Londra e Parigi, gara verticale
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Londra e Parigi, gara verticale
ItaliaOggi mercoledì 22 febbraio 2012 pagina 21 Primato della torre londinese di 310 metri, ma Sarkozy ha ripreso il progetto Hermitage (323 metri) Londra e Parigi, gara verticale La scheggia di Piano insidiata dalle torri gemelle di Foster Il progetto delle torri gemelle di Norman Foster per La Défense a Parigi DI SIMONETTA SCARANE E CRISTINA CIUSA arigi e Londra in gara per il grattacielo più alto d’Europa, mentre l’industria delle costruzioni soffre la crisi e il mercato immobiliare residenziale mostra le corde in tutta Europa a vantaggio di insediamenti commerciali e per il business. Londra, che a luglio ospiterà i giochi olimpici, si prepara a inaugurare il grattacielo già soprannominato la scheggia di cristallo, progettata da Renzo Piano, alla cui copertura mancano soltanto ancora quattro mesi di lavori. E se sulla carta, la torre londinese di Piano, senza parcheggi, alta 310 metri si è conquistata oggi il primato di torre più alta d’Europa, ad insidiarle il titolo ci pensano le due torri gemelle di Norman Foster del progetto Hermitage, una alta 323 metri e l’altra 349 metri. Progettate per il quartiere parigino de La Défense, dopo lo stop per vicende legali, hanno ripreso a marciare con i capitali degli investitori russi e ora, in campagna elettorale di Sarkozy, in corsa per il secondo mandato all’Eliseo, sono in attesa del permesso a costruire che sta per arrivare. Alla Défense, il gruppo Generali real estate ha un edificio che in passato intendeva ampliare trasformandolo in altezza in una torre, ma il progetto è stato abbandonato da tempo e ora il gruppo del Leone non commenta l’ipotesi ventilata di un interesse degli investitori russi del progetto Hermitage. L’operazione Hermitage si inserisce nel piano di rinnovamento de La Défense (2006-2020) ed è del gruppo immobiliare russo Hermitage: una riqualificazione urbana nella City parigina dell’area est della Senna del valore di 2 miliardi di euro. Sarà il primo esempio in Francia di città verticale: le torri ospiteranno residenze, hotel, uffici, auditorium, spa, galleria d’arte oltre a negozi, ristoranti e caffè su una piazza pubblica. Il cantiere verrà aperto quest’anno e i lavori si presume termineranno nel 2016 Il grattacielo più alto accoglierà un hotel cinque stelle con 201 camere, un centro di thalassoterapia e appartamenti panoramici. L’altro ospiterà residenze e uffici. Previsti due grandi auditorium, una sala concerti polivalente per 1300 persone e una galleria d’arte. La stima di vendita degli immobili, a certificazione a marchio Breeam nella menzione eccellenza che corrisponde a canoni di efficienza e sostenibilità all’avanguardia, sarà di circa 12 mila euro al mq. Gli edifici si fronteggieranno l’un l’altro formando due triangoli intersecati a disegnare a pianterreno l’Hermitage Plaza, una piazza pubblica che avrà un linguaggio architettonico di continuità urbana. P Torino avrà il suo grattacielo buono sotto la Mole DI GIORGIO SCIANCA La futura sede direzionale della banca Intesa Sanpaolo in costruzione a Torino sarà un edificio alto 166 metri. Ironia della sorte, si trova nel quartiere Cit Turin (Piccola Torino). Progettato da Renzo Piano, voluto dalla committenza ancor prima del concorso «ad inviti» del 2004, alla presentazione del plastico a Palazzo Madama l’edificio era di 50.000 metri quadri e di 180 metri nell’ottobre del 2007. Ridimensionato al termine dello stesso anno dalla giunta comunale con un taglio di 35 metri per essere inferiore al primato della Mole Antonelliana, ha avuto