Speedmaster 60th anniversary - press kit

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Speedmaster 60th anniversary - press kit
Speedmaster 60th anniversary - press kit
1. Introduzione – Uno sguardo verso le stelle
2. 60 anni di Speedmaster
3. Speedmaster, una storia di design.
4. Intervista a Ben Clymer fondatore di Hodinkee.com
5. Il potere della community
6. I nuovi Speedmaster 2017
1. UNA SGUARDO VERSO LE STELLE
Il primo orologio indossato sulla luna è diventato il simbolo duraturo della genialità e dell’abilità che
hanno portato l’uomo nello spazio. In occasione del sessantesimo anniversario dello Speedmaster,
volgiamo lo sguardo insieme a George Clooney, appassionato di spazio e brand ambassador di
OMEGA, ai grandiosi giorni del programma Apollo, per capire come lo Speedmaster sia stato in
grado di arrivare dove si trova oggi.
George Clooney ha interpretato più volte il ruolo dell’astronauta, ma in pochi sanno del suo rapporto
speciale con l’esplorazione dello spazio. Clooney è cresciuto negli anni ’60, aveva otto anni quando Buzz
Aldrin posò il primo passo sulla Luna. Come per molti bambini della sua età, il suo sogno era andare nello
spazio e gli astronauti erano dei veri e propri eroi.
Guardando a quell’epoca Clooney racconta: “E’ stato il momento più emozionante per essere bambino.
Sapevamo tutti i nomi degli astronauti. Mangiavamo addirittura il loro stesso cibo…durante una delle
nostre vacanze, siamo passati attraverso la città natale di Neil Armstrong, semplicemente perché era la
sua città. Gli astronauti erano davvero importanti per noi.”
Nel 1961 il presidente John F. Kennedy lanciò una sfida coraggiosa e dichiarò: ”Credo che questa
nazione debba impegnarsi per raggiungere il traguardo, prima della fine del decennio, di far atterrare un
uomo sulla Luna e di riportarlo sano e salvo sulla Terra.”
Secondo Clooney, la sfida che a quel tempo sembrava impossibile, è stata in grado di generare un nuovo
ottimismo che si è riflesso in tutto quello che stava accadendo intorno a lui.
“In 60 anni siamo passati dall’invenzione dell’automobile all’idea di far atterrare un uomo sulla Luna”
racconta Clooney “era il massimo in termini di ottimismo e di lungimiranza, ci faceva sentire come se tutto
fosse possibile.”
Quando il 20 Luglio 1969, l’Apollo 11 toccò il suolo lunare, dando risposta alla sfida di Kennedy, il
giovane Clooney osservava l’evento dal suo cortile in periferia. In piedi con suo padre, con lo sguardo
rivolto alla Luna, sentì un forte legame con i suoi eroi nel momento in cui posarono il primo passo in un
nuovo mondo. Proprio come gli astronauti, anche il padre di Clooney indossava un Omega.
Clooney, ancora oggi, possiede lo stesso orologio. Quando Clooney Senior ha sentito che suo figlio stava
collaborando con Omega si è presentato con il suo vecchio segnatempo in regalo. “Lo ha ritrovato in
soffitta, dopo che era rimasto chiuso lì per 20 anni” racconta Clooney “lo ha caricato e ha cominciato a
funzionare di nuovo, è stato un momento speciale. Sono cresciuto vedendo quell’orologio al suo polso.”
Secondo Clooney, tutti i bambini sapevano che gli astronauti indossavano un Omega. Ricorda che:
“Omega era una parte importante del programma spaziale. Il Brand ha sempre rappresentato la
precisione….ed essere parte del programma spaziale sembrava il suo naturale sviluppo.”
Cosa che Clooney non sapeva a quel tempo, era che lo Speedmaster era stato originariamente
concepito per uno scopo differente. Come suggerisce il nome, era nato infatti per la velocità, e al
momento del suo lancio, 60 anni fa, non era stato progettato per le navette spaziali, ma per le auto da
corsa. Lo Speedmaster è stato un successo immediato tra i piloti professionisti. La sua costruzione robusta
faceva intendere che avrebbe resistito a vibrazioni intense e urti conservando però la sua precisione.
Grazie alla scala tachimetrica sulla lunetta i piloti potevano cronometrare i giri ancora più facilmente. Si
è trattato del primo segnatempo con queste caratteristiche, in grado di rivoluzionare a quel tempo il
design, la resistenza e la funzionalità degli orologi da polso.
Proprio questi due elementi hanno fatto sì che lo Speedmaster fosse adatto all’esplorazione dello spazio
e che trovasse il suo posto al polso di tutti gli astronauti del programma Apollo, dal 1965 in avanti.
Nel 1964 la NASA cominciò la ricerca di un cronografo da utilizzare in tutte le missioni spaziali con
equipaggio. Scelsero orologi di diversi brand, sottoponendoli tutti alla stessa serie di test ai quali veniva
sottoposto ogni singolo pezzo dell’attrezzatura che sarebbe stata utilizzata nello spazio. Solo un
orologio superò le temperature estreme, le vibrazioni e gli urti: l’OMEGA Speedmaster.
Oggi, a distanza di sessant’anni, lo Speedmaster è ancora qualificato per tutte le missioni spaziali con
equipaggio ed è parte dell’equipaggiamento della Stazione Spaziale Internazionale. A testimonianza
del lungimirante design dell’originale, il Moonwatch odierno è essenzialmente lo stesso rispetto a quello
lanciato da Omega nell’era pre-spazio. Per questo motivo Clooney considera lo Speedmaster un vero
classico, proprio come un vino invecchiato: “Alcune cose sono classiche, e quando lo sono davvero, tutti
le vogliono così come sono e restano delusi se vengano modificate. Vogliamo la tecnologia più moderna,
come i nostri smartphone, ma c’è quel qualcosa in più nel possedere determinati oggetti classici, nel
momento in cui vengono modificati ti si spezza il cuore.”
Al suo interno il calibro non è stato cambiato, produrre il Moonwatch rimane un esercizio complesso,
come è sempre stato. Ci vogliono 14 mesi per preparare tutti i componenti, e solo per assemblare la
platina servono 80 operazioni manuali. Esattamente come quando fu lanciato, l’uomo è parte essenziale
del processo. É ironico il fatto che l’Omega Speedmaster non abbia richiesto alcuna modifica,
considerando che al programma spaziale della NASA possono essere accreditate diverse innovazioni:
dalle comunicazioni mobile, agli SMS, ai pannelli solari fino alla purificazione dell’acqua.
Proprio come dice Clooney, lo Speedmaster è la vera definizione di un classico: un design che non avrà
mai bisogno di essere modificato.
Per avere ulteriore prova della qualità duratura e del design dello Speedmaster non serve andare nello
spazio, il segnatempo infatti è stato utilizzato come strumento di navigazione degli esploratori terrestri.
Nel 1968, Ralph Plaisted si servì dello Speedmaster e di un sestante per determinare, per la prima volta,
la posizione esatta del Polo Nord. Allo stesso modo, nel 1985 l’esploratore Wong How Man utilizzò lo
Speedmaster per aiutare a scoprire e a mappare la sfuggente fonte del fiume Yangtze.
Clooney, interrogato sul lascito dello Speedmaster e del programma spaziale di cui il segnatempo
faceva parte, ha risposto: “(Si tratta di simboli)….di un tempo in cui l’umanità guardava alle sfide.
Quando pensavamo che avremmo potuto fare di più e che avremmo potuto raggiungere il successo fino
a toccare le stelle. Si è trattato, senza alcun dubbio, dell’essere umano al suo livello più coraggioso. Gli
astronauti erano la nostra guida.”
Guardando indietro a quel periodo di scoperte ed esplorazioni, chiaramente la sfida lanciata da
Kennedy era stata essenziale per il raggiungimento del successo. Per Clooney, oggi è di nuovo un
momento in cui abbiamo bisogno di grandi sfide che ci conducano in una nuova era di ottimismo e di
progresso. “Non sono preoccupato del fatto che non accadrà di nuovo” ha detto “ spero solamente che
la prossima volta sarà produttiva ed emozionante come la prima.”
