Scopri il mio percorso di vita

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Scopri il mio percorso di vita
IL MIO PERCORSO DI VITA
Dati Personali
Cognome e Nome CASALASPRO Maria Antonietta
E-mail [email protected]
Tel. 051531824 - 3395093290
Educazione - Studi
0-7 anni Figlia unica, nasce nel settembre 1948 ad Albanella piccolo paese campano dove
il sole sorge dietro i monti Alburni e tramonta sul mare di Paestum.
La sua educazione è legata alla Natura nella quale trascorre gran parte del suo
tempo con la famiglia soprattutto con la nonna materna che della Natura
conosceva tutti i segreti: erborista per Tradizione, curava con decotti e magia …
Don Ferdinando Cammarano, maestro in pensione, ha voluto essere suo
precettore privato fin dalla nascita e sperimentare su di lei il metodo Montessori.
Tutto era divertimento e gioco anche leggere e scrivere. A 5 anni l’ha
accompagnata come “uditrice” alla scuola elementare; l’anomalia però creò un
“caso” e i genitori, per consentirle una educazione completa, senza abbandonarla
in collegio, si trasferirono a Bologna: “la dotta”.
7-14 anni A Bologna, in un ambiente protetto: la Scuola Salesiana femminile “Maria
Ausiliatrice”, frequenta elementari e medie, tra programmi scolastici, insegnamenti
spirituali, gioco, canti e recite.
Vive con la nostalgia del sole e gli spazi liberi della sua campagna.
14-21 anni Frequenta il liceo classico “Luigi Galvani” e, al ginnasio ,l’incontro con la prof. Lina
Cavalieri sua insegnante di lettere, latino e greco fu determinante per farle
ritrovare fiducia e coraggio nelle scelte di vita.
Il liceo divenne allora un periodo di transizione per quello che avrebbe voluto fare:
“il medico”.
A dissuaderla bonariamente nella scelta fu la famiglia che riteneva che una
facoltà “breve” e che “portasse all’insegnamento” fosse più adatta a una donna
aspirante al matrimonio; tutti sarebbero tornati a casa, alla terra e alla nonna
ansiosa di tramandarle la “sua medicina”.
Si iscrive presso l’Università degli Studi di Bologna in Scienze Biologiche.
21-28 anni Il corso di studi così vicino alla Natura e alla Medicina le permise di sostenere
alcuni esami in entrambe le facoltà, tuttavia soffre della dicotomia che vedeva
essersi creata tra Biologia e Medicina invece della più naturale sinergia.
Dal prof. Mario Babbini fu ammessa a frequentare l’Istituto di Farmacologia per
sperimentare, con nuove tecnologie, gli effetti della morfina e compilare la sua
tesi di laurea. Il prof. Francesco Corbetta, certo di essere presente alla sua
laurea conoscendo le sue origini campane e la perseveranza nello studio, volle
affidarle una tesina sulla flora della macchia mediterranea: il professore a quel
tempo 1972, insieme al naturalista Vincenzo La Valva dell’Università di Napoli,
ebbe un ruolo chiave nell'istituzione delle aree protette regionali della Campania;
essi furono promotori e fondatori del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano
e Alburni che vide la luce nel 1991, ora Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Durante il periodo universitario frequenta il laboratorio di analisi cliniche del
Dr. Aurelio Barberio a Salerno che generosamente le insegna dall’A alla Z l’intero
iter diagnostico: dal prelievo, all’esecuzione degli esami, loro significato e
funzionamento della strumentazione tecnica, esperienza che ripete a Bologna
presso il Poliambulatorio S. Camillo che le riconobbe ricompensa in danaro
prima e dopo la laurea in Biologia: luglio 1973.
Iscritta a Medicina, continua il lavoro come libera professionista presso il
Poliambulatorio assumendo la direzione tecnica dei reparti di batteriologia e
radioimmunologia del laboratorio diretto dal Dr. Giovanni Marco Bruno,
specialista nelle malattie del sangue e già fondatore e direttore in città del Centro
Antidiabetico dell’Ordine di Malta.
