Veneto cuore verde d`Europa - Settimanale della diocesi di Vittorio
Transcript
Veneto cuore verde d`Europa - Settimanale della diocesi di Vittorio
2 Primo Piano Primo Piano Conosciamo i candidati alla guida della Regione 14 marzo 2010 PER IL VENETO DI Il 28 e 29 marzo si rinnova per l’elezione del governatore ette candidati presidenti e quattordici liste. È questo il panorama su cui gli eSmarzo. lettori saranno chiamati a scegliere alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 Per il centrodestra il candidato presidente è Luca Zaia, sostenuto da tre li- ste: Lega Nord, Popolo della libertà, Alleanza di Centro. Per il centrosinistra il candidato presidente Giuseppe Bortolussi è sostenuto da cinque liste: Partito democratico, Italia dei valori, Federazione della Sinistra, Li- GIUSEPPE BORTOLUSSI, CENTROSINISTRA Veneto cuore verde d’Europa C osa potrebbe diventare il Veneto se Giuseppe Bortolussi diventasse presidente della Regione? «È semplice: il cuore verde d’Europa». Uno slogan? Di più: una ben precisa vocazione della nostra regione, «che finora è stata sottovalutata e che io vorrei tramutare in consapevolezza e opere». Che significa? Che pochi o nessuno come il Veneto possono contare su un ambiente splendido e su una storia unica, che stanno in piena sintonia con un’economia moderna, fatta di tanto terziario e di industria vieppiù eco-sostenibile, di turismo di qualità e di trasporti meno inquinanti, di produzione energetica da fonti rinnovabili e di città che recuperano la loro bellezza riconvertendo le aree poste in declino dal pesante sviluppo novecentesco. Per finire con la ciliegina sulla torta: Olimpiadi 2020 in cui si mangerà rigorosamente biologico e a “chilometri zero”, mentre impianti sportivi e hotel dimostreranno che per avere tanta energia non sono più indispensabili petrolio e gas. Ecco, questo è il Veneto cuore verde d’Europa. Ed è il cuore del programma del candidato Bortolussi. Il suo programma ha delle sfumature decisamente ecologiste... «Sì, ma non perché sia una moda. Questo, per me, è un programma valido da anni: alla Cgia di Mestre lo sto dimostrando da tempo, avendo “importato” i corsi dell’agenzia Casaclima di Bolzano per la formazione al risparmio energetico o avendo agevolato la riconversione a gpl delle vetture dei nostri associati...». Ma portare questa esperienza al rango di missione del Veneto non è operazione un po’ arrischiata? La famiglia è per me il nucleo fondamentale della società e dell’economia veneta «Non creda: l’intervento avviato a Padova, che porterà a ricoprire l’Interporto con la più grande distesa di pannelli fotovoltaici d’Italia, ha un valore duplice: significa una consapevolezza ormai raggiunta e dice che la strada è aperta. Aperta, cioè, ad una valorizzazione del territorio, del suo ambiente e della sua storia, che finora abbiamo trascurato e che invece è la nostra chance in più. E questo non vale solo per le grandi realtà, ma anche per i singoli cittadini». Cioè? «L’ho scoperto andando un giorno in un ristorante. Dietro al locale c’era una condotta: “Ci passa l’acqua del torrente – mi dice il ristoratore –: fa un salto di un metro e fa girare le turbine. Così io produco energia e la vendo: guadagno migliaia di euro l’anno”. Ecco, allora che, oltre al fotovoltaico, i privati possono, in molte zone del Veneto, puntare sul mini e sul micro-idroelettrico. Per non parlare dei rifiuti: siamo già cittadini virtuosi, che produciamo meno immondizie di altri italiani e ne ricicliamo di più. Se sarò presidente incentiverò questo circolo virtuoso». Ma ciononostante, perché dire no al nucleare?: oggi è sicuro, relativamente economico e ci può traghettare verso un tempo in cui le tecnologie “verdi” saranno più efficienti... «Io non sono contrario per ragioni di principio al nucleare. Però dico che c’è una grande risorsa subito disponibile che è il risparmio energetico, e che l’e- nergia da fonti rinnovabili è già una realtà». Programma “verde” il suo; però lei dice sì ad alta velocità, nuova Romea Commerciale, Pedemontana, Nogara mare... Perché questa rete di nuove grandi infrastrutture? «Perché cerco di essere realista. Dopo 25-30 anni che attendiamo queste opere, dire di no, sia pure con ragioni valide, sarebbe sbagliato». Sempre da anni c’è chi - per esempio coloro che abitano in montagna - lamenta i maggiori costi da sopportare rispetto a chi abita in pianura. Lei è disposto a dotare la legislazione regionale di un meccanismo di compensazione adeguato e “automatico”? «È molto difficile prevedere delle compensazioni automatiche. Però io intendo fare approvare uno Statuto della regione che preveda l’autonomia per la provincia di Belluno e che preveda anche la distribuzione di maggiori deleghe e competenze a province e comuni. Voglio realizzare un federalismo istituzionale che ci permetterà di vivere meglio e di ridurre la spesa pubblica». Ma se qualche altro comune, per esempio Cortina, insistesse per andarsene dal Veneto? «Se uno se ne vuole andare, dovrebbe potersene andare. A me piacerebbe però, risolvendo i problemi con l’autonomia e l’autodeterminazione, che cadessero le ragioni per cui uno vuole approdare ad un’altra regione». Viriamo sulla sanità, grande competenza regionale. Tra l’altro, nel suo programma lei dice di voler ridurre i tempi di attesa per le visite diagnostiche e specialistiche: come farà visto che nessuno c’è mai riuscito? «Voglio diffondere le Utap, cioè le associazioni di medici di base che, insieme, potrebbero fare tutta la piccola diagnostica e CHI È GIUSEPPE BORTOLUSSI GIUSEPPE BORTOLUSSI è nato a Gruaro (Venezia) nel 1948. Si è diplomato al liceo “Franchetti” di Mestre e successivamente ha proseguito gli studi di diritto con specializzazione in economia alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova. Dal 1980 è direttore della Cgia di Mestre. Nel 1993 ha dato vita alla prima battaglia sindacale di respiro nazionale contro la minimum tax, che nel 1994 l’allora ministro delle Finanze toglierà. Nel 1996 ha avuto una breve esperienza come assessore al Commercio, Turismo e Sport, del Comune di Venezia nella seconda giunta Cacciari. Dure sono state le prese di posizione contro le misure fiscali adottate nella seconda metà degli anni Novanta ritenute penalizzanti per le piccole e microimprese: Irap, Dual Income Tax, studi di settore. Nel 1998 ha fondato Club Impresa srl e successivamente Veneform srl. Dal maggio 2005 è assessore alle Attività produttive e al Commercio del Comune di Venezia. le prenotazioni. In più il Veneto ha pochi infermieri e pochi medici e perciò usa le macchine diagnostiche poche ore al giorno. Ma vale la pena di risparmiare su medici e infermieri e poi avere macchine che costano milioni di euro ferme e liste d’attesa infinite?». In questi anni si è assistito a un progressivo taglio delle risorse per il sociale. Come far fronte ai tagli, come reperire ulteriori risorse? «Mi sono reso conto dell’assurdità dei tagli, perché le realtà del sociale hanno un moltiplicatore dentro di loro: mai lo Stato o la Regione potrebbero fare le stesse cose con gli stessi soldi. Perché la base è il volontariato, è la voglia di fare. Quindi la cosa migliore è incentivare il sociale: tagliare significa far ricadere sulla Regione opere che poi avranno costi di gran lunga maggiori». Per l’agricoltura si avvicina un momento cruciale con la riforma della Pac e la fine degli attuali contributi. Come ritiene di poter far fronte al calo dei finanziamenti? «Io la ricetta non ce l’ho, però vedo bene che altri, l’Alto Adige per esempio, non hanno mai abbandonato l’agricoltura, sia per il valore di tutela ambientale e idrogeologica che ha, sia per l’eccellenza dei suoi prodotti. Se si vuole fare del Veneto il cuore verde d’Europa, non si può lasciare da sola l’agricoltura». Nel suo programma lei dice di voler sostenere la famiglia: come? «L’ultimo Consiglio regionale ha bocciato una legge per creare un fondo dedicato alle famiglie numerose. Penso che il mio primo atto, se diverrò presidente, sarà ripresentare questa legge. La famiglia è per me il nucleo fondamentale della società e dell’economia veneta». Finora lei ha promesso sostegno a molti settori della società veneta; ma bisognerà ben sforbiciare da qualche parte, no? «Guardi che già attribuire maggiori competenze a province e comuni farebbe risparmiare parecchi quattrini, perché il decentramento della spesa è in sé un notevole risparmio. “Vedo, pago, voto” è un principio importante e la spesa decentrata fa risparmiare parecchio. Solo un esempio: la Regione Lombardia, che ha decentrato più di noi, ha lo stesso numero di dipendenti del Veneto, pur avendo il doppio di abitanti». Giorgio Malavasi Primo Piano 14 marzo 2010 3 DOMANI e e del Consiglio regionale del Veneto sta Ecologia Libertà, Lista Idea. Per l’Udc il candidato presidente è Antonio De Poli, con due liste: Unione di Centro e Unione Nordest. Altri quattro sono i candidati presidente, ciascuno sostenuto da una lista: Gianluca Panto (Partito Nasional Veneto), Silvano Polo (Veneti indipendensa), Paolo Caratossidis (Forza Nuova), David Borrelli (Movimento Veneto 5 stelle Grillini). LUCA ZAIA, CANDIDATO DEL CENTRODESTRA “Che i veneti difendano il Veneto” Zaia, siamo una delle pochissime regioni che non è riuscita ad approvare lo Statuto. Eppure, anche in un’ottica di sano federalismo, possiamo far senza quella che dovrebbe essere la “carta” attorno a cui costruire l’identità regionale? «Se non è stato approvato ci sono due ragioni fondamentali: il regolamento del Consiglio regionale, che porta in alcuni casi alla paralisi amministrativa; la volontà di approvarlo, perché si può anche piazzare la tenda canadese e stare lì fino a che non si arriva all’obiettivo. Noi, come coalizione, abbiamo promesso il nuovo regolamento in cento giorni e il nuovo Statuto entro fine anno. Lo diciamo fin da subito. I diritti dell’opposizione sono salvi, come avviene nel parlamento nazionale, ma ad un certo punto se è necessario chiedere la fiducia la si chiede, e alla fine si vota». Cosa pensa dei buoni scuola? Attualmente il contributo regionale per ogni bambino che frequenta la scuola materna è di 15 euro al mese, quello annuale per gli asili nido è di circa 1.200 euro. Nei prossimi anni c’è il rischio che chiudano molte realtà. Ha qualche soluzione nel suo programma? «Cosa succederà nei prossimi anni è difficile dirlo, non sappiamo quanti soldi ci saranno. Con il federalismo fiscale questo sarebbe un problema già risolto. Infatti, noi intravediamo la scuola non statale come pilastro della nostra politica educativa». Oggi il Veneto investe appena lo 0,04% del suo bilancio regionale nel trasporto ferroviario. Ha investito in questi anni fiumi di risorse nella realizzazione di nuove strade, mentre il servizio metropolitano di superficie è rimasto una vuota promessa. E ritardi e disservizi colpiscono pesantemente i pendolari. Cosa ne pensa? «Il Veneto, più che poco, investe quello che ha. E non confondiamo i sottopassi con i ritardi. La Regione può fare qualche accordo di programma con gli enti locali per costruire dei sottopassi. Per dire il vero, a volte ho la sensazione che abbiamo perfino esagerato con qual- La scommessa della legislatura sarà per il Veneto quella di far partire il federalismo a geometria variabile che opera pubblica… Non solo i sottopassi ma anche le rotonde. Da presidente della Provincia ne ho inaugurate 450, ma ora se ne fa una anche per andare dal soggiorno alla camera da letto… ma non divaghiamo. Per i ritardi noi possiamo solo multare Trenitalia e applicare la tolleranza zero. I lavori della metropolitana sono in pieno svolgimento, ma promesse sui tempi non siamo in grado di farne. Attenzione, però… La vera partita è un’altra, quella dell’alta velocità». Qual è la posizione sul nucleare? «Ne ho già parlato approfonditamente. Non esiste una candidatura del Veneto per costruire una centrale nucleare. Vogliamo fare un esercizio scolastico? Facciamolo pure. Primo: il bilancio energetico del Veneto è positivo. Secondo: il Veneto è un ambiente fortemente antropizzato. Terzo: il candidato presidente, se non lo convincono, la vede difficile. Quarto: c’è un fatto di percezione da parte della cittadinanza». Lei crede al fotovoltaico e alle energie alternative? «Sì, credo che abbiano ragione gli ambientalisti. Un kilowatt sul tetto di ogni casa sembra poco, ma se ce l’hanno un milione di case… Personalmente ho valutato di farlo sulla mia abitazione, oggi però non è ancora competitivo. Si possono dare ancora più incentivi, ma c’è un aspetto fondamentale, sull’energia siamo ancora in regime di monopolio quasi totale con l’Enel». L’agricoltura veneta è un settore con numerose eccellenze, ed è importante anche per la tutela dell’ambiente. Quali strade concrete la Regione intraprenderà a sostegno del settore primario? «Per noi sarà un’agricoltura del territorio. Agricoltura è identità e storia dei territori. La mia sarà un’amministrazione del farmer market, del km zero, contro gli ogm. Io non punto all’amarcord, ma alla realtà. La dimensione media di ogni impresa è di meno di due ettari di superficie. Non possiamo fare guerra al produttore indiano, ma vendere identità territoriale. Per questo l’ogm non è una soluzione. Siamo primi in Italia per vini, abbiamo otto formaggi Dop. C’è un legame tra enogastronomia e turismo». C’è stato però negli anni un utilizzo crescente di territorio e sono all’orizzonte ulteriori progetti… «Per favore, un po’ di orgoglio veneto, smettiamola di andare in giro per il mondo e dire che abbiamo solo i capannoni. Abbiamo il 57% di pianura, ma anche paesaggi ineguagliabili: le Dolomiti, i Colli Euganei, le colline del prosecco, il Garda, il Polesine, le spiagge. Che i veneti difendano il Veneto! Poi, io sono convinto che ci siano aspetti negativi in CHI È LUCA ZAIA LUCA ZAIA nasce a Conegliano, in provincia di Treviso, il 27 marzo 1968. È sposato con Raffaella. Si diploma alla Scuola enologica “Cerletti” di Conegliano nel 1987 e nel 1993 si laurea in Scienze della produzione animale, alla facoltà di Medicina veterinaria dell’Università di Udine. Affianca allo studio universitario diverse esperienze lavorative, arrivando a rivestire ruoli dirigenziali in aziende private. Giovanissimo si iscrive alla Lega di Umberto Bossi. Nel 1993 viene eletto nel consiglio comunale di Godega di Sant’Urbano, dove è nominato capogruppo. questa antropizzazione. Ma noi dobbiamo anche mangiare e io non mi sento di condannare questo modello di piccola e media impresa». Dopo il Passante, cosa resta ancora da realizzare (Pedemontana, Romea commerciale...)? E in quali tempi? «Nel programma abbiamo scelto di non scrivere un elenco eterno di opere da fare. Resta il fatto che abbiamo il 30% in meno di viabilità rispetto al resto del Paese. Il Veneto delle infrastrutture, dopo il Passante, deve continuare a crescere. La priorità? Ora come ora sbloccare la Pedemontana». Parliamo di sanità. Come conciliare le specificità territoriali con le esigenze di razionalizzazione delle risorse, pur preservando le eccellenze? «È un tema che non conosco a fondo, sono sincero. Ma una cosa so: che la sanità del Veneto funziona. È anche vero però che i cittadini a volte hanno un’idea sbagliata di sanità e ci si aspetta che ogni piccolo ospedale abbia tutti i reparti». Si è assistito a un progressivo taglio delle risorse per il sociale destinate alle regioni. Come far fronte ai tagli, come reperire ulteriori risorse? «Tutto vero. Ma la coperta è sempre corta e non possiamo fare promesse irrealizzabili al cittadino. Il cittadino deve sapere che in assenza di federalismo le risorse sono esigue». È favorevole o contrario a consentire il cambio di regione ai comuni che ne hanno fatto richiesta con referendum popolare? «Hanno tutti ragione, ma non ci possono andare. Lo dice uno che abita in un’area di confine. Capisco l’imbarazzo del cittadino di Lamon, ma è il Veneto a meritare l’autonomia, non Lamon. Dobbiamo acquisire la filosofia di una battaglia comune. Belluno merita autonomia e federalismo e poi una specialità per le dif- Nel 1995 diventa assessore all’Agricoltura della Provincia di Treviso. Nel 1998 ne diviene presidente, il più giovane d’Italia. Nel 2002 viene rieletto presidente della Provincia. Nel 2005 viene nominato vicepresidente della Regione Veneto. Nelle elezioni del 2003 e del 2008 viene eletto consigliere comunale del Comune di Treviso. Dall’8 maggio 2008 è ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali nel quarto governo Berlusconi. In questa veste ha presieduto il G8 dei ministri dell’agricoltura a Cison di Valmarino. ficoltà che ha come area montana, ma il cittadino del centro storico di Belluno non ha più difficoltà del cittadino che vive nel centro storico di Rovigo. La scommessa della legislatura sarà per il Veneto quella di far partire il federalismo a geometria variabile». Rispetto alle polemiche sui costi della politica, lei cosa pensa potrà fare la Regione? E quanto costerà la sua campagna elettorale? «La Lega si paga in proprio la sua campagna. Ma la politica non ha costi zero. Non ci credo. Poi è vero che esiste magari sperequazione tra un sindaco e un consigliere regionale. In generale, c’è un tema da affrontare: introduciamo il sistema del bilancio personale in cui ogni consigliere rende conto della sua attività amministrativa ogni anno». I rapporti tra Lega e Pdl in questo periodo sono apparsi piuttosto burrascosi, forse per una supposta debolezza degli avversari. Secondo lei quali sviluppi ci potranno essere dopo le elezioni? «Intanto non sono d’accordo che non ho avversari. Voi dite sempre così. Invece io ho due bravi avversari. Uno da trent’anni parla dei problemi dell’economia veneta, l’altro è stato a lungo assessore ai Servizi sociali, vicino al mondo cattolico, alle Europee ha preso una valanga di preferenze. Ma rispondo alla domanda: questa è un’alleanza come tutte le altre, con sana competizione che io auspico, ma un intendimento comune. Abbiamo definito il programma in un’ora, il vice l’ho scelto io». Sacconi ha detto che dovrà essere un primus inter pares… «Non mi pongo il problema, la legge è chiara. In Veneto c’è l’elezione diretta». Bruno Desidera e Federico Citron 4 Primo Piano 14 marzo 2010 CHI È ANTONIO DE POLI ANTONIO DE POLI, CANDIDATO PER L’UDC Voglio un Veneto a Statuto Speciale D e Poli, il Veneto è una delle pochissime regioni che non è riuscita ad approvare lo Statuto. Anche in un’ottica di reale federalismo, è possibile continuare a rimanere privi di quella che è la “carta” fondante dell’identità regionale? «Sono perfettamente d’accordo sul fatto che lo Statuto va approvato quanto prima, e aggiungo che per una regione così importante come il Veneto, in cui quotidianamente ragioniamo di autonomia, non aver approvato la nostra “carta costituzionale” dimostri quanta distanza ci sia tra i proclami politici sul federalismo e i fatti concreti. Noi siamo per uno Statuto che sia attento alle politiche della persona, che riconosca il ruolo della famiglia naturale e che si prefigga di colmare le distanze sociali che oggi esistono. Invece di tante vuote parole sul federalismo, sosteniamo il progetto del Veneto a statuto speciale e crediamo che si debba dare ampia autonomia ai Comuni, anche attraverso il trasferimento delle risorse economiche, riservando alla Regione il semplice ruolo di programmazione e di controllo. Serve infine una particolare attenzione per la montagna, per tutelarne la specificità ed evitare che la carenza di servizi ne determini il definitivo spopolamento». C’è anche un problema evidente di assetto della regione, per garantire la governabilità. Può essere la fiducia lo strumento adeguato a evitare in futuro le paralisi legislative? «Per nulla, e siamo molto preoccupati che si voglia introdurre nello statuto un meccanismo che cancellerebbe di fatto il confronto democratico in consiglio. Quel che davvero serve è una modifica del regolamento, che garantisca tempi certi di intervento e cancelli i subemendamenti per garantire alla maggioranza la possibilità di veder approvati i suoi progetti». Il Veneto ha una rilevante presenza di scuole paritarie, specialmente nel settore della prima infanzia. Oggi i contributi regionali sono largamente insufficienti alle esigenze delle famiglie. Cosa si prefigge di fare, e cosa pensa del meccanismo dei buoni scuola? «Intanto diciamo che alle scuole paritarie abbiamo sempre dato attenzione, con interventi precisi che sono certo insufficienti ma Invece di tante vuote parole sul federalismo, sosteniamo il progetto del Veneto a statuto speciale e diamo ampia autonomia ai Comuni, anche attraverso il trasferimento di risorse economiche che penso di poter dire che sono senz’altro merito del lavoro in giunta dei rappresentanti dell’Udc come assessori alle politiche sociali. Anche se in futuro non dovessimo più essere al governo, ci impegniamo comunque a dare il nostro contributo perché ci sia la giusta attenzione alle scuole materne e ai nidi integrati, conservando anche lo strumento del buono scuola che è la logica conseguenza dell’impostazione che abbiamo contribuito a dare al problema». In questi anni assistiamo a un progressivo taglio delle risorse che gli enti locali possono destinare ai servizi sociali nel loro complesso. Come è possibile invertire la tendenza? E occorre un ripensamento delle politiche sociali? «Il ragionamento da fare è complesso e serio. Oggi non è possibile ragionare separatamente di sanità, sociale, famiglia, scuola. Quel che serve è una legge quadro accompagnata da un nuovo piano per i servizi alla persona, che partendo dalle politiche rivolte alla famiglia racchiuda e declini tutte le politiche sociali, sociosanitarie, di istruzione e formazione. Solo in questo modo sarà possibile concepire un progetto unitario e strategico che guardi dalla persona, dal suo concepimento fino alla quarta età, garantendo risorse economiche certe a sostegno dei percorsi. Lo stesso concetto di quoziente familiare, in cui crediamo molto, deve essere rimodulato: non basta guardare solo alla presenza dei figli, bisogna garantire agevolazioni fiscali e costi dei servizi inferiori anche alle famiglie che si fanno carico di persone disabili e dei nostri anziani bisognosi di cure. Ci sono certamente problemi di bilancio, ma dobbiamo darci delle priorità. Facciamo piuttosto una strada in meno, ma sosteniamo la famiglia veneta e valorizziamola come ambito di cura, solidarietà, coesione tra generazio- Stampa: TIPSE - VITTORIO V.TO (TV) “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 [email protected] - www.lazione.it Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto ni». Oggi il Veneto investe appena lo 0,04% del suo bilancio regionale nel trasporto ferroviario. La metropolitana di superficie è rimasta lettera morta, mentre i disservizi gravano pesantemente sui pendolari. Come se ne esce? «Spendendo in maniera diversa le risorse, partendo dal presupposto che l’alta velocità è un traguardo bellissimo ma dedicato a una fascia d’élite, mentre a noi interessa dare risposte concrete a chi il treno lo usa ogni giorno per lavoro o per andare all’università. Non credo che le multe a Trenitalia servano a qualcosa, sarebbe più opportuno intervenire con provvedimenti drastici e persino con blocchi ai progetti di sviluppo dell’alta velocità in mancanza di risposte sul trasporto regionale. Se per cento persone dirette a Roma ce ne sono mille che rimangono a piedi o devono partire un’ora prima non stiamo facendo un buon servizio alla nostra gente». In attesa dei treni, è stato realizzato il Passante di Mestre. La lista di grandi opere da costruire è lunga. A quali dare la priorità? «Ribadisco il concetto: per noi l’opera fondamentale a cui applicarsi è quella di garantire i fondi necessari a tutte le famiglie con una persona disabile o non autosufficiente. Il mattone e l’asfalto possono attendere». È favorevole al nucleare in Veneto? «Il nostro territorio, per caratteristiche ambientali e densità urbanistica, non ha la possibilità di ospitare una centrale. Aggiungo che abbiamo già contribuito alle esigenze nazionali con il rigassificatore che copre oggi il 10% del fabbisogno italiano. Ma alle spalle del nostro parere contrario c’è anche un ragionamento più ampio: le aziende venete sono oggi tra i leader europei nel settore delle energie alternative, ed è questa la strada su cui investire per favorire la massima diffusione del solare, del geotermico e delle altre tecnologie». L’agricoltura veneta nei prossimi anni dovrà fare i conti con la riforma della Pac e la fine dei contributi comunitari. Cosa potrà fare la Regione? «Intanto diciamo che il 2009 è stato l’anno nero dell’agricoltura veneta, con moltissime chiusure, prezzi in calo vertiginoso e troppe promesse del ministero che non si sono tradotte in realtà. Cre- ABBONAMENTI 2010: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Chiuso in redazione il 10.3.2010 alle ore 18.05 ANTONIO DE POLI è nato 48 anni fa, a Vicenza. Coniugato, con un figlio, abita a Carmignano di Brenta (Padova). Entra in politica nel 1982 come delegato del movimento giovanile della Democrazia Cristiana. Nel 1990 diventa sindaco del Comune di Carmignano di Brenta. Nel 1995 è eletto consigliere regionale e nominato capogruppo del Ccd. Dal 2000 è assessore regionale alle Politiche Sociali, e diventa coordinatore nazionale degli assessori regionali alle Politiche sociali. Nel 2004 con 27mila preferenze viene eletto al Parlamento Europeo. Nel 2005 rieletto con 18mila preferenze al Consiglio regionale è nuovamente nominato assessore alle Politiche sociali e coordinatore nazionale degli assessori regionali alle Politiche sociali. Nel 2006 è eletto senatore e viene nominato dal partito responsabile del settore Comunicazione e Attività di propaganda. Dal 2007 è capo della segreteria politica dell’Udc nazionale. Nel 2008 è eletto deputato. E viene nominato portavoce nazionale dell’Udc. Nel 2009 è eletto segretario regionale dell’Udc. do che la Regione debba in primo luogo tornare a confrontarsi in maniera seria col mondo agricolo per capire le strade da intraprendere, incentivando e agevolando tutti i piani di riconversione possibili. Ma torniamo innanzitutto a un sano confronto democratico». Nel 2010 subiremo gli effetti più pesanti della crisi economica, con un forte impatto sull’occupazione proprio nel momento in cui si esauriscono le risorse destinate alla cassa integrazione in deroga. Come intervenire? «La regione può mettere in campo degli interventi precisi per far ripartire l’economia. Il più importante, dal nostro punto di vista, sarebbe quello di intervenire sul governo perché esoneri dal patto di stabilità i Comuni col bilancio a posto, in modo che possano far ripartire gli investimenti. In caso contrario, la Regione dia lei il via libera e si assuma il compito di interloquire col governo. Seconda considerazione: la finanziaria Veneto Sviluppo è partecipata tra gli altri dalle banche. Si adoperi allora perché i nostri istituti aprano i cordoni della borsa, aiutando aziende e famiglie a fronte di una precisa garanzia regionale. Possiamo anche intervenire a supporto delle aziende coprendo gli oneri legati al costo del lavoro in caso di primo inserimento o reinserimento. Solo in ultima analisi, rimane la responsabilità di aiutare le famiglie rimaste prive di reddito, ma con meccanismi che consentano la re- stituzione dei fondi stanziati, una volta tornati alla normalità, perché alimentino le politiche sociali». L’Udc arriva a queste elezioni dopo una serie di scissioni e abbandoni. Cosa sta succedendo al suo partito? «Nulla di preoccupante, anzi. La politica italiana vive ancora alla giornata, tra scomposizioni e ricomposizioni degli schieramenti. Spero e credo che dopo le regionali si possa lavorare con calma alla nascita di un’area moderata, di cultura cattolica e laica, che sappia guardare oltre questo bipolarismo inconcludente e sempre più ostaggio dei partiti più estremistici, a destra come a sinistra. È chiaro che il nostro percorso oggi non ha poltrone o potere da offrire, ma guarda in una prospettiva di medio termine a dare nuova forza a quell’area di centro che le elezioni del 2008 e del 2009 non hanno certo cancellato e che noi riteniamo indispensabile per il futuro dell’Italia». Guglielmo Frezza SEGUE DALLA PRIMA on è però nostra intenzioN ne sottoporre ai candidati l’ennesima lista della spesa, ma- gari per riceverne in cambio promesse tranquillizzanti. Nessun programma elettorale è così esaustivo da contenere tutte le risposte, né così perfetto da rendere superfluo il confronto con le altre forze politiche e con quell’ampio