si occuperà dei lavori di costruzione. La fine dei lavori è prevista nel 2018, quando saranno completati i 31 piani della torre per un’altezza complessiva di 175 metri e una superficie lorda commercializzabile di circa 33mila mq. «Le immagini da cui si è tratta ispirazione per la forma ricurva della torre sono la cupola rinascimentale e la scultura michelangiolesca della Pietà Rondanini. La cupola come elemento classico definisce uno spazio interno e al tempo stesso diviene un elemento urbano e territoriale. Un segnale per tutta la città», descrivono dallo studio Libeskind. La torre progettata da Daniel Libeskind è l’ultima ad essere costruita nel cuore del progetto CityLife, dopo che Torre Allianz, progettata da Arata Isozaki con Andrea Maffei e Torre Generali, è ormai completa dal punto di vista strutturale. © RIPRODUZIONE RISERVATA G. VEN. Giro di vite contro gli abusivi e 55 milioni di euro per i nuclei più deboli La Regione vota le norme, blitz degli antagonisti con fumogeni e petardi ::: FABIO RUBINI ■■■ Dentro, al Pirellone, il Consiglio regionale era al lavoro per varare la nuova legge sulle case. Fuori, dal Pirellone, i centri sociali provavano a fare irruzione per protestare contro quella stessa legge che, per dirla chiara, renderà più difficile il business delle occupazioni abusive tanto caro proprio ai centri sociali. I quali hanno dato vita a un vero e proprio assalto al palazzo, con tanto di attivisti che, scavalcato il cancello che dà su Piazza Duca D’Aosta,hanno depositato fuori dalla sede della Regione alcuni sacchi contenenti macerie. Solo l’intervento delle forze dell’ordine è riuscito a riportare alla normalità la situazione. Incuranti di quanto accadeva fuori, intanto,ilavori dell’aula proseguivano fino al voto finale arrivato in serata, che ha certificato con 41 voti a favore e 28 contrari l’approvazione della nuova legge sulle case popolari. Un provvedimento che i più hanno definito «rivoluzuionario» e che sancisce alcuni punti di cambiamento assai importanti. Innanzitutto in fatto di liste d’attesa: non ci saranno più quelle interminabili e scoraggianti, ma si procederà con bandi ad hoc, che terranno conto non solo della situazione reddituale, ma anche dell’apparetenza a varie categorie, quali anziani, disabili, giovani coppie, padri separati, financo forze dell’ordine. Il tutto nell’ottica di creare un mix abitativo lontano dai quartieri ghetto odierni. In più le case non verranno più assegnate in perpetuo, ma per un periodo limitato, al termine del quale un’apposita commissione avrà il compito di riesaminare la situazione e deciderà se estendere il diritto alla casa o revocarlo (lasciando 24 mesi di tempo all’inquilino per trovare una soluzione alternativa). Poi c’è tutta la parte relativa alla lotta alle occupazioni abusive, quella che più di tutte ha disturbato i centri sociali: la nuova legge stabilisce la creazione di una banca dati degli abusivi. Chi entrerà in quella lista per cinque anni non potrà partecipare ai bandi per l’assegnazione delle case. Un altro tema importante è quello che riguarda i finanziamenti alle politiche abitative. In tutto Regione Lombardia ha stanziato 55 milioni per i prossimi tre anni. Soldi dei quali beneficeranno i nuclei con maggiori difficoltà economiche. Votata in consiglio, ora la legge dovrà essere attivata da una TEPPISTI ALL’OPERA I manifestanti del centro sociale «Il Cantiere» sono penetrati all’interno del cortile del Pirellone per depositare sacchi con dentro macerie. A sgomberarli sono intervenute le forze dell’ordine [Fotogramma] serie di regolamenti approvati in giunta, ma colparere favorevole dell’aula: «Entro sei mesi spiega il relatore Carlo Malvezzi - stabiliremo i criteri per l’accesso (punteggi, priorità, ecc). Entro un anno definiremo icriteri di accreditamento dei soggeti privati, la carta dei servizi e il piano di verifica delle performance per tutelare gli inquilini. Per quanto riguarda il sistema di ricalcolo dei canoni, invece, ci siamo dati due anni di tempo». Soddisfatto del provvedimento anche l’assessore alla Casa Fabrizio Sala:«Finalmen- DOMANI IN VIA ODAZIO Trasferta al quartiere Giambellino nella prima riunione della giunta Sala Si riunisce oggi, al Giambellino, la prima giunta dell’era Beppe Sala. All’ordine del giorno «c'è il problema di esaminare il programma in generale più che approvarlo. Ci saranno da approvare le deleghe degli assessori e la nomina del capo di gabinetto che sono elementi molto importanti» e poi bisognerà «fare il punto sulla struttura, poi come abbiamo detto ogni volta che andremo in un quartiere periferico ascolteremo anche una relazione sulla situazione del quartiere. Quindi esamineremo anche la situazione di Giambellino con una relazione che sarà letta dal presidente del Municipio 6». Dopo il tramonto dello stadio del Milan Il Portello va ai tempi supplementari Arriva la fideiussione da Vitali per il progetto «Milano Alta», ma l’ultimo via libera della Fiera slitta di altri dieci giorni ■■■ La fideiussione del gruppo Vitali per il progetto Milano Alta è arrivata ieri, quasi alla scadenza dei termini, facendo tirare a tutti un bel sospiro di sollievo. Ora il comitato esecutivo della Fondazione Fiera Milano dovrà esaminarla nella riunione già convocata per il prossimo 8 luglio: un rinvio, rispetto alla riunione di oggi,resosi necessario per colmare la mancanza di alcuni dettagli tecnici necessari alla chiusura del contratti. Nei corridoi della Fiera, però, si respira ottimismo. Così se le garanzie saranno ritenute adeguate, la riqualificazione del Portello potrà passare alla fase successiva. Quella del Portello è una storia complicata. Il primo aggiudicatario era stato il Milan, che su quell’area voleva costruire lo stadio nuovo. Ma all’improvviso la società si è tirata indietro, il