Il ruolo delle agenzie tecniche in Europa

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Il ruolo delle agenzie tecniche in Europa
 Il ruolo
delle agenzie
tecniche
in Europa
Scheda Paese FRANCIA
BENCHMARKING SUL RUOLO DELLE AGENZIE TECNICHE
IN EUROPA
RUOLO E COMPITI DELL’AGENZIA TECNICA. COMPITI ISTITUZIONALI ......................................... 3
GOVERNANCE. IL RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI NAZIONALI E LOCALI ..................................... 4
IL RUOLO DELL’AGENZIA TECNICA NEL MERCATO DEL LAVORO. COMPETENZE E SERVIZI
OFFERTI NELL’AMBITO DELLE POLITICHE ATTIVE ......................................................................... 4
COMPETENZE E SERVIZI OFFERTI NELL’AMBITO DELLE POLITICHE PASSIVE ................................ 5
QUALI SONO I SERVIZI ALLE IMPRESE .......................................................................................... 7
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL’AGENZIA TECNICA ............................................................. 9
RAPPORTO CON ENTI E SOGGETTI PRIVATI ED EVENTUALE ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI . 10
I NUMERI PRINCIPALI ................................................................................................................. 12
Benchmarking sul ruolo delle Agenzie tecniche in Europa
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BENCHMARKING SUL RUOLO DELLE AGENZIE TECNICHE
IN EUROPA - FRANCIA
RUOLO E COMPITI DELL’AGENZIA TECNICA. COMPITI ISTITUZIONALI
In Francia, la fornitura di servizi di politica del lavoro è delegata a Pôle Emploi (PE),
un’istituzione giovane, nata nel dicembre 2008 dalla fusione tra l’ANPE (Agenzia Nazionale per
l’Impiego), che aveva in carico il sistema nazionale di politiche attive legato ai servizi pubblici
per l’impiego, e l’ASSEDIC, che (analogamente alla nostra INPS) aveva in carico la raccolta dei
contributi obbligatori da parte di aziende e lavoratori e l’erogazione degli ammortizzatori sociali
e dei sussidi di disoccupazione, denominabili come politiche passive in generale.
Questa fusione che unisce e coordina gli interventi di politica attiva e passiva è arrivata al
termine di una discussione tecnico-politica durata oltre venti anni ed è coincisa con l’inizio della
fase più acuta della recente crisi economica e finanziaria. È stata dal principio finalizzata ad
una più efficace integrazione tra i servizi e delle informazioni tra i principali attori pubblici del
mercato del lavoro.
Pôle Emploi è un ente pubblico nazionale con personalità giuridica e autonomia finanziaria. È il
giocatore chiave nel servizio pubblico di collocamento in Francia. La sua attività è regolata da
un accordo pluriennale sugli obiettivi e la gestione tra lo Stato, UNEDIC (Unione Nazionale
Inter-professionale per l'occupazione nell'industria e nel commercio) e Pôle emploi. Questo
accordo definisce la "roadmap" e gli obiettivi assegnati al Pôle Emploi per quanto riguarda la
situazione occupazionale e delle disposizioni di bilancio versati dallo Stato e UNEDIC (il cui
ruolo include ancora la gestione del regime di assicurazione contro la disoccupazione).
PE è amministrata da un consiglio di 18 membri composto da rappresentanti dello Stato (5),
rappresentanti di organizzazioni sindacali (5) e datori di lavoro nazionali (5), esperti qualificati
(2), e da un rappresentante delle autorità territoriali.
PE è articolato in sportelli territoriali in tutta la nazione con un’articolazione che rispetta la
prassi comunitaria di uno sportello ogni bacino di circa 100 mila abitanti. Tuttavia, soprattutto
in riferimento ai servizi diretti alla parte datoriale, PE ha scommesso fortemente sulla
virtualizzazione dei servizi con l’erogazione di servizi completi, affidabili, personalizzati e di
qualità via web. PE produce ed elabora statistiche sull’andamento del mercato del lavoro che
sono pubblicate sul sito gestito in partenariato con il Ministero del Lavoro e con INSEE il sito
indica metodi, fonti e dati. Esse riguardano:
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andamento mensile mercato lavoro;
dati sull’indennità di disoccupazione;
dati relativi alle aziende;
dati raccolti dalle agenzie di somministrazione.
