IUS13 - diritto internazionale

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IUS13 - diritto internazionale
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI
PROCEDURA DI VALUTAZIONE COMPARATIVA PER LA COPERTURA DI UN POSTO DI
PROFESSORE UNIVERSITARIO DI RUOLO DI PRIMA FASCIA PRESSO LA FACOLTÀ DI
GIURISPRUDENZA - AREA 12 SCIENZE GIURIDICHE - SETTORE SCIENTIFICO-DISCIPLINARE
IUS/13 “DIRITTO INTERNAZIONALE” - BANDITA CON D.R. N. 1145 DEL 18 GIUGNO 2008,
AVVISO PUBBLICATO NELLA GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA N. 50
DEL 27 GIUGNO 2008, IV SERIE SPECIALE.
GIUDIZI INDIVIDUALI E COLLEGIALI SUI TITOLI E SULLE PUBBLICAZIONI
SCIENTIFICHE
CANDIDATA: PROF. MARINA CASTELLANETA
Prof. Patrizia De Cesari
Marina Castellaneta da tempo ha dato prova di una seria e appassionata presenza nelle materie comprese nel
settore Ius 13 tanto sul piano didattico che su quello della produzione scientifica, dimostrando varietà e
ricchezza di interessi.
La candidata presenta una monografia dal titolo “La cooperazione tra Stati e tribunali penali internazionali”
(2002) nella quale, dopo aver esaminato gli aspetti generali dei rapporti tra Stati e tribunali penali
internazionali, analizza con rigore metodologico i diversi profili della cooperazione nelle diverse fasi dello
svolgimento del processo penale internazionale. Il lavoro, ricco di riferimenti bibliografici e
giurisprudenziali, rappresenta un contributo dottrinale significativo e sistematico.
Gli studi e i contributi minori, attinenti a vari temi di diritto internazionale privato e pubblico, dimostrano il
continuo impegno scientifico della candidata e la sua capacità di orientarsi in vari settori giungendo a
risultati apprezzabili ed originali. Manca peraltro un secondo lavoro di rilievo che dia ulteriore prova delle
sue capacità.
Prof. Angela Lupone
La candidata è professore associato confermato, ha conseguito il dottorato e svolto una significativa attività
didattica e di ricerca congruenti con il settore del presente concorso. La candidata presenta una, per capacità
di analisi giuridica e rigore metodologico, interessante monografia sulla Cooperazione fra Stati e tribunali
penali internazionali (2002), tre scritti e un intervento a convegno in materia di diritto internazionale
dell’ambiente (1998, 2005, 2006, 2007) dei quali due pubblicati nella Rivista di diritto internazionale e uno
sulla Rivista giuridica dell’ambiente, un breve rapporto sulla comunitarizzazione della convenzione di Roma
del 1980 destinato alla Commissione affari europei e internazionali del Consiglio nazionale del notariato, un
ulteriore sintetico rapporto a sfondo prevalentemente pratico pure destinato al Consiglio nazionale del
notariato sull’incidenza dei regolamenti comunitari che adottano le blacklists sull’attività degli operatori
giuridici (2004), un articolo sul regolamento comunitario sulle procedure di insolvenza (2006) anch’esso
pubblicato dal Consiglio nazionale del notariato, un saggio sulla riapertura dei processi penali in seguito a
pronunce della CEDU e un lavoro del 2006 sulla cooperazione nella Unione Europea relativamente a
strumenti e proventi di reato. La produzione scientifica può ritenersi continua e attenta alle evoluzioni solo
con riferimento alle tematiche collegate al diritto internazionale dell’ambiente nei suoi diversificati aspetti
che la candidata studia sin dai tempi della laurea. Le altre pubblicazioni, attengono certamente ai diversi
ambiti del settore scientifico disciplinare e in questo senso sono congruenti ma non seguono un comune
denominatore nella scelta degli argomenti e sembrano più rispondere ad esigenze che sono andate
emergendo di volta in volta nelle diverse sedi. La monografia presenta una competente ricostruzione della
prassi e della dottrina ma si caratterizza negativamente, come peraltro ulteriori pubblicazioni, per il ricorso
frequente a citazioni dirette di interi passaggi di giurisprudenza e di altre fonti che interrompono il fluire del
ragionamento e ne impediscono una adeguata conclusione. La produzione scientifica della candidata non
permette di attribuirle una posizione di rilievo nell’ambito della presente procedura di concorso nonostante il
rigore metodologico che traspare e merita di essere sviluppato.
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Prof. Isabella Castangia
Professore associato confermato, dottore di ricerca in diritto internazionale, ha svolto un’intensa attività
didattica e organizzativa in corsi di laurea e post lauream, ha frequentato corsi di formazione e di
perfezionamento presso istituzioni italiane e straniere. Un costante impegno di ricerca ha consentito alla
candidata di curare la redazione di numerosi lavori, spesso, peraltro, di ineguale valore scientifico, che
spaziano nel vasto ambito del diritto internazionale dell’Unione europea, pervenendo a pregevoli riflessioni
specie nella materia del diritto internazionale penale. Nel complesso della sua produzione scientifica, la
candidata dimostra una corretta padronanza del metodo giuridico nonché una sicura capacità di
orientamento. Ricchezza di documentazione e qualche spunto di originalità sono riscontrabili nel lavoro
monografico su “La cooperazione fra Stati e tribunali penali internazionali”(2002) e nel saggio “La
responsabilità internazionale per danni all’ambiente causati nel corso di conflitti armati” (1998).
Prof. Angelo Davì
Dottore di ricerca in diritto internazionale e professore associato per il settore disciplinare IUS/13 pressa la
Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Bari, ha svolto attività didattiche e di ricerca, anche con la
partecipazione a programmi collettivi, ed è stata relatrice in diversi convegni scientifici.
La sua produzione comprende una monografia sulla cooperazione tra Stati e tribunali penali internazionali e
una produzione minore che abbraccia temi di diritto internazionale pubblico, diritto internazionale privato e
diritto dell’Unione europea. La monografia tratta, con informazione completa ed accurata, un argomento
interessante e dai molteplici risvolti e dà prova di rigore di metodo, buone capacità di indagine, sistematiche
e di inquadramento dei problemi. Tali doti sono confermate dagli scritti minori che denotano anche ampiezza
e varietà di interessi e vivacità intellettuale. La candidata merita quindi una valutazione positiva, anche se
manca ancora un secondo lavoro di ampio respiro che fornisca ulteriore dimostrazione delle sue qualità.
Prof. Franco Mosconi
Marina Castellaneta, laureata in Giurisprudenza a Bari nel 1989, dottore di ricerca in Diritto internazionale
(Università di Roma) nel 1995, giornalista-pubblicista dal 1992, titolare di borse di studio e assegni di
ricerca, partecipa a un progetto PRIN e ad altri programmi di ricerca.
Ha integrato la propria formazione anche in una Università statunitense e presso il Tribunale internazionale
dell’Aja per la ex Jugoslavia. Ha svolto relazioni a convegni anche all’estero.
Ricercatrice prima, e professore associato dal 2002 nell’Università di Bari, attesta una notevole attività
didattica e di organizzazione nell’ambito di corsi di laurea e post laurea congruente con le discipline oggetto
della presente procedura di valutazione comparativa.
Pertinenti risultano altresì le pubblicazioni inviate.
Presenta una monografia e nove “scritti minori”. La monografia su “La cooperazione tra Stati e tribunali
penali internazionali” (2002) – pur di non facile lettura a motivo delle numerose citazioni di passi di sentenze
incluse nel testo -, risulta apprezzabile soprattutto per l’ampiezza dell’ informazione.
Parecchi degli “scritti minori” hanno una rilevante collocazione editoriale; quattro di essi, tuttavia,
riguardano temi affini tra loro tutti relativi all’ambiente e hanno spesso carattere descrittivo, mentre si
segnalano positivamente lo scritto sulle decisioni-quadro in materia di confisca e quello sulla riapertura dei
processi penali conseguente a pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo.
Allo stato la produzione scientifica della candidata non consente tuttavia di attribuirle una posizione di
rilievo ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.
