Interculturale Come vivere felici riducendo l`entropia

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Interculturale Come vivere felici riducendo l`entropia
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Come vivere felici riducendo l’entropia
Entropia e sintropia sono complementari: quando l’entropia aumenta la sintropia diminuisce e quando la sintropia aumenta l’entropia diminuisce. Come un’altalena in cui entropia e sintropia giocano ai lati opposti:
Luigi Fantappiè e Teilhard de Chardin hanno mostrato che il benessere si sperimenta quando la sintropia è alta, mentre il malessere quando l’entropia è alta.
L’entropia governa il mondo fisico, visibile, mentre la sintropia governa il mondo invisibile dell’energia vitale, della coscienza e del sentire di esistere. Oggi la nostra attenzione è focalizzata sul piano fisico e abbiamo perso di vista il piano invisibile della sintropia. L’entropia è alta e sono perciò dilaganti sofferenza, angoscia, depressione e senso di inutilità, frantumazione dei rapporti, crisi sociale e crisi economica.
Che cosa possiamo fare? Possiamo ridurre l’entropia! Ciò è in genere abbastanza semplice, ma il trucco è che deve essere fatto senza ridurre la qualità della vita. Per capire meglio vediamo un esempio.
“Sono un libero professionista, sono single, ma da qualche tempo le uscite superano le entrate di più di 500 euro al mese! Per spendere meno ho svuotato il portafoglio: niente soldi e niente carte. Anche il credito del cellulare è sempre a zero. Ma i risparmi stanno terminando e tra poco sarò costretto ad indebitarmi. La colpa è delle tasse che sono andate alle stelle. Sono vittima del dissesto del nostro paese, di una ipertassazione scellerata causata dagli interessi sul debito pubblico. Capisco chi non Associazione Omega Interculturale
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ce la fa e decide di suicidarsi! Questa soluzione mi balena sempre più frequentemente. Forse è l’unica via di uscita!”
Per ridurre l’entropia il primo obiettivo è di contenere le uscite di denaro, senza però ridurre la qualità della vita.
“Quanto spendi per il tuo cellulare?”
“Circa 40 euro al mese, ma mi trovo sempre senza credito.”
“Perché non cambi compagnia telefonica? Ci sono offerte interessanti. Con soli 12 euro al mese puoi avere 500 minuti e 500 messaggi e 4 gigabyte di internet.”
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Ho cambiato compagnia e piano tariffario. Adesso uso il mio cellulare senza limiti, uso Skype, internet e la mia qualità della vita è migliorata risparmiando oltre 300 euro l’anno!
Non esiste una regola generale su come ridurre l’entropia. L’obiettivo è di bilanciare uscite ed entrate e di non ridurre la qualità della vita. In questo esempio dobbiamo ridurre le uscite di almeno 6.000 euro l’anno.
“Porti le camice in lavanderia?”
“Le lavo io, ma non le so stirare. Le porto in lavanderia per farle stirare.”
“Quanto ti costa?”
“Tra i 50 e i 70 euro al mese.”
“Perché non chiedi alla tua donna di servizio se con 8 euro in più al mese ti stira le camicie?”
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Ho chiesto e la mia donna di servizio ha accettato subito. Un’altra piccola ottimizzazione che mi fa risparmiare oltre 600 euro l’anno e mi toglie il fastidio di andare in lavanderia. Di nuovo la mia qualità della vita è aumentata riducendo le uscite!
Queste prime due ottimizzazioni hanno ridotto l’entropia di circa un migliaio di euro l’anno. Ma, dobbiamo bilanciare le uscite e le entrate, prima che la magia della sintropia e del mondo invisibile possa iniziare a manifestarsi.
“Vai al lavoro in macchina?”
“Uso anche lo scooter, per risparmiare, ma il traffico è veramente tanto e pericoloso!”
“Perché non usi la bicicletta?”
“Su queste strade?!”
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“No, su percorsi alternativi.”
“La mia casa si trova nel centro storico, lo studio non è lontano, ma ho sempre considerato la bicicletta impossibile per il dislivello di oltre 30 metri. Arriverei stanco e sudato.”
“Se devi salire è meglio scegliere una strada ripida ma breve, scendere e spingere, piuttosto che pedalare.”
