PROGETTO DI MARKETING TERRITORIALE E TURISTICO DEL

Transcript

PROGETTO DI MARKETING TERRITORIALE E TURISTICO DEL
“Progetto strategico regionale per la rivitalizzazione
dei centri storici e urbani e la riqualificazione delle
attività commerciali”
PROGETTO DI MARKETING
TERRITORIALE E TURISTICO
DEL COMUNE DI FELTRE
PAG II
RELAZIONE FINALE
1- Introduzione
2- Strategia di marketing territoriale e turistico;
3- Mappatura potenzialità turistiche;
4- Processo partecipativo;
5- Immagine coordinata.
PAG 2
01/
INTRODUZIONE
RELAZIONE FINALE
Il presente documento rappresenta la relazione finale dell’Associazione Temporanea di Impresa, composta da Dolomiti Project s.r.l. , Evidenzia s.r.l. e Punto 3
s.r.l., incaricata dal ConsorzioTuristico Dolomiti Prealpi per realizzare delle attività
nell’ambito “Progetto strategico regionale per la rivitalizzazione dei centri storici e
urbani e la riqualificazione delle attività commerciali”, commissionato al Consorzio
da parte del Comune di Feltre nell’ambito di un più ampio quadro di finanziamenti
ottenuti dalla Regione Veneto (deliberazione di Giunta regionale n. 2741 del 24
dicembre 2012).
Questa relazione finale integra il “documento di indirizzo al Progetto di Marketing
territoriale” pubblicamente presentato Lunedì 19 Gennaio 2015 presso l’Aula Magna del Campus Tina Merlin, sulla base dei risultati emersi di alcuni tavoli di lavoro,
appositamente organizzati, nell’ambito dei quali imprese, associazioni, cittadini e
più in generale “portatori di interesse” del Comune di Feltre si sono confrontati
proponendo soluzioni, strumenti e progetti atti a migliorare l’efficacia comunicativa
dell’offerta turistica del Comune di Feltre, mettendola maggiormente in relazione
con le eccellenze storiche, culturali, ambientali e sociali del proprio territorio. Questo obiettivo risulterà l’elemento necessario alla rivitalizzazione del centro storico,
essendo la strategia complessiva del progetto orientata a collegare il turismo ad
altri ambiti di interesse economico (commerciali, artigianali, agroalimentari, etc).
Il documento è composto da:
• l’individuazione della strategia di marketing territoriale e turistico per il Comune di Feltre, da seguire nei prossimi anni;
• la mappatura delle potenzialità turistiche del territorio del Comune di Feltre
realizzata secondo metodi scientifici;
• un progetto di identità volto a definire un marchio per Feltre in quanto destinazione turistica e le sue applicazioni nell’immagine coordinata, funzionalmente allo sviluppo operativo della strategia di marketing territoriale e
turistico;
• una “banca progetti” costituita da diversi strumenti di marketing integrati
tra loro, che individua, anche sulla base delle disponibilità e delle manifestazioni di interesse raccolte durante il processo partecipativo, le iniziative
prioritarie e facilmente realizzabili (nel contesto attuale) per poter concretizzare la strategia di marketing.
PAG 3
02/
LA STRATEGIA
DI MARKETING
TERRITORIALE
E TURISTICO
RELAZIONE FINALE
La strategia ideata nell’ambito di questo progetto intende promuovere il territorio
del Comune di Feltre integrando quelle che possono essere considerate, in chiave
turistica, le principali eccellenze. Valorizzando in modo coordinato tali eccellenze
(che sono in diversi ambiti: culturale, storico, ambientale, sociale/ricreativo), si riuscirà anche a rafforzare la relazione turistica tra il Centro Storico (e più in generale
l’ambito urbano) della città di Feltre con le aree pedemontane, le frazioni, il Parco
Nazionale e le Dolomiti Unesco, ottenendo una proposta articolata ed in grado di
stimolare soggiorni più lunghi e qualificati da parte dei turisti.
La necessità di integrare la già ricca offerta commerciale e turistica esistente, non
deve però tradursi nella tentazione di semplificare “promuovendo tutto quello che
c’è”. È stata quindi effettuata una selezione dei valori territoriali e delle offerte turistiche esistenti, in grado di corrispondere ad un unico tema strategico di marketing
territoriale.
L’immagine turistica di Feltre diviene un mosaico di «eccellenze» da promuovere in modo coordinato. Tutti i tasselli del mosaico, messi assieme, compongono
un’immagine unitaria, il tema strategico, che è stato individuato in «Feltre, porta di
ingresso delle Dolomiti Unesco», dove l’«ingresso» non è solo geografico, ma anche (e soprattutto) culturale. All’interno di questo tema strategico è possibile anche
valorizzare il Centro Storico ed il richiamo culturale che questo può avere, il rapporto storicamente sinergico tra la città, le frazioni ed il territorio naturale circostante
con particolare enfasi alla relazione con il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.
Pur essendo consapevoli che i confini del Bene Dolomiti UNESCO non includono
le fasce pedemontane e le fasce di fondovalle dove però insiste l’ambito urbano ed
il Centro Storico di Feltre, con questa strategia di Marketing territoriale e turistico
intendiamo far sentire il territorio nella sua complessità come espressione del Bene
Dolomiti UNESCO, enfatizzando il collegamento fisico e la relazione culturale fra le
fasce abitate e la montagna in area protetta, offrendo al visitatore di Feltre e del suo
circondario la “dimensione dell’ingresso”, in quanto portale, soglia, valico architettonico, luogo attraverso il quale è possibile «lasciarsi alle spalle» e «ampliare i propri
orizzonti», punto d’accesso a delle risorse.
La scelta di «Feltre, porta di ingresso delle Dolomiti Unesco» quale tema strategico del progetto di marketing territoriale valorizza anche il fatto che, da sempre,
Feltre e il suo territorio hanno avuto come interfaccia la montagna. Gli spalti e i circhi delle Vette Feltrine hanno sempre dominato il paesaggio, stimolato la creatività
e gli arditi, ed accompagnato le attività di valle offrendo spazi di fondamentale importanza; in alta quota per l’allevamento e il reperimento delle risorse, e nelle fasce
pedemontane, diffuse attorno alla città storica, per l’agricoltura ed altre economie.
I paesaggi racchiusi nel territorio feltrino mantengono importanti e godibili tracce
dell’interazione millenaria fra comunità umane e natura. Le eccezionalità naturalistiche ed ambientali hanno motivato nel 1990 l’istituzione del Parco Nazionale delle
Dolomiti Bellunesi, i cui confini coincidono dal 2009 con quelli del Sistema 3 del
WHS (World Heritage Site) Dolomiti UNESCO, riconosciute Patrimonio dell’Umanità per motivi geologici e paesaggistici.
PAG 4
DOLOMITI UNESCO
SISTEMA 3
PNDB
CITTÀ
FRAZIONI
CENTRO
STORICO
Le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità per motivi legati alla geologia e al paesaggio
prendono qui, a Feltre, una consistenza del tutto particolare proprio a causa delle
vicende geologiche uniche registrate in queste porzioni meridionali del Bene. Feltre, con il suo territorio si colloca in posizione del tutto strategica per proporsi come
portale d’accesso al Bene introducendovi i turisti attraverso il proprio prezioso Centro Storico ed i servizi dell’area urbana.
Il progetto di marketing territoriale enfatizzerà quindi la vocazione di Feltre ad essere sia accesso fisico che culturale alle Dolomiti UNESCO:
• accesso fisico particolarmente fruibile grazie agli andamenti del territorio,
dai collegamenti esistenti e dalla distribuzione dei punti di interesse e d’appoggio. Il territorio si presta bene a immersioni nella natura modulate a
diversi livelli, con la possibilità di apprendere e fare esperienze nel contesto
del centro storico e di scoprire progressivamente il territorio, scoprendo con
esso parte delle Dolomiti UNESCO (dal Centro Storico all’area pedemontana territorio, dall’area pedemontana alle vette);
• accesso culturale particolarmente vivo grazie alle caratteristiche e alle
vocazioni degli spazi urbani del Centro Storico e dell’area urbana (monumenti, biblioteche, musei, campus etc.) che permettono interpretazione e
approfondimento e l’organizzazione di eventi ed iniziative orientate ad educare e intrattenere, offrendo specificità non replicabili altrove.
Il modus operandi che caratterizzerà la realizzazione degli interventi previsti dal
progetto di marketing territriale e turistico (si veda “banca progetti”) sarà coerente
ai principi del turismo sostenibile.
“Le attività turistiche sono sostenibili quando si sviluppano in modo tale da mantenersi vitali in un’area turistica per un tempo illimitato, non alterano l’ambiente (naturale, sociale ed artistico) e non ostacolano o inibiscono lo sviluppo di altre attività
sociali ed economiche”
(Organizzazione Mondiale del Turismo, 1988).
PAG 5
Questa scelta, non testimonia solo coerenza rispetto al tema strategico scelto, ma
sottende alla volontà di attuare nel territorio di Feltre un approccio trasversale al
turismo che ambisca ad assicurare il vantaggio economico e competitivo della destinazione, garantendo l’integrità e la non mercificazione del patrimonio ambientale
e culturale della comunità locale, così come il benessere della stessa in modo da
trasmettere intatto tale patrimonio alle generazioni future. Il turismo sostenibile bilancia quindi la dimensione economica, sociale e ambientale del turismo innovandosi anche nel modo in cui è gestito, ossia dando vita a un sistema integrato che
si basa sulla partecipazione della comunità locale, così come sulla collaborazione
tra diversi settori (commercio, agricoltura, artigianato, servizi,…) e stakeholder. Si
intende quindi realizzare un progetto di marketing territoriale e turistico per Feltre,
che fonda le opportunità del turismo con quelle della commercializzazione dei prodotti di qualità del territorio, in particolare quelli del comparto agroalimentare ed
artigianale. Così facendo le eccellenze produttive del territorio si rafforzano e allo
stesso tempo l’offerta turistica si arricchisce di contenuti di valore, originali e distintivi rispetto ai competitor.
I principi del turismo sostenibile sono applicabili a tutti (o quasi) gli ambiti turistici
(culturale, sportivo, eventi…) anche se è spesso confuso con il Turismo Natura (o
Ecoturismo) che ne è invece solo una possibile branca seppur molto importante per
un territorio come quello di Feltre.
Il Turismo Natura (che comprende anche le attività sportive in natura, il turismo
educativo, il turismo benessere) è infatti un settore in crescita ed è uno degli ambiti
economici più importanti del territorio Alpino e Dolomitico.
PAG 6
03/
MAPPE DEL
POTENZIALE
GEOTURISTICO
RELAZIONE FINALE
Questa serie di elaborati deriva da un’analisi territoriale dedicata a tutto il comune
di Feltre e orientata a far emergere i valori ecoturistici secondo una chiave di lettura
basata sul riconoscimento “Dolomiti UNESCO” (sintesi fra aspetti paesaggistici e
aspetti geologico-geomorfologici). Oltre ad essere stati strumenti utili alla definizione delle strategie proposte dal progetto, tali elaborati vogliono anche essere:
• strumenti utili all’amministrazione comunale per future azioni sul territorio e
per la pianificazione territoriale;
• strumenti utili al Consorzio Dolomiti Prealpi per future programmazioni;
• strumento utile all’orientamento delle scelte strategiche e alla definizione
della scala delle priorità in ottica di sviluppo turistico sostenibile del territorio
indagato.
Si sottolinea come questa indagine abbia tenuto conto dell’impostazione strategica
del progetto, basata sulle valenze storico culturali del centro storico e sulle valenze
naturalistiche e rurali delle zone limitrofe, messe in relazione fra loro.
L’approccio praticato per la definizione del potenziale ecoturistico del Comune di
Feltre è stato finalizzato alla produzione di una banca dati e di una cartografia
tematica destinata all’analisi e alla pianificazione delle azioni sul territorio. Esso si
è avvalso di centinaia di osservazioni posizionate tramite GPS e corredate da un
database di informazioni utili a definirne il valore del patrimonio geografico (GeoHeritage).
Ispirato da una logica che ambisce ad una strutturazione dell’offerta ecoturistica,
lo studio ha permesso di indagare in dettaglio le componenti che coincidono con le
finalità del progetto, individuando principi di relazione tra le varie parti del territorio.
La definizione degli aspetti ritenuti strategici deriva dalla prossimità fisica e concettuale e dal tipo di confronto che ogni punto o area valutata manifesta rispetto ai
valori riconosciuti al bene Dolomiti UNESCO e al centro storico di Feltre (temi guida
dello studio complessivo).
La prossimità e il confronto con il bene UNESCO (siano essi diretti o indiretti) hanno
portato a includere nell’analisi alcuni siti di importanza geologica, geomorfologica
e paesaggistica (quest’ultima intesa come somma di aspetti strutturali, scenici ed
estetici), temi fondanti del riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità.
Il tema del paesaggio, nello specifico, include numerosi aspetti relativi alla presenza dell’uomo e a come esso si sia inserito interpretando i limiti fisici imposti dal
contesto naturale. Appare chiaro dunque come l’analisi si sia spinta a considerare
valori tradizionali contenuti nella dimensione rurale, alcuni usi specifici del suolo e
la storia degli insediamenti (compreso il Centro Storico di Feltre), non compiendo
osservazioni ubiquitarie ma puntando direttamente là dove i valori sono presenti,
ma anche contemporaneamente percepibili e frequentabili.
PAG 7
L’individuazione delle relazioni tra il territorio comunale e il nucleo storico della Città
di Feltre ha costituito una sfida importante perché ha richiesto di collegare elementi
e temi derivanti dall’analisi del centro storico con il territorio limitrofo, spostandosi
progressivamente verso le parti più distali, tra cui la fascia pedemontana e la fascia
montana. Si pensi, a titolo di esempio, alla valenza del materiale lapideo distribuito
nella cittadella e alla stretta relazione delle strutture antropiche con le strutture geologiche (Colle delle Capre) che il complesso urbano di Feltre contiene, e si associ
questo alle Dolomiti UNESCO. Le rocce delle Dolomiti UNESCO captate nel Bacino del Cismon e quelle captate nel più ampio bacino del Piave durante le epoche
geologiche, sono di fatto il materiale da cui scaturisce la bellezza del centro storico
di Feltre. Le linee di congiungimento fra centro storico e territorio circostante sono
plurime e di facile interpretazione, lo strumento qui descritto intende permettere la
visualizzazione e aiutare l’indiviuazione di azioni e priorità.
L’analisi qui presentata ha portato a definire delle direttrici concettuali che riflettono gli andamenti e gli assetti fisiografici del territorio. Si è proceduto quindi ad
individuare nove areali distinti, caratterizzati da proprie specificità. Sulla base di
questa suddivisione si possono individuare ulteriori direttrici concettuali che attraversano gli areali. Va da sé che queste direttrici concettuali definiscono delle vere
direttrici sul territorio: dei collegamenti fisici che tracciano una rete rispondente
all’immagine della “mappa delle relazioni” evidenziata attraverso la campagna di
raccolta dei dati.
PAG 8
(1 a/b) Focus Feltre/Telva /Zermen - Santuario S.S. VIttore e Corona (a) - Farra/Mugnai
(b)
(2)
Focus Tomo /Villaga
(3)
Focus Miesna /Celarda - Nemeggio/(d) Foci del Caorame
(4)
Focus Vellai/Cart - (c) Torbiere di Lipoi
(5)
Focus Foen/Altin/Vignui - Lamen/Pren/Vignui/Costa Solana - Umin/Grum/Castel Lusa/Arson
(6)
Focus Val di San Martino - Pian dei Violini
(7)
Val di Lamen/Pafagai-Covoli
(8)
Focus Ramezza Alta - Giazera - Piaza del Diaol - Busa de Pietena (Pietena)
PAG 9
APPROCCIO METODOLOGICO
La campagna di raccolta dati è stata suddivisa in sette fasi:
• una raccolta di dati bibliografici e loro revisione critica;
• definizione degli elementi strategici (ville, borghi rurali, punti panoramici,
aree di interesse naturalistico/ambientale etc.);
• il rilevamento di campagna preliminare, prima dei tavoli di lavoro partecipativi rivolti ai portatori d’interesse;
• una fase di analisi intermedia, con la produzione dei primi elaborati;
• l’acquisizione di informazioni durante i tavoli di lavoro;
• una fase di rilevamento in campagna successiva ai tavoli di lavoro partecipativi, finalizzata a quantificare i valori che sono stati riconosciuti dai
partecipanti;
• un’analisi finale che rappresenti in modo equilibrato e pesato i valori del
territorio.
I valori territoriali individuati (aspetti culturali, aspetti storici, aspetti naturalistici,
aspetti ambientali) sono stati espressi attribuendo a specifici siti ed areali un valore
qualitativo (valore nullo, scarso, medio, elevato, eccellente). Per ciascun luogo esaminato (273 in totale) sono stati valutati i seguenti fattori:
VALORI RELATIVI AL RICONOSCIMENTO A PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
• Valore geologico (importanza per la storia della Terra):
-- peculiarità delle rocce;
-- peculiarità connesse all’orogenesi alpina;
-- peculiarità fossilifere.
• Valore geomorfologico (varietà di forme):
-----
forme connesse con l’azione della gravità;
forme connesse con l’azione dell’acqua;
forme connesse con l’azione del ghiaccio;
forme di erosione carsica.
• Valore paesaggistico:
-- estetica del paesaggio (connessa a miti, leggende, arte, letteratura e
valori simbolici);
-- scenica del paesaggio (verticalità, varietà di forme, monumentalità,
contrasti cromatici).