tessuto vitale che si usa definire società civile. Il peso della crisi, il marcato cambiamento demografico che stiamo vivendo, l’eterogeneità stessa di territorio che ha visto mol- tiplicarsi i referendum secessionistici, richiedono alla classe politica un di più di responsabilità proprio nel metodo di lavoro, prima ancora che nel merito dei singoli provvedimenti. La società veneta ha bisogno di una classe politica capace di ascoltare i suoi cittadini, con tutta la pazienza necessaria ad offrire risposte adeguate; di un Consiglio regionale efficiente, la cui attività non conosca i momenti di impasse del recente passato; di amministratori che sappiano farsi cari- Primo Piano 14 marzo 2010 5 SILVANO POLO, VENETI - INDEPENDENSA PAOLO CARATOSSIDIS, FORZA NUOVA Precedenza ai veneti Il Veneto sia guida per il cambiamento eronese, 60 anni, manager V nel settore dell’acciaio e già sindaco di San Bonifacio per due legislature, Silvano Polo è il candidato governatore di “Veneti - Independensa”, sigla che riunisce diversi movimenti venetisti. Due i principi cardine del programma elettorale: “Il Veneto sia governato dai Veneti” e “Precedenza ai Veneti in ogni scelta che si rendesse necessaria”. Obiettivo finale, far nascere il nuovo stato veneto attraverso un processo democratico e pacifico che sfoci nell’ingresso nell’Unione Europea, dando così attuazione al principio di “autogoverno del popolo veneto” che viene indicato dallo Statuto approvato nel 1971 e ancora in vigore. Silvano Polo Animato in gran parte da militanti fuoriusciti dalla Lega Nord, il movimento ha uno dei suoi cavalli di battaglia proprio nella critica ai comportamenti ambigui del Carroccio da quan- do è al governo in materia fiscale e di controllo del bilancio pubblico. Tra gli altri punti del programma, la richiesta di politiche più rigide nei confronti dell’immigrazione, con il divieto di assunzione tra stranieri e l’espulsione di quanti non abbiano un reddito familiare sufficiente; la diminuzione del numero di dipendenti statali, parastatali e degli enti locali; l’abolizione del “Patto di stabilità”, che grava sui comuni virtuosi e premia quelli dai bilanci in rosso; la lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione e la richiesta di nuove regole nella ripartizione delle risorse pubbliche, sull’esempio della proposta avanzata dai sindaci veneti sul 20% dell’Irpef. GIANLUCA PANTO, PARTITO NASIONAL VENETO Obiettivo indipendenza revigiano, imprenditore e T manager nel settore delle costruzioni, Gianluca Panto è il candidato governatore del movimento che ha come obiettivo l’indizione di un referendum per l’indipendenza del Veneto, da tenersi sotto monitoraggio internazionale. L’autonomia - per quanto sia un passo in avanti verso l’autogoverno - non è ritenuta sufficiente a dare risposte alle esigenze del Veneto, dal momento che materie fondamentali rimarrebbero nella disponibilità del governo italiano. Quattro i principi fondanti: il principio della proprietà privata, come estensione del più generale principio di libertà individuale; il rifiuto di ogni forma di discriminazione razziale, sessista, lin- guistica, di convinzioni religiose, filosofiche o politiche; l’accettazione dei principi di legittimità democratica e della non violenza; l’applicazione delle norme del diritto internazionale. Una volta raggiunta l’indipendenza, il punto principale del programma prevede la riduzione di tutte le tasse e imposte ad una sola, con aliquota del 20% sia per le aziende sia per i privati, sufficiente a garantire il doppio delle attuali risorse economiche. Altri punti del progetto riguardano: eliminazione di Irpef, Irap, Ires, eliminazione del sostituto d’imposta; eliminazione degli studi di settore; eliminazione del canone televisivo e di tutte le marche da bollo; possibilità di scaricare l’i- le 7 alle 15. Votano tutti i cittadini che abbiano compiuto il 18° anno di età entro il primo giorno dell’elezione (cioè che siano nati prima del 29 marzo 1992) e siano iscritti nelle liste elettorali di un Comune del Ve- co di un oculato utilizzo delle risorse pubbliche, limitando indennità, spese di consulenza, doppi e tripli incarichi ormai insostenibili di fronte alla sensibilità comune e tanto più ingiustificati in un momento di recessione economica. La globalizzazione ha aperto la regione al mondo intero, esponendola a tutti i venti: nuove economie emergenti, migrazioni, culture e religioni che irrompono nel nostro territorio. Siamo chiamati, in questo contesto, a difendere la nostra i- Gianluca Panto va da parte dei privati; iter processuali fino ad un massimo di 2 anni; defiscalizzazione totale delle spese aziendali; eliminazione del notaio con svolgimento pratiche presso gli uffici comunali. neto. La votazione avviene su un’unica scheda. L’elettore ha a disposizione tre voti: 1) un voto per una lista provinciale; 2) un voto (preferenza) per uno dei candidati della lista provinciale prescelta; 3) un voto per un candidato Presidente della Giunta regionale e la lista regionale (detta “listino”), che vale anche per la lista regionale di cui è capolista. dentità, ma guardando avanti e senza sterili chiusure. Come settimanali diocesani, voce di una Chiesa che ha plasmato con il suo impegno la vita e la cultura delle nostre comunità, garantiamo alle nuove istituzioni regionali un’attenzione costruttiva nel raccontare un Veneto più giusto e più sereno. È con questo spirito che, in un gioco di squadra che ha coinvolto le redazioni e i direttori, abbiamo chiesto ai candidati presidente di riflettere con noi sulle grandi questioni li e rilanciando uno sviluppo armonico del proprio territorio. Forza Nuova sintetizza così il programma elettorale con cui si propone all’attenzione degli elettori candidando alla guida della futura giunta regionale Paolo Caratossidis, padovano, 33 anni, già coordinatore nazionale del movimento di estrema destra. Tra i punti chiave della proposta politica, la definizione di regione a statuto speciale e una serie di misure a sostegno delle fasce sociali più deboli: abolizione dei ticket sanitari, stop a ogni ipotesi di privatizzazione dei servizi sanitari, rilancio dell’edilizia popolare da riservare esclusivamente ai cittadini italiani, tutela della famiglia e del diritto alla vita con opportuni interventi a sostegno della donna in situazioni di difficoltà. Tra i cavalli di battaglia di Forza Nuova, un posto di rilievo spetta alle politiche di contrasto dell’immigrazione: «occorre - si legge nel programma elettorale - un con- Paolo Caratossidis trollo totale del territorio con espulsione reale dei clandestini e, come prima urgentissima misura, lo smantellamento dei campi nomadi, autentiche basi operative della criminalità». In campo economico, si propone di bloccare tutte le sovvenzioni a chi delocalizzi le produzioni per investire le risorse a sostegno delle piccole e medie imprese locali, estendendo al contempo gli ammortizzatori sociali e aumentando i sussidi di disoccupazione. Nel programma anche un deciso no all’ipotesi di realizzare una centrale nucleare in Veneto. DAVID BORRELLI, MOVIMENTO 5 STELLE ELEZIONI REGIONALI CHI, COME E QUANDO er l’elezione del Presidente della Giunta e del P Consiglio regionale del Veneto si voterà domenica 28 marzo, dalle 8 alle 22, e lunedì 29, dal- na Regione che sia guida U forte per il cambiamento, tutelando i cittadini più debo- che ci sono di fronte. Chiediamo agli elettori di scegliere guardando al bene complessivo di tutto il Veneto e ai programmi proposti. E, a chi guiderà la regione e a quanti collaboreranno dai banchi dell’opposizione, eguale impegno quotidiano, disponibilità all’ascolto e responsabilità nelle scelte. È da questo che si riconosce una vera classe dirigente. Giampiero Moret e i direttori dei settimanali diocesani del Veneto Sette progetti buoni per tutte le Regioni revigiano, esperto inforT matico, David Borrelli è consigliere comunale a Treviso, il primo rappresentante delle liste civiche sponsorizzate da Beppe Grillo ad essere stato eletto in Veneto alle scorse amministrative. Il programma del movimento - di carattere nazionale e declinabile in ciascuna regione a seconda delle peculiarità locali - è articolato in sette grandi capitoli: modifica dell’assetto istituzionale, con abolizione delle province e dei piccoli comuni, referendum senza quorum, limite dei mandati per i parlamentari e non eleggibilità dei cittadini condannati; no al nucleare e forte investimento nelle energie rinnovabili, con agevolazioni per i cittadini e certificazione energetica degli edifici; riforma dell’informazione attraverso l’abolizione dell’Ordine dei giornalisti, l’eliminazione dei contributi pubblici alle testate, l’assegnazione delle frequenze televisive con asta pubblica e altri provvedimenti tra cui la copertura completa dell’adsl su tutto il territorio naziona- le; abolizione della legge Biagi, sussidio di disoccupazione garantito e introduzione della class action in economia; valorizzazione del trasporto pubblico e di tutte le forme di mobilità sostenibile; sostegno della sanità pubblica, contrastando gli effetti della devolution alle Regioni e la crescita dell’iniziativa privata nel settore per garantire universalità d’accesso e omogeneità delle prestazioni; riforma della scuola partendo dall’abolizione della legge Gelmini e dallo stop a ogni forma di sostegno alla scuola non statale. David Borrelli 6 Attualità 14 marzo 2010 CONVEGNO NAZIONALE A TREVISO. I PROBLEMI SUL TAVOLO Sangue cordonale, una donazione da estendere e gestire bene I l sangue contenuto nel cordone ombelicale, ricco di cellule staminali, se donato al momento del parto rappresenta la via di salvezza per molti pazienti affetti da leucemie e gravi malattie del sangue. Ma come per tutte le questioni vitali – che finiscono inevitabilmente col viaggiare sul sottile filo posto tra generosità e business –, anche in questo caso è necessario avere le giuste informazioni e fare rete. Se n’è parlato alla “Tavola rotonda sullo stato dell’arte della donazione del sangue cordonale in Italia” tenutasi lo scorso 6 marzo a Treviso, promossa dal volontariato e in primis, dalla Federazione nazionale Adoces (Associazione donatori cellule staminali), promotrice della prima campagna nazionale per la donazione delle cellule staminali, Movi (Movimento di volontariato italiano) e da Volontarinsieme (Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso). Le informazioni che raggiungono i futuri genitori in materia di sangue cordonale e sue potenzialità di cura oggi sono poco chiare, talvolta contrastanti e contraddittorie. D’altra parte si è ancora lontani dal raggiungere il numero necessario di sacche nelle 19 banche pubbliche italiane e c’è bisogno di incrementare le donazioni solidali (oggi sono circa 25 mila; secondo le stime del ministero della Salute per ottenere una copertura ottimale delle caratteristiche genetiche si dovrebbero raggiungere le 100 mila unità). L’ente pubblico, in tutto questo, gioca un ruolo vitale e assolutamente centrale: «La Regione Veneto è divenuta per noi un punto di riferimento e ne siamo lieti, perché tutto il processo si deve sviluppare nell’ambito del servizio socio-sanitario pubblico – ha dichiarato Giovanni Grillo, presidente del Centro di servizio per il volontariato di Treviso, aprendo i lavori del convegno –. Le aspettative create dalle novità scientifiche, infatti, rappresentano per le persone il miracolo che può farle guarire, ma talvolta anche un vero affare per il mercato. E qui dobbiamo impegnarci». La donazione del sangue cordonale potrebbe sembrare, all’apparenza, un tema specialistico, in realtà dove c’entra il volontariato «c’è sempre un modo di vivere per indicare delle strade corrette – ha ricordato Emanuele Alecci del Movi –. L’elemento principale è il dono, che deve essere disinteressato o non è più un dono. Ma dietro a questo tema ci sono interessi economici inaccettabili. Per questo le associazioni di volontariato si sono mosse. È necessario ripartire più forti sui grandi temi etici del dono e della gratuità». Nel corso della tavola rotonda, con numerosi esperti, speciali- sti e relatori, sono state poste sul tavolo delle discussioni importanti richieste. Anzitutto, che le regioni recepiscano le disposizioni ministeriali impegnando subito i finanziamenti (10 milioni di euro) messi a disposizione dal Ministero della Salute per implementare la rete delle banche pubbliche. In secondo luogo, che ci sia la stessa attenzione verso tutti i professionisti che operano nel campo e l’adeguamento dell’organico delle ostetriche per valorizzare i punti raccolta accreditandoli come richiesto dal Servizio sanitario nazionale, mettendoe in condizione ostetriche e consultori di erogare una corretta informazione. Terzo punto: si domanda un’or- una giovane splendida mamÈ ma dallo sguardo luminoso e felice. Dietro di lei fa capolino un di Jos. Si parla di alcune centinaia di morti (circa 500), uccisi a colpi di machete da squadre organizzate di “pastori” fulani (una popolazione del centro della Nigeria). Le vittime sono abitanti di vari villaggi nei pressi della città di Jos, in buona parte appartenenti a varie confessioni cristiane. I fulani invece sono in gran maggioranza musulmani. La chiave di lettura dell’odio interreligioso è stata così utilizzata per interpretare questa ennesima esplosione di vio- Nel 2009, in Italia, sono state raccolte 16.207 unità allogeniche, mentre ne sono state bancate 4.376 (circa il 27%) sui 305 centri di raccolta. Il Veneto è una regione molto attiva, se si pensa che sono operative tre banche pubbliche per la raccolta del sangue cordonale, a Padova, Treviso e Verona e numerosi centri di ostetricia e ginecologia dove viene effettuata la raccolta delle donazioni. Nel 2009, sono state raccolte a Padova 1.034 unità allogeniche (238 bancate); a Treviso 408 (111 bancate); a Verona 211 (31 bancate), mentre nel 2008 si erano raccolte 1.182 unità di sangue cordonale (678 a Padova, 321 a Treviso e 183 a Verona). Quelle che avevano tutte le caratteristiche per essere bancate sono state 291. bel bambino, che è il suo tesoro. Federica, però, non è una mamma qualsiasi. Quando Giovanni è nato ha donato il sangue contenuto nel cordone ombelicale, che altrimenti sarebbe andato inutilmente perduto. Tre anni dopo, le è stato comunicato che con quella scelta ha ridato la vita a un altro bambino, malato e residente negli Stati Uniti. Adesso Federica si sente mamma due volte: «È un’idea che ho maturato durante la gravidanza. Io sono già donatrice di midollo e mi sembrava assurdo sprecare una simile occasione. Non si tratta di una procedura complicata, tutt’altro. Si fa un colloquio al Centro trasfusionale di Treviso prima del parto, un centro assolutamente all’avan- guardia in Italia, per verificare la salute dei genitori e, poi, al momento del parto, in modo assolutamente indolore, viene prelevato il sangue del cordone ombelicale. Poi, se è buono, viene destinato a chi ne ha bisogno». I suoi occhi si illuminano mentre cerca il suo bimbo, che nel frattempo ha raggiunto la nonna in sala. «Io lo consiglio a tutte – aggiunge –. Non costa nulla e sublima ancor più la nascita di una nuova creatura. Noi viviamo con la speranza che la vita di Giovanni sia servita anche a un altro bimbo». Prima di lasciarci, le chiediamo cosa ha raccontato a Giovanni. Lei sorride, con la gentilezza che le è propria, e risponde: «Giovanni sa tutto e dice che ha salvato un bimbo. Spero che questo esempio lo accompagni per tutta la sua vita e lo apra al dono». la legge islamica, a differenza degli stati del nord. I fulani sono una popolazione diffusa in tutta l’Africa occidentale, allevatori nomadi, vivono ai confini del deserto e sono spesso coinvolti in contese con altre popolazioni stanziali della regione. La ragione di tali conflitti non è religiosa, anche se può capitare che gli attacchi siano rivolti contro gruppi non islamici, come è effettivamente il caso degli scontri dei giorni scorsi. Il problema è, come spesso capita, la lotta per la sopravvivenza in presenza di condizioni di vita sempre più difficili. I fulani, in questa zona della Ni- geria, sono presenti da secoli; ma le tradizioni nomadi hanno impedito una loro integrazione sociale e politica. Cacciati dai colonizzatori, discriminati dai governi locali come da quello federale nigeriano, rappresentano un problema sociale e una fonte di destabilizzazione. La terra disponibile per il mantenimento delle loro mandrie è sempre più scarsa: colpa della desertificazione, delle produzioni agricole industriali (introdotte da grandi compagnie straniere che acquistano la terra per pochi dollari) o dell’attività estrattiva. L’odio che così nasce tra popolazioni nomadi e gruppi sedentari può essere, qualche volta, catalizzato dalla diversa appartenenza religiosa, ma alla base c’è una terribile condizione di povertà e di esclusione sociale. Ci sono anche spiegazioni più di basso profilo rispetto a quelle che chiamano in causa le differenze religiose o etniche o i trend economici. Il fatto è che la Nigeria sta attraversando un drammatico momento a livello Sangue in Nigeria lenza che insanguina la Nigeria in un momento politico particolarmente delicato. In realtà le cose sono molto più complesse. Jos, la capitale dello stato del Plateau, nel centro del paese, è stata costruita dai colonizzatori all’inizio del Novecento per sfruttare i locali giacimenti di stagno. Nel corso degli anni ha attratto lavoratori da varie zone del paese, soprattutto del sud a maggioranza cristiana: è una città cosmopolita, dove le religioni si mescolano, così come i gruppi etnici. Lo stato del Plateau, pur essendo abitato in maggioranza da musulmani, non ha adottato Le donazioni nel 2009 in Italia e nel Veneto FEDERICA Un bimbo salvato negli Usa LA POVERTÀ CAUSA DI VIOLENZE ra il 6 e il 7 marzo scorsi, T un’ondata di violenza si è abbattuta sulla città nigeriana ganizzazione omogenea della rete e la regolamentazione delle raccolte ad uso privato, come chiaramente emerso dal dibattito a Treviso, con l’istituzione di tavoli tecnici ad hoc. PF Conferenza sull’inquinamento ’inquinamento atmosferico e “maLdella i rischi per la salute”. È il teconferenza che si tiene venerdì 12 marzo, alle 20.30 nella palestra di Onigo di Pederobba, organizzata dall’associazione “Aria Nova”. Relatrice sarà Fiorella Belpoggi, direttrice del Centro Maltoni Ramazzini di Bologna. Sabato 13, alle 15.30 nella sala consiliare di Pederobba, si tiene un workshop su “Il rapporto tra i cementifici-coinceneritori e le comunità locali”. L’ape di Alessandro Toffoli Contributi a diluvio Gran lavoro per la Giunta regionale in questi ultimi giorni di legislatura: a distanza di poche ore l’una dall’altra sono giunte notizie di contributi a diluvio (cioè, come si dice, a pioggia, ma di più) per circa 500 Comuni (quindi quasi tutti), per piccoli interventi pubblici volti a rilanciare l’economia. Ma quanto “piccoli”? Circa 130 milioni, per dirla in lire duecentosessanta miliardi. Qualche spicciolo (5 milioni, dieci miliardi) il giorno successivo per impianti sportivi. Bene, l’economia ne trarrà vantaggio, anche lo sport. Ma il solito malpensante si chiede come mai tali elargizioni, giustamente (?) sventolate alla stampa, arrivino 15 giorni prima delle elezioni. E comunque, se proprio c’erano questi miliardi da spendere, ferma restando l’importanza di tutti gli interventi finanziati (e ti credo, se ai comuni alla canna del gas dai l’opportunità di chiedere contributi per opere pubbliche, figurati se non li chiedono), magari c’era anche qualche ambito di sofferenza (per esempio il sociale o la sanità) che poteva meritare un surplus di attenzione, anche se non chiede o non si lamenta. politico. Il presidente Umaru Yar’Adua, eletto nel 2007 e originario del nord del paese, ha, a quanto pare, seri problemi di salute. Alla fine del 2009 è stato ricoverato per circa tre mesi in Arabia Saudita (problemi cardiaci e complicazioni renali…). Di fatto, durante la sua assenza, ci sono stati numerosi episodi di violenza nel paese, compreso nello stato di Plateau. Cristiani contro musulmani in gennaio; musulmani contro cristiani ora a marzo. Dietro queste violenze probabilmente ci sono quindi le strategie di posizionamento dei capi politici locali, messi in subbuglio dalla prospettiva di un cambio di regime a livello federale, determinato dalla malattia del presidente. La molla religiosa è fin troppo facile da sfruttare. E consente di attirare l’attenzione dell’Occidente molto più di qualunque discorso che parli di sfruttamento economico o di malgoverno. Paolo De Stefani Attualità - Economia 14 marzo 2010 PARLA IL DIRETTORE DELLA “LEPIDO ROCCO” DI MOTTA Centri di formazione professionale: più “scuola”, con 21 qualifiche C osa cambia nella formazione professionale con la riforma Gelmini? Per saperne di più abbiamo interpellato il dottor Alberto Visentin, direttore del centro di formazione professionale “Lepido Rocco” di Motta di Livenza. «La riforma Gelmini - spiega Visentin - non ci tocca direttamente in quanto a definizione dei percorsi formativi, però ha delle ripercussioni importanti sotto due fronti. In primo luogo la formazione professionale entra definitivamente dentro il sistema educativo italiano, con una sua dignità e un suo percorso, a completamento di quanto già iniziato sperimentalmente con la riforma Moratti». Cos’è cambiato rispetto a prima? «Prima il nostro ramo era di competenza diretta del ministero del lavoro e non di quello dell’istruzione. I percorsi della formazione professionale rimangono di competenza esclusivamente regionale (titolo V e articolo 117 della Costituzione), ma assolvono agli obblighi scolastici e formativi. I percorsi sono triennali dentro un quadro definito dalla Conferenza Stato-Regioni». Qual è l’altra novità? «Rispetto all’anno scorso la Conferenza ha definito ventuno qualifiche dei percorsi triennali a livello nazionale, ognuno con i suoi standard nazionali in termini di abilità minime e conoscenze essenziali in riferimento al mondo di lavoro. Per quanto riguarda l’area linguisti- ca, logico-matematica, scientifica ed umanistica dobbiamo invece rispettare gli “assi culturali” propri delle altre scuole. I nostri studenti scelgono quindi un percorso triennale ed ottengono una qualifica corrispondente al terzo livello del cosiddetto “Quadro Europeo delle Qualifiche” (EQF), dopodiché possono scegliere se entrare nel mondo del lavoro, o continuare gli studi altrove per ottenere il diploma: la novità è che a partire dal prossimo anno ci sarà la possibilità per i nostri studenti di frequentare da noi il quarto anno ed ottenere un diploma professionale. Ora alla Regione Talamini di San Fior nuovo presidente di “Tapa Olearia” Talamini, di San Fior è il Lino nuovo presidente della coope- rativa "Tapa Olearia". La sua elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea elettiva svoltasi domenica scorsa ad Asolo. Nata nel 2003 e attualmente con 640 soci e due frantoi, la “Tapa Olearia” aveva avuto come presidente Franco Vettoretti fin dalla fondazione. La realtà dell’olivicoltura nella Marca è diventata in pochi anni un settore agricolo particolarmente interessate e in continua espansione. “Tapa Olearia” produce quasi 800 quintali di olio extravergine lavorando circa 6 mila quintali di olive, prodotte in una cinquantina di comuni, soprattutto nella Pedemontana. Sono circa 220 mila le piante di olivi piantumate su 700 ettari, con il recupero di terreni altrimenti in gran parte abbando- RIFORMASCUOLE SUPERIORI Collegio Brandolini-Rota Il Ministero ha detto “no” al liceo musicale al vittoriese “Flaminio” l liceo “Flaminio” di VittoIrio Veneto non avrà il Li- C on la riforma delle superiori ben poco cambia per chi sceglierà le offerte formative del collegio Brandolini-Rota a Oderzo. «Cambierà praticamente solo la scansione delle ore – afferma il direttore don Massimo Rocchi -. Al liceo scientifico saranno ridotte le ore di italiano, latino e inglese a favore di matematica e fisica. Al Brandolini alle 27 ore del biennio aggiungeremo 2 ore obbligatorie ma opzionali, tra potenziamento di inglese e diritto-economia. Il liceo europeo passerà invece da sperimentazione a ordinamento, cioè approvato come defini- Nella lingua l’indentità di un popolo N resta da stabilire, e ha tre anni di tempo, quali sono i percorsi per giungere a questo diploma professionale». Tirando le conclusioni? «Noi da un lato siamo conten- OLIVICOLTURA ODERZO. LICEO SCIENTIFICO ED “EUROPEO” NELLA GIORNATA MONDIALE DELLE LINGUA MADRE ei giorni scorsi si è svolta per le strade di Conegliano una manifestazione particolare: un gruppo di cittadini del Bangladesh hanno pacificamente marciato con i loro bellissimi e colorati abiti tradizionali, sventolando la bandiera del loro Paese e quella dell’Italia nel giorno dedicato in tutto il mondo alla lingua madre, il 21 febbraio. Questa data fa infatti riferimento ad un evento storico che riguarda proprio loro. Il 21 febbraio 1952 l’esercito pakistano sparò su degli studenti che manifestavano per rivendicare il diritto a parlare il proprio idioma. Dopo la creazione, nel 1947 del Pakistan di- Alberto Visentin, direttore della ‘Lepido Rocco’ di Motta ti, perché troviamo una dimensione stabile, ma dall’altro riteniamo che ci sia una necessità di collaborazione e sinergia con gli istituti professionali di stato. Le regioni dovranno definire in maniera molto chiara chi fa che cosa, gli ambiti, l’accreditamento. Quello che noi chiediamo è che la Regione Veneto, come sembra sia già intenzionata a fare, tenga conto del grande servizio che stiamo facendo dal 1972, occupando uno spazio che non era occupato da nessuno, dando l’opportunità ai ragazzi di avere una formazione professionale, opportunità che lo Stato non dava. La nostra scuola comunque è da 105 anni che dà un servizio, senza lo Stato e prima dello Stato, ed è giusto che la Regione riconosca questo servizio. Che è un servizio alla professione ma anche alla crescita personale dei nostri studenti, che devono diventare, prima che lavoratori, anche uomini e cittadini». Andrea Pizzinat tivo dalla riforma, ma esistendo solo in scuole paritarie, cioè pubbliche ma non statali, il ministero non ha ancora indicato la scansione degli orari. Riteniamo che sarà indicato entro fine maggio, con una probabile riduzione degli orari. Il nostro liceo europeo ha due indirizzi: linguistico moderno e giuridico-economico». AP versato quasi cinquant’anni fa in Bangladesh ci fa riflettere ancor oggi sull’importanza della lingua. «Una lingua - afferma Angel Herido - non è semplicemente un insieme di fonemi, regole di pronuncia e grammaticali, caratteri alfabetici. Una lingua ha il sapore della vita, morte, guerra e dell’amore di un popolo. È la sua storia, che diventa accento unico e inconfondibile. E allora ogni idioma ha una sua bellezza e ricchezza ineguagliabili: coglie un particolare aspetto della realtà ed è solo lui a farlo in quel modo». viso in due parti, il Pakistan occidentale che parlava urdu cercò di imporlo ai territori ad est, la cui lingua era il bengalese. Quelli del 21 febbraio furono i primi morti nella lunga marcia verso l’indipendenza di quello che è l’odierno Bangladesh. Il governo di Islamabad fu costretto a riconoscere e a dare alla lingua bengali dignità pari a quella dell’urdu. Il sangue Un momento della manifestazione svoltasi a Conegliano ceo musicale nelle sue offerte per il prossimo anno scolastico, il primo della riforma Gelmini. Dopo che la Provincia di Treviso aveva proposto la creazione di due licei musicali nella Marca, a Castelfranco e a Vittorio, la Regione del Veneto aveva recepito la richiesta della Marca tuttavia rimettendosi nelle mani del Ministero della pubblica istruzione per la scelta definitiva, in considerazione del numero limitato di licei musicali e coreutici previsti a livello nazionale. 