Scarica il catalogo - Open Learning Programme
Transcript
Scarica il catalogo - Open Learning Programme
POLITECNICO DI MILANO GRADUATE SCHOOL OF BUSINESS CATALOGO 2015/2016 AVVISO 1- 2015 2 OPEN LEARNING PROGRAMME 2015-2016 Sulla base delle indicazioni contenute nell’Avviso Straordinario FONDIR 1/2015 e dei risultati emersi da un’analisi puntuale dei fabbisogni formativi dei dirigenti del settore bancario e assicurativo, IRSA Servizi e Formazione e MIP Politecnico di Milano hanno predisposto un catalogo di corsi ad hoc, specificamente progettato pensando ai ruoli e alle professionalità richiesti dal mercato. Il Consiglio di Amministrazione di FONDIR ha valutato positivamente l’offerta contenuta nel catalogo, deliberandone la finanziabilità. Per ogni dirigente il contributo massimo del Fondo è stabilito in € 15.000,00. “Open Learning Programme 2015-16” è un catalogo di percorsi formativi dedicato ai dirigenti del settore bancario e assicurativo. >> far frequentare ai propri dirigenti corsi progettati sulla base delle indicazioni emerse dal “l’analisi dei fabbisogni del settore” che consentano il confronto con pari grado; >> pianificare la formazione dei dirigenti senza adempimenti di tipo amministrativo e gestionale, poiché presi in carico dai partner del progetto; >> far partecipare i propri dirigenti ai corsi del catalogo senza alcun esborso, in quanto finanziati direttamente da Fondir, contribuendo solo con la quota di cofinanziamento. Open Learning Programme 2015-2016 Le Aziende potranno quindi: 3 CHI SIAMO IRSA Servizi e Formazione IRSA Servizi e Formazione Srl nasce il 1 Ottobre 2012 dalla volontà di ANIA di essere ancora più vicina alle Compagnie offrendo servizi di alta qualità. IRSA Servizi e Formazione Srl consolida i rapporti istituzionali per contribuire alla diffusione della cultura di settore e dell’informativa legislativa e contrattuale. L’azienda opera nel settore assicurativo contribuendo allo sviluppo delle competenze professionali del personale delle imprese assicurative, bancarie e finanziarie. Si avvale di un team multidisciplinare composto da consulenti specialisti nelle materie giuridico - assicurative - manageriali - comportamentali, nelle tecniche didattiche tradizionali e di e-learning, nella progettazione di sistemi informatici complessi, nelle discipline statistiche ed attuariali. Chi siamo I servizi alle imprese sono raggruppabili in diverse aree di attività: >> progetti personalizzati, ovvero gli interventi su misura per lo sviluppo professionale delle risorse interne e degli intermediari e la gestione del cambiamento delle imprese >> seminari e la formazione professionale interaziendale che si esprimono con una ricca ed articolata serie di corsi tecnici, manageriali e specialistici >> consulenza in tema di risk management, sicurezza, prevenzione e protezione del rischio; >> sistemi di simulazione a sostegno dell’offerta previdenziale e di protezione delle aziende clienti >> consulenza per definire piani e progetti formativi >> attuazione di piani finanziati per i quali provvede anche agli adempimenti e alle pratiche necessarie per l’ottenimento dei finanziamenti previsti dai Fondi Paritetici Interprofessionali 4 Tra i servizi offerti sia alle Imprese che ai singoli operatori trovano spazio anche i corsi di preparazione agli esami per l’iscrizione al R.U.I. Registro Unico Intermediari, Sezione A (Agenti), Sezione B (Broker), al ruolo dei periti assicurativi ed all’albo professionale dei promotori finanziari nonché i corsi relativi alla formazione professionale ed agli aggiornamenti, previsti dal Regolamento ISVAP nr. 5 del 16/10/2006. Gli interventi formativi sono realizzati con moderne metodologie che prevedono, spesso integrandole tra loro, sia la formazione in aula che la formazione a distanza. IRSA coopera con numerosi centri universitari italiani, contribuendo allo sviluppo della ricerca scientifica e favorendo l’incontro fra l’università e le imprese. Contribuisce inoltre alla realizzazione di corsi universitari e post universitari per la formazione delle figure professionali del settore. MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business Fondata nel 1979 come Consorzio tra il Politecnico di Milano e numerose istituzioni ed aziende, oggi MIP è una società consortile per azioni senza scopo di lucro. MIP integra il know-how specialistico della componente accademica con la concretezza e la professionalità del mondo industriale e dei servizi. Insieme al Dipartimento di Ingegneria Gestionale, fa parte della School of Management del Politecnico di Milano che accoglie le molteplici attività di ricerca e formazione nel campo del management, dell’economia e dell’industrial engineering. La School of Management ha ricevuto, nel 2007, l’accreditamento EQUIS. Entrata per la prima volta nel ranking del Financial Times delle migliori Business School d’Europa nel 2009, la School of Management è in classifica con: Master Full Time MBA; Master Executive MBA; Master of Science in Ingegneria Gestionale; Programmi Executive ‘su misura’ per le imprese; Programmi Executive Open per manager e professionisti. Dal 2013 i programmi MBA e Executive MBA hanno il prestigioso accreditamento internazionale AMBA (Association of MBAs). Dal 2014, la Scuola è membro di UniCON (International University Consortium for Executive Education), PRME (Principles for Responsible Management Education) e Cladea (Consejo Latinoamericano de Escuela de Administración). Chi siamo Dal Politecnico di Milano, il MIP eredita l’idea della tecnologia come strumento essenziale per creare, innovare e gestire un’azienda. Lo stretto rapporto che il MIP ha con il mondo delle imprese contribuisce allo sviluppo di progetti di formazione e di ricerca applicata, sempre più vicini alla realtà e alle esigenze del mercato. 5 MYTALENTEAM “Developing People, Improving Business”. Questo il claim di MyTalenTeam organizzazione specializzata in: >> Soluzioni per il mondo HR >> Progettazione, organizzazione e delivery di progetti formativi e piani di sviluppo individuali >> Assistenza tecnica per la ricerca e gestione di Finanziamenti comunitari e nazionali e per la gestione di Piani formativi finanziati dai Fondi Interprofessionali Grazie a un network di trainer, esperti, manager, coach, formatori e testimonial di eccezione, dal 2008 collabora con aziende di tutte le dimensioni, italiane ed estere per valorizzare il talento delle persone. I servizi offerti da MyTalenTeam sono: >> Sviluppo Organizzativo: supporto alle aziende nella ricerca dell’eccellenza e valorizzazione dell’organizzazione e del capitale umano. >> People Empowerment: partendo dai bisogni delle aziende per progettare percorsi di sviluppo che integrano metodologie diverse MyTalenTeam realizza percorsi per attivare o riattivare l’energia, la motivazione e la propensione all’eccellenza delle donne e degli uomini in azienda. >> Finanziamenti per lo Sviluppo, l’Innovazione e la Formazione: un Team dedicato supporta le imprese nella ricerca e nell’utilizzo di finanziamenti, contributi e sovvenzioni finalizzati a sostenere la realizzazione dei propri progetti di crescita, garantendo assistenza su tutte le fasi del processo. Chi siamo Grazie ad un network nazionale ed internazionale MyTalenTeam riesce a rispondere alle esigenze di crescita delle aziende di tutte le dimensioni, nazionali ed internazionali. 6 INIZIATIVE DELL’OPEN LEARNING PROGRAMME 2015/2016 Comunicazione & Marketing Gestione collaboratori Governance e controlli interni TITOLO INIZIATIVE ATTUATORE SEDE PAGINA Dal web marketing tradizionale al social media marketing - corso base IRSA Milano 7 Digital advertising - Google, Facebook, Linkedin IRSA Milano Roma 8 L’intermediario Multicanale nell’Era Digital MIP Milano Roma La Misura delle Prestazioni di Marketing in un Contesto Multicanale MIP Milano Roma 10 Lo Sviluppo di un Piano di Marketing Multicanale per il Settore Assicurativo MIP Milano Roma 11 Misurare l’impatto per comprendere i risultati della web e social analytics IRSA Milano Roma 12 Modelli efficaci di relazione con il cliente IRSA Milano Roma 13 Process Management IRSA Milano Roma 14 Social media, web 2.0 e nuovi media della comunicazione digitale IRSA Milano Roma 15 Tecniche di posizionamento digitale IRSA Milano 16 Delegare per far crescere i collaboratori IRSA Milano Roma 17 Il dirigente come coach IRSA Milano 18 Quando il collaboratore ha uno stile diverso dal nostro IRSA Milano Roma 19 I reati informatici in azienda IRSA Milano 20 Il controllo tecnologico del lavoratore da parte del datore di lavoro: modalità e limiti IRSA Milano 21 Le Frodi informatiche, il phishing e il furto di identità IRSA Milano 22 Principi generali per la tutela della concorrenza in ambito assicurativo Antitrust IRSA Milano Roma 23 Principi generali per la tutela dei consumatori in ambito assicurativo IRSA Milano 24 La protezione del dato in azienda: data protection…. IRSA Milano 25 Electronic insurance contracts and digital signatures IRSA Milano Roma 26 9 Iniziative dell’Open Learning Programme 2015-2016 AREA TEMATICA 7 AREA TEMATICA Insurance English Interamente in Lingua Inglese TITOLO INIZIATIVE ATTUATORE SEDE PAGINA English Skills for Effective Presentations IRSA Milano 27 Electronic insurance contracts and digital signatures IRSA Milano 28 I reati informatici in azienda IRSA Milano 29 Il public speaking - regole generali IRSA Milano 30 La protezione del dato in azienda: data protection…. IRSA Milano 31 Le Frodi informatiche, il phishing e il furto di identità IRSA Milano 32 La leadership nel cambiamento IRSA Milano 33 Pensiero prospettico IRSA Milano 34 Leadership MIP Milano Roma 35 Sviluppare high