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La rivista della cannabis dal 1985 GRATIS Numero 2 - 2016 11 Di grande utilità per valutare i caratteri ermafroditi 33 Auto White Widow 49 73 Il nettare degli dei Qualche dritta sul training delle piante 18+ Solo per adulti. Soft Secrets viene pubblicato sei volte all’anno dalla Discover Publisher BV, Paesi Bassi È necessario parlarne! AMSTERDAM Lo scorso 2 febbraio, in conferenza stampa alla Camera, è stata presentata la petizione in materia di politiche sulle droghe promossa da una compagine di associazioni impegnate sul tema. A Buon Diritto, Antigone, Associazione Luca Coscioni, CGIL, CILD (Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili), CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Comunità di San Benedetto al Porto (Genova), Forum Droghe, ITARDD (Rete italiana per la Riduzione del Danno), La Società della Ragione, LegacoopSociali, LILA, Possibile e Radicali Italiani, si sono rivolti ufficialmente al Governo un intervento decisivo sulle politiche sulle droghe nel nostro paese. white berry • sensi-star • delahaze • pandora • belladonna • wappa • allkush • atomical haze • ice cream • nebula Nessun governo di questa legislatura si è infatti assunto la responsabilità di convocare la VI conferenza nazionale sulle droghe, per fare il punto sulle avvenute modifiche legislative e per definire le priorità penali e socio-sanitarie in materia di sostanze e dipendenze. Il tempo per ottemperare a questo obbligo di legge ci sarebbe, quello che le associazioni hanno preteso con la loro prtizione è che il Governo dia un segno di chiara volontà politica e la smetta di tergiversare. Da anni non viene assegnata la delega in materia di dipendenze ed è dal 2009, ancora sotto l'era della Fini-Giovanardi, che viene disatteso l’obbligo di convocazione della conferenza nazionale prevista dalla legge. Nel testo presentato ufficialmente alla Camera si parla anche molto di cannabis. Sul versante della cannabis terapeutica, si chiede soprattutto di adeguare la produzione dello Stabilimento farmaceutico di Firenze alle reali esigenze dei malati del nostro paese, e di dare impulso alla prescrivibilità della cannabis utile, secondo la più recente letteratura scientifica, per la cura di un numero di patologie sempre più ampio. Per quel che riguarda invece il dibattito più generale sulla cannabis (anche ad uso ludico), le associazioni invitano il governo a facilitare il percorso di discussione parlamentare delle numerose proposte di legge sulla cannabis, a partire da quella dell’intergruppo per la cannabis legale e da quella di iniziativa popolare depositata a novembre scorso, ma anche di allargare lo sguardo verso una revisione generale del Testo Unico sugli stupefacenti che ormai risale a 27 anni fa. Infine i promotori chiedono a Governo e Parlamento di dare piena attuazione agli impegni assunti ad aprile scorso all’Assemblea generale dell’ONU sulle droghe (UNGASS), anche in vista della prossima sessione prevista per il 2019. Per Valentina Calderone, direttrice dell'associazione A Buon Diritto «legalizzare è la giusta via dopo le ampie conferme, prima tra tutte quella della Direzione Nazionale Antimafia, che il proibizionismo ha fallito. Legalizzare la cannabis significa maggior sicurezza, diminuzione della criminalità e introiti garantiti per le casse dello Stato. Non si capisce perché, allora, il Parlamento non metta da parte posizioni ideologiche e non si affretti a discutere in aula e approvare una legge che è, prima di tutto, una grande dimostrazione di responsabilità verso tutti i cittadini». Governo, se ci sei, batti un colpo! Giovanna Dark ® Cream Caramel® (SWS04) PURPLE ORANGE CBD 3 EDITORIALE L’ULTIMO DEI SAMURAI L’arcipelago giapponese è composto da piú di seimila fra isole ed isolette che da millenni galleggiano nel lontano mare d’oriente. Essendo spesso, tali isole, localizzate a grandissima distanza l’una dall’altra, terminata la seconda guerra mondiale si verificò un fenomeno che potremmo descrivere come l’Insensata Difesa ad Oltranza di terre che non avevano più alcun motivo di resistere: l’Imperatore infatti aveva già firmato la resa, la bomba atomica aveva sancito la fine del conflitto globale ed ai sopravvissuti restava credere nel miracolo della vita, seppellire il passato ed incamminarsi verso una nuova normalitá. Il soldato giapponese della guarnigione sperduta sull’isola di Goraraima però, non voleva arrendersi, non sapeva farlo: irriducibile ed antistorico, pretendeva menare innanzi una battaglia nella quale lui solo credeva, ma non per orgoglio, non per coraggio, il fatto era che il nostro militare non sapeva fare altro che la guerra e non conosceva nient’altro al di fuori di questa. Ecco, l’ultimo dei samurai dei giorni nostri è il Governo italiano che, in un tempo nel quale la fine dell’aberrante guerra alla marijuana sta diventanto patrimonio mondiale, s’intestardisce a non voler credere a quello che vede e, come per la paura di poter incamminarsi verso un nuovo sentiero, preferisce rimanere ancorato ad una certezza illusoria, di comodo che costringe il suo popolo a soffrire pene che non hanno più nulla di attuale, sofferenze che non hanno più la men che minima ragione di essere. Pretendendo di difendere la salute pubblica, ad esempio, le forze dell’ordine entrano negli istituti scolastici con i cani antidroga: il fatto che si possa rinvenire qualche spinello all’interno delle classi viene considerato un’attività prioritaria, un’attività per la quale paghiamo le imposte e così, s’interrompono le lezioni, si scandagliano zaini e zainetti e nel caso si trovi qualcosa? Lo studente è portato via, segnalato all’autorità e umiliato di fronte ai compagni. È paradossale, ma ineludibile, con le nostre tasse foraggiamo un sistema repressivo basato su una guerra finita. Solo noi anti proibizionisti ce ne rendiamo conto? Royal Queen Seeds ha incrociato la sua celebre Amnesia Haze, una delle Haze più prestigiose di Amsterdam, con la sua Skunk e l’ha reincrociata con una varietà autofiorente. Il risultato è una straordinaria varietà femminizzata autofiorente che si può coltivare e raccogliere in sole 12 settimane. La Royal Haze Automatic ha tutto ciò che cercate in un’autentica varietà Haze, ma non comporta le difficoltà legate a un’altezza più importante e a periodi di fioritura più lunghi. E sapete qual è la parte migliore? Ha lo stesso sapore di una Haze regolare. È la varietà perfetta per i coltivatori che amano la Haze, ma che sono alla ricerca di un ciclo di crescita più rapido. Genetica: Amnesia Haze x Skunk#1 x Ruderalis Dal seme al raccolto: da 12 a 13 settimane Raccolto: fino a 200 g per pianta Sapore: vero Haze sativa Effetto: Molto attivo Banca di semi: Royal Queen Seeds Royal Haze Auto La Royal Haze raggiungerà un’altezza compresa fra i 60 e i 100 cm. Le dimensioni compatte e la veloce fioritura permettono di coltivare la Royal Haze Automatic molto più velocemente di una varietà Haze non automatica, anche in outdoor nei Paesi dell’Europa del Nord. Se coltivata nelle giuste condizioni, ogni pianta in generale produce all’incirca 180 g. Lo scorso 13 febbraio a Lavagna, in provincia di Genova, dopo un controllo scolastico, un ragazzo di sedici anni si gettava dal terrazzo mentre i finanzieri ne perquisivano casa. Non ci sono parole per descrivere questa tragedia, solo cordoglio e l’amarezza inaudita che ci rende consapevoli di essere martiri: vittime cresciute nella cerniera fra il finire di un’epoca e l’inizio della successiva. Parliamoci chiaro: che senso ha ancora la repressione della produzione di cannabis per consumo personale? A chi disturba la sua detenzione personale? Si tratta forse di pericolose minacce al consorzio democratico del nostro paese? Siamo consumatori responsabili ed informati, non è semplice prenderci per il naso. Che il Governo continui a recare danno ai propri cittadini non solo non ha ormai piú alcuna giustificazione storica, etica ed economica, ma nemmeno dal punto di vista del rapporto fra risorse adottate e risultati ottenuti, regge il vaglio di un’analisi condotta in buona fede. Ormai lo hanno detto tutti, non solo noi antiproibizionisti, ma qualunque persona abbia affrontato l’argomento con senno di causa, sa che la rotta è tracciata, si tratta solo di comprendere come vorremmo vedere il nostro modello italiano. Se la cannabis fosse legale le forze dell’ordine focalizzarebbero la propria attenzione su altri aspetti del vivere comune, è doloroso pensare che certi drammi si sarebbero potuti evitare con una legislazione differente. Per questo motivo da queste colonne tanto autorevoli per il mondo antiproibizionista vogliamo rivolgere un appello al nostro ultimo dei samurai: “Esci dalla trincea, deponi le armi, ascolta e confrontati con la società civile, in fondo non hai nulla da perdere, perché nonostante il passato, un tempo di prosperità e benessere ci attende. Prima compierai questo gesto, piú solide saranno le tue credenziali quando la pace tornerà a regnare fra noi consumatori e produttori di cannabis”. Buona primavera a tutti i pollici verdi d’Italia! di Carlos Rafael Esposito 4 LETTERE DAI LETTORI / [email protected] Attenzione lettori italiani! Volete vincere semi FEMMINIZZATI di 6:((76(('6"0DQGDWHFLXQDIRWRJUDȴD della vostra stanza di coltura o della vostra miglior pianta di cannabis, dove si veda chiaramente una copia di Soft Secrets. SWEET SEEDS vi manderà una confezione GDVHPLIHPPLQL]]DWL6HQHOODIRWRJUDȴD GRYHVVHURȴJXUDUHDQFKHODYRVWUDEHOlissima moglie o ragazza che indossano un micro bikini sexy o dell’intimo molto allettante, riceverete una confezione 2 x GLVHPLIHPPLQL]]DWL/DIRWRJUDȴDGHO mese riceverà una confezione 3 x 3 di semi femminizzati di prima qualità! Il tutto è un omaggio di Soft Secrets Europa e SWEET SEEDS! Ciao, vi invio la mia prima produzione ottenuta lo scorso DJRVWR6LWUDWWDGLWUH$872%20%DXWRȴRUHQWLJLRUQL di vegetazione outdoor con fertilizzanti Biogrow e Biobloom. 100 grammi di resa. Trattandosi della mia prima produzione sono molto soddisfatto e alcuni miei amici più esperti mi hanno detto che è ottima. Mi spiace solo che DOODȴQHODPLDFRQVRUWHVLVLDWLUDWDLQGLHWURHQRQDEELD voluto comparire nelle foto. Spero che mi mandiate lo stesso i semi, così ci riprovo anche quest'anno. Gma 0DQGDWHOHYRVWUHIRWRJUDȴHYLDHPDLO a [email protected] o mandatele alla nostra PoBox. Fate attenzione: il materiale verrà gestito con la massima discrezione. Non pubblichiamo foto sfocate e non ci SLDFFLRQROHIRWRJUDȴHGLSLDQWHLQIDVH vegetativa. Vogliamo vedere grosse cime e belle donne! Buona fortuna! E-mail: [email protected] Belle piante ma sarebbero potute diventare più grandi. Sembra che si siano allungate nella fase iniziale, il che indica mancanza di luce. Quando si coltivano delle piante sul balcone, assicurati di girarle verso il sole ogni giorno, in modo tale che entrambi i lati ottengano la stessa quantità di luce. Queste sono le auto Haze di Dinafem che mi avete spedito. Coltivate in terrazzo con substrato Bio Bizz All Mix e la linea completa di fertilizzanti Bio Bizz. Non potevo chiedere di meglio: la natura fa il suo corso e anche l'amore. D. Auguri di buon natale a tutta la redazione di Soft Secrets. Vi presento la mia splendida girl in compagnia di 3 Lemon Skunk DNA Genetics e una Delahaze di Paradise Seeds. Sono cresciute in cocco e perlite con fertilizzanti Canna Cocco A+B e nient'altro. Grazie per tutto quello che ci insegnate! Bangi Bangi Bangi Bangi? Preferiamo Bunga Bunga! Tieni tua moglie in quella posizione, stiamo arrivando per alcune dritte sulla coltivazione e consigli personali. Si vede che hai già potato le cime e questo VLJQLȴFDFKHLOUDFFROWR arriverà presto. Tuttavia, la pianta è troppo verde per il raccolto. Le foglie devono essere JLDOODVWUHQHOOHIDVLȴQDli. Smetti di alimentare le piante 1 settimana prima di tagliarle e smetti d’irrigare 2 giorni prima. In questo modo, la pianta utilizzerà tutta l’energia rimasta per produrre più THC. ® DINAMED “LA PRIMA VARIETÀ 100% TERAPEUTICA DI DINAFEM” Sono sempre più numerosi gli studi che portano alla luce le proprietà terapeutiche della cannabis e, più precisamente, del CBD. Perciò, abbiamo deciso di creare Dinamed, la prima varietà non-psicoattiva del nostro catalogo che soddisferà i bisogni delle persone che vogliono consumare la cannabis solo a scopo terapeutico. Grazie all’uso di tecniche di breeding molto ricercate e a un lavoro di laboratorio assai meticoloso, Dinamed è una pianta molto stabile ad elevato contenuto di CBD, tra il 10% e il 13%, e livelli di THC molto bassi che non superano l’1%. Oltre a guarantire l’assenza di qualche tipo di effetto psicoattivo, permette agli utenti di godersi le proprietà terapeutiche del CBD che agisce, tra l’altro, come rilassante muscolare, come anticonvulsivante, come antipsicotico o come antiemetico. L’usuario ricreativo può anche gustare il suo squisito sapore di arancia, dolce e fruttato, mentre il suo effetto rilassante e sedativo scorre attraverso il suo corpo. www.dinafem.org 6 WWW.BOTANICAURBANA.COM rate 32 Via Galla ilano 20151 M 4931483 -3 02 l. te io Folli 6 Via Egid ilano 20134 M 1711419 tel. 02-2 NA.COM NICAURBA WWW.BOTA Ciao, vi presento le mie fantastiche Industrial e Critical 2.0 a soli 10 giorni dalla raccolta. Homebox 2.00 x 2.00 con 4 lampade HPS da 400 watt. Fertilizzanti linea Grotek. E ovviamente la mia bad girl: la vera grower! Wow! Bellissime piante e bellissima ragazza! La prossima volta alza bene lei e tieni le tue pianticelle basse. Delle piante basse e cespugliose ti daranno un raccolto maggiore rispetto a delle piante alte e grosse indoor. Si vede dalle tue piante che hanno lottato fra di loro per accaparrarsi la luce. Un setup SOG (molte piante piccole in vasi piccoli) con un canopo omogeneo eviterà il problema. Un bacione alla tua signorina! 7 Ciao redazione di Soft Secrets! Vi allego le foto delle mie donne! 4 super Lemon Haze che mi hanno dato tanta soddisfazione per essere il mio secondo ciclo assoluto e la mia ragazza. Spero vi piacciano! Anonimo Carissimo, la lampada è appesa un po' troppo in alto rispetto alla tue Lemon Haze. È per questo che sono diventate così alte e slanciate, quando avrebbero in realtà potuto essere PROWRSL»ȴWWHHFHVSXJOLRVH2OWUHWXWWRFRV®IDFHQGROHSDUWLEDVVHGHOODSLDQWDQRQULFHvono quasi alcuna illuminazione. Ad ogni modo sembra decisamente un buon raccolto, perciò che ci frega? La tua ragazza è un incanto! WWW. PARADIS E- WWW .P SE- SEEDS.COM ADI W AR OM DS.C SEE OM EST FIN ED SOELLECTION C PREMIUM STRAIN COLLECTION Le genetiche di Paradise Seeds regalano grandi risultati come si può vedere dalla foto, che mostra l’enorme piantagione della Fondazione Daya, produttore con licenza medica riconosciuto in Cile. ADISE- SEED . PAR S.C WW La gamma di prodotti Paradise Seeds offre più di 30 varietà, che includono le Autofiorenti, Femminizzate e ricche in CBD. Abbiamo guadagnato la reputazione di produrre grandi varietà e semi completamente organici. Le nostre varietà sono utilizzate in tutto il mondo, offrendo la stabilità necessaria per prodotti ed estrazioni ad uso medico. 10 Buongiorno, in allegato trovate foto di A.M.S. della GreenKRXVHDOODȴQHGHOO RWWDYDVHWWLPDQDGLȴRULWXUDVRWWRXQD lampada LED cinese da 600w nominali, consumo reale 278w e la mia ragazza, nonché una copia del vostro fantastico JLRUQDOH6SHURODSXEEOLFKLDWH$XJXURQLDWXWWRORVWDGD un vostro accanito lettore di nome Giuseppe. ΖQHHWWLQRQVLYHGHQXOODGHOOHSLDQWHPDLOIDQWDVWLFRIRQGRschiena della tua ragazza è proprio una bella vista. Possiamo dare un morso? Elisa Un saluto alla redazione. Vi mando la foto delle nostre due piante, una Opium e una Wappa della Paradise 6HHGVFROWLYDWHRXWGRRUHIRWRJUDIDWHPHQWUHULFHYRQRȊOHFXUHȋGHOODPLDUDJD]]D/HSLDQWHUDFFROWHDȴQH RWWREUHVRQRVWDWHWUDWWDWHLQIDVHYHJHWDWLYDVRORFRQDFTXDHVROHVLFLOLDQRLQIDVHGLȴRULWXUDFRQ%LR1RYD H+HVL%RRVWHOHXOWLPHGXHVHWWLPDQHFRQ1DWXUDO3RZHUHULVFLDFTXRȴQDOH/DIRWRªVWDWDVFDWWDWDVXELWR prima della raccolta, le abbiamo già provate e la Opium è la mia preferita: regala viaggi incredibili! Buon lavoro! Speriamo di vedere la nostra foto pubblicata sul vostro splendido giornale e di vincere i fantastici semi! Anonimo Grazie per la splendida foto! La pianta sulla sinistra sembra un po' troppo piccola per il vaso in cui è stata messa, un trapianto troppo precoce o magari qualche ritardo nello sviluppo dovuti a fattori di stress? In generale la pianta deve calzare a pennello nel suo vaso, altrimenti vuol dire che qualcosa è andato storto. 11 COLTIVA CON MR. JOSE FIORITURA PRIMAVERILE E TENDENZE INTERSESSUALI DI GRANDE UTILITÀ PER VALUTARE I CARATTERI ERMAFRODITI I coltivatori che sfruttano la coltivazioni primaverile in genere apprezzano le caratteristiche particolari di un prodotto maturato sotto un sole sempre più intenso, senza patire le condizioni estreme dell’estate. Il potenziale incomparabile della fioritura outdoor all’inizio della stagione per individuare fino alla minima tendenza intersessuale, è il grande valore aggiunto di questo tipo di coltura, per la selezione di esemplari. La coltivazione in climi miti permette di verificare con facilità come la fioritura primaverile sia estremamente utile perché, In determinate circostanze, consente alle piante di esprimere qualsiasi tendenza intersessuale che possa aver tenuto nascosta fino a quel momento. Ciò permette di sfruttare la coltivazio- Da un lato, la fioritura primaverile mette alla prova l’idoneità delle piante madre che si conservano per la coltura con talee. Le condizioni controllate della coltivazione indoor e l'adattamento naturale delle piante alla coltivazione stagionale all'aria aperta possono portare al rischio che vari stress, prendendo alla sprovvista i coltivatori e mettendo a repentaglio l’integrità della loro coltivazione. Di conseguenza, una valutazione esaustiva degli esemplari selezionati per la riproduzione asessuata o talee, è la soluzione più consigliabile, soprattutto, quando si tratta di piante derivanti da semi femminizzati o il cui corredo genetico comprende varietà con tendenze intersessuali note. Far crescere o produrre semi costituisce il campo d’azione in cui la fioritura primaverile dimostra il suo pieno potenziale, come strumento per valutare i caratteri ermafroditi degli esemplari selezionati. La stabilità delle piante da semi che LA FIORITURA PRIMAVERILE METTE ALLA PROVA L’IDONEITÀ DELLE PIANTE MADRE CHE SI CONSERVANO PER LA COLTURA CON TALEE ne primaverile per determinare la resistenza all’ermafroditismo delle piante destinate alla riproduzione, che sia sessuata o asessuata. Selezione di Amnesia Cookies testata in fioritura primaverile. gradi di tendenza intersessuale passino inosservati. Questi caratteri si esprimeranno non appena si verificano le circostanze necessarie di vengono prodotte utilizzando questi esemplari dipende da questo e, come avviene nella selezione di pianti madre dedicate alla riprodu- zione asessuata, individuare qualsiasi tendenza intersessuale è fondamentale per selezionare progenitori affidabili quando si utilizzano varietà femminizzate o piante con precedenti ermafroditi. Caso pratico: Amnesia Cookies Amnesia Cookies è un incrocio della talea Amnesia Haze nota come Core, proveniente dall’Olanda e la talea Forum de Cookies, originaria della baia di San Francisco, nel nord della California. Anche se di solito i coltivatori ottengono buoni risultati con i semi femminilizzati di questa varietà, abbiamo sentito di un caso in cui alcuni esemplari hanno manifestato caratteri ermafroditi con diversi fattori di stress. Già prima che i semi femminilizzati diventassero popolari, si dava per scontato che praticamente qualsiasi pianta di cannabis potesse manifestare caratteri ermafroditi una volta sottoposta a determinati livelli di stress. L’intersessualità è un aspetto complesso e sottile della cannabis. Per continuare a progredire nella conoscenza di questo tratto, abbiamo avviato un processo di selezione con 30 semi. Un coltivatore si è incaricato di questi semi, facendo in modo che l’intero ciclo di vita delle piante da semi si sviluppasse in livelli di stress molto elevati, per le pratiche convenzionali e di fertilizzazione intensiva che questo col- Varie talee delle stesse piante piantate in vasi da un litro. Nessuna di queste ha mostrato il benché minimo segno di ermafroditismo 12 La primavera altera tivatore applicava sistematicamente in un ambiente ostile indoor. Sulla base della nostra esperienza, una coltivazione in queste condizioni avrebbe messo in evidenza le possibili tendenze intersessuali delle piante, consentendoci d’individuare e di scartare gli esemplari che mostravano un certo grado di ermafroditismo. L’intersessualità sembrava essere una questione di grado, ecco perché abbiamo deciso di conservare i tre esemplari con i tratti più deboli per sottoporli a un test definitivo di fioritura primaverile. Le condizioni che si verificano in questo tipo di coltura consentono di mettere in evidenza persino la più lieve e impercettibile tendenza intersessuale, sebbene per questo sia necessario procedere in modo adeguato. Infatti, i 26 esemplari che sono stati selezionati dopo una germinazione assolutamente riuscita hanno patito qualsiasi situazione di stress sin dall’inizio della coltura: eccesso d’irrigazione, mancanza di aerazione, infezioni da oidio completamente estese e senza controllo…… Quando è stato ridotto il fotoperiodo a 12 ore al giorno per indurre la fioritura, le piante avevano poco meno di due mesi di vita e un aspetto indifferenziato ed eccessivo prodotto dagli elevati livelli di azoto e di altri sali fertilizzanti. Avevamo già messo a radicare le talee di tutte le piante e un mese più tardi, siamo passati alla valutazione definitiva dei caratteri intersessuali. Undici dei ventisei esemplari hanno dato segni di ermafroditismo più o La coltivazione primaverile produce diverse espressioni distintive secondo il potenziale di ogni pianta, come questi calici di più di un centimetro di larghezza LA COLTIVAZIONE DI SEMI COSTITUISCE IL CAMPO D’AZIONE IN CUI LA FIORITURA PRIMAVERILE DIMOSTRA IL SUO PIENO POTENZIALE, COME STRUMENTO PER VALUTARE I CARATTERI ERMAFRODITI DEGLI ESEMPLARI SELEZIONATI meno evidenti. Sei di questi esemplari, circa la metà, aveva prodotto fiori maschio che si erano completamente sviluppati e che erano fertili, alla base dei rami, rilasciando quantità normali di polline. Il resto delle piante con formazioni flore- ali maschio hanno mostrato livelli di intersessualità meno elevati. Abbiamo individuato esemplari con poche infiorescenze maschio non sviluppate e sterili o quasi sterili, in base all’assenza totale o quasi totale di polline che abbiamo riscontrato al loro interno. Abbiamo trovato anche alcuni casi in cui queste piccole formazioni, nonostante sembrava che non sarebbero arrivate ad aprirsi da sole, erano in numero assolutamente trascurabile e contenevano una certa quantità di polline. FLASH PRODOTTI CLOROFILLA CREE 3070 Ogni modulo Clorofilla CREE monta un CREE 3070 con riflettore e lenti secondarie montate su ghiera plastica e facilmente sostituibili. 12 Osram SSL80 sono collocati intorno al COB. I due canali sono gestiti da interruttori separati. Il cabinet è robusto e spartano. Il modulo è fissato su barra profilata e raffreddato a mezzo ventole, dimensionato a sopportare temperature di lavoro anche stressanti. La linea Clorofilla offre un eccezionale rapporto Watt / PAR. L'angolo di emissione è ottimizzato per non disperdere lateralmente e concentra il fascio in maniera decisa. Per coltivazioni di piante basse e propagazione talee le lenti possono essere rimosse ad aumentare l'intensità periferica diminuendo quella centrale. L'assistenza è europea ed offre una garanzia di 24 mesi. Tutte le parti di ricambio disponibili. Emissioni PPFD 2100 a 50 cm di distanza. Tutte le letture per tutti i modelli disponibili nel sito . www.phytolite.com Durante la prima settimana di marzo, abbiamo messo in pratica, ancora una volta, il nostro solito metodo per massimizzare l’espressione dei caratteri ermafroditi nella coltivazione primaverile, che consiste nel travasare in contenitori finali di poco meno di 4 litri degli esemplari radicati e sviluppati indoor in vasi più piccoli e passare direttamente alla fioritura all’aria aperta. Seguendo la nostra filosofia organica di coltivazione, è fondamentale utilizzare una miscela di terra che sia abbastanza ricca, poiché l’intero processo di definizione sessuale durante il primo mese di fioritura si verifica senza fertilizzazione N-P-K aggiunta. Un substrato del tipo all mix di buona qualità è sufficiente in questa situazione. Il risultato, un mese dopo, ha rivelato come sei delle nove piante selezionate e testate avessero un certo grado di tendenza intersessuale. I tre esemplari che erano già stati individuati nella coltivazione indoor del coltivatore commerciale sono apparsi in modo chiaro e accentuato e altri tre esemplari che non avevano espresso nessuna tendenza indoor hanno mostrato caratteri lievi o molto lievi di intersessualità. Come di consueto, il test in collaborazione con la natura ha prodotto i risultati più rigorosi e affidabili per la valutazione definitiva. ® ® www.sweetseeds.com · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · N E · FOT NT E · FOT NT IPENDE OD IPENDE OD Sweet Nurse Auto CBD® San Fernando Lemon Kush® Crystal Candy Auto® Varietà SWS59 Ratio THC:CBD: (1:1-1:2) Raccolta Indoor/Outdoor: 8 settimane dalla germinazione Altezza: 60-110 cm Varietà SWS62 3s+1s 29,90 € Indica/Sativa: 35%/65% 5s+2s 48,90 € Fioritura Indoor: 9 settimane Raccolta Outdoor: fine settembre, inizi ottobre Varietà SWS61 Raccolta Indoor/Outdoor: 8 settimane dalla germinazione Altezza: 70-130 cm 3s+1s 24,00 € 5s+2s 40,00 € · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOVO · NUOV E · FOT NT IPENDE OD E · FOT NT E · FOT NT IPENDE OD E · FOT NT E · FOT NT IPENDE OD E · FOT NT F1 FAST VERSION® FOTODIPENDENTE IPENDE OD IPENDE OD 3s+1s 23,90 € 5s+2s 39,80 € IPENDE OD S.A.D Sweet Afgani Delicious CBD® Indigo Berry Kush® Sweet Skunk F1 Fast Version® 3s+1s 24,00 € Varietà SWS60 Indica/Sativa: 60%/40% 5s+2s 40,00 € Ratio THC:CBD: (1:1-1:3) Fioritura Indoor: 8-9 settimane Raccolta Outdoor: fine settembre Varietà SWS63 3s+1s 26,50 € Indica/Sativa: 60%/40% 5s+2s 44,00 € Fioritura Indoor: 8-9 settimane Raccolta Outdoor: fine settembre Varietà SWS54 Indica/Sativa: 65%/35% Fioritura Indoor: 6-7 settimane Raccolta Outdoor: fine agosto, inizio settembre Pacchetti per la tua collezione IT ATA M LI Semi in Regalo! 