IBI Per i biancazzurri il premio fedeltà

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IBI Per i biancazzurri il premio fedeltà
CORRIERE dello SPORT
STADIO
martedì 8 novembre 4
2011 •
CALCIO
E
W
Speciale
Orgoglio, tradizioni e progetti
e la prossima settimana
in programma Bellaria e Latina
Viaggio nella
Lega Pro
ERO
L'allenatore Vincenzo Esposito: per lui è stato un ritomo
Festeggiamenti per il gol di di Alberti
.
_
IBI
i campionati diSono
s p u t a t i in Serie B
dal P r a t o e decimo è il
miglior
piazzamento
o t t e n u t o nella categoria, nella
stagione
1957-58
gli anni trascorsi
Sono
dalla prima partita del
Prato ai "Lungobisenzio",
che è stato ristrutturato.
Eia ospitato anche il concerto di Vasco Rossi e lo
spettacolo "Tutto Dante"
gli anni 1
Sono
la conquista della Coppa
Italia. Nella stagione 20002001 col Lumezzane. La prima gara in casa fu vinta dal
Prato per 2-1. Nella ritorno,
Padoin regalò II successa
"La vita è bella" di Benigni,
pratese d'adozione, girata
nella zona Papigno a Temi
-''•.tìlcMc
Bli'OtMcen
m.EmanuetaRepetì. l a Manchester della Toscana" Le analogie non finiscono: antrarnba le cita sono state set cinematografici. Roberto Benigni, pratese ti'aaoaoriB, ha girato allafineOeglt annt Novanta, a Turni, presso la veccnia zona industriale dismessa di Pauigito. il tuo film 'La vita È
od»" A Prato sono siali girati van film tra i quali "Amici miei atto HI". Nella stona Temi per la sua Dosraone di atra ci contine fra $ Regno d'Italia e
In Stato Pomiiicin. inverine la base di appoggio pei le iniziative mDitan volte «ila liberazione di Roma. Prato come la citta umbra a stala tentata con
ia medaglia d argento al Valor Militare per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale La città toscana ha dato I natali a tanti personaggi dato sport da Jury Ghecrii. ginnasta e campione
olimpica, agii ex calciatori Paolo Rossi e Bob Viari Sono nati a Prato arici ie il giocatwe del Balogia Alessandro Diamanti e Stefano Tempesti, pallanotista. portiere e capitano del "Settebello"
La spettacolo della Curva Ferrovia nella gara con II Latina
k.
l^iAoA^k
Per i biancazzurri
il premio fedeltà
La società è la decana della categoria, con ben sessantasei
partecipazioni ai campionati, di cui le ultime 35 consecutive '
di Massimiliano Martini
PRATO - Se si dovesse attribuire un premio fedeltà a una squadra della Lega Pro,
quella spetterebbe senza ombra di dubbio al Prato. Il club biancazzurro è infatti il decano della categoria, con ben 66
tvirtecip azioni al campionari di C, di cui
le ultime 35 co ns ce ufi ve.
Un primato quest'ultimo, che non ha
uguali e che porta la firma dell'attuale
presidente Andrea Toccafondi, al timone
della società dal lontanissimo 1979. altro
record assoluto nel calcio italiano.
Considerato che il Prato è stato fondato nel 1908 e che ha dunque tagliato ormai il traguardo dei 103 anni di vita, l'attuale patron ha guidato il cluh biancazzurro per quasi un tereodella sua storia.
"
capitano Andrea Pisanu. ex Cagliari: qualità ed esperienza a centrocampo (Stefano Cirene))
Ma durante l'epoca loccafondiana sono con il passare del tempo ha compromesmancati soprattutto i granili risultati, so fortemente d rapporto fra la società e
quelli cioè che erano stati ingiunti nei il resto della città.
periodi precedenti della storia biancazLo strappo non è stato ricomposto pie, come
namente neppure dall'uldivisione, non ancora Se- Squadra qrandi firme
urna promozione, quella
rie A a girane unico, nel s
che il Prato ha ottenuto a
lontano 192R-29, o come la W*nflp!e CeJUJOStini^ _ tavolino nell'agosto SCOTB, categoria che il Prato f.ni;nt*:
<j: n : Ma* Uiori so e che ha riportato dolio
haloccatuperl'ultimavol- ^ 9 ™ " « M H i M a * V i e r i
sei lunghi anni la squadra
Prima Divisione.
ta ormai quasi cinquan- fratello di Christian
r'anni fa, nella stagione - ^#>—„ _,
ogni buon conto, un certo
1963/64. e di cui a cavallo e Pisanii ex Cagnan_ entusiasmo negli ultimi
tempi sembra essere riafdegli anni Cinquanta e
Sessanta era entrato stabilmente a far fiorato, frutto non solo dei ripescaggio ma
anche del buon finale della scorsa stagioparte.