progetto stadio è saltato e così Fondazione Fiera ha aggiudicato il bando al secondo classificato, il gruppo Vitali spa, appunto, che aveva presentato un progetto da 100 milioni. Una prima fideiussione, garantita da un fondo assicurativo con sede legale a Gibilterra, però, era stata ritenuta irricevibile da Fondazione Fiera. Intanto sempre ieri si è riunito il ::: IL CASO LO STADIO DEL MILAN Quello della riqualificazione del Portello è da sempre un tema spinoso. In un primo tempo il bando della Fondazione Fiera era stato vinto dal Milan, che su quell’area voleva costruire il suo nuovo stadio. La società rossonera presentò addirittura il progetto definitivo della nuova casa del Milan. Poi, improvvisamente, tutto si fermò, il progetto venne ritirato e, con gran scorno di tutti, il Milan decise di rinunciare a quell’investimento LA SECONDA SCELTA Fondazione Fiera decise allora di ripiegare sul secondo classificato del bando, ovvero il gruppo Vitali col suo progetto “Milano Alta”. Anche qui però i colpi di scena non sono mancati. Una volta presentato il progetto definitivo, Fondazione Fiera ha respinto le prime garanzie finanziarie, ritenendole insufficienti, presentate da Vitali tramite un fondo assicurativo con sede legale a Gibilterra LE NUOVE GARANZIE Ieri, quasi allo scadere del bando, il gruppo Vitali ha ripresentato garanzie più solide. L’8 luglio Fondazione Fiera, che ieri ha presentato un bilancio in attivo per 9,5 milioni di euro, deciderà in via definitiva se proseguire col progetto o stralciarlo definitivamente Veduta aerea dell’area del Portello, al centro del restyling di Vitali spa [Ftg] Consiglio generale di Fondazione Fiera Milano per l’approvazione del bilancio 2015. E i conti, a sentire la Fondazione, tornano, con un utile netto positivo di oltre 9,5 milioni di euro. Un lascito del presidente Benito Benedini che, quasi certamente, ieri ha approvato il suo ultimo bilancio da presidente. «Gli importanti risultati conseguiti con il bilancio 2015 - sottolinea in una nota lo stesso Benedini assicurano una rilevante eredità patri- moniale al servizio della Fondazione nel prossimo triennio». Benedini poi sottolinea che questi risultati sono statiraggiunti «a differenza di quanto accade ad altri poli fieristici nazionali e internazionali» senza «godere dirisorse pubbliche». Nei prossimi giorni, da un vertice tra Beppe Sala e Roberto Maroni, dovrà uscire il nome del nuovo presidente. F.RUB. © RIPRODUZIONE RISERVATA CRONACA __Mercoledì 29 giugno 2016__ 35 @ commenta su www.liberoquotidiano.it La nuova linea metropolitana La M4 chiude piazza San Babila per 6 anni Da domani via al cantiere e traffico deviato in tutto il centro fino al 2022. I commercianti: più tutele contro i disagi ::: MARIANNA BAROLI PALAZZO SVENTRATO ■■■ Milano dice addio a piazza San Babila. O almeno, al suo lato Nord, da domani fino al 2022. Arriva la M4 in centro città ed ecco che, in concomitanza all’avvio della cantierizzazione,iniziano anche i disagi per i milanesi. I lavori per la creazione della linea blu della metro cittadina impediranno il passaggio dei veicoli da corso Venezia, corso Matteotti e corso Monforte in direzione di corso Europa e via Borgogna e viceversa. A essere bloccata ai pedoni sarà anche la parte Nord di piazza San Babila che verrà interessata dalla voragine utile a costruire la nuova stazione della metropolitana.Da ieri la cantierizzazione è partita tra largo Toscanini e corso Monforte e con essa sono iniziati i primi divieti. Lo stop della circolazione da ieri è per auto e mezzi pubblici. Giovedì verrà inibito il passaggio anche a biciclette, moto e taxi. Proprio i taxi vivranno un’ulteriore cambiamento: il posteggio di piazza San Babila verrà spostato in corso Monforte nel tratto tra via San Damiano e piazza San Babila. Per risolvere il groviglio di traffico che si svilupperà nel cuore cittadino, resterà percorribile a tutti i veicoli l’itinerario corso Venezia - corso Matteotti. A essere modificata, per far spazio alle talpe e ai lavori di creazione della nuova fermata di metrò, sarà anche la viabilità dei mezzipubblici, dal bus 54 (che avrà come nuove fermate via Visconti di Modrone e via Larga 2) alla sostitutiva notturna della metro rossa in direzione Molino Dorino. Discorso simile anche per la sostitutiva notturna della M3 in direzione San Donato che effettuerà il percorso regolare fino a via Senato, poi, invece di svoltare a destra in corso Venezia proseguirà diritto in via San Damiano. A prepararsi al cambiamento della viabilità e alle difficoltà che costringeranno i pedoni a modificare per molto tempo le loro abitudini sono soprattutto i commercianti dell'area che già denunciano i molteplici danni che i cantieri della M4 creeranno alla zona. Guidati da Brian & Barry, il maxi store di 12 piani di via Borgogna, i commercianti hanno già provveduto a far recapitare a Palazzo Marino la richiesta della creazione di una passerella pedonale sopraelevata sul cantiere. Il progetto prevede un passaggio tra largo Toscanini, corso Monforte e corso Europa e che faciliterebbe notevolmente il passaggio dei pedoni tra Corso Vittorio Emanuele e la galleria di San Babila simile a quello realizzato negli anni ’60 in centro città durante la costruzione della prima linea della metropolitana. «Solo in questo modo spiegano i commercianti - I funerali della vittima di via Brioschi TRANSENNE PER LE TALPE A destra e in alto due immagini del cantiere M4 aperto ieri in piazza San Babila: da domani gran parte della piazza resterà chiusa al traffico fino al 2022, termine fissato per i lavori della nuova metropolitana [Ftg] continueremo ad attirare clienti nei nostri negozi». «Facilitare loro il passaggio commentano - sarà un modo per attenuare almeno in parte i danni che una cantierizzazione così prolungata provocherà