Blu - ugoagnoletto

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Blu - ugoagnoletto
Perché BLU ?
Per una storia culturale del BLU
Perché il fascino del BLU ?
Il blu ha sempre un suo fascino,
in questi giorni è facile trovare una
pubblicità come questa:
È sempre stato così ?
No, il significato dei colori è anche culturale.
Per noi, per esempio,
il colore del lutto è il nero,
per i giapponesi è il bianco
Dove si usa il colore BLU ?
Anche nelle parole ...
...
Auto blu
Blue-jeans (anche se ora solo jeans)
Tute blu
Bollino Blu
Bue room
Telefono blu
Blues (musica malinconica, triste)
Blu, blu, l'amore è blu
Caschi blu
Sangue blu
Blue hours (domenica mattina)
Blue ribbon
Out of the blu
Nella nostra cultura il blu è stato assente fino al 12° secolo.
(Siccome il linguaggio serve per comunicare, ogni lingua stabilisce quanti e
quali nomi di colori adottare.)
In epoca romana il blu era il colore dei barbari.
Come è entrato nell'ambito dei colori
apprezzati e desiderati?
Attraverso il manto della Madonna.
Ecco che a imitazione della Madre di Dio alcuni
grandi personaggi del Medioevo cominciano a
vestirsi di blu.
Il primo è san Luigi, re di Francia.
Nel periodo della Riforma protestante il blu è il
simbolo della moralità, colore del cielo e dello
spirito.
Il blu viene rivalutato dal romanticismo,
in seguito diventa un colore militare e politico.
Oggi ...
Alla fine del XIX secolo diventa il colore preferito.
Oggi è un colore neutro, pacifico, distante.
E' il colore delle Nazioni Unite (caschi blu),
dell' Unione Europea,
di un partito politico.
Inoltre il blu non è sempre stato
chiamato così,
in ogni epoca è stato chiamato con
nomi diversi a indicare sfumature
di colore diverse
Il blu nell'antica grecia
Nel greco antico non c'era una parola per indicare il
nostro blu!
Due parole indicavano qualcosa di simile al blu:
glaukos e kyaneos.
Glaukos: azzurro o verde scintillante.
Kyaneos: blu scuro, cianotico appunto, è il colore
della sofferenza.
Il blu in epoca romana
Venivano usate queste parole:
caeruleus, caesius, glaucus, cyaneus, lividus,
venetus, aerius, ferreus.
In particolare:
Caeruleus inizialmente indicava il colore della cera,
poi indicherà il colore del mare.
Venetus era il colore delle insegne della decima
legione che stanziava nel veneto.
In italiano
Blu che deriva dal tedesco blau,
Azzurro dall'arabo lazaward
Indaco da una varietà di piante indigofere
provenienti dall' India
Blu – azzurro - indaco,
ma come si ottenevano questi
colori?
Il primo indaco veniva appunto
da alcune piante dall' India.
Era un azzurro-indaco,
il turchino della fata di Pinocchio
Il blu oltremare
Il primo blu era il blu oltremare,
che proveniva di là dal mare,
dalle montagne azzurre dell'Afganistan
e si otteneva macinando finemente
l'azzurro lapislazzuli
e usandolo con giallo d'uovo e
olio di papavero.
Serviva solo per dipindere l'abito della Madonna o il
manto dei sovrani.
L'indaco occidentale
Era detto guado, gualdo o pastello
e proveniva da una pianta erbacea dai fiori gialli
detta Isatis tinctoria.
Le foglie venivano macerate in latte di calce e
conservata in pani detti cocagnes.
Il pays de cocagne era una città ricca di guado,
da cui paese della cuccagna.
L'indaco americano
Tra il 17°, 18° secolo fu introdotto in Europa
l'indaco americano.
A Venezia, capitale del colore, questo indaco di
minor pregio era chiamato
Endego gatimalo.
L' indaco artificiale
Il primo è il mauve di William Perkin (1856)
scoperto per caso.
Detto anche porpora di anilina.
Ha appunto il colore del fiore di malva e molto simile
all'antico fiore caraibico fuchsia.
Altro indaco artificiale
E' l'acido orto-citro-cinnamico scoperto nel 1880.
E' più costoso di quello naturale,
ma si diffonde moltissimo.
Il blu di prussia
Scoperto per caso nel 1720
da un farmacista di Berlino.
Il blu di Prussia
è a base di ferro.
Un cenno sui blue-jeans
Nel 1849 un giovane bavarese Levi Strauss pensò di
utilizzare una tela proveniente prima dalla Francia e
poi da Genova, invece che come tela per tende,
come abiti da lavoro per i cercatori d'oro.
Ora però i blue-jeans sono di tutti i colori, quindi
solo jeans !
Bibliografia
M. Pastoreau, Blu, Storia di un colore,
Milano Ponte delle Grazie, 2002
M. Brusatin, Storia dei colori,
Torino, Einaudi, 1999
Ph. Ball, Colore, una biografia,
Milano, Rizzoli, 2001
R. Locatelli, Attraverso il blu
http://www.lettere.unimi.it/Spazio_Filosofico/dodeca/Locate06/copertina.htm
G. Piana, La notte dei lampi
http://filosofia.dipafilo.unimi.it/~piana/colori/cls0000.htm
Conclusione ?
Dobbiamo sempre essere preparati ad imbatterci in
una nuova strada.
In una strada alla quale non avevamo pensato.
Wittgenstein, Osservazione sui colori