Performing Team MIP Milano Roma 36 Sistema di Governance e Sistema di Controllo Interno nel Settore Assicurativo MIP Milano Roma 37 Solvency II e sistema di Risk Management MIP Milano Roma 38 Solvency II e Impatto sul Sistema Assicurativo MIP Milano Roma 39 Solvency II: i cambiamenti strutturali del settore assicurativo IRSA Milano Roma 40 Leadership Risk management Open Learning Programme 2015-2016 Solvency II 8 DAL WEB MARKETING TRADIZIONALE AL SOCIAL MEDIA MARKETING CORSO BASE OBIETTIVI DELL’INTERVENTO La digitalizzazione ha progressivamente pervaso le nostre società generando cambiamenti nei comportamenti sociali degli individui e nei processi gestionali delle imprese. Per potenziare il rapporto con il mercato e intercettare le persone continuamente alla ricerca di nuovi spazi di interazione e comunicazione, un professionista, nelle funzioni di front-line a diretto contatto con il cliente, deve avere competenze comunicative web 2.0 adeguate e padronanza degli strumenti digitali. Gli obiettivi dell’incontro formativo sono: >> Conoscere i fondamenti teorici e i principali strumenti del web marketing e di social media communication >> Conoscere e saper applicare le tecniche di social media marketing in ambito di business >> Progettare strategie in grado di integrare le tradizionali forme di comunicazione con i processi digitali tipici dei nuovi media ARGOMENTI: Sessione I: Fondamenti di web marketing e social media communication >> Fondamenti di digital marketing La rivoluzione digitale: il marketing nella società moderna, Media tradizionali e nuovi media: dati e trend, i nuovi processi di produzione e consumo dei contenuti digitali, dal marketing al digital marketing >> Web 2.0 e social media Ambienti, superfici e strumenti della comunicazione digitale, il web 2.0, i nuovi modelli partecipativi di sviluppo del prodotto, l’utilizzo dei social media per la gestione e lo sviluppo del brand, la nuova frontiera dell’ “ecosistema digitale”: web, social, mobile, p2p Sessione II: Elementi strategici, ambiti applicativi, strumenti e casi di successo >> Strumenti di digital marketing Il sito internet come strumento di lavoro, tecniche di analisi e segmentazione dei pubblici digitali, Community management: sviluppare e gestire una community online, Email mkg, Seo, Sem, Adv online >> Social media marketing L’uso dei social media in ambito business, Facebook, Twitter, Linkedin, pianificazione e organizzazione dell’advertising online sui social media >> Engagement e comportamenti online Tecniche di scrittura per web e canali social, content curation e lavoro di aggregazione dei contenuti >> Analisi risultati e casi studio Valutazione dei risultati in relazione agli obiettivi strategici programmati e casi studio DOCENTI Alessandro Papini e Domitilla Ferrari SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano Dal web marketing tradizionale al social media marketing (corso base) DURATA (h): 16 9 DIGITAL ADVERTISING - GOOGLE, FACEBOOK, LINKEDIN OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Le nuove forme di advertising permettono, anche nei casi fino adesso impensabili, di adottare l’approccio pay-per-click, cioè quel modello di costo che ha permesso di legare i propri investimenti ai risultati ottenuti. Il mercato italiano dell’advertising online continua a crescere con trend positivi e le aziende italiane credono sempre di più nelle potenzialità del digitale, ma siamo ancora un passo indietro rispetto alla media europea. Gli obiettivi del corso sono: >> Acquisire le competenze necessarie per poter pianificare campagne pubblicitarie on line: > Conoscere le basi teoriche del digital advertising per analizzarne le performance e impostare strategia e posizionamento specifici > Sperimentare attraverso esercitazioni pratiche la capacità di individuare i meccanismi e le tecniche di ottimizzazione e monitoraggio delle campagne di sponsorizzazione DURATA (h): 16 Digital Advertising - Google, Facebook, Linkedin ARGOMENTI: 10 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> Introduzione all’attuale contesto di digital advertising Il mercato della pubblicità digitale e il settore assicurativo Introduzione al SEM: aspetti fondamentali I formati pubblicitari display (in-out page) e il loro utilizzo Le tipologie di display advertising: definizione e maggiori rischi Google Adwords Facebook ADS Linkedin Paid Esempi di applicazione dei display advertising Accenni di Google Analytics e applicazioni concrete Misurazione dei risultati e ottimizzazione campagne: metodi e modelli Analisi e studio di best practice nazionali e del settore Uno sguardo oltre confine: gli altri paesi e le loro realtà DOCENTI Alessandro Papini e Domitilla Ferrari SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 10 L’INTERMEDIARIO MULTICANALE NELL’ERA DIGITAL OBIETTIVI DELL’INTERVENTO L’evoluzione in logica digitale e multicanale dell’offerta e della domanda dei servizi bancari e assicurativi risulterebbe un puro esercizio teorico senza la predisposizione di un “motore” in grado di tradurre le possibilità e i dati resi disponibili dalla pervasività delle ICT in informazioni di valore a supporto dei processi decisionali. Per questo, il modulo analizzerà dapprima il tema degli advanced analytics, ovvero della gestione dei big data in una logica di marketing e di sviluppo business; in secondo luogo, partendo dalla considerazione che l’implementazione del “motore” richieda un forte sforzo organizzativo, che laddove non sia condiviso e consistente precluderà il raggiungimento del pieno potenziale, si analizzeranno le fasi, i profili professionali e le implicazioni dei progetti di digital transformation con specifico riferimento al marketing dei servizi bancari e assicurativi. DURATA (h): 16 ARGOMENTI: Advanced Analytics per banking & insurance >> Il valore degli Advanced Analytics >> Lo sviluppo di un progetto di Advanced Analytics >> Enterprise Data vs. Big Data >> Marketing e Risk management >> Use cases Gestione di progetti di digital transformation in ambito marketing >> Profili professionali per la digital transformation in ambito marketing >> La costruzione del progetto di marketing digital transformation >> Strumenti e casi di gestione dei progetti digital in ambito marketing DOCENTI SOGGETTO EROGATORE E SEDE MIP Graduate School of Business, Via Lambruschini, 4/C, Building 26/A - Milano L’intermediario multicanale nell’era digital Lucio Lamberti e Carlo Vercellis 11 LA MISURA DELLE PRESTAZIONI DI MARKETING IN UN CONTESTO MULTICANALE OBIETTIVI DELL’INTERVENTO La sfida di marketing più affascinante, perché al tempo stesso più complessa e potenzialmente in grado di fornire il maggior contributo ai risultati di business, della trasformazione in chiave digitale dei servizi bancari riguarda la marketing accountability, ovvero l’accresciuta capacità di misurare e valutare i risultati delle azioni di marketing e di avere a disposizione strumenti in grado di meglio orientare il processo di pianificazione delle attività di relazione con il cliente. L’obiettivo di questo modulo è introdurre le metriche-chiave per la gestione di un piano di marketing multicanale in una realtà del mondo assicurativo a forte componente di digitalizzazione, e di sviluppare strumenti e tecniche per valutare la profittabilità del cliente, il suo livello di soddisfazione e conseguentemente di fidelizzazione, al fine di introdurre un sistema di decisione in merito al customer relationship management pienamente coerente e integrato con i sistemi di pianificazione di business dell’Istituzione. DURATA (h): 16 La misura delle prestazioni di marketing in un contesto multicanale ARGOMENTI: 12 Metriche di digital marketing >> Le metriche per la comunicazione multicanale >> Le metriche del digital marketing >> La gestione di un sistema di marketing metrics Customer satisfaction management e customer lifetime value management >> La misurazione della soddisfazione del cliente in un contesto multicanale: strumenti e tecniche >> Il calcolo del customer lifetime value >> La customer-driven accountability e la gestione del ciclo di vita del cliente DOCENTI Fabrizio Pini, Nicola Spiller SOGGETTO EROGATORE E SEDE MIP Graduate School of Business, Via Lambruschini, 4/C, Building 26/A - Milano LO SVILUPPO DI UN PIANO DI MARKETING MULTICANALE PER IL SETTORE ASSICURATIVO OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Obiettivo di questo modulo è fornire strumenti e metodi per la definizione di un piano di marketing coerente con l’evoluzione dello scenario lato domanda e lato offerta e con le sfide strategiche introdotte nel modulo precedente. Partendo dalla constatazione che qualunque evoluzione di mercato, in questo periodo storico, non possa prescindere dall’essere multicanale, si introdurranno dapprima gli strumenti e le metodologie di progettazione della customer experience in logica multicanale. Quindi, si concentrerà l’attenzione su una delle sfide più “calde” per il settore, ovvero l’evoluzione in chiave social dei paradigmi di comunicazione con il mercato, e conseguentemente si discuteranno buone pratiche e tecniche per la gestione della presenza social di un’impresa assicurativa. ARGOMENTI: Marketing multicanale per i servizi finanziari e assicurativi >> La progettazione dell’esperienza multicanale: lo sviluppo delle personas >> La mappatura del customer journey >> La gestione della multicanalità: sinergie e conflitti di canale Gestione della presenza sui social media >> Strategie di presenza social >> La gestione di una comunità social >> Il crisis management sui social media DOCENTI Andrea Boaretto, Valeria Pelleschi SOGGETTO EROGATORE E SEDE MIP Graduate School