Rifiuti 21 Network
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Rifiuti 21 Network Gruppo di lavoro nazionale Comune di Reggio Emilia (coordinatore) Comune di Avigliana (TO) Comune di Capannori (LU) Comune di Cavriago (RE) Comune di Genova Comune di Monte San Pietro (BO) Comune di Nocera Inferiore (SA) Comune di San Benedetto del Tronto (AP) Comune di San Martino in Rio (RE) Comune della Spezia Comune di Suzzara (MN) Comune di Trento Provincia di Bologna Provincia di Ferrara Provincia di Gorizia Provincia di Reggio Emilia Provincia di Torino [email protected] in rete con Associazione Comuni Virtuosi in collaborazione con Banca dati Gelso Comieco Ecopoint di Genova Ecosportello Legambiente Enia S.p.a. Fondazione Università Verde Idecom S.r.l. Pafin 91 S.r.l. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare www.a21italy.it/a21italy/rifiuti21network Obiettivi Il GdL si è costituito a Reggio Emilia il 17 ottobre 2007, con l'obiettivo di: - analizzare e approfondire le migliori pratiche per la riduzione a monte dei rifiuti ed il ruolo degli Enti Locali; - creare una rete per lo scambio di conoscenze ed esperienze in materia di raccolta differenziata; - sviluppare ulteriori nuove pratiche nel settore della gestione sostenibile della raccolta e differenziazione dei rifiuti; - favorire l’adozione di proposte e progetti che anche sul piano normativo promuovano la diffusione della raccolta differenziata e del riciclo eco-efficiente. [email protected] www.a21italy.it/a21italy/rifiuti21network Attività realizzate Novembre 2007 Prima uscita pubblica del GdL a Ecomondo a Rimini alla presenza del Ministro Alfonso Pecoraro Scanio Attivazione del sito/sportello web (www.municipio.re.it/rifiuti21network) Dicembre 2007 Prima parte del seminario “Prevenzione e riciclo eco-efficiente in Italia” a Trento Gennaio 2008 Seconda parte del seminario “Prevenzione e riciclo eco-efficiente in Italia” a Reggio Emilia Febbraio 2008 Incontri tecnici del GdL a Milano, Bologna e Torino [email protected] www.a21italy.it/a21italy/rifiuti21network Attività realizzate Marzo 2008 Incontri con gli Enti campani e con l’Assessore Walter Ganapini Prima parte del seminario “Come si riducono i rifiuti: esperienze a confronto” a Torino Maggio 2008 Seconda parte del seminario “Come si riducono i rifiuti: esperienze a confronto” a Torino Giugno 2008 Incontro a Rimini in occasione dell’assemblea annuale del Coordinamento Ag21L Trasferimento del sito sul server del Coordinamento Ag21L Seminari di Federambiente a Milano e Bari [email protected] www.a21italy.it/a21italy/rifiuti21network Attività realizzate [email protected] www.a21italy.it/a21italy/rifiuti21network Attività realizzate Giugno 2008 Adesione alla settimana europea della riduzione dei rifiuti promossa da ACR+ e alla settimana sulla riduzione e riciclaggio promossa dall’Unesco Luglio 2008 Menzione speciale "Meno Rifiuti" di Federambiente [email protected] www.a21italy.it/a21italy/rifiuti21network Attività in programma Prossime attività già programmate 17 ottobre: workshop a Ragusa con il Gruppo di Lavoro sui Rifiuti del Coordinamento Ag21L Siciliano (esperienze e realtà a confronto sul tema della gestione sostenibile dei rifiuti) in collaborazione con Unesco, ACR+, Osservatorio Nazionale Rifiuti, Federambiente, Legambiente, l'Associazione dei Comuni Virtuosi e il gruppo di lavoro del Coordinamento Ag21L "CEA21“: 28 novembre: workshop a Bologna “La partecipazione dei cittadini nella gestione sostenibile dei rifiuti" 10-16 novembre: settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile promossa dall’Unesco sul tema della riduzione