Scuola Primaria

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RIEPILOGO INCONTRI VIADANA E ULTERIORI PROPOSTE OPERATIVE
Comprensione del testo . Proposte per la revisione del curricolo di educazione linguistica nella
Scuola Primaria. Primi tre anni della Scuola primaria(Manuela Facinelli )
Conversazioni generali sulle seguenti tematiche:
Docenti
- docenti interessati in prima persona ad un allargamento del proprio orizzonte di conoscenza
- docenti disponibili alla contaminazione culturale ed alla messa in discussione delle priorit€
curricolari
- docenti mediatori culturali per “consuetudine” di lavoro didattico
Curricolo di educazione linguistica
-approccio fin dagli inizi fondato sul comunicare, trasmettere, comprendere e negoziare significati
-contaminazione dei linguaggi (iconico, verbale,musicale,corporeo) e centralit€ del discorso
narrativo
- centralit€ della dimensione relazionale,tolleranza, empatia,comprensione dei diversi punti di vista
- modalit€ didattiche problem solving
- disponibilit€ di risorse ( libri, musica,computer, video, testimonianze ecc)
- predisposizione di laboratori del “fare per comprendere”
Suggerimenti operativi
- proporre sistematicamente la drammatizzazione di letture, filastrocche racconti
- utilizzare anche modalit€ di lavoro di gruppo
- favorire lo scambio di storie attraverso la lettura comune dei testi prodotti
- fornire parole vincolo per la produzione testuale
- utilizzare come dettati alcuni dei testi realizzati dagli alunni
- affrontare elementi di analisi logica prima di quelli grammaticali
- dare molta importanza alla osservazione e scoperta lessicale
- chiedere sempre la produzione di frasi semplici che contengano lessico o strutture linguistiche
esplorate
- concepire realmente l'errore come un processo di aggiustamento della comprensione e
valorizzarlo come prezioso terreno di confronto
- accettare le proposte degli alunni che vogliono raccontare, portare testimonianze di esperienze,
parlare di altro dalle attività programmate
- svolgere un'attività curricolare permeabile alle sollecitazioni ed alle risorse del territorio
-creare momenti di conversazione comune per la soluzione di problemi e conflitti
- curare lo sviluppo delle quattro modalità del raccontare
ALTRE PROPOSTE OPERATIVE OLTRE A QUELLE DISCUSSE
Prima e seconda
- approccio fin dagli inizi fondato sul comunicare, trasmettere, comprendere e negoziare significati
-contaminazione dei linguaggi (iconico, verbale,musicale,corporeo) e centralit€ del discorso
narrativo
- centralit€ della dimensione relazionale,tolleranza, empatia,comprensione dei diversi punti di vista
- curare lo sviluppo delle quattro modalit€ del raccontare:
1 racconto un’esperienza vissuta da me.
2 Racconto l’esperienza o la possibile esperienza vissuta da altri. Uscire da se stessi, ma sempre
in ambito reale, anche se avventuroso.
3 Racconto un fatto che non ‚ accaduto , ma che poteva accadere, o che ‚ accaduto ad altri,
come se fosse accaduto a me (spostamento in prima persona in una situazione immaginata o
comunque non accaduta a me).
4 Racconto fatti solo immaginati > di qui al fantastico, alla fiaba, allo spostamento dalla realt€, al
mutamento creativo.
Bozze di proposte operativa
Da una lettura dell'insegnante: dal lessico alla frase - rappresentazione teatrale
Prima fase:
Lettura dell'insegnante dei primi 4 capitoli del libro Le Avventure di Lupo Uragano di Pinin Carpi
La lettura dovrà essere animata e accattivante.
Gli alunni saranno stimolati ad ascoltare disegnando una scena a loro scelta fra quelle lette.
Si avvieranno discussioni per la comprensione del lessico da esplorare, si proporrà di inventare
frasi riutilizzando il lessico esplorato
le frasi verranno lette in comune, l'errore verrà valorizzato come strumento per una migliore
comprensione dei concetti
si proporrà l'osservazione di fotografie accattivanti di riviste ( es: vecchi Aironi)
gli alunni dovranno a mezzo dell'osservazione rilevare la funzione delle didascalie che corredano
le foto
si chiederà di produrre didascalie di commento ai disegni prodotti durante la lettura dell'insegnante
Seconda fase
Si proporrà agli alunni la messa in scena di un copione che comprenda eventi dei capitoli 3 e 4 del
libro,
in questo modo sarà possibile ricavare una parte per ogni alunno.