Analisi e rapporti sull’efficacia dei diversi strumenti sono pubblicate nelle apposite sezioni del
sito istituzionale di PE www.pole-emploi.org
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GOVERNANCE. IL RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI NAZIONALI E LOCALI
Pôle Emploi è organizzata a livello regionale in 26 direzioni regionali che implementano la
strategia nazionale adattando le sue politiche e l'offerta di servizi alle esigenze locali. Le risorse
messe a disposizione delle direzioni regionali sono assegnati attraverso un dialogo sulla
gestione e le prestazioni con il livello nazionale. I partenariati sono implementate a livello
regionale (compresi accordi regionali annuali con i rappresentanti dello Stato e gli accordi con i
Consigli regionali), c'è anche la cooperazione con reti specializzate di partner e subfornitori.
All'interno di ciascuna Direzione regionale, è strutturata un’Autority regionale mista (composta
da 5 rappresentanti dei sindacati e 5 rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro)
con tre missioni principali: consultazione sul programma di interventi regionali e locali (e
l'accordo regionale annuale con lo Stato), controllo dell'applicazione del contratto di
assicurazione disoccupazione, e l'esame dei singoli casi relativi al contratto di assicurazione
disoccupazione.
L'organizzazione nazionale di Pôle Emploi definisce l'offerta di servizi e l'organizzazione
complessiva di erogazione del servizio. I 26 Direttorati Regionali con il compito di attuazione di
tale offerta del servizio si appoggiano a 100 Direzioni Dipartimentali.
La presenza Pôle Emploi sul terreno è definita da ciascun direttore regionale sulla base di linee
guida nazionali che fissano i principi generali di organizzazione della rete di produzione del
servizio.
IL RUOLO DELL’AGENZIA TECNICA NEL MERCATO DEL LAVORO. COMPETENZE E
SERVIZI OFFERTI NELL’AMBITO DELLE POLITICHE ATTIVE
Nei Pôle Emploi, i lavoratori e i cercatori d’impiego trovano accoglienza, informazioni, percorsi
personalizzati, opportunità di formazione e rinforzo competenze, offerte di lavoro (anche
all’estero), tirocini, supporto specialistico per superare condizioni di esclusione sociale, etc.
PE ha un ruolo di assoluta rilevanza nel sistema francese e si pone come obiettivo per il 2012
quello di mediare/comunicare il 40% delle offerte di lavoro disponibili in Francia ogni anno.
I servizi vengono erogati negli uffici Pôle Emploi e, sempre più, attraverso il web, il portale
dedicato, il call centre. Nell’ultimo periodo, per fronteggiare la crisi, diversi interventi
organizzativi ne hanno potenziato l’efficienza inclusa l’incorporazione di oltre 900 psicologi
orientatori. Pôle Emploi ha di molto incrementato i servizi alle imprese, di ogni tipologia,
potenziato i servizi via web per liberare gli operatori e migliorato i servizi di incontro tra
domanda e offerta. In quest’ultimo settore si sta diffondendo il metodi di “Selezione in
situazione” in cui le aziende possono avvalersi di piattaforme organizzate da Pôle Emploi per la
verifica in situazione delle competenze da loro richieste. Tal sistema fa emergere le
competenze dei giovani comunque acquisite, specie in processi non formali o informali.
Esiste un sito nazionale dedicato www.infostages.com. Esso è di fatto la Borsa Nazionale
Stages di Pôle Emploi. In generale PE si fa carico di tutte le incombenze legate alla vita
lavorativa del singolo:
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Iscrizione ai registri del collocamento;
Richiesta dell’indennità di disoccupazione il cui ammontare dipende dallo stato personale e
dalla eventuale storia professionale anteriore;
Presa in carico da parte dei servizi attraverso interviste;
Sviluppo di un Percorso personalizzato di accesso all’impiego (PPAE) entro 15 giorni
dall’intervista iniziale;
Proposta di atelier e attività finalizzate alla ricerca del lavoro e al rinforzo delle competenze
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Offerta di posti di lavoro e dei servizi di accompagnamento per favorire l’ingresso o il
reingresso nel mondo del lavoro (formazione, incentivi alla mobilità geografica, selezione in
situazione, simulazioni, etc).
