L`INTERVENTO DELLA BANCA MONDIALE IN BURKINA FASO

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L`INTERVENTO DELLA BANCA MONDIALE IN BURKINA FASO
L’INTERVENTO DELLA BANCA MONDIALE IN BURKINA FASO – QUADRO
GENERALE.1
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The World Bank,
Burkina Faso - Country Brief
, Ottobre 2008, http://web.worldbank.org/WBSITE/
EXTERNAL/COUNTRIES/AFRICAEXT/BURKINAFASOEXTN/0,,menuPK:343886~pagePK:141132~pi
PK:141107~theSitePK:343876,00.html.
INDICE
Introduzione…………………………………………………………………………………………..3
1. Obiettivi strategici della Country Assistance Strategy (CAS) per gli anni fiscali 2006-2009…….4
2. Coordinamento dei donatori……………………………………………………………………….5
3. IDA………………………………………………………………………………………………...5
4. Il ruolo dell’IFC (International Finance Corporation) nella Strategia di Paese…………………...6
5. Il ruolo della MIGA nella Strategia di Paese……………………………………………………...6
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Introduzione
Il PIL del Burkina Faso ha conosciuto una crescita di oltre il 5% annuo dal 1994 (del 4% nel 2007 e
nel 2008, a causa dei recenti shock esogeni). Nel 2007 il PIL reale pro capite di 430 $, con una
crescita del 50% rispetto al 1994, ma ancora inferiore alla media di 578 $ dei Paesi a basso reddito e
a quella di 952 $ dei Paesi dell’Africa subsahariana. L’incidenza della povertà è passata dal 55% del
1998 al 43% del 2007, ma una serie di importanti indicatori del welfare fanno ancora registrare
livelli pari o inferiori alla media subsahariana: nel 2005 la percentuale dell’alfabetizzazione tra i
giovani non superava il 33% (contro la media del 70% dell’Africa subsahariana), mentre
l’aspettativa di vita alla nascita era di 52 anni (50 anni è la media dell’Africa subsahariana).
Per quanto riguarda l’Indice di Sviluppo Umano (Human Development Index - HDI), nel 2007 il
Burkina Faso occupava il 176esimo posto su 177 Paesi censiti dall’UNDP.
Dal 1991 il Paese ha posto in essere riforme economiche e sociali col sostegno di BM, FMI e altri
donatori internazionali. Sono stati compiuti passi nella direzione della liberalizzazione economica e
dello sviluppo del settore privato. Tuttavia sarebbero necessarie riforme strutturali e istituzionali più
profonde per sostenere la diversificazione di un’economia ancora basata su un’agricoltura poco
produttiva e fortemente dipendente da un solo prodotto da export (il cotone).
Nel 1997 il Burkina Faso è rientrato nel programma di riduzione del debito nell’ambito
dell’iniziativa HIPC (Heavily Indebted Poor Countries), portato a compimento nel 2000. Nello
stesso anno il Burkina Faso si è candidato per beneficiare della versione potenziata dell’Iniziativa
HIPC, mentre nel 2006 si è qualificato per l’iniziativa multilaterale di riduzione del debito che ha
portato alla cancellazione di ingenti debiti nei confronti della BM, del FMI e della Banca Africana
per lo Sviluppo.
Nel 2000 il Burkina Faso è stato uno dei primi PVS a preparare una Poverty Reduction Strategy
Paper (PRSP). I donatori internazionali hanno gradualmente orientato i propri interventi in sostegno
al PRSP. Il terzo PRSP del Burkina Faso dovrebbe essere presentato nel 2009-2010.
A fronte delle dipendenza del Paese dalla coltura del cotone e degli aumentati prezzi di alimenti e
carburante, il Governo burkinabè, col supporto della Banca Mondiale, ha individuato una serie di
questioni cruciali a cui occorre trovare soluzione.
