Cronisti in classe, La Nazione 14
Transcript
Cronisti in classe, La Nazione 14
Per i" Ci"fit ca mpo m i" na t o lá ti corrono troppi pericoli Due ruote: tanti ragazzi mille incidenti LA BICI è uno dci mezzi più utilizzati dai cittadini di Pisa e in particolare dagli studenti di tutte le età. Anche nella nostra scuola i ragazzi usano frequentemente la bicicletta, che però sembra rivelarsi un mezzo piuttosto insidioso. Grazie a un nostro sondaggio, abbiamo registrato che circa il 48% dei ragazzi la usa almeno due volte a settimana, ma solamente il 30% usa le piste ciclabili, mentre il 29% ha avuto almeno un incidente tra gli 8 e i 12 anni, Un ragazzo ci racconta: <Ero in via Randaccio e, anche se avevo la precedenza, una macchina mi ha spinto sul marciapiede». Un altro dice di aver sbattuto contro un'auto mentre andava su una pista ciclabile vicino a scuola. GLI INCIDENTI sono dovuti, a volte, anche alla scarsa qualità delle piste ciclabili, che sono malmesse o terminano improvvisamente proprio in zone pericolose, come in via Garibaldi o davanti al Giardino Scotto. Le leggi italiane prevedono che le piste a una corsia misurino 1,5 m. a due corsie 2,5 m; per questo motivo, quando le piste sono ricavate daï marciapiedi, come in via S.Francesco, i pedoni restano con poco spazio e le invadono, anche se ciò può diventare un pericolo. Ecco cosa ci dice un ragazzo: «Ero su una pista ciclabile vicino alla scuola, quando a un certo punto mi sono scontrato con una signora che invece di stare nella corsia dei pedoni, camminava in quella delle bici,>. Insomma, una guerra tra poveri. Vuoi votare questa pagina con gli articoli e le foto realizzati dai ragazzi? Cucca su www.lanazione.it PROVATE ad ascoltare i ragazzi all'entrata e all'uscita da scuola, quanti raccontano di aver avuto o rischiato un incidente in bici? Secondo una nostra inchiesta, sono veramente tanti, anche se il Comune, per aumentare la sicurezza dei ciclisti, ha costruito parecchi chilometri di piste ciclabili. Ma la loro funzionalità, in molto casi, è scarsa: sono situate in posti non adeguati, si interrompono all'improvviso in luoghi pericolosi, non sono segnalate adeguatamente, costeggiano cancelli e garage da cui possono sbucare le auto; oppure sono usate per parcheggiare, o sono percorse da pedoni che non sanno di fare un'infrazione camminandoci. Invece le piste ciclabili sono la soluzione più sicura per chi va a lavorare o a fare commissioni senza dover ricorrere alle automobili e sono molto importanti anche per i ragazzi, sia nel tempo libero sia per andare a scuola, perché permettono loro di essere autonomi dai genitori e di sostituire il motorino con un mezzo meno pericoloso e inquinante. PEDONI STRIZ ZATI 8l tratto in via San Francesco nel mirino L'ASSESSORE David Gay ci ha comunicato l'impegno del Comune: «Pisa ha istituito un Ufficio Bici nel 2007 e poi una consulta della bicicletta nel 2008, affinché le decisioni sulle bici non vengano prese solo dal Comune. StiaIno investendo ogni anno una parte molto importante dei fondi a di- sposizione per la costruzione della rete ciclabile ed esiste un Piano della Mobilità ciclabile che seguiamo per cercare di chiudere i "buchi". Un progetto in conclusione è quello della pista Tirrenia-Calambrone e quello che collega il parcheggio di via Pratale con la chiesa di San Francesco». Ma pro- prio quest'ultima pista, che passa davanti alla scuola Damiano