Multiple 3 - Fidal Lombardia
Transcript
Multiple 3 - Fidal Lombardia
MULTIPLE LOMBARDIA 2010 N°3 COMUNICATI – CURIOSITA’- DOCUMENTI DEL SETTORE PROVE MULTIPLE LOMBARDO 1 ANDANDO AVANTI TROVERETE: RADUNO ESTIVO PROVE MULTIPLE pag. 3 CLASSIFICA “GRAN PRIX DI PROVE MULTIPLE” pag. 14 FINALE C.d.S. DI PROVE MULTIPLE pag. 16 UNO SGUARDO ALLA CATEGORIA CADETTI/E pag. 18 CONTRIBUTO TECNICO: pag. 19 “Allenamento della forza nei bambini e nei giovani” Di Renato Manno e Riccardo Di Giminiani Per quanto scritto devo ringraziare: Giorgio Bruno (G.G.G.) Federico Nettuno Anna Radaelli 2 Raduno Estivo Ponte in Valtellina: Lunedì 12 luglio Venerdì 16 luglio LUNEDI POMERIGGIO Arrivo e sistemazione; presentazione del raduno, proposte di lavoro, analisi delle cond. fisiche MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI MATTINO Ostacoli (tecnica del pass.) Lavoro di frequenza su ostacoli a 4 m (anche bassi) Tecnica di salto in lungo MATTINO MATTINO MATTINO Potenziamento in sabbia (piedi, caviglie..) Riscaldamento per lavoro aerobico su ritmica 800/1000 Ostacoli: frequenza Alto: tecnica della rincorsa, salti da 6 appoggi per maschi Peso: tecnica di lancio da fermo e con traslocazione per femmine Andature della marcia, riscaldamento specifico su 1000 m. Policoncorrenza: maschi POMERIGGIO POMERIGGIO POMERIGGIO RIPOSO Velocità: frequenza e ampiezza della corsa con listelli e fotocell. PARTENZA POMERIGGIO Femmine: salto in alto, poi peso. Maschi: salto con l’asta; esercizi introduttivi e fondamentali del salto Alto e giavellotto: femmine 1° ALLENAMENTO Andature della corsa (dal facile al difficile) Giavellotto (andature generali e specifiche) 3 DETTAGLI: Lunedì pomeriggio: - Corsa nel parco - Riscaldamento generico con andature della corsa - Lavoro dei piedi (caviglie) con listelli a 1 m (dal facile al difficile) Giavellotto: Riscaldamento (andature per il giavellotto), movimenti di mobilità delle spalle con palle leggere e giavellotto, andature su prato con attrezzo. (vedi filmato). Lanciare con passo impulso (maschi): consegne, arrivare inclinato, piede davanti, al suolo, mano lanciante lontano dietro + orientamento dei piedi + avanzato del bacino e della spalla. Femmine: lavoro di stabilizzazione per una posizione corretta di lancio utilizzando funicelle ed elastici. Per tutti: lavoro allontanamento piede anteriore / mano lanciante (messa in tensione delle spalle) su listelli. Martedì mattino: Riscaldamento guidato con esercitazioni con la funicella (dal facile al difficile). Mobilità generale e specifica per busto e bacino (a terra, a muro, slanci). Ostacoli (uomini 17 piedi, circa 4.30, hs 84; donne 15 piedi, circa 3.80, hs 76 cm): passaggi 1°/2° gamba camminando, a passo saltellato, a skip, passo e stacco, di corsa laterali e centrali (ricerca ossessiva della solidità dell’appoggio, in uscita dall’ostacolo, piede sotto il bacino e un attacco alto a ginocchio piegato). Con il lavoro di passaggio centrale a distanza di 4 m si privilegia il lavoro di rapidità (vale quanto detto sopra). Ostacoli (uomini circa 9 m; donne circa 8 m): passaggio centrale rapido con 5 passi. Ostacoli over (uomini circa 9 m; donne circa 8 m): passo saltellato. Ostacoli over (uomini circa 9 m; donne circa 8 m): 3 passi e stacco Martedì pomeriggio: Riscaldamento con corsa e andature su percorso triangolare di circa 20 m per lato (vedi filmato). Salto in alto poi lancio del peso per le ragazze. Riscaldamento alto: individuale, poi su tappeto (acrobatica, salti frontali, salti a forbice). Salto in alto, andature, in cerchio, corsa in cerchio senza ostacoli (dal pinocchio alla corsa balzata, appoggio dei piedi a piatto e in rullata dall’alto verso il basso, da avanti verso dietro cercando di avanzare su una sola linea). Salti da azione di corsa in curva, variazione del Ø e della velocità. Intenzione: mantenere l'inclinazione laterale, passare allo stacco sul piede di appoggio e cercare di ricadere lontano. Salti da 4 appoggi, con listelli. 5 Riscaldamento peso: posizione di profilo, bacino al di sopra del piede posteriore, sentire il movimento e partire dal basso per lanciare. Lanci da fermo Maschi, salto con l’asta: - Presentazione della specialità - Andature con asta inclinata (apprendimento della postura corretta) - Salti in sabbia: da un rialzo con 1 e 2 appoggi; con 1, 2, 3 appoggi e asta già presentata sopra il capo; con 4 appoggi e presentazione dell’asta sul secondo appoggio; con 6 appoggi e presentazione dell’asta sul quarto appoggio - Salti in pedana: con 6 appoggi e presentazione sul quarto appoggio; introduzione al valicamento; simulazione di gara con 6 appoggi ed asta rigida (migliore misura 3 m). Mercoledì mattino Esercitazioni di potenziamento piedi e caviglie in sabbia: Propriocettività in sabbia - Da fermo su una sola gamba, modificando la posizione delle braccia anche ad occhi chiusi - Saltelli a un solo piede con arresto e tenuta dell’equilibrio - Saltelli da destro a sinistra frontali e laterali, tenuta ginocchio libero alto in equilibrio - Skip frontali e laterali con arresto e tenuta dell’equilibrio Tutte queste esercitazioni si possono eseguire nelle tre direzioni: avanti, di lato, indietro. Mobilità e potenziamento piedi e caviglie: - Rullata in