• Altri valori culturali:
-----
PAG 10
storia;
ambiente e valore ecologico;
uso del suolo tradizionale, ruralità;
archeologia (preistorica).
PESI APPLICATI AI VALORI DEL TERRITORIO INDIVIDUATI
• potenziale didattico/educativo;
• collegamento tra centro storico e territorio;
• integrità del bene;
• rarità interna (cioè rarità sul territorio del Comune di Feltre);
• rarità esterna (rarità a scala regionale o superiore);
• importanza scientifica;
• esposizione, visibilità;
• accessibilità fisica;
• accessibilità culturale;
• presenza di sentieri nelle immediate vicinanze;
• presenza di Infrastrutture turistiche nelle vicinanze (accoglienza);
• area servita da mezzi pubblici.
La valutazione del potenziale ecoturistico adottata per il Comune di Feltre è caratterizzata dall’aver utilizzato, nel calcolo, termini connessi al potenziale didattico/
educativo e al collegamento tra centro storico e territorio. La prima scelta è dettata
dal dover proporre e veicolare contenuti interpretabili con facilità dal largo pubblico (quindi non per forza di cose da specialisti), la seconda dal dover rendere la
destinazione di Feltre come un luogo definito dalla fusione fra aspetti culturali e
storici propri del centro e aspetti rurali, naturalistici ed ambientali propri del territorio
comunale.
I dati raccolti, per un totale di circa 7000 singole valutazioni, sono stati organizzati
in un database omogeneo e elaborati attraverso formule che ne hanno analizzato le
varie componenti al fine di restituire una serie di livelli cartografici tematici, consultabili mediante un Sistema Informativo Geografico (GIS). I risultati delle elaborazioni effettuate sono sintetizzati in una mappa multilivello e in un prodotto cartografico
finale che accorpa tutti gli aspetti in un unico valore numerico, che esprime l’eccellenza di un territorio rispetto ad una sua fruizione ecoturistica.
Lo strumento complessivamente resta operativo per l’identificazione di emergenze
e criticità e per la definizione di azioni e strumenti strategici finalizzati alla pianificazione territoriale.
ELABORAZIONI PRODOTTE
La mappa multilivello derivante dalle elaborazioni permette la visualizzazione dei
valori territoriali interfacciati alle infrastrutture turistiche e commerciali presenti
(esercizi - strutture ricettive), potendo inquadrare la dimensione degli operatori associati al Consorzio Dolomiti Prealpi e facenti parte del comune di Feltre. Inoltre
il tutto è stato sovrapposto alla rete degli itinerari promossi e consolidati (Claudia
Augusta, Cammino delle Dolomiti, percorsi Mountain-Bike promossi dal Consorzio,
percorsi di trekking promossi dal Consorzio, percorso PNDB sulle chiesette nel
bellunese etc.) e degli itinerari potenziali e/o ritenuti strategici.
PAG 11
MAPPA DELL’ACCESSIBILITÀ
La mappa dell’accessibilità deriva da due elaborazioni distinte. La prima, definita di
“accessibilità fisica” è costituita da un’analisi morfologica del territorio associata ad
un’elaborazione derivata dal grafo stradale. Ogni singolo punto della mappa descrive quanto sia facile percorrere il territorio sulla base della presenza di strade, piste
ciclabili, sentieri ma anche sulla base della pendenza e della quota. Punti di massima accessibilità fisica sono quindi strade o sentieri collocati nel fondovalle, pressochè in piano. Punti di minima accessibilità fisica sono le pareti poste alle quote più
elevate, precluse ai più. La seconda elaborazione è un’analisi dell’accessibilità culturale: elaborata sulla base di un censimento di punti di interesse, essa rappresenta
la facilità con cui i valori culturali presenti in un dato luogo possano essere compresi
da chi lo frequenta. Luoghi di immediato fascino, caratterizzati da emozioni quasi
istintive e da messaggi semplici e diretti avranno la massima accessibilità culturale,
mentre sarà inferiore in quei luoghi in cui per poter apprezzare tali valori sia necessaria una cultura accademica o un bagaglio di informazioni pregresse.
Dall’analisi emergono aree che possono essere oggetto di un’esplorazione del territorio che non richieda una preparazione fisica o culturale e di altre aree in cui, per
esprimere il massimo potenziale comunicativo, è necessario prevedere ausili alla
fruizione (cura dei sentieri, pannellistica tematica, cartografia tematica, pubblicazioni, attività di valorizzazione collaterali lungo i tragitti potenziali, etc.).
PAG 12
Accessibilità
Massimo
b b
g
h
g
l
g
l
g
b b
c
g
b
l
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
l
Minimo
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
lb
g
l
g
b
l
b
g
i
g
b
c
ò
g
b
j
g
b
g
b
l
g
b
l
j
g
b
g
b
l
b
g
i
g
b
c
g
b
l
g
b
l
ò
g
b
g
b
l
ò
g
b
j
g
b
j
g
b
g
b
l
j
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
ò
g
b
ò
g
b
g
b
l
g
b
l
b
g
h
b
g
j
i
g
b
l
g
b
j
i
ò
b
g
j
i
g
b
ò
g
b
j
g
b
ò
g
b
j
g
b
ò
g
b
ò
g
òb
g
b
j
g
b
ò
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
b
g
e
ò
g
b
j
g
b
ò
g
b
g
b
f
j
g
b
g
b
fg
je
g
b
b
g
be
b
g
be
g
e
b
g
j
g
b
g
b
fe
j
g
b
g
b
l
g
b
c
g
b
f
j
g
b
g
b
l
ò
g
b
g
b
c
j
g
b
j
g
b
g
b
l
b
g
j
i
g
b
l
j
g Campanili
b
g
b
l Affioramenti
g
b
c
g Località fossilifere
b
h
g
b
c Panoramiche
g Bici
b
f
g
b
e Musei
ò Ville
g
b
g Chiesette
b
i
0
0,5
1
2
3
Km
4
PAG 13
MAPPA DELLA FRUIBILITÀ
La mappa della fruibilità sintetizza in un’unica visione sia termini di accessibilità che
termini di accoglienza e supporto logistico sul territorio. Si differenzia dall’accessibilità fisica e culturale perchè estende tali valori mettendoli in relazione con la rete di
infrastrutture esistenti, unendo i seguenti dati:
• accessibilità fisica e culturale dei luoghi (frutto dell’analisi descritta precedentemente);
• esposizione (una valutazione di quanto l’oggetto risulti riconoscibile e quindi visibile da lontano);
• presenza di sentieri e tracciati praticabili nelle immediate adiacenze del
punto analizzato;
• presenza di infrastrutture turistiche (b&b, agriturismi, ristoranti, musei, centri visita, altri servizi…) e di eventuali stazioni di sosta e servizio dei mezzi
pubblici nelle immediate adiacenze.
Questa analisi ha permesso la visualizzazione delle direttrici su cui puntare per
favorire in modo efficace la frequentazione turistica descritta nella strategia progettuale. Dall’analisi emergono distintamente le seguenti aree di maggior fruibilità:
• centro storico di Feltre e aree circondariali (includendovi SS Vittore e Corona);
• Celarda e Vincheto di Celarda;
• Grun-V.lla De Mezzan-Castel Lusa;
• intorno di Vellai/Cart;
• Vignui e Costa Solana;
• intorno di Arson;
• Mugnai e Valentine.
Difficile dare una scala di priorità a questi luoghi ma da un punto di vista strategico
si suggerisce di intervenire prioritariamente1: (a) sull’asse di ingresso alla Val di
San Martino, (b) sull’area identificabile con il Colle di Cart, (c) sull’area del Vincheto
di Celarda e (d) sulle fasce pedemontane includenti Pren-Lamen-Vignui e Arson.
Si sottolinea comunque come i valori potenziali di fruibilità siano mediamente alti
(rappresentati da toni dell’arancione e del giallo nella mappa in oggetto) su buona
parte del territorio, ad esclusione delle fasce a pendenza più proibitiva (Tomatico,
Vette Feltrine, San Mauro). Da questo fatto si evince come tutte le fasce collinari
nei dintorni di Feltre sono di fatto potenzialmente fruibili dall’ecoturista e dal turista
generico.
Durante la riflessione di sintesi posta alla base dell’elaborazione è emersa la necessità di collegare la progettualità di una fruizione ecoturistica con la definizione di
aree di sosta intermedie, omogeneamente distribuite sul territorio, atte a consentire
un cambio di mezzo di trasporto per poter lasciare l’auto e proseguire in bici o a
piedi, o per lasciare la bici e proseguire a piedi.
1- l’ordine con cui sono indicati i luoghi non rispecchia un ordine di importanza
PAG 14
Fruibilità
Massimo
b b
g
h
g
l
g
l
g
b b
c
g
b
l
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
l
Minimo
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
lb
g
l
g
b
l
b
g
i
g
b
c
ò
g
b
j
g
b
g
b
l
g
b
l
j
g
b
g
b
l
g
b
i
g
b
c
g
b
l
g
b
l
ò
g
b
g
b
l
ò
g
b
j
g
b
j
g
b
g
b
l
j
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
ò
g
b
ò
g
b
g
b
l
g
b
l
b
g
h
b
g
j
i
g
b
l
ò
b
g
j
i
g
b
ò
g
b
ò
g
b
j
g
b
j
g
b
g
b
j
i
ò
g
b
ò
g
òb
g
b
j
g
b
ò
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
g
b
e
ò
g
b
j
g
b
ò
g
b
g
b
f
j
g
b
g
b
fg
je
g
b
b
g
be
b
g
be
g
e
b
g
j
g
b
g
b
fe
j
g
b
g
b
l
g
b
c
g
b
f
j
g
b
g
b
l
ò
g
b
g
b
c
j
g
b
j
g
b
g
b
l
b
g
j
i
g
b
l
j
g Campanili
b
g
b
l Affioramenti
g
b
c
g Località fossilifere
b
h
g
b
c Panoramiche
g Bici
b
f
g
b
e Musei
ò Ville
g
b
g Chiesette
b
i
0
0,5
1
2
3
Km
4
PAG 15
MAPPA DEI VALORI GEOLOGICI
La mappa dei valori geologici fornisce una visione d’insieme della distribuzione
delle aree di maggior interesse geologico/geomorfologico, non solo, essa inquadra
gli areali di maggior valore in funzione della loro spendibilità in ambito turistico. Gli
areali di interesse sono stati valutati considerando i seguenti aspetti:
●
●
●
●
valore paleontologico (cioè il contenuto di fossili, testimoni della storia della Vita);
valore stratigrafico (cioè la presenza di roccia stratificata che sviluppi una
narrazione della storia della Terra e più in particolare della nascita di questi monti da antichi mari);
valore strutturale (che rappresenta gli effetti della deformazione e del sollevamento della Catena alpina);
valore geomorfologico (che testimonia l’azione di modellamento dell’attuale morfologia delle cime e delle valli mediante l’azione dei ghiacciai,
dell’acqua, della gravità e della dissoluzione/carsismo).
Ricordando che i valori geologici e geomorfologici sono la base di uno dei criteri che
hanno portato le Dolomiti ad essere patrimonio dell’Umanità, sono stati individuati
i punti dove tali eccezionalità emergono e rappresentano un elemento di interesse
scientifico. Questo valore può essere in alcuni luoghi di difficile percezione, in altri
di manifesta chiarezza: la mappa non distingue quanto un fenomeno scientifico sia
comprensibile (demandando alla carta dell’accessibilità tale valutazione) ma solo
quanto tale fenomeno sia importante e “di valore”. Starà poi all’analisi comparativa
con le mappe dell’accessibilità, e della fruibilità a fornire un’indicazione di quali,
tra le aree che hanno un elevato valore scientifico, siano al momento o intrinsecamente da promuovere con maggiore incisività. La carta può diventare, insieme
alla mappa dei valori paesaggistici, uno strumento per identificare nuove aree di
sviluppo dell’offerta ecoturistica, in particolare mirata alla creazione e/o manutenzione di sentieri geologici e geomorfologici (aumentando quindi l’accessibilità ad
aree di pregio).
Riteniamo importante sottolineare in ogni caso alcuni aspetti: questa carta, insieme
con quella dei valori paesaggistici, dovrebbe rappresentare nel breve/medio periodo un invariante alla base delle strategie di sviluppo ecoturistiche, cioè una misura
di quello che gli Enti possono valorizzare ma che non dovrebbero, se possibile,
alterare; il ruolo delle PP.AA. e degli enti che operano sul territorio non può infatti
accrescere il valore geologico e geomorfologico di un’area ma può eventualmente ridurlo autorizzando opere che celino tali valori alla vista o permettendone la
rimozione (ad esempio mediante escavazioni). Questa elaborazione quindi, oltre
che per il suo valore di indirizzo per lo sviluppo turistico del Comune di Feltre, può
essere vista anche come un’integrazione ai quadri conoscitivi agli attuali piani di
tutela del territorio. I luoghi di maggior interesse e potenziale sono: Il colle di Cart,
l’area dell’Ex Polveriera, La Torbiera di Lipoi, il Col del le Capre e le rocce impiegate
nel centro storico, la Foce del Caorame, gli areali limitrofi a Lamen, Vignui, Arson,
Lasen, la val di S.Martino, e nel loro complesso le Vette (specifico Pietena e Ramezza), le frane di Collesei ad Anzù e di Mezzan a Canal.
PAG 16
Valore geologico e geomorfologico
Massimo
b b
g
h
g
l
g
l
g
b b
c
g
b
l
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
l
Minimo
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
lb
g
l
g
b
l
b
g
i
g
b
c
ò
g
b
j
g
b
g
b
l
g
b
l
j
g
b
g
b
l
g
b
i
g
b
c
g
b
l
g
b
l
ò
g
b
g
b
l
ò
g
b
j
g
b
j
g
b
g
b
l
j
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
ò
g
b
ò
g
b
g
b
l
g
b
l
b
g
h
b
g
j
i
g
b
l
ò
b
g
j
i
g
b
ò
g
b
ò
g
b
j
g
b
j
g
b
g
b
j
i
ò
g
b
ò
g
òb
g
b
j
g
b
ò
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
g
b
e
ò
g
b
j
g
b
ò
g
b
g
b
f
j
g
b
g
b
fg
je
g
b
b
g
be
b
g
be
g
e
b
g
j
g
b
g
b
fe
j
g
b
g
b
l
g
b
c
g
b
f
j
g
b
g
b
l
ò
g
b
g
b
c
j
g
b
j
g
b
g
b
l
g
b
j
i
g
b
l
j
g Campanili
b
g
b
l Affioramenti
g
b
c
g Località fossilifere
b
h
g
b
c Panoramiche
g Bici
b
f
g
b
e Musei
ò Ville
g
b
g Chiesette
b
i
0
0,5
1
2
3
Km
4
PAG 17
MAPPA DEI VALORI PAESAGGISTICI
La mappa dei valori paesaggistici, analogamente alla mappa dei valori geologici e
geomorfologici, trova la sua ragione d’essere nelle motivazioni che hanno portato al
riconoscimento delle Dolomiti a Patrimonio dell’Umanità. Nelle Dolomiti UNESCO il
paesaggio è definito attraverso la sintesi di specificità sceniche (verticalità, varietà
di forme, contrasti cromatici, monumentalità) che impattando sull’osservatore-fruitore definiscono un’estetica indotta ed alimentata da generative e “dolomitiche”
emozioni. Rivolgendosi anche a areali limitrofi e prossimali, quindi esterni al Bene
ma da cui è possibile averne una chiara percezione, lo studio non adotta solo le
quattro tipologie di valori della candidatura ma anche di quelli che fanno di questo
settore territoriale un luogo specifico (giochi prospettici di quinte a diversa profondità, tagli di luce al tramonto per insolazione, frammentazione della luce a causa di
condizioni atmosferiche peculiari, scorci inclusivi e progressivi con didattici passaggi fra il mondo antropizzato e il mondo “naturale”.
Nell’analisi adottata il valore paesaggistico nasce dunque dalla sintesi dei seguenti
fattori:
• scenica del paesaggio;
• valore estetico del paesaggio;
• struttura del paesaggio e sua percettibilità (potenziale panoramico).
La mappa dei valori paesaggistici riesce ad inglobare plurimi aspetti antropici e a
dare a questi un peso considerevole, tanto che in quest’ottica vengono premiati
dei colli in fascia pedemontana rurale al pari delle porzioni di territorio ricadenti nel
Sistema 3 Dolomiti UNESCO. Questo dato va giustificato anche per il valore intrinseco di alcune prospettive concesse da quei luoghi (Tomo Villaga, Colle di Cart,
Telva, Miesna), che permettono vedute ampie sul territorio e contemporaneamente
incorporano anche il centro storico di Feltre (contestualizzazione del Col de le Capre e della posizione della cittadella da diverse prospettive).
Dal punto di vista del potenziale paesaggistico, l’analisi evidenzia come vadano
premiate quelle zone da cui si riesce a collocare spazialmente la cittadella, facendola comprendere anche nella sua “dimensione vista da fuori”, ossia riferita alla
sua posizione nel territorio. Inoltre, sono di grande interesse i luoghi da dove si godono prospettive complessive o particolari sulle Vette Feltrine o più in generale sul
Sistema 3. Questa seconda tipologia strategica di punti è disseminata in più areali
della fascia collinare pedemontana (includendovi le peculiarità agro-rurali e i segni
paesistici da esse generate).