Mentre è impossibile sapere quali frontiere valicheremo, siamo sicuri, come lo è Clooney, che
continueremo a inseguire il successo. Se c’è un insegnamento che possiamo trarre dal sessantesimo
anniversario dello Speedmaster è che con gli strumenti giusti è possibile portare a termine ogni sfida.
Omega è orgogliosa di aver giocato un ruolo fondamentale in uno dei più grandi traguardi del ventesimo
secolo - l’allunaggio - e guarda avanti per i risultati che l’umanità porterà a termine nei prossimi
sessant’anni e oltre.
“Sembrava il massimo in termini di ottimismo e lungimiranza”
“…pensavamo che avremmo potuto raggiungere il successo fino a toccare le stelle.”
“Si è trattato, senza alcun dubbio, di noi, del nostro migliore e coraggioso…”
2. 60 ANNI DI SPEEDMASTER
1957
“BROAD ARROW”
Il primo Speedmaster
È il segnatempo capostipite di una leggendaria linea di orologi. Chiamato “Broad Arrow” per le sue
peculiari lancette, quest’orologio non è stato solo il primo Speedmaster, ma anche il primo cronografo da
polso al mondo con scala tachimetrica posizionata sulla lunetta invece che stampata sul quadrante, una
caratteristica pensata per i piloti automobilistici. Si tratta forse del più prezioso tra tutti gli Speedmaster e
del modello che segnò l’inizio di un viaggio molto speciale.
1959
FIRST OMEGA IN SPACE
Indossato da Walter Schirra
Seconda versione dello Speedmaster, questo modello si distingue dall’originale “Broad Arrow” per la
lunetta in alluminio nera, la lancetta “lollipop” dei secondi creata specificamente per l’aeronautica
militare, e le lancette “Alpha” delle ore e dei minuti. Questo modello diventò il primo OMEGA portato
nello spazio, indossato da Walter Schirra il 3 ottobre 1962. L’astronauta scelse lo Speedmaster come
orologio per uso personale per la missione Sigma 7 del programma Mercury. Quel momento segnò l’inizio
della tradizione spaziale dello Speedmaster.
1963
TERZA GENERAZIONE
Testato e approvato dalla NASA
Questo Speedmaster fu il primo orologio a superare i rigidi test della NASA per l’idoneità al volo.
Numerosi marchi sottoposero i propri segnatempo ai test, ma solo lo Speedmaster li superò. Divenne una
leggenda quando fu indossato per le missioni Gemini e Apollo, affiancando gli astronauti con la massima
precisione e affidabilità. Curiosamente, il primo modello dichiarato idoneo sarebbe stato anche uno degli
ultimi indossati sulla Luna nel 1972.
1964
A.C.P
Consegnato all’Automovil Club Peruano
In linea con le origini automobilistiche dello Speedmaster, questo raro modello era ordinato soprattutto
dall’Automovil Club Peruano di Lima, in Perù. La scala tachimetrica sulla lunetta era ideale per
cronometrare i giri in pista e rese lo Speedmaster un modello amato nel settore automobilistico. Con un
ordine di soli 50 esemplari, si tratta di un modello molto raro, riconoscibile dalle lettere A.C.P. sul
quadrante.
1965
THE MOONWATCH
Il primo orologio indossato sulla Luna
Quando, nel 1969, Neil Armstrong e Buzz Aldrin misero piede sul suolo lunare, questo Speedmaster
divenne il primo orologio mai indossato sulla Luna. In effetti, da allora è stato l’orologio ad aver prestato
servizio nella maggior parte delle missioni lunari. Per quanto riguarda il design, si trattava del primo
Speedmaster con cassa asimmetrica, così progettata per fornire maggiore protezione alla corona e ai
pulsanti. Per la prima volta, la parola “Professional” era anche stampata sul quadrante.
1968
THE MOONWATCH
Il collegamento diretto al Moonwatch di oggi
Lanciato nel 1968 con il nuovo calibro 861, questo modello segnò una svolta fondamentale nella storia
dello Speedmaster. Il nuovo movimento non solo rappresentava un’ulteriore innovazione, ma era anche il
primo, dal 1970, a includere le famose scritte “FLIGHT-QUALIFIED BY NASA FOR ALL MANNED SPACE
MISSIONS” (dichiarato dalla NASA idoneo al volo per tutte le missioni spaziali con equipaggio) e “THE
FIRST WATCH WORN ON THE MOON” (il primo orologio indossato sulla Luna).
1968
RACING DIAL
Per una migliore leggibilità
Le origini dell’insolito modello Racing Dial sono ancora avvolte nel mistero, ma è opinione comune che gli
indici bicolori dei minuti, le lancette e il logo arancioni siano stati creati per rendere il cronografo di facile
lettura. Questo modello speciale ha ispirato le edizioni successive nel corso degli anni, inclusa la serie
limitata del 2004, lanciata in Giappone.
1968
ULTRAMAN
Indossato nella serie TV
Comparso nel 1971 nella serie TV giapponese di fantascienza Kaettekita Ultraman (Il ritorno di
Ultraman), questo raro modello è riconoscibile soprattutto dalla lancetta arancione dei secondi.
L’ideatore della serie Ultraman, Eiji Tsuburaya, era conosciuto per includere orologi interessanti nelle sue
produzioni, e questo Speedmaster davvero insolito non fa eccezione. Non si conosce il numero di
esemplari autentici ancora esistenti.
1969
COMMEMORATIVE EDITION
Per i successi di OMEGA nello spazio
Questo fu il primo Speedmaster in oro 18K prodotto in un’edizione numerata con una rara lunetta
bordeaux. Il 25 novembre 1969 i primi orologi di questa serie furono presentati a 19 astronauti durante
una cena di gala a Houston, Texas, per celebrare l’allunaggio dell’Apollo 11. Tre orologi di questa
edizione furono dedicati, dopo la loro morte, ai tre membri dell’equipaggio dell’Apollo 1, Virgil Grissom,
Ed White e Roger Chaffee.
1969
MARK II
Il primo restyling
Questo Speedmaster Mark II dalla forma aerodinamica segnò il primo restyling del rinomato cronografo
OMEGA. Creato nel 1969, ampliò la collezione Speedmaster con un nuovissimo look disponibile in
acciaio inossidabile, in oro 18K o in versioni rivestite in oro con varie combinazioni di quadranti e scale
cronometriche. Caratterizzato da una cassa tonneau e da una migliore leggibilità, il MARK II fu anche il
primo Speedmaster a non presentare il vetro in esalite.
1969
ALASKA I (prototype)
Realizzato appositamente per la NASA
“Alaska” era il nome in codice scelto da OMEGA per tutto ciò che era relazionato con la NASA e
considerato top secret. Per soddisfare le necessità dovute alle temperature estreme dello spazio, il
prototipo “Alaska I” presentava una cassa esterna amovibile (o “scudo termico”) in alluminio anodizzato
e una cassa interna in titanio puro, novità assoluta per un orologio da polso. Il quadrante bianco
contribuiva a riflettere meglio il calore del sole.
1971
MARK III
Il primo cronografo OMEGA a carica automatica
Lanciato nel 1971, lo Speedmaster Mark III, con la sua cassa “pilot”, fu il primo cronografo OMEGA a
carica automatica. Il nuovo calibro 1040 era la pietra miliare del marchio e, in una pubblicità del 1972,
OMEGA dichiarò: “Dopo sei allunaggi, c’era solo una cosa che potessimo insegnare allo Speedmaster: a
caricarsi automaticamente”. Tra le altre interessanti caratteristiche figurano la lancetta cronografica a
forma di croce del contatore dei 60 minuti e l’indicatore delle 24 ore con display giorno/notte a ore 9,
unico nel suo genere.
