Recensione su Leggere:tutti, aprile 2014

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Recensione su Leggere:tutti, aprile 2014
: Letteratura
e sesso
Storia di una
morte nell’anima
“Puttana”, il libro autobiografico di Isabelle Fortier, conosciuta come Nelly Arcan, ex prostituta d’alto bordo
suicidatasi nel 2009 a 34 anni, è pubblicato ora in Italia da Gremese.
di Francesco Partesano
I
l 24 settembre del 2009, una bellissima donna di trentaquattro
anni, ex prostituta d’alto bordo, si
impicca nel suo appartamento di
Montréal, suscitando un’onda di forte
commozione in tutto il Canada. Si
chiamava Isabelle Fortier, ma il grande
pubblico l’aveva conosciuta come Nelly Arcan. Con questo pseudonimo, infatti, otto anni prima aveva scritto un
libro autobiografico intitolato Putain
(“Puttana”), che nel giro di pochi mesi
era diventato un caso letterario e l’aveva imposta come una delle voci più coraggiose e spregiudicate della moderna
narrativa canadese. La fama della sua
autrice aveva raggiunto tutti i paesi
francofoni – soprattutto la Francia – e
aveva rappresentato per Nelly l’inizio
di una fortunata carriera di scrittrice.
Adesso, il libro è stato pubblicato in
Italia nella collana “Narratori Francesi
Contemporanei” di Gremese Editore,
che già nel 2013 ha proposto quale
esordio italiano dell’autrice il suo secondo romanzo Folle.
Basta leggere le prime pagine di Puttana per capire il senso dei due brevi,
indovinati estratti critici riportati sulla
fascetta del libro. Il primo paragona le
superbe frasi del romanzo a “liane avvolgenti che a volte ti prendono alla
gola”. È vero, e a un approccio iniziale
il giudizio si condivide soprattutto per
lo stile di questa scabrosa confessione:
periodi lunghissimi e vertiginosi nei
quali ci si tuffa come da un abisso, il respiro trattenuto a forza dalla pressione
in entrata di parole e immagini potenti
e spietate, che la punteggiatura inframmezza solo debolmente.
Poi, man mano che ci si addentra
nella lettura, e si assiste sempre più da
vicino alla macabra rassegna che l’autrice fa della propria vita da escort, si
comprende come davvero sia impossibile – è il giudizio di Match che compare in copertina – “restare insensibili
di fronte alla miseria affettiva e sensuale di questa giovane donna” che si
racconta: l’educazione a un tempo distratta e bigotta ricevuta da un padre
assente e da una madre-larva, il desiderio del denaro e la voglia di ribellione, l’attesa dei clienti e le tende tirate
per nascondersi ai vicini, la palestra
e la chirurgia plastica, il vuoto che la
divora ogni giorno e l’idea della morte che ha preso a sorriderle sempre più
sfacciatamente.
E in tutto questo, neppure una parola viene detta per carpire la comprensione o l’indulgenzadi chi legge:
semmai, è il disprezzo di noi muti confessori ciò a cui Nelly sembra ambire,
talvolta anche con un certo eccesso di
autodenigrazione.
Puttana non è un libro pruriginoso,
ammiccante, e non ha nulla a che vedere con il catalogo erotico di 100 colpi
di spazzola. Il sesso della Arcan non è
cercato e goduto, ma subìto e ripetitivamente accondisceso, è un misero
simulacro maschile a cui la sfortunata
bionda di Montréal si piega sperando
che l’ottavo e ultimo cliente della giornata arrivi presto. E soprattutto presto
se ne vada via.
Leggere TuttI n.85 aprile 2014 : 67