il via libera dopo l’ennesima variante al Prg della città nel marzo del 2008. Una genesi «normale» in Italia, complicata dalle evoluzioni soci- etarie della banca committente con conseguente rilocalizzazione delle funzioni (sarà la sede centrale della banca dei territori) e dall’opinione pubblica interdetta sull’operazione in generale. Comitati antitorre, qualche provocazione «soft», niente a che vedere con i movimenti dei territori valsusini NoTav a pochi chilometri di distanza. Oggi le strutture portanti e le torri-ascensore raggiungono i 65 metri. Proteste dei proprietari di case intorno al cantiere per lo straordinario lavoro di sbancamento e getto delle nuove strutture. A un terzo circa della sua altezza ecco accorgersi della zona d’ombra creata dalla torre. Il mercato immobiliare degli uffici va in tilt a causa della messa sul mercato di 13.000 metri quadri, attualmente occupati dal colosso bancario in città, al termine del 2014; ad essi si aggiungeranno quelli occupati dalla Regione Piemonte alla fine dei lavori dell’altro grattacielo (209 mt.) previsto nel quartiere Nizza Millefonti su progetto di Massimiliano Fuksas. Venerdì 10 febbraio nuova occasione dei committenti, della città e dell’architetto per spiegare quello che è stato definito dal consigliere delegato di Intesa Sanpaolo Enrico Cucchiani, «il nuovo hub culturale, del lavoro e della società». Dopo la benedizione in audio registrato del neo ministro all’istruzione, università e ricerca Francesco Profumo, ex rettore del La scheggia di cristallo di Renzo Piano in costruzione a Londra Il grattacielo di Renzo Piano sarà più basso della Mole Antonelliana Politecnico di Torino e grande sostenitore del progetto, è stato il presidente del consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo Andrea Beltratti a lanciare l’intervento di Renzo Piano alla presentazione del «Master in Progettazione e costruzione di edifici di grande altezza» avvenuta a Torino nella residenza sabauda del Valentino. Ed è tra gli stucchi e gli ori del salone d’onore, alla presenza del parterre de rois di finanza, politica, università, magistratura torinese che Beltratti ha letto dalle «Città invisibili» di Italo Calvino la «favola» di Tecla. La città raccontata dall’autore negli anni 70 attraverso lo sguardo di continua a pag. 22 segue ItaliaOggi mercoledì 22 febbraio 2012 pagina 22 Il progettista genovese ha vinto il concorso con il grattacielo di 160 metri che costerà 650 mln Grande Parigi, by Renzo Piano Il tribunale trova casa nel green building voluto da Sarkozy DI SIMONETTA SCARANE La Tour attrae investitori meno di sorprese, e se Sarkozy verrà rieletto presidente di Francia, di sicuro verrà realizzato il progetto da lui fortemente voluto nella sua idea della Grande Parigi, cui ha dato impulso in questi giorni di febbraio di inizio campagna elettorale: la costruzione del nuovo palazzo di giustizia nel 67°quartiere amministrativo parigino di Batignolles, nel 17° arrondissement, conosciuto nell’800 come il quartiere degli impressionisti. Il progetto architettonico, ecosostenibile, è di Renzo Piano, che a Parigi ha anche il suo studio francese, che ha vinto la gara di partenariato pubblico-privato con il gruppo Bouygues Bâtiments Ile-de-France. Il grattacielo della Corte di giustizia sarà la seconda opera parigina di Renzo Piano, dopo il Centre Pompidou, progettato quando era giovanissimo insieme a Richard Rogers. L’edificio sarà alto 160 metri, e, secondo le stime, costerà 650 milioni di euro. Il grattacielo con una sagoma mossa come scatole sovrapposte, sarà edificato su un lotto di 17.500 metri quadrati con uno sviluppo di 