GOMME PREMESSA AMICI DELLA MITICA PANDA 4X4

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AMICI DELLA MITICA PANDA 4X4
GOMME
(Contributo di Americo "Pandaovunque")
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{
PREMESSA
INDICAZIONI
PNEUMATICI RICOSTRUITI
PNEUMATICI TERMICI/LAMELLARI
CATENE DA NEVE
PREMESSA
Inizio con una considerazione banale, quelle di tipo tecnico le lascio a chi davvero ci
capisce qualcosa: la gomma per tutto non esiste.
A mio parere, il miglior compromesso per la Panda 4x4 old è la Pirelli Winter 160, io
le ho usate per 15 anni e sono sempre state le migliori in assoluto!
Da miei test comparativi (anche sui fuoristrada) tra varie tipologie di gomme posso
affermare che:
a) le termiche hanno una mescola ricca di silicio che non cristallizza a basse
temperature, e che permette di mantenerle morbide, morbidezza ed efficienza per
un pneumatico sono la stessa semplice cosa. I pneumatici invernali si possono usare
non solo in inverno, ma tutto l'anno.
Secondo il codice della strada (art.122 comma 8) "il segnale catene per neve
obbligatorie deve essere usato per indicare l'obbligo di circolare a partire dal punto
di impianto del segnale con catene da neve o con pneumatici da neve...". Pertanto il
codice della strada prevede che, a partire dal segnale, è necessario aver montato le
catene o avere già montati pneumatici da neve, detti anche pneumatici invernali o
termici.
Delle Nokian parlano tutti un gran bene e sono veramente insuperabili ma a
condizione di restare sotto i 15°, altrimenti si sciolgono!!! Le mie prime NRE
145/80R13 75S le ho montate a Cosenza per la settimana bianca, ma le ho
consumate sulla Salerno-Reggio Calabria per tornare a casa!!!!
L'anno successivo ho preso delle ricoperte con disegno identico lamellare e mescola
NON termica, per farle durare di più, purtroppo si sono dimostrate una ciofeca!
Sempre meglio le Winter!!! Conviene comprare le termiche lamellari solo e soltanto
come treno alternativo, a questo punto a prezzo minimo, ovvero ricoperte, di un bel
M+S200. Sono quelle che monto ora con preforo per i chiodi.
b) le mud sono eccellenti nelle condizioni più difficili ed insidiose, ma sono out
d'inverno! Appoggiano su superfici molto risicate e non hanno un battistrada adatto
a trattenere i cristalli di neve; e non danno risultati compatibili con il minimo
sindacale di comfort di marcia su strade normali; né credo che la promessa maggior
durata sia compatibile con una morbidezza della mescola che renda sicuri gli spazi
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di frenata in condizioni di strada normale.
Quelle che avevo io in caso di pioggia trasformavano il mio Pandino in uno Skateboard. Conviene comprarle solo e soltanto come treno alternativo, per fare di tutto
e di più, per mettere in conto di rovinarle, quindi a prezzo minimo, ovvero ricoperte.
c) le catene. Io non le ho, per esubero di fiducia nelle capacità mie e della mia fida
Pandina, che non mi ha MAI deluso!
Modestamente dove passo io con le Winter nuove.. non è detto che ci passano tutti
gli altri, merito dei tanti corsi di guida e delle grosse difficoltà che ti procura un
fuoristrada, con la Panda 4x4 che è incantevolmente SUPERIORE sembra di giocare!