A fronte dell’insieme dei servizi gratuiti il cercatore di impiego si impegna nei confronti di PE (e
dunque della collettività) a:
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cercare attivamente un impiego producendo prove concrete e documentate di tale attività;
rispondere sistematicamente a tutte le chiamate e richieste di PE;
accettare gli impieghi proposti;
aggiornare il proprio CV, confermare la propria domanda ogni mese, dichiarare le assenze
superiori a 7 giorni (consentite fino a 35 giorni l’anno).
Secondo il codice del Lavoro le ragioni per la cancellazione dalle liste e dai benefici sono:
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la mancanza di atti concreti positivi e ripetuta di ricerca di lavoro,
il rifiuto di un contratto di apprendistato o un contratto di professionalizzazione (a
contenuto formativo),
il rifiuto del contratto assistito,
rifiuto di seguire una formazione coerente col proprio PPAE,
il rifiuto di un’azione di tirocinio,
Assenza dalle riunioni, compresa la convocazione a eventuale visita medica,
Le false dichiarazioni,
rifiuto di definire o aggiornare il PPAE,
rifiuto di procedere alla ricerca di un'occupazione nel quadro del PPAE,
rifiuto di 2 volte senza legittima giustificazione a una proposta di lavoro ragionevole.
La durate della radiazione varia tra 15 giorni e 12 mesi a seconda della natura delle mancanza
riscontrati e la loro ripetizione.
COMPETENZE E SERVIZI OFFERTI NELL’AMBITO DELLE POLITICHE PASSIVE
I PE (Pôle Emploi) hanno l’incarico di erogare servizi di politica del lavoro e di Welfare sia alla
componente datoriale che a i lavoratori e – a differenza con quello che avviene in Italia coi
servizi per l’impiego - hanno in carico il complesso delle politiche (sia attive che passive) del
lavoro. Il sistema francese di protezione sociale è essenzialmente costituito da un insieme di
regimi legali che coprono le differenti tipologie di destinatari:
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il regime generale, che copre la maggior parte dei lavoratori subordinati e altre
categorie (studenti e beneficiari di determinate prestazioni che nel corso degli anni sono
state incluse nel regime generale);
i regimi speciali di alcune categorie di lavoratori subordinati del settore non agricolo, che
garantiscono una protezione contro determinati rischi;
i regimi autonomi di vecchiaia di base integrati da regimi complementari obbligatori e il
regime di malattia delle professioni autonome non agricole;
il regime agricolo, che protegge lavoratori dipendenti e autonomi del settore contro
l'insieme dei rischi. Le disposizioni applicabili ai dipendenti del regime agricolo si
allineano su quelle del regime generale;
il regime disoccupazione, che riguarda tutti i lavoratori subordinati ed è governato da
organismi paritetici;
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
i regimi pensionistici integrativi ARRCO e AGIRC, che sono obbligatori per tutti i
subordinati appartenenti al regime generale o al regime agricolo, ed integrano i regimi
di base.
Il regime generale protegge:
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contro l'insieme dei rischi, i subordinati dell'industria e del commercio, tranne coloro che
godono di un regime speciale;
contro i rischi malattia e maternità, soltanto per le prestazioni in natura, alcune
categorie a titolo obbligatorio (per esempio: studenti, titolari di determinate
prestazioni). Peraltro, le persone con residenza in Francia non appartenenti a nessun
regime obbligatorio, né in qualità di assicurato né in qualità di avente causa, rientrano a
titolo obbligatorio nell'ambito della copertura malattia universale;
l'insieme della popolazione residente usufruisce delle prestazioni familiari;
Il regime generale è integrato da un regime di assicurazione disoccupazione e da regimi
pensionistici integrativi obbligatori.
