La fragilita accolta - Il blog di arenapetri.it
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L’ESEMPIO: LA VITA OLTRE IL DOLORE. LA FRAGILITA’ E LA FELICITA’ di Davide Penna Sabato 17 maggio nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie, in occasione della festa patronale, l’associazione culturale Arena Petri, e il Movimento per la vita di Genova, (rappresentate dai rispettivi presidenti Davide Penna e Luca Mazzolino) hanno presentato il nuovo libro di Enzo Melillo, giornalista del tg3 Liguria, “La farfalla nel bozzolo d’acciaio”. Il libro, che parla della storia di Giovanna Romanato, dal 1956 in un polmone d’acciaio a causa della poliomelite, è stato presentato all’interno del ciclo organizzato da Arena Petri, Felicità e libertà. Che posto assume il libro in questo ciclo? Perché comprendere la presentazione all’interno di una riflessione sulla felicità e sulla libertà? Perché la proposta dell’associazione è di capire la felicità e la libertà nel loro essere espressione della comunione e della fragilità. Comunione, ovvero la relazione tra diversi che si riconoscono uguali nella reciprocità e nella gratuità, e fragilità, parola sempre più rifiutata dall’occidente, sono le dimensioni che riflettono la vita di Giovanna. Pur nella sua grave malattia, con tutte le conseguenze di cui lei stessa avrebbe fatto a meno, lei ha saputo trasmettere luce a tutte le persone che le stanno vicino, ha saputo creare un circolo virtuoso di bene, grazie a cui chiunque va a trovarla ne esce rigenerato e arricchito, a sua volta, di gioia e speranza. Il libro ha saputo cogliere e trasmettere questa dimensione liberante della comunione, dei legami creati da Giovanna, poiché le interviste non coinvolgono solo lei, ma tutte le persone che in questi anni le sono stati vicino, tra cui Lorella Cuccarini (che ha scritto anche la prefazione), Massimo Maccarone (ex calciatore della Sampdoria), il dottor Henriquet. Ecco il messaggio profondo del libro e della vita di Giovanna: riusciamo a vivere la pienezza della vita, la felicità, nel fare della nostra fragilità il ponte verso gli altri. Siamo di fronte, così, a un libro che fa vera cultura, nel senso autentico e profondo del termine, ovvero ciò che accresce, coltiva, e custodisce l’umanità che è in noi. Esso non è una rappresentazione idealizzata della vita, infatti traspare la sofferenza che inevitabilmente è presente nella quotidianità di Giovanna; tuttavia, nella visione realista, Enzo Melillo ci mette a contatto con la realtà di Giovanna, con la sua capacità di vivere giorno per giorno, di trovare nell’altro qualcuno con il quale trasformare l’ostacolo in risorsa. Come esprime perfettamente la bellissima copertina (disegnata da Davide Battaglia), dove spicca la farfalla colorata su un campo bianco e nero, la vita acquista senso se riusciamo a vivere con fede che il bozzolo, nonostante tutto, si possa trasformare in una splendida farfalla e spiccare il volo. Un’ulteriore nota di merito per l’autore consiste nell’aver dato la possibilità a tutti noi di coinvolgerci in questa rete virtuosa, in questo circuito di bene che è la vita di Giovanna: acquistando il libro la si aiuta concretamente, perché i diritti d’autore sono devoluti interamente da Enzo a lei.