Acqua minerale sorgente Bagni di Salomone, Rasun Anterselva

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Acqua minerale sorgente Bagni di Salomone, Rasun Anterselva
Acqua minerale sorgente Bagni di Salomone, Rasun Anterselva
L’acqua della sorgente Bad Salomonsbrunn è classificata come “un’acqua oligominerale debolmente radioattiva con tracce
di solfati, calcio, litio e alluminio” sec. Quest’acqua “può essere adibita al consumo umano”.
Vediamo le caratteristiche principali e l’uso che ne può essere fatto.
Trattandosi di un’acqua oligominerale (residuo fisso a 180°C =79 mg/l) risulta un’acqua ideale come acqua
da pasto nel senso che, grazie alla composizione minerale equilibrata, può essere consumata senza nessuna
controindicazione.
In particolare, le acque oligominerali, sono caratterizzate da un assorbimento intestinale estremamente rapido.
La loro azione è prevalentemente diuretica e trovano quindi, dal punto di vista clinico, la principale indicazione
nel trattamento della calcolosi delle vie urinarie. Il loro uso continuativo esplica una funzione preventiva sui
sali insolubili, favorendo inoltre l’eliminazione dell’acido urico. Recenti ricerche dimostrano che le acqua
oligominerali garantiscono una eliminazione ottimale delle sostanze tossiche dell’organismo.
La presenza in traccia di ioni solfato può esercitare un’azione equilibratrice sullo stomaco e un effetto rilassante
sulla muscolatura biliare, così da trovare un impiego efficace in alcune malattie del fegato e delle vie biliari.
La presenza in traccia di ioni calcio fa sì che possa esercitare un’azione a livello del tessuto osseo, di alcune
proteine necessarie per la coagulazione del sangue e sul tessuto muscolare e nervoso.
La presenza in traccia del litio (oligoelemento) è importante. Il suo ruolo è legato al funzionamento del sistema
nervoso. Studi recenti hanno ipotizzato un’azione sul riequilibrio del sistema ipotalamo-ipofisario e soprattutto
sul tasso di alcuni ormoni come l’adrenalina e la noradrenalina. In particolare può essere utile contro sbalzi
d’umore, depressione, ansia, nervosismo, insonnia.
La presenza in traccia di alluminio può esercitare azione a livello del sistema nervoso, con un’azione di
regolazione delle funzioni cerebrali.
La presenza di radon rende l’acqua di questa sorgente particolarmente interessante. Si tratta di un’acqua che
viene classificata come debolmente radioattiva (347 Bq/l che corrispondono a circa 9,4 nCi/l).
Si ricorda che in base alla quantità di emissione radioattive le acque vengono classificate come:
•
Acque debolmente radioattive la cui radioattività non supera i 30nCi/l
•
Acque mediamente radioattive la cui radioattività risulta tra i 30 e i 150 nCi/l
•
Acque fortemente radioattive al di sopra dei 150 nCi/l
Il radon è una sostanza gassosa disciolta nell’acqua e nasce dall’emanazione di una particella alfa da un atomo
di radio. Il radon viene facilmente assorbito dalle mucose della cute, del sistema respiratorio e dell’apparato
digerente e con la stessa facilità viene eliminato. Questo gas perde la metà della sua radioattività in poco
meno di 4 giorni e questo rende ragione del fatto che non possa essere dannoso per l’organismo umano ancor
più perché queste acque debbano essere sfruttate in tempi molto rapidi, tali da non perdere le loro proprietà
curative. Gli effetti terapeutici sono quindi massimali se la cura viene effettuata presso la sorgente, dove
l’utilizzazione dell’acqua è immediata.
Gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti sono da attribuire alla cessione di energia ai tessuti che induce
fenomeni di ionizzazione e eccitazione. Dal momento che la radioemanazione è molto più solubile nei grassi
rispetto all’acqua, tende a concentrarsi nel tessuto adiposo e nel tessuto nervoso, che ne è ricco, esplicando
a questo livello la propria azione specifica. Svolge azioni sedative e calmanti sia sul sistema nervoso centrale
che periferico. Le proprietà tranquillanti e antidolorifiche delle acque radioattive vengono sfruttate in alcune
malattie del sistema nervoso e osteomuscolari come stress, ansia, insonnia, nevralgie, nevriti, reumatismi
articolari.
Da alcuni esperimenti è stata riconosciuta la proprietà del radon di denaturare le proteine degli allergeni e
prospettata quindi la possibilità di un suo uso in soggetti affetti da malattie allergiche e da asma bronchiale.
Un’altra azione terapeutica riconosciuta alle acque radioattive è quella relativa alla proprietà di solubilizzare
l’acido urico. Queste azioni permettono di trattate patologie articolari come la gotta e l’artrite gottosa..
Le acque radioattive svolgono effetti anche a livello dell’apparato genitale femminile. A questo livello si
è assistito ad un aumento dell’attività sugli ormoni estrogeni. Ne consegue una maggiore regolarità del
ciclo mestruale e un miglioramento del trofismo cellulare dell’ambiente vaginale nel caso di infiammazioni
distrofiche o cronicizzanti.
Per ultimo, le acque radioattive sono in grado di svolgere un’azione vasodilatatrice periferica e blandamente
ipotensiva.
Le acque radioattive, come già descritto in precedenza, vengono utilizzate maggiormente in sedute di
idropininoterapia (per bibita), balneoterapia, idromassaggio, inalazioni, irrigazioni vaginali.
Per quel che concerne la via idropinica, al fine di consentire una più omogenea distribuzione del Radon nei
tessuti, è consigliabile bere l’acqua a piccoli sorsi (ogni 15 minuti) usando sempre acqua attinta di fresco alla
sorgente per evitare che il gas, si liberi dall’acqua.
Dr. Levra Giancarlo
Specialista in Idrologia Medica e Pneumologia
Già Prof. a.c. Scuola di Specializzazione in Idrologia Medica
Università degli Studi di Pisa
Corio, 21/12/2014