1972
ALASKA II (prototype)
Alla ricerca dell’orologio spaziale perfetto
Portando avanti il suo progetto segreto di costruire il perfetto orologio spaziale per la NASA, OMEGA
propose un nuovo prototipo, questa volta in stile Moonwatch, conservando alcune delle caratteristiche
originali del modello Alaska I, tra cui l’ampio scudo termico rosso. Come in precedenza, il quadrante
bianco contribuiva a riflettere meglio il calore del sole. Tra le innovazioni figuravano invece i contatori
con lancette “Apollo” con contrappesi triangolari, gli indici luminosi e i numeri radiali sui contatori e una
lunetta numerata da 0 a 60.
1973
SPEEDSONIC
Il primo Speedmaster elettronico
Questo modello è soprannominato “lobster” per l’insolita forma del bracciale, che assomiglia alla coda di
un crostaceo. In un ambiente di crescente interesse per gli orologi elettronici, lo Speedsonic venne
realizzato con un innovativo movimento elettromeccanico al fine di soddisfare la richiesta di maggiore
precisione e affidabilità. Curiosamente, la corona fu volutamente ridimensionata per rimarcare la minore
necessità di cambiare la data o l’ora. Il modello fu sviluppato e presentato alla fine del 1973, ma vide la
sua maggiore distribuzione nel 1974.
1973
SPEEDMASTER 125
A celebrazione del 125° anniversario di OMEGA
Questo modello fu il primo cronografo automatico al mondo a ottenere una certificazione cronometrica
ufficiale. Il suo lancio celebrava la fondazione del marchio OMEGA nel 1848 e per l’occasione vennero
prodotti 2.000 esemplari. Adottando lo spirito avventuriero dell’orologio, il cosmonauta russo Vladimir
Džanibekov indossò lo Speedmaster 125 nel 1978, durante il suo viaggio nello spazio di 145 giorni e 16
ore.
1975
APOLLO-SOYUZ
In onore della missione americano-sovietica
Nel 1975, i cosmonauti russi e gli astronauti americani indossavano gli Speedmaster durante
uno storico incontro nello spazio che segnò l’inizio della fine della Guerra Fredda. Realizzato in
un’edizione limitata di 500 esemplari in onore di questo famoso rendez-vous spaziale tra Stati
Uniti e Unione Sovietica, quest’orologio fu il primo modello delle collezioni “Patch”. Presenta lo
stemma della missione a ore 12 al posto del logo OMEGA, un quadrante con indici più lunghi e
pulsanti più ampi.
1978
ALASKA III
Realizzato per lo Space Shuttle
Quando OMEGA iniziò a lavorare al progetto “Alaska III”, il suo obiettivo era di adattare il Moonwatch
classico introducendo superfici antiriflesso e un quadrante di facile leggibilità. Il risultato presentava una
cassa in acciaio inossidabile spazzolato e contatori con grandi numeri radiali. Negli anni ’80 la NASA
ricevette un primo lotto di 56 esemplari, che utilizzò a bordo dello Space Shuttle. Un secondo lotto non
tardò ad arrivare.
1979
ALASKA IV
Prototipo al quarzo per la NASA
Quando lo Speedmaster divenne digitale, questo prototipo venne realizzato per gli astronauti della
NASA ispirandosi ai modelli commerciali. Le funzioni erano le stesse, ma includevano anche un innovativo
sistema d’illuminazione BETA per illuminare il display senza usare una tipica lampadina. Gli astronauti
della NASA ricevettero 12 esemplari che testarono durante gli addestramenti e sullo Space Shuttle. Alla
fine decisero di non utilizzare quest’orologio.
1980
APOLLO 11
Il primo fondello in vetro zaffiro di OMEGA
Lanciato per celebrare la missione Apollo 11 del 1969 in cui lo Speedmaster divenne il primo orologio
indossato sulla Luna, questo modello in oro giallo venne prodotto in una piccola serie numerata di circa
300 esemplari e fu il primo a presentare un fondello trasparente in vetro zaffiro e a montare il calibro
861L, dove “L” corrisponde alla versione “Luxury”, con un livello di decorazioni superiore al solito.
1983
BICOLOR
Il primo modello bicolore
Conferendo per la prima volta uno stile bitonale all’iconico design dello Speedmaster, questo modello
bicolore fu realizzato con una cassa in acciaio con quadrante dorato, contatori argentati e un bracciale
in acciaio e oro 14K. Non si conosce il numero esatto di esemplari prodotti, ma si pensa che ne esistano
ancora pochissimi.
1985
“SPEEDYMOON”
Il primo Speedmaster Moonphase
Vent’anni dopo che lo Speedmaster andò sulla Luna, la Luna arrivò sullo Speedmaster. Conosciuto come
lo “Speedymoon”, questo orologio venne prodotto in un’edizione di 1300 esemplari e presentava la
complicazione delle fasi lunari con luna e stelle dipinte. Si trattava del primo modello Speedmaster
Moonphase. Inoltre, alcuni rari modelli Speedymoon recavano sulla luna un volto dipinto.
1987
SPEEDMASTER AUTOMATIC
Il “Santo Graal” per i collezionisti
Questo modello è stato il primo Speedmaster ad accostare un movimento automatico alla cassa di un
Moonwatch. OMEGA produsse questo orologio per soli due anni. Per i collezionisti, trovare un esemplare
originale può diventare un’ossessione ricca di delusioni, gioia e disperazione. Per questo è stato
soprannominato “Santo Graal”. Per quanto riguarda il design, la cassa è leggermente più spessa per
custodire il movimento automatico e i pulsanti e la corona sono più vicini rispetto al classico Moonwatch.
1987
ITALY
Creato appositamente per l’Italia
Limitato a 500 esemplari, questo segnatempo venne creato per il mercato italiano. Presentava un
quadrante nero con contatori dorati, una lunetta in oro giallo, corona e pulsanti con finitura in oro giallo.
Curiosamente, lo Speedmaster vanta un legame storico con l’Italia. Il medaglione con l’ippocampo che
decora il fondello di numerosi Speedmaster e Seamaster, si ispirava all’emblema dell’ippocampo posto
sui lati delle gondole di Venezia.
1991
PERPETUAL CALENDAR
Omaggio al 700° anniversario della Confederazione Svizzera
Questo Speedmaster era limitato a soli 50 esemplari. Sebbene celebrasse il 700° anniversario della
Confederazione Svizzera, venne lanciato esclusivamente per il mercato giapponese. Oltre alla funzione
cronografo, includeva anche un’indicazione delle fasi lunari e un calendario perpetuo programmato fino
al 2100. È spesso considerato l’orologio più complicato che OMEGA abbia mai prodotto in serie.
1992
SKELETON
Una rara edizione limitata realizzata a mano
Questo affascinante Speedmaster mostra chiaramente l’eccellenza artigianale di OMEGA. Il design
scheletrato era limitato a soli 50 esemplari, ognuno con fondello trasparente.
L’idea era di celebrare il 50° anniversario del progetto 27 CHRO C12 di OMEGA, che portò alla
creazione del calibro 321, montato sul primissimo Speedmaster. Questo segnatempo fu uno splendido
tributo all’innovazione e all’eccellenza.
1992
JUBILEE
Il primo Speedmaster a carica manuale certificato dal COSC
Nel 1942, OMEGA lanciò il progetto 27 CHRO C12, che portò alla realizzazione del calibro 321,
montato sul primissimo Speedmaster. Per celebrare il 50° anniversario del lancio, nel 1992 OMEGA
produsse questo “Jubilee 27 CHRO C12”, modello unico nel suo genere. Proposto in un’edizione limitata
di 250 esemplari, si trattava del primo Speedmaster a carica manuale certificato dal COSC.
1995
APOLLO 13
25° anniversario
Nel 1970, lo Speedmaster OMEGA rivestì un ruolo determinante a bordo dell’Apollo 13, aiutando gli
astronauti a rientrare in sicurezza sulla Terra. Questo modello per il 25° anniversario è uno dei preferiti
dai collezionisti, poiché è stato il primo di una lunga serie di successivi modelli che parteciparono a
missioni spaziali. Dotato dello stemma dell’Apollo 13, l’orologio era limitato a 999 esemplari.