of Business, Via Lambruschini, 4/C, Building 26/A - Milano Lo sviluppo di un piano di marketing multicanale per il settore assicurativo DURATA (h): 16 13 MISURARE L’IMPATTO PER COMPRENDERE I RISULTATI DELLA WEB E SOCIAL ANALYTICS OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Misurare l’impatto per comprendere i risultati della Web e Social Analytics Il più delle volte, un lead generato dal sito web o da un canale social si perde nei migliaia di record del CRM aziendale. Le imprese oggi hanno l’esigenza di presidiare le potenzialità dei propri strumenti web con l’obiettivo di associare agli obiettivi di business, il relativo ritorno sull’investimento (ROI). Gli obiettivi dell’intervento sono: >> Conoscere le tecniche di analisi web per individuare parole chiave in grado di portare traffico di qualità al sito, massimizzando i tassi di conversione e generando nuovi lead >> Acquisire strumenti finalizzati a definire le metriche e i processi utili a raccogliere le corrette informazioni per poter profilare i navigatori, individuarne le preferenze, le fonti, la provenienza geografica, gli interessi specifici >> Identificare una strategia di misurazione delle attività sui Social media, per monitorare la percezione e l’efficacia della propria presenza, sul canale attraverso le campagne di comunicazione 14 DURATA (h): 16 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> Web Analtyics, cosa e perché misurare Obiettivi e KPI del web Metriche Social e Metriche WEB: loro definizione e applicazione pratica Costruire una strategia di misurazione rispetto ai propri obiettivi Esempi di strategia di misurazione Google Analytics (dall’installazione del codice alla creazione di report, dei filtri e degli obiettivi) Best practice dell’utilizzo delle Google Analytics L’Analytics dei social media Tool e strumenti maggiormente utilizzati: le prassi del web, casi critici e le soluzioni su misura Esempi e contestualizzazioni del settore assicurativo DOCENTI Alessandro Papini e Domitilla Ferrari SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano MODELLI EFFICACI DI RELAZIONE CON IL CLIENTE OBIETTIVI DELL’INTERVENTO La centralità del cliente è un tema affrontato di frequente nelle discussioni sulle strategie aziendali ottimali, ma molte aziende assicurative non hanno ancora messo a punto una strategia di CRM. Esiste quindi l’esigenza di un riferimento interpretativo che leghi le numerose componenti che possono portare alla realizzazione di un modello efficace di relazione con i clienti. Obiettivi dell’intervento formativo, a partire dall’esigenza rilevata, sono: >> Conoscere i fondamenti teorici e i principali modelli di realizzazione dei CRM aziendali >> Acquisire consapevolezza di criticità e conseguenti attenzioni nella scelta di un modello “coerente” con il contesto in cui si opera (mercato, ambiente esterno, vincoli, risorse, stili aziendali, valori di riferimento…) >> Acquisire elementi per condurre analisi di “fattibilità” relative alla costruzione/implementazione di sistemi di CRM DURATA (h): 16 ARGOMENTI: >> >> >> Gli elementi da raccogliere per la costruzione di una strategia di relazione con il cliente: > le attività principali compiute dal cliente nella sua relazione con l’azienda > gli attuali criteri di raccolta delle informazioni di ricavo e di costo dell’azienda > le dimensioni di analisi del portafoglio clienti dell’azienda > le modalità per stimare il comportamento atteso del cliente La natura e la modalità del legame esistente tra il comportamento dei clienti e le attività poste in essere dall’azienda I passaggi chiave per la costruzione di un modello di valore del cliente (teoria e pratiche): > il cliente come valore economico > il cliente come ciclo di vita > il cliente nelle metodiche di marketing operativo dell’azienda Valerio Bernyak SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano Modelli efficaci di relazione con il cliente DOCENTE 15 PROCESS MANAGEMENT OBIETTIVI DELL’INTERVENTO L’analisi e l’ottimizzazione dei processi aziendali, dai più complessi e strategici a quelli più semplici e di supporto, rappresenta uno dei fattori che può rendere efficiente l’organizzazione di un’azienda. Le imprese assicurative, già da tempo impegnate nella definizione dei processi di business, non sempre hanno messo a punto una strategia globale ed organica di Process Management per migliorare i processi aziendali, integrare i sistemi e le applicazioni per colmare il gap esistente tra IT e business. Obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Conoscere strumenti e metodi della gestione per obiettivi e per processi >> Sperimentare, attraverso la presentazione di linee guida operative, le ipotesi di definizione degli obiettivi e degli output di risultato di ogni unità organizzativa/posizione di lavoro >> Acquisire tecniche per la quantificazione quali-quantitativa dei risultati, dei tempi e delle modalità entro quali produrre gli output, applicare i parametri di misura e controllo degli obiettivi e dei risultati dei processi DURATA (h): 16 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> >> Process Management >> 16 Come cambiano i modelli organizzativi: l’organizzazione per processi e l’organizzazione per progetti Organizzazione per processi > La finalità del lavoro per processi > I ruoli chiave nell’organizzazione per processi > La pianificazione di processo > Gli strumenti della pianificazione e del controllo nel lavoro per processi > Il modello di riferimento dell’organizzazione per processi in un’impresa assicurativa La gestione per obiettivi nell’era dell’informazione e della conoscenza Concentrarsi sugli obiettivi per favorire l’integrazione del gruppo di lavoro, sostenere la crescita dell’azienda e dei collaboratori, creare un modello di gestione responsabilizzante, dare un senso di direzione La definizione e il deployment degli obiettivi Le fasi critiche nella gestione per obiettivi: > esplicitazione delle attese, dei risultati da produrre e dei parametri di misura e controllo > monitoraggio e supporto > valutazione e feedback Il raggiungimento degli obiettivi: criteri e strumenti di misurazione > Misure economico-finanziarie (parametri) > Matriche (Indici e K.P.I.), piani di attività, progetti Indicatori indiretti DOCENTE Valerio Bernyak SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 16 SOCIAL MEDIA, WEB 2.0 E NUOVI MEDIA DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Lo scenario della comunicazione digitale è in costante mutamento e si evolve a ritmi molto veloci e non sempre percepiti. Il professionista che opera attraverso il canale web deve essere sempre in grado di individuare i cambiamenti in atto e prevedere i trend futuri tipici della comunicazione aziendale nel contesto assicurativo. Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Conoscere le metodologie e tecniche più aggiornate per pianificare attività di marketing e comunicazione digitale >> Individuare le regole per l’utilizzo consapevole dei canali e dei tool di SMM >> Elaborare una strategia finalizzata ad applicare le tattiche di marketing sui social media nell’”atipico” settore assicurativo DURATA (h): 16 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> Panoramica generale social media e contestualizzazione del settore assicurativo L’ecosistema digitale Nuovi media e nuovi ambienti digitali Determinazione degli obiettivi di un paino di comunicazione digitale Metodi e modelli per l’impostazione di un piano di comunicazione digitale Analisi di casi: le migliori performance e non solo Grammatica e regole dei canali digitali Strategie di presenza sui social network Tecniche di intervento sui social network Analisi di casi: le migliori tecniche del settore assicurativo e non solo Tool di Social Media Management Gestione editoriale (i contenuti sui social): impatti e prospettive DOCENTI Alessandro Papini, Domitilla Ferrari SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano Social media, web 2.0 E nuovi media della comunicazione digitale. ARGOMENTI: 17 TECNICHE DI POSIZIONAMENTO DIGITALE OBIETTIVI DELL’INTERVENTO La Digital Communication rappresenta anche una nuova area della progettazione organizzativa. Conoscere le “regole” e le dinamiche in base ai quali i motori di ricerca indicizzano alcuni contenuti del sito assegnando punteggi e una priorità e le parole chiave che gli utenti utilizzano per ricercare i nostri contenuti, consente di fare del sito un effettivo veicolo di business. Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Potenziare e migliorare le conoscenze in materia di Digital Communication, al fine di rafforzare le competenze organizzative e tecnologiche >> Conoscere la caratteristiche del nuovo Marketing Digitale e le concrete applicazioni attraverso l’esame di i casi di successo, sintesi, schemi >> Conoscere i processi in base ai quali i motori di ricerca indicizzano alcuni contenuti del sito e le strategie per riuscire a posizionarsi meglio nelle SERP dei motori di ricerca >> Acquisire una metodologia operativa di controllo dei processi di ottimizzazione dei risultati organici sui motori di ricerca DURATA (h): 16 Principi generali per la tutela dei consumatori in ambito assicurativo. ARGOMENTI: 16 >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> Introduzione alla SEO: definizione, cenni ed excursus storico Gli algoritmi che definiscono la popolarità web Link Building e Link Earning Parole chiave e loro utilizzo La teoria del long tail Tool e strumenti SEO: dalle possibilità ai maggiormente utilizzati Fattori interni ed esterni on site Fattori interni ed esterni on page Penalizzazione, mito o fantasma del posizionamento digitale Il contenuto digitale (nelle diverse forme) in ottica SEO SEO e Social Il motore di ricerca, le query e i conseguenti risultati Accenni di web Analytics Esempi ed esercitazioni pratiche calate nel contesto assicurativo DOCENTI Alessandro Papini, Domitilla Ferrari SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano DELEGARE PER FAR CRESCERE I COLLABORATORI OBIETTIVI DELL’INTERVENTO I Dirigenti spesso “nascono” professionalmente come specialisti e molti di loro, in parecchie realtà aziendali, continuano a svolgere una percentuale ancora elevata di compiti operativi o di tipo specialistico. Restando fin troppo indispensabili nel ruolo che occupano attualmente, il primo evidente risultato di non avere dei “successori” adeguati comporta anche di non riuscire a cogliere occasioni di sviluppo per sé. Dunque la delega per lo sviluppo professionale dei collaboratori consente al Dirigente stesso di essere in condizione di approcciare un percorso di carriera. Uno degli assiomi di questo incontro di formazione è che non si possa crescere se non si fanno crescere i collaboratori, pur sapendo che la delega implica lo sviluppo della fiducia e la capacità di “perdere potere” specialistico a favore dei collaboratori. Gli obiettivi dell’incontro di formazione sono: >> Acquisire consapevolezza di ruolo del Dirigente come sviluppatore di risorse >> Adottare modalità e strumenti per una delega che riesca a sviluppare le competenze dei collaboratori e mantenga l’efficacia dei risultati >> Aumentare la capacità personale ed organizzativa nel passaggio dalla piena operatività alla supervisione dei risultati prodotti dai collaboratori DURATA (h): 16 Il ruolo del Dirigente come sviluppatore dei collaboratori. Questo tema implica una connessione con il tipo di cultura organizzativa in cui opera il Dirigente, che potrebbe consentire (più o meno) lo sviluppo delle persone della propria area come elemento chiave per un Dirigente >> Attribuzione incarichi e delega di sviluppo. La differenza tra una delega semplice, di attribuzione incarichi consuete, e una delega per lo sviluppo, implica la capacità di adottare atteggiamenti più da “maestro di mestiere” che da responsabile, con le tecniche che ciò comporta, fino a spiegare i motivi di eventuali “non deleghe” >> Profilo di competenza e stili di apprendimento. Il tema di come ognuno di noi impara e si sviluppa è da considerare per evitare di creare aspettative non raggiungibili e obiettivi non realistici >> Far provare, lasciar sbagliare, far imparare: condizioni per la delega di sviluppo. Questi aspetti sono connessi alla logica del “maestro di mestiere” e alla capacità del Dirigente di tollerare tempi rallentati ed errori da parte di chi sta imparando >> I collaboratori che crescono e il tema della “retention”. I collaboratori più capaci e competenti possono uscire dall’organizzazione, dunque al Dirigente è richiesta una gestione che operi anche sulla fidelizzazione dei collaboratori più competenti e meno facilmente sostituibili in azienda DOCENTE Mauro Mander SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano Delegare per far crescere i collaboratori ARGOMENTI: 19 IL DIRIGENTE COME COACH OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Tra i vari ruoli del Dirigente c’è anche quello di coach dei collaboratori, come figura professionale in grado di affiancare lo sviluppo professionale e la crescita di competenze delle persone con cui lavora. Passaggio fondamentale per avviare un’azione da coach, sia a livello operativo e sia a livello di riferimento gestionale, è partire dal modello stesso che i Dirigenti hanno incarnato per differenza e/o somiglianza con i propri responsabili precedenti e attuali. Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Acquisire modalità e strumenti per un’azione da coach verso i collaboratori >> Aumentare la consapevolezza dei Dirigenti rispetto al loro ruolo di “modello” professionale per i collaboratori >> Favorire atteggiamenti di congruenza con se stessi e di coerenza tra quanto richiesto e quanto “praticato” dai Dirigenti stessi nel loro lavoro quotidiano DURATA (h): 16 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> Casi di coaching: confronto e apprendimento a partire dai vari modelli di riferimento che ogni Dirigente ha in sé e che gli consentono di agire Coaching e ascolto attivo: quali strumenti per il Dirigente, considerando che il coach favorisce l’ascolto, attraverso l’attenzione ad evitare una serie di importanti “barriere” Essere coach del proprio team: valorizzare le differenze e i ruoli, attraverso l’esplicitazione dei vari stili che ogni collaboratore esprime, valorizzandone le peculiarità in modo da poter migliorare lo scambio tra collaboratori con approcci molto diversi tra loro Coinvolgere per motivare e per orientare al cambiamento, provando ad individuare il sistema dei vantaggi professionali per ogni collaboratore, in funzione del suo sistema di motivazioni al lavoro Colloquio di coaching individuale e di coppia professionale: tecniche e strumenti, soprattutto per migliorare quei “rapporti a due” che non consentono di ottimizzare i risultati e che anzi li ostacolano Dopo il coaching: come mantenere una comunicazione motivante con i collaboratori DOCENTE Mauro Mander SOGGETTO EROGATORE E SEDE Il dirigente come coach IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 20 QUANDO IL COLLABORATORE HA UNO STILE DIVERSO DAL NOSTRO OBIETTIVI DELL’INTERVENTO I Dirigenti si confrontano spesso con la contraddizione di non riuscire ad ottenere i risultati obiettivo da collaboratori che pur in possesso di adeguate capacità hanno uno stile di comunicazione e di lavoro diversi dai loro: le “storie” e le esperienze professionali dei Dirigenti sono per lo più diverse da quelle dei collaboratori creano le condizioni per l’adozione di approcci a volte molto diversi, che dipendono anche dal ruolo del lavoro nella scala di valori di ognuno. Uno degli assiomi di questo incontro di formazione è che non si possano cambiare gli altri, ma si possa invece, con impegno e attenzione, provare a cambiare se stessi per aumentare i risultati ottenuti dai collaboratori. Gli obiettivi dell’incontro formativo sono: >> Aumentare la flessibilità mentale e operativa dei Dirigenti >> Adottare tecniche alterative alla logica “giusto / sbagliato”, “buono / cattivo” >> Sperimentare i vantaggi di una logica di integrazione dell’apporto di ogni collaboratore per ciò che può fornire al team, e non per ciò che dovrebbe fornire in termini ideali DURATA (h): 16 >> >> >> >> >> Stili di comunicazione e di relazione del Dirigente e dei collaboratori. Questo tema consente di cogliere il valore delle differenze e i motivi dei “mancati risultati” da parte dei Dirigenti, nonché comprendere i motivi della “distanza” a volte percepita tra il proprio approccio e quello delle persone con cui si lavora Casi di relazione difficile: confronto e apprendimento. Con il metodo dei “casi” è più facile tradurre nella situazione reale il significato dei diversi approcci Colloquio di feedback e lo scambio di aspettative. Il feedback, sia positivo che di miglioramento, rappresenta un potente strumento manageriale, di cui troppo spesso il Dirigente sottovaluta le potenzialità I “no” positivi e la discussione sui confini di ruolo. Questo aspetto diventa cruciale in situazioni di negoziazione interna al team, dove i “no” vanno espressi in modo da evitare - tra i collaboratori emozioni critiche e dunque risultati contro producesti Gestione per competenze. Questo tema rappresenta una modalità gestionale a supporto del Dirigente, soprattutto nelle fasi in cui la leva economica non è utilizzabile, ma è necessario comunque mantenere elevata la motivazione al lavoro dei collaboratori DOCENTE Mauro Mander SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano Quando il collaboratore ha uno stile diverso dal nostro ARGOMENTI: 21 I REATI INFORMATICI IN AZIENDA OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Il panorama nazionale dei reati informatici è piuttosto articolato, soprattutto riguardo ai reati strettamente connessi alla tipica vita aziendale, con i correlati problemi di responsabilità (individuale e dell’impresa), di redazione di policy e di relazione con le forze dell’ordine. Gli obiettivi dell’incontro formativo sono: >> Conoscere il panorama tecnologico e normativo dei cosiddetti reati informatici >> Acquisire un quadro di riferimento chiaro relativamente alle responsabilità dell’individuo e dell’impresa >> Conoscere gli strumenti di difesa e gli elementi utili alla protezione DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> >> Evoluzione dei reati informatici > I primi reati informatici in Italia negli anni Novanta > L’incremento della possibilità di commettere questo tipo di reati e i cambiamenti prodotti dall’utilizzo delle recenti tecnologie (Internet, connettività diffusa, smartphones) La situazione attuale dei computer crimes > il panorama tecnologico e normativo e la loro diffusione all’interno del tessuto imprenditoriale > le situazioni comuni e diffuse quali l’accesso abusivo al sistema informatico o telematico, la diffusione di virus, il download di materiale protetto da diritto d’autore all’interno della rete aziendale, la detenzione e diffusione di materiale pedopornografico > il trattamento illecito di dati personali dei clienti delle compagnie assicurative o banche Il tema della responsabilità e gli strumenti di difesa tecnologici e istituzionali DOCENTE Giovanni Ziccardi SOGGETTO EROGATORE E SEDE I reati informatici in azienda IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 22 IL CONTROLLO TECNOLOGICO DEL LAVORATORE DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO: MODALITÀ E LIMITI OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Il tema del controllo delle attività del dipendente è estremamente attuale e vede spesso un conflitto tra una giurisprudenza a tutela del datore di lavoro e della protezione dei beni aziendali e un’azione del Garante della privacy volta invece a impedire controlli occulti o discriminatori. Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Conoscere l’inquadramento tecnico e giuridico delle modalità più comuni per controllare le attività del dipendente (direttamente sul suo computer, da remoto, tramite GPS sul telefono o sulla autovettura, etc.) >> Comprenderne i limiti di legge legati a questo tipo di attività di controllo >> Confrontare la disciplina dello statuto dei lavoratori e le pronunce del Garante della Privacy in materia del controllo delle attività del dipendente DURATA (h): 8 >> >> Analisi tecnica delle modalità volte ad attuare un controllo di tipo tecnologico: > controllo della e-mail sul server > differenza tra e-mail personale ed e-mail di lavoro/aziendale > controllo da remoto e intercettazione del flusso di comunicazioni > modalità più diffuse ed efficaci per controllare e per difendersi dal tali azioni Analisi giuridica delle modalità volte ad attuare un controllo di tipo tecnologico in particolare: > attuale normativa sul controllo da parte del datore di lavoro > disciplina dell’art. 4 dello Statuto dei lavoratori > le principali decisioni es interpretazioni del Garante per la Privacy DOCENTE Giovanni Ziccardi SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano Le frodi informatiche, il phishing e il furto di identità ARGOMENTI: 23 LE FRODI INFORMATICHE, IL PHISHING E IL FURTO DI IDENTITÀ OBIETTIVI DELL’INTERVENTO I comportamenti criminali tecnologici legati a frodi informatiche, a phishing e a episodi di furti di identità e riciclaggio del denaro, con strumenti online e offline sono in aumento e costituiscono una potenziale grave minaccia al nostro business. Comprendere a fondo i meccanismi di simili, diffusissime attività consente di ottimizzare il ricorso agli strumenti di difesa tecnologici e istituzionali. Gli obiettivi dell’incontro formativo sono: >> Conoscere i comportamenti la tecnologie e le tecniche utilizzate nei comportamenti criminali tecnologici >> Approfondire aspetti sofisticati quali l’uso di strumenti di anominizzazione e di criptovalute (Bitcoin) >> Conoscere gli strumenti di difesa e gli elementi utili alla protezione dell’utente DURATA (h): 8 ARGOMENTI: Le frodi informatiche, il phishing e il furto di identità Il corso tratterà i seguenti temi: >> Le prime truffe in rete e la loro diffusione >> Le truffe portate via posta elettronica e il tentativo di ingannare gli utenti >> Il phishing e il phishing via sms >> Il furto di identità e i reati correlati >> Le truffe sui portali di aste (ad esempio: ebay) e sui siti di scambio di prodotti usati, >> Il riciclaggio di denaro >> Gli intermediari nel riciclaggio del denaro e la loro azione >> L’uso delle criptovalute e dei bitcoin >> Linee guida per la protezione dell’utente 24 DOCENTE Giovanni Ziccardi SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 24 PRINCIPI GENERALI PER LA TUTELA DELLA CONCORRENZA IN AMBITO ASSICURATIVO - ANTITRUST La conoscenza dei fenomeni che interessano il settore assicurativo e ne influenzano l’assetto è bagaglio indispensabile anche per i non specialisti, che possono in tal modo seguirne l’evoluzione e valutarne eventuali impatti nel proprio settore di competenza. Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Conoscere la nuova normativa e la storia giuridica che ha portato all’attuale contesto >> Conoscere le conseguenze operative e normative dell’attuale giurisprudenza in materia >> Analizzare e condividere i casi tipici del settore assicurativo successi negli ultimi anni per comprenderne gli impatti e la valenza strategica nella gestione del processo >> Acquisire una visione complessiva ed uniforme del fenomeno nell’attuale contesto di forti cambiamenti societari del settore assicurativo DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> L’origine della disciplina antitrust - il caso Standard Oil Trust (1890-1911) Le normative comunitaria e nazionale e le Autorità preposte alla tutela del libero mercato e dei consumatori Gli accordi tra imprese e le principali tipologie di intese anticoncorrenziali vietate: cartelli, abuso d posizione dominante, intese restrittive La definizione del mercato di riferimento (geografico e del prodotto) Principali pratiche anticoncorrenziali: atti confusori, imitazione servile, atti denigratori, pubblicità ingannevole e comparativa, concorrenza parassitaria Gli acquisti in comune Antitrust e assicurazioni: inquadramento generale I casi principali: Comune di Milano - coassicurazione, Asnacodi - consorzi agricoli, il Burning cost e le “Navi greche”, Pool per le coperture assicurative in agricoltura - CIAG, CIRAS, Ismea, CIRT, Consaereo, Pool Atomico e Pool RC Inquinamento, l’accordo ANIA Carrozzieri/Periti, RCLog, Iama Consulting, le statistiche ANIA e il Regolamento di esenzione comunitario, l’Accordo nazionale agenti, le leggi Bersani e il monomandato agenziale, le gare di appalto pubbliche, le polizze connesse a mutui Come strutturare un programma di compliance antitrust Come gestire il rischio antitrust nell’ambito di un programma di compliance Scambio di informazioni tra concorrenti e criteri per la partecipazione alle Associazioni di categoria Come affrontare e gestire un’ispezione antitrust La gestione dei documenti e della comunicazione aziendale Il rischio reputazionale DOCENTI Michele Roma, Pietro Negri SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano Principi generali per la tutela della concorrenza in ambito assicurativo - antitrust OBIETTIVI DELL’INTERVENTO 25 PRINCIPI GENERALI PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI IN AMBITO ASSICURATIVO OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Principi generali per la tutela dei consumatori in ambito assicurativo. Tutela del consumatore Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Permettere ai partecipanti di conoscere la normativa in materia di tutela del consumatore >> Favorire la migliore cultura d’impresa nella gestione dei rapporti con il consumatori >> Creare i driver necessari per gestire al meglio i processi interni di controllo >> Supportare i dirigenti nella creazione di strumenti per contenere il rischio reputazione 26 DURATA (h): 4 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> La normativa comunitaria e nazionale a tutela dei consumatori Le clausole vessatorie nei contratti assicurativi L’attività precontrattuale e la valutazione di adeguatezza dei cotnratti La trasparenza nei contratti Vita e Danni Cenni dell’attività antifrode Le pratiche commerciali scorrette e il commercio a distanza La gestione dei reclami Le forme alternative di risoluzione delle controversie, la mediazione e la negoziazione assistita La Class action e le azioni inibitorie La corporate governance di Banche e Assicurazioni (cenni) - L’autodisciplina e la soft Law Il ruolo delle funzioni di controllo nell’ambito della tutela del consumatore Il rischio reputazionale dell’impresa DOCENTI Michele Roma, Pietro Negri SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 26 LA PROTEZIONE DEL DATO IN AZIENDA: DATA PROTECTION OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Conoscere le tecniche e le migliori metodologie atte a proteggere il dato digitale in azienda, con particolare riguardo alle tipiche minacce che possono essere messe in atto rispetto al dato (oggetto di protezione) e le relative e possibili azioni volte ad eliminare o diminuire gli effetti di tali azioni >> Esaminare i più comuni sistemi di denuncia dall’interno di una realtà aziendale, le relative criticità e l’utilizzo sempre più diffuso delle piattaforme di whistleblowing, nonché la pratica degli incidenti di leaking DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> >> Il dato digitale e la sua evoluzione storica nell’ultimo decennio La protezione del dato digitale e di quello aziendale Il dato statico nelle pratiche aziendali Il dato in transito nelle prassi aziendali L’uso della crittografia per la segretezza delle informazioni aziendali Le comunicazioni anonime, la navigazione anonima e le segnalazioni anonime di avvenimenti interni all’azienda La fuga di dati e di notizie sia riservate aziendali che non DOCENTE Giovanni Ziccardi IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano La protezione del dato in azienda: data protection SOGGETTO EROGATORE E SEDE 27 ELECTRONIC INSURANCE CONTRACTS AND DIGITAL SIGNATURES OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Conoscere la normativa in tema di informativa obbligatoria sui siti web aziendali con particolare riguardo al settore assicurativo >> Approfondire le metodologie più comuni, e le linee guida giuridiche, che un’azienda dovrebbe seguire nell’esposizione chiara delle informazioni >> Conoscere le conseguenze pratiche dell’entrata in vigore del codice del consumo e del regolamento 8 dell’IIVASS >> Applicare quanto appreso alla sottoscrizione digitale delle polizze, attraverso l’utilizzo del tablet, che focalizzi sia gli aspetti operativo che giuridici DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> >> >> Electronic insurance contracts and digital signatures >> >> 28 Gli obblighi di informativa sui siti web e la chiarezza nelle indicazioni delle condizioni generali online Il diritto all’oblio e il diritto di non ricevere informazioni La disciplina del codice del consumo e le