creazione di un video digitale

Transcript

creazione di un video digitale
Storytelling - Tutorial [ITA].doc
Digital Storytelling: un tutorial in 10 semplici passi
Suggerimenti esperti sulla creazione di un video digitale chiaro e professionale.
(di J.D. Lasica - 2 ottobre 2006)
Il Digital Storytelling è un’arte che usa gli strumenti della tecnologia digitale per raccontare storie
riguardanti la vita. Se fatto correttamente, lo Storytelling, può essere un modo forte, emozionante
ed evocativo per comunicare temi e storie. Un modo che spesso ci tocca in modo anche più
profondo rispetto ai video ad una sola dimensione, i quali raramente sondano sotto la superficie
della vita delle persone.
I tipi di storie migliori da raccontare con lo Storytelling sono al tempo stesso personali ed
universali. Gli Storytellers possono decidere di creare un lavoro concepito per essere visto solo da
pochi membri della loro famiglia, ma i più condividono le loro storie on-line in community più
ampie. E’ davvero notevole come spesso questi piccoli frammenti di vita interessino milioni di
persone, alla ricerca di un significato delle cose che sia al di là delle facili e artificiali storie che si
vedono sulle reti televisive. Possiamo infatti scoprire che noi tutti abbiamo delle storie da
raccontare.
Le storie digitali si possono trovare in tutte le forme e dimensioni, da un semplice video che
racconta un solo episodio interessante ad un lavoro molto più sofisticato che segua un filo narrativo
strutturato e si basi su immagini e materiale selezionato.
La cosa migliore, per creare una buona storia digitale, è iscriversi prima ad un seminario sul Digital
Storytelling, che può durare da alcune ore a diversi giorni e, in generale, costa una quota modesta.
Tuttavia, non in ogni paese è possibile partecipare a dei seminari già ben collaudati, allora la
procedura qui di seguito descritta dovrebbe consentirti di acquisire le conoscenze fondamentali
affinché tu possa poi crearti la tua digital tale. (Naturalmente, sentiti anche libero di prendere, se
necessario, delle scorciatoie lungo il percorso che ti viene consigliato da questa procedura!)
Io personalmente sono stato introdotto per la prima volta al Digital Storytelling da due maestri di
quest’arte, Joe Lambert e Nina Mullen, che dirigono il Center for Digital Storytelling a Berkeley, in
California.
Qui di seguito sono riportati alcuni suggerimenti presi dal loro seminario, oltre che dal libro di
Lambert "Digital Storytelling", da un altro illuminante seminario di Leslie Run del KQED's Digital
Storytelling Initiative (e membro del Ourmedia Board of Advisors), e dalle osservazioni che ho
personalmente ricavato frequentando la grande comunità dei Digital Storytellers.
Per saperne di più, i non professionisti possono acquistare i DVD della serie BAVC's Interactive
Learning Series, che trattano di Flash MX, di Digital Storytelling e di tecniche di produzione video.
Tutti questi DVD sono disponibili, scontati, nei negozi TechSoup Stock.
Passo 1: Decidi la storia che vuoi raccontare
Probabilmente hai già una persona o un soggetto in mente. Parti da una piccola idea. Focalizza. Non
cercare di trasmettere tutti gli aspetti della vita di qualcuno, non stai scrivendo il grande romanzo
americano, stai creando un video che sarà ottimale se contenuto nella durata da tre a cinque minuti,
il quale racconterà una tua storia personale o rivelerà una tua piccola verità.
Pagina 1 di 8
Storytelling - Tutorial [ITA].doc
Che cosa dovrebbe raccontare la tua storia? Nella loro prima decina di seminari, Lambert e Mullen
hanno elencato queste principali varietà di storie digitali:
La storia di qualcuno che è per te importante. Caratterizza il centro della storia su una persona
che ti ha toccato in un modo profondo. Spesso, queste storie rivelano molto sia sul narratore che sul
soggetto del racconto. Possono essere storie o memorie per rendere omaggio a qualcuno che non
c’è più, o semplicemente è lontano e ha lasciato in noi tanti ricordi.