1995
MIR 365 DAYS
Nel 1990, dieci Speedmaster Moonwatch standard vennero tenuti per 90 giorni a bordo della stazione
spaziale orbitante MIR per testare gli effetti dell’assenza di gravità sull’orologio. Due anni più tardi, una
seconda serie trascorse 365 giorni nella stazione per un ulteriore esperimento. Ventotto di questi orologi
che fecero la storia furono venduti nel 1995. Il fondello reca la scritta “365 DAYS ON BOARD SPACE
STATION MIR, JULY 1993 - JULY 1994” (365 giorni a bordo della stazione spaziale MIR, luglio 1993 luglio 1994).
1996
RACING
Presentato da Michael Schumacher
Questo eccezionale modello si distingueva per la sua “estetica giovane” e venne realizzato nelle versioni
rossa e gialla. L’orologio fu presentato dalla leggenda dell’automobilismo Michael Schumacher, che nel
1996 era diventato un nuovo ambassador OMEGA. Dotato di una minuteria in stile automobilistico, il
segnatempo si presentava in una confezione di caucciù che assomigliava agli pneumatici delle vetture di
F1, impreziosita dall’autografo in bianco di Schumacher.
1997
RELAUNCH
Ispirato all’originale 1957
Caratterizzato esattamente dallo stesso quadrante, la stessa lunetta, le stesse lancette e lo stesso logo
del famoso “Broad Arrow” del 1957, questo orologio, talvolta chiamato anche “Replica”, fu il primo a
essere incluso nella collezione “Missions” del 1997, che coincideva con il 40° anniversario dello
Speedmaster. Oltre a questo modello, la collezione comprendeva altri 22 Speedmaster, ognuno recante
sul quadrante lo stemma di una missione differente.
1997
“THE GOLDEN PANDA”
In esclusiva per il Giappone
Sono stati creati 40 di questi Speedmaster per il mercato giapponese. Grazie al quadrante bianco
argentato e alla scala dei minuti e ai contatori neri, l’orologio richiama fortemente il muso di un panda,
spiegandone questo memorabile soprannome. Presenta una cassa in oro giallo ed è diventato un famoso
articolo da collezione.
1997
40th ANNIVERSARY
40 anniversario dello Speedmaster
Per festeggiare i 40 anni dell’iconico Speedmaster, nel 1997 OMEGA presentò questo modello con un
quadrante crema protetto da un vetro zaffiro, cosa insolita per quell’epoca. Limitato a 500 esemplari e
realizzato in esclusiva per l’Italia, era anche uno dei primi modelli con lancette e quadrante rivestiti di
LumiNova.
1998
X-33
Il preferito dai piloti
Conosciuto come il “Mars Watch” (l’orologio per Marte), l’X-33 fu pensato per l’eventualità di un
atterraggio dell’uomo sul pianeta rosso. La sua creazione richiese cinque anni di collaborazione tra
OMEGA e le principali agenzie spaziali del mondo, così come con i “Blue Angels” della U.S. Navy e i
“Thunderbirds” della U.S. Air Force. Con il suo design futuristico, è stato indossato a bordo delle navicelle
spaziali della NASA e della stazione spaziale russa MIR.
1999
APOLLO 11
30° anniversario
Lanciato nel 1999 per celebrare il 30° anniversario dell’Apollo 11, questo modello era il secondo
Speedmaster Professional a presentare un’indicazione delle fasi lunari e il primo Speedmaster
Moonphase a essere creato in oro o, di fatto, in un metallo diverso dall’acciaio inossidabile. Questo
modello in oro bianco presentava un quadrante argentato ed era corredato esclusivamente da un
cinturino in pelle con fibbia in oro bianco.
2000
APOLLO-SOYUZ
25° anniversario
Quando nel 1975 le due astronavi si agganciarono nello spazio, i comandanti dell’Apollo e del Soyuz si
strinsero la mano attraverso l’apertura di un portellone, prospettando un brillante futuro per le due
nazioni. Questo orologio in oro fu creato in occasione del 25° anniversario di quell’evento epocale, con
un’edizione limitata a 50 esemplari. Il nome della missione compare in inglese e in cirillico nel contatore a
ore 6, mentre il fondello reca un’iscrizione speciale.
2003
SNOOPY
A celebrazione del successo dell’Apollo 13
Questo modello commemora il “Silver Snoopy Award” che OMEGA ricevette nel 1970 per aver
contribuito al rientro in sicurezza dell’equipaggio dell’Apollo 13. L’orologio reca la rappresentazione
dello stemma “Eyes on the Stars” sul contatore dei piccoli secondi e stampato al rovescio sul fondello in
vetro zaffiro. L’edizione era limitata a 5441 esemplari, numero che richiamava la durata della missione:
142 ore, 54 minuti e 41 secondi.
2003
FROM THE MOON TO MARS
Anticipando il futuro
Prodotto per la prossima grande destinazione dell’uomo, questo modello coincise con l’annuncio degli
Stati Uniti del progetto di costruire una stazione spaziale permanente sulla Luna entro il 2020, come base
per i futuri lanci di missioni spaziali per Marte con equipaggio umano. In onore a questi corpi celesti,
l’orologio presenta contatori con immagini stampate della Luna, della Terra e di Marte.
2004
APOLLO 11
35° anniversario
Realizzato per celebrare il 35° anniversario della missione Apollo 11, quando lo Speedmaster OMEGA
divenne il primo orologio indossato sulla Luna, questo segnatempo è stato fabbricato in un’edizione
limitata di 3500 esemplari. Reca la data del 20 luglio 1969 stampata in rosso sulla metà superiore del
quadrante e lo stemma dell’Apollo 11 stampato al rovescio sul fondello in vetro zaffiro.
2005
GEMINI IV
40° anniversario
Nel 1965, Edward White divenne il primo astronauta americano a camminare nello spazio. Lo
Speedmaster al suo polso fu inoltre il primo OMEGA ad avventurarsi all’esterno dell’astronave. Questo
Speedmaster è stato realizzato in un’edizione limitata di 2005 esemplari per celebrare il 40° anniversario
della missione Gemini IV. Il quadrante dell’orologio è blu, così come la lunetta, mentre sull’altro lato è
possibile apprezzare il fondello in vetro zaffiro recante la stampa dello stemma della missione Gemini IV.
2005
CO-AXIAL GMT
Uno scappamento pionieristico
OMEGA è sempre stato conosciuto per la sua innovazione pionieristica e per la sua dedizione all’arte
dell’orologeria. Nella sua ricerca del movimento perfetto, questo Speedmaster è stato il primo a includere
uno scappamento Co-Axial, rivoluzionando i concetti di precisione e affidabilità. Inoltre, l’orologio vide
un ritorno delle iconiche lancette “Broad Arrow”, della lancetta GMT con la punta rossa e di un anello
con scala GMT 1-23 ore che si inseriva splendidamente tra gli indici.
2006
APOLLO 15
35° anniversario
Questo Speedmaster è stato realizzato in un’edizione limitata di 1971 esemplari, per celebrare il 35°
anniversario dell’Apollo 15. È stato durante questa missione che il rover lunare venne usato per la prima
volta. Le speciali caratteristiche dell’orologio comprendono pulsanti in oro rosa 18K e uno stemma della
missione inciso sul fondello in vetro zaffiro con tre uccelli che rappresentano gli astronauti.
2007
50th ANNIVERSARY PATCH
50° anniversario dello Speedmaster
Prodotto in edizione limitata di 5957 esemplari per celebrare la nascita dello Speedmaster nel 1957,
questo orologio presenta un ippocampo dorato stampato sul quadrante, l’emblema più strettamente
collegato allo Speedmaster. Impreziosito dal logo OMEGA stampato in rosso, il segnatempo è stato
presentato in una scatola in legno nera con dipinto lo stemma 50th Anniversary.