Esse sono: a) come mitigare i rischi economici di fronte alle fluttuazioni dei prezzi, del cambio e
agli eventi climatici; b) come identificare nuove fonti di crescita e migliorare il clima degli
investimenti; c) quali riforme siano necessarie per rendere più efficiente il settore finanziario; d)
come migliorare l’efficienza della spesa pubblica e assicurarne i benefici agli strati più poveri della
popolazione; e) come realizzare un effettivo decentramento; f) come migliorare la governance; g)
quale sia la forma migliore dei finanziamenti da destinare al potenziamento delle infrastrutture del
Paese.
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1. Obiettivi strategici della Country Assistance Strategy (CAS) per gli anni fiscali 20062009.2
I.
Promuovere l’accelerazione della crescita e la condivisione dei suoi benefici.
Il primo obiettivo strategico verrà perseguito attraverso: a) una miglior integrazione regionale; b)
l’espansione e la diverdificazione degli introiti da export; c) il miglioramento del clima degli
investimenti; d) infrastrutture economiche più efficienti.
L’IDA lavorerà in stretto rapporto con l’IFC e la MIGA nell’ambito del gruppo della Banca
Mondiale per promuovere la crescita del settore privato.
II.
Migliorare l’accesso ai servizi sociali di base.
Per promuovere il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo umano, la CAS contribuirà a:
a) migliorare l’accesso all’istruzione di base, specialmente per le ragazze nelle province più
arretrate, e aumentare la qualità di questo servizio; b) migliorare l’accesso alla sanità, al cibo, alla
prevenzione e cura dell’HIV/AIDS e promuovere la qualità di questi servizi; c) migliorare l’accesso
all’acqua potabile e ai servizi sanitari per gli strati più poveri della popolazione; d) promuovere una
strategia di protezione sociale più mirata.
III.
Aumentare l’impiego e le opportunità di reddito per i poveri.
Il terzo pilastro della Poverty Reduction Strategy Paper (PRSP) del Burkina Faso adotta una duplice
approccio alle questioni dell’impiego e del reddito, focalizzandosi tanto su politiche del mercato del
lavoro che hanno effetti sull’impiego in ambiente urbano, quanto sullo sviluppo sostenibile nelle
aree rurali, dove vive la maggior parte dei poveri.
Il contributo della Banca Mondiale mira ai seguenti obiettivi: a) promuovere la maggior flessibilità
del mercato del lavoro allo scopo di creare impiego; b) aumentare le opportunità economiche per le
donne; c) ridurre i rischi e aumentare gli introiti delle famiglie rurali; d) gestione di tipo
comunitario delle risorse naturali e della terra; e) ampliare l’accesso alle infrastrutture rurali.
IV.
Migliorare la governance e promuovere il decentramento.
La PRSP riconosce l’importanza trasversale della governance per il conseguimento degli obiettivi
di sviluppo in ogni settore e ambito strategico.
La PRSP contiene un paragrafo apposito sulla Promozione della Buona Governance, allo scopo di
dare visibilità alle riforme che promuovono nella vita pubblica i principi di correttezza, trasparenza,
responsabilizzazione e partecipazione.
La Banca Mondiale include, a sua volta, la buona governance nei propri interventi di sostegno
settoriale. Particolare enfasi verrà posta sul contributo della CAS a tre immediati risultati: a) una
maggior efficienza della giustizia in materia di controversie commerciali; b) la miglior gestione
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International Development Association, Country Assistance Strategy for Burkina Faso , Maggio 2005,
http://www-wds.worldbank.org/servlet/WDSContentServer/WDSP/IB/2005/06/03/000090341_20050603143
937/Rendered/PDF/32187a.pdf.
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delle risorse pubbliche nel contesto del decentramento; c) aumento della capacità locale e della
partecipazione ai processi decisionali delle politiche pubbliche.
2. Coordinamento dei donatori.
Un segretariato tecnico (STELA) istituito nel 2005 ha fornito supporto ai donatori per l’attuazione
delle raccomandazioni di Roma e Parigi sull’efficacia degli aiuti.