La storia di un evento della tua vita. I racconti di viaggio (storie personali di un viaggio o di un
evento) possono essere d’effetto se il narratore è stato in qualche modo intimamente trasformato da
queste esperienze. Storie a lieto fine sul raggiungimento di un obiettivo, come il superamento di un
esame o la vittoria di un trofeo, possono facilmente inserirsi all’interno di una storia caratterizzata
dalla classica sequenza ambizione-sforzo-realizzazione che si ritrova in tante sceneggiature.
La storia di un posto della tua vita. Il nostro senso di attaccamento ai luoghi può servire come
punto focale per un gran numero di storie di pathos.
La storia di quello che fai. E’ normale che le persone trovino dei valori da trasmettere nel loro
lavoro, nei loro hobby, nei loro impegni sociali: le persone possono raccontare storie meravigliose
dalle loro esperienze.
La storia di un tuo successo personale. Condividere con altri l'esperienza dell’aver superato una
tragedia o una sfida personale o un ostacolo nella nostra vita è un archetipo che ha sempre del
potenziale per attirare l’attenzione del pubblico.
Una tua storia d’amore. Noi tutti avremmo la curiosità di sapere come qualcuno si è dichiarato
alla persona amata, di come ha poi fatto la proposta di matrimonio, di come ha vissuto la nascita del
primo figlio, o come ha accettato un nuovo genitore. Il sondare questi tipi di rapporti consente
parallelamente di delineare ed affinare i propri sentimenti.
La storia di una tua scoperta. Queste storie possono raccontare come abbiamo scoperto una verità
o imparato a fare qualcosa.
Ora tocca a te, scegli un tipo di storia da raccontare che ti si addica!
Passo 2: Raccogli il materiale
Inizia a raccogliere i ricordi. Le immagini più forti sono spesso scoperte nel corso di una caccia al
tesoro nella soffitta di famiglia. Inizia la raccolta di vecchie foto, di bobine di film d'epoca, di video
digitali, di volantini, di ricordini, di tutto ciò che ha per te una risonanza emotiva. Non pensare di
dover per forza andare fuori di casa per catturare immagini di una storia con una videocamera o
macchina fotografica. Usa ciò che hai in casa! Di solito i vecchi ricordi trovati nella soffitta
coinvolgono emozionalmente più di una storia nuova di zecca!
Passo 3: Inizia a scrivere la sceneggiatura
Allora, inizia annotando le idee su un foglio. Discuti le tue idee in famiglia e con gli amici. Prepara,
prima nella tua testa, un canovaccio della storia.
Pagina 2 di 8
Storytelling - Tutorial [ITA].doc
Traccia una sceneggiatura che registrerai con la tua voce. Resisti alla tentazione di prendere la via
d'uscita facile di creare una storia con solo immagini e musica. La gente vuole sentire la tua voce
personale. Non pensare troppo a come suonerà la tua voce; tutti noi pensiamo di avere una voce
strana, se registrata!
Traccia una breve sceneggiatura. Ecco il punto dove molte persone si bloccano. Bisogna andare
oltre la paura di scrivere delle parole sulla carta.
Alcuni consigli:
Sii personale. Dimentica tutto ciò che ti è stato insegnato su come impostare una voce da
recitazione, con uno stile distaccato e freddo. Questo non è un saggio di recitazione. La gente vuole
sentire la tua voce. La storia deve essere raccontata dal tuo punto di vista, e con la tua voce.
Scrivi le prime bozze su una brutta. Non buttarti subito a scrivere sulla tastiera di un computer.
Per scrivere con una tastiera e per scrivere con una penna sulla carta si usano parti diverse del
cervello. Lasciati trasportare. Annota i principali elementi della tua storia su un foglio di carta, per
poi ritornarci su più tardi, modificandoli e correggendoli
Scrivi conciso. Sarai sorpreso da quanto si può trasmettere con solo un paio di parole chiave ed
alcune immagini ben scelte.
Leggi ad alta voce il tuo racconto come se lo stessi affinando. Non usare parole altisonanti o
stravaganti; usa parole semplici e immediate.
Non trattenerti. Sii sincero. Hai bisogno di raggiungere profondità emotiva e, a volte, ciò può
avvenire solo rivelando verità scomode. In ultima analisi, tuttavia, spetta a te prendere una
decisione che è solo profondamente personale, sul materiale che desideri condividere e con chi.