Il copione sarà un brogliaccio di massima che lasci liberi i bambini di produrre spontaneamente
alcuni dialoghi ed alcune interpretazioni dei personaggi.
Durante le prime prove le parti non verranno assegnate in modo che gli alunni possano
sperimentare i vari punti di vista dei diversi personaggi
si permetterà mano a mano ai bambini di portare costumi ed oggetti, di decidere posizioni e
scenografie in modo che la messa in scena gradualmente nasca dal lavoro comunemente
in fase avanzata si scriverà un copione comune lasciando che gli attori si auto assegnino le parti,
senza pretendere la memorizzazione fedele delle battute e permettendo fino all'ultimo una certa
elasticità di interpretazione
il regista docente dovrà far comprendere ai ragazzi il punto di vista del pubblico, agendo
comunque con molta intolleranza:
- necessità per gli attori di rallentare ed enfatizzare i movimenti
- impostazione della voce (lanciare la voce come se fosse una palla che deve rimbalzare alle
spalle del pubblico)
- non rivolgere le spalle al pubblico anche nei dialoghi
La messa in scena finale sarà proposta ai genitori in modo che possa essere partecipata da tutti e
si cercherà, se possibile, di ricavarne un filmato da distribuire a tutti gli alunni.
I disegni ed i lavori saranno esposti in modo che siano visibili durante la rappresentazione.
Terza, quarta e quinta
-approccio fin dagli inizi fondato sul comunicare, trasmettere, comprendere e negoziare significati
-contaminazione dei linguaggi (iconico, verbale,musicale,corporeo) e centralit€ del discorso
narrativo
- centralit€ della dimensione relazionale,tolleranza, empatia,comprensione dei diversi punti di vista
- curare lo sviluppo delle quattro modalit€ del raccontare:
1 racconto un’esperienza vissuta da me.
2 Racconto l’esperienza o la possibile esperienza vissuta da altri. Uscire da se stessi, ma sempre
in ambito reale, anche se avventuroso.
3 Racconto un fatto che non ‚ accaduto , ma che poteva accadere, o che ‚ accaduto ad altri,
come se fosse accaduto a me ( spostamento in prima persona in una situazione immaginata o
comunque non accaduta a me).
4 Racconto fatti solo immaginati > di qui al fantastico, alla fiaba , allo spostamento dalla realt€ , al
mutamento creativo.
Alcune modalità per stimolare la produzione di testi individuali
Premettendo che tutte le attività di trasposizione e rappresentazione teatrale sviluppano le
quattro modalità del raccontare (e che quindi resta, a riguardo, l'attività più economica) si
formulano le seguenti proposte:
1 racconto un’esperienza vissuta da me
Le proposta seguenti utilizzano il linguaggio iconico come facilitatore di quello verbale.
I passaggi suggeriti possono essere modalit€ comuni di racconto orale prima di essere proposti
per la produzione di testi.
Materiale occorrente : un album da disegno F4 con i fogli alternati bianchi a sinistra e a quadretti a
destra.
Si riportano qui di seguito alcune consegne date agli alunni:
- scegliete fra le seguenti la proposta che preferite e copiatela nel foglio a quadretti, poi disegnate
quello che vi ƒ venuto in mente a sinistra , colorando bene con le matite e curando il disegno nei
dettagli.
- un altro giorno riguardate bene il vostro disegno, scegliete un titolo e provate a raccontare con le
parole quello che avete disegnato, scrivendo nella parte a quadretti ( a destra) .Non importa che
scriviate tanto, l'importante ƒ che si capisca bene quello che volete raccontare. Per non dover
ricopiare, se sbagliate, potete usare la matita.
RICORDATEVI DI FARE SEMPRE PRIMA IL DISEGNO
Proposte;
- disegno e poi racconto l'esperienza o la situazione che mi ƒ piaciuta di pi„ fra quelle vissute
durante l'anno scolastico appena passato
- disegno e poi racconto l'esperienza o la situazione che mi ƒ piaciuta di meno fra quelle vissute
durante l'anno scolastico appena passato
- disegno e poi racconto la giornata pi„ interessante fra quelle passate durante l'estate
- disegno e poi racconto una situazione in cui mi sono arrabbiato/a tanto
- disegno e poi racconto una situazione in cui mi sono divertito/a tanto
2 Racconto fatti solo immaginati > di qui al fantastico, alla fiaba, allo spostamento dalla realt€, al
mutamento creativo.
