Il rischio dei “Lavori a caldo”

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Il rischio dei “Lavori a caldo”
FfffSAD
ALEA SRL
INFOALEA 47– 27/07/2011
 Il rischio dei “Lavori a caldo”
Quante volte l’abbiamo sentito ripetere da assicuratori, periti e colleghi che i lavori a caldo o con l’uso di
fiamme sono molto pericolosi per il rischio da incendio?
Tante, eppure ancora una volta dobbiamo leggere di un furioso incendio scoppiato in un’azienda meccanica
del settore orafo a Fellette di Romano d’Ezzelino (Vicenza), dove alcuni addetti di una ditta esterna stavano
eseguendo delle saldature sui camini con l’utilizzo di cannelli. Il fuoco si è propagato velocemente molto
probabilmente attraverso la guaina, intaccando il tetto e una quindicina di pannelli fotovoltaici, una parte dei
quali sono andati completamente distrutti. Tre i feriti, non gravi, tra le quali un dipendente della ditta
vicentina. I vigili del fuoco da Bassano del Grappa e da Vicenza, hanno lavorato oltre due ore per spegnere il
rogo: l’acqua penetrata all’interno ha danneggiato numerosi macchinari.
Se si è verificato un tale evento significa che qualcosa è stato sottovalutato: ricordiamoci che gli incidenti
non sono mai frutto del caso.
Devo dire, e nessuno si offenda, che spesso le aziende che eseguono tali lavori hanno una scarsa cultura
della prevenzione, gli operai (molte volte immigrati) sono poco formati, tutti elementi da tenere in
considerazione quando si affidano lavori in appalto. D’altronde anche il D.Lgs 81/2008 – Testo Unico sulla
sicurezza, all’articolo 26 pone in capo al Committente una responsabilità nella scelta delle imprese
appaltatrici, dove la differenza non può farla il prezzo che si paga per il lavoro affidato.
Ma ciò che dobbiamo avere chiaro per la gestione dei rischi è chiederci sempre cosa potrebbe accadere,
“What if“, cosa potrebbe andare storto, immaginare degli scenari e cercare di attrezzarci per evitare l’evento,
molte volte prevedibile, e del quale tante volte abbiamo sentito parlare da persone esperte che di questo tipo
di sinistri ne hanno visti tanti e, nonostante tutto, continuano ad accadere.
Commento:
Tra i rischi maggiormente trascurati anche tra gl’imprenditori vi sono proprio i lavori a caldo. Non
vogliamo moralizzare nessuno ma richiamiamo gli stessi ad una maggiore attenzione nel cercare di e
valutare tale rischio. Questo deve accadere anche quando la struttura ed il tipo di allocazione non
sollevano apparentemente preoccupazioni. Mi ricordo qualche tempo fa che visitai un’azienda che
produceva carpenteria metallica ed aveva delle lavorazioni “a caldo”. Ad una mia obiezione
sull’assenza di tutele prese dall’azienda (normative disattese, contratto assicurativo assente ecc.)
l’imprenditore padre-padrone rispose: “..tant è tut ferr e l’è ferr…cot pens chel và a foc…?” Tradotto:
tanto è tutto ferro ed è di ferro…cosa pensi che và a fuoco? Me lo disse tra il serio e
l’ironico….Ovviamente non diventò cliente di Alea… Solo gli auguro che non gli succeda nessun danno
altrimenti piangerà lacrime amare ed andrà a rimpinguare la casistica negativa….si sapeva ma non si è
fatto.
Fonte: Blog Mauro Del Pup – Risk Manager
Marco Magi
Risk Manager