Progetto Alaska (1969/70)

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Progetto Alaska (1969/70)
I Modelli
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Progetti e Prototipi
Progetto Alaska (1969/70)
Ci sono attualmente ricerche in corso a
diante evaporazione sottovuoto (refe-
t totalizzatori delle ore e dei minuti provvi-
proposito del Progetto Alaska, e le infor-
renza #6: Omega Saga). Questo scudo
sti di materiale luminoso: ciò ha imposto
mazioni contenute nelle pagine seguenti
doveva permettere all’orologio di fun-
l’adozione di lancette particolari chiamate
sono parziali e potrebbero contenere im-
zionare anche in presenza di grandissimi
razzo o Apollo, allo scopo di equilibrare
precisioni o errori. Sarà bene perciò non
sbalzi di temperatura;
le masse in rivoluzione intorno all’asse.
considerarle definitive.
t migliorare la riflessione termica solare
La terza versione si discosta un po’ meno
Il Progetto Alaska è un progetto di studio
grazie a un quadrante di colore bianco
dallo Speedmaster classico, e potrebbe cor-
per la NASA, lanciato da Omega alla fine
argentato invece del nero consueto;
rispondere a una variante meno dispendio-
degli anni 1960. Il nome del progetto non
t accrescere la resistenza della cassa alle
ha niente a che vedere con l’omonimo Sta-
temperature estreme attraverso l’impie-
sue caratteristiche sono le seguenti:
to degli USA, a parte il fatto che si parla
go di materiali specifici tra cui il titanio,
t uno scudo termico;
di una temperatura particolarmente bassa.
il quale inoltre diminuisce il peso, dato
t una cassa d’acciaio di forma classica;
Esistono almeno tre progetti avviati in mo-
che la sua massa volumetrica è circa il
t un quadrante di colore bianco, con una
menti distinti, ognuno dei quali è sfociato
60% di quella dell’acciaio.
nella realizzazione di parecchi modelli.
Esistono almeno tre versioni diverse di
L’obiettivo era di perfezionare ulterior-
prototipi per il primo progetto. Le prime
mente lo Speedmaster per rispondere ai
due versioni sono caratterizzate da:
bisogni della NASA, e in particolare di
t uno scudo termico;
rendere l’orologio meno sensibile alle dif-
t una cassa dalla forma particolare fatta in-
ferenze estreme di temperatura incontrate
nello spazio e sulla luna.
A questo scopo Omega è intervenuto su
almeno tre punti:
t creare uno scudo termico mediante l’ag-
teramente di titanio;
t un quadrante bianco o argento con una
minuteria del tipo Racing;
t la funzione cronografo evidenziata da
lancette di colore rosso;
versione (pagina a sinistra, immagine di destra). Oltre a queste caratteristiche connesse con la temperatura, lo studio concerneva anche il
miglioramento della leggibilità del cronografo: le lancette cronografiche
sono rosse e la minuteria è del tipo detto en hérisson. I quadranti delle
due versioni non recano le scritte Speedmaster e SWISS MADE.
grafica di colore rosso;
t lancette dei totalizzatori delle ore e dei
minuti provviste di materiale luminoso, al
pari delle due altre versioni, ma di colore
nero.
È interessante notare che i due esemplari di
esaminare sono muniti di una lunetta del
nio anodizzato di colore rosso, rivestita
gina a sinistra, immagine di sinistra) o di colore argento per la seconda
master Professional;
questa terza versione che abbiamo potuto
applicato;
e un quadrante di colore bianco per la prima versione (qui sotto e pa-
t lancette nere, tranne la trotteuse crono-
sul quadrante, unicamente OMEGA;
t un logo
zate da una cassa di titanio dalla forma particolare, uno scudo termico
minuteria classica e la dicitura Speed-
t niente scritta Speedmaster Professional
giunta di una cassa amovibile di allumidi uno strato di quarzo depositato me-
sa rispetto alle due versioni precedenti. Le
Le prime due versioni di segnatempo del Progetto Alaska sono caratteriz-
tipo B2bis. 220 che presenta un errore di
graduazione: «225 220 190» anziché «225
200 190» (cfr. Parte 2, Capitolo 5. La Lunetta). Questo fatto fornisce un indizio: i
modelli in questione sono stati probabilmente assemblati nell’autunno del 1970.
Malgrado tutti gli sforzi compiuti, la
NASA non ha ritenuto necessario cambiare modello per i suoi astronauti, dichiarando che il Moonwatch classico soddisfaceva
già tutte le sue esigenze.
La terza versione di questo progetto è servita come base, nel 2008, per una serie limitata Alaska Project 2008 (cfr. Capitolo 3.
La terza versione esaminata presenta uno stile nell’insieme più prossimo
a uno Speedmaster classico. È anche la più nota, da quando un esemplare è stato messo all’asta nel corso di una vendita tematica Omega
nel 2007. Contrariamente alle altre due versioni, la sua cassa non è di
titanio e le lancette cronografiche non hanno un colore particolare, a eccezione della trotteuse. In cambio, analogamente alle altre due versioni,
le lancette cronografiche dei minuti e delle ore sono visibili di notte (a
differenza dei Moonwatch classici), il che ha richiesto una modifica della
loro forma. Queste lancette sono chiamate Apollo o razzi.
Serie Speciali e Limitate).
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