Gioco del dettato:
A partire da alcune parole magiche che vi suggerisco dovrete costruire brevi storielle che le
contengano tutte. Potete anche farvi aiutare da un adulto per essere sicuri di non dimenticarne
nessuna. Quando avrete immaginato la storia farete come per i vostri testi, cioƒ nella pagina a
sinistra scriverete le parole magiche che avete scelto e farete il disegno a matita , in quella di
destra ed in giorno diverso, per esempio il giorno dopo, scriverete la vostra storia scegliendo un
titolo. Leggendole in classe sceglieremo insieme le storie pi„ belle e le detteremo ai compagni.
- Parole magiche 1: ragno,pigna,rosso,formiche,bottiglia,coniglio,nuvola,naso
- Parole magiche 2: amici, figlio, panna,conchiglia, palla, gelato,prurito,bello
- Parole magiche 3: famiglia, acqua, scuola, ghiro, palla, bacio, questo, simpatico
- Parole magiche 4: cane, zanzare, allegro, montagna, castoro, aquila, ruscello
3 Racconto l’esperienza o la possibile esperienza vissuta da altri. Uscire da se stessi, ma sempre
in ambito reale, anche se avventuroso.
Sempre utilizzando i vantaggi del linguaggio iconico , si sceglier€ un quadro o una foto da
sottoporre all'attenzione degli alunni che proponga una situazione fortemente collegata ad una
situazione reale . Si chieder€ loro di immaginare i dialoghi fra i personaggi, la situazione, il
contesto logico del fatto,” come se loro fossero presenti alla situazione”.
L'attivit€ in una prima fase potr€ essere realizzata collettivamente in forma orale, realizzata per
iscritto prima in gruppo, poi individualmente.
4 Racconto un fatto che non é accaduto , ma che poteva accadere, o che é accaduto ad altri,
come se fosse accaduto a me ( spostamento in prima persona in una situazione immaginata o
comunque non accaduta a me)
Questa fase andr€ proposta solo quando gli alunni saranno ritenuti sufficientemente maturi per
affrontarla. E' pensato come un percorso adeguato a fine quinta. Il lavoro potr€ prendere spunto da
un fatto di cronaca tratto da un quotidiano, avendo cura di sottoporre all'attenzione degli alunni fatti
curiosi e piacevoli e non troppo pesanti dal punto di vista emotivo.
L'attivit€ in una prima fase potr€ essere realizzata collettivamente in forma orale, realizzata per
iscritto prima in gruppo, poi individualmente.
Una attività di supporto importante
La lettura collettiva dei testi prodotti individualmente ƒ una attivit€ che piace particolarmente agli
alunni. Io spesso la propongo prima di effettuare la correzione ,proprio perchƒ scaturiscano dai
bambini le domande spontanee che una frase mal espressa provoca:
COSA ACCADE? COME E'? COSA HA? COSA FA?
CHI E' CHE mangiava, dormiva ,giocava
?
DOVE? CON CHI? QUANDO?
Queste domande vengono chiamate le DOMANDE LOGICHE, quelle con cui funziona il nostro
cervello per capire bene le cose. I bambini si accorgono che molte sono le stesse che pongono i
problemi della matematica, che sono alla base della nostra sete di conoscenza .
La acquisizione della competenza grammaticale ha come scopi
lo sviluppo di capacit€ logiche applicate al fenomeno lingua
l’acquisizione di punti di riferimento per l’apprendimento di una seconda lingua(educazione
al
plurilinguismo)
la padronanza consapevole della lingua madre
APPUNTI PER UN CURRICOLO DI ANALISI DELLA FRASE SEMPLICE
NELLA SCUOLA PRIMARIA
FASI DI LAVORO
Si lavora sempre su frasi semplici (con un solo predicato ) - non necessariamente su frasi minime
( tutti i tipi di complemento possono essere presenti ) facendo per† attenzione a proporre un
numero di espansioni progressivo e partendo dal riordino della frase
Prima fase: si propongono sintagmi che danno luogo a frasi accettabili indipendentemente dal loro
ordine (es: OGGI VADO A TEATRO)
Seconda fase :si propongono sintagmi che richiedono un ordine preciso per dar luogo ad una frase
accettabile ( es: MANGIA UNA ANTONIA MELA)
1) La frase viene trascritta su un unico foglio da appendere al filo
Si chiede ai bambini di scoprire le domande , la cui risposta ƒ ogni volta uno dei sintagmi della
frase :
ES. : Che cosa succede ? Mangia
Chi ƒ che mangia ? Antonia Mangia che cosa ? Una mela.