alle nostre attività commerciali». A frenare il progetto, in fase di valutazione dall’assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran e dai vertici di M4, potrebbero essere però le norme della sicurezza più stringenti di 50 anni fa. A schierarsi dalla parte dei residenti è Pietro Tata- il graffio Disoccupato e indagato La prima immagine di Giuliano Pisapia dopo le elezioni era quella di un tranquillo pensionato fotografato mentre spingeva qualche giorno fa il carrello della spesa al supermercato. Ora, giusto una settimana dopo il passaggio di consegne con Beppe Sala, si scopre che Pisapia è indagato per disastro colposo dalla Procura di Milano (insieme a Maroni e Formigoni). Secondo i pm, non avrebbe fatto il possibile per evitare le tre esondazioni del Seveso che nel 2014 mandarono sott’acqua mezza città. Appena persa la poltrona, Pisapia ha ricevuto l’avviso di garanzia. Chissà se ora rimpiangerà di non essersi ricandidato... rella, ex capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino e riconfermato in consiglio comunale. «Se per i residenti e i commercianti una passerella è uno strumento indispensabile per convivere con il cantiere è utile che M4 la realizzi» ha dichiarato Tatarella «chi ha dubbi o pensa che il ponte possa disturbare i lavori commette un grave errore». Per Tatarella, infatti, la priorità oggi deve essere una sola: «Tutelare chi conviverà per anni con questi lavori». © RIPRODUZIONE RISERVATA La bandiera a mezz’asta in tutti gli edifici comunali ricorda il lutto cittadino per la morte di Micaela Masella, la 43enne morta assieme ad altre due persone nell’esplosione in via Brioschi. «Tutti la rimpiangono. Pensiamo alle nostre nipoti», ha detto la madre Renata Masella Bestetti all’uscita della chiesa Santi Apostoli e Nazaro Maggiore in Brolo dove ieri pomeriggio si è svolto il funerale. Anche il neosindaco Beppe Sala ha voluto partecipare al cordoglio esprimendo le condoglianze alla famiglia. Assenti, perché ancora ricoverate in ospedale, le due figlie della donna di 7 e 11 anni. Neppure suo marito ha potuto assistere alla cerimonia. Giuseppe Pellicanò è l’unico indagato per strage e prossimamente dovrà convincere i pm che non è stato lui a provocare la fuga di gas smontando il tubo della cucina. Gli inquirenti sono sicuri di avere elementi a sufficienza per incastrarlo ma si attendono novità. S. GAR. © RIPRODUZIONE RISERVATA La zona franca Rivolta contro i bivacchi di Cascina Gobba Panni lavati nel bagno del metrò e stesi nel piazzale. La Lega Nord: area occupata dai nomadi, degrado insostenibile ■■■ Ci sono t-shirt, pantaloni ma anche biancheria intima sui paletti che circondano il piazzale della metropolitana di Cascina Gobba. Dopotutto, anche i rom dovranno lavarsi. Per farlo, i nuovi inquilini della zona hanno scelto un bagno, pubblico, all’interno del mezzanino del metro. A denunciare la situazione è Gianluca Boari, consigliere della Lega Nord nel Municipio 3 dopo un sopralluogo nell’area. Davanti ai suoi occhi la situazione era quella di un grande campo rom sotto le stelle. Nei giardini a due passi dalla fermata degli autobus, i nuovi residenti di Cascina Gobba se ne stanno sdraiati giorno e notte per riposare sull’erba o, nelle giornate più fresche, in grandi sacchi a pelo. Poco più in là, l’area barbecue. Nel piazzale è spuntata anche l’area lavanderia, con i panni stesi sotto il sole e - soprattutto - gli occhi dei pendolari che ogni giorno lasciano la loro auto nel parcheggio adiacente al piazzale e si spostano verso la città con i mezzi pubblici. «La situazione è ormai insostenibile» ha commentato Boari «Cascina Gobba si è trasformata in una zona extracomunale dove c’è un accampamento ::: IL CASO PROTESTA A Cascina Gobba alcuni rom bivaccano nei giardinetti davanti al piazzale della stazione. Attacca la Lega Nord: «Si lavano nei bagni del mezzanino del metrò e stendono i panni nel piazzale, è un degrado insopportabile per il quartiere» GIARDINI L’area verde, denuncia da tempo l’opposizione, è presa d’assalto e occupata costantemente da alcune famiglie che fanno il barbecue e occupano la zona tutto il giorno dormendo nei sacchi a pelo RESIDENTI Settimana scorsa l’associazione di cittadini Asscomm Porta Venezia aveva denunciato, con tanto di reportage fotografico, la presenza nel piazzale di una biglietteria abusiva e di rifiuti gettati per terra lungo la strada LAMBRO A Cascina Gobba si riversano anche i nomadi accampati lungo le sponde del fiume Lambro. Nel settembre 2014, i vigili avevano effettuato un blitz per fermare i rom «pendolari» che tutte le mattine, tra le 6 e le 7, si infilavano nel mezzanino per prendere a scrocco i mezzi pubblici e dirigersi verso il centro città Panni stesi dai nomadi di fronte alla stazione di Cascina Gobba [Boari] permanente di rom che fanno quello che vogliono». L’area è nel degrado più totale. Poco più in là, in via Bormio, sono ormai stabili alcune tende abitate, come sempre, da rom. «Qui possono fare quello che vogliono» ha continuato il consigliere di zona della Lega Nord «i rom vivono come se fosse casa loro e usano il bagno del metrò, lasciato aperto e senza chiave, come bagno e lavanderia». Tutto questo avviene, ogni giorno, sotto gli occhi di tutti e nel più totale silenzio da parte dell’amministrazione. «Questo è il risultato della giunta arancione di Giuliano Pisapia» ha concluso Gianluca Boari «e questo è quello che temo continuerà a succedere con il sindaco Sala che,da mesi, va avanti professando continuità con l’amministrazione precedente». M. BAR. © RIPRODUZIONE RISERVATA 36 __Mercoledì 29 giugno 2016__ CRONACA __Mercoledì 29 giugno 2016__ 37 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Il Comune aveva promesso tolleranza zero Sgombero farsa in piazzale Cuoco Tornano le bancarelle abusive