“Riscossione da parte dei Geni Civili regionali dei canoni di
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“Riscossione da parte dei Geni Civili regionali dei canoni di
3 INCONTRO CON L’ASSESSORE ALLE POLITICHE DELL’AMBIENTE, GIANCARLO CONTA, SUL TEMA: “Riscossione da parte dei Geni Civili regionali dei canoni di concessione di derivazione di acqua pubblica”. Estratto del verbale della seduta n. 130 del 29 settembre 2009 Il presidente CONTE, dopo aver salutato gli ospiti presenti ricorda il motivo dell’incontro legato, in particolare, alle richieste di pagamento dei canoni pregressi di concessione di derivazione di acque pubbliche. In particolare chiede ai presenti di chiarire i termini di prescrizione di detta tipologia di canoni, dato che stanno arrivando agli utenti richieste di pagamento per canoni oltre i cinque anni. Chiede inoltre chiarimenti sulle modalità di quantificazione. L’ing. Marco PUIATTI della Direzione Difesa del Suolo chiarisce che i canoni demaniali si prescrivono in cinque anni, così come stabilito con sentenza della Corte dei Conti. Tuttavia per quanto attiene le concessioni di acque pubbliche, con l’entrata in vigore del D.Lgs 152/2006, art. 96, comma 7, i canoni decorrono dal 1999 e quindi con retroattività decennale. Sulla scorta anche di un parere espresso dall’Avvocatura regionale, sono in corso approfondimenti. Si apre un dibattito nel quale intervengono: Fabio GALIAZZO del Genio Civile di Verona il quale ricorda, per quando riguarda ad esempio le attività produttive, come i canoni di concessione vengano calcolati sulla base della semplice dichiarazione e che i controlli sono ancora molto scarsi venendo a mancare adeguati strumenti di misura. Viene inoltre evidenziato che per i grossi impianti vengono imposti misuratori di portata, ma, non essendo ancora state definite da parte del Ministero le specifiche tecniche, non è semplice imporre la loro installazione. Enzo ZENNARO del Genio civile di Venezia ricorda come nel 2004 si era cercata una soluzione per gli importi considerevoli dei canoni pregressi, con una delibera di Giunta, rateizzandone i pagamenti. Il consigliere CANCIAN interviene rilevando come la mancanza delle specifiche tecniche renda impossibile l’imposizione dei misuratori ai prelievi di acqua dai pozzi. Rileva inoltre come non sia giustificabile da parte delle Ditte non pagare il dovuto e non condivide il principio della rateizzazione. Nicola GIARDINELLI del Genio Civile di Vicenza fa notare come, da quando le competenze, sono passate dal Demanio dello Stato alla Regione la carenza di organico e la mancanza a volte di competenze specifiche ha portato ad un rallentamento dell’intera attività. L’intervento del consigliere TRENTO è volto a riconoscere l’acqua come un bene prezioso e che risparmiarla è un principio fondamentale ed è giusto quindi che quella che viene utilizzata sia misurata e pagata. Tiziano PINATO del Genio Civile di Padova, interviene affermando che il Magistrato alle Acque col passaggio di consegne ha consegnato solo le carte delle grandi derivazioni, ed inoltre, tenuto conto delle difficoltà ad effettuare i controlli, gli utenti che hanno rispettato la legge provvedendo ad effettuare le domande di derivazione delle acque si trovano a pagare i canoni, mentre tutti quelli che effettuano prelievi abusivamente non pagano nulla. Prende la parola l’assessore CONTA rimarcando la mancanza di organico dei Geni Civili e la conseguente difficoltà a svolgere la propria attività non solo ordinaria ma anche di controllo per combattere il fenomeno dell’ abusivismo nell’emungimento dell’acqua dai pozzi. Viene riconosciuta, inoltre, la difficoltà delle aziende produttive e degli imprenditori agricoli, che si troverebbero di dover pagare somme pregresse considerevoli, proprio in questo momento di congiuntura economica. Terminata la discussione il Presidente Conte congeda gli ospiti intervenuti, evidenziando la necessità di recuperare i canoni pregressi non oltre i cinque anni e di rateizzare il pagamento per i canoni più consistenti e chiede alle Strutture di approfondire la problematica.