Veneto cuore verde d`Europa - Settimanale della diocesi di Vittorio

Transcript

Veneto cuore verde d`Europa - Settimanale della diocesi di Vittorio
2
Primo Piano
Primo Piano
Conosciamo
i candidati
alla guida
della Regione
14 marzo 2010
PER IL VENETO DI
Il 28 e 29 marzo si rinnova per l’elezione del governatore
ette candidati presidenti e quattordici liste. È questo il panorama su cui gli eSmarzo.
lettori saranno chiamati a scegliere alle prossime elezioni regionali del 28 e 29
Per il centrodestra il candidato presidente è Luca Zaia, sostenuto da tre li-
ste: Lega Nord, Popolo della libertà, Alleanza di Centro.
Per il centrosinistra il candidato presidente Giuseppe Bortolussi è sostenuto da
cinque liste: Partito democratico, Italia dei valori, Federazione della Sinistra, Li-
GIUSEPPE BORTOLUSSI, CENTROSINISTRA
Veneto cuore
verde d’Europa
C
osa potrebbe diventare
il Veneto se Giuseppe
Bortolussi diventasse
presidente della Regione? «È
semplice: il cuore verde d’Europa».
Uno slogan? Di più: una ben
precisa vocazione della nostra
regione, «che finora è stata sottovalutata e che io vorrei tramutare in consapevolezza e opere».
Che significa? Che pochi o nessuno come il Veneto possono
contare su un ambiente splendido e su una storia unica, che
stanno in piena sintonia con
un’economia moderna, fatta di
tanto terziario e di industria
vieppiù eco-sostenibile, di turismo di qualità e di trasporti
meno inquinanti, di produzione energetica da fonti rinnovabili e di città che recuperano la
loro bellezza riconvertendo le
aree poste in declino dal pesante sviluppo novecentesco.
Per finire con la ciliegina sulla
torta: Olimpiadi 2020 in cui si
mangerà rigorosamente biologico e a “chilometri zero”, mentre impianti sportivi e hotel dimostreranno che per avere tanta energia non sono più indispensabili petrolio e gas. Ecco,
questo è il Veneto cuore verde
d’Europa. Ed è il cuore del programma del candidato Bortolussi.
Il suo programma ha delle sfumature decisamente ecologiste...
«Sì, ma non perché sia una moda. Questo, per me, è un programma valido da anni: alla Cgia di Mestre lo sto dimostrando da tempo, avendo “importato” i corsi dell’agenzia Casaclima di Bolzano per la formazione al risparmio energetico o
avendo agevolato la riconversione a gpl delle vetture dei nostri associati...».
Ma portare questa esperienza
al rango di missione del Veneto
non è operazione un po’ arrischiata?
La famiglia
è per me il nucleo
fondamentale
della società
e dell’economia
veneta
«Non creda: l’intervento avviato a Padova, che porterà a ricoprire l’Interporto con la più
grande distesa di pannelli fotovoltaici d’Italia, ha un valore
duplice: significa una consapevolezza ormai raggiunta e dice
che la strada è aperta. Aperta,
cioè, ad una valorizzazione del
territorio, del suo ambiente e
della sua storia, che finora abbiamo trascurato e che invece
è la nostra chance in più. E questo non vale solo per le grandi
realtà, ma anche per i singoli
cittadini».
Cioè?
«L’ho scoperto andando un
giorno in un ristorante. Dietro
al locale c’era una condotta: “Ci
passa l’acqua del torrente – mi
dice il ristoratore –: fa un salto
di un metro e fa girare le turbine. Così io produco energia e
la vendo: guadagno migliaia di
euro l’anno”. Ecco, allora che,
oltre al fotovoltaico, i privati
possono, in molte zone del Veneto, puntare sul mini e sul micro-idroelettrico. Per non parlare dei rifiuti: siamo già cittadini virtuosi, che produciamo
meno immondizie di altri italiani e ne ricicliamo di più. Se
sarò presidente incentiverò
questo circolo virtuoso».
Ma ciononostante, perché dire
no al nucleare?: oggi è sicuro,
relativamente economico e ci
può traghettare verso un tempo
in cui le tecnologie “verdi” saranno più efficienti...
«Io non sono contrario per ragioni di principio al nucleare.
Però dico che c’è una grande risorsa subito disponibile che è il
risparmio energetico, e che l’e-
nergia da fonti rinnovabili è già
una realtà».
Programma “verde” il suo; però
lei dice sì ad alta velocità, nuova Romea Commerciale, Pedemontana, Nogara mare... Perché questa rete di nuove grandi infrastrutture?
«Perché cerco di essere realista. Dopo 25-30 anni che attendiamo queste opere, dire di
no, sia pure con ragioni valide,
sarebbe sbagliato».
Sempre da anni c’è chi - per esempio coloro che abitano in
montagna - lamenta i maggiori
costi da sopportare rispetto a
chi abita in pianura. Lei è disposto a dotare la legislazione
regionale di un meccanismo di
compensazione adeguato e “automatico”?
«È molto difficile prevedere
delle compensazioni automatiche. Però io intendo fare approvare uno Statuto della regione che preveda l’autonomia
per la provincia di Belluno e che
preveda anche la distribuzione
di maggiori deleghe e competenze a province e comuni. Voglio realizzare un federalismo
istituzionale che ci permetterà
di vivere meglio e di ridurre la
spesa pubblica».
Ma se qualche altro comune,
per esempio Cortina, insistesse
per andarsene dal Veneto?
«Se uno se ne vuole andare, dovrebbe potersene andare. A me
piacerebbe però, risolvendo i
problemi con l’autonomia e
l’autodeterminazione, che cadessero le ragioni per cui uno
vuole approdare ad un’altra regione».
Viriamo sulla sanità, grande
competenza regionale. Tra l’altro, nel suo programma lei dice
di voler ridurre i tempi di attesa per le visite diagnostiche e
specialistiche: come farà visto
che nessuno c’è mai riuscito?
«Voglio diffondere le Utap, cioè
le associazioni di medici di base che, insieme, potrebbero fare tutta la piccola diagnostica e
CHI È GIUSEPPE BORTOLUSSI
GIUSEPPE BORTOLUSSI è nato a Gruaro (Venezia) nel 1948.
Si è diplomato al liceo “Franchetti” di Mestre e successivamente ha proseguito gli studi di diritto con specializzazione
in economia alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di
Padova.
Dal 1980 è direttore della Cgia di Mestre.
Nel 1993 ha dato vita alla prima battaglia sindacale di respiro
nazionale contro la minimum tax, che nel 1994 l’allora ministro delle Finanze toglierà.
Nel 1996 ha avuto una breve esperienza come assessore al
Commercio, Turismo e Sport, del Comune di Venezia nella seconda giunta Cacciari.
Dure sono state le prese di posizione contro le misure fiscali
adottate nella seconda metà degli anni Novanta ritenute penalizzanti per le piccole e microimprese: Irap, Dual Income Tax,
studi di settore. Nel 1998 ha fondato Club Impresa srl e successivamente Veneform srl.
Dal maggio 2005 è assessore alle Attività produttive e al Commercio del Comune di Venezia.
le prenotazioni. In
più il Veneto ha pochi infermieri e pochi medici e perciò
usa le macchine diagnostiche poche ore
al giorno. Ma vale la
pena di risparmiare
su medici e infermieri e poi avere
macchine che costano milioni di euro
ferme e liste d’attesa
infinite?».
In questi anni si è assistito a un progressivo taglio delle risorse per il sociale.
Come far fronte ai
tagli, come reperire
ulteriori risorse?
«Mi sono reso conto dell’assurdità dei tagli, perché le realtà
del sociale hanno un moltiplicatore dentro di loro: mai lo
Stato o la Regione potrebbero
fare le stesse cose con gli stessi soldi. Perché la base è il volontariato, è la voglia di fare.
Quindi la cosa migliore è incentivare il sociale: tagliare significa far ricadere sulla Regione opere che poi avranno costi
di gran lunga maggiori».
Per l’agricoltura si avvicina un
momento cruciale con la riforma della Pac e la fine degli attuali contributi. Come ritiene
di poter far fronte al calo dei finanziamenti?
«Io la ricetta non ce l’ho, però
vedo bene che altri, l’Alto Adige per esempio, non hanno mai
abbandonato l’agricoltura, sia
per il valore di tutela ambientale e idrogeologica che ha, sia
per l’eccellenza dei suoi prodotti. Se si vuole fare del Veneto il cuore verde d’Europa, non
si può lasciare da sola l’agricoltura».
Nel suo programma lei dice di
voler sostenere la famiglia: come?
«L’ultimo Consiglio regionale
ha bocciato una legge per creare un fondo dedicato alle famiglie numerose. Penso che il mio
primo atto, se diverrò presidente, sarà ripresentare questa
legge. La famiglia è per me il
nucleo fondamentale della società e dell’economia veneta».
Finora lei ha promesso sostegno a molti settori della società
veneta; ma bisognerà ben sforbiciare da qualche parte, no?
«Guardi che già attribuire maggiori competenze a province e
comuni farebbe risparmiare parecchi quattrini, perché il decentramento della spesa è in sé
un notevole risparmio. “Vedo,
pago, voto” è un principio importante e la spesa decentrata
fa risparmiare parecchio. Solo
un esempio: la Regione Lombardia, che ha decentrato più
di noi, ha lo stesso numero di
dipendenti del Veneto, pur avendo il doppio di abitanti».
Giorgio Malavasi
Primo Piano
14 marzo 2010
3
DOMANI
e e del Consiglio regionale del Veneto
sta Ecologia Libertà, Lista Idea.
Per l’Udc il candidato presidente è Antonio De Poli, con due liste: Unione di Centro e Unione Nordest.
Altri quattro sono i candidati presidente, ciascuno sostenuto da una lista: Gianluca Panto (Partito Nasional Veneto), Silvano Polo (Veneti indipendensa), Paolo
Caratossidis (Forza Nuova), David Borrelli (Movimento Veneto 5 stelle Grillini).
LUCA ZAIA, CANDIDATO DEL CENTRODESTRA
“Che i veneti
difendano il Veneto”
Zaia, siamo una delle pochissime regioni che non è riuscita ad approvare lo Statuto. Eppure, anche in un’ottica di sano federalismo, possiamo
far senza quella che dovrebbe essere
la “carta” attorno a cui costruire l’identità regionale?
«Se non è stato approvato ci sono
due ragioni fondamentali: il regolamento del Consiglio regionale, che
porta in alcuni casi alla paralisi amministrativa; la volontà di approvarlo, perché si può anche piazzare la
tenda canadese e stare lì fino a che
non si arriva all’obiettivo. Noi, come
coalizione, abbiamo promesso il
nuovo regolamento in cento giorni
e il nuovo Statuto entro fine anno. Lo
diciamo fin da subito. I diritti dell’opposizione sono salvi, come avviene nel parlamento nazionale, ma
ad un certo punto se è necessario
chiedere la fiducia la si chiede, e alla
fine si vota».
Cosa pensa dei buoni scuola? Attualmente il contributo regionale per
ogni bambino che frequenta la scuola materna è di 15 euro al mese, quello annuale per gli asili nido è di circa
1.200 euro. Nei prossimi anni c’è il rischio che chiudano molte realtà. Ha
qualche soluzione nel suo programma?
«Cosa succederà nei prossimi anni è
difficile dirlo, non sappiamo quanti
soldi ci saranno. Con il federalismo
fiscale questo sarebbe un problema
già risolto. Infatti, noi intravediamo
la scuola non statale come pilastro
della nostra politica educativa».
Oggi il Veneto investe appena lo
0,04% del suo bilancio regionale nel
trasporto ferroviario. Ha investito in
questi anni fiumi di risorse nella realizzazione di nuove strade, mentre il
servizio metropolitano di superficie
è rimasto una vuota promessa. E ritardi e disservizi colpiscono pesantemente i pendolari. Cosa ne pensa?
«Il Veneto, più che poco, investe
quello che ha. E non confondiamo i
sottopassi con i ritardi. La Regione
può fare qualche accordo di programma con gli enti locali per costruire dei sottopassi. Per dire il vero, a volte ho la sensazione che abbiamo perfino esagerato con qual-
La scommessa
della legislatura
sarà per il Veneto
quella di far partire
il federalismo
a geometria
variabile
che opera pubblica… Non solo i sottopassi ma anche le rotonde. Da presidente della Provincia ne ho inaugurate 450, ma ora se ne fa una anche per andare dal soggiorno alla camera da letto… ma non divaghiamo.
Per i ritardi noi possiamo solo multare Trenitalia e applicare la tolleranza zero. I lavori della metropolitana sono in pieno svolgimento, ma
promesse sui tempi non siamo in
grado di farne. Attenzione, però…
La vera partita è un’altra, quella dell’alta velocità».
Qual è la posizione sul nucleare?
«Ne ho già parlato approfonditamente. Non esiste una candidatura
del Veneto per costruire una centrale nucleare. Vogliamo fare un esercizio scolastico? Facciamolo pure.
Primo: il bilancio energetico del Veneto è positivo. Secondo: il Veneto è
un ambiente fortemente antropizzato. Terzo: il candidato presidente,
se non lo convincono, la vede difficile. Quarto: c’è un fatto di percezione da parte della cittadinanza».
Lei crede al fotovoltaico
e alle energie alternative?
«Sì, credo che abbiano
ragione gli ambientalisti. Un kilowatt sul tetto di ogni casa sembra
poco, ma se ce l’hanno
un milione di case…
Personalmente ho valutato di farlo sulla mia abitazione, oggi però non
è ancora competitivo. Si
possono dare ancora
più incentivi, ma c’è un
aspetto fondamentale,
sull’energia siamo ancora in regime di monopolio quasi totale con
l’Enel».
L’agricoltura veneta è un settore con
numerose eccellenze, ed è importante anche per la tutela dell’ambiente. Quali strade concrete la Regione intraprenderà a sostegno del
settore primario?
«Per noi sarà un’agricoltura del territorio. Agricoltura è identità e storia dei territori. La mia sarà un’amministrazione del farmer market, del
km zero, contro gli ogm. Io non punto all’amarcord, ma alla realtà. La dimensione media di ogni impresa è di
meno di due ettari di superficie. Non
possiamo fare guerra al produttore
indiano, ma vendere identità territoriale. Per questo l’ogm non è una
soluzione. Siamo primi in Italia per
vini, abbiamo otto formaggi Dop. C’è
un legame tra enogastronomia e turismo».
C’è stato però negli anni un utilizzo
crescente di territorio e sono all’orizzonte ulteriori progetti…
«Per favore, un po’ di orgoglio veneto, smettiamola di andare in giro per
il mondo e dire che abbiamo solo i
capannoni. Abbiamo il 57% di pianura, ma anche paesaggi ineguagliabili: le Dolomiti, i Colli Euganei,
le colline del prosecco, il Garda, il
Polesine, le spiagge. Che i veneti difendano il Veneto! Poi, io sono convinto che ci siano aspetti negativi in
CHI È LUCA ZAIA
LUCA ZAIA nasce a Conegliano, in provincia di Treviso, il 27
marzo 1968. È sposato con Raffaella.
Si diploma alla Scuola enologica “Cerletti” di Conegliano nel
1987 e nel 1993 si laurea in
Scienze della produzione animale, alla facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Udine. Affianca allo studio universitario diverse esperienze lavorative, arrivando a rivestire ruoli dirigenziali in aziende private.
Giovanissimo si iscrive alla Lega di Umberto Bossi. Nel 1993
viene eletto nel consiglio comunale di Godega di Sant’Urbano,
dove è nominato capogruppo.
questa antropizzazione. Ma noi dobbiamo anche mangiare e io non mi
sento di condannare questo modello di piccola e media impresa».
Dopo il Passante, cosa resta ancora da
realizzare (Pedemontana, Romea
commerciale...)? E in quali tempi?
«Nel programma abbiamo scelto di
non scrivere un elenco eterno di opere da fare. Resta il fatto che abbiamo il 30% in meno di viabilità rispetto al resto del Paese. Il Veneto
delle infrastrutture, dopo il Passante, deve continuare a crescere. La
priorità? Ora come ora sbloccare la
Pedemontana».
Parliamo di sanità. Come conciliare
le specificità territoriali con le esigenze di razionalizzazione delle risorse, pur preservando le eccellenze?
«È un tema che non conosco a fondo, sono sincero. Ma una cosa so:
che la sanità del Veneto funziona. È
anche vero però che i cittadini a volte hanno un’idea sbagliata di sanità
e ci si aspetta che ogni piccolo ospedale abbia tutti i reparti».
Si è assistito a un progressivo taglio
delle risorse per il sociale destinate
alle regioni. Come far fronte ai tagli,
come reperire ulteriori risorse?
«Tutto vero. Ma la coperta è sempre
corta e non possiamo fare promesse irrealizzabili al cittadino. Il cittadino deve sapere che in assenza di federalismo le risorse sono esigue».
È favorevole o contrario a consentire il cambio di regione ai comuni che
ne hanno fatto richiesta con referendum popolare?
«Hanno tutti ragione, ma non ci possono andare. Lo dice uno che abita
in un’area di confine. Capisco l’imbarazzo del cittadino di Lamon, ma
è il Veneto a meritare l’autonomia,
non Lamon. Dobbiamo acquisire la
filosofia di una battaglia comune.
Belluno merita autonomia e federalismo e poi una specialità per le dif-
Nel 1995 diventa assessore all’Agricoltura della Provincia di
Treviso.
Nel 1998 ne diviene presidente,
il più giovane d’Italia.
Nel 2002 viene rieletto presidente della Provincia.
Nel 2005 viene nominato vicepresidente della Regione Veneto.
Nelle elezioni del 2003 e del
2008 viene eletto consigliere comunale del Comune di Treviso.
Dall’8 maggio 2008 è ministro
delle Politiche agricole alimentari e forestali nel quarto governo Berlusconi. In questa veste
ha presieduto il G8 dei ministri
dell’agricoltura a Cison di Valmarino.
ficoltà che ha come area montana,
ma il cittadino del centro storico di
Belluno non ha più difficoltà del cittadino che vive nel centro storico di
Rovigo. La scommessa della legislatura sarà per il Veneto quella di far
partire il federalismo a geometria variabile».
Rispetto alle polemiche sui costi della politica, lei cosa pensa potrà fare la
Regione? E quanto costerà la sua
campagna elettorale?
«La Lega si paga in proprio la sua
campagna. Ma la politica non ha costi zero. Non ci credo. Poi è vero che
esiste magari sperequazione tra un
sindaco e un consigliere regionale.
In generale, c’è un tema da affrontare: introduciamo il sistema del bilancio personale in cui ogni consigliere rende conto della sua attività
amministrativa ogni anno».
I rapporti tra Lega e Pdl in questo periodo sono apparsi piuttosto burrascosi, forse per una supposta debolezza degli avversari. Secondo lei quali sviluppi ci potranno essere dopo le
elezioni?
«Intanto non sono d’accordo che
non ho avversari. Voi dite sempre
così. Invece io ho due bravi avversari. Uno da trent’anni parla dei problemi dell’economia veneta, l’altro è
stato a lungo assessore ai Servizi sociali, vicino al mondo cattolico, alle
Europee ha preso una valanga di preferenze. Ma rispondo alla domanda:
questa è un’alleanza come tutte le altre, con sana competizione che io
auspico, ma un intendimento comune. Abbiamo definito il programma in un’ora, il vice l’ho scelto
io».
Sacconi ha detto che dovrà essere un
primus inter pares…
«Non mi pongo il problema, la legge è chiara. In Veneto c’è l’elezione diretta».
Bruno Desidera
e Federico Citron
4
Primo Piano
14 marzo 2010
CHI È ANTONIO DE POLI
ANTONIO DE POLI, CANDIDATO PER L’UDC
Voglio un Veneto
a Statuto Speciale
D
e Poli, il Veneto è una delle pochissime regioni che
non è riuscita ad approvare lo Statuto. Anche in un’ottica di reale federalismo, è possibile continuare a rimanere privi di
quella che è la “carta” fondante
dell’identità regionale?
«Sono perfettamente d’accordo
sul fatto che lo Statuto va approvato quanto prima, e aggiungo
che per una regione così importante come il Veneto, in cui quotidianamente ragioniamo di autonomia, non aver approvato la
nostra “carta costituzionale” dimostri quanta distanza ci sia tra i
proclami politici sul federalismo
e i fatti concreti. Noi siamo per uno Statuto che sia attento alle politiche della persona, che riconosca il ruolo della famiglia naturale e che si prefigga di colmare le
distanze sociali che oggi esistono.
Invece di tante vuote parole sul
federalismo, sosteniamo il progetto del Veneto a statuto speciale e crediamo che si debba dare
ampia autonomia ai Comuni, anche attraverso il trasferimento
delle risorse economiche, riservando alla Regione il semplice
ruolo di programmazione e di
controllo. Serve infine una particolare attenzione per la montagna, per tutelarne la specificità ed
evitare che la carenza di servizi
ne determini il definitivo spopolamento».
C’è anche un problema evidente
di assetto della regione, per garantire la governabilità. Può essere la fiducia lo strumento adeguato a evitare in futuro le paralisi legislative?
«Per nulla, e siamo molto preoccupati che si voglia introdurre nello statuto un meccanismo che
cancellerebbe di fatto il confronto democratico in consiglio. Quel
che davvero serve è una modifica
del regolamento, che garantisca
tempi certi di intervento e cancelli i subemendamenti per garantire alla maggioranza la possibilità di veder approvati i suoi progetti».
Il Veneto ha una rilevante presenza di scuole paritarie, specialmente nel settore della prima infanzia. Oggi i contributi regionali sono largamente insufficienti alle esigenze delle famiglie. Cosa si
prefigge di fare, e cosa pensa del
meccanismo dei buoni scuola?
«Intanto diciamo che alle scuole
paritarie abbiamo sempre dato attenzione, con interventi precisi
che sono certo insufficienti ma
Invece di tante vuote
parole sul federalismo,
sosteniamo il progetto
del Veneto a statuto
speciale e diamo
ampia autonomia ai
Comuni, anche
attraverso il
trasferimento di
risorse economiche
che penso di poter dire che sono
senz’altro merito del lavoro in
giunta dei rappresentanti dell’Udc
come assessori alle politiche sociali. Anche se in futuro non dovessimo più essere al governo, ci
impegniamo comunque a dare il
nostro contributo perché ci sia la
giusta attenzione alle scuole materne e ai nidi integrati, conservando anche lo strumento del
buono scuola che è la logica conseguenza dell’impostazione che
abbiamo contribuito a dare al
problema».
In questi anni assistiamo a un progressivo taglio delle risorse che gli
enti locali possono destinare ai
servizi sociali nel loro complesso.
Come è possibile invertire la tendenza? E occorre un ripensamento delle politiche sociali?
«Il ragionamento da fare è complesso e serio. Oggi non è possibile ragionare separatamente di
sanità, sociale, famiglia, scuola.
Quel che serve è una legge quadro accompagnata da un nuovo
piano per i servizi alla persona,
che partendo dalle politiche rivolte alla famiglia racchiuda e declini tutte le politiche sociali, sociosanitarie, di istruzione e formazione. Solo in questo modo
sarà possibile concepire un progetto unitario e strategico che
guardi dalla persona, dal suo concepimento fino alla quarta età, garantendo risorse economiche certe a sostegno dei percorsi.
Lo stesso concetto di quoziente
familiare, in cui crediamo molto,
deve essere rimodulato: non basta guardare solo alla presenza dei
figli, bisogna garantire agevolazioni fiscali e costi dei servizi inferiori anche alle famiglie che si
fanno carico di persone disabili e
dei nostri anziani bisognosi di cure. Ci sono certamente problemi
di bilancio, ma dobbiamo darci
delle priorità. Facciamo piuttosto
una strada in meno, ma sosteniamo la famiglia veneta e valorizziamola come ambito di cura, solidarietà, coesione tra generazio-
Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV)
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono
utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”
Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437
[email protected] - www.lazione.it
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
(Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730)
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
ni».
Oggi il Veneto investe appena lo
0,04% del suo bilancio regionale
nel trasporto ferroviario. La metropolitana di superficie è rimasta
lettera morta, mentre i disservizi
gravano pesantemente sui pendolari. Come se ne esce?
«Spendendo in maniera diversa le
risorse, partendo dal presupposto
che l’alta velocità è un traguardo
bellissimo ma dedicato a una fascia d’élite, mentre a noi interessa dare risposte concrete a chi il
treno lo usa ogni giorno per lavoro o per andare all’università. Non
credo che le multe a Trenitalia
servano a qualcosa, sarebbe più
opportuno intervenire con provvedimenti drastici e persino con
blocchi ai progetti di sviluppo dell’alta velocità in mancanza di risposte sul trasporto regionale. Se
per cento persone dirette a Roma
ce ne sono mille che rimangono a
piedi o devono partire un’ora prima non stiamo facendo un buon
servizio alla nostra gente».
In attesa dei treni, è stato realizzato il Passante di Mestre. La lista
di grandi opere da costruire è lunga. A quali dare la priorità?
«Ribadisco il concetto: per noi l’opera fondamentale a cui applicarsi
è quella di garantire i fondi necessari a tutte le famiglie con una
persona disabile o non autosufficiente. Il mattone e l’asfalto possono attendere».
È favorevole al nucleare in Veneto?
«Il nostro territorio, per caratteristiche ambientali e densità urbanistica, non ha la possibilità di
ospitare una centrale. Aggiungo
che abbiamo già contribuito alle
esigenze nazionali con il rigassificatore che copre oggi il 10% del
fabbisogno italiano. Ma alle spalle del nostro parere contrario c’è
anche un ragionamento più ampio: le aziende venete sono oggi
tra i leader europei nel settore delle energie alternative, ed è questa
la strada su cui investire per favorire la massima diffusione del solare, del geotermico e delle altre
tecnologie».
L’agricoltura veneta nei prossimi
anni dovrà fare i conti con la
riforma della Pac e la fine dei contributi comunitari. Cosa potrà fare la Regione?
«Intanto diciamo che il 2009 è stato l’anno nero dell’agricoltura veneta, con moltissime chiusure,
prezzi in calo vertiginoso e troppe promesse del ministero che
non si sono tradotte in realtà. Cre-
ABBONAMENTI 2010:
"L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge
7 agosto 1990, 250".
Annuale (50 numeri) euro 43
Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80
Per l’estero chiedere in amministrazione.
Questo settimanale è iscritto alla FISC
Federazione Italiana Settimanali Cattolici
Conto corrente postale n. 130310
ed associato all’USPI Unione
Stampa Periodica Italiana
Chiuso in redazione
il 10.3.2010 alle ore 18.05
ANTONIO DE POLI è nato 48
anni fa, a Vicenza. Coniugato,
con un figlio, abita a Carmignano di Brenta (Padova). Entra in politica nel 1982 come
delegato del movimento giovanile della Democrazia Cristiana.
Nel 1990 diventa sindaco del
Comune di Carmignano di
Brenta.
Nel 1995 è eletto consigliere
regionale e nominato capogruppo del Ccd. Dal 2000 è assessore regionale alle Politiche
Sociali, e diventa coordinatore nazionale degli assessori regionali alle Politiche sociali.
Nel 2004 con 27mila preferenze viene eletto al Parlamento
Europeo.
Nel 2005 rieletto con 18mila
preferenze al Consiglio regionale è nuovamente nominato
assessore alle Politiche sociali
e coordinatore nazionale degli
assessori regionali alle Politiche sociali.
Nel 2006 è eletto senatore e
viene nominato dal partito responsabile del settore Comunicazione e Attività di propaganda. Dal 2007 è capo della
segreteria politica dell’Udc nazionale.
Nel 2008 è eletto deputato. E
viene nominato portavoce nazionale dell’Udc.
Nel 2009 è eletto segretario regionale dell’Udc.
do che la Regione debba in primo luogo tornare a confrontarsi in
maniera seria col
mondo agricolo per
capire le strade da intraprendere, incentivando e agevolando
tutti i piani di riconversione possibili. Ma
torniamo innanzitutto a un sano confronto democratico».
Nel 2010 subiremo gli
effetti più pesanti della crisi economica, con
un forte impatto sull’occupazione proprio
nel momento in cui si
esauriscono le risorse
destinate alla cassa integrazione
in deroga. Come intervenire?
«La regione può mettere in campo degli interventi precisi per far
ripartire l’economia. Il più importante, dal nostro punto di vista, sarebbe quello di intervenire
sul governo perché esoneri dal
patto di stabilità i Comuni col bilancio a posto, in modo che possano far ripartire gli investimenti. In caso contrario, la Regione
dia lei il via libera e si assuma il
compito di interloquire col governo.
Seconda considerazione: la finanziaria Veneto Sviluppo è partecipata tra gli altri dalle banche.
Si adoperi allora perché i nostri istituti aprano i cordoni della borsa, aiutando aziende e famiglie a
fronte di una precisa garanzia regionale. Possiamo anche intervenire a supporto delle aziende coprendo gli oneri legati al costo del
lavoro in caso di primo inserimento o reinserimento. Solo in
ultima analisi, rimane la responsabilità di aiutare le famiglie rimaste prive di reddito, ma con
meccanismi che consentano la re-
stituzione dei fondi stanziati, una
volta tornati alla normalità, perché alimentino le politiche sociali».
L’Udc arriva a queste elezioni dopo una serie di scissioni e abbandoni. Cosa sta succedendo al suo
partito?
«Nulla di preoccupante, anzi. La
politica italiana vive ancora alla
giornata, tra scomposizioni e ricomposizioni degli schieramenti.
Spero e credo che dopo le regionali si possa lavorare con calma
alla nascita di un’area moderata,
di cultura cattolica e laica, che
sappia guardare oltre questo bipolarismo inconcludente e sempre più ostaggio dei partiti più estremistici, a destra come a sinistra. È chiaro che il nostro percorso oggi non ha poltrone o potere da offrire, ma guarda in una
prospettiva di medio termine a
dare nuova forza a quell’area di
centro che le elezioni del 2008 e
del 2009 non hanno certo cancellato e che noi riteniamo indispensabile per il futuro dell’Italia».
Guglielmo Frezza
SEGUE DALLA PRIMA
on è però nostra intenzioN
ne sottoporre ai candidati
l’ennesima lista della spesa, ma-
gari per riceverne in cambio
promesse tranquillizzanti. Nessun programma elettorale è così esaustivo da contenere tutte
le risposte, né così perfetto da
rendere superfluo il confronto
con le altre forze politiche e con
quell’ampio tessuto vitale che si
usa definire società civile. Il peso della crisi, il marcato cambiamento demografico che stiamo vivendo, l’eterogeneità stessa di territorio che ha visto mol-
tiplicarsi i referendum secessionistici, richiedono alla classe politica un di più di responsabilità proprio nel metodo di
lavoro, prima ancora che nel
merito dei singoli provvedimenti. La società veneta ha bisogno di una classe politica capace di ascoltare i suoi cittadini, con tutta la pazienza necessaria ad offrire risposte adeguate; di un Consiglio regionale efficiente, la cui attività non
conosca i momenti di impasse
del recente passato; di amministratori che sappiano farsi cari-
Primo Piano
14 marzo 2010
5
SILVANO POLO, VENETI - INDEPENDENSA
PAOLO CARATOSSIDIS, FORZA NUOVA
Precedenza ai veneti
Il Veneto sia guida
per il cambiamento
eronese, 60 anni, manager
V
nel settore dell’acciaio e già
sindaco di San Bonifacio per
due legislature, Silvano Polo è
il candidato governatore di “Veneti - Independensa”, sigla che
riunisce diversi movimenti venetisti. Due i principi cardine
del programma elettorale: “Il
Veneto sia governato dai Veneti” e “Precedenza ai Veneti in ogni scelta che si rendesse necessaria”. Obiettivo finale, far
nascere il nuovo stato veneto attraverso un processo democratico e pacifico che sfoci nell’ingresso nell’Unione Europea,
dando così attuazione al principio di “autogoverno del popolo veneto” che viene indicato dallo Statuto approvato nel
1971 e ancora in vigore.
Silvano Polo
Animato in gran parte da militanti fuoriusciti dalla Lega
Nord, il movimento ha uno dei
suoi cavalli di battaglia proprio
nella critica ai comportamenti
ambigui del Carroccio da quan-
do è al governo in materia fiscale e di controllo del bilancio
pubblico. Tra gli altri punti del
programma, la richiesta di politiche più rigide nei confronti
dell’immigrazione, con il divieto di assunzione tra stranieri e
l’espulsione di quanti non abbiano un reddito familiare sufficiente; la diminuzione del numero di dipendenti statali, parastatali e degli enti locali; l’abolizione del “Patto di stabilità”,
che grava sui comuni virtuosi e
premia quelli dai bilanci in rosso; la lotta agli sprechi nella
pubblica amministrazione e la
richiesta di nuove regole nella
ripartizione delle risorse pubbliche, sull’esempio della proposta avanzata dai sindaci veneti sul 20% dell’Irpef.
GIANLUCA PANTO, PARTITO NASIONAL VENETO
Obiettivo indipendenza
revigiano, imprenditore e
T
manager nel settore delle
costruzioni, Gianluca Panto è il
candidato governatore del movimento che ha come obiettivo
l’indizione di un referendum
per l’indipendenza del Veneto,
da tenersi sotto monitoraggio
internazionale.
L’autonomia - per quanto sia un
passo in avanti verso l’autogoverno - non è ritenuta sufficiente a dare risposte alle esigenze del Veneto, dal momento che materie fondamentali rimarrebbero nella disponibilità
del governo italiano. Quattro i
principi fondanti: il principio
della proprietà privata, come estensione del più generale principio di libertà individuale; il rifiuto di ogni forma di discriminazione razziale, sessista, lin-
guistica, di convinzioni religiose, filosofiche o politiche; l’accettazione dei principi di legittimità democratica e della non
violenza; l’applicazione delle
norme del diritto internazionale.
Una volta raggiunta l’indipendenza, il punto principale del
programma prevede la riduzione di tutte le tasse e imposte ad
una sola, con aliquota del 20%
sia per le aziende sia per i privati, sufficiente a garantire il
doppio delle attuali risorse economiche. Altri punti del progetto riguardano: eliminazione
di Irpef, Irap, Ires, eliminazione del sostituto d’imposta; eliminazione degli studi di settore; eliminazione del canone televisivo e di tutte le marche da
bollo; possibilità di scaricare l’i-
le 7 alle 15.
Votano tutti i cittadini che abbiano compiuto il 18°
anno di età entro il primo giorno dell’elezione (cioè
che siano nati prima del 29 marzo 1992) e siano iscritti nelle liste elettorali di un Comune del Ve-
co di un oculato utilizzo delle
risorse pubbliche, limitando indennità, spese di consulenza,
doppi e tripli incarichi ormai
insostenibili di fronte alla sensibilità comune e tanto più ingiustificati in un momento di
recessione economica. La globalizzazione ha aperto la regione al mondo intero, esponendola a tutti i venti: nuove economie emergenti, migrazioni, culture e religioni che irrompono nel nostro territorio.
Siamo chiamati, in questo contesto, a difendere la nostra i-
Gianluca Panto
va da parte dei privati; iter processuali fino ad un massimo di
2 anni; defiscalizzazione totale
delle spese aziendali; eliminazione del notaio con svolgimento pratiche presso gli uffici
comunali.
neto.
La votazione avviene su un’unica scheda. L’elettore ha a disposizione tre voti: 1) un voto per una lista provinciale; 2) un voto (preferenza) per uno dei
candidati della lista provinciale prescelta; 3) un voto per un candidato Presidente della Giunta regionale e la lista regionale (detta “listino”), che vale anche per la lista regionale di cui è capolista.
dentità, ma guardando avanti e
senza sterili chiusure.
Come settimanali diocesani,
voce di una Chiesa che ha plasmato con il suo impegno la vita e la cultura delle nostre comunità, garantiamo alle nuove
istituzioni regionali un’attenzione costruttiva nel raccontare un Veneto più giusto e più
sereno. È con questo spirito
che, in un gioco di squadra che
ha coinvolto le redazioni e i direttori, abbiamo chiesto ai candidati presidente di riflettere
con noi sulle grandi questioni
li e rilanciando uno sviluppo
armonico del proprio territorio. Forza Nuova sintetizza così il programma elettorale con
cui si propone all’attenzione
degli elettori candidando alla
guida della futura giunta regionale Paolo Caratossidis, padovano, 33 anni, già coordinatore nazionale del movimento
di estrema destra.
Tra i punti chiave della proposta politica, la definizione di regione a statuto speciale e una
serie di misure a sostegno delle fasce sociali più deboli: abolizione dei ticket sanitari, stop
a ogni ipotesi di privatizzazione dei servizi sanitari, rilancio
dell’edilizia popolare da riservare esclusivamente ai cittadini italiani, tutela della famiglia
e del diritto alla vita con opportuni interventi a sostegno
della donna in situazioni di difficoltà. Tra i cavalli di battaglia
di Forza Nuova, un posto di rilievo spetta alle politiche di
contrasto dell’immigrazione:
«occorre - si legge nel programma elettorale - un con-
Paolo Caratossidis
trollo totale del territorio con
espulsione reale dei clandestini e, come prima urgentissima
misura, lo smantellamento dei
campi nomadi, autentiche basi operative della criminalità».
In campo economico, si propone di bloccare tutte le sovvenzioni a chi delocalizzi le
produzioni per investire le risorse a sostegno delle piccole e
medie imprese locali, estendendo al contempo gli ammortizzatori sociali e aumentando i sussidi di disoccupazione. Nel programma anche
un deciso no all’ipotesi di realizzare una centrale nucleare in
Veneto.
DAVID BORRELLI, MOVIMENTO 5 STELLE
ELEZIONI REGIONALI CHI, COME E QUANDO
er l’elezione del Presidente della Giunta e del
P
Consiglio regionale del Veneto si voterà domenica 28 marzo, dalle 8 alle 22, e lunedì 29, dal-
na Regione che sia guida
U
forte per il cambiamento,
tutelando i cittadini più debo-
che ci sono di fronte. Chiediamo agli elettori di scegliere
guardando al bene complessivo di tutto il Veneto e ai programmi proposti. E, a chi guiderà la regione e a quanti collaboreranno dai banchi dell’opposizione, eguale impegno
quotidiano, disponibilità all’ascolto e responsabilità nelle
scelte. È da questo che si riconosce una vera classe dirigente.