Inutile il blitz prima del voto, ricompare il suk illegale.Forza Italia: presi in giro i residenti del quartiere ::: CLAUDIA OSMETTI ■■■ Niente, il suk abusivo di piazzale Cuoco è ancora lì, a due passi dal parco Alessandrini e dalla ferrovia (zona sudest di Milano). E dire che l’annuncio della chiusura era arrivato, per conto dell’ormai ex assessore alla Sicurezza di Palazzo Marino, Marco Granelli, solo il 15 maggio: «Questi sono fatti concreti, a tutela dei commercianti onesti» diceva l’assessore Pd dopo il blitz dei vigili, «portiamo sicurezza e contrastiamo il degrado del territorio e dei quartieri». Così, i dem della Madonnina sisono giocatianche quella carta, tutta sfratti e sgomberi, in campagna elettorale. Peccato che a una settimana dal ballottaggio la situazione sia tornata alla normalità: Piazzale Cuoco è ancora un fazzoletto di terra pieno zeppo di bancarelle abusive e mercatini illegali. Se ne è accorta Silvia Sardone, neo-eletta consigliere comunale per Forza Italia, che domenica ha fatto l’ennesimo sopralluogo al Municipio 4: «È incredibile», racconta, «lo sgombero voluto dal Comune è durato pochissimigiorni e ora, dopo il voto, l’indegna situazione di degrado e crimi- ::: IL CASO VIGILI A metà maggio l’ex assessore alla sicurezza di Palazzo Marino Marco Granelli aveva esultato per lo sgombero delle bancarelle abusive di piazzale Cuoco. Ma una settimana dopo il ballottaggio la situazione è tornata alla normalità: pieno zeppo di mercatini illegali LA DENUNCIA «Lo sgombero voluto dal Comune è durato pochissimi giorni e ora, dopo il voto, l’indegna situazione di degrado e criminalità si ripropone sotto gli occhi di tutti», ha precisato Silvia Sardone, neo-eletta consigliere comunale per Forza Italia: «Sembra di trovarsi in un vero e proprio suk del Nord-Africa. Ecco come agisce la sinistra» nalità si ripropone sotto gli occhi di tutti». Della serie: c’è chi cerca di appiopparti merce contraffatta, chi vende sigarette di contrabbando, cellulari e altri oggetti (pare) rubati. C’è chi smercia vestiti che in realtà dovrebbero essere destinati ai poveri (quelli dei cassonetti gialli, per intenderci) e chi propone biciclette di dubbia proveninza. C’è addirittura chi offre ai “clienti” prodotti alimen- Nella foto dell’azzurra Silvia Sardone il ritorno in piazzale Cuoco delle bancarelle abusive dopo lo sgombero del 15 maggio tari sui quali, manco a dirlo, il controllo igienico è pressoché nullo. E chi prova a rifilarti un documento falso. «Sembra di trovarsi in un vero e proprio suk del Nord Africa», rincara Sardone, «con buona pace del Comune che resta totalmente indifferente». Già. Per le stradine di questo mercato abusivo nella periferia di Milano non c’è nessun italiano. Di vigili neanche l’ombra. I cittadini di Piazzale Cuoco e dintorni neanche due mesi fa avevano organizzato una raccolta firme per chiedere la chiusura definitiva. Ora sono punto e a capo. «Granelli aveva annunciato più volte lo sgombero,la risoluzione dei problemi, la fine dei disagi per i residenti in zona. Invece la tolleranza zero è durata, vergognosamente, pochi giorni», continua l’azzurra Sardone, decisa a non mollare di un millimetro: «È il solito modo di agire della sinistra, incapace di combattere seriamente l’illegalità e che, di fronte alle giuste lamentele dei cittadini, risponde con le prese in giro». E si chiede: «Fino a quando dovremo assistere a questo spettacolo di degrado infinito? È questa la Milano internazionale di cui parlava Sala in campagna elettorale?». © RIPRODUZIONE RISERVATA BRESCIA Gioca sui binari a schivare i treni Muore a 15 anni La Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta sul decesso del quindicenne morto sotto un treno a Calcinato, nel bresciano, mentre stava giocando con alcuni amici sui binari. «Non avevo mai sentito che gruppi di ragazzini giocassero la sera nei pressi della stazione» ha detto il sindaco del paese Marika Legati. Dalla ricostruzione sembra che il 15enne con gli amici stesse giocando a chi aveva più coraggio a spostarsi per ultimo al momento dell’arrivo del treno. Sotto choc i genitori e le sorelle della vittima che abitano a pochi passi dalla stazione ferroviaria del paese dove è avvenuta la tragedia. Clodian Sefarae è morto sul colpo, colpito da un convoglio in arrivo. L’ipotesi della sfida sulla linea ferroviaria è la principale tra quelle seguite da carabinieri e agenti della Polfer. L’incidente è avvenuto alle 21.15 di lunedì sera sui binari della stazione di Ponte San Marco, gettando nel panico l’intera comunità del paese bresciano. Ora l’inchiesta della Procura potrà verificare eventuali responsabilità del gruppo di giovani che era con la vittima. G.SPA. © RIPRODUZIONE RISERVATA 38 CRONACA __Mercoledì 29 giugno 2016__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it TuttoMilano ■ PARETO - Via Pareto - zona 8 Mercati ■ RANCATI - Via Rancati - zona 2 ■ VESPRI SICILIANI - Via Vespri siciliani - zona 6 Oggi ■ VIALE MONZA - Viale Monza - zona 2 ■ BENTIVOGLIO - Via Bentivoglio - zona 7 ■ BORSI - Via Borsi - zona 6 ■ CERMENATE - Via Cermenate - zona 5 ■ DE CAPITANI - Via De Capitani-zona 9 ■ FIAMMINGHINO - Via Fiamminghino - z. 3 ■ GAETA - Via Gaeta - zona 9 ■ GIUSSANI - Via Giussani - zona 6 ■ MARTINI - P.Le Martini - zona 4 ■ VAL DI LEDRO - Via Val di Ledro - zona 9 ■ VITTORELLI - Via Vittorelli - zona 2 ■ ZURETTI - Via Zuretti - zona 2 Domani ■ AMPERE - Via Ampère - zona 3 ■ CALATAFIMI - Via Calatafimi - zona 1 ■ CALVI - Via Melloni - zona 4 ::: le lettere ■ CESARIANO - Viale Elvezia - zona 1 ■ DE PREDIS - Via Tradate - zona 8 ■ DI RUDINì - Via Rudinì - zona 6 ■ ORBETELLO - Via Orbetello - zona 3 ■ OSOPPO - Via Osoppo - zona 7 ■ ROMBON - Via Rombon - zona 3 ■ SAN MARCO - Via San Marco - zona 1 ■ SEGNERI - Via Segneri - zona 6 ■ TONEZZA - Via