Cerca un filo narrativo per la tua storia. Tutte le storie - anche quelle che durano solo tre minuti hanno un inizio, una parte centrale e una fine. Inizia il racconto con la premessa della tua storia:
così imposti la tensione drammatica che deve poi caratterizzare tutta la storia. La parte centrale deve
dare corpo a quanto accade lungo il cammino. La fine è il risultato della storia, è il momento in cui
si rivela una piccola scoperta, un’emozione o un’intuizione. Questo modello narrativo è talvolta
chiamato modello di desiderio-azione-realizzazione. (Ma noi sappiamo anche che questo non vale
per chiunque!). Riuscirà il ragazzo a conquistare la ragazza? Sarà l'eroe della vicenda a vincere sul
cattivo? L’investigatore risolverà il mistero della vicenda? Con tre minuti di sceneggiatura, non hai
molto tempo da perdere sui dettagli. Devi arrivare in fretta alla meta finale della tua storia.
Lavora sul ritmo. Molti considerano il ritmo il vero segreto del successo di una narrazione. Le
storie belle respirano. Il ritmo e il tempo di una storia sono ciò che sostiene l’interesse del pubblico.
Sperimenta. Lambert e Mullen scrivono: "Le storie belle respirano. Si dipanano solitamente con un
bel ritmo incalzante, e arrivano poi alla fine in un batter d’occhio”.
Credi nella tua voce. Tutti noi abbiamo un nostro proprio, e distintivo, stile narrativo. Tu credi nel
tuo!
Leggi la tua sceneggiatura ad un amico quando pensi di aver finito. Molto spesso, il tuo
confidente ti segnalerà delle omissioni, oppure ti aiuterà a migliorare l’espressione utilizzata in un
passaggio, o ancora ti aiuterà a riconoscere la tua inflessione di voce più efficace.
Pagina 3 di 8
Storytelling - Tutorial [ITA].doc
Fase 4: Prepara l’attrezzatura
Avrai bisogno di acquistare o prendere in prestito queste attrezzature:
!
!
!
Un computer da scrivania o un portatile.
Un software di video editing come iMovie di Apple, Adobe Final Cut Pro, Adobe Premiere,
o un altro software progettato per aiutarti a creare storie digitali.
Uno scanner (da scrivania) nel caso tu voglia includere nella tua storia anche delle foto
analogiche tradizionali.
Inoltre, se prevedi di registrare interviste, avrai bisogno di:
!
!
!
Un dispositivo di registrazione: per i video una videocamera, per gli audio un registratore
digitale portatile come un iRiver oppure un registratore ad audiocassette analogiche (ricorda
che se utilizzi video o audio analogici, avrai poi anche bisogno di convertirli in digitale).
Un microfono palmare per le interviste audio.
Delle cuffie.
La via dell’intervista
Se vuoi lavorare con dei materiali trovati in soffitta, prova ad aggiungerci una narrazione con
musica e voce, il risultato sarà stupendo!
Talvolta, tuttavia, potresti voler decidere di intervistare qualcuno, probabilmente il soggetto della
tua storia, o i suoi amici o i suoi parenti. Oppure potresti essere tu a cercare qualcuno che ti
intervisti o ti faccia un filmato. In entrambi i casi assicurati, prima di iniziare l'intervista, che sia
qualcuno che sappia usare le tue attrezzature (gli puoi mostrare tu come si fa!). Inizia con alcuni
convenevoli per entrare nella conversazione. Un minuto dopo aver iniziato a registrare, faresti bene
a stoppare la registrazione, riavvolgere e ascoltare per assicurarti che tutto stia funzionando
correttamente.
Alla gente piace vedere facce e sentire voci. Se hai abbastanza foto del protagonista della storia,
considera che dei frammenti di una audiointervista con la persona spesso aggiungono un
interessante contrappunto al tuo voice-over narrativo. Prova a cercare un posto tranquillo, o uno che
sia appropriato al soggetto. Se fai una registrazione video, assicurati che l'illuminazione sia
abbastanza intensa da poter visualizzare il soggetto, ma non così potente da “annientarne” le
sfumature nei lineamenti, come avviene con la luce diretta del sole.
