a torino il primo progetto pilota nasce con “la scuola possibile”

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a torino il primo progetto pilota nasce con “la scuola possibile”
LIBERTÀ E RESPONSABILIZZAZIONE FIN DALLE ELEMENTARI:
A TORINO IL PRIMO PROGETTO PILOTA NASCE CON “LA SCUOLA POSSIBILE”
Torino, 18 gennaio 2017
C O NFERENZA STAMPA
Una scuola elementare nuova e contemporanea. Una scuola che punta sulla libertà e sulla
responsabilizzazione dei bambini per valorizzarne i talenti. Questa la mission de “La scuola possibile”,
un progetto d’avanguardia che parte da Torino e che da Settembre 2017 aprirà in Corso Verona 15/C
all’interno del BasicVillage (nella parte oggi destinata al Temporary Museum).
Questo il tema della conferenza stampa che si è tenuta in data odierna, 18 gennaio 2017
dalle ore 12 alle ore 14 presso gli spazi del BasicVillage, attraverso un percorso esperienziale
volto a coinvolgere il visitatore in quello che sarà il progetto de “La scuola possibile”,
partendo dalla palestra per esplorare tutte le aree a disposizione della scuola con focus finale
sull’apprendimento della cultura alimentare.
Il racconto del progetto è avvenuto attraverso la voce del suo founder e presidente Laura Milani
accompagnata da Marco Boglione, Presidente BasicNet, tra i principali partner de “La scuola possibile”.
É intervenuta inoltre Cristina Cuscunà, coordinatore regionale progetto “Coordinamento
cambiamo la mensa”, a cui sarà assegnata la responsabilità dell’educazione alimentare.
Simone Benedetto, giovane scultore torinese, ha esposto alcune opere riguardanti la riflessione sui
bambini e sul loro ruolo cruciale nella società contemporanea. Le sue opere nascono dal quotidiano,
da uno sguardo critico sul presente mostrando contraddizioni e problemi della società moderna e
fornendo al fruitore uno spunto di riflessione: non danno risposte, ma suggeriscono domande.
L’Assessore Comunale all’istruzione Federica Patti ha dato il benvenuto e il buon augurio
al progetto.
- “La scuola possibile”: un progetto “incubato” allo IAAD
Il progetto nasce da un lavoro di ricerca di oltre due anni condotto in prima persona dal
direttore di IAAD, Laura Milani, oggi anche Founder e Presidente de “La scuola possibile”.
“Annualmente come università focalizziamo l’attenzione su macro temi di interesse contemporaneo,
in questo caso siamo partiti interrogandoci sui bambini e sul rapporto fra creatività e talento.
Ciò che verifichiamo costantemente con i neo studenti IAAD, che frequentano i nostri corsi di
laurea, è che pagano lo scotto di aver dovuto ingessare le loro attitudini in percorsi didattici rigidi
e preconfezionati. Ogni volta dobbiamo ricominciare daccapo per fare emergere i loro talenti,
soprattutto in ambito creativo”.
La scuola possibile srl | Corso Verona 15/C | 10152 - Torino | [email protected] | www.scuolapossibile.it
press: Anna Teppati - [email protected] - +39 338 3008716
É nata così l’esigenza di studiare prima e strutturare poi un percorso per i più piccoli iniziando ad
analizzare una serie di progetti educativi fuori dall’ordinario esistenti in ambito internazionale.
Siamo partiti dallo studio di circa 100 casi, poi siamo scesi a 50, fino ad arrivare a concentrarci
su una ventina, scoprendo che solo in 1 o 2 casi si trattava di progetti di matrice italiana.
Da qui la scelta di entrare in un processo alternativo capace di rispecchiare la contemporaneità
e i suoi bisogni reali. Nella fase di studio e progettazione, abbiamo naturalmente fatto
riferimento a diversi pedagogisti importanti, ma il nostro metodo è la somma di più pensieri.
Non vogliamo ricondurre strettamente al passato, vogliamo invece andare verso il futuro,
guardare avanti e continuare a imparare e vivere pienamente.