PAG 18
Valori paesaggistici
Massimo
b b
g
h
g
l
g
l
g
b b
c
g
b
l
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
l
Minimo
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
lb
g
l
g
b
l
b
g
i
g
b
c
ò
g
b
j
g
b
g
b
l
g
b
l
j
g
b
g
b
l
g
b
i
g
b
c
g
b
l
g
b
l
ò
g
b
g
b
l
ò
g
b
j
g
b
j
g
b
g
b
l
j
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
ò
g
b
ò
g
b
g
b
l
g
b
l
b
g
h
b
g
j
i
g
b
l
ò
b
g
j
i
g
b
ò
g
b
ò
g
b
j
g
b
j
g
b
g
b
j
i
ò
g
b
ò
g
òb
g
b
j
g
b
ò
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
g
b
e
ò
g
b
j
g
b
ò
g
b
g
b
f
j
g
b
g
b
fg
je
g
b
b
g
be
b
g
be
g
e
b
g
j
g
b
g
b
fe
j
g
b
g
b
l
g
b
c
g
b
f
j
g
b
g
b
l
ò
g
b
g
b
c
j
g
b
j
g
b
g
b
l
g
b
j
i
g
b
l
j
g Campanili
b
g
b
l Affioramenti
g
b
c
g Località fossilifere
b
h
g
b
c Panoramiche
g Bici
b
f
g
b
e Musei
ò Ville
g
b
g Chiesette
b
i
0
0,5
1
2
3
Km
4
PAG 19
MAPPA DEL POTENZIALE ECOTURISTICO
La mappa del potenziale ecoturistico è l’elaborato che tiene conto di tutte le valutazioni fatte e restitusce un quadro di zonizzazione che non combacia per forza di
cose con il valore specifico riscontrabile in un punto o in un areale, ma con l’insieme
dei valori associati ad un punto o a un areale, esprimendo quindi anche la funzionalità dei luoghi in chiave ecoturistica.
La mappa del potenziale ecoturistico evidenza le zone dove si concentra la totale
convergenza dei valori ricercati e permette di percepire immediatamente le aree
che andrebbero valorizzate e messe a sistema in questa chiave. Per citarne alcune:
● relativamente a Feltre e i dintorni prossimali:
Centro Storico, dimensione urbana circondariale, Tortesen-Telva, Tomo/
Villaga, l’area Mugnai/Farra e il Musil, S.S. Vittore e Corona;
● per la tipologia collinare e fluviale e limitrofa al centro storico;
Il Miesna e il Piave, l’area del Vincheto di Celarda, la Torbiera di Lipoi,
Nemeggio e le foci del Caorame, Vellai e il Colle di Cart;
● per la tipologia collinare intermedia fra montagna e Feltre:
La fascia fra Foen Altin e Vignui, l’area di Umin, Grum, del Castel Lusa e
Arson, la fascia fra Lamen, Pren, Vignui e Costa Solana;
● per la tipologia di media montagna:
la Val di San Martino fino alle sorgenti dello Stien, i Covoli e la Val di Lamen;
● per la tipologia d’alta montagna:
da Pian dei Violini a Ramezza Alta, il tratto di Alta Via N.2, Piaza del Diaol,
la Busa di Pietena, Scalon de le Vette.
Si riporta al paragrafo successivo la trattazione particolareggiata delle aree di interesse introdotte e delle strategie individuate per ogni areale o gruppi di areali.
PAG 20
Potenziale Ecoturistico
Massimo
b b
g
h
g
l
g
l
g
b b
c
g
b
l
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
l
Minimo
g
b
l
g
b
l
b
g
h
g
b
lb
g
l
g
b
l
b
g
i
g
b
c
ò
g
b
j
g
b
g
b
l
g
b
l
g
b
c
j
g
b
g
b
l
g
b
i
ò
g
b
g
b
l
g
b
l
g
b
l
ò
g
b
j
g
b
j
g
b
g
b
l
j
g
b
ò
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
ò
g
b
g
b
l
g
b
l
b
g
h
b
g
j
i
g
b
l
ò
b
g
j
i
g
b
ò
g
b
ò
g
b
j
g
b
g
b
j
i
j
g
b
ò
g
b
j
g
b
ò
g
òb
g
b
ò
g
b
ò
g
b
b
g
j
i
g
b
e
ò
g
b
j
g
b
ò
g
b
g
b
f
g
b
fg
je
g
b
b
g
be
g
b
g
be
e
g
b
j
g
b
g
b
fe
j
g
b
j
g
b
g
b
l
g
b
c
g
b
f
j
g
b
g
b
l
ò
g
b
g
b
c
j
g
b
j
g
b
j
g Campanili
b
g
b
l Affioramenti
b
g
j
i
g
b
l
g
b
l
g
b
c
g Località fossilifere
b
h
g
b
c Panoramiche
g Bici
b
f
g
b
e Musei
ò Ville
g
b
g Chiesette
b
i
0
0,5
1
2
3
Km
4
PAG 21
MAPPA DELLE INFRASTRUTTURE A VOCAZIONE TURISTICO-COMMERCIALE-CULTURALE
Da questa mappa si evince la distribuzione delle infrastrutture con attinenza turistico-commerciale e culturale. Lo stato di fatto rappresentato si rifà ai dati messi
gentilmente a disposizione dal Consorzio Dolomiti Prealpi e dal Comune di Feltre.
Questa mappa mette in risalto le tracce frequentabili (itinerari promossi e potenziali) in relazione con le infrastrutture funzionali al circuito turistico
(70 strutture ricettive e 124 esercizi commerciali).
PAG 22
MAPPA DEGLI ITINERARI PROMOSSI E PROMUOVIBILI
Da questa mappa si evince la distribuzione degli itinerari turistico-sportivi e culturali.
Lo stato di fatto rappresentato si rifà ai dati messi a disposizione dal Consorzio Dolomiti Prealpi e dal Comune di Feltre rispetto a tragitti promossi e in qualche modo
già consolidati (Cammino delle Dolomiti, itinerari delle chiesette, itinerari cicloturistici anche su tratti della Claudia Augusta), inoltre, si rappresentano anche i tragitti
effettuati durante la campagna di rilevamento, che hanno individuato collegamenti
e chiusure di tragitti ad anello in varie porzioni del territorio.
Itinerari promossi e potenziali
Carta cicloturistica
Sentieri Dolomiti Prealpi
Cammino delle Dolomiti
Itinerari potenziali
Alta Via n°2
Sentieri promossi dal PNDB
PAG 23
0
0,5
1
2
3
Km
4
AREE DI INTERESSE E STRATEGICITÀ RICAVATE DALLA MAPPA DEL POTENZIALE ECOTURISTICO.
1)Focus:
Feltre/Telva /Zermen - Santuario S.S. VIttore e Corona (a) - Farra/Mugnai (b)
Priorità: Alta
Strategicità: Alta
Quest’area è contraddistinta dal contenere al suo interno tutti i valori relativi al
Centro Storico di Feltre: palazzi del Centro e storia della città, Teatro della Sena,
elementi architettonici, musei, siti di interesse archeologico. Il cluster si estende
a partire dalle direttrici radiali percorribili dal centro storico verso il suo territorio
limitrofo, andando ad includere inoltre alcuni spunti panoramici ritenuti strategici relativamente alla percezione del centro storico visto da lontano (Mugnai, Telva, Santuario di San Vittore). Si tratta a parte il collegamento con Zermen perchè il contatto
visivo con il Centro Storico non è costante lungo questo tragitto; l’itinerario risulta
comunque facile e praticabile partendo dal centro, attraversando il colle del Telva in
direzione Ovest: questo tratto rappresenta un primo menisco di collegamento fra la
parte urbana e la parte extraurbana rurale e frazionale e riporta importanti prospettive sulle Vette Feltrine e il Bene Dolomiti UNESCO, oltre ad offrire una dimensione
orientativa importante rispetto al contesto di più vasta area (Valbelluna). Infine, si
presentano qui associati il Centro Storico con il prossimale Santuario dei Santi
Vittore e Corona. L’associazione deriva da motivi di relazione storica fra i due siti,
oltre che per il pregio architettonico e storico-artistico di entrambi, e per una diretta
correlazione visiva biunivoca esistente fra i due. Nell’area fra Mugnai e Feltre, si
segnala anche il T. Musil come ambito di grande pregio naturalistico ambientale da
valorizzare.
Risulta di grande importanza collegare e armonizzare le offerte relative a questo
centrale e delicato ambito di intervento. Il Centro Storico offre grandi potenzialità
in chiave escursionistica ed esperienziale. Gli aspetti della cultura, tutti di spicco e
capaci di raccontare diversi settori dell’arte (arte contemporanea, arte sacra, arte
rinascimentale, arte medievale, archeologia) assieme alla distribuzione della cittadella sul colle e dei suoi collegamenti circondariali fuori dal colle (Tortesen, Borgo
Tezze e Borgo Ruga) risultano funzionali a diventare attrattiva turistica rafforzando
e mettendo a sistema la sua vocazione ad essere location di eccezione per eventi
culturali, tradizionali, artistici e sportivi. L’area nel suo complesso, sarebbe perfetta
per progressioni lente oltre che agonistiche, per attività di nordic walking e trekking
urbano, oltre che per frequentazioni cicloturistiche. Gli aspetti culturali devono essere comunicati con chiarezza sia attraverso l’implementazione del sistema di visite guidate, garantendo gli accessi ai luoghi di cultura (Musei, Biblioteca, Teatro,
Chiese, Duomo, Area Archeologica) che attraverso la disponibilità a rendere fruibili
alcuni ingressi dei palazzi storici (implicazione delle proprietà).
Si segnala la necessità di poter apprezzare la Città da lontano per poterne cogliere
la collocazione e la sua relazione con il territorio.
Si rileva inoltre una criticità da risolvere relativa alla segnaletica sia ciclopedonale
che turistica. Si segnala come, per un implementazione mirata della frequentazione
del Centro Storico, sarebbe funzionale una regolamentazione del traffico strategica
ed utile a dare la suggestione di essere immersi in un luogo tranquillo, sicuro e sa-
PAG 24
lubre. Infine si sottolinea come sia importante intervenire per un miglioramento del
collegamento Telva - Santuario S.S. Vittore e Corona.
2)Focus:
Tomo/Villaga
Priorità: Media
Strategicità: Alta
L’area di Tomo e Villaga ai piedi del Monte Tomatico risulta un’area dalle morfologie molto singolari, dettate dalle complesse vicende glacigeniche riferibili all’ultima
glaciazione e a tutta la storia del ritiro tardoglaciale delle coltri modellanti. Oltre a
questa distinzione morfologica, l’area si ritrova poco distanziata dalla cittadella di
Feltre e leggermente rialzata rispetto alle quote occupate dalla distribuzione urbana. Quest’area oltre a contenere importanti vestigia del passato nobiliare (Villa
Guarnieri) presenta interessanti aspetti rurali (paesi di Tomo e Villaga e loro circondario). La prospettiva osservativa verso Feltre include sempre lo sfondo delle
Vette Feltrine e del Sistema 3 Dolomiti UNESCO e questo rappresenta un aspetto
strategico sotto il profilo panoramico/paesaggistico.
Risulta di grande importanza collegare e questa parte di territorio con il Centro
Storico e la Citta di Feltre. Oltre alla frequentazione ordinaria si pensa che questo
luogo possa essere allacciato ai servizi cicloturistici definiti o in programma per il
contesto urbano offrendo nell’immediato la possibilità di una facile gita fuoriporta.
Questo ruolo viene svolto ottimamente da queste fasce pedemontane del Tomatico
come anche (vedi paragrafo precedente) dal Telva e dall’area di Zermen. In questo
senso l’offerta cittadina si deve dotare di un’opzionalità frequentativa extraurbana
prossimale. Si sottolinea come questa zona potrebbe con poco sforzo collegarsi
bene alle fasce di Anzù e quindi con il Santuario di S.S. Vittore e Corona (attualmente esistono dei problemi di attraversamento della statale e di collegamento con
itinerari ciclabili al di là della Sonna.
3)Focus:
Miesna/Celarda - Nemeggio/Foci del Caorame (d)
Priorità: Media
Strategicità: Alta
L’area meridionale del Comune di Feltre si interfaccia con un tratto di Piave laddove esso viene contenuto dalle montagne prima dello sbocco (con il distretto di
Quero-Vas/Alano-Fener) nella pianura Trevisana. Il contesto ambientale risulta variegato e di pregio e frequentabile attraverso il periplo del fianco meridionale del M.
Miesna; questa frequentazione potenziale risolve anche il collegamento di quet’area con il Vincheto di Celarda (sito naturale protetto dalla Convenzione di Ramsar).
Tutto il percorso offre molti spunti sulla valorizzazione dei luoghi d’acqua (sorgenti,
ambiti di risorgiva del piave, grandi frane tardoglaciali, levigazione delle rocce a
mezzo dell’acqua del fiume - erosione differenziale, ambienti umidi). Il Monte Miesna offre anche spunti panoramici/paesaggistici di grande pregio sulla sua parte
sommitale, dove insiste anche un progetto di sentiero naturalistico. Inoltre dal Vincheto di Celarda è facile raggiungere l’area delle foci del T. Caorame nel Piave con
i sui ambienti fortemente tipici e le incisioni a forra del substrato in Scaglia Rossa di
grandi contrasti cromatici e di forte impatto scenico.
PAG 25
Serve rendere fruibile l’area per la resa dei molti contenuti geologici e geomorfologici oltre che naturalistico ambientali, quindi va rafforzata la dimensione della
fruibilità, attrezzando e mettendo in sicurezza sentieri e percorsi. La relativa prossimità dell’area con il Centro Storico permette di considerare di implementare la
promozione e l’attivazione dei servizi funzionali alla fruizione dell’area a partire dal
centro urbano. Si intuisce come risulti particolarmente strategico orientare alla frequentazione cicloturistica il collegamento fra Feltre, Santuario SS Vittore e Corona,
Vincheto di Cellarda attraverso il periplo della parte meridionale del Monte Miesna.
Si sottolinea come l’assetto geologico del periplo presuppongono interventi di
una certa rilevanza (messa in sicurezza alcune porzioni di versante, rimozione
di materiale disceso per fenomeni di trasporto di massa, consolidamento fronti arretramento scarpata di terrazzamento fluviale ad opera di cedimenti gravitativi,
regimazione e drenaggio delle acque superficiali, messa in sicurezza, dotazioni
informative e interpretative)
4)Focus:
Vellai/Cart - Torbiere di Lipoi (c)
Priorità: Alta
Strategicità: Alta
L’area includente il promontorio di Vellai e il colle di Cart, risulta un’area di primaria
importanza sotto il profilo turistico. Essa si trova praticamente connessa da due lati
con il tessuto urbano di Feltre. Si trova collocata in maniera davvero prossimale
al Centro Storico e risulta collegata a questo elemento anche attraverso legami
di carattere concettuale in quanto molto spesso famiglie nobiliari feltrine avevano
qui residenze stagionali di grande pregio (ville). Il viale alberato di Cart conduce in
una dimensione davvero vincente rispetto alle logiche turistiche sottese da questo progetto. Inoltre da Cart si possono raggiungere con passeggiate deliziose e
con grande facilità condizioni di naturalezza, circondata da realtà rurali del passato
e/o ancora attive oggi. Gli andamenti dolci delle progressioni su strada asfaltata e
sterrata sono sempre affrontabili sia attraverso frequentazioni lente a piedi che attraverso approcci cicloturistici. La dimensione agonistica e di preparazione atletica
ben attecchisce vista la varietà fisiografica dell’area, caratterizzata da dossi e colli
di diversa pendenza, da improvvisi impluvi incisi e da ampie distese (speso prative)
pseudopianeggianti diffuse, sia lateralmente (fasce terrazzate) sia sommitalmente.
Verso est si inconta un’eccezionalità naturalistica, protetta da convenzioni Europee:
è la Torbiera di Lipoi cosiderata fra le zone umide di maggior interesse dell’areale
dolomitico.
Questi luoghi vanno proposti come polmone verde del Centro Storico di Feltre che
ne completano il valore. Molto è stato fatto per renderli presentabili in un’offerta
turistica, ma manca ancora un’integrazione dei servizi relativi all’area e connessi
a Feltre. La pannellistica informativa e le dotazioni interpretative sono scarse e
distribuite disomogeneamente. Si segnala la presenza di diverse attività (ristorazione e accoglienza) funzionali all’implementazione turistica. Si sottolinea come
sia di grande importanza la dimensione programmatica e di destinazione d’uso
delle strutture dell’ex-polveriera militare inclusa in questa porzione di territorio (gli
spazi oltre ad essere capienti e differenziati, hanno anche una distribuzione molto
particolare che potrebbe funzionare come villaggio creativo e/o laboratorio polifunzionale. Si segnala come il collegamento dal colle alla Torbiera di Lipoi non sia
PAG 26
per nulla facilitante e come la stessa risulti difficilmente raggiungibile perchè non
segnalata e perchè intersecante propretà ed attività agricole disposte nell’intorno
che non facilitano l’accesso.
5)Focus:
Foen/Altin/Vignui - Umin/Grum/Castel Lusa/Arson - Lamen/Pren/Vignui/
Costa Solana
5.1) Foen-Altin-Vignui
Priorità: Alta
Strategicità: Alta
Segnalata nel network “i luoghi del cuore”, l’area risulta di fatto un’isola caratterizzata da un quasi integro paesaggio culturale. E’ una porzione di territorio
ampia, ai cui margini insistono il paese di Vignui (a Nord) e il paese di Foen
(a Sud), leggermente sopraelevata rispetto al contesto circondariale grazie alla
presenza di incisioni su tre lati e al netto raccordo meridionale con le fasce più
pianeggianti dell’area di Foen. Le forme sono ondulate ed armoniche e spesso
gli andamenti frequentabili permettono scorci pluridirezionali sulla Valbelluna e
sulle Vette Feltrine. I soli edifici presenti sono dei casolari agricoli antichi, in parte
dei quali prende corpo un’attività agricola e un’unità abitativa. Degna di nota è la
presenza di una chiesetta (tempietto) di valore storico, molto bella e particolare.