sabbia aumentando sempre più il ritmo per arrivare a una rullata sbloccata e salita del tallone - Andature della marcia in sabbia - Camminata sulle punte e sui talloni - Passo spinta, camminando, aumentando sempre più il ritmo dell’esercizio, con appoggio piedi a piatto - Tergicristallo a due piedi 6 - Camminata trascinando i piedi e scavando solchi nella sabbia con adduzione del piede in uscita. - Saltelli frontali in rullata (alti/bassi, 1 piede, piedi pari) - Saltelli piedi pari chiuso/aperto avanti/indietro Potenza aerobica: Ragazze: 1x (200+400) rec.1’/5’ 1x (300+300) rec. 1’ ritmo a 2’30”/800. Maschi: 1x (100+200+500) rec.1’/5’ 1x (400+300+100) rec.1’ rit.3’/1000. Tempi indicativi 17”5/18”5 per 100 metri. MAZZINI COMI GUERRINI GEREVINI BRUNO FUSARO BOERCHI RAMAGLIA DI PRIMA GHIRARDELLI DELL’ACQUA SCHEMBRI PETAZZI PINZIN 200 37”50 37”50 37”50 37”50 38”40 38”40 38”40 100 17”50 17”50 17”50 17”50 17”50 17”50 17”50 400 1’16”00 1’16”00 1’16”00 1’16”00 1’17”50 --1’17”50 200 34”05 34”05 34”05 35”00 35”50 36”20 36”20 500 1’24”70 1’24”20 1’25”30 1’25”50 1’26”20 1’31”50 1’29”90 300 55”00 55”00 55”00 --58”00 --58”00 400 1’06”01 1’07”50 1’08”09 1’14”20 1’15”70 1’20”60 1’20”60 300 57”00 57”00 57”00 --59”00 --59”00 300 51”20 --53”10 54”10 59”80 1’05”50 1’05”60 100 12”60 --14”20 14”20 14”20 14”20 14”20 Mercoledì pomeriggio libero Giovedì mattino Riscaldamento generale con funicelle. Ostacoli: riscaldamento individuale, mobilità a muro. Esercitazioni su ostacoli: passaggi laterali di prima e seconda gamba con hs vicini (1 m), centrali con le stesse caratteristiche. Passaggi centrali con un passo (3,5 m tra gli hs). Rapidità: 6hs a 7,00/7,60 m partenza a 10/11 m, passaggio centrale e rilevamento del tempo. 7 COMI COMI PETAZZI PETAZZI BOERCHI BOERCHI DI PRIMA DI PRIMA GUERRINI GUERRINI SCHEMBRI SCHEMBRI FUSARO MAZZINI MAZZINI BRUNO GHIRARDELLI RAMAGLIA RAMAGLIA DELL’ACQUA DELL’ACQUA I hs 2.21 2.27 2.30 2.14 2.21 2.14 2.21 2.14 2.30 2.21 2.05 2.08 2.14 2.08 2.08 2.34 2.02 2.11 1.99 2.05 2.02 II hs 3.49 3.49 3.43 3.30 3.46 3.40 3.43 3.40 3.62 3.49 3.27 3.34 3.43 3.24 3.24 3.43 3.14 3.24 3.11 3.27 3.24 III hs 4.65 4.58 4.52 4.43 4.55 4.58 4.58 4.55 4.84 4.65 4.40 4.49 4.65 4.30 4.30 4.68 4.27 4.30 4.27 4.40 4.34 IV hs 5.68 5.74 5.65 5.58 5.65 5.74 5.74 5.78 6.08 5.84 5.55 5.65 5.81 5.34 5.40 5.81 5.37 5.55 5.43 5.62 5.49 V hs 6.90 6.87 6.84 6.65 6.84 6.90 6.96 6.93 7.30 7.02 6.74 6.78 6.99 6.37 6.37 6.99 6.52 6.68 6.55 6.81 6.65 VI hs 8.11 8.02 7.90 7.81 8.05 8.08 8.14 8.11 8.52 8.34 7.93 7.96 8.21 7.43 7.46 8.14 --7.81 7.71 7.78 7.84 Per i maschi, salto in alto: salti dorsali da fermo da piano rialzato, salti in sforbiciata, corsa in cerchio, tecnica d’impostazione dello stacco con rincorse da 4 appoggi con un hop successivo (stacco di sx: dx, sx, sx, dx-sx). Per le ragazze, getto del peso: esercizi per la sensibilizzazione dell’arto dx: camminata in accosciata indietro e successivo lancio, saltelli sull’arto dx e successivo lancio senza appoggiare il sx, idem ma appoggiando il sx, lanci da fermo, lanci con traslocazione partendo con il sx avanti, lanci con traslocazione normale. 8 altezza DELL’ACQUA PETAZZI DI PRIMA SCHEMBRI RAMAGLIA GHIRARDELLI BOERCHI FUSARO COMI BRUNO MAZZINI GEREVINI GUERRINI 1.85 1.86 1.84 1.80 1.78 1.82 1.64.5 1.67 1.68.5 1.67 1.78 1.68 1.79 57 56 Schembri 53 45 Petazzi 49 Dell'acqua 47 Gerevini 2.45 60 – 24,50% 2.46.5 60.5 – 24,54% 2.42 58 – 23,96% 2.45 65 – 26,56% 2.41 63 – 26,14% 2.47 65 – 26,31% 2.19 55.5 – 25,34% 2.22 55 – 24,77% 2.16 47.5 – 21,99% 215.5 48.5 – 22,50% 2.32 54 – 23,27% 2.15 47 – 21,86% 2.20 41 - 18,63% 182 Maschi: 178 65 180 58 Salto da fermo e con aiuto braccia 184 60,5 186 60 41 34 47 40 Mazzini 4654 Bruno 48,5 43 Comi 47,5 41,5 Fusaro 4755 Boerchi 47 – 20,26% 49 – 20,85% 45 – 19,65% 53 – 22,74% 56 – 23,93% 57 – 23,85% 44.5 – 21,39% 47 – 22,96% 41.5 – 19,76% 43 – 20, 47% 46 – 20,53% 40 – 19,23% 34 – 15,96% 63 Ramaglia Guerrini 2.32 2.35 2.29 2.33 2.34 2.39 2.08 2.14 2.10 2.10 2.24 2.08 2.13 salto da f. con b. 65 Ghirardelli Di Prima salto da fermo 55,5 44,5 185 169 168 Femmine: 178 167 168 167 164 9 Giovedì pomeriggio Velocità: riscaldamento individuale, andature generali e specifiche della corsa (dal passo saltellato alla corsa balzata). Ritmica della corsa con fotocellule e listelli; 20 + 30. Fotocellule poste dopo 20 m di corsa per un successivo lanciato di 20/30 m, al m 21 si dispone il primo listello per un intercalare di m 2.25 fino all’arrivo. Dopo ogni ripetuta, si accorcia la distanza tra i listelli fino ad arrivare a una distanza che evidenzi la massima frequenza della corsa (2.25/2.15/2.05/1.95/1,85/1,75/1.65…). 2.25 2.15 2.05 DELL’ACQUA PETAZZI DI PRIMA SCHEMBRI RAMAGLIA GHIRARDELLI BOERCHI FUSARO COMI BRUNO MAZZINI GEREVINI GUERRINI 12.5p-2”81-3”62-6”43 13.75p-2”74-3”44-6”18 13p-3”05-3”76-6”81 15.5p-2”93-3”62-6”55 13.75p-2”81-3”33-6”14 13.5p-2”93-3”56-6”49 13.75-3”14-4”20-7”34 14p-2”81-3”71-6”52 13.75p-3”14-4”10-7”24 14p-3”24-4”13-7”37 14p-3”27-3”84-7”11 14p-3”14-3”91-7”05 13.75p-3”21-4”25-7”46 14.25p-2”90-3”50-6”40 13-p-2”71-3”47-6”18 14.25p-3”05-3”82-6”87 14p-2”87-3”59-6”46 13.5p-2”81-3”27-6”08 13.75p-2”90-3”50-6”40 14.25p-3”11-3”91-7”02 15.5p-2”81-3”74-6”55 15-p-3”16-4”06-7”24 13.5p-3”08-3”94-7”02 14p-3”18-3”72-6”90 15.5p-3”34-3”87-7”21 14.5p-3”34-4”15-7”49 14.75p-2”90-3”50-6”40 14.5p-2”87-3”56-6”43 14.5p-3”11-3”76-6”87 14p-2”87-3”56-6”43 15-p-2”87-3”31-6”18 14+p-2”87-3”53-6”40 14.75p-3”05-3”94-6”99 16!p-2”81-3”81-6”62 16p-3”14-4”07-7”21 14.5p-3”11-3”85-6”96 14.75-3”11-3”63-6”74 15p-3”34-3”93-7”27 15p.