7 E dal Ministero è giunta infine la decisione: il “sì” ad un solo liceo musicale in provincia di Treviso, all’istituto “Giorgione” di Castelfranco Veneto; mentre a livello regionale ce ne sarà soltanto un altro, al “Pigafetta” di Vicenza. Sono rimaste pertanto deluse le speranze del liceo vittoriese, che offre comunque una pluralità di indirizzi: il Liceo classico, il Liceo scientifico, lo Scientifico con l’opzione Scienze applicate. Le iscrizioni alle scuole superiori termineranno venerdì 26 marzo. SABATO 13 C’È “IL VENETO AL 300 X 100” 300 vini a Susegana al 300 x 100!”, ovve“ri per Irol Veneto 300 vini di 100 produttorappresentare il meglio del- la produzione enologica veneta. L’Ais, Associazione Italiana Sommelier, con questa nuova iniziativa, in programma sabato 13 marzo al castello di San Salvatore a Sugegana, propone ad appassionati e addetti ai lavori le molte espressioni enologiche di una terra, il Veneto, che vanta ben 25 aree vinicole. I vini presentati sono il frutto delle selezioni effettuate dai sommelier veneti nel corso delle degustazioni ufficiali. Dalle 11 alle 20 saranno aperti i banchi di assaggio, con i produttori che illustreranno le loro migliori etichette, in collaborazione con i sommelier Ais. E con degustazioni di tipicità gastronomiche trevigiane e venete: formaggi e salumi, prodotti da forno e di pasticceria. Alle 10 avrà inizio un convegno sul tema “Il vino, una scelta di carattere” sul legame fra vino e psicologia, con relatori tra gli altri Fabio Sinibaldi, Dino Marchi, presidente Ais Veneto, Terenzio Medri, presidente Ais nazionale, che parleranno di come sta cambiando il ruolo del sommelier. Ci saranno inoltre Benedetta De Prà, premiata come Miglior maître 2009, e Luca Bandirali, presidente Ais Lombardia. Il pubblico potrà poi assistere alle selezioni finali che eleggeranno il “Miglior sommelier del Veneto”, premio giunto alla quarta edizione e sostenuto anche dall’Unione Consorzi vini veneti Doc. Per il programma consultare il sito www.aisveneto.it. oppure telefonare a: 328-8479668. 14 marzo 2010 MIGLIAIA DI PERSONE GIUNTE IN PROCESSIONE Giubileo, in 8 mila all’apertura G iovanni Cigana era solo il 9 marzo 1510 quando gli apparve la Madonna. A distanza di 500 anni, all’appuntamento con la “giovane vestita di bianco” si sono presentate ottomila persone, tra cui quattro vescovi, numerosi religiosi e sacerdoti, autorità civili e militari, famiglie con bimbi di tutte le età e tanti, tanti fedeli e volontari. Motta di Livenza diventa, nella giornata di apertura dell’Anno giubilare mariano, il cuore non solo della diocesi di Vittorio Veneto ma di un territorio molto più vasto. A piedi, camminando, chi per giorni, chi per un’ora soltanto, la meta è per tutti la stessa: la voglia, il bisogno di ricevere un abbraccio da quella madre che ha tenuto tra le sue braccia il Figlio di Dio. Mille in un gruppo, cinquecento in un altro, e via via, quasi impossibili da contare i partecipanti alle lunghe processioni che si riversano, aperte ciascuna da una croce, sulla piazza della basilica. Tutti con i foulard colorati, qualcuno con il bastone, altri con lo zaino segni di un cammino più lungo, magari partito da Lubiana. Il silenzio, l’atmosfera di preghiera sono così densi che si possono toccare. E sembra incredibile sentendosi immersi in una marea umana. L’incedere lento dei cappati e dei frati con il rettore padre Alfonso Cracco che regge l’antica icona della Madonna del latte, del XV secolo, primo ex voto donato alla Madonna dei Miracoli, dà il via alla cerimonia di apertura del giubileo. Seguono monsignor Orlan- do Barbaro, in rappresentanza del patriarca di Venezia, i vescovi Ovidio Poletto, Eugenio Ravignani, Alfredo Magarotto e Corrado Pizziolo. La prima tappa è al capitello davanti al quale Giovanni Cigana quella mattina di cinque secoli fa aveva recitato sette Padre Nostro e sette Ave Maria prima che la giovane vestita di bianco MOTTA, 7 MARZO: il Vescovo apre la porta madre (foto Riccardo Fadel); sotto: la grande folla all’esterno della basilica (foto Sergio Campedel) gli apparisse. Poi la processioIL VESCOVO ne riparte per raggiungere il grande palco allestito in piazza. Iniziamo un anno A far da corona sempre i frati Migiubilare nori che da cinquecento anni si singolarmente prendono cura del santuario e di importante. Un chi pellegrino varca la sua soglia. «Oggi – esprime il vescovo mongiubileo che pochi signor Pizziolo – è davvero un santuari nel mondo giorno grande. Un giorno degno possono vantare di essere ricordato. Iniziamo un anno giubilare singolarmente imzione rimane attuale. «Basti penportante. Un giubileo che pochi santuari nel mondo possono vansare – afferma il Vescovo – alla tare. Cinquecento anni dall’appagrande e positiva accoglienza che ha avuto in tutte le nostre parrocrizione della Beata Vergine qui a chie la Peregrinatio Mariae. Basti Motta di Livenza a un semplice vedere il numero di pellegrinaggi pio contadino, Giovanni Cigana. che continuano a giungere in queAttraverso l’apparizione di Maria, sto santuario». Dio ha espresso la sua vicinanza alla vita dei suoi figli». Il vescovo Corrado allora si fa pelE secoli dopo il valore dell’apparilegrino speciale e raggiunge la Porta Santa. Prima di entrare nella basilica batte per tre volte il martello sul portale. La porta, anche lei vestita a festa, si spalanca Azione sta preparando un numero straordinario a colori interae il giubileo prende avvio. Uno domente dedicato agli eventi dei primi giorni del giubileo mariano po l’altro i pellegrini giungono in di Motta. Lo speciale arriverà a tutti gli abbonati e a tutti gli abitanti dei comuni di Oderzo, Motta e Mansuè a partire da sabato 20 marcripta al loro appuntamento con zo. Inoltre sarà disponibile nel santuario di Motta. Maria. Gerda De Nardi NUMERO SPECIALE DE L’AZIONE L’ 7 MARZO: PELLEGRINI IN CAMMINO VERSO IL SANTUARIO CENTINAIA DI PERSONE HANNO VEGLIATO IN PREGHIERA TRA L’8 E IL 9 MARZO La notte dell’attesa a notte dell’attesa”: un ti“perLlatolo di certo appropriato veglia che ha coperto le alle 3 di notte, quando l’affluenza ha raggiunto il minimo, non meno di cento persone erano presenti tra la basilica e la cripta. Verso le 5.30 ormai non c’era più posto nemmeno in piedi, tanto che alle 6 la processione iniziale della prima messa della giornata ha rag- ore della notte tra l’8 e il 9 marzo. Il lungo incontro è iniziato alle 20 di lunedì, in una basilica gremita, con l’Akathistos animato da sette coristi della comunità greco-cattolica di Treviso e Venezia. L’antica preghiera mariana è stata interpretata in maniera quasi asettica, poco solenne, salmodiata; un corista ha coinvolto l’assemblea chiedendole di partecipare con un semplice vocalizzo di sottofondo, creando un’atmosfera inconsueta e orientaleggianMOTTA, 9 MARZO: il ministro generale di frati Minori inaugura la lapide te. realizzata per il 500º dell’apparizione Dalle 21 in poi dieci cori parrocchiali, provenienti per la giunto il presbiterio a fatica. La maggior parte dall’Opiterginocelebrazione è stata presieduMottense, hanno avuto l’onore ta dal ministro generale dei fradi animare il resto della veglia ti Minori, lo spagnolo Josè Rocon canti e meditazioni, pasdriguez Carballo, il quale al tersandosi il testimone ad ogni mine della celebrazione ha icambio d’ora. La risposta della naugurato, tra applausi scrogente è andata di certo ben olscianti, una lapide commemotre le aspettative degli organizrativa della giornata presso il zatori, tanto che i libretti della capitello dell’apparizione all’eveglia sono andati esauriti molsterno della basilica. to presto; si pensi che intorno Andrea Pizzinat Agenda Giubileo Motta Sabato 20: alle 11, in basilica, il vescovo Corrado celebra la messa per le religiose presenti in diocesi. MOTTA, 7 MARZO: pellegrini in cammino verso il santuario (foto Sergio Campedel) Sabato 27: alle 19.15, nel sagrato della basilica, ritrovo dei giovani che partecipano alla Festa diocesana dei giovani nel 25º anniversario delle Giornate mondiali della gioventù. Alle 19.30 celebrazione penitenziale presieduta dal vescovo Corrado. Conclusione alle 21.30 davanti alla basilica. Chiesa 14 marzo 2010 CITTADINANZA ONORARIA AI FRATI Accesa la lampada donata da Motta L a fiamma brilla e continuerà a brillare per l’intero anno, e poi per un altro, e un altro ancora. Il sindaco Paolo Speranzon di Motta di Livenza, accompagnato dal vescovo Corrado e dal rettore del santuario padre Alfonso, accende la lampada votiva donata dalla città di Motta alla Madonna dei miracoli e realizzata dall’artista Carlo Balljana, anch’egli presente all’evento. Il gesto si compie dopo la proclamazione delle letture e del Vangelo, nel giorno esatto in cui ricorre il cinquecentesimo anniversario dall’apparizione della Vergine a Giovanni Cigana. La luce ora splende ai piedi del dipinto raffigurante l’incontro che ha contribuito a cambiare la storia della città, trasformarla in meta ininterrotta di pellegrinaggi. «Questo momento – esprime il sindaco – assume un valore speciale. A 500 anni dall’apparizione i credenti riaffermano in questo solenne ricordo la fede e i valori umani della propria terra; i non credenti si inchinano con rispetto di fronte a una così privilegiata memoria. Desidero affidare la nostra città nelle mani della Madonna affinché, prima ancora di ricevere la sua protezione, Motta le sia dedicata per sempre. La lampada votiva benedetta dal papa Benedetto XVI rimarrà un segno perenne a futura memoria di questi giorni». A fianco alla Madonna dei miracoli da cinque secoli vivono i frati Minori, ai quali il sindaco conferisce, tra l’applauso della gente, la cittadinanza onoraria per aver «ininterrottamente custodito e animato» il luogo sacro. Il Vescovo aggiunge un grande grazie e un incoraggia- mento al rettore padre Alfonso per quanto ha fatto e continuerà a fare per l’intero Anno giubilare mariano. La giornata di anniversario dell’apparizione si conclude così, con una basilica stracolma di fedeli nella quale ha fatto ingresso, preceduto dai gonfaloni dei comuni, il corteo di autorità provenienti dal municipio. Mentre il Vescovo di Vittorio Veneto ricorda, durante la messa, come «tante persone, assillate dalle prove, strette dal bisogno, ferite nel corpo e nello spirito si rivolgano alla Madonna dei miracoli. E lei indica Gesù, provoca l’incontro con Gesù, perché è Gesù che salva». Gerda De Nardi MOTTA, 9 MARZO: il vescovo Corrado e il sindaco Speranzon davanti alla lampada votiva 9 DOPO PADOVA, MOTTA La pietà popolare ci fa riflettere erché migliaia, davvero tante P migliaia di devoti hanno fatto la fila accanto alle ossa di sant’Antonio, a Padova, e da qualche giorno la stanno ripetendo davanti alla Madonna di Motta di Livenza? Perché vi partecipano credenti e non credenti? Tanto interesse da parte dei media è motivato soltanto da una strumentale curiosità? Dà fastidio constatare la sufficienza con cui dall’interno stesso del mondo cattolico, quello che si ritiene adulto e maturo, si indaga la devozione popolare, per concludere, magari pregiudizievolmente, che è fanatismo, ben che vada folclore. Si arriva ad ironizzare perfino su quel dialogo – “semplicistico” si sorride; forse perché in dialetto? – tra la Madonna e il contadino Cigana. Costoro hanno scrutato i volti, ciascun volto, degli 8 mila pellegrini che affollavano la celebrazione di avvio dell’anno giubilare? Li abbiamo visti in piazza e in tivù. Volti attenti, oranti, composti, nonostante la temperatura gelida. Perché non porsi umilmente in ascolto – senza apparati da una parte, ma anche senza sciatterie, dall’altra – di queste voci silenziose e cercare di capire, ad esempio perché il cassaintegrato o il disoccupato porta la famiglia; perché l’anziano accompagna il nipote; perché dei giovani si fanno una settimana di pellegrinaggio a piedi, da Lubiana a Motta; perché davanti alla Madonna s’inginocchiano marito e moglie, ma anche i conviventi in coppia; perché davanti al confessionale c’è la coda. Interrogarsi e darsi risposte, al di là dei versetti, delle preghiere, delle considerazioni di circostanza. Chi a Motta di Livenza c’è già o chi a Motta ci deve andare legga, meditando parola per parola, queste considerazioni di papa Montini. La pietà popolare “manifesta una sete di Dio che solo i semplici e i poveri possono conoscere; rende capaci di generosità e di sacrificio fino all’eroismo, quando si tratta di manifestare la fede; comporta un senso acuto degli attributi profondi di Dio: la paternità, la provvidenza, la presenza amorosa e costante; genera atteggiamenti interiori raramente osservati altrove al medesimo grado: pazienza, senso della croce nella vita quotidiana, distacco, apertura agli altri, devozione”. È un programma giubilare di conversione. Conversione che vuol dire, solo per fare un esempio, apertura agli altri. Possiamo dunque tornarcene da Motta senza aver cambiato idea sul nostro vicino di casa, magari immigrato? Senza esercitare la virtù della pazienza, che significa anche cose molto banali, moderare il linguaggio, rispettare l’avversario politico, come pure le regole della convivenza, a partire dalle leggi che ci siamo dati? E gli esempi potrebbero continuare. Francesco Dal Mas MOTTA, 9 MARZO: Il pellegrinaggio votivo da Piazza Luzzatti alla Basilica (foto Riccardo Fadel) IL VESCOVO PROSEGUE GLI INCONTRI NELLE DODICI FORANIE SABATO 13 DALLE 21 ALLE 24 LA CHIESA DI SS. PIETRO E PAOLO ACCOGLIE I GIOVANI Catechesi quaresimali In chiesa di sera VITTORIO: IL 12 PREMIAZIONE DEL CONCORSO “GUARDA CHE ESTATE” P abato 13 marzo, vigilia della domenica “Laetare”, dalle 21 a mezzanotte la chiesa di Santi Pietro e Paolo in Vittorio Veneto rimane aperta per offrire ai giovani uno spazio di silenzio con la possibilità di un confronto con un sacerdote o un padre francescano. L’invito che la Pastorale giovanile diocesana rivolge, nella domenica “Laetare”, è “‘Sprizziamo’ di gioia, non c’è gioia senza silenzio”. S enerdì 12 marzo, alle 16.30 V nella sede della ditta MG della famiglia Manighetti, in via Ma- roseguono le Catechesi quaresimali tenute dal vescovo Corrado. Questo il calendario: venerdì 12 forania La Colonna (chiesa parrocchiale di Ramera); lunedì 15 forania Mottense (chiesa parrocchiale di Santa Maria di Campagna); martedì 16 forania Pedemontana (chiesa parrocchiale di Sarmede); giovedì 18 forania Pontebbana (sala parrocchiale di Orsago); venerdì 19 forania Sacilese (duomo di Sacile). Inizio sempre alle 20.30. SAN PIO X: IL 14 I FOCOLARINI RICORDANO CHIARA LUBICH omenica 14 marzo ricorre il secondo anniversario della diparD tita di Chiara Lubich. La comunità del Movimento dei Focolari della diocesi ha pensato, per condividere questa data con quanti conoscono o desiderano conoscere la figura e lo stile di vita di Chiara, di ritrovarsi alle 9 nei locali della parrocchia di San Pio X a Conegliano per un momento di approfondimento e concludere, poi, partecipando alla messa, in sua memoria, alle 11. COLLE UMBERTO: IL 20 L’ASSEMBLEA DEI SOCI AVS abato 20 marzo, alle 15 nel centro sociale di Colle Umberto, si Ssolidarietà terrà l’assemblea annuale dei soci dell’Associazione volontari di fondata dal compianto don Igino Facchinello. L’assemblea è aperta a tutti coloro che volessero conoscere meglio l’associazione. VILLANOVA DI PRATA: IL 14 INCONTRO DIOCESANO DI RINNOVAMENTO omenica 14 marzo, Giornata nazionale del ringraziamento, D Rinnovamento nello Spirito tiene il proprio incontro diocesano, aperto a tutti, nelle strutture parrocchiali di Villanova di Prata grazie alla disponibilità del parroco monsignor Romano Nardin che è anche consigliere spirituale diocesano del RnS. Programma: 8.45 accoglienza, 9 preghiera comunitaria carismatica, 9.45 meditazione di Claudio Bernardi sul versetto “Comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto” (Efesini 4,1), 10.45 pausa, 11 messa nella chiesa parrocchiale, 12.30 pranzo presso le strutture della Pro loco (su prenotazione), 14.30 catechesi di monsignor Nardin sul passo “A ciascuno di noi è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo” (Efesini 4, 7), 15.30 adorazione eucaristica con la presentazione di un segno, 17 conclusioni. rinotti 53 a Vittorio Veneto, si svolge la cerimonia di premiazione del concorso “Guarda che estate” promosso dal nostro settimanale insieme alla Pastorale giovanile e al Noi associazione. La ditta MG anche quest’anno ha offerto i numerosi premi: tanti utili prodotti per la creatività da utilizzare nelle attività parrocchiali. Verranno premiati il miglior video e le prime dieci foto classificate. Venticinque le parrocchie partecipanti: Bibano, Camino, Campomolino, Caneva, Ceggia, Cison di Valmarino, Col San Martino, Colfrancui, Francenigo, Fratta di Oderzo, Fregona, Ghirano, Oderzo, Pianzano, Pieve di Soligo, Revine e Lago, Sant’Andrea, San Vendemiano, San Giacomo di Veglia, San Giorgio di Livenza, San Martino di Colle Umberto, Soligo, Santi Pietro e Paolo, Tarzo, forania di Vittorio “Tutti per uno”. 10 Chiesa 14 marzo 2010 RIFLESSIONE DEL RESPONSABILE DIOCESANO FISM La scuola materna è della comunità G iovedì 4 marzo il Vescovo ha consegnato l’attestato di idoneità all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole dell’infanzia paritaria a 54 insegnanti. Queste docenti hanno frequentato un triennio di formazione e poi sostenuto un colloquio-esame. Lo scorso anno il Vescovo aveva consegnato l’idoneità a 62 insegnanti, per cui attualmente nella nostra diocesi sono 116 le insegnanti con l’idoneità. Se a queste aggiungiamo pure le 46 che stanno frequentando il secondo anno di formazione, prevediamo che per il 2011 ci saranno 162 insegnanti abilitate. Le insegnanti che hanno conseguito l’idoneità hanno espresso parere favorevole sia sull’organizzazione del corso che sui docenti e soprattutto sui contenuti proposti. Hanno inoltre espresso il desiderio che tutto non termini qui, ma ci siano altri momenti di approfondimento delle varie tematiche, soprattutto di carattere biblico e pedagogico. La commissione diocesana per le scuole dell’infanzia ha in programma di riunirsi quanto prima per soddisfare questa richiesta e programmare, sullo Il Vescovo con le insegnanti che hanno ottenuto l’idoneità stile di laboratori, dei “richiami” per le insegnanti. Qualcuno potrebbe dirci: ma perché spendere energie per un campo che sta “morendo” in quanto lo Stato ancora non riconosce pienamente la parità scolastica e riduce in maniera evidente i contributi che per legge sarebbero dovuti? Solamente perché crediamo che le nostre scuole dell’infanzia sono, tuttora, “un’opportunità pastorale”. I passaggi pastorali mi pare possano essere tre. 1. Il soggetto titolare della scuola dell’infanzia parrocchiale è la comunità stessa, la parrocchia nella sua globalità; in concreto il riferimento è, non tanto e non solo, il prete, ma il consiglio pastorale, il consiglio per gli affari economici della comunità parrocchiale. Si tratta di prendere coscienza e creare menta- lità attorno a questo punto. La scuola dell’infanzia non è più una realtà delegata a qualcuno (prima erano le suore, oggi sono le insegnanti o il personale di servizio, o associazioni o movimenti o comitati di genitori); è una realtà preziosa che interpella la volontà e la capacità educativa della comunità stessa. È chiaro che il progetto educativo della scuola dell’infanzia non potrà non essere in sintonia con tutte le altre espressioni educative della comunità cristiana: catechesi, gruppi associativi, iniziative varie… 2. La scuola dell’infanzia dovrà caratterizzarsi per il suo contenuto educativo e per il suo stile di azione (o di servizio, se non si vuol perdere questa dimensione, che pure è importante). È lo stile che nasce proprio dalla sua qualifica “parrocchiale”, cioè espressione della comunità dei INSEGNANTI Nei giorni scorsi il Vescovo ha consegnato l’idoneità all’insegnamento della religione cattolica a 54 insegnanti che hanno frequentato un triennio di formazione credenti. È lo stile che valorizza, non nasconde, la dimensione cristiana, religiosa, spirituale, secondo le modalità che possono essere adatte per i piccoli e per le loro famiglie. Se viene a mancare questa qualifica, in che cosa si distinguerà la scuola dell’infanzia parrocchiale dalle scuole statali? Sarà proprio su questa caratterizzazione che si potrà far leva nei confronti della comunità per la scelta di una scuola per i propri figli: richiede una scelta di fondo. Non sarà certamente solo il fattore economico che decide la scelta di una scuola. Ovviamente la caratterizzazione cristiana della scuola dell’infanzia parrocchiale comporta anche l’esemplarità della scuola stessa (in riferimento alla normativa vigente) e l’esemplarità del personale che vi lavora. Il criterio della competenza professionale è importante, ma non può essere l’unico. 3. Oggi è richiesto anche alle scuole dell’infanzia parrocchiali di “lavorare in rete” secondo il sapiente principio della sussidiarietà orizzontale (tra scuole dell’infanzia di parrocchie vicine) e verticale (con gli appositi organismi provinciali, diocesani: ufficio scuola, Fism…). È un capitolo da approfondire per individuare le modalità possibili e più corrette, in base anche alle esperienze già in atto e altre che potranno nascere nel prossimo futuro. Don Giulio Fabris È MANCATO SABATO 6 MARZO A 93 ANNI Addio a mons. Sartori, per 45 anni parroco di Fadalto 93 anni monsignor FerA ruccio Sartori ha chiuso la sua vita terrena sabato scorso nella casa di riposo Immacolata di Lourdes di Conegliano. Ha trascorso una buona parte della sua vita, ben 45 anni, come parroco di Fadalto di Vittorio Veneto. Era giunto lassù, nell’alta Val Lapisina, dopo essere stato parroco a Villanova di Prata per 13 anni. Il suo percorso di vita è stato comune a tanti altri nostri preti. Entrato in Seminario dopo le elementari, ha passato i vari gradi scolastici fino al completamento degli studi teologici, dopo i quali nel 1940 è stato ordinato sacerdote dal vescovo Beccegato. Il suo primo impegno pastorale è stato a Motta di Livenza come cappellano, poi a Serravalle, Cavolano, Busco, Falzè di Piave, Ghirano. È stato anche vicedirettore dei due collegi diocesani, prima al “Dante” di Vittorio Veneto e poi al “Balbi” di Pieve di Soligo. A Fadalto la sua più lunga permanenza. Nominato parroco nel 1963, vi rimase fino al 2008, quando si è dovuto ritirare in casa di riposo a causa della salute e della quasi cecità. Nel 1987 aveva ricevuto anche l’incarico di parroco “in solidum” delle parrocchie di Nove e di San Floriano. A Fadalto aveva costruito una baita tra i boschi spesso usata da scout e altri gruppi di ragazzi per incontri. Nel 2006 il vescovo Zenti lo aveva nominato canonico onorario della Cattedrale. Don Ferruccio aveva un carattere un po’ spigoloso, ma una volta stabilito un contatto era molto affabile e anche capace di una certa arguzia. D’altra parte non era facile la vita in quell’ambiente impervio che certamente influiva anche sul carattere delle persone. Negli ultimi anni era stato aiutato fraternamente dal signor Luciano Costante per tutte le necessità personali e anche per le cose della parrocchia. Costui, mentre si trovava in JESOLO: DOMENICA 21 FESTA DEI RAGAZZI omenica 21 marzo al paD lazzo del Turismo di Jesolo “Festa dei ragazzi” promossa dai salesiani. La festa è aperta a ragazzi/e dalla 5ª elementare alla 3ª media che vogliono vivere un’esperienza unica di gioco, divertimento e incontro con il Signore. Programma: spettacoli, messa, giochi in spiaggia, premi, concorsi e... nuove amicizie. Le suore salesiane del collegio Immacolata di Conegliano organizzano un pullman per l’evento. Partenza alle 7.30 davanti al collegio e alle 7.40 davanti alla chiesa di San Vendemiano. Pranzo al sacco. Quota di partecipazione: 20 euro comprendenti spese di viaggio e biglietto di entrata. Per iscrizioni e informazioni: 0438-23562. FACOLTÀ TEOLOGICA: INCONTRO enerdì 19 marzo alle 17.30 V seconda conversazione con l’autore organizzata dalla Fa- coltà teologica del Triveneto nella sede di Padova. Il secondo volume della collana Sophia delle Edizioni Messaggero ad essere presentato sarà “Identità e relazione” di Gian Luigi Brena, docente di Filosofia della Facoltà teologica. Interverrà Paola Milani, docente della facoltà di Scienze dell’educazione dell’Università di Padova. LA NOSTRA FAMIGLIA L unedì 15 marzo, alle 20.30 alla Nostra Famiglia di Conegliano, viene presentato don Luigi Monza come “uomo eucaristico”. È il terzultimo incontro dedicato alla spiritualità del fondatore dell’istituto. Guidano don Roberto Camilotti e le Piccole Apostole della Carità. PREGHIERA IN FAMIGLIA E Don Ferruccio Sartori ferie a Fadalto, aveva perso l’unico figlio in un incidente lungo la strada del passo e aveva trovato conforto spirituale da don Ferruccio. Ne era nata una profonda amicizia, che poi il signor Costante ha ricambiato con una premurosa assistenza a don Ferruccio negli ultimi anni, fino al momento della morte. Il funerale è stato celebrato dal vescovo Corrado nella chiesa di Fadalto martedì 9 marzo. Il corpo di don Ferruccio è stato sepolto nel cimitero del paese. cco la preghiera da recitare in famiglia, al momento del pranzo, nella quarta domenica di Quaresima: “Signore, grazie perché ci accogli quando siamo peccatori e pubblicani! A volte abbiamo la tentazione di presentarci a Te solo se abbiamo già trovato la soluzione, solo se sappiamo già cosa fare. E lì diveniamo coloro che Ti pregano perché si compia la “mia” volontà più che la Tua. Donaci la confidenza con Te, la familiarità che Tu desideri perché sappiamo cercarTi sempre, quando sappiamo già cosa fare e quando siamo ancora lontani dal comprendere, senza paure o timori”. Chiesa 14 marzo 2010 L’INVITO DI DON DANIEL AI GRUPPI MISSIONARI 11 IL VESCOVO CORRADO LO HA ANNUNCIATO AL CONSIGLIO PRESBITERALE Dall’ordine sparso Messaggio ai preti al cammino comune unedì 1º marzo si è riunito L il consiglio presbiterale. Il Vescovo ha presentato l’ini- «E lisabetta e Maria, entrambe con un bimbo nel loro grembo ma tanto diverse tra loro. Elisabetta anziana e sterile, Maria giovane nel fiore degli anni. È quest’ultima che rappresenta le Chiese giovani come quelle dell’Africa, piene di vita, di entusiasmo di forza. Mentre Elisabetta siamo noi, Chiesa europea, avanti negli anni, sterile, ma gravida del mistero di Dio, perché abitata da Lui». Ecco l’immagine che don Maurizio Cuccolo, direttore del Cum di Verona, ha lasciato a quanti il 7 marzo si sono riuniti a Mareno di Piave per l’Assemblea missionaria diocesana. Membri del Centro missionario, dei gruppi parrocchiali, dei movimenti missionari si sono ritrovati al mattino per riflettere sul tema “Da una missione in ordine sparso verso un cammino comune”. Nel pomeriggio lo spazio è stato riservato agli stand dei diversi gruppi e associazioni e alla presentazione da parte di Giorgio Fornasier dell’esperienza missionaria dei Gesuiti nelle riduzioni del Sud America. «Da alcuni anni – ha espresso il direttore del Centro missionario diocesano, don Bruno Daniel – stiamo mettendo a fuoco quello che cresce nel mondo variegato delle iniziative missionarie. Stiamo cercando e proponendo un cammino comune che valorizzi la ricchezza e la generosità che circolano, ma al tempo stesso porti ad evitare il “fai da te”, il procedere in ordine sparso. Si tratta di un cammino comune che non mortifichi la ricchezza di queste realtà ma le arricchisca». Su questa scia don Maurizio ha sottolineato che «il Centro missionario diocesano deve essere casa di relazioni dove si impara a vivere la cooperazione e si attua la testimonianza reciproca del Vangelo. Si fanno conoscere le iniziative già in atto e si sollecitano i contatti tra Chiese sorelle, tra Elisabetta e Maria». Anche il vescovo Corrado ha voluto essere presente per l’intera mattinata e quindi per la celebrazione della messa che ha presieduto e durante la quale è sta- MARENO: un momento dell’Assemblea missionaria diocesana PRIMA VISITA ALLA STRUTTURA Vescovo, festa della donna a Casa Provvidenza nche monsignor Corrado A Pizziolo ha celebrato la Festa della donna. Lo ha fatto con qualche ora di anticipo, nella serata di domenica 7 marzo. Quando per la prima volta ha aperto la porta di Casa Provvidenza, la casa d’accoglienza temporanea per donne gestita dalla provvidenziale Anna Gava in nome della Caritas diocesana. Quel giorno le ospiti erano sei su 14 posti disponibili, moldave, romene, ungheresi ghanesi e italiane, ma chissà quanti saranno adesso che leggete: donne arrivano, all’improvviso, donne se ne vanno, appena trovano una speranza di futuro sotto forma di lavoro, donne ritornano quando sono in difficoltà e necessitano un porto sicuro. Come il direttore to ricordato il missionario della Consolata padre Achille Da Ros di Montaner scomparso da poco. Ad animare la celebrazione la corale dei missionari della Consolata di Vittorio Veneto. «La dimensione missionaria – ha detto monsignor Pizziolo – caratterizza costitutivamente la nostra fede cristiana, rivolta sia a chi non ha mai conosciuto l’annuncio cristiano, ma anche a chi già lo conosce e ha bisogno di vedere che altre persone condividono la loro fede». Il prossimo doppio appuntamento è programmato per sabato 20 marzo nella chiesa di Rua con concerto spirituale e Via Crucis e mercoledì 24 marzo alle 20.30 a Sernaglia con il vescovo Pizziolo per la veglia in memoria dei missionari martiri. Gerda De Nardi della