Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di Comunicazione e

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Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di Comunicazione e
Struttura, interazione, narrazione
nel talk show televisivo
Giornalismo Radiotelevisivo
Prof. Christian Ruggiero – a.a.2015-2016
Il talk, istruzioni per l’uso
Il talk show televisivo è «un macrogenere, che, a partire dalla
seconda metà degli anni ’70 e poi, con più decisione, negli anni
’80 e ’90, modifica e ingloba l’informazione politica (Samarcanda,
Funari News, Milano, Italia, Porta a Porta, Circus), economica
(Maastricht Italia), sportiva (Il Processo del lunedì, L’appello del
martedì, Quelli che il calcio…), culturale (Match, Sotto il divano,
Fluff, Babele, Parlato semplice), mette in scena il mondo privato
della gente comune (Amici, I fatti vostri) o di persone note
(Mezzanotte e dintorni, Sottovoce,
Harem), o cerca di problematizzare
temi controversi (Tempi moderni)».
Grasso, 2002, p. 718
L’analisi conversazionale
La natura profonda del talk show sta nella stessa etichetta
che identifica questo formato – e nelle sue variazioni
concettuali. La parola e lo spettacolo, la parola che si fa
spettacolo, lo spettacolo della parola, o ancora meglio la
spettacolarizzazione della pratica discorsiva.
Quel che costituisce il motore narrativo del formato è
l’interazione dialogica tra diversi soggetti
che ricoprono un ruolo più o meno
istituzionalizzato, e che si scambiano
parole all’interno di uno spazio
ritualizzato di discussione.
L’analisi conversazionale
Erving Goffman introduce il concetto di «mossa», come
«ogni segmento di parlato o di suoi sostituti che ha un
distinto rapporto unitario con qualche insieme di circostanze
in cui i partecipanti si trovano (con qualche “gioco” nel
senso peculiare usato da Wittgenstein), come un sistema di
comunicazione dei vincoli rituali, una negoziazione
economica, un “ciclo di insegnamento”. Ne segue che un
enunciato che costituisce una mossa in un gioco, lo può
essere anche in un altro o essere solo parte di una mossa
in quest’altro o contenere due o più mosse. E una mossa
può coincidere a volte con una frase e a volte con il parlato
all’interno di un turno, ma non necessariamente.
Goffman, 1987, p. 55
L’analisi conversazionale
Tanto il ruolo del parlante quanto quello dell’ascoltatore
vengono scomposti in :
• uno schema di produzione, che comprende e tre diverse
funzioni: «l’animatore (la funzione di parlante in quanto
macchina fonica), l’autore (l’entità che formula il testo) e
il mandante (colui che, in qualche capacità sociale,
assume piena responsabilità del contenuto del
messaggio)» (Giglioli, 1987: 16).
• un analogo formato di partecipazione, che distingue tra
ascoltatori ratificati e non-ratificati, a seconda del loro
“diritto” a prendere parte alla conversazione
Il talk, istruzioni per l’uso
Un conduttore, uno o più ospiti, un pubblico in studio,
qualcosa di cui parlare: sono questi gli elementi base di un
talk show televisivo (Haarman, 1999).
Come le categorie di parlante e ascoltatore nella riflessione
goffmaniana, anche questi elementi rivelano una
molteplicità di funzioni rituali.
A proposito del conduttore
La modalità in cui introduce e gestisce la discussione
dimostra uno stile autenticamente autoriale, rendendolo non
solo uno dei partecipanti alla discussione, ma il più
importante di essi, quello che più di tutti dimostra quelle
qualità di conoscenza (l’essere informato su ciò di cui si
parla) e performanza (l’essere in grado di sostenere
efficacemente le sue opinioni sulla scena).
A proposito del conduttore
Come rappresentante della trasmissione e in qualche
misura della rete che la manda in onda (soprattutto per
quanto riguarda i talk show in onda sulle reti del servizio
pubblico), il conduttore ha insita nel suo ruolo la possibilità
di diventare «qualcuno il cui punto di vista è definito dalle
parole pronunciate, qualcuno di cui sono state comunicate
le opinioni, qualcuno che si impegna nei riguardi di ciò che
le parole esprimono» (Goffman, 1987: 200).
A proposito di «esperti» e «testimoni»
Una posizione di protagonista per la “persona comune”
viene creata nel momento in cui il pubblico in studio
“racconta la sua storia”. Viene così costruita una figura
popolare di enunciatore entro la quale animatore, autore e
mandante sono la stessa persona, e in questo modo tale
figura acquisisce un potere comunicativo attraverso la
costruzione dell’autenticità [segue]
A proposito di «esperti» e «testimoni»
Dal momento che gli esperti parlano sovente in nome di altri
esperti, la loro figura è ridotta a quella di un portavoce,
l’animatore, che parla per altri esperti […] o, con vaghezza
ancora maggiore, parla in difesa della “competenza” o della
“professione” […] In poche parole, gli esperti parlano in
nome di altri mentre il pubblico parla in nome di se stesso.
