PROGETTO SCUOLA PARTECIPATA classi prime

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PROGETTO SCUOLA PARTECIPATA classi prime
anno scolastico 2015-16 scuola primaria G.Rosa classi prime
SCUOLA PARTECIPATA 2
Lunedì 25 gennaio si è svolto il secondo incontro del progetto SCUOLA PARTECIPATA,
che si propone di coinvolgere attivamente i genitori nel lavoro scolastico. Nel corso
dell'incontro sono stati presentati:
- la progettazione di 'ricerca'
- il percorso in atto di italiano e matematica.
Nel corso dell'incontro sono stati illustrati suggerimenti su attività da svolgere a casa che
potessero utilmente affiancare la progettazione degli insegnanti.
All'incontro erano presenti gli insegnanti delle classi prime e 25 genitori
ITALIANO
A QUESTO PUNTO IN CLASSE PRIMA….
Per l’apprendimento della lingua scritta sono fondamentali le abilità metalinguistiche e fonologiche. Per
leggere e scrivere il/la bambino/a deve prestare attenzione all’aspetto sonoro delle parole per poterle
analizzare e tradurre in un codice scritto. Per riprodurre, infatti, graficamente (per iscritto) una parola è
necessario analizzarla nei suoi componenti. La competenza fonologica è la capacità di riflettere sulla lingua
orale, sulla forma della parola, indipendentemente dal significato.
Esercizi e giochi che sviluppano la competenza fonologica riguardano:
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riconoscimento e riproduzione di rime;
riconoscimento di sillaba uguale in parole diverse;
manipolazione di sillaba iniziale, finale e intermedia;
riconoscimento di suono iniziale e/o finale di parole;
distinzione dei suoni simili (D/T – V/F)
sintesi sillabica (individua la parola sentendo pronunciare le sillabe staccate);
spelling (individuazione dei fonemi che compongono la parola);
tapping (batti tanti colpi, quanti sono i suoni della parola);
sintesi fonemica (individua la parola sentendo pronunciare i fonemi staccati);
individuazione dei suoni di una parola organizzandoli dall’inizio alla fine.
I bambini imparano a leggere e a scrivere in tempi e modi diversi: alcuni imparano spontaneamente o
attraverso l’insegnamento, altri possono avere uno scarso rendimento scolastico dovuto a difficoltà
temporanee. L’osservazione e la rilevazione delle difficoltà degli alunni è importante per modificare
l’approccio didattico-metodologico e per evitare che eventuali insuccessi si ripercuotano sul piano della
motivazione, degli interessi e dell’immagine di sé di ciascun/a alunno/a.
Gli errori compiuti dai bambini possono essere ricondotti a: difficoltà ad effettuare un’adeguata
segmentazione o analisi fonologica della parola; difficoltà a mantenere in memoria la sequenza fonologica
per poterla tradurre graficamente in modo corretto; difficoltà a tradurre correttamente la conversione
fonema/grafema (il suono in simbolo); povertà lessicale: non conoscendo il significato della parola si
sovraccarica la memoria per fare l’analisi della parola; difficoltà a memorizzare e applicare le regole
ortografiche.
Si indicano alcuni esercizi che possono essere svolti a casa, nei momenti liberi, in auto, …..
GIOCHI FONOLOGICI
ROBOTTINO. Il/la bambino/a deve imitare il modo di parlare di un robot facendo lo spelling delle parole.
Esempio: rana, r-a-n-a.
E’ ARRIVATO UN BASTIMENTO CARICO DI …. Si può utilizzare la lettera iniziale (esempio: “E’ arrivato un
bastimento carico di B”), oppure la prima sillaba (esempio. “E’ arrivato un bastimento carico di BA”) della
parola che deve trovare il/la bambino/a. Si possono fare delle gare in famiglia: viene eliminato dal giro chi
non riesce a dire più nessuna parola.