CANDIDATA: PROF. ANTONIETTA DAMATO
Prof. Patrizia De Cesari
La candidata, Antonietta Damato, attualmente professore associato confermato presso l’Università di Bari,
presenta una monografia dal titolo “L’efficacia degli atti giurisdizionali stranieri in giudizio pendente”. Il
lavoro analizza le concezioni dottrinali relative alla delibazione incidentale prima della legge n. 218/1995 di
riforma del diritto internazionale privato italiano, per poi concentrarsi sull’analisi dell’art. 67.3 della riforma
stessa concernente il riconoscimento della sentenza straniera con efficacia limitata al giudizio. Il lavoro
affronta gli aspetti problematici dell’istituto cercando di fornirne una ricostruzione e dimostra capacità di
analisi e correttezza di metodo.
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Gli scritti minori presentano qualche spunto originale e provano l’esperienza acquisita dalla candidata nel
settore del diritto dell’Unione europea e del diritto internazionale,ma,nel complesso, la sua produzione
scientifica richiede di essere ulteriormente ampliata e gli elementi positivi rilevati non pongono comunque la
candidata in una posizione di rilievo ai fini della presente valutazione comparativa.
Prof. Angela Lupone
La candidata è professore associato confermato, ha conseguito il dottorato di ricerca e ha svolto una
significativa attività didattica e di ricerca congruente con il settore della presente procedura.
Presenta un lavoro monografico pubblicato nel 2000 sull’efficacia degli atti giurisdizionali stranieri, tre
scritti del periodo 2004-2006 sul mandato d’arresto europeo ed alcuni commenti, per lo più brevi e alcuni
dei quali risalenti, a giurisprudenza italiana e straniera su differenti tematiche soprattutto del diritto
processuale civile internazionale. Fra questi un commento uscito nel 1995 all’ordinanza 8 aprile 1993 della
Corte internazionale di giustizia in materia di competenza ratione personae rispetto all’applicazione di
misure cautelari. E’ del 2008 l’articolo sull’incidenza dell’applicazione di principi e regole del diritto
comunitario sul terzo Pilastro. Due note apparse su di un quotidiano economico si pongono al di fuori di
quella che va considerata “produzione scientifica” nell’ambito di una procedura di valutazione comparativa a
professore ordinario.
La produzione scientifica ha una certa continuità nel tempo ma non altrettanta continuità nella scelta degli
argomenti e nell’approfondimento in ordine all’evoluzione delle singole materie. La collocazione editoriale è
in parte adeguata e in parte a diffusione ristretta. Non mancano il rigore metodologico , seppure nei limiti già
in parte identificati. L’apporto individuale emerge solo in alcuni contributi di più ampio respiro
(precipuamente in quelli relativi al mandato d’arresto) ma manca in altri di carattere essenzialmente
descrittivo. La monografia da sola (in gran parte dedicata alla situazione precedente la legge di riforma del
sistema italiano di diritto internazionale privato) non supera le obiezioni di fondo relative al complesso della
produzione scientifica sotto il profilo della originalità. La produzione scientifica non è tale da consentire di
attribuire alla candidata una posizione di rilievo nel presente concorso.
Prof. Isabella Castangia
La produzione scientifica minore della candidata, che si distribuisce nell’arco di oltre un decennio, evidenzia
un impegno di studio e di elaborazione rivolto soprattutto ad affrontare tematiche attinenti la cooperazione
europea in materia penale. L’unico lavoro monografico dal titolo “ L’efficacia degli atti giuridici stranieri in
giudizio pendente”(2000), per quanto piuttosto circoscritto nell’oggetto di indagine, denota correttezza di
metodo e rigore di analisi. Spunti di originalità si colgono in alcuni scritti minori concernenti il mandato di
arresto europeo, ma nel complesso si tratta di una produzione scientifica non idonea ad attribuire alla
candidata una posizione di rilievo ai fini della presente valutazione comparativa.
Prof. Angelo Davì
La prof. Damato è professore associato per il gruppo scientifico-disciplinare IUS/13 nell’Università di Bari.
Presenta una monografia sull’efficacia degli atti giurisdizionali stranieri in giudizio pendente e lavori minori
dedicati a temi di diritto internazionale pubblico e di diritto dell’Unione europea. La monografia costituisce
in larga misura la rivisitazione di una problematica che già all’epoca della pubblicazione dell’opera aveva
perduto buona parte della sua importanza a seguito dell’avvenuta riforma del diritto internazionale privato
italiano e anche riguardo ai problemi che presentano attuale rilevanza non perviene sempre a conclusioni
adeguatamente dimostrate. La produzione minore si compone egualmente di lavori di non grande
consistenza, con l’eccezione dello studio, diviso in due parti, sul mandato d’arresto europeo e la sua
attuazione nel diritto italiano. Nel complesso la produzione della candidata è troppo limitata per offrire prova
sufficiente della raggiunta maturità scientifica.
Prof. Franco Mosconi
Antonietta Damato, laureata in Giurisprudenza nell’Università di Bari nel 1982, dottore di ricerca in Diritto
internazionale nell’Università di Bari nel 1989, dopo aver fruito di borse ed assegni di ricerca, nel 1993 è
diventata ricercatrice nella stessa Università, nella quale dal 2001 presta servizio come professore associato;
attesta un’intensa attività didattica nell’ambito di corsi di laurea e post laurea, nonché l’assunzione di
responsabilità organizzative sia nell’ambito della didattica che in quello della ricerca. Le attività di cui sopra
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appaiono congruenti con le discipline per le quali è bandita la presente procedura e lo stesso è a dirsi per le
pubblicazioni inviate.
Presenta una monografia e nove “scritti minori”. La monografia, che concerne “L’efficacia degli atti
giurisdizionali stranieri in giudizio pendente” (2000), si concentra su un tema molto specifico e risulta di non
agevole lettura. Tra gli altri lavori presentati – alcuni dei quali non hanno significativa collocazione
editoriale -, sono quelli meno recenti ad apparire meritevoli di una valutazione maggiormente positiva.
Quanto ai due lavori relativi al mandato d’arresto europeo, il secondo non offre elementi di novità rispetto al
primo, che è d’altronde a sua volta largamente descrittivo.
Allo stato la candidata non può dunque assumere una posizione di rilievo ai fini della presente procedura di
valutazione comparativa.
CANDIDATA: PROF. GABRIELLA FERRANTI
Prof. Patrizia De Cesari
La candidata ha svolto con continuità attività didattica pertinente al settore disciplinare Ius 13, presso
l’Università degli Studi di Sassari e quella di Siena, a partire dall’anno accademico 1994/1995, come docente
affidatario, in qualità di ricercatore e, poi, a partire dal 1 dicembre 2002, in qualità di professore associato.
Anche la produzione scientifica è relativa alle discipline che rientrano nel settore scientifico disciplinare
oggetto della presente valutazione comparativa e comprende due monografie, oltre un libro di appunti di
diritto internazionale per gli studenti ed una serie di studi e contributi minori.
La prima monografia è dedicata alla libertà di informazione quale diritto riconosciuto dall’ordinamento
internazionale. Si tratta di una indagine, arricchita di spunti personali, volta in particolare all’analisi della
giurisprudenza degli organi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
La seconda rappresenta uno studio sul tema, assai attuale, della cooperazione giudiziaria in materia penale.
Il lavoro è dedicato in particolare ad un’analisi comparata degli strumenti internazionali e degli atti adottati
nell’ambito dell’Unione europea. Le due monografie dimostrano capacità di approfondimento e di analisi su
temi anche complessi,una buona capacità di elaborazione sistematica e padronanza del metodo giuridico. Le
stesse qualità si ritrovano negli scritti minori.
Prof. Angela Lupone
La candidata è professore associato confermato nell’Università di Sassari e ha svolto una significativa
attività didattica e di ricerca nei settori di pertinenza della presente procedura.
