L`uomo, al centro di sé e dell`universo

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L`uomo, al centro di sé e dell`universo
LA SICILIA
28.
DOMENIC A 8 FEBBRAIO 2015
RAGUSA
la SCUOLA
L’uomo, al centro di sé e dell’universo
Il senso del «Classico» dibattuto dagli alunni dell’Umberto I con uno psichiatra, un giornalista e un archeologo
Liceo scientifico
Oggi l’open day
Il liceo scientifico Enrico
Fermi di Ragusa si prepara al
suo Open Day, che aprirà le
porte ai nuovi aspiranti
iscritti a partire dalle 9:30 di
pggo. Insieme al dirigente
scolastico e ai docenti, molti
alunni attraverso aule e
stand per mostreranno le
opportunità offerte da una
scuola superiore
che oggi conta
circa 900 alunni,
divisi in 45
classi. «Sarà dice Michele
Cannella, uno
dei quattro
rappresentanti
d’istituto - una
giornata importante per i
ragazzi che si sono già
preiscritti, e per aiutare nella
decisione chi è ancora
titubante nella scelta della
scuola superiore da
frequentare. Io e i miei
compagni, in veste di
hostess e steward, offriremo
le nostre testimonianze e la
nostra esperienza per
chiarire le idee ai futuri
liceali e ai loro genitori. Per
farlo ci avvarremo anche di
due video, preparati da ex
studenti l’uno e dagli
studenti attuali, guidati dalla
professoressa Petrolito.
Accompagnando anche
virtualmente i ragazzi in
aule, corridoi e laboratori,
mostreremo le potenzialità
di una scuola che offre una
preparazione completa e
trasversale».
AMELIA CARTIA
--
ROSSELLA SCHEMBRI
RAGUSA. “Sarà come la battaglia tra Greci e Persiani e noi, ovviamente, siamo i
Greci, e come loro non rinunciamo mai a
vivere le grandi sfide”. Usa l’ironia la docente Funzione strumentale e orientamento del Classico Maria Grazia Di Bartolo per citare la coincidenza che vede i
due licei, il Classico “Umberto I” e lo
Scientifico “Enrico Fermi”, giustappunto
nello stesso giorno, ad ospitare l’Open
Day. Ma ancora una volta il liceo classico
del capoluogo non sfigurerà, segnando
un’altra tappa
importante
nella battaglia
che conduce da
mesi, organizzando incontri
con ex alunni e
particolari
open day, contrastando, nel
suo piccolo,
quel movimento che, a livello nazionale,
vuol far sparire gli studi umanistici dalla faccia della terra. Dalle 10 alle 13 di oggi gli studenti delle terze classi della
scuola primaria di secondo grado, pronti a compiere il grande passo, cioè la
scelta dell’istituto superiore, nella sede
dell’Umberto I potranno sperimentare
con la collaborazione del team docenti
della funzione orientamento, studi e attività archeologiche, studi di letteratura
e laboratori di scienza.