e riciclaggio dei rifiuti 22-30 novembre: settimana europea sulla riduzione dei rifiuti promossa da ACR+ [email protected] www.a21italy.it/a21italy/rifiuti21network Attività da definire Stimoli per il futuro… workshop sui costi della gestione rifiuti: raccolta (differenziata e indifferenziata) e smaltimento (discarica e inceneritore) • • workshop sui rapporti tra turismo sostenibile e rifiuti workshop sul coinvolgimento di altri soggetti: ATO, Aziende, CONAI ed altri Consorzi di Filiera • [email protected] www.a21italy.it/a21italy/rifiuti21network Comune di Reggio Emilia Assessorato Ambiente e Città Sostenibile Parma, 11 ottobre 2008 “La Spesa Verde” è un marchio di qualità ecologica che viene assegnato dall’Amministrazione Comunale ai negozi alimentari e di genere misti di Reggio Emilia che attuano “buone pratiche” per la sostenibilità ambientale a livello locale e che compiono e diffondono piccole ma importanti azioni che contribuiscono a migliorare il nostro ambiente. Tra queste azioni, sono presenti l’attuazione di misure di tutela dell’ambiente all’interno e all’esterno dell’esercizio, la possibilità di acquistare merce sfusa, confezioni con imballaggi ecologici, prodotti locali, biologici e provenienti dal commercio equo e solidale. Tutte queste azioni sono state condivise con la Grande Distribuzione Organizzata. Gli obiettivi del progetto consistono: • nel diffondere la sensibilità e l'attenzione per l'ambiente nel commercio; • nel promuovere criteri ecologici nell’offerta dei prodotti nei confronti dei produttori e del commercio all’ingrosso; • nel promuovere la coscienza ambientale dei consumatori nella scelta dei prodotti. Questo progetto integra una politica ben precisa dell’Amministrazione Comunale per favorire la raccolta differenziata e per migliorare la qualità del rifiuto, creando una rete di partenariato locale con la GDO, grazie anche alla firma di un Protocollo d’Intesa tra il Comune e la GDO sugli obiettivi del progetto. ECOLOGICO (28) - Misure di tutela dell’ambiente nell’azienda e nei servizi (9) Merce sfusa (4) Imballaggio ecologico (7) Cosmetica / pulizia / carta (8) REGIONALE (6) BIOLOGICO (7) EQUO E SOLIDALE (7) Tot. 48 criteri 75% ECOLOGICO - Misure di tutela dell’ambiente nell’azienda e nei servizi Borse di stoffa a prezzo di costo Raccolta di batterie (pile) esaurite Consegna a domicilio Rastrelliera per biciclette davanti al negozio e orari per mezzi di trasporto pubblici Impianti frigoriferi con sistema di recupero di calore Formazione del personale Distinzione dei prodotti e misure pubblicitarie Materiale promozionale Progetti di sviluppo sostenibile Il progetto è stato attivato il 28 gennaio all’interno dei punti vendita che hanno aderito, con l’avvio di una campagna informativa composta da una serie di prodotti tra cui brochure informative da distribuire ai consumatori, poster, locandine, vetrofanie, adesivi, ma anche articoli su riviste e pagine web dedicate (www.municipio.re.it/laspesaverde). Questo progetto è stato inserito all'interno del percorso della tesi di laurea in “Progettazione e gestione della comunicazione d'impresa” con il supporto dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Il progetto è stato inserito nel sito di Federambiente nella sezione “Riduzione e minimizzazione dei rifiuti”. Promozione dello sfuso presso Ipersì Meridiana. La Spesa Verde è stato “adottato” dalla Provincia di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Detersivi alla spina” e realizzato con un protocollo d’intesa sottoscritto da Provincia, Conad, Coop, Ipersì, Regione, CONAI, Legacoop, Confcooperative, ATO3, OPR, Enia