- La resilienza: principale novità dell’approccio pedagogico
“La nostra scuola è un’officina creativa, un luogo desiderato di scoperta in cui ogni punto d’arrivo
prende valore e si trasforma come premessa di un salto verso la conoscenza futura” commenta Milani.
La scuola possibile offre ai bambini strumenti contemporanei di comprensione e di relazione
con un mondo aperto a cambiamenti e trasformazioni. I bambini sviluppano le capacità di
riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando
sensibili a ogni opportunità e, senza alienare la propria identità, di dare nuovo slancio alla
propria esistenza anche muovendosi verso mete ambiziose. Una resilienza adeguata è il
risultato dell’integrazione degli elementi istintivi, affettivi, emotivi e cognitivi.
La scuola possibile vuole formare persone resilienti tramite uno sviluppo psicoaffettivo e
psicocognitivo integrati, sostenuti dall’esperienza e dalla capacità di valutare il rapporto con
gli altri non solo in termini di benefici, ma anche secondo le dinamiche emotivo-affettive che
si realizzano. La contemporaneità sta nell’abilità di guardare al futuro senza ansie o paure, ma
con volontà costruttiva e positiva.
- La scuola possibile : in concreto la novità nella didattica tra moduli esperienziali e “non voti”
La scuola possibile riconosce la ricchezza della tradizione culturale italiana e ne fa strumento
per aprirsi al mondo tramite forme didattiche innovative che prevedono una suddivisione
bilanciata dell’insegnamento tra cinque “aree”: educazione linguistica, educazione
artistica, educazione scientifica, educazione musicale, educazione fisica.
L’obiettivo è il superamento dell’educazione tradizionale basata sul trasferimento nozionistico,
ben rappresentato dalla rigida suddivisione in materie scolastiche, a vantaggio dell’adozione
di metodologie educative dinamiche, interdisciplinari ed esperienziali fondate sulle scienze
cognitive e volte alla libera formazione del pensiero, dell’emozione, dell’immaginazione,
dell’intellezione e della creatività.
“A scuola si entrerà dalle 8 alle 9 e si uscirà dalle 16:30 alle 17. Un orario flessibile, commenta
Milani, un ingresso e un’uscita lente che permettono di conciliare sia i ritmi del bambino sia quelli
delle famiglie. Gioco e apprendimento si alternano in modo frequente così come le pause.
Lo svago e lo studio si intercalano ritmicamente.
La scuola possibile srl | Corso Verona 15/C | 10152 - Torino | [email protected] | www.scuolapossibile.it
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Questa alternanza è fondamentale anche perché dopo un’ora e mezza i bambini perdono l’attenzione.
Inoltre è importante che i bimbi scoprano e vedano ciò che sta loro attorno e non stiano seduti in un
ambiente chiuso e statico tutto il giorno. I bimbi saranno al massimo 18 per classe. L’insegnamento
non ha la suddivisione classica in materie, ma in macro aree, questa è la nostra scelta.
A fianco dell’educazione linguistica hanno pari spazio l’educazione artistica, quella
scientifica, l’educazione musicale e quella sportiva. La struttura della didattica, suddivisa in
cinque aree, rispecchia idealmente e concretamente la molteplice ricchezza delle intelligenze umane.
Nello sviluppo parallelo e in armonia di questi percorsi, il bambino scopre un vasto vocabolario
comunicativo ed espressivo costruendo man mano una personale coscienza di sé, degli altri e del
mondo che lo circonda. Inoltre, l’integrazione dell’insegnamento della lingua inglese nelle attività
didattiche segue gli stessi principi, con la volontà di fornire ai bambini un ulteriore stimolo alla crescita
tramite lo studio di una lingua diversa da quella madre che li prepari anche a navigare liberamente in
un mondo in cui l’inglese è ormai una lingua parlata ovunque”.
L’attività didattica, già comprensiva dell’educazione fisica, artistica e musicale, è articolata
per esaurirsi nell’orario scolastico; all’uscita dalla scuola, il bambino avrà a disposizione un
tempo sereno per costruire e fortificare legami famigliari e personali fondamentali per il
suo sviluppo affettivo e relazionale e per garantire la sua rigenerazione fisica e mentale. In
quest’ottica, la didattica non prevede l’assegnazione di compiti a casa.