Caritas monsignor Ferruccio Sant ha spiegato al Vescovo, seduto di fronte a lui nella sala tivù della Provvidenza, tra gennaio e febbraio la casa ha ospitato 26 donne. Con questo ritmo arriveremo a circa 140 per il 2010, con un netto aumento rispetto ai 110-120 di media degli anni scorsi. È un effetto della crisi, ha spiegato mons. Sant. Un altro, ha aggiunto Gava, è la sempre maggiore difficoltà di trovare un lavoro per le donne straniere. «Per voi non sarà facile», ha schiettamente detto alle ultime due arrivate. Qui da venerdì. «Siamo arrivate dalla Romania a Vicenza – ha raccontato una di loro due al vescovo Pizziolo –. Una donna ci aveva promesso di aspettarci lì, e che poteva darci una mano. Ma si è rivelato tutto falso. Siamo arrivate a Vicenza e lei non c’era, il suo telefonino era spento, siamo rimaste da sole per la notte. A Vittorio Veneto non ci eravamo mai state, ma un’amica ci aveva dato un indirizzo...». Di ritorno dal suo servizio in Caritas venerdì mattina, Anna Gava le ha trovate sulla porta di Casa Provvidenza, valigia in mano. Una di loro aveva la faccia e lo sguardo che parlavano di tante sofferenze senza bisogno di parole né in italiano né in romeno. Colpiva ancora di più il cuore un’altra ospite, la più giovane. Seduta in un angolo fuori dagli sguardi, più giovane e non connazionale delle altre, gli occhi o smarriti o svuotati. Non parla italiano e quindi la conversazione in italiano su Moldavia e Ucraina, in cui lei certo non è mai stata, la fa sentire ancora più sola. Lei... ha avuto dei problemi con suo marito, ci spiegano con deli- ziativa di un “messaggio” da inviare a tutto il clero diocesano, a seguito della riflessione che il consiglio presbiterale ha sviluppato nelle due precedenti riunioni sul seminario e sulla pastorale vocazionale. Alla riflessione dei consiglieri è stata proposta una “traccia di messaggio”, preparata dalla segreteria del consiglio, e su di essa si è aperta una discussione, dalla quale sono emerse una sostanziale accoglienza e l’indicazione di alcuni suggerimenti. Consapevoli che su questo punto è necessario il coinvolgimento di tutta la diocesi, anche attraverso il dialogo con i laici, si è pensato all’ipotesi di un successivo appello o messaggio da fare a tutti, preti e laici, magari al termine dell’Anno sacerdotale. In riferimento all’aspetto più direttamente pastorale della proposta vocazionale, si auspica il successo degli incontri di aggiornamento per il clero che si terranno nel mese di giugno a Nebbiù: anche grazie ad essi, sarà possibile convergere su alcune linee operative in ordine a una pastorale vocazionale efficace e coinvolgente. Il consiglio presbiterale ha affrontato, quindi, il secondo punto dell’odg: la prossima assemblea del clero del 13 e 20 maggio. Sono state approvate le modalità consuete dei “due giovedì” e si pensa di mettere a tema alcuni aspetti essenziali della vita del sacerdote, magari attra- cato eufemismo. Al fianco della sedia le stampelle, si è rotta una gamba cercando la fuga. Festeggia l’8 marzo a Casa Provvidenza. Ai volti tristi delle ospiti, domenica sera, rispondevano però altre donne, sorridenti, eleganti, dal buon italiano, serene. Ed erano ex ospiti di Casa Provvidenza, tornate per salutare, per ringraziare, per portare una torta. Hanno una casa in affitto, è venuto in Italia anche il marito, vivono nel Vittoriese quattro loro fratelli, i figli vanno a scuola. Ce l’hanno fatta. Con tenacia, approfittando di una situazione economica più favorevole, e con una risorsa extra: «Signora Anna sempre aiuta noi». Tommaso Bisagno Donne a Casa Provvidenza (foto di repertorio) Ad Aquileia si terrà un convegno ecclesiale delle chiese del Nord-Est. Sarà l’occasione per dare continuità e aggiornare i temi trattati nell’analogo convegno di vent’anni fa verso una testimonianza concreta e significativa. Per quanto riguarda il rinnovo del consiglio presbiterale, l’elezione avverrà in occasione delle riunioni dei preti di giugno (e in ogni caso entro il 9 giugno, votando in Curia), ma solo dopo l’elezione dei vicari foranei, che per statuto non sono eleggibili nel consiglio presbiterale. In merito alla modalità del rinnovo, si decide di mantenere quella attuata nell’ultima elezione. Al termine della riunione, il Vescovo ha dato ampia comunicazione circa la proposta della Conferenza episcopale del Triveneto (Cet) di tenere ad Aquileia un convegno ecclesiale delle chiese del NordEst, a vent’anni dal precedente. Sarà l’occasione per dare continuità e aggiornare i temi trattati e per verificare la loro attuazione. L’obiettivo più importante, però, sarà quello di rafforzare la comunione tra le diocesi, per una sempre maggiore ed efficace presenza ecclesiale nelle nostre regioni. L’ipotesi prevede il convegno dopo la Pasqua 2012 con una celebrazione di tre giorni. Don Alessio Magoga CAMPAGNA LIBERA L’ACQUA n occasione della Giornata Inu,mondiale dell’acqua dell’Oche si celebra il 22 marzo, dal 15 al 31 marzo si può portare l’acqua a 400 mila bambini e famiglie attraverso 11 progetti della campagna “Libera l’acqua”. Inviando un sms solidale al numero 45593 si dona 1 euro dal cellulare personale Tim, Vodafone, Wind e 3 oppure si donano 2 euro chiamando allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, contribuendo e garantendo il diritto concreto all’acqua potabile, portandola nelle scuole, nei centri di salute, nei villaggi, con particolare attenzione alla protezione delle risorse idriche e alla formazione, in riferimento agli aspetti sanitari, igienici, ambientali e di depurazione delle acque. I fondi raccolti saranno destinati alla realizzazione degli 11 progetti della campagna “Libera l’acqua”, promossa dalle 45 associazioni di Solidarietà e Cooperazione-Cipsi. 12 Chiesa Azione Cattolica 14 marzo 2010 DA QUEST’ANNO ANCHE UN CAMPO PER PICCOLI 6-8 ANNI Campi estivi per ogni età I l nostro presidente diocesano insegna che «si torna dove si sta bene». Tanto inchiostro si potrebbe consumare sul motivo che ogni anno spinge più di 1.200 persone a scegliere i campiscuola diocesani dell’Azione Cattolica, ma ricevere la testimonianza di chi ha intenzione di ritornare vale più di ogni altra cosa. La famiglia Soligon di San Polo può vantare ben tre tesserati Acr, due dei quali, Alessandro di dodici anni e Veronica di undici, hanno già vissuto l’esperienza di un campo estivo e la terza, Valentina di sei anni, si accinge a partire quest’anno. La mamma così ci racconta. Perché continuate a scegliere la nostra associazione? «È impossibile non scegliere un’esperienza che non si limita a un’ora al sabato, ma è opportunità che si rinnova continuamente. Se pensiamo ad esempio all’estate, tempo nel quale generalmente le attività si concludono, l’Ac offre ai nostri ragazzi il Tempo Estate Eccezionale. Ed è un tempo eccezionale sul serio, perché l’accompagnamento del cammino durante l’anno non si interrompe con le vacanze. E questo significa che è per noi scontato dire che ritorneremo ai campi!». Da dove nasce questo desiderio di ritornare? «Ne parlavamo proprio l’altro giorno a tavola. Tutti noi abbiamo dei bellissimi ricordi! Mio figlio l’estate scorsa ha spe- IL CALENDARIO COMPLETO Casa Cimacesta - 10-17 giugno campo Acr (4ª e 5ª elem.) - 17-24 giugno campo Acr (1ª e 2ª media) - 24 giugno-1 luglio campo Acr (4ª e 5ª elem.) - 1-8 luglio campo Acr (1ª e 2ª media) - 8-15 luglio campo Acr (1ª 2ª - 3ª elem.) - 15-22 luglio campo Acr (4ª e 5ª elem.) - 22-29 luglio Giovanissimi - 22-29 luglio 14-15enni - 29 luglio-5 agosto Giovanissimi - 6-8 agosto Responsabili - 8-16 agosto Adulti 1ª - 16-23 agosto Adulti 2ª - 23-30 agosto 14-15enni - 30 agosto-6 sett. Campo Acr (1ª e 2ª media) Casa Sacile - 22-30 luglio 18enni Campo di servizio - In luglio alla Nostra Famiglia Campo di servizio - 22-29 agosto Sarmeola Campo in continuità con la Scuola di preghiera per giovani sopra i 20 anni - 2-6 agosto La Verna (Umbria) Campo Fidanzati - In agosto. Data e luogo da destinarsi A CEGGIA E MDG Adultissimi presenti nella comunità erza età a riposo e ferma ai T ricordi di quello che è stato, non pensando a quello che sarà? Le due testimonianze che riportiamo sicuramente smentiranno questi luoghi comuni su chi è avanti con gli anni. Parliamo di due gruppi di Azione cattolica della nostra diocesi, donne e uomini che, forti di quanto vissuto, non rinunciano a incontrarsi e raccontarsi guardando al Vangelo. Nella parrocchia di Ceggia, un gruppo di circa una ventina di associati si ritrova ogni quindi- ci giorni nelle sale dell’oratorio. Seguendo il cammino proposto dall’Azione cattolica, gli incontri guidati da suor Maria, delle Missionarie Saveriane che svolgono il loro servizio nella casa di riposo di Ceggia, sono occasione per riflettere sulla Parola di Dio, ma non solo. Ci si ritrova per raccontarsi, per stare assieme, anche bevendo un buon caffè alla fine di ogni incontro, vedere quali sono le necessità della comunità e se è possibile aiutare qualche persona che si trova in situazioni di necessità, omeD nica 14 marzo, a Ponte della Priula, gli Ragazzi delle medie a un camposcuola a Cimacesta rimentato un campo particolare perché non numeroso, più raccolto rispetto ad altri. Ha potuto farlo perché alcuni giovani e adulti hanno prestato il loro servizio, scegliendo oltre tanti altri impegni, credendoci e permettendo così ad Alessandro di vivere un’esperienza intensa. Per Veronica è stato diverso: quasi un centinaio di ragazzi avevano scelto la sua stessa data e lassù l’aria era quella frizzante della festa. Di questo non posso che ringraziare gli educatori che si sono rivelati entusiasti e preparati. In entrambi i casi io e mio marito la domenica, quando ci siamo recati a trovarli, abbiamo assaporato un’atmosfera di famiglia dove i valori vengono gioiosamente trasmessi con l’esempio. Le giornate lassù sono state talmente ricche di fraternità che noi e i nostri ragazzi sentivamo di non avere bisogno di altro. Valentina ha sempre accompagnato i fratelli agli incontri del sabato in parrocchia e quando è stato il momento è stata proprio lei a scegliere il gruppo Acr. Per questo ci piacerebbe che anche solo con la propria presenza, magari andando a trovare un ammalato. Ritrovo settimanale, invece, per il gruppo di Madonna delle Grazie di Conegliano. Anche in questo caso l’incontro è occasione di scambio di riflessioni partendo sempre dal Vangelo e andando poi a vedere quali sono gli spunti che vengono dalla vita quotidiana della comunità parrocchiale. L’attenzione è rivolta anche a ciò che accade nel CONVEGNO DIOCESANO RED E NEWRED anche la nostra piccola, che ha respirato il clima dell’associazione ancora prima di potersi tesserare, partecipasse alla novità di quest’anno: il campo per i bambini di 6-8 anni». Non ha perplessità riguardo la giovane età? In fondo, il campo dura una settimana… «Aprire le iscrizioni a questa fascia d’età può sembrare un azzardo… ma una settimana è la dimensione giusta per permettere ai bambini di superare la nostalgia e imparare a mettersi in gioco. In questo modo l’esperienza potrà davvero essere gioiosa e positiva. Non dubitiamo poi sul fatto che gli educatori sapranno adattare le attività a misura di piccoli. La verità è che non è mai troppo presto per scoprire Gesù e una settimana come quelle che l’Ac propone è veramente quanto ci vuole per questi bambini che ormai hanno sempre meno possibilità di vivere esperienze sane e insieme ad altri ragazzi». La famiglia Soligon ha scelto di tornare dove è stata e continua a stare bene… e voi? Giulia Diletta Ongaro educatori dell’Azione cattolica si ritrovano per il loro annuale convegno di formazione. “Una Parola da comunicare” il titolo dell’incontro che inizia alle 9 nell’oratorio parrocchiale e vedrà l’alternanza di ascolto e dialogo, sempre intorno al tema della Parola. Gabriella Sartori, editorialista di Avvenire, aprirà i lavori che si concluderanno nel pomeriggio, verso le 16, dopo il confronto nei gruppi, i laboratori, la messa che verrà celebrata a mezzogiorno. Per ulteriori informazioni: www.acvittorioveneto.it. BREVI Esercizi spirituali del quotidiano Si conclude questa settimana la proposta degli esercizi spirituali del quotidiano, per adulti e giovani. Il tema comune “Lo stupore e la gioia dell’incontro” sarà declinato in tre sere successive, con inizio alle 20.15 e conclusione alle 22.15. L’appuntamento è dal 16 al 18 marzo a Mareno di Piave (patronato). Guida don Luigino Zago. Esercizi Spirituali per Giovani ed Adulti Dalla sera di venerdì 19 al pranzo di domenica 21 marzo, a Vittorio Veneto nella Casa di spiritualità San Martino, si terrà un corso di esercizi spirituali per giovani e adulti. Guida il percorso don Alessio Magoga. SPIRITUALITÀ ADULTI E TERZA ETÀ ercoledì 17 marzo, a Vittorio Veneto, nella Casa di spiritualità M San Martino, dalle 9 alle 17, ci sarà l’incontro di spiritualità per Adulti e Terza Età, proposto come abitualmente nel tempo significativo della Quaresima. Guida la giornata don Pietro Bortolini. Iscrizioni in Ufficio Ac, telefono 0438-940374. mondo, partendo dalle provocazioni che giungono dai mezzi di informazione, ma le basi rimangono sempre la Parola di Dio e il cammino proposto dall’Azione cattolica. Gruppo Ac Terza Età di Ceggia In entrambi i casi i gruppi sono radicati nella vita dell’Ac parrocchiale, diventando così esempio per i giovani e per i ragazzi dell’Acr. Il collegamento con il parroco rimane fondamentale, anche se per gli innumerevoli impegni di gestione della parrocchia, non sempre riesce a partecipare a tutti gli incontri. Animata dalla consapevolezza di essere testimoni credibili con l’esempio di vita e d’amore, di servizio e accoglienza gioiosa, la terza età è dimostrazione viva del fatto che non si è mai arrivati, ma che la formazione è indispensabile in ogni tempo. Chiara Basei Chiesa 14 marzo 2010 Un Dio commosso per il mio ritorno Domenica 14 marzo - 4ª di Quaresima - Laetare - anno C Gs 5, 9-12; Sal 33; 2Cor 5, 17-21; Lc 15, 1-3. 11-32 Gustate e vedete com’è buono il Signore Quarta settimana del Salterio C on la gioia di una Pasqua che s’avvicina e con la tristezza di qualche promessa mancata, siamo arrivati alla 4ª di Quaresima, detta “Lætare” da un antico “introito”, “Laetare Jerusalem”. Rallegrati, sii lieto: Cristo patisce e muore, ma risorge! “Cuore” di questa domenica è senz’altro la parabola del Padre misericordioso. Testo “antico”, ma sempre nuovo, inesauribile. S’è detto che, se perdessimo la Bibbia, ma restasse Luca 15, ne avremmo abbastanza per capire l’amore di Dio. Davvero l’evangelista è grande e ben si merita il titolo di “scriba mansuetudinis Christi” (Dante, De Monarchia, I, 16, 2). A scuola mi è stato insegnato (e anch’io lo insegnavo) che i grandi sono capaci di cambiare, men- tre i mediocri restano tali. E l’esempio classico erano “I promessi sposi”, con i grandi “convertiti”: padre Cristoforo e l’Innominato, contro l’insipido don Abbondio. Nel Vangelo di oggi è lo stesso. Il giovanissimo se ne va, ma ritorna, cambiato. Il giovane no! Resta a casa, sempre, perfettino, fariseo. Qualcuno forse lo sogna un figlio così: tutto lavoro, profitto, niente uscite. Il più grande è tutto “dovere”; il più piccolo no! Anzi: è un dissoluto, cioè un libertino, uno senza regole. Ma cambia! Secondo una lettura psicologica del testo, anche il padre cambia: forse era troppo serio, preoccupato dell’azienda, poco affettuoso. Quando il piccolo se ne va, non c’è un saluto, una carezza, una raccomandazione, un “torna presto”. Niente! Ma, al ritorno, il papà è affettuoso e si scioglie commosso in un abbraccio, in un bacio, nella festa! Mi fa tenerezza questo ragazzo che se ne va. Gli lascio tutte le sue responsabilità. Ma penso che, in genere (salvo una vocazione nomade ed inquieta), uno resta là dove si trova bene. Se il piccolo tratta il padre da morto, al punto da pre- Seguendo il santo parroco hi ben comincia, suona il C detto, è a metà dell’opera. E chi è a metà dell’opera è ancora in tempo di verificare se ha iniziato bene. A metà Quaresima possiamo darci un po’ di tempo, una sosta per vedere come procede il nostro cammino quaresimale; abbiamo ancora tempo sufficiente per metterci in cammino, se per caso ci fossimo accorti di essere in ritardo, o addirittura, al punto di partenza. Chi ce lo può far capire? La Parola di Dio, ogni giorno, ci fa memoria: “Convertitevi e credete al Vangelo”. Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza. Parole dolci, ma forti che urgono, spingono... alla conversione, al cambiamento. Ma ci siamo? Ci sono dei segni che testimoniano in nostro favore? Cosa dice la bilancia? Anche lei ha qualcosa da dire; piccola voce, ma che non lascia tranquilli. Proprio così. Sono salito sulla bilancia, quasi a metà Quaresima, sperando di vedere l’ago retrocedere e i chili calare. L’ago non si è mosso; sembrava, ma subito è tornato lì, dove era quindici, venti giorni fa. La risposta della bilancia non ammette dubbi, né scuse. Qui siamo ancora al punto di partenza. Eppure l’indicazione di Gesù, al rito delle ceneri nel primo giorno di Quaresima era chiara, precisa e presente: preghiera, digiuno, opere di carità. Anche i propositi erano precisi e decisi, ma poi... i risultati sono sotto gli occhi; la bilancia parla più chiaro del profeta: “Questo popolo mi onora con le parole e i vuoti propositi, ma il cuore è lontano e le opere non ci sono!”. Preghiera, digiuno, opere di carità tendere l’eredità, vuol dire che non ne poteva più. E poi, con un fratello così! Di sicuro ha fatto fatica a partire. Forse c’è stato qualche ripensamento, perché non è partito subito, ma “pochi giorni dopo”. O, forse era lui che voleva partire di suo, come i nostri giovani, che subiscono il fascino del “lontano”: “partì per un paese lontano”. Non lo so neanch’io, tanto la parabola è stupenda, profonda, evocativa. Voglia di indipendenza, di autonomia, fascino del lontano. Ma anche nostalgia di casa. Desiderio di tornare. E neanche a Dio importa se il ritorno è motivato più dal bisogno che dall’amore. Siamo fatti così! Allora mi piace ancor più questo Dio-papà, che non fa l’offeso, il ferito, il permaloso, il vendicativo. Non fa neanche lo psicologo. Se vogliamo, non è neppure giusto nei confronti del maggiore. Ma ha un cuore stupendo. Mi dispiace che soffra. Turoldo intitolava così un suo bel libro: “Anche Dio è infelice”. Sì, perché è un papà i cui figli non sono mai a casa insieme, non si incontrano mai. Come noi! Povero, caro papà! Qui manca anche una sposa e una mamma. O più semplicemente una donna. C’è, ma solo nell’allusione infelice del maggiore alle prostitute. Allora, tra la festa della Madonna dei miracoli di Motta e la prossima Annunciazione, ci aiuti Maria a riscoprire dentro all’“acqua” del quotidiano il “vino” dell’affetto e della commozione, dell’amore e della misericordia di un Diopapà! Don Pietro Bortolini e un tempo di quaranta giorni: tempo di grazia, opportunità per cambiare sul serio e realizzare una vera conversione e così arrivare a Pasqua risorti. Ma l’ago della bilancia dice che stiamo “giocando a fare Quaresima”. In quanto a preghiera; le chiese, nel giorno di domenica, restano semivuote; perché venga qualche bambino in più si ricorre a tutti “i trucchi”. Alla Via Crucis… fa freddo, l’orario non va bene, c’è la cena o… Quanto al digiuno, siamo più preoccupati a riempirci di pastiglie che non a cercare una via più sobria. Se non prendiamo sul serio la proposta di Gesù, almeno dovremmo prendere seriamente le raccomandazioni del medico: “Mangia meno”. Opere di carità: la fame vera e cruda dei poveri non ci commuove tanto; e così andiamo avanti con la nostra Quaresima: il solito tran tran, quel tanto che basta per illuderci. Il santo parroco di Ars la Quaresima la viveva sul serio, anzi la prolungava anche. Su questo argomento si potrebbero scrivere pagine e pagine, ma quel che conta è che in questo modo lui ha fatto rifiorire la fede e la vita non solo nella piccola parrocchia di Ars, ma in tutta la Francia. Buona Quaresima; il tempo che rimane, “tempo di grazia e tempo favorevole”, è sufficiente per far decisamente scendere l’ago della bilancia e, quel che più conta, farci salire sul serio verso la Pasqua. Don Egidio Dal Magro 13 Domenica 14 marzo: celebra messa e cresime a Tempio (ore 9), Campolongo (ore 11) e Castello Roganzuolo (ore 17). Lunedì 15 marzo: tiene una lectio per un gruppo di preti giovani (ore 15). Nella chiesa parrocchiale di Santa Maria di Campagna tiene la Catechesi quaresimale per la forania Mottense (ore 20.30). Martedì 16 marzo: nella mattinata incontra i diaconi del Seminario. Nella chiesa parrocchiale di Sarmede tiene la Catechesi quaresimale per la forania Pedemontana (ore 20.30). Mercoledì 17 marzo: celebra messa e cresime a Fossalta Maggiore (ore 11). Giovedì 18 marzo: celebra la messa in Casa del clero a Vittorio Veneto (ore 11) e a Orsago (ore 19). Nella sala parrocchiale di Orsago tiene la Catechesi quaresimale per la forania Pontebbana (ore 20.30). Venerdì 19 marzo: a Oderzo incontra gli studenti del collegio Brandolini (ore 11). Nel duomo di Sacile tiene la Catechesi quaresimale per la forania Sacilese (ore 20.30). Sabato 20 marzo: celebra la messa per le religiose presenti in diocesi nella basilica di Motta di Livenza (ore 11). Celebra messa e cresime a Camolli (ore 16.30) e Vazzola (ore 18.30). Domenica 21 marzo: celebra messa e cresime a Ceggia (ore 9), Sarano (ore 11) e Torre di Mosto (ore 17). Altre cresime: a Barbisano domenica 21 marzo (ore 10.30). BREVI CHIESA DIOCESANA Usmi: incontro formativo Sabato 13 marzo, dalle suore di Maria Bambina a Vittorio Veneto, si tiene il terzo incontro formativo per tutte le suore della diocesi. Don Ferruccio Sant, direttore dell’Ufficio Migrantes e della Caritas diocesana, sviluppa il tema “Il fenomeno migratorio nella diocesi di Vittorio Veneto e nella provincia di Treviso”. L’inizio è previsto per le 8.30. Carmelitani: ritratti di santi È dedicato alla carmelitana beata Maria Candida dell’Eucaristia (1884-1949) il terzo incontro di Quaresima promosso dal Movimento ecclesiale carmelitano. La lettura delle meditazioni sulla figura della religiosa carmelitana si tiene sabato 13 marzo alle 18 al monastero di San Giacomo di Veglia. Al termine della lettura è prevista la messa. Incontri Apostolato della preghiera L’Apostolato propone incontri di preghiera e riflessione per il tempo della Quaresima. Ecco il calendario: venerdì 12 marzo, alle 15, nella basilica di Follina; domenica 14 marzo, alle 15, nella chiesa di San Vendemiano; martedì 16 marzo, alle 15, nella basilica Madonna dei miracoli di Motta di Livenza; mercoledì 17 marzo, alle 15, nella chiesa dei Frati a Vittorio Veneto. Unitalsi, incontri di spiritualità Mercoledì 17 marzo alle 20.30 nel duomo di Sacile e giovedì 18 sempre alle 20.30 nella chiesa di Chiarano incontri di spiritualità promossi dall’Unitalsi in preparazione alla Pasqua. Sacile: neuroscienze ed etica Giovedì 18 marzo, alle 20.30 in sala Capitanio a palazzo Carli di Sacile, Filippo Tempia, neuroscienziato di Torino, terrà un incontro sul tema “Alla ricerca dell’anima nel cervello - Neuroscienze ed etica”. È il penultimo incontro del ciclo “Scienza e Bibbia - Un confronto con la storia e gli interrogativi attuali” promosso dal Centro di studi biblici in collaborazione con l’Issr Ecclesia Mater di Roma. Seminario: Scuola di preghiera “La notte di Maria Maddalena” è il tema dell’incontro di venerdì 19 marzo della Scuola di preghiera per giovani dai 17 ai 35 anni. Dalle 20.30 alle 22.15 in Seminario a Vittorio Veneto. Rua: concerto gregoriano Sabato 20 marzo, nella chiesa di Rua di Feletto, concerto spirituale di canto gregoriano per la Via Crucis in preparazione alla Giornata dei martiri missionari. I canti verranno eseguiti dal complesso vocale Schola gregoriana “Aurea Luce” diretta da Renzo Toffoli. Organizzano la diocesi e l’unità pastorale di Rua, Santa Maria e San Pietro. 14 14 marzo 2010 IN SCENA MERCOLEDÌ 17 ALL’ACCADEMIA Gianrico Tedeschi mattatore a teatro ercoledì 17 marzo, alle 21, M il teatro Accademia di Conegliano ospita la commedia “Le ultime lune” di Furio Bordon con Gianrico Tedeschi. Lo spettacolo è stato portato al successo nella stagione del 1995 da Marcello Mastroianni. Da molti definita la sua ultima leggendaria interpretazione, è stata fondamentale per far conoscere ed apprezzare il testo dalla critica e dal pubblico di tutto il mondo. Prestigiosi e memorabili i riconoscimenti ottenuti a Bruxelles, a Santiago del Cile, a Madrid dove la critica lo ha accolto come una delle più belle commedie degli ultimi anni. Giudizi analoghi si sono ripetuti in molte altre città europee e americane. Oggi “Le ultime lune” torna in Italia per una precisa scelta del suo autore, che si è assunto anche la responsabilità della regia. Per la prima volta viene presentato il testo nella versione integrale, affidandolo a un altro geniale interprete teatrale: Gianrico Tedeschi. Dal- LA QUALIFICATA VITTORIESE ALMA ORTOLAN La restauratrice U n’opera d’arte per continuare a vivere ha bisogno di una figura indispensabile: il restauratore. Per indagare tra le pieghe di questa affascinante professione abbiamo intervistato Alma Ortolan, restauratrice di Serravalle che opera con successo in Italia e all’estero, dividendosi tra importanti cantieri di restauro, progetti internazionali e formazione per i giovani. Lei ha il termometro internazionale della percezione del patrimonio artistico italiano all’estero. È proprio vero che non ci rendiamo conto di quanto abbiamo? «Il nostro patrimonio artistico è un valore indiscusso e riconosciuto a livello mondiale. Per migliorare la consapevolezza anche a livello nazionale bisognerebbe introdurre nuovi approcci e rendersi conto che la vita dei monumenti è assai limitata se non si interviene con urgenza in termini di manutenzione, recupero e prevenzione. Al di là di un mero aumento dei finanziamenti, andrebbero incentivate la collaborazione pubblico-privato e le sponsorizzazioni culturali con i- Alma Ortolan è ricercata in tutto il mondo per la sua abilità nel restaurare antiche opere d’arte. Da Venezia alla Lituania, passando per il Vaticano e Vittorio Veneto, ridona la bellezza ai tesori offuscati dal tempo niziative di defiscalizzazione. Il sistema Italia si sostiene con scelte politiche positive, chiamate a tener conto degli operatori del settore, per mantenere le eccellenze delle quali il mondo intero ci riconosce il primato». Tra i suoi lavori nel nostro territorio ci sono palazzo Troyer e palazzo Galletti a Serravalle, il teatro La Fenice e molti altri. Qual è la strada per farci riscoprire tesori così vicini? «Le facciate di Serravalle si sono degradate molto negli ultimi anni. Le azioni di restauro si traducono in interventi di salvataggio. La cultura è una questione di sensibilità: questa è la direzione da Cultura classica È INTITOLATA AL LATINISTA EGIDIO FORCELLINI Costituita a Vittorio Veneto la Delegazione di cultura classica È stata costituita la Delegazione di cultura classica “E. Forcellini” di Vittorio Veneto. Promossa dal professor Nello Della Giustina con la collaborazione del professor Alberto Camerotto dell’Università di Venezia, la Delegazione si propone di favorire la conoscenza del patrimonio letterario, storico e artistico del- coltivare. La politica del fare che in questi anni ha permesso il recupero del complesso dei Battuti, di palazzo Todesco e di molte chiese a Serravalle, sta portando un graduale aumento della sensibilità dei cittadini verso il patrimonio artistico e culturale. Stupirsi nello scoprire quanto emerge con il restauro è un passo verso la conoscenza». Quali sono i lavori che le hanno dato più soddisfazione o più emozione? «Sicuramente i primi lavori eseguiti a Roma con i miei maestri restauratori. Ricordo con grande emozione anche il restauro dell’affresco di Francesco Beccaruzzi nella chiesetta della Madonna della Neve a Conegliano, eseguito nei primi anni Novanta. È stato un momento magico. All’epoca eravamo ancora lontani dal sistema degli appalti pubblici, che ha contribuito a privare questo mestiere di quella parte di poesia che lo contraddistingue». Che significato metaforico dà all’attività di restauro? «Spesso mi è capitato di scoprire e restituire al presente cicli di af- Storia medievale l’antichità classica, della fase medievale e umanistica, con attenzione agli sviluppi e agli influssi nell’epoca moderna in collaborazione con le istituzioni scolastiche e le associazioni affini. L’intitolazione a Egidio Forcellini (1688-1768, nella foto) nasce dal desiderio di dare risalto a una figura che ha operato dal 1724 al 1731 in qualità di rettore e preside del Seminario vescovile di Ceneda, incaricato dal vescovo per risollevarne le sorti. È noto agli studiosi per essere l’autore del “Lexicon totius latinitatis”, alla stesura del quale attese anche negli anni del soggiorno cenedese e che fu pubblicato nel 1771 a tre anni dalla sua morte. Per contatti: email: [email protected], telefono 0438560349. CONEGLIANO SI CONCLUDE A PORDENONE IL CORSO DI GEOPOLITICA I Solisti Veneti Historia per padre Marco d’Aviano e Carlo Sgorlon H istoria-Gruppo studi storici e sociali conclude il XIV corso di geopolitica con un ospite d’eccezione, il professor Franco Cardini dell’Università di Firenze, uno dei massimi medievalisti viventi. Venerdì 12 marzo, alle 20.30 nella sala convegni della Camera di Commercio in corso Vittorio Emanuele a Pordenone, il tema della serata è padre Marco d’Aviano, che diventa Marco d’Europa nel romanzo di Carlo Sgorlon, autore friulano recentemente scomparso e molto le- gato a Historia, che ne ha presentato nei precedenti anni tre romanzi. È un omaggio dovuto di Historia a Sgorlon, quello di concludere il corso con un suo ricordo. Alla serata di venerdì saranno presenti anche il sindaco di Aviano Stefano del Cont Bernard e il presidente dell’Associazione Padre Marco d’Aviano Armando Biancat. Moderatore della serata il professor Guglielmo Cevolin, coordinatore del LiMes Club più esteso d’Italia, il LiMes Club Pordenone Udine Venezia. Venerdì 19 marzo, alle 21 al teatro Accademia di Conegliano, è in programma il concerto dell’orchestra da camera I Solisti Veneti. Parteciperà, inoltre, il celebre violinista Salvatore Accardo. Da sempre il nome de I Solisti Veneti è legato a quello di Claudio Scimone, fondatore dell’orchestra nel 1959. Nel corso della loro carriera, I Solisti Veneti hanno suonato nei più importanti templi della musica e con i più noti nomi della musica classica e della lirica. Il programma del concerto prevede l’esecuzione di brani dal repertorio di Vivaldi, Hummel, Mozart, Bach e van Beethoven. Biglietti (platea 30 euro, galleria 35, loggia 20) solo in prevendita: a Conegliano, libreria Quartiere Latino (telefono 0438411989) e libreria Canova (telefono 0438-31889); a Treviso, negozio Mezzoforte (telefono 0422-55227); a Padova, I Solisti Veneti (telefono 049-666128). 