e Sabar e sostenuto da diversi altri soggetti. in collaborazione con Unesco, ACR+, Osservatorio Nazionale Rifiuti, Federambiente, Legambiente, l'Associazione dei Comuni Virtuosi e i gruppi di lavoro del Coordinamento Ag21L “Rifiuti 21 Network” e "CEA21“: 10-16 novembre: settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile promossa dall’Unesco sul tema della riduzione e riciclaggio dei rifiuti 22-30 novembre: settimana europea sulla riduzione dei rifiuti promossa da ACR+ www.a21italy.it/a21italy/rifiuti21network PRESENTAZIONE RISULTATI PROGETTO PORTA A PORTA NELLA VIIª CIRCOSCRIZIONE DI REGGIO EMILIA Ragusa 17 ottobre 2008 Nuovo servizio raccolta rifiuti – Settima Circoscrizione Ripartizione territoriale • Zona Blu: Via Adua, V.le Ramazzini, e vie laterali • Zona Fucsia: Via Gramsci, V.le Regina Margherita • Zona Rossa: Gavassa, Via dell’Aeronautica, Via del Chionso • Zona Gialla: Massenzatico, Pratofontana La raccolta porta a porta Porta a porta: il cittadino provvede a conferire su spazi pubblici nella prossimità delle proprie abitazioni i rifiuti, nei giorni prestabiliti, utilizzando con esclusività appositi manufatti. Avvio del nuovo servizio – Piano di comunicazione • Fase 1 TEMPISTICA Lettera alle famiglie Manifesti Marzo Locandine avviso serate Serate (dal 14-30 marzo) • Fase 2 Distribuzione presso tutte le utenze del kit di raccolta Materiale informativo (anche in lingua straniera) Marzo - Aprile Formazione operatori (U.R.P. Comune, operatori, amministratori condominiali, Guardie Ecologiche, VV urbani, ecc.) • Fase 3 26 APRILE avvio nuovo servizio Assistenza avvio Asporto ultimo cassonetto stradale 9 GIUGNO Sportello rifiuti presso la Circoscrizione settima Maggio - Giugno Avvio del nuovo servizio – Piano di comunicazione Fase 2 – la distribuzione materiale informativo Avvio del nuovo servizio – Piano di comunicazione Fase 1 serate informative Avvio del nuovo servizio – Porta a porta La raccolta Avvio del nuovo servizio – Piano di comunicazione Fase 2 – la distribuzione Avvio del nuovo servizio – Piano di comunicazione Fase 2 – la distribuzione Avvio del nuovo servizio – Distribuzione Fase 2 – la distribuzione condomini, aziende Resoconto – Distribuzione ROSSA BLU GIALLA FUCSIA TOTALE Totale utenze 1367 2025 1465 1562 6419 domestiche 1142 1860 1385 1160 5547 225 165 80 402 872 consegne 1189 1737 1290 1287 5503 cartolina 178 288 175 275 916 13 20 4 15 53 trasferito 9 12 7 10 38 rifiuta il ritiro 0 5 1 0 6 deceduto 2 4 5 6 17 tessili sanitari 24 24 24 9 81 compostaggio 58 5 67 0 130 giro verde 45 17 47 8 117 nuove utenze 53 45 108 73 279 non domestiche non trovato I dati Resoconto – Distribuzione presso sportello rifiuti SPORTELLO set singoli 210 set condominiali 115 sacchi giro verde 111 mastelli resi 25 sacchi ridistribuiti 80 I dati Le raccolte – Porta a porta La raccolta Le raccolte – Porta a porta Prime ore del mattino Fine mattinata Le raccolte – Porta a porta La raccolta Le raccolte – Porta a porta Il travaso, mezzi satellite Le segnalazioni (URP) – Porta a porta OPERATORI RACCOLTE OPERATORI CALL CENTER URP ENÌA CITTADINI IDECOM temporanea assistenza CITTADINI Flusso informazioni Le segnalazioni (URP) – Porta a porta Esempi Le segnalazioni (URP) – Porta a porta Segnalazioni ricevute Altre richieste specifiche 17% Rifiuti abbandonati 9% Cambio contenitori 48% Mancata raccolta 26% Andamento chiamate da Aprile a Giugno 40 35 30 25 Totale Chiamate 20 Informazioni Segnalazioni 15 10 5 0 Aprile I dati Maggio Giugno Criticità – Porta a porta 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. Via Sforza - Condominio colosseo Via Makallè