Quando assume un dipendente, il datore di lavoro deve fare una dichiarazione preventiva
all'assunzione presso l'Unione di Riscossione dei Contributi di Sicurezza Sociale e degli
Assegni Familiari (URSSAF) dalla quale dipende. Questa dichiarazione consente, fra l'altro,
di richiedere sia l'immatricolazione alla Sécurité Sociale francese, se l'interessato non ha un
numero di matricola, sia l'iscrizione all'assicurazione disoccupazione. Per quanto riguarda le
pensioni integrative, il lavoratore è iscritto alla cassa pensioni integrative cui aderisce il suo
datore di lavoro, a seconda dell'attività dell'impresa o del luogo d'ubicazione dell'impresa.
Nell'ambito delle semplificazioni amministrative, per qualsiasi retribuzione versata dal 1°
gennaio 2012 in poi, le contribuzioni per l'assicurazione disoccupazione e le AGS
(assicurazione di garanzia delle retribuzioni) dovranno essere denunciate e pagate presso
l'URSSAF e non più presso il Pôle Emploi (adibito sia alla ricerca di impiego che
all'erogazione di indennità e sussidi). Su come, nello specifico le politiche passive si
incrociano con quelle attive, si rimanda al paragrafo precedente per quanto riguarda le
persone che si iscrivono a PE.
L’indennità ARE – Aiuto al ritorno all’impiego. Nel caso di lavoratori che hanno perso il
lavoro e possono dimostrare 122 giorni o 610 ore di lavoro nei 28 mesi precedenti (36 per
chi ha oltre 50 anni) si può accedere a un’indennità specifica per sostenere il ritorno
all’impiego che viene erogata tramite PE. Il lavoratore deve aver stipulato un PPAE e essere
alla ricerca reale di un impiego
Indennità di Solidarietà Specifica (ASS). I cercatori di lavoro che arrivano a conclusione dei
loro diritti alla ARE possono beneficiare del Fondo di Solidarietà (ASS) che deve essere
accompagnato da attività di politica attiva (es. formazione). Allo stesso modo, i disoccupati con
più di 50 anni possono optare per l'assegno di solidarietà in luogo dell'indennità ARE.
Il reddito attivo di solidarietà (RSA). Entrato in vigore il 1 ° giugno 2009, il Revenu de
Solidarité Active (RSA) garantisce ai beneficiari un reddito minimo e consente maggiori risorse
al ritorno al lavoro. Dal settembre 2010, i giovani lavoratori di età inferiore ai 25 anni possono
beneficiare.
L'indennità temporanea in attesa (ATA). L'indennità temporanea in attesa (ATA) è un assegno
versato ad alcune categorie di stranieri (richiedenti asilo, vittime della tratta, etc) e delle
persone in attesa di riabilitazione (ex carcerati, anziani, etc). Il suo scopo è quello di fornire un
reddito di sussistenza, fatto salvo il rispetto delle condizioni di ciascuna classe di beneficiari e
un mezzo di prova. Per usufruire del ATA, ci si deve registrare e presentare una richiesta a PE.
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QUALI SONO I SERVIZI ALLE IMPRESE
Sono indicate tra le mission di PE:
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il sostegno alle imprese nella selezione e il reclutamento, per facilitare la relazione tra
domanda ed offerta di lavoro;
l’analisi sul mercato del lavoro e lo studio ed analisi dei settori di sviluppo del mercato per
sostenere le strategie d’impresa.
Ciò si realizza attraverso la messa in atto di azioni di sistema, di volta in volta armonizzate con
le necessità dello specifico bacino d’impiego e personalizzate sulle richiesta delle imprese. Sono
messe a disposizione misure di accompagnamento diversificate rispetto alle differenti fasi della
selezione e un successivo accompagnamento per l’inserimento effettivo in azienda.