15 14 marzo 2010 l’incontro tra autore e attore è emersa la volontà di riprendere una commedia che sembrava poco proponibile nel nostro Paese dopo la memorabile edizione con Mastroianni, che rischiava di oscurare nuove rivisitazioni. Non è stata una decisione facile, ma è nata nel modo giusto, nel segno di una grande stima per l’interprete di oggi e di un grande affetto per quello di ieri. Biglietti: platea e galleria 24 euro, loggia 18. Giulia Spagnol TEATRO PRATA DI PORDENONE Venerdì 12, alle 21 al teatro Pileo, la compagnia Arti e Mestieri di Pordenone, in collaborazione con i cori San Simone e Primo Vere, il centro culturale “Giomaria Concina” e l’associazione di volontariato “Il segno”, porta in scena lo spettacolo di poesia e musica “Sebben che siamo donne”. Ingresso libero. freschi occultati da strati di calce, insieme al patrimonio di conoscenze che appartiene a tutti. Nei recenti interventi su opere danneggiate dagli incendi, al teatro La Fenice di Venezia e al palazzo della Borsa di Riga in Lettonia, alla questione del restauro si associano diverse e altrettante affascinanti soluzioni, tra le quali la ricostruzione storica con l’utilizzo di materiali e tecniche della tradizione. Essa permette all’opera di continuare a vivere insieme a quel patrimonio di conoscenze che ne hanno reso possibile l’esistenza e che potremmo definire patrimonio intangibile, la rende nuovamente fruibile e le conferisce una nuova vita in cui proiettare le istanze del presente». Com’è lavorare con i giovani e formarli per il futuro? «Formare i giovani ad un settore di eccellenza come il restauro è un’impresa difficile e carica di responsabilità. Lavorare con gli studenti di Ca’ Foscari mi permette di comunicare le conoscenze professionali acquisite con l’esperienza e di fornire aggiornamenti sulle nuove metodologie d’intervento. Le incertezze provocate dalla crisi, le forti criticità della normativa italiana all’esercizio della professione, il fenomeno dei cervelli in fuga all’estero sono solo alcuni degli aspetti sui quali riflettere per creare nuove opportunità per i giovani». Giulia Spagnol CONEGLIANO Sabato 13, alle 21 all’auditorium Dina Orsi, la compagnia Colonna Infame porta in scena “Provaci ancora Sam” di Woody Allen. Ingresso: 9 euro, ridotto 6. CORDIGNANO Sabato 13, alle 21 al teatro centro culturale “E. Francesconi”, la compagnia Arte Povera porta in scena “La dama di chex Maxim” di George Feydeau. Ingresso: 7 euro, ridotto 4. VITTORIO VENETO Sabato 13, alle 21 al centro culturale Parco Fenderl, Eva Rossella Biolo (Manonuda teatro) porta in scena lo spettacolo di teatro di narrazione “La dote della sposa”. Ingresso: 8 euro. nica 14, alle 17 allo Spazio Mavv, la compagnia Teatro Bresci porta in scena “Le regole del saper vivere nella società moderna” di Jean-Luc Lagarce, adattato da Alice Bragato. Ingresso 8 euro, ridotto 5. ORSAGO Domenica 14, alle 16.30 al teatro Cristallo, porta in scena “Cappuccetto Rosso va in giro per il mondo”. Ingresso libero. CONEGLIANO Mercoledì 17, alle 18 all’auditorium Toniolo, la compagnia delle fiabe Eurythmeum di Stoccarda porta in scena “I tre capelli d’oro del diavolo” dei fratelli Grimm. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Dome- GRANDE SUCCESSO PER LA MOSTRA DI CONEGLIANO “San Martino e il povero”, trittico del Cima da riscoprire a alcune settimane è D stata inaugurata la mostra “Cima da Conegliano - Poeta del paesaggio”, accolta da un grande successo di critica e pubblico. La rassegna (aperta fino al 2 giugno) presenta un importante corpus di opere dell’autore che delineano il percorso creativo in modo attento e completo. La mostra si pone come occasione per approfondire i quadri del pittore presenti nella nostra diocesi. Una delle opere di sicuro pregio è il trittico “San Martino e il povero, san Giovanni Battista, san Pietro”. Il dipinto dal 1995 è esposto al Museo diocesano d’arte sacra “Albino Luciani” di Vittorio Veneto diretto da don Rino Bechevolo. Questo capolavoro della pittura veneta proviene dalla chiesa di San Martino a Navolè di Gorgo al Monticano. Nei documenti presenti nell’archivio storico del Comune di Conegliano, in un manoscritto di Botteon, viene avanzata l’ipo- po il restauro, l’univoca indicazione di Cima stesso. Probabilmente in origine la tavola era costituita da altri elementi, che rendevano più complessa la scena. Ora, dopo vari interventi, essa è ammirabile in tutta la sua bellezza. Specie osservando il san Giovanni Battista, si può apprezzare il tonalismo che caratterizza la pittura veneta. Di grande bellezza e precisione è l’armatura di san Martino, con dettagli di Il trittico proveniente da Navolè rara fattura. Proprio grazie a questo aspetto del santo è possibile datare il lavoro al tesi che l’opera fosse la donaCinquecento, mediante vari zione di una importante faelementi, come le forme delmiglia patrizia. Secondo la panciera e della ginocchieun’altra ipotesi, sarebbe una ra ascrivibili temporalmente. commissione dell’ordine caNonostante i tanti restauri ermaldolese, tesi oggi scartata rati durante i secoli, che hanperché legava la paternità del no lievemente minato la figulavoro non a Cima, ma a Giora di san Pietro, l’iconografia vanni Martini. L’opera, in efrimane di rara bellezza. fetti, ebbe varie attribuzioni. In definitiva l’opera, che sta Significativa quella a Franceattirando molti studiosi, sicusco da Milano, abbandonata ramente con questa mostra dopo il decisivo intervento di sarà ancora più valorizzata. Lucco che ascrive l’opera alla bottega di Cima, e infine doCarlo Sala dotto 7. VITTORIO V. Amnesie Quattro appuntamenti in una settimana per “Amnesie e questioni minime”, il ciclo di incontri organizzato da cinque associazioni tra Vittorio Veneto e Conegliano. Venerdì 12 marzo, alle 18 al Castrum di Serravalle, il coneglianese Giorgio Fabris racconta il suo libro “Lutetia”; sabato 13, alle 17 all’osteria Da Peo a Serravalle, “Roberto Turco interpreta i colori di Vittorio Veneto e delle sue colline”, inaugurazione della mostra dedicata dal pittore alla sua città d’adozione; lunedì 15, alle 20.30 al ridotto del teatro Accademia di Conegliano, Luciano Roman, con accompagnamento alla fisarmonica di Romano Tedesco, interpreta “Due centimetri più alto del re”, monologo di Alessandro Valenti dedicato al paracadutista vittoriese della Grande Guerra Alessandro Tandura; mercoledì 17, alle 20.30 in biblioteca a Vittorio Veneto, convegno “La casa nella tradizione rurale veneta”. MOSTRE BRUGNERA Fino al 21 marzo, a villa Varda, è aperta la mostra di Paolo Cossi dedicata alle figure femminili presenti nelle sue opere. Orario: venerdì 14.30-18, sabato-domenica 9.30-12.30 e 14.30-20.30. CONEGLIANO Fino al 21 marzo, all’osteria Alla Sorte, è aperta la mostra “Riflessi contemporanei” di Roberto Cannata curata da Mara Campaner. Orario: 11-15 e 18-23. CONEGLIANO Fino al 21 marzo, nell’oratorio dell’Assunta, è aperta la mostra di pittura e poesia di Luciana Vettorel Ghidini “Viaggio oltre il visibile”. Orario: lunedì-venerdì 15-19, sabato-domenica 10-12 e 15-19. VITTORIO VENETO Fino al 28 marzo, nell’ex chiesa di San Paolo al Piano, è aperta la mostra “I talenti delle donne”, collettiva delle artiste Buci Sopelsa, Risamori, Claudia Piasentin e Miriam Nonino. Orario: mercoledì 1618, venerdì 17-19, sabato-domenica 10-12.30 e 16-19. CONEGLIANO Fino al 6 aprile, al Garage Eventi, è aperta la mostra “Cortocircuito” delle artiste Giorgia Busato, Tracy Ann Essoglou e Sophia Lanza curata da Mara Campaner. Orario: lunedì, martedì, giovedì, venerdì 9.3012.30 e 16.30-19.30, sabato e domenica 16.30-19.30. Chiuso mercoledì. PIAVON Fino al 21 marzo, a Ca’ Lozzio, è aperta la mostra “Il cammino dell’anima: alla ricerca dell’identità femminile” di Diego Collovin. Orario: mercoledì-domenica 15-24. CASTELFRANCO VENETO Fino all’11 aprile, a Casa Giorgione, è aperta la mostra “Giorgione” nel 500º della morte del grande artista. Orario: tutti i giorni 9-19. Ingresso: 10 euro, ridotto gruppi 8, ridotto 7, ridotto scuole 4,50. PORCIA Fino al 28 marzo, al Casello di Guardia, è aperta la mostra collettiva d’arte contemporanea “Gina Roma e...”. Orario: sabato-domenica 10.30-12.30 e 16.30-19.30. VENEZIA Fino all’11 aprile, al museo Correr, è aperta la mostra “800 disegni inediti dell’Ottocento veneziano”. Orario: tutti i giorni 10-17. Ingresso: 4 euro. VICENZA Fino all’11 aprile, a palazzo Leoni Montanari, è aperta la mostra “Le ore della donna. Storia e immagini nella collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa San Paolo”. Orario: martedì-domenica 10-18. REFRONTOLO Fino al 25 aprile, al Molinetto della Croda, è aperta la mostra di Elio Poloni “Le mie stagioni”. Orario: mercoledì-sabato 15-18.30, domenica e festivi 14.3018.30. TREVISO Fino al 9 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “La via della seta e la civiltà cinese. I segreti della città proibita”. Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdì-domenica 9-20. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 (studenti universitari e over 65) e 7 (under 18). CONEGLIANO Fino al 2 giugno, a palazzo Sarcinelli, è aperta la mostra “Cima da Conegliano. Poeta del paesaggio”. Orario: lunedì-giovedì 10-20, venerdì 10-22, sabatodomenica 9-22. Ingresso: 10 euro, ridotto 8. BASSANO DEL GRAPPA Fino al 13 giugno, al museo civico, è aperta la mostra “Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio”. Orario: martedì-sabato 9-18.30, domenica e festivi 10.30-13 e 15-18. Ingresso: 9 euro, ri- ROVIGO Fino al 13 giugno, alla pinacoteca di palazzo Roverella Bortoloni, è aperta la mostra “Il ’700 veneto”. Orario: martedì-venerdì 9-19, sabato e festivi 9-20. Ingresso: intero 9 euro, ridotto 7, promozione martedìmercoledì 9-13 5 euro. ALTRI APPUNTAMENTI SAN PIETRO DI FELETTO Domenica 14, alle 17 nella pieve, “Dulcis in fundo”, concerto dell’ensemble di musica barocca su strumenti originali nell’Europa del Settecento. CONEGLIANO Domenica 14, alle 17.30 al Quartiere Latino Libri, “Jascha Heifetz, un americano in Italia”, concerto di Lucio Degani al violino e Andrea Rucli al pianoforte. CONEGLIANO Giovedì 18, alle 17 nell’aula magna del Campus vitivinicolo, presentazione del libro di Camillo De Biasi “Cori di-vini” (edizione Armelin). Interverranno: Gastone Zotto del Conservatorio di Padova, Vasco Boatto e Paolo Sgarbi dell’Università di Padova. Partecipano i cori: Università adulti e anziani di Conegliano, i Cantori di Sottoselva di Santa Lucia e l’Enocoro dell’Isiss Cerletti di Conegliano. 14 marzo 2010 LA CASA NATALE SEGNALATA A SANTA GIUSTINA Alessandro Tandura, primo paracadutista di guerra Vittorio Veneto, in via CaA prera al civico 129, una lapide segnala la casa in cui nacque, il 17 settembre 1893, Alessandro Tandura (1893-1937). La sezione paracadutisti di Vittorio Veneto volle così ricordare nel settembre 1998 l’illustre concittadino, medaglia d’oro al valor militare. Tandura fu il primo paracadutista italiano in azione di guerra: nella notte tra l’8 e il 9 agosto 1918 il tenente degli Arditi si lanciò da 1500 metri a bordo di un aereo Savoia Pomilio. Atterrò a San Martino di Colle Umberto e raggiunse il comando della VI Armata austriaca a Vittorio Veneto, dove iniziò la sua opera di spionaggio, svelando all’esercito italiano preziose informazioni sul nemico. Tandura fu premiato per la sua opera con la medaglia d’oro al valor militare: “[…] Due volte arrestato e due volte sfuggito, dopo tre mesi di audacie leggendarie, integrava l’avveduta e feconda opera sua, ponendosi arditamente alla testa delle sue schiere di ribelli e con esse insorgendo nel momento in cui si delineava la ritirata nemica, ed agevolando così l’avan- zata vittoriosa delle nostre truppe […]”. A Tandura è intitolata a Vittorio Veneto anche una via, oltre alla caserma che ospita la Divisione “Mantova” del 1º Fod. Claudia Borsoi L’ORDINAMENTO GIURIDICO REGOLA I LIMITI E GLI OBBLIGHI Quando il vicino disturba: i limiti imposti alla proprietà privata C he cos’è la proprietà? Quali limiti sono imposti dalla legge nel godimento della proprietà privata? Nel nostro ordinamento giuridico la proprietà privata trova esplicito riconoscimento nell’articolo 42 della Costituzione, dove è affermato che la proprietà privata “è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti”. Il Codice civile, all’articolo 832, sancisce che “il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico”. In buona sostanza, ciascuno di noi può godere della sua proprietà come meglio crede, entro alcuni limiti fissati dalla legge affinché tale diritto possa essere da tutti equamente usufruito. Ad esempio, non è possibile disturbare il vicino con rumori, esalazioni di fumo, di calore o quant’altro, ovviamente entro certi limiti. Stiamo parlando di quelle che, per gli operatori del diritto, vengono definite immissioni e sono regolate dall’articolo 844 c.c.. Cosa dice questa norma? Innanzitutto che è possibile impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori e quant’altro derivi dal fondo del vicino, purché tali fenomeni superino la soglia della normale tollerabilità. Tale limite viene determinato di volta in volta dal giudice, il quale ha una notevole discrezionalità in merito e deve tenere conto delle condizioni dei luoghi e delle attività normalmente svolte in un de- IL RICORDO DI “FLORINDA” CLORINDA CASAGRANDE L’orfanotrofio di guerra di via Rizzera a Ceneda on il 4 novembre 1918 fiC niva in Italia la Grande Guerra al prezzo di 650 mila caduti sui campi di battaglia e di un milione 50 mila feriti (dei quali 500 mila mutilati!). Bastassero i morti da piangere e i feriti da assistere, purtroppo quella guerra ci lasciò anche innumerevoli vedove con figli piccoli, gli orfani di guerra appunto. In diocesi nostra, erano quasi 300 i fanciulli rimasti orfani del padre e costretti a vivere in locali provvisori e malsani. L’allora vescovo Eugenio Beccegato prese di petto la situazione e si diede un gran daffare, aprendo anche una sottoscrizione per un erigendo istituto adatto ad accogliere questi piccoli innocenti. Il sogno del buon vescovo si materializzò nel dicembre del 1919, dacché venne aperto l’orfanotrofio maschile di guerra nel palazzo di Giuseppe De Mori in via Rizzera, già stabilimento bacologico Tocchetti, molto ben riattato per SERVONO PATATE, SPINACI, UOVA E FARINA terminato contesto urbano e delle abitudini della popolazione locale. I limiti di tollerabilità dei rumori o degli odori saranno dunque diversi se ci troviamo in centro città, o in una zona industriale, oppure in aperta campagna o in un tranquillo paesino di montagna. A favore del proprietario del fondo danneggiato sorgono due distinte azioni: una, di carattere reale, è rivolta all’eliminazione della causa delle immissioni, l’altra, di carattere personale, al risarcimento dell’eventuale danno. Attenzione, però, non tutte le immissioni che superino la normale tollerabilità possono essere impedite. Solo quelle provenienti da una privata abitazione possono essere sempre impedite, mentre un discorso diverso vale per quelle che provengono da uno stabilimento industriale: le in- dustrie producono ricchezza e danno lavoro e quindi il giudice deve “contemperare le esigenze della proprietà con quelle della produzione” (art. 844 c.c., comma 2). Qualora sia impossibile adottare dei rimedi che consentano di ridurre nei limiti il disturbo provocato dall’attività industriale al vicino, il giudice avrà due possibilità di scelta: o consentire la prosecuzione dell’attività industriale inquinante o disturbante, dietro il pagamento di un indennizzo al vicino che subisce il disturbo, o dovrà impedirne la prosecuzione in quella sede. La prosecuzione dell’attività inquinante non può tassativamente essere consentita quando pregiudica il diritto alla salute che prevale su ogni altra norma di legge. Avv. Marco Caliandro [email protected] l’occasione dal locale Genio militare della IV Armata. Il vescovo nel 1920 benedì solennemente l’opera, che raccolse subito 150 ragazzi sotto la direzione di monsignor Giovanni Botteon. Tuttavia Botteon morì l’anno dopo, il 9 agosto 1921, e a succedergli il vescovo designò monsignor Giacomo Bianchini, che terrà l’incarico con amore e passione di padre, benemerito e amato, per quasi 15 anni fino al 1935, anno nel quale l’orfanotrofio venne chiuso, dato che i ragazzi ospiti avevano ormai raggiunta un’età nella quale potevano provvedere al loro avvenire. «Monsignor Bianchini si interessò personalmente di ciascuno dei suoi orfani – ricorda “Florinda” Clorinda Casagrande, nata Tocchet nel 1916 – fino a dare una congrua sistemazione anche all’ultimo rimasto nella casa». “Florinda” Clorinda andava regolarmente a messa nell’annessa chiesetta di San Filippo Neri, che servì da cap- pella per l’assistenza spirituale e le pratiche di pietà dei ragazzi dell’orfanotrofio. Chiuso nel giugno 1935 l’Istituto per gli orfani di guerra, l’edificio venne acquistato dai Missionari della Consolata di Torino, che ne fecero la loro Casa provincializia e un seminario minore per gli alunni aspiranti missionari. Mario Sanson Il rotolo giallo e verde, un’idea semplice per colorare la tavola na ricetta semplice e coU lorata per portare dell’allegria sulle vostre tavole. Ingredienti per 4 persone: 1 kg di patate, 1,5 kg di spinaci, 2 uova, 300 g circa di farina, 50 g di burro, formaggio grana, noce moscata e sale. Dopo aver pulito e lavato accuratamente gli spinaci, lessateli con la sola acqua rimasta aderente dal lavaggio. Scolateli bene, tritateli e ripassateli in padella con una noce di burro e una manciata di sale. Fuori dal fuoco incorporate un uovo, 3 cucchiai di formaggio grana grattugiato e una presa di noce moscata. Nel frattempo avrete lessato le patate con la buccia, in acqua salata; scolatele, sbucciatele e passatele nello schiacciapatate direttamente sulla spianatoia. Aggiungete l’altro uovo, sale e tanta farina quanta ne occorrerà per avere un impasto compatto. Con il matterello stendete la pasta fino a raggiungere uno spessore di circa 2 centimetri. Coprite la pasta con gli spinaci e arrotolatela accuratamente. Avvolgete il rotolo in un telo, legatelo e cuocetelo in acqua bollente salata per 20 minuti. Scolatelo, levatelo dal telo, fatelo un po’ intiepidire, poi tagliatelo a fette che sistemerete in una pirofila imburrata. Cospargete di burro fuso e grana grattugiato. Mettete in forno a gratinare per 15-20 minuti a 200°; alla fine servitelo con una bella ciotola di verdura mista: e voilà, il piatto è pronto. Mara Campaner RITORNA “ANTENNACINEMA” Lo sguardo sull’altro e Salvatore Samperi A partire dal 18 marzo, e per ogni giovedì esclusa la Settimana santa, fino al 29 aprile a Conegliano torna “Antennacinema” con un omaggio a Salvatore Samperi (nella foto), regista padovano scomparso esattamente un anno fa, e un viaggio nel cinema dello sguardo sull’altro, sia esso turco, rumeno, moldavo, africano, che è stato il filo rosso della manifestazione in questi anni. Non manca un ponte con l’evento più importante che la città ospita fino a giugno, la mostra del Cima, con un appuntamento dedicato al documentario d’arte alla scoperta di Carpaccio e Giorgione. Tra i film proposti, tre sono vere e proprie anteprime, come il documentario di Antonello Sarno “Salvatore Samperi. Raccontando i sogni” (Italia, 21’, 2009), un cine-ritratto del regista attraverso interviste agli attori con i quali lavorò. I cinque film di Samperi restituiscono la poetica di un cineasta considerato a torto “minore”. Incasellato forse troppo semplicisticamente nel cinema erotico d’autore (i suoi film hanno consacrato Laura Antonelli e Lisa Gastoni come sex symbol degli anni Settanta), il regista veneto, specialmente con le sue prime opere, ha invece portato avanti una critica serrata alla famiglia borghese, “democristiana”, auspicandone il disfacimento. La satira, cupa e amara, alla società del suo tempo è debitrice delle sue esperienze politiche, a partire dall’adesione al Movimento studentesco. “Uccidete il vitello grasso e arrostitelo” (1970), “Grazie zia” (1968), “Un’anguilla da 300 milioni” (1971) si collocano in questo filone. “Liquirizia” (1979) mette, invece, sullo schermo un altro tema a lui caro: la rabbia studentesca pre-68 (il film è considerato l’American Graffiti italiano), mentre l’ultimo film in rassegna, “Casta e pura” (1981), segna l’inizio del declino della sua cinematografia, che per tutti gli anni Ottanta cederà alle lusinghe del mercato. «Dopo quel periodo di declino – spiega Antonello Sarno – Samperi ritroverà la sua strada in televisione, firmando fiction di pregio e di successo per Canale 5 quali “Madame” (2004), “Il sangue e la rosa” (2008), “L’onore e il rispetto” (2006 e 2009), con cui ha esplorato il genere del melò, che gli era congeniale». La sezione “Sguardi incrociati”, nell’articolazione “Africa/Europa” e “Italia/Moldavia”, è invece un viaggio dentro il cuore dell’altro – lo straniero, l’immigrato, l’emarginato – mentre la parte dedicata a “Italia e Turchia: il turco immaginario” propone un acuto scandaglio degli stereotipi, e dei loro rovesciamenti, con tre film di grandi registi come Marco Ferreri, Mario Bonnard e Carmelo Bene. Il programma completo su www.antennacinema.it. CINEMA GLI SPETTACOLI DELLA SETTIMANA PIEVE DI SOLIGO Venerdì 12, sabato 13 e domenica 14, alle 15, al cinema Careni si proietta “Cuccioli-Il Codice di Marco Polo” (Italia, 2010, animazione) di Sergio Manfio. Venerdì alle 21, sabato alle 18 e alle 21 e domenica alle 20.30 tocca a “Baciami ancora” (Italia, 2010) di Gabriele Muccino. Ingresso: 5 euro, ridotto 4, domenica 3. ODERZO Mercoledì 17, alle 20 e alle 22, e giovedì 18, alle 21 con cineforum, al cinema Cristallo si proietta “Welcome” (Francia, 2009) di Philippe Loiret. Ingresso: 5 euro, ridotto 4. CONEGLIANO Mercoledì 17, alle 20.30 allo Zion Rock Club, si proietta “The Hangover - Una notte da leoni” (Usa, 2009) di Todd Phillips. Ingresso gratuito riservato ai soci Arci. PIEVE DI SOLIGO Mercoledì 17, alle 20.30 al cinema Careni, per il Cineforum Quartier del Piave si proietta “Frozen River” (Usa, 2008) di Courtney Hunt. Ingresso: 7 euro. CONEGLIANO Giovedì 18, alle 18.30 al cinema Melies, per la rassegna di Antennacinema “Omaggio a Salvatore Samperi” si proietta “Uccidete il vitello grasso e arrostitelo” (Italia, 1992) di Salvatore Samperi. Alle 21 per la rassegna “Sguardi incrociati. Africa/Europa” tocca a “Il canto delle spose” (Francia, 2009) di Karin Albou. Ingresso libero. VITTORIO VENETO Giovedì 18, alle 20.45 al Centro culturale Parco Fenderl, si proietta “I love Radio Rock” (Gran Bretagna, 2009) di Richard Curtis. Ingresso riservato ai soci, costo tessera 12 euro. VENERDÌ 12 SI PRESENTA IL PORTALE MUSICALE Capannonerecords.it SABATO 13 Radio 2 Rai, 14.33, Hit Parade Eurosonic. Conduce Federica Gentile. Raidue, 16.20, Kate & Emma - Indagini per due. “Passioni pericolose”. Telefilm. Telechiara, 21, Cattedra di San Giusto. “Dio e la bellezza”. Incontro tra monsignor Timothy Verdon e il pittore Amedeo Bragli. DOMENICA 14 Radio 3 Rai, 15, Zazà. Il teatro, la musica, lo spettacolo. Con Piero Sorrentino e Massimiliano Virgilio. Raidue, 21, N.C.I.S. “Vendetta”. Telefilm. Raitre, 21.35, Report. Attualità con Milena Gabanelli. LUNEDÌ 15 Radio 24, 16.30, NovaLab 24. Conduce Luca Tremolada. Raitre, 15.15, Ciclismo. Tirreno-Adriatico: Montecosaro-Macerata. Retequattro, 21.10, Siska. “Gioco d’azzardo”. Telefilm. Raiuno, 23.35, La ciociara. Film drammatico con Sofia Loren. MARTEDÌ 16 Radio 1 Rai, 9.06, Radio anch’io. Con Ruggero Po. Telechiara, 20.30, Genitori si diventa. “Essere nonni”. La 7, 21.10, La gaia scienza. Con Mario Tozzi e il Trio Medusa. MERCOLEDÌ 17 Radio 24, 16.50, Zzzoot Fulminati in azienda. Fiction radiofonica. Raitre, 17.50, Geo & Geo. Documentari con Sveva Sagramola. Italia 1, 21.10, Le Iene Show. Con Luca e Paolo, Ilary Blasi. GIOVEDÌ 18 Radio 2 Rai, 18, Caterpillar. Con Cirri e Solibello. Canale 5, 21.10, RIS Roma Delitti imperfetti. “S.P.Q.R.”