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Nuvo l Arte
attenzione alle nuove promesse di s.d.
Nuvola al suo secondo appuntamento con la Sandonato
‘underground’ dei giovani gruppi emergenti
h
s
a
r
t
o
turb
Nuvola: come nasce il nome Turbo
Trash?
TT: decidere il nome è stato piuttosto
difficile e ci abbiamo messo molto
tempo. Poi, durante l’occupazione
del liceo di due anni fa abbiamo
deciso di fare una sorta di sondaggio: abbiamo sparato una ventina
di nomi su un foglio e abbiamo fatto votare la gente. Era uscito “Los
Fattanzas”, poi però a Benji e Andrea piaceva di più Turbo Fattanzas.
L’anima trash di Manuel ha preso il
sopravvento e sono nati i Turbo
Trash. Poi in realtà non siamo molto
turbo, siamo parecchio rallentati di
testa... In ogni caso per noi il trash
(non nel senso del genere musicale,
ma di spazzatura!), è un po’ uno
stile di vita, è antiestetismo da contrapporre all’iperestetismo di certa
gente, cosa che si sta diffondendo
un po’ troppo, ultimamente... Anche
essere un “gino” è bello, se sai di esserlo e lo fai volutamente, con sarcasmo... (abbiamo appena cacciato Fuji perché tutte queste cose
non le sapeva ancora...)
Nuvola: com’è il vostro rapporto con
l’altro sesso?
TT: ah, perché, hanno inventato
pure un altro sesso?
Nuvola: eh, pare di sì...
TT: e tu, invece, quand’è che hai
scoperto la differenza tra i maschietti e le femminucce?
Nuvola: va beh, vediamo di riprendere le redini dell’intervista, qui le
domande le faccio io e si parla di
musica... Quali sono le vostre influenze?
TT: ecco, in realtà ascoltiamo
ognuno generi diversi: ecco perché
in pratica non si sa ancora che
cosa suoniamo di preciso. Magari
abbiamo inventato un nuovo
genere: il Turbo Rock... In ogni caso
Manuel ascolta soprattuto rock progressivo anni ‘70 e grunge, Fuji hardcore (punk, non film...), RHCP e Luigi
Tenco, Benji soprattutto metal e
punk, Andrea metal melodico, i
puffi, Raul Casadei e Giovanni
ascolta rock anni ‘90 caccoso, fusion e rutto libero...
Nuvola: quali sono i vostri progetti
per il futuro?
TT: abbiamo in progetto di incidere
un mini-cd un po’ serio (il primo demo era troppo trash pure per noi...
in ogni caso è andato tutto esaurito). E comunque continueremo a
suonare molto dal vivo, che è la
cosa che ci piace di più...
Nuvola: oh, da uno a cento, ma
quanto siete brutti???
TT: ma cosa dici? Ogni tanto
qualche ragazza ci parla pure!!!
Nuvola: avete problemi a trovare
spazi per suonare, a San
I Turbo Trash sono Manuel (voce e chitarra), Benji (chitarra),
Donato?
TT: beh, diciamo che ci
Andrea (tastiera), Giovanni (batteria) e Stefano "Fuji" (basso).
sono alcune possibilità
per suonare dal vivo, siNascono nel lontano 1997. Non hanno ancora bene capito
curamente migliori che
che genere suonare, così hanno deciso di definirsi Turbo-Rock.
in altri posti.
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Certamente a livello di centri sociali
e di manifestazioni abbiamo spesso
la possibilità di esibirci, però tante
volte ci sono periodi in cui non c’è
nessun evento (al di fuori del periodo estivo-primaverile, nel quale si
può spesso suonare all’aperto, la
situazione è spesso di stasi totale...).
In generale non ci sono poi tantissimi spazi coperti e in linea di massima i locali della nostra zona non
sono molto aperti ai gruppi di giovani o comunque emergenti: cercano sempre la sicurezza del gruppo conosciuto e che faccia pezzi
abbastanza commerciali...
I Drift nascono nel 1996 con Lollo alla chitarra e Bino alla voce. Cambiano spesso formazione, finché a
ottobre del 1998 si stabilizzano definitivamente con Lollo alla batteria,
Paco agli effetti e alle tastiere,
Chioma al basso e Nebu alla chitarra. Il loro CD è appena uscito ed
è reperibile ai concerti, da
Mariposa e da Zabriskie
Nuvola: chi è il playboy del
gruppo?
TT: Andrea!
Nuvola: ma che razza di nomi
avete, i vostri genitori a cosa pensavano quando ve li hanno dati?
Cos’altro vi hanno fatto da piccoli?
Bino: … (e mi guarda malissimo…)
Nuvola: ok, ho fatto una domanda
del c**--. Passiamo oltre. So che è
appena uscito il vostro CD. È il primo lavoro che fate oppure avete
inciso altri demo?
Bino: in realtà nel Marzo 1998 è
uscito un altro demo nostro, però
era molto diverso come genere.
Diciamo che era molto più vicino al
I Punched Bra, indie-rock band, sono Andrea 'GP' (chitarra e voce), Roberto
'bambi' Musica,
(basso)
e Marco
'pongo' (batteria).
Nascono
nel 1996, ma raggiungono
fotografia,
pittura,
letteratura,
e..
prova
prova
prova
cross-over, e in ogni caso lo sentivamo molto meno come qualcosa di
nostro, era molto ispirato ad altri
gruppi, ad altri lavori precendenti.