Di conseguenza, è difficile per un esperto costruire sullo
schermo un personaggio credibile e autentico, e
simultaneamente le regole del discorso non riguardano più,
per esempio, l’argomentazione intellettuale o l’esperienza
certificata, ma piuttosto l’autenticità e la credibilità.
(Livingstone, Lunt, 1994: 129-130)
Il trionfo del senso comune
Il senso comune è un insieme di conoscenze, di regole, di
abitudini e di convinzioni che non hanno bisogno di essere
interrogate, e che formano il substrato della nostra
esistenza. Si tratta di presupposti taciti del nostro agire
quotidiano, tanto più efficaci quanto meno sono tematizzati.
(Jedlowski, 1994, p. 19)
Tipi di talk
1. Evening or celebrity format
The Tonight Show
(Johnny Carson, David Letterman, Jay Leno)
Maurizio Costanzo Show
2. Issue-oriented format
Jonathan Dimbleby
The Oprah Winfrey Show
Jerry Springer
3. Audience discussion format
Kilroy
(Haarman 1999)
Evening or celebrity format
The Tonight Show, condotto ininterrottamente da Johnny
Carson tra il 1962 e il 1992, e poi affidato, a fasi alterne, a
Jay Leno, Conan O’Brien e Jimmy Fallon.
Evening or celebrity format
The Tonight Show
Lo studio ha le sembianze di un teatro:
• un palco per il conduttore, che di norma prende posto
dietro una scrivania;
• poltrone e divanetti per gli ospiti, in genere personaggi
famosi o comunque “notiziabili”.
Evening or celebrity format
The Tonight Show
Il conduttore apre ogni puntata con un saluto al pubblico
che è al tempo stesso un introduzione del tema della serata
(“Avete sentito parlare di…”), un invito a seguire la
discussione e un momento di intrattenimento.
Il rapporto di familiarità con il
pubblico è ottenuto anche
attraverso aperture ricche di
umorismo, provocazioni e
allusioni a sfondo sessuale.
Evening or celebrity format
Il pubblico è collocato in un piano spazialmente separato
rispetto a quello del conduttore e dei suoi ospiti: il modello
teatrale di comunicazione è quindi formalmente rispettato.
Se nell’apertura gli interventi del pubblico, sotto forma di
fischi e applausi, sono numerosi, durante la discussione il
meccanismo del talk sembra richiedere al pubblico in sala il
rispetto di una performance, appunto, teatrale.
Evening or celebrity format
The Tonight Show
Solo occasionalmente viene data la parola a un soggetto
seduto tra il pubblico, e in questo caso l’eccezionalità
dell’evento è sottolineata
• dal movimento del soggetto dalla platea al palco
• dal movimento della telecamera, dal palco alla platea,
per offrire un primo piano del soggetto.
Issue oriented format
What kind of issue?
Current affairs
 Jonathan Dimbleby
Social issues in a personal perspective
 Oprah
Personal and social problems as spectacle
 Jerry Springer
Issue oriented format
Jonathan Dimbleby
Il controllo del conduttore sulla trasmissione
è dato non solo dalla posizione dominante
nel contratto comunicativo assegnatagli
dalla costruzione dello studio, ma anche e
soprattutto dalla sua capacità di gestire la
progressiva focalizzazione del tema
oggetto di discussione.
Issue oriented format
Oprah
A prevalere è la volontà del conduttore di creare e
coltivare un senso di profonda intimità con il pubblico.
«Esperti» come psicologi, terapeuti, avvocati,
giornalisti, medici e operatori del sociale offrono
spiegazioni e consigli con lo stile divulgativo che
utilizzerebbero nelle rubriche di una rivista femminile.
Il pubblico è elevato al rango di destinatario di
“confessioni” degli ospiti di Oprah.
Issue oriented format
Jerry Springer
Offre la presa di parola ad esponenti di classi e gruppi
sociali ben definiti (operai o soggetti a basso livello di
istruzione, neri o ispanici), i cui tratti sono esasperati
da un registro linguistico che sconfina nella volgarità.
Nonostante i richiami formali all’ordine (“Watch your
language, you’re on national television”), si tratta
evidentemente di una scelta volta ad aumentare la
spettacolarizzazione della discussione attraverso
un’amplificazione dei suoi elementi conflittuali e trash.
Audience discussion format
Kilroy
Gli argomenti di discussione spaziano da
problemi politici e sociali come
l’autonomia scozzese a questioni intime
e private come il sesso occasionale – il
che pone il format a cavallo tra il modello
“current affairs” e quello “social issues
and personal problems”
Audience discussion format
Kilroy
Nello studio, una disposizione
semicircolare di poltroncine, tra le quali il
conduttore può sia muoversi che
prendere posto, spostando fisicamente il
focus della discussione su uno dei
partecipanti, sia questi “riconosciuto” o
“inconsapevole”.