Polo Scolastico dove c'erano i cassonetti Via Manodori parcheggio condominio Via Cavallotti davanti ai cinesi, zona parco Via Accursio da Reggio condominio Aeroporto Via Jacopo da Mandra condominio Aeroporto Via Saragat contenitori di largo Marco Biagi, in attesa di riportarli all'interno Viale Regina Margherita dal n°1 (angolo con bidoni sempre fuori) e angolo via Vigarani Via Forzani Via Talami Campo Volo Via Ramazzini, andando verso il passaggio a livello zona fucsia sulla sinistra Via Benadir condominio cinesi Via Livatino fronte Credem via Paterlini fronte tribunale Sviluppi futuri – Porta a porta • Aumento frequenze plastica • Sperimentazione tariffa puntuale • Premio economico presso le isole ecologiche Ragusa 17 ottobre 2008 Il blog di Marco Boschini Progetti per il risparmio energetico, la decrescita felice e la sobrietà! « dePILiamoci La casa a basso consumo » Reggio Emilia e i pannolini ecologici Dal primo agosto a Reggio Emilia al via la sperimentazione degli eco-pannolini riciclabili. Il progetto è promosso dal Comune di Reggio (Centro educazione ambientale-assessotaro Ambiente) e dall’associazione nazionale Famiglie numerose, che riunisce le famiglie con almeno quattro figli. A cimentarsi con i nuovi eco-pannolini di cotone, lavabili in lavatrice, saranno Mosè (cinque mesi), Martino (7 mesi), Davide (10 mesi) e Laura (un anno). In ottobre e novembre nasceranno altri due loro compagni di avventura, che completeranno la squadra dei baby-sperimentatori. “La sperimentazione lanciata dal Comune con l’associazione Famiglie numerose reggiane – dice l’assessore comunale ad Ambiente e Città sostenibile, Pinuccia Montanari - è l’occasione per combattere uno dei materiali più ostici presenti nei rifiuti. I pannolini usa e getta non sono ovviamente recuperabili. Se l’alternativa si rivelerà efficace, avremo un’arma importante nella nostra battaglia per ridurre i rifiuti a monte“. “Il progetto associa due aspetti che ci stanno particolarmente a cuore – dice Luigi Picchi, coordinatore provinciale dell’associazione Famiglie numerose – Avere tanti bambini significa credere nel futuro e fare i conti con il presente. E oggi il futuro significa grande preoccupazione per l’ambiente. Trovare un’alternativa ai pannolini usa e getta, quindi, permette un risparmio ambientale di dimensioni insospettabili. Mentre il presente significa anche fare i conti con l’enorme risparmio economico che i pannolini riciclabili, se si riveleranno efficaci, daranno alle famiglie”. La prova metterà sotto esame soprattutto comodità ed efficacia del prodotto, se la loro gestione, i lavaggi, l’asciugatura possano essere affrontati senza creare troppe difficoltà a famiglie con tanti figli. Mentre dal punto di vista economico ed ecologico saranno effettuate verifiche dei vantaggi, che i pannolini riciclabili sembrano offrire. Entro ottobre sarà elaborata una prima valutazione e, se il progetto darà buoni risultati, saranno fatte altre verifiche nel 2008. Un bimbo del Nord del mondo ha un peso ambientale pari a quello di 50 bambini africani: lo spreco proviene da giocattoli, abiti, arredi, ma soprattutto dai pannolini monouso composti da cellulosa e plastica. La pipì e la popò dei nostri bimbi consuma, in un anno, circa 600mila tonnellate di pasta di legno dato che, in Italia, ogni giorno si usano circa 6 milioni e mezzo di pannolini. In Europa occidentale il numero è spropositato: 22 miliardi di pannolini all’anno. Il blog di Marco Boschini » Archivio Blog » Reggio Emilia e i pannolini ecologici Pagina 1 di 5 “Una montagna di cellulosa e plastica, con crescenti costi di smaltimento – dice Paolo