Intanto ieri mattina, l’incontro con tre
illustri ex alunni del classico, lo psichiatra Carmelo La Rosa, il giornalista Angelo Di Natale e l’archeologo Emanuele
Canzonieri, ha avuto l’effetto di creare un
interessante e stimolante dibattito con il
pubblico, fatto soprattutto di studenti,
che ha riempito la sala auditorium della
sede di via Orlando. E dagli interventi dei
tre relatori che hanno parlato dei tre distinti mestieri-professioni, appunto
quello del giornalista, dello psichiatra e
dell’archeologo, è emerso un importante elemento in comune: la centralità dell’uomo, del suo essere, sempre più fon-
VITTORIA
«Droga e alcol
bruciano vite»
Parte il progetto
di prevenzione
Ieri come oggi: confronto aperto con gli ex alunni
Ieri mattina l’incontro con tre illustri ex alunni (da sinistra la preside
Nunziata Barone, il giornalista Angelo Di Natale, la prof. Maria Grazia
Di Bartolo, lo psichiatra Carmelo la Rosa e l’archeologo Emanuele
Canzonieri) ha creato uno stimolante dibattito con il pubblico
damentale nell’epoca contemporanea. I
racconti dei tre professionisti si sono intrecciati partendo dall’analisi del giornalista che, mosso dalla curiosità e dalla
necessità di raccontare storie, diventa
testimone della verità; l’esplorazione è
proseguita con il tema del racconto del
“passato” del paziente, che lo psichiatra
coglie per dare spiegazioni e soluzioni
alle patologie dell’essere umano; e infine l’analisi dell’archeologo che coglie e
EMANUELE CANZONIERI
Leggere l’emozione
negli occhi di chi scava
e trova testimonianze
del passato ripaga
la fatica e il sacrificio
di chi svolge
questo mestiere
trasmette le parole di chi rappresenta il
passato e non può parlare. Tre percorsi
per i quali, si è rivelato cruciale, la valenza della formazione classica.
Tantissime le domande degli studenti rivolte allo psichiatra La Rosa dirigente dell’Asl della capitale e ricercatore
universitario. La Rosa ha messo in evidenza i recenti aggiornamenti dei risultati delle ricerche compiute sulla maggiore “plasticità” del cervello di chi com-
CARMELO LA ROSA
Le moderne Lolita sono
un modello femminile
che si va diffondendo
sempre di più fra
le giovani generazioni
mostrando
la sua fragilità
pie studi classici. Molti, fra i quesiti posti,
riguardavano le patologie delle dipendenze, fra cui quelle alimentari, e perfino il tema delle “moderne Lolita”, modello femminile che si va diffondendo
sempre di più fra le giovani generazioni
e che, una volta analizzato, mostra la
sua fragilità di modello di donna vittima
della seduzione ad oltranza e, in ultima
analisi, vittima della seduzione del denaro. Emozionante anche il racconto dell’archeologo Canzonieri.
“Leggere l’emozione negli occhi di chi
scava e trova testimonianze del passato
– ha detto l’ex studente del liceo classico di Ragusa – ripaga la fatica e il sacrificio compiuto da chi svolge questo mestiere”. I ragazzi hanno voluto affrontare
anche il tema della spettacolarizzazione
del dramma, scavando nelle tematiche
dell’Isis e portando alla luce le paure più
nascoste degli adolescenti. Domande alle quali ha risposto il giornalista Di Natale richiamando il tema scottante del rispetto della deontologia professionale
nella ricerca perenne della verità.
VITTORIA. Lo sballo nel corpo e la vita che
“schizza” via. Vite bruciate, annegate
nell’alcol o stordite nella droga, già a tredici anni. “Un’emergenza sociale che non
è possibile sottovalutare” sottolinea Anna Chiaramonte, referente di Cittadinanza Attiva Vittoria- Scoglitti e promotrice
del progetto “Vivi in sicurezza la tua vita”
che realizza ogni anno in sinergia con la
Polizia di Stato di Ragusa. Un’azione di
prevenzione e di sensibilizzazione portata nelle scuole con la consapevolezza
che occorre “entrare” nei mondi dei ragazzi.
“Giovedì 5 febbraio il progetto è partito al Fermi” spiega la referente Anna
Chiaramonte che, accompagnata dal vice questore di Ragusa Gaetano Di Mauro
e dal commissario di Vittoria Francesco
Vona, ha incontrato nell’auditorium della scuola più di 400 studenti. “Ho preferito che parlassero i numeri”aggiunge
Anna Chiaramonte snocciolando le statistiche sui consumi giovanili di alcol e
droga. “Il 74% dei giovani fra i 19 e i 25
anni e il 67% fra i 13 -15 anni eccede nel
bere ed in particolare il sabato sera; inoltre per quanto riguarda la droga si è abbassata l’età degli assuntori, circa 15 anni, mentre è aumentato l’uso di cocaina
ed eroina, che provocano assuefazione”
sottolinea la referente dell’associazione
cittadina che ha voluto insistere sulle
correlazioni tra droga, alcol ed incidenti
stradali. “Ogni volta che il vice questore
fa scorrere sullo schermo le interviste e
le immagini di chi sopravvive ad un incidente ma da disabili il silenzio tra i ragazzi si fa totale” conclude Chiaramonte.
