BLOCCHI IN LATERIZIO PER SOLAI La marcatura CE secondo la
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BLOCCHI IN LATERIZIO PER SOLAI La marcatura CE secondo la
BLOCCHI IN LATERIZIO PER SOLAI La marcatura CE secondo la EN 15037-3 Antonella De Rosa – Divisione Certificazione Prodotti – [email protected] Il 1° dicembre scorso è scaduto il periodo transitorio ed è diventata cogente la marcatura CE con la nuova norma EN 15037-3 Premessa La EN 15037-3 è entrata nel periodo di cogenza dallo scorso 1° dicembre 2011. I produttori, devono quindi adeguarsi alle procedure di valutazione della conformità e ai requisiti essenziali per la marcatura CE. che riguarda gli esempi di tipologie di solai e relativi dettagli tecnico-costruttivi. Sistema di attestazione della conformità. Il Sistema di attestazione previsto è il 2+. responsabilitÀATTIVITÀ Prove iniziali di tipo Le novità La nuova normativa è da considerarsi parte essenziale del più generale corpo di norme (EN 15037-1, 2, 3, 4) che trattano i “Prodotti prefabbricati di calcestruzzo – Solai a travetti e blocchi”; EN 15037-3 riguarda nello specifico i blocchi di laterizio. La sua valenza quindi è strettamente correlata all’impiego dei blocchi di laterizio in unione con i travetti prefabbricati, per i quali è già stata emanata ed è entrata in vigore la EN 15037-1 “Prodotti prefabbricati di calcestruzzo – Solai a travetti e blocchi – Parte 1: Travetti”. Quest’ultima poi assume particolare importanza in quanto è necessario fare riferimento ad essa ed ai suoi allegati per tutto quello TNL 10 Marcatura CE PRODUTTORE Controllo di produzione in fabbrica (FPC) Prove su campioni in accordo ad un piano di prove prestabilito ENTE NOTIFICATO Certificazione del controllo di produzione in fabbrica sulla base di: • Ispezione iniziale della fabbrica • Sorveglianza continua, valuta zione ed approvazione del controllo di produzione in fabbrica. Tabella 1 - Responsabilità del produttore e dell’Ente notificato Il produttore deve quindi individuare, fra i requisiti specificati nell’annex ZA della EN 15037-3 quelli che intende dichiarare quando immette sul mercato i suoi prodotti, facendo attenzione alla nota riportata al piede della tabella Z.A. 1 Per quei requisiti individuati, il produttore deve provvedere ad eseguire le prove iniziali di tipo (ITT) ed implementare un controllo di produzione formalizzato nei documenti di supporto che dimostri che i prodotti fabbricati possiedono caratteristiche conformi a quelle delle prove iniziali di tipo. Cosa dice la norma L’articolazione della EN 15037-3 segue lo schema classico di norme simili che, dopo aver descritto le caratteristiche formali dei prodotti di riferimento (blocchi), definisce: 1. i requisiti richiesti per il loro impiego, fornendo una loro classificazione in base a determinate caratteristiche; 2. le modalità di prova per la loro qualificazione e controllo in produzione; 3. le procedure di valutazione/attestazione della conformità e di presentazione della documenta- zione necessaria per l’accettazione del materia- le nei cantieri di impiego. Le tipologie di blocchi Tenendo presente la loro funzione statica in opera, i blocchi di laterizio per solaio sono suddivisi in tre tipologie: • blocchi con nessuna funzione meccanica nel sistema solaio finale (in esercizio). Essi sono denominati “blocchi totalmente non resistenti (LNR)” e “blocchi non resistenti (NR)”. La loro funzione principale è quella di assicurare una cassaforma per il getto del calcestruzzo durante la realizzazione del solaio. Con il loro impiego è sempre prevista una soletta strutturale, in calcestruzzo armato, gettata in opera; • blocchi che partecipano al trasferimento dei carichi ai travetti, denominati “blocchi semiresistenti (SR)”. In unione con il calcestruzzo gettato in opera, possono contribuire alle resistenze finali del solaio. Per essi, comunque, la parte di sezione di laterizio rinforzata, eventualmente presente, non può, da sola, essere utilizzata come zona compressa nel solaio finale; • “blocchi resistenti (RR)”, ovvero