Giampiero Moret
e i direttori dei settimanali
diocesani del Veneto
Sette progetti buoni
per tutte le Regioni
revigiano, esperto inforT
matico, David Borrelli è
consigliere comunale a Treviso, il primo rappresentante
delle liste civiche sponsorizzate da Beppe Grillo ad essere stato eletto in Veneto alle
scorse amministrative. Il programma del movimento - di
carattere nazionale e declinabile in ciascuna regione a seconda delle peculiarità locali
- è articolato in sette grandi
capitoli: modifica dell’assetto
istituzionale, con abolizione
delle province e dei piccoli comuni, referendum senza quorum, limite dei mandati per i
parlamentari e non eleggibilità dei cittadini condannati;
no al nucleare e forte investimento nelle energie rinnovabili, con agevolazioni per i cittadini e certificazione energetica degli edifici; riforma dell’informazione attraverso l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti, l’eliminazione dei contributi pubblici alle testate,
l’assegnazione delle frequenze
televisive con asta pubblica e
altri provvedimenti tra cui la
copertura completa dell’adsl
su tutto il territorio naziona-
le; abolizione della legge Biagi, sussidio di disoccupazione
garantito e introduzione della class action in economia;
valorizzazione del trasporto
pubblico e di tutte le forme di
mobilità sostenibile; sostegno
della sanità pubblica, contrastando gli effetti della devolution alle Regioni e la crescita
dell’iniziativa privata nel settore per garantire universalità
d’accesso e omogeneità delle
prestazioni; riforma della
scuola partendo dall’abolizione della legge Gelmini e dallo
stop a ogni forma di sostegno
alla scuola non statale.
David Borrelli
6
Attualità
14 marzo 2010
CONVEGNO NAZIONALE A TREVISO. I PROBLEMI SUL TAVOLO
Sangue cordonale, una donazione
da estendere e gestire bene
I
l sangue contenuto nel cordone ombelicale, ricco di
cellule staminali, se donato
al momento del parto rappresenta la via di salvezza per molti pazienti affetti da leucemie e
gravi malattie del sangue. Ma
come per tutte le questioni vitali – che finiscono inevitabilmente col viaggiare sul sottile
filo posto tra generosità e business –, anche in questo caso
è necessario avere le giuste
informazioni e fare rete.
Se n’è parlato alla “Tavola rotonda sullo stato dell’arte della
donazione del sangue cordonale in Italia” tenutasi lo scorso 6 marzo a Treviso, promossa dal volontariato e in primis,
dalla Federazione nazionale Adoces (Associazione donatori
cellule staminali), promotrice
della prima campagna nazionale per la donazione delle cellule staminali, Movi (Movimento di volontariato italiano)
e da Volontarinsieme (Coordinamento delle associazioni di
volontariato della provincia di
Treviso).
Le informazioni che raggiungono i futuri genitori in materia di sangue cordonale e sue
potenzialità di cura oggi sono
poco chiare, talvolta contrastanti e contraddittorie. D’altra
parte si è ancora lontani dal
raggiungere il numero necessario di sacche nelle 19 banche
pubbliche italiane e c’è bisogno
di incrementare le donazioni
solidali (oggi sono circa 25 mila; secondo le stime del ministero della Salute per ottenere
una copertura ottimale delle
caratteristiche genetiche si dovrebbero raggiungere le 100
mila unità).
L’ente pubblico, in tutto questo, gioca un ruolo vitale e assolutamente centrale: «La Regione Veneto è divenuta per noi
un punto di riferimento e ne
siamo lieti, perché tutto il processo si deve sviluppare nell’ambito del servizio socio-sanitario pubblico – ha dichiarato Giovanni Grillo, presidente
del Centro di servizio per il volontariato di Treviso, aprendo
i lavori del convegno –. Le aspettative create dalle novità
scientifiche, infatti, rappresentano per le persone il miracolo
che può farle guarire, ma talvolta anche un vero affare per
il mercato. E qui dobbiamo impegnarci». La donazione del
sangue cordonale potrebbe
sembrare, all’apparenza, un tema specialistico, in realtà dove
c’entra il volontariato «c’è sempre un modo di vivere per indicare delle strade corrette – ha
ricordato Emanuele Alecci del
Movi –. L’elemento principale
è il dono, che deve essere disinteressato o non è più un dono. Ma dietro a questo tema ci
sono interessi economici inaccettabili. Per questo le associazioni di volontariato si sono
mosse. È necessario ripartire
più forti sui grandi temi etici
del dono e della gratuità».
Nel corso della tavola rotonda,
con numerosi esperti, speciali-
sti e relatori, sono state poste
sul tavolo delle discussioni importanti richieste. Anzitutto,
che le regioni recepiscano le disposizioni ministeriali impegnando subito i finanziamenti
(10 milioni di euro) messi a disposizione dal Ministero della
Salute per implementare la rete delle banche pubbliche. In
secondo luogo, che ci sia la
stessa attenzione verso tutti i
professionisti che operano nel
campo e l’adeguamento dell’organico delle ostetriche per
valorizzare i punti raccolta accreditandoli come richiesto dal
Servizio sanitario nazionale,
mettendoe in condizione ostetriche e consultori di erogare
una corretta informazione.
Terzo punto: si domanda un’or-
una giovane splendida mamÈ
ma dallo sguardo luminoso e
felice. Dietro di lei fa capolino un
di Jos. Si parla di alcune centinaia di morti (circa 500), uccisi a colpi di machete da squadre organizzate di “pastori” fulani (una popolazione del centro della Nigeria).
Le vittime sono abitanti di vari villaggi nei pressi della città
di Jos, in buona parte appartenenti a varie confessioni cristiane. I fulani invece sono in
gran maggioranza musulmani. La chiave di lettura dell’odio interreligioso è stata così
utilizzata per interpretare questa ennesima esplosione di vio-
Nel 2009, in Italia, sono state raccolte 16.207 unità allogeniche,
mentre ne sono state bancate
4.376 (circa il 27%) sui 305 centri
di raccolta.
Il Veneto è una regione molto attiva, se si pensa che sono operative tre banche pubbliche per la
raccolta del sangue cordonale, a
Padova, Treviso e Verona e numerosi centri di ostetricia e ginecologia dove viene effettuata la
raccolta delle donazioni.
Nel 2009, sono state raccolte a Padova 1.034 unità allogeniche (238
bancate); a Treviso 408 (111 bancate); a Verona 211 (31 bancate),
mentre nel 2008 si erano raccolte 1.182 unità di sangue cordonale (678 a Padova, 321 a Treviso e
183 a Verona). Quelle che avevano tutte le caratteristiche per essere bancate sono state 291.
bel bambino, che è il suo tesoro.
Federica, però, non è una mamma qualsiasi. Quando Giovanni è
nato ha donato il sangue contenuto nel cordone ombelicale, che
altrimenti sarebbe andato inutilmente perduto. Tre anni dopo, le
è stato comunicato che con quella scelta ha ridato la vita a un altro bambino, malato e residente
negli Stati Uniti. Adesso Federica
si sente mamma due volte: «È
un’idea che ho maturato durante
la gravidanza. Io sono già donatrice di midollo e mi sembrava assurdo sprecare una simile occasione. Non si tratta di una procedura complicata, tutt’altro. Si fa
un colloquio al Centro trasfusionale di Treviso prima del parto,
un centro assolutamente all’avan-
guardia in Italia, per verificare la
salute dei genitori e, poi, al momento del parto, in modo assolutamente indolore, viene prelevato il sangue del cordone ombelicale. Poi, se è buono, viene destinato a chi ne ha bisogno».
I suoi occhi si illuminano mentre
cerca il suo bimbo, che nel frattempo ha raggiunto la nonna in
sala. «Io lo consiglio a tutte – aggiunge –. Non costa nulla e sublima ancor più la nascita di una
nuova creatura. Noi viviamo con
la speranza che la vita di Giovanni sia servita anche a un altro bimbo». Prima di lasciarci, le chiediamo cosa ha raccontato a Giovanni. Lei sorride, con la gentilezza che le è propria, e risponde:
«Giovanni sa tutto e dice che ha
salvato un bimbo. Spero che questo esempio lo accompagni per
tutta la sua vita e lo apra al dono».
la legge islamica, a differenza degli stati del nord. I fulani sono
una popolazione diffusa in tutta l’Africa occidentale, allevatori nomadi, vivono ai confini del
deserto e sono spesso coinvolti
in contese con altre popolazioni stanziali della regione. La ragione di tali conflitti non è religiosa, anche se può capitare che
gli attacchi siano rivolti contro
gruppi non islamici, come è effettivamente il caso degli scontri dei giorni scorsi. Il problema
è, come spesso capita, la lotta
per la sopravvivenza in presenza di condizioni di vita sempre
più difficili.
I fulani, in questa zona della Ni-
geria, sono presenti da secoli; ma
le tradizioni nomadi hanno impedito una loro integrazione sociale e politica. Cacciati dai colonizzatori, discriminati dai governi locali come da quello federale nigeriano, rappresentano
un problema sociale e una fonte di destabilizzazione. La terra
disponibile per il mantenimento delle loro mandrie è sempre
più scarsa: colpa della desertificazione, delle produzioni agricole industriali (introdotte da
grandi compagnie straniere che
acquistano la terra per pochi
dollari) o dell’attività estrattiva.
L’odio che così nasce tra popolazioni nomadi e gruppi sedentari può essere, qualche volta,
catalizzato dalla diversa appartenenza religiosa, ma alla base
c’è una terribile condizione di
povertà e di esclusione sociale.
Ci sono anche spiegazioni più di
basso profilo rispetto a quelle
che chiamano in causa le differenze religiose o etniche o i
trend economici. Il fatto è che la
Nigeria sta attraversando un
drammatico momento a livello
Sangue in Nigeria
lenza che insanguina la Nigeria
in un momento politico particolarmente delicato.
In realtà le cose sono molto più
complesse.
Jos, la capitale dello stato del Plateau, nel centro del paese, è stata costruita dai colonizzatori all’inizio del Novecento per sfruttare i locali giacimenti di stagno.
Nel corso degli anni ha attratto
lavoratori da varie zone del paese, soprattutto del sud a maggioranza cristiana: è una città
cosmopolita, dove le religioni si
mescolano, così come i gruppi
etnici. Lo stato del Plateau, pur
essendo abitato in maggioranza
da musulmani, non ha adottato
Le donazioni nel 2009
in Italia e nel Veneto
FEDERICA Un bimbo salvato negli Usa
LA POVERTÀ CAUSA DI VIOLENZE
ra il 6 e il 7 marzo scorsi,
T
un’ondata di violenza si è
abbattuta sulla città nigeriana
ganizzazione omogenea della
rete e la regolamentazione delle raccolte ad uso privato, come
chiaramente emerso dal dibattito a Treviso, con l’istituzione
di tavoli tecnici ad hoc. PF
Conferenza
sull’inquinamento
’inquinamento atmosferico e
“maLdella
i rischi per la salute”. È il teconferenza che si tiene
venerdì 12 marzo, alle 20.30 nella palestra di Onigo di Pederobba, organizzata dall’associazione
“Aria Nova”. Relatrice sarà Fiorella Belpoggi, direttrice del Centro
Maltoni Ramazzini di Bologna.
Sabato 13, alle 15.30 nella sala
consiliare di Pederobba, si tiene
un workshop su “Il rapporto tra i
cementifici-coinceneritori e le comunità locali”.
L’ape
di Alessandro Toffoli
Contributi a diluvio
Gran lavoro per la Giunta regionale in questi ultimi giorni di legislatura: a distanza di poche ore l’una dall’altra sono giunte notizie di contributi a diluvio (cioè,
come si dice, a pioggia, ma di
più) per circa 500 Comuni (quindi quasi tutti), per piccoli interventi pubblici volti a rilanciare
l’economia. Ma quanto “piccoli”? Circa 130 milioni, per dirla
in lire duecentosessanta miliardi. Qualche spicciolo (5 milioni,
dieci miliardi) il giorno successivo per impianti sportivi.
Bene, l’economia ne trarrà vantaggio, anche lo sport. Ma il solito malpensante si chiede come
mai tali elargizioni, giustamente (?) sventolate alla stampa, arrivino 15 giorni prima delle elezioni.
E comunque, se proprio c’erano
questi miliardi da spendere, ferma restando l’importanza di tutti gli interventi finanziati (e ti
credo, se ai comuni alla canna
del gas dai l’opportunità di chiedere contributi per opere pubbliche, figurati se non li chiedono), magari c’era anche qualche
ambito di sofferenza (per esempio il sociale o la sanità) che poteva meritare un surplus di attenzione, anche se non chiede o
non si lamenta.
politico. Il presidente Umaru
Yar’Adua, eletto nel 2007 e originario del nord del paese,
ha, a quanto pare, seri problemi di salute. Alla fine del 2009
è stato ricoverato per circa tre
mesi in Arabia Saudita (problemi cardiaci e complicazioni renali…). Di fatto, durante la
sua assenza, ci sono stati numerosi episodi di violenza nel
paese, compreso nello stato di
Plateau. Cristiani contro musulmani in gennaio; musulmani contro cristiani ora a marzo. Dietro queste violenze probabilmente ci sono quindi le
strategie di posizionamento
dei capi politici locali, messi in
subbuglio dalla prospettiva di
un cambio di regime a livello
federale, determinato dalla
malattia del presidente. La
molla religiosa è fin troppo facile da sfruttare. E consente di
attirare l’attenzione dell’Occidente molto più di qualunque
discorso che parli di sfruttamento economico o di malgoverno.
Paolo De Stefani
Attualità - Economia
14 marzo 2010
PARLA IL DIRETTORE DELLA “LEPIDO ROCCO” DI MOTTA
Centri di formazione professionale:
più “scuola”, con 21 qualifiche
C
osa cambia nella formazione professionale con
la riforma Gelmini?
Per saperne di più abbiamo interpellato il dottor Alberto Visentin, direttore del centro di
formazione professionale “Lepido Rocco” di Motta di Livenza.
«La riforma Gelmini - spiega
Visentin - non ci tocca direttamente in quanto a definizione
dei percorsi formativi, però ha
delle ripercussioni importanti
sotto due fronti. In primo luogo la formazione professionale
entra definitivamente dentro il
sistema educativo italiano, con
una sua dignità e un suo percorso, a completamento di
quanto già iniziato sperimentalmente con la riforma Moratti».
Cos’è cambiato rispetto a prima?
«Prima il nostro ramo era di
competenza diretta del ministero del lavoro e non di quello
dell’istruzione. I percorsi della
formazione professionale rimangono di competenza esclusivamente regionale (titolo V e
articolo 117 della Costituzione),
ma assolvono agli obblighi scolastici e formativi. I percorsi sono triennali dentro un quadro
definito dalla Conferenza Stato-Regioni».
Qual è l’altra novità?
«Rispetto all’anno scorso la
Conferenza ha definito ventuno
qualifiche dei percorsi triennali a livello nazionale, ognuno
con i suoi standard nazionali in
termini di abilità minime e conoscenze essenziali in riferimento al mondo di lavoro. Per
quanto riguarda l’area linguisti-
ca, logico-matematica, scientifica ed umanistica dobbiamo
invece rispettare gli “assi culturali” propri delle altre scuole. I
nostri studenti scelgono quindi
un percorso triennale ed ottengono una qualifica corrispondente al terzo livello del cosiddetto “Quadro Europeo delle
Qualifiche” (EQF), dopodiché
possono scegliere se entrare nel
mondo del lavoro, o continuare gli studi altrove per ottenere
il diploma: la novità è che a partire dal prossimo anno ci sarà la
possibilità per i nostri studenti
di frequentare da noi il quarto
anno ed ottenere un diploma
professionale. Ora alla Regione
Talamini di San Fior
nuovo presidente
di “Tapa Olearia”
Talamini, di San Fior è il
Lino
nuovo presidente della coope-
rativa "Tapa Olearia". La sua elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea elettiva svoltasi domenica scorsa ad Asolo.
Nata nel 2003 e attualmente con
640 soci e due frantoi, la “Tapa Olearia” aveva avuto come presidente Franco Vettoretti fin dalla
fondazione. La realtà dell’olivicoltura nella Marca è diventata in
pochi anni un settore agricolo
particolarmente interessate e in
continua espansione. “Tapa Olearia” produce quasi 800 quintali di olio extravergine lavorando
circa 6 mila quintali di olive, prodotte in una cinquantina di comuni, soprattutto nella Pedemontana. Sono circa 220 mila le
piante di olivi piantumate su 700
ettari, con il recupero di terreni
altrimenti in gran parte abbando-
RIFORMASCUOLE SUPERIORI
Collegio Brandolini-Rota
Il Ministero ha detto “no” al liceo
musicale al vittoriese “Flaminio”
l liceo “Flaminio” di VittoIrio
Veneto non avrà il Li-
C
on la riforma delle superiori ben poco cambia per chi sceglierà le offerte formative del collegio Brandolini-Rota a Oderzo. «Cambierà praticamente solo la scansione
delle ore – afferma il direttore don Massimo Rocchi -. Al liceo scientifico saranno ridotte le ore di italiano, latino e inglese a favore di matematica e fisica. Al Brandolini alle 27 ore del biennio aggiungeremo 2 ore obbligatorie ma opzionali, tra potenziamento di inglese e diritto-economia. Il liceo europeo passerà invece da
sperimentazione a ordinamento, cioè approvato come defini-
Nella lingua l’indentità di
un popolo
N
resta da stabilire, e ha tre anni
di tempo, quali sono i percorsi
per giungere a questo diploma
professionale».
Tirando le conclusioni?
«Noi da un lato siamo conten-
OLIVICOLTURA
ODERZO. LICEO SCIENTIFICO ED “EUROPEO”
NELLA GIORNATA MONDIALE DELLE LINGUA MADRE
ei giorni scorsi si è svolta
per le strade di Conegliano
una manifestazione particolare: un gruppo di cittadini del
Bangladesh hanno pacificamente marciato con i loro bellissimi e colorati abiti tradizionali, sventolando la bandiera
del loro Paese e quella dell’Italia nel giorno dedicato in tutto il mondo alla lingua madre,
il 21 febbraio. Questa data fa
infatti riferimento ad un evento storico che riguarda proprio
loro. Il 21 febbraio 1952 l’esercito pakistano sparò su degli
studenti che manifestavano per
rivendicare il diritto a parlare
il proprio idioma. Dopo la creazione, nel 1947 del Pakistan di-
Alberto Visentin, direttore della ‘Lepido Rocco’ di Motta
ti, perché troviamo una dimensione stabile, ma dall’altro riteniamo che ci sia una necessità
di collaborazione e sinergia con
gli istituti professionali di stato. Le regioni dovranno definire in maniera molto chiara chi
fa che cosa, gli ambiti, l’accreditamento. Quello che noi chiediamo è che la Regione Veneto,
come sembra sia già intenzionata a fare, tenga conto del
grande servizio che stiamo facendo dal 1972, occupando uno spazio che non era occupato da nessuno, dando l’opportunità ai ragazzi di avere una
formazione professionale, opportunità che lo Stato non dava. La nostra scuola comunque
è da 105 anni che dà un servizio, senza lo Stato e prima dello Stato, ed è giusto che la Regione riconosca questo servizio. Che è un servizio alla professione ma anche alla crescita
personale dei nostri studenti,
che devono diventare, prima
che lavoratori, anche uomini e
cittadini».
Andrea Pizzinat
tivo dalla riforma, ma esistendo
solo in scuole paritarie, cioè
pubbliche ma non statali, il ministero non ha ancora indicato
la scansione degli orari. Riteniamo che sarà indicato entro
fine maggio, con una probabile
riduzione degli orari. Il nostro
liceo europeo ha due indirizzi:
linguistico moderno e giuridico-economico». AP
versato quasi cinquant’anni fa
in Bangladesh ci fa riflettere ancor oggi sull’importanza della
lingua. «Una lingua - afferma
Angel Herido - non è semplicemente un insieme di fonemi,
regole di pronuncia e grammaticali, caratteri alfabetici. Una
lingua ha il sapore della vita,
morte, guerra e dell’amore di
un popolo. È la sua storia, che
diventa accento unico e inconfondibile. E allora ogni idioma ha una sua bellezza e ricchezza ineguagliabili: coglie un
particolare aspetto della realtà
ed è solo lui a farlo in quel modo».
viso in due parti, il Pakistan occidentale che parlava urdu
cercò di imporlo ai territori ad
est, la cui lingua era il bengalese. Quelli del 21 febbraio furono i primi morti nella lunga
marcia verso
l’indipendenza di quello
che è l’odierno
Bangladesh. Il
governo di Islamabad fu
costretto a riconoscere e a
dare alla lingua bengali dignità pari a
quella dell’urdu. Il sangue
Un momento della manifestazione svoltasi a Conegliano
ceo musicale nelle sue offerte per il prossimo anno
scolastico, il primo della
riforma Gelmini.
Dopo che la Provincia di
Treviso aveva proposto la
creazione di due licei musicali nella Marca, a Castelfranco e a Vittorio, la Regione del Veneto aveva recepito la richiesta della Marca tuttavia rimettendosi nelle mani del Ministero della
pubblica istruzione per la
scelta definitiva, in considerazione del numero limitato
di licei musicali e coreutici
previsti a livello nazionale.
7
E dal Ministero è giunta infine la decisione: il “sì” ad un
solo liceo musicale in provincia di Treviso, all’istituto
“Giorgione” di Castelfranco
Veneto; mentre a livello regionale ce ne sarà soltanto
un altro, al “Pigafetta” di Vicenza.
Sono rimaste pertanto deluse le speranze del liceo vittoriese, che offre comunque
una pluralità di indirizzi: il
Liceo classico, il Liceo
scientifico, lo Scientifico
con l’opzione Scienze applicate.
Le iscrizioni alle scuole superiori termineranno venerdì 26 marzo.
SABATO 13 C’È “IL VENETO AL 300 X 100”
300 vini a Susegana
al 300 x 100!”, ovve“ri per
Irol Veneto
300 vini di 100 produttorappresentare il meglio del-
la produzione enologica veneta.
L’Ais, Associazione Italiana Sommelier, con questa nuova iniziativa, in programma sabato 13
marzo al castello di San Salvatore a Sugegana, propone ad appassionati e addetti ai lavori le
molte espressioni enologiche di
una terra, il Veneto, che vanta
ben 25 aree vinicole. I vini presentati sono il frutto delle selezioni effettuate dai sommelier
veneti nel corso delle degustazioni ufficiali.
Dalle 11 alle 20 saranno aperti i
banchi di assaggio, con i produttori che illustreranno le loro migliori etichette, in collaborazione con i sommelier Ais. E con
degustazioni di tipicità gastronomiche trevigiane e venete:
formaggi e salumi, prodotti da
forno e di pasticceria.
Alle 10 avrà inizio un convegno
sul tema “Il vino, una scelta di
carattere” sul legame fra vino e
psicologia, con relatori tra gli altri Fabio Sinibaldi, Dino Marchi,
presidente Ais Veneto, Terenzio
Medri, presidente Ais nazionale,
che parleranno di come sta cambiando il ruolo del sommelier. Ci
saranno inoltre Benedetta De
Prà, premiata come Miglior maître 2009, e Luca Bandirali, presidente Ais Lombardia.
Il pubblico potrà poi assistere alle selezioni finali che eleggeranno il “Miglior sommelier del Veneto”, premio giunto alla quarta
edizione e sostenuto anche dall’Unione Consorzi vini veneti
Doc. Per il programma consultare il sito www.aisveneto.it. oppure telefonare a: 328-8479668.
14 marzo 2010
MIGLIAIA DI PERSONE GIUNTE IN PROCESSIONE
Giubileo, in 8 mila
all’apertura
G
iovanni Cigana era solo il
9 marzo 1510 quando gli
apparve la Madonna. A
distanza di 500 anni, all’appuntamento con la “giovane vestita di
bianco” si sono presentate ottomila persone, tra cui quattro vescovi, numerosi religiosi e sacerdoti, autorità civili e militari, famiglie con bimbi di tutte le età e
tanti, tanti fedeli e volontari.
Motta di Livenza diventa, nella
giornata di apertura dell’Anno giubilare mariano, il cuore non solo
della diocesi di Vittorio Veneto ma
di un territorio molto più vasto.
A piedi, camminando, chi per
giorni, chi per un’ora soltanto, la
meta è per tutti la stessa: la voglia,
il bisogno di ricevere un abbraccio da quella madre che ha tenuto tra le sue braccia il Figlio di Dio.
Mille in un gruppo, cinquecento
in un altro, e via via, quasi impossibili da contare i partecipanti alle lunghe processioni che si riversano, aperte ciascuna da una croce, sulla piazza della basilica. Tutti con i foulard colorati, qualcuno
con il bastone, altri con lo zaino
segni di un cammino più lungo,
magari partito da Lubiana.
Il silenzio, l’atmosfera di preghiera sono così densi che si possono
toccare. E sembra incredibile sentendosi immersi in una marea umana.
L’incedere lento dei cappati e dei
frati con il rettore padre Alfonso
Cracco che regge l’antica icona
della Madonna del latte, del XV
secolo, primo ex voto donato alla
Madonna dei Miracoli, dà il via alla cerimonia di apertura del giubileo. Seguono monsignor Orlan-
do Barbaro, in
rappresentanza
del patriarca di
Venezia, i vescovi Ovidio
Poletto, Eugenio
Ravignani, Alfredo Magarotto e Corrado
Pizziolo. La prima tappa è al capitello davanti al
quale Giovanni
Cigana quella
mattina di cinque secoli fa aveva recitato
sette Padre Nostro e sette Ave
Maria prima
che la giovane
vestita di bianco MOTTA, 7 MARZO: il Vescovo apre la porta madre (foto Riccardo Fadel); sotto:
la grande folla all’esterno della basilica (foto Sergio Campedel)
gli apparisse.
Poi la processioIL VESCOVO
ne riparte per raggiungere il grande palco allestito in piazza.
Iniziamo un anno
A far da corona sempre i frati Migiubilare
nori che da cinquecento anni si
singolarmente
prendono cura del santuario e di
importante. Un
chi pellegrino varca la sua soglia.
«Oggi – esprime il vescovo mongiubileo che pochi
signor Pizziolo – è davvero un
santuari nel mondo
giorno grande. Un giorno degno
possono vantare
di essere ricordato. Iniziamo un
anno giubilare singolarmente imzione rimane attuale. «Basti penportante. Un giubileo che pochi
santuari nel mondo possono vansare – afferma il Vescovo – alla
tare. Cinquecento anni dall’appagrande e positiva accoglienza che
ha avuto in tutte le nostre parrocrizione della Beata Vergine qui a
chie la Peregrinatio Mariae. Basti
Motta di Livenza a un semplice
vedere il numero di pellegrinaggi
pio contadino, Giovanni Cigana.
che continuano a giungere in queAttraverso l’apparizione di Maria,
sto santuario».
Dio ha espresso la sua vicinanza
alla vita dei suoi figli».
Il vescovo Corrado allora si fa pelE secoli dopo il valore dell’apparilegrino speciale e raggiunge la
Porta Santa. Prima di entrare nella basilica batte per tre volte il
martello sul portale. La porta, anche lei vestita a festa, si spalanca
Azione sta preparando un numero straordinario a colori interae il giubileo prende avvio. Uno domente dedicato agli eventi dei primi giorni del giubileo mariano
po l’altro i pellegrini giungono in
di Motta. Lo speciale arriverà a tutti gli abbonati e a tutti gli abitanti
dei comuni di Oderzo, Motta e Mansuè a partire da sabato 20 marcripta al loro appuntamento con
zo. Inoltre sarà disponibile nel santuario di Motta.
Maria.
Gerda De Nardi
NUMERO SPECIALE DE L’AZIONE
L’
7 MARZO: PELLEGRINI IN CAMMINO VERSO IL SANTUARIO
CENTINAIA DI PERSONE HANNO VEGLIATO
IN PREGHIERA TRA L’8 E IL 9 MARZO
La notte dell’attesa
a notte dell’attesa”: un ti“perLlatolo
di certo appropriato
veglia che ha coperto le
alle 3 di notte, quando l’affluenza ha raggiunto il minimo,
non meno di cento persone erano presenti tra la basilica e la
cripta. Verso le 5.30 ormai non
c’era più posto nemmeno in
piedi, tanto che alle 6 la processione iniziale della prima
messa della giornata ha rag-
ore della notte tra l’8 e il 9 marzo. Il lungo incontro è iniziato
alle 20 di lunedì, in una basilica gremita, con l’Akathistos animato da sette coristi della
comunità greco-cattolica di
Treviso e Venezia.
L’antica
preghiera mariana è stata interpretata in
maniera quasi
asettica, poco
solenne, salmodiata; un corista ha coinvolto
l’assemblea
chiedendole di
partecipare con
un semplice vocalizzo di sottofondo, creando un’atmosfera inconsueta e
orientaleggianMOTTA, 9 MARZO: il ministro generale di frati Minori inaugura la lapide
te.
realizzata per il 500º dell’apparizione
Dalle 21 in poi
dieci cori parrocchiali, provenienti per la
giunto il presbiterio a fatica. La
maggior parte dall’Opiterginocelebrazione è stata presieduMottense, hanno avuto l’onore
ta dal ministro generale dei fradi animare il resto della veglia
ti Minori, lo spagnolo Josè Rocon canti e meditazioni, pasdriguez Carballo, il quale al tersandosi il testimone ad ogni
mine della celebrazione ha icambio d’ora. La risposta della
naugurato, tra applausi scrogente è andata di certo ben olscianti, una lapide commemotre le aspettative degli organizrativa della giornata presso il
zatori, tanto che i libretti della
capitello dell’apparizione all’eveglia sono andati esauriti molsterno della basilica.
to presto; si pensi che intorno
Andrea Pizzinat
Agenda Giubileo Motta
Sabato 20: alle 11, in basilica, il vescovo Corrado celebra la messa per le religiose presenti in diocesi.
MOTTA, 7 MARZO: pellegrini in cammino verso il santuario (foto Sergio Campedel)
Sabato 27: alle 19.15, nel sagrato della basilica, ritrovo dei giovani che partecipano alla Festa diocesana dei giovani nel 25º anniversario delle Giornate mondiali della gioventù. Alle 19.30 celebrazione penitenziale presieduta dal vescovo Corrado. Conclusione alle 21.30 davanti alla basilica.
Chiesa
14 marzo 2010
CITTADINANZA ONORARIA AI FRATI
Accesa la lampada
donata da Motta
L
a fiamma brilla e continuerà
a brillare per l’intero anno, e
poi per un altro, e un altro ancora. Il sindaco Paolo Speranzon di Motta di Livenza, accompagnato dal vescovo Corrado e dal rettore del santuario
padre Alfonso, accende la lampada votiva donata dalla città di
Motta alla Madonna dei miracoli e realizzata dall’artista Carlo Balljana, anch’egli presente
all’evento.
Il gesto si compie dopo la proclamazione delle letture e del
Vangelo, nel giorno esatto in cui
ricorre il cinquecentesimo anniversario dall’apparizione della Vergine a Giovanni Cigana.
La luce ora splende ai piedi del
dipinto raffigurante l’incontro
che ha contribuito a cambiare la
storia della città, trasformarla
in meta ininterrotta di pellegrinaggi.
«Questo momento – esprime il
sindaco – assume un valore
speciale. A 500 anni dall’apparizione i credenti riaffermano
in questo solenne ricordo la fede e i valori umani della propria
terra; i non credenti si inchinano con rispetto di fronte a una
così privilegiata memoria. Desidero affidare la nostra città
nelle mani della Madonna affinché, prima ancora di ricevere la sua protezione, Motta le
sia dedicata per sempre. La
lampada votiva benedetta dal
papa Benedetto XVI rimarrà un
segno perenne a futura memoria di questi giorni».
A fianco alla Madonna dei miracoli da cinque secoli vivono i
frati Minori, ai quali il sindaco
conferisce, tra l’applauso della
gente, la cittadinanza onoraria
per aver «ininterrottamente custodito e animato» il luogo sacro. Il Vescovo aggiunge un
grande grazie e un incoraggia-
mento al rettore padre Alfonso
per quanto ha fatto e continuerà
a fare per l’intero Anno giubilare mariano.
La giornata di anniversario dell’apparizione si conclude così,
con una basilica stracolma di fedeli nella quale ha fatto ingresso, preceduto dai gonfaloni dei
comuni, il corteo di autorità
provenienti dal municipio.
Mentre il Vescovo di Vittorio
Veneto ricorda, durante la messa, come «tante persone, assillate dalle prove, strette dal bisogno, ferite nel corpo e nello
spirito si rivolgano alla Madonna dei miracoli. E lei indica Gesù, provoca l’incontro con Gesù, perché è Gesù che salva».
Gerda De Nardi
MOTTA, 9 MARZO: il vescovo Corrado e il sindaco Speranzon davanti alla lampada votiva
9
DOPO PADOVA, MOTTA
La pietà popolare
ci fa riflettere
erché migliaia, davvero tante
P
migliaia di devoti hanno fatto la fila accanto alle ossa di
sant’Antonio, a Padova, e da
qualche giorno la stanno ripetendo davanti alla Madonna di
Motta di Livenza? Perché vi partecipano credenti e non credenti? Tanto interesse da parte dei
media è motivato soltanto da una strumentale curiosità?
Dà fastidio constatare la sufficienza con cui dall’interno stesso del mondo cattolico, quello
che si ritiene adulto e maturo, si
indaga la devozione popolare,
per concludere, magari pregiudizievolmente, che è fanatismo,
ben che vada folclore. Si arriva
ad ironizzare perfino su quel dialogo – “semplicistico” si sorride;
forse perché in dialetto? – tra la
Madonna e il contadino Cigana.
Costoro hanno scrutato i volti,
ciascun volto, degli 8 mila pellegrini che affollavano la celebrazione di avvio dell’anno giubilare? Li abbiamo visti in piazza e in
tivù. Volti attenti, oranti, composti, nonostante la temperatura gelida. Perché non porsi umilmente in ascolto – senza apparati da una parte, ma anche
senza sciatterie, dall’altra – di
queste voci silenziose e cercare
di capire, ad esempio perché il
cassaintegrato o il disoccupato
porta la famiglia; perché l’anziano accompagna il nipote; perché
dei giovani si fanno una settimana di pellegrinaggio a piedi, da
Lubiana a Motta; perché davanti alla Madonna s’inginocchiano
marito e moglie, ma anche i conviventi in coppia; perché davanti al confessionale c’è la coda. Interrogarsi e darsi risposte, al di
là dei versetti, delle preghiere,
delle considerazioni di circostanza.
Chi a Motta di Livenza c’è già o
chi a Motta ci deve andare legga, meditando parola per parola, queste considerazioni di papa Montini. La pietà popolare
“manifesta una sete di Dio che
solo i semplici e i poveri possono conoscere; rende capaci di generosità e di sacrificio fino all’eroismo, quando si tratta di manifestare la fede; comporta un
senso acuto degli attributi
profondi di Dio: la paternità, la
provvidenza, la presenza amorosa e costante; genera atteggiamenti interiori raramente osservati altrove al medesimo grado:
pazienza, senso della croce nella vita quotidiana, distacco, apertura agli altri, devozione”. È
un programma giubilare di conversione. Conversione che vuol
dire, solo per fare un esempio, apertura agli altri. Possiamo dunque tornarcene da Motta senza
aver cambiato idea sul nostro vicino di casa, magari immigrato?
Senza esercitare la virtù della pazienza, che significa anche cose
molto banali, moderare il linguaggio, rispettare l’avversario
politico, come pure le regole della convivenza, a partire dalle leggi che ci siamo dati? E gli esempi potrebbero continuare.
Francesco Dal Mas
MOTTA, 9 MARZO: Il pellegrinaggio votivo da Piazza Luzzatti alla Basilica (foto Riccardo Fadel)
IL VESCOVO PROSEGUE GLI INCONTRI
NELLE DODICI FORANIE
SABATO 13 DALLE 21 ALLE 24 LA CHIESA
DI SS. PIETRO E PAOLO ACCOGLIE I GIOVANI
Catechesi quaresimali
In chiesa di sera
VITTORIO: IL 12
PREMIAZIONE
DEL CONCORSO
“GUARDA CHE
ESTATE”
P
abato 13 marzo, vigilia della domenica “Laetare”, dalle 21 a mezzanotte la chiesa di Santi Pietro e Paolo in Vittorio Veneto rimane aperta per offrire ai giovani
uno spazio di silenzio con la possibilità di un confronto con un sacerdote o un padre francescano.
L’invito che la Pastorale giovanile
diocesana rivolge, nella domenica
“Laetare”, è “‘Sprizziamo’ di gioia,
non c’è gioia senza silenzio”.
S
enerdì 12 marzo, alle 16.30
V
nella sede della ditta MG della famiglia Manighetti, in via Ma-
roseguono le Catechesi quaresimali tenute dal vescovo Corrado. Questo il calendario: venerdì 12 forania La Colonna (chiesa parrocchiale di Ramera); lunedì 15 forania Mottense (chiesa parrocchiale di Santa Maria di Campagna); martedì 16 forania Pedemontana (chiesa parrocchiale di Sarmede); giovedì 18 forania Pontebbana (sala parrocchiale di Orsago); venerdì 19 forania Sacilese
(duomo di Sacile). Inizio sempre alle 20.30.
SAN PIO X: IL 14 I FOCOLARINI
RICORDANO CHIARA LUBICH
omenica 14 marzo ricorre il secondo anniversario della diparD
tita di Chiara Lubich. La comunità del Movimento dei Focolari della diocesi ha pensato, per condividere questa data con quanti conoscono o desiderano conoscere la figura e lo stile di vita di
Chiara, di ritrovarsi alle 9 nei locali della parrocchia di San Pio X
a Conegliano per un momento di approfondimento e concludere,
poi, partecipando alla messa, in sua memoria, alle 11.