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Nel corso di questi anni abbiamo intervistato numerosi pazienti e medici per raccontarvi le potenzialità della cannabis terapeutica secondo i racconti dei malati e le sue applicazioni secondo la parole dei pochi medici sensibili all’argomento. Oggi abbiamo deciso di intervistare due farmacisti, anello nevralgico della catena distributiva del farmaco, che con il loro punto di vista di tecnici, potranno arricchire con elementi preziosi il dibattito per ottimizzare l’accesso a questa medicina sulla quale il dibattito diventa sempre più acceso. I farmacisti che hanno avuto la gentilezza di risponderci sono Matteo Mantovani della farmacia S. Carlo in provincia di Ferrara e Marco Ternelli dell’omonima farmacia in provincia di Reggio Emilia. SSIT Da quanto avete cominciato a distribuire cannabis terapeutica nella vostra farmacia e perché? Matteo Mantovani: Abbiamo cominciato a metà del 2014 e a dire la verità sono state una serie di casualità. Tre anni fa non vi era l’interesse attuale e così, quando il rappresentante farmaceutico è venuto a presentarci il prodotto e siccome siamo preparatori galenici e la cannabis è in tutto e per tutto un preparato galenico e visto che cominciavamo a ricevere le prime richieste, abbiamo deciso di integrarla nell’offerta della nostra farmacia. Marco Ternelli: Appena è stato legale avere la cannabis in farmacia l’abbiamo ordinata, era il febbraio 2013. Mi sono avvicinato a questa terapia perché durante la principale convention farmaceutica di quell’anno, ho assistito ad un simposio condotto dal Dott. Crestani [Ndr. fra i fondatori dell’Associazione Cannabis Terapeutica] che spiegava di utilizzare la cannabis come trattamento, nonostante le numerose difficoltà burocratiche ed economiche che esistevano per accedere a questo farmaco. Venni incuriosito dalla sua introduzione e compresi di essere, come molti, vittima di preconcetti. Così pensai, se è lecito, comincerò a fornirla ai miei clienti. SSIT Quanti clienti avete mensilmente, quando costa questo farmaco e quanto ne avete venduto nel 2016? Matteo Mantovani: Attualmente il costo è di 16 euro al grammo e nel 2016 ne abbiamo venduta poco meno di 10 kg. Per quel che riguarda le richieste è difficile dare un numero, perché dipende dalla tipologia di ricetta (mensile o trimestrale), nel nostro caso, a livello mensile, avremo circa 150/200 richieste. Marco Ternelli: Siamo sui 18 euro per la cannabis di provenienza olandese e sui 15 euro per quella prodotta in Italia. L’anno scorso ne abbiamo venduti 10 kg e su base mensile ricevo in media circa 200 richieste. SSIT Che tipo di prescrizioni fanno i medici? Cosa prediligono per i loro pazienti? Matteo Mantovani: Come prassi vediamo che vengono prescritte, in maniera maggiore, soprattutto ultimamente, estrazioni su base oleosa o alcolica perché, al contrario della vaporizzazione delle infiorescenze utile per togliere il dolore in maniera immediata, l’estratto, andandosi a depositare nelle cellule adipose, permette un rilascio graduale e constante del principio attivo, in maniera da garantire una copertura terapeutica nel corso del tempo e quindi piú utile nei dolori cronici. Ci sono ovviamente casi piú complessi di dolore acuto cronico o dolore oncologico in cui la prescrizione può prevedere entrambi i tipo di somministrazione: sia gli estratti come terapia di base e poi la vaporizzazione per contenere il dolore nell’immediato. Marco Ternelli: Ultimamente, circa l’80% sono per estrazioni in olio o in tintura alcolica, il 15% per cartine pronte alla vaporizzazione e il restante 5% per l’assunzione tramite tisana. Quando abbiamo cominciato il rapporto era all’inverso: c’erano quasi esclusivamente cartine per il decotto che però, con le dosi prescritte dai medici non funzionavano e, da quando nell’aprile del 2014, dopo aver letto il lavoro di Romano e Hazekamp presso la Bedrocan, mi venne in mente di procedere con la preparazione dell’olio (la legge non lo vietava) o con la preparazione di capsule già decarbossilate in stufa e pronte per il consumo, la tendenza è cambiata vista la maggiore efficacia. C’è anche da dire che comprare un vaporizzatore costa molto, molti pazienti non lo gradiscono come maniera di assunzione e visto che il decotto non funzionava, i pazienti cercavano altre maniere di somministrazione. SSIT Perché il decotto non ha efficacia terapeutica? Matteo Mantovani: La classica tisana, soprattutto nelle patologie di grave entità, ha un effetto terapeutico limitato, semplicemente perché i principi attivi della cannabis, essendo liposolubili e non idrosolubili, vengono estratti in maniera più efficace con solventi oleosi o in alcol e quindi, riallacciandosi alla domanda sul tipo di prescrizione, anche grazie alla nostra attività di divulgazione scientifica nei riguardi di medici e pazienti, col passare del tempo le prescrizioni si sono spostate sull’olio. Marco Ternelli: Ti faccio l’esempio di quello che prevedono le indicazioni del Ministero riguardo il decotto e cioé 500 mg di cannabis sciolti in 500 ml di acqua [Ndr. mezzo grammo sciolto in mezzo litro]. Queste quantità rappresentano uno spreco enorme e basta seguire le istruzioni che il Ministero fornisce sul proprio sito per comprenderlo. Su 500 mg di cannabis, diciamo di Bediol, infatti, il principio attivo di THC è di 28mg ma, una volta disciolto in acqua, nel decotto ne resterà solamente un 9,61 mg: un terzo di quello contenuto nell’inforescenza. Se invece si utilizzassero 200 mg di inforescenza decarbossilato estratti con olio, si potrebbero ottenere gli stessi milligrammi di principio attivo utilizzando meno della metà di cannabis. SSIT Fra i vostri clienti ci sono pazienti che decidono di non proseguire la cura con cannabis, perché? Matteo Mantovani: Premettendo che il sistema endocannabinoide quando viene stimolato ha effetti diversi da individuo a individuo, ma anche sullo stesso individuo, la reazione puó essere differente perché vuoi lo stato d’animo, vuoi l’umore o l’alimentazione, al momento dell’assunzione queste variabili aumentano o diminuiscono la biodisponibilità del farmaco, e provocano quindi effetti differenti anche nello stesso paziente. Detto ciò, circa il 30% dei pazienti non prosegue la terapia e fra questi ci sono quelli che non hanno un riscontro positivo, perché gli è stata prescritta una tisana con una posologia omeopatica o perché anche con un dosaggio relativamente alto non hanno trovato alcun beneficio, quelli che, magari dopo la prima prova, non possono più permettersi il farmaco e quelli che non sono a proprio agio con gli effetti collaterali. In particolare i pazienti che non conoscono la sostanza, possono essere spaventati dalla tachicardia, dall’abbassamento della pressione o dall’euforia che il farmaco provoca e che, se si è alle prime armi, può causare anche ansia. Marco Ternelli: Circa il 20% dei pazienti è insoddisfatto degli effetti collaterali psicotropi, del calo di lucidità, delle allucinazioni visive o sonore, soprattutto per gli anziani, o della stanchezza intesa come eccessivo rilassamento. A parte questi pazienti ci sono quelli che interrompono per mancanza di efficacia perché la cannabis non é una bacchetta magica né la panacea di tutti i mali. Poi, come si diceva prima, c’è anche un enorme problema di inefficacia dovuto ai dosaggi prescritti che a volte sono al di fuori di ogni scientificità. Capita di vedere prescrizione che non hanno senso come ad esempio: 25 mg di Bediol in tisana, in questo caso il principio 15 attivo che il paziente assume, se Dio l’aiuta e nel migliore dei casi, sarà di 0,4 mg. Questo è un modo di buttare via i soldi. SSIT Quali sono invece i riscontri positivi? Matteo Mantovani: La maggioranza dei pazienti trae giovamento e posso dire che la cannabis cambia in meglio la vita di queste persone. I piú felici sono quelle che, dopo anni di insonnia, riescono finalmente a dormire, quelli che tolgono le spasticità neuromuscolari, quelli che eliminano CBD adesso riescono a dormire, non hanno più crisi epilettiche, hanno ridotto o dimenticato il dolore. Per la maggiore mi dicono che si sono riappropriati della loro vita. SSIT Avete ricevuto il farmaco prodotto in Italia? Ultimamente sappiamo che vi hanno visitato i NAS cosa è successo? Matteo Mantovani: A fine dicembre ho fatto domanda tramite due buoni acquisto per ricevere il farmaco italiano, l’FM2. Considerando che dobbiamo avere del e siano stati tratti in inganno dalla parola STORE, pensando che si potesse ordinar il farmaco online senza presentazione della ricetta, e dal fatto che sul sito cercagalenica.it alla parola ORDINA pensavano si potesse effettivamente acquistare, mentre, al contrario si trattava solo dell’inoltro di una domanda per avere informazioni. Io mi domando, ma non facevano prima a verificare online loro stessi? Lo Stabilimento militare si è allarmato anche perchè hanno considerato ingenti le nostre richieste, che a loro dire probabilmente avrebbero potuto essere usate con finalitá non terapeutiche e questo modus operandi mi ha NOI FARMACISTI CI METTIAMO DEL NOSTRO MEGLIO, PER AVERE SEMPRE UNA SCORTA DISPONIBILE PER IL BENE DEI PAZIENTI, E POI SONO ANNI CHE DISTRIBUIAMO QUESTO FÁRMACO. il dolore, quelli che riescono ad aumentare l’appetito o che diminuiscono la nausea provocata dalla chemioterapia. Ci sono anche bambini epilettici che grazie alla cannabis passano da 20 crisi al giorno a 2-3 crisi. Marco Ternelli: Quelli che preseguono la terapia mi dicono: “ La cannabis mi ha cambiato la vita.” Prima erano bloccati e adesso si muovono, grazie al MANGO CREAM IND/SAT PRODUCCIÓN magazzino e quindi pianifichiamo gli ordini, avevo domandato 700 grammi. Invece a fine gennaio ne ho ricevuto solo 50 grammi ed insieme al farmaco sono arrivati i NAS a controllare se nella mia farmacia ci fossero illeciti per quanto riguarda la pubblicitá e nella dispensazione della terapia. Ovviamente era tutto a posto, ma il colmo è stato che proprio lo Stabilimento li abbia inviati da noi, sembra allarmato dal fatto che la nostra farmacia sia elencata nel sito “Let’s weed” lasciato una grande delusione. Noi cerchiamo di fare del bene nella legalità. C’è una grande differenza l’informazione scientifica per un farmaco, della quale c’è molto bisogno, e fare pubblicita di una sostanza stupefacente che per legge è vietata. Io credo sia giusto controllare: i NAS servono a questo ed io sono a favore, il problema peró è a monte, infatti lo Stato che inizia a produrre ed ha quindi interesse a vendere il prodotto che coltiva, prodotto nel quale noi abbiamo GYPSY WIDOW IND/SAT creduto, nonostante fosse macinato e nonostante tutti lo screditassero, se poi agisce in questa maniera, non può che lasciare delusione. Tra l’altro, dopo il controllo dei NAS, mi hanno richiamato dallo Stabilimento per chiedermi se potevano spedirmi anche il secondo buono di acquisto. Io ho rifiutato e tornerò ad ordinare il farmaco quando avrò terminato la prima scorta. Marco Ternelli: Ho inoltrato il primo buono di acquisto per 500 grammi il 2 di gennaio e a fine mese me ne sono arrivati 50 che ho giá terminato. Ne ho ordinati nuovamente 500 grami e mi hanno detto che me li manderanno. Da me i NAS non sono ancora venuti, ma quasi quasi li chiamo, almeno mi tolgo il dente. Sentendo quello che è successo ai miei colleghi la reazione è di spiacere perché da 4 anni, ogni trimestre, il Ministero riceve tutte le informazioni sui dati di vendita e pensare che dopo tutto questo tempo, professionisti che si sono impegnati, hanno investito e si sono prodigati per i pazienti, possano essere sospettati di fare qualcosa di illecito a causa di un ordine di 500 grammi (che loro non si aspettavano da una farmacia privata, ma piuttosto da una farmacia ospedaliera) è quantomeno assurdo. Bastava che “facessero pace con il cervello” e che leggessero i dati che forniamo, facendo due più due. Noi farmacisti ci mettiamo del nostro meglio, per avere sempre una scorta disponibile per il bene dei pazienti, e poi sono anni che distribuiamo questo farmaco, sappiamo quello che serve, loro invece da un mese sul mercato, hanno adottato un modus operandi che è un classico all’italiana: “ Colpevoli sino a prova contraria.” di Carlos Rafael Esposito SIR JACK AUTO AUTO PRODUCCIÓN PRODUCCIÓN 75%-35% 480-550G/M 50%-50% 550-600G/M 100% 500-550G/M SOMANGO X (BLUEBERRY X NYCD)F5 WHITE WIDOW “A” PHENO X WHITE WIDOW “B” PHENO (SIR JACK X SKUNK AUTO) F6 2 2 2 IL NOSTRO GRUPPO HA PIU’ DI 20 ANNI DI ESPERIENZA ED UNA LUNGA CARRIERA NELLA SCENA CANNABICA INTERNAZIONALE SVILUPPANDO IBRIDI DI GRANDE QUALITA. VE NE PRESENTIAMO QUI ALCUNI, OFFRENDO SEMI DI ALTA QUALITA’. PER VEDERE IL NOSTRO CATALOGO COMPLETO VISITA: EXOTICSEED.EU [email protected] EXOTICSEED Avviso legale: +18, proibita la vendita a minori di età. Questo prodotto è unicamente per collezionismo e conservazione. Exotic Seeds Trading BV non è responsabile dell’uso illegale che terzi possano fare di questo prodotto. Consulta la legislazione locale prima di acquistare questo prodotto. EXOTIC SEED È DISPONIBILE PRESSO 16 BANCHE DEL SEME Quando Chong incontra Paradise … la leggenda della cannabis fa squadra con la banca semi olandese Se fumi marijuana allora conoscerai Tommy Chong, membro della coppia di comici controcultura Cheech and Chong, che iniziarono a parlare di erba raccontandola in film come Up in Smoke. L’uomo è famoso per aver detto: “Se più persone fossero fatte ci sarebbe meno violenza nel mondo”. Tommy è un attivista della cannabis sin dal 1970 e il suo impegno vuole promuovere sia l’uso medico sia quello ricreativo della pianta. Con il boom della legalizzazione della cannabis negli Stati Uniti, Tommy Chong è l’ultimo imperatore della nobiltà cannabica a lanciare una gamma di prodotti a base di erba. Grazie alla sua lunga esperienza di fumatore, ha creato Chong’s Choice, la compagnia che guida assieme al figlio Paris; i prodotti acquistabili includono diverse tipologie di erba dal nome accattivante. Se fumi cannabis allora conoscerai anche Paradise Seeds. La banca semi di Amsterdam è stata pioniere nell’industria cannabica per più di 20 anni. Chong e Paradise hanno collaborato per mettere insieme l’esperienza, il potere e il sapore di due continenti – le genetiche californiane e le piante maschili olandesi – per formare tre nuove varietà esplosive di semi: L.A. Amnesia (sativa), Blue Kush Berry (indica) e Mendocino Skunk Blue (ibrido). ȏ/$$PQHVLDVDWLYD7RPP\FHUFDva qualcosa di speciale per l’esclusiva linea sativa di Chong’s Choice e pensiamo gli sia riuscivo sicuramente! Questa varietà combina le genetiche dell’olandese fruttata famosa in tutto il mondo, Amnesia Haze, con una Kush californiana. Il risultato di questa combinazione è L.A. Amnesia, un ceppo super potente con un livello di THC molto alto (20-24%). sempre fans di Cheech and Chong; negli anni ’70 e ’80 non c’erano molti eroi cannabici nello scenario pubblico, che a testa alta supportavano ȏ 0HQGRFLQR 6NXQN LEULGR 8QD fieramente la causa pro-cannabis. nuova varietà si ispira all’incontro Tommy Chong è stato un vero camdi due grandi tradizioni cannabiche: pione per la pianta e tutta la cultura quella californiana del triangolo di della cannabis. smeraldo e quella olandese dei coffeeshop di Amsterdam. Quest’unione Siamo davvero elettrizzati per queste transatlantica ha creato una skunk nuove varietà. La gamma Chong’s fruttata, che ricorda Wappa, uno tra Choice Legends conta oggi di genei best selling di Paradise Seeds. Il tiche alto livello al suo interno, che risultato è un prodotto dall’incre- apportano il meglio dei programmi dibile gusto, un effetto piacevole e di breeding californiani e olandesi. una ottima resa sia in installazione Abbiamo lavorato allo sviluppo di indoor che outdoor. queste tre varietà durante l’ultimo ȏ %OXH .XVK %HUU\ LQGLFD 7RPP\ voleva un’indica competitiva sul mercato ma in grado di regalare un ricercato gusto da assaporare. I breeders di Paradise Seeds hanno risposto con un loro personale tocco, che unisce i morbidi poteri della Kush con un delizioso sapore fruttato. Il gusto dolce della pianta assieme al duraturo effetto incolla-al-divano vi regaleranno il tipico high indica. Qual è la storia dietro la collaborazione tra Paradise Seeds e Chong’s Choice? “Abbiamo originariamente approcciato Chong’s Choice per la loro fornitura di joint pronti all’uso (quelli già girati per intenderci)”, spiega Luc di Paradise. “Ma parlando ci siamo trovati d’accordo sul lavorare assieme per produrre nuove varietà. Come potevamo, quindi, lasciarci scappare un lavoro insieme a una leggenda della cannabis? Siamo da anno e siamo pronti per regalarlo a tutta la comunità cannabica!” Tommy Chong si è guadagnato la reputazione di commediante fuorilegge degli anni ’70-’80, lavorando per numerosi album e film di Cheech and Chong, divertendosi a sdrammatizzare la cultura cannabica. Dopo anni di separazione, lui e Cheech hanno iniziato un nuovo tour nel 2008. Nel 2003, Chong divenne uomo simbolo all’interno movimento cannaELFR GRSR FKH WUDVFRUUH PHVL in cella per aver commercializzato con la sua compagnia bong e pipe di vetro. Da allora dice: “La prigione è stata probabilmente la cosa più eccitante che mi sia capitata”. Recentemente, Tommy ha usato la cannabis in complemento alle cure chemioterapiche per il trattamento del suo cancro. Chong’s Choice è stata lanciata nel 2016 e il sito internet afferma che è fonte dei “migliori prodotti a base di cannabis disponibili sul mercato” – il che significa che offre tutto, dalle canne già rollate alle cartucce di olio e anche gomme da masticare infuse di THC (solo in quei paesi americani dove la marijuana è legale), ottimo antidoto per chi soffre di alito cattivo. La nuova linea di semi di Chong’s Choice sarà disponibile esclusivamente presso Paradise Seeds – sito internet e negozi di distribuzione in Europa. Per maggiori informazioni controlla il sito www.www.paradiseseeds.com e i social media Paradise. White Widow e Auto White Widow +100% GRATIS! White Widow femminizzati e Auto White Widow® Disponibili in molti grow shop, negozi di semi e sul sito www.dutch-passion.com. Chiedete al vostro negozio se partecipa oppure controllate il loro sito internet. White Widow femminizzati 3+3 White Widow femminizzati 5+5 White Widow femminizzati 10+10 Auto White Widow® Auto White Widow® Auto-fiorenti 3+3 Auto-fiorenti 7+7 € 33,00 € 54,00 € 100,00 € 29,00 € 60,00 La promozione è valida dall’1 marzo 2017 fino al 30 aprile 2017 finché durano le scorte. Contatti: [email protected] 0031 43 321 58 48 Trova il tuo rivenditore locale nel nostro elenco ufficiale di rivenditori oppure acquista i semi online www.dutch-passion.com Visita il nostro negozio: Dutch Passion Grote Gracht 40 6211 SX Maastricht The Netherlands Sede centrale: Dutch Passion Hoogoorddreef 133 1101 BB Amsterdam The Netherlands 18 GROWING ADVENTURES Fa caldo quando non piove UN’AVVENTURA DI COLTIVAZIONE «Fa caldo quando non piove, il resto dell’anno acqua e vento. Ma che bel posto di merda in cui siamo finiti. Se non avessimo la jeep dovremmo comprarci un cavallo!» Con queste parole mi accolse alla stazione e via dritti verso il camping dove ci aspettava il nostro contatto. Non c’era tempo di rifletterci troppo, non avevo gli stivali e le mie mostro bianche sarebbero morte nel giro di cento metri tra acqua e fango. Benvenuto CBG. «Perché proprio in mezzo a quest’umidità siamo finiti?» chiesi non appena partiti. «Perché qua si sta bene, la legge è dalla nostra e possiamo far grandi cose». La traduzione di “grandi cose” potrei riassumerla in “qui la cannabis è ben tollerata, fumano tutti, se la polizia ti ferma nega tutto”. Il mio socio non andava per la leggera, credeva in ciò che faceva e se eravamo in quel bel posto di merda era perché aveva intuito qualcosa e di CBG sicuramente era una genialata. In poco meno di mezz’ora di strada arrivammo al camping, mi incuriosiva come luogo dove incontrarci un camping, ma quale posto migliore dove incontrarci tra stranieri se non il bar di un campeggio pieno zeppo di turisti? Le mie scarpe e i pantaloni chiesero pietà appena sceso dall’auto e dovetti cambiarmi tra mille bestemmie perché il contatto aveva fretta. Il contatto era un abitante del luogo con un piccolo club cannabico in riva al mare e una crescente fretta di lasciare quel posto e sembrava anche di non rincontrarci più. Tempo dopo scoprii che era appena stato truffato da degli altri italiani e quindi non eravamo i migliori candidati, ma per fortuna si fidò di noi e tutto il resto è storia. una cascina con tanto di stalla con bovini e annessa porcilaia col suo gradevole profumo di liquami suini, ma nessuno in casa. Aspettammo finché da una stalla uscirono una dozzina di personaggi del luogo, dalle tipiche fattezze contadine: polsi larghi come bottiglioni d’acqua, t-shirt sotto la pioggia gelata e carattere semplicemente rude. «Voi sareste gli italiani?» suonò nell’aia in un italiano stentato e la risposta del mio socio fu «Italiani, tedeschi o francesi cosa cambia? Siam qui per lavorare». Non capirono ovviamente la battuta, si presero male e dovemmo spiegare in più lingue cosa ci facessimo lì noi col nostro fastidioso umorismo da figli dell’asfalto. Chiarite le formalità dovute alle barriere linguistiche ci si presentò la situazione: avremmo dovuto allestire a growroom una intera stalla. potente e non aver più problemi di sorta. «Che cazzo dici, non serve un deumidificatore, serve una idrovora!» con queste parole comprammo un signor deumidificatore capace di eliminare l’umidità dall’aria anche quando il condizionatore non era in funzione. Ovviamente, lavorando a ciclo chiuso, dovemmo integrare con un dispensatore di anidride carbonica per poter riportare a livelli accettabili per le piante il contenuto di CO2 dell’aria. Vi lascio immaginare le difficoltà incontrate in fase di realizzazione e la forte incredulità incontrata fino al raccolto. Il raccolto ci fu, fu copioso e non senza sforzi perché un ciclo chiuso rappresenta una sfida soprattutto in ambienti non propriamente adatti. Dopo il taglio decidemmo di cedere il posto ad un locale che avrebbe preso il nostro posto e avrebbe CHIARITE LE FORMALITÀ DOVUTE ALLE BARRIERE LINGUISTICHE CI SI PRESENTÒ LA SITUAZIONE: AVREMMO DOVUTO ALLESTIRE A GROWROOM UNA INTERA STALLA. Contatto ci lasciò un indirizzo per il giorno seguente a cui presentarsi e chiedere per affittare una casa e cominciare, nel nostro progetto: coltivare in una stanza grande per poter rifornire il suo club. «Come riconosco la casa? Che citofono devo suonare?» A questa domanda il contatto si alzò e ci disse «voi andate lì e vi trovano loro». Grazie al cavolo! A quell’indirizzo c’era Il mio socio non aveva ben capito la portata dell’impegno preso, soprattutto tenuto in conto che in quella nazione una stalla di lampade HPS comunque non sarebbe stata tollerata, ma come sempre non aveva la minima intenzione di rinunciare. Io pensai subito a come uscirne indenni e decidemmo di darci una data limite entro la quale avremmo dovuto aver avviato la stanza (o stalla) e formato un grower locale per poterci muovere in una situazione migliore. Il primo problema quindi fu come spiegare ai locali la nostra idea di coltivazione, quando vi sono di mezzo barriere linguistiche così grandi non è facile parlare di grammo Watt e di genetiche nordamericane. In secondo luogo il clima così umido e piovoso ci diede non pochi problemi di umidità e muffe relative. Optammo per una soluzione a ciclo chiuso di modo da poter utilizzare efficacemente un deumidificatore molto seguito passo passo i nostri consigli. Dovemmo seguirlo per altri due cicli ma alla fine tutto è bene ciò che finisce bene e ancora oggi in quella cascina dispersa tra il fango e l’assenza di telecomunicazioni c’è qualche contadino che coltiva come due cittadini di una metropoli europea. 21 COLTIVA CON JORGE CERVANTES BACKCROSSING FAI DA TE Backcrossing Il backcrossing è l’impollinazione di una pianta femmina da una pianta maschio Sulla stessa pianta. Questa operazione è l’incrocio ripetuto della progenie con uno dei genotipi originari parentali. Si tratta di un’impollinazione incrociata di una generazione indietro rispetto a una generazione precedente; nella maggior parte dei casi, la progenie viene incrociata con la pianta madre. Il genitore si chiama “genitore ricorrente”. Il genitore non ricorrente è il “genitore donatore”. La selezione con backcrossing è attualmente la più utilizzata per selezionare la cannabis. La selezione con backcrossing è semplice e può essere fatta su un numero limitato di piante. Spesso l’obiettivo del backcrossing è quello di creare una popolazione dalla genetica di una sola pianta progenitrice (genitore ricorrente). Il backcrossing utilizza inoltre i termini squaring (per denotare il secondo backcrossing con lo stes- so genitore) e cubing (per indicare il terzo backcrossing). Backcrossing: incorporare un carattere dominante Primo passo: incrociare il genitore ricorrente con il genitore donatore Secondo passo: selezionare le piante desiderate che mostrano il carattere dominante e ibridare le piante selezionate con il genitore ricorrente. La generazione prodotta viene chiamata BC1 (alcuni selezionatori di cannabis chiamano tale generazione B×1. [BC1= B×1]). Terzo passo: selezionare le piante dalla BC1 e ibridarle con il genitore ricorrente; la generazione risultante viene chiamata BC2. Quarto passo: selezionare le piante dalla BC2 e ibridarle con il genitore ricorrente; la generazione risultante viene chiamata BC3. Backcrossing: incorporare un carattere recessivo I caratteri recessivi sono più difficili da selezionare nel backcrossing, dato che la loro espressione è mascherata dalla predominanza in ogni backcross con il genitore ricorrente. Un’ulteriore tornata d’impollinazione aperta o sibmating è necessaria dopo ogni generazione backcross per esporre le piante recessive omozigote. Le piante che mostrano il carattere recessivo vengono selezionate dalla F2 segregando le generazioni e facendo backcrossing con il genitore ricorrente, come indicato nel paragrafo precedente “Backcrossing: incorporare un carattere dominante”. Primo passo: incrociare il genitore ricorrente con la generazione ibrida F1 donatrice Secondo passo: selezionare le piante desiderate e creare una popolazione F2 attraverso la completa impollinazione incrociata. L’Apollo 13 BX’ (Back Cross) di TGA Genetics è un ottimo esempio di una varietà in backcrossing. Terzo passo: selezionare le piante che mostrano il carattere recessivo desiderato nella generazione F2. Ibridare le piante recessive F2 desiderate con il genitore ricorrente. La generazione derivante viene chiamata BC1. Quarto passo: selezionare le piante della BC1 e creare una generazione 22 di piante F2 mediante sib-mating. La generazione derivante viene chiamata BC1F2. Quinto passo: selezionare le piante BC1F2 desiderate che mostrano il carattere recessivo e ibridarle con il genitore ricorrente. La generazione derivante viene chiamata BC2. Sesto passo: selezionare le piante BC2 e creare una popolazione F2 via sib-mating. La generazione derivante si chiama BC2F2. Settimo passo: selezionare le piante che mostrano il carattere recessivo dalla generazione BC2F2 e ibridarle con il genitore ricorrente. La generazione derivante si chiama BC3. Ottavo passo: coltivare le BC3, selezionare e il sib-mating sulle candidate più ideali per creare una popolazione F2, dove le piante che mostrano il carattere recessivo vengono poi selezionate e utilizzate come base per una nuova linea d’inbreeding o d’impollinazione aperta. Questa nuova generazione creata dalle F2 è una popolazione FKH FRQVLVWH LQ PHGLD QHO percento di geni del genitore ricorrente e solo il 6,3 percento dei geni rimasti dal genitore donatore. Nota: solo i caratteri recessivi omozigoti sono stati selezionati per l’incrocio nella generazione BC3F2. La generazione BC3F3 derivante è omozigote per il carattere recessivo ed è pura per questo carattere recessivo. La nuova popolazione riflette gli obiettivi che volevamo raggiungere. È una popolazione derivata soprattutto dalla genetica del genitore ricorrente, ma è pura per il miglioramento del carattere recessivo. Le linee derivate da backcrossing sono spesso adatte all’ambiente in cui crescono. Le stanze di coltura indoor possono essere replicate facilmente e le piante crescono in un ambiente simile a quello in cui sono state selezionate. La progenie ha quindi bisogno di meno test ambientali sul campo. Se 2 o più caratteri devono essere migliorati in una nuova linea di semi, di solito vengono seguiti in programmi di backcrossing separati e i singoli prodotti vengono combinati in una serie finale d’incroci dopo che le nuove popolazioni vengono create con backcrossing. Il backcrossing ha comunque dei difetti. Se il genitore ricorrente non è una razza pura, le generazioni derivanti dal backcrossing e molti dei caratteri considerati desiderati per la linea non si riproducono Sono comparsi piccoli fiori maschio su questo fiore femmina autofecondato di Chemdog. L’inbreeding spesso porta alla formazione di fiori maschio sulle piante femmina. in modo affidabile. Un altro limite del backcrossing è che la varietà “migliorata” è solo leggermente diversa dal genitore ricorrente (per esempio, differisce solo per un carattere). Se in una nuova popolazione si devono migliorare diversi caratteri, può essere meglio usare altre tecniche, come l’inbreeding o la selezione ricorrente. Autoimpollinazione (Autofecondazione) Varietà “solo clone” Spesso, 2 piante ibride vengono incrociate e viene dato un nome alla “varietà”, ma spesso la pianta maschio va persa e la pianta è disponibile solo come clone. In questo caso la pianta deve essere “autofecondata” per produrre fiori maschio su una pianta femmina. L’autoimpollinazione (detta anche autofecondazione) è il processo per creare semi impollinan- do una pianta con il suo polline. L’autoimpollinazione è una pianta che fa sesso con se stessa. Questa procedura può permettere di ottenere popolazioni di piante a partire da un’unica pianta. La popolazione di prima generazione derivata dall’autoimpollinazione di una sola pianta si chiama popolazione S1. Una pianta S1 che viene reimpollinata si chiama S2. Le generazioni successive ottenute nello stesso modo si chiamano S3, S4, ecc. I caratteri per cui la pianta è omozigote rimangono omozigoti nell’autofecondazione, sebbene loci segregati eterozigoti e possono manifestare nuove espressioni di questi caratteri. Sappiamo che i loci omozigoti rimangono omozigoti nelle generazioni future con l’autofecondazione. I loci eterozigoti aumentano del 50 percento. Ogni generazione succes- siva sarà un 50 percento in più omozigote rispetto al genitore da cui è derivata. L’autoimpollinazione ripetuta, o provenienza da un unico seme, è il modo più rapido per ottenere caratteri omozigoti in