66 mila mq di superficie. Conterà 90 aule di tribunale e prevede di ospitare oltre 8.000 persone. L’edificio diventerà la nuova sede ufficiale del Tribunale di Grande Istanza della città, della Corte di polizia e dei giudici distrettuali. I locali situati all’Ile de la Cité continueranno a ospitare la Corte d’appello e la Corte di cassazione, ma con la nuova sede si intende dare agli operatori spazi più adatti e funzionali. Il tandem Renzo Piano Bouygues Bâtiments Ile-de-France ha superato i concorrenti Vinci Construction France (con l’Agenzia Marc Mimram-Anima Loci), l’Agenzia Oma (Rem Koolhaas) con Auc (Djamel Klouche), Atelier Christian de Portzamparc-Agenzia Anne Demians. La proclamazione è avvenuta a novembre e la firma del partenariato a giorni. L’opera dovrà essere completata a fine 2016, per essere inaugurata nel 2017, con la fine del secondo mandato di Sarkozy, in caso di rielezione che così avrebbe concretizzato il suo progetto di Grande Parigi lanciato in occasione della sua prima campagna presidenziale. Grandeur. A SEGUE DA PAG. 21 un immaginifico Marco Polo. La citazione ha commosso il 75enne architetto già per altro provato dalla recente scomparsa dell’ingegnere, architetto, amico, Franco Mellano a cui è dedicato il Master. L’immagine poetica della città di Tecla che «non sta mai ferma» e il cui progetto è scritto nelle stelle, ben si addice a Torino e ai torinesi. Un cantiere, una città. «Ho conosciuto Calvino a Parigi in quegli anni. Venne a trovarmi al cantiere del Beaubourg. Ne rimase colpito, non c’erano muri e mattoni ma solo strutture, tubi e vetro». Ha proseguito Piano con una frase da «star»: «Conosco bene Torino. La considero la mia città». E poi verso i diffidenti «Li capisco. Di solito questi edifici sono segni di potere arroganti. Sono consapevole dei rischi e ho progettato un edificio che dà alla città di più di quello che le prende. È un segno di tolleranza, un edificio di nuova generazione, lineare senza pretese formali, accessibile». Nessun accenno alla cubatura zero e allo sviluppo “slow” che sta caratterizzando molte città della dimensione di Torino, in Europa e nel mondo. «C’è l’appartenenza al destino delle città. Devono crescere verticalmente per non crescere orizzontalmente. Non si deve consumare il territorio. La forza delle città è l’intensità». Se lo dice lui … Il grattacielo è buono, democratico. La banche sono prodighe, l’amministrazione è grata. DI JULIA GIAVI LANGOSCO Avenue Montaigne, place Vendôme, le postazioni del mito mondiale del fashion non perdono smalto. Con 17,2 miliardi di euro investiti nel 2011, il real estate commerciale in Francia si conferma solido, malgrado la crisi che sta investendo l’economia del paese nel suo complesso. In tal senso il segnale più rilevante viene dagli analisti che, in BnpParibas RE, hanno appena prodotto un report spot sul quarto trimestre del 2011. Con 7 mld investiti l’immobiliare commerciale francese ha registrato un rimbalzo del 12% rispetto al periodo corrispondente del 2010. Integrando questo dato con quanto emerge da un altro studio targato BnpParibas RE, fresco di stampa, sugli investimenti immobiliari professionali in Europa, Parigi commerciale è ancora attraente, ancorché lo stock più consistente di investimenti resti un po’ ovunque, Francia compresa, nel comparto uffici. Nell’ultimo quarto del 2011, delle nove città europee economicamente più forti, è stata comunque Parigi quella ad aver metabolizzato più investimenti nell’immobiliare commerciale. Con 4,6 miliardi di euro investiti nel quarto trimestre 2011, Central Paris batte Central London, che nello stesso periodo ha attratto