Sport - Corpo Forestale dello Stato

Transcript

Sport - Corpo Forestale dello Stato
SPORT
Lo sport militare, passato e futuro
di Fabiola Paoletti
I dati emersi dagli ultimi Giochi olimpici di Pechino parlano chiaro e testimoniano come i Gruppi Sportivi Militari
abbiano avuto una valenza importante e siano una fonte
inesauribile di medaglie per lo sport di ogni nazione.
Su 10.708 atleti partecipanti alle competizioni cinesi ben
829 erano atleti con le stellette che arrivavano da tutto il
mondo e dato ancora più significativo è quello relativo alle
medaglie con 122 militari che sono saliti sul podio, sulle
958 messe in palio. Tale tendenza, circoscritta al panorama italiano, racconta di un sostanziale incremento di
presenze “militari” in un confronto tra le Olimpiadi di
Atlanta e quelle di Pechino, dai 111 atleti in uniforme presenti in America, vale a dire il 31,98 per cento sul totale
degli azzurri, si è passati al 51,50 per cento in terra cinese dove gli atleti con le stellette erano ben 180. Ancora più
significativo è il dato che ben 22 delle 28 medaglie vinte
dall’Italia provengano da atleti dei Gruppi Sportivi Militari:
Fiamme Oro (Polizia di Stato) con 7 medaglie (3 ori, 2
argenti, 2 bronzi), Aeronautica con 5 (1-1-3), Fiamme
Gialle (Guardia di Finanza) con 4 (1-1-2), Carabinieri con 6
(1-0-5), il Corpo forestale dello Stato con 2 (1-0-1),
Fiamme Azzurre (Polizia Penitenziaria) con 2 (0-1-1),
Esercito con 1 (0-1-0).
Per i Giochi olimpici invernali la crescita dello “sport con
le stellette” è perfino più evidente: a Lillehammer 1994 su
104 azzurri 42 appartenevano ai Gruppi Sportivi militari, a
Nagano 1998 il rapporto fu di 62 su 124, a Salt Lake 2002
siamo passati a 72 su 111 ed infine a Torino 2006 i “militari” furono 87 su 184. Decisivo il contributo per la
conquista dei metalli preziosi: a Lillehammer dei 20 conquistati 13 provenivano dagli atleti con le stellette, a
Nagano 1998 il rapporto è di 9/10, Salt Lake City 11 su 13
per arrivare a Torino dove tutte le 11 medaglie vinte dagli
azzurri appartenevano agli atleti dei Gruppi Sportivi
Militari.
Con tali premesse lo “sport militare italiano” si è preparato al meglio per ben figurare in occasione della XXI
edizione dei Giochi olimpici invernali di Vancouver ufficialmente al via il 12 febbraio con la cerimonia di apertura,
dove Ilaanaq, Miga, Quatchi e Sumi, rispettivamente logo
e mascotte dell’evento, diverranno figure celebri, destinate all'immortalità sportiva.
Una ottantina le nazioni in gara, con le esordienti Isole
Cayman, Ghana, Bahamas, Gabon e Malta. Quindici le
discipline (Biathon, Bob, Combinata nordica, Curling,
Freestyle, Hockey su ghiaccio, Pattinaggio di figura,
Pattinaggio di velocità, Salto con gli sci, Sci alpino, Sci di
fondo, Short track, Skeleton, Slittino e Snowboard) con
52 - Il Forestale n. 54
l’inserimento di una nuova competizione: lo skicross mentre non ci sarà quella di salto con gli sci al femminile
nonostante il ricorso intentato dalle migliori specialiste
alla corte suprema canadese.
Diciassette sono gli atleti del Gruppo Sportivo Forestale in
lizza per il lasciapassare olimpico (se confermati si tratta
di una presenza in più rispetto a Torino 2006): Arianna
Follis, Sabina Valbusa, Antonella Confortola, Karin
Moroder, Renato Pasini e Valerio Checchi nello sci di fondo
– Reinhold Rainer, Gerhard Plankensteiner e Oswald
Haselrieder nello slittino - Nicola Rodigari e Yuri Confortola
nello short track – Chiara Simionato e Jan Daldossi nel
pattinaggio di velocità – Andrea Morassi nel salto con gli
sci – Jessica Gillarduzzi nel bob – Verena Stuffer e Stefan
Thanei nello sci alpino.
Nelle ultime quattro rassegne i forestali hanno conquistato
ben 35 medaglie otto delle quali a Torino 2006. Diversi gli
assi nella manica della compagine biancoverde in gara a
Vancouver, su tutti Arianna Follis, bronzo olimpico nella
4x5km di sci di fondo e campionessa mondiale in carica
nello sprint e nello slittino e il doppio formato da Gerhard
Plankensteiner e Oswald Haselrieder, bronzo a Torino 2006
e oro in occasione dei Mondiali di Salt Lake nel 2009.