Le catene non sono una soluzione adatta per uso frequente, ma solo eventuale,
quando si ha la fortuna di percepire il ghiaccio, dai racconti del Forum ho capito che
eccedendo con la prudenza non è mai tempo sprecato, e a non aspettare che sia
troppo tardi c'è solo da guadagnarci.
d) Esistono poi gomme con granuli minerali che dovrebbero sopperire alla
mancanza di chiodi, EVITATELE come la peste, mi hanno fatto prendere la
immediata decisione di acquistare 4 Catene Koenig Polar con doppio anello
rompighiaccio per il Toyota, dopo una bella scivolata da 30 quintali!
e) Esistono i chiodi da neve, ma per essere montati bisogna avere pneumatici poco
usurati e già predisposti (preforo). Potrebbe essere valido il chiodo artigliante
multiuso amovibile, in sincerità mai provato http://www.bestgrip.com/ita/stradale_auto.asp
Insomma, la gomma è sempre.. una coperta un po' corta, si deve cercare di tirarla
dalla parte che più ci interessa, in considerazione della percorrenza percentuale su
terreni difficili e su terreni normali, del costo, e facendo poi la scelta di
compromesso più pertinente.
Io continuo a scegliere le PIRELLI Winter 160M+S, ottime sul bagnato, sulla neve e
sull'asfalto, con un compressorino a bordo sono combattive anche sulla sabbia e con
un paio di catene nel bagaglio faranno tutto quello che nessuna gomma potrà mai
fare. Poi ovviamente continuo a prendere gomme ricoperte di tutti i tipi ed in ogni
dove, come ho visto fare a Sauro, i treni di gomme non sono mai troppi.
INDICAZIONI
Un pneumatico presenta sul fianco moltissime indicazioni, il modello di pneumatico
ammesso è regolamentato dal Codice della Strada. Inoltre i pneumatici sono
soggetti alle norme europee ECE-R.30.
Vediamole:
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01)- Il produttore (Marca)
02)- Il modello (tipo di battistrada)
03)- Il diametro in millimetri (mm)
04)- Il rapporto percentuale fra altezza e larghezza
05)- La specifica della struttura
06)- Il diametro del cerchio in pollici (inch)
07)- L'Indice di carico del pneumatico
08)- L'Indice di velocità
09)- La tipologia Tube-type o Tubeless (con o senza camera d'aria)
10)- La data di fabbricazione DOT (Department of Transportation degli Stati Uniti) le
prime due cifre indicano la settimana e gli ultimi due l'anno. Ad esempio: il numero
di produzione 1304 significa che i pneumatici sono stati prodotti nella tredicesima
settimana dell'anno 2004. 11)- L'Indicatore d'usura (Tread Wear Indicator) (1,6
mm)
12)- L'indicatore del paese dove è stato prodotto
13)- Il riferimento per pneumatico invernale o per tutte le stagioni
Il diametro visto al punto (3) è misurato in millimetri (nell'es. della Panda 4x4: 145
millimetri). Per pneumatici convenzionali da autovettura, la sezione varia da 125
mm (es. 125/80 R 12 della vecchia Fiat 500) fino a pneumatici speciali creati per
determinati modelli di cerchio.
La larghezza incrementa di 10 mm in 10 mm.La larghezza reale tiene conto delle
tolleranze di fabbricazione, che variano da produttore a produttore e che variano
nell'ordine di pochi millimetri, e dipende inoltre dalla larghezza del cerchio su cui
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vengono montati.
Le combinazioni di cerchio e pneumatico sono scelte dai costruttori di automobili
affinchè sia assicurata la funzionalità con elevato margine di sicurezza in tutte le
condizioni d'utilizzo.
Anche la possibilità di montare catene da neve può essere limitata ad alcune
marche o ad alcune larghezze di cerchi, per questo è sempre bene ricordarsi di
rispettate le indicazioni presenti nel libretto di circolazione e nel libretto di istruzioni.
Il Rapporto tra altezza e larghezza visto al punto (4) comunemente detto
'spalla'.../50, /60, /70, /80 si riferisce al rapporto percentuale tra altezza e
larghezza della sezione trasversale della gomma. Serie 50 significa che l'altezza
della gomma è la metà della larghezza della sezione.
Con rapporti "decrescenti", il fianco della gomma diventerà più basso, come nel
caso delle vetture sportive (es. 225/45). Caso speciale che interessa le nostre
Panda4x4: le gomme con serie 80 o 82, possono essere indicate, su vecchi libretti,
ad esempio con "155 R-13". Questo corrisponde ora all'acquisto di un "155/80
R13".