Presenta una serie di articoli, alcuni dei quali natura descrittiva, pubblicati nel periodo 1978-2002 e due
lavori monografici (2009, 2004). Gli appunti delle lezioni di diritto internazionale non sono corredati da
note. Il libro sulla cooperazione giudiziaria in materia penale pur avendo spunti originali e denotando in
alcuni punti una padronanza del metodo giuridico ha carattere compilativo e prevalentemente di rassegna
degli articoli delle convenzioni e della prassi presa in considerazione. La monografia sulla libertà di
informazione (2004) da sola non supera le obiezioni di fondo. Il breve articolo sulla (allora) CSCE ha ormai
rilievo solo rispetto alla ricostruzione storica degli avvenimenti. Tre articoli, due analoghi sul diritto
all’istruzione (1981,1982) e uno sui diritti culturali dei popoli (1983) sono anch’essi ormai datati. Un breve
saggio del 1988 sulla Convenzione europea sulla prevenzione della tortura, riproposto nella versione del
1989, e l’articolo sul difensore civico non hanno portata tale da poter fare superare le forti perplessità. La
produzione scientifica non consente di attribuire alla candidata una posizione di rilievo nella presente
procedura di concorso.
Prof. Isabella Castangia
Nell’insieme, la produzione scientifica della candidata, che consta di due monografie,rispettivamente su “
L’evoluzione della libertà di informazione nella giurisprudenza degli organi della CEDU”(2004) e “La
cooperazione giudiziaria in materia penale nelle convenzioni del Consiglio d’Europa e nel diritto dell’Unione
europea”(2008)e da una serie di scritti minori, risulta incentrata sui temi delle organizzazioni regionali e del
regionalismo europeo, analizzati in larga parte con riferimento specifico al Consiglio d’Europa e all’Unione
europea. Va sottolineato il contributo originale che la candidata offre allo studio delle due
organizzazioni,osservandole sotto nuovi particolari aspetti e mirando a mettere in luce le profonde affinità
che le stesse presentano al di là di quanto farebbero ritenere le definizioni generalmente accolte di
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organizzazione, rispettivamente, di cooperazione e di integrazione. I due lavori di taglio monografico
denotano padronanza del metodo giuridico, capacità di elaborazione sistematica non priva di originalità: le
argomentazioni sviluppate e i risultati raggiunti sono corredati da precisi e approfonditi riferimenti alla
prassi,in particolare a quella giurisprudenziale.
Prof. Angelo Davì
La candidata è professore associato per il settore disciplinare IUS/13 nella Facoltà di giurisprudenza
dell’Università di Sassari.
Presenta una monografia sull’evoluzione della libertà di informazione nella giurisprudenza degli organi della
Convenzione europea dei diritti dell’uomo, una seconda monografia sulla cooperazione giudiziaria in materia
penale nelle convenzioni del Consiglio d’Europea e nel diritto dell’Unione europea, un volume di appunti
dalle lezioni di diritto internazionale tenute nei corsi di ingegneria dell’Università di Siena e scritti minori
dedicati quasi tutti alla protezione internazionale dei diritti umani. La prima monografia costituisce una
rassegna ragionata, bene informata e documentata e contenente diversi spunti interessanti, della
giurisprudenza degli organi di Strasburgo ma ha carattere essenzialmente espositivo. Le lezioni di diritto
internazionale mostrano una buona capacità di presentazione degli argomenti a fini didattici. Anche il lavoro
sulla cooperazione giudiziaria in materia penale e gli scritti minori hanno carattere prevalentemente
descrittivo. Nel complesso la produzione della candidata non consente allo stato di formulare un sicuro
giudizio di raggiunta maturità scientifica.
Prof. Franco Mosconi
Gabriella Ferranti, laureata in Giurisprudenza nel 1972 nell’Università di Siena, assistente dal 1972 e, dal
1984, ricercatrice nell’Università di Siena, professore associato dal 2002 nell’Università di Sassari.
Attesta lo svolgimento di attività didattica e organizzativa nelle Università di Siena e di Sassari congruente
con le discipline del settore per il quale si svolge la presente procedura di valutazione comparativa. Pertinenti
risultano altresì le pubblicazioni inviate.
Presenta due lavori a carattere monografico, entrambi piuttosto recenti. Il primo concerne “L’evoluzione
della libertà d’informazione nella giurisprudenza degli organi della Convenzione europea dei diritti
dell’uomo” (2004) e consiste in una semplice rassegna delle decisioni di Strasburgo.
La seconda monografia riguarda “La cooperazione giudiziaria in materia penale nelle Convenzioni del
Consiglio d’Europa e nel diritto dell’Unione europea” ( 2008). Si tratta di una descrizione delle procedure
previste cui la candidata fa seguire una sua valutazione dei rapporti tra i due sistemi.
Presenta anche degli schematici “Appunti dalle lezioni di diritto internazionale” destinati alla Facoltà di
Ingegneria (2002) e sette “scritti minori” apparsi in riviste specialistiche con buona visibilità editoriale. Al
riguardo occorre peraltro osservare che essi sono prevalentemente dedicati a temi contigui a quelli dei due
saggi principali, e che il più recente porta la data del 1995.
Il quadro che precede non consente allo stato di attribuire alla candidata una posizione di rilievo ai fini della
presente valutazione comparativa.
CANDIDATO: PROF. ROBERTO GIUFFRIDA
Prof. Patrizia De Cesari
Il candidato Roberto Giuffrida, dal dicembre 2001 professore associato di diritto internazionale presso
l’Università per Stranieri di Perugia, risulta aver svolto con continuità compiti didattici per gli insegnamenti
del settore Ius 13, prima nel periodo in cui era ricercatore quale professore supplente (dall’anno accademico
1993/1994 in avanti) e, poi, in qualità di professore di seconda fascia (dal 2001).
Tra le sue pubblicazioni emergono due monografie. La prima, intitolata “La ricevibilità generale nella
giurisprudenza della Corte Internazionale di Giustizia” (1995), analizza l’evoluzione della funzione
giurisdizionale della Corte per poi approfondire l’aspetto dei poteri cd. “ausiliari”, diversi dalla competenza
sul merito. Il candidato, dopo un esame dei casi sottoposti alla Corte, si concentra sulla nozione di
ricevibilità generale e sugli aspetti processuali. Il lavoro è basato su un accurato approfondimento della
prassi.
La seconda monografia, dal titolo “La costituzione di zone e corridoi di sicurezza quale contenuto
dell’intervento umanitario” (2008), dopo l’analisi della prassi e della dottrina in tema di intervento
umanitario, condotta con riferimenti al diritto internazionale consuetudinario e pattizio nonché agli atti delle
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principali organizzazioni internazionali, si concentra sulla legittimità delle azioni da intraprendere
nell’ipotesi in cui il Consiglio di Sicurezza si trovi nell’impossibilità di adottare misure. Nel lavoro non
sempre i temi trattati risultano adeguatamente approfonditi. Tra gli scritti minori si segnala il contributo in
tema di ambiente pubblicato nel Trattato di Diritto Privato diretto da M. Bessone.
Prof. Angela Lupone
Il candidato è professore associato confermato e ha svolto attività didattica e di ricerca presso diverse
università italiane. Tali attività risultano congruenti con il settore della presente procedura.
Il candidato presenta due lavori monografici (1995, 2008). Lo studio più recente sull’intervento umanitario,
che denota sensibilità giuridica, si caratterizza per l’enunciazione di una serie di temi fondamentali del diritto
internazionale, peraltro non sufficientemente approfonditi e comunque non ricondotti all’oggetto in maniera
metodologicamente rigorosa e secondo una impostazione sistematica chiara. Della restante produzione che
rimanda comunque ad una pluralità di interessi (un commento del 2004 ad articoli del Trattato CE, una nota
a sentenza del 2001 della CGCE, una voce del 2002 Enciclopedia Treccani, una nota del 1998 sulla direttiva
in materia di stabilimento degli avvocati) rilevano soprattutto il saggio del 2004 sullo sviluppo sostenibile,
l’articolo del 1996 sul alcuni aspetti del regolamento 17/62 in materia di concorrenza e un articolo del
lontano 1986 sulla riproduzione di regolamenti comunitari. Si tratta di produzione in parte risalente. Le
pubblicazioni più nuove non sono da sole sufficienti a dimostrare la continuità della produzione anche con
riguardo all’attenzione per l’evolvere delle questioni affrontate. La produzione scientifica che ha una
riconosciuta collocazione editoriale non consente di attribuire al candidato una posizione di rilievo nella
presente procedura di concorso.