DOMINO Il genitore pronuncia una parola facile possibilmente bisillaba (to-po) o trisillaba (ba-na-na) piana
(senza letterine ponte, esempio ca-m-po), il/la bambino/a deve individuare la sillaba finale con la quale
deve cominciare la parola che deve dire, poi la stessa cosa deve fare il genitore. Il gioco può essere svolto
passando da parole a frasi.
INIZIA COME… Il/la bambino/a viene invitato/a dire una parola che inizia come …. Gufo, pane, ….
LE RIME. Il genitore dice una parola e il/la bambino/a deve trovare una o più rime.
LE CARTE Dai giornali si possono ritagliare delle immagini di oggetti, frutta, verdura, giocattoli,….da incollare
su cartoncini che possono diventare carte da gioco con le quali fare raggruppamenti di oggetti che
cominciano con…., finiscono con…., non cominciano con…., non finiscono con…. Si possono creare dei
gruppi di carte con figure che iniziano con la stessa lettera/sillaba e uno o più intrusi (che iniziano con
lettere/sillabe diverse) che il/la bambino/a deve trovare.
TRASFORMA PAROLE Il trasforma parole modifica i nomi da piccoli a grandi e viceversa. Esempio pallapallina; palla-pallona; casa-casina; casa-casona,…
GIOCO DEI COLORI Si hanno a disposizione dei cartoncini colorati. Il/la bambino/a sceglie un cartoncino e
deve dire una o più parole che iniziano con la lettera/sillaba iniziale del colore scelto (esempio: cartoncino
verde - vento, vela,…).
GIOCO DEL MAGO Il mago deve trasformare le parole: per fare le sue magie deve aggiungere o togliere
lettere e/o sillabe da una parola per ottenerne una nuova. Esempio: palla, s-palla; palla, pala; porto-orto,…).
LA CASA Il genitore scrive una parola con lettere mancanti e il/la bambino/a deve indovinarle. Ad ogni
errore si disegna una linea per costruire una casa. Quando il disegno della casa è terminato (si
possono fare anche porte e finestre), il genitore rivela la parola. Per evitare che il bambino perda può
dare degli aiuti.
IL PUZZLE DI SILLABE Si mettono in disordine le sillabe che compongono una parola e si invita il bambino a
rimetterle in ordine es: NO NI PA (PANINO)
IL PUZZLE DI PAROLE Si mettono in disordine le parole che formano una frase e si invita il bambino a
rimetterle in ordine. (Far notare che l’ultima parola ha vicino il punto). Es: DELFINO MARE. IL SALTA NEL (IL
DELFINO SALTA NEL MARE.)
ALTRI CONSIGLI
Fare leggere tutti i giorni circa 10 minuti.
Lavorare con le lettere mobili (ritagliate dall’alfabetiere, fatte di cartone,…).con la lavagna magnetica
Leggere e raccontare fiabe, storie, racconti,….. per potenziare l’ascolto e se sono brevi farli raccontare anche
dal/la bambino/a.
Avere in casa o prendere dalla biblioteca libri di ogni tipo, vanno bene anche quelli senza parola dove è il/la
bambino/a a doverle raccontare seguendo le immagini e le illustrazioni.
INOLTRE
Per la scrittura, manterremo ancora per un po’ lo stampato maiuscolo prima di passare allo stampato
minuscolo, perché: è un carattere composto da segni facili da realizzare (aste orizzontali, verticali e
diagonali, da cerchi e semicerchi); le lettere sono sempre identiche; la separazione delle lettere favorisce la
ricerca di corrispondenza suono-segno. Si passerà allo stampato minuscolo, come carattere per leggere e
perché aiuta al passaggio al corsivo.
Il corsivo è un carattere più difficile perché è composto da segni irregolari e difficili da smontare in segmenti
distinti, ci aiuta a scrivere più velocemente e ha valore estetico, ma non è indispensabile a livello
comunicativo. Verrà presentato quando i bambini avranno acquisito le abilità fondamentali per affrontarlo.
In questi casi, anticipare i tempi non serve.