La specifica del metodo di produzione della carcassa visto al punto (5): "R"
corrisponde a "Radiale". Fa riferimento al metodo di costruzione più diffuso oggi,
con i fili d'acciaio disposti radialmente. Fino agli anni '60 erano utilizzati pneumatici
con fili d'acciao disposti diagonalmente. Montati ancora oggi solo su modelli speciali
(per esempio autovetture d'epoca), sono marcati con "D" o "-". Attenzione: possono
essere montati contemporaneamente solo pneumatici prodotti con lo stesso metodo
di produzione. Tipi differenti - es. uno radiale e l'altro diagonale - non possono
essere montati, è espressamente vietato dal Codice della Strada.
Il codice S che si legge spesso abbinato alla sigla SR è un indice di resistenza alle
pressioni di gonfiaggio a pneumatico a riposo in voga negli anni 60/70. In
previsione di lunghe soste specie all'aperto e con temperature basse, è tuttora
buona norma aumentare la pressione dei pneumatici fino a 3,2 bar per le serie
tecniche SR e TR, questo accorgimento evita il manifestarsi di un fenomeno
chiamato Flat Spotting, fenomeno vibrazionale che si avverte guidando un veicolo
proprio dopo una lunga sosta.
La facilità di recupero della rotondità del pneumatico, dipende dall'entità della
deformazione, che è funzione della pressione di gonfiamento e del tempo di
stazionamento del veicolo.
Per lunghi periodi (mesi) con pressioni inadeguate, la deformazione può diventare
permanente.
Il diametro del cerchio visto al punto (6) è misurato diagonalmente da bordo a
bordo. La misura è indicata generalmente in pollici (inch).
L'indice di carico (Load Index "LI") visto al punto (7) indica la portata massima del
pneumatico a una precisa pressione di gonfiaggio. Ad esempio "85" = 515
chilogrammi. I pneumatici installati sui cerchi devono corrispondere come minimo al
valore indicato sul libretto del veicolo. Valori superiori sono autorizzati, significa che
L'indice di carico del pneumatico installato può eccedere quello riportato sul libretto.
La specifica supplementare "rinforzato" indica pneumatici con elevata capacità di
carico (per i piccoli van, minibus, furgoni, jeep...) Ora sono in uso le nuove sigle per
i SUV e i Pick-Up, "P" (Passenger) indica che è idoneo al trasporto di passeggeri e
"T" (Truck) indica il trasporto di merci, quindi in questo secondo caso sarebbe
'rinforzato'. Esistono anche pneumatici "L" (Load) e "XL" (ExtraLoad).
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Ecco la tabella dei pesi corrispondenti:
Load Index................kg
63______________272
64______________280
65______________290
66______________300
67______________307
68______________315
69______________325
70______________335
71______________345
72______________355
73______________365
74______________375
75______________387
76______________400
77______________412
78______________425
79______________437
80______________450
81______________462
82______________475
83______________487
84______________500
85______________515
86______________530
87______________545
88______________560
89______________580
90______________600
91______________615
92______________630
93______________650
94______________670
95______________690
96______________710
97______________730
98______________750
99______________775
100_____________800
101_____________825
102_____________850
103_____________875
104_____________900
105_____________925
106_____________950
107_____________975
108____________1000
109____________1030
110____________1060
111____________1090
112____________1120
L'indice di velocità visto al punto (8) è una lettera che indica la velocità massima
ammissibile, può essere superiore a quello riportato sul libretto. Esempio: libretto
185/65 R14 86-H, è permesso: 185/65 R14 86-V.
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Speed-Index........km/h
M_______________130
N_______________140
P_______________150
Q_______________160
R_______________170
S_______________180
T_______________190
U_______________200
H_______________210
V_______________240
W_______________270
Y_______________300
ZR_____________>240
ZZR____________ ...