La metodologia adottata prevede un continuo monitoraggio dei risultati del percorso
educativo e la loro costante condivisione con i genitori tramite resoconti scritti, informazioni
sulle attività didattiche svolte o da svolgere, incontri informativi genitore-educatore.
Nella scuola possibile anche la valutazione assume un’identità diversa: si esprime nel
racconto dell’esperienza cognitiva, nel confronto tra compagni, nella discussione aperta.
Tutto ciò contribuisce all’esercizio delle capacità relazionali e di quel “pensare al pensiero”,
fonti insostituibili di crescita e di sviluppo. Educare il bambino alla consapevolezza dell’errore
e al valore costruttivo della critica è uno dei pilastri portanti di verifica attiva funzionale
alla dimensione dell’apprendimento e parte integrante di una relazione di cui sono autori
tanto i bambini quanto gli educatori.
A conclusione di ciascun anno scolastico, pur in assenza di un obbligo di legge, saranno
organizzati gli esami di idoneità, che rappresentano un’esperienza utile per il bambino poiché lo abitua ad affrontare situazioni di prova e verifica strutturati senza ansie indotte
- e un’opportunità per la sua famiglia - che in caso di necessità potrà decidere di rivolgersi
all’istruzione impartita dalla scuola elementare statale, privata o paritaria.
- I pasti come modello di educazione alimentare e come dialogo integrato con le famiglie
Crescere un bambino con abitudini alimentari corrette significa farne un adulto sano e meno
predisposto a sviluppare patologie di vario genere.
Il tema dell’alimentazione è, dunque, al centro di una scuola che voglia proporre un modello
educativo completo, attraverso un approccio strutturato che prevede menù bilanciati non
solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche da quello energetico, e l’introduzione di percorsi
di educazione alimentare per i bambini e per i genitori.
La scuola possibile srl | Corso Verona 15/C | 10152 - Torino | [email protected] | www.scuolapossibile.it
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La struttura scolastica dispone quindi di una cucina e di una cuoca dedicate alla preparazione
quotidiana dei tre pasti giornalieri: merenda mattutina, pranzo, merenda pomeridiana.
Con questi presupposti il pasto diviene un’ulteriore occasione per imparare e condividere
esperienze: più volte all’anno, i bambini inviteranno i genitori a cenare a scuola, dopo
aver contribuito alla preparazione del pasto, giocando a invertire i ruoli e le consuete
responsabilità di casa.
- Partner e borse di studio
La scuola possibile fa parte di un sistema formativo integrato e ha l’esigenza di sperimentare
forme di raccordo e di interdipendenza anche con la comunità e il contesto culturale, sociale
ed economico che la circondano.
Per questa ragione, cioè per adempiere compiutamente ai propositi di educazione personale
e culturale dei bambini, risulta funzionale la collaborazione con università, imprese e realtà
creative come IAAD, BasicNet, Lavazza, Aurora, Fondazione Pistoletto e Giugiaro Architettura
- insieme a molte altre che verranno.
La legittimazione pedagogica della scuola possibile è perseguibile solo attraverso un metodo
fondato sulla ricerca, sull’imparare a curiosare e a scoprire conoscenze dense di vita pratica
e di attualità.
La scuola possibile è una scuola aperta due volte: verso il dentro - portando a sè in modo
permeabile conoscenze ed esperienze - e verso il fuori - la città, il quartiere, i laboratori,
i luoghi del lavoro e della formazione - elevandolo ad aula didattica decentrata.
Le aziende partner hanno inoltre manifestato vivo interesse al nostro progetto e in
particolare metteranno a disposizione contributi economici per finanziare le borse di studio
che serviranno a dare la possibilità di partecipare a questa scuola anche a chi non ha la
disponibilità economica per farlo.
Conclude Marco Boglione “La scuola possibile è un bel progetto culturale e imprenditoriale
in linea con l’ambizione che tutti noi abbiamo di poter contribuire al miglioramento del
sistema scolastico italiano e alla libertà di scelta educativa delle famiglie a vantaggio delle
nuove generazioni”.
I N C OLLABO RAZIO NE C O N:
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