Nel 2007 i donatori si sono accordati per preparare una strategia congiunta, col sostegno del “Plan
d’Action National de l’Efficacité de l’Aide”(PANEA) del Burkina Faso.
Attualmente quattro gruppi di lavoro stanno sviluppando strategie per perseguire i seguenti scopi: i)
miglior ripartizione dei compiti fra i donatori; ii) razionalizzazione del dialogo ove si adotti un
approccio settoriale agli interventi; iii) armonizzazione delle procedure amministrative dei diversi
donatori; iv) diagnosi e missioni congiunte. La strategia congiunta dovrebbe essere completata per
gli inizi del 2009.
Il Governo burkinabè sta attivamente ricoprendo un ruolo-guida nel processo di armonizzazione
delle strategie dei diversi donatori: una Piattaforma di Gestione degli Aiuti basata sulle tecnologie
di rete aiuterà il Governo a monitorare sistematicamente i flussi degli aiuti e servirà da supporto al
PANEA.
Per migliorare l’efficacia dei loro aiuti, promuovere l’armonizzazione e la coerenza con il PRSP del
Paese, l’IDA (Associazione Internazionale per lo Sviluppo) e altri donatori hanno destinato aiuti
finanziari diretti al Governo burkinabè, a fianco di quelli erogati a sostegno di programmi settoriali
nel campo dell’educazione di base, della sanità, della lotta all’HIV/AIDS e delle risorse idriche.
L’armonizzazione degli interventi dei donatori sta contribuendo a flussi di aiuti più prevedibili e sta
incoraggiando l’utilizzo di sistemi posti in essere dal Governo locale.
3. IDA
A partire dal 1994 l’ammontare totale degli aiuti destinati dall’IDA al Burkina Faso è stato di 1,2
miliardi di dollari, per il finanziamento di 72 operazioni. Fra queste si contano 12 interventi di
sostegno finanziario diretto, 8 dei quali nella forma di Poverty Reduction Support Credits (prestiti
erogati in supporto alla PRSP).
Il budget attuale dell’IDA per il Burkina Faso consiste in un impegno complessivo di 637 milioni di
dollari per 18 progetti attivi, tra cui 4 programmi regionali.
La Country Assistance Strategy (CAS) per gli anni fiscali 2006-2009, approvata dal Consiglio
Esecutivo della Banca Mondiale nel Maggio 2005, fornisce supporto alla strategia nazionale di
riduzione della povertà con il lavoro d’analisi, la consulenza tecnica, operazioni attualmente in atto
e nuovi finanziamenti.
La CAS dovrebbe contribuire alla realizzazione dei quattro obiettivi seguenti:
1. Accelerare la crescita e l’equa ripartizione dei suoi benefici.
2. Migliorare l’accesso ai servizi sociali di base.
3. Aumentare le opportunità d’impiego e il reddito degli strati più poveri della popolazione.
4. Migliorare la governance promuovendo un più ampio decentramento.
La CAS è stata sottoposta a verifica a metà del suo mandato (Maggio 2007) in consultazione col
Governo del Burkina Faso, la società civile e gli operatori dello sviluppo. La sua attuazione è stata
giudicata soddisfacente. Una nuova CAS 2010-2013 verrà messa a punto a partire dall’Ottobre
2008.
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4. Il ruolo dell’IFC (International Finance Corporation) nella Strategia di Paese.
La strategia dell’IFC per il Burkina Faso è incentrata sui seguenti obiettivi:
- migliorare il clima degli investimenti;
- migliorare le capacità della media impresa e fornire sostegno alle istituzioni finanziarie
affinché rispondano alle esigenze delle piccole e medie imprese (PMI);
- fornire sostegno tecnico diretto alle medie imprese operanti in settori che producano
esternalità positive su settori correlati (agricoltura, costruzioni, trasporti, ecc.);
- fornire sostegno proattivo a progetti di sviluppo nei settori finanziario, ospedaliero,
minerario e delle infrastrutture.