Ora abbiamo acquisito un’identità maggiore…
Nuvola: ecco, mi hai anticipato:
voi vi definite psyco-funk-noiseover. Da dove viene fuori
un’”etichetta” del genere, e soprattutto, come siete arrivati a
suonare musica di questo tipo?
Bino: mah, diciamo che ogni componente del gruppo ascolta musica
diversa, e Lollo, che è un po’ la
mente del gruppo, si occupa di armonizzarle tutte, di mescolare le
varie influenze… Da questo lavoro di
mescolanza nasce il nostro
genere…
Nuvola: a proposito di Lollo, so che
prima era un mago della chitarra
(ha suonato in alcuni concerti dei
Time Machine, tra cui il Gods of
Metal!), come mai ora suona
la batteria?
Bino: Lollo era molto bravo tecnicamente con la chitarra, però poi
come gruppo non riuscivamo a
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trovare un batterista che ci soddisfacesse. Così Lollo ha cambiato
strumento, almeno inizialmente, più
che altro per necessità. Poi però ha
scoperto che la batteria gli piaceva molto di più ed è diventato
bravissimo, per me è il miglior batterista tra quelli che conosco personalmente…
Nuvola: quali sono i vostri programmi futuri?
Bino: ll mini che abbiamo appena
prodotto ci serve per presentarci
meglio, è molto più curato, ora però
stiamo pensando a un vero e proprio album. Naturalmente continueremo a fare tanti concerti…
punched bra
l'affiatamento necessario all'inizio di quest'anno, nel quale hanno fatto numerosi
concerti in Milano e provincia. È disponibile un demo su cassetta (SPIN-DRIER),
hanno partecipato alla compilation SONICHE AVVENTURE 5 con la canzone DRIVING THE TRACTOR (ON A REACTOR), un pezzo country un po' diverso dal solito.
Sono nella sala prove dei Punched Bra, gruppo emergente di San Donato o quasi; quantomeno provano
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qua, e prima ancora di iniziare l’intervista, Andrea
(chitarra e voce) mi fa notare, indicandomi delle persone che stanno scaricando strumenti da un
camioncino, che, se voglio, posso
intervistare un “gruppo serio”... Infatti, di fianco alla
loro, c'è la sala prove degli Afterhours! Purtroppo devo rinunciare, sia per
dare un minimo di professionalità ai miei impegni di “lavoro”, sia perché gli
Afterhours sono già stati sul nostro giornale. Quindi ho il piacere di sentire i
Punched che terminano un paio di pezzi e poi inizio...
Nuvola: Sentendovi in sala prove sono riuscito a capire meglio i vostri testi...
sono molto coinvolgenti, però forse non ne ho afferrato appieno il senso...
Andrea: Di solito quando noi scriviamo una canzone ciò che ci importa di
più e il suono che ne viene fuori, e questo vale anche per il testo. Ovviamente c’è un’idea di fondo, una specie di filo conduttore, ma ciò che è più
importante è il suono che ne viene fuori.
Nuvola: So che quando suonate in giro non fate mai cover, suonate
solo i vostri pezzi (a parte una volta che in un bis vi siete lasciati andare
proponendo una versione originale di un pezzo dei REM e Strategie
degli Afterhours); perché?
Andrea+Bambi: Noi abbiamo scritto delle canzoni, e ciò che ci interessa è
poter suonare i nostri pezzi per poterci confrontare con gli altri e magari
trovare un piccolo seguito di persone che possano
condividere con noi ciò che suoniamo. Vedi, se fai
cover, magari anche pezzi commerciali che vanno
in quel momento troverai sicuramente un sacco di
posti che ti fanno suonare e puoi anche arrivare a
prenderti non pochi soldi se sei bravo. Però questo
non ti dà soddisfazioni, per lo meno non è quello che
vogliamo noi... Mentre coi nostri pezzi non è sempre
facile trovare un locale dove potersi esibire, e fin qui
non sarebbe tanto strano - in fondo chi gestisce un
locale deve guardare quello che gli entra in tasca
per poter “sopravvivere”, soprattutto perché, già a
monte, è difficile che la gente voglia ascoltare cose
nuove - ciò che forse ci dà più fastidio è che nemmeno nei centri sociali è facile riuscire a suonare.
E questo è paradossale. Se anche non consideriamo
il fatto che spesso ci vogliono delle conoscenze, ciò
che risulta paradossale e che va contro la definizione stessa di centro sociale e che tu in un posto del genere non troverai altro che gruppi che
fanno punk, hardcore o ska/ragamuffin...
Nuvola: Quante canzoni avete fatto finora?
Pongo: Abbiamo registrato un demo su cassetta nel ‘97. Ci sono 14 canzoni
e si intitola SPIN-DRIER. E abbiamo già pronte 6 canzoni che metteremo su
CD per gennaio. Inoltre dovrebbe uscire tra poco un cd SONICHE AVVENTURE 5, una compilation di gruppi emergenti, dove c’è anche una nostra
canzone, e ai nostri concerti saranno disponibili delle bellissime magliette
col logo del gruppo!
Nuvola: volete dire qualcos’altro?
Andrea: Vorrei solo ringraziare il nostro Fonico ponzo che ci dà un valido
supporto e Diego, il nostro uomo di palco che ci segue in ogni concerto ...
punched bra
ANDREA TITONE & MATTEO MARZOLI
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