2008
BEIJING
In omaggio ai XXIX Giochi Olimpici
In qualità di Official Timekeeper dei Giochi Olimpici di Pechino 2008, OMEGA ha reso omaggio al
proprio ruolo realizzando questo unico Speedmaster 5-Counters Chronograph. Per la prima volta in
assoluto, il quadrante di un orologio meccanico da polso presentava 5 contatori, disposti come gli iconici
anelli olimpici. Le funzioni di questo segnatempo includevano il contatore dei piccoli secondi, il contatore
cronografico dei 7 giorni, l’indicazione del giorno della settimana, il contatore cronografico delle 12 ore
e quello dei 30 minuti.
2008
ALASKA PROJECT
Un prototipo che diventa realtà
In questo segnatempo, uno dei sogni più innovativi di OMEGA diventa realtà. Creato nel 2008 in
un’edizione limitata di 1970 esemplari, l’orologio prende ispirazione dal progetto “Alaska II”, che usava
uno Speedmaster standard con quadrante e lancette modificati in combinazione con uno “scudo
termico” esterno in alluminio anodizzato. Ciò permetteva a questo modello di resistere a temperature
che, nell’atmosfera lunare o nello spazio, vanno dai -148°C ai +260°C.
2008
“HB-SIA” GMT
Prodotto per il progetto Solar Impulse
Il progetto Solar Impulse ha catturato l’immaginazione del pubblico di tutto il mondo con il suo obiettivo
ambizioso: far volare intorno alla Terra un aereo alimentato esclusivamente dall’energia solare. OMEGA
è stata il partner principale della missione e ha creato questo orologio, il cui nome deriva dal prototipo
Solar Impulse. Ispirandosi all’aeroplano stesso, il design sfoggia una cassa in titanio e un quadrante
realizzato in fibra di carbonio nera simile a quella dello speciale rivestimento dell’HB-SIA. Include inoltre
una lancetta centrale GMT che compie una rotazione completa in 24 ore indicando l’ora di un secondo
fuso orario.
2009
APOLLO 11
40° Anniversario
Realizzato in un’edizione limitata di 69 esemplari, in occasione del 40° anniversario della conquista
umana della Luna, questo Speedmaster in platino vanta un altorilievo unico in oro giallo sul contatore dei
piccoli secondi, che rappresenta lo stemma della missione Apollo 11. Lo stesso motivo è riproposto,
sempre in oro, sul fondello.
2010
APOLLO-SOYUZ
Il primo Speedmaster con il quadrante in meteorite
Dotato di un quadrante e di contatori realizzati con parti di meteorite, questo Speedmaster è nato da un
vero e proprio pezzo di spazio. Rende omaggio allo storico momento in cui, nel 1975, l’astronauta
statunitense Thomas P. Stafford e il cosmonauta sovietico Alexei A. Leonov si strinsero la mano nello
spazio. Il fondello presenta due astronavi, una americana e una sovietica, e i nomi dei cosmonauti e
astronauti che parteciparono alla missione.
2011
APOLLO 15
40° anniversario
Quest’orologio celebra il 40° anniversario dell’allunaggio dell’Apollo 15 ed è stato realizzato in
un’edizione numerata di 1971 esemplari. I colori rosso, bianco e blu del quadrante traggono ispirazione
dallo stemma della missione, mentre il fondello reca una sorprendente incisione del rover lunare, usato
per la prima volta sulla Luna durante questa missione.
2012
APOLLO 17
40° anniversario
Questo segnatempo in edizione limitata è uno degli Speedmaster più iconici di OMEGA e celebra il 40°
anniversario dell’ultimo allunaggio, nel dicembre del 1972. Presenta un sorprendente e unico quadrante
in argento 925 con la goffratura dello stesso disegno dello stemma dell’Apollo 17, che rappresenta
l’umanità, il futuro, l’immagine di Apollo e la bandiera degli Stati Uniti. Il modello è stato fabbricato in
un’edizione limitata a 1972 esemplari.
2013
DARK SIDE OF THE MOON
Il primo Speedmaster in ceramica
Incarnazione dello stile audace, dell’innovazione e dello spirito pionieristico di OMEGA, il “Dark Side of
the Moon” ha introdotto il Moonwatch in una nuova generazione. Ottenuto da un blocco unico di
ceramica liscia, questo modello sportivo sfoggia un quadrante in ceramica nera con lancette in oro
bianco 18K e un cinturino in nylon. Le incredibili tecniche di produzione impiegate per realizzare questo
orologio sono state alcuni dei successi maggiormente celebrati di OMEGA.
2014
APOLLO 11
45° anniversario
Montato su un cinturino “NATO” marrone, questo orologio celebra il 45° anniversario dell’Apollo 11.
Sfoggia i colori dei moduli lunari di comando e ha una cassa spazzolata con un tocco d’oro. Presenta un
quadrante in PVD nero e una cassa in titanio leggero grado 2, ispirata ai reperti in minerale di titanio
raccolti sulla superficie lunare.
2014
SKYWALKER X-33
Prodotto per l’Agenzia Europe Spaziale
Ideato appositamente per gli esploratori spaziali, lo Speedmaster Skywalker costituisce un’innovativa
evoluzione dello Speedmaster Professional X-33, lanciato nel 1998. Potenziato da un calibro al quarzo
all’avanguardia, il nuovo modello è stato testato meticolosamente e accolto con favore dall’Agenzia
Spaziale Europea per tutte le sue missioni. Realizzato in titanio, include una lunetta in ceramica con una
scala graduata in nitruro di cromo e un display LCD retroilluminato.
2015
SILVER SNOOPY AWARD
45° anniversario dell’Apollo 13
Omaggio al 45° anniversario dell’Apollo 13 e al Silver Snoopy Award successivamente assegnato a
OMEGA dalla NASA, questo segnatempo presenta un quadrante bianco con una speciale striscia da
fumetto e un piccolo Snoopy nel contatore a ore 9. Sul fondello, l’emblema di Snoopy in argento 925
incorniciato da un elegante smalto blu scuro.
2015
X-33 Si2
Un nuovo approccio per Solar Impulse
Lo Speedmaster Skywalker X-33 Solar Impulse Limited Edition celebra la collaborazione di OMEGA con
il progetto Solar Impulse, il cui team, nel 2016, ha compiuto con successo il giro intorno alla Terra su un
velivolo alimentato a energia solare. Realizzato in titanio e corredato da un cinturino “NATO”, questo
orologio al quarzo è particolarmente leggero ed è dotato di una lunetta in ceramica con scala graduata
in nitruro di cromo. Presenta inoltre lancette scheletrate bianche e nere di ore e minuti e una lancetta
centrale dei secondi caratterizzata dai colori verde e nero.
2015
SPEEDMASTER ‘57
Indossato da George Clooney
Lo Speedmaster ’57 è un innovativo orologio da polso che rende omaggio al leggendario predecessore
ed è progettato per brillare di luce propria guardando al futuro e a nuove avventure. Il modello richiama
un numero di caratteristiche simili a quelle del suo famoso predecessore, tra cui il quadrante nero con
indici beige, le anse dritte e una lunetta in metallo spazzolato con scala tachimetrica. Nel 2015, George
Clooney ha indossato con orgoglio questo modello per la campagna pubblicitaria internazionale.
2016
CK2998
Ispirato all’originale del 1959
Fin dal suo lancio nel 1959, l’OMEGA CK2998 è annoverato tra i modelli Speedmaster vintage più
prestigiosi al mondo. Questo orologio si è ispirato al modello classico, con lancette classiche “Alpha” e
“lollipop”, cassa simmetrica in acciaio e tre contatori blu. Lo stesso schema di colori viene ripreso sulla
lunetta, sulla minuteria e sul cinturino in pelle.
2016
MOONPHASE
Il primo Speedmaster Master Chronometer
Primo Speedmaster certificato Master Chronometer, questo Moonphase blu raggiunge i più elevati
standard del settore in termini di precisione e prestazioni approvati dal METAS – un altro storico
traguardo nell’eccezionale storia di OMEGA. Aspetto ancora più sorprendente, l’immagine della luna su
questo orologio è dettagliata come una fotografia della NASA. Guardando da vicino è possibile
scorgere persino l’impronta di un astronauta.