La rete di strade sterrate presenti nell’area è degna di considerazione per percorsi di varia natura e connotazione sia a piedi che in bici, l’area presenta ampie
dimensioni di immersione in contesti dove si è conservata una dimensione capace di tradurre un distacco da aree più densamente e modernamente antropizzate, presenza di attività agricola e di allevamento. L’area sarebbe perfetta
per progressioni lente e per attività di nordic walking, oltre che a frequentazioni
cicloturistiche.
Criticità: accessibilità ai luoghi resa problematica dalle proprietà e dalle attività
agricole attualmente non inclusive.
5.2) Umin/Grum-Castel Lusa/Arson
Priorità: Alta
Strategicità: Alta
L’area presenta una concentrazione di potenzialità espresse e non davvero importante. Da Umin rimanendo sulle strade interne ci si collega con una bella
carrabile al complesso rurale e nobilire di Grum (Villa de Mezzan e borgo rurale
annesso). Qui esiste un attività di ricerca e valorizzazione ad opera della proprietà, che tende ad includere aspetti di carattere museale espositivo in ambito
etnografico (cultura contadina), aspetti di carattere architettonico-storico-culturale (villa de Mezzan e borgo rurale), aspetti legati ai gusti e alle tradizioni culinarie (az. agrituristica), aspetti legati alle produzioni agricole (mulini per la macinatura). Nelle vicinanze si colloca il Castel Lusa, elemento degno di trattazione
a sè che completa il quadro fornendo spunti di grande valenza archeologica e
storica (Età del Bronzo - Medioevo - Rinascimento); anche qui la proprietà ha attivato azioni di valorizzazione e conservazione che possono essere considerate
vive anche in un’ottica di gestione e offerta di servizi specifici. Il cluster risulta
così rispondente in toto alle logiche sottese dal piano strategico del presente
PAG 27
studio. L’abitato di Arson risulta di grande fascino, il suo areale di contorno presenta le tipiche tracce dell’agricoltura di questa fascia di montagna. Gli spazi
per la loro distribuzione e respiro sono adatti ad ospitare molte attività outdoor,
da quelle sportive e relative al benessere a quelle culturali. Sono molto diffusi
i terrazzamenti e i muretti a secco. Salendo di quota sopra il paese esistono
sentieri praticabili, che portano alla Chiesetta di San Mauro sul fianco dell’omonimo monte. Il luogo risulta particolarmente suggestivo sul piano panoramico e
paesaggistico. Procedendo verso est ed uscendo dal Comune di Feltre, risulta
molto prossimo l’abitato di Montagne, suggestivo borgo rurale fra i più belli della
Provincia di Belluno.
La messa in rete delle potenzialità elevate individuate nell’area è l’elemento
chiave per rendere il tutto funzionale alle logiche del turismo. La percorribilità del
collegamento tra Grum/Villa de Mezzan e Castel Lusa risulta di primaria importanza e si sottolinea la necessità di aprire un accesso (esistente storicamente)
al Castel Lusa da Sud.
5.3) Lamen - Pren - Vignui - Costa Solana
Priorità: Alta
Strategicità: Alta
L’area si caratterizza per la presenza di andamenti ondulati, colli isolati, superfici
diversamente degradanti con diffusi terrazzi ed impluvi secondari. Su questi andamenti si sono concentrate nella storia diverse attività agro-pastorali che hanno concorso a definire la struttura del paesaggio. Inoltre, in questi spazi disposti
trasversalmente al versante che collegano il paese di Vignui con quello di Pren
e diverse piccole corti/insediamenti, è possibile godere di visioni prospettiche
sulle montagne di notevole pregio scenico. Il territorio presenta andamenti articolati che derivano da una certa eredità litologica e strutturale, affiorano quindi
in un paesaggio dinamico molte rocce differenti e i continui cambi di prospettiva
concessi permettono di vivere anche la dimensione e l’assetto dei complessi
rocciosi più distanti. Infine l’immersione in questi luoghi permette di intersecare
diversi ambienti (habitat) che offrono importanti suggestioni sul piano faunistico
e vegetazionale.
I paesi presentano dinamiche comunitarie vivide e capaci di progettualità (ass.
sportive, ass.culturali, ass. sociali, pro loco); i paesi presentano tipicità tangibili
e di valore (arch. rurale); i dintorni presentano tratti tipici che svelano particolari dell’attività agricola di queste fasce pedemontane). L’area sarebbe perfetta
per progressioni lente e per attività di nordic walking, oltre che a frequentazioni
cicloturistiche. Inoltre, l’area si presta bene a una frequentazione orientata all’allenamento fisico per agonisti.
Criticità: diffusi passaggi collocati nelle Proprietà Private.
PAG 28
6)Focus:
Val di San Martino - Pian dei Violini
Priorità: Alta
Strategicità: Alta
Il tratto che sale le acque del T.Stien da Vignui fino ai Pian dei Violini è molto noto
e frequentato sia dai locali (per passeggiate serali e mattutine) che dagli escursionisti. Il percorso è segnalato in importanti blog sul web e menzionato in vari siti
orientati a valorizzare il territorio. Questo tratto di valle si presta bene ad essere
percorso in soluzione mista bike-trekking, sia per le pendenze regolari che si sviluppano che per l’accessibilità del percorso, per gran parte su strada carrabile ghiaiata. Solo l’ultimo tratto di questa stupenda direttrice si fa erto e non percorribile in
bici, ma la relativa brevità del tratto e le plurime possibilità di sosta ad ammirare le
peculiari forme dell’alveo del T.Stien (forre, marmitte, cascate) lo rendono attrattivo
e strategico. Proseguendo, infine si raggiunge il Pian dei Violini, dove il bosco, dopo
l’abbandono e con il morire della frequentazione connessa alle pratiche stagionali,
ha abbracciato un vero e proprio piccolo villaggio composto da ruderi rurali, prevalentemente realizzati in pietra. Il contesto qui è molto suggestivo. Nelle vicinanze
sgorgano le sorgenti del T. Stien, bell’esempio di emergenza di acque a prevalente
alimentazione carsica tipico di queste zone. La valle va strategicamente compendiata di informativa e spazi di interpretazione utili a trasferirne i valori, in questo
senso andrebbe spesa una strategia gestionale che preveda anche l’inserimento di
ulteriori altri servizi (visite guidate coordinate, attività ricreative, attività culturali, servizi di stazionamento e ristoro, etc.). Si sottolinea una criticità: la scarsa disponibilità
di spazi per collocare le autovetture all’ingresso della valle (si potrebbe pianificare
una soluzione in zona Vignui).
Rimane uno dei due accessi principali al bene Dolomiti UNESCO ed è un tratto
facilmente percorribile e raggiungibile. Si presta bene a ospitare attività di carattere
culturale per l’amenità e la bellezza dei luoghi (concerti, letture, laboratori, etc). La
progressione è funzionale all’allenamento fisico in diverse discipline.
Criticità: possibile concessione per sfruttamento idroelettrico, dissesto diffuso.
7)Focus:
Val di Lamen/Pafagai-Covoli
Priorità: Alta
Strategicità: Alta
L’area risulta di grande interesse in quanto permette l’ingresso in contesti ad elevato contenuto di valori culturali, naturalistici ed ambientale. Il fondovalle della valle
di Lamen è carrabile e percorribile con facilità, da tre quarti della valle in poi, si
approcciano sentieri percorribili e segnalati che concentrano l’attenzione sulle valenze archeologiche tipiche dell’area che permettono di interpretare i segni della
presenza dell’uomo in valle dal Neolitico al Medioevo con continuità. In quest’area
un elemento di grande interesse è il promontorio del Pafagai, che risulta essere
collocato in una posizione strategica. Facilmente raggiungibile, collegato ai sentieri
dedicati agli aspetti archeologici dei Covoli, e con delle divagazioni verso la cima
che permettono di fruire di selle con vista verso la Valle di San Martino e vista verso
la Valle di Lamen. Nell’insieme la Valle di Lamen costituisce un ambito di grande
valore, anche per la sua bella collocazione, abbracciata e chiusa dalla verticalità
delle Vette a nord, con ampi prati in fondovalle e ampia apertura a Sud.
PAG 29
Risulta strategica la valorizzazione del tratto che interessa la testata della valle
(tratto Crociera-Rufoss-Covoli). Esistono già segnaletiche orientative e informative
ed esiste già una certa promozione da parte del PNDB. L’area di Crocera si potrebbe prestare potenzialmente all’accoglienza di mezzi (parcheggi) con le dovute
considerazioni migliorative e all’appoggio di servizi esistenti (agriturismo e az.agricola) o da introdurre (definizione approccio bike friendly, attività ed eventi culturali
outdoor etc.)
8)Focus:
Ramezza Alta - Giazera - Piaza del Diaol - Busa de Pietena (Pietena)
Priorità: Media
Strategicità: Alta
La continuazione dal Pian dei Violini verso le Vette può avvenire in due modi, ma
in entrambi i casi il dislivello da affrontare acquista una dimensione importante.
Sia che si salga da Ramezza, sia che si opti invece per Scalon de Pietena, si devono comunque attraversare oltre 1000 metri di dislivello. Questo rende critica la
proposta di concentrare il turismo su queste soluzioni, ma resta un’area di grande
valenza geologica, geomorfologica, paesaggistica, storica e naturalistica che deve
continuare ad essere promossa e che deve essere gestita come un bene comune
sia dal Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi che dal Comune di Feltre.
Strategicamente quindi si sottolinea come sia importante intensificare e migliorare
il dialogo fra i due Enti e soprattutto rendere questo dialogo operativo. Si sottolinea
comunque come sia importante fornire delle informative e degli spazi interpretativi
anche in queste aree. Si sottolinea inoltre come sia importante far sì che la buona
gestione degli spazi in Ramezza sia garantita nel tempo e come sarebbe di grande
importanza apporre migliorie strutturali sulle malghe in Busa di Pietena. Il proseguimento del percorso porta a collegarsi ad un tratto dell’Alta Via n°2 attraversando le
meraviglie geologiche depositatesi nel Giurassico e nel Cretacico, divenute rocce
e rialzate fra le vette. Rocce molto ricche di fossili e colori e famose nel mondo per
questo. In quest’area si osservano inoltre bellissime forme glaciali, incredibili forme
carsiche e una frana citata fra i luoghi di maggior interesse geologico della Regione
Veneto, per la sua stravaganza morfologica (Piazza del Diaol).
Questo tratto include il collegamento del fondovalle al Ricovero di Ramezza, lungo
il tragitto l’immersione negli ambienti di grande pregio e protetti dal Parco delle
Dolomiti Bellunesi avviene al meglio; Ramezza è collocata in prossimità di massicci calcarei profondamente incarsiti e geologicamente molto interessanti, dove
risiede anche la famosa Giazzera. Da qui si interseca l’Alta Via n°2 e si attarversa
l’area cuore del sistema 3 Dolomiti UNESCO incontrando valenze geologiche e
geomorfologiche di grande importanza: di grande pregio le associazioni floristiche
e vegetazionali oltre che la fauna. Si presta bene per rappresentare l’eccellenza del
trekking mediamente impegnativo.
Criticità: pendenze del sentiero, mancanza di segnalazioni da Ramezza a alla
Giazzera e dalla Giazzera fino ad intersecare l’Alta Via n.2.
PAG 30
04/
IL PROCESSO
PARTECIPATIVO
RELAZIONE FINALE
Dopo il Forum Plenario, tenutosi Lunedì 19 gennaio 2015, in cui sono state presentate le strategie del Piano di marketing territoriale “Feltre Borgo Verticale” (a
cui hanno partecipato oltre 100 persone) è stato avviato un percorso partecipativo,
finalizzato a coinvolgere gli operatori economici (in primis del turismo, commercio
e agricoltura) e l’intera comunità nella definizione di progetti concreti che possano
attuare gli obiettivi definiti nel Piano stesso.
Il processo partecipativo si è articolato in 4 Tavoli di Lavoro, ciascuno dei quali ha
inteso mettere in relazione settori e soggetti diversi (eventi, territorio, turismo, artigianato, commercio e agricoltura) sui seguenti temi:
• GLI EVENTI E LA CITTÀ: finalizzato a rafforzare la collaborazione tra gli
eventi esistenti e strutturare una relazione stretta tra questi e la città (rete
museale, patrimonio storico culturale, commercio, ristorazione);
• UNA PALESTRA A CIELO APERTO: finalizzato a valorizzare in chiave turistica la vocazione sportiva ed escursionistica del territorio e gli eventi già
in essere su questi temi ampliandone l’appeal e valorizzando l’ambito naturale e paesaggistico: lo sport come chiave di lettura del territorio, il territorio
come palestra a cielo aperto;
• RELAZIONI TRA TURISMO, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA: finalizzato
sia a creare pacchetti turistici innovativi e destagionalizzati incentrati su
questi temi, sia a veicolare le eccellenze produttive del territorio anche grazie al marketing turistico;
• IL PROTAGONISMO DELLE FRAZIONI: finalizzato ad identificare e valorizzare gli ambiti di correlazione in chiave turistica e culturale tra la città di
Feltre ed il territorio circostante.
Per ciascun Tavolo di lavoro sono stati realizzati due incontri.
• GLI EVENTI E LA CITTÀ: 2 Febbraio 2015, 23 Marzo 2015
• UNA PALESTRA A CIELO APERTO: 3 Febbraio 2015, 24 Febbraio 2015,
• RELAZIONI TRA TURISMO, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA: 9 Febbraio 2015, 2 Marzo 2015
• IL PROTAGONISMO DELLE FRAZIONI: 10 Febbraio 2015, 3 Marzo 2015
La partecipazione ai tavoli di lavoro è stata molto alta. Nella totalità degli incontri
hanno partecipato 105 diverse persone, in prevalenza operatori turistici, associazioni culturali, imprenditori di artigianato, agricoltura e commercio. Per quantità e
qualità esaustive delle proposte discusse e per poter raggiungere risultati in tempi
più brevi, si è deciso di ridurre di una sessione il ciclo di incontri inizialmente previsto, così da lasciare maggior spazio alla fase di elaborazione che mira ad ottenere
un effetto duraturo, non dettato dall’emergenza.
Gli esiti del processo partecipativo hanno fortemente influenzato la definizione della
successiva Banca Progetti.
PAG 31
ELENCO COMPLESSIVO DEI PARTECIPANTI
AI TAVOLI DI LAVORO
PAG 32
NOME
Adele
Adriano
Adriano
Alberto
Aldo
Alice
Alessandro
COGNOME
Colle
Lio
Gris
Faoro
Chiesurin
Bortoluzzi
Turrin
Alessandro
Faoro
Alfonso
Aline
Andrea
Andrea
Anna
Sampieri
Mastel
Rusalem
Moro
Valerio
Anna
Ronzon
Arianna
Benito
Carla
Carlo
Pegorailo
Liumi
Delaito
Garbuio
Carmina
Frescura
Christian
Cristiano
Claudia
Daniela
Daniele
Sommacal
Gaggio
Pontil
Battistel
Bottegal
Daniele
Marchioro
Danilo
Dario
Davide
Moretton
Danieli
Polli
Diego
De Paoli
Domenico
Donatella
Egidio
Elena
Eleonora
Chiocca
Reato
D’Incà
Bordin
Cossalter
Elisa
Corrà
Fabio
Flora
Piazza
De Boni
ATTIVITÀ
Doriguzzi Srl
Lio Srl
cittadino
Confcommercio
cittadino
Hotel Doriguzzi
Coop. Palaghiaccio
resp. Qualità latt. Caseario
Ass. Palio
Ristoratore
Agrotecnico
architetto
uff. stampa GF Sportful
medicina olistica - seren
del g.