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Ho provato. Dalla bellezza dei vicoli del centro storico, ai parchi. In meno di 25 minuti sono arrivato al mio studio. Ero riposato. In auto o scooter impiegavo più tempo. Un’altra piccola ottimizzazione! Il giorno dopo ho venduto lo scooter, cancellato l’assicurazione, ho disdetto il garage. In totale altri 3 mila euro l’anno risparmiati. Con questa semplice ottimizzazione ricevo altri benefici: faccio esercizio fisico e non ho più bisogno di andare in palestra, più soldi e tempo! Inoltre, risparmio sui costi del carburante e questo avrà sicuramente un impatto positivo sulle mie finanze. L’entropia è ora diminuita di più di quattro mila euro l’anno e la qualità della mia vita è migliorata!
Dobbiamo trovare altri 2.000 euro prima che la sintropia inizi a manifestarsi.
“La tua bolletta dell’elettricità supera i 200 euro a bimestre! Come single non dovresti pagare più di 50 euro.”
“Che cosa devo fare?”
“Prova a cambiare le lampadine con lampadine a basso consumo, ad esempio lampadine LED, e metti il timer allo scaldabagno.”
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Piccoli cambiamenti che mi hanno richiesto poco tempo e poco denaro. Adesso posso tenere accese tutte le luci e nonostante ciò risparmio 150 euro a bolletta, 900 euro l’anno. Di nuovo la qualità della mia vita è aumentata e, in più, mi sento felice perché si tratta di scelte ecologiche. Risparmiare energia mi fa sentire coerente con i miei ideali. Adesso ho ridotto le uscite di oltre 5 mila euro l’anno!
Dobbiamo trovare altri 1000 euro prima che la sintropia possa iniziare a mostrarsi.
“Quanto paghi per l’energia elettrica allo studio?”
“Circa 300 euro ogni due mesi.”
“Usi lampadine alogene !?”
“Sì.”
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Ho scoperto così che potevo risparmiare un altro migliaio di euro l’anno, semplicemente sostituendo le lampadine alogene con lampadine LED.
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L’entropia è stata ridotta senza ridurre la qualità della vita, questo è il trucco. Adesso le uscite non superano più le entrate e la qualità della vita è aumentata. A questo punto la sintropia inizia a mostrarsi nella forma di sincronicità.
Carl Gustav Jung e Wolfgang Pauli hanno coniato il termine sincronicità per indicare una causalità invisibile diversa da quella a noi familiare del mondo fisico entropico. Le sincronicità si manifestano come eventi sincronici, apparentemente non legati causalmente, che sembrano verificarsi per caso (coincidenze), ma che sono percepiti come avere un senso, una finalità.
Pauli e Jung mostrarono che esiste una causalità, per noi invisibile, che agisce sulla stessa energia indistruttibile. E’ invisibile in quanto agisce dal futuro. Noi non possiamo vedere il futuro, ma questa energia ci attira e guida verso mete e fini che sono per noi vantaggiosi.
Il concetto di sincronicità non mette in discussione la nozione di causalità ma sostiene che, così come gli eventi possono essere raggruppati per cause, possono anche essere raggruppati per fini. Jung e Pauli parlavano di “eventi acausali temporalmente coincidenti”, un principio acausale di coincidenze significative e di parallelismi. Jung ha fornito una definizione completa di questo concetto nel 1951 nell’articolo Synchronicity ­ An Acausal Connecting Principle, in connessione con uno studio del fisico Wolfgang Pauli dove la causalità agisce dal passato, mentre le sincronicità dal futuro. Le sincronicità sono significative in quanto portano verso una finalità, danno una direzione ad eventi che sembrano tra loro scollegati. Secondo Jung e Pauli la causalità e le sincronicità agiscono entrambe sulla stessa energia indistruttibile, uniti da questa energia, ma allo stesso tempo complementari.
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Prima sincronicità:
“Quanto paghi per l’affitto del tuo studio?”
“Niente. E’ di proprietà delle mie zie.”
"Potrebbero affittarlo e realizzare un profitto, ma lo usi tu gratuitamente?!”
“Esattamente.”
“E le tue zie di che cosa vivono?”
“Entrambe di pensione sociale e qualche risparmio, ma la loro situazione finanziaria non è buona, si lamentano in continuazione.”
“Hai mai pensato di affittare una stanza in uno studio di professionisti e lasciare che le tue zie affittino il loro appartamento?”
“Non ho soldi, non posso permettermi di pagare un affitto!”
“Come sta andando la tua attività?”