vendite a distanza: chiarezza pre-contrattuale e contrattuale, problemi del post vendita Il nuovo regolamento IVASS n. 8 Del 03/03/2015, con riferimento particolare alla sollecitazione all’utilizzo della firma elettronica avanzata, qualificata, digitale e grafometrica per la sottoscrizione della polizza e della documentazione relativa al contratto di assicurazione Focus sull’emissione e relativa sottoscrizione della polizza via tablet Approfondimento circa il significato di firma elettronica qualificata in ordine all’applicazione di cui al punto precedente DOCENTE Giovanni Ziccardi SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 28 ENGLISH SKILLS FOR EFFECTIVE PRESENTATIONS OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Sempre più spesso il Dirigente si trova nella necessità di effettuare comunicazioni in contesti internazionali in cui è necessario utilizzare la lingua inglese. Se questo implica, in termini prioritari, la padronanza della lingua quanto a pronuncia e lessico, non è, comunque, da trascurare l’aspetto di costruzione del discorso, che risulta più efficace se progettato direttamente in lingua inglese piuttosto che tradotto. Obiettivi del corso Effective Presentations sono: >> Accrescere e consolidare la capacità linguistica - obiettivo trasversale, dato che il corso è interamente svolto in lingua inglese >> Consolidare le tecniche di progettazione delle presentazioni in pubblico percorrendo le diverse fasi che caratterizzano la redazione di una presentazione attraverso una metodologia attiva Metodologia: per ciascuna fase vengono individuate le diverse strategie comunicative imposte dalle scelte linguistiche, subito messe in pratica dai partecipanti: ciascun passaggio viene presentato, discusso e simulato, per consentire ai partecipanti di raggiungere la sicurezza necessaria ad utilizzarlo per proprio conto La partecipazione al seminario richiede una discreta conoscenza della lingua inglese Corso interamente in Lingua Inglese DURATA (h): 8 La preparazione professionale della presentazione 1 - La raccolta delle informazioni preliminari >> Gli obiettivi >> L’analisi del pubblico di riferimento >> La mappa delle attese/bisogni dell’audience >> La versatilità: le scelte in funzione di tipologie e contesti della comunicazione in pubblico >> La sintesi La preparazione professionale della presentazione 2 - La stesura >> La formulazione del motivo e dell’obiettivo >> La scaletta e la scelta dei temi chiave e lo sviluppo degli argomenti >> L’utilizzo dei supporti audiovisivi >> Linguaggio a misura del pubblico e le scelte linguistiche >> L’introduzione di efficacia per mezzo di metafore visive, similitudini non tecniche, elementi di interazione La preparazione professionale della presentazione 3 - Il controllo >> Il controllo di efficienza: prova generale e misurazione dei tempi >> La limatura e la stesura finale DOCENTE K. Louise Green SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano English skills for effective presentations ARGOMENTI: 29 ELECTRONIC INSURANCE CONTRACTS AND DIGITAL SIGNATURES OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Conoscere la normativa in tema di informativa obbligatoria sui siti web aziendali con particolare riguardo al settore assicurativo >> Approfondire le metodologie più comuni, e le linee guida giuridiche, che un’azienda dovrebbe seguire nell’esposizione chiara delle informazioni >> Conoscere le conseguenze pratiche dell’entrata in vigore del codice del consumo e del regolamento 8 dell’IIVASS >> Applicare quanto appreso alla sottoscrizione digitale delle polizze, attraverso l’utilizzo del tablet, che focalizzi sia gli aspetti operativo che giuridici Corso interamente in Lingua Inglese DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> >> Electronic insurance contracts and digital signatures >> 30 >> >> Gli obblighi di informativa sui siti web e la chiarezza nelle indicazioni delle condizioni generali online Il diritto all’oblio e il diritto di non ricevere informazioni La disciplina del codice del consumo e le vendite a distanza: chiarezza pre-contrattuale e contrattuale, problemi del post vendita Il nuovo regolamento IVASS n. 8 Del 03/03/2015, con riferimento particolare alla sollecitazione all’utilizzo della firma elettronica avanzata, qualificata, digitale e grafometrica per la sottoscrizione della polizza e della documentazione relativa al contratto di assicurazione Focus sull’emissione e relativa sottoscrizione della polizza via tablet Approfondimento circa il significato di firma elettronica qualificata in ordine all’applicazione di cui al punto precedente DOCENTE Giovanni Ziccardi SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 30 I REATI INFORMATICI IN AZIENDA OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Il panorama nazionale dei reati informatici è piuttosto articolato, soprattutto riguardo ai reati strettamente connessi alla tipica vita aziendale, con i correlati problemi di responsabilità (individuale e dell’impresa), di redazione di policy e di relazione con le forze dell’ordine. Gli obiettivi dell’incontro formativo sono: >> Conoscere il panorama tecnologico e normativo dei cosiddetti reati informatici >> Acquisire un quadro di riferimento chiaro relativamente alle responsabilità dell’individuo e dell’impresa >> Conoscere gli strumenti di difesa e gli elementi utili alla protezione Corso interamente in Lingua Inglese DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> >> Evoluzione dei reati informatici > I primi reati informatici in Italia negli anni Novanta > L’incremento della possibilità di commettere questo tipo di reati e i cambiamenti prodotti dall’utilizzo delle recenti tecnologie (Internet, connettività diffusa, smartphones) La situazione attuale dei computer crimes > il panorama tecnologico e normativo e la loro diffusione all’interno del tessuto imprenditoriale > le situazioni comuni e diffuse quali l’accesso abusivo al sistema informatico o telematico, la diffusione di virus, il download di materiale protetto da diritto d’autore all’interno della rete aziendale, la detenzione e diffusione di materiale pedopornografico > il trattamento illecito di dati personali dei clienti delle compagnie assicurative o banche Il tema della responsabilità e gli strumenti di difesa tecnologici e istituzionali DOCENTE Giovanni Ziccardi SOGGETTO EROGATORE E SEDE I reati informatici in azienda IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 31 IL PUBLIC SPEAKING – REGOLE GENERALI OBIETTIVI DELL’INTERVENTO La capacità di gestire la comunicazione in pubblico efficaci nella lingua inglese è elemento indispensabile per tutti coloro che rappresentano la propria azienda in un contesto internazionale. Questo implica, in termini prioritari, la padronanza della lingua quanto a pronuncia e lessico, elementi indubbiamente favoriti dal costante esercizio della lingua, ed implica, altresì, la conoscenza degli aspetti analogici e prossemici, alla base dell’efficacia comunicativa, e la capacità di agire conseguenti comportamenti nella comunicazione in pubblico. Gli obiettivi del corso English Skills for Public Speaking sono: >> Accrescere e consolidare la capacità linguistica - obiettivo trasversale, dato che il corso è interamente svolto in lingua inglese >> Consolidare le tecniche di conduzione delle presentazioni in pubblico percorrendo le diverse fasi che caratterizzano lo svolgimento di una presentazione, dalla comunicazione della motivazione e degli obiettivi alla riformulazione finale delle idee chiave esposte >> Conoscere e sperimentare le tecniche per presentare un discorso di successo finalizzato ad a ottenere un impatto sull’audience >> Allenarsi ad utilizzare uno stile di comunicazione persuasivo ed efficace per diventare oratori sicuri, disinvolti e incisivi anche nel gestire una comunicazione in lingua inglese >> La partecipazione al seminario richiede una discreta conoscenza della lingua inglese Corso interamente in Lingua Inglese DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> Il public speaking - regole generali >> 32 >> >> >> >> >> >> >> >> La comunicazione non verbale: elementi analogici e prossemici La gestione dell’emotività: > superare la paura iniziale, trasformare l’ansia e lo stress in positività, adottare un modello linguistico di precisione, progettare l’interazione per evitare i blocchi comunicativi, la gestione delle domande, delle obiezioni e delle situazioni conflittuali e la capacità d’influenzare e l’assertività L’importanza della preparazione meticolosa per il successo della presentazione > Gli elementi di “controllo” dell’uditorio L’individuazione degli interlocutori “particolari” nel pubblico e la gestione della diversità L’attenzione ai segnali di reazione da parte dell’uditorio e la gestione del feed back Progettare l’interazione e anticipare le obiezioni: domande, risposte, esempi, ... Il controllo delle variabili critiche La preparazione personale: i contenuti e la documentazione aggiuntiva La tecnologia: le attrezzature audio, video, lavagne e PC La gestione del tempo della presentazione Gli ostacoli dell’ambiente alla comunicazione efficace DOCENTE K. Louise Green SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 32 LA PROTEZIONE DEL DATO IN AZIENDA: DATA PROTECTION OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Conoscere le tecniche e le migliori metodologie atte a proteggere il dato digitale in azienda, con particolare riguardo alle tipiche minacce che possono essere messe in atto rispetto al dato (oggetto di protezione) e le relative e possibili azioni volte ad eliminare o diminuire gli effetti di tali azioni >> Esaminare i più comuni sistemi