Prof. Isabella Castangia
Il candidato vanta un’intensa attività didattica e compiti organizzativi in corsi di laurea e post lauream, sia in
Italia che all’estero. Tra le sue pubblicazioni si segnalano la monografia dal titolo “La ricevibilità generale
nella giurisprudenza della Corte internazionale di giustizia”(1995, ben documentata ma carente sul piano
dell’elaborazione critica e il più agile e recente volume su “La costituzione di zone e corridoi di sicurezza
quale contenuto dell’intervento umanitario”(2008). Nel complesso la produzione scientifica del candidato,
rivolta a diversi temi di diritto internazionale pubblico ed europeo, testimonia una certa pluralità di interessi e
un discreto impegno scientifico peraltro abbastanza discontinuo.
Prof. Angelo Davì
Il prof. Giuffrida è associato di diritto internazionale presso l’Università per stranieri di Perugia.
Presenta due monografie, aventi rispettivamente ad oggetto la “ricevibilità generale” nella giurisprudenza
della Corte internazionale di giustizia e la costituzione di zone e corridoi di sicurezza quale contenuto
dell’intervento umanitario; inoltre scritti minori concernenti prevalentemente il diritto dell’Unione europea.
Nella prima monografia, pur contenente un’analisi attenta ed accurata della giurisprudenza, l’autore non
riesce ad apportare argomenti persuasivi a sostegno della tesi secondo cui la Corte internazionale di giustizia
potrebbe rifiutarsi di pronunciare sulle controversie che le sono sottoposte per motivi non giuridici ma di
opportunità. Il secondo volume, superando alcune incertezze riscontrabili nel precedente, fornisce
un’efficace sintesi dei dati della prassi, di cui offre in più punti un’interpretazione convincente,
accompagnata da un adeguato inquadramento delle problematiche giuridiche trattate. Nel complesso la
produzione del candidato dimostra senso critico, sensibilità giuridica specialmente per le questioni concrete,
aderenza ai dati della prassi e buone capacità di orientamento.
Prof. Franco Mosconi
Roberto Giuffrida, laureato in Giurisprudenza nell’Università di Roma nel 1974, ricercatore dal 1983 nella
stessa Università, dal 2001 è professore associato presso l’Università per stranieri di Perugia. Relatore a
convegni anche all’estero, attesta attività didattica e organizzativa anche post laurea, congruente con le
discipline cui è riferita la presente procedura, svolta nelle Università di Roma e Teramo e nell’Università per
stranieri di Perugia. Pertinenti appaiono altresì le pubblicazioni inviate.
Presenta due monografie e otto “scritti minori”, molti dei quali caratterizzati da riconosciuta collocazione
editoriale.
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La prima monografia concerne “La ricevibilità generale nella giurisprudenza della Corte internazionale di
giustizia” (1995) e costituisce una seria rassegna della prassi senza peraltro fornire spunti conclusivi
personali.
La seconda monografia è molto più recente e riguarda “La costituzione di zone e corridoi di sicurezza quale
contenuto dell’intervento umanitario” (2008). Si tratta di un tema di notevole attualità, svolto peraltro
attraverso una ricognizione della prassi che avrebbe richiesto uno sforzo ricostruttivo e di approfondimento
ben maggiore.
Tra gli altri lavori presentati, si segnala, perché meno manualistico e descrittivo, quello apparso negli Studi
in onore di Gaetano Arangio Ruiz.
Allo stato, la valutazione sull’insieme della produzione scientifica del candidato, che copre un arco
temporale non breve, non consente di collocarlo in una posizione di significativa rilevanza ai fini della
presente valutazione comparativa.
CANDIDATA: PROF. ALESSANDRA LANCIOTTI
Prof. Patrizia De Cesari
La candidata, attualmente in servizio come professore associato confermato presso l’Università di Perugia,
settore Ius 13, ha svolto con continuità, impegno e assiduità compiti didattici per gli insegnamenti del settore
oggetto della presente procedura di valutazione comparativa.
La candidata presenta al concorso una selezione della propria produzione che comprende, tra l’altro, due
monografie e una curatela. La prima monografia (1992), dedicata alle norme uniformi sulla compravendita
internazionale, si presenta come un lavoro di buon livello nel quale la candidata dà prova di rigore
sistematico e capacità di approfondimento critico dei temi trattati.
La seconda monografia (1996) è dedicata alla circolazione dei beni culturali nell’ottica delle norme di diritto
internazionale privato a livello sia nazionale sia comunitario sia internazionale. L’analisi affronta i problemi
e le questioni più discusse.
La candidata presenta inoltre un’opera collettiva curata assieme al professor Attila Tanzi in tema di immunità
nel diritto internazionale (2007) e una serie di studi minori su tematiche attuali, in particolare di diritto
internazionale penale che rivelano completezza di informazione e originalità di trattazione e sono prova della
sua esperienza di studio, di ricerca e del lavoro svolto anche presso organismi internazionali, come risulta dal
suo curriculum.
In conclusione, la candidata ha dato buona prova delle sue attitudini alla ricerca scientifica e serietà nella sua
attività di docente, anche se la sua produzione scientifica di maggior rilievo risale a tempi non recenti.
Prof. Angela Lupone
La candidata è professore associato confermato, ha conseguito il titolo di dottore di ricerca e ha svolto una
significativa attività didattica e di ricerca. Tali attività sono congruenti con il settore oggetto della presente
procedura. La candidata presenta due lavori monografici nel campo del diritto internazionale privato (1992,
1996) , l’uno sulla disciplina della compravendita, l’altro sulla circolazione dei beni culturali. Le due
pubblicazioni sono risalenti. Il tema della restituzione dei beni culturali è invero ripreso in un articolo del
2008 e ciò denota una continuità rispetto ad alcuni interessi di ricerca. La tendenza trova conferma con
riferimento all’approfondimento di diversi aspetti del funzionamento e dell’azione della Corte penale
internazionale. Nel volume sulle immunità nel diritto internazionale curato insieme ad Attila Tanzi (Atti del
convegno, 2007) ha pubblicato una relazione sulle immunità degli organi nello statuto della Corte penale
internazionale. Lo stesso saggio è apparso anche su Comunicazione e studi nel 2007 (v. a titolo di esempio i
par. 5,6,7). Si contesta l’opportunità di depositare ambedue le pubblicazioni ai fini del concorso. I due
articoli sul mandato d’arresto denotano capacità di analisi giuridica e rigore nel metodo, così anche la
relazione sulle prospettive della Corte penale internazionale. Le pubblicazioni più recenti confermano il
rigore metodologico e la capacità di rilevare aspetti originali e innovativi ma ciò non consente di attribuire
alla candidata una posizione di rilievo nella presente procedura di concorso.
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Prof. Isabella Castangia
Alla candidata, professore associato confermato, può ascriversi un’intensa attività didattica in corsi di laurea
e post lauream nonché una partecipazione continua a convegni e seminari in Italia e all’estero, anche in
qualità di relatrice. Dal complesso della sua produzione giuridica, con poche eccezioni, monocorde, spicca
un’agile monografia dal titolo ”Norme uniformi di conflitto e materiali nella disciplina convenzionale della
compravendita” (1992) , seguita a pochi anni di distanza da un più sintetico lavoro monografico dal titolo
“La circolazione dei beni culturali nel diritto internazionale privato e comunitario”(1996). Quest’ultimo
lavoro, ambizioso nel titolo, si rivela abbastanza debole nell’impianto sistematico anche per l’omessa
considerazione dei pur rilevanti profili gius-pubblicistci della materia che avrebbero conferito a tale studio
un carattere più duraturo e un maggior interesse scientifico.
Prof. Angelo Davì
La prof. Lanciotti è professore associato di diritto internazionale nella Facoltà di giurisprudenza
dell’Università di Perugia. Ha svolto con continuità attività didattica e di ricerca ed è stata relatrice a diversi
convegni di studio italiani e stranieri.
Presenta una monografia sulla vendita internazionale, un’altra monografia sulla circolazione dei beni
culturali nel diritto internazionale privato e nel diritto comunitario e scritti minori dedicati soprattutto a temi
di diritto internazionale penale. Tali lavori dimostrano buone capacità di inquadramento dei problemi, di
analisi critica ed argomentative ed adeguata chiarezza espositiva. Nella seconda monografia alcune questioni
avrebbero peraltro meritato maggior approfondimento.