un gruppo o una famiglia. Più le piante crescono da una popolazione autofecondata, maggiore sarà la probabilità per un selezionatore di trovare progenie autoimpollinata che mostri tutti i caratteri desiderati. Selezione per autoimpollinazione Primo passo: individuare i genotipi superiori per il carattere da selezionare. Secondo passo: incrociare i genotipi superiori e selezionare la progenie migliorata. Terzo passo: ripetere il primo e il secondo passo su una serie di generazioni. Questo è un brano tratto dal capitolo 25 “Breeding” della Cannabis Encyclopedia (596 pagine, oltre 2.000 immagini a colori, formato A4) di Jorge Cervantes, disponibile in inglese. L’edizione in spagnolo sarà disponibile nell’autunno del 2017. Per maggiori informazioni, visitate il sito di Jorge www.marijuanagrowing.com. Scegli il tuo prezzo www.seedstockers.com Critical Super Skunk Amnesia €4.20 Dominante Sativa Prezzo Unitá + 60 semi gratis Min 1 u. Max 1000u €1.90 €1140.00 O.G. Kush Auto BCN Power Plant Auto Contatto: [email protected] Tel: +34 6 51 971 434 Semi Prezzo a seme 600u Barcelona, Spagna Facebook Instagram WhatsApp Telegram Signal 24 TESTARE LE VARIETA’ Il sistema a stoppino e il setup sperimentale Da consumatori, potreste aver avuto esperienze con LO SCHEMA situati sul fondo del contenitore. L’esperimento è stato condotto su varietà come Gorilla Glue e OG Kush. Se così non una tenda da coltivazione 1,5 x 1,5 metri. È stata appesa verticalmente fosse, è abbastanza facile guardare le statistiche e una fonte ad alogenuri metallici OG da 860 watt in un sofisticato rifletleggere qualche recensione prima di acquistarle per il tore raffreddato ad aria contratto mediante timer. L’illuminazione rafconsumo, oppure potete comprare alcuni grammi di freddata ad aria non ha permesso al calore di entrare nella coltivazione. il calore in eccesso è stato comunque ogni varietà e trarre voi le vostre conclusioni. controllato mediante un condizione ad aria con ricircolo installato sulla È un po’ diverso quando si sceglie tali affinché i coltivatori possano parete laterale appoggiata su un una varietà da coltivare. Vivo in una scegliere quale pianta coltivare. I tavolo al di fuori della tenda. L’aria zona dove ci sono molti dispensari test possono essere utilizzati per: è stata arricchita con CO2 mediante che vendono cloni. Hanno un’amXQVHUEDWRLRGDNJUHJRODWRFRQXQ pia scelta di varietà, fra 25 e 125 ȏ6FHJOLHUHODPLJOLRUSURJHQLHSHUOD sensore settato per tenere lo spazio cm in ciascuno. Ci sono quindi in a 1200 PPM durante le ore di luce. propagazione dei semi. media circa 75 varietà fra cui sce- ȏ7HVWDUH JOL HIIHWWL GHOOH QXRYH SUD- Un piccolo ventilatore oscillante fa gliere. tiche di coltivazione sulle varietà circolare continuamente l’aria nello spazio. in esame. Quando si scelgono nuove varietà ȏ6FHJOLHUH OD PLJOLRU SLDQWD SHU L Un termometro per la rilevazione da coltivare per uso personale o della temperatura massima e minicloni a partire da semi acquistati. per la distribuzione, queste sono ȏ7HVWDUH OH YDULH SUDWLFKH GL FROWL- ma è stato appeso alla tubazione a alcune delle domande che vengolivello del canopo. La temperatura è vazione. no in mente: come si ramificherà ȏ7HVWDUH L YDUL IHUWLOL]]DQWL H UHJLPL stata settata per non scendere mai la pianta? Quando crescerà dopo al di sotto dei 15,50C. di fertilizzazione. la forzatura? Quando tempo ci vuole per la maturazione? Quali Questo schema è stato progettato Le piante sono state piantate in convarietà funzionano meglio con i per minimizzare tempo, manodo- tenitori da 2 litri, da 15 cm, riempiti vari metodi usati? Si pensa anche pera, energia e spazio, affinché i con una miscela al 50% di fibra di al raccolto. coltivatori comuni, che siano pic- cocco, al 25% di compost invecchiacoli o grandi, possano condurre un to fatto in casa (ricavato dalle foglie Ecco alcune delle domande a cui test relativamente ampio, senza delle piante, da scarti di frutta e alipuò essere data una risposta se intoppi. mentari) e per la parte rimanente di si porta avanti una sperimenta- L’idea è quella di coltivare piante mix di coltura di progetti precedenti. zione sulla pianta. Sto testando in miniatura forzandole a fiorire uno schema di sperimentazione precocemente, in modo tale che Ho usato un sistema a stoppino ma standard da applicare. Con la dif- facciano crescere pianticelle in vi consiglio di usare il metodo che fusione di ibridi e varietà diverse, miniatura con fiori quando diven- preferite, che sia fibra di cocco, mix i test sulle piante sono fondamen- tano più grandi. di coltura, idroponico o altro. Uno stoppino in nylon intrecciato a doppia estremità da 1 cm parte da ogni estremità dei fori contrapposti Passa poi nel vassoio al di sotto. Le estremità dello stoppino vengono bloccate con dei nodi affinché lo stesso non si sfilacci. In questo caso, i 35 contenitori poggiano su un pallet di legno posizionato all’interno di un vassoio da 1,2 x 1,2 metri riempito con acqua piovana trattata con una formula vegetativa idroponica completa (7-9-5 con silicato di potassio) per portare il tutto da 700 PPM partendo da meno di 30 PPM. Il pH è stato ridotto poi a 6. La circolazione dell’acqua nel vassoio è stata possibile utilizzando 2 piccole pompe d’acqua che muovevano un totale di 1.135 litri l’ora. È stata aerata utilizzando quattro air stone alimentate da una piccola pompa per acquario. Un dispositivo di riscaldamento da acquario per 150 litri ha mantenuto l’acqua a un minimo di 210C. Il vassoio poggiava su un pezzo di Styrofoam spesso 1,3 cm che ha creato una barriera fra il vassoio e la fredda pavimentazione in cemento. PROCEDURA PER AVVIARE LA COLTIVAZIONE ȏ(WLFKHWWDWH RJQL SLDQWD XWLOL]]DQGR un segnalino in plastica all’interno 25 del contenitore e un’altra etichetta to nella coltura, assicuratevi che nylon, a seconda del bisogno. che può essere utilizzata in sicuidentificativa attaccata al gambo. ȏΖPSRVWDWH OH OXFL D UHJLPH FRQWLl’aria o il calore emesso non arrivino rezza durante la fase di buio è una Usate una matita morbida per scridirettamente alle piante. nuo per una settimana. Spegnetele fluorescente verde, laser o LED. vere, perché molti tipi d’inchiostro poi per un giorno per scatenare il ȏ$JJLXQJHUHDFTXDDOYDVVRLRTXDQ- ȏ'XUDQWH LO SHULRGR GL OXFH OD WHPsbiadiscono. peratura ideale delle foglie è di passaggio delle piante dalla fase do utilizzato. Anziché utilizzare la ȏ0HWWHWHOHSLDQWHQHLFRQWHQLWRULΖO FLUFD & 8WLOL]]DWH XQ WHUPRvegetativa alla fioritura. formula vegetativa, utilizzate una gambo non dovrebbe essere posi- ȏΖO *Ζ2512 6(*8(17( ULDFFHQGHWH metro per rilevazione superficiaformula completa idroponica per zionato più in profondità di quanto le per controllare la temperatura la luce, ma utilizzate un timer in ILRULWXUDSDUWHRSL»FRPH non sia già. Se dovesse servire, delle foglie. Regolate poi il condimodo tale che nello spazio ci siano a 700 PPM. Aggiungete l’acqua con utilizzate uno spiedino per tenere zionatore e il dispositivo di riscal12 ore di luce e 12 ore di buio comil pH regolato all’occorrenza. dritte le piante. damento per mantenere la templeto al giorno. ȏ4XDQGR FDPELDWH LO FLFOR GL ILRULȏΖUULJDWHGRSRDYHUPHVVROHSLDQWH ȏ0DQWHQHWH LO UHJLPH OXFHEXLR SHU peratura della foglia fra 26,50C e tura, cambiate il fertilizzante pasnei vasi con acqua e fertilizzante & 'XUDQWH OD IDVH GL EXLR il mese seguente. Durante la fase sando alla formula per la fioritura per la fase vegetativa (400 ppm). la temperatura ideale è di circa di buio le piante hanno bisogno di (io ho usato una formula completa È una delle poche occasioni in 240 C. Non dovrebbe mai scendebuio ININTERROTTO. Non aprite le 3-13-6). Drenate bene il vassoio e cui lo farete. In futuro, le piante re al di sotto dei 15,50C. Utilizzate tende o la porta e non accendete aggiungete un nuovo mix di acqua assorbiranno la soluzione di acqua un dispositivo di riscaldamenla luce durante il periodo di buio, e nutrienti. e nutrienti fino allo stoppino in to a gas o elettrico se necessario. neanche per un istante. L’unica luce ȏ6HFȇªXQGLVSRVLWLYRGLULVFDOGDPHQ- Ciascuna delle 35 piante si trova in un contenitore da 12,7 cm con uno stoppino che assorbe l’acqua mediante azione capillare. Le piante sono state poste nei contenitori tenendo il gambo alla stessa profondità a cui si trovava nella fase iniziale. Le piante vengono irrigate con una soluzione di nutrienti diluiti e acqua cui vengono aggiunte micorrize. Questo aiuta il cubo a rimanere compatto e a crescere bene nel mix. 27 Le piante sono state spostate in una piccola serra cinque settimane dopo l’inizio della fioritura perché stavano crescendo troppo. Questo ha raddoppiato le dimensioni del canopo a 1,2 x 2,4 metri. Hanno anche riempito questo spazio, ma hanno smesso di diventare più grandi e hanno concentrato la loro energia nella fioritura, facendo crescere dei fiori. piante sono state appese a essiccare in una stanza fresca. Di solito la temperatura della stanza è di circa 18-210 C, ma ha fatto piuttosto freddo e la temperatura della stanza è scesa al di sotto dei 170 C, il che rallenta il processo di essiccatura. Ci sono state anche molte nuvole e pioggia, il che ha mantenuto l’umidità relativa media attorno al 65%. Una percentuale del 50% è ideale per l’essiccatura e la cura delle piante. Dopo due settimane, le piante erano leggermente umide, molto flessibili e non erano pronte a passare alla fase seguente del loro viaggio, per essere poi tagliate. La serra ha ricevuto luce solo dall’alto e dal davanti. Gli altri lati sono pareti. Per somministrare luce naturale, sono state tenute accese 2 fonti HPS da 1.000 watt dalle 10 alle 16. Una di queste si trova su un dispositivo di movimentazione luci e l’altra è attaccata alla parete superiore per illuminare la parte posteriore più buia della serra. Dato che le piante si trovavano molto vicine fra di loro, i lati delle stesse e le foglie e i rami inferiori non hanno ricevuto molta luce. Poiché la luce alimenta sia la crescita che il metabolismo delle piante, queste parti non hanno contribuito allo sviluppo delle stesse. Hanno invece utilizzato l’energia prodotta a livello del canopo per alimentarne il metabolismo e hanno ostacolato il libero flusso dell’aria fra le piante. sono state eliminate. Questo ha aiutato le piante a riempire bene lo spazio, agevolando il passaggio dell’aria e riducendo l’energia utilizzata dalla parti non produttive. Per accelerare il processo, ho usato un deumidificatore, ho riscaldato la stana e ho eliminato l’umidità. Dopo essere cresciute un mese, le piante hanno mostrato un’abbondante crescita estranea. Questa è una coltivazione invernale prima dell’equinozio di primavera (22 marzo), quindi le piante hanno ricevuto meno di 12 ore di luce. Il raccolto della coltura è iniziato il 25 marzo, a sole 6 settima- Le piante sono state potate. Dopo la potatura, l’aria può circolare liberamente e le piante hanno un po’ più spazio. Da notare il sistema a stoppino che consiste in un pallet all’interno di un vassoio e stoppini in nylon. ne di distanza da quando le piante sono state messe in fioritura. Sono maturate tutte nel giro di due settimane. Una volta che sono state potate, alcune delle foglie della chioma sono state eliminate e le Le piante avevano assunto forme diverse e una volta appese senza le foglie della chioma, erano facilmente riconoscibili. Prima di eliminare le cime, ho fotografato ogni pianta per avere un riferimento in futuro. Le cime sono state tagliate, pesate e testate per misurare il contenuto di cannabinoidi. Questo ha fornito un profilo delle rispettive forme, del loro aspetto e della resa relativa. Queste informazioni aiuteranno i coltivatori a pianificare le loro coltivazioni: la distanza fra le piante e come potarle per ottenere un raccolto maggiore. Primo piano di una giovane cima di Sour Diesel. 28 Primo piano di una cima di Grand Daddy Purple essiccata Le 35 piante nella serra sono pronte per il raccolto. Il mese scorso il raccolto invernale era ancora appeso e ci è voluto molto tempo fra l’essiccatura e la cura. Ora sono tutte essiccate correttamente, in contenitori in vetro. ȏ/H FLPH VRQR VWDWH WHVWDWH XWLlizzando un solo strumento, QuantaCann2, che usa la luce infrarossa per determinare la percentuale di cannabinoidi. È molto preciso e ci vuole meno tempo, meno di sessanta secondi a test. Purtroppo non può testare la percentuale di terpeni o flavonoidi. ECCO LE VARIETÀ TESTATE ORDINATE PER CONTENUTO DI THC: NOME DEL CAMPIONE RISCALDATO DEL CLIENTE THC CBD Tipica pianta da serra: Blue Dream. opo l’essiccatura e la cura, le piante sono state pesate. I risultati non sono straordinari, perché è stata Le piante indoor sono state messe a essiccare in una tenda da coltura non utilizzata. somministrata poca luce durante la fioritura e il raccolto. Primo piano di una cima di Harlequin essiccata Blueberry 46 18,7285 <1,5 Tahoe OG /44 18,5799 <1,5 THC Bomb /40 17,8746 <1,5 Sunset Sherbert 17,0002 <1,5 Fire OG /11 16,4761 <1,5 Candyland /21 16,3428 <1,5 Ghost OG /38 16,3067 <1,5 Purple Cream/29 16,1856 <1,5 Headband /47 16,1766 <1,5 Deadhead OG/34 16,0319 <1,5 Larry OG /33 15,6465 <1,5 Double Dream 15,4269 <1,5 GDP/19 15,3888 <1,5 Sour D 15,2815 <1,5 Xj/13/1 14,9222 <1,5 LA Fire/26 14,7357 <1,5 Blue Dream /39 14,7292 <1,5 Dream Queen/18 14,4515 <1,5 Kosher Kush 13,9608 <1,5 Pure OG Kush /30 13,6575 <1,5 Gorilla Glue/10 13,4882 <1,5 Purple Diesel/24 12,3195 <1,5 Harlequin GDP/50 7,3913 8,4 Harlequin/57 6,0568 7,4 ACDC /43, <2 10,4 ACDC /43 <2 10,5 COMMENTI I livelli di THC non sono stati alti. Il motivo principale è che le piante hanno ricevuto solo una quantità modesta di luce durante la fioritura. Le ore totali di luce in media sono state solo di 10,5 al giorno. La luce del sole invernale e all’inizio della primavera è stata debole e soprattutto indiretta. Il tutto è stato integrato con 6 ore di luce HPS, comunque non sufficiente per avere il massimo sviluppo delle cime e raggiungere il potenziale a livello di THC. Le differenze nei livelli di THC mostrano il potenziale THC/CBD relativo delle varietà. Da notare quante varietà figurano nella gamma 16% -14%, tranne le varietà speciali, che praticamente non hanno CBD. Le piante sono state misurate e fotografate per immortalarne la forma. Questa è una Sour Diesel. Want to enjoy buds like this? Strain: White Satin by Mandala Seeds Big Book of Buds Greatest Hits Brand New Book by Ed Rosenthal The Big Book of Buds series has been the connoisT sseur’s reference guide to the best marijuana strains the world’s greatest breeders. ffrom r Ed Rosenthal is the most high-profile advocate for marijuana rights during the last 40 years. “Ed Rosenthal holds the distinction of turning more people on to pot than Cheech and Chong.” -- Tommy Chong Now get ready for the Big Book of Buds—Greatest N Hits, a compilation of the premier strains that have H appeared in the four volumes. Read about these a award-winning strains – then grow them in your garden. aw “Mr. Rosenthal is the pothead’s answer to Ann -BOEFST+VEHF+VEZ.BSUIB4UFXBSUBOEUIF Burpee Garden Wizard all in one.” --The NY Times t7BSJFUJFTGSPNUIFNPTUSFTQFDUFEHVJEF t t&TTFOUJBMJOGPSNBUJPOGPSDPOTVNFSTBOEHSPXFST t t4UVOOJOHQIPUPTUIBUCSJOHZPVSJHIUJOUPUIFHBSEFO t “JUST SAY NO TO PESTS” German edition now available! Nachtschatten.ch English and German editions available! NACHTSCHATTEN VERLAGtnachtschatten.ch tGROW IN AGtgrow-in-berlin.comtAMAZON.COMtamazon.com/books &E3PTFOUIBMT;FSP5PMFSBODFÌJTFYDMVTJWFMZBWBJMBCMFGSPN KMC Trading B.V.tkmctrading.com www.edrosenthal.com DIY 31 COME FAR GERMINARE FACILMENTE I SEMI E FARLI SOPRAVVIVERE I PRIMI 10 GIORNI Di cccp Usando delle pinzette, riponete delicatamente i semi su un foglio di carta da cucina inumidito, all’interno di un contenitore per alimenti in plastica. Il foglio deve essere umido, ma non gocciolare. Richiudete il foglio di carta da cucina sui semi e riempitelo bene negli angoli, chiudete poi il coperchio del contenitore per alimenti. Mettete il contenitore per alimenti chiuso in una dispensa della cucina per almeno 24 ore. I semi sani dovrebbero germogliare nel giro di 24 e 48 ore. Non appena germogliano, toglieteli. Nel frattempo, preparate il substrato per i germogli. Acquistate della perlite. Spargete la perlite sul fondo della vostra piccola serra. Acquistate delle zolle Jiffy, che contengono torba pressata. Quando i semi sono germinati, lasciate le zolle immerse in acqua tiepida per 5 minuti. Quando sono completamente intrise, mettete i semi germinati con le radici verso il baso nei fori presenti in ciascuna zolla. Coprite il foro leggermente con della torba della zolla e non mettete i semi troppo in profondità. Ora viene la parte davvero importante! I germogli devono essere messi in un incubatore con il coperchio perfettamente chiuso. Mettete una fonte neon (da giorno) Cooltube da 33 watt sopra l’incubatore (20 ore accesa/4 ore spenta). Più neon c’è, meglio è! Un sacco di luce del giorno è quello di cui hanno bisogno i germogli, e di nient’altro. Dopo due giorni, i germogli dovrebbero essere così. Ogni giorno potete aprire le bocchette di areazione dell’incubatore un po’ di più. Dopo 7 giorni dovrebbero essere aperte completamente. Quando le radici fuoriescono dalla zolla (di lato o sul fondo), trapiantate la zolla in un vaso leggermente più grande, che contenga terra non fertilizzata al 100% (che potete trovare in qualsiasi supermercato). Togliete il coperchio dell’incubatore e tenete le vostre piccoline sotto la luce per 2 o 3 giorni. Se il tempo lo consente, potete mettere tutto il vassoio sotto la luce del sole per 1 o 2 ore al giorno, affinché le piante s’induriscano. Giorno 10. È fatta! Le vostre piccoline sono sopravvissute alla fase più critica della loro vita e sono ora pronte da trapiantare nel vaso finale. Ricordate: più grande è il vaso, più grande sarà il raccolto. Questo non vale per le varietà autofiorenti, che hanno bisogno di vasi da 20 litri al massimo. BANCHE DI SEMI 33 AUTOWHITE WIDOW AUTOFIORENTE AD ALTO CONTENUTO DI THC PER LA COLTIVAZIONE INDOOR E OUTDOOR Negli ultimi anni, le varietà di cannabis autofiorenti ad alto contenuto di THC si sono diffuse sempre di più. Indoor, permettono di arrivare da seme a raccolto in 75 giorni con un regime di 20 ore di luce al giorno. Le autofiorenti delle società che vendono semi di qualità superiore sono selezionate secondo elevatissimi standard e arrivano al raccolto con un regime di 24 ore di luce senza fase di buio. Ciononostante, sono stati i coltivatori di cannabis outdoor ad aver tratto maggior beneficio dalla rapida diffusione della qualità genetica delle autofiorenti degli ultimi anni. La AutoWhite Widow è una delle varietà autofiorenti più performanti di Dutch Passion per la coltivazione outdoor e quest’anno, a marzo e aprile, Dutch Passion ricompenserà i coltivatori outdoor con una promozione paga uno prendi due per i semi di AutoWhite Widow. Molti coltivatori outdoor hanno cominciato a passare dalla coltura di varietà femminizzate a fotoperiodo alle autofiorenti e i motivi alla base di questa tendenza sono svariati e solidi: Di Tony, Dutch Passion Seed Company Amsterdam Le autofiorenti assicurano raccolti rapidi di cannabis di qualità. Le autofiorenti ci mettono circa 90 giorni per passare da seme a raccolto, outdoor. Nei Paesi Mediterranei questo può quindi comportare fino a tre raccolti consecutivi di autofiorenti in un anno. Le autofiorenti possono essere piantate in contenitore o direttamente nel terreno. Una buona qualità del terreno e ottime condizioni ambientali garantiscono piante più grandi con maggiori raccolti di cannabis di elevatissimo livello. La cannabis coltivata a partire da buoni semi di autofiorente ha la stessa potenza di una varietà di elevata qualità a fotoperiodo. Alcuni coltivatori outdoor ritengono che l’eccellente potenza del raccolto delle autofiorenti sia dovuta al fatto che le autofiorenti possono essere raccolte a metà dell’estate quando le cime sono maturate sotto l’intensa luce del sole estivo. Le varietà a fotoperiodo sviluppano le loro cime sotto l’intensa luce solare autunnale. Alcuni coltivatori outdoor ritengono che questo contribuisca a conferire un lieve vantaggio qualitativo alle autofiorenti. Le autofiorenti restano piccole. Le piante a fotoperiodo possono raggiungere un’altezza e una larghezza di 3-4 metri. Può essere difficile nasconderle. Le autofiorenti tendono ad aggirarsi attorno al metro di altezza. Questo le rende molto più facili da nascondere dietro una parete, ad altre piante, ecc. Sono anche facili da coltivare outdoor in un bosco, nell’angolo di un campo, in un’area urbana con terra incolta, ecc. Le autofiorenti garantiscono più raccolti outdoor in un anno, e non uno solo. Questo riduce notevolmente i rischi e significa che si devono aspettare solo 90 giorni per un nuovo raccolto. Le autofiorenti hanno reso molto più comoda la coltivazione outdoor, a prescindere da dove si coltivi. Le autofiorenti sono ideali anche per coltivare in serra e in poli-tunnel. Le autofiorenti sono valide quanto le varietà normali a fotoperiodo. Dutch Passion è in grado di stabilire la differenza a livello di potenza esistente fra le migliori varietà autofiorenti e le migliori varietà a fotoperiodo, ormai da anni. I nostri clienti riescono ad avere gli stessi risultati e questo è il motivo per cui le autofiorenti sono diventate così popolari. Anche per i coltivatori novizi è facile coltivare le autofiorenti e ottenere eccellenti risultati. Tutti possono coltivarle outdoor: basta assicurarsi di avere acqua a sufficienza durante i periodi caldi. Più persone che mai pianteranno varietà autofiorenti outdoor quest’anno. Se non avete mai provato, questo potrebbe essere l’anno giusto. Investite in semi di buona qualità distribuiti da una banca di semi affidabile e pensate ad alcuni luoghi dove nascondere una o due piante. In condizioni ragionevoli, potete aspettarvi di ottenere 40-100 g di cannabis essiccata di altissima qualità da un’unica autofiorente. I coltivatori con esperienza ne otterranno ancora di più. È un modo rapido, facile e a basso prezzo per produrne abbastanza per uso personale. Provare per credere: potrebbe cambiare il vostro modo di concepire la coltivazione della cannabis outdoor. www.dutch-passion.com 34 SHOP REVIEW nella famosa Warmoestraat. Non con il caffè ma con un cane. Qui nel famoso luogo nelle Wallen (il quartiere a luci rosse) di Amsterdam, in mezzo a tutte le “pussycats”, un cane di nome Hunter’s segnò il suo territorio centrando la pipì sulla facciata. Il proprietario del cane decise che quello fosse il luogo ideale e nacque così il primo Hunter’s Coffeeshop. Nel frattempo il territorio di Hunter’s si è esteso e trovi il famoso logo con il cane in tutta Amsterdam. HUNT THEM ALL HUNTER’S COFFEESHOP NOT ONLY REALLY, REALLY, REALLY GOOD COFFEE Un panettiere inforna, Un creativo crea, E un coffeeshop? Serve il caffè. HUNTER’S IS NOT FOR Certamente a Amsterdam. La capitale Hunter’s Coffeeshop. Perché qui PUSSIES /D VWRULD GL +XQWHUȇV LQL]L´ QHO abbiamo un buono ma veramente ottimo caffè. E non solo caffè di tutti i tipi e gusti. Da Hunter’s Coffeeshop trovi tutto quello che rende indimenticabile la tua visita a Amsterdam. O dimenticabile, se vuoi. ARIA DI CAFFÈ Chi cerca un vero ma veramente ottimo caffè non deve camminare molto a Amsterdam. Annusi il Hunter’s Coffeeshop a chilometri di distanza. L’odore aromatico impregnante del caffè lo provi in tutta Amsterdam. In ogni angolo di strada. Incontri questo aroma sui canali. Il più forte e frastornante è il profumo del caffè quando ti incammini verso uno dei Hunter’s Coffeeshop. Li trovi in vari punti di Amsterdam, quindi dovunque sei o alloggi c’è sempre un Hunter’s Coffeeshop nelle vicinanze. QUALITÀ ECCEZIONALE Il profumo squisito e che rende matti fa capire di che cosa si tratta: il caffè che servono da Hunter’s Coffeeshop ha una qualità eccezionale. Le Bar Babes di Hunter’s muovono le mani non solo per un ottimo espresso, ristretto o latte macchiato. La qualità di un buon caffè è fissata da molto di più del contenuto della tazzina. È tutta l’atmosfera e l’esperienza intorno al caffè che determinano la qualità del caffè. ATMOSFERA RILASSATA Da Hunter’s Coffeeshop puoi bere il caffè tranquillamente e con relax. L’interno è fresco e moderno e invita a prendere tutto il tempo e a provare i vari prodotti. Perché un tipo di caffè è diverso da un altro. Oltre al caffè, Hunter’s offre tutto quello che rende felice una persona. Da squisiti, freschi succi a birra e aperitivi nel Hunter’s Bar. Da snack sani a buonissimi brownie. Hunter’s Bros Waterlandplein 7 1024 LL Amsterdam Hunters Filiaal Papaverweg 2 1032 KH Amsterdam Hunter’s The Bar Utrechtsestraat 16 1017 VN Amsterdam Hunter’s Coffeeshop Utrechtsestraat 14 1017 VN Amsterdam Hunter’s The Pub Warmoeestraat 24 1012 JD Amsterdam Hunter’s Coffeeshop Haarlem Key West Schoterweg 66 2021 HP Haarlem Hai capito: non è solo l’ottimo caffè che rende famoso il Hunter’s Coffeeshop. Ogni Hunter’s ha un’unica atmosfera e specialità. Ci sono ben sette filiali a e intorno a Amsterdam. Dalla famosa Warmoestraat nel centro fino all’autostrada a Amsterdam Nord, molto facile da raggiungere. C’è anche un Hunter’s Coffeeshop a Haarlem, così puoi visitare Hunter’s prima di andare in spiaggia. Completa la tua visita a Amsterdam e visita tutti i Hunter’s, o come si dice da noi: Hunt them all. Vuoi saperne di più su Hunter’s? Visita www.hunters-coffeeshop.com o segui Hunter’s su Facebook. 36 COMIC LE AVVENTURE DI GIOVANNI FUMA OGGI È IL GIORNO... OGGI È UN GRAN GIORNO PER LE MIE PICCOLE! AHHH! IL PIACERE TANTO ATTESO DI TAGLIARLE! TRE ORE DOPO IN EFFETTI DOPO UN PO’ È UNA PALLA! ... DEL RACCOLTO! SONO SICURO CHE L’HASHISH SULLE FORBICI RICOMPENSERÀ QUESTO LAVORO IMMENSO! APPENDERE LE CIME IN UNA STANZA AL RIPARO DALLA LUCE, CON UNA TEMPERATURA DI CIRCA 18 °C E UN’UMIDITÀ COMPRESA FRA IL 50 E IL 60%... 