Sono promossi eventi e forum per facilitare l’incontro tra domanda ed offerta, aiuti alla
imprese per definire i loro bisogni e dispositivi per facilitare assunzioni su categorie di
disoccupati penalizzati da deboli percorsi formativi e di competenze.
La centralizzazione delle strategie, e la standardizzazione delle azioni e delle comunicazioni
relative ai servizi per le imprese su tutto il territorio nazionale permettono l’uso di un sistema
informatico unico, di facile accesso, come strumento di informazione sui servizi e come di
sportello per l’espletamento delle comunicazioni e formalità previste per legge nelle fasi di
assunzione, trasformazione e cessazione di rapporto di lavoro, nel calcolo e nel pagamento dei
contributi. PE è l’interlocutore di riferimento per servizi rivolti a :
 aziende private di ogni natura;
 aziende pubbliche che in funzione del loro statuto e per particolari profili possono accedere a
contratti di tipo privatistico;
 datori di lavoro individuali (famiglie, etc);
 società di servizi di consulenza del lavoro, commercialisti;
 datori di lavoro del settore dello spettacolo;
 lavoratori autonomi nella fase di creazione di impresa o di acquisizione di una già esistente.
La figura di riferimento per le imprese è il “conseiller d’emploi” che tuttavia – allo scopo di
avere una panoramica sempre aggiornata sul lato della domanda e dell’offerta – alterna le
proprie attività sui servizi per i disoccupati e su quelli per le aziende. Con le aziende definisce i
bisogni, perfeziona e accompagna tutte la fasi della selezione curando in particolare eventuali
necessità di realizzare delle selezioni in simulazione proprio all’interno dei PE, offre consulenza
sulle tipologie contrattuali più idonee e vantaggiose finalizzate all’assunzione, segue gli
eventuali percorsi formativi concordati con le aziende per perfezionare l’eventuale assunzione.
Il consigliere ha una formazione superiore specifica pari almeno a un diploma superiore +
2anni (BAC+2) e usufruisce con regolarità di percorsi formativi interni volti sia a informarlo
sulle evoluzioni in merito alla normativa, procedure, servizi e alle regole che alle novità del
contesto socio economico. Viene reclutato anche sul mercato provato con particolare
attenzione a esperti in selezione e gestione risorse umane.
La formazione iniziale e continua dei consiglieri PE è gestita internamente dalla funzione delle
Risorse Umane attraverso i Centri Regionale di Sviluppo delle Competenze. Le imprese
vengono segmentate per tipologia, in base al loro potenziale di offerta di lavoro e di
innovazione nel mercato.
Il sistema è organizzato in modo che un consigliere rimanga il referente fisso per l’azienda solo
nel caso dei clienti a più forte potenziale. Spesso essi corrispondono alle aziende più grandi ma
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possono essere anche facenti parte di un singolo distretto industriale o comunque avere delle
specificità.
È importante sottolineare come il sistema informativo di PE tenga comunque traccia di tutte le
attività e servizi forniti alle aziende (tipologia, servizi, date, consiglieri impegnati) e in tal modo
è possibile una certa intercambiabilità tra il personale dedicato. Esistono inoltre, sul territorio
nazionale, 300 consiglieri denominati “Charge d’affaire” che sono dedicati ai grandi clienti. Essi
si organizzano anche in “Force de prospection”, unità specifiche che facendo marketing per PE
si rivolgono verso le aziende per recuperare opportunità e offerte di impiego
Il rapporto con le imprese é immediato e avviene attraverso le differenti modalità di accesso al
servizio:
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sportelli sul territorio negli uffici PE presenti in ogni regione, dipartimento, bacino d’impiego;
attraverso il portale www.pole-emploi.fr
col numero verde nazionale 3995;
con numeri di telefoni diretti a consiglieri di riferimento per le aziende già “clienti”.
Nel 2010 le imprese clienti dei centri PE sono state 470.000, con un aumento del 13,5%
rispetto all’anno precedente. L’insieme dei servizi diretti alle aziende sottintende a una
strategia globale che oltre a essere quella della dell’efficacia e esattezza delle risposte e dei
servizi punta a:
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fidelizzare l’impresa;
accorciare i tempi, evitando inutili visite di persona al PE, sistematizzando al meglio le
informazioni;
abbattere i costi, ad es. dei servizi postali.