Prof. Franco Mosconi
Alessandra Lanciotti, laureata in Giurisprudenza nell’Università di Perugia nel 1989, ricercatrice dal 1992 e
professore associato dal 2002 sempre nell’Università di Perugia. Attesta attività didattica del tutto
congruente ai fini della presente procedura, nonché esperienza in sedi internazionali e la partecipazione in
qualità di relatrice a numerosi corsi e convegni anche all’estero.
Le pubblicazioni inviate appaiono tutte congruenti in vista della presente procedura.
Presenta due monografie, un volume (apparso nel 2007) curato insieme ad altro studioso nel quale sono
raccolti gli atti di un convegno, e sette articoli.
La prima monografia concerne “Le norme uniformi di conflitto e materiali nella disciplina convenzionale
della compravendita” (1992) e denota capacità sistematica.
La seconda monografia riguarda “La circolazione dei beni culturali nel diritto internazionale privato e
comunitario” (1996). Si tratta di un’interessante rassegna di problemi che emergono in questo delicato
contesto, rispetto alla quale, tuttavia, sarebbe stato necessario un maggiore sforzo di elaborazione della
materia.
Gli altri scritti presentati ed il curriculum denotano continuità e serietà di impegno della candidata, che non è
peraltro possibile collocare in una posizione di assoluto rilievo ai fini della presente procedura di valutazione
comparativa.
CANDIDATA: PROF. ALESSANDRA PIETROBON
Prof. Patrizia De Cesari
La candidata, Alessandra Pietrobon, dal 2000 professore associato presso l’Università degli Studi di Padova,
ha svolto con continuità compiti didattici per gli insegnamenti del settore Ius 13.
La stessa presenta due monografie, la prima, dal titolo “L’interpretazione della nozione comunitaria di
filiale” (1990), pubblicata in una prestigiosa collana italiana, analizza la nozione di “agenzia, succursale e
filiale” nella direttive comunitarie e nella Convenzione di Bruxelles. Nel lavoro viene messa in evidenza in
modo critico la mancanza di una interpretazione sistematica e le conseguenze pregiudizievoli che tale lacuna
porta in particolare sul piano processuale.
La seconda monografia è intitolata, “Il sinallagma negli accordi internazionali” (1999). Si tratta di uno studio
accurato su un tema dibattuto in dottrina già in passato, che dimostra buone capacità di approfondimento. Le
due monografie provano capacità di analisi e padronanza del metodo giuridico; manca tuttavia nella
produzione scientifica della candidata un lavoro significativo recente.
Tra gli scritti minori spicca quello in tema di lotta alla proliferazione delle armi di sterminio di massa che
mette in luce i problemi delle inadeguate garanzie oggi previste sia a livello nazionale che internazionale.
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Prof. Angela Lupone
La candidata è professore associato confermato, ha conseguito il dottorato e ha svolto attività di ricerca
congruenti con il settore del presente concorso.
La candidata presenta due lavori monografici. Il primo (1990) sulla interpretazione della nozione
comunitaria di filiale, il secondo sul sinallagma negli accordi internazionali (1999). Sono stati depositati
alcuni articoli e un volumetto sulla compravendita internazionale che altro non è che una raccolta di
documenti accompagnati da una breve introduzione. Si tratta di uno strumento sintetico con taglio pratico,
non arricchito da rinvii alla dottrina, privo di bibliografia e di riferimenti a questione teoriche. Il volume
sulla nozione comunitaria di filiale è risalente
Va riferita al momento iniziale della carriera scientifica anche la seconda monografia. Fra le altre
pubblicazioni denota originalità quella relativa alla lotta alla proliferazione di armi di sterminio di massa. Il
fatto che manchi uno studio monografico più recente e importante non consente di collocare la candidata in
una posizione di rilievo rispetto al presente concorso.
Prof. Isabella Castangia
La candidata presenta vari contributi, in gran parte pubblicati in sedi editoriali di prestigio o comunque con
un’adeguata diffusione nella comunità scientifica, ma di ineguale pertinenza ai fini della presente valutazione
comparativa. Nel complesso della sua produzione scientifica, la candidata dà prova di rigore di analisi e di
metodo nonché di buona conoscenza degli istituti giuridici trattati. Queste doti emergono in particolare nella
monografia del 1990 dedicata al tema, fino ad allora scarsamente esplorato dell’interpretazione della nozione
comunitaria di filiale. Considerazioni differenti devono farsi invece a proposito della seconda e più ampia
monografia del 1999 dal titolo “Il sinallagma negli accordi internazionali” che, pur ben strutturata, si traduce
spesso in una eccessiva e un po’ forzata trasposizione di logiche eminentemente privatistiche nel differente
ambito del diritto della comunità internazionale.
Prof. Angelo Davì
La candidata è professore associato di diritto internazionale nella Facoltà di scienze politiche dell’Università
di Padova.
Presenta una monografia sull’interpretazione della nozione comunitaria di filiale, una seconda monografia
sul sinallagma negli accordi internazionali e scritti minori dedicati a temi di diritto internazionale privato,
diritto internazionale pubblico e diritto dell’Unione europea. Tali lavori denotano ampiezza e varietà di
interessi, accuratezza di indagine e buone capacità d approfondimento e sistematiche. Tuttavia nella prima
monografia la tesi dell’appartenenza delle convenzioni internazionali stipulate tra Stati membri al diritto
comunitario non appare dimostrata e anche il tentativo effettuato nella seconda di trasporre concetti e
categorie civilistiche nell’ambito del diritto dei trattati non risulta nel complesso ben riuscito.
Prof. Franco Mosconi
Alessandra Pietrobon, laureata in Giurisprudenza nell’Università di Padova, dottore di ricerca in Diritto delle
Comunità europee (Università di Bologna) nel 1992, ricercatrice nelle Università di Ferrara e di Padova dal
1992 al 1999. Nel 2000 diventa professore associato in quest’ultima Università, dove già dal 1995 aveva
iniziato a svolgere attività didattiche e dove successivamente ha assunto anche responsabilità organizzative.
Attesta esperienze di studio e di docenza anche all’estero. Si tratta di attività tutte congruenti con le
discipline di cui alla presente procedura di valutazione comparativa e ciò vale anche per le pubblicazioni
inviate.
Presenta due monografie non recenti, una raccolta di testi sulla compravendita internazionale, preceduta da
un breve saggio, alcune note a sentenza ed altri “scritti minori” di carattere prevalentemente espositivodescrittivo.
La prima monografia, intitolata “L’interpretazione della nozione comunitaria di filiale” (1990), insiste molto
sulla dimostrazione della natura “comunitaria” delle Convenzioni di Bruxelles e di Roma per trarne
argomenti ai fini di una lettura sistematica dell’intero complesso delle normative comunitarie.
La seconda monografia concerne “Il sinallagma negli accordi internazionali” (1999) e, con serio
argomentare, tende a dimostrare che il consenso svolge un ruolo essenziale nel diritto dei trattati.
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Allo stato, peraltro, la produzione scientifica della candidata non consente di conferirle una posizione di
particolare rilievo ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.
CANDIDATA: PROF. GIULIA ROSSOLILLO
Prof. Patrizia De Cesari
La candidata Giulia Rossolillo dall’anno accademico 2005/2006 è professore associato per il settore
disciplinare Ius 13 presso l’Università degli Studi di Pavia, Facoltà di Giurisprudenza, ove è titolare del
corso di Diritto dell’Unione europea.
La stessa presenta due monografie. La prima è dedicata al tema “Mutuo riconoscimento e tecniche
conflittuali”(2002). Lo studio parte da un’analisi dell’evoluzione del principio del mutuo riconoscimento
attraverso la giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea per poi soffermarsi sui limiti e le
tecniche del mutuo riconoscimento e, infine, ne analizza i rapporti con il diritto internazionale privato.
L’opera, non priva di spunti originali, si segnala per la buona capacità di approfondimento e di analisi.
La seconda monografia, dal titolo “Identità personale e diritto internazionale privato” è uno studio sugli
aspetti internazionalprivatistici dell’istituto del nome quale espressione dell’individualità ed identità di una
persona. Anche in questo lavoro la candidata conferma le sue doti. Gli scritti minori presentati sono in
particolare dedicati a temi di diritto dell’Unione europea e di diritto internazionale privato e dimostrano
apprezzabile rigore metodologico e continuità nella produzione scientifica.
