ILVEROZINGAROTRASCINAL`OM o

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ILVEROZINGAROTRASCINAL`OM o
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EUROPA
EXTRATIME - 11 SETTEMBRE 2012
FRANCIA
ILVEROZINGAROTRASCINAL’OM
Il Marsiglia del dopo Deschamps sta dettando legge in Ligue 1, alla faccia del ricco Psg
Il gitano Gignac guida l’arrembaggio. E ora che s’è messo a dieta, per l’Equipe ricorda Ibra
LENS
TAGLI AI SALARI
PER COMPRARE
NO DELLA ROSA
RR (a.g.) In tempi di crisi,
il Lens, B francese (ma
campione nel ’97-98 e in
Ligue 1 fino al 2011), ha
cercato di inventarsi una
nuova strategia di mercato,
in chiave «social». I dirigenti
del club, che l’anno scorso ha
chiuso in B con un anonimo
12˚ posto, infatti hanno
proposto alla rosa di tagliarsi
lo stipendio del 5 per cento,
facendo così cassa per
comprare rinforzi. Soldi che
sarebbero stati restituiti in
caso di piazzamento tra il
quarto e l’ottavo posto, o
addirittura moltiplicati per
1,5 in caso di promozione
(salgono le prime tre
squadre). Ma i giocatori
hanno rifiutato.
PSG / 1
IBRA MODESTO
«IO SONO
LEGGENDA»
ZLATAN IBRAHIMOVIC,30 ANNI (AP)
RR (m.g.) Zlatan
Ibrahimovic, si sa, non brilla
per modestia. Il campione
svedese del Psg ne ha dato
l’ennesima prova a Malmoe,
sua città natale. Il piedone
fatato di Ibra è entrato a far
parte della Walk of Fame del
Swedbank Stadium, dove
oggi la Svezia giocherà
contro il Kazakistan, e Zlatan
durante la cerimonia
dell’evento non ha saputo
tenere a freno la lingua:
«Dicono che non si può
diventare una leggenda
prima della morte, ma io
sono una leggenda vivente,
almeno qui a casa mia».
Ibrahimovic avrà le sue
ragioni, però...
PSG / 2
GRANDISSIMI
ACQUISTI PURE
FRA LE DONNE
RR (s.s.) Non solo
Ibrahimovic, Lavezzi, Pastore
e Thiago Silva. Il Psg fa sul
serio a tutti i livelli: il club
parigino ha bissato la
sontuosa campagna acquisti
maschile anche nel calcio
femminile, portando nella
capitale la statunitense
Horan, la costaricense Cruz
e le tedesche Bresonik e
Krahn. L’obiettivo è quello di
costruire una squadra che
possa competere con
compagini più blasonate
come Lione e Montpellier.
Ma non solo: «Chissà che
un giorno non sia proprio il
calcio femminile a lanciare
il Psg sul mercato
americano», ha detto il
direttore generale
Jean-Claude Blanc.
CLASSIFICA
PARIGI
ALESSANDRO GRANDESSO
SQUADRA
5RIPRODUZIONE RISERVATA
MARSIGLIA
LIONE
LORIENT
BORDEAUX
TOLOSA
VALENCIENNES
ST. ETIENNE
PARIS SG
BASTIA
BREST
LILLA
AJACCIO*
MONTPELLIER
STADE REIMS
NANCY
NIZZA
RENNES
EVIAN
TROYES
SOCHAUX
a squadra che non ti
aspetti sta lì, fiera e solitaria, in cima alla classifica, contro ogni attesa, ogni pronostico. Alla faccia dei milioni
del Psg qatariota, della cessione
di giocatori chiave, dei tagli imposti dalla proprietaria russa,
miliardaria ma sparagnina, e
dell’addio dell’allenatore che
l’ha riportata alla gloria dopo
17 anni. Il Marsiglia è primo anche senza Deschamps, passato
alla guida della Francia, rimpiazzato dal più economico Elie
Baup. Primo posto a punteggio
pieno, dal sapore di vendetta
dopo mesi di pessimismo. Una
rinascita imprevedibile, come
quella di André-Pierre Gignac,
bomber ritrovato, tant’è che pure l’Equipe si è spinta a paragonarlo alla superstar Zlatan
Ibrahimovic. Anche se Gignac
zingaro lo è per davvero.