In alcuni casi le persone si accorgono che il fatto di parlare in un microfono le rende attente a quello
che stanno dicendo e di conseguenza innaturali. A volte un amico può aiutarti intervistandoti sul
soggetto o sulla persona di cui parla la tua storia. Il risultato sarà più naturale. E’ meglio utilizzare
un registratore digitale in modo che non sia poi necessaria alcuna conversione di formato da
analogico a digitale.
Se si sta intervistando un'altra persona, è meglio indossare le cuffie durante la registrazione. Le
cuffie ti diranno esattamente quello che sentirai a registrazione ultimata. Regola la posizione del
microfono per avere il suono ottimale. Il migliori risultati in genere si otengono spostando il
microfono tra l'intervistatore e l’intervistato. Tieni il microfono a circa sette pollici dalla bocca (20
centimetri) di chi sta parlando, e non parlare troppo forte al fine di evitare il rimbombo ed i disturbi
Pagina 4 di 8
Storytelling - Tutorial [ITA].doc
prodotti dal fatto di tenere il microfono in mano.
Sentiti libero di porre domande in modo spontaneo o anche di leggere da un elenco di domande che
ti sarai precedentemente preparato. Prenditi delle pause, se necessario. Non fare commenti quando il
narratore sta parlando, come, "uh”, “eh?" o "davvero?". Utilizza semmai espressioni gestuali visive
(non uditive!) come la testa che annuisce. Assicurati che il narratore della storia abbia lo sguardo
fermo e non si perda in un centinaio di altre direzioni.
Se la tua storia prevede che tu debba leggere un testo mentre scorre il filmato, considera allora
l’eventualità di aiutarti con uno di quei software che fanno lo scroll del testo nella parte bassa del
video, come in un karaoke. Uno di questi prodotti è ePodcast Producer della Industrial Audio
Software e costa circa 250$.
Passo 5: Crea uno Storyboard
I professionisti hanno usato per decenni gli storyboard (i copioni) per tracciare le sequenze delle
scene all’interno di un film, per gli show in televisione, nei cartoni animati, o nella stessa pubblicità.
Con uno storyboard puoi costruire una traccia del materiale visivo per allinearlo poi con il tuo
voice-over. (Alcuni si trovano più a loro agio nello stilare una traccia delle immagini aggiungendo
in un secondo tempo la parte scritta, ma tu fai come ti sembra meglio.)
Un copione è semplicemente un modo di pianificare un racconto visivo su due livelli:
1. la tempistica - Che cosa succede e in quale ordine?
2. l’interazione tra le parti - Come sovrapporre il voice-over e la musica con le immagini o i
video?
Il modo più semplice per iniziare questo processo è con una piccola pila di schede numerate.
Prendi ogni elemento visivo che prevedi di utilizzare e lo metti sulla tua scrivania o sul
tavolo da cucina. Quindi, metti ogni singola scheda numerata sotto ogni immagine. Sulle
schede, scrivi le principali parole che leggerai man mano che l'immagine appare nella tua
storia; assicurati di dare a ciascun elemento la possibilità di “respirare”, piuttosto che correre
su di loro nel tentativo di impacchettare più immagini.
Una buona regola generale è quella di utilizzare non più di 15 immagini e non più di due
minuti di video. Come regola generale, da quattro a sei secondi è il tempo ideale per far
comparire una immagine sullo schermo, anche se non devi esitare a indugiare maggiormente
su un certo numero di immagini chiave. Una manciata di buone immagini rendono una
storia più evocativa di una gran quantità di foto che non riescono a entrare nello spirito della
narrazione. Se mentre stai scrivendo la tua sceneggiatura arrivi ad un punto di stallo, prova
ad annotare i pensieri su una scheda accanto ad un’immagine, e lascia che le schede servano
come tua sceneggiatura. Basta scrivere una cosa sincera, e il resto delle parole uscirà poi da
solo.
Mi raccomando, cerca di creare lavori brevi ma che abbiano dentro di loro il ritmo, il battito del
cuore della storia, ed il giusto equilibrio nella narrazione digitale; spesso ti sorprenderai a notare
come solo poche immagini siano davvero effettivamente necessarie per raccontare una storia.
Pagina 5 di 8
Storytelling - Tutorial [ITA].doc
Passo 6: Digitalizza i tuoi media
Se non hai già iniziato a digitalizzare qualcosa in precedenza, tieni conto del fatto che il lavoro di
produzione necessario per la creazione di una breve storia personale può prendere molte, molte ore.
