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VIMAX MAGAZINE MARZO 88 le notizie brevi PRIMAVERA AD ATLANTIC CITY Confermata la location di Atlantic City per la ventiquattresima edizione dell’H.H. Backer’s Annual Pet Industry Spring Trade Show and Educational Conference, in programma dal 18 al 20 aprile. Sono attesi più di seimila visitatori fra distributori, titolari di petshop, toelettatori e altri operatori specializzati per questo appuntamento diventato ormai una tradizione sia per l’associazione promotrice sia per i numerosi partecipanti. “Già nel 2011, con il ritorno dello Spring Show in città”, ha dichiarato Colette Fairchild, “abbiamo visto tornare anche un gran numero di produttori, che fra l’altro hanno dimostrato di apprezzare la collocazione infrasettimanale dell’evento, da mercoledì a venerdì. Ci auguriamo che questo trend sia confermato anche nel 2012.” Molte le iniziative previste in occasione della fiera. La Royal Pet Supplies e la H.H. Backer Associates organizzeranno insieme un evento speciale intitolato “Pool Bash II: The Sequel”; poi sono in programma una serie di incontri e seminari dedicati agli operatori del pet, questi i relatori: Mary Oquendo, Beth Cristiano, Barry Berman, Patrick Yates, Tom Shay, Dave Ratner e Scott Wasserman. E questi gli argomenti: pronto soccorso, alimentazione, facebook e marketing, grooming. Info: www.hhbacker.com. IN CORSA PER LA SOLIDARIETÀ Vince la solidarietà al Tutto-Zoo di Santarcangelo di Romagna, dove tanti clienti e appassionati di animali hanno partecipato all’iniziativa promossa dal titolare Virgilio Camillini – presidente nazionale AISAD/Confesercenti – per l’acquisto di una nuova Tac che permetterà di diagnosticare in modo preciso eventuali patologie e, quindi, aiutare tanti cani a guarire e vivere una vita migliore. Grande successo anche per la raccolta di tappini e per l’iniziativa a favore dei cani non vedenti, che ha preso le mosse dalla Fiera di San Michele. La giornata conclusiva della gara di solidarietà, svoltasi lo scorso gennaio, ha visto anche la presenza dell’assessore alla sanità del comune di Santarcangelo, Stefano Coveri, e di moltissimi allevatori romagnoli di volatili, vincitori di titoli italiani e mondiali in Spagna. “Una bellissima giornata”, ha commentato Camillini, “importante per tenere viva la passione per i nostri amici animali.” L’ASSOCIAZIONE A FAVORE DELLE LETTIERE VEGETALI È stata costituita il 23 febbraio la Plant Litter Association - Associazione Europea delle Lettiere Vegetali, nata per iniziativa di alcuni operatori del settore lettiere per piccoli e grandi animali. Nel suo statuto sono definiti gli obiettivi principali: promuovere e diffondere l’uso delle lettiere vegetali per gatti derivate da materie prime rinnovabili; informare il consumatore sui vantaggi derivanti dall’uso delle lettiere vegetali sulla salute (umana e animale) e promuovere la consapevolezza che tale utilizzo contribuisce a ridurre i rifiuti; divulgare le migliori pratiche, le tecnologie e le prospettive relative al settore; sostenere e promuovere sistemi certificativi atti a qualificare il settore merceologico; partecipare alla richiesta di finanziamenti e/o bandi di concorso nazionali e internazionali riguardanti formazione, informazione e ricerca; richiedere un’agevolazione dell’Iva per consentire al consumatore di usufruire di un prezzo d’acquisto più vantaggioso. L’associazione, che non ha fini di lucro, è composta da società di produzione italiane, importatori inglesi e associazioni onlus legate all’ambiente e all’ecologia. Info: [email protected], cell. 342/5685453. BUONO PER IL GATTO, BUONO PER L’AMBIENTE È entrata nella seconda fase l’iniziativa “Buono per il gatto, buono per l’ambiente”, attraverso la quale Friskies porta avanti il proprio impegno a favore dell’ambiente offrendo agli acquirenti tante possibilità di vincere premi eco-friendly e l’oc- 2012 casione di partecipare a un concorso creativo per chi ricicla con Friskies: le opere realizzate riciclando almeno una delle nuove confezioni Friskies Gatto, che si distingueranno per originalità artistica e innovazione nel riutilizzo dei materiali di scarto, potranno essere valorizzate all’interno di iniziative di marca. Tutti potranno esprimere la propria creatività e condividere con la