Patria, coordinatore delle Famiglie numerose della città di Reggio – Sul piano economico, i pannolini riciclabili per i primi tre anni di vita del bambino costerebbero 250-300 euro, contro i 1.500-2.000 euro degli usa e getta“. Quindi oltre mille euro di risparmio. I pannolini riciclabili, versione assai aggiornata e “rivoluzionaria” dei vecchi ciripà, sono composti da una mutandina di cotone, alla quale applicare uno o due inserti, che costituisce la parte lavabile in lavatrice. All’interno si mette un sottile velo raccogli popò destinato a essere eliminato. I pannolini sporchi possono essere tenuti in ammollo in una bacinella, per essere poi lavati normalmente in lavatrice insieme alla biancheria. La ditta coinvolta nell’iniziativa è la piemontese Ecobimbi. I pannolini saranno in vendita all’Ipercoop Ariosto, nei supermercati Coop di Canalina e Reggio Est, e nei supermercati Conad, nell’ambito del progetto Spesa verde. Il Comune ha messo a disposizione dell’associazione Famiglie numerose, che partecipano all’esperimento, uno stock di pannolini riciclabili. “Abbiamo riscontrato – conclude l’assessore Montanari – un notevole interesse verso questa proposta e ci è sembrato giusto dare la possibilità a tutti di poter provare. Crediamo che se sarà superata una prova impegnativa come l’uso in famiglie con quattro, sei, otto figli, sarà davvero difficile pensare che questi pannolini non possano essere utilizzati da tanti altri bambini”. Info: URP Comune di Reggio Emilia, 0522- 456600 Vuoi conoscere tutti i segreti rispetto al mondo dei bio-pannolini? Scarica gratuitamente il manuale preparato dagli amici di Mondo Nuovo al sito: biodetersivi.altervista.org/allegati/mondo_bimbao.pdf Questo articolo è stato pubblicato Lunedì, 30 Luglio 2007 alle 12:11 nella categoria Generale. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi inviare un commento, o fare un trackback dal tuo sito. 6 Commenti a “Reggio Emilia e i pannolini ecologici” 1. Andrea Gentilini scrive: 30 Luglio 2007 alle 17:30 Approfitto di questo post per portare la mia testimonianza in tema di uso di pannolini lavabili. Ho un bimbo di quasi due mesi ed essendo assolutamente conscio e convinto che con il sistema “U.S.A. e getta” non è possibile continuare, specie in un paese come il nostro dove, tra l’altro, il ciclo di gestione dei rifiuti è mediamente tutt’altro che sostenibile, ho deciso di acquistare i pannolini lavabili. Dopo un po’ di ricerche ho dato la mia preferenza ai Popolini (www.popolini.com); su eBay ho acquistato, presso un rivenditore tedesco, un “pacchetto” costituito da 15 Popolini “One size” regolabili, 5 Popolini “Ultra Fit” regolabili, 6 mutandine impermeabili, 20 inserti assorbenti supplementari e 2 rotoli di carta raccoglitrice di materie fecali, il tutto per 315 euro. Devo dire che pensare di utilizzare i regolabili sin dall’inizio si è rivelata una scelta un po’ impegnativa. Un neonato è così piccolo che il pannolino lavabile, seppur regolabile, risulta terribilmente grande. Bisogna considerare anche la dimensione delle tutine e dei body: Sono così minuscoli che non riescono a contenere un pannolino abbastanza voluminoso quale quello di stoffa e la relativa mutandina impermeabile. Per chi volesse usare i lavabili da subito suggerei di provare con la taglia più piccola disponibile (generalmente la “S”). All’inizio quindi, ahimé, ho dovuto acquistare qualche monouso (boicottando, però, Lines e Huggies della Kimberly & Clarke corresponsabile, come evidenziato da Greenpeace, della distruzione delle ultime foreste primarie canadesi). Il blog di Marco Boschini » Archivio Blog » Reggio