investimenti per 2,9 mld euro. Anche se va annotato che il closing ritardato di vari mesi per importanti trattative ha avuto un peso nell’accumulo di acquisizione nell’ultima parte del 2011. Inoltre all’aumento degli investimenti non manca la contropartita: lo yield dell’immobiliare commerciale retail a Parigi sta intorno al 4,38% contro il 4,75% di Londra, il 5% di Bruxelles, il 5,5% di Madrid, e Francoforte e Berlin che viaggiano appena sotto il 5%. Relativamente poco sensibili allo yield immediato, a comprare sono gli investitori più cash-rich, le assicurazioni, e le fiorentissime Scpi, Sociétés Civiles de Placement Immobilier, le immobiliari non quotate i cui fondi, nel 2011, hanno attratto più interesse da parte degli investitori che in tutti i 40 anni precedenti della loro storia (23 mld di capitalizzazione già a giugno 2011, come sottolinea Property Investor Europe, newsletter immobiliare di Francoforte. Per il prossimo avvenire, con la crisi che morde su tutte le principali economie industriali europee e la selettività delle banche nel concedere nuove linee di credito, è sulle stesse categorie di investitori long term cui gli osservatori fanno affidamento affi nché i l mercato europeo non risulti troppo sfocato. CONCORSI Parco urbano di piazza d’Armi, L’Aquila: concorso di progettazione per la riqualificazione dell’intero contesto urbano, riguardante l’area di piazza d’Armi, per una superficie territoriale complessiva di mq 181.300. Costo dei lavori stimato parametricamente in 13.444.600 €. Richieste 4 tavole in formato A0 entro il 10 aprile. Premi: 20 mila €, 15 mila €, 8 mila €, 5 mila €. www.comune.laquila. it - www.parcourbanolaquila.it. Call for papers: linguaggio contemporaneo. Rassegna di progetti di restauro estesa a tutti gli Ordini degli architetti italiani, su edifici e sul paesaggio, che contengano elementi di alta sostenibilità, raccolti attraverso il sito Europaconcorsi, in due percorsi espositivi ospitati al Modern Corner dell’Ordine architetti di Bologna (tel. 051.4399013), al Salone del restauro (28-31 marzo alla Fiera di Ferrara). Trasmissione dell’elaborato entro il 5 marzo a: http://concorsi.archibo.it/linguaggiocontemporaneo (3 immagini jpg e 1 pagina di relazione). Saranno selezionati due progetti per ogni tipologia. Scuola di musica di Brunico (Bolzano): concorso di progettazione per la ristrutturazione della «Casa Ragen» (sede della scuola) sottoposta a tutela monumentale, nonché l’ampliamento con nuova costruzione sul lato est. Dieci partecipanti previsti. Termine d’accesso ai documenti: 9 marzo. Scadenza per il ricevimento dei progetti 30 marzo. Banditore: comune (tel. 0474.545238 – www. comune.brunico.bz.it, coordinatore arch. Luca Canali, [email protected]). Premi: 18 mila €, 10 mila €, 6.500 €, agli altri partecipanti 1.500 €. Il Rondò, la vecchia e la nuova porta d’ingresso della val- le Elvo l’ambiente il paesaggio e l’architettura illuminati dall’energia solare, Occhieppo Superiore (provincia di Biella): concorso di idee per riqualificare il terreno comunale ricompreso fra le vie Provinciale e Castellazzo con un giardino - area verde, che svolga la funzione di porta di ingresso. Il progetto dovrà prevedere: riferimenti alla vecchia quinta muraria del paese, alla simbologia Occhieppese e della Valle dell’Elvo, all’energia solare e fotovoltaica. Richieste 2 tavole nel formato A0 entro il 27 aprile. L’importo dei lavori non dovrà superare 60 mila €. Sopralluoghi obbligatori il 2 o il 9 marzo. Bandito dal comune (tel. 015.2593830. Premi: € 1.500, € 1.000, € 500. Le rubriche Libri, Concorsi e Appuntamenti sono a cura di Roberto Gamba