5 KG! DEV’ESSERE UN SOGNO! DOPO L’ESSICCATURA… CAZZO! SONO DIMINUITE ALMENO DELLA METÀ! CONTINUA… FINALMENTE! DOMANI INVITO I MIEI AMICI PER L’ASSAGGIO!! FINE ANTIPRO 37 FESTIVAL DELLA SEMINA AL LEONCAVALLO TRE GIORNATE DI MUSICA, CULTURA E POLITICA DELLA CANAPA Credits: Leoncavallo.org Quest’anno il Leoncavallo di Milano, spazio pubblico autogestito, ha trasformato la ventennale festa della semina in un festival che si dipanerà dal pomeriggio del 31 marzo alla sera della 2 aprile, con la partecipazione di migliaia di persone e uno stuolo di breeder, cuochi, musicisti, pazienti, medici e gli attivisti di alcune tra le esperienze più interessanti a livello europeo. Ma si va ben oltre a partire da una conferenza sulla genetica organizzata da Free Weed dove è stato invitato Shanti Baba, che intende aumentare la consapevolezza del pubblico anche rispetto di Enrico Fletzer alle genetiche. Sono stati allestiti tanti ambienti con tanti eventi canaposi e se, come al solito, i dibattiti interessano “solo” qualche centinaio di persone, rispetto alle migliaia in missione ricreativa, è probabilmente bene che sia così perché gli spazi del Leo sono vasti e diversificati e vale la pena scoprirli un po’ tutti. La serata del venerdì è dedicata alla medicina con gli interventi di tre autorità del settore come il medico Fabrizio Cinquini “Dr. Cannabis” con un intervento sulla co-evoluzione uomo-cannabis mentre, il nostro Fabrizio Dentini presenterà la sua inchiesta su storia e prospettive della canapa medica e Luca Marola contestualizzerà la svolta pro-cannabis degli USA nel contesto dell'elezione di Donald Trump. Il sabato è previsto un incontro sull’Europa dei consumi stupefacenti con l’on. Daniele Farina e Martin Barriuso, presidente del cannabis social club basco Pannagh e di un avvocato in rappresentanza dello studio Brotons, il più importante team di difesa legale della penisola iberica. L’incontro è importante per capire come sta evolvendo una delle situazioni più avanzati sul terreno della liberazione e regolamentazione della cannabis in Europa, dopo che il secondo club belga, il Mambo Social Club di Hasselt, è stato interdetto dalla magistratura. Anche perché dopo le vittorie iniziali che avevano visto il Pannagh prosciolto dalle accuse, con il clamoroso dissequestro di 25 kili di infiorescenze di cannabis da parte della Magistratura e lo sdoganamento dei club da cui derivò un vero e proprio boom di locali dedicati in Catalogna e in misura molto minore nel Paese Basco, il clima sembrava radicalmente cambiato dopo la riconferma del governo conservatore. Ma non necessariamente la situazione pare volta per il peggio nonostante l’ultima decisione della magistratura spinta dai soliti tutori dell’ordine che ha condannato Martin e i suoi compagni a pesanti pene detentive e pecuniarie, nonostante la Corte abbia riconosciuto la assoluta mancanza di ragioni di lucro. Ma molti pensano che la situazione sta per cambiare per il meglio dopo che a livello locale le autorità indipendentiste avevano sostenuto la necessità di una regolamentazione, anche con provvedimenti ad hoc che hanno in qualche modo impedito la chiusura della maggior parte dei cannabis social club. Una situazione che potrebbe favorire le associazioni più democratiche e con un numero di soci limitato. In queste condizioni i nostri amici spagnoli pensano sempre in positivo, con un possibile ritorno alle origini delle prime associazioni cannabiche secondo lo slogan Piccolo è Bello. Saremo a fianco degli amici spagnoli e dei tanti italiani che operano in quel contesto. Mentre toccherà all’on Daniele Farina, oltre che fare gli onori di casa, l’incombenza di trattare il ginepraio in cui pare confinata la proposta della legalizzazione all’italiana. Dopo il dibattito segue il mega-concerto dei Sud Sound System che rappresentano una delle band italiane più impegnate sul tema a conclusione di una lunga serata con concerti live e numerosi dj, senza dimenticare l’Hemp Bar e la cucina popolare con un menu a tutta canapa quasi a coronamento della quarantennale storia del Leoncavallo che è legata a filo doppio con il tentativo di organizzare una vita autogestita in cui la cultura della cannabis ha sempre avuto un ruolo importante come pure il contrasto all’eroina degli albori di questo storico centro sociale milanese che ha cambiato sede almeno tre volte negli ultimi quarant’anni. Una cultura che in qualche modo è legata alla tragica morte dei giovanissimi Fausto e Jaio eliminati da un gruppo di fascisti alle ore 20.30 del 18 marzo 1978 mentre erano impegnati in un lavoro di contro-informazione sulle bande che operavano nel quartiere. E a dieci anni di distanza della seconda fase eroica della vita del Leo ormai sotto sgombero e della eroica resistenza che diede la stura alla stagione dei centri sociali italiani, negli anni Novanta, in piena fase della “Milano da bere” parla invece il fantastico libro di un musicista di una band dell’epoca, i Pila Weston in Fiamme e rock’n’roll di Bruno Segalini. Un romanzo veridico sullo sgombero del Leoncavallo nel 1989, in un epoca dove faceva parte del comitato di gestione l’attuale giallista di grido Sandrone Dazieri, autore di Attenti al Gorilla e del recente L’Angelo che nella prefazione afferma come “rileggere quanto accaduto nelle pagine di questo libro ha, come si dice, risvegliato in me fantasmi che credevo sopiti e ricordi lacrimevoli. Se c’eravate anche voi, sono certo che subirete il medesimo effetto, altrimenti avrete un assaggio di quello che fu un periodo straordinario in senso terapeutico che ricreativo. Ma è dal 1996 che la pianta assume una grande importanza nella vita del centro sociale per motivi anche geografici. La vicinanza della Svizzera italiana che attirava moltissimi giovani lombardi e che ha avuto una grande influenza nelle politiche del movimento antiproibizionista italiano. Erano anche gli anni delle prime fiere della canapa come il Cannabusiness svoltosi per alcune edizioni nella Ruhr in Germania. Da allora il Leoncavallo ha scelto la giornata della semina come un augurio di un buon raccolto, anche seminando disobbedienza e invitando personalità del mondo della musica e della politica a presenziare all’inizio del ciclo della natura rappresentato dalla canapa, il vero ospite d’onore. Un ospite che assieme al lavoro tenace può portare buoni frutti. Come ama ripetere il suo ex-portavoce l’onorevole Daniele Farina che, insieme all’onorevole Benedetto Della Vedova, per l’amor del vero, di idee politiche peraltro piuttosto divergenti, è stato il più esplicito e costante sostenitore di politiche giuste ed efficaci in tema di cannabis in tutto il Parlamento italiano. Da Daniele Farina vengono sempre dei giudizi piuttosto sobri su quelle che sono le dinamiche in atto e quindi non ci si potrà aspettare altro che una sobria presa d’atto di un cadavere non ancora dichiarato ufficialmente morto, ovvero l’approccio proibitivo finora adottato. Sia a livello parlamentare che di società. Anche per questo sarà interessante capire quello che ci si può aspettare dalle forze politiche di un Parlamento che aveva quasi i numeri per fare delle politiche decenti ma che rischia ancora una volta di perdere il treno Credits: Leoncavallo.org e bellissimo di cui ci sentimmo protagonisti ed eroi. E forse lo fummo davvero, per un breve istante”. Anche lì c’erano chilum e barricate, tanto per smentire la passività di molti consumatori ma passata un’epoca di opposizione alla legge Craxi-Jervolino che ancora una volta criminalizzava la cannabis sulla spinta della war on drugs all’americana. Ma per arrivare ai giorni nostri, é nella terza vita del Leo, nel terzo millennio, anche grazie al portavoce Daniele Farina, ora deputato della Repubblica nella Commissione Giustizia, che si è palesata come uno dei punti qualificanti delle attività politiche e culturali la riscoperta della pianta utile cannabis-canapamarijuana, che si è manifestata in maniera sempre più completa in quello che, pur formalmente occupato, è divenuto uno spazio pubblico autogestito e punto di incontro di quasi tre generazioni di alternativi. Iniziatore per altro anche di uno dei primi grow shop della Lombardia. Ma anche partecipando a pieno titolo al MDMA, il movimento di massa antiproibizionista protagonista delle street parade di Bologna e delle marce per la cannabis come la Million Marijuana March di Roma. Ma anche portando ormai avanti anche a livello parlamentare l’impegno antiproibizionista come nel caso di Daniele. Ma quella del Leo è sempre stato un rapporto sobrio, mediato dalla militanza e dal fatto che alcuni attivisti rivendicassero il loro uso della canapa più nella ennesima campagna elettorale permanente. O almeno così sembra, mentre nel caso di Martin Barriuso il cui destino sarebbe quello di venire ingabbiato e sommerso dalle mega-multe, e le cose probabilmente andranno così perché Pannagh rappresenta una delle poche alternative alla follia dell’attuale mercato e soprattuto perché la Spagna trasuda di vibrazioni positive nonostante la crisi. Anche qui il Leoncavallo, pur con i suoi limiti, ci dimostra fin dal 1989 che nonostante la nebbia e il freddo, un miracolo a Milano è sempre possibile. Per lo meno in via Watteau. Il Leoncavallo è fin dagli inizi l’ispiratore di un moderno e positivo approccio con le virtù di questa pianta, invitando lungo tutta la sua recente storia i personaggi più importanti della Rivoluzione della Canapa: dai medici olandesi e tedeschi, ai militanti svizzeri, a Mr. Nice passando per il Nova Institute, la scrittrice francese Michka e tanti altri. Ma quest’anno l’iniziativa assume quasi le dimensioni di una rivoluzione culturale che dimostra una certa maturità con un’ampia scelta di prodotti, di spettacoli e di relatori. Il week end a cavallo tra marzo ed aprile rinverdisce l’impegno ventennale dello spazio pubblico autogestito ma soprattutto ci interroga anche su come proseguire ed aggiustare la cassetta degli attrezzi dopo un ventennio di lotte e di iniziative non sempre coronate da successo. ® Nuove Varietà Collezione di genetiche procedenti principalmente dagli USA. Aromi tipo legno, cipresso, limone, dissolvente, terra e spezie. 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Il microgrowing è la coltivazione in spazi estremamente ridotti. È una pratica relativamente recente nata grazie ad appassionati grower impossibilitati a coltivare nel canonico metro quadrato, spesso per mancanza di spazio o per necessità di segretezza. Addirittura ho visto coltivare in un case da computer, le classiche tower che andranno sparendo tra qualche anno. Gli spazi necessari allo sviluppo delle piante sono sempre più piccoli, complice l’avvento dei led tra le luci da coltivazione disponibili sul mercato. Viene da sé immaginare le possibilità di operare con delle fonti di luce che non scaldano, se dalle HPS si passò alle CFL, ora i led di CBG dominano incontrastati il mondo della micro coltivazione. Negli anni passati già scrissi sul microgrowing, intervistai addirittura un altro micro coltivatore, ma questa volta la persona che ho incontrato sorprendentemente coltiva indoor e outdoor alla stessa maniera con i medesimi accorgimenti. Andiamo a leggere le sue risposte alle mie domande, sicuramente saranno piene di preziosi consigli per noi appassionati. SSIT: Presentati ai nostri lettori, chi sei e cosa fai. Sono un coltivatore hobbista di cannabis e mi piace fumare. Vivo dove è illegale coltivare più di una pianta a testa, vorrei dire anzi è illegale anche Il microgrowing è diventato per te un hobby, ma nasce come necessità, giusto? Sì, inizialmente volevo esser discreto. Sono un fumatore del weekend, non consumo grandi quantità e preferisco certamente il sapore all’effetto. Devo dire che però col tempo ho ricevuto grandi apprezzamenti dagli amici con cui fumo. Un giorno decisi di andare ad una Cannabis Cup e portare con me due o tre fiori da far assaggiare ai partecipanti e portarmi a casa il parere di qualcuno più esperto. Beh non voglio tirarmela ma la mia erba è piaciuta a tutti! Quindi ora sono un appassionato felice del mio bel hobby. Certamente! Dovresti vedere che piante tozze e vigorose che riesco a far crescere in un vasetto così piccolo. Non so se è proprio microgrowing perché comunque ho più spazio di una scatola minuscola, però raccolgo sempre più di cento grammi dal mio davanzale con un vaso così piccolo. Ti dirò la fatica è doverlo bagnare due volte al giorno e quando il sole picchia forte anche tre volte. Devo sempre lasciare un sottovaso con dell’acqua che ovviamente sparisce a vista d’occhio. Indoor invece ho provato anche un bubbler grazie ad una guida trovata online, credo si chiami bubbler il DWC con la pietra porosa sul fondo. Ho ottenuto bei risultati ma preferisco la terra e un paio di pote in più. Ma torniamo a come coltivo, si è capito mi piace la terra e il biologico. Preferisco il vero sapore delle erbe come anche tu sempre ribadisci nei tuoi articoli. Utilizzo la terra bat mix perché viene miscelata dalla fabbrica con del guano, che come tutti sanno è ricco in fosforo. Aggiungo della perlite espansa per Andiamo però con ordine perché i nostri lettori sono famelici di dettagli. Parlaci prima del tuo armadietto e poi di come hai traslato il microgrowing outdoor. Va bene, cominciamo dal mio armadietto indoor. Ho detto già che per IL MICROGROWING È LA COLTIVAZIONE IN SPAZI ESTREMAMENTE RIDOTTI. È UNA PRATICA RELATIVAMENTE RECENTE NATA GRAZIE AD APPASSIONATI GROWER una sola pianta ma la polizia tollera i numeri esigui perché qua a parte mia moglie fumano tutti. Mia moglie è la causa della mia specializzazione in microgrowing. Viviamo in un appartamento molto piccolo e non vogliamo sacrificare una stanza al mio hobby. In più, i miei genitori e i suoi sono spesso qui da noi in visita, quindi non è proprio fattibile in casa nostra. Inizialmente avrei voluto montare in un angolo del bagno una piccola growbox, ma tra la doccia e l’inagibilità del bagno ho deciso di cercare una soluzione su internet. In un forum ho trovato la soluzione che cercavo e ho iniziato con un piccolo armadietto sotto la scrivania. Veniamo al tuo hobby, parlaci ora delle tue tecniche di coltivazione che interessano tantissimo a chi vuole cimentarsi nell’arte dei “bonsai cannabici”. In realtà io sono un microgrower perché coltivo in un armadietto di 20x40 con una piastra a led dell’IKEA però, tieniti forte CBG, coltivo anche sul davanzale in un vaso da tre litri e mezzo. Quindi il mio paragone col mondo dei bonsai è azzeccato se ci dici che coltivi in un vasetto dello yogurt. motivi di discrezione devo mantenere tutto nascosto in una specie di comodino sotto la scrivania, unico pertugio libero da sguardi indiscreti. La mia scelta è di lavorare in terra, con fertilizzanti biologici. Sempre do questo consiglio perché la differenza con un’erba minerale è notevole. Pensa che agli inizi feci due raccolti con dei prodotti blasonati ma dovetti farci del burro e una space cake: mai più minerale né liquido né solido. Tornai immediatamente al biologico, gettando nel cesso i fertilizzanti rimasti e cambiando growshop. Senza fare nomi addirittura il growshopparo mi fece complimenti per il mio raccolto! Vabbè, i gusti sono gusti come dice chi beve vino da tavola. alleggerire il terriccio e poi niente, ho la fortuna di avere un amico con una pianta madre che mi regala uno o due cloni alla volta da poter fiorire. Se è primavera mi regala due cloni per poter coltivare sul davanzale, il resto dell’anno mi porta sempre un esemplare basso e molto ramificato come sa che piacciono a me. Il resto è solo stare attento che le piante bevano e non abbiano problemi tipo oidio o ragnetti rossi che sono l’unica mia preoccupazione. Interessante la tua descrizione, soprattutto il tuo commento sulla nutrizione biologica 40 delle piante, descrivici però il tuo setup tipo luci, areazione… La luce è una piastra a led comprata all’IKEA, consuma pochi Watt e rende una luce non so a quanti K però le piante crescono vigorosissime e formano cime piccole ma durissime. Il ricambio d’aria è garantito da una ventolina da computer abbastanza potente e silenziosa. Vuoi sapere la cosa bella? Utilizzando una luce a led da pochi Watt riesco a raccogliere facilmente un grammo a Watt, come i migliori professionisti! Mi sembra di capire non usi filtri ai carboni attivi: non hai nessun problema di odori molesti? No, lascio sempre un profumatore d’ambienti vicino all’uscita della ventolina così che l’aria in uscita possa prender profumo di pulito. Poi ho notato che se non tocco le cime non fanno granché odore… sono veramente pochi grammi in totale, ma che sapore!! Mentre sul davanzale non Il microgrowing outdoor è secondo me la capacità di coltivare sul davanzale negli angoli più piccoli anche magari tra le piante aromatiche per occultare meglio le nostre ricercatissime amate piante di cannabis. Le differenze con il microgrowing indoor sono notevoli, sul davanzale devo solo preoccuparmi di potare i rami e rimuovere la maggioranza delle cime ad inizio fioritura. Con l’esperienza ho imparato a lasciare poche cime sulla pianta, anche una sola e spesso non è nemmeno l’apicale. Chiaro che la produzione ne risente, delle cime ad inizio fioritura così che la pianta si trovi con pochi apici su cui convogliare le forze. Oppure hai mai pensato a creare una tua linea di piante di taglia adatta a te? Quali altri accorgimenti ti sentiresti di consigliare a chi vuole cimentarsi nella micro coltivazione? No, non ho mai avuto tra le mani semi di auto fiorenti nane purtroppo. Ma non credo neanche di sapere dove andare a prenderle perché sui cataloghi leggo taglia XL, grandi piante… e comunque potendo scegliere non vorrei una auto fiorente nel mio giardino perché non mi son mai piaciute. Forse in un futuro saranno migliori, chi lo sa. Avrei forse delle riserve nel potarle Innanzitutto vorrei ben chiarire perché si coltiva in micro: perché non abbiamo spazio. Chi è un forte consumatore o ha bisogno di alte dosi terapeutiche dovrebbe approcciarsi alla GLI SPAZI NECESSARI ALLO SVILUPPO DELLE PIANTE SONO SEMPRE PIÙ PICCOLI, COMPLICE L’AVVENTO DEI LED TRA LE LUCI DA COLTIVAZIONE DISPONIBILI SUL MERCATO ho problemi perché siamo all’ultimo piano e anche lì non si tratta che di quantità esigue. Parlaci invece del tuo microgrowing outdoor, hai detto che utilizzi un vaso da 3,5 litri sul davanzale. Sì, utilizzo un vaso piccolino che ovviamente d’estate devo bagnare più volte al giorno, soprattutto quando fa molto caldo o quando tira il vento. Cosa significa micro coltivare in esterni? ma non è la quantità l’obiettivo di noi micro coltivatori. La potatura deduco sia l’intervento più importante che effettui sulla tua pianta. Sì, giustissimo! Perché con un vaso così piccolo la riserva di acqua disponibile è troppo poca e le piante arriverebbero a sera in forte stress idrico. Quindi preferisco potarle rimuovendo anche le foglie più grandi o più vecchie così da lasciare meno tessuti verdi bisognosi d’acqua sulla pianta. Un altro dettaglio sarebbe rimuovere la maggioranza coltivazione da un altro fronte perché il microgrowing è per hobbisti appassionati bisognosi di piccole quantità da piccoli spazi. Detto questo consiglio di optare per gli strain più compatti, come quelle indica. Sarebbe bello averle di taglia nana ma produttive però so che non è esattamente ciò che cercano i breeders per cui mi metto il cuore in pace e vado selezionando tra i cloni che mi regalano. Hai detto taglia nana però come dici tu non è un obiettivo del breeding. Hai mai provato con le autofiorenti nane? perché so che vanno dirette fino a fine fioritura e avrei paura a tagliarle e perder tutta la produzione, che come ho già detto è modesta. Sul breeding invece devo dirti che non saprei nemmeno da dove iniziare: purtroppo lo spazio è quel che è e non potrei portar innanzi nessun progetto. Chissà poi se al mondo qualcun altro sarebbe interessato… Grazie per le tue risposte, saranno sicuramente d’ispirazione a chi vuole approcciarsi al mondo del microgrowing. Buone fioriture, a te e a tutti i nostri lettori! 42 PUNTO LEGALE Controllori controllati? La legge antidroga applicata ai tutori della legge Deputate a proteggerci, le forze dell'ordine hanno dimostrato in più casi di rappresentare a volte un pericolo per l'incolumità dei cittadini: lo vediamo puntualmente alle manifestazioni di piazza, lo ricordiamo con orrore quando si parla del G8 di Genova, lo riportano le cronache quando si fanno i nomi di Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino o Stefano Cucchi. In questi contesti, quando si riesce a spezzare l'omertà della categoria, si finisce sempre per parlare di “mele marcie”, di individui con problematiche pregresse, di abuso di sostanze: il libro/film ACAB di Carlo Bonini è solo l'ultimo esempio di questo sforzo istituzionale per ricordare che le forze dell'ordine sono in realtà amiche del cittadino. Dietro ai caschi e ai manganelli, alle manette e alle divise ci sono pur sempre delle persone, dicono. Le persone infatti sono umane e in quanto tali peccano, sbagliano, trasgrediscono. Spesso abusano della loro posizione e, fortunatamente non così spesso, uccidono. Dal volo di Giuseppe Pinelli in poi, la storia contemporanea italiana ci ha insegnato che, quando “ci scappa il morto”, le forze dell'ordine sanno chiudersi a riccio e proteggere gli agenti incriminati, anche a costo di commettere ulteriori reati di fronte alla legge. Il caso di Stefano Cucchi è emblematico nella misura in cui, grazie alla tenacia della sorella Ilaria, la sua storia è diventata di dominio pubblico e ci ha dato un punto di vista inedito su quello che può succedere nelle caserme italiane. Assieme all'avvocato Fabio Anselmo, la famiglia Cucchi ha deciso di affron- di Giovanna Dark tare un lungo calvario giudiziario al fine di riabilitare la memoria di Stefano – bollato come anoressico, sieropositivo, tossicodipendente da Giovanardi e dai suoi cani da riporto – e abbattere il muro di omertà che fin troppo spesso lascia le divise impunite. I carabinieri che lo arrestarono – e cioè Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco – sono ora imputati e di omicidio preterintenzionale e ritenuti responsabili del pestaggio e del conseguente decesso del giovane geometra. Ai tre tutori dell'ordine è contestata anche l’accusa di abuso di autorità, per aver sottoposto Cucchi “a misure di rigore non consentite dalla legge” con “l’aggravante di aver commesso il fatto per futili motivi, riconducibili alla resistenza di Cucchi al momento del foto-segnalamento”. Assieme a loro, accusati di calunnia, il maresciallo Roberto Mandolini, allora comandante della stazione dei carabinieri Appia (quella che, nella notte tra il 15 e il 16 ottobre DYHYD SURFHGXWR DOO DUUHVWR e i carabinieri Vincenzo Nicolardi e Francesco Tedesco. Per Mandolini e Tedesco, infine, anche il reato di falso verbale di arresto. I moventi dell'omicidio di Stefano sono stati definiti dai giudici stessi come “futili” e, se si pensa che molto spesso si attribuisce questo aggettivo a crimini commessi da persone psicologicamente instabili, non è forse così malizioso credere che gli agenti che hanno ammazzato di botte Stefano fossero sotto l'effetto di una sostanza come ad esempio la cocaina. Queste sono ovviamente solo mere supposizioni ma è un dato di fatto La buona notizia è che lo scorso 17 che anche tra le fila delle forze gennaio il pool guidato dal procu- dell'ordine stesse il proibizionismo ratore di Roma Giovanni Musarò e ha fallito. Le cronache hanno ripordal sostituto Giuseppe Pignatone tato di agenti intenti a vendere la ha chiuso l’inchiesta bis sulla morte droga precedentemente sequestradel geometra romano, avvenuta in ta, gli atti giudiziari concernenti le un reparto protetto dell’ospedale grandi manigestazioni, dal G8 alle 3HUWLQLLORWWREUH8QPRUWH tante No Tav, hanno spesso descritoccorsa sette giorni dopo il suo arre- to celerini in evidente stato di altesto nel parco degli Acquedotti per razione e, per la pura legge dei il reato di detenzione e spaccio di numeri, è certo che anche una persostanze stupefacenti: nello specifi- centuale dell'arma contribuisce ad co 21 grammi di hashish e 2 grammi ingrossare la torta dei consumatori di cocaina. di sostanze italiani. PER LA PURA LEGGE DEI NUMERI, È CERTO CHE ANCHE UNA PERCENTUALE DELL'ARMA CONTRIBUISCE AD INGROSSARE LA TORTA DEI CONSUMATORI DI SOSTANZE ITALIANI Ma come si comportano le forze dell'ordine in termini di lotta alla droga? Come vengono controllati i controllori? Anche in questo caso ci sono due pesi e due misure o l'Arma vuole davvero debellare il consumo e l'abuso di sostanze da parte dei suoi componenti? La relazione annuale consegnata dal Dipartimento delle Politiche Antidroga al Parlamento ci da modo di dare uno sguardo alle procedure interne adottate dai tutori dell'ordine in termini di contrasto alla droga, carpendo un po' meglio l'approccio che lo Stato tiene nei confronti dei suoi difensori. Per i pochi che anora non lo sapesero, in ambito Difesa, la materia di contrasto all'uso e abuso di sostanze è disciplinata in modo diverso rispetto al mondo civile. I capi a cui i militari fanno riferimento sono principalmente tre e sono il “Codice dell’Ordinamento Militare” (D.lgs. 66/2010), il Regolamento per l’applicazione delle procedure per gli accertamenti sanitari di assenza della tossicodipendenza o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope in militari addetti a mansio- 43 ni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi presso il Ministero della Difesa (DIFESAN-2010), ed infine le Direttive delle singole caserme che disciplinano le peculiari attività di prevenzione, accertamento delle tossicodipendenze e dei comportamenti d’abuso. L’orientamento delle Forze Armate italiane si dice “costantemente rivolto al massimo contrasto nei confronti dell’uso di sostanze stupefacenti e psicotrope ed all’abuso di alcol da parte del personale dipendente, proprio in virtù della prioritaria esigenza di dover assicurare, in qualsiasi momento, personale completamente integro sul piano psico-fisico e, conseguentemente, idoneo ad assolvere tutti gli obblighi di servizio in piena sicurezza per sé e per la collettività”. In ragione di quanto sopra, ai militari, ai poliziotti e ai carabinieri è richiesto un elevato senso di responsabilità e di osservanza delle regole, e le assunzioni sia saltuarie sia abitudinarie di sostanze stupefacenti e psicotrope possono essere in qualche modo compatibili con le condotte che minacciano l’integrità psicofisica dell’individuo. Figuriamoci se ci scappa il morto. In quest'ottica sono stati individuati specifici protocolli e misure di sicurezza a tutela dell’incolumità e, in particolare, finalizzate primariamente alla prevenzione di incidenti correlati allo svolgimento di mansioni e/o attività lavorative a rischio. Per attività a rischio possiamo intendere gli scontri di piazza, piuttosto che la gestione di un fermo complicato o operazioni che in generali implichino il potenziale uso di armi da fuoco. “Secondo tale orientamento – spiega la relazione - è diventato prevalente un indirizzo di cautela che è alla base della sospensione lavorativa preventiva dei sospetti/presunti assuntori”. Non si licenzia dunque ma semplicemente si sospende. di sostegno e rieducazione sanitaria presso i consultori psicologici (dell'Arma of course) e sottoposti ad accurata e approfondita valutazione clinica e psicodiagnostica, sempre da professionisti interni. Per il personale ancora non transitato in servizio permanente, invece, anche l’assunzione occasionale di sostanze stupefacenti e psicotrope comporta il proscioglimento dalla vita militare: per loro basta il primo test. I testi a cui si sottopongono gli agenti sono oltretutto relativamente più blandi rispetto a quelli cui sono costretti i normali cittadini una volta beccati in flagrante e denotano in primis un garantismo che non è concesso ai civili. Le “misure di sicurezza” menzionate dalla relazione del DPA, altro non sono infatti che un semplice esame delle urine fatto in modo casuale una volta ogni morte di papa: ovvero “nella misura del campione mensile del 5% della forza effettiva dell’Ente di appartenenza”. Nel caso in cui, a seguito del test, vengano accertati eventuali stati di tossicofilia (livelli bassi) o di tossicodipendenza (livelli alti), il personale militare sospetto non viene immediatamente sospeso dal servizio ma viene sottoposto ad ulteriori e più accurati controlli di laboratorio e valutazioni cliniche psicopatologiche a cura dei Servizi sanitari, dei Consultori Psicologici e Servizi di Psicologia. Insomma, per l'Arma il test dei cataboliti non basta e prima di allontanare un agente dal posto di lavoro, dalle sue mansioni e dall'arma di ordinanza, lo si sottopone ad ulteriori visite medico-psicologiche e, NUOVA GENETICA DI FUSIONE! TANGIE GHOST TRAIN SPEDIZIONI VELOCI IN TUTTA ITALIA solo in un secondo momento, a nuovi esami complementari tossicologici di laboratorio. Il militare che, dopo questi passaggi, risulti ancora positivo ai tests tossicologico-analitici di screening viene posto in posizione di inidoneità temporanea al servizio da parte del Dirigente del Servizio Sanitario, in attesa del risultato dell'ulteriore test di conferma. Quest’ultimo, viene effettuato a cura del Servizio medico militare competente. Per chi se lo chiedesse: si, i test antidroga gli agenti se li fanno in casa, con tutte le collusioni che questo comporta. In caso di positività anche all'ulteriore test di conferma (e, a questo punto, anche allo stereotipo che vuole i militari tipicamente mancare di acume), l'agente viene inviato dal Dirigente del Servizio Sanitario al Servizio medico militare competente per territorio per l’approfondimento diagnostico ed eventuali provvedimenti medico-legali previsti dalle disposizioni vigenti. Esiste però una differenza sostanziale tra il personale in servizio permanente effettivo e quello in ferma prefissata, ovvero tra i precari della difesa. I primi, se risultati positivi ai test, vengono avviati ad attività NUOVA SEEDBANK IN UK: G-13 LABS! Quello offerto dal DPA è quindi un quadro ben diverso da quello che interessa i civili. I tutori dell'ordine, nonostante siano chiamati ad un rigore e ad un disciplina ben maggiore dei cittadini comuni o di altre categorie di lavoratori da cui dipende l'incolumità di terzi, godono di garanzie che li pongono in automatica deroga rispetto alla legge sulla droga vigente. Considerato il loro stato di servizio, 3 test clinici e qualche seduta dallo psicologo, non si possono certo chiamare azioni di deterrenza, nè si può chiamare screening un campione che vuole coprire solo il 5% dell'organico effettivo. Anche in tema di droga, dunque, i militari tendono palesemente all'autotutela e si chiudono a testuggine sull'elemento imputato. C'era forse da stupirsi? I TESTI A CUI SI SOTTOPONGONO GLI AGENTI SONO RELATIVAMENTE PIÙ BLANDI RISPETTO A QUELLI CUI SONO COSTRETTI I NORMALI CITTADINI PUOI RITIRARE SUBITO I TUOI ACQUISTI A MILANO PRESSO QUESTI STORE! GHOST TRAIN HAZE #1 (Rare Darkness) X TANGIE (Reserva Privada) LE MIGLIORI SEEDBANK SATIVA-DOMINANT HIGH YELDS IN 9-10 WEEKS x6 SEEDS PACKS TUTTI GLI STRAIN FRA CUI CINDERELLA 99 BLUE OG GIGABUD ... www.seedstore.it CBD 45 nire diversi livelli di cannabinoidi. Hanno pertanto dimostrato che, in un ambiente climatico controllato e con maggiore quantità di luce, è possibile ottenere una maggiore resa, più resina