. Telefilm. Raitre, 23.30, Parla con me. Varietà con Serena Dandini. VENERDÌ 19 Radio 3 Rai, 18, Sei gradi. Con Paola De Angelis e Luca Damiani. Raitre, 15.15, La Tv dei ragazzi. Documentari. Raidue, 21.05, L’ispettore Coliandro. “666”. Telefilm. associazione musicale Capannone Records venerdì 12 marL ’ zo, alle 21 all’Art Cafè Le Maschere di Vittorio Veneto, presenta il portale www.capannonerecords.it dedicato alla pro- mozione gratuita della musica indipendente. Il progetto è sviluppato con il contributo della Regione Veneto e ha come obiettivo quello di realizzare, attraverso la rete, la diffusione gratuita di musica inedita realizzata da artisti indipendenti. L’idea è nata nel 2007 da un gruppo di musicisti del Quartier del Piave che ha preferito investire tempo e risorse nella creazione di un organismo di produzione, distribuzione e promozione indipendente anziché cercare la sempre più improbabile attenzione delle case discografiche. I Cupido Motel sono stati il primo progetto sostenuto dalla Capannone Records. Dopo un piccolo buffet chiuderà la serata il live dei Sonoria. Per informazioni: www.capannonerecords.it, [email protected], 338-1807778. PIACEVOLE INTRATTENIMENTO CON LA MUSICA LIRICA “La barcaccia” di Radio 3 a barcaccia è il nome dato a un palco di proscenio più grande L degli altri, come dire un posto privilegiato a teatro. Privilegiato è anche il punto di vista di Enrico Stinchelli e Michele Suozzo nel programma omonimo che va in onda su Radio 3 Rai alle 13 da lunedì a venerdì. “La barcaccia” è il programma più longevo della Radiotelevisione, essendo nato nel 1988 con lo scopo di divulgare la musica lirica. Che noia, penserete: neanche un po’. Personalmente non sono un patito delle opere, mi irrita non capire le parole di tante arie, eppure trovo divertenti le loro osservazioni, le loro battute, mi appassionano i brani che fanno ascoltare e che commentano da veri competenti, mai in modo pedante. Insomma, penso che abbiano trovato la formula perfetta per l’intrattenimento di buon livello, per piacere sia agli esperti (che scrivono sms ed email anche in diretta) sia a quelli che amano la musica in genere come il sottoscritto e cercano qualcosa di diverso dai soliti varietà dell’ora di pranzo. Provate per credere. Gianfranco Da Re A “SETTIMANA RPC” L’ESORTAZIONE DEL VESCOVO Il giubileo mariano SETTIMANA RPC All’inaugurazione dell’anno del giubileo per i 500 anni dell’apparizione mariana a Motta di Livenza è dedicata la trasmissione in onda sabato 13 marzo, alle 10.30, e domenica 14, alle 9.30. In particolare avremo modo di ascoltare l’esortazione del vescovo Corrado. LINEA AZZURRA SPAZIO SCUOLA Martedì 16 marzo, alle 17.15, e sabato 20, alle 9.45, per i 25 anni di Radio Palazzo Carli, Titti Burigana e la sorella Lia commenteranno uno scritto della conduttrice sulla sua esperienza, lunga 15 anni, alla radio diocesana. ITINERARI CRISTIANI Percorsi di fede con don Adriano Dall’Asta in onda il mercoledì dalle 9 alle 10 e il giovedì dalle 20 alle 21. NOTIZIE FLASH Aggiornamenti e novità a cura di Giulia Riva in onda dal lunedì al sabato alle 11.30, 12, 17 e 19.45. Vittorio Veneto PARCHEGGI A PAGAMENTO ANCHE SULLE STRADE, ABITAZIONI E UFFICI AL POSTO DELL’ITIS Serravalle cambia S erravalle sempre al centro dell’attenzione, come si conviene ai gioielli di famiglia. Sono in arrivo grossi cambiamenti per il centro storico: l’assessore comunale Flavio De Nardi ha annunciato che i parcheggi di Serravalle, oggi tutti liberi, verranno trasformati in zone di sosta a pagamento. Nel contempo la Provincia di Treviso ha annunciato l’intenzione di vendere, entro il 2010, l’edificio dell’Istituto tecnico Galilei, sul lato ovest dell’ex ospedale, oggi distretto sanitario di piazza Foro Boario. Viabilità e parcheggi Modifiche di vasta portata che modificheranno la vivibilità futura all’interno delle mura, probabilmente puntando alla tanto sospirata limitazione al traffico del centro storico, fortemente desiderata dal consiglio di quartiere. Più direttamente, i provvedimenti affrontano di petto i problemi reali del centro storico: lo spopolamento e il parcheggio selvaggio. La realtà di oggi è un piccolo paradosso: mancano gli abitanti, a Serravalle, e le vie del centro storico sono continuamente intasate da autoveicoli ad ogni ora del giorno, spesso con congestione del traffico e infrangendo le re- L’Itis verrà ceduto e trasformato gole del Codice della strada. È della scorsa settimana la raffica di multe in piazza Minucci, oberata di veicoli la sera di venerdì. Tutti multati, mentre il parcheggio interrato in piazza Foro Boario rimane deserto. Soluzione disco orario Secondo i commercianti la soluzione migliore è l’utilizzo del disco orario in tutto il centro storico, e che venga fatto rispettare. «C’è gente che lascia la macchina posteggiata nello stesso posto tutto il giorno, congestionando l’avvicendamento della clientela», riferiscono unanimi. Il park sotterraneo troppo caro Il parcheggio in Foro Boario è deserto? «Io lo utilizzo, quasi sempre c’è solo la mia macchina lì sot- to», commenta uno dei baristi di Serravalle. Il punto è che, a parere di tutti, la sosta nel silo interrato è troppo cara. La ditta Camerin ha annunciato che entro l’anno lo chiuderà se non ci sarà maggiore affluenza. L’anno scorso ha perso oltre 25 mila euro. Quest’ anno il parcheggio rimane a pagamento, ma con degli sconti. «Mettendo i parcheggi a pagamento in centro storico non si favorirà l’utilizzo del silo. Pagando, in entrambi i casi le persone preferiranno rimanere più comodamente nei parcheggi esterni», argomenta un altro commerciante. Insomma, le attività vedono di buon occhio un parcheggio gratuito, che favorisca il cliente ma che permetta anche il ricam- Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 12 Prosegue fino al 28 marzo nell’ex chiesa di San Paolo al Piano la collettiva delle artiste Buci Sopelsa, Risamori, Claudia Piasentin e Miriam Nonino “I talenti delle donne” 3ª edizione. Orari: mercoledì 16-18, venerdì 17-19, sabato e domenica 10-12.30 e 16-19. Continua fino al 4 aprile allo Spazio Sartè la mostra di Giovanni Bet “Luci”. Aperta tutti i giorni eccetto il martedì mattina. Alle 18.30, in biblioteca, il Circolo vittoriese di ricerche storiche organizza una conferenza sui ritrovamenti archeologici nella chiesa di San Benedetto a Cesana. Relatore Andrea Bona. SABATO 13 Alle 11.30, nella sala rappresentanza del municipio, presentazione dei Top Runners di Treviso Marathon. Alle 16.30, nella chiesa di Santi Pietro e Paolo, incontro organizzato dal Centro italiano femminile dal titolo “Maria: letteratura, filosofia, esegesi biblica”, a cura di padre Alberto, all’arpa Marta Marinelli. Alle 21, allo Spazio Mavv, concerto dei “Dogs”, punk rock’n’roll from Vicenza. Ingresso a pagamento. le Cavour della 7ª Treviso Marathon. Alle 17, allo Spazio Mavv, si terrà la rassegna Altroteatro: la compagnia teatrale Teatro Bresci in “Le regole del saper vivere nella società moderna”, di JeanLuc Lagarce. DOMENICA 14 In piazza Giovanni Paolo I, dalle 9 al tardo pomeriggio, mercatino dell’artigianato organizzato dall’Associazione Insieme per Ceneda: bancarelle di oggettistica artigianale e prodotti enogastronomici locali in piazza, e sotto la loggia banchetto con i libri locali. Termina oggi alla Torre dell’orologio “In viaggio con l’acqua”, mostra dei pannelli realizzati dai bambini della scuola dell’infanzia S. Pio X in collaborazione con il Museo d’arte bambina. Dalle 10.30 laboratori per bambini dai 6 ai 12 anni sul tema “Dame, cavalieri e maestri spadai, con loro entriamo in un mondo incantato”. Prenotazione obbligatoria al 335-5840014 (dalle 12 alle 14). Alle 9.30 è prevista la partenza da via- MARTEDì 16 Marca Solidale organizza alle 20.30 in biblioteca civica il convegno dal titolo “La ricerca che cura: diagnosi precoce per una cura efficace”, sull’importanza delle prevenzione per la cura dei tumori. Interverranno esperti del Cro di Aviano, GIOVEDÌ 18 Alle 20.45, al Centro culturale Parco Fenderl, per il Cineforum vittoriese, proiezione di “I love Radio Rock” (R. Curtis, GB, 2009). Ingresso riservato ai soci (tessera 12 euro) Farmacia di turno: Zamperlini, via Lorenzo Da Ponte 3, telefono 043853116. bio, evitando la sosta selvaggia. Il disco orario, appunto. Per non parlare dei residenti che, quasi tutti, sono privi di garage. Un permesso speciale potrebbe forse risolvere i loro problemi; ad oggi resta irrisolta la gestione di una convivenza così difficile. La posizione dell’Ascom L’Ascom vittoriese condivide le posizioni dei commercianti e ricorda gli impegni presi dall’Ulss e dal Comune per risolvere il problema della sosta in centro storico: «L’Ulss 7 si era impegnata a reprimere il comportamento dei dipendenti, che invece di parcheggiare negli spazi loro destinati, nel silo interrato, oberano le aree sosta del centro storico – dice la direttrice Antonella Secchi –. Il Comune aveva promesso l’uso pubblico e gratuito di un piano del silo. Stiamo ancora aspettando questi provvedimenti». La Provincia trasforma e vende l’Itis Nel frattempo Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, ha annunciato che l’edificio che ospita l’Itis verrà venduto entro l’anno per oltre 4 milioni di euro. «Il nuovo istituto tecnico sarà realizzato all’interno del complesso scolastico in centro città, secondo il progetto del campus – spiega Muraro –. Se la sovrintendenza non avrà nulla da eccepire, partiremo con il bando di gara. La mia volontà è dare il via alla gara tra pochi mesi». La struttura serravallese è già stata sottoposta a cambio di destinazione d’uso: «L’area è passata, sotto l’ex sindaco Giancarlo Scottà, da destinazione abitativo-direzionale a commerciale, aumentando notevolmente di valore – spiega Muraro –. Una valorizzazione patrimoniale che ci consentirà di attuare una permuta con il privato: in cambio dell’acquisizione del vecchio edificio, il privato realizzerà la nuova scuola al campus». C’è quindi da aspettarsi la realizzazione di uffici e negozi nel posto dove oggi sorge l’istituto tecnico. Alberto Della Giustina 21 200 PERSONE A MESCHIO ALL’INTITOLAZIONE DELLA CICLABILE A DON FAVERO Per don Vittorino uasi duecento Q persone richiamate dal passaparo- la dei “mescolini” si sono radunate sabato scorso nei pressi del supermercato Lidl per la cerimonia di intitolazione della pista ciclabile alla memoria di don Vittorino Favero. Una cerimonia tanto semplice quanto indovinata e visibilmente sentita dai La bici di don Vittorino sotto alla nuova targa, e sotto presenti, molti con gli intervenuti gli occhi lucidi quando Maria Luisa Piccin, con la voce rotta, leggeva (per i pochi che non la sapevano tutta) la storia di don Vittorino. Non solo parroco per 26 anni di Meschio, ma anche animatore Gava, Maria Luisa Piccin della Caritas, fondatore (“la Luisa”, per i mescolini) della Mater Dei (e infatti per il consiglio pastorale, il c’erano anche alcune mam- sindaco Gianantonio Da Re me con i loro piccoli), e so- che, colpito da così tanta prattutto sorridente amico gente, ha sottolineato codi tutti. Sempre con la to- me una così massiccia prenaca svolazzante a cavallo senza fosse la miglior testidi quella bici che per l’oc- monianza del segno lasciacasione era stata spolvera- to da don Favero, ribadenta e messa lì, sotto al car- do altresì l’orgoglio della tello che ora ricorderà a tut- città di ospitare la Casa Mati i passanti il suo nome. ter Dei, che don Vittorino Tanti i mescolini, ma anche ha voluto e creato. tanti di coloro che la vita ha Dopo la preghiera rivolta allontanato da Meschio. dal vicario generale monTra la folla, l’ex parroco don signor Martino Zagonel, e Piergiorgio Camilotto, il di- la sua benedizione alla pirettore della Caritas don sta e alla targa, i presenti Ferruccio Sant, e poi don hanno lasciato volare in Adriano Sant, don Bruno cielo decine di palloncini Fava, e tanti altri. A parla- colorati. re, il parroco don Federico Alessandro Toffoli PROGETTO DI ACCOGLIENZA PER RAGAZZI DEL CAUCASO nsegnare la pace a bamIcatibini che sono stati edua odiarsi. È questo so- gno che viene a proporre, in una serata intitolata “Diamoci una mano”, venerdì 19 marzo alle 20.45 a Casa Fenderl, Massimo Bonfatti, presidente dell’organizzazione Mondo in cammino, che in collaborazione con Annaviva e nel progetto del Baratto culturale, propone ai vittoriesi di partecipare alla campagna d’accoglienza “Tutti figli di Noè”. Si tratta di accogliere per tre settimane d’estate ragazzi tra i 10 e i 13 anni del Caucaso, dove ragazzi musulmani e cristiani vivono fianco a fianco, ma siccome le popolazioni hanno una storia di contrasti, a loro viene insegnato l’odio e imposta la separazione. Mondo in cammino vuole portare in Italia gruppi misti di adolescenti dei due popoli e delle due religioni per un’esperienza culturale e ludica da vivere insieme, in cui scoprire le somiglianze al di là delle barriere, apprezzare la ricchezza delle diversità, iniziare a smantellare i pregiudizi e il razzismo L’incontro vittoriese serve a cercare famiglie disposte a donare cuore, tempo e denaro per questi ragazzi. Se i “bambini di Chernobyl”, vengono in Italia in cerca di salute, questi loro coetanei caucasici cercano pace. Per informazioni: www.annaviva.com, www.mondoincammino.org, casa Fenderl 0438555274. TB 22 Dai nostri paesi Vittorio Veneto LILT: DOMENICA 14 GIORNATA DELL’OLIO a domenica 14 a doD menica 21 marzo la Lega italiana per la lotta contro i tumori celebra l’annuale “Settimana della prevenzione” per sensibilizzare sempre di più la popolazione sulla lotta ai fattori di rischio tumori, dal fumo all’alimentazione non sana, e sulla necessità di controlli che permettano un’eventuale diagnosi precoce, aumentando le possibilità di cu- ra. La delegazione di Vittorio Veneto della Lega tumori, in occasione di questa Settimana, organizza la Giornata dell’olio: domenica 14 offrirà una bottiglia di olio extravergine, proposta dal Consorzio nazionale per la tutela dell’olio d’oliva: un simbolo e un elemento dell’alimentazione corretta che aiuta a prevenire il cancro. La Lega tumori di Vittorio Veneto sarà presente in ben 50 piazze del distretto nord dell’Ulss 7 (Vittoriese, Vallata, Quartier del Piave), grazie alla mobilitazione di ben 140 volontari. Nel frattempo l’associazione, guidata da Francesca Steccanella, ha promosso una nuova iniziativa. Quattordici donne recentemente operate al seno partecipano ad un corso di cucina in 5 lezioni, nella sede della Lega tu- PARLA L’ASSESSORE ANTONIO MIATTO Fotovoltaico, salti d’acqua, led: il Comune risparmia energia P untare sull’energia fotovoltaica e idroelettrica, oltre, ovviamente, al risparmio: questo l’obiettivo del piano energetico comunale in applicazione da un paio d’anni. Tre gli impianti fotovoltaici già presenti su scuole comunali: Marco Polo (dal 2007), Pazienza e nuova Sauro, mentre saranno otto i milioni di euro che il Comune investirà per realizzarne uno nuovo. «Siamo in pieno bando – spiega l’assessore alla Pianificazione energetica, Antonio Miatto –, valuteremo le offerte ricevute per questo grande impianto fotovoltaico che verrà realizzato in zona industriale per la potenza di 999 kw e una superficie di 19.000 mq circa, in grado di produrre circa un milione e 200 mila kw Antonio Miatto l’anno, due quinti dei nostri consumi», anticipa Miatto. Quando sarà operativo? «Se non ci saranno difficoltà burocratiche, entrerà in vigore entro il 2010». L’energia prodotta verrà poi “venduta” all’Enel. Il piano energetico contempla anche degli studi sui salti del Meschio. «Ci siamo attivati per ten- tare di avere una concessione dallo Stato su un salto del fiume, quello in località La Sega, e si spera tra non molto di averlo», si augura l’assessore. Il Comune di Fregona ha una centrale a biomasse: è ipotizzabile anche per la nostra città? «Al momento c’è nel piano l’intenzione di creare almeno una centralina più piccola rispetto a quella di Fregona; la differenza però sta nel fatto che il Comune di Vittorio Veneto non possiede boschi, e quindi siamo meno interessati a questo metodo proprio per il nostro contesto territoriale». Qualche giorno fa sono state installate, in collaborazione con un privato, le prime sette lampade a led in via Prati da Savassa. In tema illuminazione pubblica, sempre per ri- MASCHI IN LOTTA PER L’ECCELLENZA, RAGAZZE IN SERIE B L’anno d’oro del calcio vittoriese davvero l’anno d’oro È del calcio vittoriese. Il calcio maschile dieci giorni fa ha vinto la Coppa Veneto (la coppa Italia per la sua categoria) e veleggia in testa alla classifica in campionato: con ogni probabilità verrà promosso in Eccellenza, o sul campo vincendo il campionato, o per ripescaggio, visto che la vittoria in Coppa mette la squadra vittoriese in testa alla lista delle “ripescabili”. Il calcio femminile invece domenica scorsa ha vinto il campionato di serie C vincendo (finora) diciotto partite su diciannove, e pareggiandone una (segnando finora 103 gol), tornando nella serie B nazionale nella quale ha mi- Le ragazze del calcio Vittorio brindano alla B litato per tanti anni. Per il calcio maschile (Vittorio SM Colle) la promozione permetterebbe un ritorno verso categorie più consone al suo blasone: tanti in città (e anche in tribuna, vista l’età media altina degli spettatori) ricordano ancora gli anni della serie C (gli anni ’60), con le epiche sfide con la Mestrina, il Novara, le trasferte col treno speciale; e in tempi più recenti l’in- terregionale (la serie A dei dilettanti, che ora si chiama serie D), ma contro formazioni tipo Chievo, San Donà, Bassano, Portogruaro, Gorizia (e l’allenatore era Del Neri). L’Eccellenza (la B dei dilettanti), per le ambizioni dell’appassionato presidente vittoriese Luciano Posocco, l’Eccellenza potrebbe non essere nemmeno il traguardo finale. Il calcio femminile Vitto- 14 marzo 2010 mori, per specializzarsi nelle portate e nei cibi più adatti alla loro condizione, pur senza dimenticare il gusto. Si tratta dell’ideale complemento al servizio di consulenza con una dietologa che da tempo la Lega porta avanti, sempre a beneficio delle donne operate al seno. Per le quali ci sono anche i frequenti corsi di ginnastica appositamente studiata. Per informazioni: [email protected] oppure 0438-554048. TB sparmiare, si passerà dunque a dei lampioni a led? «Sul territorio comunale ci sono 5.500 punti luce, e ogni anno, fino a poco tempo fa, servivano dai 100 ai 200 mila euro per la loro manutenzione. Ora, oltre il 50% delle lampade a mercurio sono state sostituite con quelle a sodio. Il passaggio a lampade a led avverrà quando i costi si ridurranno, perché questo tipo di illuminazione, pur avendo enormi vantaggi di visibilità, costa ancora troppo. Abbiamo però attuato da un po’ di tempo lo spegnimento di una luce ogni due in alcune strade ad una certa ora di notte». L’illuminazione del municipio è a led: un costo importate sostenuto dalle casse comunali, così almeno secondo molti cittadini. Lei cosa ne pensa? «Più che illuminazione, si deve parlare di arredo cittadino, che non è costato poco proprio perché realizzato con led. Con questa illuminazione il municipio è diventato più importante. Non è un investimento volto al risparmio, è un arredo della città». Claudia Borsoi rio Veneto torna invece in una serie B che l’ha vista protagonista per una ventina d’anni, trascinata com’era da Franco Fattorel, simbolo di quella società dal suo nascere, improvvisamente scomparso qualche anno fa. A lui va dedicato questo ritorno in B (una B diversa, a più gironi, che non costringerà più a trasferte tipo Cagliari, Torino o Bari come in passato), in un campionato nazionale. La formazione vittoriese (presieduta da Patrizia Ferro, vedova di Franco Fattorel) affidata al nuovo tecnico Peron ha le carte in regola per fare bene, perché è giovane, di qualità (diverse ragazze infatti sono sistematicamente convocate in rappresentative regionali o nazionali) e molto unita. Ed è partito anche un vivace settore giovanile, che promette ricambi futuri. Alessandro Toffoli BREVI VITTORIO VENETO SS. PIETRO E PAOLO: raccolta carta Ritorna la raccolta carta a Santi Pietro e Paolo. Fino a venerdì 19 marzo nel cortile del patronato La Tenda in via Franceschi è a disposizione un container in cui gettare carta e cartone. Tutto il ricavato della vendita di carta e cartone andrà alle attività parrocchiali. Via Crucis dei giovani Parte venerdì 12 marzo alle 20 dall’arco lungo via Brevia, la strada che dalla Cattedrale sale al Castello, la Via Crucis “Voi chi dite che io sia?”. È diretta a San Paolo e l’ha organizzata la Commissione foraniale di pastorale giovanile, che ha diviso le stazioni tra le parrocchie di Carpesica, Cattedrale, Meschio, San Giacomo, Santa Giustina, Santi Pietro e Paolo e Serravalle, più scout dell’Agesci e giovani del Seminario diocesano. Se piove si tiene in Cattedrale. L’evento sarà ripreso da La Tenda Tv. Sabato sera aperta la chiesa di Santi Pietro e Paolo L’ormai tradizionale iniziativa delle chiese aperte nella sera precedente la quarta domenica di Quaresima, organizzata dalla Pastorale giovanile diocesana, cambia sede. La chiesa dei Frati, dove si svolgeva di solito, è inagibile. L’appuntamento è allora sabato 13 marzo dalle 21 alle 24 nella chiesa di Santi Pietro e Paolo per “Entra... nel tuo silenzio per una festa più vera”. Solo d’attore a casa Fenderl Per la rassegna teatrale di monologhi “Solo d’attore” organizzata dal Collettivo di ricerca teatrale di Vittorio Veneto in collaborazione con il Teatro Menomale di Fregona e Manonuda Teatro di Padova, sabato 13 marzo nella saletta di Casa Fenderl va in scena “La dote della sposa”, di e con Eva Rossella Biolo di Manonuda Teatro. Si consiglia la prenotazione allo 0438-555274. Dal 19 al 22 marzo si svolge invece, in collaborazione con il Teatro Meno Male di Fregona, il laboratorio di teatro danza, aperto a tutti, condotto dall’attore danzatore Alberto Cacopardi di Manonuda Teatro. Scuola aperta al Dante e al S. Giovanna d’Arco “Scuola aperta” al collegio Dante e all’istituto Santa Giovanna d’Arco, domenica 14 marzo, dalle 15 alle 18. Si potranno visitare le strutture e incontrare gli insegnanti delle varie scuole, in particolare per capire i nuovi indirizzi post riforma Gelmini per la scuola superiore. Antonella Anghinoni al S.Giuseppe La biblista veronese Antonella Anghinoni svolgerà una riflessione dal titolo “Abramo e Sara, la prima coppia nella storia della salvezza” mercoledì 17 alle 20.30 nell’aula magna del Collegio San Giuseppe, in occasione della festa di San Giuseppe. AMICI DI VITTORIO A BLIGNY associazione Amici L ’ di Vittorio Veneto renderà omaggio ai vit- toriesi caduti sulle Marne, in Francia, nella prima guerra mondiale con un viaggio, aperto a tutti, dal 15 al 18 aprile prossimi. I partecipanti saranno accolti al cimitero di Bligny (dove sono raccolte 4421 salme di caduti italiani, tra i quali anche soldati del Vittoriese) addirittura dal console generale a Metz Marco Tornetta, che ha deciso di anticipare l’annuale manifestazione di commemorazione (prevista per fine maggio) proprio in occasione della visita dei vittoriesi. Saranno presenti quindi anche autorità del luogo e presidenti delle varie associazioni. Con gli Amici di Vittorio Veneto sa- ranno presenti un rappresentante dell’amministrazione comunale, e sindaci dei comuni limitrofi, oltre al generale Lorenzo Cadeddu, che illustrerà ai presenti l’evento storico. Il viaggio degli Amici di Vittorio Veneto comprende anche tappe a Lucerna in Svizzera, e poi in Francia a Mulhouse (dove ci sono i musei dei tessuti stampati e dell’automobile), a Colmar definita “Un libro di fiabe nordiche a cielo aperto”, a Reims, con visita alla cattedrale di Notre Dame, e ad uno stabilimento di produzione dello champagne. La quota di partecipazione al viaggio è di 370 euro. Per informazioni e adesioni: 335-6283057, 338-2996780. Dai nostri paesi Vittoriese 14 marzo 2010 FREGONA: INCONTRO FORANIALE DI PREGHIERA PER RAGAZZI er i bambini e i ragazzi P della forania Pedemontana e le loro famiglie è giunto il tempo di incontrare per la seconda volta il santo Curato d’Ars e il suo messaggio. Sabato 20 marzo alle 15 si incontreranno nella chiesa di Fregona insieme ai catechisti, ai sacerdoti e al vicario generale, monsignor Martino Zagonel. Sarà quest’ultimo a presiedere “La croce è la la veglia di Quascala per il cielo” resima dedicata a diceva il santo san Giovanni Curato d’Ars e su Maria Vianney questa scala salinell’Anno sacerranno anche i dotale. bambini della foDopo l’appuntarania Pedemonmento con il vetana. Animerà scovo Corrado Pizziolo in AvSan Giovanni Maria Vianney La chiesa di Fregona l’incontro il coro di Villa di Villa vento e con l’approfondimento e la pre- cramento della Riconci- con la partecipazione dei ghiera sull’Eucaristia, ora liazione e sul Segno della ragazzi di Cordignano. GDN l’incontro verterà sul sa- croce. TRE COMUNI AL TAVOLO PER LA RIQUALIFICAZIONE Il rilancio del Menarè T re Comuni (Conegliano, Colle Umberto, Vittorio Veneto) e una Provincia (Treviso) seduti ad un tavolo per interloquire con 250 cittadini. Sul tappeto c’è il Menarè, con la sua riqualificazione viaria e non solo. È pronto per essere attuato un accordo di programma che porterà l’intera zona ad avere una viabilità funzionale e un centro commerciale. «Per la nostra amministrazione – esprime il sindaco di Colle Umberto – si è trattato di un importante banco di prova. Ora sotto gli occhi di tutti c’è un risultato discreto. Abbiamo concluso un accordo concreto con tempi certi». Tempi che prevedono la sistemazione, entro l’inizio del 2011, dell’incrocio semaforico del Menarè e nei prossimi tre anni la realizzazione della rotatoria all’ingresso della zona industriale. Nel mezzo ci stanno piste ciclabili, strade, una seconda rotatoria, e la progettazione della bretella che collega via Mattei all’autostrada. Ognuno quindi ha portato la sua idea. «È cambiata l’amministrazione comunale di Colle Umberto – ha espresso il consigliere coneglianese Giovanni Dei Tos e tutte le cose si sono risolte. Dopo otto anni finalmente vediamo realizzare questi progetti». «È una serata storica – ha esordito il sindaco di Conegliano, Alberto Maniero –. Il Menarè è la porta per il Cadore, è terra di confine. Per troppi anni è stata trascurata. Con le amministrazioni comunali di Colle precedenti si sono studiate le soluzioni, oggi riusciamo a presen- DONADEL Giuseppe Donadel Con Colle Umberto, Conegliano e Vittorio Veneto abbiamo trovato un accordo per sistemare la zona entro il 2011 tare un atto strategico di grande lungimiranza e cooperazione». Ennio Antiga, consigliere comunale di Vittorio Veneto, ha inserito il discorso in un orizzonte più ampio, legato alla possibilità di riparlare di un nuovo casello autostradale a servizio della in zona industriale e della bretella di collegamento con la provinciale che porta a Ponte della Muda. Importanti investimenti per la viabilità, ha ricordato il vicepresidente della provincia Floriano Zambon, vengono concretizzati anche grazie alla partecipazione economica dei vari enti quali Provincia (480 mila euro), Regione (460 mila euro) e comuni di Colle Umberto, Vittorio Veneto, Conegliano (80 mila euro cia- VENTI CHILOMETRI DI PISTE CICLABILI PER UNA SPESA DI OLTRE 600 MILA EURO Cordignano in bici ordignano diventa C sempre più un paese a misura di pedoni e ciclisti che, immersi nel verde, tra colline e corsi d’acqua, possono gustarsi il territorio. Per realizzare quello che il sindaco stesso definisce un “progetto ambizioso”, l’Amministrazione comunale ha bussato alla porta della Regione Veneto. L’obiettivo del gruppo del sindaco Roberto Campagna è quello di dar vita a una serie di itinerari ciclopedonali che abbraccino il paese. «Il progetto – spiega il primo cittadino – consiste nel realizzare tre anelli concentrici, uno interno, uno medio e uno esterno. Cordignano potrà così contare su 20 chilometri di piste ciclabili che di fatto interesseranno l’intero territorio». Il progetto preliminare è pronto. L’importo di spesa previsto supera i 600 mila euro e l’intervento sarà con tutta probabilità realizzato in vari stralci. Santo Stefano, Pinidello, Silvella, Cordignano e Villa di Villa sono le località interessate dal passaggio di uno o più circuiti. L’aspetto interessante è dato, oltre che dalla garanzia di una maggiore sicurezza, dalla varietà della viabilità coinvolta e dalla diversità di tipologia del paesaggio. Alle strade comunali si alterneranno infatti parti di scuno). Ma il centro commerciale continua a non piacere ai cittadini del Menarè, che già erano ricorsi al Tar ai tempi dell’ex Piruea. «È paradossale – afferma per il Comitato, Angelo Zanin – che gli attori di questo accordo (Provincia, Regione, tre comuni) si presentino quali salvatori del Menarè per mettere fine ad una situazione improrogabile. Il procedimento vede la realizzazione di serie opere viarie in cambio di un centro commerciale bocciato dalla magistratura. Questo accordo peggiorerà la situazione. Abbiamo ragioni forti per osteggiare il progetto e se, come già avvenuto in passato, avremo il sostegno dei cittadini, procederemo in questo senso». E tra rotatorie e piste ciclabili c’è anche chi pensa che una soluzione percorribile sia quella di dar vita alla metropolitana di superficie. Il capogruppo di maggioranza di Colle Umberto, Maria Grazia Bianchini, ha avviato la raccolta di firme per far diventare presto realtà la tratta Conegliano-Vittorio Veneto. Gerda De Nardi tracciato realizzate su capezzagne di proprietà comunale poste all’interno delle campagne e altri tratti in cui vengono affiancati corsi d’acqua come il torrente Friga o il fiume Meschio. In altri punti è previsto il loro attraversamento con passerelle. Oltre alle bellezze naturali, chi percorrerà gli itinerari si imbatterà poi in borghi e zone caratteristiche del paese. La Regione Veneto, da parte sua, ha emesso un bando dedicato proprio alla “Realizzazione di piste ciclabili in aree di pregio ambientale e in ambito urbano”. La Giunta di Cordignano ha presentato richiesta per ottenere un finanziamento. La collettività di Cordignano dovrà eventualmente addossarsi una piccola parte della spesa, che verrà sostenuta attraverso l’accensione di un mutuo. Gerda De Nardi 23 BREVI VITTORIESE FREGONA: Messa dei popoli Sabato 13 marzo, alle 18 nella chiesa di Fregona, si tiene la Messa dei popoli. L’appuntamento è organizzato per le parrocchie della forania Pedemontana dalla Commissione Missioni foraniale. SARMEDE: Catechesi del Vescovo Martedì 16 marzo, alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Sarmede, il vescovo Corrado tiene la Catechesi quaresimale per la forania Pedemontana. SARMEDE: la mostra a Trieste La Mostra di illustrazione per l’infanzia di Sarmede ha aperto sabato scorso a Trieste, alla biblioteca Pier Antonio Quarantotti Gambini, dove sono esposte 70 opere di 36 artisti provenienti da 18 paesi del mondo, e dove verranno svolti laboratori creativi e giochi didattici per bambini e ragazzi, mentre gli adulti potranno partecipare agli incontri con gli autori e le scuole potranno visitare la mostra. La mostra a Trieste rimarrà aperta fino al 28 marzo. SARMEDE: via ai controlli notturni In seguito all’armamento dell’agente di polizia municipale, da sabato 6 marzo il Comune di Sarmede ha avviato, in collaborazione con il distretto di zonizzazione della polizia locale Tv3A un controllo serale e notturno sul territorio. CORDIGNANO: teatro con la Pro loco Continuano gli spettacoli della XXII edizione di Cordignano a teatro, cartellone organizzato dalla Pro loco Cordignano al teatro centro culturale Francesconi. Sabato 13 marzo alle 21 la compagnia teatrale Arte Povera mette in scena “La dama di chez Maxim” di George Feydeau, regia di Francesco Boschiero. Ingresso 7 euro, ridotti 4. Informazioni 334-3027242 o 0438779771. CORDIGNANO: Pessot lascia la maggioranza Dopo la votazione del bilancio di previsione 2010, il ventitreenne consigliere comunale leghista Davide Pessot ha annunciato l’intenzione di abbandonare la maggioranza per accasarsi nel gruppo misto con gli ex assessori Andrea Benedet e Mara Antoniazzi. La sua decisione è stata comprensibilmente molto criticata dal sindaco Campagna. COLLE UMBERTO: spettacolo pro bimbi bielorussi “Pippi alla ricerca del tesoro” è il titolo dello spettacolo che verrà portato in scena, sul palco della sala polivalente della scuola media di Colle Umberto, domenica 14 marzo alle 15.30. Il pomeriggio viene organizzato dal locale Comitato Cernobyl in collaborazione con la Pro loco per raccogliere fondi a sostengo della spesa di viaggio dei bambini che dalla Bielorussia giungeranno in Italia la prossima estate. Quattordici sono le famiglie di Colle Umberto e dei paesi della zona che hanno dato la loro disponibilità ad “adottare” per un mese un bimbo. Questa prima iniziativa vedrà come protagonisti gli attori della compagnia Teatro dei pazzi. CAPPELLA: un focolare per anziani e amici Marzo per l’associazione “Anziani e amici di Cappella Maggiore” si preannuncia ricco di due importanti iniziative. Sabato 13 marzo, alle 19.30, nei locali della sede ha luogo “Il brindisi al nuovo focolare”, di cui l’associazione si è munita, sicuramente per avere una logistica più autonoma, ma anche nella convinzione che possa essere “ulteriore occasione di calore e di aggregazione”. Il manufatto viene messo subito alla prova, in quanto per l’occasione viene offerta una grigliata ai presenti. Nel frattempo si sta predisponendo quanto necessario per il rinnovo delle cariche sociali, che quest’anno giungono a scadenza naturale. Domenica 21 infatti si svolgeranno le elezioni che determineranno i consiglieri dei prossimi tre anni di gestione di questa associazione, che nel 2009 ha raggiunto ben 20 anni di storia, caratterizzata da un calendario di lavori ricco di attività, che spazia dalla cultura al sociale, all’ambito sportivo, nonché a quello ricreativo. Nella nuova sede di vicolo Giardino si effettueranno le operazioni di voto dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18. 