Il fondaco per Feltre
cittadino
commerciante
Pasticceria Garbujo
commerciante e piccola
operatrice turistica
operatore turistico
confartigianato
cittadino
Ass. Fenice
commerciante
Vicepresidente fam. ex
emigranti del feltrino
associazione astrantia
libero professionista
noleggio
imprenditore agricolo e
libero professionista
commerciante
Fel320
Az. Agr. Verso Dolomiti
commerciante
cittadina
Gesti Alpestri - coordinamento progetti sociali,
territorio, ambiente
cittadino
B&B Il Gufo
NOME
COGNOME
Francesca
Tacca
Francesco
Franco
Gabriele
Gianfranco
Gianna
Gianni
Gianni
Giovanni
Giuseppe
Guido
Ingrid
Isabella
Codemo
De Bortoli
Scopel
Conte
Bordin
Poloniato
Bordin
Pelosio
De Pian
Tamburlini
Bortoluz
Pilo
Ivan
Piol
Ivan
Laura
Lorenzo
Loretta
Luca
Luca
Lucia
Lucia
Perotto
Ferraresso
Pertoldi
Andrighetti
Fontanive
Scopel
Cadamuro
Alessandrini
Luciano
Cecchin
Lucio
Mara
Marco
Dorz
Curto
Tonet
Marco
Pilli
Marco
Marco
Maria
Maria Rita
Mariapia
MariaPilar
De Bacco
Slongo
Gorza
Pria
Gesiot
Furlin
Marino
Guadagnini
Marlis
Largura
Marta
Azzalini
Matteo
Guerriero
Maurizio
Arnoffi
Maurizio
Mauro
Sacilozzo
Salvadori
ATTIVITÀ
C.I.A. Belluno - Libero
professionista
Coop Dolomiti x tutti
Presidente Ascom
Ass. Visioni
Conte Calzature
Az. Agr. Gesti Alpestri
Associazione
imprenditore - Manufacti
Assessore
Az. Agr. De Pian Matteo
Pro loco San Gregorio
imprenditore ristorazione
Guida turistica
Organizzatore Eventi GF
Sportful
Cittadino, volontario
noleggio bici
hockey club
imprenditrice
Ist agrario
cittadino
Coop Dolomiti x tutti
commerciante
direttore di coop. sociale
plurima onlus
artigiano
B&B Casa Ester
Manufacti
IDEA 2000 - Centro
Commerciale Le Torri
imprenditore agricolo
Cooperazione sociale
cittadina
Az. Agr. De Pian Matteo
fiduciaria slow-food
cittadina
libero professionista,
architetto
cittadino che offre posti
letto
Guida turistica
operatore culturale /
fuochi fatui festival
Associazione Casel De
Celarda
commerciante
cittadino
PAG 33
PAG 34
NOME
Mauro
Monica
Nicola
Nicola
COGNOME
Zanella
Chiea
D’Incà
Aguanno
Paola
Nard
Patrizia
Rita
Remigio
Remigio
Ruatti
Pria
Arnoffi
Speranza
Renza
Dalla Caneva
Ruben
Lasen
Sara
Sara
Sebastiano
Serena
Sergio
Silvano
Silvano
Zaccaron
Marchioro
Tremea
Turrin
Mondin
Cesaro
Turrin
Silvia
Da Roit
Stefano
Susy
Tiziana
Sanson
Bigontina
Conte
Tiziana
Penco
Ulisse
Baldisseri
Valentina
Gregato
Valentina
Valter
Vanda
De Bacco
Bonan
De Boni
ATTIVITÀ
cittadino
operatore agrituristico
artigiano
cooperativa sociale
artigiana - operatore
didattico/culturale
Startup Lana
libero professionista
noleggio
noleggio
ASD Fonzaso istruttrice
nordic W. Asd Fonzaso
Cittadino di Feltre residente ad Arson, vicepresidente associazione
sportiva U.S San Mauro
cittadino
operatore turistico
barista/agricoltore
I.I.S. Antonio Della Lucia
Operatori del Grappa
Hotel Nuovo De Cesero
Coop. Palaghiaccio
Guida Turistica Provincia
di Belluno
tecnico agrario
cittadino
insegnante
Presidente del Consorzio
per la Tutela del Fagiolo
di Lamon
Operatore Turistico
libera professionista
(comunicazione - didattica - eventi)
imp agricolo
Assessore
B&B La Valle dell’albero
05/
RELAZIONE FINALE
Nel definire logo e naming, si è scelto di individuare una caratteristica tipica del
punto di maggior attrattiva di Feltre (il centro storico), in modo da creare una distintività della destinazione in grado di farla imprimere nella memoria del visitatore. La
finalità è quella di forgiare un marchio di riconoscimento che diventi un elemento
distintivo nelle attività di comunicazione e promozione della città.
FELTRE
CITTÀ DI
IL LOGO
E L’IMMAGINE
COORDINATA
Definito il tema strategico, il successivo passo fondamentale per la riqualificazione
di Feltre è stato quello di creare un’immagine univoca che identifichi il luogo come
una destinazione originale e irripetibile altrove. Un vero e proprio marchio di riconoscimento, da applicare come un brand sull’immagine coordinata della città, sulle
manifestazioni e su tutte le attività di comunicazione, che tenga sì in considerazione le specificità che costituiscono il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico,
ma che generi soprattutto attrattiva per il visitatore esterno. Se genererà anche un
senso di appartenenza per i Feltrini, allora questo potrebbe essere il primo passo
verso la ridefinizione di un’identità in senso più ampio.
DOLOMITI WORLD HERITAGE
Il segno visivo presenta una stilizzazione degli elementi maggiormente riconoscibili
del centro storico, da tutti individuato come l’attrattiva più significativa di Feltre. Il
colore istituzionale scelto è il rosso granata, già utilizzato nel gonfalone di Feltre.
Per coerenza con il tema, lo sviluppo sarà verticale.
Per quanto riguarda il segno verbale, cioè il pay off, si è scelto il termine “borgo
verticale” nell’ottica di creare innanzitutto una suggestione per il turista, generare
curiosità e differenziare l’offerta di Feltre da qualsiasi altra destinazione.
Siamo consapevoli che, pur lavorando a un progetto circoscritto alla promozione
turistica e commerciale della città di Feltre, la scelta di un segno verbale distintivo
potrebbe impattare anche, in certa misura, sull’immaginario collettivo, e quindi in
definitiva sull’identità di Feltre. Questo aspetto non può non essere considerato: è
dunque necessario porsi il problema se ed entro quali limiti la definizione di “borgo
verticale” possa essere accettabile per Feltre.
PAG 35
In effetti, la scelta per Feltre della parola “borgo” è indubbiamente problematica.
Pur essendo una piccola città, Feltre ha nella sua storia da sempre meritato a pieno
titolo l’appellativo di civitas, tanto che nel gonfalone e nello stemma del Comune
troviamo scritto: “Città di Feltre”.
In un contesto alpino, Feltre è sempre stata il centro di riferimento del suo vasto
territorio, ordinatosi e costituitosi secondo linee di verticalità fra il fondovalle e la
montagna, tutte in qualche misura convergenti su Feltre. Il nostro territorio non si
comprende se non nella dinamica millenaria che mette in relazione i fondovalle e
la montagna con la città alpina. Dal Trecento in poi troviamo attestazioni per Feltre,
come del resto anche per Belluno, che la definiscono parva urbs in Alpibus.
La stessa conformazione urbanistica di Feltre, e la toponomastica, insistono con
evidenza su questo punto: i burgi sorgevano fuori le mura (Borgo Ruga, Borgo
Tezze), ed erano il luogo delle attività artigianali, del lavoro sporco e febbrile, dei
bordelli (Fornere Pazze). Entro le mura sorgeva invece la civitas, con le residenze
nobiliari e i palazzi del governo civile ed ecclesiastico.
Da quanto appena detto, emerge con chiarezza che lo stesso attributo “verticale”,
associato a “borgo” per identificare Feltre, non è privo di problemi. In verticale si
sviluppavano i piccoli centri abitati, i paesi, a partire dal fondovalle: la Valle di Seren,
con i suoi nuclei abitati, ha uno sviluppo verticale; o, in maniera ancora più evidente, i paesi del lamonese e del sovramontino (Arina, Aune…). Feltre invece è città
alpina, sta nel fondovalle, sta fuori dalla relazione di verticalità e quindi, per quanto
arroccata sul Colle delle Capre, rispetto al suo circostante territorio vive piuttosto
una dimensione di “orizzontalità”.
Perché dunque usare la dicitura di “borgo verticale”? Stiamo lavorando ad un progetto di promozione turistica della Città di Feltre: dobbiamo cioè trovare per Feltre
una definizione che sia in grado di mettere immediatamente in evidenza ciò che
Feltre ha di più prezioso, ciò che può fare di Feltre una destinazione unica, che la
distingua da tutte le altre destinazioni con cui Feltre può condividere tratti caratterizzanti. Non possiamo ricorrere a espressioni come “città rinascimentale”, o “città
murata”, o “città d’arte”: a quante altre città italiane, o anche soltanto venete, si
addice un appellativo del genere?
Ciò che nessun’altra destinazione ha nella stessa misura di Feltre è lo strettissimo
connubio fra il suo centro storico (Feltre città d’arte, città murata, città romana, città
rinascimentale) e il territorio in cui la cittadella si trova come incastonata (Feltre
“porta” del Sistema Dolomiti Unesco, sede del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi).
L’unicità di Feltre è data dal fatto che uno non si aspetta di trovare “quassù” un
centro storico così bello.
Se dunque ciò che di Feltre vogliamo comunicare all’esterno è il suo centro storico
nel territorio alpino e dolomitico, il pay off “borgo verticale”, a dispetto della sua
imprecisione storica, diviene assolutamente efficace e funzionale. Dobbiamo pensarlo come una metonimia: vogliamo mettere in evidenza la parte (migliore) per il
tutto. Stiamo dicendo non che Feltre è un borgo verticale, bensì che Feltre ha un
borgo verticale.
Ma perché insistere sul termine “borgo”? Nel tempo, ma con una incredibile accelerazione nel corso del Novecento, il termine “città” è fortemente mutato nell’immaginario collettivo: conglomerato edilizio, industrializzato, caotico, la città è oggi ciò
da cui piuttosto si fugge.
Da un’indagine realizzata da Doxa, Mercury e Borghi autentici d’Italia, emerge che
con il termine “borgo” oggi si intende comunemente:
• un centro di piccole dimensioni e dalla struttura ben chiara e definita, po-
PAG 36
sizionato lontano dai grandi centri urbani, caratterizzato da mura e strade
risalenti ad epoche passate e con un centro individuato nella piazza, nel
castello o nella chiesa più importante;
oppure:
• il centro vecchio di un paese che nel frattempo si è allargato.
Le sue principali caratteristiche sono quelle di essere:
• un luogo con contenuti culturali (legati alla storia, l’arte, l’architettura) di
pregio anche se di non grande risonanza turistica (una chiesa, un castello,
un museo…), che diventano uno dei punti di interesse della visita stessa;
• un luogo più o meno turistico, ma che sfugge al turismo di massa;
• un luogo da scoprire, da esplorare e da conoscere;
• un luogo in cui l’intervento umano ha mantenuto un carattere del passato,
integrandosi all’interno della natura senza sconvolgerla;
• un centro urbano con una natura di contorno, che valorizza l’atmosfera
autentica e genuina.
È la dimensione di tranquillità e “lentezza” in opposizione al ritmo frenetico della
città, ciò a cui è maggiormente associato il concetto di borgo, dimensione perfettamente in linea con il tema strategico definito. Il turista interessato a questa
dimensione è quello che abbiamo individuato essere il nostro target: il turista che
dalla “città” si vuole allontanare, quello che ricerca nella vacanza un momento di
evasione soprattutto mentale.
A propria volta, il termine “verticale” è capace di evocare in maniera suggestiva e
immediata il legame di Feltre con la montagna, con le pareti dolomitiche che si trovano da qui in poi, con lo slancio improvviso delle Vette sullo sfondo del Colle delle
Capre; e anche con lo sviluppo del centro storico, con i suoi alti palazzi cinquecenteschi a fare da quinta alla salita, dritta e secca, di via Mezzaterra. “Verticale” come
vertigine, in definitiva: dell’alto, e del bello.
Alla luce di queste considerazioni, definire Feltre “borgo verticale” appare certamente una forzatura; e tuttavia una forzatura che può trovare giustificazione, non
solo nelle esigenze di carattere prettamente turistico e promozionale. Dire che il
centro storico di Feltre, la cittadella, è un borgo, appare già meno problematico,
soprattutto alla luce dello sviluppo urbanistico ed edilizio della città, che dagli Sessanta in poi si è sviluppata in maniera prepotente fuori dalle mura. Quando oggi
diciamo “vado in centro” non intendiamo mai dire “vado in piazza Maggiore”, bensì
piuttosto in Largo Castaldi, XXXI Ottobre, piazza Isola o via Battisti. Si è realizzato
una sorta di rovesciamento: una volta i borghi stavano fuori dalle mura, oggi - con
un pizzico di forzatura semantica - possiamo dire che il borgo è dentro le mura.
In definitiva, ci sentiamo di mantenere come pay off la dicitura “Borgo verticale”.
Tuttavia, onde evitare una semplificazione eccessiva, e per dar conto delle riflessioni sopra esposte, proponiamo di usare l’espressione “Città di Feltre”, anziché
il semplice “Feltre”. In tal modo, mantenendo sostanzialmente invariata l’efficacia
dell’immagine, si riesce a comunicare in modo diretto che Feltre, città delle Dolomiti, ha uno splendido centro storico, ha - appunto - un “borgo verticale”.
PAG 37
Una volta definito il marchio, questo sarà da declinare e replicare in tutti i materiali
che identificano Feltre (arredo urbano, corredo base per la promozione turistica), in
modo da generare nel visitatore un’immediata riconoscibilità e da orientarne la visita.
In coerenza con il tema strategico definito, le declinazioni che proponiamo vertono
su valori suggeriti dal turismo natura e da Dolomiti UNESCO, primo fra tutti la
frequentazione emotiva e cognitiva dei luoghi:
• Arte e cultura;
• Eventi della città e del territorio;
• Ruralità e artigianato;
• Piaceri da gustare;
• Natura e itinerari;
• Bimbi in viaggio;
• Vacanza attiva.
PAG 38
ARTE E CULTURA
EVENTI
RURALITÀ E ARTIGIANATO
PIACERI DA GUSTARE
NATURA E ITINERARI
BIMBI IN VIAGGIO
VACANZA ATTIVA
www.feltre.net
www.feltre.net
www.feltre.net
www.feltre.net
www.feltre.net
www.feltre.net
www.feltre.net
Ad ognuno di questi temi sarà abbinato un colore che caratterizzerà i materiali
correlati a quel tema. Oltre alla definizione di un’immagine coordinata che avrà
un esito immediato all’interno del progetto, verranno fornite anche le linee guida
per la realizzazione di materiali futuri e per l’applicazione dell’immagine anche su
materiali non gestiti direttamente dal Comune (ad es. depliant e locandine di eventi
patrocinati dal Comune, ma gestiti da altre associazioni; insegne di attività commerciali; materiali di promozione delle strutture ricettive...).
BANCA PROGETTI
FELTRE BORGO VERTICALE
01/
DEPLIANT
TEMATICI
BANCA PROGETTI
Con la realizzazione di depliant tematici si intende raggiungere i seguenti risultati:
• mettere in evidenza le bellezze del Centro Storico e del territorio;
• rispondere alla necessità dei commercianti di avere del materiale cartaceo
tradizionale per i turisti in visita;
• avere a disposizione materiale promozionale da utilizzare in diversi contesti
dentro e fuori Feltre (manifestazioni, fiere…).
In base ai focus di interesse delineatesi, verranno sviluppati i seguenti depliant:
1-IL CENTRO STORICO: itinerari artistico culturali dentro il confine urbano:
-- Da porta imperiale a Piazza Maggiore;
-- La Piazza Maggiore;
-- Da Piazza Maggiore a Borgo Ruga. Il Museo Civico;
-- Via Paradiso e il Bosco drio le Rive. La galleria Carlo Rizzarda;
-- Da Porta Imperiale al Borgo delle Tezze;
-- Da Porta Imperiale a Porta Pusterla. Le Mura. Il Duomo;
-- Il Santuario di San Vittore.
2-ARCHEOLOGIA: i siti archeologici e la Via Claudia Augusta.
3-CHIESETTE E VILLE: itinerari d’arte al di fuori delle mura cittadine.
4-EVENTI: una presentazione dei principali eventi del centro e del territorio
del comune di Feltre, indicando solamente il mese di svolgimento e non la
data precisa in modo da poterlo preparare in anticipo rispetto alla calendarizzazione dell’evento, che avviene in molti casi a ridosso dell’evento
stesso. Essendo neutro, il documento avrà anche una durata maggiore.
5-PERCORSI LENTI: itinerari semplici intesi come un modo di fruire il centro
urbano e più in generale il territorio del Comune di Feltre, orientati ad anziani, famiglie e pigri, con l’obiettivo di farlo diventare un elemento distintivo
e competitivo dell’offerta.
6-RURALITÀ: le eccellenze agricole del territorio e gli itinerari per scoprirle.
7-VIE D’ACQUA: progressioni favorite dalla presenza di un corso d’acqua.
8-DOLOMITI UNESCO: Feltre come porta di ingresso delle Dolomiti Unesco», dove l’«ingresso» non è solo geografico, ma anche (e soprattutto)
culturale. Da Feltre si può entrare «fisicamente» nelle Dolomiti Unesco (ed
in particolare nel sistema 3) mediante delle escursioni (in bicicletta, a piedi,
in auto), ma si può anche «entrare» approfondendo alcuni dei temi legati al
riconoscimento UNESCO.
In base alla disponibilità dei contenuti (testi, traduzioni, immagini), noi forniremo
impianto grafico aperto da popolare.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre.
PAG 40
02/
CORREDO
PER COMMERCIANTI
E RISTORATORI
BANCA PROGETTI
L’immagine coordinata di Feltre si deve estendere anche alle attività commerciali,
per ottenere i seguenti risultati:
• far sì che il “marchio” Borgo Verticale acquisti maggiore diffusione e diventi
un progetto di identità integrato e condiviso.
Per non snaturare l’anima delle singole attività, che difficilmente accetterebbero
un’uniformità di materiali troppo spiccata, si tratterà di una personalizzazione in
chiave “verticale” dell’esistente. Nello specifico verranno dotati di:
• Sticker da applicare alle shopper;
• Shopper (per chi non ha già la propria);
• Personalizzazione della vetrina;
• Depliant di presentazione tematici con espositore da banco.
SOGGETTO ATTUATORE
Il Comune metterà a disposizione di commercianti e ristoratori l’impianto grafico,
mentre i costi di produzione e stampa dovranno essere sostenuti dai soggetti interessati per quanto riguarda stickers, shoppers e personalizzazione della vetrina.