L
Calvario
Ancelotti lo ripeteva da giugno:
«Il Marsiglia ci darà problemi».
Pareva più che altro un omaggio
al passato e ai titoli che il Psg ancora sogna, visto che Deschamps aveva iniziato la procedura di
separazione già il 21 maggio, dopo tre anni, tre coppe di lega,
due supercoppe di Francia e
uno scudetto (2010) che mancava da ben 18 anni. Ma l’ultima
stagione è stata un calvario, nonostante i quarti di Champions
League (dopo aver eliminato
l’Inter, fuori dal Bayern Monaco), con una sfilza record di
sconfitte tra febbraio e aprile e
un mediocre 100 posto finale, alleviato da una qualificazione,
via Coppa di Lega, per l’Europa
League. Sull’addio è pesata la
guerriglia del d.s. José Anigo,
da sempre al club: alla fine DD
ha preferito gettare la spugna
per evitare di ricominciare da zero con zero mezzi. La zarina
Margarita Louis- Dreyfus non intende più regalare milioni, e pretende conti a posto, magari per
trovare un acquirente più interessato, sull’esempio parigino.
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Prossimo turno 14 settembre: Stade Reims-Montpellier,
Paris Sg-Tolosa. 15 settembre: Troyes-Lilla, St. Etienne-Sochaux, Nizza-Brest, Valenciennes-Bordeaux, Evian-Bastia. 16
settembre: Rennes-Lorient, Lione-Ajaccio, Nancy-Marsiglia
ANDRÉ PIERRE
GIGNAC,
26 ANNI,
PUNTA DEL
MARSIGLIA,
3 GOL
IN QUESTA
STAGIONE (AFP)
I NUOVI PROTAGONISTI DELL’OM
ELIE BAUP
J. BARTON
IL TECNICO DI
SAINT-GAUDENS,
57 ANNI, HA
GUIDATO ST.
ETIENNE,
BORDEAUX
(UN TITOLO NEL
1998-99 E UNA
COPPA DI LEGA
NEL 2001-02),
TOLOSA E
NANTES. DA
QUESTA ESTATE
A MARSIGLIA
IL BAD BOY, 30
ANNI DI HUYTON,
ARRIVA IN
PRESTITO DAI
QUEENS PARK
RANGERS, DOPO
AVER PASSATO
5 STAGIONI AL
MANCHESTER
CITY E 4 AL
NEWCASTLE. 1
MATCH CON LA
NAZIONALE E 2
CON L’UNDER 21
Tagli pesanti
Così il Marsiglia ha ceduto Azpilicueta al Chelesa (8 milioni),
Alou Diarra al West Ham (2,5) e
mollato Brandao (St Etienne).
Alla voce entrate, Florian Raspentino, promessa prelevata a
parametro zero dal Nantes (Ligue 2) e, per far scena, il «bad
boy» Joey Barton, prestato dal
QPR che si è preso invece Stephane Mbia. Il monte stipendi
così è passato da 84 a 64 milioni
anche grazie al divorzio da Deschamps, che guadagnava 300
mila euro al mese. Baup si accontenta di 70 mila. Alleggerito, il
Marsiglia, che si è tenuto stretti
i fratelli Ayew, la punta Remy e
il centrale Nkoulou, ha spiccato
il volo centrando 4 vittorie consecutive, trascinato da Gignac,
che ha perso i chili di troppo valsi cori denigratori negli ultimi 2
anni in tutti gli stadi, nonostante la cura dimagrante fatta a Merano un anno fa. Il bomber sembra essere tornato quello dei
tempi di Tolosa, dove finì capocannoniere nel 2009 (24 gol).
Tant’è che nei giorni scorsi il sito dell’Equipe lo paragonava già
a Ibra, nonostante il gol in meno
sul contatore (3). Solo che Gignac, di famiglia gitana, può almeno rivendicare l’origine zingara, di fatto e non di soprannome come per lo svedese-slavo.