Bisogna mettere in conto di avere a disposizione il tempo necessario per fare un buon lavoro.
Se stai usando delle vecchie foto, avrai bisogno di uno scanner piano. Scansionale e salvale in una
singola cartella sul tuo computer. Se stai utilizzando foto digitali, accertati che siano in formato
JPEG. Se hai vecchie pellicole da 16 mm, probabilmente avrai bisogno di inviarle ad un negozio
specializzato per far convertire il film da analogico a digitale.
Tieni presente che il tuo video sarà in forma orizzontale e comportati di conseguenza. Non
trasformare le foto che sono in verticale in foto orizzontali, ma tieni anche conto del fatto che le
forme verticali verranno visualizzate con delle spesse strisce nere su entrambi i lati. Non ridurre le
dimensioni delle immagini alle dimensioni del filmato che verrà visualizzato: generalmente non
scendere sotto il range di 720x540 pixel; se si riducono di più, i dettagli verranno persi. Ma non
affaticarti troppo sulle dimensioni: oggi tutti i programmi di video-editing riducono
automaticamente le immagini alle dimensioni corrette.
Fase 7: Registra il voiceover
Puoi decidere che il microfono integrato nel tuo computer portatile o nel tuo desktop sia sufficiente
per la registrazione della tua narrazione. Se desideri una produzione più professionale, ecco quanto
raccomanda il Center for Digital Storytelling:
!
Un mixer a 4 canali.
!
Un microfono a condensatore (Shure, AKG).
!
Un supporto verticale per reggere il microfono.
!
Una protezione dalle aspirazioni fonetiche – un sottile cappuccio che copra il microfono
per evitare che le lettere simili alla “p” producano in registrazione il fenomeno del
“popping” (opzionale).
!
Un cavo per il microfono.
!
Un cavo per interfaccia da fono-stereo a mini-stereo.
Il Centro per Digital Storytelling consiglia di registrare il voice-over con lo stesso livello di qualità
con cui si registra una colonna sonora musicale, ovvero a 16 bit, 44 kHz.
Sono disponibili, in rete o in commercio, molti programmi software per gestire l’input di suoni da
una fonte audio esterna come un microfono. Installati su un PC, questi software comprendono
funzionalità integrate tipo il registratore di suoni, la predisposizione per l’audio shareware e altre
funzionalità professionali di produzione audio e video. Il programma open-source gratuito Audacity
può ricevere in input l'audio da un microfono integrato in un computer o da un microfono esterno.
Pagina 6 di 8
Storytelling - Tutorial [ITA].doc
Soprattutto, bisogna parlare lentamente mentre si sta registrando una conversazione. Non parlare
come se stessi leggendo da una sceneggiatura. Sarebbe innaturale!
Passo 8: Aggiungi la musica
Scegli una musica che evochi il ritmo e il battito della tua storia. Per molte persone, questa è la
parte più facile di tutto il processo. La maggior parte di noi ha ben in testa delle colonne sonore che
riflettono lo stato d'animo della storia che vogliono trasmettere. Le più efficaci sono spesso tracce
strumentali: classica, ambient, folk o jazz, ma senza voce!
Quindi, vai a prendere la tua musica in formato digitale: utilizza un brano MP3 di alta qualità o
prendi il brano preferito da un CD con uno dei tanti programmi gratuiti che ricavano brani dai CD,
operando le necessarie conversioni di formato (tra i tanti, io preferisco MusicMatch Jukebox).
Ancora meglio se tu avessi la possibilità di registrare un tuo amico che esegue musica originale.
Poi, importa la traccia audio nel tuo programma di editing video. Se stai lavorando con iMovie
(della Apple), quando importi un MP3 lo vedrai come una clip audio nella parte inferiore della tua
barra del tempo.
Considera il Copyright
Se hai intenzione di pubblicare il tuo lavoro nel Web, probabilmente violerai le leggi sul Copyright
se utilizzi un intero brano come colonna sonora per il video. (Vedi le linee guida per un corretto
utilizzo su Ourmedia: Ourmedia's fair use guidelines). È molto meglio utilizzare musica podsafe (e
attento, il fatto che non utilizzi la tua storia a scopo di lucro non fa alcuna differenza per le leggi sul
Copyright). Le stesse regole di Copyright si applicano quando ti appropri di frammenti di show
televisivi o di vecchi film. Usa Google per aiutarti a trovare dei podsafe audio e video.