-3”34-4”15-7”49 GEREVINI GUERRINI 15.25p-3”24-3”94-7”18 15p-3”21-4”22-7”43 16-p-3”24-4”00-7”24 16-p-3”18-4”25-7”43 16.5p-3”27-4”10-7”37 17-p-3”21-4”44-7”65 1.95 DELL’ACQUA PETAZZI DI PRIMA SCHEMBRI RAMAGLIA GHIRARDELLI BOERCHI FUSARO COMI BRUNO MAZZINI 15.25p-2”93-3”56-6”49 14.25p-2”81-3”49-6”30 15p-3”08-3”88-6”96 14.25p-2”99-3”66-6”65 15p-2”87-3”40-6”27 14p-2”90-3”50-6”40 15.5p-3”11-3”88-6”99 --15.5p-3”21-3”84-7”05 15.5p-3”18-3”93-7”11 15.5p-3”08-3”79-6”87 1.85 16-p-3”08-3”73-6”81 16.25p-2”84-3”62-6”46 15.75p-2”99-4”00-6”99 16-p-2”81-3”71-6”52 16-p-2”90-3”31-6”21 14.5p-2”84-3”76-6”40 15.75p-3”02-3”82-6”84 --16-p-3”14-4”00-7”14 16-p-3”08-3”88-6”96 16-p-3”08-3”73-6”81 1.75 15.5p-2”99-3”79-6”78 17p-2”87-3”71-6”58 15.5p-3”08-4”06-7”14 17p-3”02-3”82-6”84 17.25p-2”81-3”40-6”21 15p-2”81-3”59-6”40 16.75-3”02-4”09-7”11 17.25p-2”84-3”84-6”68 16.75p-3”18-3”96”-7”14 16.5p-3”08-3”94-7”02 16.75p-2”99-3”72-6”71 10 Venerdì mattina Riscaldamento con andature della marcia guidato dal Responsabile tecnico della Marcia Pietro Pastorini; alcuni allunghi. 4 minuti di corsa in progressione controllando la distanza percorsa. GEREVINI GUERINI MAZZINI FUSARO BOERCHI BRUNO 1030 m 1010 m 930 m 930 m 930 m 930 m RAMAGLIA DELL’ACQUA GHIRARDELLI DI PRIMA SCHEMBRI PETAZZI 1300 m 1250 m 1220 m 1185 m 1160 m 1130 m POLICONCORRENZA l. frontale RAMAGLIA GHIRARDELLI PETAZZI DI PRIMA DELL’ACQUA SCHEMBRI 2 kg 20.45 16.71 19.37 16.20 17.02 15.17 3 kg 16.96 13.00 15.32 12.30 13.71 13.23 4 kg 14.24 11.79 14.40 12.12 12.20 11.32 5 kg 12.52 11.80 11.73 11.00 10.82 10.08 6 kg 11.27 9.40 10.51 9.87 9.44 9.10 l. dorsale RAMAGLIA GHIRARDELLI PETAZZI DI PRIMA DELL’ACQUA SCHEMBRI 2 kg 20.21 19.89 21.07 16.37 16.78 17.97 3 kg 17.42 14.49 15.75 12.20 14.09 13.49 4 kg 15.13 12.81 13.39 12.30 11.40 11.43 5 kg 13.37 10.70 11.29 10.45 9.90 10.24 6 kg 12.04 10.10 8.69 5.66 10.02 8.75 11 Lancio dor s ale A ndrea A lessio 25 20 15 10 5 1 2 3 4 5 6 7 Grafico lancio dorsale di Ramaglia Andrea e Schembri Alessio Femmine: acrobatica sul materassone, andature in cerchio, salti in sforbiciata. Controllo rincorsa e salti da rincorsa completa. Giavellotto: riscaldamento con lanci continui su prati frontali e sfilati; in pedana: esercitazioni per il passo impulso e lanci da 4-6 appoggi. Erano presenti al raduno: Boerchi Giulia, Bruno Malica, Comi Francesca, Dell’acqua Luca, Di Prima Matteo, Fusaro Alessandra, Gerevini Sveva, Ghirardelli Nicola, Guerrini Sofia, Mazzini Eva, Petazzi Andrea, Ramaglia Andrea, Schembri Alessio. 12 Settore prove multiple tecnici presenti: Graziano Camellini Federico Nettuno Anna Radaelli 13 GRAND PRIX LOMBARDIA DI PROVE MULTIPLE 2010 Categoria ALLIEVE Piaz 1 Atleta MAZZINI EVA An 93 2 CANALI CHIARA 94 3 COMI FRANCESCA 94 Società ATL.LECCO-COLOMBO COSTRUZ. ATL.LECCO-COLOMBO COSTRUZ. ATL.LECCO-COLOMBO COSTRUZ. 10.4.10 Besana Brianza punti 1750 19.5.10 Saronno 05/06.6.10 Lecco 05.9.10 Lodi Totale Punti punti punti 3982 punti 2144 7876 1334 1280 3144 1634 7392 3497 1831 6972 1644 Categoria ALLIEVI Piaz Atleta 10.4.10 19.5.10 05/06.6.10 05.9.10 Totale Besana Brianza punti Saronno Lecco Lodi Punti punti punti punti An Società P.P. BUSTESE ATL. MONDO N.ATL. FANFULLA LODIGIANI ATL.CENTO TORRI PAVIA ATL. CAIRATESE 2146 2449 4834 2087 2149 4348 2087 2180 4243 2158 4399 1728 8285 ATL.LECCOCOLOMBO COSTRUZ. ATL. CAIRATESE 1350 4406 1320 7076 1839 3347 1438 6624 ATL.LECCOCOLOMBO COSTRUZ. 1628 1612 3078 1 RAMAGLIA ANDREA 94 2 BAGNOLO UMBERTO 94 3 SINIGAGLIA FEDERICO 94 4 MILANI MASSIMILIANO 93 5 VALLI CORRADO 93 6 PALADINO BORIS 93 7 BARONE NATAN 94 9429 2169 8666 8510 6318 Categoria JUNIORES FEMMINILE Nessuna vincitrice - nessuna atleta ha conseguito il punteggio da Regolamento 14 Categoria JUNIORES MASCHILI Nessun vincitore - nessun atleta ha conseguito il punteggio da Regolamento Categoria PROMESSE/SENIORES FEMMINILI Nessuna vincitrice - nessuna atleta ha conseguito il punteggio da Regolamento Categoria PROMESSE/SENIORES MASCHILI Piaz Atleta An Società ATL. CENTO TORRI PAVIA ATL. LECCO COLOMBO COSTRZ: N.ATL. FANFULLA LODIGIANA N.ATL. FANFULLA LODIGIANA GINN.MONZESE FORTI E LIBERI 1 RIBOLZI MARCO 89 2 CAIROLI SIMONE 90 3 SIMIONATO GIANLUCA 90 4 SANFRATELLO IVAN 79 5 GUMIERATO MAURO 83 10.4.10 24/25.4.10 19.5.10 05.9.10 Totale Besana Brianza punti Chiari Saronno Lodi Punti punti punti punti 2541 6391 2754 2683 6237 2634 2433 11554 2534 6270 2056 2409 11213 2441 5789 2312 10542 1982 5319 2095 9550 2136 11686 Regolamento Gran Prix (estratto) Classifica Individuale Finale del Grand Prix Per essere classificati nel Grand Prix di Prove Multiple è necessario conseguire un punteggio ottenuto sommando 2 prove del Grand Prix più il Campionato Regionale Individuale 15 Una bella analisi fatta da Federico Nettuno sulla finale dei C.d.S. di Società di prove multiple svoltasi a Novara nel Settembre scorso. FINALE DI SOCIETA’ – NOVARA 2010 L’ultimo atto della stagione, per