COLLE UMBERTO: IL 20 L’ASSEMBLEA
DEI SOCI AVS
abato 20 marzo, alle 15 nel centro sociale di Colle Umberto, si
Ssolidarietà
terrà l’assemblea annuale dei soci dell’Associazione volontari di
fondata dal compianto don Igino Facchinello. L’assemblea è aperta a tutti coloro che volessero conoscere meglio l’associazione.
VILLANOVA DI PRATA: IL 14 INCONTRO
DIOCESANO DI RINNOVAMENTO
omenica 14 marzo, Giornata nazionale del ringraziamento,
D
Rinnovamento nello Spirito tiene il proprio incontro diocesano, aperto a tutti, nelle strutture parrocchiali di Villanova di Prata
grazie alla disponibilità del parroco monsignor Romano Nardin
che è anche consigliere spirituale diocesano del RnS. Programma:
8.45 accoglienza, 9 preghiera comunitaria carismatica, 9.45 meditazione di Claudio Bernardi sul versetto “Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto” (Efesini 4,1), 10.45 pausa, 11 messa nella chiesa parrocchiale, 12.30 pranzo presso le strutture della Pro loco (su prenotazione), 14.30 catechesi di monsignor
Nardin sul passo “A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo
la misura del dono di Cristo” (Efesini 4, 7), 15.30 adorazione eucaristica con la presentazione di un segno, 17 conclusioni.
rinotti 53 a Vittorio Veneto, si
svolge la cerimonia di premiazione del concorso “Guarda che estate” promosso dal nostro settimanale insieme alla Pastorale giovanile e al Noi associazione. La
ditta MG anche quest’anno ha offerto i numerosi premi: tanti utili prodotti per la creatività da utilizzare nelle attività parrocchiali.
Verranno premiati il miglior video e le prime dieci foto classificate. Venticinque le parrocchie
partecipanti: Bibano, Camino,
Campomolino, Caneva, Ceggia,
Cison di Valmarino, Col San Martino, Colfrancui, Francenigo, Fratta di Oderzo, Fregona, Ghirano,
Oderzo, Pianzano, Pieve di Soligo, Revine e Lago, Sant’Andrea,
San Vendemiano, San Giacomo
di Veglia, San Giorgio di Livenza,
San Martino di Colle Umberto,
Soligo, Santi Pietro e Paolo, Tarzo, forania di Vittorio “Tutti per uno”.
10
Chiesa
14 marzo 2010
RIFLESSIONE DEL RESPONSABILE DIOCESANO FISM
La scuola materna
è della comunità
G
iovedì 4 marzo il Vescovo
ha consegnato l’attestato di idoneità all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole
dell’infanzia paritaria
a 54 insegnanti. Queste docenti hanno
frequentato un triennio di formazione e
poi sostenuto un colloquio-esame. Lo
scorso anno il Vescovo aveva consegnato l’idoneità a 62 insegnanti, per cui attualmente nella nostra diocesi
sono 116 le insegnanti con l’idoneità. Se a queste aggiungiamo pure le 46 che stanno frequentando il secondo anno di
formazione, prevediamo che
per il 2011 ci saranno 162 insegnanti abilitate. Le insegnanti
che hanno conseguito l’idoneità
hanno espresso parere favorevole sia sull’organizzazione del
corso che sui docenti e soprattutto sui contenuti proposti.
Hanno inoltre espresso il desiderio che tutto non termini qui,
ma ci siano altri momenti di approfondimento delle varie tematiche, soprattutto di carattere biblico e pedagogico. La
commissione diocesana per le
scuole dell’infanzia ha in programma di riunirsi quanto prima per soddisfare questa richiesta e programmare, sullo
Il Vescovo con le insegnanti che hanno ottenuto l’idoneità
stile di laboratori, dei “richiami” per le insegnanti.
Qualcuno potrebbe dirci: ma
perché spendere energie per un
campo che sta “morendo” in
quanto lo Stato ancora non riconosce pienamente la parità
scolastica e riduce in maniera
evidente i contributi che per
legge sarebbero dovuti? Solamente perché crediamo che le
nostre scuole dell’infanzia sono, tuttora, “un’opportunità pastorale”.
I passaggi pastorali mi pare possano essere tre.
1. Il soggetto titolare della scuola dell’infanzia parrocchiale è la
comunità stessa, la parrocchia
nella sua globalità; in concreto
il riferimento è, non tanto e non
solo, il prete, ma il consiglio pastorale, il consiglio per gli affari economici della comunità
parrocchiale. Si tratta di prendere coscienza e creare menta-
lità attorno a questo punto. La
scuola dell’infanzia non è più una realtà delegata a qualcuno
(prima erano le suore, oggi sono le insegnanti o il personale
di servizio, o associazioni o movimenti o comitati di genitori);
è una realtà preziosa che interpella la volontà e la capacità educativa della comunità stessa.
È chiaro che il progetto educativo della scuola dell’infanzia
non potrà non essere in sintonia con tutte le altre espressioni educative della comunità cristiana: catechesi, gruppi associativi, iniziative varie…
2. La scuola dell’infanzia dovrà
caratterizzarsi per il suo contenuto educativo e per il suo stile di azione (o di servizio, se non
si vuol perdere questa dimensione, che pure è importante). È
lo stile che nasce proprio dalla
sua qualifica “parrocchiale”, cioè
espressione della comunità dei
INSEGNANTI
Nei giorni scorsi
il Vescovo ha
consegnato l’idoneità
all’insegnamento della
religione cattolica a 54
insegnanti che hanno
frequentato un triennio
di formazione
credenti. È lo stile che valorizza, non nasconde, la dimensione cristiana, religiosa, spirituale, secondo le modalità che possono essere adatte per i piccoli
e per le loro famiglie. Se viene a
mancare questa qualifica, in che
cosa si distinguerà la scuola dell’infanzia parrocchiale dalle
scuole statali? Sarà proprio su
questa caratterizzazione che si
potrà far leva nei confronti della comunità per la scelta di una
scuola per i propri figli: richiede una scelta di fondo. Non sarà
certamente solo il fattore economico che decide la scelta di
una scuola. Ovviamente la caratterizzazione cristiana della
scuola dell’infanzia parrocchiale comporta anche l’esemplarità
della scuola stessa (in riferimento alla normativa vigente) e
l’esemplarità del personale che
vi lavora. Il criterio della competenza professionale è importante, ma non può essere l’unico.
3. Oggi è richiesto anche alle
scuole dell’infanzia parrocchiali di “lavorare in rete” secondo
il sapiente principio della sussidiarietà orizzontale (tra scuole
dell’infanzia di parrocchie vicine) e verticale (con gli appositi
organismi provinciali, diocesani: ufficio scuola, Fism…). È un
capitolo da approfondire per
individuare le modalità possibili e più corrette, in base anche
alle esperienze già in atto e altre che potranno nascere nel
prossimo futuro.
Don Giulio Fabris
È MANCATO SABATO 6 MARZO A 93 ANNI
Addio a mons. Sartori,
per 45 anni parroco di Fadalto
93 anni monsignor FerA
ruccio Sartori ha chiuso la
sua vita terrena sabato scorso
nella casa di riposo Immacolata di Lourdes di Conegliano.
Ha trascorso una buona parte della sua vita, ben 45 anni,
come parroco di Fadalto di
Vittorio Veneto. Era giunto
lassù, nell’alta Val Lapisina,
dopo essere stato parroco a
Villanova di Prata per 13 anni.
Il suo percorso di vita è stato
comune a tanti altri nostri
preti. Entrato in Seminario
dopo le elementari, ha passato i vari gradi scolastici fino al
completamento degli studi
teologici, dopo i quali nel 1940
è stato ordinato sacerdote dal
vescovo Beccegato.
Il suo primo impegno pastorale è stato a Motta di Livenza come cappellano, poi a Serravalle, Cavolano, Busco,
Falzè di Piave, Ghirano. È stato anche vicedirettore dei due
collegi diocesani, prima al
“Dante” di Vittorio Veneto e
poi al “Balbi” di Pieve di Soligo.
A Fadalto la sua più lunga permanenza. Nominato parroco
nel 1963, vi rimase fino al
2008, quando si è dovuto ritirare in casa di riposo a causa
della salute e della quasi cecità. Nel 1987 aveva ricevuto
anche l’incarico di parroco “in
solidum” delle parrocchie di
Nove e di San Floriano. A Fadalto aveva costruito una baita tra i boschi spesso usata da
scout e altri gruppi di ragazzi per incontri. Nel
2006 il vescovo Zenti lo
aveva nominato canonico onorario della Cattedrale.
Don Ferruccio aveva un carattere un po’ spigoloso, ma una volta stabilito un contatto
era molto affabile e anche capace di una certa arguzia.
D’altra parte non era facile la
vita in quell’ambiente impervio che certamente influiva
anche sul carattere delle persone.
Negli ultimi anni era stato aiutato fraternamente dal signor
Luciano Costante per tutte le
necessità personali e anche
per le cose della parrocchia.
Costui, mentre si trovava in
JESOLO:
DOMENICA 21
FESTA DEI RAGAZZI
omenica 21 marzo al paD
lazzo del Turismo di Jesolo
“Festa dei ragazzi” promossa dai
salesiani. La festa è aperta a ragazzi/e dalla 5ª elementare alla
3ª media che vogliono vivere
un’esperienza unica di gioco, divertimento e incontro con il Signore. Programma:
spettacoli,
messa, giochi
in spiaggia,
premi, concorsi e... nuove amicizie.
Le suore salesiane del collegio Immacolata di Conegliano organizzano un pullman per
l’evento. Partenza alle 7.30 davanti al collegio e alle 7.40 davanti alla chiesa di San Vendemiano. Pranzo al sacco. Quota
di partecipazione: 20 euro comprendenti spese di viaggio e biglietto di entrata. Per iscrizioni
e informazioni: 0438-23562.
FACOLTÀ
TEOLOGICA:
INCONTRO
enerdì 19 marzo alle 17.30
V
seconda conversazione con
l’autore organizzata dalla Fa-
coltà teologica del Triveneto
nella sede di Padova. Il secondo volume della collana Sophia
delle Edizioni Messaggero ad
essere presentato sarà “Identità
e relazione” di Gian Luigi Brena, docente di Filosofia della Facoltà teologica. Interverrà Paola Milani, docente della facoltà
di Scienze dell’educazione dell’Università di Padova.
LA NOSTRA
FAMIGLIA
L
unedì 15 marzo, alle 20.30
alla Nostra Famiglia di Conegliano, viene presentato don
Luigi Monza come “uomo eucaristico”. È il terzultimo incontro dedicato alla spiritualità del fondatore dell’istituto.
Guidano don Roberto Camilotti e le Piccole Apostole della Carità.
PREGHIERA
IN FAMIGLIA
E
Don Ferruccio Sartori
ferie a Fadalto, aveva perso l’unico figlio in un incidente lungo la strada del passo e aveva
trovato conforto spirituale da
don Ferruccio. Ne era nata una profonda amicizia, che poi
il signor Costante ha ricambiato con una premurosa assistenza a don Ferruccio negli
ultimi anni, fino al momento
della morte. Il funerale è stato celebrato dal vescovo Corrado nella chiesa di Fadalto
martedì 9 marzo. Il corpo di
don Ferruccio è stato sepolto
nel cimitero del paese.
cco la preghiera da recitare in famiglia, al momento del pranzo, nella
quarta domenica di Quaresima: “Signore, grazie perché
ci accogli quando siamo peccatori e pubblicani! A volte
abbiamo la tentazione di
presentarci a Te solo se abbiamo già trovato la soluzione, solo se sappiamo già cosa
fare. E lì diveniamo coloro
che Ti pregano perché si
compia la “mia” volontà più
che la Tua. Donaci la confidenza con Te, la familiarità
che Tu desideri perché sappiamo cercarTi sempre,
quando sappiamo già cosa
fare e quando siamo ancora
lontani dal comprendere,
senza paure o timori”.
Chiesa
14 marzo 2010
L’INVITO DI DON DANIEL AI GRUPPI MISSIONARI
11
IL VESCOVO CORRADO LO HA ANNUNCIATO
AL CONSIGLIO PRESBITERALE
Dall’ordine sparso Messaggio ai preti
al cammino comune
unedì 1º marzo si è riunito
L
il consiglio presbiterale. Il
Vescovo ha presentato l’ini-
«E
lisabetta e Maria, entrambe con un bimbo
nel loro grembo ma
tanto diverse tra loro. Elisabetta
anziana e sterile, Maria giovane
nel fiore degli anni. È quest’ultima che rappresenta le Chiese
giovani come quelle dell’Africa,
piene di vita, di entusiasmo di
forza. Mentre Elisabetta siamo
noi, Chiesa europea, avanti negli
anni, sterile, ma gravida del mistero di Dio, perché abitata da
Lui».
Ecco l’immagine che don Maurizio Cuccolo, direttore del Cum
di Verona, ha lasciato a quanti il
7 marzo si sono riuniti a Mareno di Piave per l’Assemblea missionaria diocesana.
Membri del Centro missionario,
dei gruppi parrocchiali, dei movimenti missionari si sono ritrovati al mattino per riflettere sul
tema “Da una missione in ordine sparso verso un cammino comune”. Nel pomeriggio lo spazio
è stato riservato agli stand dei diversi gruppi e associazioni e alla
presentazione da parte di Giorgio Fornasier dell’esperienza
missionaria dei Gesuiti nelle riduzioni del Sud America.
«Da alcuni anni – ha espresso il
direttore del Centro missionario
diocesano, don Bruno Daniel –
stiamo mettendo a fuoco quello
che cresce nel mondo variegato
delle iniziative missionarie. Stiamo cercando e proponendo un
cammino comune che valorizzi
la ricchezza e la generosità che
circolano, ma al tempo stesso
porti ad evitare il “fai da te”, il
procedere in ordine sparso. Si
tratta di un cammino comune
che non mortifichi la ricchezza
di queste realtà ma le arricchisca».
Su questa scia don Maurizio ha
sottolineato che «il Centro missionario diocesano deve essere
casa di relazioni dove si impara
a vivere la cooperazione e si attua la testimonianza reciproca
del Vangelo. Si fanno conoscere
le iniziative già in atto e si sollecitano i contatti tra Chiese sorelle, tra Elisabetta e Maria».
Anche il vescovo Corrado ha voluto essere presente per l’intera
mattinata e quindi per la celebrazione della messa che ha presieduto e durante la quale è sta-
MARENO: un momento dell’Assemblea missionaria diocesana
PRIMA VISITA ALLA STRUTTURA
Vescovo, festa della donna
a Casa Provvidenza
nche monsignor Corrado
A
Pizziolo ha celebrato la Festa della donna. Lo ha fatto con
qualche ora di anticipo, nella serata di domenica 7 marzo.
Quando per la prima volta ha
aperto la porta di Casa Provvidenza, la casa d’accoglienza
temporanea per donne gestita
dalla provvidenziale Anna Gava in nome della Caritas diocesana. Quel giorno le ospiti erano sei su 14 posti disponibili,
moldave, romene, ungheresi
ghanesi e italiane, ma chissà
quanti saranno adesso che leggete: donne arrivano, all’improvviso, donne se ne vanno,
appena trovano una speranza di
futuro sotto forma di lavoro,
donne ritornano quando sono
in difficoltà e necessitano un
porto sicuro. Come il direttore
to ricordato il missionario della
Consolata padre Achille Da Ros
di Montaner scomparso da poco. Ad animare la celebrazione
la corale dei missionari della
Consolata di Vittorio Veneto.
«La dimensione missionaria – ha
detto monsignor Pizziolo – caratterizza costitutivamente la
nostra fede cristiana, rivolta sia
a chi non ha mai conosciuto l’annuncio cristiano, ma anche a chi
già lo conosce e ha bisogno di vedere che altre persone condividono la loro fede».
Il prossimo doppio appuntamento è programmato per sabato 20 marzo nella chiesa di Rua
con concerto spirituale e Via
Crucis e mercoledì 24 marzo alle 20.30 a Sernaglia con il vescovo Pizziolo per la veglia in memoria dei missionari martiri.
Gerda De Nardi
della Caritas monsignor Ferruccio Sant ha spiegato al Vescovo, seduto di fronte a lui nella sala tivù della Provvidenza,
tra gennaio e febbraio la casa ha
ospitato 26 donne. Con questo
ritmo arriveremo a circa 140
per il 2010, con un netto aumento rispetto ai 110-120 di
media degli anni scorsi. È un effetto della crisi, ha spiegato
mons. Sant. Un altro, ha aggiunto Gava, è la sempre maggiore difficoltà di trovare un lavoro per le donne straniere.
«Per voi non sarà facile», ha
schiettamente detto alle ultime
due arrivate. Qui da venerdì.
«Siamo arrivate dalla Romania
a Vicenza – ha raccontato una
di loro due al vescovo Pizziolo
–. Una donna ci aveva promesso di aspettarci lì, e che poteva
darci una mano. Ma si è rivelato tutto falso. Siamo arrivate a
Vicenza e lei non c’era, il suo telefonino era spento, siamo rimaste da sole per la notte. A Vittorio Veneto non ci eravamo
mai state, ma un’amica ci aveva
dato un indirizzo...».
Di ritorno dal suo servizio in
Caritas venerdì mattina, Anna
Gava le ha trovate sulla porta di
Casa Provvidenza, valigia in
mano. Una di loro aveva la faccia e lo sguardo che parlavano
di tante sofferenze senza bisogno di parole né in italiano né
in romeno.
Colpiva ancora di più il cuore
un’altra ospite, la più giovane.
Seduta in un angolo fuori dagli
sguardi, più giovane e non connazionale delle altre, gli occhi o
smarriti o svuotati. Non parla italiano e quindi la
conversazione in
italiano su Moldavia e Ucraina, in
cui lei certo non è
mai stata, la fa
sentire ancora più
sola. Lei... ha avuto dei problemi
con suo marito, ci
spiegano con deli-
ziativa di un “messaggio” da
inviare a tutto il clero diocesano, a seguito della riflessione che il consiglio presbiterale ha sviluppato nelle due precedenti riunioni sul seminario
e sulla pastorale vocazionale.
Alla riflessione dei consiglieri è stata proposta una “traccia di messaggio”, preparata
dalla segreteria del consiglio,
e su di essa si è aperta una discussione, dalla quale sono emerse una sostanziale accoglienza e l’indicazione di alcuni suggerimenti. Consapevoli che su questo punto è necessario il coinvolgimento di
tutta la diocesi, anche attraverso il dialogo con i laici, si è
pensato all’ipotesi di un successivo appello o messaggio da
fare a tutti, preti e laici, magari
al termine dell’Anno sacerdotale. In riferimento all’aspetto
più direttamente pastorale
della proposta vocazionale, si
auspica il successo degli incontri di aggiornamento per il
clero che si terranno nel mese di giugno a Nebbiù: anche
grazie ad essi, sarà possibile
convergere su alcune linee operative in ordine a una pastorale vocazionale efficace e
coinvolgente. Il consiglio presbiterale ha affrontato, quindi,
il secondo punto dell’odg: la
prossima assemblea del clero
del 13 e 20 maggio. Sono state approvate le modalità consuete dei “due giovedì” e si
pensa di mettere a tema alcuni aspetti essenziali della vita
del sacerdote, magari attra-
cato eufemismo. Al fianco della sedia le stampelle, si è rotta
una gamba cercando la fuga. Festeggia l’8 marzo a Casa Provvidenza.
Ai volti tristi delle ospiti, domenica sera, rispondevano però
altre donne, sorridenti, eleganti, dal buon italiano, serene. Ed
erano ex ospiti di Casa Provvidenza, tornate per salutare, per
ringraziare, per portare una torta. Hanno una casa in affitto, è
venuto in Italia anche il marito,
vivono nel Vittoriese quattro loro fratelli, i figli vanno a scuola.
Ce l’hanno fatta. Con tenacia,
approfittando di una situazione economica più favorevole, e
con una risorsa extra: «Signora
Anna sempre aiuta noi».
Tommaso Bisagno
Donne a Casa Provvidenza (foto di repertorio)
Ad Aquileia si terrà un
convegno ecclesiale
delle chiese del
Nord-Est. Sarà
l’occasione per dare
continuità e aggiornare
i temi trattati
nell’analogo convegno
di vent’anni fa
verso una testimonianza concreta e significativa.
Per quanto riguarda il rinnovo del consiglio presbiterale,
l’elezione avverrà in occasione
delle riunioni dei preti di giugno (e in ogni caso entro il 9
giugno, votando in Curia), ma
solo dopo l’elezione dei vicari
foranei, che per statuto non
sono eleggibili nel consiglio
presbiterale. In merito alla
modalità del rinnovo, si decide di mantenere quella attuata nell’ultima elezione.
Al termine della riunione, il
Vescovo ha dato ampia comunicazione circa la proposta
della Conferenza episcopale
del Triveneto (Cet) di tenere
ad Aquileia un convegno ecclesiale delle chiese del NordEst, a vent’anni dal precedente. Sarà l’occasione per dare
continuità e aggiornare i temi
trattati e per verificare la loro
attuazione. L’obiettivo più importante, però, sarà quello di
rafforzare la comunione tra le
diocesi, per una sempre maggiore ed efficace presenza ecclesiale nelle nostre regioni.
L’ipotesi prevede il convegno
dopo la Pasqua 2012 con una
celebrazione di tre giorni.
Don Alessio Magoga
CAMPAGNA
LIBERA L’ACQUA
n occasione della Giornata
Inu,mondiale
dell’acqua dell’Oche si celebra il 22 marzo,
dal 15 al 31 marzo si può portare l’acqua a 400 mila bambini e famiglie attraverso 11
progetti della campagna “Libera l’acqua”. Inviando un sms
solidale al numero 45593 si
dona 1 euro dal cellulare personale Tim, Vodafone, Wind
e 3 oppure si donano 2 euro
chiamando allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia,
contribuendo e garantendo il
diritto concreto all’acqua potabile, portandola nelle scuole, nei centri di salute, nei villaggi, con particolare attenzione alla protezione delle risorse idriche e alla formazione, in riferimento agli aspetti
sanitari, igienici, ambientali e
di depurazione delle acque. I
fondi raccolti saranno destinati alla realizzazione degli
11 progetti della campagna
“Libera l’acqua”, promossa dalle 45 associazioni di Solidarietà e Cooperazione-Cipsi.
12
Chiesa
Azione Cattolica
14 marzo 2010
DA QUEST’ANNO ANCHE UN CAMPO PER PICCOLI 6-8 ANNI
Campi estivi
per ogni età
I
l nostro presidente diocesano insegna che «si torna dove si sta bene». Tanto inchiostro si potrebbe consumare sul motivo che ogni anno
spinge più di 1.200 persone a
scegliere i campiscuola diocesani dell’Azione Cattolica, ma
ricevere la testimonianza di chi
ha intenzione di ritornare vale
più di ogni altra cosa.
La famiglia Soligon di San Polo
può vantare ben tre tesserati Acr, due dei quali, Alessandro di
dodici anni e Veronica di undici, hanno già vissuto l’esperienza di un campo estivo e la terza, Valentina di sei anni, si accinge a partire quest’anno. La
mamma così ci racconta.
Perché continuate a scegliere la
nostra associazione?
«È impossibile non scegliere
un’esperienza che non si limita
a un’ora al sabato, ma è opportunità che si rinnova continuamente. Se pensiamo ad esempio all’estate, tempo nel quale
generalmente le attività si concludono, l’Ac offre ai nostri ragazzi il Tempo Estate Eccezionale. Ed è un tempo eccezionale sul serio, perché l’accompagnamento del cammino durante l’anno non si interrompe con
le vacanze. E questo significa
che è per noi scontato dire che
ritorneremo ai campi!».
Da dove nasce questo desiderio
di ritornare?
«Ne parlavamo proprio l’altro
giorno a tavola. Tutti noi abbiamo dei bellissimi ricordi!
Mio figlio l’estate scorsa ha spe-
IL CALENDARIO COMPLETO
Casa Cimacesta
- 10-17 giugno campo Acr (4ª
e 5ª elem.)
- 17-24 giugno campo Acr (1ª
e 2ª media)
- 24 giugno-1 luglio campo Acr (4ª e 5ª elem.)
- 1-8 luglio campo Acr (1ª e 2ª
media)
- 8-15 luglio campo Acr (1ª 2ª - 3ª elem.)
- 15-22 luglio campo Acr (4ª e
5ª elem.)
- 22-29 luglio Giovanissimi
- 22-29 luglio 14-15enni
- 29 luglio-5 agosto Giovanissimi
- 6-8 agosto Responsabili
- 8-16 agosto Adulti 1ª
- 16-23 agosto Adulti 2ª
- 23-30 agosto 14-15enni
- 30 agosto-6 sett. Campo Acr (1ª e 2ª media)
Casa Sacile
- 22-30 luglio 18enni
Campo di servizio
- In luglio alla Nostra Famiglia
Campo di servizio
- 22-29 agosto Sarmeola
Campo in continuità con la
Scuola di preghiera per giovani sopra i 20 anni
- 2-6 agosto La Verna (Umbria)
Campo Fidanzati
- In agosto. Data e luogo da
destinarsi
A CEGGIA E MDG
Adultissimi
presenti nella comunità
erza età a riposo e ferma ai
T
ricordi di quello che è stato,
non pensando a quello che sarà?
Le due testimonianze che riportiamo sicuramente smentiranno questi luoghi comuni su
chi è avanti con gli anni. Parliamo di due gruppi di Azione cattolica della nostra diocesi, donne e uomini che, forti di quanto vissuto, non rinunciano a incontrarsi e raccontarsi guardando al Vangelo.
Nella parrocchia di Ceggia, un
gruppo di circa una ventina di
associati si ritrova ogni quindi-
ci giorni nelle sale dell’oratorio.
Seguendo il cammino proposto
dall’Azione cattolica, gli incontri guidati da suor Maria, delle
Missionarie Saveriane che svolgono il loro servizio nella casa
di riposo di Ceggia, sono occasione per riflettere sulla Parola
di Dio, ma non solo. Ci si ritrova per raccontarsi, per stare assieme, anche bevendo un buon
caffè alla fine di ogni incontro,
vedere quali sono le necessità
della comunità e se è possibile
aiutare qualche persona che si
trova in situazioni di necessità,
omeD
nica 14 marzo, a Ponte della Priula, gli
Ragazzi delle medie a un camposcuola a Cimacesta
rimentato un campo particolare perché non numeroso, più
raccolto rispetto ad altri. Ha potuto farlo perché alcuni giovani e adulti hanno prestato il loro servizio, scegliendo oltre tanti altri impegni, credendoci e
permettendo così ad Alessandro di vivere un’esperienza intensa. Per Veronica è stato diverso: quasi un centinaio di ragazzi avevano scelto la sua stessa data e lassù l’aria era quella
frizzante della festa. Di questo
non posso che ringraziare gli educatori che si sono rivelati entusiasti e preparati. In entrambi i casi io e mio marito la domenica, quando ci siamo recati a trovarli, abbiamo assaporato un’atmosfera di famiglia dove i valori vengono gioiosamente trasmessi con l’esempio.
Le giornate lassù sono state talmente ricche di fraternità che
noi e i nostri ragazzi sentivamo
di non avere bisogno di altro.
Valentina ha sempre accompagnato i fratelli agli incontri del
sabato in parrocchia e quando
è stato il momento è stata proprio lei a scegliere il gruppo Acr. Per questo ci piacerebbe che
anche solo con la propria presenza, magari andando a trovare un ammalato.
Ritrovo settimanale, invece, per
il gruppo di Madonna delle Grazie di Conegliano. Anche in
questo caso l’incontro è occasione di scambio di riflessioni
partendo sempre dal Vangelo e
andando poi a vedere quali sono gli spunti che vengono dalla
vita quotidiana della comunità
parrocchiale. L’attenzione è rivolta anche a ciò che accade nel
CONVEGNO
DIOCESANO RED
E NEWRED
anche la nostra piccola, che ha
respirato il clima dell’associazione ancora prima di potersi
tesserare, partecipasse alla novità di quest’anno: il campo per
i bambini di 6-8 anni».
Non ha perplessità riguardo la
giovane età? In fondo, il campo
dura una settimana…
«Aprire le iscrizioni a questa fascia d’età può sembrare un azzardo… ma una settimana è la
dimensione giusta per permettere ai bambini di superare la
nostalgia e imparare a mettersi
in gioco. In questo modo l’esperienza potrà davvero essere
gioiosa e positiva. Non dubitiamo poi sul fatto che gli educatori sapranno adattare le attività a misura di piccoli. La verità è che non è mai troppo presto per scoprire Gesù e una settimana come quelle che l’Ac
propone è veramente quanto ci
vuole per questi bambini che
ormai hanno sempre meno possibilità di vivere esperienze sane e insieme ad altri ragazzi».
La famiglia Soligon ha scelto di
tornare dove è stata e continua
a stare bene… e voi?
Giulia Diletta Ongaro
educatori dell’Azione cattolica
si ritrovano per il loro annuale
convegno di formazione. “Una
Parola da comunicare” il titolo
dell’incontro che inizia alle 9
nell’oratorio parrocchiale e vedrà l’alternanza di ascolto e dialogo, sempre intorno al tema
della Parola.
Gabriella Sartori, editorialista
di Avvenire, aprirà i lavori che
si concluderanno nel pomeriggio, verso le 16, dopo il confronto nei gruppi, i laboratori, la
messa che verrà celebrata a
mezzogiorno. Per ulteriori
informazioni: www.acvittorioveneto.it.
BREVI
Esercizi spirituali
del quotidiano
Si conclude questa settimana
la proposta degli esercizi spirituali del quotidiano, per adulti e
giovani. Il tema comune “Lo stupore e la gioia dell’incontro”
sarà declinato in tre sere successive, con inizio alle 20.15 e
conclusione alle 22.15. L’appuntamento è dal 16 al 18 marzo a Mareno di Piave (patronato). Guida don Luigino Zago.
Esercizi Spirituali
per Giovani ed Adulti
Dalla sera di venerdì 19 al pranzo di domenica 21 marzo, a Vittorio Veneto nella Casa di spiritualità San Martino, si terrà un
corso di esercizi spirituali per
giovani e adulti. Guida il percorso don Alessio Magoga.
SPIRITUALITÀ ADULTI E TERZA ETÀ
ercoledì 17 marzo, a Vittorio Veneto, nella Casa di spiritualità
M
San Martino, dalle 9 alle 17, ci sarà l’incontro di spiritualità per
Adulti e Terza Età, proposto come abitualmente nel tempo significativo della Quaresima. Guida la giornata don Pietro Bortolini. Iscrizioni in Ufficio Ac, telefono 0438-940374.
mondo, partendo dalle provocazioni che giungono dai mezzi di informazione, ma le basi
rimangono sempre la Parola di
Dio e il cammino proposto dall’Azione cattolica.
Gruppo Ac Terza Età di Ceggia
In entrambi i casi i gruppi sono
radicati nella vita dell’Ac parrocchiale, diventando così esempio per i giovani e per i ragazzi dell’Acr. Il collegamento
con il parroco rimane fondamentale, anche se per gli innumerevoli impegni di gestione
della parrocchia, non sempre
riesce a partecipare a tutti gli
incontri.
Animata dalla consapevolezza
di essere testimoni credibili con
l’esempio di vita e d’amore, di
servizio e accoglienza gioiosa,
la terza età è dimostrazione viva del fatto che non si è mai arrivati, ma che la formazione è
indispensabile in ogni tempo.
Chiara Basei
Chiesa
14 marzo 2010
Un Dio commosso
per il mio ritorno
Domenica 14 marzo - 4ª di Quaresima - Laetare - anno C
Gs 5, 9-12; Sal 33; 2Cor 5, 17-21;
Lc 15, 1-3. 11-32
Gustate e vedete com’è buono il
Signore
Quarta settimana del Salterio
C
on la gioia di una Pasqua
che s’avvicina e con la tristezza di qualche promessa mancata, siamo arrivati alla 4ª di Quaresima, detta “Lætare”
da un antico “introito”, “Laetare Jerusalem”. Rallegrati, sii lieto: Cristo patisce e muore, ma risorge!
“Cuore” di questa domenica è
senz’altro la parabola del Padre
misericordioso. Testo “antico”, ma
sempre nuovo, inesauribile. S’è
detto che, se perdessimo la Bibbia, ma restasse Luca 15, ne avremmo abbastanza per capire
l’amore di Dio. Davvero l’evangelista è grande e ben si merita il titolo di “scriba mansuetudinis Christi” (Dante, De Monarchia, I, 16,
2).
A scuola mi è stato insegnato (e
anch’io lo insegnavo) che i grandi sono capaci di cambiare, men-
tre i mediocri restano tali. E l’esempio classico erano “I promessi
sposi”, con i grandi “convertiti”: padre Cristoforo e l’Innominato, contro l’insipido don Abbondio. Nel
Vangelo di oggi è lo stesso. Il giovanissimo se ne va, ma ritorna,
cambiato. Il giovane no! Resta a casa, sempre, perfettino, fariseo.
Qualcuno forse lo sogna un figlio
così: tutto lavoro, profitto, niente uscite. Il più grande è tutto “dovere”;
il più piccolo no! Anzi: è un dissoluto, cioè un libertino, uno senza
regole. Ma cambia!
Secondo una lettura psicologica del
testo, anche il padre cambia: forse
era troppo serio, preoccupato dell’azienda, poco affettuoso. Quando
il piccolo se ne va, non c’è un saluto, una carezza, una raccomandazione, un “torna presto”. Niente!
Ma, al ritorno, il papà è affettuoso
e si scioglie commosso in un abbraccio, in un bacio, nella festa!
Mi fa tenerezza questo ragazzo che
se ne va. Gli lascio tutte le sue responsabilità. Ma penso che, in genere (salvo una vocazione nomade ed inquieta), uno resta là dove
si trova bene. Se il piccolo tratta il
padre da morto, al punto da pre-
Seguendo
il santo parroco
hi ben comincia, suona il
C
detto, è a metà dell’opera. E
chi è a metà dell’opera è ancora
in tempo di verificare se ha iniziato bene.
A metà Quaresima possiamo
darci un po’ di tempo, una sosta
per vedere come procede il nostro cammino quaresimale; abbiamo ancora tempo sufficiente
per metterci in cammino, se per
caso ci fossimo accorti di essere
in ritardo, o addirittura, al punto di partenza.
Chi ce lo può far capire? La Parola di Dio, ogni giorno, ci fa memoria: “Convertitevi e credete al
Vangelo”. Ecco ora il momento
favorevole, ecco ora il giorno della salvezza. Parole dolci, ma forti che urgono, spingono... alla
conversione, al cambiamento.
Ma ci siamo? Ci sono dei segni
che testimoniano in nostro favore? Cosa dice la bilancia? Anche lei ha qualcosa da dire; piccola voce, ma che non lascia
tranquilli. Proprio così. Sono salito sulla bilancia, quasi a metà
Quaresima, sperando di vedere l’ago retrocedere e i chili calare. L’ago non si è mosso; sembrava, ma
subito è tornato lì, dove era quindici, venti giorni fa. La risposta della bilancia non ammette dubbi, né
scuse. Qui siamo ancora al punto
di partenza.
Eppure l’indicazione di Gesù, al rito delle ceneri nel primo giorno di
Quaresima era chiara, precisa e
presente: preghiera, digiuno, opere di carità. Anche i propositi erano precisi e decisi, ma poi... i risultati sono sotto gli occhi; la bilancia
parla più chiaro del profeta: “Questo popolo mi onora con le parole
e i vuoti propositi, ma il cuore è lontano e le opere non ci sono!”.
Preghiera, digiuno, opere di carità
tendere l’eredità, vuol dire che
non ne poteva più. E poi, con un
fratello così! Di sicuro ha fatto fatica a partire. Forse c’è stato qualche ripensamento, perché non è
partito subito, ma “pochi giorni dopo”. O, forse era lui che voleva partire di suo, come i nostri giovani,
che subiscono il fascino del “lontano”: “partì per un paese lontano”.
Non lo so neanch’io, tanto la parabola è stupenda, profonda, evocativa.
Voglia di indipendenza, di autonomia, fascino del lontano. Ma
anche nostalgia di casa. Desiderio di tornare. E neanche a Dio
importa se il ritorno è motivato
più dal bisogno che dall’amore.
Siamo fatti così! Allora mi piace
ancor più questo Dio-papà, che
non fa l’offeso, il ferito, il permaloso, il vendicativo. Non fa neanche lo psicologo. Se vogliamo, non
è neppure giusto nei confronti del
maggiore. Ma ha un cuore stupendo. Mi dispiace che soffra. Turoldo intitolava così un suo bel libro: “Anche Dio è infelice”. Sì, perché è un papà i cui figli non sono
mai a casa insieme, non si incontrano mai. Come noi!
Povero, caro papà! Qui manca anche una sposa e una mamma. O
più semplicemente una donna.
C’è, ma solo nell’allusione infelice del maggiore alle prostitute. Allora, tra la festa della Madonna
dei miracoli di Motta e la prossima Annunciazione, ci aiuti Maria a riscoprire dentro all’“acqua”
del quotidiano il “vino” dell’affetto e della commozione, dell’amore e della misericordia di un Diopapà!
Don Pietro Bortolini
e un tempo di quaranta giorni:
tempo di grazia, opportunità per
cambiare sul serio e realizzare una vera conversione e così arrivare a Pasqua risorti.
Ma l’ago della bilancia dice che
stiamo “giocando a fare Quaresima”. In quanto a preghiera; le chiese, nel giorno di domenica, restano semivuote; perché venga qualche bambino in più si ricorre a
tutti “i trucchi”. Alla Via Crucis…
fa freddo, l’orario non va bene, c’è
la cena o…
Quanto al digiuno, siamo più
preoccupati a riempirci di pastiglie che non a cercare una via più
sobria. Se non prendiamo sul serio la proposta di Gesù, almeno
dovremmo prendere seriamente
le raccomandazioni del medico:
“Mangia meno”.
Opere di carità: la fame vera e cruda dei poveri non ci commuove
tanto; e così andiamo avanti con
la nostra Quaresima: il solito tran
tran, quel tanto che basta per illuderci.