Gennaio 2016
la maestra di italiano
MATEMATICA
Nel lavoro di matematica si sta progressivamente allargando l'ambito numerico, anche per offrire occasioni
significative di applicazione dei concetti collegati al confronto tra numeri (“è maggiore di”, “è minore di”, “è
uguale a”) e all'ordinamento. E' stata introdotta la LINEA DEI NUMERI come strumento per concretizzare la
natura 'ordinata' dei numeri.
Via via si stanno usando sempre più 'famiglie' di numeri con due cifre (i numeri 'mezzani').
Per questo, risulta molto utile l'uso dei materiali della TOMBOLA.
Con questi materiali (il tabellone, le cartelle, le palline con i numeri) è possibile sviluppare attività di 'gioco'
molto utili.
anno scolastico 2015-16 scuola primaria G.Rosa
classi prime
GIOCARE CON LA TOMBOLA
Ecco alcuni giochi con i materiali della tombola che possono essere molto utili per
affiancare il lavoro di matematica che stiamo svolgendo a scuola. Sono giochi semplici,
che permetteranno a vostro/a figlio/a di esercitarsi in modo divertente.
Per giocare serve soltanto una normale tombola (il tabellone, le cartelle, i numeri).
Si consiglia di fare i giochi solo se anche vostro/a figlio/a li fa volentieri e si diverte, senza
viverli come un obbligo scolastico in più (la cosa vale anche per voi, ovviamente…).
Ricordate infine che il gioco è bello quando dura poco e non ha ruoli ‘fissi’ ma permette a
tutti i giocatori di dirigerlo a turno.
Buon divertimento
CHE NUMERO E’ ?
Si può giocare in due o più giocatori. Un giocatore pesca un numero e chiede: “Che
numero è ?”. L’altro (o gli altri) giocatore/i deve provare a leggerlo. Si può anche giocare
con il tabellone, indicando un numero.
TROVARE UN NUMERO
Si può giocare in due. Uno dei giocatori dice un numero (tra uno e novanta) e l’altro
giocatore prova a cercarlo. Potrebbe cercarlo nel tabellone oppure tra i numeri. Una
variante del gioco: davanti al tabellone dite: “Vedo… vedo… il trentaquattro. Dove è?”.
L’altro giocatore deve trovarlo e indicarlo. E’ utile chiedere di leggerlo.
LE FAMIGLIE DI NUMERI
Si può giocare in due. Un giocatore sceglie una ‘famiglia’ di numeri (es: la famiglia del
trenta) e l’altro giocatore deve cercare tra i numeri quelli di quella famiglia (e solo quelli).
NUMERO PIU’ ALTO / PIU’ BASSO
Si può giocare in due o in più giocatori. Ogni giocatore pesca a caso un numero (senza
guardare). Poi si mostrano i numeri pescati, si leggono e vince chi ha il numero più alto (o
più basso). Chi ha vinto prende i numeri pescati. Alla fine si contano i numeri vinti.
CONTARE
Si può giocare in due. Un giocatore prende una manciata di numeri e chiede all’altro
giocatore di contarli ad alta voce (e intanto controlla se sta contando ‘giusto’). Una variante
del gioco: si può anche chiedere all’altro giocatore: “Dammi… quattordici numeri”.
GIOCARE A TOMBOLA
Ovviamente, si può anche giocare semplicemente a tombola. Variando i ruoli (chi tiene il
tabellone?) e ricordandosi di mettere qualcosa in palio per i vincitori di cinquina e tombola.
NESSUN GIOCO / TANTI GIOCHI
A volte non c’è bisogno di organizzare nessun gioco. Lasciate semplicemente la tombola a
portata di mano di vostro/a figlio/a e sarà lui/lei, quando vuole, a giocarci come preferisce.
I bambini hanno una grande e spontanea facilità ad ‘inventarsi’ un gioco. Meglio ancora se
sono con altri bambini…
gennaio 2016
ins. matematica