“Ultimamente ho avuto un calo sensibile dei clienti, forse a causa della crisi economica, ma probabilmente anche a causa della posizione dello studio.”
“Uno studio meno prestigioso, ma in un luogo strategico, ben collegato potrebbe aiutarti ad avere più clienti?!”
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Il giorno dopo, come per magia, ho ricevuto l’offerta di una stanza in uno studio di professionisti nella zona più centrale della città, al prezzo di soli 250 euro al mese, comprese tutte le utenze! L’appartamento delle mie zie si trova in un posto molto bello e prestigioso, ma difficile da raggiungere e non c’è parcheggio: bello, prestigioso, ma scomodo e molto costoso. Tuttavia ho esitato, non ho osato!
Seconda sincronicità:
Il giorno successivo il portiere mi chiama e mi dice che una compagnia aerea è disposta ad affittare l’appartamento delle mie zie per 2.800 euro al mese. Avevo bisogno di un calcio per uscire dallo studio e, non appena ho informato le zie mi hanno chiesto di trovare un altro posto. Per fortuna, il giorno prima avevo ricevuto l’offerta dello studio dei professionisti.
Terza sincronicità:
Ero titubante. Il posto al centro si trova in una zona molto rumorosa: ben collegata, ma caotica. Quello stesso pomeriggio stavo camminando nella zona della città che più mi piace. Non è centralissima, ma è verde, silenziosa e ben collegata. Alla vetrina di un calzolaio c’era affisso un avviso per una stanza in affitto presso uno studio di professionisti. L’appartamento era nell’edificio accanto. Ho chiamato e sono subito Associazione Omega Interculturale
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andato a vederlo. Ho deciso immediatamente di affittare la stanza. In una città come la mia è difficile trovare stanze in affitto in studi di professionisti e soprattutto in un posto così bello della città.
Quando la sintropia si attiva, le opportunità incominciano a manifestarsi in una sequenza che guida verso soluzioni vantaggiose. Le sincronicità si accompagnano con vissuti di calore e di benessere nell’area toracica che ci informano che stiamo andando nella direzione giusta.
Ho iniziato a sentire calore e benessere nella zona toracica. Ai miei clienti il nuovo studio è piaciuto. C’è parcheggio, il posto è bello, silenzioso e si trova vicino a una stazione della metropolitana. La mia attività ha iniziato a rifiorire, i miei risparmi sono aumentati e la mia vita privata e sentimentale è migliorata.
La sintropia fornisce benessere, felicità e ricchezza, ma è facile ricadere nei nostri stili di vita entropici.
Pochi mesi dopo, mi hanno offerto un lavoro prestigioso all’estero: il mio sogno da sempre! Ho subito accettato. Mi sono trasferito. Lo stipendio era alto, le tasse basse. Mi chiedevo come fosse possibile che solo qualche mese prima ero in uno stato di bancarotta. Adesso sono diventato ricco! E posso condurre la vita da ricco che ho sempre desiderato.
Tuttavia, l’altalena tra entropia e sintropia mostra che se la nostra nuova ricchezza ci porta a vivere in modo entropico, l’entropia si alza abbassando la sintropia, invertendo così la tendenza e portandoci di nuovo verso il fallimento e il malessere.
L’azienda straniera era interessata solo a fare soldi, niente etica. Dovevo lavorare quasi 50 ore alla settimana, non esisteva altro al di fuori dell’azienda. Dovevo dare la priorità solo a ciò che era redditizio, anche se immorale. Pochi mesi dopo provavo disgusto per la mia professione. Le tasse erano basse, ma i servizi erano tutti a pagamento. Aggiungendo a ciò l’affitto di casa e le spese connesse al fatto che ero straniero pagavo molto di più di quanto guadagnavo. Dopo soli sei mesi avevo accumulato più di 28mila euro di debiti. Il mio sogno si era infranto ed era diventato un incubo. Dal paradiso ero caduto all’inferno. L’entropia stava crescendo rapidamente. Non avevo tempo per me, tantomeno per la vita relazionale. Ho sentito prima disagio, poi sofferenza, e infine la depressione e l’angoscia sono esplose. Ho deciso di tornare in Italia!