di denuncia dall’interno di una realtà aziendale, le relative criticità e l’utilizzo sempre più diffuso delle piattaforme di whistleblowing, nonché la pratica degli incidenti di leaking Corso interamente in Lingua Inglese DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> >> Il dato digitale e la sua evoluzione storica nell’ultimo decennio La protezione del dato digitale e di quello aziendale. Il dato statico nelle pratiche aziendali Il dato in transito nelle prassi aziendali L’uso della crittografia per la segretezza delle informazioni aziendali. Le comunicazioni anonime, la navigazione anonima e le segnalazioni anonime di avvenimenti interni all’aziendaß La fuga di dati e di notizie sia riservate aziendali che non DOCENTE SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano La protezione del dato in azienda: data protection Giovanni Ziccardi 33 LE FRODI INFORMATICHE, IL PHISHING E IL FURTO DI IDENTITÀ OBIETTIVI DELL’INTERVENTO I comportamenti criminali tecnologici legati a frodi informatiche, a phishing e a episodi di furti di identità e riciclaggio del denaro, con strumenti online e offline sono in aumento e costituiscono una potenziale grave minaccia al nostro business. Comprendere a fondo i meccanismi di simili, diffusissime attività consente di ottimizzare il ricorso agli strumenti di difesa tecnologici e istituzionali. Gli obiettivi dell’incontro formativo sono: >> Conoscere i comportamenti la tecnologie e le tecniche utilizzate nei comportamenti criminali tecnologici >> Approfondire aspetti sofisticati quali l’uso di strumenti di anominizzazione e di criptovalute (Bitcoin) >> Conoscere gli strumenti di difesa e gli elementi utili alla protezione dell’utente Corso interamente in Lingua Inglese DURATA (h): 8 Le frodi informatiche, il phishing e il furto di identità ARGOMENTI: 34 Il corso tratterà i seguenti temi: >> Le prime truffe in rete e la loro diffusione >> Le truffe portate via posta elettronica e il tentativo di ingannare gli utenti >> Il phishing e il phishing via sms >> Il furto di identità e i reati correlati >> Le truffe sui portali di aste (ad esempio: ebay) e sui siti di scambio di prodotti usati >> Il riciclaggio di denaro >> Gli intermediari nel riciclaggio del denaro e la loro azione >> L’uso delle criptovalute e dei bitcoin >> Linee guida per la protezione dell’utente DOCENTE Giovanni Ziccardi SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano LA LEADERSHIP NEL CAMBIAMENTO OBIETTIVI DELL’INTERVENTO L’intervento si propone di mettere in grado i partecipanti di: >> Acquisire e sviluppare la consapevolezza che nelle situazioni di transizione, il management aziendale è l’agente principale del processo di trasformazione per realizzare il passaggio da una situazione organizzativa consolidata ad un’altra di tipo nuovo >> Conoscere e valutare le variabili e i fattori di cambiamento e l’influenza che esercitano sullo stile direzionale dei manager e sul comportamento organizzativo dei collaboratori >> Sviluppare flessibilità e capacità di adattamento del proprio stile di leadership per governare il cambiamento DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> >> Il cambiamento che ci sta intorno Perché le aziende devono affrontare il cambiamento: cambia la società, cambia l’economia, cambia il consumo. (Ineluttabilità del cambiamento) Come cambiano i concetti di competizione e di organizzazione > Al limite tra ordine e disordine: I sistemi complessi e il disordine creativo > L’evoluzione dei modelli organizzativi > Dal management tradizionale al management della complessità Il ruolo dei manager nel cambiamento L’importanza del presidio delle variabili in gioco nel cambiamento organizzativo > Lo stato della situazione corrente [dove siamo?] > Quello della situazione desiderata [dove vogliamo arrivare?] > Il percorso più conveniente [come ci arriviamo?] Come prepararsi alla gestione del cambiamento La leadership come risorsa nella promozione e gestione del cambiamento nel cambiamento > L’evoluzione dei modelli di leadership: “operazione flessibilità” > Essere Leader nella gestione: presidio della continuità e sostegno del cambiamento > Leadership. Foolwership e membership > Esercitare la leadership: autorità e meccanismi decisionali nei momenti di cambiamento DOCENTE SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano La leadership nel cambiamento Valerio Bernyak 35 PENSIERO PROSPETTICO OBIETTIVI DELL’INTERVENTO La capacità di prevedere l’andamento dei fenomeni nei quali si è coinvolti personalmente e professionalmente, è un tratto distintivo del manager. In epoca di rapide trasformazioni del contesto in cui l’azienda opera, è una componente essenziale del capitale umano, necessariamente da coltivare. L’intervento formativo ha l’obiettivo di sviluppare tale capacità, con particolare riferimento a: >> Analizzare la situazione corrente anche quando non si dispone di tutte le informazioni e non si hanno tutti gli elementi di analisi a disposizione >> Cogliere i segnali deboli (e non solo) dei possibili cambiamenti nelle diverse situazioni e contesti >> Evidenziare le relazioni di causa - effetto tra le diverse variabili influenzanti la decisione da prendere in funzione anche delle diverse realtà in cui si vive e si lavora DURATA (h): 16 Pensiero prospettico ARGOMENTI: >> I fondamenti psicologici della previsione > I meccanismi della “Riflessione esplorativa” > Come i nostri tratti caratteriali influenzano il modo di affrontare un problema di previsione > I rischi della “Riflessione esplorativa” inconsapevole, il predominio dell’emotività sulla razionalità di fronte all’incertezza >> Imparare una disciplina mentale per dominare l’incertezza e individuare le variabili che influenzano il fenomeno in esame > I meccanismi di difesa individuale che possono condizionare l’analisi > I rischi delle previsioni basate sulle semplici correlazioni causa - effetto > Le correlazioni tra le variabili in gioco - come mettere “nero su bianco” i nostri schemi di pensiero per poterli analizzare >> Cogliere e interpretare i segnali deboli del cambiamento > I filtri percettivi individuali che condizionano l’osservazione degli avvenimenti > Le tecniche di ristrutturazione di un problema per stimolare il creative problem solving > L’impiego della “what if analysis” e della “if then analysis” >> Il momento della decisione > Meccanismi individuali di condizionamento della decisione > I quattro archetipi di fronte alla decisione: il sognatore, il distruttore, il costruttivo, il razionale >> Una grande opportunità: l’esercizio del pensiero prospettico in gruppo > Come arrivare all’esercizio del pensiero strategico in un gruppo 36 DOCENTE Massimo Casoli SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano LEADERSHIP OBIETTIVI DELL’INTERVENTO La centralità dei ruoli manageriali, quali propulsori del cambiamento organizzativo, è tanto più critica quanto maggiore è l’impatto che il cambiamento strategico e il livello di innovazione nell’approccio al lavoro hanno sui processi aziendali. Esserne consapevoli significa lavorare per rafforzare, allenandole, abilità personali che sono proprie del ruolo ricoperto e che vanno dalla leadership alla capacità di comunicare e motivare i team di lavoro. Allenare tale capacità significa reinterpretare il ruolo di leader, alla luce delle nuove dinamiche organizzative. In particolare il corso si propone di guidare il partecipante alla comprensione delle dinamiche leader e gruppo ma soprattutto sviluppare uno stile di leadership in linea con il proprio progetto manageriale. DURATA (h): 16 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> Il sé e le abilità personali Gli altri individui e le abilità di comunicazione La visione strategica e sistemica Leadership e decision making Le decisioni individuali e di gruppo La negoziazione Costruire setting negoziali Costruire capacità e disponibilità I livelli del cambiamento e i linguaggi correlati Allineare il gruppo su valori, convinzioni, identità Dalla visione all’azione La traduzione della visione in piani operativi DOCENTE Luca Baiguini SOGGETTO EROGATORE E SEDE Leadership MIP Graduate School of Business, Via Lambruschini, 4/C, Building 26/A - Milano 37 SVILUPPARE HIGH PERFORMING TEAM OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Il corso è focalizzato sulle dinamiche che ciascun membro contribuisce a creare in un team, e sugli aspetti che fondano il pieno raggiungimento del suo potenziale. Fiducia, conflitto, presa di decisione, apprendimento condiviso, sono solo alcuni dei comportamenti organizzativi dove emergono le differenze, si esercitano potere di influenza e capacità di gestione. Si apprenderanno le regole di quando un team è necessario e quando non lo è a partire da: le 3 condizioni strutturali perché possa esistere; le due disfunzioni peggiori e frequenti; Il sistema di leadership; la gestione dei 16 tipi differenti. Si propone di sviluppare una buona consapevolezza per orientare azioni ed atteggiamenti verso la difficile arte del lavorare insieme nel raggiungere gli obiettivi. DURATA (h): 16 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> Metodologia per capire le differenze individuali nella dinamica dei team: I 16 tipi M.B.T.I. Mayers Briggs Type Indicator Comprendere le fasi, il funzionamento dei ruoli nei gruppi, le dinamiche e i conflitti Consapevolezza e feedback per migliorare il proprio potere di influenza Strumenti per orientare il proprio stile di leadership nel team Riconoscere i punti di forza e di debolezza di un gruppo Come andare o portare un gruppo verso la sua zona di dis-comfort DOCENTI Francesca Romana Vender SOGGETTO EROGATORE E SEDE Sviluppare high