Saranno invece forniti gratuitamente i depliant (e l’eventuale espositore da banco).
PAG 41
03/
LA
SEGNALETICA
BANCA PROGETTI
Nell’ottica di presentare Feltre al visitatore con un’immagine unica e coordinata,
andrà rivista anche la segnaletica orientativa e direzionale. I risultati che si intende
raggiungere sono:
• offrire al visitatore dei segni immediatamente riconoscibili per orientare il
suo percorso;
• rendere in questo modo Feltre maggiormente ospitale;
• abbellire la città.
Il rinnovo della cartellonistica e degli impianti di arredo urbano è un progetto già in
fase di sviluppo per quanto riguarda mappatura della segnaletica esistente, rilievo
delle necessità e approfondimento della situazione relativa al Centro Storico. Acquisiamo da parte della Polizia Municipale mappa che traccia il posizionamento degli
impianti esistenti e in fase di sviluppo, che servirà ad orientare il nostro intervento.
Dal momento che è previsto un incarico specifico per l’operatività del progetto, ci
limiteremo in questa fase a fornire le linee guida per la realizzazione dei materiali
e a definirne graficamente l’immagine, tenendo in considerazione gli impianti già in
essere e che non verranno sostituiti.
Alleghiamo proposta di massima per le varie tipologie di segnaletica necessarie,
un ulteriore sviluppo sarà fornito successivamente ad un incontro congiunto che
chiediamo di organizzare con Polizia Municipale e Ufficio Cultura. Nello specifico
includiamo ora:
• pannello informativo relativo ad un punto d’interesse (museo, palazzo,
chiesa…). Per coerenza con gli impianti in essere, proponiamo di realizzare questa tipologia di segnali in acciaio cor-ten;
• esempio di segnaletica direzionale.
In base all’entità di risorse che si riusciranno a destinare alla realizzazione del progetto, suggeriamo di dotare gli impianti di tecnologia NFC (Near Field Communication), che consente di ottenere un risultato simile a quello dei QR code ma in
modo più semplice e diretto. Infatti, per leggere un QR Code abbiamo bisogno di
installare un’apposita app sul nostro smartphone, attivare la fotocamera e decifrare
il codice a barre, mentre per decifrare un “tag” NFC, basta avvicinare lo smartphone
al tag NFC ed in automatico avverrà l’operazione per la quale è stato programmato,
come la visualizzazione di testo sullo schermo, l’indirizzamento ad una pagina web
e via dicendo.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre.
PAG 42
04/
IL SITO
WEB
BANCA PROGETTI
Esistono già diversi siti web che offrono informazioni su Feltre e su singoli eventi,
manca però un punto di riferimento autorevole ed ufficiale per il turista dove trovare,
coordinate tra loro tutte le informazioni utili a selezionare Feltre e il suo territorio
come destinazione per un soggiorno turistico.
Per evitare di creare un sito aggiuntivo che comporti un ulteriore disorientamento
nel navigatore della rete, proponiamo di valorizzare feltre.net, individuandolo come
interlocutore potenzialmente capace di intercettare e risolvere le esigenze del nostro progetto.
Ciò che si vuole ottenere è:
• offrire ai visitatori un unico punto di riferimento in cui trovare informazioni
relative a tutte le proposte turistiche e commerciali del feltrino;
• creare un’area riservata del sito che agevoli il contatto tra i diversi operatori
del territorio, anche di settori differenti, per favorire l’organizzazione di iniziative turistiche e commerciali.
Feltre.net contiene in embrione la capacità di soddisfare queste aspettative. Ha già
infatti una sezione dedicata al Turismo, una agli Eventi e un’area di condivisione
in cui privati cittadini, negozi, fornitori di servizi, aziende, associazioni, possono
disporre di una scheda personale (contenente per esempio una descrizione delle
attività e dei prodotti presenti nel negozio o nell′attività commerciale) e costruire
uno scambio di risorse e saperi. Questa potenzialità non sembra però al momento
sfruttata.
Oltre ad un restyling grafico del sito, che verrà operato in base alle linee guida stabilite dal progetto di identità, si tratterà di interfacciarsi con chi gestisce attualmente
lo strumento, in modo da concertare l’implementazione possibile al fine di renderlo
funzionale ed effettivamente operativo.
Nel sito web saranno inseriti:
1-CALENDARIO EVENTI principali e minori;
2-POTENZIALE TURISTICO (mappe tematiche, itinerari, punti di interesse);
3-GUEST CARD, modalità di utilizzo, lista delle attività aderenti e convenzioni, offerte aggiornate in tempo reale (ad esempio in occasione degli eventi);
4-AREA RISERVATA in cui commercianti, operatori turistici, organizzatori di
eventi, aziende agricole e artigianali possono scambiarsi tra loro informazioni relative alla logistica e all’organizzazione di iniziative e avviare partnership. Tale area riservata deve consentire a tutti i soggetti coinvolti di
“lanciare” una proposta, di ottenere una rapida valutazione di fattibilità dagli
altri soggetti coinvolti (una sorta di “like”) e contenere uno strumento per inviare a tutti gli operatori dei messaggi attraverso il canale di comunicazione
preferito (SMS, email, whatsapp...);
5-Possibilità di iscriversi ad una NEWSLETTER che attinga da un database
unico (creato prevalentemente attraverso la registrazione della guest card);
6-Collegamento ai principali SOCIAL MEDIA (Facebook, Twitter, Youtube, Instagram) con la creazione di profili dedicati “Feltre Borgo Verticale”.
PAG 43
Il sito sarà collegato a dolomitiprealpi.it e ad altri siti che riterremo funzionali al
progetto.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è l’Amministrazione Comunale che ne curerà la realizzazione e ne sarà proprietario. Relativamente al popolamento dei contenuti del sito e la sua gestione redazionale il Comune valuterà
se realizzarlo direttamente o affidarne la gestione a soggetti terzi.
PAG 44
05/
LA
NEWSLETTER
BANCA PROGETTI
Con la Newsletter Feltre Borgo Verticale si intende raggiungere i seguenti risultati:
• mantenere informati potenziali turisti e visitatori (ma anche residenti ed
operatori turistici) rispetto alle iniziative ed alle proposte turistiche/commerciali del territorio e del centro storico (aperture ordinarie e straordinarie dei
musei, iniziative culturali, spettacoli ed eventi);
• creare un’immagine di Feltre come destinazione turistica che, tutto l’anno,
è ricca di stimoli ed offerte interessanti e varie;
• ottenere dati rispetto all’interesse degli eventi ed iniziative pubblicizzati attraverso la newsletter.
La Newsletter Feltre Borgo Verticale verrà inviata con cadenza periodica (3 o 4 al
mese) a tutti coloro che hanno lasciato i propri contatti accettando di ricevere informazioni turistiche (specialmente attraverso la Feltre Guest Card).
Dovrà promuovere esclusivamente notizie inerenti iniziative ed eventi che possono
avere una valenza turistica generale, e non inerenti in modo specifico una singola
attività o un singolo operatore.
Le notizie riportate nelle newsletter dovranno essere estremamente sintetiche ed
accattivanti (completate da immagini) rimandando poi per approfondimenti alle pagine web degli organizzatori dell’iniziativa.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità sarà il Comune di Feltre,
avvalendosi dello stesso staff che curerà il sito www.feltre.net . Oltre all’invio periodico delle newsletter, raccogliendo e valorizzando le news del sito, lo staff di www.
feltre.net integrerà periodicamente la mailing list degli iscritti alla newsletter con gli
indirizzi e-mail forniti dal Consorzio Dolomiti Prealpi raccolti attraverso il progetto
Feltre Guest Card (vedi punto successivo).
PAG 45
06/
FELTRE
GUEST
CARD
BANCA PROGETTI
Con la distribuzione della Feltre Guest Card si intende raggiungere i seguenti risultati:
• favorire la conoscenza e la fruizione dei servizi turistici e commerciali di
Feltre da parte dei turisti, premiando chi fa un soggiorno prolungato sul
territorio gravitando soprattutto attorno al Centro Storico;
• raccogliere in un unico database dati e contatti inerenti chi ha fatto turismo
a Feltre, al fine sia di trarne utili informazioni commerciali (profilazione), sia
di fidelizzarli.
La Feltre Guest Card sarà gratuita e verrà rilasciata esclusivamente a chi soggiorna
presso una struttura turistica del Comune di Feltre (Alberghi, area camper, camping, agriturismi, B&B, appartamenti per vacanze).
La Feltre Guest Card verrà rilasciata direttamente dai gestori delle strutture turistiche previo la rapida compilazione da parte del turista di una scheda (cartacea e/o
su web) attraverso cui lasciare i propri dati e contatti autorizzandone l’utilizzo anche
per essere ricontattato in futuro riguardo ad informazioni turistiche su Feltre.
La Feltre Guest Card offre al possessore una serie di sconti ed agevolazioni presso
esercizi ed Enti convenzionati come ad esempio: ingressi a musei (o la possibilità
di acquistare ad un prezzo agevolato la Carta Musei del Feltrino), guide turistiche
culturali ed ambientali, ristoranti, negozi, impianti sportivi, noleggi, servizi di mobilità, etc. L’elenco degli sconti sarà integrato automaticamente con gli sconti offerti dal
circuito ASCOM “Feltre la bella”.
L’elenco aggiornato degli sconti attivi sarà sempre disponibile su una pagina web
dedicata di feltre.net accessibile tramite un QR-code (e link) disponibile sul retro
della carta. Questo consentirà quindi anche l’inserimento tra gli sconti per i possessori della card di offerte puntuali valide anche per solo pochi giorni in occasioni di
eventi o iniziative particolari. Inoltre gli esercizi convenzionati saranno dotati di una
vetrofania per essere immediatamente riconoscibili.
La durata della Feltre Guest Card coincide con il periodo del soggiorno e la scadenza viene scritta dall’operatore turistico che la rilascia.
I dati ed i contatti dei turisti, rilasciati tramite le schede verranno periodicamente
raccolti presso le strutture ricettive aderenti ed inseriti in un unico database. Tale
database consentirà una profilazione del turista che già sceglie Feltre come destinazione, dando indicazioni importanti sulle strategie di marketing da attuare per
attrarne altri. Inoltre tutti i contatti raccolti verranno gestiti in modo collettivo per la
promozione delle iniziative turistiche e commerciali di Feltre (attraverso l’invio di
una newsletter, l’invito a rimanere in contatto attraverso i social media…).
I dati ed i contatti raccolti tramite le schede, saranno inoltre restituiti, in formato
elettronico ad ogni singolo operatore turistico che ha rilasciato la card (ad ognuno
esclusivamente i suoi), che potrà utilizzarli per proprie elaborazioni o invii di messaggi promozionali.
PAG 46
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Consorzio Dolomiti
Prealpi che dovrà dotarsi di un software per la gestione e analisi di database nonché essere a norma rispetto al possesso e gestione di dati personali sensibili. Tale
servizio potrà essere fornito gratuitamente per gli esercizi ricettivi consorziati e a
pagamento per gli altri. Gli indirizzi e-mail raccolti dovranno poi essere periodicamente inviati al gestore di feltre.net per l’aggiornamento della mailing-list ed i
contatti sui social media.
PAG 47
07/
EMPORIO
FELTRE
BANCA PROGETTI
Con l’Emporio Feltre si intende raggiungere i seguenti risultati:
• contribuire a restituire al Centro Storico una dimensione di collettore degli interessi attraverso l’attivazione di un luogo di commercio ma anche di
scambio, di incontro di approfondimento, svolgendo anche un ruolo sociale
(rivitalizzazione del centro);
• dare una soluzione semplice ed esaustiva ai turisti interessati ad acquistare
i principali prodotti agroalimentari ed artigianali tipici del territorio feltrino e
limitrofo;
• offrire un’immagine unitaria del potenziale agro-alimentare ed artigianale
del territorio attraverso un unico punto vendita;
• supportare, dando sbocchi commerciali, le produzioni di qualità e di nicchia
del territorio;
• sfruttare maggiormente le produzioni agroalimentari ed artigianali quali
strumenti di marketing territoriale.
L’Emporio Feltre dovrebbe essere posizionato in un luogo bello e di per sè attraente
per i turisti, possibilmente nel centro storico della città (ad esempio i Palazzetti Cingolani o Manifattura o Pra del Moro) e dovrebbe commercializzare esclusivamente
prodotti agroalimentari ed artigianali di qualità provenienti dal territorio di Feltre ed
immediatamente limitrofo. L’Emporio potrebbe anche ospitare iniziative quali degustazioni guidate, cooking show, seminari e laboratori, nonché poter prevedere aperitivi e rapidi spuntini, sempre utilizzando i prodotti del territorio (senza uso cucina).
L’Emporio dovrebbe essere aperto soprattutto nei giorni festivi e in occasione di
eventi.
Potrebbe condividere gli spazi con un centro informazioni turistiche in modo tale
che l’uno sia da traino all’altro in termini di servizio erogato.
SOGGETTO ATTUATORE
L’attuazione di questo progetto potrebbe vedere protagonista sia un soggetto privato che il Comune di Feltre.
Nel caso fosse un privato, la scelta ideale ricadrebbe su un soggetto già attivo nel
settore dei prodotti agricoli di qualità del territorio, in grado di conoscerne e gestirne
la complessità.
Nel caso fosse il Comune di Feltre ad esserne attuatore, dovrebbe limitarsi a realizzare l’Emporio da un punto di vista infrastrutturale, esternalizzandone poi la
gestione. Il soggetto gestore potrebbe essere una cooperativa sociale in grado di
coinvolgere nell’approvvigionamento delle merci (ma anche nel rapporto con la
clientela) persone con diverse difficoltà di inserimento sociale e lavorativo. Questo
valore sociale darebbe ulteriore lustro e pregio all’iniziativa oltre a renderla economicamente più sostenibile grazie alle agevolazioni di cui godono tali cooperative.
Un’altra alternativa interessante, sarebbe quella di affidare la gestione dell’Emporio all’istituto professionale tecnico per l’agricoltura e l’ambiente e diritto forestale “Antonio Della Lucia” di Feltre e all’ENAIP Veneto Scuola Alberghiera di Feltre
che potrebbero coinvolgere gli studenti mediante tirocini operativi. Questo, oltre a
rendere l’iniziativa economicamente sostenibile, offrirebbe agli studenti (ovvero ai
PAG 48
futuri operatori/imprenditori agricoli e turistici) un importante quadro di insieme delle
opportunità che Feltre ed il suo territorio offrono.
Il soggetto gestore dell’Emporio Feltre potrebbe gestire anche il progetto “Feltre
Selected”, successivamente illustrato. L’Emporio infatti potrebbe fungere da magazzino per tale circuito di vendita, inoltre l’organizzazione logistica che supporterà
l’approvvigionamento dei prodotti per l’Emporio, potrebbe occuparsi anche di quello delle vetrine.
PAG 49
08/
FELTRE
SELECTED
BANCA PROGETTI
Il progetto “Feltre Selected” si riferisce alla dimensione del marketing esperienziale
e può calarsi indistintamente sul Centro Storico e sul territorio limitrofo proporzionalmente alla disponibilità dimostrata dalle singole realtà. Questo strumento intende raggiungere i seguenti risultati:
• offrire una soluzione molto semplice ai turisti interessati ad acquistare,
come souvenir, i principali prodotti agroalimentari ed artigianali tipici del
territorio feltrino e limitrofo;
• dare ad alberghi, B&B, operatori turistici e commerciali la possibilità di offrire ai propri clienti un servizio aggiuntivo mediante la vendita dei principali
prodotti agroalimentari ed artigianali tipici del territorio feltrino e limitrofo;
• supportare, dando sbocchi commerciali innovativi, le produzioni di qualità
e di nicchia del territorio;
• sfruttare maggiormente le produzioni agroalimentari ed artigianali quali
strumenti di marketing territoriale.
il progetto “Feltre Selected” consiste in un circuito di espositori che vengono posizionati presso una serie di esercizi turistici e/o commerciali (alberghi, B&B, ristoranti, negozi, strutture sportive) contenenti al loro interno prodotti artigianali ed
agroalimentari tipici di Feltre e delle zone limitrofe (solo quelli con lunga data di
scadenza e facili condizioni di conservazione ad esempio: vino, fagioli, marmellate,
miele, farine, birra, pasticceria, frutta secca, succo di frutta,…).
Tali prodotti vengono lasciati, da parte di un soggetto gestore del circuito, in conto
vendita presso le strutture ospitanti la vetrina i quali ricevono un piccolo agio sulle
vendite e si impegnano ad aver cura dell’espositore e a posizionarlo in modo da
favorirne la visione da parte dei propri clienti.
Periodicamente, o previo sollecitazione, le vetrine vengono rifornite.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto gestore di “Feltre selected” dovrebbe essere lo stesso dell’”Emporio
Feltre”, progetto precedentemente illustrato. L’Emporio infatti potrebbe fungere da
magazzino per il circuito delle vetrine, inoltre l’organizzazione logistica che supporterà l’approvvigionamento dei prodotti per l’Emporio dovrebbe occuparsi anche di
quello delle vetrine.
In alternativa, il Comune di Feltre potrebbe essere il soggetto che realizza e assegna le vetrinette alle varie imprese interessate del territorio, esternalizzandone poi
la gestione (in termini di approvvigionamento e vendita ad un soggetto terzo). Il
soggetto gestore potrebbe essere una cooperativa sociale in grado di coinvolgere
nell’attività persone con diverse difficoltà di inserimento sociale e lavorativo. Questo
valore sociale darebbe ulteriore lustro e pregio all’iniziativa oltre a renderla economicamente più sostenibile grazie alle agevolazioni di cui godono tali cooperative.