Tonezza - zona 7 ■ TRAVERSI - Via Traversi - zona 8 ■ UNGHERIA - Viale Ungheria - zona 4 ■ VAL MAIRA - Via Val Maira - zona 9 Chiusura al traffico: Via Lorenteggio: fra Via Tito Vignoli e Via Leone Tolstoi strada chiusa al traffico causa cantieri in direzione Centro Città - Lavori M4 Termine lavori previsto: 31 dicembre 2016 . Via Niccolini: fra Piazzale Cimitero Monumentale e Via Fioravanti divieto di transito causa lavori dalle 00:00 del 10 agosto 2015 alle 00:00 del 1 agosto 2016. Via Giovanni Battista Niccolini: fra Piazzale Cimitero Monumentale e Via Fioravanti divieto di transito causa lavori fino alle 00:00 del 1 agosto 2016. Corso Plebisciti: strada Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi PER GLI EUROPEI DI CALCIO Quanta attesa in ospedale Adriana Maitti e.mail Commenta anche su Fb e Twitter @liberomilano Istanbbul e ill museo dell’’innocenza di Pamukk ELISEO MULTISALA VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-899678903 ANTEO SPAZIOCINEMA VIA MILAZZO, 9 - TEL. 026597732 Studio Azzurro - Facce di festa 13.00 La casa delle estati lontane 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 Julieta 14.50-16.45-18.40-20.35-22.30 Al di là delle montagne 10.30 S is for Stanley 13.00 La pazza gioia 15.00-17.20 Consumed - What Are You Eating? 20.00 Human 13.00 Il Piano di Maggie 15.30-17.50-20.10-22.30 APOLLO SPAZIOCINEMA L’uomo che vide l’infinito La canzone del mare La pazza gioia Laurence Anyways Julieta La grande bellezza | Versione Integrale Segreti di famiglia In nome di mia figlia ARCOBALENO FILMCENTER 15.30-17.40-19.50-22.00 15.30 17.20 20.00 15.30-17.40 19.40 15.00-17.20-19.40-22.00 15.30-17.50-20.00-22.00 VIALE TUNISIA 11 - TEL. 199208002 La grande bellezza | Versione Integrale Kiki & I Segreti del Sesso Istanbul e il museo dell’innocenza di Pamuk L’uomo che vide l’infinito La pazza gioia Alice attraverso lo specchio Le vacanze di Monsieur Hulot ARIOSTO SPAZIOCINEMA 15.00-17.30-21.00 15.30 19.30 21.30 15.00-21.30 17.10 19.20 VIA ARIOSTO, 16 - TEL. 0287085730 Un mercoledì di maggio Fiore 15.00-19.15-21.15 17.10 ARLECCHINO VIA S. PIETRO ALL’ORTO, 9 - TEL. 0276001214-899678903 Chiusura estiva BELTRADE VIA OXILIA, 10 - TEL. 0226820592 S is for Stanley Le vacanze di Monsieur Hulot Gueros Nostalgia della luce 17.00-V.O.SOTT. 18.20-V.O.SOTT. 20.00-V.O.SOTT. 22.00-V.O.SOTT. CENTRALE MULTISALA 14.30-17.00-19.30-22.00 14.30-16.30-18.30-20.30-22.30 V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-899678903 Il Piano di Maggie Angry Birds - Il Film Kiki & I Segreti del Sesso La pazza gioia Julieta Mother’s Day DUCALE MULTISALA 15.30-17.50-20.20-22.30 15.30-17.50 22.30 15.00-17.00-20.00-22.30 15.30-17.50-20.20-22.30 15.30-20.20-22.30 PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 199208002 La grande bellezza | Versione Integrale La pazza gioia Le vacanze di Monsieur Hulot Alice attraverso lo specchio Julieta L’uomo che vide l’infinito Now You See Me 2 - I maghi del crimine GLORIA MULTISALA 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 15.30-17.50-20.20-22.30 15.30-17.50-20.10-22.30 15.15-17.40-20.05-22.30 CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908 Angry Birds - Il Film La grande bellezza | Versione Integrale Mother’s Day The Conjuring - Il caso Enfield V.O. 15.20-17.30 20.30 15.15-17.30 20.30 MEXICO Tra la terra e il cielo ODEON - THE SPACE CINEMA 15.30-17.30-19.30-21.30 VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111 The Conjuring - Il caso Enfield Now You See Me 2 - I maghi del crimine Alice attraverso lo specchio Conspiracy - La cospirazione The Conjuring - Il caso Enfield Ratchet & Clank Angry Birds - Il Film Warcraft - L’inizio Tutti vogliono qualcosa Mother’s Day Kiki & I Segreti del Sesso Jem e le Holograms Tutti vogliono qualcosa The Nice Guys Conspiracy - La cospirazione The Nice Guys La grande bellezza ORFEO MULTISALA 15.15-18.15-21.15 16.00-19.00-22.00 16.35 19.10 22.15 14.00-16.00-18.00 14.00-16.45-19.00-21.30 14.00-16.45-19.30 22.20 14.00-16.35-19.15-21.55 14.30-17.00-19.25-21.50 14.05-16.45-19.25-22.05 15.00 17.30 21.00 14.00 20.00 VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039 Il Piano di Maggie 15.30-17.45-20.15-22.30 Angry Birds - Il Film 15.30-17.40 Mother’s Day 20.10-22.30 Now You See Me 2 - I maghi del crimine 15.15-17.40-20.05-22.30 PALESTRINA VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 0287241925 Femmina Folle Perfetti sconosciuti PLINIUS MULTISALA 18.00-V.O.SOTT. 16.00-21.00 VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103 VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826 COLOSSEO In nome di mia figlia L’uomo che vide l’infinito Segreti di famiglia La pazza gioia VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802 GALL. DE CRISTOFORIS 3 - TEL. 02780390 Sole alto Cinque Tequila 19.30 15.00-17.30-21.30 15.00-17.10-21.30 19.20 15.00 17.25-19.45 21.30 15.00-21.40 The Conjuring - Il caso Enfield 15.00-18.00-21.00 Julieta 15.30-17.50-20.20-22.30 Now You See Me 2 - I maghi del crimine 15.00-17.30-20.00-22.30 Angry Birds - Il Film 15.30-17.50-20.10 The Nice Guys 22.30 Conspiracy - La cospirazione 15.00-17.30-20.00-22.30 Alice attraverso lo specchio 15.00-17.30 L’uomo che vide l’infinito 20.00-22.30 UCI CINEMAS BICOCCA VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960 Conspiracy - La cospirazione 19.50 Pelé 14.40-17.10 The Nice Guys 22.30 Angry Birds - Il Film 15.00-17.20-19.55 The Conjuring - Il caso Enfield 22.30 Now You See Me 2 - I maghi del crimine 14.05-16.55-19.45-22.35 Robinson Crusoe 14.25 Warcraft - L’inizio 16.40-19.30-22.20 Alice attraverso lo specchio 14.45-17.25-21.00 Conspiracy - La cospirazione 14.50 Un momento di folliia 18.00-21.00 Kiki & I Segreti del Sesso 15.00-17.30-19.50-22.10 Mother’s Day 14.30-17.10-19.45-22.30 Jem e le Holograms 14.20 La