Prof. Angela Lupone
La candidata è professore associato confermato, ha conseguito il dottorato, svolto una significativa attività
didattica e di ricerca congruenti con il settore della presente procedura.
La candidata presenta una monografia uscita nel 2002 in tema di mutuo riconoscimento e tecniche
conflittuali. Muovendo dalla attenta ricostruzione della giurisprudenza comunitaria e dalla prassi della
commissione in materia di circolazione delle merci e dei servizi, nonché di libertà di stabilimento giunge ad
esaminare il principio di equivalenza come “limite ai limiti” e arriva nel capitolo quarto a porsi il problema
del rapporto fra mutuo riconoscimento e diritto internazionale privato. Lo studio denota una particolare
propensione per l’analisi giuridica, attenzione per le fonti e una padronanza del metodo di ricerca. Tutto ciò
trova conferma nella seconda monografia allegata su identità personale e mutuo riconoscimento.
Dall’insieme della produzione scientifica depositata emerge la propensione della candidata
all’approfondimento di tematiche del diritto internazionale privato nella loro dimensione transdisciplinare
seppur sempre all’interno del settore scientifico. L’attenzione dedicata al diritto dell’Unione europea, al
sistema della Convenzione europea dei diritti dell’uomo o al diritto comparato (materiale e internazionale
privato)è sempre funzionale allo studio delle questioni proprie del diritto internazionale privato e del diritto
processuale civile internazionale al quale è dedicata l’intera produzione scientifica. In questa prospettiva
vanno visti l’articolo del 2003 sulle unioni registrate, quello sull’identità personale del 2007, e i due saggi
(2004) in materia di comunitarizzazione del diritto internazionale privato.
Fra le altre pubblicazioni vi sono una nota ad una sentenza della Corte di Cassazione in tema di incapacità
naturale pubblicata nel 1994 e una nota (breve ma dal titolo molto ambizioso) ad una sentenza del Tribunale
federale svizzero in materia di successione fra Stati, rapporti fra convenzioni e diritto interno in materia di
estradizione pubblicata nel 1996, la prima sulla Rivista di diritto internazionale privato e processuale, la
seconda sulla Rivista di diritto internazionale, un articolo senza note (che per questo non può prendersi in
considerazione come titolo scientifico nella procedura concorsuale) pubblicato su “Il federalista” nel 2007.
La produzione scientifica si caratterizza per continuità e rigore metodologico. Non mancano nella
produzione più recente gli aspetti originali e innovativi. Vi è un adeguato apporto personale e grande cura
della forma espressiva che risulta competente ma non per questo ridondante. Tutto ciò concorre a conferire
alla candidata Giulia Rossolilllo una posizione di rilievo nella presente procedura di concorso.
Prof. Isabella Castangia
Nel complesso, la produzione scientifica della candidata appare caratterizzata da un’attenzione rivolta allo
studio di specifici filoni di ricerca di particolare attualità, quale soprattutto la comunitarizzazione del diritto
internazionale privato e processuale nelle sue molteplici implicazioni e varianti; tale produzione è in genere
assistita da padronanza di metodo e capacità di elaborazione critica .Tra le sue pubblicazioni si segnala in
particolare la recente monografia su “Identità personale e diritto internazionale privato” nella quale emerge
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la capacità della candidata di condurre l’indagine giuridica con un’impostazione metodologica rigorosa non
priva di spunti di originalità.
Prof. Angelo Davì
La candidata ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in diritto internazionale ed è professore associato per
il settore scientifico-disciplinare IUS/13 presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Pavia.
Presenta due monografie, di cui una sul tema “mutuo riconoscimento e tecniche conflittuali” e l’altra su
“identità personale e diritto internazionale privato”; inoltre scritti minori dedicati principalmente a temi di
diritto internazionale privato e di diritto dell’Unione europea. In tali lavori la candidata dà prova di vivacità
di ingegno, spirito critico, capacità di approfondimento dei problemi e di ricerca di soluzioni originali, anche
se non tutte le conclusioni prospettate, specie nella prima monografia, appaiono sorrette da motivazioni
convincenti.
Prof. Franco Mosconi
Giulia Rossolillo, laureata in Giurisprudenza nell’Università di Pavia nel 1993, dottore di ricerca in Diritto
internazionale (Università di Roma) nel 1998, ricercatrice dal 1999 e professore associato dal 2005
nell’Università di Pavia, ha avuto esperienze di studio e ricerca anche all’estero e svolto relazioni a convegni
sia in Italia che all’estero.
Attesta una significativa attività didattica nonché lo svolgimento di compiti organizzativi. Si tratta di attività
congruenti con le discipline cui la presente procedura è riferita, così come lo sono le pubblicazioni allegate.
Presenta due monografie e otto “scritti minori”, quasi tutti apparsi nelle due principali riviste
internazionalistiche italiane (anche i rimanenti hanno collocazione di sicura rilevanza editoriale).
La monografia meno recente si intitola “Mutuo riconoscimento e tecniche conflittuali” (2002) e affronta in
maniera ampia e organica un tema originale ed importante sia per il diritto internazionale che per quello
comunitario, giungendo a far emergere, attraverso un’indagine approfondita con seria metodologia, un dato
all’epoca non scontato: la vicinanza a talune tecniche proprie del diritto internazionale privato dell’istituto
del mutuo riconoscimento quale si andava delineando da un lato nella giurisprudenza della Corte di giustizia
e dall’altro nella prassi normativa dell’Unione europea.
La seconda, più recente, monografia, che si intitola “Identità personale e diritto internazionale privato”
(Cedam 2008) esamina con taglio comparatistico interdisciplinare i problemi del foro competente e della
legge regolatrice del nome nel nostro e in vari altri sistemi di diritto internazionale privato, visti anche nella
loro prassi giurisprudenziale. La trattazione, nutrita di riferimenti alle c.d. questioni generali del diritto
internazionale privato, dà conto anche della giurisprudenza della Corte di giustizia e della Corte europea dei
diritti dell’uomo e delle ricadute di tale giurisprudenza sulla prassi normativa e giurisprudenziale statale.
Gli “scritti minori” – uno dei quali anticipa l’argomento della seconda monografia – sono caratterizzati dalla
scelta di temi non facili e dalla capacità di inquadramento logico e sistematico, così che la trattazione, anche
quando trae spunto da vicende specifiche, non ha carattere meramente descrittivo ed offre non di rado spunti
originali.
Apprezzabili sono anche la varietà di interessi, l’ampiezza dell’informazione, la linearità dell’esposizione, e
il rigore metodologico.
Allo stato, la valutazione della produzione scientifica della candidata la colloca pertanto in posizione di
assoluto rilievo ai fini della presente procedura di valutazione comparativa.
CANDIDATO: PROF. FRANCESCO SEATZU
Prof. Patrizia De Cesari
Il candidato da tempo ha dato prova di un serio ed appassionato impegno nelle materie del settore Ius 13 sia
sul piano didattico che su quello della produzione scientifica. Quest’ultima, risultato di una intensa e costante
attività di ricerca, dimostra varietà e ricchezza di interessi e una ottima capacità di orientamento in molteplici
campi del settore scientifico disciplinare Ius 13.
Il candidato presenta al concorso una selezione della propria produzione che include due monografie, un
lavoro curato con altri studiosi e sette scritti minori.
Il primo lavoro monografico intitolato “Insurance in Private International Law” (Hart Publishing, Portland,
Oregon, 2003), rappresenta un’ampia analisi in luce critica delle norme di diritto internazionale privato e
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processuale in tema di contratto di assicurazione, contenute nelle direttive comunitarie, nella convenzione di
Roma del 1980 e nel Regolamento (CE) c.d. Bruxelles I.
Si tratta di un contributo dottrinale completo e sistematico in una materia complessa, nel quale il candidato
dimostra capacità di analisi e di inquadramento, unite al rigore di metodo. Il lavoro presenta soluzioni
equilibrate e originali tra le quali spiccano quelle prospettate in tema di legge applicabile volte ad eliminare
le possibilità di forum shopping nello spazio giudiziario europeo.