Il santo parroco di Ars la Quaresima la viveva sul serio, anzi la
prolungava anche. Su questo argomento si potrebbero scrivere
pagine e pagine, ma quel che conta è che in questo modo lui ha fatto rifiorire la fede e la vita non solo nella piccola parrocchia di Ars,
ma in tutta la Francia.
Buona Quaresima; il tempo che
rimane, “tempo di grazia e tempo favorevole”, è sufficiente per far
decisamente scendere l’ago della
bilancia e, quel che più conta, farci salire sul serio verso la Pasqua.
Don Egidio Dal Magro
13
Domenica 14 marzo: celebra messa e cresime a Tempio (ore 9),
Campolongo (ore 11) e Castello Roganzuolo (ore 17).
Lunedì 15 marzo: tiene una lectio per un gruppo di preti giovani
(ore 15). Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria di Campagna
tiene la Catechesi quaresimale per la forania Mottense (ore 20.30).
Martedì 16 marzo: nella mattinata incontra i diaconi del Seminario. Nella chiesa parrocchiale di Sarmede tiene la Catechesi quaresimale per la forania Pedemontana (ore 20.30).
Mercoledì 17 marzo: celebra messa e cresime a Fossalta Maggiore (ore 11).
Giovedì 18 marzo: celebra la messa in Casa del clero a Vittorio
Veneto (ore 11) e a Orsago (ore 19). Nella sala parrocchiale di
Orsago tiene la Catechesi quaresimale per la forania Pontebbana (ore 20.30).
Venerdì 19 marzo: a Oderzo incontra gli studenti del collegio
Brandolini (ore 11). Nel duomo di Sacile tiene la Catechesi quaresimale per la forania Sacilese (ore 20.30).
Sabato 20 marzo: celebra la messa per le religiose presenti in diocesi nella basilica di Motta di Livenza (ore 11). Celebra messa e
cresime a Camolli (ore 16.30) e Vazzola (ore 18.30).
Domenica 21 marzo: celebra messa e cresime a Ceggia (ore 9),
Sarano (ore 11) e Torre di Mosto (ore 17).
Altre cresime: a Barbisano domenica 21 marzo (ore 10.30).
BREVI CHIESA DIOCESANA
Usmi: incontro formativo
Sabato 13 marzo, dalle suore di Maria Bambina a Vittorio Veneto,
si tiene il terzo incontro formativo per tutte le suore della diocesi.
Don Ferruccio Sant, direttore dell’Ufficio Migrantes e della Caritas
diocesana, sviluppa il tema “Il fenomeno migratorio nella diocesi di
Vittorio Veneto e nella provincia di Treviso”. L’inizio è previsto per le
8.30.
Carmelitani: ritratti di santi
È dedicato alla carmelitana beata Maria Candida dell’Eucaristia
(1884-1949) il terzo incontro di Quaresima promosso dal Movimento ecclesiale carmelitano. La lettura delle meditazioni sulla figura della religiosa carmelitana si tiene sabato 13 marzo alle 18 al
monastero di San Giacomo di Veglia. Al termine della lettura è prevista la messa.
Incontri Apostolato della preghiera
L’Apostolato propone incontri di preghiera e
riflessione per il tempo della Quaresima. Ecco il calendario: venerdì 12 marzo, alle 15, nella basilica di Follina; domenica 14 marzo, alle 15, nella chiesa di San Vendemiano; martedì 16 marzo, alle 15, nella basilica Madonna dei miracoli di Motta di Livenza; mercoledì
17 marzo, alle 15, nella chiesa dei Frati a Vittorio Veneto.
Unitalsi, incontri di spiritualità
Mercoledì 17 marzo alle 20.30 nel duomo di Sacile e giovedì 18
sempre alle 20.30 nella chiesa di Chiarano incontri di spiritualità
promossi dall’Unitalsi in preparazione alla Pasqua.
Sacile: neuroscienze ed etica
Giovedì 18 marzo, alle 20.30 in sala Capitanio a palazzo Carli di
Sacile, Filippo Tempia, neuroscienziato di Torino, terrà un incontro
sul tema “Alla ricerca dell’anima nel cervello - Neuroscienze ed etica”. È il penultimo incontro del ciclo “Scienza e Bibbia - Un confronto con la storia e gli interrogativi attuali” promosso dal Centro
di studi biblici in collaborazione con l’Issr Ecclesia Mater di Roma.
Seminario: Scuola di preghiera
“La notte di Maria Maddalena” è il tema dell’incontro di venerdì 19
marzo della Scuola di preghiera per giovani dai 17 ai 35 anni. Dalle 20.30 alle 22.15 in Seminario a Vittorio Veneto.
Rua: concerto gregoriano
Sabato 20 marzo, nella chiesa di Rua di Feletto, concerto spirituale di canto gregoriano per la Via Crucis in preparazione alla Giornata dei martiri missionari. I canti verranno eseguiti dal complesso
vocale Schola gregoriana “Aurea Luce” diretta da Renzo Toffoli.
Organizzano la diocesi e l’unità pastorale di Rua, Santa Maria e San
Pietro.
14
14 marzo 2010
IN SCENA MERCOLEDÌ 17
ALL’ACCADEMIA
Gianrico
Tedeschi
mattatore
a teatro
ercoledì 17 marzo, alle 21,
M
il teatro Accademia di Conegliano ospita la commedia “Le
ultime lune” di Furio Bordon
con Gianrico Tedeschi.
Lo spettacolo è stato portato al
successo nella stagione del 1995
da Marcello Mastroianni. Da
molti definita la sua ultima leggendaria interpretazione, è stata fondamentale per far conoscere ed apprezzare il testo dalla critica e dal pubblico di tutto
il mondo. Prestigiosi e memorabili i riconoscimenti ottenuti a
Bruxelles, a Santiago del Cile, a
Madrid dove la critica lo ha accolto come una delle più belle
commedie degli ultimi anni.
Giudizi analoghi si sono ripetuti in molte altre città europee e
americane. Oggi “Le ultime lune” torna in Italia per una precisa scelta del suo autore, che si
è assunto anche la responsabilità
della regia. Per la prima volta
viene presentato il testo nella
versione integrale, affidandolo a
un altro geniale interprete teatrale: Gianrico Tedeschi. Dal-
LA QUALIFICATA VITTORIESE ALMA ORTOLAN
La restauratrice
U
n’opera d’arte per continuare a vivere ha bisogno
di una figura indispensabile: il restauratore. Per indagare
tra le pieghe di questa affascinante professione abbiamo intervistato Alma Ortolan, restauratrice di Serravalle che opera con
successo in Italia e all’estero, dividendosi tra importanti cantieri
di restauro, progetti internazionali e formazione per i giovani.
Lei ha il termometro internazionale della percezione del patrimonio artistico italiano all’estero.
È proprio vero che non ci rendiamo conto di quanto abbiamo?
«Il nostro patrimonio artistico è
un valore indiscusso e riconosciuto a livello mondiale. Per migliorare la consapevolezza anche
a livello nazionale bisognerebbe
introdurre nuovi approcci e rendersi conto che la vita dei monumenti è assai limitata se non si interviene con urgenza in termini di
manutenzione, recupero e prevenzione. Al di là di un mero aumento dei finanziamenti, andrebbero incentivate la collaborazione pubblico-privato e le
sponsorizzazioni culturali con i-
Alma Ortolan è ricercata
in tutto il mondo per la
sua abilità nel restaurare
antiche opere d’arte. Da
Venezia alla Lituania,
passando per il
Vaticano e Vittorio
Veneto, ridona la
bellezza ai tesori
offuscati dal tempo
niziative di defiscalizzazione. Il
sistema Italia si sostiene con scelte politiche positive, chiamate a
tener conto degli operatori del
settore, per mantenere le eccellenze delle quali il mondo intero
ci riconosce il primato».
Tra i suoi lavori nel nostro territorio ci sono palazzo Troyer e palazzo Galletti a Serravalle, il teatro La Fenice e molti altri. Qual è
la strada per farci riscoprire tesori così vicini?
«Le facciate di Serravalle si sono
degradate molto negli ultimi anni. Le azioni di restauro si traducono in interventi di salvataggio.
La cultura è una questione di sensibilità: questa è la direzione da
Cultura classica
È INTITOLATA AL LATINISTA
EGIDIO FORCELLINI
Costituita
a Vittorio Veneto
la Delegazione
di cultura classica
È
stata costituita la Delegazione di cultura
classica “E. Forcellini” di Vittorio Veneto. Promossa
dal
professor
Nello Della Giustina con la collaborazione del
professor Alberto Camerotto dell’Università
di Venezia, la Delegazione si propone di favorire la conoscenza del patrimonio letterario, storico e artistico del-
coltivare. La politica del fare che
in questi anni ha permesso il recupero del complesso dei Battuti, di palazzo Todesco e di molte
chiese a Serravalle, sta portando
un graduale aumento della sensibilità dei cittadini verso il patrimonio artistico e culturale. Stupirsi nello scoprire quanto emerge con il restauro è un passo verso la conoscenza».
Quali sono i lavori che le hanno
dato più soddisfazione o più emozione?
«Sicuramente i primi lavori eseguiti a Roma con i miei maestri
restauratori. Ricordo con grande
emozione anche il restauro dell’affresco di Francesco Beccaruzzi nella chiesetta della Madonna
della Neve a Conegliano, eseguito nei primi anni Novanta. È stato un momento magico. All’epoca eravamo ancora lontani dal sistema degli appalti pubblici, che
ha contribuito a privare questo
mestiere di quella parte di poesia
che lo contraddistingue».
Che significato metaforico dà all’attività di restauro?
«Spesso mi è capitato di scoprire
e restituire al presente cicli di af-
Storia medievale
l’antichità classica, della fase
medievale e umanistica, con
attenzione agli sviluppi e agli
influssi nell’epoca moderna in
collaborazione con le istituzioni scolastiche e le associazioni affini. L’intitolazione a Egidio Forcellini (1688-1768,
nella foto) nasce dal desiderio
di dare risalto a una figura che
ha operato dal 1724 al 1731 in
qualità di rettore e preside del
Seminario vescovile di Ceneda, incaricato dal vescovo per
risollevarne le sorti. È
noto agli studiosi per
essere l’autore del
“Lexicon totius latinitatis”, alla stesura del quale attese anche negli
anni del soggiorno cenedese e
che fu pubblicato nel 1771 a tre
anni dalla sua morte. Per contatti: email: [email protected], telefono 0438560349.
CONEGLIANO
SI CONCLUDE A PORDENONE
IL CORSO DI GEOPOLITICA
I Solisti Veneti
Historia per
padre Marco
d’Aviano e
Carlo Sgorlon
H
istoria-Gruppo studi storici e sociali conclude il
XIV corso di geopolitica con
un ospite d’eccezione, il professor Franco Cardini dell’Università di Firenze, uno dei
massimi medievalisti viventi. Venerdì 12 marzo, alle
20.30 nella sala convegni della Camera di Commercio in
corso Vittorio Emanuele a
Pordenone, il tema della serata è padre Marco d’Aviano,
che diventa Marco d’Europa
nel romanzo di Carlo Sgorlon, autore friulano recentemente scomparso e molto le-
gato a Historia, che ne ha
presentato nei precedenti anni tre romanzi. È un omaggio dovuto di Historia a Sgorlon, quello di concludere il
corso con un suo ricordo. Alla serata di venerdì saranno
presenti anche il sindaco di
Aviano Stefano del Cont Bernard e il presidente dell’Associazione Padre Marco d’Aviano Armando Biancat.
Moderatore della serata il
professor Guglielmo Cevolin, coordinatore del LiMes
Club più esteso d’Italia, il LiMes Club Pordenone Udine
Venezia.
Venerdì 19 marzo, alle 21 al teatro
Accademia di Conegliano, è in
programma il concerto dell’orchestra
da camera I Solisti Veneti.
Parteciperà, inoltre, il celebre
violinista Salvatore Accardo. Da
sempre il nome de I Solisti Veneti è
legato a quello di Claudio Scimone,
fondatore dell’orchestra nel 1959.
Nel corso della loro carriera, I Solisti
Veneti hanno suonato nei più
importanti templi della musica e
con i più noti nomi della musica
classica e della lirica. Il programma
del concerto prevede l’esecuzione di
brani dal repertorio di Vivaldi,
Hummel, Mozart, Bach e van
Beethoven. Biglietti (platea 30 euro,
galleria 35, loggia 20) solo in
prevendita: a Conegliano, libreria
Quartiere Latino (telefono 0438411989) e libreria Canova (telefono
0438-31889); a Treviso, negozio
Mezzoforte (telefono 0422-55227);
a Padova, I Solisti Veneti (telefono
049-666128).
15
14 marzo 2010
l’incontro tra autore e attore è emersa la volontà di riprendere
una commedia che sembrava
poco proponibile nel nostro
Paese dopo la memorabile edizione con Mastroianni, che rischiava di oscurare nuove rivisitazioni. Non è stata una decisione facile, ma è nata nel modo
giusto, nel segno di una grande
stima per l’interprete di oggi e
di un grande affetto per quello
di ieri. Biglietti: platea e galleria
24 euro, loggia 18.
Giulia Spagnol
TEATRO
PRATA DI PORDENONE Venerdì 12, alle 21 al teatro Pileo,
la compagnia Arti e Mestieri
di Pordenone, in collaborazione con i cori San Simone e Primo Vere, il centro culturale
“Giomaria Concina” e l’associazione di volontariato “Il segno”, porta in scena lo spettacolo di poesia e musica “Sebben che siamo donne”. Ingresso libero.
freschi occultati da strati di calce, insieme al patrimonio di conoscenze che appartiene a tutti.
Nei recenti interventi su opere
danneggiate dagli incendi, al teatro La Fenice di Venezia e al palazzo della Borsa di Riga in Lettonia, alla questione del restauro
si associano diverse e altrettante
affascinanti soluzioni, tra le quali la ricostruzione storica con l’utilizzo di materiali e tecniche della tradizione. Essa permette all’opera di continuare a vivere insieme a quel patrimonio di conoscenze che ne hanno reso possibile l’esistenza e che potremmo
definire patrimonio intangibile,
la rende nuovamente fruibile e le
conferisce una nuova vita in cui
proiettare le istanze del presente».
Com’è lavorare con i giovani e
formarli per il futuro?
«Formare i giovani ad un settore
di eccellenza come il restauro è
un’impresa difficile e carica di responsabilità. Lavorare con gli studenti di Ca’ Foscari mi permette
di comunicare le conoscenze professionali acquisite con l’esperienza e di fornire aggiornamenti sulle nuove metodologie d’intervento. Le incertezze provocate dalla crisi, le forti criticità della normativa italiana all’esercizio
della professione, il fenomeno dei
cervelli in fuga all’estero sono solo alcuni degli aspetti sui quali riflettere per creare nuove opportunità per i giovani».
Giulia Spagnol
CONEGLIANO Sabato 13, alle 21 all’auditorium Dina Orsi,
la compagnia Colonna Infame
porta in scena “Provaci ancora Sam” di Woody Allen. Ingresso: 9 euro, ridotto 6.
CORDIGNANO Sabato 13, alle 21 al teatro centro culturale
“E. Francesconi”, la compagnia
Arte Povera porta in scena “La
dama di chex Maxim” di George Feydeau. Ingresso: 7 euro,
ridotto 4.
VITTORIO VENETO
Sabato 13, alle 21 al centro culturale Parco Fenderl, Eva Rossella Biolo (Manonuda teatro)
porta in scena lo spettacolo di
teatro di narrazione “La dote
della sposa”. Ingresso: 8 euro.
nica 14, alle 17 allo Spazio
Mavv, la compagnia Teatro
Bresci porta in scena “Le regole del saper vivere nella società
moderna” di Jean-Luc Lagarce, adattato da Alice Bragato.
Ingresso 8 euro, ridotto 5.
ORSAGO Domenica 14, alle
16.30 al teatro Cristallo, porta
in scena “Cappuccetto Rosso
va in giro per il mondo”. Ingresso libero.
CONEGLIANO Mercoledì 17,
alle 18 all’auditorium Toniolo,
la compagnia delle fiabe
Eurythmeum di Stoccarda
porta in scena “I tre capelli d’oro del diavolo” dei fratelli
Grimm. Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Dome-
GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA DI CONEGLIANO
“San Martino e il povero”,
trittico del Cima da riscoprire
a alcune settimane è
D
stata inaugurata la mostra “Cima da Conegliano -
Poeta del paesaggio”, accolta da un grande successo di
critica e pubblico. La rassegna (aperta fino al 2 giugno) presenta un importante corpus di opere dell’autore che delineano il
percorso creativo in modo
attento e completo. La mostra si pone come occasione per approfondire i quadri del pittore presenti nella nostra diocesi. Una delle
opere di sicuro pregio è il
trittico “San Martino e il povero, san Giovanni Battista,
san Pietro”. Il dipinto dal 1995
è esposto al Museo diocesano
d’arte sacra “Albino Luciani”
di Vittorio Veneto diretto da
don Rino Bechevolo. Questo
capolavoro della pittura veneta proviene dalla chiesa di
San Martino a Navolè di Gorgo al Monticano. Nei documenti presenti nell’archivio
storico del Comune di Conegliano, in un manoscritto di
Botteon, viene avanzata l’ipo-
po il restauro, l’univoca indicazione di Cima stesso.
Probabilmente in origine la
tavola era costituita da altri
elementi, che rendevano più
complessa la scena. Ora, dopo vari interventi, essa è
ammirabile in tutta la sua
bellezza. Specie osservando
il san Giovanni Battista, si
può apprezzare il tonalismo
che caratterizza la pittura
veneta. Di grande bellezza
e precisione è l’armatura di
san Martino, con dettagli di
Il trittico proveniente da Navolè rara fattura. Proprio grazie
a questo aspetto del santo è
possibile datare il lavoro al
tesi che l’opera fosse la donaCinquecento, mediante vari
zione di una importante faelementi, come le forme delmiglia patrizia. Secondo
la panciera e della ginocchieun’altra ipotesi, sarebbe una
ra ascrivibili temporalmente.
commissione dell’ordine caNonostante i tanti restauri ermaldolese, tesi oggi scartata
rati durante i secoli, che hanperché legava la paternità del
no lievemente minato la figulavoro non a Cima, ma a Giora di san Pietro, l’iconografia
vanni Martini. L’opera, in efrimane di rara bellezza.
fetti, ebbe varie attribuzioni.
In definitiva l’opera, che sta
Significativa quella a Franceattirando molti studiosi, sicusco da Milano, abbandonata
ramente con questa mostra
dopo il decisivo intervento di
sarà ancora più valorizzata.
Lucco che ascrive l’opera alla
bottega di Cima, e infine doCarlo Sala
dotto 7.
VITTORIO V.
Amnesie
Quattro appuntamenti in una
settimana per “Amnesie e questioni
minime”, il ciclo di incontri
organizzato da cinque associazioni
tra Vittorio Veneto e Conegliano.
Venerdì 12 marzo, alle 18 al
Castrum di Serravalle, il
coneglianese Giorgio Fabris racconta
il suo libro “Lutetia”; sabato 13, alle
17 all’osteria Da Peo a Serravalle,
“Roberto Turco interpreta i colori di
Vittorio Veneto e delle sue colline”,
inaugurazione della mostra dedicata
dal pittore alla sua città d’adozione;
lunedì 15, alle 20.30 al ridotto del
teatro Accademia di Conegliano,
Luciano Roman, con
accompagnamento alla fisarmonica
di Romano Tedesco, interpreta “Due
centimetri più alto del re”, monologo
di Alessandro Valenti dedicato al
paracadutista vittoriese della Grande
Guerra Alessandro Tandura;
mercoledì 17, alle 20.30 in biblioteca
a Vittorio Veneto, convegno “La casa
nella tradizione rurale veneta”.
MOSTRE
BRUGNERA Fino al 21 marzo, a villa Varda,
è aperta la mostra di Paolo Cossi dedicata alle figure femminili presenti nelle sue opere.
Orario: venerdì 14.30-18, sabato-domenica
9.30-12.30 e 14.30-20.30.
CONEGLIANO Fino al 21 marzo, all’osteria
Alla Sorte, è aperta la mostra “Riflessi contemporanei” di Roberto Cannata curata da
Mara Campaner. Orario: 11-15 e 18-23.
CONEGLIANO Fino al 21 marzo, nell’oratorio dell’Assunta, è aperta la mostra di pittura
e poesia di Luciana Vettorel Ghidini “Viaggio
oltre il visibile”. Orario: lunedì-venerdì 15-19,
sabato-domenica 10-12 e 15-19.
VITTORIO VENETO Fino al 28 marzo, nell’ex chiesa di San Paolo al Piano, è aperta la
mostra “I talenti delle donne”, collettiva delle
artiste Buci Sopelsa, Risamori, Claudia Piasentin e Miriam Nonino. Orario: mercoledì 1618, venerdì 17-19, sabato-domenica 10-12.30
e 16-19.
CONEGLIANO Fino al 6 aprile, al Garage Eventi, è aperta la mostra “Cortocircuito” delle artiste Giorgia Busato, Tracy Ann Essoglou
e Sophia Lanza curata da Mara Campaner.
Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì 9.3012.30 e 16.30-19.30, sabato e domenica
16.30-19.30. Chiuso mercoledì.
PIAVON Fino al 21 marzo, a Ca’ Lozzio, è aperta la mostra “Il cammino dell’anima: alla
ricerca dell’identità femminile” di Diego Collovin. Orario: mercoledì-domenica 15-24.
CASTELFRANCO VENETO Fino all’11 aprile, a Casa Giorgione, è aperta la mostra “Giorgione” nel 500º della morte del grande artista. Orario: tutti i giorni 9-19. Ingresso: 10 euro, ridotto gruppi 8, ridotto 7, ridotto scuole
4,50.
PORCIA Fino al 28 marzo, al Casello di Guardia, è aperta la mostra collettiva d’arte contemporanea “Gina Roma e...”. Orario: sabato-domenica 10.30-12.30 e 16.30-19.30.
VENEZIA Fino all’11 aprile, al museo Correr,
è aperta la mostra “800 disegni inediti dell’Ottocento veneziano”. Orario: tutti i giorni
10-17. Ingresso: 4 euro.
VICENZA Fino all’11 aprile, a palazzo Leoni
Montanari, è aperta la mostra “Le ore della
donna. Storia e immagini nella collezione di
ceramiche attiche e magnogreche di Intesa
San Paolo”. Orario: martedì-domenica 10-18.
REFRONTOLO Fino al 25 aprile, al Molinetto della Croda, è aperta la mostra di Elio Poloni “Le mie stagioni”. Orario: mercoledì-sabato 15-18.30, domenica e festivi 14.3018.30.
TREVISO Fino al 9 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “La via della seta e
la civiltà cinese. I segreti della città proibita”.
Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 (studenti universitari e over 65) e 7 (under 18).
CONEGLIANO Fino al 2 giugno, a palazzo
Sarcinelli, è aperta la mostra “Cima da Conegliano. Poeta del paesaggio”. Orario: lunedì-giovedì 10-20, venerdì 10-22, sabatodomenica 9-22. Ingresso: 10 euro, ridotto 8.
BASSANO DEL GRAPPA Fino al 13 giugno,
al museo civico, è aperta la mostra “Jacopo
Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio”.
Orario: martedì-sabato 9-18.30, domenica e
festivi 10.30-13 e 15-18. Ingresso: 9 euro, ri-
ROVIGO Fino al 13 giugno, alla pinacoteca
di palazzo Roverella Bortoloni, è aperta la
mostra “Il ’700 veneto”. Orario: martedì-venerdì 9-19, sabato e festivi 9-20. Ingresso: intero 9 euro, ridotto 7, promozione martedìmercoledì 9-13 5 euro.
ALTRI APPUNTAMENTI
SAN PIETRO DI FELETTO Domenica 14, alle 17 nella pieve, “Dulcis in fundo”, concerto
dell’ensemble di musica barocca su strumenti
originali nell’Europa del Settecento.
CONEGLIANO Domenica 14, alle 17.30 al
Quartiere Latino Libri, “Jascha Heifetz, un americano in Italia”, concerto di Lucio Degani
al violino e Andrea Rucli al pianoforte.
CONEGLIANO Giovedì 18, alle 17 nell’aula
magna del Campus vitivinicolo, presentazione del libro di Camillo De Biasi “Cori di-vini”
(edizione Armelin). Interverranno: Gastone
Zotto del Conservatorio di Padova, Vasco
Boatto e Paolo Sgarbi dell’Università di Padova. Partecipano i cori: Università adulti e
anziani di Conegliano, i Cantori di Sottoselva di Santa Lucia e l’Enocoro dell’Isiss Cerletti di Conegliano.
14 marzo 2010
LA CASA NATALE SEGNALATA A
SANTA GIUSTINA
Alessandro
Tandura, primo
paracadutista
di guerra
Vittorio Veneto, in via CaA
prera al civico 129, una lapide segnala la casa in cui nacque,
il 17 settembre 1893, Alessandro
Tandura (1893-1937). La sezione
paracadutisti di Vittorio Veneto
volle così ricordare nel settembre
1998 l’illustre concittadino, medaglia d’oro al valor militare. Tandura fu il primo paracadutista italiano in azione di guerra: nella
notte tra l’8 e il 9 agosto 1918 il
tenente degli Arditi si lanciò da
1500 metri a bordo di un aereo
Savoia Pomilio. Atterrò a San
Martino di Colle Umberto e raggiunse il comando della VI Armata austriaca a Vittorio Veneto,
dove iniziò la sua opera di spionaggio, svelando all’esercito italiano preziose informazioni sul
nemico. Tandura fu premiato per
la sua opera
con la medaglia d’oro al valor militare:
“[…] Due volte
arrestato e due
volte sfuggito,
dopo tre mesi
di audacie leggendarie, integrava l’avveduta e feconda opera
sua, ponendosi arditamente alla
testa delle sue schiere di ribelli e
con esse insorgendo nel momento in cui si delineava la ritirata nemica, ed agevolando così l’avan-
zata vittoriosa delle nostre truppe […]”. A Tandura è intitolata a
Vittorio Veneto anche una via, oltre alla caserma che ospita la Divisione “Mantova” del 1º Fod.
Claudia Borsoi
L’ORDINAMENTO GIURIDICO REGOLA I LIMITI E GLI OBBLIGHI
Quando il vicino disturba: i limiti
imposti alla proprietà privata
C
he cos’è la proprietà?
Quali limiti sono imposti dalla legge nel godimento della proprietà privata?
Nel nostro ordinamento giuridico la proprietà privata trova
esplicito riconoscimento nell’articolo 42 della Costituzione, dove è affermato che la
proprietà privata “è riconosciuta e garantita dalla legge,
che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti
allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti”. Il Codice civile, all’articolo 832, sancisce che
“il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in
modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza
degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico”. In buona
sostanza, ciascuno di noi può
godere della sua proprietà come meglio crede, entro alcuni
limiti fissati dalla legge affinché tale diritto possa essere da
tutti equamente usufruito. Ad
esempio, non è possibile disturbare il vicino con rumori,
esalazioni di fumo, di calore o
quant’altro, ovviamente entro
certi limiti. Stiamo parlando di
quelle che, per gli operatori del
diritto, vengono definite immissioni e sono regolate dall’articolo 844 c.c.. Cosa dice
questa norma? Innanzitutto
che è possibile impedire le immissioni di fumo o di calore, le
esalazioni, i rumori e quant’altro derivi dal fondo del vicino,
purché tali fenomeni superino
la soglia della normale tollerabilità. Tale limite viene determinato di volta in volta dal giudice, il quale ha una notevole
discrezionalità in merito e deve tenere conto delle condizioni dei luoghi e delle attività
normalmente svolte in un de-
IL RICORDO DI “FLORINDA” CLORINDA CASAGRANDE
L’orfanotrofio di guerra di
via Rizzera a Ceneda
on il 4 novembre 1918 fiC
niva in Italia la Grande
Guerra al prezzo di 650 mila
caduti sui campi di battaglia e
di un milione 50 mila feriti (dei
quali 500 mila mutilati!). Bastassero i morti da piangere e
i feriti da assistere, purtroppo
quella guerra ci lasciò anche
innumerevoli vedove con figli
piccoli, gli orfani di guerra appunto. In diocesi nostra, erano quasi 300 i fanciulli rimasti orfani del padre e costretti
a vivere in locali provvisori e
malsani. L’allora vescovo Eugenio Beccegato prese di petto la situazione e si diede un
gran daffare, aprendo anche una sottoscrizione per un erigendo istituto adatto ad accogliere questi piccoli innocenti. Il sogno del buon vescovo si
materializzò nel dicembre del
1919, dacché venne aperto
l’orfanotrofio maschile di
guerra nel palazzo di Giuseppe De Mori in via Rizzera, già
stabilimento bacologico Tocchetti, molto ben riattato per
SERVONO PATATE, SPINACI,
UOVA E FARINA
terminato contesto urbano e
delle abitudini della popolazione locale. I limiti di tollerabilità dei rumori o degli odori
saranno dunque diversi se ci
troviamo in centro città, o in
una zona industriale, oppure in
aperta campagna o in un tranquillo paesino di montagna. A
favore del proprietario del fondo danneggiato sorgono due
distinte azioni: una, di carattere reale, è rivolta all’eliminazione della causa delle immissioni, l’altra, di carattere personale, al risarcimento dell’eventuale danno. Attenzione,
però, non tutte le immissioni
che superino la normale tollerabilità possono essere impedite. Solo quelle provenienti da
una privata abitazione possono
essere sempre impedite, mentre un discorso diverso vale per
quelle che provengono da uno
stabilimento industriale: le in-
dustrie producono ricchezza e
danno lavoro e quindi il giudice deve “contemperare le esigenze della proprietà con quelle della produzione” (art. 844
c.c., comma 2). Qualora sia impossibile adottare dei rimedi
che consentano di ridurre nei
limiti il disturbo provocato dall’attività industriale al vicino, il
giudice avrà due possibilità di
scelta: o consentire la prosecuzione dell’attività industriale
inquinante o disturbante, dietro il pagamento di un indennizzo al vicino che subisce il disturbo, o dovrà impedirne la
prosecuzione in quella sede. La
prosecuzione dell’attività inquinante non può tassativamente essere consentita quando pregiudica il diritto alla salute che prevale su ogni altra
norma di legge.
Avv. Marco Caliandro
[email protected]
l’occasione dal locale Genio
militare della IV Armata. Il vescovo nel 1920 benedì solennemente l’opera, che raccolse
subito 150 ragazzi sotto la direzione di monsignor Giovanni Botteon. Tuttavia Botteon
morì l’anno dopo, il 9 agosto
1921, e a succedergli il vescovo designò monsignor Giacomo Bianchini, che terrà l’incarico con amore e passione di
padre, benemerito e amato,
per quasi 15 anni fino al 1935,
anno nel quale l’orfanotrofio
venne chiuso, dato che i ragazzi ospiti avevano ormai
raggiunta un’età nella quale
potevano provvedere al loro
avvenire. «Monsignor Bianchini si interessò personalmente di ciascuno dei suoi orfani – ricorda “Florinda” Clorinda Casagrande, nata Tocchet nel 1916 – fino a dare una congrua sistemazione anche all’ultimo rimasto nella casa». “Florinda” Clorinda andava regolarmente a messa nell’annessa chiesetta di San Filippo Neri, che servì da cap-
pella per l’assistenza spirituale e le pratiche di pietà dei ragazzi dell’orfanotrofio. Chiuso nel giugno 1935 l’Istituto
per gli orfani di guerra, l’edificio venne acquistato dai Missionari della Consolata di Torino, che ne fecero la loro Casa provincializia e un seminario minore per gli alunni aspiranti missionari.
Mario Sanson
Il rotolo giallo e
verde, un’idea
semplice per
colorare la tavola
na ricetta semplice e coU
lorata per portare dell’allegria sulle vostre tavole.
Ingredienti per 4 persone: 1
kg di patate, 1,5 kg di spinaci, 2 uova, 300 g circa di farina, 50 g di burro, formaggio
grana, noce moscata e sale.
Dopo aver pulito e lavato accuratamente gli spinaci, lessateli con la sola acqua rimasta aderente dal lavaggio. Scolateli bene, tritateli e ripassateli in padella con una noce
di burro e una manciata di sale.
Fuori dal fuoco incorporate
un uovo, 3 cucchiai di formaggio grana grattugiato e una presa di noce moscata. Nel
frattempo avrete lessato le
patate con la buccia, in acqua
salata; scolatele, sbucciatele e
passatele nello schiacciapatate direttamente sulla spianatoia.
Aggiungete l’altro uovo, sale
e tanta farina quanta ne occorrerà per avere un impasto
compatto. Con il matterello
stendete la pasta fino a raggiungere uno spessore di circa 2 centimetri. Coprite la pasta con gli spinaci e arrotolatela accuratamente.
Avvolgete il rotolo in un telo,
legatelo e cuocetelo in acqua
bollente salata per 20 minuti.
Scolatelo, levatelo dal telo, fatelo un po’ intiepidire, poi tagliatelo a fette che sistemerete in una pirofila imburrata.
Cospargete di burro fuso e
grana grattugiato.
Mettete in forno a gratinare
per 15-20 minuti a 200°; alla
fine servitelo con una bella
ciotola di verdura mista: e
voilà, il piatto è pronto.
Mara Campaner
RITORNA “ANTENNACINEMA”
Lo sguardo sull’altro
e Salvatore Samperi
A
partire dal 18 marzo, e per
ogni giovedì esclusa la Settimana santa, fino al 29 aprile a Conegliano torna “Antennacinema” con un omaggio a Salvatore Samperi (nella foto), regista
padovano scomparso esattamente un anno fa, e un viaggio nel cinema dello sguardo sull’altro, sia
esso turco, rumeno, moldavo, africano, che è stato il filo rosso della manifestazione in questi anni.
Non manca un ponte con l’evento
più importante che la città ospita
fino a giugno, la mostra del Cima,
con un appuntamento dedicato al
documentario d’arte alla scoperta
di Carpaccio e Giorgione. Tra i
film proposti, tre sono vere e proprie anteprime, come il documentario di Antonello Sarno “Salvatore Samperi. Raccontando i sogni” (Italia,
21’, 2009), un cine-ritratto del regista attraverso interviste agli attori con i quali lavorò. I cinque film di Samperi restituiscono
la poetica di un cineasta considerato a torto “minore”. Incasellato
forse troppo semplicisticamente
nel cinema erotico d’autore (i suoi
film hanno consacrato Laura Antonelli e Lisa Gastoni come sex
symbol degli anni Settanta), il regista veneto, specialmente con le
sue prime opere, ha invece portato avanti una critica serrata alla famiglia borghese, “democristiana”,
auspicandone il disfacimento. La
satira, cupa e amara, alla società
del suo tempo è debitrice delle sue
esperienze politiche, a partire dall’adesione al Movimento studentesco. “Uccidete il vitello grasso e
arrostitelo” (1970), “Grazie zia”
(1968), “Un’anguilla da 300 milioni” (1971) si collocano in questo
filone. “Liquirizia” (1979) mette,
invece, sullo schermo un altro tema a lui caro: la rabbia studentesca pre-68 (il film è considerato
l’American Graffiti italiano), mentre l’ultimo film in rassegna, “Casta e pura” (1981), segna l’inizio
del declino della sua cinematografia, che per tutti gli anni Ottanta cederà alle lusinghe del mercato. «Dopo quel periodo di declino – spiega Antonello Sarno –
Samperi ritroverà la
sua strada in televisione, firmando fiction di pregio e di
successo per Canale
5 quali “Madame”
(2004), “Il sangue e la
rosa” (2008), “L’onore e il rispetto” (2006
e 2009), con cui ha esplorato il genere del melò, che gli
era congeniale». La sezione
“Sguardi incrociati”, nell’articolazione
“Africa/Europa”
e
“Italia/Moldavia”, è invece un viaggio dentro il cuore dell’altro – lo
straniero, l’immigrato, l’emarginato – mentre la parte dedicata a “Italia e Turchia: il turco immaginario” propone un acuto scandaglio
degli stereotipi, e dei loro rovesciamenti, con tre film di grandi
registi come Marco Ferreri, Mario Bonnard e Carmelo Bene. Il
programma completo su www.antennacinema.it.
CINEMA GLI SPETTACOLI DELLA SETTIMANA
PIEVE DI SOLIGO Venerdì
12, sabato 13 e domenica 14,
alle 15, al cinema Careni si
proietta “Cuccioli-Il Codice
di Marco Polo” (Italia, 2010,
animazione) di Sergio Manfio. Venerdì alle 21, sabato alle 18 e alle 21 e domenica alle 20.30 tocca a “Baciami ancora” (Italia, 2010) di Gabriele Muccino. Ingresso: 5
euro, ridotto 4, domenica 3.
ODERZO Mercoledì 17, alle
20 e alle 22, e giovedì 18, alle
21 con cineforum, al cinema
Cristallo si proietta “Welcome” (Francia, 2009) di Philippe Loiret. Ingresso: 5 euro, ridotto 4.
CONEGLIANO Mercoledì
17, alle 20.30 allo Zion Rock
Club, si proietta “The Hangover - Una notte da leoni”
(Usa, 2009) di Todd Phillips.
Ingresso gratuito riservato ai
soci Arci.
PIEVE DI SOLIGO Mercoledì 17, alle 20.30 al cinema
Careni, per il Cineforum
Quartier del Piave si proietta
“Frozen River” (Usa, 2008) di
Courtney Hunt. Ingresso: 7
euro.
CONEGLIANO Giovedì 18,
alle 18.30 al cinema Melies,
per la rassegna di Antennacinema “Omaggio a Salvatore
Samperi” si proietta “Uccidete il vitello grasso e arrostitelo” (Italia, 1992) di Salvatore
Samperi. Alle 21 per la rassegna “Sguardi incrociati. Africa/Europa” tocca a “Il canto
delle spose” (Francia, 2009) di
Karin Albou. Ingresso libero.
VITTORIO VENETO Giovedì 18, alle 20.45 al Centro
culturale Parco Fenderl, si
proietta “I love Radio Rock”
(Gran Bretagna, 2009) di Richard Curtis. Ingresso riservato ai soci, costo tessera 12
euro.