e un livello più elevato di cannabinoidi. Analogamente, secondo l’esperienza del coltivatore, il tenore di CBD può aumentare o diminuire entro uno specifico intervallo. Miglioramento del contenuto di CBD mediante cromatografia Analisi e miglioramento vegetale per CBD 2.0 Selezione di progenitrici Abbiamo visitato Dinafem e il dottor Ananda ci ha raccontato che risultati delle analisi sono da loro utilizzati per sviluppare varietà ricche di CBD. Il laboratorio di Dinafem ha appena compiuto 4 anni. Inaugurato ad ottobre 2012, si avvale di un team costituito in collaborazione con Renovatio ed Ai Laket. L’area che occupa era originariamente destinata a un progetto di riduzione rischi, consistente nell’analisi di campioni provenienti dai vari club, cui venivano restituite informazioni sul contenuto dei cannabinoidi presenti nelle varie piante. Dinafem ha partecipato attivamente a questo progetto, appoggiandolo con la nascita del laboratorio, il cui campo di attività è stato poi esteso al miglioramento vegetale delle autofiorenti ed a uno studio approfondito delle varietà offerte dalla stessa banca. Sono dovuti partire da zero perché il metodo d’analisi all’epoca non era corretto e s’era manifestata la necessità di concepire e validare un proprio metodo. Dai primi test, il grado di precisione è aumentato sempre più, tanto da rendere i risultati particolarmente affidabili. Come ci spiega il dott. Ananda, “ogni qual volta riceviamo degli strumenti il programma fornito in abbinamento è ‘cieco’, ed è quindi necessario integrare nell’elaborazione un proprio metodo validato”. Le piante con tratti ermafroditi vengono scartate I vantaggi del metodo analitico applicato Ben presto la banca dimostra che il metodo di miglioramento e selezione vegetale assistita da cromatografia dà i suoi frutti: ad esempio, in 3 generazioni sono stati in grado di constatare come autofiorenti, originariamente con 10% di THC, raggiungono il 15% o più. Per Macho CBD dominante colmado de polen comprovare questi risultati Dinafem ha poi deciso di dotarsi di strumenti più personalizzati, allo scopo di realizzare un maggior numero di analisi, con maggior frequenza. A settembre 2014 viene quindi creato questo spazio-laboratorio che, a gennaio 2015, era già stato ultimato. Forte dell’esperienza acquisita con la precedente strumentazione, il dott. Ananda ha potuto approntare e validare un suo metodo con maggiore facilità, anche se, trattandosi di materiale nuovo, “bisogna sempre fare un po’ di test iniziali prima di ad arrivare al livello di precisione desiderato”. Al momento la banca considera le sue analisi molto affidabili per gli scopi perseguiti, giacché in una selezione non si è mai verificato nulla che non fosse già atteso. H. Madera In un primo momento continuano così ad occuparsi della selezione di autofiorenti e sviluppano la Bubba Kush Autoflowering e la OG Kush Autoflowering. Con queste linee vanno a colpo sicuro; a partire dall’incrocio iniziale individuano tutti i fenotipi interessanti. Anche questo lavoro ha dato i suoi frutti: ad esempio, nell’ultima coppa di Expogrow, la OG Kush Autoflowering ha conseguito il record di potenza, superando il 20% secondo un laboratorio indipendente. Come spiega il dott. Ananda: “fare analisi con costanza e continuità è molto utile per il miglioramento delle linee, giacché è possibile individuare con facilità i migliori esemplari”. Oltre rilevare i livelli di cannabinoidi, il metodo analitico serve ad approfondire le conoscenze sulle genetiche; ad esempio, individuare la distribuzione dei chemiotipi un una varietà permette di determinare lo stato del materiale di partenza, se cioè si tratta di F1, F2 o F3. L’altro aspetto su cui questa banca si è concentrata è l’importanza del metodo di coltivazione e del coltivatore, in quanto da una stessa pianta possono prove- Maschio CBD dominante colmo di polline Inizialmente l’interesse della banca era incentrato sul THC; per il CBD vi era sì un nutrito interesse, benché la sua presenza si riscontrasse raramente. Con analisi di routine Dinafem ha scoperto CBD in una delle linee genetiche americane su cui stava lavorando, da cui viene creata Purple Orange CBD. La banca è ben consapevoli che, oltre al THC ed al CBD, esistono altri cannabinoidi ed è pronta a rilevarli qualora si presentino in un proporzioni insolite, perché desiderano contribuire a migliorare il pool genetico globale. Ci raccontano, in particolare, che negli ultimi anni è già stato realizzato un numero sufficiente di scoperte degne di nota, ma il prossimo futuro vedrà la comparsa di molte varietà speciali. Verrà inoltre approfondita la ricerca sull’effetto “seguito”, che consiste nello studiare l’incidenza sull’effetto finale di una particolare combinazione di cannabinoidi, terpeni ed altri componenti della pianta, in quanto si sa che il risultato degli estratti diretti della pianta è molto più completo rispetto all’uso di un solo cannabinoide. Una volta rassicurati sulla propria capacità di analisi, la banca comincia ad addentrarsi nel progetto CBD, per il quale ha dovuto dotarsi di strumenti di prim’ordine per un uso intensivo protratto per diversi mesi. Nella fase di selezione delle prime progenitrici, in un Numerazione di progenitrici selezionate contesto di coltivazione massiva, vengono effettuate analisi senza sosta, per due intere settimane: di giorno si preparano i campioni e di notte la macchina li analizza, alimentata da un processore di campioni automatizzato. In questo modo è stato possibile verificare che il set di strumenti impiegato, pur limitato, si dimostra efficiente per soddisfare le necessità di Dinafem. Come ci spiega il dott. Kush “vi sono banche dei semi che utilizzano la OG Kush Autoflowering di Dinafem per riprodurre autofiorenti di buona qualità, approfittando del lavoro da noi realizzato; ma nel caso del CBD la strada è lunga e senza scorciatoie per poter fare un buon lavoro; l’eccellenza si ottiene 46 solo con analisi su analisi e un lavoro che si estende a varie generazioni”. Campioni da riciclare nello spazio-laboratorio Prima di avviare il progetto Dinafem conosceva la base teorica del breeding, specialmente per l’ottenimento di varietà CBD. Nello sviluppo delle varie fasi sono poi passati dalla teoria alla pratica, verificando, con uno strumento di misura affidabile come il cromatografo, che stavano ottenendo i risultati sperati. In questo progetto, lavorando solo con i chemiotipi desiderati, è possibile procedere ad ampie selezioni, con la possibilità di scartare un gran numero di esemplari; è così che è possibile favorire l’ottenimento delle varietà migliori. In primo luogo, separano i chemiotipi di dominanza CBD, fra questi vi sono concentrazioni variabili e, così facendo, scelgono piante con più elevati livelli di cannabinoidi. Ovviamente le analisi sono solo una parte del lavoro: talvolta in laboratorio si presentano chemiotipi all’apparenza molto uguali ma, quando si torna alla coltivazione, le differenze appaiono chiare. Per questo motivo è importante far riferimento ai dati analitici, oltre che al fattore umano, il lavoro di breeder esperti: è solo così che Dinafem è in grado di dare alle sue selezioni il suo particolare ‘tocco’. Posteriormente all’analisi di popolazioni complete, vengono tracciati grafici, in cui è possibile evidenziare la distribuzione: tale metodo torna utile, in particolare, quando si comincia a lavorare con materiale genetico concreto, per verificare se le piante si comportano secondo le aspettative. Questa mappatura serve ugualmente a scartare un insieme di piante prive di interesse per il progetto. È così possibile conoscere a fondo il materiale genetico con cui lavorare e sapere in anticipo cosa avverrà negli incroci, in modo da puntare direttamente ad ottenere il risultato desiderato. Nel procedere alle analisi in fasi distinte, la banca constata che una pianta non può essere giudicata fin tanto che non si arriva alla sua fase finale di crescita, giacché non tutti i fenotipi maturano in uno stesso momento ed il confron- to risulterebbe inesatto: a 30 giorni la migliore pianta di un gruppo può essere solo la più precoce; a 60 giorni la migliore di quello stesso gruppo sarà plausibilmente un’altra. Su un altro fronte, Dinafem procede all’analisi del contenuto dei diversi estratti per evidenziarne l’effetto sui vari pazienti (ossia per conoscere a quale effetto è associato uno specifico rapporto di elementi). Sono anche stati analizzati vari estratti di CBD provenienti da canapa industriale esistente sul mercato, e si è scoperto che alcuni prodotti sono di bassa qualità e con contenuto di gran lunga inferiore a quanto promesso in etichetta. Prelievo di campioni, analisi e selezione Dopo aver parlato in laboratorio con il dott. Ananda, l’ho accompagnato, insieme al dott. Kush e al dott. O3, ad una delle loro aree di selezione vegetale. Li ho potuti così vedere in azione, mentre procedevano agli scarti a partire da 250 femmine e 100 maschi. In primo luogo vengono eliminati gli esemplari ermafroditi, per pulire il pool genetico da tratti intersessuali. Dal momento che la maggior parte delle piante CBD presentano tratti di Sativa, Dinafem cerca la novità cercando di creare genotipi più tendenti all’Indica, con foglie grandi, taglia media e un sapore gradevole: ad esempio, vengono scartate le piante che tendono ad avere taglia troppo alta (un approccio all’apparenza controintuitivo). Come afferma il dott. Ananda “per ottenere risultati specifici è fondamentale Varietà ricca di CBD con tipologia di Indica pura Ciascun barattolo è numerato due volte seguire le buone pratiche, sin dal primo momento, all’atto di prelevare i campioni, ma anche durante tutto il processo di laboratorio”. Nella mia visita ho capito bene a cosa si riferisce: prima di cominciare, i breeder si vestono con un camice bianco e guanti in lattice. Selezionano dapprima le piante più interessanti e le numerano. Successivamente passano al prelievo dei campioni, che viene effettuato senza toccare i fiori. I campioni sono direttamente introdotti in un barattolo numerato, con tappo ugualmente numerato, in modo da minimizzare le possibilità di errore. Si procede così all’analisi, per la quale il dott. Ananda segue un metodo specifico, da noi già descritto nell’articolo “Il giorno dell’impollinazione”. Nel frattempo questo metodo è stato da lui perfezionato, continuando a lavorare a temperature sempre più basse ed utilizzando meno materiale per non sporcare il cromatografo. In sintesi il processo consiste nell’essiccare il campione a 40º. Quindi si procede alla pesatura, diluizione mediante ultrasuoni, centrifugazione, decarbossilazione in forno, diluizione in etanolo ed introduzione del campione nella colonna cromatografica. Ogni analisi si ripete varie volte per escludere gli errori. Nella fase finale, il dott. Ananda interpreta i dati davanti a un computer e prepara i rapporti per ciascun gruppo di popolazione. Progenitrici CBD dominanti Abbiamo anche visitato l’area delle madri, in cui viene conservata una copia delle migliori progenitrici CBD dominanti, con vengono elaborati gli ibridi CBD Dinafem. Senza usare una stessa CBD dominante in distinte varietà (che finirebbe per omogeneizzarle), Dinafem è fra le pochissime banche a disporre di un ampio e variegato gruppo di progenitrici CBD dominanti, piante maschio e femmina, che consente loro di lavorare indipendentemente su ciascun ibrido. Pur continuando con le varie attività di miglioramento e sviluppo su ciascuna linea, questa varietà di progenitrici colloca Dinafem fra le prime banche nella selezione di piante CBD dominanti. Conclusioni L’introduzione di varietà CBD dominati è stata avviata inizialmente come lavoro totalmente artigianale, nel quale i breeder facevano ricorso a un mix di intuizione e fortuna: in quegli anni non esisteva quasi nessun laboratorio che potesse assisterli. Attualmente al fattore umano vanno ad affiancarsi le analisi di laboratori: questo miglioramento vegetale 2.0 è ora proiettato verso l’eccellenza e procede a passo spedito, in modo da mettere a disposizione dei coltivatori grosse quantità di varietà differenziate e totalmente stabilizzate. FORNITURE IN TUTTO IL MONDO DAL 1987 Contatti: [email protected] @dutch-passion.com 0031 43 321 58 48 Trova il tuo rivenditore locale nel nostroo elenco ufficiale di rivenditori n com oppure acquista i semi online www.dutch-passion.com Visita il nostro negozio: Dutch Passion Grote Gracht 40 6211 SX Maastricht The Netherlands Semi di cannabis Femminizzati, Auto-fiorenti e Regolarii Per uso medico e ricreativo. Sede centrale: Dutch Passion Hoogoorddreef 133 1101 BB Amsterdam The Netherlands ESTRAZIONE Il nettare degli dei CANNABIS E MIELE, UNA STORIA IN COMUNE Sin dall'alba dei tempi miele e cannabis, doni di madre natura, hanno ricoperto dei ruoli essenziali per la vita dell'uomo. La prima testimonianza sull'utilizzo del miele è di età mesolitica, infatti in una caverna nei pressi di Valencia, in Spagna, sono state scoperte delle pitture rupestri, raffiguranti un uomo intento a raccogliere del miele di api silvestri, risalenti all'anno 8000 a.C. A partire dagli antichi egizi, che praticavano l'apicoltura e inserivano il miele come parte integrante nelle loro cerimonie religiose, alla medicina ayurvedica che considerava come dei rimedi efficaci differenti tipi di miele per differenti problemi, ai greci che attribuivano qualità divine, per finire agli antichi romani che erano grandi produttori di miele di rosmarino utilizzandolo per di [email protected] addolcire il vino. IL MIELE Il miele è un alimento sano e completo, ricco di vitamine e sali minerali e un basso indice glicemico, un perfetto sostituto dello zucchero raffinato, inoltre le sue proprietà antiinfiammatorie e antibiotiche lo rendono efficace per curare molti disturbi. Esistono vari tipi di miele, dai monofloreali che sono prodotti a partire da un fiore specifico a quelli multifloreali dove concorrono già nell'antichità; l'imperatore Shen Nung, padre della medicina cinese, aveva inserito nella sua farmacopea datata 2700 a.C., la marijuana come antidolorifico e come possibile rimedio a disturbi del cavo orale. L'importanza medica della cannabis, soprattutto negli ultimi anni è venuta alla ribalta. I campi di applicazione della marijuana medica sono molteplici, come molteplici sono gli studi in vari tipi di fiori, il cosiddetto millefiori. Ogni tipo di miele ha delle proprietà specifiche, ad esempio il miele di acacia ha una consistenza liquida, sapore delicato e proprietà purificatrici, mentre il miele di agrumi ha proprietà sedative, oppure quello di castagno dal sapore decisamente marcato e con effetto mucolitico. LA CANNABIS Da sempre, la cannabis ha fatto parte della vita quotidiana dell'uomo. Utilizzata come alimento, in particolare i semi hanno un valore nutrizionale imparagonabile a molte altre specie vegetali, la marijuana ricopriva un ruolo importante anche all'interno di riti religiosi appartenenti a credi differenti, era utilizzata come sostanza meditativa o in grado di connettere gli uomini con entità ancestrali. Ma trovava largo utilizzo anche come farmaco corso sulla possibile efficacia di farmaci a base di cannabinoidi. Epilessia, asma, sclerosi multipla, glaucoma, nausea e anoressia, sono disturbi accertati da studi clinici che trovano nella marijuana un rimedio efficace. UN APICOLTORE DI SUCCESSO Cannabis e miele, insieme possono essere considerati elisir della vita. Un uomo ha tentato con successo fondere in un unico prodotto le due quintessenze. Il suo nome è Nicolas Trainerbees, un apicoltore francese che circa un'anno fa venne alla ribalta nel panorama cannabis e non solo, per essere riuscito ad addestrare le sue api a produrre il miele utilizzando piante di cannabis in piena fioritura. Il risultato è stato un deliziosissimo quanto rivoluzionario miele contenente tutti i benefici che può apportare forma di alimenti o bevande, per accelerare il passaggio del THC-A e CBDA, presenti nella marijuana, rispettivamente in THC e CBD è necessario apportare calore. Attraverso il processo di decarbossilazione si rendono attivi i cannabinoidi, eliminando loro il gruppo carbossilico -COOH, che si distacca sotto forma di H2O e CO2. METODI DI DECARBOSSILAZIONE la bilancia indica il peso di 10 grammi la marijuana. L'autore dell'articolo ha avuto la fortuna di assaggiare questo gustosissimo e prezioso miele di marijuana, lasciandogli un ricordo indelebile quanto saporito. A causa delle leggi vigenti, il famoso apicoltore non ha la possibilità di produrre il miele in quantità, superiori al suo fabbisogno, tali da poterlo commercializzare e metterlo a disposizione dell'intera comunità. Esistono differenti metodi per decarbossilare la marijuana, eccone alcuni brevemente descritti : 1. riscaldare la marijuana, in forno a circa 120°C per 30 minuti, questo metodo molto semplice è sconsigliato perché poco controllabile con il rischio di tostare letteralmente la marijuana e conseguente perdita di molte delle sue proprietà; 2. riscaldare la miscela a base di marijuana a bagnomaria in olio a circa 120°C per 30 minuti, è il metodo più efficace, l'inconveniente però è che non tutti i liquidi possono sopportare questa temperatura; INTRODUZIONE ALL'ESPERIMENTO In questo articolo viene descritto come realizzare in pochi semplici passaggi, del miele di cannabis in casa senza l'ausilio del lavoro straordinario svolto dalle api. La dimostrazione prevede un'infusione controllata di marijuana in miele. ATTREZZATURA E MATERIALE banco di lavoro 49 miele versato nel vasetto con il sacchetto di marijuana Per il corretto svolgimento del procedimento sono necessari i seguenti strumenti e materiali: ȏFXRFLULVR ȏWHUPRPHWURODVHU 3. riscaldare la miscela a base di ȏELODQFLDGLSUHFLVLRQH marijuana a bagnomaria utilizzanȏFRQWHQLWRULLQYHWURGLFLUFDO do un cuociriso, permette di manȏ FRQWHQLWRUL LQ YHWUR FRQ FKLXVXUD tenere costante la temperatura di ermetica di circa 0,15 l; 80°C, in questo caso, per via della ȏPHVWROR temperatura inferiore a 100°C è ȏJULQGHU necessario cuocere la marijuana ȏJDU]HVWHULOLLQFRPSUHVVH per almeno 3 ore. ȏVSDJR PROCEDIMENTO ȏJ0LHOH ȏJΖQILRUHVFHQ]HPDULMXDQDRSSXUH Per rendere il miele ricco di cannabinoidi e saporito, sono stati impiegati 40g Trim marijuana; 20 grammi di infiorescenze di mariL'IMPORTANZA DELLA juana su circa 500 grammi di miele. DECARBOSSILAZIONE Nel caso si trattasse di trim saranno In natura, i cannabinoidi presenti nella necessari almeno 40 grammi per la marijuana si manifestano sotto forma stessa quantità di miele. Il tipo di miele di acidi carbossilici, THC-A e CBD-A, impiegato è di rosmarino, un miele una forma non attiva e quindi metabo- pregiatissimo dal sapore delicato, perlizzabile solo in piccole percentuali da fetto per essere amalgamato con gli parte dell'organismo umano. aromi sprigionati dalla cannabis. Quando la marijuana viene fumata o Con il grinder la cannabis è stata smivaporizzata, questo processo avvie- nuzzata in piccole parti e divisa in due ne durante la combustione. La decar- lotti del peso di 10 grammi ciascuno; bossilazione può verificarsi anche in due compresse di garze sterili sono maniera naturale ma è un processo state aperte e distese per contenere molto lento e poco efficace; nel caso la marijuana triturata. Dopo aver ripoi cannabinoidi sono consumati sotto sto il primo lotto di cannabis al centro 50 grafico decarbossilazione della garza, facendo attenzione a non sporcarne l'intera superficie, i quattro angoli della garza sono stati piegati e uniti in un unico punto in modo tale da formare un sacchetto. Lo spago avvolto intorno al collo del sacchetto lo assicurava chiuso. Dopo aver insacchettato anche il secondo lotto di marijuana, i sacchetti sono stati collocati all'interno dei contenitori di vetro, uno per ciascun contenitore. Sistemato un vasetto per volta sopra la bilancia e tarata quest'ultima, circa 250 grammi di miele sono stati versati il termometro laser rileva la temperatura di 80°C con l'ausilio del mestolo in ciascun contenitore, ricoprendo interamente i sacchetti di marijuana all'interno. I due vasetti una volta pronti sono stati collocati nel pentolino del cuociriso. Per consentire la cottura a bagnomaria, il pentolino è stato riempito d'acqua fino a coprire solo per tre quarti i contenitori di vetro. Chiuso il coperchio del cuociriso, è stato avviato in modalità cottura. Dopo circa 20 minuti l'acqua all'interno del pentolino bolliva e con il termometro laser è stata rilevata la temperatura del miele che risultava essere di 80°C. La cottura Ora il miele di marijuana era pronto per essere consumato. MODALITÀ' DI ASSUNZIONE E DOSAGGIO Il miele di marijuana può essere consumato come un semplice miele. Lo si può aggiungere alle bevande calde per addolcirne il sapore o più semplicemente consumarlo con piccole cucchiaiate. Il dosaggio dipende esclusivamente da quanto è potente il vostro miele e dall'effetto ricercato. A differenza della cannabis fumata, l'effetto del miele di marijuana si può manifestare anche dopo qualche ora, quindi è consigliato procedere inizialmente con piccole quantità per capirne gli effetti e successivamente stabilire il corretto dosaggio per l'effetto desiderato. a bagnomaria in acqua non consente di raggiungere temperature molto superiori, perciò il cuociriso è stato impostato in modalità mantenimento calore. Questa funzione permette di decarbossilare la marijuana in maniera controllata. A intervalli di 20 minuti, si controllava che il miele mantenesse la temperatura di circa 80°C. Per assicurarsi che il miele entrasse completamente in contatto con la marijuana contenuta nella garza, con il mestolo si provvedeva a mescolare l'infuso ad intervalli regolari. Dopo 1 h 30 min. dall'inizio della fase di cottura, il livello dell'acqua nel pentolino del bagnomaria era sceso a metà dell'altezza dei contenitori di vetro, perciò è stata aggiunta un poco d'acqua fino a raggiungere il livello precedente. Per mantenere costante la temperatura del miele, il cuociriso è stato di nuovo messo in funzione cottura, dato che l'acqua aggiunta nel pentolino era fredda. Allo scoccare delle 2 ore, il miele cuoceva misto al sacchetto con 10 grammi di marijuana, alla temperatura costante di 80°C. Reimpostato in modalità mantenimento del calore, il cuociriso è stato lasciato in attività ancora per 1 ora. Terminate le 3 ore dall'inizio dalla sua messa in funzione, l'apparecchio è stato spento, lasciando raffreddare il miele, in attesa di un ulteriore passaggio. Dopo circa 30 minuti, il miele è caldo al punto da mantenere uno stato liquido, ma abbastanza freddo da poterlo maneggiare. I sacchetti contenenti le infiorescenze di marijuana sminuzzata, sono stati tirati fuori dai contenitori e uno per volta sono stati strizzati tra il palmo della mano assicurandosi che il miele fuoriuscito attraverso la garza, finisse all'interno del vasetto contenente il resto del miele. Il miele ottenuto presentava delle impurità, perciò è stato ulteriormente filtrato; sull'apertura dei due contenitori di vetro più piccoli, quelli da 0,15 litri, è stata collocata una garza che fungeva da filtro, quindi il miele ancora contaminato è stato versato nei vasetti puliti attraverso la garza che tratteneva le impurità presenti. UN FATTO CURIOSO Il miele è uno dei migliori conservanti naturali. La sua composizione satura di zuccheri, rende il miele un ambiente ostile per i batteri. Infatti, un archeologo statunitense, Theodore Monroe CONSIGLI PER UNA OTTIMA CONSERVAZIONE Per via delle proprietà igroscopiche del miele, cioè la capacità di assorbire l'acqua e gli odori presenti nell'atmosfera, i contenitori utilizzati per la sua conservazione erano dotati di chiusura ermetica; inoltre si è optato di riporli in un luogo fresco e privo di luce. La temperatura può influire sul sapore mentre la luce è un agente di degradazione del prezioso nettare. miele di marijuana Davis, vissuto tra la seconda metà del XIX e l'inizio del XX secolo, scoprì all'interno di una tomba egizia un barattolo di miele, risalente a 3300 anni fa, ancora del tutto commestibile. WE CHOOSE NATURE www.biocanna.it BELPAESE 53 di Giovanna Dark Tutto cambia, niente cambia Commento alla Relazione annuale del DPA al Parlamento Non proprio puntuale, anche quest'anno la Realzione al Parlamento sui dati relativi al consumo di sostanze stupefacenti in Italia punta il dito sull'immutato giro miliardario che coinvolge il mercato nero mantenuto in vita dal proibizionismo. “Il mio popolo si fa” cantano gli Afterhours, e per farlo spende delle cifre da capogiro, mentre la giustizia e le forze dell'ordine paiono sempre più accanirsi contro i coltivatori di cannabis. Una fotografia che nella forza disarmante dei suoi numeri, mostra un paese in cui vizio è radicato a dispetto dei continui tentativi di imbrigliarlo in diverse e “più efficaci” leggi. Quattordici miliardi di euro: queste le dimensioni mastodontiche del giro d'affari creato dal consumo di sostanze stupefacenti sul territorio italiano nel solo 2013. Una cifra che corrisponde allo 0,9% del Pil ed è in costante crescita. Nel 2011 per esempio il consumo di droghe ammontava a circa 12,7 miliardi complessivi, mentre due anni dopo gli italiani spendevano per chimiche (ecstasy, Lsd, amfetamine). Questo è quanto emerge dalla Relazione annuale al parlamento sui dati relativi allo stato delle tossicodipendenze in Italia-2016, depositata in Senato il 6 dicembre scorso, con modalità del tutto nuove rispetto al passato: prima fra tutte la decisione di non fare una vera e propria presentazione al Entrambe le organizzazioni radicali accusavano infatti il governo Gentiloni di voler mettere a tacere i risultati del rapporto, che descrivono «il quadro di una situazione pressoché immutata rispetto al passato», come dice il radicale Marco Perduca, al fine di «tenere lontano dalla conoscenza dei cittadini i dati che non fanno altro che confermare i danni e l’inefficacia di leggi e metodi proibizionisti», come sostengono i colleghi di partito Riccardo Magi e Antonella Soldo. E forse un po' di ragione ce l'hanno se si pensa che, alla data in cui scriviamo, la relazione non è ancora stata caricata sul sito del Dipartimento per le Politiche Antidroga, dove tuttora campeggia in home page quella dello scorso anno. Tra gli addetti ai lavori è normale che la prima domanda sia: come mai? «Forse perché il Governo vuole tenere lontano dalla conoscenza dei cittadini i dati che non fanno altro che confermare i danni nostro amatissimo DPA. Ormai orfano del celeberrimo dottor Serpelloni, il Dipartimento per le Politiche Antidroga ha infatti ora una nuova direttrice nella persona di Paola D'Avena, nominata lo scorso 20 ottobre pur non avendo alcuna voce in curriculum che la qualifichi come esperta in materia. Classe 1966, laureata in giurisprudenza, inizia giovanissima il suo percorso lavorativo all’interno delle istituzioni. Dal suo curriculum ufficiale apprendiamo che dal 2001 é Consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal 2001 al 2004 è stata la dirigente dell’ufficio legislativo del Ministro per la funzione pubblica; dal 2004 al 2008 è stata coordinatore di servizio per il Dipartimento per gli affari regionali/ Servizio Relazioni internazionali, comunitarie e transfrontaliere delle regioni e degli enti locali e dal 2008 al 2013 ancora una volta è stata coordinatore NELL'INCIDENZA DEI DATI FORNITI, INESORABILI E IMPERSONALI, SI RIESCONO PERFETTAMENTE A SCORGERE TUTTE LE IGNOBILTÀ DELL'IMPERITURA GUERRA TUTTA ITALIANA ALLA MARIJUANA la cocaina 6,5 miliardi, per la cannabis 4 miliardi, per l’eroina 1,9 miliardi e 1,7 miliardi per gli altri tipi di stupefacenti, aumentando di quasi 2 milardi il dato dell'anno precedente. Da una stima approssimativa (e probabilmente al ribasso) sarebbero 6,1 milioni gli utilizzatori di cannabis sul territorio nazionale, 1,1 milioni invece gli assuntori cocaina, 218 mila di eroina, e 591 mila coloro che utilizzano altre sostanze Parlamento. Il faldone di 550 pagine firmato dall'allora Ministro Maria Elena Boschi, oggi felice Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, è stato pubblicato in formato PDF sul sito web del Senato in data 16 gennaio, e solo grazie alle proteste sollevate da Radicali italiani («un documento clandestino», lo hanno definito) e dall’Associazione Luca Coscioni, i cronisti si sono accorti della sua esistenza. e l’inefficacia di leggi e metodi proibizionisti» rispondono i Radicali in un comunicato affidato ad Aduc. di ufficio per il Dipartimento per le riforme istituzionali/Ufficio affari amministrativi, studi e relazioni esterne. Andando oltre i soliti complottismi – che magari spesso hanno un fondo di verità ma lasciano il tempo che trovano – lo slittamento nella presentazione e le modalità con cui la Relazione è stata resa pubblica, possono essere addebitati al cambio avvenuto al vertice del Nel 2013-2014 diventa Capo Dipartimento presso l’ufficio di segreteria del Consiglio dei Ministri e dal 2014 al 2016 è ancora una volta Capo Dipartimento per le Politiche di Gestione, promozione e sviluppo delle risorse umane e strumentali. Una car- 54 riera quindi tutta all’ombra delle istituzioni, in ruoli definibili di burocrazia ed organizzazione interna, senza però mai toccare professionalmente l’ambito delle droghe e delle dipendenze: tema sul quale non è annotato nessun suo incarico, né interesse a livello di studi e ricerche. È naturalmente ancora presto per giudicare l'operato della nuova direttrice, quindi ci limiteremo a segnalare che su questa relazione Paola D'Avena non può vantare alcun credito. Tornando ai contenuti, sebbene i toni siano leggermente più moderati rispetto ai tempi d'oro della Fini-Giovanardi, è ancora possibile leggere castronerie eccezionali come il Cannabis Abuse Screening Test - CAST, ovvero una scala di screening composta da 6 domande che descrivono il comportamento d’uso o eventuali esperienze problematiche vissute a causa dell’utilizzo della sostanza. Pensato per essere utilizzato nell'analisi sui dati sulla popolazione studentesca, il test si articola attraverso le seguenti domande (si, sono davvero queste): a) Hai mai fumato cannabis prima di mezzogiorno? b) Hai mai fumato cannabis da solo? c) Hai mai avuto problemi di memoria dopo aver fumato cannabis? d) Gli amici o i tuoi familiari ti hanno mai detto che dovresti ridurre il tuo uso di cannabis? e) Hai mai provato a ridurre o a smettere di consumare cannabis senza riuscirci? f) Hai mai avuto problemi a causa del tuo uso di cannabis (discussioni, risse, incidenti, brutti voti a scuola, ecc.)