gli specialisti delle prove multiple è, come accade da parecchi anni, rappresentato dalla finale dei CDS di prove multiple. Quest’anno è toccato alla FIDAL PIEMONTE organizzare la manifestazione e la scelta è caduta su Novara, città “amica” del settore. Anche se il manto della pista, a giudizio degli atleti, non era in ottime condizioni, gli organizzatori hanno allestito la manifestazione in modo egregio e questo ha consentito, grazie anche a due bellissime giornate dal punto di vista atmosferico, il raggiungimento di buone prestazioni. Partiamo dalle categorie giovanili, dove nella categoria allievi è continuato il duello tra Alessandro Grande (Riccardi) e Alessandro Rigamonti (Atl. Lecco); duello iniziato fin dai campionati italiani indoor di fine gennaio, passato dai campionati italiani individuali di Biella e concluso qui a Novara con la vittoria di Grande con un punteggio ancora una volta superiore ai 5000 punti (5189 punti). Da questi due ragazzi, il settore multiple lombardo si aspetta ottimi risultati già a partire dal prossimo anno con il loro esordio nella categoria juniores. A livello di squadre è stato un podio tutto Lombardo con l’Atletica Lecco al primo posto seguita dalla Riccardi di Milano e la piacevolissima sorpresa della Pro Patria Bustese al terzo posto. Nella categoria Allieve il regolamento che prevede la classifica finale basata su due soli punteggi, ha di certo favorito la compagine di Salerno che schierava la fortissima Daria Derkach, la quale è riuscita a rifilare alla seconda la bellezza di 900 punti circa. Dunque dopo il primo posto dell’Atl. Vis Nova di Salerno, per quanto riguarda le squadre lombarde troviamo l’Atl. Lecco al quarto posto, l’Atl. Varese al quinto e l’Atl. Cairatese al sesto. Pertanto anche tra le ragazze ben 3 squadre di ottimo livello presenti nella finale. A livello individuale troviamo Alessandra Fusaro (Varese) al settimo posto con 3852 punti seguita da Eva Mazzini (Lecco) con 3819 punti. L’atletica lombarda dunque è stata protagonista a livello giovanile con tante squadre di ottimo livello e con delle buonissime individualità su cui poter contare per il raggiungimento di risultati di valore anche nelle successive categorie. 16 Anche nel settore assoluto la Lombardia non è certo rimasta a guardare ma anzi si è dimostrata ancora una volta la regione più rappresentata. Per quanto riguarda i maschi l’Atl. Cento Torri Pavia si è classificata al secondo posto, la Forti e Liberi di Monza al quarto e la Fanfulla di Lodi al quinto posto. Dopo tanti anni di dominio da parte dei Carabinieri il titolo assoluto è andato meritatamente al S.V. Lana Raika, società non militare, che da anni porta avanti con successo il discorso delle prove multiple in Italia. A livello individuale la vittoria è andata al lombardo Mottadelli Paolo (Pavia) con l’ottimo score finale di 7058 punti seguito dai due portacolori del Lana, cioè Lanthaler con 6859 punti e Gallizio 6701 punti. Nelle prime posizioni troviamo anche i Lombardi Combi (Forti e Liberi Monza con 6606 punti), Ribolzi (Cento Totti Pavia con 6498 punti) e Simionato (Fanfulla Lodi con 6418 punti). Tra le donne successo delle Fiamme Azzurre in cui milita la lombarda Elisa Bettini, e ottimo terzo posto per l’Atl. Varese seguite dall’Atl. Lecco. A livello individuale il successo è andato a Elisa Trevisan (Fiamme Azzurre) con 5332 punti seguita da Laura Rendina (GS Valsugana Trentino) con 5283 punti e terza la lombarda Elisa Bettini (Fiamme Azzurre) con 5221 punti. La prima delle lombarde militanti in una società civile è stata la juniores Sara Bianchi Bazzi dell’atletica Lecco, che si divide con successo tra salto in lungo e prove multiple, settima con 4553 punti. Per quanto riguarda il movimento lombardo delle prove multiple è da sottolineare ancora una volta la massiccia presenza nelle varie finali: - Atletica Varese: squadra allieve e assoluto femminile - Atletica Lecco: squadra allieve, allievi e assoluto femminile - Pro Patria Bustese: squadra allievi - Atletica Cairatese: squadra allieve - Atletica Fanfulla Lodi: squadra assoluta maschile - Atletica Cento Torri Pavia: squadra assoluta maschile - Forti e Liberi Monza: squadra assoluta maschile - Atletica Riccardi Milano: squadra allievi Presenza non solo numerica ma anche di alto livello qualitativo visti gli innumerevoli podi conquistati sia a livello di squadra che individuale. Questi risultati non sono casuali, ma sono frutto sia di una tradizione lombarda nelle prove multiple sia di una particolare attenzione del settore tecnico Fidal Lombardia verso la specialità e questo è testimoniato dai numerosi raduni riservati alle categorie cadetti/e e allievi/e e dalla nuova manifestazione “gran prix di prove multiple” attuata in questa stagione che ha riscosso un notevole successo dagli atleti multipli ma non solo. Dal campo di Novara si è dunque conclusa la lunga stagione delle prove multiple e adesso non resta che ritornare ad allenarsi per iniziare il nuovo anno mantenendo sempre quell’entusiasmo che contraddistingue la grande famiglia dei multiplisti. Federico Nettuno 17 LE PROVE MULTIPLE A CLES: UNO SGUARDO ALLA CATEGORIA CADETTI/E Quando la delegazione Lombarda è arrivata a Cles, quest’anno