VENERDÌ 12 SI PRESENTA IL PORTALE MUSICALE
Capannonerecords.it
SABATO 13
Radio 2 Rai, 14.33, Hit Parade Eurosonic. Conduce
Federica Gentile.
Raidue, 16.20, Kate & Emma - Indagini per due. “Passioni pericolose”. Telefilm.
Telechiara, 21, Cattedra di
San Giusto. “Dio e la bellezza”. Incontro tra monsignor
Timothy Verdon e il pittore
Amedeo Bragli.
DOMENICA 14
Radio 3 Rai, 15, Zazà. Il teatro, la musica, lo spettacolo.
Con Piero Sorrentino e
Massimiliano Virgilio.
Raidue, 21, N.C.I.S. “Vendetta”. Telefilm.
Raitre, 21.35, Report. Attualità con Milena Gabanelli.
LUNEDÌ 15
Radio 24, 16.30, NovaLab
24. Conduce Luca Tremolada.
Raitre, 15.15, Ciclismo. Tirreno-Adriatico: Montecosaro-Macerata.
Retequattro, 21.10, Siska.
“Gioco d’azzardo”. Telefilm.
Raiuno, 23.35, La ciociara.
Film drammatico con Sofia
Loren.
MARTEDÌ 16
Radio 1 Rai, 9.06, Radio anch’io. Con Ruggero Po.
Telechiara, 20.30, Genitori
si diventa. “Essere nonni”.
La 7, 21.10, La gaia scienza.
Con Mario Tozzi e il Trio
Medusa.
MERCOLEDÌ 17
Radio 24, 16.50, Zzzoot Fulminati in azienda. Fiction radiofonica.
Raitre, 17.50, Geo & Geo.
Documentari con Sveva Sagramola.
Italia 1, 21.10, Le Iene Show.
Con Luca e Paolo, Ilary Blasi.
GIOVEDÌ 18
Radio 2 Rai, 18, Caterpillar.
Con Cirri e Solibello.
Canale 5, 21.10, RIS Roma Delitti imperfetti. “S.P.Q.R.”.
Telefilm.
Raitre, 23.30, Parla con me.
Varietà con Serena Dandini.
VENERDÌ 19
Radio 3 Rai, 18, Sei gradi.
Con Paola De Angelis e Luca Damiani.
Raitre, 15.15, La Tv dei ragazzi. Documentari.
Raidue, 21.05, L’ispettore
Coliandro. “666”. Telefilm.
associazione musicale Capannone Records venerdì 12 marL
’
zo, alle 21 all’Art Cafè Le Maschere di Vittorio Veneto, presenta il portale www.capannonerecords.it dedicato alla pro-
mozione gratuita della musica indipendente. Il progetto è sviluppato con il contributo della Regione Veneto e ha come obiettivo quello di realizzare, attraverso la rete, la diffusione
gratuita di musica inedita realizzata da artisti indipendenti.
L’idea è nata nel 2007 da un gruppo di musicisti del Quartier
del Piave che ha preferito investire tempo e risorse nella creazione di un organismo di produzione, distribuzione e promozione indipendente anziché cercare la sempre più improbabile attenzione delle case discografiche. I Cupido Motel sono
stati il primo progetto sostenuto dalla Capannone Records.
Dopo un piccolo buffet chiuderà la serata il live dei Sonoria.
Per informazioni: www.capannonerecords.it, [email protected], 338-1807778.
PIACEVOLE INTRATTENIMENTO CON LA MUSICA LIRICA
“La barcaccia” di Radio 3
a barcaccia è il nome dato a un palco di proscenio più grande
L
degli altri, come dire un posto privilegiato a teatro. Privilegiato è anche il punto di vista di Enrico Stinchelli e Michele Suozzo
nel programma omonimo che va in onda su Radio 3 Rai alle 13 da
lunedì a venerdì. “La barcaccia” è il programma più longevo della
Radiotelevisione, essendo nato nel 1988 con lo scopo di divulgare la musica lirica. Che noia, penserete: neanche un po’. Personalmente non sono un patito delle opere, mi irrita non capire le parole di tante arie, eppure trovo divertenti le loro osservazioni, le
loro battute, mi appassionano i brani che fanno ascoltare e che commentano da veri competenti, mai in modo pedante. Insomma,
penso che abbiano trovato la formula perfetta per l’intrattenimento
di buon livello, per piacere sia agli esperti (che scrivono sms ed email anche in diretta) sia a quelli che amano la musica in genere
come il sottoscritto e cercano qualcosa di diverso dai soliti varietà
dell’ora di pranzo. Provate per credere.
Gianfranco Da Re
A “SETTIMANA RPC” L’ESORTAZIONE DEL VESCOVO
Il giubileo mariano
SETTIMANA RPC
All’inaugurazione dell’anno del giubileo per i 500 anni dell’apparizione mariana a Motta di Livenza è dedicata la trasmissione in onda sabato 13 marzo, alle 10.30, e domenica 14,
alle 9.30.
In particolare avremo modo di ascoltare l’esortazione del vescovo Corrado.
LINEA AZZURRA SPAZIO SCUOLA
Martedì 16 marzo, alle 17.15, e sabato 20, alle 9.45, per i 25 anni di Radio Palazzo Carli, Titti Burigana e la sorella Lia commenteranno uno scritto della conduttrice sulla sua esperienza, lunga 15 anni, alla radio diocesana.
ITINERARI CRISTIANI
Percorsi di fede con don Adriano Dall’Asta in onda il mercoledì dalle 9 alle 10 e il giovedì dalle 20 alle 21.
NOTIZIE FLASH
Aggiornamenti e novità a cura di Giulia Riva in onda dal lunedì al sabato alle 11.30, 12, 17 e 19.45.
Vittorio Veneto
PARCHEGGI A PAGAMENTO ANCHE SULLE STRADE,
ABITAZIONI E UFFICI AL POSTO DELL’ITIS
Serravalle cambia
S
erravalle sempre al
centro dell’attenzione, come si conviene
ai gioielli di famiglia. Sono in arrivo grossi cambiamenti per il centro storico: l’assessore comunale Flavio De Nardi ha annunciato che i parcheggi
di Serravalle, oggi tutti liberi, verranno trasformati in zone di sosta a pagamento. Nel contempo la
Provincia di Treviso ha
annunciato l’intenzione di
vendere, entro il 2010, l’edificio dell’Istituto tecnico Galilei, sul lato ovest
dell’ex ospedale, oggi distretto sanitario di piazza
Foro Boario.
Viabilità e parcheggi
Modifiche di vasta portata che modificheranno la
vivibilità futura all’interno delle mura, probabilmente puntando alla tanto sospirata limitazione al
traffico del centro storico,
fortemente desiderata dal
consiglio di quartiere. Più
direttamente, i provvedimenti affrontano di petto
i problemi reali del centro
storico: lo spopolamento
e il parcheggio selvaggio.
La realtà di oggi è un piccolo paradosso: mancano
gli abitanti, a Serravalle, e
le vie del centro storico
sono continuamente intasate da autoveicoli ad ogni ora del giorno, spesso
con congestione del traffico e infrangendo le re-
L’Itis verrà ceduto e trasformato
gole del Codice della strada. È della scorsa settimana la raffica di multe in
piazza Minucci, oberata
di veicoli la sera di venerdì. Tutti multati, mentre il parcheggio interrato
in piazza Foro Boario rimane deserto.
Soluzione disco orario
Secondo i commercianti
la soluzione migliore è l’utilizzo del disco orario in
tutto il centro storico, e
che venga fatto rispettare.
«C’è gente che lascia la
macchina posteggiata nello stesso posto tutto il
giorno, congestionando
l’avvicendamento della
clientela», riferiscono unanimi.
Il park sotterraneo troppo
caro
Il parcheggio in Foro Boario è deserto? «Io lo utilizzo, quasi sempre c’è solo la mia macchina lì sot-
to», commenta uno dei
baristi di Serravalle. Il
punto è che, a parere di
tutti, la sosta nel silo interrato è troppo cara. La
ditta Camerin ha annunciato che entro l’anno lo
chiuderà se non ci sarà
maggiore affluenza. L’anno scorso ha perso oltre
25 mila euro.
Quest’ anno il parcheggio
rimane a pagamento, ma
con degli sconti. «Mettendo i parcheggi a pagamento in centro storico
non si favorirà l’utilizzo
del silo. Pagando, in entrambi i casi le persone
preferiranno rimanere più
comodamente nei parcheggi esterni», argomenta un altro commerciante. Insomma, le attività vedono di buon occhio un
parcheggio gratuito, che
favorisca il cliente ma che
permetta anche il ricam-
Agenda Vittorio Veneto
VENERDÌ 12
Prosegue fino al 28 marzo nell’ex chiesa di San Paolo al Piano la collettiva delle artiste Buci Sopelsa, Risamori, Claudia Piasentin e Miriam Nonino “I talenti delle donne” 3ª edizione. Orari: mercoledì 16-18, venerdì 17-19, sabato e
domenica 10-12.30 e 16-19.
Continua fino al 4 aprile allo Spazio Sartè
la mostra di Giovanni Bet “Luci”. Aperta tutti i giorni eccetto il martedì mattina.
Alle 18.30, in biblioteca, il Circolo vittoriese di ricerche storiche organizza una
conferenza sui ritrovamenti archeologici nella chiesa di San Benedetto a Cesana. Relatore Andrea Bona.
SABATO 13
Alle 11.30, nella sala rappresentanza
del municipio, presentazione dei Top
Runners di Treviso Marathon.
Alle 16.30, nella chiesa di Santi Pietro e
Paolo, incontro organizzato dal Centro
italiano femminile dal titolo “Maria: letteratura, filosofia, esegesi biblica”, a
cura di padre Alberto, all’arpa Marta Marinelli.
Alle 21, allo Spazio Mavv, concerto dei
“Dogs”, punk rock’n’roll from Vicenza.
Ingresso a pagamento.
le Cavour della 7ª Treviso Marathon.
Alle 17, allo Spazio Mavv, si terrà la rassegna Altroteatro: la compagnia teatrale Teatro Bresci in “Le regole del saper
vivere nella società moderna”, di JeanLuc Lagarce.
DOMENICA 14
In piazza Giovanni Paolo I, dalle 9 al tardo pomeriggio, mercatino dell’artigianato organizzato dall’Associazione Insieme per Ceneda: bancarelle di oggettistica artigianale e prodotti enogastronomici locali in piazza, e sotto la loggia banchetto con i libri locali.
Termina oggi alla Torre dell’orologio “In
viaggio con l’acqua”, mostra dei pannelli
realizzati dai bambini della scuola dell’infanzia S. Pio X in collaborazione con
il Museo d’arte bambina. Dalle 10.30 laboratori per bambini dai 6 ai 12 anni sul
tema “Dame, cavalieri e maestri spadai, con loro entriamo in un mondo
incantato”. Prenotazione obbligatoria
al 335-5840014 (dalle 12 alle 14).
Alle 9.30 è prevista la partenza da via-
MARTEDì 16
Marca Solidale organizza alle 20.30 in
biblioteca civica il convegno dal titolo “La
ricerca che cura: diagnosi precoce per
una cura efficace”, sull’importanza delle prevenzione per la cura dei tumori.
Interverranno esperti del Cro di Aviano,
GIOVEDÌ 18
Alle 20.45, al Centro culturale Parco
Fenderl, per il Cineforum vittoriese,
proiezione di “I love Radio Rock” (R.
Curtis, GB, 2009). Ingresso riservato ai
soci (tessera 12 euro)
Farmacia di turno: Zamperlini, via Lorenzo Da Ponte 3, telefono 043853116.
bio, evitando la sosta selvaggia. Il disco orario, appunto.
Per non parlare dei residenti che, quasi tutti, sono privi di garage. Un permesso speciale potrebbe
forse risolvere i loro problemi; ad oggi resta irrisolta la gestione di una
convivenza così difficile.
La posizione dell’Ascom
L’Ascom vittoriese condivide le posizioni dei commercianti e ricorda gli impegni presi dall’Ulss e dal
Comune per risolvere il
problema della sosta in
centro storico: «L’Ulss 7 si
era impegnata a reprimere il comportamento dei
dipendenti, che invece di
parcheggiare negli spazi
loro destinati, nel silo interrato, oberano le aree
sosta del centro storico –
dice la direttrice Antonella Secchi –. Il Comune aveva promesso l’uso pubblico e gratuito di un piano del silo. Stiamo ancora aspettando questi
provvedimenti».
La Provincia trasforma e
vende l’Itis
Nel frattempo Leonardo
Muraro, presidente della
Provincia di Treviso, ha
annunciato che l’edificio
che ospita l’Itis verrà venduto entro l’anno per oltre
4 milioni di euro. «Il nuovo istituto tecnico sarà
realizzato all’interno del
complesso scolastico in
centro città, secondo il
progetto del campus –
spiega Muraro –. Se la sovrintendenza non avrà
nulla da eccepire, partiremo con il bando di gara.
La mia volontà è dare il via
alla gara tra pochi mesi».
La struttura serravallese è
già stata sottoposta a
cambio di destinazione
d’uso: «L’area è passata,
sotto l’ex sindaco Giancarlo Scottà, da destinazione abitativo-direzionale a commerciale, aumentando notevolmente di valore – spiega Muraro –.
Una valorizzazione patrimoniale che ci consentirà
di attuare una permuta
con il privato: in cambio
dell’acquisizione del vecchio edificio, il privato
realizzerà la nuova scuola al campus». C’è quindi
da aspettarsi la realizzazione di uffici e negozi nel
posto dove oggi sorge l’istituto tecnico.
Alberto Della Giustina
21
200 PERSONE A MESCHIO ALL’INTITOLAZIONE
DELLA CICLABILE A DON FAVERO
Per don Vittorino
uasi duecento
Q
persone richiamate dal passaparo-
la dei “mescolini” si
sono radunate sabato scorso nei pressi
del supermercato
Lidl per la cerimonia
di intitolazione della
pista ciclabile alla
memoria di don Vittorino Favero.
Una cerimonia tanto semplice quanto
indovinata e visibilmente sentita dai La bici di don Vittorino sotto alla nuova targa, e sotto
presenti, molti con
gli intervenuti
gli occhi lucidi quando Maria Luisa Piccin, con la voce rotta, leggeva (per i pochi che non la sapevano tutta) la storia
di don Vittorino.
Non solo parroco
per 26 anni di Meschio, ma anche animatore Gava, Maria Luisa Piccin
della Caritas, fondatore (“la Luisa”, per i mescolini)
della Mater Dei (e infatti per il consiglio pastorale, il
c’erano anche alcune mam- sindaco Gianantonio Da Re
me con i loro piccoli), e so- che, colpito da così tanta
prattutto sorridente amico gente, ha sottolineato codi tutti. Sempre con la to- me una così massiccia prenaca svolazzante a cavallo senza fosse la miglior testidi quella bici che per l’oc- monianza del segno lasciacasione era stata spolvera- to da don Favero, ribadenta e messa lì, sotto al car- do altresì l’orgoglio della
tello che ora ricorderà a tut- città di ospitare la Casa Mati i passanti il suo nome.
ter Dei, che don Vittorino
Tanti i mescolini, ma anche ha voluto e creato.
tanti di coloro che la vita ha Dopo la preghiera rivolta
allontanato da Meschio. dal vicario generale monTra la folla, l’ex parroco don signor Martino Zagonel, e
Piergiorgio Camilotto, il di- la sua benedizione alla pirettore della Caritas don sta e alla targa, i presenti
Ferruccio Sant, e poi don hanno lasciato volare in
Adriano Sant, don Bruno cielo decine di palloncini
Fava, e tanti altri. A parla- colorati.
re, il parroco don Federico
Alessandro Toffoli
PROGETTO DI ACCOGLIENZA
PER RAGAZZI DEL CAUCASO
nsegnare la pace a bamIcatibini
che sono stati edua odiarsi. È questo so-
gno che viene a proporre,
in una serata intitolata
“Diamoci una mano”, venerdì 19 marzo alle 20.45
a Casa Fenderl, Massimo
Bonfatti, presidente dell’organizzazione Mondo
in cammino, che in collaborazione con Annaviva e
nel progetto del Baratto
culturale, propone ai vittoriesi di partecipare alla
campagna d’accoglienza
“Tutti figli di Noè”. Si tratta di accogliere per tre settimane d’estate ragazzi tra
i 10 e i 13 anni del Caucaso, dove ragazzi musulmani e cristiani vivono
fianco a fianco, ma siccome le popolazioni hanno
una storia di contrasti, a
loro viene insegnato l’odio
e imposta la separazione.
Mondo in cammino vuole portare in Italia gruppi
misti di adolescenti dei
due popoli e delle due religioni per un’esperienza
culturale e ludica da vivere insieme, in cui scoprire
le somiglianze al di là delle barriere, apprezzare la
ricchezza delle diversità,
iniziare a smantellare i
pregiudizi e il razzismo
L’incontro vittoriese serve
a cercare famiglie disposte a donare cuore, tempo
e denaro per questi ragazzi. Se i “bambini di Chernobyl”, vengono in Italia in
cerca di salute, questi loro
coetanei caucasici cercano pace. Per informazioni: www.annaviva.com,
www.mondoincammino.org, casa Fenderl 0438555274. TB
22
Dai nostri paesi Vittorio Veneto
LILT: DOMENICA 14 GIORNATA DELL’OLIO
a domenica 14 a doD
menica 21 marzo la
Lega italiana per la lotta
contro i tumori celebra
l’annuale “Settimana della prevenzione” per sensibilizzare sempre di più la
popolazione sulla lotta ai
fattori di rischio tumori,
dal fumo all’alimentazione non sana, e sulla necessità di controlli che
permettano un’eventuale
diagnosi precoce, aumentando le possibilità di cu-
ra.
La delegazione di Vittorio
Veneto della Lega tumori,
in occasione di questa Settimana, organizza la Giornata dell’olio: domenica 14
offrirà una bottiglia di olio extravergine, proposta
dal Consorzio nazionale
per la tutela dell’olio d’oliva: un simbolo e un elemento dell’alimentazione
corretta che aiuta a prevenire il cancro.
La Lega tumori di Vittorio
Veneto sarà presente in
ben 50 piazze del distretto nord dell’Ulss 7 (Vittoriese, Vallata, Quartier del
Piave), grazie alla mobilitazione di ben 140 volontari. Nel frattempo l’associazione, guidata da Francesca Steccanella, ha promosso una nuova iniziativa. Quattordici donne recentemente operate al seno partecipano ad un corso di cucina in 5 lezioni,
nella sede della Lega tu-
PARLA L’ASSESSORE ANTONIO MIATTO
Fotovoltaico, salti d’acqua, led:
il Comune risparmia energia
P
untare sull’energia
fotovoltaica e idroelettrica, oltre, ovviamente, al risparmio: questo l’obiettivo del piano energetico comunale in applicazione da un paio
d’anni.
Tre gli impianti fotovoltaici già presenti su scuole comunali: Marco Polo
(dal 2007), Pazienza e
nuova Sauro, mentre saranno otto i milioni di euro che il Comune investirà
per realizzarne uno nuovo. «Siamo in pieno bando – spiega l’assessore alla Pianificazione energetica, Antonio Miatto –,
valuteremo le offerte ricevute per questo grande
impianto fotovoltaico che
verrà realizzato in zona
industriale per la potenza
di 999 kw e una superficie
di 19.000 mq circa, in grado di produrre circa un
milione e 200 mila kw
Antonio Miatto
l’anno, due quinti dei nostri consumi», anticipa
Miatto.
Quando sarà operativo?
«Se non ci saranno difficoltà burocratiche, entrerà in vigore entro il
2010». L’energia prodotta
verrà poi “venduta” all’Enel.
Il piano energetico contempla anche degli studi
sui salti del Meschio.
«Ci siamo attivati per ten-
tare di avere una concessione dallo Stato su un salto del fiume, quello in località La Sega, e si spera
tra non molto di averlo»,
si augura l’assessore.
Il Comune di Fregona ha
una centrale a biomasse: è
ipotizzabile anche per la
nostra città?
«Al momento c’è nel piano l’intenzione di creare
almeno una centralina più
piccola rispetto a quella di
Fregona; la differenza
però sta nel fatto che il
Comune di Vittorio Veneto non possiede boschi, e
quindi siamo meno interessati a questo metodo
proprio per il nostro contesto territoriale».
Qualche giorno fa sono
state installate, in collaborazione con un privato, le
prime sette lampade a led
in via Prati da Savassa.
In tema illuminazione
pubblica, sempre per ri-
MASCHI IN LOTTA PER L’ECCELLENZA, RAGAZZE IN SERIE B
L’anno d’oro del calcio vittoriese
davvero l’anno d’oro
È
del calcio vittoriese. Il
calcio maschile dieci giorni fa ha vinto la Coppa Veneto (la coppa Italia per la
sua categoria) e veleggia in
testa alla classifica in campionato: con ogni probabilità verrà promosso in
Eccellenza, o sul campo
vincendo il campionato, o
per ripescaggio, visto che
la vittoria in Coppa mette
la squadra vittoriese in testa alla lista delle “ripescabili”.
Il calcio femminile invece
domenica scorsa ha vinto
il campionato di serie C
vincendo (finora) diciotto
partite su diciannove, e
pareggiandone una (segnando finora 103 gol),
tornando nella serie B nazionale nella quale ha mi-
Le ragazze del calcio Vittorio brindano alla B
litato per tanti anni.
Per il calcio maschile (Vittorio SM Colle) la promozione permetterebbe un
ritorno verso categorie più
consone al suo blasone:
tanti in città (e anche in
tribuna, vista l’età media
altina degli spettatori) ricordano ancora gli anni
della serie C (gli anni ’60),
con le epiche sfide con la
Mestrina, il Novara, le trasferte col treno speciale; e
in tempi più recenti l’in-
terregionale (la serie A dei
dilettanti, che ora si chiama serie D), ma contro
formazioni tipo Chievo,
San Donà, Bassano, Portogruaro, Gorizia (e l’allenatore era Del Neri). L’Eccellenza (la B dei dilettanti), per le ambizioni dell’appassionato presidente
vittoriese Luciano Posocco, l’Eccellenza potrebbe
non essere nemmeno il
traguardo finale.
Il calcio femminile Vitto-
14 marzo 2010
mori, per specializzarsi
nelle portate e nei cibi più
adatti alla loro condizione, pur senza dimenticare
il gusto. Si tratta dell’ideale complemento al servizio di consulenza con una
dietologa che da tempo la
Lega porta avanti, sempre
a beneficio delle donne operate al seno. Per le quali ci sono anche i frequenti corsi di ginnastica appositamente studiata. Per
informazioni: [email protected] oppure
0438-554048. TB
sparmiare, si passerà dunque a dei lampioni a led?
«Sul territorio comunale
ci sono 5.500 punti luce, e
ogni anno, fino a poco
tempo fa, servivano dai
100 ai 200 mila euro per la
loro manutenzione. Ora,
oltre il 50% delle lampade
a mercurio sono state sostituite con quelle a sodio.
Il passaggio a lampade a
led avverrà quando i costi
si ridurranno, perché questo tipo di illuminazione,
pur avendo enormi vantaggi di visibilità, costa ancora troppo. Abbiamo
però attuato da un po’ di
tempo lo spegnimento di
una luce ogni due in alcune strade ad una certa ora di notte».
L’illuminazione del municipio è a led: un costo importate sostenuto dalle
casse comunali, così almeno secondo molti cittadini. Lei cosa ne pensa?
«Più che illuminazione, si
deve parlare di arredo cittadino, che non è costato
poco proprio perché realizzato con led. Con questa illuminazione il municipio è diventato più importante. Non è un investimento volto al risparmio, è un arredo della
città».
Claudia Borsoi
rio Veneto torna invece in
una serie B che l’ha vista
protagonista per una ventina d’anni, trascinata
com’era da Franco Fattorel, simbolo di quella società dal suo nascere, improvvisamente scomparso qualche anno fa. A lui
va dedicato questo ritorno in B (una B diversa, a
più gironi, che non costringerà più a trasferte tipo Cagliari, Torino o Bari
come in passato), in un
campionato nazionale. La
formazione
vittoriese
(presieduta da Patrizia
Ferro, vedova di Franco
Fattorel) affidata al nuovo
tecnico Peron ha le carte
in regola per fare bene,
perché è giovane, di qualità (diverse ragazze infatti sono sistematicamente
convocate in rappresentative regionali o nazionali)
e molto unita. Ed è partito anche un vivace settore
giovanile, che promette ricambi futuri.
Alessandro Toffoli
BREVI VITTORIO VENETO
SS. PIETRO E PAOLO: raccolta carta
Ritorna la raccolta carta a Santi Pietro e Paolo. Fino a
venerdì 19 marzo nel cortile del patronato La Tenda in via
Franceschi è a disposizione un container in cui gettare
carta e cartone. Tutto il ricavato della vendita di carta e
cartone andrà alle attività parrocchiali.
Via Crucis dei giovani
Parte venerdì 12 marzo alle 20 dall’arco lungo via Brevia, la strada che dalla Cattedrale sale al Castello, la Via
Crucis “Voi chi dite che io sia?”. È diretta a San Paolo e
l’ha organizzata la Commissione foraniale di pastorale
giovanile, che ha diviso le stazioni tra le parrocchie di
Carpesica, Cattedrale, Meschio, San Giacomo, Santa
Giustina, Santi Pietro e Paolo e Serravalle, più scout dell’Agesci e giovani del Seminario diocesano. Se piove si
tiene in Cattedrale. L’evento sarà ripreso da La Tenda Tv.
Sabato sera aperta la chiesa di Santi
Pietro e Paolo
L’ormai tradizionale iniziativa delle chiese aperte nella sera precedente la quarta domenica di Quaresima, organizzata dalla Pastorale giovanile diocesana, cambia sede. La chiesa dei Frati, dove si svolgeva di solito, è inagibile. L’appuntamento è allora sabato 13 marzo dalle 21
alle 24 nella chiesa di Santi Pietro e Paolo per “Entra...
nel tuo silenzio per una festa più vera”.
Solo d’attore a casa Fenderl
Per la rassegna teatrale di monologhi “Solo d’attore” organizzata dal Collettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto in collaborazione con il Teatro Menomale di Fregona e Manonuda Teatro di Padova, sabato 13 marzo nella saletta di Casa Fenderl va in scena “La dote della sposa”, di e con Eva Rossella Biolo di Manonuda Teatro. Si
consiglia la prenotazione allo 0438-555274. Dal 19 al
22 marzo si svolge invece, in collaborazione con il Teatro Meno Male di Fregona, il laboratorio di teatro danza,
aperto a tutti, condotto dall’attore danzatore Alberto Cacopardi di Manonuda Teatro.
Scuola aperta al Dante
e al S. Giovanna d’Arco
“Scuola aperta” al collegio Dante e all’istituto Santa Giovanna d’Arco, domenica 14 marzo, dalle 15 alle 18. Si
potranno visitare le strutture e incontrare gli insegnanti
delle varie scuole, in particolare per capire i nuovi indirizzi post riforma Gelmini per la scuola superiore.
Antonella Anghinoni al S.Giuseppe
La biblista veronese Antonella Anghinoni svolgerà una riflessione dal titolo “Abramo e Sara, la prima coppia nella storia della salvezza” mercoledì 17 alle 20.30 nell’aula magna del Collegio San Giuseppe, in occasione della festa di San Giuseppe.
AMICI DI VITTORIO A BLIGNY
associazione Amici
L
’
di Vittorio Veneto
renderà omaggio ai vit-
toriesi caduti sulle Marne, in Francia, nella prima guerra mondiale
con un viaggio, aperto a
tutti, dal 15 al 18 aprile
prossimi. I partecipanti
saranno accolti al cimitero di Bligny (dove sono raccolte 4421 salme
di caduti italiani, tra i
quali anche soldati del
Vittoriese) addirittura
dal console generale a
Metz Marco Tornetta,
che ha deciso di anticipare l’annuale manifestazione di commemorazione (prevista per fine maggio) proprio in
occasione della visita
dei vittoriesi. Saranno
presenti quindi anche
autorità del luogo e presidenti delle varie associazioni. Con gli Amici
di Vittorio Veneto sa-
ranno presenti un rappresentante dell’amministrazione comunale, e
sindaci dei comuni limitrofi, oltre al generale Lorenzo Cadeddu,
che illustrerà ai presenti l’evento storico.
Il viaggio degli Amici di
Vittorio Veneto comprende anche tappe a
Lucerna in Svizzera, e
poi in Francia a
Mulhouse (dove ci sono
i musei dei tessuti
stampati e dell’automobile), a Colmar definita
“Un libro di fiabe nordiche a cielo aperto”, a
Reims, con visita alla
cattedrale di Notre Dame, e ad uno stabilimento di produzione
dello champagne. La
quota di partecipazione
al viaggio è di 370 euro.
Per informazioni e adesioni:
335-6283057,
338-2996780.
Dai nostri paesi Vittoriese
14 marzo 2010
FREGONA: INCONTRO FORANIALE DI PREGHIERA PER RAGAZZI
er i bambini e i ragazzi
P
della forania Pedemontana e le loro famiglie
è giunto il tempo di incontrare per la seconda
volta il santo Curato d’Ars
e il suo messaggio. Sabato
20 marzo alle 15 si incontreranno nella chiesa di
Fregona insieme ai catechisti, ai sacerdoti e al vicario generale, monsignor
Martino Zagonel. Sarà
quest’ultimo a presiedere
“La croce è la
la veglia di Quascala per il cielo”
resima dedicata a
diceva il santo
san
Giovanni
Curato d’Ars e su
Maria Vianney
questa scala salinell’Anno sacerranno anche i
dotale.
bambini della foDopo l’appuntarania Pedemonmento con il vetana. Animerà
scovo Corrado
Pizziolo in AvSan Giovanni Maria Vianney
La chiesa di Fregona l’incontro il coro
di Villa di Villa
vento e con l’approfondimento e la pre- cramento della Riconci- con la partecipazione dei
ghiera sull’Eucaristia, ora liazione e sul Segno della ragazzi di Cordignano.
GDN
l’incontro verterà sul sa- croce.
TRE COMUNI AL TAVOLO PER LA RIQUALIFICAZIONE
Il rilancio
del Menarè
T
re Comuni (Conegliano, Colle Umberto, Vittorio Veneto) e una Provincia
(Treviso) seduti ad un tavolo per interloquire con
250 cittadini.
Sul tappeto c’è il Menarè,
con la sua riqualificazione
viaria e non solo.
È pronto per essere attuato un accordo di programma che porterà l’intera zona ad avere una viabilità funzionale e un centro commerciale.
«Per la nostra amministrazione – esprime il sindaco di Colle Umberto – si
è trattato di un importante banco di prova. Ora sotto gli occhi di tutti c’è un
risultato discreto. Abbiamo concluso un accordo
concreto con tempi certi».
Tempi che prevedono la
sistemazione, entro l’inizio del 2011, dell’incrocio
semaforico del Menarè e
nei prossimi tre anni la
realizzazione della rotatoria all’ingresso della zona
industriale. Nel mezzo ci
stanno piste ciclabili, strade, una seconda rotatoria,
e la progettazione della
bretella che collega via
Mattei all’autostrada.
Ognuno quindi ha portato la sua idea. «È cambiata l’amministrazione comunale di Colle Umberto
– ha espresso il consigliere coneglianese Giovanni
Dei Tos e tutte le cose si
sono risolte. Dopo otto
anni finalmente vediamo
realizzare questi progetti».
«È una serata storica – ha
esordito il sindaco di Conegliano, Alberto Maniero –. Il Menarè è la porta
per il Cadore, è terra di
confine. Per troppi anni è
stata trascurata. Con le
amministrazioni comunali di Colle precedenti si sono studiate le soluzioni,
oggi riusciamo a presen-
DONADEL
Giuseppe Donadel
Con Colle
Umberto,
Conegliano e
Vittorio Veneto
abbiamo trovato
un accordo per
sistemare la zona
entro il 2011
tare un atto strategico di
grande lungimiranza e
cooperazione».
Ennio Antiga, consigliere
comunale di Vittorio Veneto, ha inserito il discorso in un orizzonte più ampio, legato alla possibilità
di riparlare di un nuovo
casello autostradale a servizio della in zona industriale e della bretella di
collegamento con la provinciale che porta a Ponte
della Muda.
Importanti investimenti
per la viabilità, ha ricordato il vicepresidente della provincia Floriano
Zambon, vengono concretizzati anche grazie alla partecipazione economica dei vari enti quali
Provincia (480 mila euro),
Regione (460 mila euro) e
comuni di Colle Umberto,
Vittorio Veneto, Conegliano (80 mila euro cia-
VENTI CHILOMETRI DI PISTE CICLABILI
PER UNA SPESA DI OLTRE 600 MILA EURO
Cordignano in bici
ordignano diventa
C
sempre più un paese a
misura di pedoni e ciclisti
che, immersi nel verde, tra
colline e corsi d’acqua,
possono gustarsi il territorio.
Per realizzare quello che il
sindaco stesso definisce
un “progetto ambizioso”,
l’Amministrazione comunale ha bussato alla porta
della Regione Veneto.
L’obiettivo del gruppo del
sindaco Roberto Campagna è quello di dar vita a una serie di itinerari ciclopedonali che abbraccino il
paese.
«Il progetto – spiega il primo cittadino – consiste
nel realizzare tre anelli
concentrici, uno interno,
uno medio e uno esterno.
Cordignano potrà così
contare su 20 chilometri
di piste ciclabili che di fatto interesseranno l’intero
territorio».
Il progetto preliminare è
pronto. L’importo di spesa previsto supera i 600
mila euro e l’intervento
sarà con tutta probabilità
realizzato in vari stralci.
Santo Stefano, Pinidello,
Silvella, Cordignano e Villa di Villa sono le località
interessate dal passaggio
di uno o più circuiti. L’aspetto interessante è dato,
oltre che dalla garanzia di
una maggiore sicurezza,
dalla varietà della viabilità
coinvolta e dalla diversità
di tipologia del paesaggio.
Alle strade comunali si alterneranno infatti parti di
scuno).
Ma il centro commerciale
continua a non piacere ai
cittadini del Menarè, che
già erano ricorsi al Tar ai
tempi dell’ex Piruea.
«È paradossale – afferma
per il Comitato, Angelo
Zanin – che gli attori di
questo accordo (Provincia,
Regione, tre comuni) si
presentino quali salvatori
del Menarè per mettere fine ad una situazione improrogabile. Il procedimento vede la realizzazione di serie opere viarie in
cambio di un centro commerciale bocciato dalla
magistratura. Questo accordo peggiorerà la situazione. Abbiamo ragioni
forti per osteggiare il progetto e se, come già avvenuto in passato, avremo il
sostegno dei cittadini, procederemo in questo senso».
E tra rotatorie e piste ciclabili c’è anche chi pensa
che una soluzione percorribile sia quella di dar vita
alla metropolitana di superficie. Il capogruppo di
maggioranza di Colle Umberto, Maria Grazia Bianchini, ha avviato la raccolta di firme per far diventare presto realtà la tratta
Conegliano-Vittorio Veneto.
Gerda De Nardi
tracciato realizzate su capezzagne di proprietà comunale poste all’interno
delle campagne e altri tratti in cui vengono affiancati corsi d’acqua come il
torrente Friga o il fiume
Meschio. In altri punti è
previsto il loro attraversamento con passerelle. Oltre alle bellezze naturali,
chi percorrerà gli itinerari si imbatterà poi in borghi e zone caratteristiche
del paese.
La Regione Veneto, da
parte sua, ha emesso un
bando dedicato proprio
alla “Realizzazione di piste ciclabili in aree di pregio ambientale e in ambito urbano”. La Giunta di
Cordignano ha presentato
richiesta per ottenere un
finanziamento. La collettività di Cordignano dovrà
eventualmente addossarsi una piccola parte della
spesa, che verrà sostenuta
attraverso l’accensione di
un mutuo.
Gerda De Nardi
23
BREVI VITTORIESE
FREGONA: Messa dei popoli
Sabato 13 marzo, alle 18 nella chiesa di Fregona, si tiene la Messa dei popoli. L’appuntamento è organizzato
per le parrocchie della forania Pedemontana dalla Commissione Missioni foraniale.
SARMEDE: Catechesi del Vescovo
Martedì 16 marzo, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale
di Sarmede, il vescovo Corrado tiene la Catechesi quaresimale per la forania Pedemontana.
SARMEDE: la mostra a Trieste
La Mostra di illustrazione per l’infanzia di Sarmede ha
aperto sabato scorso a Trieste, alla biblioteca Pier Antonio Quarantotti Gambini, dove sono esposte 70 opere di 36 artisti provenienti da 18 paesi del mondo, e dove verranno svolti laboratori creativi e giochi didattici
per bambini e ragazzi, mentre gli adulti potranno partecipare agli incontri con gli autori e le scuole potranno
visitare la mostra. La mostra a Trieste rimarrà aperta fino al 28 marzo.
SARMEDE: via ai controlli notturni
In seguito all’armamento dell’agente di polizia municipale, da sabato 6 marzo il Comune di Sarmede ha avviato, in collaborazione con il distretto di zonizzazione
della polizia locale Tv3A un controllo serale e notturno
sul territorio.
CORDIGNANO: teatro con la Pro loco
Continuano gli spettacoli della XXII edizione di Cordignano a teatro, cartellone organizzato dalla Pro loco
Cordignano al teatro centro culturale Francesconi. Sabato 13 marzo alle 21 la compagnia teatrale Arte Povera mette in scena “La dama di chez Maxim” di George Feydeau, regia di Francesco Boschiero. Ingresso 7
euro, ridotti 4. Informazioni 334-3027242 o 0438779771.
CORDIGNANO: Pessot
lascia la maggioranza
Dopo la votazione del bilancio di previsione 2010, il ventitreenne consigliere comunale leghista Davide Pessot ha
annunciato l’intenzione di abbandonare la maggioranza per accasarsi nel
gruppo misto con gli ex assessori Andrea Benedet e Mara Antoniazzi. La sua decisione è stata comprensibilmente molto criticata dal sindaco Campagna.