Il telefono è usato da circa il 15% delle imprese clienti, per 72 milioni di telefonate ricevute nel
2010. Le aziende accedono ai servizi telefonicamente:
 attraverso il numero verde nazionale 3995 organizzato su base regionale;
 attraverso il numero diretto del consigliere PE con le quali sono già in contatto.
Questo tipo di servizio le mette in condizioni di:
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raccogliere e poi diffondere via web le ricerche di personale;
essere messi in contatto con un consigliere del più vicino PE che offre una prima consulenza
sulle modalità di diffusione della ricerca e informazioni sui contratti e sulle agevolazioni;
Ricevere una visita di un consigliere di PE;
ricevere informazioni (da un servizio vocale automatico) sullo stato delle contribuzioni;
richiedere un estratto conto della situazione contributiva dell’azienda;
avere in linea un consigliere per delle risposte personalizzate.
Il servizio si avvale di una totale integrazione con le diverse banche dati del PE e anche di
taluni archivi esterni. Ad esempio i centralini elettronici sono in grado di richiamare la “scheda
azienda” già dal riconoscimento del numero telefonico chiamante. In tal modo gli operatori
possono più facilmente entrare in contatto con l’interlocutore e conoscere la storia delle sue
relazioni precedenti coi servizi PE.
Il sito web è usato da circa il 65-70% delle imprese clienti. E’ sicuramente il cuore della
strategia di servizio del PE alle imprese. Attraverso il sito www.pole-emploi.fr le aziende
possono fruire di tutti i servizi. In particolare, le macrosezioni sono:
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sostegno al reclutamento;
sostegno alla selezione del personale;
calcolo e pagamento dei contributi;
gestione dichiarazioni amministrative.
Le sezioni sono tutte particolarmente articolate e differenziate per i diversi profili di utenza. In
particolare vi è la possibilità di:
 dichiarare on line le nuove assunzioni, cancellazioni, trasformazioni;
 stimare i contributi dovuti attraverso un servizio di simulazione;
 effettuare dichiarazioni e pagamenti di contributi sociali, in linea attraverso l’iscrizione al
servizio;
 gestire tutte le comunicazioni legate alla messa in sospensione parziale o totale dei
lavoratori (a seguito di crisi).
Attraverso il numero verde e/o il sito si entra in contatto con un consigliere che valuta insieme
all’impresa i passaggi successivi in funzione della richieste e a cui fa eventualmente seguito un
percorso personalizzato con visite e contatti diretti.
Su richiesta (telefonica o web). E’ anche possibile avere assistenza di funzionari PE in azienda
per realizzare processi di selezione complessi e/o numerosi o accompagnare la selezione e
l’inserimento di lavoratori con caratteristiche particolari.
Dal 2010 si stanno attivando delle attività “di prospezione” che prevedono di contattare le
aziende indipendentemente dalla richiesta di servizio, allo scopo di acquisirle nel portafoglio
clienti di un PE.
Secondo le rilevazioni del “Barometro della soddisfazione delle Imprese 2010”, l’uso dei diversi
canali in relazione alla messa a disposizione di posti resi disponibili è il seguente:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Via telefono col proprio consigliere dedicato
Sul sito web PE
Per mail
Recandosi in una agenzia PE
Per telefono al numero unico 3995
Dopo visita di un consigliere PE
Dopo telefonata da parte di un consigliere PE
Per fax
Altro
32%
26%
17%
8%
5%
4%
3%
3%
2%
ORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL’AGENZIA TECNICA
PE ha circa 50.000 addetti sul territorio nazionale. 5000 circa fanno riferimento alla struttura
centrale di servizio e gestione. 30.000 lavorano a diretto contatto con lavoratori e imprese.
Ogni PE dispone in media di 40 operatori impegnati nelle diverse funzioni.