più ancora degli anni precedenti, ha dato dimostrazione di quale sia il movimento sportivo giovanile Lombardo. Non che ve ne fosse bisogno, ma ancora una volta una vittoria l’aveva già ottenuta nei confronti delle altre delegazioni e gli oltre cento atleti iscritti ne erano la conferma. A quel punto era necessario attuare il piano “B”. Per confermare non solo la bontà del movimento regionale ma per valutarne anche la qualità occorreva provare a vincere. Così è stato, ma non è stata una passeggiata, gli amici del Veneto hanno sempre ribattuto punto su punto, gara dopo gara, e il punteggio finale ne è la dimostrazione: Lombardia 558, Veneto 550,5. (Medagliere Veneto:10 ori 4 argento 2 bronzo. Lombardia: 5 ori 10 argento 8 bronzi) Tra le vittorie e quindi i pieni punteggi alla classifica finale, il Veneto ha portato sul gradino più alto del podio i due atleti delle prove multiple, Federica Gaspari che ha preso la funivia per la cima del podio con 4036 punti e subito dopo la stessa strada è stata percorsa da Alessandro Cecchin splendido primo con 3733 punti. I nostri atleti/e, i nostri splendidi atletini, hanno trovato il podio occupato, ma dopo una prova ad inseguimento durata due giorni (così si potrebbe definire una gara, partita con il piede sbagliato), Simone Fassina è riuscito a risalire fino al secondo posto spinto non solo dalla necessità di recuperare i punti lasciati sulla pista ma, da due dei suoi sei compagni di squadra che lo incalzavano a pochi punti di distanza. Il quarto posto per Andrea Petazzi ed il quinto posto per Luca Dell’acqua hanno completato il podio che anche in questa gara ha visto protagonisti i ragazzi Lombardi. Nella gara delle cadette la nostra portacolori è incappata in una giornata negativa: Giada Ferrari è rimasta lontana dal proprio punteggio totale e Giulia Sportoletti che, pur non trovandosi in ottime condizioni fisiche (non ha partecipato al Campionato Regionale per la stessa ragione), ha provato ad insidiare le più forti, le quali non ne hanno voluto sapere. Per lei quindi un quinto posto che fa un po’ a pugni con il suo personale ma che permetterà a lei, come a propri compagni di viaggio, il prossimo anno di affrontare da protagonisti questa splendida Gara. 18 Il Punto Tecnico di questo Notiziario è un’analisi a 360° sul lavoro di Forza per i giovani Sviluppato da Renato Manno e Riccardo di Giminiani e apparso su Atletica Studi nel 2003 ALLENAMENTO DELLA FORZA NEI BAMBINI E NEI GIOVANI Appunti da atletica studi 3/4 2003 – Renato Manno e Riccardo Di Giminiani La Forza esplosiva e la Forza massima aumentano notevolmente a 13/14 anni (fase prepuberale) nei maschi e più lentamente nelle femmine in base alla differente produzione di ormoni gonoidei (testosterone nei maschi ed estrogeni nelle femmine). Da tenere in considerazione non è solo la maturazione endocrina ma anche quella neurologica. Allenabilità nella Forza giovanile Vari studi affermano che programmi d’allenamento con sovraccarichi per 12 settimane producono incremento della Forza, della flessibilità ed hanno un bassissimo rischio d’infortuni. Ma è sempre bene tener presente che l’incremento di Forza è dovuto anche al - miglioramento della coordinazione - aumento dell’attivazione delle UM Programma di Forza giovanile Secondo Kraemer e Fleck 1993. Età (anni) 8-12 12-14 14-16 Attività Salti e lanci F esplosiva F max progressivamente Miglioramento Coordinazione Testosterone 19 Metodi - resistenza elevata - resistenza medio bassa a esaurimento - resistenza varia alla massima velocità Mezzi di allenamento per una multilateralità generale e allenamento specifico. - varie posizioni e movimenti dosando l’intensità - vari tipi di sovraccarico - uso della Forza di gravità e della Forza d’inerzia esempio: - sprint sul piano ed in salita - policoncorrenza a due braccia - policoncorrenza a un braccio - es. di corsa e di balzo - es. di corsa prolungata (moderato accumulo di lattato) - es. con sovraccarico pari a una percentuale del 40/60% PC come esempio dei 14-16enni. - tecniche Valutazione della F - capacità di salto: con l’ergojump di Bosco misura della potenza in watt (CMJ e SJ) - Sargent test: da 1/2 squat toccare in alto - Abalakov test: da 1/2 squat con rotella metrica - Salto in lungo da fermo - Lancio dorsale pallone (peso) 3 kg. 20 Analisi dell’articolo: (a cura di Graziano Camellini) L’allenamento della forza nei giovani è uno dei temi centrali dell’attività fisica giovanile. Per molti anni, l’uso di resistenze nel processo di allenamento di prepuberi e adolescenti atte a incrementare la forza, è stato altamente controverso. Ragazzi di entrambi i sessi erano dissuasi dall’utilizzare pesi liberi per timore che questi potessero provocare danni all’apparato locomotore e interrompere prematuramente il processo di crescita. Inoltre molti scienziati specularono che l’allenamento di forza avrebbe prodotto scarsi effetti nei muscoli dei prepuberi maschi poiché il livello circolante di androgeni era ancora molto basso. .. Comunque, diversi studi sull’allenamento della forza sono stati condotti nei prepuberi e negli adolescenti. Da questi studi, Kraemer e Fleck hanno dedotto che il rischio d’infortuni è molto basso. Infatti, l’allenamento di forza