Emilia e i pannolini ecologici Pagina 2 di 5 Ora che il piccolo è cresciuto un po’ (siamo sui 5 kg!) stiamo progressivamente introducendo l’uso dei pannolini lavabili. Contiamo di sfruttare il periodo delle ferie estive per passare ai lavabili al 100%. Sono morbidi e comodi e sembra che il bimbo si trovi bene. Sopportano temperature di lavaggio a 90°C (mai fatto!); la temperatura ottimale del lavaggio in lavatrice è di 60°C, ma si lavano bene anche a 40°C. In questo periodo, ahinoi, di calura asciugano nel corso di mezza giornata. Mettendoli al sole impiegano molto meno. Qualcuno potrebbe obiettare che l’uso dei pannolini lavabili comporti un maggior uso di acqua ed energia. È, forse, parzialmente vero (quanta energia ed acqua si usano per produrre, trasportare e smaltire i pannolini monouso?). Ma basta qualche accorgimento per farlo in modo ambientalmente corretto. Scegliendo di non contribuire ad ingrassare i bilanci delle “multinazionali della pasta di cellulosa” per par condicio ho scelto di fare altrettanto con quelli delle “multinazionali dei tossico-detersivi”. Ho deciso quindi di usare solo detergenti ecologici (anche per la casa!), come il detersivo in polvere della linea Eco-Logici di COOP (www.ecoop.it) oppure come i detersivi Almacabio, Eco, Equo (www.hederanatur.com ) o Ecor tutti, peraltro, facilmente reperibili presso i punti vendita NaturaSì (www.naturasi.it). Per non dimenticare che, poi, ci sarebbero anche Officina Naturae (http://www.officinanaturae.com/ ) e Casa Gaia (http://casagaia.bio-eko.it/ ), anche se meno facilmente reperibili. Ampia scelta quindi. Per l’energia, avrei voluto fare di meglio, installando un bel pannello solare fotovoltaico per usufruire anche del Conto Energia, ma l’orientamento est-ovest delle falde del tetto della palazzina in cui abito, allo stato attuale della tecnologia, mi penalizza. Allora ho semplicemente scelto di abbandonare l’Enel del carbone e del nucleare e di sfruttare la liberalizzazione del mercato elettrico anche per i privati prenotando la tariffa Energia Casa Verde de La 220 spa (www.la220.it ). Buona sostenibilità a tutti. 2. Cristina Busa scrive: 3 Dicembre 2007 alle 23:42 La scelta dei pannolini lavabili è stata immediata. Dopo aver letto numerosi articoli a riguardo, soprattutto su vari siti internet, non ho indugiato neanche un minuto. Appena dopo 15 giorni dalla nascita della mia piccola Martina, ho acquistato a scatola chiusa 40 pannolini lavabili della marca Kushies, modello tutto in uno, di due taglie diverse. Ho speso 600 euro circa, includendo veli a strappo per raccogliere la popò e inserti per aumentare l’assorbenza del pannolino. Quando Martina ha oltrepassato i 3,5 kg ho iniziato ad usare questi magnifici pannolini (prima, rigorosamente solo i biodegradabili Moltex!) nonostante tante persone attorno a me fossero molto scettiche sui tempi da dedicare a tale “impresa” e sull’efficienza degli stessi. Ho scoperto un mondo alternativo che dalle mie parti è quasi fantascienza (vivo in Valle d’Aosta). I lavabili sono comodi da usare quanto i classici pannolini usa e getta (e per i bimbi sono ancora più comodi, visto che permettono loro di mantenere le anche bene aperte – postura consigliata – dato che sono voluminosi); io faccio una lavatrice a 40° ogni 2-3 giorni ed il tempo impiegato per risciacquare, buttare in lavatrice, stendere e ritirare è di circa mezz’ora ogni due giorni (mamma mia quanto tempo…). In quattro mesi e mezzo, ho ammortizzato di un terzo la spesa, e non ho mai dovuto andare al supermercato per rincorrere l’ultima offerta. Sono fiera di aver fatto questa scelta, non