PAG 50
09/
MENU’
ZERO
La valorizzazione dei prodotti agricoli locali deve avvenire essenzialmente attraverso il circuito della ristorazione, che si farà veicolo di promozione all’esterno delle
eccellenze del territorio, traendone a sua volta beneficio arricchendo l’offerta e allargando potenzialmente l’utenza.
BANCA PROGETTI
MenùZero è un progetto che prevede un calendario di cene con presentazione di
aziende agricole e menù sui prodotti. Intende raggiungere i seguenti risultati:
• valorizzare i prodotti agricoli locali;
• supportare, dando sbocchi commerciali innovativi, le produzioni di qualità
e di nicchia del territorio;
• sfruttare maggiormente le produzioni agroalimentari quali strumenti di marketing territoriale;
• arricchire e caratterizzare l’offerta enogastronomica locale;
• fornire nuovi contenuti di richiamo alla ristorazione locale;
• stimolare la collaborazione tra i ristoratori.
Le aziende agricole che si dimostreranno interessate all’iniziativa saranno invitate
a presentare i loro prodotti in serate dedicate, in cui il ristorante proporrà un menù
particolare sviluppato attorno al prodotto presentato, con la possibilità anche di
venderlo direttamente. In base alla disponibilità dei soggetti coinvolti, verranno calendarizzati degli appuntamenti nel corso dell’anno che saranno itineranti tra i vari
ristoranti aderenti (Centro Storico e frazioni).
I prodotti di MenùZero a più lunga e facile conservazione (fagioli secchi, noci, marmellate, biscotti da credenza ecc..) saranno raccolti in un box appositamente studiato, acquistabile durante le serate, diventando così anche un “souvenir” per il
turista.
I MenùZero saranno comunicati tramite il web (sito, social, newsletter) e tramite
distribuzione di materiale cartaceo.
SOGGETTO ATTUATORE
Il Consorzio Dolomiti Prealpi potrebbe occuparsi di mettere in rete i soggetti. Potrebbe fornire il servizio anche a non consorziati, applicando tariffe differenziate. La
realizzazione del calendario e la sua promozione saranno a carico delle aziende
agricole e dei ristoratori, mentre il Comune fornirà impianto grafico per i materiali a
supporto dell’operazione.
PAG 51
10/
FUORI
EVENTO
BANCA PROGETTI
11. Fuori evento
Gli eventi che si svolgono attualmente in città hanno la caratteristica, nella maggior
parte dei casi, di interessare zone molto circoscritte, concentrando il movimento in
uno spazio ristretto.
Con l’organizzazione di “Fuori Evento” si intende invece raggiungere i seguenti
risultati:
• ampliare il raggio d’azione dell’evento;
• coinvolgere anche zone al di fuori del sito in cui si svolge la manifestazione;
• rivitalizzare manifestazioni “stanche”.
Verranno programmati in contemporanea ad ogni evento degli eventi paralleli sia
in città che nel territorio adiacente, interessando a rotazione una frazione differente. Questa modalità collaterale sortirà l’effetto di ridare slancio ad eventi che
si svolgono pressoché invariati da diversi anni, attirando un numero maggiore di
soggetti interessati, e movimentando la città nella sua interezza, rendendola quindi
più ospitale.
Location dei Fuori Evento saranno nella maggior parte dei casi le attività commerciali, che ospiteranno al loro interno (o davanti al negozio) installazioni, performance, happenings, concordate e organizzate direttamente tra il negoziante e l’artista
(il designer, l’azienda...), sia in contesto urbano che extraurbano. In città gli eventi saranno continuativi per la durata della manifestazione principale, mentre nelle
frazioni si svolgeranno ad un orario preciso. Tutti i mini eventi dovranno essere
comunicati ad un coordinatore unico per l’inserimento su un apposito programma
che mapperà gli appuntamenti e sarà consegnato assieme al programma “ufficiale”
dell’evento.
Strategicamente, si ritiene di riferire lo strumento del Fuori Evento in primis alla
Mostra dell’Artigianato, senza escludere eventuali applicazioni ad altri eventi.
SOGGETTO ATTUATORE
Si è dimostrato disponibile a prendersi in carico l’organizzazione il gruppo Manufacti, con il quale ci coordineremo per rendere esecutivo il progetto.
PAG 52
11/
STORY
TELLING
BANCA PROGETTI
Lo “story telling” verrà utilizzato per raggiungere i seguenti risultati:
• “decorare” la città in occasione degli eventi;
• fungere da veicolo di promozione in ambito turistico per la sua capacità di
colpire il pubblico a livello emotivo, creando un coinvolgimento più profondo
e imprimendo nella memoria la comunicazione in maniera più efficace;
• avvicinare l’utente alla “comunità”, facendogli vivere la dimensione intima
del racconto attraverso lo strumento dei QR code;
• creare un archivio di materiale utilizzabile per azioni di viral marketing sul
web;
Quello che proponiamo è lo sviluppo di un progetto di Visual storytelling, che elaborerà le informazioni attraverso le immagini, mostrando non tanto i luoghi, ma
piuttosto l’aspetto sociale che li circonda, le persone. Si tratterà di far raccontare
delle storie relative al territorio da dei personaggi locali; i racconti verranno ripresi
e montati in piccoli video che verranno utilizzati sia via web per promuovere la destinazione, sia tramite QR code posizionati in prossimità dei siti cui quel racconto si
riferisce. Saranno inseriti anche nella newsletter periodica.
I video potrebbero divenire anche oggetto di proiezioni scenografiche sui palazzi
del centro storico (videomapping) da utilizzare in occasione degli eventi o per caratterizzare i luoghi in determinati periodi dell’anno come ad esempio il Natale. In
questo caso diverrebbero di fatto un’attrattiva di richiamo per il visitatore, un evento
nell’evento, fornendo anche una valida alternativa a strumenti di decorazione della
città di scarso impatto estetico quali le luminarie natalizie.
Noi ci occuperemo di avviare il progetto, attivando i vari soggetti che si sono mostrati aperti all’iniziativa e dando le linee guida per la divulgazione dei video.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune.
PAG 53
12/
TREKKING
URBANO
BANCA PROGETTI
Con la proposta di trekking urbano si intende valorizzare il Centro Storico ed i suoi
percorsi particolarmente suggestivi, raggiungendo i seguenti risultati:
• collegarsi a reti/circuiti esistenti di trekking urbano;
• implementare l’offerta relativa al turismo sportivo;
• attivare percorsi per turisti all’interno del centro storico;
• promuovere la città di Feltre come città attiva da scoprire.
Da circa un decennio si va consolidando un circuito di città che promuovono se
stesse attraverso la sempre crescente dimensione del trekking urbano (www.
trekkingurbano.info). Questa iniziativa può essere lanciata e proposta annualmente durante la Giornata Nazionale del Trekking Urbano (che quest’anno 2015 cade
il 31 ottobre e tratta il tema dei “percorsi dei gusti - cibo per l’anima e per il corpo”)
ma anche evocata attraverso la frequentazione programmata dell’itinerario urbano
proposto. I gruppi di guide turistiche presenti ed attivi su Feltre potranno proporre
specifici contenuti, approfittando delle pause o di momenti specifici del trekking.
In questa chiava l’iniziativa può essere associata ai periodi o momenti dove si verificano i principali eventi oppure a quei periodi della stagione dove si concentrano
suggestioni specifiche (estate - primavera - autunno - inverno - luna piena - notte
- alba - tramonto).
Il trekking urbano nel borgo storico di Feltre deve poter contemplare la dimensione
della sosta in luoghi particolarmente suggestivi e deve poter essere associato ai
prodotti locali e ai gusti feltrini (stuzzicheria tipica, vini tipici e nel caso di degustazione in ristoranti, piatti tipici) e rendere praticabile una dimensione educativa
capace di proporre le eccellenze (Musei, Palazzi, Chiese).
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre, che
si dovrà interfacciare e farsi coaudiuvare da istruttori di Nordic Walking, dalle associazioni culturali oltre che dai gruppi di guide culturali.
PAG 54
13/
GEOCACHING
BANCA PROGETTI
Con questa iniziativa si intende collegare Feltre e il suo territorio ad un network molto partecipato che vede implicati appassionati da tutto il mondo in un grande gioco,
simile ad una caccia al tesoro, che mette assieme aspetti territoriali e le tecnologie
e i media digitali. Il network attualmente ha registrato 10 milioni di geocachers.
Il geocaching è uno sport ed una divertente attività che consiste nel cercare dei
contenitori (i cache), nascosti in tutto il mondo da altri geocachers, permettendo a
chi lo pratica, di frequentare in modo approfondito anche luoghi non ancora promossi e consolidati come mete turistiche e di scoprire così bellezze e curiosità del
nostro pianeta.
La proposta prevede di inserire punti georeferiti ricadenti nel territorio del comune di
Feltre (contesto urbano ed extraurbano) e distribuire un adeguato numero di cache,
sulla piattaforma web già esistente e dedicata al gioco (www.geocaching.com).
Rientrare con il proprio territorio in questo network risulta spesso un efficace modo
per promuoversi a costo zero.
Per rendere concreta la proposta, si rende necessario attivare un gruppo di persone che si registrino in un account dedicato e che poi si occupino di trovare dei cache
già esistenti e di distribuire alcuni cache in luoghi ritenuti strategici.
Queste persone possono far capo ad associazioni sportive/sociali, alle scuole o a
singoli appassionati del territorio. L’operatività è garantita dall’intenzione di inserire
alcuni cache prima della fine del progetto andando a rafforzare i circa 20 punti già
esistenti nel network e ricadenti nel feltrino.
L’individuazione dei luoghi strategici può essere ricavata dallo studio effettuato per
la definizione del Potenziale Ecoturistico e presentato in questa relazione, oltre a
poter divenire permeabile alle indicazioni strategiche sia del Consorzio Dolomiti
Prealpi che dell’Amministrazione Comunale.
SOGGETTO ATTUATORE
Consorzio Dolomiti Prealpi e Comune di Feltre.
PAG 55
14/
MARATONA
FOTOGRAFICA
BANCA PROGETTI
Con questa iniziativa si intende raggiungere i seguenti risultati:
• aumentare l’attrattiva del centro storico attraverso una promozione della
sua immagine (produzione e messa in rete di materiale visivo e affiancamento di Feltre con altri prestigiosi centri storici del network);
• attrarre nuovi bacini, attivare web marketing virale;
• entrare nel circuito delle maratone fotografiche.
Si crede necessario il lancio di una maratona fotografica finalizzata a promuovere
Feltre e il suo territorio attraverso il circuito dell’immagine e, contemporaneamente,
finalizzata a raccogliere ed attivare materiale promozionale strategico.
Si prevede l’ingaggio di fotografi che, esplorando la città e i dintorni su tracciati prestabiliti, possano cogliere e rappresentare le diverse anime dei luoghi.
La maratona fotografica, normalmente della durata di un giorno o di un fine settimana, è dadicata ad uno o più temi significativi per il territorio, tra cui suggeriamo:
• le prospettive sulle Dolomiti UNESCO dalla Città;
• le pietre della serie geologica dolomitica nei palazzi e nei monumenti della
città storica;
• le forme del territorio;
• i volti e i caratteri specifici delle persone (feltrini);
• segni del Passato;
• segni d’acqua;
• l’agricoltura e la ruralità;
• il Paesaggio.
I temi della maratona verrano resi pubblici durante la manifestazione. La lista proposta potrà essere implementata a partire da nuovi futuri spunti rispondenti alle
linee strategiche del progetto.
Si prevede che siano messe a disposizione zone dove permettere ai fotografi di
scaricare gli scatti su un apposito server (piattaforme dotate di terminale e collegamento ad internet).
Una giuria di esperti appositamente attivata per la maratona, farà sì che i fotografi
vengano premiati in giornata.
A compendio e supporto della maratona si prevede uno spazio “espositivo” sul web
dove caricare e presentare le foto a concorso e attraverso la condivisione sui social,
opportunamente stimolata ed innescata. Il numero di “mi piace” decreterà i vincitori
secondo giuria popolare.
Le maratone fotografiche potrebbero essere organizzate anche in occasione di altri
eventi già esistenti sul territorio di Feltre, ma ancora turisticamente non rilevanti, soprattutto in termini di presenze (Palio, Voilà, Mostra Artigianato, etc). La maratona
fotografica servirebbe a rafforzarli e a promuoverli.
PAG 56
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre
che dovrebbe avvalersi della collaborazione tecnica di un soggetto competente di
fotografia.
PAG 57
15/
EDUCATIONAL
TOUR
BANCA PROGETTI
Con questo strumento si intendono raggiungere i seguenti risultati:
• raccogliere adesioni di blogger specifici (turismo storico/culturale - ecotour
- turismo siti UNESCO) per esperienze di educational tour dedicate espressamente a Feltre e ai suoi dintorni;
• incrementare la visibilità di Feltre e del suo territorio su target ritenuti strategici dal progetto;
• coinvolgere associazioni e operatori rendendoli protagonisti durante l’educational.
Il territorio di Feltre è poco conosciuto nei canali di promozione turistica, la città ed
il suo centro storico godono di una certa visibilità ma non orientata a segmenti specifici e non ancora sfruttata rispetto al suo potenziale. Va quindi captata l’attenzione
di soggetti che possano avere una certa credibilità e che siano in grado di orientare
le scelte di potenziali fruitori attraverso i canali e i mezzi che solitamente vengono
utilizzati per orientare la propria vacanza. Lo studio identifica come strategici i blogger di settore proprio per il ruolo che spesso assorbono di consiglieri credibili che
hanno esperito e che raccontando in modo appropriato ed accattivante riescono a
incuriosire e convincere. Inoltre i blogger godono del web come mezzo di espansione dei loro messaggi e questo proietta l’intento di farsi scoprire nel mondo delle
condivisioni sempre potenzialmente virali e quindi capaci di toccare grandi numeri
di soggetti possibilmente interessati alle offerte.
Si sottolinea come sia importante orientare la scelta su soggetti seguiti e “cliccati”
e strutturare l’educational in modo che gli stessi blogger vivano genuinità, bellezza
e umanità in modo vero e concreto. Durante la permanenza, che sarà di 3 giorni, si
prevede di accompagnare con diverse modalità di progressione i blogger, facendoli
vivere un’esperienza e permettendo loro di godere dei principali aspetti culturali,
naturali e antropologici tipici del territorio (artigianato, agricoltura, enogastronomia).
Si strutturerà un programma concatenato alle date dei principali eventi, prevedendo
che i blogger possano vivere anche gli eventi.
Indicazioni:
Sarà molto importante veicolare i blogger sul tema dei gusti portandoli ad esperire
specifiche degustazioni preparate con prodotti genuini, puntando sul benessere di
chi consuma e sulla qualità piuttosto che sulla quantità.
Sarà molto importante offrire una dimensione famigliare, vista dall’interno, che sia
permeabile anche a sfere dell’intimo e del campo delle relazioni.
Bozza di programma:
• arrivo giovedì sera: accoglienza in b&b e passeggiata serale e notturna nel
Centro Storico di Feltre con cena in ristorante con menù a km 0;
• venerdì: colazione in b&b e escursione nel centro storico (paesaggio culturale, palazzi, musei ed eccellenze), pranzo menu km 0, aperitivo (degustazione vini locali), cena km 0;
PAG 58
• sabato: colazione b&b e escursione Miesna-Telva-Cart (alternativa:
Pren-Lamen-Vignui-Arson), con pic-nic km 0 in un prato, cena km 0, lecture
e proiezioni sulle Dolomiti UNESCO;
• domenica: colazione b&b e escursione in val di San Martino fin ai Piani dei
Violini, pranzo km 0, saluti.
Indicazioni su blogger.
La selezione dei blogger deve passare attraverso una comprovata visibilità del blog
(o del blogger) ritenuto strategico, ma anche attraverso considerazioni di stile e
target che questi mezzi sottendono. I target di riferimento ritenuti strategici per il
progetto riguardano i seguenti ambiti:
• storia/cultura e archeologia;
• turismo sostenibile; turismo responsabile;
• cicloturismo;
• bimbi e famiglie;
• sport e adventure (montagna e escursionismo, nordic walking, mtb e bike,
parapendio etc);
• natura (botanica e vegetazione - geologia - ambiente ed ecologia);
• enogastronomia.
Nota: data l’esperienza depositata in seno al Consorzio Dolomiti Prealpi, prima
della chiusura del presente studio si intende confrontarsi sulla scelta dei blogger
assieme al consorzio stesso.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato seguire e sviluppare questa progettualità è il Consorzio Dolomiti Prealpi.
PAG 59
16/
COORDINAMENTO
ESCURSIONISTICO
BANCA PROGETTI
Grazie al “Coordinamento escursionistico” si intende raggiungere i seguenti risultati:
• favorire sinergie e collaborazione tra le molteplici associazioni/guide che
propongono servizi di accompagnamento escursionistico (passeggiate,
nordic walking, bici…) sul territorio del Comune di Feltre (contesto urbano
ed extraurbano);
• ottenere un calendario unico dell’offerta escursionistica a finalità turistica;
• prevedere che in occasione di tutti gli eventi organizzati nel Comune di Feltre (soprattutto in quelli più piccoli, organizzati nelle frazioni) sia presente
un’offerta escursionistica finalizzata alla conoscenza del Centro Storico e
del territorio limitrofo.