dovrebbe contribuire a prevenire il rischio d’infortuni, ad esempio, potenziando i muscoli che attraversano le articolazioni rendendole stabili. Tuttavia un approccio conservativo è raccomandato nella prescrizione degli esercizi di forza per i ragazzi, particolarmente per i preadolescenti. L’incremento della forza ricorre a mezzi di allenamento come i sovraccarichi, i salti, i salti in basso che obbligano l’apparato locomotore a forti oscillazioni. Sviluppo ontogenetico della forza Le capacità di forza sono poco sviluppate nella prima infanzia, infatti, le esercitazioni ludiche, specialmente quelle in cui si richiedono livelli elevati di forza, sono fortemente limitate. Con il progredire dell’età lo sviluppo della forza migliora relativamente poco ed è in relazione con le sollecitazioni indotte dalle attività ludiche praticate. Infatti, fino all’età di 7-8 anni mancano attività motorie in cui si richiedono livelli elevati di forza. Dagli 8 ai 12-13 anni l’incremento della forza, nelle diverse espressioni, evidenzia un andamento lineare e costante. In coincidenza con l’inizio della fase puberale si riscontrano eccezionali cambiamenti della forza in tutte le sue espressioni riflettendo le drastiche modificazioni ormonali che sopraggiungono in questo periodo. 21 … Nella fase puberale, il drastico aumento del Testosterone nei maschi, oltre ad indurre una forte caratterizzazione del sesso, coincide con il notevole incremento della forza esplosiva che proprio in quel periodo raggiunge il suo massimo sviluppo. 22 … Mero e coll. hanno investigato sulla capacità di prestazione di giovani atleti (12 anni) e sulle modificazioni ormonali (testosterone, ormone della crescita e cortisolo) durante un periodo di allenamento di un anno. Come risultato del processo di allenamento, nel gruppo sperimentale si è registrato un incremento statisticamente significativo nella concentrazione sierica di Testosterone, nella velocità di sprint, nella resistenza alla forza veloce e nella capacità anaerobica. Particolarmente, negli ultimi sei mesi di allenamento è emersa una correlazione positiva tra le variazioni relative di testosterone, rapporto testosterone/cortisolo, ormone della crescita e le variazioni nella velocità di sprint e nella forza massimale isometrica, mentre nel gruppo di controllo sia le modificazioni ormonali sia la capacità di prestazione hanno evidenziato un leggero incremento dovuto al normale processo di crescita. … Brooks & Fahey hanno anche osservato che il grado di sviluppo della capacità di prestazione del muscolo dipende dalla relativa maturazione del sistema nervoso. Livelli elevati di forza, potenza e abilità sono impossibili se il ragazzo non ha raggiunto la maturità neurale. La mielinizzazione di molti nervi motori è incompleta fino alla maturazione sessuale, di conseguenza il controllo della funzione del muscolo appare limitato prima della pubertà. Probabilmente, l’incremento di forza in pubertà è dovuto a un’interrelazione tra maturazione endocrina e neurologica. Allenabilità della forza in età giovanile I primi studi condotti nell’occidente non avevano evidenziato se l’allenamento con i sovraccarichi produceva degli incrementi di forza nei prepuberi. … Ricerche più recenti hanno modificato tale visione provando in diversi studi che un progresso significativo era identificabile nei prepuberi se adeguatamente allenati per 9 settimane. Il gruppo sperimentale condusse allenamenti della durata di 25-30 minuti al giorno con una frequenza di 3 allenamenti per settimana, il loro incremento medio di forza fu del 42,9% comparato con il 9.5% d’incremento del gruppo di controllo. L’incremento di forza nel gruppo di controllo era aspettato e molto probabilmente, dovuto al normale processo di crescita durante questo periodo. … Recentemente, in merito al considerevole dibattito concernente i benefici e/o rischi di ragazzi che partecipano a programmi di allenamento 23 per la forza, Lillegard e coll. hanno evidenziato che un programma di allenamento di 12 settimane condotto su 52 ragazzi, induce un incremento della circonferenza dei segmenti ossei, nella muscolatura e nella flessibilità, associato a un rischio d’infortuni bassissimo. Incremento della forza nei giovani rispetto alle altre fasce di età Poiché incrementi della forza, sono possibili anche nei prepuberi, sorge spontanea la domanda sui possibili adattamenti responsabili di tale incremento. I meccanismi che determinano modificazioni nella forza dei prepuberi sono simili a quelli degli adulti con una eccezione: l’incremento di forza nei prepuberi non è accompagnato da modificazioni significative nella dimensione del muscolo. Secondo Blimkie ciò può determinarsi attraverso: • Il miglioramento della coordinazione motoria • L’incremento della attivazione delle unità motorie • Adattamenti neurali non determinanti. La preparazione della forza muscolare nel giovane sportivo Kraemer & Fleck hanno fornito un modello che integra i diversi fattori di sviluppo che influiscono sul potenziale di una persona nel processo di allenamento di forza. 