La rete operativa è strutturata attorno a:


920 agenzie locali che registrano, erogazione delle prestazioni ai disoccupati, e di supporto,
gestire le offerte di lavoro e sostenere le aziende nella loro assunzione;
132 agenzie specializzate suddivise in due categorie:
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agenzie di servizi specializzati che forniscono regimi speciali di assistenza avanzate,
esperti di orientamento professionale e la valutazione (il regime "Via verso
l'occupazione", " L’accordo di Re-impiego personalizzato "; piattaforme professionali;
team specializzati di orientamento, ecc);
 Agenzie di servizi tematiche che si occupano di segmenti specifici del clientela, es.
dirigenti o industria dello spettacolo.
piattaforme di produzione che prevedono tre tipi di servizi: servizi remoti, come ad
esempio la linea telefonica "3995" (risposte ai datori di lavoro e piattaforme per la raccolta
‘porta a porta’ per i posti vacanti) e il servizio "3949"(per il supporto telefonico per chi
cerca lavoro), la gestione di vantaggi e di elaborazione centralizzata (ad esempio
l'elaborazione di materiali e opuscoli specializzati), e la sorveglianza degli organismi che
forniscono prestazioni in subappalto di servizi o di formazione).

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Budget 2010
Costi di funzionamento
Personale e costi correlati
Subappalti,
costi
legali,
manutenzioni
mobiliari
Spese legali e di manutenzione immobiliare
Costi di comunicazione e spedizioni
Altro
Totale costi funzionamento
KEuro
2.789.756
362.558
313.588
127.111
380.794
3.973.807
Spese per tipo di intervento
Aiuti alla mobilità
Aiuto allo sviluppo di competenze
Aiuti all’assunzione
Aiuti alle imprese
Totale spese per interventi
68.316
384.904
6.000
11.280
470.500
RAPPORTO CON ENTI E SOGGETTI PRIVATI ED EVENTUALE ESTERNALIZZAZIONE DEI
SERVIZI
PE promuove una politica di partnership per l'occupazione di altri soggetti interessati a livello
nazionale e sul campo. L'obiettivo è quello di promuovere a livello locale i propri servizi e
sviluppare ulteriori dispositivi con tutte le parti interessate a cooperare per la lotta alla
disoccupazione. Concretamente, questa complementarietà può assumere la forma di aiuto
integrativo alle azioni locali o lo sviluppo di iniziative congiunte, quali ad esempio i Saloni del
lavoro.
Le azioni PE si coordinano con le misure finanziate dai consigli regionali, consigli dipartimentali,
altre autorità pubbliche e parti sociali. Con l'istituzione del “Revenue de Solidarité Active –
RSA”, la missione del PE è di guida professionale su misura per i beneficiari elencati consigli
generali. A livello locale, le modalità di collaborazione tra il PE e dei suoi partner, sono fissati
da le convenzioni annuali.
Distribuite su tutto il territorio e promosse in forme differenti le Maison de l’Emploi
rappresentano una forma di partenariato locale finalizzato allo sviluppo locale e dunque
all’occupazione. Si occupano di anticipare i fenomeni e adattare gli interventi ai bisogni del
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territorio per strategie in grado di cogliere le esigenze di aziende e pubbliche in materia di
domanda e offerta di lavoro, per adeguare l'offerta formativa e l'integrazione, e favorire
l'orientamento professionale. Inoltre devono migliorare l'accesso o il ritorno al lavoro con
informazione, orientamento, ottimizzando le prestazioni di servizi di diversi attori locali per
l'occupazione coinvolgendo le imprese in attività proattive per l'occupazione. Infine
sovrintendono lo sviluppo dell'occupazione e la creazione di imprese per una migliore
corrispondenza tra offerta e domanda di lavoro attraverso lo sviluppo della gestione dei posti di
lavoro e competenze, nuove forme di occupazione, e favorendo la creazione o l’acquisizione di
aziende. Tipicamente le MdE hanno nella loro partnership quali membri costitutivi:

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Pôle Emploi;
Comuni contigui tra loro;
AFPA o altri enti di formazione professionale;
Stato – tramite il Prefetto;
Comunità locali.