Trovare un amico di talento in grado di suonare un pezzo originale al pianoforte o con la chitarra ti
può risolvere in modo brillante questo problema!
Passo 9: Correggi la tua storia
Assicurati di avere tutti gli elementi della tua storia nel tuo programma di video-editing. Se non lo
hai già fatto, importa tutte le immagini, i video, il tuo voice-over, e i pezzi musicali.
Ora posiziona le immagini o i video nella linea del tempo in basso nel video, in modo che la loro
sequenza corrisponda al layout del tuo storyboard.
È il momento di creare un primo montaggio grezzo prima di aggiungere transizioni o effetti
speciali. Tale bozza ti offre una panoramica completa del tuo progetto e ti fa notare i settori in cui le
immagini o video non sono sufficienti a reggere la storia.
Poi, aggiungi i titoli all'inizio e alla fine della tua storia. Potresti anche voler sovrapporre un testo a
un'immagine o a un video. Evita di usare caratteri troppo complicati o di svariati colori: utilizza un
carattere con un font semplice, che sia facile da leggere.
Ora arriva la parte difficile: aggiungere le transizioni (una semplice croce di dissolvenza è in
generale la scelta migliore) e modifica la lunghezza di ogni elemento visivo per assicurarti che
Pagina 7 di 8
Storytelling - Tutorial [ITA].doc
corrisponda esattamente al voice-over. Spesso gli storytellers trovano che l’effetto “Ken Burns" su
un Mac, è un buon modo per aggiungere interesse ad un’immagine, attraverso il panning o
zoomando su una foto per evidenziare un’espressione o un elemento importante.
La musica è l'ultimo elemento da aggiungere (è possibile che tu preferisca disattivarla fino a quando
non sei pronto per affrontare la colonna sonora, di solito deselezionando un piccolo riquadro nella
linea del tempo accanto alla clip musicale). Quando sei pronto per aggiungere la musica, i controlli
di iMovie ti permettono di fare facilmente le regolazioni per ridurre il volume della musica durante
il voiceover. Generalmente è meglio sfumare la musica a un livello basso, ma non spegnerla
completamente per motivi di continuità.
Utilizza qualche ora per modificare la tua storia al punto giusto ma non voler esagerare nell’affinare
il prodotto finale: spesso la spontaneità e l'immediatezza dei progetti iniziali si perdono per
“eccesso di zelo”!
Passo 10: Condividi la tua storia
Hai quasi terminato il tuo lavoro! Ora hai bisogno di produrre il video nella sua forma definitiva. In
iMovie, è possibile masterizzare un DVD con l’applicazione iDVD. Se desideri pubblicare la tua
storia sul Web, scegli Esporta> Impostazioni, fai clic sul pulsante Condividi, e scegli Esporta:
filmato in formato MPEG-4.
È inoltre possibile esportare i file come video H.264 per l'iPod o come filmato QuickTime.
Raccomando MPEG-4 a un elevato bitrate (500 o 600). In alternativa, è possibile produrre come
video in H.264 (la compressione è impressionante) semplicemente cambiando il suffisso del
formato da Apple quirky .M4V al .MP4.
È anche possibile creare un video online con QuickTime Pro (che costa circa $30) scegliendo File>
Esporta e segui la stessa procedura di sopra. Se scegli Archivio> Condividi, QuickTime
comprimerà il video in modo adatto ad essere allegato ad una email. Se hai creato il tuo racconto
digitale in Premiere o un altro programma, segui le istruzioni per l'esportazione verso il Web.
Quando hai finito di comprimere il file finale, pubblicalo sul tuo blog o su un sito apposito come
Ourmedia. Se desideri condividerlo solo con pochi amici o familiari, utilizza SpinXpress, un peerto-peer di rete sicuro e riservato. O impara a promuovere i tuoi video ad un pubblico più ampio
attraverso la lettura dell’articolo di TechSoup: Share Your Nonprofit's Videos with the World.
Traduzione da: http://www.techsoup.org/learningcenter/training/archives/page10096.cfm
a cura di Mauro Roberti e Massimo Brusa.
Pagina 8 di 8