Madame X “Dive Cattive”

Transcript

Madame X “Dive Cattive”

Madame
X
“Dive
Cattive”
17
gennaio
2012
–
CD
Ponderosa
Tornano
i
Madame
X
con
“Dive
Cattive”,
soap‐opera
horror
‐
parte
omaggio,
parte
sacrilegio
‐
ispirata
al
mondo
musicale
ed
estetico
del
cinema
noir
e
horror
degli
anni
’60
e
’70.
Quattordici
brani
inediti,
quattordici
storie
in
cui
le
donne
sono
vittime
e
carnefici,
scandalose
ossessioni
vermiglie
che
riemergono
dall’immaginario
collettivo
di
molte
generazioni.
Musica
e
cinema.
Punk
e
melodia.
Morricone
e
Siouxsie.
Il
secondo
album
dei
Madame
X
riesce
a
miscelare
ingredienti
apparentemente
inconciliabili.
14
nuovi
brani
di
rock
dalle
tinte
horror,
ispirati
alle
storie
e
alle
atmosfere
thriller
dei
b‐movie,
soprattutto
italiani,
degli
anni
'60
e
'70,
“Dive
cattive”
è
un
concept
album
dedicato
a
quell'archetipo
di
femminilità
sfuggente
e
misteriosa,
costantemente
in
equilibrio
tra
glamour
e
perversione,
portato
sul
grande
schermo
da
Edwige
Fenech,
Barbara
Steele
e
tutte
le
altre
protagoniste
che
hanno
segnato
una
stagione
indimenticabile
del
nostro
cinema
thriller
e
horror.
E
il
disco,
pur
essendo
composto
interamente
da
brani
inediti,
non
manca
di
pagare
il
suo
tributo
alle
colonne
sonore
di
quei
film,
firmate
da
artisti
straordinari
come
Ennio
Morricone
o
Piero
Umiliani:
dalle
trombe
impazzite
del
finale
di
“La
decima
vittima”
che
richiamano
gli
allarmi
che
squarciano
i
silenzi
dell'omonimo
film
di
Elio
Petri
(1965);
ai
cori
di
“In
9
minuti
sei
morta”,
un
esplicito
omaggio
al
lavoro
di
Morricone
per
Chi
l'ha
vista
morire?
(di
Aldo
Lado,
1972).
E,
ancora,
il
ricorso
esclusivo
a
microfoni
vintage,
o
i
synth
e
i
moog
registrati
all'aperto
di
notte
sono
solo
due
esempi
dei
“trucchi”
usati
dai
Madame
X
per
trasformare
in
note
i
frame
di
un
film
invisibile.
Tutto,
insomma,
ha
inizio
da
una
carrellata
di
eroine
cinematografiche
belle
e
crudeli,
ma
il
punto
di
approdo
è
molto
più
in
là.
Le
14
tracce
del
disco
non
sono,
insomma,
canzoni‐remake
ma
nuove
creazioni
nate
da
ricordi
mischiati
ai
sogni
fatti
da
adolescente,
accompagnati
dalle
potenti
colonne
sonore
di
questi
film.
Così
i
brani
e
i
testi
scritti
in
gran
parte
da
Alessandro
De
Benedetti,
leader
e
voce
dei
Madame
X
fin
dalla
loro
nascita,
vengono
vestiti
dalla
ricca
produzione
di
Alberto
Fabris
(ex
Blonde
Redhead)
e
Gianluca
Mancini
(già
al
lavoro
con
Ludovico
Einaudi):
a
loro
è
toccato
il
compito
di
fondere
in
un
unico
sound
le
sfumature
e
gli
arrangiamenti
orchestrali
vintage
con
le
ritmiche
postpunk
e
garage
e
le
chitarre
noise
che
definiscono
dalle
origini
il
dna
musicale
dei
Madame
X.
Troviamo
poi
numerosi
ospiti
nel
disco,
una
carrellata
di
partecipazioni
di
grandi
musicisti,
dalle
incursioni
del
sax
baritono
alla
Morphine
suonato
da
Gilberto
Tarocco
in
“Reazione
a
catena”
(il
primo
singolo,
che
uscirà
corredato
da
uno
splendido
video
firmato
da
Cesare
Cicardini),
all’ipnotico
sitar
di
Andrea
Rabufetti
che
abbraccia
“La
morte
cammina
su
tacchi
alti”,
al
magico
vibrafono
di
Sebastiano
De
Gennaro
in
“Vergini
di
luce”
questo
secondo
album
dei
Madame
X
si
rivela
un
inaspettato
caleidoscopio
musicale.
Dove
la
presenza
della
“scream
queen”
d'eccezione
Patrizia
Laquidara
in
“La
morte
cammina
su
tacchi
alti”,
la
collaborazione
con
Max
Zanotti
dei
Deasonika
in
“Un
giorno
disperato”,
i
cori
sognanti
di
Maria
Vittoria
Alfieri,
i
contributi
alle
liriche
di
Tibe
e
le
citazioni
di
film
straordinari