A essi si aggiunge un vasto parterre di partner associati quali, ad esempio:
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camera di commercio;
associazioni di categoria;
incubatori d’impresa;
parti sociali;
AGEFIPH per il collocamento disabili.
Vedi, come esempio di Maison piuttosto strutturata, www.maison-emploi-paris.fr
Le comunità locali collaborano con i PE anche in qualità di datori di lavoro, spesso con esigenze
specifiche. PE li assiste per assumere personale con contratti specifici a loro disposizione.
Questo è per esempio il caso del contratto di assistenza del Lavoro (CAE), uno strumento
sommariamente simile ai nostri Lavori Socialmente Utili.
PE partnership includono quelle con le associazioni di categoria, associazioni professionali e
sindacati, al fine di sviluppare l'occupazione e promuovere l'attuazione delle competenze di
formazione schemi e la formazione in alternanza. Inoltre partnership con le Camere di
Commercio consentono un'offerta di servizio che deve essere sviluppato in modo coordinato
con le esigenze dei nuovi imprenditori e le microimprese (aziende artigiane, ecc.)
Partnership con i Consigli Regionali e le Autorità congiunte (di datori di lavoro e sindacati), che
beneficiano di fondi per la formazione professionale anche permettere di adattare l'offerta
formativa settoriale e territoriale per migliorare chi cerca lavoro "formazione e meglio
soddisfare le esigenze di competenze delle imprese .
Infine, PE lavora a stretto contatto con le agenzie di lavoro interinale sulla pubblicizzazione
delle offerte e ricerca di candidati idonei
I Saloni del lavoro (e il Treno del lavoro, e eventi simili, etc) organizzate da PE hanno obiettivi
di fondo per migliorare la comunicazione e ottenere maggiore visibilità. Sono organizzati in
partenariato con i vari attori già citati, e con le aziende presenti.
Su base annuale viene realizzata dai PE in collaborazione con Credoc (Centro di ricerca per lo
studio e l’osservazione delle condizioni di vita ) l’inchiesta nazionale sui “Fabbisogni di mano
d’opera”. Essa individua i progetti per il reclutamento delle imprese in Francia e nei
dipartimenti d'oltremare. Essa produce informazioni a un livello territoriale molto fino,
suddivise per settore e professioni circa le intenzioni d’assunzione delle imprese e le difficoltà a
individuare le figure professionali cercate. La ricerca si realizza da molti anni ed è un punto di
riferimento per rendere efficace l'orientamento di chi cerca lavoro verso la formazione o i
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mestieri più idonei a soddisfare le esigenze del mercato del lavoro. Per ogni professione
identificata è dunque disponibile:
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numero delle ipotesi di assunzione nell’anno;
difficoltà di reclutamento della figura;
livello di stagionalità dell’impiego.
I dati sono immediatamente incrociabili con le vacancy presenti del DB PE e resi disponibili per
tutti i propositi decisionali, di programmazione, orientamento, etc.
I NUMERI PRINCIPALI
I dati relativi alle attività del 2011 saranno disponibili a maggio 2012. Per gli scopi del presente
rapporto si fa dunque riferimento ai dati 2010:
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aziende clienti: 470.000 di cui 422.000 con meno di 50 dipendenti;
offerte di lavoro totali raccolte: 3.300.000;
offerte di lavoro per contratti lunghi più di 6 mesi: 1.400.000;
assunzioni a seguito di candidati da archivio PE: 1.900.000;
visite in azienda: 701.000;
chiamate aziendali al 3949: 72.000.000 (di cui 29.000.000 hanno comportato la presa in
carico da parte di un consigliere PE);
colloqui di orientamento e selezione: 21.400.000;
formazione preparatoria all’assunzione: 120.000 persone;
nuove iscrizioni (CV): 6.200.000;
visite al sito web delle offerte: 27.000.000 al mese (primo sito nel settore in Francia).
Benchmarking sul ruolo delle Agenzie tecniche in Europa
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