DANIELA CITINO
Nelle immagini i
laboratori interni,
le attrezzature, le
aule e la sede
dell’istituto
«Carducci» di
Comiso che attua
una serie di
progetti con
l’utilizzo dei fondi
sociali europei
COMISO. L’istituto «Carducci» al servizio
degli studenti per un’offerta formativa
all’avanguardia. Con i Fondi sociali europei il liceo, con sezioni artistica, classica, scientifica e tecnico-economica e
turistica, ha attuato vari progetti per
migliorare le conoscenze e competenze dei giovani, grazie all’attenzione sinergica della dirigente, dott. Caterina
Giudice, della Fs per la gestione dei
Fse, Sofia Portuese, e dello staff di presidenza. Sono stati avviati interventi
per lo sviluppo delle competenze chiave in Italiano e Matematica per il biennio; moduli in inglese per il triennio finalizzati alla certificazione Cambridge
B1 – B2. Anche per i docenti sono state organizzate attività di 50 ore per
l’acquisizione della certificazione linguistica in funzione delle competenze
necessarie per l’attuazione del Clic.
Per l’azione C2 è stato realizzato un
seminario di “ Orientamento e ri orientamento” per le classi finali. Ma
notevole successo, in particolare, lo
hanno avuto gli stage all’estero realizzati con 2 progetti (“ Impariamo l’Inglese” e Impariamo lo Spagnolo” –
«Al servizio degli studenti»
C1FSE-2014-508), per due gruppi di
alunni della sezione tecnico-economica e turistica. I ragazzi per l’occasione
hanno seguito stage formativi di 21
giorni in Gran Bretagna e in Spagna per
perfezionare le conoscenze della lingua del Paese ospitante e acquisire le
relative certificazioni linguistiche
Cambridge e Dele.
Altri interventi importanti sono stati realizzati con i fondi Feser. Con “La
digitalizzazione nell’Arte figurativa e
nel Design” (B-4, C-FESR 06_POR_SICILIA_2015-58) finanziamento PON-FESR 2007IT161PO004) il Liceo Artistico
“Fiume” si è arricchito di nuove tecnologie che hanno reso i laboratori tra i
più innovati in Italia grazie alla fresa
automatica a controllo numerico, al
digitalizzatore per l’acquisizione di
modelli 3D per sculture e bassorilievi.
Si è anche potuto attuare la messa in
sicurezza del laboratorio di Design del-
la ceramica attraverso la realizzazione
dell’impianto di aspirazione delle polveri sottili, mentre con l’azione “Tecnologia e comunicazione multimediale”
(A-2-FESR06 _POR_SICILIA_2012 -703)
le aule hanno avuto le LIM e i documenti e gli alunni delle prime classi tablet e portatili da usare per la didattica. Cogliendo l’occasione per i lusinghieri risultati pubblicati dalla Fondazione “Giovanni Agnelli” sulla nostra
scuola testimonianti il successo universitario conseguito dai nostri studenti e che colloca l’istituto Carducci al
primo posto fra i licei della zona ipparina, il dirigente scolastico ha detto:
«Sono molto soddisfatta di questi risultati. E’ la conferma, se ce ne fosse bisogno, della serietà della nostra scuola
che mira, anche grazie ai contributi
dell’Ue, ad una formazione solida degli
studenti, spendibile sia all’università
sia nel mondo del lavoro».