24 Modello interattivo teorico che integra i diversi fattori dello sviluppo in relazione al guadagno di forza muscolare indotto per l'allenamento In questo modello, la forza è influenzata dalla quantità di massa magra, dalla concentrazione di Testosterone (nei maschi), dal grado di sviluppo del sistema nervoso e dalla differenziazione delle fibre veloci e lente. Come prima menzionato, i primi miglioramenti nell’incremento della forza nella pubertà sono il risultato delle modificazioni nei patterns neuromuscolari. … Tenuto conto di queste riflessioni, dobbiamo dire che nell’arco della vita i primi allenamenti della forza sono possibili già nel periodo prepuberale (8-12 anni), attraverso le forme più rapide di espressione con esercizi semplici e già conosciuti, quali salti e lanci con piccoli sovraccarichi, anche se in questo periodo risulta più efficace allenare la coordinazione poiché il pattern di apprendimento motorio del movimento non sarebbe perturbato dalle interferenze ormonali. L’inizio del periodo puberale (12-14 anni) è indicato per l’allenamento della forza esplosiva, favorita quest’ultima dal drastico incremento del Testosterone circolante e dal completamento dello sviluppo del sistema nervoso. Nei periodi immediatamente seguenti l’inizio della pubertà (14-16 anni rispettivamente per le femmine e per i maschi) l’attenzione è rivolta verso lo sviluppo della forza massima, anche se bisogna tener conto: • di condizioni ormonali solo parzialmente favorevoli; • che l‘apparato locomotore ha una relativa fragilità per una non conclusa calcificazione delle ossa; • che la variazione dei segmenti lunghi delle ossa e in generale delle proporzioni corporee provocano una certa imprecisione nei movimenti. In generale si ha uno sviluppo molto forte delle caratteristiche somatiche rispetto ad altre che hanno già raggiunto la loro maturità funzionale (eterocronismo dello sviluppo). In questo periodo si passerà da fasi di apprendimento della tecnica a fasi di allenamento vero e proprio, tenendo conto che i giovanissimi vivono una fase che è caratterizzata da una modificazione meccanica molto rapida con una conseguente difficoltà dei sistemi regolativi ad adattarvisi. (… 25 Età (anni) 8-10 anni 11-13 anni 14-15 anni 16 e oltre Considerazioni Incrementare gradualmente il numero degli esercizi, eseguire esercizi di tecnica del sollevamento; iniziare un graduale e progressivo carico negli esercizi; mantenere l’esecuzione degli esercizi semplice; incrementare gradualmente il volume dell’allenamento: Insegnare tutte le tecniche fondamentali di esecuzione; continuare il carico progressivo di ciascun esercizio; enfatizzare le tecniche di esecuzione degli esercizi; introdurre esercizi più specifici con e senza sovraccarico. Progredire verso programmi più specifici di lavoro con sovraccarichi; aggiungere componenti legate al movimento specifico; enfatizzare le tecniche di esecuzione; incrementare il volume. Portare il ragazzo al livello dei programmi degli adulti dopo che tutte le conoscenze precedenti sono padroneggiate e un livello base di esperienza nell’allenamento è stato raggiunto Linee guida basilari per la progressione degli esercizi contro resistenze nei giovani (modificato da Kraemer & Fleck, 2005). Mezzi e metodi dello sviluppo della forza In generale lo sviluppo della forza è realizzato attraverso tre metodi principali. • impiego di una resistenza più elevata possibile; • impiego di una resistenza non massimale condotta a esaurimento; • impiego di una resistenza indifferente con la massima velocità di esecuzione. I mezzi o gli esercizi possono essere: • posizioni del corpo organizzate in modo da modulare l’intensità dell’esercizio (gambe raccolte, tese, articolazioni fissate); • sovraccarichi dosabili (pesi liberi, macchine); • utilizzo della forza di gravità e forza d’inerzia. Nell’allenamento della forza nei giovani, i problemi principali nascono dalla difficoltà di applicazione dei carichi liberi con intensità massimale. 26 La via più sicura dal punto di vista esecutivo è l’applicazione di tecniche di sollevamento e spinta dei sovraccarichi ben conosciute che vengono impiegate nelle metodologie più adatte all’età, cioè le esecuzioni rapide con carichi limitati. Tali esercizi se eseguiti tecnicamente in modo opportuno, con cura particolare degli appoggi, all’equilibrio e alle compatibilità anatomofunzionali, permettono tensioni anche di durata limitata, molto elevate e attivano la sincronizzazione delle unità motorie fasiche. Fra le esercitazioni che si possono consigliare vi sono esercizi che richiamano movimenti elementari e ben conosciuti dagli allievi quali: sprint in piano, in salita, della durata di 4-5 secondi, lanci di palle mediche a due braccia, spinte contro opposizione di un compagno e accelerazioni fino al raggiungimento della massima frequenza di movimento. Gli esercizi di corsa e balzi devono essere ben appresi per evitare che durante la fase di appoggio al suolo possa esserci un esito traumatico, provocando un’inibizione piuttosto che una facilitazione neuromuscolare. (I carichi sono costituiti in genere da 2-4 serie per 4-8 ripet. con 2-10 min. di recupero). Una proposta applicativa che può essere molto indicativa per i non specialisti di sport di forza è stata fatta da Fillin 1980 che ha indicato il vincolo del peso corporeo nella determinazione del carico