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Equilibrare entropia e sintropia è il primo passo, ma per vivere felici è necessaria una trasformazione che ci impedisca di tornare ai nostri falsi sogni carichi di entropia. L’entropia è spesso legata al modo in cui cerchiamo di dare un senso alla nostra esistenza. Cambiare vuol dire acquisire questo senso in modo nuovo. Significa staccarci dal giudizio altrui, dalle aspettative degli altri e imparare ad essere noi stessi, avere il coraggio di diventare noi stessi. Questa trasformazione non è semplice ma viene aiutata dal fatto che la sintropia e l’entropia operano come l’ago di una bussola. I vissuti di calore e di benessere nell’area toracica indicano scelte per noi vantaggiose che riempiono di senso e significato la nostra esistenza, mentre i vissuti di vuoto interiore e di angoscia indicano che siamo sulla strada sbagliata.
Imparare ad ascoltare i nostri vissuti interiori può quindi essere di grande aiuto nella nostra ricerca della felicità e di noi stessi.
Un esempio interessante è stato offerto da Steve Jobs fondatore dell’Apple Computer. Steve Jobs utilizzava in continuazione le regole che qui stiamo delineando. Era cresciuto in una famiglia adottiva, aveva avuto un’infanzia contrastata. Non aveva mai accettato di essere stato abbandonato dai suoi genitori naturali. Era irrequieto e abbandonò l’università il primo semestre del primo anno. Si avventurò in India e tornò con una visione del mondo in cui le intuizioni giocano la parte centrale:
“Le persone nelle campagne indiane non usano il loro intelletto come facciamo noi, ma usano l’intuizione. Qui l’intuizione è molto più sviluppata che nel resto del mondo ... L’intuizione è una cosa molto potente, più potente dell’intelletto, a mio parere.”
Jobs dava continuamente retta alle sue intuizioni. E’ come se queste sensazioni interiori gli permettessero di “fiutare” il futuro. Jobs era contrario alle ricerche di mercato e al management “razionalista.” Era convinto che le persone non conoscono i Associazione Omega Interculturale
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loro reali bisogni e che è compito del manager intuirli coniugando assieme estetica e scienza.
Nel 1985 Jobs lasciò l’Apple Computer, dopo una lotta di potere con il manager John Sculley. Sculley seguiva una visione razionalista incompatibile con quella intuitiva di Jobs. A metà degli anni novanta, l’azienda era in crisi, non aveva idee e i prodotti non piacevano. Il 21 dicembre 1996 il Consiglio di Amministrazione chiese a Jobs di rientrare, diventando consigliere personale del presidente. Lui accettò chiedendo un salario nominale di un dollaro l’anno, ma la garanzia di non vedere contrastate le sue intuizioni. In pochi mesi rivoluzionò i prodotti e l’organizzazione dell’azienda e il 16 settembre 1997 diventò CEO (Chief Executive Officer), ad interim. In meno di un anno Jobs resuscitò l’Apple Computer. Come?
“Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, ancor più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e le vostre intuizioni. In qualche modo loro sanno già cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.”
Le intuizioni sono alla base dell’innovazione, della creatività e del genio. Anche Einstein era giunto alla stessa conclusione:
“La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è il suo servo fedele. Abbiamo però creato una società che onora il servo e che ha dimenticato il dono.”
Il genio è intuitivo, immaginativo, inaspettato e talvolta magico e si coltiva attraverso il silenzio e la meditazione. Jobs praticava la meditazione silenziosa Zen. Mettere a tacere il turbinio della propria mente e focalizzare l’attenzione sulla voce interiore dell’intuizione gli consentiva di “annusare” il futuro, come un esploratore che annusa il vento. Spostare l’attenzione dalla testa al cuore aveva fornito a Jobs la capacità di intuire il futuro. Le intuizioni rendevano Jobs testardo e irrazionale.
“Quasi tutto ... tutte le aspettative ... l’orgoglio ... tutti i timori di fallimento ... semplicemente svaniscono di fronte alla morte .... lasciando solo ciò che è veramente importante. Ricordarsi che dobbiamo morire è il modo migliore che conosco per evitare la trappola di pensare di avere qualcosa da perdere. Siete già nudi ... non vi è alcuna ragione per non seguire il vostro cuore.”
Jobs riteneva che le aziende devono essere guidate da persone intuitive, capaci di sentire il futuro e di tradurre queste sensazioni in progetti e prodotti. Associazione Omega Interculturale
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Come Michelangelo, credeva che il compito è rendere visibile l’invisibile:
“In ogni blocco di marmo, vedo una statua nitida come se mi stesse di fronte, la forma ed il perfetto atteggiamento e misura. Devo solo strappare via le pareti ruvide che imprigionano quell’amabile apparizione.”