Attratta dalle nuove tecnologie, con passione ne studia metodiche e
funzionamento senza riuscire a coinvolgere il dr. Bruno che le ripeteva:
“il medico deve essere un artista, per fare diagnosi si deve “vedere” anche quello
che non si vede.
28-35 anni Dal 1976 ad oggi la Biologia diventa sempre più “tecnologia”, ora “bio-tecnologia”,
la Medicina sempre più specialistica, ora ultra-specialistica. L’Uomo perde via via
la sua Unicità per far posto alla malattia e/o al sintomo e il “benessere” diventa
“eliminazione del sintomo”, nonostante l’Organizzazione Mondiale della Sanità
abbia sancito che “benessere è equilibrio fisico, psichico e sociale e non
semplicemente assenza di malattia”
Per Maria Casalaspro la fortuna fu di essere tra maestri che sapevano conciliare
dati clinici, strumentali, reattività emotiva e contesto sociale per arrivare alla
diagnosi.
Nel 1981, all’età di 33 anni, crea con il dr. Giovanni Marco Bruno il Centro
Diagnostico Ravegnana, un poliambulatorio di diagnosi ma anche di incontri con
questi “maestri” medici, artisti, pedagogisti, filosofi, letterati, alchimisti e, in una
sorta di nuovo Rinascimento, viene iniziata alle “Leggi Universali della Natura”.
35-42 anni Appassionata di nuove tecnologie studia citologia oncologica e frequenta presso
l’Università degli Studi di Modena l’Istituto di Genetica del prof. Antonino
Forabosco dove apprende le tecniche di colture cellulari e di mappatura
cromosomica. Pur riconoscendo il grande progresso scientifico si scontra presto
con i risvolti etici emergenti dalle applicazioni pratiche di queste conoscenze.
Conosce le differenze tra medicina allopatica e omeopatica e la difficoltà ad
integrarle anche tra i professionisti del Centro Diagnostico Ravegnana (C.D.R).
42-49 anni Furono anni di profonda crisi, tanto da voler abbandonare lavoro e città.
L’occasione non si fece attendere dopo la morte del padre si ammala.
Dalle indagini eseguite, il “protocollo” prevedeva intervento chirurgico e
monitoraggio ospedaliero della malattia da “predisposizione ereditaria”…
Con l’aiuto del Dr. Giovanni Marco Bruno e il Prof. Giampaolo Gavelli direttore
della Radiodiagnostica III dell’Ospedale S. Orsola, supera la paura: la diagnosi
fisica, animica e spirituale fu fatta facendo emergere le “cause invisibili” e diverso
fu l’approccio terapeutico che ne segui..
49-56 anni Furono anni di distruzione e rinascita. Il C.D.R. fu potato dei rami secchi, e
trasferito. Continuando il sodalizio umano e professionale con il Dr. Giovanni
Marco Bruno, decise di percorrere “la via del cuore” andando controcorrente
rispetto alle vie ufficiali della Medicina e della Biologia.
Conosce la “Medicina tibetana, la vibrazione energetica, il potere della mente”.
Si diploma in Omotossicologia, Omeopatia e Discipline integrate, riconosce nella
P.N.E.I tutto quello che già in precedenza aveva imparato dai suoi maestri.
56-63 anni “Es la hora de Sanar el Hombre!” esclamò Estrella Encontrada, come lei Biologa
Medico, esperta in Omeopatia, Omotossicologia e Discipline integrate, durante la
traduzione del libro di Raquel Cachafeiro “Sanar la Tierra”.
Per fare ri-nascere la Medicina biologica integrata ed evolutiva che è “medicina
di vita e conoscenza dell’Essere”, secondo Leggi Universali della Natura di cui
l’Uomo è parte integrante hanno scelto un giardino nato per guarire e ricco di
biodiversità: l’ Orto Botanico.