?” Immaginata l'efficacia con cui la tematica del consumo e dell'abuso di cannabis viene affrontato con gli adolescenti, la relazione da però la misura dell'accanimento giudiziario tutt'ora perpetrato nei confronti della cannabis come pianta. Nell'incidenza dei dati forniti, inesorabili e impersonali, si riescono perfettamente a scorgere tutte le ignobiltà dell'imperitura guerra tutta italiana alla marijuana. Stando infatti ai numeri raccolti su tutto l'arco del 2015 i sequestri di droghe leggere sono stati definitivamente maggiori rispetto a quelli delle droghe pesanti: 67.829 kili di Hashinsh e 9.313 kili di marijuana, contro i 4.047 kili di cocaina e gli appena 767 kili di eroina. A onor del vero, rispetto al 2014, la percentuale di sequestri è scesa del 40% per l'hashish e addirittura del 73,95% per quanto riguarda la marijuana. Quello che però balza all'occhio e distrurba più di tutto è l'unico segno + apprezzabile nella tabella, ovvero quello riferito ai sequestri delle piante di cannabis. Nel 2015 le piantine sequestrate dalle forze dell'ordine sono state 138.015, il 14% in più rispetto all'anno precedente. Ora proviamo a pensare che dietro a questi numeri e percentuali ci sono in realtà centinaia di persone arrestate o perseguite penalmente, delle quali gran parte consumatori o piccoli produttori di cannabis per autoconsumo o per autoterapia, persone criminalizzate molto spesso impropriamente. Tra gli arrestati o i denunciati ci sono agricoltori di professione, pastori, assicuratori, commercianti, universitari, giornalisti e militari: tutte persone giudicabili socialmente come estranee alla criminalità sia comune che organizzata, sulle quali si scatenano la mano della giustizia e, purtroppo ancora oggi, il disprezzo della comunità, reale o virtuale che sia. Nonostante la Relazione ribadisca che il mercato delle droghe rappresenta quasi il 70% delle attività illegali e dei conseguenti introiti sottratti indebitamente alla fiscalità, le operazioni delle forze dell'ordine tendono a rivolgersi a pesci chiaramente piccoli. Il 70,4% delle denunce ha comportato lo stato di arresto ma solo nell’8% dei casi è stato contestato il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti (articolo 74 del Testo Unico 309/90), mentre la restante quota per è stata imputata per “traffico illecito” (articolo 73). Il 63,4% delle denunce ha riguardato cittadini italiani. Tra questi il 7,2% erano donne e 4 su 100 non avevano ancora compiuto 18 anni. A questo proposito è interessante segnalare che il 99,3% dei minorenni denunciati, dovrà difendersi dal reato di “traffico/spaccio di sostanze stupefacenti”. Rispetto al 2014, gli stranieri denunciati sono invece diminuiti del 5,7%, alla faccia dei vaneggiamenti di Salvini. E mentre la vigente legge sulle droghe, la 309/90, finirà di nuovo davanti alla Corte Costituzionale per richiesta della Cassazione – che ha sollevato una questione di legittimità riguardo la pena minima prevista per lo spaccio di droghe “pesanti”, tornata più severa di quanto prevedesse la legge FiniGiovanardi –, la politica italiana pare in tutt'altre faccende affaccendata. Della proposta dell'intergruppo non si è più sentito parlare e il governo del democristiano Gentiloni, come quello nel suo predecessore, non pare minimamente intenzionato a tirare fuori la questione. Insomma, nonostante la Relazione presenti il quadro di una situazione pressoché immutata rispetto al passato, quindi di evidente fallimento del contrasto al narcotraffico e inoltre non offre alcuna conclusione, le politiche per controllare il fenomeno rimangono fossilizzate sull'approccio che preferisce la proibizione e la penalizzazione. Noi di Soft Secrets sono anni che ripetiamo che occorre passare a una regolamentazione legale della produzione consumo e commercio di tutte le sostanze per scongiurare l’ingresso nel circuito penale di migliaia di persone, aiutarle in caso di rapporto problematico con le sostanze e per rimpinguare le casse dello Stato. Le proposte in campo ci sono, quel che manca è una chiara volontà politica di discontinuità col passato. 56 BELPAESE L’ERBARIO PASTICCIATO DI BEATRICE LORENZIN TRA CANAPA E PATATE. E LE ANSIE DEI POLITICI. È nota la militanza proibizionista della ministra della Sanità Beatrice Lorenzin che ricalca la millenaria battaglia della Chiesa contro le medicine e i rimedi delle streghe. Con il proibizionismo, la crociata é continuata in forme diverse ma ha assunto dimensioni parossistiche nel ventennio fascista quando Benito Mussolini, ritenendo irrealizzabile il divieto dell’alcool all’americana, pur apprezzandone lo spirito, spinse per la messa al bando della cannabis nelle conferenze internazionali sull’oppio di Enrico Fletzer della Società delle Nazioni. Le proposte dei proibizionisti, per quanto divergenti, tendono a limitare l’autonomia dei singoli e, nel caso della Lorenzin, soprattutto quella dei pazienti, a cui i Militari sembrano applicare la tortura della goccia d’acqua. Tanto per dimostrare di essere più o meno gli stessi che in passato avevano messo al rogo chiunque non fosse conforme ai loro dettami o ai loro stili di vita, sostituendo anche fisicamente alle streghe i monaci. Ancora oggi integerrimi personaggi, come certi magistrati e i loro seguaci, rappresentano un fronte che basa la propria autorità sull’ignoranza e la paura: un fattore strategico per la manipolazione delle masse che in alcune epoche li rende estremamente pericolosi. A questi meccanismi, che hanno inciso nel corso dei secoli nella nostra struttura caratteriale, nel nostro rapporto con il piacere e nel rapporto tra i sessi, ampiamente ipostatizzati nella canapa, se ne aggiungono altri. Come la tendenza alla iperregolazione dei prodotti vegetali, un tema di crescente importanza. Per esempio, la commissione cannabis del Premier Justine Trudeau in Canada ha proposto di sottoporre a trial clinici costosissimi anche la cannabis ricreativa. Questo particolare ricorda i tentativi di imbrigliare la medicina naturale, utilizzata con profitto dai migliaia di anni. Secondo l’attivista David Malmoe Levine occorrerebbe stabilire una più stretta alleanza tra il movimen- growshop RIVENDITORE AUTORIZZATO DISPONIBILI INOLTRE TUTTE LE MIGLIORI BANCHE DEI SEMI Via Cavour, 31 - Pa Tel. 091-7495219 [email protected] - indoorlinepointpalermo to per la legalizzazione e gli erboristi e i farmacisti, considerando le regole sempre più stringenti che si vorrebbero imporre ai prodotti naturali. Ma che si tentasse di bandire l’utilizzo nelle cure dimagranti di patata ed ananas é sembrato veramente il colmo alle organizzazioni del settore. Questi argomenti sono importanti anche per la politica della cannabis, anche perché alcuni organismi che la osteggiano, come l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono co-finanziate dalla industria del fast food, responsabili dell’obesità, una tra le principali cause di morte della popolazione. Sono noti i numerosi conflitti d’interesse che circondano la nostra cara pianta. Per non parlare di come, in nome della lotta alle dipendenze, si sia arrivati alla decisione del governo Renzi di vietare il primo agosto 2016 l’iboga, una pianta utilizzata per la cura delle dipendenze utilizzata con profitto in molte cliniche dislocate in vari paesi del mondo e persino in Arabia Saudita, e liberamente acquistabile in rete nonostante il pericolo, questa volta oggettivo, di usare una sostanza potenzialmente pericolosa senza uno screening e un ausilio medico. La fantasia del Ministro non si è più fermata, neppure dopo le dimissioni di Matteo Renzi. Anche perché con il cosiddetto decreto contro patate ed affini, relativo alle cure dimagranti, ha subito scatenato violente reazioni tra erboristi e farmacisti. Secondo il dottor Fabio Firenzuoli del Centro di riferimento per la Fitoterapia della Regione Toscana, la Lorenzin “ha anticipato la Befana di qualche giorno, per "apparire" sulla Gazzetta Ufficiale n° 1 del 2 di gennaio 2017 il Decreto Ministeriale 22 dicembre 2016 che proibisce ai medici di prescrivere, tra le altre, anche sostanze naturali, sulla carta a scopo dimagrante. Stupisce molto in particolare il fatto che i medici non possano prescrivere preparazioni personalizzate da far preparare in farmacia (appunto "magistrali") che associno tra loro sostanze tipo Tè verde, o Finocchio, o Pilosella, o Tarassaco, o Rabarbaro, ecc. (se non richiedendo un consenso informato) anche per curare una comune sindrome dispeptica. Le sostanze naturali presenti nel decreto sono già presenti, in disparate associazioni tra loro, in integratori e prodotti erboristici, di libero mercato, senza alcuna necessità di prescrizione medica, presenti in farmacia, erboristeria e anche nei supermercati. Nota bene: prodotti autorizzati dallo stesso Ministero. E infine, tra le sostanze e le piante, si trova inserito anche un nome commerciale al posto di un più generico estratto di patata”. Per Federfarma di Roma il decreto della Lorenzin, pochi giorni dopo cassato dal TAR del Lazio, avrebbe fatto precipitare il nostro paese indietro di cento anni. Ma ha anche aumentato a dismisura – come ha dichiarato Derrick Bergman del VOC, l’organizzazione olandese per l’abolizione del divieto della cannabis – il lavoro dei militanti antiproibizionisti con l’impegno a liberare o ri-legalizzare anche finocchio, tè verde, ananas e patate, giusto per elencarne alcuni. Ma nel frattempo, come è noto, noi continuiamo imperterriti con la cannabis. La quintessenza di tanti problemi e una delle migliori soluzioni. Anche perché, almeno per ora, la patata è salva. Ma l’ansia dei politici su questi argomenti é apparentemente incurabile. MEDICAL CANNABIS 57 CANNABIS PER LA VETERINARIA Il dottor Ilo Leppik ha dedicato la sua carriera alla ricerca di nuovi ed efficaci trattamenti per gli attacchi che affliggono i malati di epilessia. Leppik è un neurologo ed è professore ordinario di Farmacia all'Università del Minnesota e dalla metà degli anni '70 studia un modo non invasivo per limitare e prevenire i pericolosi attacchi che, solo nel 2013, hanno causadi Giovanna Dark to 116.000 decessi nel mondo. Nel corso della sua ricerca, il professor Leppik ha finito per abbracciare la convinzione che la cannabis rappresenti un ottimo rimedio contro l'epilessia ed è anche grazie a lui che nel 2014 lo stato del Minnesota ha approvato a pieni voti la legge che ha consentito la legalizzazione della marijuana medica. Ad oggi, la maggior parte dei suoi pazienti, assume regolarmente pillole a base di cannabis per gestire i sintomi legati alla loro condizione epilettica. Ultimamente però il nueurologo di Minneapolis ha messo da parte gli umani per concentrare la sua attenzione su un altro tipo di pazienti: i cani. I nostri amati amici a quattro zampe hanno infatti un'incidenza di casi decisamente alta quando si parla di epilessia, e il dottor Leppik è convinto che le pillole che tanti dolori hanno alleviato ai suoi pazienti umani, possano avere grossi benefici anche per i cani. Sta infatti ora ora spingendo affinchè lo stato del Minnesota modifichi il “medical marijuana bill”, in modo che anche i veterinari possano prescrivere cannabis nei trattamenti per gli animali. “Per i cani, potrebbe essere disponibile allo stesso modo in cui lo è per le persone” ha detto il neurologo, convinto che l'allargamento dell'attuale legge ai cani potrebbe aiutare sia i nostri pets che i nostri simili. Un eventuale cambio normativo potrebbe infatti aprire nuove strade ai ricercatori come Leppik per testare gli effetti della cannabis sui cani affetti da epilessia, cosa che eventualmente potrebbe portare a nuovi importanti risultati per quanto riguarda l'applicazione umana. Legalizzare la marijuana medica per i nostri animali domestici è di certo un'idea nuova. Ad oggi, metà degli stati che com- pondono gli USA ha approvato leggi che consentono le applicazioni terapeutiche della cannabis. Quattri stati e la capitale Washington DC, hanno fatto il passo successivo e l'hanno legalizzata anche a scopo ricreativo. Nessuno di questi stati ha però inserito nei loro “bills” la possibilità di prescrivere farmaci a base di cannabis agli animali. E da noi invece? A metà dello scorso gennaio la Creso Pharma, una società australiana ha ricevuto il primissimo via libera dell’Unione Europea per la commercializzazione di cannabis medicinale per gli animali domestici. A base di nutraceutici e CBD, i biscotti di Creso Pharma sono stati sviluppati appositamente per gli animali domestici e dovrebbero rappresentare un’opzione terapeutica alternativa ad una serie di condizioni mediche comuni tra gli animali che spesso rimangono poco trattate.Non solo epilessia dunque, ma anche ansia e fobie, così come artrite, dolore cronico e diabete. Nei circoli veterinari c'è però ancora un diffuso imbarazzo riguardo l'idea di far assumere marijuana ai cani e agli animali domestici in generale. “Non escludo a priori la possibilità che questo possa essere d'aiuto – ha detto al magazine The Cannabist il dottor Krienke, direttore della Rice Pet Clinic & Hospital a Saint Paul – Sarà interessante vedere come si sviluppa ma credo che molti di noi saranno piuttosto diffidenti”. Anche la dottoressa Ahna Brutlag vede del potenziale ma rimane esitante. In veste di tossicologa veterinaria presso Pet Poison Helpline, ha visto cosa accade ai cani che si pappano le space cakes o i brawnies corretti dei padroni. “Negli ultimi 6 anni, di pari passo con la legalizzazione in molti Stati, abbiamo avuto un aumento del 448% nei casi di overdose da marijuana – ha detto la dottoressa – l'incidenza è dovuta ad un'assunzione eccessiva di prodotti commestibili a base di cannabis che, soprattutto i cani, possono trovare facilmente negli ambienti domestici”. Gli animali che hanno la passione per i biscotti alla canapa o che semplicemente non riescono a resistere alla tentazione di papparsi qualsiasi cosa venga mangiata dai loro padroni, mostrano i classici sintomi dell'high umano. “Sembrano, o meglio, sono nello stesso identico stato degli umani: leggermente barcollanti e poco fermi sulle zampe, espressione confusa o sguardo appannato – spiega la dottoressa Brutlag – ma questi sono i segni più blandi”. Per quanto divertente possa sembrare l'immagine dei nostri animali domestici sballati, troppa marijuana nel loro sistema può portare a diversi problemi di salute. Un'overdose può innescare “tremori ed attacchi – continua la dottoressa Brutlag – può perfino creare un drastico abbassamento della pressione sanguigna e cardiaca, con il rischio di infarti ed ictus”. La tossicologa veterinaria ha detto che molta ricerca deve ancora essere fatta per determinare se effettivamente la cannabis può avere effetti benefici per i cani, soprattutto crede si debba indagare in direzione chimica, per capire quali dei tanti cannabinoidi presenti nella pianta sono adatti ad essere a somministrati agli animali, senza effetti collaterali. La più grande sfida sarà quindi probabilmente quella di trovare la giusta dose, una dose che sia efficace ma non così alta da compromettere la salute dell'animale. Nel frattempo, proviamo a tenere Fido lontano dalle nostre space cakes... GROW KNOW-HOW 59 PIÙ RADICI = PIÙ FRUTTI! PRIMA PARTE: MADRE NATURA. AMICA E NEMICA! Rhizoctonia Questo fungo del terreno porta a imputridimento delle radici e del collare nelle pianticelle e nelle piante. Quando una pianta è infetta, si vedono nella terra dei fili bianchi e macchie rosso-brunastro potrebbero comparire sulle foglie e sul gambo. Quando il Rhizoctonia provoca imputridimento del collare, si sviluppa sul gambo un anello di fungo, che interrompe la somministrazione di nutrienti al resto della pianta. Quando infetta il gambo principale di una pianticella, tutta la pianta morirà. Il Rhizoctonia si sviluppa in ambienti umidi e caldi. Se è presente, un modo per eliminarlo è quello di non irrigare eccessivamente e di non tenere la temperatura troppo alta nella stanza di coltura (come anche applicando precocemente Trichoderma). Radici cresciute in una sana coltura idroponica Una crescita di alto livello potrebbe essere il vostro obiettivo finale, ma non trascurate le fondamenta su cui costruite le vostre piante. Concentratevi sullo sviluppo di un sistema radicolare sano e otterrete una crescita più sana e un raccolto più abbondante. Prima di tutto sottolineiamo una cosa: le radici sono la parte più importante della pianta. Le radici sono responsabili della somministrazione di acqua e minerali. La quantità di acqua e nutrienti assorbita da una pianta dipende direttamente dal tasso di crescita e dalle dimensioni dei frutti che produce. Senza una massa radicolare ben sviluppata, non otterrete delle cime ben sviluppate. Ma le radici si prendono cura di se stesse, giusto? Beh, nella maggior parte dei casi lo fanno, fino a un certo punto, ma quando le radici non ricevono ciò di cui hanno bisogno, possono danneggiarsi ed è qui che iniziano i problemi. Una massa radicolare danneggiata è vulnerabile e la natura entrerà in gioco e la attaccherà! La massa radicolare sarà invasa da malattie (o patogeni) e nel migliore dei casi la crescita verrà rallentata, mentre nel peggiore verrà rovinato l’intero raccolto. Come si previene dunque un attacco? Prima di tutto bisogna dare alle radici ciò di cui hanno bisogno. Un buon drenaggio, un’area radicolare ben aerata, che sia pulita e alla giusta temperatura, il più vicina possibile ai 22°C, vi garantiranno radici felici e sane. Un altro fattore importante che dovrebbe spingervi a occuparvi delle radici è che, se stressate, emettono un ormone chiamato etilene. Questo ormone è riconosciuto da alcuni patogeni delle piante come un segnale di debolezza e un motivo per attaccare le piante! GLI INVASORI: I CATTIVI I problemi radicolari si sviluppano quando i patogeni attaccano le radici. In parole semplici, un patogeno è un organismo che induce la malattia in una pianta. Vivono attorno a noi (e in alcuni casi su di noi!) e sono innocui fintantoché le piante sono in salute, ma non appena si danneggiano o sono stressate, le attaccano. Conosci il tuo nemico: ecco una breve spiegazione di due dei patogeni più diffusi nell’area radicolare: da ricordare è che il Pythium è “un’infezione secondaria”, che attaccherà le piante se sono già malate o danneggiate o quando le condizioni di coltura non sono al meglio. Approfitta infatti dei tessuti malati o feriti per colonizzare le radici, creando l’effetto ‘damping off’ e facendo imputridire le radici. In natura, il Pythium si trova spesso nei terreni, nella sabbia, negli stagni e nei corsi d’acqua, come anche nelle radici morte delle colture precedenti. A volte si trova in commercio nei mix per vaso fuori suolo e penetra facilmente nell’area radicolare attraverso gli attrezzi sporchi, i vasi sporchi o una scarsa igiene nella stanza di coltura. Si ritiene inoltre che i moscerini della frutta e le mosche possano essere coinvolte nella diffusione del Pythium. Il Pythium può provocare grave imputridimento delle radici perché ha pochi concorrenti che possano controllare la sua attività. Se il Pythium infesta la base di una talea o se viene usata acqua contaminata nella Se perdete un raccolto per il Rhizoctonia, assicuratevi di smaltire tutta la terra nella vostra stanza di coltura e di eliminare il materiale vegetale morto, prima di ricominciare da capo dopo aver pulito accuratamente. Pythium Fra tutti i patogeni che attaccano le piante, il Pythium è quello che semina il terrore fra i coltivatori. In particolare i coltivatori che utilizzano sistemi idro a ricircolo e radice nuda, come NFT o aeroponica. Il Pythium è meglio noto come imputridimento delle radici o‘damping off’. I sintomi sono facilmente individuabili. La crescita della pianta rallenterà, le foglie ingialliranno e moriranno e le radici assumeranno un tono marrone, saranno simili a poltiglia e si spezzeranno facilmente. È una spora che vive nell’aria e nell’acqua e sarà presente nell’area di coltura, a prescindere da quanto sia pulita. Ha moltissime possibilità di entrare nella stanza di coltura. Penetrerà nelle scarpe, nei vestiti, nelle mani, ecc. Penetrerà anche attraverso l’acqua, soprattutto quando l’approvvigionamento idrico arriva da pozzi, fiumi o corsi d’acqua. È quindi importante tenere pulito l’ambiente di coltura e assicurarsi di utilizzare acqua pulita per alimentare le piante. Se quindi il Pythium è ovunque attorno alle piante, perché non imputridiscono le radici di tutte le vostre colture? Un aspetto Radici, meravigliose radici! propagazione, si verificano perdite peggiori. Le punte delle radici, molto importanti nell’assorbimento di nutrienti e acqua, sono le prime a essere attaccate e uccise e poi le spore di Pythium arrivano alla massa radicolare e si diffondono persino sul gambo principale di una pianta ben radicata. COME TRATTARE I PATOGENI Potrebbe essere un cliché, ma quando si trattano i patogeni nell’area radicolare, ‘prevenire è meglio che curare’. Mantenete le piante in salute e saranno molto meno esposte agli attacchi: 1. Tenete il tutto pulito dall’inizio: le pianticelle e le talee sono le più a rischio perché sono giovani e si stanno ancora sviluppando. Assicuratevi che l’area di propagazione sia pulita e scegliete attentamente il substrato di propagazione. 2. Utilizzate strumenti da taglio sterili: tagliare una pianta è un’opportunità di penetrazione per i patogeni, perciò tenete il tutto pulito. 3. Cambiate madre regolarmente: una madre sana potrebbe comunque contenere spore di patogeni che attaccherebbero tutte le talee prelevate da essa. Se avete costantemente problemi con le talee, potrebbero essere dovuti alla pianta madre. 4. Trapiantate delicatamente: una radice danneggiata permette ai patogeni di 61 penetrare, quindi siate delicati con le pianticelle giovani quando trapiantate e invasate. 5. Mantenete una buona ventilazione e ricircolo d’aria: cambiare l’aria nella stanza di coltura fa rimanere le piante in salute, perché il ricircolo d’aria contribuirà a prevenire la muffa delle foglie che potrebbe indebolire le piante. I soccorritori della natura: i buoni Avete quindi pulito per bene la stanza di coltura, avete controllato la salute delle piante madri e siete stati super attenti a non danneggiare le radici delle pianticelle giovani quando travasate: tutti fattori di manutenzione che assicurano la salute delle piante. Se volete un aiuto in più, Madre Natura ha i suoi assi nella manica, ma potrebbero essere un po’ bizzarri... Se dico la parola “fungo”, cosa vi viene in mente? Bagno ammuffito e avanzi di cibo? Mettete giù la canna e andate a pulire la casa! Mentre è vero che alcuni tipi di funghi sono senza dubbio negativi, Madre Natura ha i suoi assi nella manica per aiutare i coltivatori fai da te. oscillazioni di temperatura, da un’eccesiva o insufficiente irrigazione e da un attacco dei patogeni delle radici. Tutti questi sono fattori ahimè noti a ogni coltivatore indoor, novizio o navigato! Trichoderma I Trichoderma sono funghi presenti in quasi tutti i terreni e altri tipi di habitat. Normalmente sono i funghi più diffusi nella terra. La maggior parte del substrato di compost disponibile nel vostro negozio di giardinaggio di zona conterrà Trichoderma… e meno male… Leggete perché... Il Trichoderma è un fungo aggressivo che colonizza prontamente le radici della pianta e i ceppi più competenti possono essere aggiunti al substrato o persino ai semi, riuscendo così a crescere sulle radici quando si sviluppano. Questo è il motivo per cui molti coltivatori scelgono di immergere le loro talee nel Trichoderma, perché il fungo sarà presente sulle radici della pianta per l’intero ciclo di vita (anche se potrebbe essere intelligente fare un’altra applicazione ogni 30 giorni per tenere il tutto controllato). Un brutto caso d’imputridimento radicolare Micorriza La parola "micorriza" significa letteralmente "fungo delle radici". Il fungo micorrizico invade le radici della pianta per trarne nutrimento. Nel farlo, questo fungo assorbe insieme alle radici i minerali del substrato di coltura. Questo apporto aggiuntivo di nutrienti porta a uno sviluppo più rapido e a una crescita più sostenuta. Quando vengono aggiunti a terra o cocco, i funghi della Micorriza s’insediano velocemente e avviano un rapporto simbiotico con le radici: scindono gli elementi e li rendono disponibili alle piante e al contempo si alimentano dei carboidrati prodotti dalla pianta. Pensate a questi funghi come a un’estensione delle radici, che aumenta l’apporto di nutrienti e accelera lo sviluppo. I funghi della Micorriza aumentano l’apporto di nutrienti perché il fungo forma una rete sottile di filamenti simili a fili, chiamati ife, che fungono da estensione del sistema radicolare della pianta. Potrebbero crescere fino a 25 cm circa di ife da ogni 1,25 cm di radice infettata da Micorriza. Il diametro delle ife fungine può essere un quinto delle dimensioni della radice più piccola che si possa immaginare e potrebbe essere un multiplo della lunghezza, che consente di esplorare aree del substrato che le radici della pianta non sarebbero in grado di raggiungere da sé. Raggiungendo nutrienti precedentemente ‘non sfruttati’ nel substrato, la pianta riceve un miglior nutrimento, nel complesso e ha maggiori probabilità di raggiungere il potenziale ottimale, ossia una maggior resa. I funghi della Micorriza sono benefici soprattutto nell’aiutare la pianta ad avere accesso ai nutrienti che non si muovono molto all’interno del substrato, come fosforo e potassio, elementi chiave necessari per ottenere buone cime! I prodotti che contengono funghi della Micorriza possono essere acquistati e applicati per introdurre il fungo artificialmente nella terra e nel cocco. Quando si applicano questi prodotti, la speranza è che i funghi micorrizici non solo aumentino la crescita della pianta e il suo vigore, ma che la rendano anche più tollerante allo stress provocato per esempio dalle I ceppi di Trichoderma che si trovano al negozio di giardinaggio di zona è noto che controllano ogni fungo patogeno per cui si è cercato di trovare una soluzione. Funzionano a due livelli: Il Trichoderma è un fungo parassita che conquista attivamente una zona radicolare e ostacola i patogeni dannosi, come pythium sciando enzimi, che paralizzano il suddetto organismo dannoso e lo rendono inerte! Una volta che entra a contatto con le radici, il Trichoderma colonizza la superficie e penetra di alcuni strati all’interno di esse, il che induce le piante ad “accendere” i loro meccanismi naturali di difesa, che le rendono più forti e meno suscettibili agli attacchi. Pensate a quando fate un vaccino prima di partire per l’estero: quando il vostro organismo viene attaccato, produce ‘anticorpi’ per combattere il nemico e una cosa simile avviene qui. Combattendo contro l’attacco del Trichoderma, la pianta rafforza le proprie difese rendendo più difficile la penetrazione dei patogeni. Abbiamo quindi il Micorriza per uno sviluppo più veloce e un maggiore tasso di crescita e il Trichoderma per il controllo e la difesa dai patogeni. Ma aspettate, chi ha fatto attenzione potrebbe pensare una cosa: voglio il meglio da entrambi, ma se il Trichoderma è così aggressivo, non attaccherà il Micorriza che aggiungerò alle radici? Sono stati condotti molti studi scientifici per monitorare gli effetti dell’aggiunta di entrambi i funghi alla zona radicolare e c’è sempre più accordo sul fatto che svolgano funzioni distinte e che possano anche agire in sinergia, piuttosto che annullare l’effetto dell’altro. In ultima istanza, la chiave è ricordare che il livello di attività fungina benefica nella zona radicolare raggiungerà il punto 4. e rhizoctonia, che competono per avere spazio sulle radici e accesso ai nutrienti. Una volta insediatosi sulle radici della pianta, il Trichoderma individua altri organismi in prossimità e si svilupperà verso di loro. Il Trichoderma poi si avviluppa attorno all’organismo e ne spezza le pareti cellulari rila- Pura pornografia radicolare! di saturazione a seconda della quantità di nutrimento disponibile al fungo. Mantenete quindi le condizioni corrette, riapplicate i funghi benefici almeno una volta ogni 30 giorni, tenete ben alimentate le radici e lasciate che Madre Natura faccia il proprio lavoro. Buona coltivazione! 