L’IFC ha erogato un credito di 6 milioni di dollari e stanziato un fondo di assistenza tecnica di
141.000 dollari in sostegno alla BACB (Banque Agricole et Commerciale du Burkina) nell’ambito
del programma AMSME (Africa Micro, Small and Medium Enterprise).
Il finanziamento alla BACB contribuirà all’istituzione di una nuova filiale di microfinanza, la
Société de Financement de la Petite Entreprise (SOFIPE).
L’IFC ha anche stanziato un prestito di 7,5 milioni di euro in favore della Onatel S.A., per
permettere all’operatore delle telecomunicazioni Onatel di espandere le proprie operazioni in
Burkina Faso.
L’IFC ha il potenziale di investire ulteriori 30 milioni di dollari in azioni nella Onatel nel corso
della OPA in cui il Governo del Burkina Faso disinvestirà il 20% delle azioni che ancora detiene
nella compagnia di telecomunicazioni.
L’IFC ha poi ampliato un finanziamento di 5 milioni di dollari alla Ecobank Burkina (per un totale
di 10 milioni) come parte di un pacchetto di investimenti concordato con la società madre Ecobank
Transnational Inc.
Dal Maggio 2008, IFC sta lavorando attivamente con la Banca Mondiale e intrattenendo un dialogo
con il Milliennium Challenge Account, che finanzia l’irrigazione in Burkina Faso e altri progetti con
un pacchetto di 480 milioni di dollari. Scopo di questa collaborazione è l’attuazione di un
programma che si avvalga delle banche locali per fornire aiuto diretto agli agricoltori (per l’acquisto
di fertilizzanti, strumenti, sementi, ecc.), mirato all’aumento della produttività.
Nel settore delle infrastrutture, l’IFC collabora con la Banca Mondiale per fornire consulenza e
aiuto al governo nella sua ricerca dell’approccio più adeguato alla realizzazione di un nuovo
aereoporto, e per delineare possibili opzioni alternative alla partnership pubblico-privato.
Allo stesso tempo, PEP Africa (Private Enterprise Partnership Africa), in collaborazione con FIAS
(Foreign Investment Advisory Service) e la Banca Mondiale, ha stabilito il programma Doing
Business Better per rafforzare aree specifiche nel settore degli affari.
Il programma ha già dato i primi risultati, avendo incoraggiato il governo a prendere in esame
questioni come il costo dei trasferimenti di proprietà e della registrazione delle proprietà terriere, e a
rivedere la normativa in materia di lavoro.
5. Il ruolo della MIGA nella Strategia di Paese.
L’intervento della MIGA in Burkina Faso consiste in un progetto in supporto al settore del turismo,
per un ammontare lordo di 3,3 milioni di dollari. L’Agenzia ha emesso garanzie (contro i rischi di
restrizioni ai trasferimenti, di esproprazione, di guerra e di disordini interni) nei confronti di un
investitore del Mali per i suoi investimenti azionari e ha emesso garanzie sul prestito per la
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modernizzazione e l’ampliamento di un hotel.
Il progetto mira a sostenere gli sforzi del Paese di affermarsi come centro regionale per il turismo
d’affari. I risultati attesi sono:
- creare impiego a livello locale;
- trasferire conoscenze;
- sostenere la crescita delle PMI;
- generare un aumento degli introiti fiscali e dell’afflusso di divisa estera.
Il progetto coinvolge tre delle aree prioritarie per la MIGA, ovvero gli investimenti Sud-Sud (i) in
uno dei Paesi più poveri destinatari degli interventi dell’IDA (ii) in Africa (iii).
Questo investimento rappresenta anche una collaborazione congiunta fra IFC e MIGA, e sostiene la
strategia di assistenza del gruppo della Banca Mondiale per il Burkina Faso, che identifica lo
sviluppo del settore privato come una delle sue priorità.
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