massimo impiegabile nelle età comprese tra i 9 e i 18 anni. I vantaggi e la ragioni di questa soluzione sono evidenti: nella fase puberale i muscoli hanno raggiunto delle caratteristiche di funzionalità pari a quelle degli adulti con grande capacità di adattamento, mentre le ossa sono ancora in una fase di evoluzione che le rende in parte vulnerabili e comunque non così stabili come i muscoli. Vincolare il carico massimo da impiegare, per esempio, a una percentuale del peso corporeo del 40%-60% dai 14 ai 16 anni, garantisce che la forza crescente dei muscoli non disturbi la stabilità ossea che in questa fase ha adattamenti specifici diversi da quelli dell’adulto. L’esecuzione secondo le indicazioni di allenamento della forza rapida garantisce l’intensità più elevata possibile. Preparazione specifica della forza in età giovanile. Nella preparazione sportiva agonistica è importante inserire l’allenamento della forza nel processo di specializzazione sportiva cercando di rendere 27 l’allenamento essenziale e quindi utilizzare velocemente nella tecnica specifica i progressi sviluppati nell’allenamento della forza. … E’ concorde negli autori che si sono occupati di specializzazione sportiva la necessità di un’attività multilaterale generale per la creazione equilibrata dei presupposti per la massima prestazione, parallelamente a un lavoro specifico. Questo principio è spesso insufficiente per guidare la preparazione delle diverse discipline ed è molto difficile disporre d’indici semplici che ci forniscano informazioni su quanto sia necessario sviluppare e sulla capacità che risulta determinante nella stessa prestazione. … In definitiva la scelta degli esercizi nella preparazione specifica, oltre a rispettare alcuni caratteri dinamici dell’esercizio di gara deve anche tener conto di un rapporto ottimale fra la maturazione tecnica (automatizzazione) e la possibilità di sviluppo della forza, tenendo conto della sua trasformazione dinamica. La preparazione deve essere generale, orientata verso lo sport, per favorire successivamente lo sviluppo specifico per l’evoluzione dell’atleta e della tecnica. Il controllo nello sviluppo della forza. La letteratura scientifica presenta diverse metodiche di valutazione delle caratteristiche meccanico-muscolari, mediante test da laboratorio e da campo per gran parte delle discipline sportive. Comunque l’utilizzo di questi test non permette di misurare l’entità della tensione prodotta dalla singola fibra muscolare durante la contrazione, ma la forza prodotta come espressione dell’attività del sistema neuromuscolare nel suo insieme e delle caratteristiche del carico esterno. Il controllo della forza è una procedura importante per monitorare gli effetti dell’allenamento. La valutazione della forza consente all’allenatore e al ricercatore di capire le caratteristiche della funzione forza, di giudicarne il livello iniziale, di valutare il livello di equilibrio muscolare, per individualizzare i programmi, registrare i progressi e le stasi, nel caso dell’età evolutiva soprattutto nelle fasi di cambiamento morfologico e antropometrico. Nei giovani così come negli adulti la somministrazione dei test sul campo può avere anche un valore pedagogico, può essere, infatti, un elemento di motivazione per il giovane atleta dando consapevolezza del frutto dell’allenamento, quantificando i progressi ottenuti. 28 Inoltre, testando più espressioni della forza, si da una dimensione concreta alla cosiddetta multilateralità, cioè al principio che sottolinea la necessità di formare il giovane atleta nel modo più completo possibile. Tale formazione è quantificata nei risultati dei diversi test che, misurando le diverse espressioni della forza e delle altre capacità fisiche, offre una misura efficace alla completezza del lavoro svolto. Valutazione della Forza - capacità di salto: con l’ergopower (Bosco 1994) potenza in watt (CMJ e SJ) - Sargent test: da 1/2 squat toccare in alto - Abalakov test: da 1/2 squat con rotella metrica - Salto in lungo da fermo - Lancio dorsale pallone (peso) 3 kg. - I test di sprint (30 m. con fotocellule oppure partenze di 10 m. alla max vel.) Conclusioni … Attualmente vi è completa evidenza scientifica sull’incremento di forza ottenibile da ragazzi e adolescenti che partecipano ad allenamenti di forza. Questo incremento risulta ampiamente correlato al volume e all’intensità del carico e appare essere il risultato di un miglioramento dell’attivazione neuro- muscolare e della coordinazione piuttosto che del processo ipertrofico. Inoltre se sono seguite appropriate linee di guida, in modo particolare alla progressione del volume e dell’intensità del carico, un programma di allenamento di forza riduce la possibilità d’infortuni, incrementa la densità ossea, migliora l’abilità motoria e soddisfa le richieste di prestazione. Recentemente il Dott. Renato Manno è ritornato sull’argomento pubblicando su S.d.S/Scuola dello sport n° 81 un nuovo articolo su “L’ALLENAMENTO DELLA FORZA IN ETA’ EVOLUTIVA“. La stessa rivista ha pubblicato inoltre sullo stesso n° 81 un interessantissimo articolo su “FORZA E ALLENAMENTO DELLA FORZA NEI BAMBINI E NEGLI ADOLESCENTI“ a cura di un nutrito gruppo di ricercatori tedeschi. 29