Ad ogni risposta l'insegnante taglier€ il foglio nel punto adeguato.
Si potranno cos‡ osservare concretamente le differenti funzioni delle parti del discorso, i gruppi da
collocare insieme, l’eventuale possibilit€ di disporre in modo differenziato alcune di esse.
( coocorrenze – ordine accettabile – pertinenza dell’ordine al significato )
2) Dopo aver effettuato pi„ volte la fase 1 anche con frasi proposte dagli alunni , provando a
togliere progressivamente dal filo i pezzi di frase cos‡ divisi si scopre che nessuna frase ha senso
se manca la risposta alla prima domanda, quella che porta ad individuare il predicato. Questa
domanda presto non ƒ pi„ solo “Che cosa succede?”, ma anche “Che cosa ƒ? “ Che cosa ha ?“ (
questo porta i bambini a individuare di fatto anche il predicato nominale).
Affrontare elementi di analisi logica prima di quelli grammaticali
Per avviare un percorso di analisi linguistica ‰ necessario che il gruppo classe abbia consolidato
modalit€ comuni di conversazione, di narrazione e di esplorazione/ manipolazione linguistica.
Cos‡ come per la didattica dell'ambito logico matematico ‰ ormai consolidato l'utilizzo di
regoli,materiali multibase, abaco ecc.. per concretizzare concetti astratti, anche la didattica della
lingua deve ricercare modalit€ concrete di esplorazione .
Costruire una metodologia scientifica comune di esplorazione del linguaggio gi€ in fase di
decodifica e apprendimento della scrittura, fondata sulla comprensione e la manipolazione di frasi,
e sulla effettiva conoscenza di ci† di cui si parla e scrive , sembra il modo pi„ efficace per garantire
la progressiva costruzione di competenze di base su cui innestare le conoscenze future.
Il possesso della competenza grammaticale pu† essere definito come la capacit€ di
cogliere e descrivere le regolarit€ della lingua italiana in base a criteri e modelli di riferimento.
In particolare:
cogliere i rapporti tra segni e significati nella parola
distinguere le categorie di parole riferendosi ad aspetti formali e funzionali
cogliere e rappresentare i rapporti tra sintagmi nella frase semplice e tra frasi nella frase
complessa
Le domande “del predicato” vengono scritte su un unico cartoncino blu da utilizzare come guida
per individuare il predicato . In ogni frase il predicato viene colorato di blu. Il cartoncino viene
riposto in una piccola busta incollata al quaderno. Si propone come esercitazione sia
l'individuazione dei predicati in brevi frasi o testi, sia l'invento e scrivo una frase a partire da
predicati dati con l'utilizzo del cartoncino.
E' bene che i bambini siano da subito sollecitati a porsi prima di tutto la domanda del predicato ,
poi quella del soggetto, poi le altre.
3) Si porta l’attenzione sulla domanda “Chi ƒ che + predicato ?, che viene scritta su un cartoncino
rosso da inserire in altra piccola busta incollata al quaderno
ES : Piero ƒ l’amico di Maria Che cosa ƒ? ƒ l’amico ( predicato – evidenziato in blu )
Chi ƒ che ƒ l’amico ? Piero Lo evidenziano in rosso e lo chiamano soggetto.
Si esercitano a lungo a trovare nelle frasi semplici predicato e soggetto, evidenziandoli in blu e in
rosso ed utilizzando i cartoncini guida.
Viene anche presto introdotta la nozione di soggetto sottinteso.
ES : Ieri abbiamo lavorato molto (Chi ƒ che ha lavorato ?) NOI Questa ƒ anche l’occasione per la
scoperta non formale dei pronomi personali .
In questa fase si fanno molti esercizi di completamento : ES Scrivi il predicato della frase – Scrivi il
soggetto della frase –
(occasione per la scoperta non formale della con concordanza semantica e grammaticale –
esercizio di correttezza d’uso) . Si propone come esercitazione sia l'individuazione dei predicati
che dei soggetti in brevi frasi o testi, sia l'invento e scrivo una frase a partire da predicati e
soggetti dati utilizzando sempre prima il cartoncino blu, poi quello rosso.