come
“Danza
macabra”
(di
Antonio
Margheriti,
1964)
o
“Cosa
avete
fatto
a
Solange?”
(di
Massimo
Dallamano,
1972)
sono
“soltanto”
le
singole
preziosissime
pietre
colorate.
La
vera
sorpresa
è
la
rumorosa
armonia
del
disegno
finale.
“Dive
Cattive”
1. “Reazione
a
catena”
(liberamente
ispirata
a
"Perche'
quelle
strane
gocce
di
sangue
sul
corpo
di
Jennifer”
diretto
da
Giuliano
Carnimeo
‐
1972)
2. “Danza
macabra”
(liberamente
ispirata
a
“Danza
macabra”
diretto
da
Antonio
Margheriti
‐
1964)
3. “La
donna
tarantola”
(liberamente
ispirata
a
“Santa
Sangre”
diretto
da
Alejandro
Jodorowsky
‐
1989)
4. “La
morte
cammina
su
tacchi
alti”
featuring
Patrizia
Laquidara
(liberamente
ispirata
a
“La
morte
cammina
con
i
tacchi
alti”diretto
da
Luciano
Ercoli
‐
1971)
5. “La
decima
vittima”
(liberamente
ispirata
a
“La
decima
vittima”
diretto
da
Elio
Petri
‐
1965)
6. “Paranormale”
(liberamente
ispirata
a
“Solamente
nero”
diretto
da
Antonio
Bido
‐
1978)
7. “La
dama
rossa”
(liberamente
ispirata
a
“La
dama
rossa
uccide
sette
volte”
diretto
da
Emilio
P.
Miraglia
‐
1972)
8. “Il
ritorno
di
Evelyn”
(liberamente
ispirata
a
“La
dama
rossa
uccide
sette
volte”)
9. “Vergini
di
luce”
(liberamente
ispirata
a
“Picnic
ad
Hanging
Rock”
diretto
da
Peter
Weir
‐
1975)
10. “La
sposa
in
nero”
feat.
Maria
Vittoria
Alfieri
(liberamente
ispirata
a
“La
sposa
in
nero”
diretto
da
François
Truffaut
‐
1968)
11. “Un
giorno
disperato”
feat.
Max
Zanotti
(liberamente
ispirata
a
“Cosa
avete
fatto
a
Solange”
diretto
da
Massimo
Dallamano
‐
1972)
12. “Cosa
avete
fatto
a
Solange?”
(liberamente
ispirata
a
“Cosa
avete
fatto
a
Solange”)
13. “In
9
minuti
sei
morta”
(liberamente
ispirata
a
“Chi
l’ha
vista
morire?”
diretto
da
Aldo
Lado
‐
1972)
14. “Le
dive
cattive”
Madame
X
Alessandro
De
Benedetti:
voce
Sara
Bertagnolli:
chitarra
e
voce
Gianluca
Mancini:
tastiere,
sinth,
moog
Alberto
Fabris:
basso,
sinth
Hanno
partecipato
a
“Dive
Cattive”
Voce:
Maria
Vittoria
Alfieri,
Patrizia
Laquidara,
Max
Zanotti,
Bobby
Soul,
Tea
e
Lulù
Santini
Chitarra:
Alberto
Fabris,
Giannandrea
Forestieri,
Andrea
Rabufetti,
Massimo
Martini,
Vince
Baratta
Basso:
Andrea
Zuccotti,
Alberto
Fabris,
Marco
Torrese
Sitar:
Andrea
Rabufetti
Piano,
moog,
tastiere
e
xilofoni:
Gianluca
Mancini
Batteria:
Nik
Taccori
Percussioni:
Alberto
Fabbris
Viola,
violino:
Antonio
Leofreddi
Vibrafono:
Sebastiano
De
Gennaro
Sax
baritono,
sax
tenore,
clarinetto,
clarinetto
basso,
flauto:
Gilberto
Tarocco
Trombone:
Renato
Agliata
Tromba:
Simone
Broggi
Musica
di
Alessandro
De
Benedetti,
Andrea
Zuccotti,
Vins
Baratta,
eccetto
"La
morte
cammina
con
i
tacchi
alti"
(De
Benedetti/Marco
Torrese),
"La
sposa
in
nero",
"La
donna
tarantola",
"Cosa
avete
fatto
a
Solange"(
De
Benedetti/
Gianandrea
Forestieri)
e
"Paranormale"
(Gianluca
Mancini)
Testi
di
Alessandro
De
Benedetti,
eccetto
"Reazione
a
catena"
e
"La
decima
vittima"
(Tibe)
"Solange"
e
"Vergini
di
luce"
(De
Benedetti/Max
Zanotti)
"Un
giorno
disperato"(Max
Zanotti)
Produzione
artistica
e
arrangiamenti:
Gianluca
Mancini
e
Alberto
Fabris
Registrato
al
Mai
Tai
Studio
di
Milano
da
Gianluca
Mancini
Mixato
al
Mai
Tai
Studio
Milano
da
Gianluca
Mancini
e
Alberto
Fabris
Masterizzato
al
Massive
Arts
Studios
da
Alberto
Cutulo
Grafica:
Sanni
per
Rumore
Bianco
Foto:
Davide
Lovatti
Post
produzione:
Francesco
Licata,
Marco
Armienti,
Zoe
De
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Vins
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