Il fianco di un pneumatico ha spesso un indicatore del senso di rotazione,
specialmente per i pneumatici con un disegno particolare sono indicate, sul fianco,
parole come "rotazione", "senso di rotazione", "senso", in combinazione con una
freccia di rotazione. Al momento del montaggio questa indicazione deve rispettare il
senso di marcia dell'autovettura.
I pneumatici per autovetture si differenziano per tipologia come visto al punto (9):
"tube-type" significa che vanno equipaggiati con camera d'aria mentre nel tipo
"tubeless" la camera d’aria è sostituita da un film gommato che ricopre
internamente la cosiddetta carcassa, cioè la parte più rigida e resistente della ruota.
In uno pneumatico Tubeless introdurre una camera d'aria non è solo inutile, ma (a
parte alcune eccezioni) anche vietato. In caso di dubbi rivolgersi al produttore.
Soltanto in caso di foratura si può inserire all'interno del pneumatico, in via del tutto
eccezionale, una camera d'aria.
La Data di fabbricazione vista al punto (10): Con il vecchio sistema di codificazione,
le ultime 3 cifre del numero "DOT" indicavano la data di fabbricazione (i primi due la
settimana di produzione e l'ultimo l'anno. Esempio: "409" indica la 40sima
settimana del 1999). Quelli prodotti prima del '90 presentano un piccolo triangolo
(alla destra del numero di 3 cifre).
La nuova marcatura introdotta nel 2000 adotta 4 cifre (es. "0100" = prima
settimana dell'anno 2000).
L'Indicatore d'usura (Tread Wear Indicator, "TWI") visto al punto (11):
Sul lato del pneumatico è riportata, numerose volte, la scritta "TWI" (sono possibili
anche indicazioni differenti). Sono sei risalti presenti negli incavi longitudinali del
battistrada delle vetture, che sporgono dal fondo di 1,6 mm. Sono equamente
spaziati tra loro e quando emergono in superficie, ANCHE IN UN SOLO PUNTO,
segnalano la necessità di sostituire la gomma per aver raggiunto il limite di usura
ammesso per legge.
Punto (13) Pneumatici invernali/per ogni stagione M+S:
I pneumatici invernali sono espressamente progettati per la marcia su fango e neve
e sono contrassegnati con la sigla "M+S" (cioè "Mud and Snow") o con altre
abbreviazioni simili. Questo significa che sono pneumatici che soddisfano le
condizioni di utilizzo invernali, e quindi equiparabili ad avere catene a bordo.
Sono validi indici di velocità inferiori a quelli autorizzati sul libretto rispetto a quanto
riportato nel libretto per pneumatici estivi. Inoltre deve essere applicato un adesivo
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con la velocità massima ammessa in caso di pneumatici "M+S". Ad esempio: al
posto di 195/65 R14 89-H (pneumatici estivi) si può utilizzare 195/65 R14 89-Q
M+S. Inoltre la velocità massima ammessa viene limitata di conseguenza e deve
essere necessariamente rispettata. Quando c'è questa sigla i pneumatici
obbligatoriamente devono avere il codice di velocità non inferiore a "Q" = 160
km/h.
Disposizioni speciali in alcuni paesi europei:
In caso sia prescritto "equipaggiamento invernale" (tramite cartelli stradali), i
pneumatici invernali con nomenclatura M+S sono sufficienti alla circolazione.
In Austria viene inoltre richiesto che la profondità del battistrada sia almeno di 4
mm, altrimenti questi ultimi vengono considerati alla stregua dei pneumatici estivi.
In Germania questa norma non esiste, anche se è necessario un battistrada di
almeno di 4 mm per garantire la sicurezza in condizioni di strada gelata o innevata.
Il simbolo "E" o "e" indica che l'osservanza della normativa europee di qualità (ECER 30).
Importante: a partire dal 01.10.98 come data di produzione, (40sima settimana del
1998 - numero DOT 408) è obbligatorio questo simbolo di riconoscimento in
Europa. Non possono essere montati pneumatici che non riportino tali indicazioni.