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Jobs riuscì a rendere visibile ciò che il suo cuore già vedeva. Intuire il futuro è stato l’ingrediente alla base del successo dell’Apple Computer della Pixar.
Milton Erickson (1901­1980) psichiatra americano specializzato in ipnosi medica e terapia familiare ha formulato alcune strategie per connetterci al futuro. Erickson iniziò ad interessarsi all’ipnosi all’età di 17 anni:
“Ho avuto la poliomielite ed ero completamente paralizzato quando ho sentito i medici dire a mia madre che sarei morto entro la notte. Ho sentito una forte rabbia. Mia madre entrò nella stanza con volto sereno. Le ho chiesto di spostare una credenza, così da poter vedere l’ultimo tramonto della mia vita. Sapevo che c’era un recinto e un albero, ma ho visto solo il tramonto che copriva l’intero cielo. Vedevo solo il tramonto e ho rimosso tutto il resto. Ero in uno stato di trance. Ho perso conoscenza e mi sono svegliato tre giorni dopo.”
Erickson scoprì che l’ipnosi consente di accedere a risorse collegate in altri momenti del tempo. Durante la trance presente, passato e futuro coesistono. E’ un’esperienza che consente di spostare le risorse da un nostro momento futuro o passato a quello presente in cui il problema si manifesta. Inoltre è orientata verso il futuro. “Puntare sempre ad un obiettivo concreto, nel futuro immediato”, consigliava Erickson. Siamo orientati e proiettati verso il futuro, diretti verso obiettivi da raggiungere. La vita è vissuta nel presente e si muove verso il futuro e la guarigione viene vissuta nel presente, orientandosi verso il futuro. A tal fine Erickson ideò una tecnica di progressione temporale con lo scopo principale di permettere alla persona di sperimentare il futuro in un contesto ipnotico. Una esperienza essenzialmente emozionale che porta il paziente a procedere in avanti nel tempo per individuare le varie parti della soluzione di un problema, o addirittura all’indietro nel tempo per individuarne le eccezioni. Nonostante la sua contro­intuitività, la progressione temporale risolve efficacemente i problemi.
Un esempio descritto da Erickson è quello di Edward, un uomo sposato felicemente da cinque anni con Jeanie. Edward chiese aiuto a Erickson a causa della difficile convivenza tra sua madre e Jeanie. La crisi era iniziata quando Associazione Omega Interculturale
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Jeanie informò Edward che non era più disposta ad accettare di vivere con la sua insopportabile suocera, mettendo Edward di fronte ad una scelta: “O tua madre o io ­ non c’è spazio per tutte e due sotto questo stesso tetto!” Erickson chiese ad Edward di progredire sotto trance dal 1959 al 1965:
“Puoi dirmi, Edward, esattamente come le cose sono andate? Come hai deciso e come è andata? Dimmi cosa è successo.”
Edward rispose:
“Sai, nel 1959, non volevo che mia madre andasse via, ma lei ci ha costretto. Ha funzionato molto bene. Sapevo che era molto capace, e in grado di adattarsi a situazioni difficili, sempre in lotta con mio padre, sempre in grado di affrontare i problemi nel miglior modo possibile. E si sa come queste cose accadono ... Beh, la mia vita è cambiata dopo che mia madre è andata via. Non posso descrivere esattamente i cambiamenti, ma la nostra vita è cambiata in meglio. Mia madre ha gestito molto bene la situazione e ha molti amici. La sua vita è migliorata.”
Erickson indusse amnesia e una volta uscito dalla trance suggerì ad Edwards di discutere la situazione con Jeanie e con sua madre. Proiettando il paziente nel 1965 Erickson gli aveva chiesto come il problema fosse stato risolto nel 1959 (cioè il 1959b), dopo la sessione con Erickson (1959a).
