Lo sciopero di lunedì potrebbe rientrare

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Lo sciopero di lunedì potrebbe rientrare
LA SICILIA
42.
SABATO 16 MARZO 2013
CATANIA PROVINCIA
GIARRE
Auto in fiamme
scatta l’allarme
in zona Jungo
Registrati cinque episodi dolosi
in meno di ventiquattr’ore
La vertenza
dei netturbini
Avviate le indagini dai Cc: si
batte la pista delle rappresaglie
tra inquilini del quartiere
Cinque vetture divorate dalle fiamme in
poco meno di 24 ore nel popolare quartiere Jungo, teatro di una preoccupante
sequela di incendi dolosi. Sullo sfondo
presunte rappresaglie tra inquilini che
vivono nel quartiere: i carabinieri propendono per questa ipotesi anche se
non vengono sottovalutate altre piste
investigative. Il primo duplice incendio
è avvenuto nella notte tra mercoledì e
giovedì scorso, in via Romagna, nel cortile di pertinenza degli alloggi popolari.
In fiamme un fuoristrada Suzuki. Il fuoco ha completamente distrutto il mezzo ed ha danneggiato una seconda vettura, una Toyota Yaris, che si trovava
parcata accanto. Giovedi notte i piromani hanno alzato il tiro, incendiando tre
I vigili del fuoco di Riposto e di
Catania hanno lavorato a lungo
per mettere la zona in sicurezza
La Renault Twingo incendiata la notte fra giovedì e venerdì in via
Romagna: una delle cinque vetture date alle fiamme nel
quartiere Jungo in meno di ventiquattr’ore [Foto Di Guardo]
Caruso: «Abbiamo raschiato il
barile. Si spera di scongiurare lo
sciopero garantendo un servizio
già comunque difficoltoso»
mezzi che si trovavano in sosta in diversi punti del piazzale che circonda le palazzine popolari di via Romagna.
Le fiamme appiccate poco dopo le
00.30 hanno completamente distrutto
una Punto di proprietà di una donna
che risiede negli alloggi di via Romagna;
quasi contemporaneamente sono state
attaccate dal fuoco altre due mezzi che
si trovavano nella parte opposta del cortile, una Renault Twingo e un furgone da
lavoro Renault Kangoo, entrambi di proprietà di un ambulante residente sempre nelle palazzine di via Romagna.
I vigili del fuoco del distaccamento di
Riposto e del comando provinciale di
Catania, intervenuti con due autobotti,
hanno lavorato per lunghe ore prima di
Leonardi (Fp Cgil): «Per ora lo
sciopero è confermato. Fiduciosi
accogliamo i 350mila euro: è
un segnale, ma non può bastare»
Lo sciopero di lunedì potrebbe rientrare
Ieri l’Ato ha versato 350mila euro nelle casse dell’Aimeri, ma potrebbero non bastare per pagare tutti gli stipendi
Sono stati versati ieri, in extremis, dall’Ato Joniambiente alla ditta Aimeri Ambiente 350mila
euro per il pagamento degli stipendi dei netturbini, ma non è detto che questo basti per scongiurare lo sciopero indetto dalle sigle sindacali per
lunedì 18 marzo.
Ieri il presidente dell’Ato, Francesco Rubbino, ci
ha detto: «Negli ultimi tre giorni l’Ato ha versato
all’Aimeri 550 mila euro, di cui 350 mila per gli
stipendi e 200mila euro per
le delegazioni. Lunedì mattina
l’Aimeri pagherà gli stipendi
agli operai».
Ma lunedì è anche il giorno
in cui è previsto lo sciopero,
organizzato già da tempo dalle sigle sindacali che protestano per i continui ritardi con
cui i lavoratori percepiscono
gli stipendi.
«La Joniambiente – ha spiegato Antonello Caruso, membro del collegio dei liquidatori dell’Ato - ha predisposto un mandato all’Aimeri, raschiando il barile. Si spera di scongiurare lo sciopero programmato da parte delle organizzazioni sindacali, garantendo oltre alla mensilità per i
dipendenti una continuità del servizio, già reso
difficoltoso per via delle carenze della ditta stessa. Nell’auspicare che questo importante servizio
con una tempestiva riforma, ritorni alla gestione
diretta dei Comuni, per i prossimi mesi non possiamo che sollecitare gli stessi a garantire i pagamenti delle fatture, evitando così ulteriori emergenze rifiuti nei quattordici comuni dell’Ato Joniambiente».