canzone del mare 17.15 Now You See Me 2 - I maghi del crimine 21.00 Ratchet & Clank 15.15-17.30-20.00-22.15 L’uomo che vide l’infinito 14.20-16.55 The Conjuring - Il caso Enfield V.O. 20.30 Friend Request - La morte ha il tuo profilo 14.50-17.45 La grande bellezza | Versione Integrale 20.30 Il Piano di Maggie 15.00-17.25-19.45-22.10 The Conjuring - Il caso Enfield 15.00-18.00-21.00 La canzone del mare 14.45 X-Men: Apocalisse 17.40-20.50 Passo falso 14.40 The Conjuring - Il caso Enfield 16.30-19.30 Angry Birds - Il Film 14.15-15.45-18.05-20.25-22.30 Miami Beach 22.45 La pazza gioia 21.20 Passo falso 19.30 Angry Birds - Il Film (3D) 16.35 UCI CINEMAS CERTOSA VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960 Ratchet & Clank Pelé The Nice Guys The Conjuring - Il caso Enfield Alice attraverso lo specchio Mother’s Day Conspiracy - La cospirazione Now You See Me 2 - I maghi del crimine Warcraft - L’inizio Angry Birds - Il Film Kiki & I Segreti del Sesso La grande bellezza | Versione Integrale Jem e le Holograms The Conjuring - Il caso Enfield V.O. SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIA 17.20-19.40-22.15 17.20 22.30 17.00-19.40-22.40 17.10 19.50-22.35 20.00 17.00-19.40 22.30 17.15-20.00-22.20 17.30 20.30 17.10 20.30 VIALE VITTORIO VENETO 2 - TEL. 0277406300 Le mille e una notte - Arabian Nights: Volume 3 - Incantato Antologia 1 corti di Ugo La Pietra Tacchi a spillo ARIANTEO - CITY LIFE 16.45 19.00 21.15 PIAZZA TRE TORRI - TEL. 0243912769 INT. 3 Ave, Cesare! 21.45 ARIANTEO - PALAZZO REALE PIAZZA DUOMO, 12 - TEL. 02 43912769 INT. 3 Suffragette 21.45 HINTERLAND ASSAGO UCI CINEMAS MILANOFIORI VIALE MILANOFIORI - TEL. 892960 Alice attraverso lo specchio Conspiracy - La cospirazione Ratchet & Clank Mother’s Day Warcraft - L’inizio Un momento di follia Pelé Kiki & I Segreti del Sesso The Nice Guys Angry Birds - Il Film The Conjuring - Il caso Enfield Angry Birds - Il Film Turno diurno ■ CENTRO v. Fiori Oscuri, 13; v. Visconti di Modrone, 1; c.so di Porta Ticinese, 50. ■ NORD v. Pascarella, 22; v. Bodoni, 19; v. Candiani, 122; v. P. Lambertenghi, 25; v. Airolo, 36.. ■ SUD v.le Bligny, 47; v. Monte Palombino, 9; v. Meda, 37; v. San Paolino, 18. ■ EST v. Malpighi, 12; p.le Loreto, 7; v. Iglesias, 48; v.le Abruzzi, 23; v. Grossich, 15; c.so Concordia, 16; v. Compagnoni, 24; p.za Insubria, 11, v.le Ungheria, 13. ■ OVEST v.le Coni Zugna, 43; v. Primaticcio, 96; v. delle Forze Armate, 4; v. delle Betulle, 36/c; v. Rasori, 2; p.za Monte Falterona, 3; v. Ugo Betti, 42/b; v. S. Galdino, 11. Turno notturno (dalle ore 21 alle ore 8,30) p.za Clotilde, 1; p.za Cinque Giornate, 6; c.so S. Gottardo, 1; v.le Zara, 38; v. R. Di Lauria, 22. Aperte 24h: Via Boccaccio, 26; V.le Famagosta, 36; Stazione Garibaldi (P.za S, Freud); p.le Stazione Porta Genova 5/3 ang. via Vigevano 45; v.le Lucania, 6; Corso Magenta, 96; v.le Testi, 90 Vinicio Capossela in concerto LIRICA Da oggi e fino il 17 luglio Como diventa il grande palcoscenico all’aperto del festival musicale e di danza con grandi artistidifama nazionale ed internazionale e la partecipazione attiva dei cittadini. Ad aprire il festival oggi alle 21,30 al Teatro Sociale di via Vincenzo Bellini 3 è l’opera lirica L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti in versione “partecipata” dai cittadini. L’opera partecipata ha riscosso grande successo vincendo già nel 2014 l’International opera award ed aggiudicandosi quest’anno anche il XXXV premio della critica musicale Franco Abbiati 2016, con il Premio Filippo Siebaneck. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a consultare il sito www.comofestival. org. Oggi, alle 21,30 Al Teatro Sociale È quasi un’altra città Milano quando ad animare le giornate dei cittadini ci sono le partite della nazionale di calcio. Come se tutto per un attimo si fermasse. E ci ricordassimo di essere italiani. Perchè,diciamolo, solo la nazionale di calcio è capace di mettere d’accordo tutti. Improvvisamente siamo d’accordo su ogni cosa. Improvvisamente diventiamo tutti ct. Pronti a spiegare al proprio vicino il fuorigioco. Non siamo mai così disponibili. E se perdiamo siamo pronti pure a consolarci. Sempre. Non lo faremmo per nessun altro evento. L’appuntamento in Darsena di lunedì scorso con Italia Spagna rientrerà nella storia di Milano. L’atmosfera era quella di una serata indimenticabile. Tutti con gli occhi puntati sul maxischermo allestito sul cubo galleggiante. Eravamo quasi in seimila. Come se ci conoscessimo da anni. Dopotutto siamo tutti cittadini italiani. Un po’ una grande famiglia allargata.L’euforia era tanta. L’adrenalina pure. Non è mancato neanche qualche tuffo in Darsena. Vorrei che gli Europei non finissero mai. Vorrei che questa bella “convivenza” tra cittadini siprolungasse per anni. Con la stessa euforia e lo stesso entusiasmo. Vincenzo R. e.mail MILANO chiusa al traffico causa cantieri - Lavori M4 - Termine previsto: 31 dicembre 2017. Via Brera: fra Via del Carmine e Via Melone strada chiusa al traffico causa cantieri dalle 08:00 del 30 maggio 2016. Via Antegnati: fra Via Amidani e Via Gabussi strada chiusa al traffico causa lavori - Termine: 30 settembre 2016 Traffico difficoltoso in: Via Guido Cavalcanti: lavori - Rallentamenti e deviazioni. Termine lavori previsto: 10 agosto 2016. Viale Eginardo: lavori in entrambe le direzioni Lavori Teleriscaldamento Termine: luglio 2016. L’Elisir d’amore al festival di Como Euforia azzurra in Darsena Per una lesione alla cornea mi sono recata al pronto soccorso oftalmico del Fatebenefratelli. Ho fatto l’accettazione verso le 13 e sono stata visitata solo dopo le 23. Penso che 10 ore di attesa senza pranzo, senza cena e con dei forti dolori all’occhio siano veramente inaccettabili. Ho il sospetto che ci fosse qualcuno che furbamente ingigantiva il male