Il “Coordinamento escursionistico” sarà un organismo volontaristico, convocato
periodicamente dal Comune di Feltre, al quale saranno invitati a partecipare tutti
i soggetti (associazioni di guide, singole guide, associazioni sportive, ….) che sul
territorio del Comune di Feltre propongono escursioni naturalistiche, culturali, sportive (nordic walking, bici, camminata), organizzano uno o più eventi/iniziative nelle
frazioni del territorio. Nell’ambito di questi incontri si cercherà di costruire in modo
coordinato (cercando di evitare sovrapposizioni) i calendari stagionali di tutte le
“escursioni accompagnate” pianificandone la promozione (in particolar modo nei
confronti degli operatori turistici che dovranno poi segnalare gli eventi ai loro clienti).
I calendari stagionali delle escursioni verranno quindi caricati e promossi attraverso
gli strumenti web già descritti in questo progetto (sito, social media, newsletter).
Mettendo in relazione il “ Coordinamento escursionistico” con il “Coordinamento
delle iniziative delle frazioni” (vedi punto successivo) si cercherà di fare in modo
che in occasione di tutte le iniziative di Feltre (e frazioni) sia organizzata - come
evento parallelo - un’“escursione” nei territori limitrofi all’evento, finalizzata ad arricchire l’offerta stessa dell’iniziativa e a far conoscere il territorio che la ospita. Se si
riuscirà in questo obiettivo, le escursioni sul territorio diventeranno un plus distintivo
e attrattivo di tutte le inziative del Comune di Feltre e, allo stesso tempo, gli eventi
saranno un importante lancio promozionale per le escursioni.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre che
avrà il compito di convocare periodicamente il Coordinamento Escursionistico (almeno una volta a stagione) ospitandone le riunioni presso proprie sedi, l’organismo
potrà poi dotarsi liberamente di una segreteria operativa (interna al gruppo e volontaria).
PAG 60
17/
COORDINAMENTO
DELLE
INIZIATIVE
BANCA PROGETTI
Grazie al “Coordinamento delle iniziative delle frazioni” si intende raggiungere i
seguenti risultati:
• favorire sinergie e collaborazione tra le molteplici iniziative realizzate nelle
frazioni del Comune di Feltre, sia in fase organizzativa, sia in fase promozionale;
• evitare (il più possibile) la sovraposizione di eventi ed iniziative realizzate in
diverse frazioni del Comune di Feltre.
Il “Coordinamento delle Iniziative delle frazioni” sarà un organismo volontaristico,
convocato periodicamente dal Comune di Feltre, al quale saranno invitati a partecipare tutti i soggetti (proloco, ass. alpini, associazioni sportive/culturali, comitati di
cittadini, imprese…) che organizzano uno o più eventi/iniziative nelle frazioni del
territorio. Nell’ambito di questi incontri il Coordinamento delle iniziative delle frazioni cercherà di costruire in modo coordinato (evitando sovraposizioni) i calendari
stagionali di tutte le iniziative, pianificandone la promozione (in particolar modo
nei confronti degli operatori turistici che dovranno poi segnalare gli eventi ai loro
clienti). I calendari stagionali delle iniziative delle frazioni varranno quindi caricati
e promossi attraverso gli strumenti web già descritti in questo progetto (sito, social
media, newsletter).
Nell’ambito degli incontri del “Coordinamento delle iniziative delle frazioni” veranno
anche valutate opportunità di mutuo supporto, collaborazione e scambio di competenze/servizi tra i vari organizzatori al fine di rendere gli eventi più interessanti,
attrattivi e di successo. Tramite il “Coordinamento delle iniziative delle frazioni” si
intende quindi dare valore alle iniziative radicate nelle frazioni del territorio, all’interno però di uno spirito collaborativo sovra-frazionale, capace di enfatizzare solo gli
aspetti positivi del “campanilismo”.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre che
avrà il compito di convocare periodicamente il “Coordinamento delle iniziative delle
frazioni” (almeno una volta a stagione) ospitandone le riunioni presso proprie sedi,
l’organismo potrà poi dotarsi liberamente di una segreteria operativa (interna al
gruppo e volontaria).
PAG 61
18/
TURISMO
DI COMUNITA’
BANCA PROGETTI
Con l’implementazione di un progetto di Turismo di Comunità si intende raggiungere i seguenti risultati:
• arricchire l’offerta turistica complessiva di Feltre con una proposta che, seppur di nicchia, grazie alla sua originalità e distintiva può generare un effetto
positivo in termini di apprezzamento della destinazione nel suo complesso;
• valorizzare alcune piccole comuntà e borghi rurali “integri” aiutandone la
conservazione attiva delle tradizioni, usi e costumi.
Il “turismo di comunità” è una nuova forma di accoglienza turistica, che è nata da
esperienze di successo sviluppate in Italia in alcuni borghi e valli, in particolare
nell’Appennino centro-settentrionale ed in Trentino. Lo scopo di questo modello
è quello di coinvolgere la collettività in tutte le sue forme organizzate, pubbliche
e private, per promuovere in modo sinergico e partecipato lo sviluppo sostenibile
turistico del territorio. L’originalità di questa forma di ospitalità turistica sta nel coinvolgere tutte quelle persone, abitanti in un borgo o in una valle, che sono disponibili
a qualificare e arricchire l’accoglienza e l’ospitalità del proprio territorio, offrendo
esperienza, competenza e testimonianza della cultura materiale del luogo, come
vecchi mestieri, tradizioni, gastronomia tipica, produzioni locali di qualità, artigianato tradizionale.
É tutta una comunità che si impegna a prendere per mano il turista in un percorso
di conoscenza e condivisione di una “vacanza” nel proprio borgo, nella propria valle. Il turismo di comunità si rivolge ai turisti attratti dall’autenticità dei luoghi, dalla
genuinità dei rapporti umani, dalla specificità della cultura e delle tradizioni locali,
che ricercano un rapporto più stretto con il territorio che desiderano visitare, con le
persone che vi abitano; un coinvolgimento con la vita, l’ambiente e le tradizioni, i
prodotti e la memoria.
Il turismo di comunità offre opportunità anche ad altre figure professionali non sempre direttamente correlate al turismo, quali artigiani, commercianti, agricoltori che
saranno disposti ad integrare le loro offerte con quella turistica della comunità e,
se necessario, adeguarle agli standard qualitativi richiesti da questo tipo di turismo,
costruendo così una consapevolezza diffusa tra i residenti che il turismo possa
essere una opportunità di sviluppo socioeconomico per l’intero territorio, non solo
per chi vi opera specificatamente.
Il “Turismo di comunità” utilizza spesso come offerta di ricettività (non esclusiva)
l’albergo diffuso. Alla base di questi progetti vi è spesso un patto territoriale, fra
soggetti pubblici (Comune, Comunità Montana, Enti Parco, etc.), aziende private
(aziende agricole, strutture ricettive, ristoranti, laboratori artigiani, commercianti,
guide ed istruttori, etc.), associazioni (proloco, associazioni culturali, etc.) e liberi
cittadini (proprietari di case-vacanza o affittacamere, etc.) che abitano e vivono il
territorio. Il patto territoriale alla base del turismo di comunità, evolve spesso nella
costituzione di una cooperativa o un altro soggetto giuridico (laddove non vi siano
già soggetti competenti alla gestione del progetto sul territorio), spesso di carattere
sociale.
PAG 62
Nel territorio del Comune di Feltre, un’esperienza pilota di Turismo di Comunità
potrebbe essere realizzata nei borghi di Arson e Grum/Castel Lusa che già hanno
esperienze informali di attività accoglienza di turisti all’interno dell ville o dei luoghi
di eccellenza. Gli insediamenti proposti sono anche coperti (loro stessi e/o le vicinanze) dalla presenza di b&b che potrebbero rappresentare uno strumento utile al
buon esito di questa forma di turismo.
Tale esperienze dovrebbero essere sviluppate e coordinate all’interno di un vero
e proprio specifico pacchetto turistico che comprenda anche dei momenti culturali
(piece teatrali in dialetto, letture, concerti), esperienze rurali, artigianali ed enogastronomiche. L’immersione nei contesti (anche in chiave sociale) deve essere garantita attraverso le attività di associazioni esistenti, già proposte o in programma.
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il Comune di Feltre
che dovrebbe far avviare un progetto pilota di turismo di comunità, finalizzato
alla costruzione partecipata di una proposta turistica. Tale proposta dovrebbe poi
essere tramutata in un pacchetto turistico e commercializzata dal Consorzio Dolomiti Prealpi.
PAG 63
19/
PROPOSTE
PACCHETTI
TURISTICI
BANCA PROGETTI
A seguito delle indagini svolte per la redazione di questo documento e degli spunti
emersi durante gli incontri partecipativi, si intende mettere in evidenza alcuni tematismi dal potenziale appeal turistico per il territorio di Feltre e che non sono ancora
stati oggetto della costruzione di pacchetti specifici.
• Feltre romana
Questo pacchetto, della durata di un week-end lungo, è pensato per valorizzare le eccellenze archeologiche di Feltre, valorizzando l’interesse che già
oggi genera tra i frequentatori della Claudia Augusta.
• Feltre storica, chiesette e ville
Questo pacchetto, della durata di un week-end lungo, è pensato per valorizzare in modo congiunto sia le eccellenze artistiche di Feltre, sia gli itinerari
d’arte al di fuori delle mura cittadine che toccano diverse chiesette e ville. Tale
pacchetto è da realizzare in collaborazione con le associazioni che garantiscono l’apertura di tali luoghi coinvolgendole anche nell’illustrazione ai turisti
della valenza anche antropologia e sociale che tali luoghi hanno avuto ed
hanno per la comunità feltrina.
• Aspettando il traguardo
Questo pacchetto, della durata variabile, è pensato per le famiglie degli atleti che partecipano alle principali manifestazioni sportive ed è finalizzato ad
aumentare il numero delle presenze turistiche correlate all’evento ed il loro
periodo di permanenza. Il pacchetto deve prevedere, oltre all’iscrizione alla
gara per uno o più partecipanti, delle attività parallele che occupino i loro
famigliari/accompagnatori. Il pacchetto dovrà prevedere anche delle altre attività nei giorni precedenti e successivi alla gara a cui possa partecipare tutta
la famiglia.
• Camminare dolce
Un pacchetto della durata di un week-end lungo (3 giorni 2 notti) che proponga escursioni semplici (adatte a famiglie con bambini o a persone con
mobilità ridotta) ma non per questo meno attraenti da un punto di vista naturalistico e culturale (intercettando anche chiesette, capitelli, ville). Come emerge dall’analisi per la caratterizzazione del potenziale ecoturistico, le aree più
strategicamente adatte ad ospitare tali percorsi sono: il centro storico, i dintorni di Tomo e Villaga, Telva-Zermen, Miesna-Vincheto di Cellarda, Colle di
Cart, Umin-Grum-Castel Lusa, Foen-Altin, Lamen-Pren-Vignui, Lasen-Arson.
• Ruralità feltrina
Questi pacchetti, della durata variabile tra un Week-end lungo (3 giorni 2
notti) fino ad una settimana (7 giorni 6 notti), sono rivolti a persone che ambiscono a fare un’esperienza a stretto contatto con delle aziende agricole,
contribuendo per un breve periodo allo svolgimento delle attività dell’azienda
stessa (fenomeno woofer). Tali pacchetti dovranno riguardare i momenti più
significativi dell’attività delle aziende agricole tradizionali del feltrino come ad
esempio: la vendemmia, la produzione del formaggio, la raccolta dei fagioli,
delle castagne e potranno focalizzarsi su una sola tipologia di attività o su un
mix equilibrato di più esperienze.
PAG 64
• Estate bambina: tra sport, natura e cultura delle Dolomiti
Un pacchetto della durata di una settimana (7 giorni 6 notti), rivolto a bambini
ed adolescenti (8-16 anni) senza le famiglie. Una settimana che proponga un
mix di esperienze sportive “codificate” (bici, canoa, arrampicata sortiva…) ed
esperienza all’aria aperta recuperando antichi giochi e abitudini dei bambini
di montagna. Nel programma non mancheranno anche momenti di approfondimento didattico sia a sfondo culturale (musei, luoghi storici) sia naturalistico
(escursioni e laboratori nel Parco Nazionale).
• Allenarsi nel feltrino
Questo pacchetto, della durata variabile tra un Week-end lungo (3 giorni 2
notti) fino ad una settimana (7 giorni 6 notti), è rivolto agli sportivi che hanno
partecipato ad una delle principali manifestazioni sportive di Feltre e più in
generale agli appassionati di tali discipline sportive.
Il pacchetto proporrà degli stage di allenamento, accompagnati da esperti
locali delle diverse discipline sportive, lungo i tracciati su cui si svolgono le
manifestazioni ed in generale nel territorio feltrino.
L’obiettivo è valorizzare al massimo in chiave turistica il volano mediatico che
le manifestazioni sportive portano attorno a Feltre, non solo nei giorni dell’evento ma anche in altri periodi dell’anno.
• Neve, natura ed esperienze d’inverno
Un pacchetto della durata di un week-end lungo (3 giorni 2 notti) che proponga diverse esperienze invernali “alternative allo sci” come ad esempio il pattinaggio, le ciaspe, lo slittino, le passeggiate nei campi/boschi brinati (brosa).
Tali attività all’aria aperta, saranno alternate ad attività culturali e momenti
conviviali al chiuso (visite a musei, laboratori gastronimici, filò…).
SOGGETTO ATTUATORE
Il soggetto attuatore individuato per questa progettualità è il consorzio Dolomiti Prealpi. Il consorzio ha già sviluppato dei pacchetti turistici per la fruzione del territorio,
in alcuni casi anche su temi affini a quelli proposti, seppur con approfondimenti
e modalità diverse e soprattutto con un focus territoriale molto più vasto del solo
comune di Feltre.
Ad esempio:
• il pacchetto “Feltre e ville antiche nelle Dolomiti” non prevede la visita alle
chiesette che potrebbe consentire di allungare l’offerta (oggi 2 giorni 1 notte) ad un’altra notte di permanenza.
• il tema della “romanità” e della “ruralità” sono presenti nel pacchetto “Cultura, le abitazioni, l’architettura e la vita rurale”, ma in modo non sufficientemente approfondito.
• Il pacchetto “cultura, i tesori archeologici” approfondisce Feltre Città Romana, ma lo relega in una sola mattina, non prevedendo il soggiorno.
• il pacchetto “Regalati un evento” è rivolto solo a chi vi partecipa, andrebbe
integrato con un’offerta anche per i familiari/accompagnatori.
• il pacchetto ghiaccio, neve e divertimento, prevede una ciaspolata, ma non
altre esperienze invernali all’aria aperta (escluso lo sci).
PAG 65
PAG 66
VISUAL
FELTRE BORGO VERTICALE
01/1
DEPLIANT
TEMATICI
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
www.feltre.net
www.feltre.net
www.feltre.net
www.feltre.net
CHIESETTE
& VILLE
PERCORSI
LENTI
RURALITÀ
VIE D’ACQUA
Percorsi guidati tra le
Chiese e le ville del
Feltrino.
PAG 68
Percorsi guidati tra le
Chiese e le ville del
Feltrino.
www.feltre.net
Percorsi lenti per scoprire gli angoli più suggestivi e
nascosti del Feltrino.
Gusti, sapori, colori e tradizioni culinarie del territorio
Feltrino.
Percorsi lenti per scoprire
gli angoli più suggestivi
del Feltrino.
Gusti, sapori, colori e
tradizioni culinarie del
territorio feltrino.
Percorsi lenti per scoprire
gli angoli più suggestivi
del Feltrino.
VIE D’ACQUA
VIE D’ACQUA
NATURA E ITINERARI
PIACERI DA GUSTARE
www.feltre.net
www.feltre.net
ARTE E CULTURA
www.feltre.net
Percorsi guidati tra le Chiese e le ville del Feltrino.
RURALITÀ
RURALITÀ
PERCORSI LENTI
PERCORSI LENTI
VACANZA ATTIVA
CHIESETTE & VILLE
CHIESETTE & VILLE
Gusti, sapori, colori e
tradizioni culinarie del
territorio feltrino.
Itinerari lungo le vie d’acqua di Feltre.
Itinerari lungo le vie
d’acqua di Feltre
Itinerari lungo le vie
d’acqua di Feltre.
01/2
DEPLIANT
EVENTI E
LOCANDINA
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
PAG 69
02/1
CORREDO
COMMERCIANTI
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
Etichetta adesiva per Shopper già personalizzate, da applicare a margine
Shopper personalizzate “Feltre Borgo Verticale”
PAG 70
Espositore da Banco per i Depliant tematici
02/2
CORREDO
COMMERCIANTI
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
Personalizzazione Vetrine
PAG 71
03/1
LA
SEGNALETICA
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
Segnaletica punti di interesse - Proposta 1
PAG 72
03/2
LA
SEGNALETICA
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
Segnaletica punti di interesse - Proposta 2
PAG 73
03/3
LA
SEGNALETICA
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
Segnaletica direzionale
PAG 74
05/
LA
NEWSLETTER
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
PAG 75
06/1
FELTRE
F·CARD
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
Depliant F·CARD, con card staccabile
e questionario
F·CARD
PAG 76
06/2
FELTRE
F·CARD
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
Locandina 70x100
Vetrofania
negozi convenzionati
PAG 77
08/
FELTRE
SELECTED
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
Espositore Prodotti
Vista Frontale
PAG 78
Espositore Prodotti
Vista Laterale
09/
SCHEDE
MENU’ ZERO
VISUAL - FELTRE BORGO VERTICALE
Scheda menù zero
Bianca
Scheda menù zero
Volta
PAG 79
PAG 80