COLLE UMBERTO: spettacolo pro
bimbi bielorussi
“Pippi alla ricerca del tesoro” è il titolo dello spettacolo che verrà portato in scena, sul palco della sala polivalente della scuola media di Colle Umberto, domenica 14 marzo alle 15.30. Il pomeriggio viene organizzato dal locale Comitato Cernobyl in collaborazione con
la Pro loco per raccogliere fondi a sostengo della spesa di viaggio dei bambini che dalla Bielorussia giungeranno in Italia la prossima estate. Quattordici sono le famiglie di Colle Umberto e dei paesi della zona che hanno dato la loro disponibilità ad “adottare” per un mese
un bimbo. Questa prima iniziativa vedrà come protagonisti gli attori della compagnia Teatro dei pazzi.
CAPPELLA: un focolare per anziani e
amici
Marzo per l’associazione “Anziani e amici di Cappella
Maggiore” si preannuncia ricco di due importanti iniziative.
Sabato 13 marzo, alle 19.30, nei locali della sede ha luogo “Il brindisi al nuovo focolare”, di cui l’associazione si
è munita, sicuramente per avere una logistica più autonoma, ma anche nella convinzione che possa essere
“ulteriore occasione di calore e di aggregazione”. Il manufatto viene messo subito alla prova, in quanto per l’occasione viene offerta una grigliata ai presenti.
Nel frattempo si sta predisponendo quanto necessario
per il rinnovo delle cariche sociali, che quest’anno giungono a scadenza naturale. Domenica 21 infatti si svolgeranno le elezioni che determineranno i consiglieri dei
prossimi tre anni di gestione di questa associazione,
che nel 2009 ha raggiunto ben 20 anni di storia, caratterizzata da un calendario di lavori ricco di attività, che
spazia dalla cultura al sociale, all’ambito sportivo, nonché a quello ricreativo. Nella nuova sede di vicolo Giardino si effettueranno le operazioni di voto dalle 9 alle 12
e dalle 14 alle 18.
24
Dai nostri paesi Quartier del Piave
PIEVE: I SEI INDIRIZZI DEL PIEVE: PIÙ SOLDI
“CASAGRANDE”
PER IL SOCIALE
14 marzo 2010
FARRA: RACCOLTA
FIRME
PIEVE: MORTA
A 46 ANNI SILVIA DA ROS
on l’inizio del prossimo anno scolastico,
scite complessive ridotte del
ontinua la raccolta di firme
artedì 9 marzo, probabilmente a causa di
C
M
l’istituto Casagrande di Pieve di Soligo sarà U4,41% e aumento degli stanzia- Cpromossa dal comitato “Via
un aneurisma, è morta nel sonno, nella proautorizzato ad attivare sei nuovi indirizzi e sot- menti del 2,1% per sociale e scuo- Belvedere” per sollecitare l’ampria abitazione di Pieve di Soligo, il soprano Silto indirizzi: liceo scientifico, liceo scientifico
opzione scienze applicate, liceo scienze umane, liceo scienze umane opzione economico
sociale, liceo tecnologico costruzioni
ambiente territorio,
liceo tecnologico
costruzioni ambiente territorio opzione geotecnica.
la. Sono questi i dati più significativi del bilancio 2010 del Comune
di Pieve. Le opere pubbliche che andranno avanti quest’anno sono il
consolidamento della media Toniolo, l’ampliamento della scuola
Contà con costruzione della palestra, manutenzioni stradali, sistemazione del Card, e avvio della palestra polifunzionale.
AVVIATA LA PROCEDURA PER IL RICONOSCIMENTO
Colline Unesco
percorso lungo
I
l cammino che le colline di Conegliano e Valdobbiadene hanno intrapreso verso il riconoscimento di sito Unesco
sarà lungo ma con buone
possibilità di esito. Ne è
convinto l’architetto Leopoldo Saccon, che ha dato l’input al progetto e ne
sta seguendo gli sviluppi
passo passo. Soprattutto,
dopo che è stata individuata una scorciatoia taglia-tempi: candidare i
colli del Prosecco Docg in
una seconda lista Unesco,
meno affollata di pretendenti al titolo: quella che
comprende il patrimonio
“immateriale” dell’umanità.
Cos’hanno di immateriale
le nostre colline? «Il modo con cui vengono colti-
vate le viti sembra avere le
caratteristiche per rientrare in questi beni immateriali tutelati, che vanno
dal tango a certi tipi di lavorazione artigianale, appunto – spiega Saccon –.
La pratica della “viticultura eroica”, manuale e non
meccanizzata, interessa una parte consistente del
territorio della Docg».
E i produttori “non eroici”
che per far posto al vigneto hanno sbancato intere
colline? Valuterà l’Unesco,
l’organismo dell’Onu che
promuove la tutela del patrimonio culturale mondiale.
Intanto – fa sapere Saccon
– il primo sopralluogo dei
tecnici del ministero dell’Agricoltura, avvenuto nei
giorni scorsi, è andato be-
ne: la nomina potrebbe già
avvenire quest’anno e l’iscrizione nel 2011.
Il cammino maestro – ovvero la candidatura come
bene materiale – naturalmente, non sarà abbandonato, ma in quel caso i
tempi sono più lunghi: «Ci
vogliono in media 7-8 anni – precisa l’architetto –.
I tecnici dell’Unesco ci
hanno detto che è un’operazione percorribile, e
quindi siamo fiduciosi, ma
sappiamo anche che le
candidature italiane sono
soggette a un vaglio più attento, anche per gli abusi
che ci sono stati in passato, e che l’organizzazione
tende a preferire siti del
terzo mondo».
Ma perché politici, amministratori e tecnici si stanno affannando tanto per
far riconoscere le colline
del Prosecco quale sito
protetto dall’Unesco? «La
ricaduta economica sul
territorio sarebbe molto
forte – spiega Saccon –.
Un luogo iscritto richiama
una media di 500 mila visitatori in più all’anno. Nel
nostro caso, inoltre, suggellerebbe l’indissolubilità
del legame tra le nostre
ministrazione di Farra affinché
metta in sicurezza le principali
strade del Comune.
Domenica 14 marzo il comitato
raccoglie firme in calce alla petizione di fronte al municipio di
Farra e domenica 21 all’incrocio
fra via Belvedere e via dei Colli a
Soligo. Entrambi i giorni dalle 9
alle 13.
CONVEGNO
Venerdì 12 marzo
a Pieve di Soligo
si farà il punto
sulla richiesta
di riconoscimento
delle colline
del Prosecco
quali sito
dell’Unesco
colline e il loro prodotto
tipico, il Prosecco, che è il
tema su cui si sono trovati a confrontarsi i produttori in questi anni, a fronte dell’utilizzo della denominazione da parte di altri territori».
In un convegno promosso da PaesAgire, venerdì
12 marzo a Pieve di Soligo, si farà il punto sullo
stato dell’iter, che ha avuto avvio formale con la delibera della Giunta regionale del 17 novembre
scorso. L’ente promotore
è il Consorzio di tutela del
Prosecco di Conegliano e
Valdobbiadene che ha predisposto il dossier di candidatura (stiamo ora parlando della candidatura
“a”, quella per bene “materiale”). La palla è passata
ora al ministero per i Beni e le Attività culturali che
ogni anno deve presentare le candidature italiane
al Centro del patrimonio
mondiale. Le colline dell’Alta Marca restano in fila con molti candidati. A
giorni dovrebbero essere
iscritte nella “lista ristretta”, tra i 30-40 siti in pole
position. E sarebbe intanto un altro passo avanti.
Agenda Quartier del Piave
VENERDÌ 12
Alle 21, al cinema Careni di Pieve
di Soligo, proiezione del film “Baciami ancora”.
SABATO 13
Oggi e domani nella palestra di
Falzè torneo di pallavolo under 16
Memorial G.B. Foroni. Organizza
La Piave Volley.
Alle 15, al cinema Careni di Pieve,
proiezione del bel film d’animazione “Cuccioli e il Codice di Marco
Polo” mentre alle 18 e alle 21 viene proposta la pellicola “Baciami
ancora”.
Inizia oggi la ultracentenaria sagra
di San Giuseppe a Vidor, con luna
park in zona Capitello (dalle 14.30),
stand enogastronomico (dalle 16)
e mercatino pro missioni.
I “Cuccioli” sabato 13 e domenica 14
al cinema Careni di Pieve
DOMENICA 14
Alle 8.30, in zona Capitello a Vidor,
aprono il mercato di San Giuseppe e la mostra di opere del gruppo
Arte Visive di Vittorio Veneto. Alle
9
inizio
delle
iscrizioni
all’esposizione canina, alle 12 inizio giudizi, alle 16.30 premiazioni.
Doppia programmazione al cinema
Careni di Pieve: alle 15 il film d’animazione “Cuccioli e il Codice di
Marco Polo”, alle 17.30 e 20.30
“Baciami ancora”.
nerofum QdP. Viene proposta la
pellicola “Frozen River - Fiume di
ghiaccio” (Usa 2009). Ingresso a un
solo spettacolo: 7 euro.
MERCOLEDÌ 17
Alle 20.30, al cinema Careni di Pieve, quarto appuntamento con il Ci-
Farmacia di turno: Comunale,
piazza Arditi 20, Falzè di Piave,
telefono 0438-903326.
SABATO 20
Alle 17.30, all’auditorium comunale di Pieve di Soligo, presentazione del libro Le orchidee spontanee del Cansiglio a cura di Veneto Agricoltura con foto di Gianni
Marciano.
via Da Ros, 46 anni, docente di canto al conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia e presidente
dell’associazione “Flic Floc”
di Pieve di Soligo. Era moglie
dell’artigiano e musicista
Francesco Sech e cognata
dell’ex assessore Luisa Cigagna. Lascia anche il figlio
Leonardo di 10 anni.
BREVI QUARTIER DEL PIAVE
2.800 euro pro Haiti
È di 2.800 euro il ricavato del concerto benefico “QdP e
Vallata uniti per Haiti” svoltosi lo scorso 26 febbraio al teatro Careni di Pieve su iniziativa delle amministrazioni di
Quartier del Piave e Vallata. L’evento ha visto esibirsi gratuitamente un cast esclusivo di musicisti. I soldi verranno
consegnati a suor Mariangela Fogagnolo, dell’ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
PIEVE: lavori per la nuova rotatoria
Risale ad anni fa la decisione dell’amministrazione pievigina di realizzare una rotatoria all’intersezione tra le vie Rivette e San Martino e la provinciale 86, all’altezza del cimitero di Pieve. Ora finalmente i lavori, del valore di 350
mila euro, sono in fase di avvio. I soldi serviranno anche
a realizzare i marciapiedi lungo via San Martino e all’asfaltatura della strada. L’intervento verrà realizzato, nell’arco
di sei-sette mesi, dalla ditta Edilscavi.
PIEVE: incontro con Anna Vanzan
È Anna Vanzan la seconda ospite dei “Tè letterari” promossi dall’Università Adulti di Pieve. Vanzan, che è iranista, islamologa, scrittrice, esperta di problematiche di genere nei paesi islamici, interviene lunedì 15 marzo alle
16.10 nell’aula magna dell’istituto Casagrande.
PIEVE: conoscere il rugby
Giovedì 18 marzo, alle 20.15 all’auditorium della biblioteca di Pieve di Soligo, secondo appuntamento del corso sui fondamentali del gioco del rugby promosso dall’associazione Careni e da Rugby Piave. Intervengono:
Giovanni Grespan, ex giocatore della Nazionale, e Simon
Picone, giocatore della Benetton rugby.
VIDOR: inaugurazione municipio
Ultima inaugurazione per il sindaco di Vidor Marino Fuson prima dell’addio all’amministrazione comunale. Sabato
20 marzo verrà infatti tagliato il nastro della nuova sede
municipale nelle ex scuole elementari di piazza Fausto
Zadra. Il programma prevede alle 15 il ritrovo al centro polifunzionale, alle 15.30 la partenza del corteo verso la piazza, alle 15.40 l’alzabandiera, alle 15.45 l’intervento del
sindaco e delle autorità, alle 16.30 la benedizione e il taglio del nastro. A seguire un momento di festa nella piazza.
FARRA: le Pro loco presentano
la guida 2010 “Festa”
Lunedì 15 marzo, alle 20.30 nell’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo, viene presentata “Festa” la guida
2010 degli eventi folkloristici e culturali di Quartier del Piave e Vallata curata dal Consorzio Pro loco Quartier del
Piave. Nel corso della serata verrà illustrata la tesi di laurea di Anuska Pol su “Una destinazione turistica come
campo organizzativo: il caso Treviso”.
SERNAGLIA: serata sui Paleoveneti
Venerdì 12 marzo, alle 20.30 nella sala comunale di Sernaglia, Antonio Paolillo, direttore del Museo civico di Crocetta, tiene una conferenza su “I Paleoveneti: chi erano,
da dove provenivano, come vivevano”. Ingresso libero. Organizzano Comune e cooperativa Isthar.
REFRONTOLO: espone Poloni
Elio Poloni espone al Molinetto della Croda di Refrontolo dal 13 marzo al 25 aprile. Tema: “Le mie stagioni”. La
vernice è in programma sabato 13 marzo alle 18.30 ed è
curata dal professor Lionello Zanco. La mostra è aperta
da mercoledì a sabato dalle 15 alle 18.30 e la domenica
dalle 14.30 alle 18.30.
Dai nostri paesi Quartier del Piave - Vallata - Bellunese
14 marzo 2010
LA REGIONE HA STANZIATO 250 MILA EURO
PER IL RESTAURO DELLA CHIESA DI MIANE
Sostanzioso contributo
rendo atto del con«maPla tributo
regionale,
strada da fare è an-
cora lunga prima di iniziare i lavori». Il parroco
di Miane, don Maurizio
Dassiè, accoglie con moderata soddisfazione il re-
cente stanziamento di 250
mila euro della Giunta veneta per la ristrutturazione della chiesa parrocchiale dedicata alla Beata
Natività della Vergine Maria, chiusa nel dicembre
2008 a seguito delle pre-
carie condizioni della copertura. La realtà dei numeri, infatti, è abbastanza
impietosa per questo edificio di circa 3.700 metri
quadrati, con altezze massime che superano i venti
metri. «Partiamo da un
progetto di circa un milione e 700 mila euro – spiega don Maurizio –. Il primo stralcio, per un milione di euro, prevedrebbe la
ristrutturazione statica
dell’edificio, dalle fondamenta ai muri, e la siste-
DAL 1º APRILE SUL MERCATO IL DOCG
Ora il Prosecco
ha la “fascetta”
A
ll’enoteca
della
Scuola enologica di
Conegliano,
lo
scorso 4 marzo è stata ufficialmente presentata la
nuova Docg “Conegliano
Valdobbiadene Prosecco
Superiore”, che è poi cronologicamente, nel nostro
Paese, la numero 44 a “tutta G”: la “g” è quella di garanzia offerta dalla Docg,
Denominazione di origine
controllata e garantita.
Dunque, nel mondo del
Prosecco trevigiano questa
“g” rappresenta una vera e
propria rivoluzione Prosecco dacché con la vendemmia 2009 questo mondo del Prosecco è totalmente cambiato, special-
La fascetta che contraddistingue il Prosecco Docg
mente per la fascetta di Stato che numera ogni bottiglia rendendola rintracciabile! La nuova produzione
sarà sul mercato il prossimo 1º aprile e il 48º Vinitaly
– in calendario a Verona
dall’8 al 12 aprile prossimi
– ne sarà la prima grande
vetrina ufficiale. A partire
dalla vendemmia 2009 il
mondo Prosecco ha perciò
due livelli: Docg, vertice
della piramide qualitativa,
rappresentato da Conegliano Valdobbiadene e
SOLIGHETTO E FARRA CONVEGNI SUI PESTICIDI
ono Solighetto e Farra di Soligo le sedi
Samministrazioni
dei due convegni organizzati dalle sette
del Quartier del Piave in-
sieme a Legambiente sul tema “Oltre la chimica? Salute, ambiente, produzione nella
nostra agricoltura”. Sabato 13 marzo a villa
Brandolini di Solighetto dalle 8.30 alle 13 interverranno Maristella Rubbiani, tossicologa
dell’Istituto superiore di sanità (Le conseguenze della tossicità cronica da prodotti
chimici in agricoltura), Antonio Brino, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’azienda Ulss 7 (I controlli eseguiti a livello locale dal Ssn e loro esiti), Giuseppe Zanin,
docente di Agronomia dell’Università di Padova, Gianfranco Pergher, docente di Agraria dell’Università di Udine, e Paolo Giandon, dirigente Arpav, responsabile dell’unità
operativa Suoli. Il primo spiegherà le modalità per prevenire il rischio per l’ambiente e
la salute connesso all’uso degli antiparassita-
TRICHIANA: AL ROGO
QUATTRO VECIE
ri; il secondo illustrerà le soluzioni tecniche
e le buone pratiche agricole per ridurre l’inquinamento nella distribuzione dei prodotti
fitosanitari; il terzo, infine, presenterà i risultati dei controlli eseguiti dall’Arpav.
Protagonisti della terza e ultima parte del
convegno saranno Egidio Cadamuro, presidente dell’Albo dei dottori agronomi e forestali della provincia di Treviso, e Fiorello
Terzariol, del Co.Di.Tv., che spiegheranno il
contributo che possono dare i rispettivi enti
a una produzione agricola di qualità.
Il terzo seminario si terrà giovedì 18 marzo
alle 20.30 all’auditorium Santo Stefano di
Farra con Federico Tessari, presidente di Unioncamere del Veneto, Fulvio Brunetta,
presidente della Coldiretti provinciale di
Treviso, Franco Adami, presidente del Consorzio Conegliano-Valdobbiadene Prosecco
Superiore, e Bernardino Zambon, sindaco
del Comune di Valdobbiadene.
S. ANTONIO TORTAL:
COMMEMORAZIONE
abato 13 marzo, alle 20.30 in
abato 13 marzo a Sant’Antonio di TorSbruciate
S
piazza a Trichiana, vengono
tal ha luogo la cerimonia di commele “vecie” di Morgan, Pialmorazione dell’eroico sacrificio dei mardier, San Felice e del capoluogo. Le
frazioni si contenderanno lo scettro di migliore “vecia” dell’anno a
suon di testamenti, rappresentazioni sceniche e roghi finali. Anche questa quarantesima edizione
del “Brusa la vecia” è organizzata
dalla Pro loco.
tiri per la libertà che vennero impiccati
in quella frazione nel marzo 1945. Programma: 9.50 ritrovo in piazza F.lli
Schiocchet, 10 messa nella chiesa parrocchiale, 10.45 deposizione corona di
alloro al monumento ai caduti e riflessioni degli scolari della scuola elementare.
mazione di tetto e controsoffitto. Su invito dei tecnici, però, intendiamo aprire un mutuo e partire
con i lavori solo avendo in
cassa almeno 500 mila euro. Per questo – chiude il
parroco – l’auspicio è di
razionalizzare e frazionare ulteriormente i lavori,
partendo dagli interventi
essenziali».
Attualmente nella cassa
parrocchiale ci sono circa
50 mila euro offerti dai
mianesi nel corso del 2009
e 229 mila euro destinati
dalla Cei attraverso l’otto
per mille. Ai quali, ora, si
aggiungeranno i 250 mila
euro del contributo regionale, per una base di partenza di 529 mila euro. «Il
problema è che i contributi non verranno erogati
subito al 100% – precisa
don Maurizio – ma una
buona parte verrà erogata
solo a conclusione dei lavori. Per questo non ritengo ancora sufficiente la cifra raggiunta per contatta-
Colli Asolani, e Doc, rappresentato dalle province
di Treviso, Belluno, Venezia, Padova, Vicenza, Udine, Pordenone, Trieste e
Gorizia.
Ritornando sul Docg Conegliano Valdobbiadene,
come tradizione tramanda
il vino è prodotto con il taglio d’uve del vitigno Glera
(nome che sostituisce quello di Prosecco) col minimo
dell’85% e delle varietà locali Verdiso, Bianchetta,
Boschera e Glera lunga per
un massimo del 15%. La resa ad ettaro per il Docg Conegliano Valdobbiadene si
manterrà a 135 q/Ha, mentre rimane storicamente a
soli 120 per il Valdobbiadene superiore di Cartizze
Docg (e con la sola tipologia spumante) che è, oggi
come ieri, al vertice della
piramide qualitativa.
La presentazione ufficiale
alla Scuola enologica di Conegliano «è stata una scelta non casuale – ha sottolinea Franco Adami, presidente del Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Docg – perché il
Prosecco e l’Istituto sono
nati nel 1876 e cresciuti assieme, in una sorta di simbiosi che ha unito formazione, sperimentazione e
successo di mercato. E la
data del 1876 è riportata
nel nuovo logo che contraddistingue la produzione del Prosecco Superiore
Conegliano Valdobbiadene a Denominazione d’origine controllata e garantita».
Mario Sanson
BREVI VALLATA
25
re le banche e aprire il cantiere. A meno che, appunto, non si riesca a rendere
ancora più essenziale il
primo stralcio». A conclusione dell’estate, comunque, il parroco intende resocontare pubblicamente
ai cittadini di Miane la situazione economica e i
passi burocratici compiuti, ripetendo l’incontro con
i cittadini organizzato dall’architetto Fabio Nassuato la scorsa primavera.
Glauco Zuan
FOLLINA: proceso a la vecia
Sabato 13 marzo, alle 20.30 a
Follina ,“Proceso a la vecia
2010”. Due mesi dopo il “panevin”, per dividere il lungo periodo di penitenza (molto sentita nel passato) si celebra la
festa di metà Quaresima con
un secondo rogo della “vecia”
esposta in anticipo nella piazza principale. Tra canti, suoni e schiamazzi la “vecia”
verrà processata e condannata a morte, ma prima dell’“esecuzione” farà testamento rivelando le malefatte della
collettività paesana. A seguire rinfresco per tutti. Organizza la Pro loco.
FOLLINA: Via Crucis foraniale
La Commissione giovani della forania della Vallata organizza una Via Crucis foraniale sul tema “La tua sofferenza... la nostra sofferenza”. La partenza è fissata dall’abbazia di Follina venerdì 19 marzo alle 20.30. In caso di pioggia la celebrazione verrà fatta nel chiostro dell’abbazia. Verranno letti testi della Bibbia e verranno proposte tre testimonianze di sofferenza nella vita quotidiana
affrontata con la forza dell’amore di Dio. Anima il gruppo Canto Giovani di Follina.
FOLLINA: tesi di laurea sull’abbazia
Sabato 20 marzo, alle 16 nell’abbazia di Santa Maria di Follina, illustrazione delle tesi di
laurea discusse da cittadini follinesi e/o relative al territorio
follinese. Dalle tesi di laurea
delle dottoresse Laura Lottaroli e Serena Zanetto, note sulla storia, l’archeologia e gli affreschi medievali dell’abbazia.
Organizzano il Comune e la
comunità dei Servi di Maria. Ingresso libero.
FOLLINA: lavori in via Sanavalle
La giunta comunale di Follina ha approvato il progetto
esecutivo dei lavori di adeguamento del marciapiede di
via Sanavalle. La spesa di 165 mila euro verrà in parte
finanziata dalla Regione.
26
Dai nostri paesi Conegliano
14 marzo 2010
SENZA FISSA DIMORA,
INTERROGAZIONE PD
PARÈ: DOLORE PER LA MORTE DEL
27ENNE SIMONE CESCHIN
“CORI DI-VINI”
LIBRO DI DE BIASI
n velo di tristezza è sceso sabato scorso su Parè alla notizia
U
della morte di Simone Ceschin. Aveva solo 27 anni e da 8 aveva ingaggiato una coraggiosa lotta contro il cancro. Il male,
iovedì 18 marzo alle 17 nell’aula
consiglieri di opposizione Carlo Feltre e
G
magna del campus vitivinicolo di IGiacinto Borsoi hanno presentato al sinConegliano verrà presentato il libro di daco Maniero un’interpellanza “per cono-
partito dalle ossa, sembrava vinto. In questo periodo il giovane
ha anche dovuto affrontare il dolore per la morte della mamma,
anch’essa colpita dal cancro. Un mese fa un forte mal di testa,
gli esami, e la scoperta della ricomparsa del male, questa volta
nel cervello. Per Simone non c’era più nulla fare. Ad accompagnarlo negli ultimi giorni il papà, la fidanzata Serena e tanti amici. Simone era un ragazzo che sapeva conquistarsi la simpatia e l’amicizia. Da ragazzo
era sempre presente alle iniziative parrocchiali, ha giocato a calcio nell’Ac parè, ha lavorato in alcuni esercizi commerciali del quartiere. In molti hanno voluto ricordarlo con un
messaggio nella pagina di Facebook “Forza Simone”.
PROPOSTA DEL MOVIMENTO PER LA VITA
Un fondo per chi
sceglie la vita
«I
stituire a livello
nazionale un servizio di assistenza sanitaria, psicologica e
sociale per le interruzioni di gravidanza, dotato
di un fondo di solidarietà
per il sostegno alla maternità». È la proposta
lanciata dallo psicologo
Gino Soldera, presidente
dell’Associazione nazionale di psicologia ed educazione prenatale e presidente del Movimento per
la Vita “Dario Casadei” di
Conegliano, nel corso del
convegno “Il concepito è
una persona”, che si è tenuto sabato 27 febbraio al
Teatro Accademia.
«Un servizio di assistenza, formato da un’équipe
multidisciplinare, con
medico ostetrico-ginecologo, ostetrica, psicologo,
assistente sociale trova
ragion d’essere nel fatto
che l’interruzione della
gravidanza è unanimemente considerata un
problema di rilevante valenza umana e sociale per
le diverse e complesse
problematiche e implica-
Gino Soldera
zioni – spiega Soldera –.
L’aborto è uno stato di
grave difficoltà che spesso ha delle conseguenze
nel breve e nel lungo termine che sfociano nella
sindrome post-abortiva».
Obiettivo del nuovo servizio proposto è dunque
«sostenere la donna, ed eventualmente la coppia,
nei momenti critici, dolorosi e stressanti nel caso
che l’interruzione di gravidanza venga o non venga effettuata».
Un sostegno psicologico
ma anche materiale. Ed è
questa la novità. «Oltre il
40% delle interruzioni di
gravidanza hanno cause
di natura economica –
spiega l’esponente dell’associazione anti-abortista
-. È quindi necessario e
fondamentale dotare il
servizio proposto di un
Camillo De Biasi “Cori di-vini”, percorso dal Medioevo ai giorni nostri dei
canti della tradizione popolare e colta sul vino (ed. Armelin, Padova). Interverranno: Gastone Zotto, del Conservatorio di Padova, Vasco Boatto e
Paolo Sgarbi dell’Università di Padova. Parteciperanno i cori: Università
Adulti Conegliano, Cantori di Sottoselva ed l’Enocoro dell’Isiss Cerletti.
SOLDERA
Serve un servizio
di assistenza,
formato
da un’équipe
multidisciplinare,
a sostegno
delle donne
che subiscono
l’interruzione
di gravidanza
fondo di solidarietà per il
sostegno della maternità
in grado di aiutare concretamente chi si appresta a compiere una scelta
così dolorosa com’è l’aborto».
Il convegno coneglianese,
a cui ha partecipato anche il presidente nazionale del Movimento per la
Vita, l’eurodeputato Carlo Casini (intervistato nello scorso numero), è stato anche l’occasione per
ricordare la figura di Dario Casadei cui è intitolata la sezione coneglianese del Movimento per la
Vita.
Francesca Nicastro
CHI ERA DARIO CASADEI
L
a sezione di Conegliano del Movimento
per la Vita è intitolata a
Dario Casadei, strappato
prematuramente ai suoi
cari a soli 55 anni nell’aprile scorso. Casadei, psicologo e psicoterapeuta,
ha diretto per molti anni
il Servizio di Psicologia
del reparto di Ostetricia
e Ginecologia dell’ospedale di Mirano. Ha il merito di aver inventato e introdotto il Protocollo integrato medico-psicologico in ostetricia e ginecologia, che permette di
seguire la donna tanto nei
momenti di estrema gioia
(ad esempio una nascita)
che di estrema sofferen-
za (come per esempio in
oncologia ginecologica),
un protocollo che considera la malattia, oggi altamente medicalizzata,
una dimensione “umana
e personale”. Casadei era
volontario del Mpv, del
quale è stato anche
membro del direttivo nazionale.
brazioni - e si promettono sorprese per i 25 anni della compagnia teatrale.
le Domeniche musicali in libreria “Jascha Heifetz, un americano in Italia”
con Lucio Degani al violino e Andrea
Rucli al pianoforte. Musiche di Kreisler,
Foster, Castelnuovo-Tedesco, Debussy,
Gershwin.
Alle 21, al teatro Accademia, per “Parole e sorrisi” stagione teatrale
2009/2010 Gianrico Tedeschi in “Le ultime lune” di Furio Bordon. Biglietti: platea e prima galleria 24 euro, 18 loggia.
Agenda Conegliano
VENERDÌ 12
Alle 21.15, al teatro Accademia, concerto jazz di Bireli Lagrene. Bireli Lagrene e Hono Winterstein, chitarra, Diego Imbert, contrabbasso. Biglietti: intero 20 euro, ridotto 17. Prevendite:
www.boxol.it.
SABATO 13
Alle 21 all’auditorium Dina Orsi la compagnia Colonna Infame mette in scena “Provaci ancora Sam” di Woody Allen. Si tratta della nuovissima versione
- riveduta, corretta e con la regia e il cast in parte rinnovati - del primissimo lavoro messo in scena dalla compagnia
nell’ormai lontanisimo anno di fondazione 1986. Riproporlo e rinnovarlo è il
modo che la Colonna Infame sceglie
per avvicinarsi al 2011, anno di cele-
DOMENICA 14
Fino al 21 marzo è possibile visitare la
mostra di pittura e poesia “Viaggio nell’invisibile del visibile” di Luciana Vettorel Ghidini. All’oratorio dell’Assunta
in piazza Cima. Orario: feriali 15-19;
sabato e domenica 10-12 e 15-19.
Chiuso lunedì. Per visite su appuntamento: tel. 329-2916939, 3403294653.
Prosegue fino al 6 aprile la mostra
“Cortocircuito” allo spazio Garage Eventi. A cura di Mara Campaner. Orari: dal lunedì al venerdì 9.30-12.30 e
16.30-19.30, sabato e domenica 16.3019.30. Chiuso mercoledì.
Alle 17.30, al Quartiere Latino libri, per
VENERDÌ 19
MERCOLEDÌ 17
Alle 16.10, nella sala conferenze di
piazzale Fratelli Zoppas, lezione di letteratura italiana all’Università degli adulti e anziani.
Alle 18 all’auditorium Toniolo la compagnia delle fiabe “Eurythmeum” di
Stoccarda proporrà la rappresentazione teatrale “I tre capelli d’oro del diavolo” dei fratelli Grimm. L’euritmia (arte
del movimento) è un’arte pedagogica
insegnata ai bambini fin dalla prima infanzia nelle scuole Steiner-Waldorf.
Alle 21, al teatro Accademia, I Solisti
Veneti in concerto diretti da Claudio Scimone con la partecipazione di Salvatore Accardo. In programma musiche
di Vivaldi, Hummel, Mozart, Bach,
Beethoven. Prezzi platea 30 euro, galleria 35, loggia 20. Biglietti solo prevendite nelle librerie Quartiere Latino
(tel.0438-411989) e Canova (tel.043831889).
Farmacia di turno: Marson, via XX
Settembre 64, telefono 0438-22814.
scere quali provvedimenti intenda assumere l’amministrazione per dare soluzione definitiva e dignitosa al problema di persone
senza fissa dimora che frequentano la città
di Conegliano, con particolare riferimento
alla possibilità di provvedere attraverso la
messa a disposizione di un ricovero notturno e di una doccia in una delle strutture presenti nel territorio coneglianese magari in collaborazione con la Caritas”.
BREVI CONEGLIANO
Morto l’ex primario Brunoro
È mancato a 76 anni il medico Gianfranco Brunoro.
Originario di Belluno, Brunoro si era laureato a Ferrara. Ritornato in Veneto iniziò a lavorare all’ospedale di
Vittorio, quindi passò al nosocomio di Conegliano (dove svolse l’attività di chirurgo ortopedico) per poi ritornare a Vittorio per fare il primario del reparto di fisiatria. Dopo più 40 anni di servizio, si ritirò nel 1997.
Lascia la moglie e i quattro figli.
Campolongo: Ida ha 102 anni!
Il 24 febbraio Ida Breda ved.
Steffan ha raggiunto i 102 anni
d’età. Una tappa ultracentenaria
che corona una vita trascorsa all’interno degli affetti familiari, dedicando grande spazio alla preghiera quotidiana dalla quale ha
sempre attinto un senso di autentica serenità. La giornata di
festa è iniziata con la partecipazione alla messa, che Ida ha condiviso con i suoi famigliari (3 figli, 7 nipoti, 12 pronipoti) e tutti gli ospiti
di Casa Fenzi.
Il 12 Carlo Nordio al Toniolo
Venerdì 12, alle 20.30 a casa Toniolo di Conegliano, su iniziativa del
Centro Culturale Humanitas, si tiene un dibattito su “Magistratura e
potere” con il magistrato Carlo Nordio. L’intervento del magistrato sarà
preceduto da un piccolo concerto
del Corocastel.
Conoscere l’autismo
“Le caratteristiche dei disturbi dello spettro autistico
nella relazione con l’ambiente” è il tema che la psicologa Susanna Villa tratterà giovedì 18 marzo, alle 20.30
alla Nostra Famiglia di Conegliano, nel quarto incontro del percorso per genitori “Apeiron”.
Salesiani: corsi estivi in Inghilterra
Viaggi studi estivi in Inghilterra per apprendere l’inglese e per condividere con altri ragazzi/e un’esperienza di tornei, attività e serate di animazione. È quanto propone da 40 anni Tgs Eurogroup, associazione
senza scopo di lucro promossa dalla Ispettoria Salesiana dell’Italia Nord Est. I corsi hanno una durata di
23 giorni e ogni gruppo di studenti è seguito costantemente da 4-5 accompagnatori tra i quali un sacerdote. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi all’incaricato della zona coneglianese Igino Zanandrea (tel.
0438-23823) oppure al Collegio Salesiano Astori di
Mogliano (tel.041-5904717), e-mail: [email protected]
Cercasi attori
L’associazione teatrale Corte dei Miracoli, che ha sede presso la parrocchia di S. Pio X di Conegliano, cerca nuovi amici, attori e attrici (anche senza esperienza) per laboratorio teatrale serale, ogni martedì e giovedì dalle 21.30 alle 23.30. Il laboratorio prevede corsi di tecniche di recitazione, improvvisazione, espressione corporale, dizione. Per informazioni e iscrizioni:
tel. 328-9785664.
Informagiovani: nuovo orario
Dal 1° marzo l’Informacittà-Informagiovani “Cristina
Pavesi” di piazzale F.lli Zoppas ha un nuovo orario. Il
lunedì dalle 9 alle 12, il mercoledì, giovedì e venerdì
dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18.
Dai nostri paesi Coneglianese
14 marzo 2010
A SAN VENDEMIANO PRANZO DI BENEFICENZA
I bambini di Cernobyl
hanno ancora bisogno di noi
L
a solidarietà dell’associazione Help for
Children di San
Vendemiano abbraccia i
bambini di diverse parti
del mondo. L’avvio ha avuto luogo con la Bielorussia per poi spostarsi alla Mongolia, ma queste,
assicura il direttivo, sono
solo due tappe, perché la
realtà che riunisce famiglie provenienti da vari
paesi della Sinistra Piave è
pronta a percorrere nuove vie con l’obiettivo di
aiutare chi è in difficoltà.
Per questo Help for Children organizza per domenica 21 marzo un
pranzo a base di churrasco. Alle 12 al centro parrocchiale di San Vendemiano sono invitati tutti
coloro che, stando in
compagnia, sono felici di
fare qualcosa per gli altri.
Il ricavato della giornata
sarà infatti destinato a sostenere l’iniziativa di accoglienza dei bambini di
Cernobyl.
La prossima estate
giungeranno
presso le famiglie
di San Vendemiano
26 ragazzi
La prossima estate giungeranno presso le famiglie
che fanno capo al gruppo
di San Vendemiano 26 ragazzi. Rispetto all’anno
precedente c’è stato un incremento di richieste
dell’8 per cento.
Sempre per aiutare i nuclei familiari bielorussi, il
13 febbraio scorso si è tenuta una raccolta di generi alimentari presso tre
supermercati della zona.
Il grazie dell’associazione
va a tutti i clienti che si sono prestati, nel fare la spesa, a devolvere parte di essa ai volontari. Entro breve partirà il convoglio umanitario per portare a
destinazione i generi di
prima necessità.
Ma, dicevamo, l’impegno
di Help for Children di
IL CONSIGLIO COMUNALE DI VAZZOLA
APPROVA LO STUDIO DI FATTIBILITÀ
Circonvallazione nord
a giunta comunale di
L
Vazzola ha approvato
lo studio di fattibilità per la
realizzazione della circonvallazione nord del capoluogo che dovrà collegare
di fatto la frazione di Visnà
alla strada provinciale 44
“Cervaro”. L’opera, da farsi
in più stralci, prevede l’allargamento di via Diaz e la
costruzione di una nuova
strada dall’incrocio tra via
Mutti e via Battisti all’incrocio tra via Gemona e via
Diaz, con una rotatoria di
fronte a via Gemona. La
strada avrà una sezione a
due corsie di 3,5 metri e
banchine di 1,3 metri per
una lunghezza di 730 metri. È previsto anche un
ponte sul torrente Favero.
Nel 2009 Regione e Co-
San Vendemiano non si
ferma in Bielorussia. L’associazione affianca alcuni
medici trevigiani impegnati in missioni sanitarie. Lo scorso anno il
gruppo si è prestato come
base logistica per la trasferta dell’équipe coordinata dal dottor Giovanni
Mazzoleni, direttore della chirurgia maxilo facciale di Treviso. E la disponibilità è sempre alta
se l’obiettivo è quello di
curare o soccorrere bambini in qualsiasi parte del
mondo si trovino.