PNEUMATICI RICOSTRUITI
Si tratta di copertoni il cui battistrada usurato è stato asportato e sostituito con
materiale nuovo, corrispondente all’originale. Come materia prima fungono
pneumatici usati, la cui struttura è tuttavia intatta.
La ricostruzione è possibile, in quanto la struttura portante ha generalmente vita più
lunga del battistrada. Successivamente al controllo relativo alla centratura ed
equilibratura, il pneumatico è soggetto alla vulcanizzazione, attraverso la quale le
parti vecchie e nuove si fondono in un tutt’uno. I controlli finali completano il
processo produttivo.
I pneumatici ricostruiti sono marchiati con la lettera "R". La data di ricostruzione è
indicata allo stesso modo dei peumatici nuovi.
Secondo le norme Ece Onu 108 in pneumatici relativi a veicoli fino alla classe di
velocità H (120 km/h) può essere ricostruito senza che ci siano incisioni sulla
velocità, ovvero senza declassamento; pneumatici di classi superiori (p. es. classe V
con 240 km/h) scenderanno di una categoria.
Come si può verificare che si tratta di un pneumatico ricostruito?
Copertoni ricostruiti ai sensi della norma Ece Onu 108 sono contraddistinti dalla
seguente marchiatura:
sul lato del pneumatico è indicata la sigla "108 R"
all’interno di un cerchio appare la lettera "E"
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segue una cifra composta da sei numeri
Inoltre devono essere indicati:
a-la denominazione "Ricostruito" o "Retread"
b-il marchio, ovvero nome del ricostruttore
c-la settimana di ricostruzione ed il relativo anno.
Pneumatici MUD: quasi esclusivamente scelti per guidare veicoli 4x4 su ogni tipo di
terreno.
I pneumatici Mud-Terrain offrono le performance di cui si ha bisogno quando si
abbandona l'asfalto, sono robusti e hanno una capacità eccezionale di superare gli
ostacoli: dall'aderenza su rocce lisce alla trazione in buche profonde, senza
dimenticare il fango... passano dappertutto.
La loro scultura profonda e intagliata procura una trazione eccezionale. La
robustezza è data da una mescola dura della carcassa che si paga in termini di
confort di guida, di direzionalità e precisione, di reattività e quindi di sicurezza di
marcia.
Pneumatici per Sabbia: le gomme specifiche da sabbia su asfalto non vanno molto
bene e, soprattutto, si consumano molto rapidamente, la scolpitura deve essere il
meno pronunciata possibile e la gomma deve avere il maggior numero di tele
possibile che garantiscano di sopportare di viaggiare a pressioni di gonfiaggio
bassissime.
La migliore galleggiabilità viene infatti assicurata da uno pneumatico
opportunamente sgonfiato, che scavi meno possibile la sabbia con la scolpitura e
che si "arrotondi" come forma il più possibile con lo sgonfiaggio.
Al riguardo si tende ad enfatizzare l'importanza della larghezza del pneumatico
mentre, invece, la maggiore parte dell'impronta a terra, sgonfiando, si sviluppa in
lunghezza.
Una volta sgonfio deve resistere agli agenti aggressori, urti violenti, tagli,
surriscaldamenti, deformazioni etc.
Il numero di tele è indicato sul fianco del pneumatico, dopo la misura.
es.: 7,50r16 pr6 = pneum. con 6 tele ... la sigla pr indica il n. di tele della carcassa.
PNEUMATICI TERMICI/LAMELLARI
Per completezza tento di chiarire il significato di altri 2 termini specifici e importanti,
non senza aver detto prima che il limite delle gomme estive viene velocemente
raggiunto:
PNEUMATICO TERMICO:
Sono pneumatici dalla mescola basata su una formula particolare che permette di
ottenere prestazioni ottimali anche alle basse temperature mentre, per esempio,
alla temperatura di 7 gradi centigradi il pneumatico normale perde minimo il 20% di
aderenza a terra. La formula prevede nella mescola (della gomma) una maggiore
quantità di silice permettendo così alla gomma di essere in grado di scaldarsi prima
e meglio delle normali gomme estive quando le temperature raggiungono livelli
prossimi allo zero, ma anche di avere una buona stabilità di funzionamento quando
le temperature si alzano.