Ecco una frase completata in cui sono messi in rilievo predicato e soggetto
Paolo presta …………… a Marco
Paolo presta la matita ..a Marco
Paolo presta la matita a Marco
4) Lavorare sulle frasi colorando predicato e soggetto porta a osservare che altre parole restano
non colorate.
Si trovano altre domande a cui questi sintagmi rispondono: Si scrivono su cartoncini di altri colori e
si colorano nelle frasi le parole corrispondenti alle risposte.
Al termine di questo lavoro ogni alunno aggiunger€ al quaderno una busta contenente cartoncini di
diversi colori su ciascuno dei quali ƒ scritta la domanda che corrisponde a un complemento .
Il primo da aggiungere ƒ quello che risponde alla domanda “Che cosa?”, che sar€ scritta su
cartoncino verde – la domanda “di chi?” potr€ essere scritta su cartoncino giallo, la domanda “a chi
?” su un cartoncino azzurro chiaro, e cos‡ via.
Il colore del cartoncino sar€ quello con cui colorare il sintagma corrispondente
.
ES Luisa ha regalato una pianta alla mamma di Maria
ES I gatti salgono sugli alberi alla sera
( viola ƒ il cartoncino con la domanda “dove?” – marrone quello con la domanda “quando?)
5) Seguono una serie di esercizi successivi :
a) passaggio dai cartoncini per analizzare all’uso dei cartoncini per produrre frasi:
All’alunno vengono dati alcuni cartoncini con alcune domande, e rispondendo a queste domande
deve scrivere una frase:
Cartoncini blu – rosso – verde - giallo : frase : La maestra corregge i quaderni di italiano
Cartoncini : blu - rosso- marrone - viola - verde- giallo : I bambini a scuola stamattina leggono una
storia di avventure.
b) eliminazione dei cartoncini – L’insegnante detta le domande , da scriver nel colori corrispondenti
a quelli dei cartoncini. Le domande vengono scritte in testa a colonne, e in ogni colonna l’alunno
scrive ogni risposta combinando cos‡ una frase per ogni riga. Per facilitare l'insegnante potr€
inizialmente inserire alcune voci in alcune colonne
c) ritorno all’analisi : l’insegnante fornisce frasi gi€ scritte su schede di lavoro con molti tipi di
complementi ; l’alunno colora i vari sintagmi con i colori corrispondenti ai vari complementi,
esplicitando per iscritto le domande nella pagina accanto e partendo sempre dal predicato ( scritte
anch’esse nei colori convenzionali)
Si verificher€ se,al termine del percorso, gli alunni avranno imparato :
a dividere una frase semplice nei sintagmi che la compongono
a individuare e denominare il predicato
a individuare e denominare il soggetto.
a scoprire le domande cui rispondono gli altri sintagmi ( esplicitare i nessi logici)
a produrre frasi che rispondano a determinati vincoli logici
In matematica
Prima fase
Si propone di effettuare il percorso segnalato per “affrontare elementi di analisi logica prima di
quelli grammaticali” nelle ore di compresenza con la collega di Lingua Italiana, oppure in maniera
autonoma.
A tale proposito le frasi proposte potrebbero essere pi„ “accordate”” all'ambito matematico .
Una volta consolidata la pratica ( quattro-cinque lezioni) si proporr€ l'analisi di domande contenute
in problemi già noti,curando che inizialmente non siano espresse al condizionale o al congiuntivo.
Come sempre accade esse non saranno caratterizzate da strutture complete ,come nel caso delle
frasi semplici, ma rimanderanno al testo del problema per alcuni contesti inferenziali.
Gradualmente si passer€ ad analizzare nuovi testi di problemi ( anche a mezzo del linguaggio
iconico e/o verbale , anche drammatizzando)
Si esamineranno le domande espresse con periodo ipotetico collegandosi con l'acquisizione di
studio delle forme verbali in Lingua Italiana
Seconda fase
Si proporr€ la formulazione di testi di problemi a partire da concetti vincolo, da realizzarsi
collettivamente, in gruppo e progressivamente in modo individuale oralmente e per iscritto.
I vincoli potranno essere relativi al testo o alle domande del problema, graduando le difficolt€ in
modo progressivo.