blocchi con la medesima funzione dei blocchi semiresistenti, ma la cui zona rinforzata può, sotto certe condizioni, assumere un ruolo di soletta compressa nel sistema solaio finale. I blocchi “semiresistenti” e “resistenti” sono assimilabili alle due sole tipologie previste per gli elementi di laterizio per solai dal D.M. 14/0l/2008 e dalla Circolare esplicativa n. 617/2009. Queste dividono i blocchi di laterizio in “collaboranti” e “non collaboranti” (§ 4.1.9.1 del Decreto e § C.4.1.9.1 della Circolare). Entrambi svolgono una funzione di alleggerimento e di aumento della rigidezza flessionale del solaio; tuttavia, nel caso di blocchi “non collaboranti” la resistenza allo stato limite ultimo è affidata al calcestruzzo ed alle armature ordinarie e/o di precompressione, mentre nel caso di “blocchi collaboranti” questi partecipano alla resistenza in modo solidale con gli altri materiali. I criteri di classificazione dei blocchi in laterizio per solaio Si possono individuare, per tutte le tipologie dei blocchi previsti dalla norma, cinque modalità di classificazione, come riportato nella tabella n. 2 in seguito. Tolleranze dimensionali T1 T2 T3 Larghezza minima del dentello N1 N2 N3 di appoggio Altezza zona rinforzata TF1 TF2 (solo per blocchi resistenti) Resistenza meccanica R1 R2 - Massa volumica apparente 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1,0 1,1 1,2 1,3 1,4 1,5 Tabella 2 - Criteri di classificazione Approfondimenti sulle due classi di resistenza meccanica In relazione alle resistenze meccaniche, i blocchi, di qualsiasi tipologia, sono caratterizzati da due classi di resistenza: R1 ed R2. Classe R1 Per conseguire la classe Rl, mediante prove di carico effettuate su campioni estratti secondo appropriati criteri statistici, descritti nell’Allegato A della norma, devono essere verificati i seguenti parametri: - per ciascuna tipologia di blocco, la resistenza ai carichi concentrati; - per i blocchi semiresistenti (SR) e resistenti (RR), la resistenza a compressione longitudinale. Per quanto riguarda la resistenza ai carichi concentrati, i blocchi devono essere connotati, per ciascuna tipologia, mediante il carico caratteristico di rottura ottenuto attraverso apposite prove de- Marcatura CE 11 TNL scritte nel paragrafo 5.2.1., il cui valore minimo (frattile 5%), per ciascuna tipologia di blocchi, è indicato nella tabella 3. TipoloGIA DI blocchi Resistenza caratteristica sotto carichi concentrati (frattile 5%) in kN 1,5 Blocchi semiresistenti (SR) 2,0 Blocchi resistenti (RR) 2,5 Per conseguire la classe R2, i blocchi da solaio devono essere testati per valutare le seguenti proprietà: • per ciascuna tipologia di blocchi: resistenza a flessione; • per i blocchi semiresistenti e resistenti: resistenza a compressione longitudinale. Infine è utile ricordare che la Circolare applicativa delle NTC 2008 n. 617/09 (al punto C. 4.1.9.1.3.), prescrive il rispetto dei limiti di resistenza a punzonamento-flessione, a compressione longitudinale e trasversale e di dilatazione per l’umidità. Queste caratteristiche non corrispondono in toto ai parametri tecnici della nuova norma UNI EN 15037, ma restano comunque obbligatori. Blocchi debolmente non 0,7 resistenti (LNR) Blocchi non resistenti (NR) Classe R2 Tabella 3 - Carichi caratteristici di rottura CLASSE R1 RESISTENZE TIPOLOGIE PROVE VALORI Resistenza ai carichi concentrati (modalità di prova rif. 5.2.1) Per tutti i tipi di blocco In ogni caso LNR >0,7 (kN)(1) NR >1,5 (kN)(1) SR >2,0 (kN)(1) RR >2,5 (kN)(1) Resistenza a compressione longitudinale (modalità di prova rif. 5.2.3) Per blocchi semiresistenti e resistenti Quando il produttore vuole SR dichiarare una resistenza a RR >20 (MPa) compressione longitudinale >20 MPa Resistenza a flessione (modalità di prova 5.2.2) Per tutti i tipi di blocco In ogni caso Resistenza a compressione longitudinale (modalità di prova rif. 5.2.3) Per blocchi semiresistenti e resistenti Quando il produttore vuole dichiarare una resistenza a compressione longitudinale >16MPa R2 (1) LNR NR SR>12 