L’ipnositerapia Ericksoniana si basa sul tempo, a cui si accede grazie all’ipnosi. Il tempo unitario può essere utilizzato sia per indurre la progressione temporale che per la regressione temporale. Nei livelli più profondi della trance il passato, presente e futuro coesistono e ciò permette alla persona di evolvere verso qualcosa che non è ancora e di accedere a risorse situate altrove nel tempo. Questo approccio basato sul tempo unitario implica che il presente non è solo la conseguenza del passato, ma è anche la conseguenza del futuro. Il futuro può cambiare il presente e il presente può cambiare il passato. Il futuro, anche se non si è ancora rivelato, è già in noi, molto prima che accada. Un esempio di regressione temporale è quello di una donna gravemente deprivata durante l’infanzia delle figure genitoriali fondamentali. Una giovane donna che aveva sofferto per l’assenza della madre e che dubitava di poter diventare lei stessa una buona madre. Grazie alla regressione temporale Erickson fece vivere nel passato della paziente (nel mese di febbraio, il mese del suo compleanno) Associazione Omega Interculturale
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incontri ripetuti con un buon amico di famiglia che infondeva fiducia e sicurezza. Questi ripetuti incontri e i conseguenti vissuti positivi, svilupparono un senso di fiducia che permise alla donna di diventare madre e di vivere positivamente questo nuovo ruolo della sua vita. Aggiungendo esperienze positive nel passato la dolorosa realtà si trasformò in una nuova realtà positiva.
“E’ strano lavorare nel presente come terapeuta del passato, cambiando momenti difficili della persona quando questi si presentavano.”
La regressione temporale può aiutare a ristrutturare il passato, anche includendo eventi che, seppur precedentemente non vissuti, diventano parte della vita del soggetto. La realtà del paziente viene ristrutturata sulla base di queste nuove esperienze e risorse che vengono aggiunte durante l’ipnosi.
Ma come possiamo diventare consapevoli del nostro futuro? Una possibilità ci viene offerta dal fatto che entropia e sintropia oscillano costantemente tra picchi di sintropia e picchi di entropia.
“Quando siamo in vita l’entropia aumenta inesorabilmente portando il nostro corpo verso la morte ma, al contrario, quando siamo morti la nostra anima si carica di sintropia finché non è costretta a reincarnarsi.” Questo semplice meccanismo può spiegare le esperienze di premorte (NDE). Persone che sono morte e sono poi state resuscitate grazie ai moderni trattamenti cardiaci. L’interesse per le NDE è stato innescato da Raymond Moody con il suo libro del 1975 Vita dopo la vita. Moody ha intervistato più di mille persone che avevano sperimentato una NDE, riportando fatti sconcertanti e insoliti che hanno profondamente trasformato e cambiato la vita di queste persone: “E’ successo dopo la mia esperienza. Ho scoperto che potevo toccare le persone e vedere la loro vita o leggere i loro pensieri.” Il resoconto di una NDE può richiedere un libro intero, come è il caso della storia di Dannion Brinkley che ebbe una NDE nel 1975, descritta nel libro Salvato dalla Luce. Brinkley fu colpito e ucciso da un fulmine, ma quando si svegliò 28 minuti più tardi tutto fu diverso.
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Nello stesso periodo Brian Leslie Weiss, psichiatra americano, ha scoperto che con l’ipnosi si può facilmente regredire a vite passate. Weiss ha coniato l’espressione “Past life regression” e sostiene che questo protocollo consente di risolvere fobie e disturbi che hanno la loro origine in vite precedenti. Formatosi come psicoterapeuta tradizionale, Weiss ha esplorato le incredibili guarigioni fisiche e spirituali che mostrano come il contatto con le nostre vite passate possa migliorare il presente.
Combinando l’NDE di Moody e la “Past Life Regression” di Weiss, Michael Newton ha ideato un protocollo di regressione spirituale che porta i soggetti nel regno spirituale. Nella sua guida “La vita tra le vite” Newton descrive i passaggi di questo protocollo.
L’induzione ipnotica è usata per far regredire il paziente ad una vita passata e la progressione per portare il paziente al momento della morte ed entrare nel regno spirituale tra le vite. In questo modo il paziente sperimenta l’NDE e l’effetto curativo è semplicemente impressionante. Il paziente è in grado di riconnettersi al suo attrattore, la sua missione di vita. Le persone ritornano da tali esperienze profondamente trasformate e guarite, cariche di energia vitale e fortemente orientate verso il futuro.
Imparare ad utilizzare i campanelli d’allarme della depressione e dell’angoscia
Al fine di combattere gli effetti dissipativi dell’entropia, i sistemi viventi devono acquisire energia dal mondo fisico, proteggersi dagli effetti dissipativi e distruttivi dell’entropia. Queste condizioni sono generalmente indicate come bisogni materiali e comprendono:
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acquisire energia e materia attraverso il cibo.
Ridurre la dissipazione di energia proteggendosi con una casa e il vestiario.