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Le mescole di ultima generazione incorporano una grana composta anche da tante
“noci di silice”. Queste micro-particelle sono dei piccolissimi super cristalli che
aiutano a trattenere la neve e, al contempo, entrano nel manto facendo presa. Uno
strato di neve si mantiene incollato al battistrada e crea la condizione migliore per
l’aderenza sui fondi innevati.
Ovviamente a gomma molto morbida corrisponde minor durata del battistrada,
siccome gli esperti dicono che con il tempo si perdono le caratteristiche e la naturale
morbidezza che garantisce l'aderenza (la gomma si irrigidisce), e comunque che le
prestazioni dell termiche calano progressivamente al calare dello spessore del
battistrada perchè le lamelle non funzionano più a dovere le gomme termiche sono
molto efficienti al massimo per tre stagioni.
PNEUMATICO LAMELLARE:
Importante è la scolpitura del battistrada, in un pneumatico con tasselli a tecnologia
lamellare la particolare configurazione a lamelle sfrutta infatti la proprietà "legante"
dei cristalli di neve.
Il principio sfrutta degli intagli trasversali nei tasselli, la rotazione della ruota
provoca una vibrazione per "effetto libro" (come quando si piega un libro a testa in
giù scorrendo il dito sulle pagine) e tale vibrazione facilita l'aggrappaggio di cristalli
di neve.
Se la gomma a contatto con neve scivola, la neve grazie ai suoi cristalli trattiene
altra neve, leggi tenuta. In pratica le lamelle si riempiono di neve "aggrappandosi"
letteralmente al fondo stradale, la dove un liscio pneumatico "estivo" slitterebbe
facilmente.
Vale ricordare che i pneumatici lamellari sono incredibilmente efficienti anche sulle
strade bagnate, pensate che la soglia di aquaplaning è allontanata.
Inoltre, la tenuta in curva è maggiore perché l’impronta a terra è migliore grazie
alla scultura del pneumatico che gli permette di mantenersi pulito, scaricando
maggiori quantità di acqua o fango
Il battistrada lamellare con i tasselli intagliati nel senso trasversale alla rotazione
possono generare onestamente una sensibile rumorosità di marcia.
Consiglio personale: Non abbiate paura, i pneumatici termici vanno molto bene
anche con strade asciutte e non sono soldi buttati, perchè il maltempo potrebbe
sorprendervi mentre siete in viaggio oppure alla mattina appena svegli pronti per
andare a lavorare.
CATENE DA NEVE
L'articolo 122, comma 8, recita: "…il segnale catene per neve obbligatorie indica, a
partire dal punto di impianto del segnale stesso, l'obbligo di circolare con catene o
pneumatici da neve…", già una novità per qualcuno.
Non serviva comprare un SUV per non montare le catene, ma bastava un treno di
gomme invernali (sigla M+S) o termiche (sigla MPS) Alla cara Panda 750 4 marce
ad aste e bilancieri. Assicurano mobilità per tutto l'inverno, senza dover ricorrere a
dispositivi supplementari di aderenza e mantengono buone prestazioni anche su
strada asciutta, da segnalare che è possibile utilizzare un codice velocità più basso
di quello previsto sulla carta di circolazione, ma comunque mai inferiore a Q (160
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km/h).
Anche le gomme chiodate, convenienti a chi impiega il mezzo in maniera
continuativa su fondi ghiacciati o innevati, non necessitano del montaggio delle
catene ma il loro utilizzo è limitato (15 novembre - 15 marzo), le velocità massime
consentite scendono a 90 su viabilità ordinaria e 120 in autostrada e soprattutto in
alcuni paesi esteri possono essere soggette a limitazioni o proibizioni.
Per completare il quadro occorre dire che le catene da neve devono essere a norma
e la velocità massima di utilizzo è 50 km/h.