Con Toccafondi, invece, si è registrata
una continua altalena fra CI o C2 e. adesSe alla guida della società c'è dunque
so, fra Prima e Seconda Divisione, che un pezzo di storia dell'intera città di Pra-
La Curva del tifosi rossoverdl
allo stadio Liberati e, sotto, Il capitano
Stefano Ambrosi (Valro Nulli)
to, non foss'altro che per la longevità e
l'anzianità di serviziu di Toccafondi, dalla scorsa estate anche sulla panchina
biancazzurra è tornato un monumento
del calcio pratese, Vincenzo Esposito, per
tutti solo Ciccio. Arrivato a Prato come
giocatore nel 19V,2 dalle giovanili del Torino, ha disputato in due riprese orto campionati m maglia hiancazzurra, passando
poi nel 1996 ai quadri dirigenziali e tecnici fino ad assumere nel 1997 la guida
della prima squadra, ottenendo l'ultima
promozione dalia C2 alla CI conquistata
sul campo, nel 2002. Poi il volo verso panchine più importanti, fra cui quella
della
Primavera dell'Inter con cui ha \_into uno
scudetto nel 2007 e un Torneo di Viareggio nel 2008, e ora, dunque, il ritorno a
Prato, diventata da tempo anche la sua
TERNANA §
cinà di adozione per motivi familiari, con
ù compilu non facile di traghettare la
squadra verso una salvezza tranquilla in
questa prima .storica Stagiona del cluh
biancazzurro in Prima Divisione.
Per raggiungere questo obbiettivo, la
società gli ha messo a disposizione una
rosa nutrita nella quale spicca la presenza di qualche tiglio d'arte i Michele De
Agostini figlio aeU'ex Nazionale delle
Nora magiche" 1990, Gigi), qualche fratello d'arte (Mas Vieri, di Chriitianj e un
giocatore come Andrea Pisanu, tanta A
alle spalle con le maglie di Cagliari. Parma e Bologna. Ma. almeno da quello che
si è visto nella prima parte della stagione,
la strada per la salvezze sarà comunque
lunga e perigliosa.
L6ii2cWEii+
Con il Palmeiras per inaugurare il Liberati
Egioco espresso dalla squadra dì Vìciani (promossa in A) passò alla storia penino straordinario possesso palla
di Carlo CaffareMI
a del Palm
;. Un prologo imporrati- l'emergente Vìciani. suUa panchina delte a quella che che poi. a distanza di quat- la Ternana senza troppa fortuna, si nccotro anni, sarebbe slata la vera festa, vale i nudarono
poi anche
Edmondo
a dire la prima promozione nella massi- Fabbri.che aveva guidata la nazionale e
ma serie di una squadra della piccolissi- Cesare Maldini che ne avrebbe assunta
ma regione Umbria Un evento straordi- la guida successivamente. A seguire nenario, ricordato non solo per lo storico gli anni, Ulivieri, passando poi per Tobia,
traguardo, ma soprattutto perchè il calcio Clagluna, Del Neri. Cuccureddu. Gueridei "profeta", Corrado Vìciani, mister ni, Agostinelli, Bei-erta. E la storia racgioco corto, segnò una svolta nel modo di conta che il rossoverde lo hanno vestito
stare in campo. Se ui quel momento d da- anche il campione del mondo Selvaggi.
to statistico del possesso palla fosse anda- I>ongobuccn, Garritann, Liguori, Bagnato di moda, non ci sarebbe stata storia. to, Valigi. Di Canin, Agostini, Grandnm,
La palla era costantemente fra i piedi dei Ricchiuti. D'Amico, Grabbì, Miccoli,
giocatori della Ternana, con un fraseggio Zampagna. Jimenez, Frick, Kharja.
continuo e mai fine a se stesso. Non c'erano ancora i moduli e la numerazione sul FINE DELL' INCUBO Dura praticamente
retro delle maghe andava dal mimerò 1 al dalla stagione 200S. vale a dire dalla rePRIMA VOLTA - Per l'inaugurazione del Li- numero 11. ma lo spettacolo era ugual- trocessione dalla serie B. I tifosi progresbero Liberati (24 agosto 1969), ma anche
sivamente si allontanano in aperto conper festeggiare In promozione in serie B.