L (kN) RR>2.0 (kn) SR RR>16 (MPa Resistenza caratteristica minima per carichi concentrati (5% frattile) in kN Tabella 4 - Resistenze meccaniche: quadro riassuntivo I controlli sul prodotto finito Di seguito si allegano le 2 tabelle riepilogative dei controlli obbligatori iniziali (ITT) e di ispezione periodici. Si ricorda inoltre che, applicandosi il Sac 2+, le prove di tipo stabilite dal prospetto ZA1 devono essere svolte sotto la responsabilità del Fabbricante. In generale i requisiti di tutte le prove di tipo per determinare le caratteristiche essenziali pertinenti al prodotto in esame sono contenute nel prospetto ZA 1 delle norme armonizzate di prodotto , compreso la clausola di non applicabilità, la quale stabilisce che TNL 12 Marcatura CE il requisito di una determinata caratteristica essenziale non è applicabile negli stati membri nei quali la caratteristica non sia regolamentata. In questo caso, i produttori che intendano immettere i loro prodotti nel mercato di detti stati membri non sono tenuti a determinare né a dichiarare la prestazione dei propri prodotti in relazione a questa caratteristica e può essere utilizzata l’opzione “nessuna prestazione determinata” nelle informazioni che accompagnano il marchio CE. UNI EN 15037-3 - Prodotti prefabbricati di calcestruzzo – SOLAI A TRAVETTI E BLOCCHI: BLOCCHI DI LATERIZIO Tabella: Ispezione dei prodotti finiti 1 2 OGGETTO METODO CONTROLLI a) Dimensioni: - larghezza - lunghezza - altezza - spessore del bordo superiore - larghezza e profondità della sporgenza delle alette Misurazioni secondo § 5.1 Conformità ai disegni 3 unità ogni settie alle tolleranze mana specificate (§4.3.1) Configurazione: Frequenza a) 3 unità ad appropriati intervalli di tempo - Forma e disegno della perforazione Ispezione visiva - volume dei vuoti, come percentuale della lunghezza x larghezza x altezza - spessore dell’anima e dell’involucro - superficie del più largo formato di vuoti - larghezza e profondità minime delle rientranze Misurazioni secondo § 5.1 3 Caratteristiche della superficie Ispezione visiva, come previsto dal § 5.1.2 Conformità al § 4.3.2 4 Resistenza meccanica: - resistenza ai carichi concentrati o alla forza trasversale Come descritto nel §5.2.1 o nel § 5.2.4 - resistenza a flessione Come descritto nel §5.2.2 - resistenza alla compressione longitudinale Come descritto nel §5.2.3 Conformità alla Per unità con un classe dichiarata dal volume inferiore ai produttore (§4.3.3.2) 4.000 cm3: - almeno 3 unità Conformità alla classe dichiarata dal ogni 1000 m3 di produttore (§4.3.3.2) unità oppure - ogni mese Conformità alla oppure classe dichiarata dal Per tutte le altre produttore (§4.3.3.2 o unità: 4.3.3.3) - almeno 3 unità ogni 4000m3 di unità oppure - ogni mese Movimento di umidità Come descritto nel §4.3.8.2 5 6 Conformità al valore dichiarato dal produttore (§4.3.8.2) Ogni anno Planarità della parte inferiore (se rilevante) Come descritto nel §5.1.5 Conformità con la tolleranza dichiarata dal produttore (§4.3.8.2) 3 unità ogni settimana Rettilineità delle alette dei bordi Come descritto nel §5.1.6 Conformità con la tolleranza dichiarata dal produttore (§4.3.8.2) Densità secca lorda del blocco Come descritto nel §4.3.8.5 Conformità alla densità secca lorda dichiarata dal produttore (§4.3.3.5) 7 8 3 unità ogni settimana I metodi delle prove e le frequenze indicate possono essere adattate o anche cancellate quando un’informazione equivalente è ottenuta direttamente o indirettamente dal prodotto o dal processo a) Marcatura CE 13 TNL Tabella ZA.1 15037-3: Solai a travetti e blocchi - Parte 1: Blocchi di laterizio (ITT) CARATTERISTICHE ESSENZIALI RIFERIMENTI AI PUNTI LIVELLI E/O CLASSI DELLA NORMA DI PRODOTTO Capacità portante dei dispositivi (tramite test) 4.3.3 Resistenza meccanica - Classi dichiarate R1 o R2 espresse in kN, Mpa Resistenza al fuoco (solo per utilizzo in elementi soggetti ai requisiti di resistenza al fuoco) 4.3.4.1 Resistenza al fuoco - Rilevante solo per sistema a pavimento Isolamento acustico in aria e trasmissione