per avere un codice di urgenza e poi dopo pochi minuti era già fuori. Pensandoci bene eravamo solo italiani in attesa da così tante ore. Povera Milano. (dalle ore 8,30 alle ore 21,00) ::: appuntamenti Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected] Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42, 20129 Milano. LA PROTESTA Farmacie 17.35 20.10-22.35 17.30 20.00 22.35 18.00-21.00 17.30 20.00 22.35 17.35 17.00-19.50-22.05-22.40 19.50 Cena sotto le stelle a Gaggiano MUSICA Questa sera sul palco del Market Sound di via Cesare Lombroso 54 salirà Vinicio Capossela. La data milanese rientra tra le prime tappe confermate del tour Polvere a cui seguirà il tour autunnale Ombra nei principali teatri italiani. Venerdì 6 maggio è uscito Canzoni della Cupa, il nuovo disco di Vinicio Capossela. È un’opera originale, su cui Capossela ha lavorato per 13 anni e che arriva a 5 anni di distanza dal suo ultimo album di inediti. E proprio come il disco, anche il nuovo tour di Capossela sarà composto di due lati, per presentare al meglio il mondo folclorico, rurale e mitico espresso in quest’album. Sul sito www.marketsound.it verranno annunciati tutti gli appuntamenti. Oggi, ore 21 Ingresso: 30 euro Now You See Me 2 - I maghhi del crimine Friend Request - La morte ha il tuo profilo Jem e le Holograms The Conjuring - Il caso Enfield V.O. La grande bellezza | Versione Integrale Kiki & I Segreti del Sesso Angry Birds - Il Film La pazza gioia Now You See Me - I maghi del crimine 17.10-20.00 22.45 17.00 19.35 20.30 17.30-22.25 17.05 19.50 22.35 BELLINZAGO LOMBARDO C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445 ARCADIA Alice attraverso lo specchio 17.40 L’uomo che vide l’infinito 19.45 Angry Birds - Il Film 17.00-18.00-20.10-22.30 La pazza gioia 22.00 Now You See Me 2 - I maghi del crimine 17.15-20.00-22.50 La grande bellezza | Versione Integrale 17.20-20.50 Ratchet & Clank 17.45-20.20 La canzone del mare 17.35 Porno & Libertà 22.15 Conspiracy - La cospirazione 22.40 Warcraft - L’inizio 20.05 The Conjuring - Il caso Enfield 17.10-19.50-21.10-22.40 Kiki & I Segreti del Sesso 17.30-20.15-22.35 Mother’s Day 17.05-19.40-22.20 CUCINA Forte delsuccesso riscosso un mese fa, la cascina Guzzafame di Gaggiano ripropone l’appuntamento con la Cena sotto le stelle. Aria buona, intrattenimento musicale frizzante e, soprattutto, un menù da leccarsi i baffi saranno gli ingredienti della serata, programmata per oggi 29 giugno alle 20.Anche stavolta iltalentuoso giapponese Takeshi Iwai, che utilizza i prodotti della cascina (verdure,formaggi, carni) per realizzare la sua cucina italiana moderna a km 0, ha fatto del suo meglio per elaborare una proposta culinaria. Sotto il portico della corte settecentesca sarà allestita ancora una volta un’unica lunga tavolata in grado di accogliere fino a un centinaio di persone. Oggi, ore 20 Costo: 50 euro PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960 Conspiracy - La cospirazione Pelé Jem e le Holograms La pazza gioia The Nice Guys Alice attraverso lo specchio | Imax (3D) Warcraft - L’inizio | Imax (3D) Now You See Me 2 - I maghi del crimine Un momento di follia Alice attraverso lo specchio Tutti vogliono qualcosa Miami Beach Ratchet & Clank L’Evocazione - The Conjuring Passo falso Mother’s Day Kiki & I Segreti del Sesso Angry Birds - Il Film La grande bellezza | Versione Integrale Friend Request - La morte ha il tuo profilo L’uomo che vide l’infinito Warcraft - L’inizio ROZZANO 22.40 17.20 16.50-19.45-22.35 19.45 17.00-22.20 17.00 19.45-22.30 16.45-19.40-22.35 18.00-21.00 17.10-19.50 22.35 20.00 17.20 17.00-20.30V.O.-22.15 17.30-19.45-22.00 17.00-19.45-22.35 17.15-20.00-22.30 17.30-20.00 20.30 22.40 20.00 17.00 THE SPACE CINEMA ROZZANO CERRO MAGGIORE THE SPACE CERRO MAGGIORE C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111 Now You See Me 2 - I maghi del crimine 16.00-19.05-22.10 Passo falso 17.00-19.15-21.30 The Nice Guys Conspiracy - La cospirazione 19.15-21.55 Jem e le Holograms 16.20-19.10-22.00 The Nice Guys 16.00-19.00 The Conjuring - Il caso Enfield 16.00-19.00-21.40-22.05 Angry Birds - Il Film 16.25-17.00-19.30-22.00 Kiki & I Segreti del Sesso 16.30-19.10-21.55 Mother’s Day 16.30-19.30-22.20 Ratchet & Clank 16.00-18.25 La grande bellezza 20.40 Warcraft - L’inizio 19.05-22.05 Alice attraverso lo specchio 16.15 Now You See Me 2 - I maghi del crimine 15.00-18.15-21.30 Angry Birds - Il Film 15.30-17.00-19.30-22.00 Mother’s Day 16.50-19.35-22.25 Ratchet & Clank 15.15-17.35 La grande bellezza 20.00 Passo falso 16.10-18.10-20.25-22.30 Kiki & I Segreti del Sesso 17.20-19.50-22.20 The Conjuring - Il caso Enfield 16.00-19.00-22.10 Alice attraverso lo specchio 15.20-18.05 The Nice Guys 17.55-21.00 Friend Request - La morte ha il tuo profilo 16.45-20.40 Conspiracy - La cospirazione 19.10-21.45 Jem e le Holograms 15.30-18.20-21.10 Warcraft - L’inizio 15.45-18.40-21.40 The Conjuring - Il caso Enfield 15.05-18.10-21.15 VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 MELZO ARCADIA MULTIPLEX VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444 La grande bellezza | Versione Integrale Now You See Me 2 - I maghi del crimine Angry Birds - Il Film Ratchet & Clank The Conjuring - Il caso Enfield | Atmos The Conjuring - Il caso Enfield PADERNO DUGNANO VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250 20.30 22.20 20.00 20.10-22.10 21.10 19.50-22.30 LE GIRAFFE Alice attraverso lo specchio 17.40-20.20 Tutti vogliono qualcosa 22.40 Conspiracy - La cospirazione 17.20-19.30-21.40 The Nice Guys 18.00-20.30-22.50 Warcraft - L’inizio 16.20-18.50-21.20 The Conjuring - Il caso Enfield 16.20-19.00-21.40 Angry Birds - Il Film 17.10-19.15 X-Men: Apocalisse 21.20 Angry Birds - Il Film 16.40-18.40-20.40-22.45 Now You See Me 2 - I maghi del crimine 17.40-20.15-22.50 L’uomo