Le stesse qualità emerse nella prima monografia trovano conferma anche nella seconda dal titolo ”Il panel di
ispezione della Banca Mondiale” (2008), pubblicata in una prestigiosa collana italiana.
Si tratta di un lavoro molto accurato e approfondito che denota una notevole cultura giuridica nel settore del
diritto internazionale pubblico e in quello delle organizzazioni internazionali e che rappresenta un contributo
importante in un ambito trascurato dalla dottrina, ma di viva attualità.
Le qualità già evidenziate si ritrovano negli scritti minori che si segnalano per l’originalità dei temi attinenti
a vari settori del diritto internazionale privato e pubblico, nonché del diritto comunitario e che confermano le
doti del candidato e la sua capacità di orientamento nelle diverse materie.
Dall’insieme della carriera, quale emerge dai titoli, dal curriculum e dalle pubblicazioni, il candidato mostra
di aver raggiunto una consistente maturità scientifica e merita pertanto una valutazione del tutto positiva ai
fini della presente valutazione comparativa.
Prof. Angela Lupone
Il candidato è professore associato confermato nell’Università di Cagliari, ha conseguito un PhD presso
l’Università di Nottingham, vanta una significativa attività didattica e di ricerca in Italia e all’estero. Allega
due ampi studi monografici (2003, 2008) uno dei quali, quello sul contratto di assicurazione nel diritto
internazionale privato, pubblicato nel Regno Unito in lingua inglese, l’altro sul Panel d’ispezione della
Banca Mondiale, uscito nella Collana del Centro Interdipartimentale sul diritto delle organizzazioni
internazionali economiche (CIDOIE). Presenta diversi saggi e articoli ampi e su tematiche differenti
denotando così una molteplicità di interessi all’interno del settore della presente procedura concorsuale. La
collocazione editoriale è sempre di rilievo. La produzione scientifica, vasta, differenziata e costante nel
tempo, denota capacità di analisi, metodo e sensibilità giuridica. La produzione scientifica colloca il
candidato in una posizione di indubbio rilievo nella procedura di concorso
Prof. Isabella Castangia
Professore associato di Diritto internazionale, ha maturato una rilevante esperienza didattica in ambito
universitario nazionale e internazionale, oltre che in corsi di formazione e aggiornamento professionale, e ha
svolto un’articolata attività di ricerca con un significativo coinvolgimento in varie iniziative e con
un’apprezzabile partecipazione, in termini di contributi e interventi, a seminari e convegni. Nell’insieme, a
sua produzione giuridica evidenzia un costante impegno di studio e di elaborazione rivolto soprattutto a
indagare sui processi di evoluzione normativa che negli ultimi anni hanno caratterizzato il diritto
internazionale pubblico e privato; in tale impegno il candidato dà prova di un approccio originale e
innovativo, sempre assistito da padronanza del metodo giuridico. In particolare, nella monografia su “Il
Panel d’ispezione della Banca mondiale”(2008) e nella precedente “Insurance in Private International
Law”(2003),il candidato mostra un’ottima capacità di trattare questioni complesse della disciplina,
organizzando un’analisi approfondita e offrendo una ricostruzione nella quale l’indagine -che si avvale di
buone doti espositive , di un rigoroso esame del dibattito teorico e di una consapevolezza delle molteplici
implicazioni applicative- perviene a convincenti esiti sul piano sistematico, con il conforto di stimolanti
apporti critici. I lavori minori,tutti pubblicati in sedi editoriali di ottima diffusione nella comunità scientifica
di riferimento, documentano altresì una vasta cultura giuridica e comprovano ulteriormente la consistente
maturità scientifica raggiunta dal candidato.
Prof. Angelo Davì
Il prof. Seatzu è professore associato di diritto internazionale nella Facoltà di giurisprudenza dell’Università
di Cagliari e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in diritto internazionale nell’Università di
Nottingham. Ha svolto con continuità consistenti attività didattiche e di ricerca, anche come partecipante a
diversi progetti di ricerca collettivi.
La produzione scientifica presentata dal candidato comprende una monografia in lingua inglese sul diritto
internazionale privato delle assicurazioni, una monografia sul panel di ispezione della Banca internazionale
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per la ricostruzione e lo sviluppo e scritti minori dedicati a temi di diritto internazionale privato, diritto
internazionale pubblico e diritto dell’Unione europea. In tale produzione il prof. Seatzu dimostra continuità e
serietà di impegno, passione per la ricerca, molteplicità e varietà di interessi scientifici, buone capacità
dialettiche e vivace senso critico. In qualche caso sarebbe stato tuttavia auspicabile un maggiore e più
puntuale approfondimento dell’analisi giuridica.
Prof. Franco Mosconi
Francesco Seatzu, laureato in Giurisprudenza nell’Università di Cagliari, dottore di ricerca in Diritto
internazionale nell’Università di Nottingham nel 2001, ricercatore e poi professore associato nell’Università
di Cagliari.
Attesta attività didattica e di ricerca in Italia e all’estero anche nell’ambito di progetti nazionali. Si tratta di
attività congruenti tutte con le discipline di cui alla presente procedura, così come lo sono le pubblicazioni
depositate dal candidato.
Presenta due monografie, sette “scritti minori” di significativa collocazione editoriale, oltre ad un volume
collettaneo curato insieme ad altri studiosi.
La prima monografia, intitolata “Insurance in Private International Law. A European Perspective” (Hart
Publishing, 2003), tratta, prevalentemente attraverso un esame casistico, un argomento complesso di
rilevante importanza anche sul piano pratico, come risulta anche dal “taglio” della trattazione.
La seconda monografia è dedicata a “Il panel di ispezione della banca mondiale” (2008). Ad un’ampia parte
prettamente descrittiva, segue un interessante studio della prassi nel quale il candidato mette in luce le
principali criticità del sistema delle banche internazionali, giungendo ad apprezzabili conclusioni propositive.
Gli scritti minori testimoniano varietà di interessi. Sulle doti espositive del candidato può essere formulata
qualche riserva, che peraltro non inficia la serietà del metodo della ricerca.
La valutazione della produzione scientifica del candidato lo colloca, allo stato, in una posizione di rilievo ai
fini della presente procedura di valutazione comparativa.
GIUDIZI COLLEGIALI
CANDIDATA: PROF. MARINA CASTELLANETA
La candidata Marina Castellaneta è professore associato confermato, ha conseguito il dottorato di ricerca
nell’Università di Roma nel 1995, ha integrato la formazione all’estero e presso organismi internazionali, ha
svolto relazioni a convegni anche all’estero, attesta una intensa attività didattica e organizzativa in corsi di
laurea e post laurea congruente con le discipline oggetto della presente valutazione, partecipa a programmi di
ricerca. Le pubblicazioni inviate sono pertinenti anche se taluni “scritti minori” non hanno una significativa
collocazione editoriale. Vi è continuità dell’impegno scientifico. La candidata dimostra ampiezza
dell’informazione, capacità di analisi e rigore metodologico.
CANDIDATA : PROF. ANTONIETTA DAMATO
La candidata Antonietta Damato è professore associato confermato, ha conseguito il dottorato nell’Università
di Bari nel 1989, ha fruito di borse e assegni di ricerca, attesta una intensa attività didattica in corsi di laurea
e post laurea e attività di ricerca congruenti con la disciplina. Ugualmente può dirsi per le pubblicazioni
inviate, vale a dire una monografia e nove “scritti minori”, alcuni dei quali, peraltro, di non grande
consistenza e privi di una significativa collocazione editoriale. La monografia non apporta elementi di
novità e risulta incentrata su di una problematica da tempo in buona parte superata.
CANDIDATA: PROF. GABRIELLA FERRANTI
La candidata Gabriella Ferranti è professore associato confermato e attesta una significativa attività didattica
anche con compiti organizzativi in corsi di laurea e post laurea nelle università di Siena e di Sassari e attività
di ricerca congruenti con la presente procedura. Le pubblicazioni inviate includono due monografie (2004,
2008) e alcuni “scritti minori” in riviste specialistiche di buona visibilità e diffusione. A giudizio di alcuni
membri della commissione la produzione della candidata ha carattere prevalentemente descrittivo e denota
discontinuità temporale. Altri membri della commissione rilevano la capacità di elaborazione sistematica e
la padronanza di metodo della candidata stessa.