del rumore da impatto (se il prodotto è destinato per applicazioni acustiche) 4.3.5 Proprietà acustiche - dB o valore dichiarato di densità lorda a secco e configurazione dichiarata Resistenza termica (se i blocchi devono essere utilizzati in elementi soggetti a requisiti di isolamento termico) 4.3.6 Proprietà termiche - Valore dichiarato di conduttività termica in W(m*K) o valore dichiarato di densità lorda a secco e configurazione dichiarata Particolari costruttivi 4.3.1.3 Dimensioni minime - Classi N1 o N2 o N32 e TF1 o TF2 4.3.1.2 Tolleranze di produzione - Classi T1 o T2 o T3 Densità 4.3.8.5 densità secca lorda Kg/m3 Durabilità 4.3.7 Durabilità Sostanze pericolose Note ZA.1 - Le procedure di valutazione/attestazione della conformità Il produttore deve dimostrare la conformità del suo prodotto ai requisiti della norma europea e ai corrispondenti valori dichiarati attraverso: - prove iniziali di tipo sul prodotto - controllo e monitoraggio del processo di fabbrica. Le prove iniziali di tipo, da effettuarsi sul prodotto prima della sua immissione sul mercato, devono servire sia a confermare la conformità del prodotto stesso alle norme europee, sia ad individuare i valori da dichiarare. Il controllo della produzione in stabilimento viene attuato secondo procedure determinate, riportate all’interno di un’apposita documentazione, allo scopo di assicurare il corretto espletamento di tutte le fasi del ciclo di produzione e intercettare tempestivamente eventuali non conformità che possano compromettere la qualità del prodotto. TNL 14 Marcatura CE NOTE E UNITÀ Condizioni ambientali Il sistema di controllo aziendale prevede un piano di campionatura e una frequenza delle prove sul prodotto finito; i risultati delle misure devono essere registrati. I blocchi da consegnare sul mercato, infine, devono essere univocamente identificati attraverso data e luogo di produzione. L’Ente notificato interviene quindi per il rilascio della Certificazione del Controllo di Produzione in Fabbrica attraverso l’ispezione iniziale ed una sorveglianza continua. Tale Certificazione è indispensabile al produttore per apporre la Marcatura CE ed emettere la relativa dichiarazione di conformità. Esempio di etichetta di blocco resistente Marchio di conformità CE costituito dal simbolo CE dato nella Direttiva 93/68/EEC Identificazione dell’Organismo accreditato _____________________ xxxxxxxxxxxxxxx XXXXXXXXX XX XXXXXX Nome o marchio identificativo e indirizzo del produttore Ultime due cifre dell’anno in cui è stato attivato il marchio Numero del certificato UNI EN 15037-3 Sistema solaio a travetti e blocchi- Parte 3: blocchi di laterizio Nome e titolo della Norma Europea in questione Norme del blocco e tipologia di impiego BLOCCO-XXXXXXX - PR TIPOLOGIA del blocco di laterizio..... PR RESISTENZAMECCANICA...........Classse R1 Informazioni sulla geometria del prodotto e le caratteristiche del materiale inclusi i dettagli NOTA(1)da indicarsi quando il produttore dichiara una resistenza a compressione longitudinale di almeno 16MPa oppure 20 MPa con l’intenzione di tenerne conto nel progetto del sistema solaio finito. NOTA(2) Quando dovesse, inoltre, risultare importante, ai fini dell’impiego secondo cui il blocco è immesso sul mercato, il produttore deve anche dichiarare, in base all’esigenza: - la forma e dimensioni dei fori - lo spessore di tutte le pareti e setti - la percentuale di foratura riferita alle dimensioni nominali - l’area dei fori più grandi - lo spessore reale della zona rinforzata del blocco - minime dimensioni (larghezza e profondità) dello smusso DIMENSIONI: larghezza x altezza x lunghezza = 40 cm x 20 cm x 25 cm Minima dimensione dentello............................N1 Tolleranze dimensionali.....................................T1 Densità apparente....................................XX kg/m3 Per la configurazione e la durabilità vedere le Documentazioni Tecniche Informazioni Tecniche: Catalogo prodotti xxxxx Sostanze Dannose..................................................... Marcatura CE 15 TNL