MONACO
NIZZA, C’È UN ULTRÀ IN CAMPO
ino a poco tempo fa, il
Nizza lo seguiva da ultrà, pure in trasferta, in
bus, in giro per la Francia. Da
agosto, però, Alexy Bosetti è
sceso dalla curva per difendere sul campo i colori della
squadra della sua città in Ligue1. Un sogno diventato realtà, con il cuore del tifoso sfegatato che porta tatuata sulla
pelle la passione per il suo
club di sempre. Sotto contratto solo da tre settimane (dopo
un debutto lo scorso 20 maggio per 4 minuti), Bosetti, classe ’93, nazionale Under 20, si
è già fatto notare con un assist, un rigore procurato e un
gol negatogli da una parata
spettacolare. E poteva essere
una rete fantastica, contro il
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* Ajaccio 2 punti di penalizzazione
LA STORIA
Bosetti tifava in curva,
adesso è titolare, su
un braccio ha tatuato
un teschio, simbolo
della Brigata Sud
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Lilla (2-2), sotto gli occhi dei
suoi amici ultrà, con cui ha
sempre condiviso l’amore
sbocciato nell’infanzia quando suo padre gli fece scoprire i
colori della Costa Azzurra calcistica. Passione poi incanalata anche da attaccante fin dai
4 anni nel Villefranche-surMer, poi al Cavigal per nove
anni, prima di entrare nel centro formazione del club principale della sua città natale con
cui ha vinto l’anno scorso la
Coppa Gambardella, la coppa
di Francia degli Under 19, segnando in tutto 37 reti. Il contratto da professionista Bosetti l’ha firmato solo il 24 agosto, ma in questo inizio di Ligue1 è già riuscito a giocare
159 minuti, compresa una partita da titolare.
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Lo vogliono capitano
Subito dopo si è tatuato sul
braccio destro un teschio perforato da un coltello, simbolo
della Brigata Sud che da 27 anni controlla una delle curve
Fa la punta,
è nato in città
e resta umile:
«Non cambio
l’Opel Corsa»
ALEXY BOSETTI, 19 ANNI (AFP)
più calde di Ligue 1, sciolta però formalmente nel 2010. Sotto il teschio, la scritta «mentalità nissarda», slogan caro ai tifosi. E sul petto l’aquila, simbolo del Nizza. Per non dimenticare le radici di nizzardo doc,
nato e cresciuto nella città vecchia, da dove non intende
muoversi: «Cambio solo appartamento, ma mi tengo la mia
Opel Corsa». Stile antistar nonostante la mania del numero
9: «È il ruolo più in vista - dice
-. Meglio dell’oscuro mediano,
del regista che corre troppo».
Leader in curva, Bosetti ovviamente è diventato eroe in campo agli occhi degli ultrà: «Nel
calcio di oggi - spiega Fred,
uno dei rappresentanti della
Brigata Sud - è una rarità avere un giocatore che sia anche
tifoso vero, che dia tutto per la
sua squadra. Il nostro sogno è
che diventi capitano». Mentre
il giovane attaccante fa una
promessa alla Del Piero: «In
Francia giocherò solo per il
Nizza».
A.G.
PER RANIERI
PRIMA SFIDA
AL VERTICE
La scorsa settimana, il Psg
di Carlo Ancelotti ha battuto
il Lilla (1-2) scongiurando la
crisi e superando una
diretta concorrente al titolo.
Adesso tocca al Monaco di
Claudio Ranieri, secondo in
Ligue 2 e che in crisi non è,
ma che venerdì gioca il
primo scontro di vertice
contro il Digione, primo con
un punto in più e candidato
alla promozione. Obiettivo
obbligatorio per i
monegaschi, che hanno
speso sul mercato una
ventina di milioni (11
soltanto per la stellina
argentina Ocampos, dal
River Plate). Anche per
questo Ranieri non può
sbagliare nonostante il
debutto positivo che non gli
impedisce di pensare al
futuro: «Un giorno vorrei
allenare una bella
nazionale».
A.G.
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