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CANDIDATO: PROF. ROBERTO GIUFFRIDA
Il candidato Roberto Giuffrida è professore associato confermato e attesta una lunga attività didattica in corsi
di laurea e post laurea in varie università italiane e attività di ricerca congruenti con la presente procedura.
Ha partecipato in qualità di relatore a diversi convegni e seminari in Italia e all’estero. Invia due monografie
(1995, 2008). Gli “scritti minori” concernono prevalentemente il diritto dell’Unione europea. Denotano una
certa discontinuità temporale e non appaiano sempre assistiti da una adeguata padronanza di metodo.
CANDIDATA: PROF. ALESSANDRA LANCIOTTI
La candidata Alessandra Lanciotti è professore associato confermato e ha svolto una intensa attività didattica
nell’Università di Perugia e di ricerca del tutto congruente con la presente procedura. Ha acquisito esperienze
in sede internazionali e attesta la partecipazione come relatrice in corsi e convegni in Italia e all’estero.
Presenta due monografie (1992, 1996), un volume curato con altro studioso contenente gli atti di un
convegno e sette “scritti minori”. La candidata denota continuità e serietà di impegno e capacità sistematica.
Non sempre gli argomenti trattati risultano adeguatamente approfonditi.
CANDIDATA: PROF. ALESSANDRA PIETROBON
La candidata Alessandra Pietrobon è professore associato confermato, ha conseguito il dottorato di ricerca
nell’Università di Bologna , ha svolto una significativa attività didattica e ha assunto compiti organizzativi
presso diverse università italiane e attesta attività di insegnamento e di ricerca anche all’estero. Si tratta,
come per le pubblicazioni inviate, di attività congruenti con la presente procedura. Le pubblicazioni inviate,
le due monografie (1990, 1999) e alcuni “scritti minori” sono in parte risalenti. Esse denotano però
completezza dei riferimenti e buona capacità di approfondimento dei problemi. Le conclusioni raggiunte
nelle due monografie non appaiono tuttavia persuasivamente motivate.
CANDIDATA: PROF. GIULIA ROSSOLILLO
La candidata Giulia Rossolillo è professore associato confermato, ha conseguito il dottorato di ricerca
nell’Università di Roma, ha svolto una significativa attività didattica e di ricerca con compiti organizzativi
congruenti con il settore della presente procedura. Ha seguito corsi di approfondimento e usufruito di borse
di studio all’estero, ha tenuto relazioni a convegni in Italia e all’estero. Presenta due monografie (2002,
2008), la prima su Mutuo riconoscimento e tecniche conflittuali, la seconda su Identità personale e diritto
internazionale privato. Allega otto “scritti minori” . Le pubblicazioni denotano rigore nel metodo, capacità di
cogliere i problemi e di fornire taluni spunti originali, nonché una particolare propensione per l’analisi
giuridica. La collocazione editoriale è significativa. La produzione è costante nel tempo.
CANDITO: PROF. FRANCESCO SEATZU
Il candidato è professore associato confermato, ha conseguito il titolo dottorale presso l’Università di
Nottingham nel 2001, attesta attività didattica e di ricerca in Italia e all’estero anche nell’ambito di progetti
internazionali. Si tratta di attività tutte congruenti con le discipline di cui alla presente procedura così come
lo sono le pubblicazioni depositate. Presenta due monografie delle quali una pubblicata nel Regno Unito in
lingua inglese, una curatela con altri due studiosi e sette “scritti minori”. La collocazione editoriale è sempre
significativa. Le pubblicazioni denotano continuità di impegno, molteplicità di interessi, buona capacità
dialettica e capacità critiche.
RELAZIONE FINALE
La Commissione giudicatrice, nominata con D.R. n. 2902 del 28 dicembre 2009, pubblicata sulla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 4 del 15 gennaio 2010 - IV serie speciale, composta dai seguenti
professori:
Prof. Franco Mosconi , Ordinario presso l’Università degli Studi di Pavia,
Prof. Angelo Davì, Ordinario presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza,
Prof. Isabella Castangia, Ordinario presso l’Università degli Studi di Cagliari, componente designato
Prof. Angela Lupone, ordinario presso l’Università degli Studi di Milano,
Prof. Patrizia De Cesari, Ordinario presso l’Università degli Studi di Brescia,
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si è riunita, presso la Facoltà di Giurisprudenza, Università di Sassari, nei seguenti giorni ed orari:
lunedì 28 giugno 2010, ore 15.00
martedì, 29 giugno 2010, ore 9.00
mercoledì 30 giugno 2010, ore 9.00
Prima riunione, effettuata avvalendosi degli strumenti telematici di lavoro cooperativo previsti dalla
legislazione vigente in materia:
21 aprile 2010,
Seconda riunione: 28 giugno 2010 dalle ore 15.00 alle ore 19.30.
Terza riunione 29 giugno 2010 dalle ore 9.00 alle ore 20.00
Quarta riunione: 30 giugno dalle ore 9.00 alle ore 15.00
La Commissione ha tenuto complessivamente n. 4 riunioni iniziando i lavori il 21 aprile 2010 e
concludendoli il 30 giugno 2010.
.
Nella prima riunione, nominato Presidente il Prof. Franco Mosconi e Segretario il Prof. Patrizia De Cesari,
la Commissione ha definito i criteri di massima di giudizio che sono stati pubblicizzati come previsto. La
Commissione ha quindi preso atto delle domande presentate, quali risultavano dall’elenco fornito
dall’Amministrazione, e del fatto che rivestendo tutti i candidati la qualifica di professore associato nessuno
di essi era tenuto a svolgere la prova didattica.
Nella seconda riunione la Commissione ha preso atto della rinuncia fattale pervenire da parte di un
candidato. Successivamente, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione erano stati resi
pubblici per più di sette giorni, la Commissione ha proceduto alla definitiva verifica dei nomi dei candidati e,
presa visione dell’elenco dei candidati al concorso trasmesso dall’Amministrazione, delle pubblicazioni
effettivamente inviate e della rinuncia pervenuta, ha deciso che i candidati da valutare ai fini del concorso
risultavano 8 e precisamente:
1.
Castellaneta Marina
2.
Damato Antonietta Rosaria Paola
3.
Ferranti Gabriella
4.
Giuffrida Roberto
5.
Lanciotti Alessandra
6.
Pietrobon Alessandra
7.
Rossolillo Giulia
8.
Seatzu Francesco
La Commissione, ha intrapreso quindi l’esame delle pubblicazioni e dei titoli prodotti dai singoli candidati,
formulando i relativi giudizi individuali e collegiali.
Nella terza riunione la Commissione ha proseguito e completato l’esame delle pubblicazioni e dei titoli
prodotti dai singoli candidati e la formulazione dei relativi giudizi individuali e collegiali.
Nella quarta riunione la Commissione ha proceduto alla formulazione dei giudizi comparativi conclusivi, ed
è quindi passata alla votazione per l’identificazione degli idonei, i quali sono risultati, in ordine alfabetico, i
seguenti:
prof. Giulia Rossolillo
prof. Francesco Seatzu
Nella stessa riunione la Commissione ha proceduto altresì alla stesura della presente Relazione Finale ed alla
conseguente conclusione definitiva dei lavori.
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Il Prof. Franco Mosconi, Presidente della Commissione, dato atto e sottolineato che tutti i lavori e le
conseguenti decisioni hanno costantemente goduto dell’unanime consenso della Commissione stessa, si è
impegnato a consegnare al Responsabile del Procedimento, tre copie complete dei verbali delle singole
riunioni (N. 4 verbali, completi dei relativi allegati) e della relazione finale riassuntiva dei lavori svolti;
Tutto il materiale concorsuale su supporto cartaceo, debitamente sottoscritto e siglato in ogni pagina da tutti i
membri della Commissione, è stato sistemato in un plico chiuso e firmato da tutti i componenti la
Commissione sui lembi di chiusura.
Letto, approvato e sottoscritto seduta stante.
La Commissione:
F.to Prof. Franco Mosconi,
F.to Prof. Angelo Davì,
F.to Prof. Isabella Castangia,
F.to Prof. Angela Lupone,
F.to Prof. Patrizia De Cesari,
Presidente
componente
componente
componente
segretario
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