«Per questo – affermano
gli organizzatori – è importante che il 21 marzo
a San Vendemiano siamo
davvero in tanti». A collaborare per la buona riuscita dell’iniziativa ci saranno i membri del Centro giovanile. Le iscrizioni al pranzo vanno effettuate entro il 13 marzo telefonando allo 0438400307; 0438-784046.
Gerda De Nardi
COLLALTO
MERCATINO
E PASSEGGIATE
STORICHE
l via domenica 14
A
marzo l’edizione
2010 del Mercatino del-
l’antiquariato di Collalto, che si ripeterà durante tutte le seconde domeniche dell’anno fino a
novembre, agosto compreso. Riprendono anche
le passeggiate a tema
storico, la prima delle
quali è in programma
proprio domenica alle
10.30 con Angelo Pisu
del Museo del Piave, che
illustrerà “Collalto nella
Grande Guerra”. Altri
incontri di carattere storico saranno curati da
Sergio Soldan. Il programma completo del
mercatino è disponibile
sul sito
www.collalto.info.
Come sempre ci saranno
le bancarelle dei mobili e
dell’oggettistica d’arredamento, quelle degli oggetti da collezione, dei libri di storia locale, ma ci
saranno anche i prodotti
della tradizione locale
come il pane fatto in casa e i dolci. Si concentrano dunque a Collalto
tutti gli appuntamenti
del mercatino, che nel
periodo invernale si
svolgevano a Susegana.
BREVI LA COLONNA
RAMERA: Catechesi del Vescovo
Venerdì 12 marzo, alle 20.30 nella chiesa di Ramera,
Catechesi quaresimale del vescovo Corrado per la forania La Colonna.
SAN POLO: mons. Gardin cittadino
onorario
Il consiglio comunale di San Polo di Piave
ha approvato, all’unanimità, la proposta di
conferimento della cittadinanza onoraria al
neo-vescovo di Treviso monsignor Agostino Gardin, nato a San Polo.
SUSEGANA: teatri del sacro
Venerdì 12 marzo, alle 20.45 all’oratorio Beata Giuliana di Susegana, nell’ambito della rassegna “I teatri del
sacro” viene proposto lo spettacolo “Oibò sono morto” liberamente ispirato a due romanzi di Jan Fridegard
e Arto Paasilinna. Di e con Giovanna Mori e Jacob Olesen. Biglietto unico 8 euro.
MARENO: rassegna piccoli cori
Domenica 14 marzo, alle 15 al palazzetto dello sport
di Mareno, si tiene la seconda rassegna dei piccoli cori con il Piccolo coro Aquilone, il Juvenile Souls, il Minicoro di Rovereto (Trento), il coro Arcobaleno di Caorle (Venezia), e il gruppo strumentale “Musica Gaia”.
Con la straordinaria partecipazione del clown Gastone. Ingresso libero. Organizzano il Comune e il Piccolo coro Aquilone.
VISNÀ: dibattito di viticoltura
Venerdì 12 marzo apre i battenti la 36ª mostra dei vini
di Visnà che proseguirà fino a domenica 28. Tra gli appuntamenti un convegno sulla nuova Doc Prosecco e
il futuro dei vini rossi lunedì 15 alle 20.30 con Fulvio
Brunetta, presidente Doc Prosecco, Antonio Bertone,
responsabile provinciale settore vitivinicolo della Coldiretti, e Antonio Bonotto, presidente Consorzio tutela vini Doc Piave.
mune hanno firmato un
Accordo di programma
che prevede un contributo
regionale di 400 mila euro,
su di una spesa complessiva di 2 milioni 200 mila euro. Per poter accedere al
contributo è necessario
però procedere almeno allo studio di fattibilità.
Perplessità sull’opera vengono sollevate dal blog di
giovani
vazzolesi
www.vazzolattiva.net che
ritiene la spesa a carico del
Comune insostenibile viste le attuali finanze, ma esprime dubbi anche sull’utilità del nuovo nastro d’asfalto.
VAZZOLA: il tracciato della circonvallazione nord
VAZZOLA: MUORE SOLA A 39
ANNI NELLA STAZIONE DI SACILE
uore sola, di notte, al
M
freddo, su una panca
della sala d’aspetto di una
stazione ferroviaria. Di solito notizie come questa si
leggono nelle cronache delle grandi città. Nella notte
tra venerdì 5 e sabato 6
marzo è successo invece
nella stazione Sacile. Un infarto ha stroncato la vita di
Francesca Curtolo, 39 anni,
originaria di Santa Lucia e
residente a Vazzola. La sua
è stata una vita segnata dalla sofferenza psichica e dalla solitudine. Era solita girovagare, a piedi, in treno,
facendo autostop. Era seguita dai servizi sociali del
Comune e dall’Ulss. L’amministrazione di Vazzola le
aveva anche trovato un lavoro in Comune, ma dopo
qualche tempo ha mollato.
Le istituzioni, quindi, non
hanno lasciato sola Francesca Curtolo.
Il modo sconvolgente in cui
è morta – sola, al freddo, su
una panca di una stazione –
resta però un colpo pesante per la nostra terra. E ci
ricorda che non sono mai
troppe le risorse e le energie che la società destina alla cura e all’accompagnamento di chi, per tanti motivi, “resta indietro”.
27
Via Distrettuale 9 - S. Lucia di Piave (TV)
28
Dai nostri paesi Coneglianese
14 marzo 2010
ALBINA: MEMORIAL “PEZZULLO” CON I NOMADI
SAN FIOR: LA “FIOROT” RICORDA MARIA PIAI
E
aria Piai ha lasciato una parte di sé all’associazione
M
Lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot di San Fior.
Se n’è andata dopo aver testimoniato fino all’ultimo la vo-
vento di solidarietà domenica 14 marzo al campo sportivo di Albina con il
memorial “Giovanni Pezzullo”. Partecipano i Nomadi, Rosi Fantuzzi (compagnia di Augusto Daolio), Pierluigi Oddi,
i Jalisse, la cantante Serena Rizzetto, e le
vecchie glorie del calcio Pusceddu,
Fanna, Magrin e Bagnoli. Il programma prevede alle 14.30 l’incontro di calcio tra gli Amici dei Nomadi e gli Amici di Giovanni Pezzullo, alle 17 nel salone dell’area festeggiamenti concerto del gruppo
musicale Retrospettiva dedicata al
repertorio dei Nomadi, alle 19 cena in
compagnia degli ospiti. Nel corso della
manifestazione verranno ricordate tre
fans dei Nomadi scomparse: Donatella
Casonato, Ernestina Munaretto e Renata Paludetto. Il ricavato della giornata andrà a favore dell’associazione “Augusto per la vita” sorta per ricordare il cantante Augusto Daolio e
per raccogliere fondi per iniziative di solidarietà. In particolare i
soldi raccolti ad Albina verranno
destinati a borse di studio in centri oncologici.
POTREBBE RIVELARSI UN ALLEVAMENTO REDDITIZIO
Godega punta
sugli asini
A
sinerie di tutto il
mondo, unitevi!
Non è stato proprio così, ma all’Antica
Fiera di Godega c’erano
però asinerie da mezza Italia, anche dalla Francia
e altri vicini confinanti
con l’Italia. Un successo
di folla. Genitori felici che
mettevano “a cavallo” di
pazienti asinelle i loro
piccoli, altrettanto felici.
Insomma, una formula
indovinata, che fa contento il giovane sindaco
Alessandro Bonet, per
nulla turbato che il suo
paese, Godega di Sant’Urbano, sia quello degli asini, e altrettanto soddisfatto è Claudio Giacometti, il presidente della
Pro loco, che quest’anno
GODEGA: Davide Borghi di Reggio Emilia produttore di latte d’asina
ha dato una mano robusta a tenere in piedi e a testa alta la millenaria Fiera con visitatori a migliaia
e «sopra l’anno scorso»
ricorda l’assessore alla
Fiera Bernardi. Dunque
l’asino, un animale docile
2.140 EURO ALL’AVIS
COMUNALE
U
na quota parte per ogni vassoio di prodotti da forno realizzati dai ragazzi del
Centro di formazione professionale di
Lancenigo, e venduti durante l’Antica Fiera di Godega, è stata donata dall’amministrazione comunale e dal Cfp all’Avis comunale. In totale 2.140 euro che aiuteranno l’associazione a finanziare la costruzione della nuova sede. L’edificio, realizzato a
Bibano, è quasi pronto e sarà inaugurato il
prossimo 16 maggio in occasione dei 40
anni dell’Avis locale.
ma non “scemo” e dalle
mille risorse, anche sociali. Che viene insomma
col suo latte in aiuto ai 15
mila e più bambini che ogni anno in Italia nascono con allergie gastrointestinali dovute all’intol-
glia di vivere e di condividere con gli altri le piccole conquiste quotidiane. Era lei la responsabile del Gruppo
Donne operate al seno dell’associazione. «Negli ultimi
giorni – la ricordano le amiche di ginnastica yoga – Maria non poteva fare ginnastica, ma era presente in palestra, con il suo sorriso, sempre disponibile a dare una risposta alle domande che le venivano rivolte, ad incoraggiare e dare consigli alle ultime operate». Dalla sua scomparsa sono trascorsi tre mesi. Grande è l’eredità fatta di
coraggio, determinazione e speranza in un domani migliore che ha trasmesso a quanti l’hanno conosciuta. GDN
leranza al latte vaccino.
Un mercato, quello del
latte d’asina, tutto da sviluppare, anche dalle nostre parti, specialmente
negli agriturismo. Un esempio, in grande però, è
Davide Borghi, presente
in Antica Fiera e titolare
dell’azienda agrituristica
Montebaducco in provincia di Reggio Emilia, che
con 650 asine da latte e 80
ettari di prati e pascoli su
cui farle pascolare, risulta il più grande allevamento d’asini d’Europa.
«L’asina – dice – fa 1 litro,
1 litro e mezzo di latte al
giorno per 7-8 mesi, che
poi vendiamo confezionato in un’apposita bottiglia a 15 euro il litro, ma
con questo nostro latte
d’asina produciamo inoltre e in collaborazione
con un laboratorio specializzato anche dei cosmetici ipoallergenici e
curativi per il viso e per il
corpo». Per chi volesse
cominciare, o semplicemente provare, l’azienda
Montebaducco vende anche asini, a cominciare da
500-600 euro per un puledro fino ai 2.000 per una buona femmina da latte.
Mario Sanson
A SCUOLA CON L’“ASINOBUS”
ra le novità legate all’Antica
T
Fiera di Godega sicuramente la più curiosa è l’“Asinobus” che
ha portato a scuola i bambini delle elementari di Pianzano, Bibano e Godega. Dopo aver caricato gli zaini sul dorso degli asini, i
bambini, a turno, hanno percorso un tratto di strada in dorso a
Giuditta, Lady, Romina e Giulietta, le asinelle e mule utilizzate per questo servizio. Entusiasti
i bambini che non volevano più
staccarsi dai loro nuovi amici a
quattro zampe. E per le insegnanti non è stato facile farli entrare in classe.
BREVI PONTEBBANA
CAMPOMOLINO: l’ex Resteya
al Gruppo Padana di Paese
Il Gruppo Padana dei fratelli Giorgio e Paolo Gazzola di
Paese si sono aggiudicati, con un’offerta di 1 milione
300 mila euro (su base d’asta di 800 mila euro), l’ex Resteya di Campomolino. L’ex azienda florovivaistica, inattiva ormai da qualche anno, era stata messa all’asta
fallimentare dal Tribunale di Treviso. Intento degli acquirenti è la riattivazione dell’azienda composta da terreno, serre, magazzino, uffici.
GAIARINE: recuperato il battistero
Grazie al lavoro e all’interessamento del gruppo Amici
del presepio, il battistero della chiesa di Gaiarine è stato recuperato e potrà essere riutilizzato per la celebrazione del sacramento del battesimo, in modo decoroso. La comunità parrocchiale ringrazia il gruppo, che si
è fatto carico anche della spesa, utilizzando il fondo cassa costituito con le offerte per il presepio.
GAIARINE: un approdo sull’Aralt
La giunta di Gaiarine ha approvato
il progetto di approdo natanti (barche di piccole dimensioni e canoe) su un terreno lungo il rio Aralt - fiume Livenza presentato
dall’associazione Amica Terra
onlus. L’intervento ha la finalità
di recupero ambientale di un terreno già concesso in uso all’associazione. La fruizione dell’approdo
sarà pubblica e senza scopo di lucro.
ORSAGO: spettacolo teatrale
Domenica 14 marzo, alle 16.30 al teatro Cristallo di Orsago, ultimo spettacolo della rassegna teatrale 2010
promossa dall’associazione Imparare Giocando. La compagnia Fiabeggiando propone “Cappuccetto Rosso va
in giro per il mondo”. L’ingresso è libero.
ORSAGO: Catechesi del Vescovo
Giovedì 18 marzo, alle 20.30 nella sala parrocchiale di
Orsago, Catechesi quaresimale del vescovo Corrado per
la forania Pontebbana.
ORSAGO: medici in zona di guerra
Venerdì 19 marzo, alle 15 nella saletta del cinema Cristallo di Orsago, Paolo Magliaro, capitano medico all’ospedale militare del Celio a Roma, racconta le sue esperienze in zone di guerra.
ORSAGO: Biz guida la Pro loco
A SAN FIOR SI IMPARA A FARE STRISCIONI
E SCENOGRAFIE CON IL GRUPPO “ANFORA”
Laboratori creatività
iamo colore alle i“boratorio
Ddee”
è il titolo del lapromosso a San
Fior dal gruppo Anfora e
dall’Operativa di comunità. Il laboratorio si svilupperà in tre sabati – 13,
20 e 26 marzo – alle scuole medie con l’obiettivo di
stimolare i giovani a liberare la fantasia e la creatività attraverso le tematiche del colore, della progettazione e della scenografia. La conclusione
consisterà nell’allestimento della scenografia dell’evento musicale e vespisti-
co
“Emergenza
suono&vespa”. I corsi saranno i seguenti: Striscia
la strada (disegna e colora
uno striscione di 4 metri),
Fatti spazio (organizza
un’area eventi), Tira la tenda (crea una scenografia
musicale). A condurli formatori esperti nel settore
del design e della grafica.
L’iscrizione è gratuita e aperta ai giovani dai 13 ai
19 anni. Per informazioni
telefonare allo 0438-76556
o consultare il sito
www.gruppoanfora.it.
Sergio Biz è il nuovo presidente della Pro loco di Orsago. Lo affiancano Yuri Salvador in qualità di vice-presidente e Paola Uliana come segretaria.
CODOGNÈ: pellegrinaggio da san Pio
Dal 3 al 7 maggio prossimi si
svolgerà un pellegrinaggio nei
luoghi di san Pio da Pietrelcina.
Le tappe: santuario del Miracolo Eucaristico a Lanciano, santuario e Casa Sollievo a San Giovanni Rotondo, Pietrelcina, San
Michele Arcangelo, casa natale
di santa Maria Goretti. Quota di
partecipazione: 380 euro. Per
informazioni telefonare a Graziella
Sasso di Codognè 0438795627.
Dai nostri paesi Friuli
14 marzo 2010
VILLANOVA: ADDIO MARCELLA
SACILE: I 100 ANNI DI TERESA COAN
S
arrivata al traguardo dei
È
100 anni, con ancora i
suoi vividi ricordi, la sacile-
i sono svolti sabato 6
marzo a Villanova i funerali di Catterina Rubert
nota come Marcella. Nata
nel 1917 a Mansuè, aveva
due sorelle che presero i
voti da suore francescane
angeline. Nel 1958, già affetta dalla retinite pigmentosa che la portò alla
completa cecità, si trasferì
a Villanova a seguito del
matrimonio con Egidio
Maccan. Appassionato di
musica e di canto, imparò
a suonare la pianola e collaborava con il coro parrocchiale. Negli anni Ottanta fu tra i promotori
della radio parrocchiale. Il
suo desiderio più grande
era quello di dotare la
chiesa parrocchiale di un
organo: così, grazie al suo
lascito, nel 2008 la parrocchia poté acquistare un
prezioso organo, costruito nel 1860 a Londra. Ora
riposa nel cimitero di Villanova.
se Teresa Coan. Con gioia e
commozione si è festeggiato nella sua casa alla presenza dei sacerdoti della
parrocchia, il parroco don
Graziano e don Mauro, il
sindaco Roberto Ceraolo e
i familiari più stretti. Durante la messa, si è ringraziato Dio per i 100 anni di
Teresa e per i benefici dati
a lei e alla sua famiglia.
S.CASSIANO DI L./LA QUATTORDICENNE VIOLINISTA PRODIGIO
Laura Bortolotto è diventata
Alfiere della Repubblica
D
a San Cassiano di
Livenza al Quirinale. Il passo è veramente lungo se si hanno appena 14 anni, ma si
accorcia se si possiede lo
stesso talento di Laura
Bortolotto. La quattordicenne di San Cassiano di
Livenza lunedì 8 marzo,
in occasione della Festa
della Donna, è stata ricevuta nella capitale dal
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
assieme ad una serie di
donne meritevoli e distintesi nei più vari campi. Laura eccelle nella
musica, essendo riconosciuta fra i violinisti più
bravi d’Italia.
Nata a Pordenone nel
1995, Laura ha iniziato a
suonare il violino all’età
di quattro anni, seguita
dal maestro Domenico
Mason nelle scuole di
musica dell’Associazione
culturale altoliventina
XX Secolo di Prata di
Pordenone e Santa Cecilia di Portogruaro. Successivamente ha preso a
frequentare corsi di perfezionamento nella prestigiosa scuola di musica
di Fiesole.
Non ci è voluto molto
per capire la propensione di Laura, tanto è vero
che già nel 2004 sono arrivati i primi riconoscimenti: il primo premio ex
aequo nel concorso internazionale dell’Adriatico ad Ancona, il primo
premio assoluto con
punti 100/100 nel concorso nazionale “B. Padovano” a Senigallia, il
primo premio nella rassegna musicale giovanile
“Città di Cortemilia” e il
quarto posto nella prima
competizione mondiale
di violino.
Nel 2005 sono pervenuti il primo premio assoluto (100/100) e “Ovidui
Badila” per il punteggio
più alto nella sezione archi al concorso internazionale di Trieste; nel
2006 il podio al VI concorso nazionale per giovani musicisti di Occhiobello e il secondo posto
alla rassegna nazionale
d’archi di Vittorio Veneto; nel 2007 il primo premio e il premio “Simeoni” al concorso internazionale “Il piccolo violino
magico di Portogruaro”.
Come solista ha suonato
a Berlino accompagnata
dalla Deutsche Kammerorkester Berlin e a Kiev
con l’Orchestra sinfonica nazionale dell’Ucraina. L’anno scorso si è diplomata a pieni voti al
conservatorio di Trieste
con la lode e la menzione speciale.
Lunedì scorso, con altre
quattro minorenni, è stata nominata Alfiere della repubblica «per essersi distinta nel campo della musica».
Giacinto Bevilacqua
BREVI FRIULI
SACILE: la Casa delle parole
Venerdì 12 marzo, alle 18 alla country house Due Fiumi, Clementina Pace cura una conversazione sul tema “Ritrovarsi in una lingua. Il rapporto tra la lingua materna e la lingua italiana nell’esperienza di Tahar Lamri, scrittore d’origine algerina”.
PRATA DI P.: spettacolo teatrale
Venerdì 12 marzo, alle 21 al teatro Pileo, la compagnia Arti e Mestieri di Pordenone, in collaborazione
con i cori San Simone e Primovere di Porcia, il centro
culturale “Giomaria Concina” e l’associazione di volontariato “Il Segno” mette in scena lo spettacolo di
poesia e musica “Sebben che siamo donne”, dedicato alle donne di Prata. Ingresso libero.
SACILE: presentazione Sacilese
Sabato 13 marzo, alle 16.30 nella sala convegni della Rdz, la società ciclistica Sacilese presenta l’attività
agonistica 2010.
SACILE: libro sui Ragazzoni
PRATA DI P.: Carnevale in notturna
Sabato 13 marzo, dalle 19.30, si svolge la seconda
edizione del Carnevale Pratense in notturna, organizzato dalla Pro loco comunale Santa Lucia, con la sfilata dei carri marcherati e l’apertura dei chioschi gastronomici. Ingresso libero.
S. CASSIANO DI L.: degustazione
S.CASSIANO DI L.: DOMENICA 21
FESTA ALLA CHIESA DI S.GIUSEPPE
ono fissate per domeSmarie
nica 28 marzo le priper esprimere il
a qualche tempo
D
quella che era la tradizionale festa di San Giu-
candidato a sindaco della coalizione di centrosinista. Sono due le candidature avanzate finora: il
Partito democratico ha
proposto l’ex assessore e
consigliere comunale uscente Antonio Piffaretti mentre
la lista Insieme per
Caneva ha
suggerito
l’ex sindaco
ed ex assessore regionale Pierantonio Rigo.
Molto attivo anche il centrodestra, coalizzato da
tempo attorno alla candidatura dell’imprenditore Andrea Attilio Gava,
consigliere uscente. Proprio Gava ha lanciato una campagna elettorale
«Ringraziamo il Signore
per questo dono-ha ricordato il parroco -. Ci uniamo con Maria che loda il
Signore nel Magnificat e
con la quale Teresa ha un
rapporto speciale, visto che
ogni giorno prega il Rosario». Il sindaco ha porto gli
auguri a Teresa da parte di
tutta la città e ha ricordato
l’importanza della famiglia
in una società che sembra
aver perso i suoi punti di riferimento. MS
Sabato 13 marzo, alle 17 a palazzo Ragazzoni Flangini Biglia, con la partecipazione dell’Accademia musicale di Sacile, Giorgio Zoccoletto presenta il suo libro “La Saga dei Ragazzoni. Conti di Sant’Odorico
presso Sacile”. Presenta Gilberto Ganzer, direttore dei
musei di Pordenone.
CANEVA: DOMENICA 28 LE
PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA
ecologica e fondata sui
valori. Due le parole chiave: carta dei valori e impatto zero. «Partendo da
una mia precisa richiesta,
immediatamente condivisa da tutti i gruppi politici che mi sostengono,
la nostra propaganda elettorale sarà caratterizzata da un
uso limitato
della carta
stampataspiega Gava-. Inoltre
abbiamo aderito
al
progetto
Impatto Zero pertanto tutte le emissioni di anidride carbonica saranno compensate con la creazione di
nuove foreste. Si tratta
del primo caso di compensazione di una campagna elettorale».
Giacinto Bevilacqua
29
seppe a San Cassiano di
Livenza non si svolge più.
Tuttavia quest’anno c’è una novità nell’aria. «Per
domenica 21 marzo, vale
a dire la data festiva più
vicina alla ricorrenza di
San Giuseppe del 19 marzo abbiamo in programma una cerimonia religiosa particolare- conferma Angelo Brait del comitato San Giuseppe-.
Dopo tanti anni, infatti,
conferiremo una targa di
ringraziamento al pratese
Vittorino Ciot che nel
1987 donò alla parrocchia
di San Cassiano la chiesa
di San Giuseppe». Finalmente, dopo molto tempo ed alcuni inconvenienti ora risolti, l’idea di
ringraziare pubblicamente il donatore diventa
realtà.
Entro martedì 16 marzo è possibile iscriversi alla cena con piatti tipici e vini locali con guida alla degustazione organizzata dall’associazione Festa del vino
per venerdì 19, alle 20.30. Per informazioni rivolgersi
al ristorante “Al tinello” di Brugnera oppure telefonare al 328-3664924.
SACILE: Scienza e Bibbia
Giovedì 18 marzo, alle 20.30 in sala Capitanio a palazzo Carli, per il ciclo di incontri “Scienza e Bibbia”
del Centro studi biblici il neuroscienziato torinese Filippo Tempia relaziona sul tema “Alla ricerca dell’anima nel cervello. Neuroscienze ed etica”.
La giornata prevede, inoltre, l’inaugurazione
daparte dell’amministrazione comunale della rotatoria adiacente la chiesa. «Sarà una doppia festa - ha aggiunto Brait -.
Abbiamo infatti colto l’occasione per unire due appuntamenti importanti
per il nostro territorio».
Si inizierà alle 10.30 con la
messa, per poi proseguire con il taglio del nastro
davanti alla rotonda e terminare con un piccolo
rinfresco.
Francesca Ceccato
SACILE: cinema a palazzo Ettoreo
Giovedì 18 marzo, alle 20.30 a palazzo Ettoreo (sede
Ute), per il ciclo di film sul teatro “Tra miseria e nobiltà”
si proietta “Matrimonio all’italiana” (Italia, 1964) di Vittorio De Sica tratto da “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo. Presentazione a cura di Chiara Mutton, presidente del Piccolo teatro “Città di Sacile”.
SACILE: catechesi quaresimale
Venerdì 19 marzo, alle 20.30 in duomo, il vescovo Corrado tiene la catechesi quaresimale sul tema “La vocazione al ministero ordinato”.
BRUGNERA: pranzo ex emigranti
Domenica 21 marzo, alla scuola materna “Immacolata”, si tiene il pranzo dell’associazione ex emigranti di
Brugnera.
30
Dai nostri paesi Opitergino
14 marzo 2010
«Un malato – spiegano all’associazione – ha bisogno
di sentirsi considerato persona anche malgrado l’infermità
che sta vivendo in ospedale».
Come si entra a far parte dell’Avo?
Ai volontari viene chiesto di fare
un tirocinio affiancati da un volontario e poi di impegnarsi ad offrire almeno una mattina o un pomeriggio alla settimana, frequentando anche le riunioni di gruppo.
Per informazioni telefonare allo
0422-715306 (portineria) nell’orario di segreteria: martedì 17.3018.30; giovedì 10-12.
VOLONTARI OSPEDALIERI
PEDALE OPITERGINO,
SABATO 13 SI PRESENTA PERCHÉ NO?
CONTRIBUTI A QUATTRO
COMUNI DI CONFINE
abato 13 marzo la società ciclistica Peiutaci a crescere. Il tuo aSMinello,
“
A
dale Opitergino, presieduta da Primo
more è la nostra forza”. È
dà avvio alla stagione 2010 con
questo lo slogan dell’Avo, l’Asso-
ben 540 mila euro quelli che la Regione Veneto
Svanohaononell’Opitergino-Mottense.
assegnato a quattro comuni di confine che si troA Meduna di Livenza,
la cerimonia di presentazione ufficiale.
Alle 16.30 è fissato il ritrovo in piazza
Grande per la benedizione e le foto di rito. Alle 17.30 a palazzo Turroni si tiene
l’incontro
con la stampa e le autorità, seguito
da un rinfresco.
ciazione volontari ospedalieri che
opera nell’ospedale di Oderzo.
Cosa fa il volontario Avo? Passa
gratuitamente di letto in letto, fa
piccoli servizi, ma soprattutto ascolta, prestando piccole attenzioni, che agli occhi di chiunque
possono sembrare di esiguo valore, ma agli occhi di un malato valgono più di tante altre cose.
LE PRIME ELEMENTARI A PIAVON E COLFRANCUI
Senza stranieri
classi a rischio
G
li effetti dell’emigrazione “di ritorno” si fanno sentire sulle scuole opitergine.
In alcuni plessi vi è stato
un calo degli iscritti, dovuto proprio al fatto che
alcune famiglie immigrate se ne sono ritornate ai
loro paesi di origine in seguito alla crisi economica
che ha colpito l’Italia. Risultato: alcuni plessi che
fino allo scorso anno non
avevano avuto difficoltà
per raggiungere il numero di alunni necessario a
formare la prima classe,
stavolta si ritrovano al di
sotto della quota prefissata dal decreto Gelmini in
15 alunni. Interessati in
particolare da questa situazione sono i plessi di
Piavon e di Colfrancui. Alla mancanza di bambini
immigrati si aggiunge il
fatto che diverse famiglie,
che hanno necessità, quasi sempre per motivi di lavoro, dei “pomeriggi inte-
La scuola elementare di Piavon
grati”, hanno iscritto i loro figli al plesso “Dall’Ongaro” o in scuole private dove viene assicurata questa opportunità.
Sulla carta si dice che le
opportunità sono eguali
per tutti i bambini; nella
realtà invece i “pomeriggi integrati” sono disponibili solo nel plesso Dall’Ongaro e in questa scuola converge la maggioranza delle iscrizioni. Ciò,
naturalmente, risulta discriminante per i genito-
FONTANELLE / DIVENTERANNO CENTRO CIVICO
Lavori alle ex scuole
stato approvato dalla
È
giunta comunale il progetto esecutivo per il pri-
mo stralcio dei lavori riguardanti la ristrutturazione dell’ex scuola elementare del capoluogo. Si
tratta di uno dei pochi edifici pubblici “storici” –
fatta eccezione per le chiese – presenti a Fontanelle,
che
l’amministrazione
vuole trasformare in centro civico e auditorium.
L’ex scuola è utilizzata dal
1997 come magazzino. La
volontà di realizzare qui un
centro civico – con biblioteca, sale per incontri e auditorium – rientra nel pro-
gramma di valorizzazione
delle attività culturali e ricreative che le numerose
associazioni di Fontanelle
portano avanti con dedizione e spirito di liberalità,
nonostante adesso manchino spazi, locali e strutture adeguate. L’obiettivo è
quello di creare una struttura in grado di ospitare eventi di portata sovracomunale. Per questo motivo
il Comune ha deciso di fare sistema con altre amministrazioni contermini. Al
fine di realizzare l’intervento sono state inoltrate
in Regione le apposite richieste di contributo. Non-
ri che abitano nelle frazioni e compromette la
sopravvivenza delle scuole periferiche. I genitori di
Colfrancui non sono rimasti con le mani in mano. Da un lato sono stati
avviati contatti con il centro per l’infanzia “Il Piccolo Principe”, struttura
vicinissima alla scuola elementare, dotata pure di
mensa. Quest’ultimo è in
grado di organizzare i
“pomeriggi integrati” e in
tal modo al plesso di Col-
Previsto il ricavo di
una struttura per
eventi culturali e
ricreativi di portata
sovracomunale
dimeno il Comune sta dando attuazione all’innovativo progetto di sfruttamento dell’energia solare, con
campi fotovoltaici da realizzare su proprietà comunali, con l’intento di finanziare, attraverso i proventi
realizzati, nuove opere
pubbliche. Fra queste la ristrutturazione della scuola elementare. L’importo
complessivo dell’opera ammonta a 2 milioni 600 mila euro; il primo stralcio a
800 mila euro. Da sottolineare che la Soprintendenza ai beni architettonici ha espresso parere favorevole all’intervento. AF
francui verrebbe dato quel
servizio che oggi non ha,
servizio in grado di soddisfare le esigenze di quei
genitori che sono stati costretti, a causa della sua
mancanza, ad iscrivere i
figli altrove. Inoltre hanno
richiesto un incontro con
il sindaco Pietro Dalla Libera e alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale. I genitori hanno
fatto presente come il
mancato avvio della prima classe rappresenterebbe un serio problema,
con ripercussioni su vari
fronti. “I plessi centrali –
hanno scritto – non sono
in grado di ospitare tutti i
bambini considerato il
numero elevato dei bambini già iscritti. Ipotizzando la chiusura dei plessi
periferici, ciascuna delle
scuole centrali si vedrebbe aumentare di circa
cento unità il numero dei
propri alunni. Già ora i
plessi centrali sono sovraffollati, sia in riferimento al numero delle
classi che al numero degli
alunni per classe. Nei
prossimi anni, dove si ospiteranno nuove classi se
già attualmente non vi sono più aule a disposizione
nelle scuole centrali?”. Le
famiglie chiedono fermamente che l’intera situazione venga studiata e
vengano date certezze all’avvio della classe prima
nei plessi periferici.
Annalisa Fregonese
MANSUÈ
Soggiorni
climatici per
la terza età 2010
a Laggio di Cadore
ai ServiL’ziassessorato
sociali del Comu-
ne di Mansuè organizza i
“Soggiorni climatici per
la terza età 2010” nel periodo dal 3 al 24 luglio in
località montana, a Laggio di Cadore.
Per le iscrizioni c’è tempo
fino a martedì 30 marzo
presso l’ufficio Servizi sociali del Comune, che fornirà tutte le informazioni
necessarie.
Orario per il pubblico: lunedì 10-12, venerdì 1013. Telefono 0422204952.
Gorgo al Monticano, Mansuè e Portobuffolè andranno
ciascuno ben 135 mila euro.
Tutti e quattro questi comuni hanno meno di 5 mila abitanti.
Gorgo utilizzerà tale somma per l’ampliamento del cimitero di Navolè e relativo parcheggio; Mansuè per la
sistemazione e il ripristino di viale Paolo Molin; Portobuffolè per la conservazione e il recupero della torre civica. Infine, Meduna per un progetto di ristrutturazione ed ampliamento delle scuole. AF
ODERZO / TUTTI I NOMI DEI PREMIATI
In 175 a “Guarda
il mio presepe”
ei giorni scorsi, in saN
la consiliare a Oderzo, si è svolto l’ultimo at-
to di “Guarda il mio presepe”, il concorso organizzato dall’amministrazione comunale che da
ormai quattro anni ha come scopo la promozione
di una delle tradizioni natalizie più radicate nel
nostro paese.
Centosettantacinque sono stati i partecipanti
quest’anno, premiati dal
sindaco Dalla Libera e
dall’assessore Meri Zorz
con un attestato di partecipazione. Tra questi,
una commissione, formata dall’assessore Zorz
con i consiglieri Stefano
Battistella, Corrado Cester e Paola Paladin, ha
selezionato dieci vincitori per ogni sezione prevista. I vincitori individuati per la sezione “privati”
sono: Mario e Bernardetta Cia, Elide De Togni,
Augusta Dal Pos, Roberto Querin, Venanzio Sartori, Gianluca Zamuner,
Mario e Maria Battistiol,
Manilo Bucciol, Vito
Buoro, Danilo Buso.
Per la sezione “enti” sono
invece stati premiati gli
alunni della scuola primaria di Piavon, le mamme e gli allievi del collegio Brandolini Rota, gli
studenti della scuola elementare Parise (quinta A
e quinta B), Linda Drusian del Centro italiano
femminile, l’Associazione genitori Acr del patronato Turroni, gli ospiti della comunità alloggio
“Il Mosaico”, i bambini
della scuola dell’infanzia
“Carmen Frova”, il Gruppo ragazzi pomeriggi integrati delle elementari
Dall’Ongaro, il Gruppo
presepe della parrocchia
di Piavon, i volontari della chiesa di San Bernardino Tomitano e il Gruppo ornitologico opitergino.
È stata attribuita anche
una speciale menzione
fuori concorso agli espositori della mostra di presepi organizzata presso la
sala parrocchiale del
duomo di Oderzo. AP
Agenda Opitergino
VENERDÌ 12
Alle 16.30, alla pinacoteca Alberto Martini, appuntamento con la
rassegna “Un tè al museo”, presentazione di un reperto archeologico a sorpresa, approfondimento di una particolare tematica artistica e culturale, tè delle cinque.
SABATO 13
Dalle 15.30 alle 17 c’è “Scuola aperta” all’Istituto tecnico “Sansovino” con presentazione dei
nuovi indirizzi.
Alle 17, a Casa Gaia di Portobuffolè, inaugurazione della mostra “Ritrovare san Marco”, nell’ambito dei festeggiamenti del
450º anniversario della consacrazione del duomo. Chiude il 2 maggio.
DOMENICA 14
Calcio: Opitergina-Sottomarina,
campionato Eccellenza girone B.
Dalle 14.30 alle 17, al patronato
Turroni, primo incontro del corso
animatori foraniale 2010, sul tema “Da dove vengo, dove vado e
perché”.
Alle 14.30, al campo da rugby, Oderzo-Rugby Alpago, recupero
della 10ª giornata del campionato
italiano di rugby di serie C-élite.
MERCOLEDÌ 17
Alle 20 e alle 22, al cinema Cristallo, per il ciclo di film d’autore
organizzato in collaborazione con
il circolo Dal Monaco sarà proiettato il film “Welcome” di Philippe
Noiret. Replica giovedì alle 21.
Farmacia di turno: Dal Magro,
piazza Marco D’Aviano 7, Piavon, telefono 0422-752950.
Dai nostri paesi Opitergino - Mottense - Memorie
14 marzo 2010
31
DUE SERATE DI
“LECTURA DANTIS”
PORTOBUFFOLÈ. APRE LA MOSTRA
SUI MOSAICI DI SAN MARCO
COR S O D I ITALIAN O
PE R D ON N E STRAN I E R E
abato 13 marzo alle 17.00 a Casa Gaia
Sla cerimonia
da Camino, a Portobuffolè, si svolge
di inaugurazioen della mo-
ercoledì 10 marzo è iniziato nella
ue serate di “Lectura Dantis” si terM
D
biblioteca comunale di Motta di Liranno per due lunedì, il 15 e il 22
venza un corso di lingua e cultura italiamarzo, al Palazzo La Loggia di Motta
stra dal titolo “Ritrovare San Marco”, organizzata dal Comitato San Marco all’interno delle celebrazioni per il 450° anniversario della consacrazione del Duomo.
La mostra, attraverso la riproduzione su
pannelli, in sequenza ordinata, dei mosaici che raccontano la storia di San Marco, collocati in diversi luoghi della Basilica di Venezia.
La mostra sarà inaugurata con l’apertura da parte
del parroco don Giorgio
Maschio, con gli interventi del prof. Roberto Costella, curatore della mostra, e dell’architetto Letizia Caselli, curatrice del
volume “Pietro e Marco”.
La mostra rimarrà aperta fino al 2 maggio, aperta sabato e domenica 10-12.30,
14.30-18.30; gli altri giorni su prenotazione.
AVIS MANSUÈ, IL BILANCIO 2009
Dono del sangue,
impegno per tutti
S
i è svolta nei giorni
scorsi l’annuale assemblea dei soci dell’Avis di Mansuè, con una
discreta presenza per ascoltare la relazione anuuale del presidente Claudio
Pillon sull’attività.
Il 2009 è stato un anno di
transizione per l’Avis, impegnata nella certificazione dei centri prelievi mobili e non, confrontandosi con
i nuovi sistemi di raccolta e
mantenendo allo stesso
tempo fede agli impegni
presi, per garantire quel 3%
di aumento del fabbisogno
di sangue previsto ad inizio
2009 dagli ospedali locali.