Ma Alfio Leonardi sindacalista della Fp Cgil dichiara: «Al momento lo sciopero è confermato.
Accogliamo, con fiducia, questo versamento di
350mila euro: è un segnale,
ma non può bastare a sospendere lo sciopero, ci vuole una
presa di responsabilità anche
da parte dell’azienda che ci
dia una data certa di quando ci
troveremo stipendio sul conto
corrente».
Una posizione questa condivisa anche da Roberto Puglisi rappresentante sindacale della Cisl.
I sindacati intanto chiedono che sia l’Aimeri
Ambiente a garantire che l’erogazione degli stipendi avverrà nei primi giorni della settimana
prossima.
Ma oggi è sabato, i tempi sono strettissimi e per
riuscire a scongiurare lo sciopero proclamato
per lunedì la comunicazione ai sindacati dovrà
giungere entro oggi.
Gli inquilini delle palazzine
popolari di via Romagna
manifestano preoccupazione
OGGI IN SEGUITO ALL’ORDINANZA DEL SINDACO
Sopralluogo di Ato e Aimeri Ambiente
per l’immediata rimozione dei rifiuti
Questo pomeriggio, alle ore 14, l’Ato Joniambiente ha disposto un
sopralluogo congiunto con l’Aimeri Ambiente. La decisione fa seguito a
un’ordinanza emessa dal sindaco di Giarre Teresa Sodano giovedì, e
pervenuta ieri all’Ato.
Nell’ordinanza il sindaco dispone “di rimuovere tempestivamente tutti i
rifiuti presenti sul territorio comunale al fine di scongiurare rischi
ambientali e igienico sanitari”. L’ordinanza sindacale fa, a sua volta, seguito
ad una comunicazione dall’Asp che ha paventato rischi igienico sanitari.
L’Ato in una nota ha fatto sapere che ieri stesso ha trasmesso questa
comunicazione alla ditta Aimeri Ambiente al fine di provvedere,
nell’immediato, a quanto di competenza. Per verificare l’adempimento da
parte della ditta, l’Ato ha convocato per oggi la ricognizione congiunta.
Mercoledì prossimo, intanto, l’assemblea dei soci dell’Ato Joniambiente
tornerà a riunirsi. Tra i punti all’ordine del giorno vi sono alcune alcune
proposte: lo scioglimento del contratto con l’Aimeri Ambiente e
un’ulteriore proposta del Comune di Bronte perché siano quantificati, per
ogni Comune, la propria quota parte di costi, in modo da consentire a ogni
Comune di potere trattare direttamente con l’Aimeri Ambiente. Questo
eviterebbe che i Comuni in regola con i pagamenti siano penalizzati dai
Comuni che non versano regolarmente le loro quote.
M. G. L.
ripristinare le condizioni di sicurezza.
Sul fronte delle indagini si parte dalla
certezza che la matrice è dolosa, resta
da capire le motivazioni che hanno scatenato quella che appare come una
chiara rappresaglia. Gli inquilini delle
palazzine popolari di via Romagna, senza troppo esporsi manifestano la propria preoccupazione per una nuova
escalation criminale.
Gli incendi d’auto non sono certo una
novità nel quartiere teatro in passato di
altri episodi analoghi, ma anche guerre
intestine per la conquista abusiva di un
alloggio o per altre motivazioni che attengono ai difficili rapporti quotidiani di
vicinato.