62 QUIZ QUIZ SULLA COLTIVAZIONE DI SOFT SECRETS Stoney Tark 1) Quale di queste varietà è un’Indica pura? A) White Rhino B) Afghan Kush C) Northern Lights D) Amnesia Haze 2) Perché le varietà automatiche possono essere coltivate quasi in qualsiasi condizione in cui ricevano luce a sufficienza? A) Fioriscono automaticamente B) Preferiscono più buio C) La vegetativa può durare più a lungo D) Le automatiche devono avere abbondante luce per crescere 3) Cosa intendono i selezionatori quando chiamano una varietà ‘commerciale’? A) Se ne vendono molti semi B) Le piante fioriscono molto velocemente C) Le piante sono molto robuste e possono sopportare molte malattie D) Le piante hanno molto fogliame 4) Cosa significa PP? A) Purple Plant B) Power Plant C) Per Pianta D) Plant Power 5) Qual è il vantaggio principale della coltivazione indoor di notte? A) Le temperature sono molto più basse per creare una stanza di coltura più fredda B) Non ci sono molti insetti che svolazzano C) Le spese dell’elettricità di notte sono più basse D) È più sicura 6) Se le foglie della pianta iniziano a ingiallire, che tipo di carenza indicano? A) Calcio e magnesio B) Azoto C) Potassio D) Fosforo 7) Perché andrebbe sempre aggiunta Perlite ai terreni poco ricchi prima di coltivare la marihuana? A.) Il colore bianco tiene il substrato fresco nelle giornate calde B) La Perlite è piena di nutrienti di cui hai bisogno la pianta C) Tiene lontani gli insetti per l’odore che emana D) Crea sacche d’aria nel substrato per ossigeno aggiuntivo e assorbe l’acqua velocemente 8) CIn che modo l’Air layering permette ai cloni di mettere le radici? A) Mediante l’utilizzo di nebulizzatori fini sui cloni B) L’Air layering non esiste C) Come per i bonsai, il clone viene prelevato mentre sta crescendo sulla pianta D) Indurisce i cloni dopo che hanno cominciato a radicarsi 15) Quale delle seguenti varietà dà ottimi risultati se coltivata in un substrato di cocco? A) Northern Lights B) Santa Maria C) White Widow D) Qualsiasi varietà ‘blue’ 9) Di quante ore di buio ha bisogno la pianta in fioritura? A) 12 luce / 12 buio B) 14 luce / 12 buio C) 18 luce / 6 buio D) 10 luce / 14 buio A) Il congelamento potenzia il sapore B) Le parti potate sono più facili da gestire se congelate C) Per cambiarne le proprietà psicoattive D) I tricomi subiscono uno shock e si rompono nell’acqua 10) Qual è il motivo principale per cui le piante diventano alte e sottili? A) B) C) D) Mancanza di luce Genetica debole Substrato poco ricco Mancanza di ossigeno 11) Quale di questi rapporti N-P-K è il più adatto alla fase di crescita? A) B) C) D) 5-3-4 0-13-14 0-39-40 2-1-20 12) Quale di questi rapporti N-P-K è il più adatto alla fase di fioritura? A) 10-0-0 B) 1-0-10 C) 0-10-10 D) 5-10-10 13) Le piante che non hanno caratteri genetici viola possono comunque diventarlo durante la fioritura. Perché? A) Significa che la pianta sta sviluppando THC B) Le basse temperature notturne permettono alla pianta di diventare viola C) Le cime sono pronte per il raccolto D) Sono ricche di CBD 14) L’acqua piovana contiene un’elevata percentuale di: A) Fosforo B) Zinco C) Azoto D) Magnesio 16) Per la produzione di hashish Ice-o-lator, perché le parti potate devono essere congelate prima del consumo? 17) Parlando di una verità, il vigore dell’ibrido indica che: A) La varietà mostra caratteri sia della madre che del padre e cresce in modo stabile B) È un fenotipo speciale C) La varietà proviene da un ibrido sconosciuto D) La varietà ha predominanza della genetica materna 18) Cosa sono i fenotipi diversi? A) Un’espressione delle caratteristiche di una determinata genetica B) Quando una pianta è ermafrodita C) La migliore pianta nella stanza è il fenotipo D) Si può avere solo un fenotipo, quindi non è vera 19) Perché una persona reagisce in modo diverso con i commestibili rispetto a quanto non faccia quando fuma? A) Non fuma molto B) Dipende se si tratta di una varietà di indica o sativa C) La cannabis deve essere fumata per sentirne gli effetti D) Il THC reagisce in modo diverso quando passa attraverso il fegato 20) Perché le deiezioni di verme sono ottimali da aggiungere al terreno? A) È uno sbattimento raccoglierle, ma sono gratis B) Tengono lontani gli insetti C) Contengono la giusta concentrazione dei nutrienti più importanti D) L’odore tiene lontani i bruchi Controlla le risposte a pagina 78 64 IL CANAPAIO LA CANAPA PROMUOVE LA SALUTE: NOSTRA E DELL’AMBIENTE Negli anni’90 il parlamento europeo aveva promosso la coltivazione della canapa industriale per poterne utilizzare la fibra come isolante al posto della lana di roccia, riconosciuta come altamente cancerogena. Da allora si sono sperimentati innumerevoli nuovi ed antichi utilizzi, tutti volti ad un miglioramento dell’impatto sull’ambiente e un miglioramento della salute degli utilizzatori e dei produttori di materiali di canapa. Lo scorso anno sono stato intervistato da un’associazione di agricoltori, che mi ha chiesto: “Perché coltivi canapa?”. La mia risposta è stata: “perché non mi avveleno, non avveleno i fruitori dei miei prodi Franco Casalone dotti e non avveleno l’ambiente!”. Coltivata in pieno campo, la canapa promuove il risanamento del terreno migliorandone la struttura, richiedendo un terreno ricco di materiale organico, soffocando le erbacce e allontanando la maggior parte dei parassiti e permettendo raccolti diversificati. Rilascia una quantità enorme di ossigeno, tanto che se la si utilizza come combustibile alla fine il ciclo di assorbimento CO2/produzione di O è ancora positivo. Dopo la raccolta si ha una separazione delle parti della pianta, che andranno a costituire prodotti destinati ad innumerevoli utilizzi: ȩFRQOD),%5$VLIDQQRVRSUDWWXWWRLILODWLODVWRIID di canapa è e si mantiene sterile: negli ospedali ancora oggi le bende per le piaghe da decubito sono di canapa; le pezze di stoffa che si mettevano sotto ai sugheri nelle chiusure delle botti di vino erano di canapa; i vestiti di canapa sono traspiranti, freschi d’estate e caldi di inverno, buoni isolanti contro i raggi UV; le corde di canapa sono le uniche resistenti contro la salsedine e, al contrario di quelle di acciaio non si spezzano con il gelo; la fibra corta (tecnica) viene usata per gli interni ed i cruscotti delle automobili e per le vernici traspiranti. ȩLO&$1$38/2ODSDUWHOHJQRVDGHOORVWHORYLHQH utilizzato soprattutto per lettiere per animali e in Italia c’è un boom per il suo utilizzo in edilizia. Il canapulo delle varietà italiane è più grosso ed ha una migliore consistenza e struttura di quello delle varietà monoiche o provenienti da climi freddi. Una casa con i muri di legno calce e canapa è considerata “passiva” con valori di isolamento, trasmittanza della temperatura esterna, fonoassorbimento e traspirabilità superiori. Anche gli intonaci possono essere realizzati in calce e canapa, e un “cappotto” di questo materiale è l’ideale per il risparmio energetico. Una casa in calce e canapa assorbe CO2 per almeno cent’anni, è antisismica e il canapulo dopo pochi mesi inizia a pietrificare, diventando praticamente eterna. Con un ettaro di canapa si può costruire una casa di circa 100 metri quadrati, con un costo circa pari a quello dei materiali convenzionali. Ci sono progetti per l’utilizzo del canapulo come pellet, per l’estrazione della cellulosa, come sostituto del grafene, come sostituto della fibra d’amianto, come integratore del mangime degli erbivori. ȩ,O6(0(GLFDQDSDªXQDPLQLHUDGLSRVVLELOLW¢SHUOD salute. In Italia si fanno da 4 anni alimenti contenenti semi (o parti di semi) di canapa, e siamo i primi nel mondo. Dall’olio alle farine, i semi interi o decorticati, i prodotti da forno, le bevande, le aggiunte di semi a tutti gli alimenti, dai formaggi ai dolci. Il seme di canapa è fonte di salute: lo scorso anno è uscita la notizia che il seme di canapa potrebbe riparare il DNA danneggiato. Anche nei cosmetici troviamo che il seme di canapa ha grosse possibilità di essere uno dei migliori aiuti per la pelle e i capelli, e tanti produttori di cosmetici stanno utilizzando l’olio di canapa per i loro prodotti. ȩ /H ,1),25(6&(1=( GHOOD FDQDSD VRQR XVDWH LQ Italia per tisane, come spezie nei cibi e per insaporire bevande (ad es. al posto del luppolo nella birra), per vaporizzazioni. Molti utilizzatori, soprattutto per uso terapeutico, preferiscono le infiorescenze della canapa legale a quelle più forti, ma sicuramente meno equilibrate e con uno spettro di terpeni e cannabinoidi difficilmente così vasto come quello di milioni di individui coltivati al sole. Ma è come medicinale, in grado di curare davvero tanti dolori e tanti problemi di salute che la canapa industriale si è mostrata una sorpresa, anche se fino a poco tempo fa ancora il governo non la voleva riconoscere come possibile aiuto, riservando alla sua sorella minore, ricca di THC, la sola possibilità di essere curativa. Si moltiplicano i produttori di estratti al CBD: alcuni onesti e preparati, altri che improvvisano o vedono una possibilità di facile lucro, sulle spalle dei malati. Attenzione: il CBD da solo ha un’azione limitata e ne occorrono relativamente grandi quantità per essere efficace. In più ha un effetto “campana”: fino ad un certo punto non è efficace, e poco oltre può avere effetti contrari. Un fitocomplesso è certamente più efficace, a dosi decisamente minori e con uno spettro più ampio di azione su più patologie. Il fitocomplesso di alcune varietà industriali, con un quantitativo comunque maggiore di CBD rispetto al THC e quindi non psicoattivo a dosi terapeutiche, sembra essere particolarmente bilanciato per favorire uno stato generale di benessere. Confrontando (con Franco Loja…ciao Amico, grazie per tutto quello che hai fatto per la cannabis!) più di 300 analisi su varietà diverse di cannabis, estratti, resine, abbiamo visto che solo le varietà himalayane e le nostre (italiane) industriali hanno uno spettro quasi completo di cannabinoidi e di terpeni. Tutte le altre, specialmente quelle superselezionate per alto THC hanno uno o due cannabinoidi e uno o due terpeni. E come esperienza “sul campo” posso affermare che le piante più complete sono anche quasi sempre le più efficaci, nonché le più piacevoli da usare, per qualunque scopo). CANNABUSINESS 65 di Giovanna Dark 2014, a febbraio dell'anno dopo aveva già fatto abbastanza soldi online da poter mollare il suo lavoro di cameriere e aiuto cuoco. Ad oggi fa più soldi online di quanti non ne facesse nell'industria della ristorazione. La chiave per il successo, sembra banale, ma pare essere la costanza: far si che gli iscritti al canale possano sempre contare su una solida base di contenuti in streaming con cui fumare durante la settimana. Di recente, con l'allargamento esponenziale della community di WeedTubers, pare che parte del successo risieda anche nell'azzardo: le famose “challenges”, video in cui in cui i protagonisti spingono il consumo agli estremi e sfidano gli spettatori a fare altrettanto, sono diventate quasi un obbligo per ogni WeedTubers che si definisca tale. WEEDTUBERS Josh Young fuma erba prima di fare colazione. Si sballa anche prima di pranzo, prima di cena e di solito un altro paio di volte prima di andare a dormire. La maggior parte delle volte in cui fuma, Josh si riprende per il suo canale YouTube, StrainCentral, che ad oggi ha quasi 380.000 iscritti. Milioni di utenti cliccano i suoi video ogni mese, 22.000 lo seguono su Twitter e quasi 80.000 su Instagram. È così che Josh Young paga l'affitto. E se l'idea vi sembra strana, Josh Young assicura che è ancora più strano rispondere alla classica quanto fatidica domanda: “cosa fai per vivere?”. «È una conversazione spesso paradossale con chiunque – spiega il 21enne di Seattle al The Cannabist – quando me lo chiedono, non posso far altro che rispondere che fumo marijuana su internet» Spesso i suoi follower giungono sul canale YouTube per conoscere la cannabis e i suoi molteplici usi. Vogliono sapere se un blunt è effettivamente più potente di un joint, oppure come fare a ridurre la marijuana in una forma commestibile. Altre volte invece arrivano sul canale per guardare esperimenti di assunzione estrema, come fumarsi un grammo di ganja in un minuto, ed i loro esilaranti quanto spesso disgustosi postumi. «Un sacco di gente ha semplicemente bisogno di uno “smoking buddy” – spiega Young – vogliono solo un amico con cui fumare, anche se virtuale». Josh Young è un paziente di cannabis medica nello stato di Washington che soffre di gastropatia ed è solo uno dei tanti e popolari YouTubers – o WeedTubers, come loro amano definirsi – che, cavalcando l'onda verde della legalizzazione e il suo ingresso nella cultura mainstrean, sono velocemente diventati delle star di internet. Questi ragazzi (e molte ragazze, finalmente!) si sono letteralmente fatti da soli, utilizzando creatività e capacità manageriali in un'arena che solitamente non premia, se non addirittura osteggia, questo tipo di contenuti. Google AdSense ad esempio, il vero strumento con cui far soldi su Youtube, è molto meno remunerativo per i WeedTubers, in quanto non permette la monetizzazione per video vietati ai minori. Instagram, dall'altro lato, spesso sospende account in cui la marijuana è il contenuto principale. Entrambe le tattiche sono devastanti per i produttori di contenuti, che per il loro sotentamento dipendono dalla ampia base di followers su diverse piattaforme. Magari non saranno milionari come le altre star di YouTube, ma i WeedTubers di maggior successo sono comunque riusciti a costruire delle vere e proprie carriere attraverso la combinazione di sponsor e merchandise. Josh Young, ad esempio, ha aperto StrainCentral poco dopo aver ottenuto la sua medical marijuana card nel «Cose del genere vengono visualizzate e condivise molto di più che i video illustrativi o educativi» dice Joel Hradecky, il re inconfutabile dei WeedTubers e mente dietro al canale CustomGrow420. Il video in cui sfida i suoi followers a dabbare 1 grammo intero ha raccolto più di un milione di visualizzazioni, quello in cui lo si vede tossire per quasi 7 minuti di fila dopo aver tentato l'impresa, ne conta addirittura più di un milione e mezzo. Hradecky, attivo su YouTube dal 2013, ha un seguito di 1.244.610 iscritti ed è praticamente un'istituzione Al fine di promuovere i loro prodotti sui canali YouTube, le aziende produttrici all'interno del cannabusiness statunitense, arrivano a pagare tra i 300$ e i 1000$ a video ai WeedTubers che hanno almeno 100.000 iscritti. Le aziende si rivolgono alle star di Youtube soprattutto per scavalcare i paletti imposti dalla regolamentazione sulla pubblicità, che anche in caso di cannabis completamente legalizzata è decisamente stringente. Se le compagnie del cannabusiness sono attratte dai WeedTubers, non tutti ricambiano l'interesse. Cody Miller, 20enne del Connecticut dietro a xCodeh, ammette che potrebbe vivere dei ricavati del suo canale ma è convinto che il business rovini il divertimento e soprattutto finisca per inquinare l'appeal creativo che l'eterogeneità di YouTube ancora riesce a mantenere. Con quasi 40.000 followers, le compagnie gli fanno la corte da molto ma Cody le ha sempre rifiutate «soprattutto per non perdere credibilità agli occhi della mia fan base». Kimmy Tan, una tatuatrice 22enne che vive tra NewYork e Los Angeles, è famosa su YouTube per essere la ragazza che si fa 100 tiri di canna di fila. Dice di essere deciamente stanca di lavorare con le aziende del cannabusiness dopo un paio di brutte eseperienze. Anche lei punta a pubblicare video per «connettere le persone, più che per fare soldi». Coral Reefer, quasi 120.000 iscritti su YouTube e decisamente più realista, non raccomanda la carriera di WeedTuber perquanti pianificano di diventare ricchi: «Posso incoraggiare solo le persone che hanno un messaggio da condividere. Se cercano fama o milioni, in genere gli consiglio di buttarsi sul porno». 66 2 Hemporium Cose di Canapa, Vicenza 1 Bahia Grow Shop Indoorline Point Agrow growshop Via Castel Gomberto 143/A 10137 Torino Telefono: 011/19702645 Email: [email protected] S.S. 11 Padana Sup. Verso Verona, 283 36100 Vicenza presso Multicenter [email protected] dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30 sabato dalle 11 alle 19 cell. 339 61 02 455 Via Gabriele D'Annunzio n.44 Como Tel. 031 506671 [email protected] www.agrow.it Aperto da lunedì a sabato orario continuato 10:30 - 19:30 Lunedì 15.00-19.00 Ma- Ve 10.30-13.00/ 15.00-19.00 Sa 10.30-19.00 Si riceve su appuntamento 3484734053 3 Mysticanza, Perugia Devida Grow Shop in Bari “Mescolanza di particolary varietà di ynsalata verde.” (Zingarelly) v. San Francesco, 7 06123 Perugia -Italytel/sms +39-338-8819198 shop +39-075-3747740 [email protected] 19 21 12 12 2 1 8 16 17 MAR-SAB dalle 11:30 alle 14:00 dalle 15:00 alle 19:30 DOM-LUN chiuso Via dei Mille, 105 (Bari) Tel: 080:5576867 www.growshopbari.it Orari: Dal Lunedi al Venerdi 9:00 - 20:00 Sabato 9:00 - 13:00 17 17 4 Growerline, Pomezia Sede: Viale Alessandro Manzoni 33-35 Pomezia (RM) 00071 Tel. 0691801148 Cel. 3403824505 Orario: Dal Lunedì al Sabato Dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:30 Grow shop online www.growerline.com [email protected] Semi di canapa da collezione su www.seedsline.com [email protected] 9 9 9 10 24 Alien Seeds 18 3 13 Vicolo dei Monti di S. Paolo 51 Roma 00126 Orario 10:00-13:00/16:00-19:30 Domenica chiuso Tel. +39 06 86707793 Email: [email protected] Web: www.alienseeds.it 22 4 5 20 15 Orto Biologico Shop, Cagliari 25 Ci trovate a Cagliari in via Tigellio 60 Tel/fax 070/653170 Email: [email protected] 14 Facebook: https://www.facebook.com/Orto-Biologico-Shop-112450658862111 5 6 7 6 Do.Is. Growshop Via Bellini nº9/b - CAGLIARI tel. +39 3281689980 [email protected] Da lunedí a venerdì ore: 11.00-13:00 < > 16:00-20:30 8 Hemp-orio, Cordenons Via Martiri della Libertà 21, Cordenons (PN). Aperto dal martedì al sabato dalle 11:00 alle 19:00. Tel: 338-766 03 00 7 Via Pignatelli Aragona, 15 90141 Palermo Telefono: 0916124536 www.doisgrowshop.it [email protected] Orari: dal lunedì al sabato 9:00-13:00 16:00-19:45 Dream Planet Smartshop Foglie d'erba Bologna Via Brugnoli 17/e 051 523668 Rimini Viale Tripoli 150 0541 1993457 Imola Via Pisacane 31 0542 873753 www.fogliederba.net 23 11 9 Eko Grow & Seed Shop Firenze Via della Villa Nova 13/A Firenze 50145 Telefono: 055/319478 www. www.ekogrow.it [email protected] facebook.com/ekogrowshop Orario: Da Lunedì a sabato orario continuato 9:30 - 19:30 67 19 17 18 New Biogroup Alessandria New Biogroup Alba Canapajò Shop Rimini Via Tortona n. 51, Alessandria (AL) 15121 - Italia Tel. 340 3181117 [email protected] Head Grow Seeds Shop New Biogroup Vercelli Shop & Wholesale Cattolica Via Roma, 104/B Via Pascoli, 60 Tel. 348 8235174 Tel. 0541 950533 Info: www.canapajo.it - [email protected] 20 Via Sempione n.5 , Vercelli (vc) 13100 - Italia Tel: 3206405561 www.newbiogroup.com 21 Karkadè Hemptown 16 Via Jacopo Castelli 5 Marghera (Venezia) Telefono: 329-9421149 Via Monte Cengio 17 25128 Brescia Telefono: 030-383174 www.karkadeshop.com [email protected] E-mail: [email protected] Orari: Dal mercoledi al sabato dalle 10.00 alle 19.30 Facebook Hemptown Metti mi piace sulla nostra pagina: Karkade Grow-shop e vinci un pacchetto di semi. 22 Corso Bra n. 52/f, Alba (CN) - Mussotto 12051 - Italia Tel. 391 1512507 [email protected] 23 Metamorfose Growshop - sistemi di coltivazione - semi da collezione - articoli per fumatori Via Babbaurra 36c 93017 San Cataldo CL Tel: 327 9378760 Orari Lu-Ve 9:30 - 12:30 e 16:30 - 20:00 Chiuso Sabato pomeriggio e Domenica [email protected] Facebook: Metamorfose San Cataldo Legalized Via Carrozzieri a Monteoliveto, 5 80135 NAPOLI Lunedì - Sabato 10.00 - 13.30 15.30 - 20.30 Legalized Aversa Viale Kennedy 6 Aversa 81031 (Caserta) Legalized Padova Via dei Soncin 24 35100 Padova Tel: 340 4162893 www.legalized.it [email protected] twitter@infolegalized facebook Legalized Napoli facebook lokomotiv flegrea 2013 NON VENDERE CIO' CHE COLTIVI 24 Campo di Canapa 15 14 420 Italia Via Leopardi 4/r 50121 Firenze Telefono: 055 2260104 Mail: [email protected] Facebook: campodicanapa Grow shop, hemp shop, hemp foods, hemp wear, 420 culture. Via Luigi Conforti 2/12, Salerno [email protected] Fb: 420 Italia Telefono: 089 2965067 www.campodicanapa.it Orario: Dal lunedì al sabato orario continuato 10-21 Dal lunedì al sabato dalle 10:45 /14:00; 15:30 / 20:15 25 Amnesia shop Via Gen. Luigi Parisi, 23 - 84013 Cava de' Tirreni (SA) Tel: 089.9849189 Cell.349.8519881 www.amnesiashopitaly.it [email protected] Siamo aperti: lunedì/venerdì 9.30/13.00 - 16.30/20.00 sabato 10.00/13.00 - 16.30/19.00 Lunedì mattina chiusura settimanale 11 10 Skunkatania, Giardini Naxos (ME) Via Zara 14/B 98035 Giardini Naxos (ME) Skunkatania, Catania Skunkatania, Ortigia Skunkatania, Modica Via Vittorio Emanuele II 251 Catania Sicilia Italia CAP: 95124 Tel: 095-8264856 Catania Via Roma 92 Siracusa Sicilia Italia CAP: 96100 Tel: 0931-1995625 Siracusa Via Marchesa Tedeschi 33-35 Modica Sicilia Italia CAP: 97016 Tel: 0932-060641 Orari di apertura 10-13 / 16-20. Chiuso la Domenica www.skunkatania.it Tel: 340- 8703024 Naturalstore Agroline San Benedetto del Tronto (AP) 13 Via Cherubini, 6 San Benedetto del Tronto (AP) 63074 – ITALIA www.naturalstore.it www.agroline.it tel. 0735 650968 cell. 366 7133388 ORARIO: 10:30-12:30 / 16:00 - 20:00 domenica chiuso Chacruna Head&Growshop NUOVA APERTURA A BOLZANO! NUOVO SITO E-COMMERCE www.chacruna.it Chacruna BOLZANO Via Cavour, 3B BOLZANO (BZ) Tel: +39 0471 975 106 Email: [email protected] ORARI APERTURA NEGOZIO: 10.00 – 12.30 15.00 – 19.00 DOM e LUN mattina: CHIUSO Chacruna TRENTO Corso 3 Novembre 72/2 presso “Galleria Al Corso” TRENTO (TN) Tel: +39 0461 922 896 ORARI APERTURA NEGOZIO: 9.30 – 12.00 15.30 -19.00 Domenica e Lunedì MATTINA: CHIUSO 12 68 CANNABIS COMMUNITY FULLGAS! enormemente alla diffusione della cultura cannabica. Ovviamente un meccanismo così grosso non è esente da critiche, alcune più sincere ed altre palesemente dettate dall’invidia: nonostante tutto, l’opera di normalizzazione della cannabis compiuta da Franco e dai suoi colleghi rimane secondo me il più grande lascito di cui oggi possiamo godere. Anche mia zia ha visto il documentario di Vice su Strain Hunter Colombia ed è stata in un coffee shop olandese, non appartiene alla comunità cannabica ma la zia Rosina di sicuro voterebbe sì alla legalizzazione. RIPOSA IN PACE FRANCO Credits: cannamaps.com La comunità cannabica mondiale piange uno dei protagonisti più significativi degli ultimi 15 anni. Purtroppo ad inizio 2017 è venuto a mancare Franco Loja, conosciuto dalle masse come l’head breeder di Greenhouse seeds o l’inventore dei documentari Strain Hunters, ucciso dallo stesso male per cui cercava una cura a base di CBD. Mentre era in Congo a sviluppare genotipi di Landrace, sativa africana da utilizzare terapeuticamente, ha contratto la malaria che in pochi giorni l’ha sfinito e portato via dall’affetto dei suoi cari. Ma la comunità cannabica italiana è ancora più triste perché Franco era italiano ed era un baluardo dell’italianità nel mondo: sono centinaia di migliaia gli italiani che possono affermare di averlo conosciuto e di averci fumato assieme perché, oltre che essere un gran manager di una multinazionale, era anche un gran uomo: nella sua originalità era sempre coi piedi per terra, sempre a suo agio in qualsiasi contesto, sempre disponibile a scambiare due chiacchiere con chi lo riconosceva per strada. Io ho avuto il privilegio (perché credo sia stato uno degli incontri migliori nella mia vita) di conoscerlo intimamente e vorrei avere cento pagine per poter riportare tutti gli aneddoti che ricordo: meglio di mille parole possono aiutare a comprendere la grandezza del vuoto che ha lasciato. Franco nacque in Italia nel 1976, ma della sua vita da giovane vi sono poche notizie perché per tutti è diventato di CBG “Franco” da manager di Greenhouse. genetiche, tra tutte ricordiamo la Super Effettivamente si dedicava al suo lavo- Lemon Haze che non ha certo bisogno ro con passione e dedizione: comin- di descrizione, ed ha potuto sviluppare ciò come dealer al coffee shop ad le sue idee per il mondo cannabico. Ad Amsterdam e fece carriera nella ditta esempio i documentari Strain Hunters passando ad essere un grower e poi un sono una sua idea, sviluppata in colmanager. In 15 anni è passato da essere laborazione con Arjan il proprietario e un dealer appassionato d’erba a gestire un intero ramo aziendale dedito al breeding ed alla vendita di sementi senza mai perder la testa, ricordandosi da dove veniva e chi erano i suoi amici. Sono tantissimi infatti coloro che ricordano una canna fumata con Franco, un grande uomo con una passione vera per la cannabis. In un mondo come quello cannabico, diviso tra tolleranza e criminalità, i rapporti sono spesso grigi, le persone non si espongono e Credits: cannamaps.com tutto è coperto da un alone di riservatezza. Franco invece riusciva ad esser sempre lui, sempre col sorriso presidente di Greenhouse. Addirittura e belle parole per tutti, fosse la dome- Vice è andata in Colombia con la troupe nica mattina della Cannabis Cup o una di Strain Hunters per filmare e riportanotte a caso infrasettimanale, era sem- re la loro missione di salvaguardia delle pre disponibile per chiunque, un can- varietà autoctone. L’indubbia utilità dei none in compagnia offerto dalla casa, loro documentari, spesso molto cridue foto e via come ripeteva sempre: ticati, è parte della grande macchina Fullgas! A cento all’ora verso la pros- Greenhouse che, nonostante tutto, ha sima meta. Da manager responsabile mantenuto per anni la cannabis libera di una seedbank ci ha regalato preziose come sua missione ed ha contribuito Franco è stato un gran lavoratore, ha sempre dedicato i suoi sforzi ai suoi figli. Ha avuto grandi possibilità e le ha sapute sfruttare credendoci quando ancora non vi erano certezze. Le sue scommesse sono risultate previsioni veritiere su un futuro cannabico che ha contribuito a creare, regalandoci genetiche e normalizzando il mondo della cannabis. Sapeva valutare un’erba annusandola ed era diplomatico nelle sue osservazioni con i growers perché rispettava anche il più modesto appassionato. Franco era anche uno scrittore cannabico, un giornalista ed un attivista antiproibizionista: scriveva articoli, rilasciava interviste, teneva conferenze e quando richiesto anche consulenze sulla sua passione. Franco era anche un uomo, non si sentiva migliore di nessuno perché era fratello di tutti e semplicemente era un grande uomo. Con una marcia in più riusciva a lavorare 24 ore al giorno, seguire la sua famiglia e aveva ancora tempo e voglia di rilassarsi fumandone una di Cheese, tirando in mezzo chiunque volesse parlargli, e con chiunque intendo veramente chiunque! Mancherà a tutta la comunità cannabica mondiale un gran protagonista e mancherà a chi non ha potuto conoscerlo di persona, perché a noi già manca l’uragano di energia, passione, umanità e professionalità che era il grande Franco. Cannabis e società 69 Bufale senza mozzarelle Quante notizie sulla cannabis sono false? Questo articolo vuole far ridere. Spero realmente faccia sghignazzare