che vide l’infinito 19.00 Pelé 16.50-21.15 Ratchet & Clank 16.30-18.30-20.30-22.30 The Conjuring - Il caso Enfield 17.50-20.40 Jem e le Holograms 17.40-20.20-22.45 Now You See Me 2 - I maghi del crimine 16.20-19.00-21.40 SAN GIULIANO MILANESE MOVIE PLANET The Conjuring - Il caso Enfield Angry Birds - Il Film La canzone del mare L’uomo che vide l’infinito Ratchet & Clank Now You See Me 2 - I maghi del crimine Alice attraverso lo specchio Warcraft - L’inizio Ratchet & Clank 16,30-19,25-22,15 17,15-19,50-22,15 17,10 22,15 S.S. 9 VIA EMILIA, ANGOLO VIA TOLSTOJ - TEL. 899 552578 (PREN.) 16,50-19,30-22,15 19,40 22,15 17,10 SESTO SAN GIOVANNI SKYLINE MULTIPLEX Jem e le Holograms La pazza gioia Ratchet & Clank Angry Birds - Il Film Il Libro della Giungla The Conjuring - Il caso Enfield Now You See Me - I maghi del crimine Warcraft - L’inizio Alice attraverso lo specchio The Nice Guys Kiki & I Segreti del Sesso Mother’s Day Warcraft - L’inizio | Imax (3D) 15.10-17.35-20.00-22.25 15.00-20.05-22.30 15.15-17.30-20.15-22.15 15.15-17.45-20.20-22.30 17.35 15.00-17.25-19.45-22.20 15.00-17.30-20.00-22.35 15.05 17.45-20.00 22.20 15.10-17.40-20.05-22.20 15.10-17.35-20.00-22.30 21.30 C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547 CRONACA __Mercoledì 29 giugno 2016__ 39 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Indagata Badante marocchina raggira ottantenne per farsi sposare GALLERIA DEL LUSSO A destra l’immagine esterna dell’Excelsior di corso Vittorio Emanuele, sopra una delle scale interne della galleria del lusso [Ftg] L’ex cinema dietro corso Vittorio Emanuele Shopping dei cinesi in centro Comprato anche l’Excelsior Dopo Palazzo Broggi finisce a un gruppo orientale l’edificio di Coin per 21 milioni ::: MASSIMO DE ANGELIS ■■■ Il centro storico parla sem- pre più cinese. Si attende solo l’annuncio ufficiale ma il gruppo Guangzhou Canudilo, quotato alla Borsa di Shenzhen, ha già comunicato alle autorità finanziarie locali di aver raggiunto un accordo con la società Coin – Ovs che prevede l’acquisizione del multimarca di lusso «Excelsior Milano», vicino corso Vittorio Emanuele, e del relativo format, per la cifra di 21,3 milioni dieuro. La notizia della cessione ha colpito gli addetti ai lavori per due motivi: in primis lo shop- ping center grandi firme è stato aperto in pompa magna neppure cinque anni fa (settembre 2011) e secondo le notevoli aspettative che esistevano sul suo business, quasi a voler competere con l’attigua Rinascente di piazza Duomo. I primi contatti tra le due aziende, secondo la ricostruzione del Sole 24 Ore, risalirebbero a dodici mesi fa, proprio nel periodo quando il gruppo Canudilo dichiarava di aver rilevato la maggioranza della nota griffe Dirk Bikkembergs. L’accordo permetterà di sviluppare analoghi centri commerciali in Estremo Oriente,dove la forte real- tà cinese controlla direttamente quattrocento negozi di moda, oltre ad averne duecento in concessione da marchi europei, in particolar modo nostrani e francesi. Quindi è previsto un dettagliato piano di aperture in Cina entro il 2010, iniziando dall’ex colonia Macao. Per garantire la continuità, nonché il successo, della formula retail, ovvero la sua impronta tipica italiana,l’intesa prevede che nelle mega boutique del Paese asiatico la selezione dei brand, dei capi, degli abiti e degli accessori venga ancora effettuata da Maurizio Purificato e dal team della moglie Anto- nia Giacinti, assai conosciuta nell’ambiente fashion del capoluogo lombardo. In questo modo dovrebbe essere conservata l’idea di lusso, con l’obiettivo di mantenere un alto profilo del prodotto in vendita, nonché una fascia elevata di clientela. Ebbene dopo l’arrivo del brand Giada in via Montenapoleone,l’acquisto del prestigioso Palazzo Broggi in piazza Cordusio da parte della società di investimenti di Shanghai Fosun, ecco giungere la notizia del passaggio di proprietà di Excelsior Milano, l’ex cinema rimesso a nuovo 5 anni fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA ■■■ «Lo sa che sta per sposarsi?». Alla domanda del poliziotto del commissariato Centro, l’anziano ha risposto: «Sposarmi? Non ho nessuna intenzione. Non mi sono sposato per tutta la vita, lo faccio ora a 82 anni?». Eppure era seduto nell’ufficio matrimoni in piazza Duomo con la sua badante, una marocchina di 53 anni che è stata denunciata per circonvenzione di incapace per averlo raggirato al punto da convincerlo a sposarla. In realtà, viste le condizioni psichiche del pensionato, ha fatto tutto a sua insaputa. Il piano della donna è stato scoperto dagli agenti che lunedìmattina sono staticontattati dal personale dell’ufficio in cui si svolgono le pratiche di matrimonio. Sulla richiesta presentata dalla straniera il primo maggio 2015, infatti, un addetto aveva scritto nelle note «fare attenzione, lo sposo fatica a capire le cose». E, in effetti, quando i poliziotti hanno chiesto all’82enne se si rendesse conto di cosa stava facendo, l’anziano ha risposto che mai si sarebbe sposato. Alla scena surreale hanno partecipato anche i due invitati, guarda caso il fratello e un’amica della marocchina che da diversi anni svolgeva servizio come badante a casa della sua vittima in via Rismondi. La donna ha approfittato della condizione di totale solitudine in cui viveva ilsuo assistito e ha costruito una rete attorno che lo ha isolato sempre di più. L’obiettivo della badante era una casa di proprietà e i pochi averi dell’uomo, oltre a un permesso di soggiorno definitivo. Per rendere la loro unione più credibile, nell’ottobre 2015 ha comunicato al consolato generale italiano a Casablanca che l’anziano, per accorciare le distanze culturali, si era convertito all’Islam come atto d’amore. Ovviamente sempre a sua insaputa. S. GAR. © RIPRODUZIONE RISERVATA __Mercoledì 29 giugno 2016__