Il Decreto interministeriale del 13/3/2002 poi trasformato nella Circolare
Ministeriale, dice testualmente:
“A decorrere dal 1° maggio 2002, le catene da neve (e i relativi dispositivi di
aderenza) devono essere conformi alla norma di unificazione a carattere definitivo
tabella CUNA NC 178/01 ovvero, in alternativa, ad equivalenti norme in vigore negli
Stati membri dell’Unione europea e dei paesi firmatari dell’Accordo sullo spazio
economico europeo”. Sempre dal Decreto, "La rispondenza alle norme è attestata
dal marchio di conformità apposto sulle catene in base alla norma UNI/CEI 70006
che introduce nella raccolta delle norme nazionali quella internazionale ISO/IEC n°
28 che regola la certificazione e la marcatura dei prodotti industriali”.
Dunque i prodotti che hanno superato i requisiti del CUNA (Commissione Tecnica di
Unificazione nell’Autoveicolo, ente con sede a Torino) hanno una targhetta con
stampigliato il numero di omologazione.
Oltre a questa omologazione ufficiale esistono normative stipulate da qualificati enti
nazionali come il TUV tedesco e austriaco o la DIN.
Quindi in base alle normative applicate nei Paesi facenti parte della Comunità
Europea la certificazione tedesca del TUV è applicabile anche nel nostro territorio.
I maggiori fabbricanti di catene presenti sul mercato italiano hanno fatto omologare
i loro prodotti in Austria, dall'Ö-Norm, l'ente tecnico locale che rilascia questo
marchio.
L'esistenza dell' omologazione è comprovata esclusivamente da questo marchio:
ogni altro simbolo eventualmente riportato sulle confezioni e sulle catene non ha
alcun valore.
Il marchio è presente solo sugli esemplari prodotti all'incirca dal 1999: non ha alcun
valore il fatto che tutte le catene dei principali produttori immesse sul mercato fin
dalla metà degli anni 90 rispettino già le norme austriache: non c'è alcun marchio in
grado di certificarlo.
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Chi monta catene non omologate è come se ne circolasse sprovvisto e quindi
potrebbe essere multato (32 euro) se la segnaletica obbliga ad averle a bordo o a
montarle. Gli agenti potrebbero poi impedire di proseguire il viaggio su una strada
innevata (multa di 65 euro per chi va avanti lo stesso).
Tornando all'utilità effettiva la cosa migliore è disporre di due coppie di catene,
quindi da installare sia sull'asse anteriore che su quello posteriore, questa
configurazione garantisce sia direzionalità che motricità ed è la unica possibile
quando si affrontano tratti innevati sul serio e ghiacciati,
Se si dispone di una sola coppia di catene occorrerà valutare il percorso.
Se prevalgono tratti in salita, avremo bisogno di maggior motricità quindi,
considerato come si comportano le masse, in salita il peso va a prevalere sull'asse
posteriore, sarà proprio sul posteriore che andremo ad installare le catene.
Ragionamento contrario, ovviamente, in discesa dove andremo a privilegiare la
direzionalità e quindi a montare le catene sull'asse anteriore. Il discorso pesi sulla
Panda 4x4 regge poco, quindi ricordando che va sempre cercata la massima
sicurezza possibile e quindi, potendo e dovendo scegliere, è preferibile mantenere
comunque la direzionalità ossia catene montate sulle ruote anteriori, al massimo si
perde in motricità e si avanza a fatica, ma almeno le ruote sterzanti continuano a
fare il loro mestiere.
Viaggiate su tragitti noti e sempre con molta attenzione in quanto la neve altera il
profilo del territorio ed i punti di riferimento, lo spesso strato di neve può
nascondere rocce, radici, buche profonde ed altri ostacoli che possono arrestare e
danneggiare il mezzo.
E' fondamentale avere a bordo una pala larga, strana analogia con i percorsi
desertici, sia per liberare il mezzo "spanciato", cioè poggiato con il fondo sulla neve,
che per crearsi uno spazio nel caso si debba effettuare una manovra di inversione.
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