La situazione non è certo
rosea, poichè l’aumento dei
consumi si è rivelato maggiore del previsto e la risposta dell’associazione ha
solo in parte posto rimedio,
con una crescita a livello
provinciale di un modesto
+ 1,5%. Anche l’Avis di
Mansuè ha rilevato un calo
percentuale rispetto al
2008, sostanzialmente causato da una riorganizzazione delle donazioni domenicali che invece di rivelarsi
utile, ha destabilizzato le
certezze dei donatori più
assidui.
Questi i dati 2009: 460 le
donazioni totali effettuate,
con un calo di 20 unità, ma
con il raddoppio delle donazioni di plasma presso gli
ospedali; un buon aumento
dei donatori attivi, passati
da 292 a 322; anche i nuovi
iscritti sono passati da 24 a
46.
Questi dati, nonostante il
lieve calo di donazioni, fanno sicuramente ben sperare per il futuro. I presupposti ci sono, come anche l’impegno profuso dal direttivo
nel programmare anche
molte attività. A fine 2009
l’Avis di Mansuè ha organizzato in collaborazione
con l’Aido la tradizionale
“Lucciolata” a favore dell’associazione “Via di Natale”, con una raccolta di 2.833
euro. Anche l’iniziativa per
Telethon ha avuto un discreto successo con una
raccolta di 804 euro, grazie
soprattutto alla generosità
degli avisini e al concerto
gospel organizzato con
l’amministrazione comunale. Ora c’è l’appuntamento
di domenica 28 marzo,
giorno di prelievi per la sezione di Mansuè. Perchè
non approfittarne per iscriversi all’Avis?
ZOPPÈ-CASTELLO ROG. OGNI COSA PARLA DI TE
na per donne straniere.
Le lezioni si tengono il mercoledì e il venerdì mattina, con un servizio di trasporto e di baby-sitting.
Il corso, intitolato “Io partecipo e lavoro
in italiano”, è curato dal Centro territoriale permanente di San Polo di Piave in
collaborazione con il Comune di Motta
di Livenza, su un progetto co-finanziato
dalla Provincia di Treviso.
di Livenza.
L’iniziativa, intitolata “L’amore e la virtù
nella Divina Commedia”, è un itinerario di lettura ideato e realizzato da Davide Sciuto con la partecipazione dell’autore Filippo Facca, musiche alla chitarra acustica di Vania Zoccarato.
Ad organizzare è l’associazione culturale “Letture Classiche”.
LA REGIONE “PROMUOVE” LA
SPERIMENTAZIONE DELL’ORAS
Ospedale okay
a Giunta regionale del
L
Veneto ha “promosso”
la sperimentazione gestionale in atto all’Ospedale Riabilitativo di Motta di Livenza individuando i provvedimenti conseguenti per la prosecuzione dell’attività.
«Dall’analisi del gruppo
di esperti nominati a suo
tempo per una valutazione degli esiti delle sperimentazioni gestionali nel
Veneto - ha spiegato l’assessore regionale alla sanità - sono emersi esiti
molto positivi, che peraltro avevo potuto verificare anche di persona
nella visita compiuta a
Motta nelle scorse settimane.
Si tratta di un rilevante esempio di riconversione
intelligente, sostenuta da
elevate professionalità e
da una notevolssima qua-
lità dei servizi erogati».
Con propria delibera la
Giunta regionale ha disposto la proroga della
sperimentazione gestionale e ha dato mandato
all’Uss 9 di Treviso di
predisporre entro il 31
maggio prossimo una
proposta per la gestione
futura della struttura che
BAMBINI DELLA MATERNA ”CORTESI” IN BASILICA
sia coerente con la programmazione sanitaria
dell’area di riferimento.
Tale proposta sarà poi valutata da un gruppo di lavoro regionale che esprimerà un parere tecnico ai
fini dell’approvazione definitiva da parte della
Giunta regionale.
BAGNOLO
ei giorni
N
scorsi i
bambini della
Scuola dell’infanzia
“Tullia Cortesi” di Lorenzaga di Motta
hanno visitato la Basilica della Madonna dei Miracoli in occasione dei 500° anniversario dell’Apparizione.
L’uscita era prevista dal
piano dell’offerta formativa della scuola, organizzata all’identità religiosa
della scuola, conforme al
carisma di San Giovanni
Bosco e agli insegnamenti di Maria Mazzarello.
I bimbi sono stati accompagnati in Basilica dal
presidente della scuola
don Mario Bontempi,
parroco di Lorenzaga,
dalla direttrice e tutte le
insegnanti, scortati dalle
Benemerite di Motta.
Spiega la direttrice:
«Quest’importante ricorrenza è stata spiegata ai
bambini
attraverso
drammatizzazioni della
vicenda accaduta a Giovanni Cigana e attività
che hanno suscitato in lo-
BOCCA DI STRADA - VOSTRI
RICORDI NEL CUORE
ro l’interesse per questo
irripetibile evento che
coinvolge il nostro territorio».
Così, sventolando festosi
una bandierina dedicata
alla loro Madonnina, gli
alunni si sono soffermati
davanti al luogo dell’Apparizione per recitare e
cantare alcune preghiere
preparate per l’occasione.
ANDREA DA ROS
n. 12.5.1934 - m. 17.3.1995
Quindici anni sono ormai
trascorsi dalla tua scomparsa, ma sei sempre nei nostri
cuori.
Un pensiero va anche a tuo
fratello Livio e ai genitori
Giovanni e Rosa.
Con affetto, i tuoi cari.
Gianandrea Rorato
CORDIGNANO - GRAZIE
DEL BENE CHE CI HAI FATTO
C
i hai lasciato improvvisamente dopo
una vita dedicata al lavoro e all’associazione degli Alpini. Ma ogni cosa
parla ancora di te.
Soprattutto il tuo esempio di onestà, di dedizione alla famiglia e la tua
solidarietà verso il prossimo, ci accompagnano
sempre e ci aiutano a sopportare il dolore del distacco.
Moglie e figli, nipoti,
nuore e suocera
GIOVANNI ZANETTE
n. 31.3.1944 - m. 15.12.2009
ITALO SPINAZZÈ
n. 10.8.1925 - m. 15.9.1977
C
GIOVANNA CASAGRANDE
n. 19.5.1927 - m. 12.3.1905
ari occhi che ci guardate immobili, con un tenue sorriso. Cari genitori. Certamente siete in Paradiso. La foto scattata è lì presente, il tempo si è fermato, ma il nostro
cuore non è ancora preparato. Il tempo passa silenzioso e
lascia dietro di sé ricordi indelebili che non tramontano. Li
portiamo dentro al nostro cuore e ci aiutano a vivere.
Le vostre figlie
VIRGINIA MORO ved. BIT
m. 16.3.1976
C
ELISA MORO ved. TAVIAN
m. 2.3.1979
ara mamma,
il tuo ricordo è sempre vivo in tutti noi e sempre ti ringraziamo per il bene che ci hai fatto, continua a guidarci dall’alto
del Cielo. Ti ricordiamo nella preghiera con zia Elisa, la cui vita terrena è stata esempio di completo affidamento in Dio.
I tuoi figli con le loro famiglie
32
Dai nostri paesi Veneziano - Memorie
14 marzo 2010
A CONFRONTO I TRE CANDIDATI SINDACO ALESSANDRA CIGANA, CAMILLO PALUDETTO E GIANNINO GERETTO
ELEZIONI COMUNALI A TORRE DI MOSTO
P
er i cittadini di Torre di Mosto c’è l’appuntamento con le prossime elezioni comunali, in programma domenica 28 e lunedì 29 marzo. Proponiamo un confronto a distanza fra i tre candidati sindaci: il sindaco uscente Alessandra Cigana con la lista “Un impegno per il futuro”; Camillo Paludetto, candidato sindaco della lista “Civica per Torre”, che
raccoglie le forze del centrodestra: Lega Nord,
Pdl, Udc e la civica “Uniti per Torre”; Giannino
Geretto, proveniente dall’associazionismo e candidato sindaco alla guida della lista civica “Nuova Torre”. È una prima informazione per farsi
un’idea sulle tre proposte, cui i cittadini possono far seguire un ulteriore interessamento per
scegliere con consapevolezza.
CANDIDATO SINDACO SOSTENUTO DALLA
LISTA “CIVICA PER TORRE”
Camillo Paludetto
amillo Paludetto, 52 anC
ni, coniugato, un figlio,
procuratore d’agenzia e con-
IL SINDACO USCENTE CON LA LISTA “UN
IMPEGNO PER IL FUTURO”
Alessandra Cigana
lessandra Cigana, 60
A
anni, nubile, insegnante in pensione, sindaco u-
scente. Prima dell’impegno
amministrativo era impegnata nel volontariato sociale.
Quali sono state le situazioni e i problemi più difficili del
quinquennio appena concluso?
«Va premesso che di questi
tempi amministrare non è
facile per nessuno, con tanti vincoli e con le risorse che
sono sempre meno. Uno tra
i problemi maggiori riscontrati era quello dell’organico
comunale limitato: c’erano
solo 10 dipendenti. Siamo
riusciti ad aggiungerne tre:
l’assistente sociale; un bibliotecario; un impiegato al
settore sociale anagrafe segreteria. E abbiamo riorganizzato meglio i vari servizi,
un’opera magari poco visibile ma importante».
Quali sono i risultati più significativi raggiunti?
«Abbiamo curato molto
l’ambito sociale, cercando di
dedicare attenzione alla persona, in particolare a chi è
in difficoltà, alle famiglie
senza rete parentale. E abbiamo lavorato per rafforzare il senso di comunità, proponendo feste ed eventi a
Torre, ma anche nelle frazioni. In questi anni c’è stato l’intervento per il Museo
del paesaggio di Boccafossa,
un luogo che sta diventando
di richiamo: nel 2009 ci sono stati 10 mila visitatori.
C’è stata la sistemazione delle strade di gran parte del
paese e gli interventi sull’illuminazione pubblica. Importante è stato anche il passaggio alla raccolta porta-aporta che, oltre a far risparmiare, ha reso più pulito il
paese.
Il centro storico è stato rinnovato con la sistemazione
della nuova piazza, favorendone l’uso come luogo di aggregazione e vivibilità, per
sagre e spettacoli vari».
Secondo lei, quali sono le
priorità per il prossimo
quinquennio?
«Occorre dare sostegno alle attività produttive tradizionali ora bloccate dalla crisi e anche all’agricoltura, anche con un po’ di “marketing
territoriale”.
Un impegno della prossima
amministrazione sarà poi
quello di fare il Pat, cercando di non incrementare l’edificazione, recuperare i fabbricati degradati, favorire le
energie alternative e rinnovabili.
Torre di Mosto può diventare un richiamo anche per
i turisti, proponendo attrazioni anche in periodi diversi dalla stagione estiva:
percorsi ciclabili, passeggiate, prodotti tipici della terra, agriturismi, fattorie didattiche, produzioni erboristiche.
Riguardo alla scuola elementare, la nostra proposta
è quella di un edificio nuovo in un’area dove c’è più respiro, facilmente raggiungibile dal centro, anziché un
ampliamento nel sito attuale dove non c’è spazio. Un
altro intervento è la ristrutturazione dell’oratorio parrocchiale, anche per funzioni di utilità pubblica, senza
fare doppioni che sarebbero
inutili».
COLLE UMBERTO
COLFOSCO
SERNAGLIA
MARIA ANTONIAZZI
ved. CANZIAN
n. 30.11.1929 - m. 15.3.2007
Da tre anni non sei più con
noi. Ma la tua presenza è
sempre viva in noi.
Con infinito affetto.
I tuoi cari.
LUIGI GAVA
n. 17.1.1930 - m. 19.3.2009
È un anno che ci hai lasciati, ma tu sei sempre rimasto
nel nostro cuore. Solo il credere nell’eternità ci dà la forza di vivere nell’attesa dell’incontro finale.
Non ti dimenticheremo mai.
Tua moglie Rina e tuo figlio
Silvano.
FRANCESCO GROTTO
n. 30.10.1919 - m. 17.3.2008
Il tempo trascorre lento, inesorabile, ma la tua immagine, il tuo sorriso, resta impresso, scolpito nei nostri
cuori a perenne memoria
della tua bontà.
Moglie, figlie, generi, nipoti e
pronipotine.
sulente di assicurazioni, eletto consigliere provinciale
nel 2009 è anche capogruppo della Lega Nord. Tra l’altro è anche vicepresidente
provinciale dell’associazione
Sos Italia, impegnata nella
lotta all’usura e ai racket della malavita.
Paludetto fu candidato sindaco anche nel 2004, per la
Lega, quando giunse con il
15,88% dei voti. Stavolta è sostenuto da una lista con esponenti di quattro provenienze: Lega Nord, Pdl, Udc
e “Uniti per Torre”.
Qual è la proposta della vostra lista?
«Nella lista “Civica per Torre” abbiamo messo insieme
l’esperienza di alcuni candidati con la freschezza amministrativa di altri: 10 candidati su 16 sono “nuovi” all’impegno politico. In cinque
anni la lista della sinistra non
ha realizzato alcun obiettivo
oltre alla piazza».
Quali priorità propone agli elettori di Torre?
«È necessaria un’attenzione
forte alla situazione di crisi,
alle aziende e ai lavoratori,
attuando misure concrete
per attenuare questo periodo
di difficoltà, per dare sostegno all’ammortizzatore-famiglia, come di fatto si sta rivelando. Prima di altro occorre pensare al rilancio dell’economia, perché, parliamoci chiaro, altrimenti non
ci sono i soldi neanche per
fare le opere pubbliche, altrimenti le uniche possibilità
restano i mutui o un aumento delle tariffe per i cittadini.
Un’altra priorità è l’intervento sulle scuole elementari,
con un ampliamento all’edificio esistente, puntando alla creazione di un campus
scolastico, con elementari e
materna in centro, perché il
centro storico non bisogna
svuotarlo.
Un terzo aspetto è quello del
sociale in settori che sono
stati completamente dimenticati, come l’assistenza agli
anziani, ai giovani, ai drogati, agli handicappati».
Paludetto aggiunge anche un
altro obiettivo: «Il restauro
dell’oratorio parrocchiale,
per il quale c’è una convenzione tra parrocchia e Comune. Grazie anche all’interessamento dei consiglieri regionali del mio partito, la Regione ha stanziato un proprio contributo in due tranche, l’ultima di 396 mila e una di 168 mila euro, di 2-3
anni fa».
Il candidato della “Civica per
Torre” accenna anche ad altre iniziative: «L’applicazione totale del pacchetto-sicurezza di Maroni; un collegamento tra il Museo della civiltà contadina e il Museo del
paesaggio; portare Internet
veloce nelle case; offrire servizi che richiamino i turisti e
strutture di accoglienza, ad
esempio per i partecipanti alle gare di pesca; l’adozione
del Pat».
Infine, ha anche un altro progetto: «Realizzare una passerella ciclopedonale sul Livenza per collegare Biverone, di là del fiume, nel posto
dove c’era una volta un ponte di barche».
CANDIDATO SINDACO SOSTENUTO DALLA
LISTA “NUOVA TORRE”
Giannino Geretto
iannino Geretto, 52 anG
ni, coniugato, due figli,
direttore del punto vendita
Sme di Portogruaro. È candidato sindaco per la lista
“Nuova Torre”, dove ci sono
candidati di provenienza diversa, del centrosinistra, del
centrodestra, fuori delle logiche partitiche.
Prima di candidarsi si è dimesso da presidente della
Pro loco. Viene infatti da una ventina d’anni di impegno
nel volontariato e nell’associazionismo: nell’Avis, nel
Comitato biblioteca, come
fondatore e presidente sia
dell’associazione Sport Torre che della Pro loco.
Perché la scelta di candidarsi?
«Perché ho sempre avuto l’idea di un certo tipo di lavoro che sia davvero trasversale rispetto ai partiti e che renda possibile un cambio nel
modo di amministrare.
Ed ora ho trovato un gruppo
di persone che può fare qualcosa di diverso rispetto a quel
che c’è stato finora. C’è bisogno di gente giovane, che abbia entusiasmo, che porti un
modo nuovo di vedere e di
gestire, all’insegna della condivisione, della trasparenza,
del coinvolgimento diretto».
Quali sono le priorità del suo
programma?
«Riguardo alle politiche giovanili, sono convinto che i
giovani vadano corresponsabilizzati nell’amministrazione, puntando con loro ad
azioni concrete per la prevenzione su problematiche
come la droga e il disagio che
coinvolgono i loro coetanei.
Nel sociale occorre puntare
a dar servizi per le categorie
più deboli, come gli anziani.
Riguardo alle politiche del
territorio e ai lavori pubblici, il paese necessita di uno
sviluppo strutturale in più direzioni: a proposito della
scuola elementare, perché
non pensare ad una soluzione di più problematiche insieme? L’idea è di un’unica
struttura dove sorge l’oratorio che possa accogliere
scuola, oratorio, sala cinema,
eccetera.
Riguardo alle zone industriali
e artigianali occorre una razionalizzazione, consideran-
do gli spazi finora non sfruttati e quindi disponibili.
C’è poi la valorizzazione del
territorio: ci troviamo in
un’area interessante, a poca
distanza dal mare, con fiumi
come il Brian e il Livenza.
Occorre entrare nei progetti di valorizzazione di questi
siti, ma anche dei prodotti tipici del territorio. In tema
ambientale puntiamo ad una migliore raccolta differenziata, alla piantumazione
di aree verdi, alla costituzione di un “tavolo verde” che
riunisca gli addetti del settore.
C’è poi l’aspetto delle innovazioni tecnologiche: la copertura Internet a banda larga a prezzi contenuti che può
essere estesa a tutte le famiglie, prevedendo anche la
possibilità di navigare gratuitamente da luoghi pubblici. E anche nella struttura
pubblica si può intervenire:
dai consigli comunali ripresi
con la web-cam alla possibilità di accedere a moduli e ad
altri servizi on line».
CICLISMO
Programma
gare
ono due gli appuntamenSmarzo.
ti ciclistici domenica 14
Alle 14.30 si apre la
stagione degli juniores con
la disputa del 69º Circuito di
Orsago-Memorial F.lli Mion
organizzato dal Veloce club
Orsago. In programma ci sono 35 giri del circuito cittadino pianeggiante di 2,4 chilometri per un totale di 80
chilometri. Il criterium è fatto apposta per i velocisti.
Festival delle ruote veloci
anche a Pianzano, dove si di-
sputa il 78º Circuito di S. Urbano-1º Gran premio Trapuntificio Casini per elite e
under 23. L’organizzazione
del Circolo sportivo Pianzano prevede la disputa di 40
giri di un circuito locale di
2,4 chilometri per un totale
di 100 chilometri. La partenza è alle 12.30.
MERCOLEDÌ 17 LA NAZIONALE UNDER 19
AFFRONTA I PARI ETÀ DELLA GERMANIA
Gli azzurri a Sacile
Il commissario tecnico Massimo Piscedda
A
rriva la nazionale a Sacile. Dopo il successo
mediatico e di pubblico
del Giro del Friuli Venezia Giulia per professionisti, la capitale dell’Alto Livenza si appresta
a ricevere la rappresentativa
under 19 di calcio. Mercoledì
17 marzo, alle 14.30 allo stadio
Non è la prima volta della nazionale a Sacile. Nel febbraio 2008 giocò l’under 16
“XXV Aprile-Aldo Castenetto”,
infatti, è in programma la penultima amichevole dell’Italia
prima della seconda fase di
qualificazione ai campionati
europei, organizzata dall’associazione Eventi. A Sacile (quartier generale all’hotel Dall’Ongaro di Ghirano, dove arrive-
ranno lunedì 15 nel tardo pomeriggio) scendono i temibili
pari età della Germania, la federazione europea più all’avanguardia in questo momento
quanto a movimento giovanile. Con un investimento di 10
milioni di euro sul settore giovanile, infatti, la Germania l’an-
MARCIA DEI TOS CAMPIONE ITALIANO
omento magico del
M
marciatore Leonardo
Dei Tos. Dopo aver vinto il ti-
al triangolare internazionale
di Ancona. È stata la sua terza maglia azzurra. L’obiettivo
del diciassettenne della Libertas Tonon è la partecipazione ai mondiali in programma il prossimo luglio a
Moncton in Canada.
no scorso ha vinto i titoli europei under 17, under 19 e under
21. Lunedì e martedì, inoltre, il
collaboratore delle nazionali
giovanili Giancarlo Antognoni,
mitico capitano della Fiorentina e campione del mondo nel
1982, sarà ospitato dalle scuole di Sacile.
Questi i convocati dal commissario tecnico Massimo Piscedda: portieri Colombi (Pergocrema) e Iacobucci (Mantova);
difensori Adamo (Palermo), Albertazzi (Milan), Brosco (Triestina), Caldirola (Inter) e Crescenzi (Grosseto); centrocampisti Boniperti (Juventus), Calamai (Siena), D’Alessandro
(Grosseto), Galano (Bari),
Giandonato (Juventus), Sala
(Chelsea), Soriano (Sampdoria), Taddei (Gubbio) e Tremolada (Inter); attaccanti Destro
(Inter), Dumitru (Empoli), Sansone (Bayern Monaco) e Trotta (Fulham). Gli azzurri si raduneranno il pomeriggio di domenica 14 e alle 19.30 raggiungeranno il ritiro di Sacile (Hotel Due Leoni), quindi lunedì e
martedì sosterranno una doppia seduta di allenamento, alle
10 e alle 15.30, al campo sportivo “Sfriso”. Martedì alle 18 le
due nazionali saranno ricevute
dal consiglio comunale a palazzo Ragazzoni Flangini Biglia.
La partita, ad ingresso gratuito,
sarà teletrasmessa in diretta su
Raisport Più.
Giacinto Bevilacqua
Treviso Marathon
tolo italiano junior ai tricolori giovanili indoor, l’atleta di
Vittorio Veneto, già tricolore
nel 2009, domenica scorsa ha
partecipato con la nazionale
VOLLEY SPES, MESTA RETROCESSIONE
SABATO 13 E DOMENICA 14 IL 4º MEMORIAL FORONI
a Spes Conegliano retroL
cede in A/2 dopo la sconfitta interna per 1 a 3 contro
Il meglio del volley
la Chateau d’Ax Urbino nel
posticipo di lunedì sera. Il
grande sogno di scrivere velocemente una pagina importante della pallavolo italiana sfuma così, a tre giornate dalla fine di una regular
season disastrosa in campo e
fuori. Il Conegliano aveva anche iniziato bene,
con un gioco
scoppiettante, poi ha
perso la lucidità e la foga
agonistica
necessaria nelle partite che
valgono la carriera e così la
retrocessione è diventata matematica. Grande la delusione sugli spalti e al fischio finale la squadra si è radunata
sotto le gradinate, con più di
2 mila persone che non han-
no comunque smesso di incitare le “pantere”, retrocesse
dopo due stagioni e qualche
rimpianto di troppo. Luciana
Do Carmo (nella foto) ha preso il microfono per ringraziare i tifosi: «Siete i migliori. Ci avete seguito ovunque
e non siamo riuscite a ripagarvi. Vi chiediamo scusa».
«Era difficile esprimersi con
tanta tensione addosso» ha commentato coach Pierluigi
Lucchetta, che non è
riuscito nell’obiettivo
di mantenere la
squadra in A/1 dopo
averla lanciata ai vertici del volley in rosa
quattro stagioni fa.
«La nostra storia non finisce
qui e questo è solo un arrivederci» ha dichiarato il presidente Giovanni Lucchetta,
per il quale la retrocessione
ha il gusto di una sconfitta
personale.
Alberto Rosa
ono numeri importanti,
Sroniquelli
del Memorial G. B. Fodi volley organizzato dalla
società La Piave. 16 squadre da
tutta Italia passate attraverso le
qualificazioni, 9 campi da gioco (Col San Martino, Falzè di
Piave, Farra di Soligo, Miane,
Moriago della Battaglia, Rua di
Feletto, Valdobbiadene) e 200
giocatori under 16 in rappresentanza delle migliori società
d’Italia.
Il programma prevede le partite di qualificazione a cominciare dalle 8.30 di sabato mentre
domenica si disputano le semifinali e le finali, con la sfida per
il 3º e 4º posto alle 15 al PalaMiane dove seguirà, alle 16.30,
la finale per il 1º e 2º posto.
Testimonial della quarta edizione del prestigioso torneo è
Samuele Papi, asso della Sisley
Treviso e già capitano della nazionale. «È un piacere vedere i
arrivato il giorno della TreÈ
viso Marathon. Domenica
14 marzo si corre la 7ª edizio-
ne della maratona Vittorio Veneto-Treviso, che presenta alcune novità. La partenza non è
più in viale del Cansiglio ma
nella centrale via Cavour e i maratoneti percorreranno l’intero
centro storico di Vittorio Veneto prima di attraversare i comuni di Colle Umberto, San
Vendemiano, Conegliano, Susegana, Nervesa della Battaglia,
Spresiano e Villorba e il traguardo di Treviso presso Porta
San Tomaso. Le stelle della Treviso Marathon sono Ottaviano
Andriani e Daniele Caimmi,
due azzurri tra i migliori dieci
maratoneti italiani di tutti i
tempi. Fra i più attesi ci sono
anche Giorgio Calcaterra, terzo nel 2009, Fermann Achmuller, quarto, Filippo Lo Piccolo,
sesto, e il marocchino Taoufi El
Barhoumi, al debutto sulla distanza ma recente vincitore della mezza maratona delle Due
Perle in Liguria. Fra le donne
spiccano Laura Giordano, campionessa italiana della Industriali Conegliano, la ruandese
Epiphanie Nyirabarame, la keniana Emily Perpetua Chepkorir e l’italo-keniana Josephine
Wangoi, seconda nel 2009. La
partenza è alle 9.35 per i disabili (carrozzine e handbike) e
alle 9.45 per gli altri atleti.
giovani avvicinarsi al volley –
ha dichiarato Papi –. È uno
sport pulito caratterizzato da
grande correttezza sia in campo che tra il pubblico. È lo sport
con cui sono cresciuto grazie
anche ad allenatori sempre disponibili e preparati, capaci di
insegnarci con le regole del gioco anche il vivere e lavorare in
gruppo. Un valore non solo in
campo ma per la vita: ecco perché sono felice di sostenere il
torneo Foroni, nella speranza
che sempre più siano i giovani
che nella pallavolo possono trovare la strada per diventare uomini».
Queste le squadre partecipanti: Termoimpianti Limongi Lauria, Anderlini Trenkwalder, Unisteel Gemona, Acqua Paradiso Gabeca, Volley Game Falconara, Virtus Fano, Materdomini Volley.it Bari, Augusta Cagliari, Valley Catania, Ecopell
2000 Lupi, Argentario Calisio, Itas Diatec Trentino Volley, Rappresentativa regionale under 16
Veneto, La Piave Polaris, Sisley
Treviso e Volley Team Club Venezia. GB
14 marzo 2010
LA FEDE NON È CONSUETUDINE FAMILIARE
orrei rispondere alla lettera
V
dal titolo “Lasciate gli studenti liberi a Pasqua!” pubblica-
ta su L’Azione il 7 marzo scorso.
Non sono molto brava a esprimermi, ma in questa occasione
raccolgo tutto il coraggio e provo a intervenire su un argomen-
to che mi tocca molto come madre credente.
Sono assolutamente d’accordo
con il professore per quanto riguarda la libertà dei ragazzi di
trascorrere le vacanze senza
“l’oppressione” (mi si passi il termine) degli impegni sportivi o
quant’altro. Quello che mi lascia
estremamente perplessa e molto
sbigottita è l’accomunare tali impegni con “le consuetudini familiari”, cioè, se capisco correttamente, la celebrazione della Pasqua nel suo più profondo significato.
INTRODOTTO DA UN DISEGNO DI LEGGE VOTATO AL
SENATO, NEL SILENZIO DELLA STAMPA
Un arbitro che può licenziare
on la presenza di 3 milioC
ni 500 mila lavoratori scesi in piazza nell’anno 2002, a
seguito del tentativo da parte
del governo di cancellare l’articolo 18 dalla legge 300 del 20
maggio 1970, speravo che il
problema fosse definito per
sempre. Ma le sorprese non
mancano mai. Una di queste è
arrivata il 3 marzo dal Senato
italiano quando, aggirando il
contenuto del tanto discusso
articolo 18, si è votato a maggioranza l’articolo 31 del disegno di legge in materia di lavoro che attribuisce a un arbitro le controversie del lavoro,
compreso il licenziamento.
Ma perché, mi sono chiesta,
tanta insistenza sulla modifica dell’articolo 18, con i molti
problemi e molto seri del nostro Paese? Ma se quando si
discusse sull’argomento le perplessità furono manifestate
anche dall’allora presidente
degli industriali Montezemolo! La risposta l’ho trovata a
pagina 137 del memorandum
di Gelli sulla situazione politica in Italia e sul Piano di rinascita democratica preparato
dalla P2. Su tale pagina si notano due terrorizzanti temi. Il
primo: spostare la Dc a destra
(fenomeno verificatosi); il secondo riguarda il sindacato. Si
legge infatti: “Su altro versante, ma con altrettanta fermezza si deve tenere presente che
l’unità sindacale in atto (anni
Ottanta) è la peggiore nemica
della democrazia sostanziale
che si vuole restaurare. Sotto
questo profilo, qualunque sia
la spesa per provocare la scissione e la nascita di una libera confederazione che raggruppi gli autonomi appare indispensabile se non pregiudiziale. Anche a costo da 5 a 10
miliardi sarebbe poca cosa di
fronte al risultato cui si tende”.
Quello che si è votato il 3 marzo è in perfetta linea con le direttive di Gelli. Distruggere il
sindacato, indebolire il lavoratore che da oggi in avanti
sarà sempre più ricattabile. Si
sa che alcuni lavoratori veneti hanno votato Berlusconi e
lombardi per Bossi. Bene! Il 3
marzo 2010 la loro fedeltà è
stata premiata anche con il
possibile licenziamento. Tra
qualche giorno la legge andrà
in porto e in ogni ufficio aziendale ci potrà essere una
lettera per il lavoratore cinquantenne, troppo vecchio per
la resa e troppo giovane per
andare in pensione, perché
non fa parte del partito del padrone, la donna che a volte
può rimanere a casa perché c’è
il figlio ammalato e, non si sa
mai, andando di questo passo,
che tra i licenziamenti non si
trovi il modo di inserire anche
il licenziamento per la donna
in attesa o per l’invalido civile. Legge iniqua quella votata
in questi giorni. Non solo ingiusta e che certamente creerà
tensioni. Legge passata inosservata tra la confusione per
le liste elettorali del Pdl di Roma e Milano. Ma c’era bisogno
di inventare l’arbitro? Il vero
arbitro è il sindacato previsto
dall’articolo 39 della Costituzione italiana. C’è da pensare
che il prossimo attacco non sia
proprio all’articolo 39.
Questa mia lettera è la dimostrazione dello sconforto che
provo e le sembrerà molto dura, ma meno dura di un licenziamento, soprattutto se avviene non per la crisi (che speriamo si superi), ma per la volontà di rendere il lavoratore
non un collaboratore, ma uno
schiavo. Non così è stato per
me e per molti l’insegnamento della dottrina sociale della
Chiesa, che mi ha avviato alla
vita sindacale. Nella tanto disprezzata prima Repubblica,
attraverso lotte e rinunce per
qualche giornata di sciopero,
i lavoratori hanno avuto dal
ministro Donat-Cattin, già di-
rigente sindacale, lo statuto
dei lavoratori, dal ministro Tina Anselmi, ex dirigente sindacale, la più bella legge sulla
maternità, per citarne solo
due. Ai lavoratori tutti un invito alla riflessione, poiché siamo in una pericolosa discesa,
con la corresponsabilità anche
degli stessi lavoratori.
Francesca Meneghin
ex dirigente sindacale Cisl
Vittorio Veneto
Io ho tre figli di 16, 14 e 12 anni.
Siamo una famiglia credente.
Mio marito e io abbiamo scelto
di far crescere i nostri figli nella
Chiesa, accompagnandoli nel
percorso di maturazione della fede, impegnandoci tutti in vari
modi nel servizio alla comunità
locale o comunque in movimenti ecclesiali. La fede non è per noi
“consuetudine familiare”, riconosco che i nostri figli sono ancora
molto giovani per poter parlare
di fede personale e convinta, ma
sono accolti dalla Chiesa e non
DOPO IL DECRETO SALVALISTE
CHE SARÀ DELLA DEMOCRAZIA?
l presidente Napolitano lo ha
Itratta
definito un “gran pasticcio”; si
del “caos-scandalo” delle
liste regionali non ammesse alla competizione elettorale di fine mese o riammesse con il noto “decreto interpretativo”. Che
dire? La risposta mi pare semplice: uno spettacolo di arroganza, impudenza e protervia
della maggioranza. Arroganza:
si pretende di trasformare la
maggioranza relativa di voti in
un’investitura assoluta, del tutto sciolta da regole e limiti; impudenza: si rovescia la situazione e chi ha commesso la palese
irregolarità vorrebbe anche vestire i panni della vittima; protervia: si esige a tutti i costi il riconoscimento di diritti, escludendo che sussistano dei doveri da adempiere e almeno qualche regola da rispettare.
Non ho dubbi: bene ha fatto il
presidente Napolitano a firmare il decreto salva liste, perché
sia piena la base elettorale e chi
vince governi con investitura indiscutibile. Mi sarei aspettato,
però, che contestualmente fosse fatto obbligo a chi veniva gratificato di un decreto interpretativo, di almeno discutibile legittimità costituzionale, di ritirare pubblicamente le minacce
fatte, per quanto si sa, al presidente della Repubblica, di di-
RUOLO DELLA CHIESA
E RUOLO DELLO STATO
onostante nella Chiesa ci
N
siano lodevoli iniziative, come il contributo per chi ha per-
so il lavoro, e nonostante le belle parole del vescovo mons. Plotti alla Settimana Sociale, permangono delle note stonate. I
fatti sono questi: il cardinal Ruini, in gennaio, come un capo di
Stato, riceve a casa sua prima Fini e Casini, poi Berlusconi e Letta per concordare elezioni regionali e leggi varie. Poi in febbraio i patti tra mons. Bagnasco
e Berlusconi presso l’ambasciata italiana per ottenere la cancellazione del previsto taglio dei
finanziamenti alla scuola privata.
Potete inviare le vostre
LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8
31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438.555437
fanno fatica a “starci bene dentro”.
Mi chiedo, come educatrice e soprattutto come credente: come
si può “barattare” la Pasqua con
una gita a Berlino, che può essere fatta in qualsiasi altro momento dell’anno? E, ripeto, come
si può chiamare “consuetudine
familiare” l’educazione e l’accompagnamento dei nostri ragazzi che saranno i cristiani adulti di domani e saranno chiamati a “fare la differenza” nella
società?
Lettera firmata
Come cittadino sono indignato
perché le leggi si fanno in parlamento e non devono essere soggette ad accordi privati tra Stato e Chiesa. La Chiesa deve riconoscere la sovranità dello Stato e della democrazia. Svuotare
la democrazia è un grave errore. Inoltre per trenta denari, vale la pena svendersi a Berlusconi? Evitiamo questi pasticci!
Ugo Agnoletto
Ponte della Priula
D’accordo: le leggi si fanno in parlamento e la Chiesa (gerarchia) deve avere la massima attenzione per
non compiere indebite invasioni di
campo. Tuttavia, non al punto da
non poter avere contatti e dialogo
con le cariche dello Stato. Il problema è vedere a che cosa sono finalizzati questi contatti. Prima di affermare che certi contatti sono stati fatti per concordare leggi e candidati, bisogna avere prove certe.
Non credo proprio che Fini, sempre
molto esigente in fatto di laicità dello Stato, concordi con Ruini liste elettorali o leggi.
chiarare apertis verbis la clamorosa “incapacità” davanti ai propri elettori e di scusarsi con l’elettorato intero. Il presidente ha
ammesso, invece, che per giorni e giorni alcuni quotidiani aprissero impudentemente le loro prime pagine con ritornelli
beffardamente vittimistici: “Il vizietto rosso di non riconoscere
la sovranità popolare” oppure
“Attacco feroce al primo partito
italiano”. Dei servi del padrone
non occorre fare il nome!
Siano consentite una considerazione e una domanda.
La considerazione: ad esigere la
riammissione nell’agone elettorale, nonostante la conclamata
violazione delle regole, è proprio
quella parte politica che esalta il
ritorno della serietà nella scuola, di cui mena vanto e rivendica il merito, in forza dei 5 in condotta elargiti con generosità a
coloro che non rispettano le regole; questi, peraltro, non vengono ammessi agli esami o non
passano alla classe successiva.
Anche questi alunni potranno
appellarsi a qualche “decretino”
interpretativo e a comode riammissioni? Perché no, se c’è chi
pretende di non subire sanzione
alcuna per le proprie devastanti (per la democrazia) irregolarità!
La domanda: dopo queste ed altre vicende, che sarà della democrazia? Qualche sospetto pare più che legittimo. La democrazia è stata al centro della VII
Settimana Sociale diocesana celebrata il mese scorso. L’evento
resterà una parentesi isolata nel
fluire dei giorni, privilegio di pochi eletti, o porterà dibattito e
beneficio dentro le nostre comunità cristiane e dentro la nostra società? A tutti è stata indirizzato il testo di una mozione
conclusiva. Qualche perplessità
mi nasce alla constatazione che
fa paura che si parli degli organismi ecclesiali di partecipazione corresponsabile come di luoghi privilegiati di “formazione
democratica”. Vorrei, a questo
proposito, proporre un parallelismo, scomodando nientemeno che una espressione di Benedetto XVI in Caritas in Veritate: se là è detto che la giustizia è
la misura minima della carità e
da essa non si può prescindere,
perché non affermare che la democrazia è la misura minima
della “comunione”, nota quest’ultima alta e distintiva della
relazione dentro la comunità
cristiana?
Lamberto Pillonetto
Sernaglia