2017
#SPEEDYTUESDAY
Un tributo alla community online
Nel 2012, è iniziata a formarsi una community globale online di fan dello #SpeedyTuesday, che
condivideva ogni settimana immagini e commenti riguardo allo Speedmaster. In omaggio a questi
appassionati dello Speedmaster, OMEGA ha fabbricato questo nuovo modello in edizione limitata per
celebrarne il 5° anniversario. Si tratta del primo orologio OMEGA commercializzato unicamente
attraverso i social media e venduto esclusivamente online. Il suo design richiama diversi modelli vintage
del passato, tra cui l’“Alaska III”.
2017
SPEEDMASTER 38 mm
La semplicità incontra un design iconico
L’elegante collezione da 38 mm preserva il famoso look e il sessantennale patrimonio dello Speedmaster,
ma allo stesso tempo lo attualizza grazie a un tocco estetico puro e nuovo. In questo modello da donna,
la lunetta tempestata di diamanti include anche la scala tachimetrica su un anello in alluminio marrone.
Questo design combinato ha permesso a OMEGA di aggiungere l’eleganza dei diamanti pur
conservando l’essenza sportiva degli Speedmaster originali.
2017
SPEEDMASTER RACING MASTER CHRONOMETER
Il ritorno del “quadrante da corsa”
Lo stile peculiare della minuteria di questo orologio in acciaio inossidabile apparve per la prima volta su
uno Speedmaster del 1968. Associato al patrimonio automobilistico dello Speedmaster, lo stesso stile
ritorna, stavolta su un quadrante nero opaco. Altre caratteristiche del quadrante includono gli indicatori
arancioni e gli indici smussati a freccia in oro bianco 18K. Il cinturino in caucciù perforato rappresenta
un’ulteriore aggiunta all’insegna dell’innovazione.
3. LA STORIA DEL DESIGN DELLO SPEEDMASTER
Lo Speedmaster è immediatamente riconoscibile e universalmente ammirato, in grado di attrarre gli
appassionati di orologi e fonte d’ispirazione per i collezionisti. Che cosa ha reso l’OMEGA Speedmaster
uno tra i più famosi e desiderati cronografi al mondo? Oltre alla sua rilevanza storica, il segnatempo è
ancorato a un design senza tempo che dura da 60 anni. La sua evoluzione ha prodotto diverse varianti
nel tempo. Ecco alcune delle “classiche” caratteristiche dello Speedmaster che hanno contribuito a
creare l’icona.
Anse curve
Dal 1964, le “anse curve” hanno conferito allo Speedmaster un look unico e inconfondibile.
La loro aggiunta ha permesso la creazione della cassa asimmetrica, elemento che garantisce robustezza
extra e protegge la corona e i pulsanti.
Scala Tachimetrica
Lo Speedmaster è stato il primo orologio al mondo ad avere la scala tachimetrica posta sulla lunetta e
non sul quadrante. Elemento pensato per le corse automobilistiche, da dove il segnatempo ha preso il
nome di “Speedmaster”.
Puro quadrante
Amato dai fans per la sua semplicità, il classico design a tre contatori dello Speedmaster garantisce
un’eccellente leggibilità, grazie al quadrante nero con indici luminosi e sfere in contrasto.
Vetro bombato
Il vetro che protegge il quadrante è bombato per dare l’impressione di un orologio più piatto.
Durante gli anni sono stati utilizzati sia il cristallo zaffiro sia l’esalite.
Le lancette
A parte le lancette Broad Arrow e Alpha, associate ai primi modelli, quelle maggiormente utilizzate sono
in stile Baton. Snelle ed elegantemente piatte si combinano perfettamente con il design semplice.
4. Hodinkee.com è il sito dove gli appassionati di orologi di tutto il mondo si recano
per rimanere informati, per scambiare informazioni e acquistare pezzi da collezione.
Abbiamo parlato con il fondatore Benjamin Clymer dell’orologio che ha dato il via
alla sua passione e del perché ancora oggi occupa un posto speciale nel suo cuore.
Quando è iniziata la tua passione per lo Speedmaster?
L’amore per lo Speedmaster è iniziato nel momento in cui ho visto l’orologio al polso di mio nonno. Per me
era un eroe, quando ero con lui, ero costantemente circondato da oggetti meravigliosi che si trattasse di
macchine fotografiche, automobili, stereo, computer e ovviamente orologi. Mio nonno comprò lo
Speedmaster più in là negli anni, nel periodo in cui passavamo molto tempo insieme, sin dall’inizio ho
sempre pensato che lo avesse comprato per me. Aveva già altri due orologi, destinati rispettivamente a
mio padre e a mio zio. Anche se non me l’ha mai detto, sapevo che lo Speedmaster era per me. È stato il
segnatempo da cui è iniziato tutto, l’orologio che ha dato il via alla mia passione.
Ti ricordi il momento in cui tuo nonno ti ha dato l’orologio?
Quali sono stati i tuoi pensieri quando l’hai visto?
Certo, avevo 16 anni ed ero rimasto sbalordito dalla sua complessità, dal peso e dalla qualità. Ho
sempre visto mio nonno indossarlo e un giorno ha deciso di regalarmelo. Dal quel momento è sempre
stato con me. Quando è diventato mio, ho pensato che non mi sarebbe mai più servito un altro orologio.
Mi ha aperto gli occhi su tutto ciò che un orologio può rappresentare e gli sono molto grato di questo.
Hai pubblicato recentemente la lista dei 12 più grandi sbagli che un appassionato di orologi può
commettere. Hai detto che uno di questi errori è: “ Non possedere un OMEGA Speedmaster”?
Mi ricordo la prima volta che ho incontrato un importante collezionista di orologi, uno di quelli di cui si
legge sulle riviste. La sua collezione valeva probabilmente più di 10 milioni di $, ero molto nervoso
all’idea di incontrarlo. Mi aspettavo di vederlo con una grande complicazione al polso, invece entrò
nella stanza con uno Speedmaster Professional. Gli chiesi come mai, visto che aveva la possibilità di
indossare qualsiasi orologio avesse voluto e mi rispose: “Perché lo Speedmaster è il miglior orologio al
mondo”. Questo mi ha fatto riflettere. Da allora, ho conosciuto alcuni dei più grandi collezionisti al
mondo, tutti d’accordo sul fatto che lo Speedmaster sia un orologio speciale. È la perfetta combinazione
di arte, design, funzionalità e storia. Prendendo in considerazione il solo orologio, un carica manuale, 3
contatori, quadrante nero cronografo, senza neanche bisogno di menzionare l’esplorazione spaziale, si
tratta di un segnatempo perfetto. Ero sincero quando ho detto che non puoi essere un appassionato di
orologi se non hai provato almeno una volta lo Speedmaster.
Quanto sono emozionati i collezionisti quando arriva sul mercato un modello particolarmente raro?
Questo fenomeno non finirà mai. Io stesso non riesco a contenere il mio entusiasmo quando l’orologio dei
miei sogni diventa disponibile. Esattamente come fanno tutti i collezionisti, ho viaggiato in tutto il mondo,
speso ore online e fatto ricerca sui libri. Credo che uno Speedmaster speciale sia il “Santo Graal" dei
collezionisti di orologi. Quando un pezzo è disponibile, nessun’offerta è troppo alta.
Hai avuto modo di passare diverso tempo da OMEGA con i nostri orologi vintage, che cosa provi
quando hai la possibilità di tenere tra le mani un raro Speedmaster?
Quando si cresce per diventare un collezionista migliore, le tue emozioni cambiano. La prima volta che
ho acquistato uno Speedmaster 321, forse dieci anni fa, l’ho pagato 1500$ e mi sono sentito il re del
mondo. Una sensazione incredibile. Dal quel momento ho posseduto diverse varianti dello Speedmaster
calibro 321 e, ora come ora, sarebbe molto più difficile emozionarsi per un 145.012-67, che credo sia
ancora uno dei migliori orologi al mondo.
Si tratta semplicemente del fatto che ho visto molto e so cosa c’è sul mercato.
Ottenere l’orologio perfetto, non c’è sensazione migliore al mondo per un collezionista.