MARIO PREVITERA
IL CLAN BRUNETTO
Traffico di droga
otto condanne
in una tranche
del processo «Cicero»
E’ arrivato a sentenza un troncone del procedimento
scaturito dall’operazione antimafia «Cicero» (dal
mestiere di uno degli arrestati nel blitz, un venditore
ambulante di ceci) eseguita nel novembre 2006 tra
Giarre e dintorni contro esponenti della criminalità
locale legati, secondo le accuse, alla famiglia
Santapaola. I giudici della seconda sezione penale del
Tribunale (presidente Alba Sammartino) hanno
condannato Angelo Andò a cinque anni di reclusione,
Antonino Botta a cinque anni, Antonino Finocchiaro a
due anni (in continuazione con un’altra condanna),
Sasha Greco a quattro anni, Fabrizio Renna a sei anni
e sei mesi, Attilio Carmelo Romano a sei anni, Dario
Scavo a quattro anni, Ibou Seek a cinque anni. Erano
imputati a vario titolo di associazione mafiosa,
traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
Una sfilza le assoluzioni. Nei confronti di: Egidio
Calderone, Agatino Guarrera, Orazio Paolo La Rosa,
Angelo Spada, Christian Salvatore Lavenia, Pietro
Puglisi, Matteo Scilio, Francesco Vitale, Giuseppe
Zappulla.
I fatti risalgono ormai a poco più di dieci anni fa
quando un’indagine nel settore del racket giarrese
ricostruì la rete degli affari illeciti del gruppo
criminale. Da quelle indagini venne fuori anche un
traffico di cocaina e marijuana (circa 10-15 kg al
mese) che i trafficanti giarresi compravano in Centro
Italia e altre località della Sicilia.
L’operazione mise in luce il predominio del clan
guidato dal boss Paolo Brunetto, santapaoliano di
vecchia data padrone del traffico della droga a Giarre
e Riposto, in grado di smerciare qualcosa come 15
chili di droga al mese.
MARIA GABRIELLA LEONARDI
LA LISTA CIVICA A BATTESIMO AL TEATRO REX
INIZIATIVA DEL CENTRO PER L’AIUTO
Presentata «Città viva»: D’Anna candidato sindaco
Un uovo di Pasqua per sostenere la vita
Presentata ieri sera al teatro Rex la lista civica “Città viva”
che indica l’avv. Angelo D’Anna come candidato sindaco.
La lista è formata da persone che non hanno mai svolto
un ruolo politico nelle istituzioni e che vengono dal
mondo del lavoro, delle professioni del volontariato.
Il movimento da più di un anno lavora al programma
attraverso tavoli tecnici che hanno prodotto progetti
innovativi, realizzabili e a costi sostenibili. «Partendo dai
problemi quotidiani di Giarre irrisolti – dice D’Anna - il
nostro programma vuole ridare un’anima alla città.
Abbiamo coinvolto ai tavoli tante persone perché
vorremmo che la città sia la visione di un “noi” più
grande, grazie al contributo dei cittadini protagonisti».
Tra le innovazioni proposte, l’istituzione di uno sportello
famiglia che dia risposte concrete e unitarie alla famiglia:
dall’educazione dei giovani alle necessità dell’anziano; la
riqualificazione dei centri storici urbani, del centro e
delle frazioni, e l’istituzione di un “Urban center”, un
luogo dove attraverso la collaborazione di professionisti
e giovani laureati che conoscono il territorio si elaborino
nuovi progetti urbanistici per la città.
M. G. L.
Un uovo di Pasqua per sostenere la vita. Come già
avvenuto lo scorso anno, anche durante queste
domeniche di quaresima, i volontari del Centro per l’aiuto
alla vita di Giarre stanno visitando le chiese del territorio
promuovendo la loro ultima iniziativa, che consiste nella
vendita di uova di Pasqua, al prezzo simbolico di sette
euro, al fine di ottenere nuove risorse economiche da
destinare alle varie attività dell’associazione che da diversi
anni aiuta numerose donne in difficoltà. «Chi acquista le
nostre uova – sottolinea il presidente, Cesare Scuderi – ci
aiuta a sostenere le donne in gravidanza che, in questo
periodo, stiamo aiutando economicamente con la nostra
associazione. La nostra iniziativa, che consiste in un gesto
semplice e alla portata di tutti, oltre a darci la possibilità di
disporre di nuovi fondi, garantisce una maggiore
sensibilizzazione sull’argomento. Sono molte, infatti, le
donne che hanno difficoltà a gestire la propria gravidanza
anche a causa di problemi economici. In questi nove anni
di attività sul territorio abbiamo assistito oltre 80 donne».
Domenica i volontari distribuiranno le uova, lungo tutto
l’arco della giornata, nella chiesa di San Pietro a Riposto.
DARIO CALDERONE