trasto con una dirigenza improvvisala,
venne scomiKliiMia ilumiiziune brasiba- PANCHINE E GIOCATORI ECCELLENTI - D o p o che non riesce a gestire neanche l'ordina-
TERNI - Dall'immagine ormai sfocata
del Viale Brin con alle spalle le ciminiere, allora fumanti, dell'Acciaieria, al primo piano del libero Liberati, con vicino
una piscina colpevolmente in disuso da
diversi anni. Più di 75 anni di storia calcistica, per raccontare la vita di una città, prevalentemente operaia, i cui abitanti sono cresciuti mangiando pane e pallone. Una fede incrollabile verso il doppio
colore rosso e verde delle maglie e delle
"fere", vale a dire i protagonisti in campo, di una squadra che ha saputo vivere
momenti esaltanti, ma anche deprimenti, sempre, però, all'insegna della dignità
ria amministrazione. Anni di dura comestazione e di contrasti, anche tra la società e l'Amministrazione Comunale, che
arriva anche a chiudere i cancelli in occasione della partita interna contro la Salernitana. Dopo campionati anonimi e
salvezze ottenute all'ultimo tuffo, la squadra viene retrocessa appena l'estate scorsa. E' il momento più basso della storia
rossoverde, poi la proprietà decìde di fare piazza pulita di clù aveva prodotto solo guasti, si riappropria della Prima Divisione confi ripescaggio, e decide per una
gestione all'insegna della normalità E
guarda caso i giocatori romano a essere
fere, t tifosi (quasi settemila nell'ultimo
impegno contro il Pavia.i tornano a innamorasi della Ternana Per capire se è:solo un sogno sarà però necessario attendere. Per il momento i ternani hanno ripreso a mangiare pane e pallone.
iputati dalla Ternana
in Serie A (1972/1973 e
1974/1975) e ventuno
quelli tn serie B. Due sono anche i campionati cadetti vinti e trentatrè le
le reti di Giuseppe
Sono
Ostrumaiui, fi più proli-
fico goleador del club. Giunto in rossoverde nel campionari di Serie C 19.18-1939
sotto la guida dell'ungherese Bela ivamlv. Segnò 5 red
nella gara Temana-Montevarchi dell'anno "42^43
LAILINATORE E' MATURATO: «COSENZA MI HA FATTO CRESCERE-
'Py> I
Toscano è sempre "cannibale": «Voglio fare meglio di quanto mi èriuscitocome calciatore»
TERNI - Un po' cannibale, come
era stato definito (da questo giornale) ai tempi delle vittorie in serie sulla panchina del Cosenza,
un po' martello come comincia ad
essere etichettato a Terni. Domenico Toscano, un esterno di centrocampo da giocatore che è arrivato fino alla serie B con il Cosenza e la Reggina, si racconta. "Più
zhi dice per via dei piedi non proprio intonar issimi, ma è andata
bene anche così. Adesso ho resettato tutto e da quando ho comin-
ciato a sedermi in panchina è cominciata una nuova stagione. Le
ambizioni, perù, sono sempre li a
suggerirmi di fare sempre meglio
e dì dare sempre il massimo. In
pratica è quello che chiedo ai
miei ragazzi continuamente».
Quando Toscano è arrivato in
estate alla Ternana non sapeva
ancora se era stato chiamato per
la Seconda o per la Prima Divisione. Poi il ripescaggio e l'attuale
primo posto in classifica. -Calma
con le posizioni in classifica. Con
il presidente Zadotti e il direttore
sportivo Cozzella ci siamo trovati
subito in sintonia su un fatto. Vale a dire quello di riportare entusiasmo in una piazza depressa, fi
fino ad adesso è sufficiente dare
uno sguardo ai numeri delle presenze al Liberati per capire che si
è sulla strada giusta. L'importante èperò continuare a fare bene. E
questo non é assolutamente scontato nel allenatore una logica conseguenza di quello che fino ad ora
è stato fatto. L'esperienza maturata a Cosenza in questo senso mi
ha fatto crescere-.
MODULO - Il modulo adottato con
la Ternana (3-4-3), affonda le
sue radici nell'esperienza di
calciatore. -Facevo parte della
squadra di Orricn e questo modulo mi ha sempre affascinato.
Adesso segue molto lo schema
proposto da Mazzarri e GuidoUn, ma, ripeto, il modulo non
può essere una ossessione. Anzi
è necessario che la squadra
sappia adattarsi alle diverse
esigenze tattiche che ogni momento della partita può proporre ed agli avversari. Con la Ter-
nana il modulo di partenza è
Stato sempre quello, ma poi abbiamo spesso cambiato-. Ambizioso come da calciatore, c'è
per Toscano allenatore un
obiettivo ben preciso. -E' inutile girarci troppo intorno e credo
che sia più che naturale per chi
esercita questa professione. Il
sogno è di arrivare più in aito di
quanto sia stato in grado di fare come calciatore.
Poi si
vedrà».
ce.
Domenico
Mimmo'
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