performing team MIP Graduate School of Business, Via Lambruschini, 4/C, Building 26/A - Milano 38 SISTEMA DI GOVERNANCE E SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO NEL SETTORE ASSICURATIVO OBIETTIVI DELL’INTERVENTO DURATA (h): 16 ARGOMENTI: >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> Il Sistema di Governo di un’Assicurazione oggi I Ruoli e le Strutture Chiave Gli Organi Sociali e le Funzioni principali Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente I Comitati interni al CdA L’Alta Direzione Il Sistema dei controlli Interni > Internal Audit > Risk Management >Compliance Il Collegio Sindacale L’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 Gli strumenti del Sistema di Controllo Il piano di Audit La normativa di riferimento e le best practices DOCENTI Marco Giorgino, Emerico Amari, Andrea Ferretti, Simone Savioli SOGGETTO EROGATORE E SEDE MIP Graduate School of Business, Via Lambruschini, 4/C, Building 26/A - Milano Sistema di governance e sistema di controllo interno nel settore assicurativo L’intervento formativo ha l’obiettivo di analizzare nel dettaglio le caratteristiche di un sistema di governo dell’impresa di assicurazioni che sia compliant sia rispetto al dettato normativo di Solvency II, sia rispetto alla necessità di garantire un adeguato controllo dei rischi. Partendo da un’analisi di scenario con focus sul settore assicurativo e sulla struttura tipo delle imprese, il percorso formativo offre un’analisi di dettaglio di un sistema di governance dell’impresa di assicurazioni attraverso una disamina approfondita dei ruoli chiave che lo compongono. Un focus particolare è dedicato alla valenza strategica riconosciuta a ciascun organo sociale e all’analisi delle rispettive funzioni. L’analisi è svolta con ampio ricorso ad esempi e casistiche e con uno stimolo alla discussione rispetto alle possibili scelte che delineano le best practice nell’ottica del rispetto dei dettami normativi. 39 SOLVENCY II E SISTEMA DI RISK MANAGEMENT OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Lungo tutti i livelli della filiera è emersa con evidenza la necessità per gli intermediari di dotarsi di un approccio strutturato e condiviso nella gestione del rischio, con un crescente interesse verso l’area del Risk Management e Risk Governance. Obiettivo dell’intervento formativo è inquadrare la gestione dei rischi finanziari nell’ambito dei profili regolamentari in vigore nel settore di riferimento (Solvency) e nell’ambito di un sistema di governo dell’impresa assicurativa che ne valorizzi la funzione e gli obiettivi all’interno della struttura aziendale. È quanto il Pillar II, in particolare, definisce. Ossia un sistema di governo dei rischi che sia coerente con la crescente complessità dell’attività assicurativa. Ma il riferimento è anche al Pillar I e alle tecniche di misurazione dei rischi e alla coerenza dell’esposizione con i livelli di capitalizzazione delle compagnie. Partendo da un inquadramento della funzione delegata all’Organo amministrativo, direttivo o di vigilanza nel sistema di gestione dei rischi delle imprese di assicurazione, il percorso esamina nel dettaglio le caratteristiche di una sistema di gestione dei rischi sulla base del Regolamento n. 20, in ottica compliant con la normativa introdotta da Solvency II. È poi inquadrato il processo di risk management all’interno dell’impresa di assicurazione e sono analizzati nel dettaglio tecniche di misurazione del rischio quantitative e qualitative. Infine, attraverso un’analisi di possibili casistiche nel settore assicurativo, sono valutate e discusse scelte operative di best practice. DURATA (h): 16 ARGOMENTI: Solvency II e sistema di risk management >> >> 40 >> >> >> Il ruolo dell’Organo amministrativo, direttivo o di vigilanza nel sistema di gestione dei rischi Il Sistema di Gestione dei Rischi ex Regolamento n. 20: > Stress test > Funzione di risk management > Politiche di gestione dei rischi > Principio della persona prudente nella gestione del rischio di investimento Il processo di risk management Tecniche di misurazione del rischio quantitative e qualitative: > Formula Standard (Studio di Impatto Quantitativo - QIS4) > I Modelli Interni. I test: > Statistical Quality Test > Calibration Test > Use Test > Ruolo dell’Organo Amministrativo La normativa di riferimento e le best practices DOCENTI Marco Giorgino, Emerico Amari, Andrea Ferretti, Simone Savioli SOGGETTO EROGATORE E SEDE MIP Graduate School of Business, Via Lambruschini, 4/C, Building 26/A - Milano SOLVENCY II E IMPATTO SUL SISTEMA ASSICURATIVO OBIETTIVI DELL’INTERVENTO La creazione del valore, in una compagnia assicurativa, è funzione di un corretto equilibrio tra rendimenti e rischi. Le assicurazioni vivono di rischio e sul rischio costruiscono il proprio conto economico. O meglio sulla corretta valutazione e remunerazione di quel rischio. Negli ultimi anni, una serie di fattori strutturali e contingenti, con rischi emergenti e rischi in evoluzione, cui è seguita, con una certa frequenza e un significativo impatto, una importante risposta regolamentare con l’adeguamento a nuovi impianti normativi o all’aggiornamento di quelli esistenti, hanno reso tale attività ancora più complessa. Le aree di riferimento nell’ambito delle quali le imprese dovranno adeguarsi per rispondere al dettato normativo introdotto da Solvency, nell’ambito dei tre pilastri, sono quattro: governance; valutazione prospettica dei rischi; obblighi di informativa; procedure per l’adozione dei modelli interni, parziali o completi. Alcuni principi o ‘good practice’ sono già presenti nella normativa vigente. Altri, invece, rappresentano elementi di novità. In tal senso, le imprese, sin da subito, dovranno, innanzitutto, verificare le implicazioni derivanti dalla nuova normativa e, di conseguenza, disegnare un percorso che le porti ad essere ‘compliant’ al momento della sua entrata in vigore. Obiettivo dell’intervento formativo è fornire un’analisi strutturata delle principali novità della normativa introdotta da Solvency II, analizzandone in particolare, in ottica prospettica, l’impatto sul sistema di governance delle imprese, con riferimento particolare al Pillar II. DURATA (h): 16 >> >> >> >> >> >> >> >> Solvency II: principali obiettivi e scadenze I tre pilastri di Solvency II Gli impatti dall’introduzione della normativa: alcune riflessioni Le aree di riferimento Sistema di Governance, secondo i dettami del Pillar II: > Centralità dell’organo amministrativo > Requisiti dell’organo amministrativo: le disposizioni regolamentari e gli effetti sugli Organi Sociali > Il sistema di controllo tecnico attuariale > Requisiti di gestione del capitale Il sistema di valutazione prospettica dei rischi Gli obblighi di informativa Le procedure di adozione dei modelli interni DOCENTI Marco Giorgino, Emerico Amari, Simone Savioli SOGGETTO EROGATORE E SEDE MIP Graduate School of Business, Via Lambruschini, 4/C, Building 26/A - Milano Solvency II e impatto sul sistema assicurativo ARGOMENTI: 41 SOLVENCY II: I CAMBIAMENTI STRUTTURALI DEL SETTORE ASSICURATIVO OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Gli obiettivi dell’intervento formativo sono: >> Acquisire le nozioni necessarie e sufficienti per poter presidiare gli effetti dell’entrata in vigore della normativa Solvency II >> Sviluppare la consapevolezza che il cambiamento normativo di Solvency sta avendo, e continuerà ad avere, notevoli e profondi impatti sul proprio modo di lavorare >> Conoscere gli aspetti principali del cambiamento rispetto alla propria area e alle altre aree aziendali >> Valutare gli impatti delle modifiche strutturali e operative che avrà la nuova normativa rispetto alle linee strategiche aziendali DURATA (h): 8 ARGOMENTI: >> >> Solvency II: i cambiamenti strutturali del settore assicurativo >> 42 >> >> >> >> >> >> >> >> Solvency I: l’attuale requisito di capitale nella UE: > Gli studi preparatori: le analisi del Campagne, Solvency I: le formule di calcolo, Indice di solvibilità: dati del mercato italiano e EIOPA DashBoard La Direttiva Solvency II: struttura generale > Gli studi di impatto quantitativo (EIOPA), Approccio a tre pilastri (Dir. 2009/138/CE) Pillar I: Quantitative Requirements > Pillar I: Quantitative Requirements, Misure di Rischio: VaR vs TVaR, La struttura della Standard Formula Market consistent valuation: Best Estimate e Risk Margin > Best Estimate e Risk Margin, La definizione della curva dei tassi free-risk Pillar II e Pillar III: Supervisory Review e Public Disclosure > Pillar II: Supervisory Review > Pillar II: Supervisory Review (EIOPA Guidelines) > Pillar III: Public Disclosure I principali risultati degli Studi di Impatto (QIS 5 e LTGA) Solvency II: completamento del quadro normativo Non-Life Underwriting Risk nella Standard Formula > La Standard Formula per il Non-Life Underwriting Risk: i moduli previsti, Premium e Reserve Risk, Lapse e Cat Risk: alcuni cenni Life Underwriting Risk nella Standard Formula Gli altri moduli di rischio considerati nella Standard Formula > Market Risk, Health Underwriting Risk, Counterparty Default Risk, Operational Risk, Intangible Asset Module Verso il prossimo futuro a livello mondiale > Il progetto dell’International Association of Insurance Supervisors (IAIS) DOCENTI Nino Savelli, GianPaolo Clemente SOGGETTO EROGATORE E SEDE IRSA - Via Aldo Rossi, 4 - Milano 43 IRSA Raffaella Argenio Tel. 02 69494852 Cell. 347 9765634 Email: [email protected] MIP POLITECNICO DI MILANO GRADUATE SCHOOL OF BUSINESS Francesca Leone Tel. 02 23992888 Email: [email protected] MYTALENTEAM Stefania Fedeli Tel. 06 772 08 924 Cell. 3356506519 Email: [email protected]