come capita a me ogni volta che incontro una notizia del genere: le bufale sulla marijuana! Per fortuna, a noi appassionati di cannabis in Italia, il giornalismo regala perle di ignoranza al limite del surreale, purtroppo una gran parte della popolazione legge e crede, come se le parole del giornalista di turno fossero dogmi. Ho deciso di selezionare le bufale più simpatiche e le ho volute riportare per riderci sopra, nonostante sia decisamente triste constatare che anche il “giornalismo istituzionale” ceda sempre più spesso al clickbait e pubblichi tali castronerie. Dietro ad ogni bufala infatti v’è la tristezza di un disegno proibizionista, qualcuno evidentemente paga sti giornalisti per scrivere bufale o comunque continua a pagarli dopo aver pubblicato i loro articoli inventati. E come spesso capita qualcuno legge e ci crede, purtroppo. Ma suvvia ridiamoci sopra, un giorno saranno raccontate come battute da di CBG cabaret. Nuova droga: la cannabis OGM arriva sul mercato. Allarme per i giovani, la cannabis OGM è x volte più potente. A parte il fatto che passo la giornata fumando con gente di tutte le età, se realmente esistesse una cannabis geneticamente modificata dovrebbero avvertire giovani, adulti e anziani. Posso capire le politiche per agevolare i giovani, ma favorire l’eliminazione dei concorrenti più adulti in maniera così subdola… Che dire degli OGM. La canapa OGM ancora non esiste, non vi è interesse per ora nel voler introdurre geni di altri organismi viventi nel genoma della cannabis. La canapa è più potente di quella fumata dai nostri genitori negli anni settanta? Certamente, ma nessun laboratorio ha mai speso centinaia di migliaia di euro per creare un OGM più potente. Il metodo utilizzato è quello della selezione massale, significa scegliere tra tanti esemplari i genitori considerati migliori ed incrociarli batte d’estate e ovviamente utilizza luci per vederci dopo il tramonto. Non so cosa intendesse il giornalista per coltivare nella metà del tempo, vien da sé che coltivare indoor permette di gestire totalmente il clima ma non capisco esattamente come LUN-SAB tra loro, in seguito si esamina la prole e ancora si scelgono gli individui migliori. Così facendo negli ultimi 50anni è cambiata radicalmente la cannabis, senza OGM però, che ad oggi costano e per il breeding cannabico non servono. fa questo figlio dell’editoria a ridurre le settimane di fioritura della metà. Forse utilizza le centraline Dimlux e coltiva a 10/10? In attesa di risposta accendo una HPS per scaldarmi perché quest’anno i caloriferi sono passati di moda. Utilizzano tende per oscurare il giorno e luci per allungare la notte così che coltivano nella metà del tempo. Inoltre le luci mantengono caldo l’ambiente e favoriscono una crescita più rapida delle piante. Legalizzare la cannabis per ridurne il consumo è come legalizzare le rapine per ridurle, inutile! Anche mia nonna utilizza tende per oscurare il giorno quando il sole Che esempio di logica inattaccabile. Vorrei approfondire le motivazioni sul perché uno rapina una banca e perché un ragazzo fuma un cannone, ma sembrano avere 11-19.3.300 059 61 34 435 www.green-passion.it DOM 14-19.3.300 MODENA VIALE MEDAGLIE D’ORO, 21 / GreenPassion.Mo 70 D’altronde un cannone può sparare ed uccidere come una pistola: lo dicono le parole! Nuova droga in arrivo nelle piazze! Già sequestrate ingenti quantità di Amnesia, la nuova cannabis trattata con eroina/ metadone/solventi. Una ventata di freschezza nelle nostre piazze! Da domani i narcotrafficanti, sempre in prima linea per la salute del cittadino, hanno deciso di rimpiazzare la solita erba con una nuova droga: l’Amnesia, un mix di cannabis e gocce di metadone o eroina o dio scelga la sostanza, finalmente disponibile per chi dell’erba di sempre s’è annoiato. Fortuna che ci sono i narcos, non avrei saputo che fare questo sabato sera con le solite canne, avrei proprio voluto provare qualcosa di nuovo… se solo non fosse che l’amnesia nuova non è, saranno almeno 5 anni che vince coppe qua e là. A me questi narcos stufi di guadagnare dall’erba pura, che decidono improvvisamente di ridurre i loro guadagni aggiungendo sostanze ben più care e penalmente rilevanti fanno venire in mente tanti ani fa, quando ero adolescente e mamma mi diceva di stare attento a chi mi voleva regalare la droga in discoteca ed io rispondevo “mamma magari!”. Non sarà che Peppino l’appuntato ha messo nella stessa bustina tutte le droghe sequestrate e poi in laboratorio hanno trovato tracce di tutto denominata Cheese, dall’inglese formaggio. Se però ci soffermiamo a pensare al sapore tipico del latticino, quale Cheese sa di formaggio? Nessuna! La Cheese pura (quella portata alla ribalta dalla comunità ([RGXV QHOOȇDQQR ª XQ IHQRWLpo di Skunk dall’odore molto intenso che nulla ha di formaggio. Se il nostro amico giornalista, oramai in lacrime per aver capito d’aver sbagliato tutto nella vita, volesse informarsi troverebbe la spiegazione online: in inglese un odore appestante è “cheesy” (formaggioso), perché appesta come l’odore del formaggio ma non per forza deve sapere di prodotti caseari. Già che ci siamo è quasi ora di pranzo, se porto il pane qualcuno mi porta del formaggio al sapore di Exodus Cheese? Ho del vino molto buon che sa di Grape! Non ho mai visto nessuno prendersi così tanto a cuore il pianeta proibendo la coltivazione di una pianta, che se fosse legale potrebbe venir coltivata al sole davanti agli occhi di tutti e risanerebbe i suoli. Chiedete a qualsiasi coltivatore di canapa industriale, vi potrà confermare l’azione rigeneratrice e ristrutturante della canapa. Chiaramente se vogliamo continuare a mantenerla illegale dovremo sì dar ragione al giornalista di turno difensore dell’ambiente perché riempire capannoni di luci ad alto wattaggio e vasi di plastica non è chiaramente ecosostenibile. È un circolo vizioso, finché la coltivazione è illegale vi saranno grandi coltivazioni nascoste in bunker alimentati da energia elettrica: quando Questa poi è degna di google translate. Tutti conosciamo la varietà La coltivazione casalinga nuoce alle narcomafie, che vedrebbero calare i loro profitti dallo spaccio della cannabis e dell’hashish. La coltivazione casalinga nuoce agli spacciatori di piazza, che vivono di espedienti come la vendita delle cannette nel parco. La coltivazione casalinga nuoce alle forze dell’ordine che non avrebbero più minorenni da rincorrere e riportare La cannabis, come d’altronde tutte le sostanze psicotrope può dar luogo a fenomeni di psicosi. Provate voi a togliere le macchinette del caffè da un ufficio postale: stiamo a vedere la selezione naturale cosa combina? Nel caso dei giovani intossicati per aver consumato cannabis e derivati basterebbe approfondire di più e si scoprirebbe (no caro giornalista non ti pagano di più per approfondire, ti verrà eretta la statua come mar- Nuova droga in auge tra i giovani, il THC! Per conquistare il palato dei più giovani esistono varietà per tutti i gusti, alla frutta, ai fiori e anche al formaggio. La coltivazione casalinga nuoce alle famiglie, i giovani vogliono imitare e provare ciò che vedono in casa. Intossicati sei giovani di qua e sette di là per aver consumato cannabis e derivati. Giovani in ospedale con psicosi per colpa della cannabis. diverrà legale vi saranno i campi a cielo aperto e il prezzo inevitabilmente crollerà smettendo di far gola ai grandi produttori illegali e smettendo quindi di consumare energia elettrica al posto di utilizzare il sole. su tutto? Avranno anche trovato tracce di caffè e ciambelle o il commissario Winchester quella sera non lavorava? binolo) è uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis…”. Viene il sospetto non sia proprio involontaria questa leggerezza, o mi sbaglio? tire del lavoro ma solo postuma) che i nostri giovani psiconauti non hanno assunto cannabis bensì delle sostanze di sintesi che agiscono sui medesimi recettori del THC. Come? Cos’è il THC? Dev’essere un codice segreto, chiedi a google translate. Produrre marijuana non è ecosostenibile, quindi andrebbe punita più severamente la coltivazione. Questo titolo si commenta da solo, il THC a cui si riferisce il nostro discepolo di Gutenberg altro non è signore e signori che uno dei principi attivi presenti nella cannabis. Sarebbe come voler proibire il vino perché da oggi è commercializzato con aggiunta di etanolo o addirittura proibire il pane perché presenta tracce di farina. Per conoscenza sono circa cento i differenti cannabinoidi classificati sinora, spero tanto non comincino con allarme CBD, allarme CBN, allarme CBC e via dicendo con tutti gli altri… Non so se ho abbastanza tempo per leggerle tutte. Di certo il nostro amico giornalista avrebbe potuto scrivere su google THC e troverebbe come SULPR ULVXOWDWR ȊΖO GHOWDWHWUDLGURcannabinolo (detto comunemente 7+& GHOWD7+& R WHWUDLGURFDQQD- ammoniti ai loro genitori. Quest’ultima mi fa venire in mente quella notizia di tanto tempo fa in cui si raccontava di questi ragazzetti adolescenti fermati con poche canne addosso e portati in questura: fece notizia la reazione dei genitori che testualmente dissero “ma non avete niente di meglio da fare che portare in questura dei ragazzetti con pochi grammi d’erba?”. Probabilmente no aggiungo io, che tristezza! Di bufale come queste ve ne sono tutti i giorni su tutti i media mondiali. Purtroppo una notizia veritiera sulla cannabis (che non sia di parte) ancora non l’ho trovata sui mezzi di comunicazione di massa. Sicuramente gli editori farebbero una figura migliore a lasciare agli esperti e non agli opinionisti il compito di descrivere il fenomeno, ma probabilmente fa comodo così e allora noi altri ridiamoci sopra e andiamo avanti per la nostra: sicuramente tanti anni fa ridevano dietro a chi vinificava con tecniche moderne ed oggi abbiamo i corsi universitari di enologia (ah! Per inciso, l’alcool etilico fa male o fa bene?). Buone fioriture a tutti! BRAND STORES! AMSTERDAM x2 Damstraat 46, 1012 JM Amsterdam, The Netherlands Telefono: +31 (0)20 - 420 55 50, [email protected] Damstraat 46, 1012 JM Amsterdam, Paesi Bassi Phone: +31 (0)20 - 420 55 50, [email protected] Haarlemmerstraat 66 B, 1013 ET Amsterdam, The Netherlands Telefono: +31 (0)20 - 420 55 50, [email protected] BARCELONA Carrer Pelai 3, 08001, Barcellona Carrer Pelai 3, 08001, Barcelona, Spain Phone: +34 937+34 823937 494, [email protected] Telefono: 823 494, [email protected] Sem mi di cann nabis di alta a qualità Più di 50 differenti genetiche in pacchi da 1, 3, 5 e 10 semi disponibili online www.RoyalQueenSeeds.com GROWSTORE & SEEDS SHOP ORA ANCHE HEADSHOP! Via Rosolino Pilo 14 - 20129 Milano - +39 02 365 106 46 73 COLTIVA CON STONEY TARK Qualche dritta sul training delle piante THE FIRST 4 WEEKS Questa Sky Walker O.G è stata legata in vari punti Una volta che avete acquisito le vostre abitudini di coltivatori, può essere estremamente difficile fare un passo indietro sui propri metodi, soprattutto quando gran parte della coltura è tenuta segreta e le tecniche non si diffondono così velocemente. Coltivo da oltre metà della mia vita adulta e negli ultimi anni ho cambiato il mio modo di coltivare così tanto, da aver fatto un giro a 360° e poter adesso condividere con voi il modo migliore per avviare una coltura e portarla avanti durante la fase vegetativa. Parlerò dell’importanza dello sviluppo radicolare e delle tecniche a basso stress, dato che sono il punto più importante. Questo articolo si basa su una fase vegetativa più breve, di circa 28 giorni, ma naturalmente può essere applicato a periodi più lunghi, perché si tratta di ottenere una massa radicolare gigantesca e piante molto resistenti. Tecnica a basso stress Questo è il modo migliore per favorire una crescita abbondante e piena della pianta, senza dover strappare qua e là e aspettare che le nuove gemme si riprendano mentre la pianta si concentra sulla sua energia, sulle gemme e sulle foglie inferiori. Legando la gemma principale responsabile della crescita verso l’alto, quelle più piccole rimanenti reagiranno e cresceranno diventando la nuova punta dominante. La gemma ripiegata crescerà di nuovo verso l’alto e crescerà a fianco delle altre gemme che saranno più presenti di prima. Guido sempre le mie piante verso il basso e piego il gambo anche quando le piante sono giovani per favorire la crescita di una pianta solida e robusta. Quando utilizzo le tecniche a basso stress, preferisco legare le piante verso il basso una volta e poi, quando riprendono la crescita, legarle nuovamente. Lo faccio soprattutto per favorire la formazione di rami piccoli e più spessi, rigidi. Cresceranno come se fossero in fioritura e avranno un aspetto pienotto e legnoso al tatto. Cercate di concentrarvi sulla pianta per far crescere le 6-8 punte principale. Anziché cercare di farne crescere il più possibile, date una possibilità alle gemme inferiori di crescere e diventare qualcosa di 5 cm quadrati di radici spesse e sane. Avviare le piante nel modo migliore è ciò che fa la differenza in seguito speciale, piuttosto che una piccola pepita che potrebbe arrivare a pesare pochi grammi, nel migliore dei casi. Per questa tecnica ci vogliono solo alcuni minuti di tempo e nel giro di 36 ore vedrete la punta principale della pianta ricominciare a crescere verso l’alto. A questo punto avete guidato la pianta, che crescerà con più vigore. Legare con il filo metallico Il modo migliore per applicare questa tecnica è quello di utilizzare lo stesso filo metallico usato per i bonsai. Il metallo deve essere flessibile, ma spesso e fatto di acciaio inossidabile, in modo tale che non arrugginisca se inumidito. Per creare un perno lungo 5 cm, tagliate un pezzo di filo metallico da 10 cm e piegatelo a metà. Fate in modo che la parte finale sia sufficientemente grande per poter fissare il gambo verso il basso senza schiacciarlo o senza provocare disagi. Io non attacco il gambo al terreno e preferisco lasciare 2,5 cm circa. La pianta crescerà con una struttura a candeliere e i sostegni che inserirete fungeranno da scaffalatura. Prima di decidere come legherete la gemma superiore verso il basso, dovreste crearvi diversi perni di metallo utilizzando il filo metallico o un filo simile a quello usato per i bonsai per guidare la gemma affinché segua una determinata direzione. A seconda di quanto devo manipolare il gambo legnoso morbido, posso far curvare il gambo Sour Diesel con perni durante le prime settimane. È stata travasata ed cresce in questo vaso da soli 5 giorni su se stesso o fare una forma a ‘S’. È un ottimo modo per far crescere piante legnose molto resistenti sin 74 da giovani e una possibilità favolosa per tutte le gemme che hanno spazio per crescere verso l’alto. Si può essere piuttosto creativi con questo metodo e avere il proprio spazio, dove coltivare la pianta desiderata. Si tratta di creare una struttura in legno duro, massiccio, che sia resistente. Quando la pianta cresce, ci saranno così tanti perni e la pianta avrà esigenze così forti che lo noterete nei punti in cui si allunga, attorno ai punti dove la pianta è stata piegata ed è stata fissata e quindi ha molto bisogno di diventare più grande e più resistente. È inoltre molto importante ricordarsi di eliminare tutti i perni metallici utilizzati. Il motivo è che ho avuto piante che sono cresciute e diventate così spesse e forti da strappare letteralmente i perni metallici posti nel terreno, tagliandosi quasi a metà durante il processo. Le piante di cannabis hanno una grandissima capacità di crescere passando attraverso le cose, quindi, una volta che le piante hanno assunto una bella forma, eliminate i vecchi perni e conservateli per una coltivazione futura. Piegare i gambi Questa operazione va di pari passo con il posizionamento dei perni e renderà la pianta davvero legnosa e solida. Il principio alla base della più spessa e riparandola in modo permanente. La differenza fra le piante e gli esseri umani a livello di riparazione è che l’ormone nella pianta continua a essere mandato per il resto del ciclo di vita della pianta. Basta applicare pressione a sufficienza con il pollice e l’indice e anche un gemma a cui è stato apposto il perno può spezzarsi nel punto in cui è stato messo e SLHJDUVLGLrΖPPDJLQDWHVHWXWWL L JDPEL SLHJDWL VL JLUDVVHUR GL gradi verso destra o verso sinistra: questo porterebbe a una forma bizzarra in natura. Bisogna quindi applicare più pressione per alcuni secondi e bloccare la parte piegata con il filo metallico. Microbi Se volete una base radicolare che cresca rapidamente, dovrete investire in alcuni batteri benefici. Aggiungendo microbi che sono ri e aerate l’acqua. Aggiungete la quantità necessaria di spore nell’acqua areata e una fonte di alimenti ad alto contenuto di carboidrati, affinché i microbi si ali- Potatura ad aria in vasi piccoli da 5 a 10 cm Di recente ho scritto un articolo che ha spiegato l’importanza della potatura ad aria. Come potete vedere dalle immagini, tutte le piante sono coltivate in un vaso in tessuto da 5 cm². Penso che la massa radicolare molto spessa potata ad aria che ho ottenuto in questo modo durante le prime settimane mi permetterà di far crescere gambi grossi che riempiranno poi grandi vasi in tessuto. Non si direbbe che le piante guidate in queste immagini stiano crescendo in vasi da solo 5 cm², ma questo dimostra come l’in- Questo ibrido di Girl Scout Cookies ha reagito bene alla tecnica L.S.T. stati aerati e nutriti con alimenti di vario tipo durante il processo di fermentazione, creerete una relazione simbiotica fra le radici e i microbi. A questo punto i microbi scinderanno gli alimenti nel substrato in modo più rapido ed efficiente, contribuendo a convogliare gli alimenti necessari alla pianta in quel momento per crescere correttamente. Il modo per assicurarsi che le radici abbia- mentino moltiplicandosi e diventando milioni e miliardi di piccoli aiutanti. Tè di compost organico Può suonare difficile e sembrare una cosa che farebbero i vostri nonni, ma si tratta di un modo per caricare al massimo il substrato e mantenere una vita microbica lussureggiante. Infatti, non solo si potenziano il vigore e la salute della Non abbiate paura di attorcigliare troppo le radici, perché una volta travasate, potranno crescere in tutte le direzioni nel nuovo substrato. Questa Girl Scout Cookies x Casey Jones di C.S.G è molto felice quando le radici vengono separate e travasate piegatura delle nuove gemme è quello di spezzare le pareti interne in modo tale che debbano essere riparate. Per la riparazione è necessario un ormone e una volta che il tubo interno ha formato una barriera naturale più forte, come succede a un osso rotto, ha un potere di cura più marcato, facendo crescere la pianta frastruttura della zona radicolare faccia la differenza per avviare correttamente le vostre piante. Le radici sono ben compatte e quando le travaserò nel substrato con humus di vermi, cocco e perlite, si estenderanno al massimo e si faranno strada in profondità, continuando essere potate per tutta la coltivazione. Un esempio perfetto di come apparirà la pianta una volta legata e una volta che le radici saranno potate, in un vaso da 5 cm. no un approvvigionamento sano di microbi è quello di utilizzare un secchio pieno d’acqua. Utilizzate delle air stone o un tubo dell’aria di quelli usati per gli acqua- pianta, ma sono presenti in questo modo tutti gli elementi essenziali di cui ha bisogno la pianta, o anche di più. In parole semplici, la procedura richiesta è la stessa utilizzata quan- Wilma’s Lawn & Garden® Fai brillare le tue piante! Il terreno giusto e il corretto nutrimento sono essenziali se vuoi godere a pieno delle tue piante e del tuo giardino. Per questo, consigliamo i nuovi substrati innovativi Cocolite. Questi mezzi di crescita professionali sono approvati dal RHP e sono composti da graniglia GLFRFFRðEUHGLFRFFRSH]]LGLFRFFRHSHUOLWH6RQRLOPL[LGHDOHSHUODFROWLYD]LRQHGL IUXWWDðRULYHUGXUHHSLDQWHGRPHVWLFKH,&RFROLWHVKDQQRXQâDOWDFDSDFLW¿SHUOâDULDSHU DVVLFXUDUHXQDJUDQGHIRUQLWXUDGLRVVLJHQRDOOHUDGLFLHODGLVWULEX]LRQHLGHDOHGHOOâDFTXD SHU PLJOLRUDUH OâDVVRUELPHQWR GHOOâDFTXD QHOOH UDGLFL ,O &RFROLWH Ñ SHUIHWWR SHU OâLQQDτDWXUDPDQXDOHHLO&RFROLWHÑSHUIHWWRSHULPHWRGLDXWRPDWLFLGLFUHVFLWD B U S I N E S S .W I L M A S L A W N A N D G A R D E N . C O M / I T 77 do si fanno fermentare i microbi, ma in questo caso si aggiunge materia organica, come concime od ortiche, all’acqua areata. I microbi presenti saranno attivati e vivranno grazie all’approvvigionamento di ossigeno. Una volta che gli alimenti altre foglie che sembrano bloccare la luce diretta. Consiglio sempre di tenere tutte le foglie come sono, perché sono una parte fondamentale della pianta per la produzione di zuccheri. Potete legare le foglie della chioma e favorirne dunque di alga o melassa può portarla ad avere una colorazione verde lussureggiante e sana. È un’ottima strategia affinché le piante giovani si abituino al nutrimento e per guadagnare tempo affinché il substrato si asciughi fra una somministrazione e l’altra. Molti coltivatori nebulizzano la loro coltura con un estratto di ortica che sembra potenziare il sistema immunitario della pianta. Quando si somministra a livello fogliare, è consigliabile aggiungere solo una piccola quantità di melassa, alga o mix di pesce allo spray. Se la miscela dello spray è così spessa da macchiare le piante e le fonti di luce, state attenti quando dovete mischiarla. si travasano blocchi di radici dai vasi potati ad aria. Sembra sbagliato disturbare queste piccole, delicate e morbide radici, ma può valere la pena spezzarle e mandarle in nuove direzioni. Creare una grossa massa radicolare che può attaccarsi al nuovo substrato e crescere senza limitazioni è un modo per garantire alle radici e al gambo di raggiungere il rispettivo potenziale massimo. I coltivatori commerciali utilizzano questa tecnica costantemente e si tratta anche di una pratica utilizzata per secoli dai coltivatori nella storia. Abituatevi a gestire manualmente la parte superiore e inferiore delle vostre piante di cannabis. Una varietà di kush molto sana e felice, che diventerà grande e cespugliosa. La forma della pianta è cambiata per l’utilizzo del filo metallico usato come perno. arriveranno alla pianta, le radici ve ne saranno grate, ma abituatevi ad areare i vostri nutrienti per 24 ore o più prima di nutrire le piante. La cosa migliore nel produrre tè di compost organico sta nel sapore diverso delle vostre cime alla fine. Molti coltivatori decidono di usarlo solo in fioritura per aumentare la produzione di cime, ma l’utilizzo in fase vegetativa può essere di grande aiuto. Personalmente utilizzo tè di humus di vermi e aggiungo poi guano di pipistrello ad alto contenuto di fosforo nella soluzione nutriente, mentre viene areata. Dopo 24 ore, elimino la schiuma in superficie e utilizzo il tè areato. Eliminare le foglie della chioma A mio parere non vale la pena eliminare le foglie della chioma o la crescita sottostante, ma fungeranno sempre da pannello solare ovunque si trovino sulla pianta. Chiedetevi davvero se dovete spostare una grossa e caparbia foglia di indica per permettere la crescita di altre foglie, ma se potete legare la pianta nelle prime fasi, come descritto in precedenza, c’è sempre un modo per garantirsi una quantità di luce appropriata. Anche questo fa parte nei vantaggi derivanti da una piena conoscenza del processo per guidare le piante e controllare il canopo. Nutrimento fogliare Una cosa molto importante per la pianta, che è anche un altro modo che ha per assorbire i nutrienti sta nel fatto che le radici sono responsabili del nutrimento del resto della pianta di cannabis, ma nutrire con spray fogliare a base Se volete questi enormi raccolti, pensate alla zona radicolare! Non c’è motivo per cui questa pianta non si abitui al nuovo substrato e non produca grosse rese Sollevate le piante e assicuratevi di riuscire a nebulizzare al di sotto e coprire l’intera pianta. Nebulizzare dall’alto funziona, ma se riuscite ad arrivare alle altre parti della pianta direttamente, questa ve ne sarà grata e vi ringrazierà facendo crescere foglie che punteranno dirette al cielo. Spezzare le radici verso l’alto È un ottimo modo per favorire la crescita delle radici quando Bisogna metterci mano e potete aiutarle molto più di quello che pensiate! Spero che queste dritte vi diano la possibilità di coltivare piante d’elite e di avviare i semi o cloni nel miglior modo possibile. La preparazione per raggiungere questi risultati e avere piante gigantesche inizia così e non solo dopo che sono fiorite. Buona fortuna e pace! 78 La Germania legalizza la cannabis per uso medico Il Parlamento tedesco ha votato per consentire il consumo di questa droga per uso medico. La questione è da lungo tempo oggetto di discussione accesa nel Paese. In un progetto di legge importante, i membri del Parlamento tedesco hanno votato all’unanimità lo scorso gennaio per legalizzare l’uso della marijuana a fini medici. Marlene Mortler, il commissario incaricato del Governo tedesco, ha fatto lobbying perché si consentisse ai pazienti di acquistare cannabis nelle farmacie locali su presentazione della ricetta medica. "È una grande conquista per i pazienti che lo aspettano da tanto tempo" ha dichiarato la Mortler. I medici hanno dichiarato che la marijuana può dare sollievo ai pazienti che sentono nausea dopo la chemioterapia e si ritiene che questa droga aiuti anche a combattere la mancanza di appetito e la perdita di peso che si presentano in alcuni pazienti tumorali. La cannabis può inoltre alleviare i sintomi della Sclerosi Multipla. I partiti dell’opposizione in Germania, come i Verdi e il Partito di Sinistra, combattono da tempo per ottenere la legalizzazione. In Paesi come la Francia o il Canada, come anche in numerosi Stati degli Stati Uniti, è già possibile acquistare la cannabis su presentazione di ricetta medica. In Germania, il costo delle cime di cannabis essiccata e degli estratti di cannabis sarà coperto dall’assicurazione sanitaria per i pazienti che non hanno altre possibilità di trattamento. Fonte: Deutsche Welle Indice pubblicità Nome Pagina 420 Italia Advanced Hydroponics of Holland Agrow Growshop Alien Seeds Amare Technologies Amnesia Shop Atami Bahia Biological Seeds BioTabs.eu Botanica Urbana Buddha Seeds Campo di Canapa Canapajo Canna Chacruna City Jungle Cvltvs Devida Grow Shop in Bari Dinafem Seeds Dinafem Seeds Do.Is. Do.Is. Dr. Plant Dream Planet Dream Planet Dutch Passion Dutch Passion Ed Rosenthal Eko Growshop Exotic Seed Flower Power Foglie D'Erba Foglie D'Erba Fumerò Garden West Green Passion Greenside Greentown Growerline G-Systems Happy Life Hemp Passion Hempatia Hemp-orio Hemporium Hemptown Hesi Humboldt Seed Organization Hunter's Coffeeshop 66-67 29 66-67 66-67 76 66-67 80 66-67 58 57 6 48 66-67 66-67 52 66-67 57 61 66-67 1 5 54 66-67 65 76 66-67 17 47 30 66-67 15 64 1 66-67 64 33 69 50 71 66-67 75 69 55 58 66-67 66-67 66-67 19 41 44 Soft Secrets Italia è pubblicato da: Discover Publisher BV P.O. Box 362, 5460 Veghel, Paesi Bassi Tel: 0031 - 73 54 98 112 e-mail: [email protected] Collaboratori: Franco Casalone, Ed Rosenthal, Jorge Cervantes, Enrico Fletzer, Clod, Giovanna Dark, Davide Calabria, Hugo Madera, Carlos Rafael Esposito, J. Searcher, Mr. Jose, Robert B., Stoney Tark e tanti altri. Traduzioni: Valefizz 1) C 2) A 3) C 4) B 5) A 6) B 7) D 8) C 9) A 10) A 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) A D B C B D A A D C 69 1 2 51 32 60 60 40 20 56 66-67 64 66-67 66-67 56 66-67 66-67 66-67 65 69 76 66-67 1 1 8-9 64 63 50 35 56 72 63 79 71 61 23 43 72 66-67 1 13 38 65 26 7 65 75 76 76 Colofon Editore: Cliff Cremer RISPOSTE DEL QUIZ: sulla coltivazione a pagina 62 Hydrorobic Idroponica.it Idroponica.it Idroponica.it Indica Sativa Trade Indica Sativa Trade Indoorline Indoormania Jorge Cervantes Kali Karkadé La Bottega del Verde Legalized Metamorfose Mycologics Mysticanza Natural Store New Biogroup New Energy Non Solo Erba Organic Farm Orto Biologico Shop Panoramix Genetics Paradise Seeds Paradise Seeds Parvati Growshop Phytolite Pop Green Positronics Seeds Procare Pro-XL Pyramid Seeds Royal Queen Seeds Royal Queen Seeds Brandstore Secret's Garden Seedstockers.com Seedstore.it Serious Seeds Skunkatania Sweet Seeds Sweet Seeds Sweet Seeds Tatanka Smartshop Top Crop Vision Seeds Weed Planet Wilma's Lawn & Garden Yerba Santa Zion Growshop Indirizzo redazione: Soft Secrets Italia E-mail: [email protected] Svizzera, Regno Unito, Francia, Spagna, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Cile e Argentina Soft Secrets Italia non intende in alcun modo incentivare condotte vietate. 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