Smaltire i rifiuti, servizi igienici e sanitari.
Contrastare gli effetti degenerativi dell’entropia (malattia e invecchiamento).
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La parziale soddisfazione dei bisogni materiali viene segnalata da campanelli di allarme come la sete, la fame e la malattia. La totale insoddisfazione conduce alla morte. La soddisfazione totale porta invece ad uno stato di assenza di sofferenza. I bisogni materiali sono visibili e facili da individuare ed è perciò diffusa l’idea che siano gli unici bisogni vitali. Ma, la sintropia ci dice che esiste un aspetto invisibile della realtà che è altrettanto vitale e che, quando insoddisfatto, si manifesta con i suoi campanelli di allarme.
­ Il bisogno vitale di amore
L’entropia distrugge ciò che la vita costruisce. Le cellule muoiono e devono essere sostituite, il corpo invecchia. Per riparare i danni causati dall’entropia, è necessario attingere alle proprietà rigeneratrici della sintropia. E’ quindi vitale acquisire sintropia. Gli esperimenti sulle reazioni anticipate pre­stimolo mostrano che questa funzione viene eseguita dal sistema nervoso autonomo che supporta i processi vitali.
Poiché la sintropia agisce come un assorbitore e concentratore di energia:
 l’acquisizione di sintropia si avverte come sensazioni di calore, nella zona del sistema nervoso autonomo (cuore / polmoni / stomaco), associate a vissuti di benessere. Queste sensazioni vengono comunemente indicate come “vissuti di amore.”
 La mancanza di sintropia si avverte come sensazioni di vuoto e di dolore nella zona cuore/polmoni/stomaco. Queste sensazioni vengono di solito chiamate ansia e angoscia e si abbinano a sintomi del sistema nervoso autonomo quali nausea, vertigini e sensazioni di soffocamento.
Il dolore e la sofferenza associata all’angoscia può essere insopportabile, in quanto le funzioni vitali non sono adeguatamente alimentate e ciò produce sensazioni di morte imminente. Le persone si aggrappano perciò a tutto ciò che consente di evitare l’ansia e l’angoscia. Un esempio è dato dall’alcol e dalle droghe che producono sensazioni di calore nella zona toracica, simili all’amore, e forniscono così una apparente soluzione all’angoscia, sostituendosi però al bisogno di amore e diventando in questo modo vitali. E’ perciò facile cadere nella trappola di rispondere al bisogno vitale di amore Associazione Omega Interculturale
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tramite il consumo di sostanze. Quando ciò accade si entra in una spirale di dipendenza.
­ Il bisogno vitale di significato
Al fine di soddisfare i propri bisogni abbiamo sviluppato strutture corticali che producono rappresentazioni del mondo e che consentono di agire e muoversi nell’ambiente. Sorge però un paradosso. L’entropia ha dilatato l’universo verso l’infinito (forze divergenti), mentre la sintropia concentra il Sé, la nostra coscienza, in spazi estremamente piccoli. Perciò quando ci confrontiamo con l’infinità dell’universo, ci rendiamo conto di essere una nullità. Da un lato sentiamo di esistere (sintropia), dall’altro ci rendiamo conto di essere pari a zero. Queste due constatazioni generano il conflitto d’identità, il famoso “essere o non essere.” Il conflitto d’identità può essere scritto come:
L’Universo fisico è l’entropia mentre l’Io la sintropia. Essere uguali a zero è incompatibile con il nostro sentire di esistere. Dobbiamo quindi risolvere il conflitto tra “essere o non essere.” Le strategie possono essere le più diverse, possiamo cercare il nostro valore attraverso la ricchezza, il potere, il successo, il giudizio altrui o cercando un significato, uno scopo, nelle ideologie e nella religione. Il conflitto d’identità si avverte come mancanza di senso, mancanza di energia, crisi esistenziale e depressione. Il teorema dell’amore mostra però che è possibile risolvere il conflitto d’identità unicamente unendoci con il mondo circostante:
Quando ci sentiamo uno con l’universo il conflitto d’identità, la depressione e l’angoscia svaniscono e sperimentiamo il senso e significato della nostra esistenza. Secondo questa equazione l’amore risolvere la depressione e permette di raggiungere la felicità. Il teorema dell’amore mostra che possiamo passare dalla dualità (I = 0) alla non­dualità (I = I) e che l’angoscia e la depressione sono importanti segnali che guidano verso il benessere.
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