Lo stile dell’orologio? É così da 60 anni. Al di fuori dell’eredità e della storia legata all’esplorazione
spaziale, pensi si tratti ancora di un bel segnatempo?
È fantastico. Come ho detto poco fa, la purezza del quadrante nero con i 3 contatori non ha eguali. Si
abbina con tutto. Mi è sempre piaciuto accoppiarlo con i cinturini di HODINKEE Shop. Credo che
abbinare un cinturino di pelle a un orologio nato con il bracciale gli possa dare nuova vita. Fra le altre
cose sono un amante delle auto classiche per cui lo Speedmaster per me è ancora più irresistibile. Passo
la maggior parte del mio tempo in vecchie auto e sapere che questo segnatempo era stato progettato
con in mente le corse automobilistiche lo rende ancora più attraente. Come dice un mio amico, non c’è
bisogno della scala tachimetrica nello spazio. Penso sia molto affascinante il fatto che sia rimasta
sull’orologio anche dopo tutti questi anni, in cui la narrazione si è allontanata dalle corse automobilistiche
verso lo spazio.
Cosa pensi delle versioni più recenti? Ad esempio il Dark Side of The Moon o il Moonphase?
Credo che siano entrambi dei magnifici segnatempo, naturale sviluppo della famiglia Speedmaster.
Il Dark Side of The Moon mi piace in maniera particolare. Quando tutti seppero che OMEGA avrebbe
realizzato uno Speedmaster in ceramica nera, tutti pensammo che sarebbe stato terribile. Appena visto,
ci siamo resi conto che Omega era riuscita a fare quello che sembrava impossibile, un
bell’aggiornamento di un segnatempo classico, ma in ceramica! Credo si tratti di un orologio fantastico
che più volte ho pensato di comprare.
C’è un modello di Speedmaster che ti piacerebbe possedere?
Sono fortunato ad aver avuto alcuni dei primi modelli di Speedmaster, in questo momento, ne ho due: il
Mark 40 che mi ha dato mio nonno e la referenza 2915-1. Ho fatto di tutto per averlo, scambiandone
diversi altri. Per quanto riguarda gli Speedmaster originali, sono abbastanza soddisfatto. C’è ancora un
orologio che mi è sfuggito. Si tratta dell’Alaska Project Prototype. Adoro la storia e la provenienza ma
più di tutto il look. La ri-edizione è bellissima ma l’originale rimane un must. Quest’anno Philips ne aveva
uno in vendita, sul quale ho puntato, ma l’asta si è chiusa un po’ più alta del previsto ed ero interessato
anche a un altro orologio. Non possiamo sempre avere quello che vogliamo, ma si tratta di un pezzo che
vorrei aggiungere alla mia collezione, comincerò a risparmiare da oggi...
Esiste uno Speedmaster che ti piacerebbe vedere? Magari in un materiale differente o il ritorno di un
modello particolare?
Credo che Omega abbia fatto un lavoro fantastico nel prendere ispirazione dai classici. Se avessi la
possibilità di disegnare uno Speedmaster, mi piacerebbe molto vedere una piccola serie limitata,
utilizzando la cassa originale, il quadrante radiale, le sfere e il calibro Lemania 321, proprio come il
primo modello. Chiaramente, poiché si tratterebbe di un’edizione super limitata, vorrei la cassa
realizzata in platino, in non più di 50 esemplari. Eventualmente anche un secondo orologio con le stesse
specifiche tecniche in acciaio, al massimo qualche centinaio di pezzi. Penso sia molto intrigante per
Omega rilanciare un orologio in edizione limitata con il calibro 321, per produrre un segnatempo
davvero per i collezionisti. Diventerebbe immediatamente l’orologio dei sogni.
Per terminare, cosa rende un orologio iconico?
Questa è una domanda difficile alla quale rispondere, ci sono tante possibili ragioni perché un orologio
diventi una leggenda. Per la persona che lo indossa? Sicuramente. Per la bellezza del design o la qualità
della manifattura? Anche queste sono argomentazioni valide. Per lo Speedmaster, probabilmente come
per nessun altro orologio al giorno d’oggi, valgono tutte le ragioni appena citate. Quello che rende
attraenti gli orologi e in particolare lo Speedmaster, sono le diverse sfaccettature, credo che sia il motivo
per cui li amo così tanto. La persona seduta accanto a me può amare lo Speedmaster quanto lo amo io,
ma per una ragione completamente differente. Credo che un prodotto debba essere giudicato da
quanto può essere multi-dimensionale la sua forza.
5. Il POTERE DELLA COMMUNITY
La sviluppo della community Speedy Tuesday.
Robert-Jan Broer è il fondatore di Fratello Watches e il creatore del fenomeno Speedy Tuesday. Qui
ci racconta il giorno in cui tutto è cominciato e come la community si è sviluppata intorno al
cronografo più iconico del mondo.
Raccontaci com’è nato il “movimento” Speedy Tuesday.
Sono sempre stato affascinato dai segnatempo più belli e innovativi al mondo. Uno dei miei pezzi
preferiti è il mio Speedmaster Professional del 1967. Un giorno, nel 2012, proprio un martedì, ho
postato casualmente una foto dell’orologio sul nostro sito con la dicitura “Speedy Tuesday”. In quel
momento l’idea ha spiccato il volo. Subito dopo, quello che era un singolo post, è diventato una
ricorrenza settimanale chiamata “Speedy Tuesday”.
Quanti articoli sullo Speedmaster hai effettivamente scritto?
Al momento il nostro team ha prodotto più di 250 articoli sull’OMEGA Speedmaster e molti altri
sono in arrivo. Gli articoli parlano degli Speedmaster che hanno volato nello spazio, dei primissimi
modelli o semplicemente sono i racconti dei lettori che vogliono condividere la storia del loro
Speedmaster. Non siamo mai a corto di contenuti.
Il fenomeno è riuscito a unire tutta la comunità Speedmaster!
Si assolutamente. Gli articoli Speedy Tuesday sono i più letti del nostro sito e hanno creato un folto
seguito di fans entusiasti dello Speedmaster. L’aumento della popolarità dello Speedy Tuesday è
stata del tutto naturale e “people powered”. Solamente su Instagram, l’hashtag è stato condiviso
più di 40.000 volte.
Perché pensi che così tante persone abbiano adottato l’hashtag? Ci puoi spiegare la sua
popolarità?
Penso che la sua popolarità sia dovuta al fatto che lo Speedmaster è un’icona. È l’orologio che è
stato indossato sulla luna, ma non si tratta solo di quello. Ancora oggi è un segnatempo che si può
acquistare a un prezzo ragionevole. Credo anche che le persone abbiano iniziato a utilizzare
#SpeedyTuesday perché non c’è nessun fine pubblicitario nascosto. È facile capire quanto sia
sincera la passione per lo Speedmaster da parte mia e del team editoriale. Alla fine si tratta di un
orologio fantastico. Anche senza il legame con la NASA è un meraviglioso cronografo a carica
manuale, con uno dei quadranti più leggibili di sempre. Chiunque abbia una bellissima collezione di
segnatempo vintage o che abbia comprato l’ultimo modello OMEGA in boutique può unirsi alla
community #SpeedyTuesday.
Cosa c’è di speciale nella community Speedmaster? Qual è la differenza con i fan degli altri
orologi?
Circa dieci anni fa, sono andato in un negozio di orologi che aveva un espositore con diversi
Speedmaster vintage. L’espositore era posizionato al centro del negozio e c’era un ragazzo
letteralmente steso sul pavimento, per veder tutti i dettagli degli orologi. Le persone impazziscono
per i dettagli. Il proprietario del negozio mi disse che le “Speedmaster people” sono dei clienti
particolari. Per loro conta solo l’orologio, non il possibile investimento o il denaro. Questo vale anche
ai giorni nostri. La Speedmaster community è interessata agli orologi e ovviamente, alcune volte,
anche al programma spaziale. I membri della community si aiutano l’un l’altro nel trovare dettagli,
orologi e parti specifiche. L’altro elemento fondamentale è il supporto da parte di OMEGA. Il brand
ha un museo molto attivo e un archivio apposito per documentare alcuni eventi specifici, orologi o
semplicemente per dare supporto alle domande dei collezionisti. È raro trovare una casa orologiera
in grado di spingersi oltre quanto OMEGA. Per questo il brand è molto apprezzato da tutta la
comunità Speedmaster.