community pratiche sostenibili per favorire la diffusione di comportamenti corretti, nel rispetto dell’ambiente. Sarà sufficiente caricare sul sito www.2voltebuono-friskies.it foto o video di oggetti realizzati utilizzando almeno una confezione di Friskies Gatto. Le modalità di gioco sono semplici e i premi allettanti sia per i gatti sia per i proprietari. Fino al 30 aprile 2012, inoltre, i consumatori che acquisteranno (in un unico scontrino) almeno un prodotto tra tutti gli alimenti per gatti a marchio Friskies, potranno provare a vincere uno dei premi in palio tra 10 TV Philips “Econova” 42” e 100 forniture per tre mesi di gustosi prodotti Friskies Gatto. Info www.friskies.it o Numero Verde Purina per Voi 800-525505. I NOSTRI ERRORI Sul numero di febbraio, all’interno dell’articolo Una favola? No: una bella realtà di pag. 30, raccontavamo un’affascinante leggenda legata alle origini della razza sacro di Birmania. Solo che la redazione, cose che capitano ma naturalmente non dovrebbero, ne ha travisato il contenuto... Insomma, alla fine abbiamo pubblicato una leggenda sbagliata. Ce ne scusiamo con i lettori e soprattutto con l’autrice, Laura Burani. E rimediamo, raccontandola di nuovo. Eccola. In Birmania c’era una volta un grande monastero, molti monaci vivevano tra le sue mura pregando e meditando e le loro giornate trascorrevano tra l’adorazione degli dei e la cura dei loro gatti, una razza particolare di gatti bianchi con gli occhi gialli. Ogni monaco ne aveva uno, lo accudiva con grande cura e rispetto e non si separava mai da lui perché riteneva fosse il tramite per comunicare con la dea della reincarnazione. Questa divinità era raffigurata con una statua d’oro massiccio, impreziosita da grandi zaffiri blu, incastonati al posto degli occhi. Nel XVIII secolo in quel monastero viveva un santone, amato e rispettato dalla popolazione e dai potenti locali: si narrava della sua grande saggezza e bontà, e si diceva che chiunque ne avesse avuto bisogno poteva contare su una sua buona parola, un suo buon consiglio. Tutti i pellegrini che visitavano il monastero potevano incontrarlo e parlargli, e quando se ne andavano portavano nel cuore la scintilla d’amore e bontà regalata loro dal sant’uomo. Il santone aveva l’abitudine di pregare e meditare nel tempio di Tsun Kian Kse, cioè la dea della reincarnazione, dove il suo gatto lo seguiva e gli rimaneva accanto anche per lungo tempo. Un giorno alcuni predoni riuscirono a penetrare nel tempio. Videro il santone intento alla meditazione e lo uccisero perché non desse l’allarme, ma altri monaci li avevano visti e si precipitarono a difendere il monastero. La lotta fu dura e cruenta, ma alla fine i monaci, aiutati dalla popolazione locale, respinsero i malviventi. Durante la lotta nessuno aveva badato al santone e al suo gatto, che si era steso sopra di lui per proteggerlo e intanto con gli occhi fissava intensamente quelli della dea, che emanavano un fascio intensissimo di luce blu: la fissava come se volesse chiedere pietà o vendetta, senza distogliere lo sguardo un istante nonostante il trambusto della lotta. Ed ecco che, all’improvviso, avvenne la trasformazione: gli occhi gialli del gatto cambiarono colore, si fecero blu, e mentre il suo mantello rimase candido, le zampe che toccavano il santone presero il colore della terra che avrebbe ricoperto le sue spoglie e così pure le sue orecchie, il muso e la coda. I piedi, invece, che si trovavano a contatto con il corpo dell’amato padrone, rimasero bianchi e puri come l’anima del santone. I monaci se ne accorsero quando si avvicinarono al sant’uomo per comporlo per l’ultimo saluto. E ancora più grande fu il loro stupore quando, il giorno dopo, videro che gli stessi colori erano apparsi sui mantelli di tutti i loro gatti, compreso il bellissimo colore blu degli occhi. Purtroppo il gatto del santone per il dolore smise di mangiare e di bere, e dopo poco morì. Il monastero aveva perso il suo santone; allora i monaci si riunirono per eleggerne un altro, e a quel punto tutti i gatti del tempio si accovacciarono davanti al più giovane, fissandolo per indicare che era lui il prescelto. Nacque così il mito secondo il quale la dea si serviva dei gatti per comunicare con gli umani e, da quel momento, i gatti del tempio furono ritenuti sacri.