per me ma per mia figlia, pensando alla sua salute e al suo futuro. Ho già presentato i lavabili a future mamme partecipanti ad un corso pre-parto organizzato dalla Regione. Purtroppo è così che bisogna agire: parlarne non basta, le future mamme vogliono vedere il prodotto, toccarlo e sentire l’esperienza di una mamma che sta provando, anche perché da noi alcuni rivenditori di pannolini lavabili non sanno dare consigli Il blog di Marco Boschini » Archivio Blog » Reggio Emilia e i pannolini ecologici Pagina 3 di 5 e questo disincentiva molto l’acquisto. Spero che tutti quelli che si sono avvicinati al mondo dei lavabili abbiano la buona volontà di farne molta pubblicità, lottando contro l’ignoranza e la pigrizia del pubblico consumista. C’è ancora troppo poca informazione a riguardo, soprattutto in Italia. 3. admin scrive: 4 Dicembre 2007 alle 19:52 Grazie Cristina, abbiamo bisogno di testimonianze dirette come la tua, che dimostrano quanto sia possibile, conveniente e utile, portare nella nostra vita di tutti i giorni piccoli cambiamenti in grado, se condivisi e replicati, di scalfire questo insostenibile modello di sviluppo. A presto, Marco Boschini 4. Carlotta scrive: 1 Febbraio 2008 alle 23:00 Ciao, sono la mamma di un bimbo di 9 mesi. ho inziato a mettergli i pannolini lavabili quando ha raggiunto i 5 kg di peso, inizialmente alternando i popolini taglia unica (un po’ ingombranti per i superpiccoli) con altri in fibra di bambù in due taglie. mi sono trovata benissimo, ho acquistato pochissimi usa e getta solo per le emergenze. la pelle non si arrossa, il pannolino puzza di normale pipì e non di sostanze chimiche che coprono gli odori producendone altri del tutto sintetici. ora che il mio bimbo è 9 kg ho acquistato un set di popolini grandi (sono eccellenti) e, benchè sia inverno, riesco a lavarli e a farli asciugare senza problemi. sono una mamma molto attiva e devo dire che questa scelta non aumenta il mio impegno domestico: si tratta solo di fare una lavatrice ogni 3 giorni e stendere, in cambio non devo comprare pannolini e non ci sono cattivi odori (la cacca finisce nel WC). peccato che il mio comune, Parma, non partecipi alle sperimentazioni intelligenti 5. admin scrive: 2 Febbraio 2008 alle 11:38 Cara Carlotta, grazie per la preziosa testimonianza. Noi stiamo per partire qui a Colorno, e penso che sarebbe bellissimo raccogliere parole ed esperienza diretta da chi ha provato questo piccolo cambiamento quotidiano, come te e il tuo bambino. Grazie! Marco 6. officina dei colori scrive: 16 Settembre 2008 alle 11:17 aggiungo la mia testimonianza nella speranza che molti genitori …ci provino! già perchè molti sono i dubbiriguardo alla fattibilità dell’uso dei lavabili si pensa troppo spesso che sia difficoltoso e porti via un sacco di tempo e soprattutto non si pensa ai vantaggi portati da questa scelta: la pelle del vostro bimbo si arrosserà meno, imparerà prima, con molta probabilità, ad usare il vasino e poi meno costi e meno rifiuti io ho iniziato ad usarli appena rientrata a casa dopo il parto e non me ne sono mai pentita! Il blog di Marco Boschini » Archivio Blog » Reggio Emilia e i pannolini ecologici Pagina 4 di 5 anzi, ora ho iniziato anche ad autoprodurmeli http://equazioni.wordpress.com/2008/09/16/cucire-la-mutanda-impermeabile-di-un-pannolinolavabile/ fatemi sapere che ne pensate!! Scrivi un commento Nome E-mail (non verrà pubblicata) Sito Web Invia commento Il blog di Marco Boschini è basato su piattaforma WordPress Articoli (RSS) e Commenti (RSS). Il blog di Marco Boschini » Archivio Blog » Reggio Emilia e i pannolini ecologici Pagina 5 di 5