Potresti affermare che lo Speedmaster ha una maggiore componente emotiva rispetto gli altri
orologi?
Sicuramente, per due ragioni differenti. La prima è la relazione personale con l’orologio: se chiedete
a un possessore qualunque di Speedmaster “Moonwatch” perché lui o lei abbia comprato l’orologio,
avrà sempre una storia interessante e molto personale da raccontare. L’altra è che l’orologio ha dei
chiari legami con grandi eventi del passato, probabilmente il traguardo più grande mai raggiunto
dall’umanità. Per tutte quelle persone testimoni di questi eventi negli anni 60’ e 70’ lo Speedmaster
ha un significato speciale. Per quelli nati dopo (come me) o che semplicemente erano troppo
giovani per sapere cos’era successo all’epoca, l’orologio è, con tutta probabilità, il collegamento
tangibile a questi eventi a cui non hanno potuto assistere in prima persona.
Qual è la storia più interessante per cui un membro della community ti ha contattato?
Credo che il momento più speciale sia stato quando un ex astronauta insieme suo figlio, mi hanno
contattato dicendomi di avere “alcuni orologi” interessanti, senza sapere esattamente quali.
Quando ho incontrato il figlio a casa mia, ha letteralmente svuotato un sacchetto di plastica sul
tavolo da pranzo. Uno dei segnatempo era lo Speedmaster Alaska Project III, uno dei 56 modelli
originali del 1978. Quell’orologio mi emozionò davvero, ricordo ancora la sensazione di quando l’ho
indossato al polso. Altre storie dello Speedmaster che hanno catturato la mia attenzione sono quelle
che riguardano i segnatempo ereditati e andati persi e anche un’email che ricevetti una sera da una
persona (nota) che lavorava per la NASA e che mi diceva che stavo facendo un ottimo lavoro con
gli articoli Speedy Tuesday. Significava molto per me. In generale apprezzo molto tutti i messaggi
che ricevo giornalmente riguardo Speedmaster e Speedy Tuesday.
Di cosa parlate maggiormente quando v’incontrate?
Semplicemente di Speedmaster. Ci confrontiamo sui dettagli di diverse referenze vintage, parliamo
di quale potrebbe essere il prossimo “Graal”, di cosa ci piacerebbe vedere sviluppato da OMEGA
in futuro, e ovviamente discutiamo di confezioni, documenti, libri e via dicendo. Inoltre parliamo di
tutte le informazioni che ci sono a disposizione e che sono così ben documentate dagli appassionati
dello Speedmaster. Uno delle prime persone della community è stato Chuck Maddox (scomparso
nel 2008), che merita una menzione speciale per aver fatto scoccare la scintilla del mio entusiasmo
per lo Speedmaster. Il suo lavoro è ancora lì fuori ed è considerato tutt’oggi una delle migliori fonti in
materia.
Pensi che la community stia crescendo?
Certamente, così come sta aumentando il numero delle immagini taggate #SpeedyTuesday e il
numero dei lettori dei nostri articoli Speedy Tuesday. Non si tratta solo di questo, c’è anche una
grande richiesta di organizzare incontri. Cosa che ogni tanto facciamo, alcune volte con Omega,
ma credo che potremmo fare molto di più. In ogni caso è divertente discutere di Speedmaster online,
non c’è niente di meglio che incontrare persone che la pensano allo stesso modo e che parlano di
orologi. In questo caso i social media sono davvero utili perché sono in grado di mettere in contatto
le persone e di rendere la community social, reale.
Come ci si sente a essere fonte d’ispirazione per il nuovo orologio Speedy Tuesady?
É stato fantastico vedere OMEGA sposare l’idea di Speedy Tuesday e riconoscere la sua popolarità
tra i fan. Sono davvero orgoglioso che il brand abbia creato l’orologio e in particolar modo che
abbia usato alcuni tocchi vintage che amiamo tanto. Sembra che tutti gli esemplari siano stati
venduti in solo 4 ore, 15 minuti e 31 secondi. Un altro momento incredibile e sorprendente nella
storia dello Speedy Tuesday. Per fortuna i nostri articoli, le nostre riunioni e i post continueranno
ancora a lungo.
5. I NUOVI SPEEDMASTER 2017
Speedmaster 38 mm
La semplicità incontra un design iconico
Lo Speedmaster è uno dei cronografi più famosi al mondo.
Oggi OMEGA presenta questa raffinata collezione da 38 mm. Al centro della creazione rimangono il
look inconfondibile e la tradizione, ma questa volta il suo intramontabile design si arricchisce di un tocco
estetico nuovo e affascinante.
Il modello, soprannominato "Cappuccino", è solo uno dei pezzi di questa magnifica collezione da uomo e
donna. La cassa è realizzata in acciaio e oro Sedna™ 18 carati, mentre il cinturino è in pelle marrone
chiara.
Uno degli elementi più interessanti dell'orologio è la lunetta con pavé di diamanti che include anche la
scala tachimetrica, su un anello in alluminio marrone. Questo doppio design ha consentito a OMEGA di
aggiungere l'eleganza dei diamanti conservando il DNA sportivo caratteristico dello Speedmaster.
L'orologio è dotato di un quadrante bicolore con esclusivi piccoli contatori ovali marroni che, a uno
sguardo più attento, assomigliano molto al logo OMEGA.
Il quadrante presenta inoltre un datario ovale a ore 6 e lancette e indici a “bastone” realizzati in oro
Sedna™ 18 carati. Sul fondello è stampato l'iconico medaglione con il cavalluccio marino dello
Speedmaster. Al suo interno, l'orologio è alimentato dal calibro OMEGA 3330, completo di tecnologia
Co-Axial e molla del bilanciere in silicio, questi elementi fanno si che abbia una garanzia di 4 anni.
60 anni dopo la presentazione del primo Speedmaster, questo cronografo è ancora una straordinaria
fonte d’ispirazione. Benché lo spirito rimanga lo stesso, la nuova collezione da 38 mm è stata creata con
una particolare attenzione a semplicità, dimensioni e colore.
Speedmaster Racing Master Chronometer
Il ritorno dell’iconico quadrante racing
In linea con la tradizione OMEGA tutti i nuovi Speedmaster sono improntati allo spirito e al design dei
modelli che li hanno preceduti.
L’elemento grafico sulla traccia dei minuti di questo segnatempo in acciaio ha fatto la sua prima
comparsa nello Speedmaster del 1968. Questo dettaglio, che riprende la tradizione legata alle gare
automobilistiche dello Speedmaster, ritorna ora su un quadrante nero opaco. Quadrante che è
valorizzato anche da altre caratteristiche notevoli, come i dettagli arancioni e gli indici a freccia smussati
in oro bianco 18 carati rivestiti di Super-LumiNova.
Per questo modello i piccoli contatori sono stati leggermente ingranditi per migliorare la leggibilità,
mentre la cassa da 44,25 mm è più sottile rispetto alle versioni precedenti grazie al lavoro eseguito in
particolare sul vetro zaffiro.
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La lunetta in ceramica lucida è caratterizzata dalla scala tachimetrica spazzolata in Liquidmetal . La
scritta arancione è abbinata al colore delle lancette di ore e minuti e alla punta di quella dei secondi.
L’orologio è completato da un cinturino di pelle nera traforata con un rivestimento interno in caucciù
arancione. Questi piccoli fori conferiscono un perfetto look sportivo oltre a consentire l'aerazione della
pelle.
Lo Speedmaster Racing Master Chronomter rappresenta il prossimo modello Speedmaster con
certificazione METAS. L'orologio e il suo movimento calibro 9900 hanno raggiunto il massimo standard di
precisione, prestazioni e resistenza ai campi magnetici dell'industria orologiera svizzera, e sono certificati
dall'Istituto Federale Svizzero di Metrologia.