Chiesa, occupa la maggior parte del marciapiede e i pedoni dovrebbero camminare in fila indiana per non invaderla. Intervistando l'ispettore Massimo Conforti per avere informazioni sugli incidenti, abbiamo saputo che la Polizia Municipale ne registra circa 1100 in un anno che coinvolgono tutte le due ruote, le altre forze dell'ordine ne registrano altri 1500. E le principali vittime sono i ragazzi. Apprendiamo, inoltre, che i ciclisti, considerati anch'essi conducenti di veicoli, hanno il dovere di rispettare il codice della strada, altrimenti possono essere multati ma, se sono minorenni, le multe vengono fatte ai genitori. In conclusione. c'è l'impegno del Comune per ampliare e rendere più sicure le piste ciclabili, ma bisogna fare presto perché gli incidenti sono davvero troppi! Sarebbe opportuno impiegare maggiori risorse nel perfezionamento di quelle già esistenti e nella vigilanza affinché le norme che le regolano siano rispettate. LE CITTÀ CHE COMPETONO CON LUE NONOSTANTE I DISAGI. 14,3 KM DI PISTE GIA' ATTIVI TERRORE CICLABILE l.id"f7 v5kssCtïi.? {lti. Zsi í4l?lîr: ;SSiJkl L'ITALIA, paese di santi, poeti e navigatori, ma non di ciclisti. Anche se i possessori di biciclette sono tanti, la scarsità di piste ciclabili impedisce che questo sia un mezzo di trasporto sicuro e comune come in altri paesi europei, quali Germania e Olanda. Nei Paesi Bassi, ogni abitante percorre in media 1019km l'anno in bicicletta, mentre in Italia si sfiorano appena i 170 km; si contano più di 6000km di piste ciclabili, agibili e correttamente utilizzate, mentre in Italia ce ne sono meno di 1200km. Non a caso l'Olanda e nota come il Paese dove tutti vanno in bici, a cominciare dalla Regina: la rete di piste ciclabili è quasi tutta asfaltata e ricca di segnaletica ed Amsterdam è nota come la città più ciclabile del mondo. Dopo questo Paradiso M restrc l r ciclisti, torniamo in Italia: segnali incoraggianti arrivano da Milano, dove è stato attivato un servizio di "Bike sharing" cioè un noleggio di bici gestito dal Comune che consente di usarle a prezzi orari molto bassi o di effettuare un abbonamento annuo che permette in qualsiasi momento di ritirare una bici nei punti di raccolta. Inoltre, solo nel 2011, sono state costruite, solo nella provincia di Milano, 35km di piste ciclabili. MA ANCHE Pisa ha il suo primato: è disponibile dal 2010 una marcatura di riconoscimento contro i furti, che ha fatto della nostra città la prima in Toscana ad adottare un Registro delle Biciclette. Al momento le piste realizzate nell'area comunale raggiungono 14,3km, ma è già avviata la costruzione di ulteriori 34,3km, che farebbero di Pisa l'Amsterdam italiana. 7tsx,-Ftrz;Za , én.z de?, c:xrssp6rss? a%:; di ^3 rzai"s- stefbr r. , l,er-.^ars«!s .faceIstn , 1,3rniffi, r;lt8ara, íl;.tr s:z±, Keg<"zsa O±znt4tïE«,z, rl sito organizzato da La Nazione e stata real.izzafxt dalla Ilì 5CM53.a t,ECdaa l',bYr}'3-is,rf, Abata. Stacopo, tactgïlerì 7✓Pauräzio , Eastt"stta s2ìeab.ìc3,. i;;,°zrty, Mírl;t=ty., Casaarcx Bianca, t;,,5,2 Oorr"sas Memeitìna, Firettta Giuseppe, tik4í9ktia^.UCDäìGaal3a, 1.;,3¢.t3r,„h, Ma..3„aas, Masoffi Nàcota, Flertiraj Vcasje.gss, F9ey p'setro, M.xayWp,z§.ì Mstttetcr, MW,.,t.stï r` nw'scx, N t;b.t-' ra, Salvatoti Sara, Sommaii G'sacotno, Vaesnrszæi T+3tstata3c, Va.ScetE i'r,tïG".t.srh✓ , (en-,• marce , Giovanna Soldi docesita*tuterr, EnriWa ",>/atlä iìrlgea;zzs sr,r's,a<s ïc ,