24 Dai nostri paesi Quartier del Piave PIEVE: I SEI INDIRIZZI DEL PIEVE: PIÙ SOLDI “CASAGRANDE” PER IL SOCIALE 14 marzo 2010 FARRA: RACCOLTA FIRME PIEVE: MORTA A 46 ANNI SILVIA DA ROS on l’inizio del prossimo anno scolastico, scite complessive ridotte del ontinua la raccolta di firme artedì 9 marzo, probabilmente a causa di C M l’istituto Casagrande di Pieve di Soligo sarà U4,41% e aumento degli stanzia- Cpromossa dal comitato “Via un aneurisma, è morta nel sonno, nella proautorizzato ad attivare sei nuovi indirizzi e sot- menti del 2,1% per sociale e scuo- Belvedere” per sollecitare l’ampria abitazione di Pieve di Soligo, il soprano Silto indirizzi: liceo scientifico, liceo scientifico opzione scienze applicate, liceo scienze umane, liceo scienze umane opzione economico sociale, liceo tecnologico costruzioni ambiente territorio, liceo tecnologico costruzioni ambiente territorio opzione geotecnica. la. Sono questi i dati più significativi del bilancio 2010 del Comune di Pieve. Le opere pubbliche che andranno avanti quest’anno sono il consolidamento della media Toniolo, l’ampliamento della scuola Contà con costruzione della palestra, manutenzioni stradali, sistemazione del Card, e avvio della palestra polifunzionale. AVVIATA LA PROCEDURA PER IL RICONOSCIMENTO Colline Unesco percorso lungo I l cammino che le colline di Conegliano e Valdobbiadene hanno intrapreso verso il riconoscimento di sito Unesco sarà lungo ma con buone possibilità di esito. Ne è convinto l’architetto Leopoldo Saccon, che ha dato l’input al progetto e ne sta seguendo gli sviluppi passo passo. Soprattutto, dopo che è stata individuata una scorciatoia taglia-tempi: candidare i colli del Prosecco Docg in una seconda lista Unesco, meno affollata di pretendenti al titolo: quella che comprende il patrimonio “immateriale” dell’umanità. Cos’hanno di immateriale le nostre colline? «Il modo con cui vengono colti- vate le viti sembra avere le caratteristiche per rientrare in questi beni immateriali tutelati, che vanno dal tango a certi tipi di lavorazione artigianale, appunto – spiega Saccon –. La pratica della “viticultura eroica”, manuale e non meccanizzata, interessa una parte consistente del territorio della Docg». E i produttori “non eroici” che per far posto al vigneto hanno sbancato intere colline? Valuterà l’Unesco, l’organismo dell’Onu che promuove la tutela del patrimonio culturale mondiale. Intanto – fa sapere Saccon – il primo sopralluogo dei tecnici del ministero dell’Agricoltura, avvenuto nei giorni scorsi, è andato be- ne: la nomina potrebbe già avvenire quest’anno e l’iscrizione nel 2011. Il cammino maestro – ovvero la candidatura come bene materiale – naturalmente, non sarà abbandonato, ma in quel caso i tempi sono più lunghi: «Ci vogliono in media 7-8 anni – precisa l’architetto –. I tecnici dell’Unesco ci hanno detto che è un’operazione percorribile, e quindi siamo fiduciosi, ma sappiamo anche che le candidature italiane sono soggette a un vaglio più attento, anche per gli abusi che ci sono stati in passato, e che l’organizzazione tende a preferire siti del terzo mondo». Ma perché politici, amministratori e tecnici si stanno affannando tanto per far riconoscere le colline del Prosecco quale sito protetto dall’Unesco? «La ricaduta economica sul territorio sarebbe molto forte – spiega Saccon –. Un luogo iscritto richiama una media di 500 mila visitatori in più all’anno. Nel nostro caso, inoltre, suggellerebbe l’indissolubilità del legame tra le nostre ministrazione di Farra affinché metta in sicurezza le principali strade del Comune. Domenica 14 marzo il comitato raccoglie firme in calce alla petizione di fronte al municipio di Farra e domenica 21 all’incrocio fra via Belvedere e via dei Colli a Soligo. Entrambi i giorni dalle 9 alle 13. CONVEGNO Venerdì 12 marzo a Pieve di Soligo si farà il punto sulla richiesta di riconoscimento delle colline del Prosecco quali sito dell’Unesco colline e il loro prodotto tipico, il Prosecco, che è il tema su cui si sono trovati a confrontarsi i produttori in questi anni, a fronte dell’utilizzo della denominazione da parte di altri territori». In un convegno promosso da PaesAgire, venerdì 12 marzo a Pieve di Soligo, si farà il punto sullo stato dell’iter, che ha avuto avvio formale con la delibera della Giunta regionale del 17 novembre scorso. L’ente promotore è il Consorzio di tutela del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene che ha predisposto il dossier di candidatura (stiamo ora parlando della candidatura “a”, quella per bene “materiale”). La palla è passata ora al ministero per i Beni e le Attività culturali che ogni anno deve presentare le candidature italiane al Centro del patrimonio mondiale. Le colline dell’Alta Marca restano in fila con molti candidati. A giorni dovrebbero essere iscritte nella “lista ristretta”, tra i 30-40 siti in pole position. E sarebbe intanto un altro passo avanti. Agenda Quartier del Piave VENERDÌ 12 Alle 21, al cinema Careni di Pieve di Soligo, proiezione del film “Baciami ancora”. SABATO 13 Oggi e domani nella palestra di Falzè torneo di pallavolo under 16 Memorial G.B. Foroni. Organizza La Piave Volley. Alle 15, al cinema Careni di Pieve, proiezione del bel film d’animazione “Cuccioli e il Codice di Marco Polo” mentre alle 18 e alle 21 viene proposta la pellicola “Baciami ancora”. Inizia oggi la ultracentenaria sagra di San Giuseppe a Vidor, con luna park in zona Capitello (dalle 14.30), stand enogastronomico (dalle 16) e mercatino pro missioni. I “Cuccioli” sabato 13 e domenica 14 al cinema Careni di Pieve DOMENICA 14 Alle 8.30, in zona Capitello a Vidor, aprono il mercato di San Giuseppe e la mostra di opere del gruppo Arte Visive di Vittorio Veneto. Alle 9 inizio delle iscrizioni all’esposizione canina, alle 12 inizio giudizi, alle 16.30 premiazioni. Doppia programmazione al cinema Careni di Pieve: alle 15 il film d’animazione “Cuccioli e il Codice di Marco Polo”, alle 17.30 e 20.30 “Baciami ancora”. nerofum QdP. Viene proposta la pellicola “Frozen River - Fiume di ghiaccio” (Usa 2009). Ingresso a un solo spettacolo: 7 euro. MERCOLEDÌ 17 Alle 20.30, al cinema Careni di Pieve, quarto appuntamento con il Ci- Farmacia di turno: Comunale, piazza Arditi 20, Falzè di Piave, telefono 0438-903326. SABATO 20 Alle 17.30, all’auditorium comunale di Pieve di Soligo, presentazione del libro Le orchidee spontanee del Cansiglio a cura di Veneto Agricoltura con foto di Gianni Marciano. via Da Ros, 46 anni, docente di canto al conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia e presidente dell’associazione “Flic Floc” di Pieve di Soligo. Era moglie dell’artigiano e musicista Francesco Sech e cognata dell’ex assessore Luisa Cigagna. Lascia anche il figlio Leonardo di 10 anni. BREVI QUARTIER DEL PIAVE 2.800 euro pro Haiti È di 2.800 euro il ricavato del concerto benefico “QdP e Vallata uniti per Haiti” svoltosi lo scorso 26 febbraio al teatro Careni di Pieve su iniziativa delle amministrazioni di Quartier del Piave e Vallata. L’evento ha visto esibirsi gratuitamente un cast esclusivo di musicisti. I soldi verranno consegnati a suor Mariangela Fogagnolo, dell’ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice. PIEVE: lavori per la nuova rotatoria Risale ad anni fa la decisione dell’amministrazione pievigina di realizzare una rotatoria all’intersezione tra le vie Rivette e San Martino e la provinciale 86, all’altezza del cimitero di Pieve. Ora finalmente i lavori, del valore di 350 mila euro, sono in fase di avvio. I soldi serviranno anche a realizzare i marciapiedi lungo via San Martino e all’asfaltatura della strada. L’intervento verrà realizzato, nell’arco di sei-sette mesi, dalla ditta Edilscavi. PIEVE: incontro con Anna Vanzan È Anna Vanzan la seconda ospite dei “Tè letterari” promossi dall’Università Adulti di Pieve. Vanzan, che è iranista, islamologa, scrittrice, esperta di problematiche di genere nei paesi islamici, interviene lunedì 15 marzo alle 16.10 nell’aula magna dell’istituto Casagrande. PIEVE: conoscere il rugby Giovedì 18 marzo, alle 20.15 all’auditorium della biblioteca di Pieve di Soligo, secondo appuntamento del corso sui fondamentali del gioco del rugby promosso dall’associazione Careni e da Rugby Piave. Intervengono: Giovanni Grespan, ex giocatore della Nazionale, e Simon Picone, giocatore della Benetton rugby. VIDOR: inaugurazione municipio Ultima inaugurazione per il sindaco di Vidor Marino Fuson prima dell’addio all’amministrazione comunale. Sabato 20 marzo verrà infatti tagliato il nastro della nuova sede municipale nelle ex scuole elementari di piazza Fausto Zadra. Il programma prevede alle 15 il ritrovo al centro polifunzionale, alle 15.30 la partenza del corteo verso la piazza, alle 15.40 l’alzabandiera, alle 15.45 l’intervento del sindaco e delle autorità, alle 16.30 la benedizione e il taglio del nastro. A seguire un momento di festa nella piazza. FARRA: le Pro loco presentano la guida 2010 “Festa” Lunedì 15 marzo, alle 20.30 nell’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo, viene presentata “Festa” la guida 2010 degli eventi folkloristici e culturali di Quartier del Piave e Vallata curata dal Consorzio Pro loco Quartier del Piave. Nel corso della serata verrà illustrata la tesi di laurea di Anuska Pol su “Una destinazione turistica come campo organizzativo: il caso Treviso”. SERNAGLIA: serata sui Paleoveneti Venerdì 12 marzo, alle 20.30 nella sala comunale di Sernaglia, Antonio Paolillo, direttore del Museo civico di Crocetta, tiene una conferenza su “I Paleoveneti: chi erano, da dove provenivano, come vivevano”. Ingresso libero. Organizzano Comune e cooperativa Isthar. REFRONTOLO: espone Poloni Elio Poloni espone al Molinetto della Croda di Refrontolo dal 13 marzo al 25 aprile. Tema: “Le mie stagioni”. La vernice è in programma sabato 13 marzo alle 18.30 ed è curata dal professor Lionello Zanco. La mostra è aperta da mercoledì a sabato dalle 15 alle 18.30 e la domenica dalle 14.30 alle 18.30. Dai nostri paesi Quartier del Piave - Vallata - Bellunese 14 marzo 2010 LA REGIONE HA STANZIATO 250 MILA EURO PER IL RESTAURO DELLA CHIESA DI MIANE Sostanzioso contributo rendo atto del con«maPla tributo regionale, strada da fare è an- cora lunga prima di iniziare i lavori». Il parroco di Miane, don Maurizio Dassiè, accoglie con moderata soddisfazione il re- cente stanziamento di 250 mila euro della Giunta veneta per la ristrutturazione della chiesa parrocchiale dedicata alla Beata Natività della Vergine Maria, chiusa nel dicembre 2008 a seguito delle pre- carie condizioni della copertura. La realtà dei numeri, infatti, è abbastanza impietosa per questo edificio di circa 3.700 metri quadrati, con altezze massime che superano i venti metri. «Partiamo da un progetto di circa un milione e 700 mila euro – spiega don Maurizio –. Il primo stralcio, per un milione di euro, prevedrebbe la ristrutturazione statica dell’edificio, dalle fondamenta ai muri, e la siste- DAL 1º APRILE SUL MERCATO IL DOCG Ora il Prosecco ha la “fascetta” A ll’enoteca della Scuola enologica di Conegliano, lo scorso 4 marzo è stata ufficialmente presentata la nuova Docg “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore”, che è poi cronologicamente, nel nostro Paese, la numero 44 a “tutta G”: la “g” è quella di garanzia offerta dalla Docg, Denominazione di origine controllata e garantita. Dunque, nel mondo del Prosecco trevigiano questa “g” rappresenta una vera e propria rivoluzione Prosecco dacché con la vendemmia 2009 questo mondo del Prosecco è totalmente cambiato, special- La fascetta che contraddistingue il Prosecco Docg mente per la fascetta di Stato che numera ogni bottiglia rendendola rintracciabile! La nuova produzione sarà sul mercato il prossimo 1º aprile e il 48º Vinitaly – in calendario a Verona dall’8 al 12 aprile prossimi – ne sarà la prima grande vetrina ufficiale. A partire dalla vendemmia 2009 il mondo Prosecco ha perciò due livelli: Docg, vertice della piramide qualitativa, rappresentato da Conegliano Valdobbiadene e SOLIGHETTO E FARRA CONVEGNI SUI PESTICIDI ono Solighetto e Farra di Soligo le sedi Samministrazioni dei due convegni organizzati dalle sette del Quartier del Piave in- sieme a Legambiente sul tema “Oltre la chimica? Salute, ambiente, produzione nella nostra agricoltura”. Sabato 13 marzo a villa Brandolini di Solighetto dalle 8.30 alle 13 interverranno Maristella Rubbiani, tossicologa dell’Istituto superiore di sanità (Le conseguenze della tossicità cronica da prodotti chimici in agricoltura), Antonio Brino, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’azienda Ulss 7 (I controlli eseguiti a livello locale dal Ssn e loro esiti), Giuseppe Zanin, docente di Agronomia dell’Università di Padova, Gianfranco Pergher, docente di Agraria dell’Università di Udine, e Paolo Giandon, dirigente Arpav, responsabile dell’unità operativa Suoli. Il primo spiegherà le modalità per prevenire il rischio per l’ambiente e la salute connesso all’uso degli antiparassita- TRICHIANA: AL ROGO QUATTRO VECIE ri; il secondo illustrerà le soluzioni tecniche e le buone pratiche agricole per ridurre l’inquinamento nella distribuzione dei prodotti fitosanitari; il terzo, infine, presenterà i risultati dei controlli eseguiti dall’Arpav. Protagonisti della terza e ultima parte del convegno saranno Egidio Cadamuro, presidente dell’Albo dei dottori agronomi e forestali della provincia di Treviso, e Fiorello Terzariol, del Co.Di.Tv., che spiegheranno il contributo che possono dare i rispettivi enti a una produzione agricola di qualità. Il terzo seminario si terrà giovedì 18 marzo alle 20.30 all’auditorium Santo Stefano di Farra con Federico Tessari, presidente di Unioncamere del Veneto, Fulvio Brunetta, presidente della Coldiretti provinciale di Treviso, Franco Adami, presidente del Consorzio Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Superiore, e Bernardino Zambon, sindaco del Comune di Valdobbiadene. S. ANTONIO TORTAL: COMMEMORAZIONE abato 13 marzo, alle 20.30 in abato 13 marzo a Sant’Antonio di TorSbruciate S piazza a Trichiana, vengono tal ha luogo la cerimonia di commele “vecie” di Morgan, Pialmorazione dell’eroico sacrificio dei mardier, San Felice e del capoluogo. Le frazioni si contenderanno lo scettro di migliore “vecia” dell’anno a suon di testamenti, rappresentazioni sceniche e roghi finali. Anche questa quarantesima edizione del “Brusa la vecia” è organizzata dalla Pro loco. tiri per la libertà che vennero impiccati in quella frazione nel marzo 1945. Programma: 9.50 ritrovo in piazza F.lli Schiocchet, 10 messa nella chiesa parrocchiale, 10.45 deposizione corona di alloro al monumento ai caduti e riflessioni degli scolari della scuola elementare. mazione di tetto e controsoffitto. Su invito dei tecnici, però, intendiamo aprire un mutuo e partire con i lavori solo avendo in cassa almeno 500 mila euro. Per questo – chiude il parroco – l’auspicio è di razionalizzare e frazionare ulteriormente i lavori, partendo dagli interventi essenziali». Attualmente nella cassa parrocchiale ci sono circa 50 mila euro offerti dai mianesi nel corso del 2009 e 229 mila euro destinati dalla Cei attraverso l’otto per mille. Ai quali, ora, si aggiungeranno i 250 mila euro del contributo regionale, per una base di partenza di 529 mila euro. «Il problema è che i contributi non verranno erogati subito al 100% – precisa don Maurizio – ma una buona parte verrà erogata solo a conclusione dei lavori. Per questo non ritengo ancora sufficiente la cifra raggiunta per contatta- Colli Asolani, e Doc, rappresentato dalle province di Treviso, Belluno, Venezia, Padova, Vicenza, Udine, Pordenone, Trieste e Gorizia. Ritornando sul Docg Conegliano Valdobbiadene, come tradizione tramanda il vino è prodotto con il taglio d’uve del vitigno Glera (nome che sostituisce quello di Prosecco) col minimo dell’85% e delle varietà locali Verdiso, Bianchetta, Boschera e Glera lunga per un massimo del 15%. La resa ad ettaro per il Docg Conegliano Valdobbiadene si manterrà a 135 q/Ha, mentre rimane storicamente a soli 120 per il Valdobbiadene superiore di Cartizze Docg (e con la sola tipologia spumante) che è, oggi come ieri, al vertice della piramide qualitativa. La presentazione ufficiale alla Scuola enologica di Conegliano «è stata una scelta non casuale – ha sottolinea Franco Adami, presidente del Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Docg – perché il Prosecco e l’Istituto sono nati nel 1876 e cresciuti assieme, in una sorta di simbiosi che ha unito formazione, sperimentazione e successo di mercato. E la data del 1876 è riportata nel nuovo logo che contraddistingue la produzione del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene a Denominazione d’origine controllata e garantita». Mario Sanson BREVI VALLATA 25 re le banche e aprire il cantiere. A meno che, appunto, non si riesca a rendere ancora più essenziale il primo stralcio». A conclusione dell’estate, comunque, il parroco intende resocontare pubblicamente ai cittadini di Miane la situazione economica e i passi burocratici compiuti, ripetendo l’incontro con i cittadini organizzato dall’architetto Fabio Nassuato la scorsa primavera. Glauco Zuan FOLLINA: proceso a la vecia Sabato 13 marzo, alle 20.30 a Follina ,“Proceso a la vecia 2010”. Due mesi dopo il “panevin”, per dividere il lungo periodo di penitenza (molto sentita nel passato) si celebra la festa di metà Quaresima con un secondo rogo della “vecia” esposta in anticipo nella piazza principale. Tra canti, suoni e schiamazzi la “vecia” verrà processata e condannata a morte, ma prima dell’“esecuzione” farà testamento rivelando le malefatte della collettività paesana. A seguire rinfresco per tutti. Organizza la Pro loco. FOLLINA: Via Crucis foraniale La Commissione giovani della forania della Vallata organizza una Via Crucis foraniale sul tema “La tua sofferenza... la nostra sofferenza”. La partenza è fissata dall’abbazia di Follina venerdì 19 marzo alle 20.30. In caso di pioggia la celebrazione verrà fatta nel chiostro dell’abbazia. Verranno letti testi della Bibbia e verranno proposte tre testimonianze di sofferenza nella vita quotidiana affrontata con la forza dell’amore di Dio. Anima il gruppo Canto Giovani di Follina. FOLLINA: tesi di laurea sull’abbazia Sabato 20 marzo, alle 16 nell’abbazia di Santa Maria di Follina, illustrazione delle tesi di laurea discusse da cittadini follinesi e/o relative al territorio follinese. Dalle tesi di laurea delle dottoresse Laura Lottaroli e Serena Zanetto, note sulla storia, l’archeologia e gli affreschi medievali dell’abbazia. Organizzano il Comune e la comunità dei Servi di Maria. Ingresso libero. FOLLINA: lavori in via Sanavalle La giunta comunale di Follina ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di adeguamento del marciapiede di via Sanavalle. La spesa di 165 mila euro verrà in parte finanziata dalla Regione. 26 Dai nostri paesi Conegliano 14 marzo 2010 SENZA FISSA DIMORA, INTERROGAZIONE PD PARÈ: DOLORE PER LA MORTE DEL 27ENNE SIMONE CESCHIN “CORI DI-VINI” LIBRO DI DE BIASI n velo di tristezza è sceso sabato scorso su Parè alla notizia U della morte di Simone Ceschin. Aveva solo 27 anni e da 8 aveva ingaggiato una coraggiosa lotta contro il cancro. Il male, iovedì 18 marzo alle 17 nell’aula consiglieri di opposizione Carlo Feltre e G magna del campus vitivinicolo di IGiacinto Borsoi hanno presentato al sinConegliano verrà presentato il libro di daco Maniero un’interpellanza “per cono- partito dalle ossa, sembrava vinto. In questo periodo il giovane ha anche dovuto affrontare il dolore per la morte della mamma, anch’essa colpita dal cancro. Un mese fa un forte mal di testa, gli esami, e la scoperta della ricomparsa del male, questa volta nel cervello. Per Simone non c’era più nulla fare. Ad accompagnarlo negli ultimi giorni il papà, la fidanzata Serena e tanti amici. Simone era un ragazzo che sapeva conquistarsi la simpatia e l’amicizia. Da ragazzo era sempre presente alle iniziative parrocchiali, ha giocato a calcio nell’Ac parè, ha lavorato in alcuni esercizi commerciali del quartiere. In molti hanno voluto ricordarlo con un messaggio nella pagina di Facebook “Forza Simone”. PROPOSTA DEL MOVIMENTO PER LA VITA Un fondo per chi sceglie la vita «I stituire a livello nazionale un servizio di assistenza sanitaria, psicologica e sociale per le interruzioni di gravidanza, dotato di un fondo di solidarietà per il sostegno alla maternità». È la proposta lanciata dallo psicologo Gino Soldera, presidente dell’Associazione nazionale di psicologia ed educazione prenatale e presidente del Movimento per la Vita “Dario Casadei” di Conegliano, nel corso del convegno “Il concepito è una persona”, che si è tenuto sabato 27 febbraio al Teatro Accademia. «Un servizio di assistenza, formato da un’équipe multidisciplinare, con medico ostetrico-ginecologo, ostetrica, psicologo, assistente sociale trova ragion d’essere nel fatto che l’interruzione della gravidanza è unanimemente considerata un problema di rilevante valenza umana e sociale per le diverse e complesse problematiche e implica- Gino Soldera zioni – spiega Soldera –. L’aborto è uno stato di grave difficoltà che spesso ha delle conseguenze nel breve e nel lungo termine che sfociano nella sindrome post-abortiva». Obiettivo del nuovo servizio proposto è dunque «sostenere la donna, ed eventualmente la coppia, nei momenti critici, dolorosi e stressanti nel caso che l’interruzione di gravidanza venga o non venga effettuata». Un sostegno psicologico ma anche materiale. Ed è questa la novità. «Oltre il 40% delle interruzioni di gravidanza hanno cause di natura economica – spiega l’esponente dell’associazione anti-abortista -. È quindi necessario e fondamentale dotare il servizio proposto di un Camillo De Biasi “Cori di-vini”, percorso dal Medioevo ai giorni nostri dei canti della tradizione popolare e colta sul vino (ed. Armelin, Padova). Interverranno: Gastone Zotto, del Conservatorio di Padova, Vasco Boatto e Paolo Sgarbi dell’Università di Padova. Parteciperanno i cori: Università Adulti Conegliano, Cantori di Sottoselva ed l’Enocoro dell’Isiss Cerletti. SOLDERA Serve un servizio di assistenza, formato da un’équipe multidisciplinare, a sostegno delle donne che subiscono l’interruzione di gravidanza fondo di solidarietà per il sostegno della maternità in grado di aiutare concretamente chi si appresta a compiere una scelta così dolorosa com’è l’aborto». Il convegno coneglianese, a cui ha partecipato anche il presidente nazionale del Movimento per la Vita, l’eurodeputato Carlo Casini (intervistato nello scorso numero), è stato anche l’occasione per ricordare la figura di Dario Casadei cui è intitolata la sezione coneglianese del Movimento per la Vita. Francesca Nicastro CHI ERA DARIO CASADEI L a sezione di Conegliano del Movimento per la Vita è intitolata a Dario Casadei, strappato prematuramente ai suoi cari a soli 55 anni nell’aprile scorso. Casadei, psicologo e psicoterapeuta, ha diretto per molti anni il Servizio di Psicologia del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Mirano. Ha il merito di aver inventato e introdotto il Protocollo integrato medico-psicologico in ostetricia e ginecologia, che permette di seguire la donna tanto nei momenti di estrema gioia (ad esempio una nascita) che di estrema sofferen- za (come per esempio in oncologia ginecologica), un protocollo che considera la malattia, oggi altamente medicalizzata, una dimensione “umana e personale”. Casadei era volontario del Mpv, del quale è stato anche membro del direttivo nazionale. brazioni - e si promettono sorprese per i 25 anni della compagnia teatrale. le Domeniche musicali in libreria “Jascha Heifetz, un americano in Italia” con Lucio Degani al violino e Andrea Rucli al pianoforte. Musiche di Kreisler, Foster, Castelnuovo-Tedesco, Debussy, Gershwin. Alle 21, al teatro Accademia, per “Parole e sorrisi” stagione teatrale 2009/2010 Gianrico Tedeschi in “Le ultime lune” di Furio Bordon. Biglietti: platea e prima galleria 24 euro, 18 loggia. Agenda Conegliano VENERDÌ 12 Alle 21.15, al teatro Accademia, concerto jazz di Bireli Lagrene. Bireli Lagrene e Hono Winterstein, chitarra, Diego Imbert, contrabbasso. Biglietti: intero 20 euro, ridotto 17. Prevendite: www.boxol.it. SABATO 13 Alle 21 all’auditorium Dina Orsi la compagnia Colonna Infame mette in scena “Provaci ancora Sam” di Woody Allen. Si tratta della nuovissima versione - riveduta, corretta e con la regia e il cast in parte rinnovati - del primissimo lavoro messo in scena dalla compagnia nell’ormai lontanisimo anno di fondazione 1986. Riproporlo e rinnovarlo è il modo che la Colonna Infame sceglie per avvicinarsi al 2011, anno di cele- DOMENICA 14 Fino al 21 marzo è possibile visitare la mostra di pittura e poesia “Viaggio nell’invisibile del visibile” di Luciana Vettorel Ghidini. All’oratorio dell’Assunta in piazza Cima. Orario: feriali 15-19; sabato e domenica 10-12 e 15-19. Chiuso lunedì. Per visite su appuntamento: tel. 329-2916939, 3403294653. Prosegue fino al 6 aprile la mostra “Cortocircuito” allo spazio Garage Eventi. A cura di Mara Campaner. Orari: dal lunedì al venerdì 9.30-12.30 e 16.30-19.30, sabato e domenica 16.3019.30. Chiuso mercoledì. Alle 17.30, al Quartiere Latino libri, per VENERDÌ 19 MERCOLEDÌ 17 Alle 16.10, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, lezione di letteratura italiana all’Università degli adulti e anziani. Alle 18 all’auditorium Toniolo la compagnia delle fiabe “Eurythmeum” di Stoccarda proporrà la rappresentazione teatrale “I tre capelli d’oro del diavolo” dei fratelli Grimm. L’euritmia (arte del movimento) è un’arte pedagogica insegnata ai bambini fin dalla prima infanzia nelle scuole Steiner-Waldorf. Alle 21, al teatro Accademia, I Solisti Veneti in concerto diretti da Claudio Scimone con la partecipazione di Salvatore Accardo. In programma musiche di Vivaldi, Hummel, Mozart, Bach, Beethoven. Prezzi platea 30 euro, galleria 35, loggia 20. Biglietti solo prevendite nelle librerie Quartiere Latino (tel.0438-411989) e Canova (tel.043831889). Farmacia di turno: Marson, via XX Settembre 64, telefono 0438-22814. scere quali provvedimenti intenda assumere l’amministrazione per dare soluzione definitiva e dignitosa al problema di persone senza fissa dimora che frequentano la città di Conegliano, con particolare riferimento alla possibilità di provvedere attraverso la messa a disposizione di un ricovero notturno e di una doccia in una delle strutture presenti nel territorio coneglianese magari in collaborazione con la Caritas”. BREVI CONEGLIANO Morto l’ex primario Brunoro È mancato a 76 anni il medico Gianfranco Brunoro. Originario di Belluno, Brunoro si era laureato a Ferrara. Ritornato in Veneto iniziò a lavorare all’ospedale di Vittorio, quindi passò al nosocomio di Conegliano (dove svolse l’attività di chirurgo ortopedico) per poi ritornare a Vittorio per fare il primario del reparto di fisiatria. Dopo più 40 anni di servizio, si ritirò nel 1997. Lascia la moglie e i quattro figli. Campolongo: Ida ha 102 anni! Il 24 febbraio Ida Breda ved. Steffan ha raggiunto i 102 anni d’età. Una tappa ultracentenaria che corona una vita trascorsa all’interno degli affetti familiari, dedicando grande spazio alla preghiera quotidiana dalla quale ha sempre attinto un senso di autentica serenità. La giornata di festa è iniziata con la partecipazione alla messa, che Ida ha condiviso con i suoi famigliari (3 figli, 7 nipoti, 12 pronipoti) e tutti gli ospiti di Casa Fenzi. Il 12 Carlo Nordio al Toniolo Venerdì 12, alle 20.30 a casa Toniolo di Conegliano, su iniziativa del Centro Culturale Humanitas, si tiene un dibattito su “Magistratura e potere” con il magistrato Carlo Nordio. L’intervento del magistrato sarà preceduto da un piccolo concerto del Corocastel. Conoscere l’autismo “Le caratteristiche dei disturbi dello spettro autistico nella relazione con l’ambiente” è il tema che la psicologa Susanna Villa tratterà giovedì 18 marzo, alle 20.30 alla Nostra Famiglia di Conegliano, nel quarto incontro del percorso per genitori “Apeiron”. Salesiani: corsi estivi in Inghilterra Viaggi studi estivi in Inghilterra per apprendere l’inglese e per condividere con altri ragazzi/e un’esperienza di tornei, attività e serate di animazione. È quanto propone da 40 anni Tgs Eurogroup, associazione senza scopo di lucro promossa dalla Ispettoria Salesiana dell’Italia Nord Est. I corsi hanno una durata di 23 giorni e ogni gruppo di studenti è seguito costantemente da 4-5 accompagnatori tra i quali un sacerdote. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi all’incaricato della zona coneglianese Igino Zanandrea (tel. 0438-23823) oppure al Collegio Salesiano Astori di Mogliano (tel.041-5904717), e-mail: [email protected] Cercasi attori L’associazione teatrale Corte dei Miracoli, che ha sede presso la parrocchia di S. Pio X di Conegliano, cerca nuovi amici, attori e attrici (anche senza esperienza) per laboratorio teatrale serale, ogni martedì e giovedì dalle 21.30 alle 23.30. Il laboratorio prevede corsi di tecniche di recitazione, improvvisazione, espressione corporale, dizione. Per informazioni e iscrizioni: tel. 328-9785664. Informagiovani: nuovo orario Dal 1° marzo l’Informacittà-Informagiovani “Cristina Pavesi” di piazzale F.lli Zoppas ha un nuovo orario. Il lunedì dalle 9 alle 12, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18. Dai nostri paesi Coneglianese 14 marzo 2010 A SAN VENDEMIANO PRANZO DI BENEFICENZA I bambini di Cernobyl hanno ancora bisogno di noi L a solidarietà dell’associazione Help for Children di San Vendemiano abbraccia i bambini di diverse parti del mondo. L’avvio ha avuto luogo con la Bielorussia per poi spostarsi alla Mongolia, ma queste, assicura il direttivo, sono solo due tappe, perché la realtà che riunisce famiglie provenienti da vari paesi della Sinistra Piave è pronta a percorrere nuove vie con l’obiettivo di aiutare chi è in difficoltà. Per questo Help for Children organizza per domenica 21 marzo un pranzo a base di churrasco. Alle 12 al centro parrocchiale di San Vendemiano sono invitati tutti coloro che, stando in compagnia, sono felici di fare qualcosa per gli altri. Il ricavato della giornata sarà infatti destinato a sostenere l’iniziativa di accoglienza dei bambini di Cernobyl. La prossima estate giungeranno presso le famiglie di San Vendemiano 26 ragazzi La prossima estate giungeranno presso le famiglie che fanno capo al gruppo di San Vendemiano 26 ragazzi. Rispetto all’anno precedente c’è stato un incremento di richieste dell’8 per cento. Sempre per aiutare i nuclei familiari bielorussi, il 13 febbraio scorso si è tenuta una raccolta di generi alimentari presso tre supermercati della zona. Il grazie dell’associazione va a tutti i clienti che si sono prestati, nel fare la spesa, a devolvere parte di essa ai volontari. Entro breve partirà il convoglio umanitario per portare a destinazione i generi di prima necessità. Ma, dicevamo, l’impegno di Help for Children di IL CONSIGLIO COMUNALE DI VAZZOLA APPROVA LO STUDIO DI FATTIBILITÀ Circonvallazione nord a giunta comunale di L Vazzola ha approvato lo studio di fattibilità per la realizzazione della circonvallazione nord del capoluogo che dovrà collegare di fatto la frazione di Visnà alla strada provinciale 44 “Cervaro”. L’opera, da farsi in più stralci, prevede l’allargamento di via Diaz e la costruzione di una nuova strada dall’incrocio tra via Mutti e via Battisti all’incrocio tra via Gemona e via Diaz, con una rotatoria di fronte a via Gemona. La strada avrà una sezione a due corsie di 3,5 metri e banchine di 1,3 metri per una lunghezza di 730 metri. È previsto anche un ponte sul torrente Favero. Nel 2009 Regione e Co- San Vendemiano non si ferma in Bielorussia. L’associazione affianca alcuni medici trevigiani impegnati in missioni sanitarie. Lo scorso anno il gruppo si è prestato come base logistica per la trasferta dell’équipe coordinata dal dottor Giovanni Mazzoleni, direttore della chirurgia maxilo facciale di Treviso. E la disponibilità è sempre alta se l’obiettivo è quello di curare o soccorrere bambini in qualsiasi parte del mondo si trovino. «Per questo – affermano gli organizzatori – è importante che il 21 marzo a San Vendemiano siamo davvero in tanti». A collaborare per la buona riuscita dell’iniziativa ci saranno i membri del Centro giovanile. Le iscrizioni al pranzo vanno effettuate entro il 13 marzo telefonando allo 0438400307; 0438-784046. Gerda De Nardi COLLALTO MERCATINO E PASSEGGIATE STORICHE l via domenica 14 A marzo l’edizione 2010 del Mercatino del- l’antiquariato di Collalto, che si ripeterà durante tutte le seconde domeniche dell’anno fino a novembre, agosto compreso. Riprendono anche le passeggiate a tema storico, la prima delle quali è in programma proprio domenica alle 10.30 con Angelo Pisu del Museo del Piave, che illustrerà “Collalto nella Grande Guerra”. Altri incontri di carattere storico saranno curati da Sergio Soldan. Il programma completo del mercatino è disponibile sul sito www.collalto.info. Come sempre ci saranno le bancarelle dei mobili e dell’oggettistica d’arredamento, quelle degli oggetti da collezione, dei libri di storia locale, ma ci saranno anche i prodotti della tradizione locale come il pane fatto in casa e i dolci. Si concentrano dunque a Collalto tutti gli appuntamenti del mercatino, che nel periodo invernale si svolgevano a Susegana. BREVI LA COLONNA RAMERA: Catechesi del Vescovo Venerdì 12 marzo, alle 20.30 nella chiesa di Ramera, Catechesi quaresimale del vescovo Corrado per la forania La Colonna. SAN POLO: mons. Gardin cittadino onorario Il consiglio comunale di San Polo di Piave ha approvato, all’unanimità, la proposta di conferimento della cittadinanza onoraria al neo-vescovo di Treviso monsignor Agostino Gardin, nato a San Polo. SUSEGANA: teatri del sacro Venerdì 12 marzo, alle 20.45 all’oratorio Beata Giuliana di Susegana, nell’ambito della rassegna “I teatri del sacro” viene proposto lo spettacolo “Oibò sono morto” liberamente ispirato a due romanzi di Jan Fridegard e Arto Paasilinna. Di e con Giovanna Mori e Jacob Olesen. Biglietto unico 8 euro. MARENO: rassegna piccoli cori Domenica 14 marzo, alle 15 al palazzetto dello sport di Mareno, si tiene la seconda rassegna dei piccoli cori con il Piccolo coro Aquilone, il Juvenile Souls, il Minicoro di Rovereto (Trento), il coro Arcobaleno di Caorle (Venezia), e il gruppo strumentale “Musica Gaia”. Con la straordinaria partecipazione del clown Gastone. Ingresso libero. Organizzano il Comune e il Piccolo coro Aquilone. VISNÀ: dibattito di viticoltura Venerdì 12 marzo apre i battenti la 36ª mostra dei vini di Visnà che proseguirà fino a domenica 28. Tra gli appuntamenti un convegno sulla nuova Doc Prosecco e il futuro dei vini rossi lunedì 15 alle 20.30 con Fulvio Brunetta, presidente Doc Prosecco, Antonio Bertone, responsabile provinciale settore vitivinicolo della Coldiretti, e Antonio Bonotto, presidente Consorzio tutela vini Doc Piave. mune hanno firmato un Accordo di programma che prevede un contributo regionale di 400 mila euro, su di una spesa complessiva di 2 milioni 200 mila euro. Per poter accedere al contributo è necessario però procedere almeno allo studio di fattibilità. Perplessità sull’opera vengono sollevate dal blog di giovani vazzolesi www.vazzolattiva.net che ritiene la spesa a carico del Comune insostenibile viste le attuali finanze, ma esprime dubbi anche sull’utilità del nuovo nastro d’asfalto. VAZZOLA: il tracciato della circonvallazione nord VAZZOLA: MUORE SOLA A 39 ANNI NELLA STAZIONE DI SACILE uore sola, di notte, al M freddo, su una panca della sala d’aspetto di una stazione ferroviaria. Di solito notizie come questa si leggono nelle cronache delle grandi città. Nella notte tra venerdì 5 e sabato 6 marzo è successo invece nella stazione Sacile. Un infarto ha stroncato la vita di Francesca Curtolo, 39 anni, originaria di Santa Lucia e residente a Vazzola. La sua è stata una vita segnata dalla sofferenza psichica e dalla solitudine. Era solita girovagare, a piedi, in treno, facendo autostop. Era seguita dai servizi sociali del Comune e dall’Ulss. L’amministrazione di Vazzola le aveva anche trovato un lavoro in Comune, ma dopo qualche tempo ha mollato. Le istituzioni, quindi, non hanno lasciato sola Francesca Curtolo. Il modo sconvolgente in cui è morta – sola, al freddo, su una panca di una stazione – resta però un colpo pesante per la nostra terra. E ci ricorda che non sono mai troppe le risorse e le energie che la società destina alla cura e all’accompagnamento di chi, per tanti motivi, “resta indietro”. 27 Via Distrettuale 9 - S. Lucia di Piave (TV) 28 Dai nostri paesi Coneglianese 14 marzo 2010 ALBINA: MEMORIAL “PEZZULLO” CON I NOMADI SAN FIOR: LA “FIOROT” RICORDA MARIA PIAI E aria Piai ha lasciato una parte di sé all’associazione M Lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot di San Fior. Se n’è andata dopo aver testimoniato fino all’ultimo la vo- vento di solidarietà domenica 14 marzo al campo sportivo di Albina con il memorial “Giovanni Pezzullo”. Partecipano i Nomadi, Rosi Fantuzzi (compagnia di Augusto Daolio), Pierluigi Oddi, i Jalisse, la cantante Serena Rizzetto, e le vecchie glorie del calcio Pusceddu, Fanna, Magrin e Bagnoli. Il programma prevede alle 14.30 l’incontro di calcio tra gli Amici dei Nomadi e gli Amici di Giovanni Pezzullo, alle 17 nel salone dell’area festeggiamenti concerto del gruppo musicale Retrospettiva dedicata al repertorio dei Nomadi, alle 19 cena in compagnia degli ospiti. Nel corso della manifestazione verranno ricordate tre fans dei Nomadi scomparse: Donatella Casonato, Ernestina Munaretto e Renata Paludetto. Il ricavato della giornata andrà a favore dell’associazione “Augusto per la vita” sorta per ricordare il cantante Augusto Daolio e per raccogliere fondi per iniziative di solidarietà. In particolare i soldi raccolti ad Albina verranno destinati a borse di studio in centri oncologici. POTREBBE RIVELARSI UN ALLEVAMENTO REDDITIZIO Godega punta sugli asini A sinerie di tutto il mondo, unitevi! Non è stato proprio così, ma all’Antica Fiera di Godega c’erano però asinerie da mezza Italia, anche dalla Francia e altri vicini confinanti con l’Italia. Un successo di folla. Genitori felici che mettevano “a cavallo” di pazienti asinelle i loro piccoli, altrettanto felici. Insomma, una formula indovinata, che fa contento il giovane sindaco Alessandro Bonet, per nulla turbato che il suo paese, Godega di Sant’Urbano, sia quello degli asini, e altrettanto soddisfatto è Claudio Giacometti, il presidente della Pro loco, che quest’anno GODEGA: Davide Borghi di Reggio Emilia produttore di latte d’asina ha dato una mano robusta a tenere in piedi e a testa alta la millenaria Fiera con visitatori a migliaia e «sopra l’anno scorso» ricorda l’assessore alla Fiera Bernardi. Dunque l’asino, un animale docile 2.140 EURO ALL’AVIS COMUNALE U na quota parte per ogni vassoio di prodotti da forno realizzati dai ragazzi del Centro di formazione professionale di Lancenigo, e venduti durante l’Antica Fiera di Godega, è stata donata dall’amministrazione comunale e dal Cfp all’Avis comunale. In totale 2.140 euro che aiuteranno l’associazione a finanziare la costruzione della nuova sede. L’edificio, realizzato a Bibano, è quasi pronto e sarà inaugurato il prossimo 16 maggio in occasione dei 40 anni dell’Avis locale. ma non “scemo” e dalle mille risorse, anche sociali. Che viene insomma col suo latte in aiuto ai 15 mila e più bambini che ogni anno in Italia nascono con allergie gastrointestinali dovute all’intol- glia di vivere e di condividere con gli altri le piccole conquiste quotidiane. Era lei la responsabile del Gruppo Donne operate al seno dell’associazione. «Negli ultimi giorni – la ricordano le amiche di ginnastica yoga – Maria non poteva fare ginnastica, ma era presente in palestra, con il suo sorriso, sempre disponibile a dare una risposta alle domande che le venivano rivolte, ad incoraggiare e dare consigli alle ultime operate». Dalla sua scomparsa sono trascorsi tre mesi. Grande è l’eredità fatta di coraggio, determinazione e speranza in un domani migliore che ha trasmesso a quanti l’hanno conosciuta. GDN leranza al latte vaccino. Un mercato, quello del latte d’asina, tutto da sviluppare, anche dalle nostre parti, specialmente negli agriturismo. Un esempio, in grande però, è Davide Borghi, presente in Antica Fiera e titolare dell’azienda agrituristica Montebaducco in provincia di Reggio Emilia, che con 650 asine da latte e 80 ettari di prati e pascoli su cui farle pascolare, risulta il più grande allevamento d’asini d’Europa. «L’asina – dice – fa 1 litro, 1 litro e mezzo di latte al giorno per 7-8 mesi, che poi vendiamo confezionato in un’apposita bottiglia a 15 euro il litro, ma con questo nostro latte d’asina produciamo inoltre e in collaborazione con un laboratorio specializzato anche dei cosmetici ipoallergenici e curativi per il viso e per il corpo». Per chi volesse cominciare, o semplicemente provare, l’azienda Montebaducco vende anche asini, a cominciare da 500-600 euro per un puledro fino ai 2.000 per una buona femmina da latte. Mario Sanson A SCUOLA CON L’“ASINOBUS” ra le novità legate all’Antica T Fiera di Godega sicuramente la più curiosa è l’“Asinobus” che ha portato a scuola i bambini delle elementari di Pianzano, Bibano e Godega. Dopo aver caricato gli zaini sul dorso degli asini, i bambini, a turno, hanno percorso un tratto di strada in dorso a Giuditta, Lady, Romina e Giulietta, le asinelle e mule utilizzate per questo servizio. Entusiasti i bambini che non volevano più staccarsi dai loro nuovi amici a quattro zampe. E per le insegnanti non è stato facile farli entrare in classe. BREVI PONTEBBANA CAMPOMOLINO: l’ex Resteya al Gruppo Padana di Paese Il Gruppo Padana dei fratelli Giorgio e Paolo Gazzola di Paese si sono aggiudicati, con un’offerta di 1 milione 300 mila euro (su base d’asta di 800 mila euro), l’ex Resteya di Campomolino. L’ex azienda florovivaistica, inattiva ormai da qualche anno, era stata messa all’asta fallimentare dal Tribunale di Treviso. Intento degli acquirenti è la riattivazione dell’azienda composta da terreno, serre, magazzino, uffici. GAIARINE: recuperato il battistero Grazie al lavoro e all’interessamento del gruppo Amici del presepio, il battistero della chiesa di Gaiarine è stato recuperato e potrà essere riutilizzato per la celebrazione del sacramento del battesimo, in modo decoroso. La comunità parrocchiale ringrazia il gruppo, che si è fatto carico anche della spesa, utilizzando il fondo cassa costituito con le offerte per il presepio. GAIARINE: un approdo sull’Aralt La giunta di Gaiarine ha approvato il progetto di approdo natanti (barche di piccole dimensioni e canoe) su un terreno lungo il rio Aralt - fiume Livenza presentato dall’associazione Amica Terra onlus. L’intervento ha la finalità di recupero ambientale di un terreno già concesso in uso all’associazione. La fruizione dell’approdo sarà pubblica e senza scopo di lucro. ORSAGO: spettacolo teatrale Domenica 14 marzo, alle 16.30 al teatro Cristallo di Orsago, ultimo spettacolo della rassegna teatrale 2010 promossa dall’associazione Imparare Giocando. La compagnia Fiabeggiando propone “Cappuccetto Rosso va in giro per il mondo”. L’ingresso è libero. ORSAGO: Catechesi del Vescovo Giovedì 18 marzo, alle 20.30 nella sala parrocchiale di Orsago, Catechesi quaresimale del vescovo Corrado per la forania Pontebbana. ORSAGO: medici in zona di guerra Venerdì 19 marzo, alle 15 nella saletta del cinema Cristallo di Orsago, Paolo Magliaro, capitano medico all’ospedale militare del Celio a Roma, racconta le sue esperienze in zone di guerra. ORSAGO: Biz guida la Pro loco A SAN FIOR SI IMPARA A FARE STRISCIONI E SCENOGRAFIE CON IL GRUPPO “ANFORA” Laboratori creatività iamo colore alle i“boratorio Ddee” è il titolo del lapromosso a San Fior dal gruppo Anfora e dall’Operativa di comunità. Il laboratorio si svilupperà in tre sabati – 13, 20 e 26 marzo – alle scuole medie con l’obiettivo di stimolare i giovani a liberare la fantasia e la creatività attraverso le tematiche del colore, della progettazione e della scenografia. La conclusione consisterà nell’allestimento della scenografia dell’evento musicale e vespisti- co “Emergenza suono&vespa”. I corsi saranno i seguenti: Striscia la strada (disegna e colora uno striscione di 4 metri), Fatti spazio (organizza un’area eventi), Tira la tenda (crea una scenografia musicale). A condurli formatori esperti nel settore del design e della grafica. L’iscrizione è gratuita e aperta ai giovani dai 13 ai 19 anni. Per informazioni telefonare allo 0438-76556 o consultare il sito www.gruppoanfora.it. Sergio Biz è il nuovo presidente della Pro loco di Orsago. Lo affiancano Yuri Salvador in qualità di vice-presidente e Paola Uliana come segretaria. CODOGNÈ: pellegrinaggio da san Pio Dal 3 al 7 maggio prossimi si svolgerà un pellegrinaggio nei luoghi di san Pio da Pietrelcina. Le tappe: santuario del Miracolo Eucaristico a Lanciano, santuario e Casa Sollievo a San Giovanni Rotondo, Pietrelcina, San Michele Arcangelo, casa natale di santa Maria Goretti. Quota di partecipazione: 380 euro. Per informazioni telefonare a Graziella Sasso di Codognè 0438795627. Dai nostri paesi Friuli 14 marzo 2010 VILLANOVA: ADDIO MARCELLA SACILE: I 100 ANNI DI TERESA COAN S arrivata al traguardo dei È 100 anni, con ancora i suoi vividi ricordi, la sacile- i sono svolti sabato 6 marzo a Villanova i funerali di Catterina Rubert nota come Marcella. Nata nel 1917 a Mansuè, aveva due sorelle che presero i voti da suore francescane angeline. Nel 1958, già affetta dalla retinite pigmentosa che la portò alla completa cecità, si trasferì a Villanova a seguito del matrimonio con Egidio Maccan. Appassionato di musica e di canto, imparò a suonare la pianola e collaborava con il coro parrocchiale. Negli anni Ottanta fu tra i promotori della radio parrocchiale. Il suo desiderio più grande era quello di dotare la chiesa parrocchiale di un organo: così, grazie al suo lascito, nel 2008 la parrocchia poté acquistare un prezioso organo, costruito nel 1860 a Londra. Ora riposa nel cimitero di Villanova. se Teresa Coan. Con gioia e commozione si è festeggiato nella sua casa alla presenza dei sacerdoti della parrocchia, il parroco don Graziano e don Mauro, il sindaco Roberto Ceraolo e i familiari più stretti. Durante la messa, si è ringraziato Dio per i 100 anni di Teresa e per i benefici dati a lei e alla sua famiglia. S.CASSIANO DI L./LA QUATTORDICENNE VIOLINISTA PRODIGIO Laura Bortolotto è diventata Alfiere della Repubblica D a San Cassiano di Livenza al Quirinale. Il passo è veramente lungo se si hanno appena 14 anni, ma si accorcia se si possiede lo stesso talento di Laura Bortolotto. La quattordicenne di San Cassiano di Livenza lunedì 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, è stata ricevuta nella capitale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assieme ad una serie di donne meritevoli e distintesi nei più vari campi. Laura eccelle nella musica, essendo riconosciuta fra i violinisti più bravi d’Italia. Nata a Pordenone nel 1995, Laura ha iniziato a suonare il violino all’età di quattro anni, seguita dal maestro Domenico Mason nelle scuole di musica dell’Associazione culturale altoliventina XX Secolo di Prata di Pordenone e Santa Cecilia di Portogruaro. Successivamente ha preso a frequentare corsi di perfezionamento nella prestigiosa scuola di musica di Fiesole. Non ci è voluto molto per capire la propensione di Laura, tanto è vero che già nel 2004 sono arrivati i primi riconoscimenti: il primo premio ex aequo nel concorso internazionale dell’Adriatico ad Ancona, il primo premio assoluto con punti 100/100 nel concorso nazionale “B. Padovano” a Senigallia, il primo premio nella rassegna musicale giovanile “Città di Cortemilia” e il quarto posto nella prima competizione mondiale di violino. Nel 2005 sono pervenuti il primo premio assoluto (100/100) e “Ovidui Badila” per il punteggio più alto nella sezione archi al concorso internazionale di Trieste; nel 2006 il podio al VI concorso nazionale per giovani musicisti di Occhiobello e il secondo posto alla rassegna nazionale d’archi di Vittorio Veneto; nel 2007 il primo premio e il premio “Simeoni” al concorso internazionale “Il piccolo violino magico di Portogruaro”. Come solista ha suonato a Berlino accompagnata dalla Deutsche Kammerorkester Berlin e a Kiev con l’Orchestra sinfonica nazionale dell’Ucraina. L’anno scorso si è diplomata a pieni voti al conservatorio di Trieste con la lode e la menzione speciale. Lunedì scorso, con altre quattro minorenni, è stata nominata Alfiere della repubblica «per essersi distinta nel campo della musica». Giacinto Bevilacqua BREVI FRIULI SACILE: la Casa delle parole Venerdì 12 marzo, alle 18 alla country house Due Fiumi, Clementina Pace cura una conversazione sul tema “Ritrovarsi in una lingua. Il rapporto tra la lingua materna e la lingua italiana nell’esperienza di Tahar Lamri, scrittore d’origine algerina”. PRATA DI P.: spettacolo teatrale Venerdì 12 marzo, alle 21 al teatro Pileo, la compagnia Arti e Mestieri di Pordenone, in collaborazione con i cori San Simone e Primovere di Porcia, il centro culturale “Giomaria Concina” e l’associazione di volontariato “Il Segno” mette in scena lo spettacolo di poesia e musica “Sebben che siamo donne”, dedicato alle donne di Prata. Ingresso libero. SACILE: presentazione Sacilese Sabato 13 marzo, alle 16.30 nella sala convegni della Rdz, la società ciclistica Sacilese presenta l’attività agonistica 2010. SACILE: libro sui Ragazzoni PRATA DI P.: Carnevale in notturna Sabato 13 marzo, dalle 19.30, si svolge la seconda edizione del Carnevale Pratense in notturna, organizzato dalla Pro loco comunale Santa Lucia, con la sfilata dei carri marcherati e l’apertura dei chioschi gastronomici. Ingresso libero. S. CASSIANO DI L.: degustazione S.CASSIANO DI L.: DOMENICA 21 FESTA ALLA CHIESA DI S.GIUSEPPE ono fissate per domeSmarie nica 28 marzo le priper esprimere il a qualche tempo D quella che era la tradizionale festa di San Giu- candidato a sindaco della coalizione di centrosinista. Sono due le candidature avanzate finora: il Partito democratico ha proposto l’ex assessore e consigliere comunale uscente Antonio Piffaretti mentre la lista Insieme per Caneva ha suggerito l’ex sindaco ed ex assessore regionale Pierantonio Rigo. Molto attivo anche il centrodestra, coalizzato da tempo attorno alla candidatura dell’imprenditore Andrea Attilio Gava, consigliere uscente. Proprio Gava ha lanciato una campagna elettorale «Ringraziamo il Signore per questo dono-ha ricordato il parroco -. Ci uniamo con Maria che loda il Signore nel Magnificat e con la quale Teresa ha un rapporto speciale, visto che ogni giorno prega il Rosario». Il sindaco ha porto gli auguri a Teresa da parte di tutta la città e ha ricordato l’importanza della famiglia in una società che sembra aver perso i suoi punti di riferimento. MS Sabato 13 marzo, alle 17 a palazzo Ragazzoni Flangini Biglia, con la partecipazione dell’Accademia musicale di Sacile, Giorgio Zoccoletto presenta il suo libro “La Saga dei Ragazzoni. Conti di Sant’Odorico presso Sacile”. Presenta Gilberto Ganzer, direttore dei musei di Pordenone. CANEVA: DOMENICA 28 LE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA ecologica e fondata sui valori. Due le parole chiave: carta dei valori e impatto zero. «Partendo da una mia precisa richiesta, immediatamente condivisa da tutti i gruppi politici che mi sostengono, la nostra propaganda elettorale sarà caratterizzata da un uso limitato della carta stampataspiega Gava-. Inoltre abbiamo aderito al progetto Impatto Zero pertanto tutte le emissioni di anidride carbonica saranno compensate con la creazione di nuove foreste. Si tratta del primo caso di compensazione di una campagna elettorale». Giacinto Bevilacqua 29 seppe a San Cassiano di Livenza non si svolge più. Tuttavia quest’anno c’è una novità nell’aria. «Per domenica 21 marzo, vale a dire la data festiva più vicina alla ricorrenza di San Giuseppe del 19 marzo abbiamo in programma una cerimonia religiosa particolare- conferma Angelo Brait del comitato San Giuseppe-. Dopo tanti anni, infatti, conferiremo una targa di ringraziamento al pratese Vittorino Ciot che nel 1987 donò alla parrocchia di San Cassiano la chiesa di San Giuseppe». Finalmente, dopo molto tempo ed alcuni inconvenienti ora risolti, l’idea di ringraziare pubblicamente il donatore diventa realtà. Entro martedì 16 marzo è possibile iscriversi alla cena con piatti tipici e vini locali con guida alla degustazione organizzata dall’associazione Festa del vino per venerdì 19, alle 20.30. Per informazioni rivolgersi al ristorante “Al tinello” di Brugnera oppure telefonare al 328-3664924. SACILE: Scienza e Bibbia Giovedì 18 marzo, alle 20.30 in sala Capitanio a palazzo Carli, per il ciclo di incontri “Scienza e Bibbia” del Centro studi biblici il neuroscienziato torinese Filippo Tempia relaziona sul tema “Alla ricerca dell’anima nel cervello. Neuroscienze ed etica”. La giornata prevede, inoltre, l’inaugurazione daparte dell’amministrazione comunale della rotatoria adiacente la chiesa. «Sarà una doppia festa - ha aggiunto Brait -. Abbiamo infatti colto l’occasione per unire due appuntamenti importanti per il nostro territorio». Si inizierà alle 10.30 con la messa, per poi proseguire con il taglio del nastro davanti alla rotonda e terminare con un piccolo rinfresco. Francesca Ceccato SACILE: cinema a palazzo Ettoreo Giovedì 18 marzo, alle 20.30 a palazzo Ettoreo (sede Ute), per il ciclo di film sul teatro “Tra miseria e nobiltà” si proietta “Matrimonio all’italiana” (Italia, 1964) di Vittorio De Sica tratto da “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo. Presentazione a cura di Chiara Mutton, presidente del Piccolo teatro “Città di Sacile”. SACILE: catechesi quaresimale Venerdì 19 marzo, alle 20.30 in duomo, il vescovo Corrado tiene la catechesi quaresimale sul tema “La vocazione al ministero ordinato”. BRUGNERA: pranzo ex emigranti Domenica 21 marzo, alla scuola materna “Immacolata”, si tiene il pranzo dell’associazione ex emigranti di Brugnera. 30 Dai nostri paesi Opitergino 14 marzo 2010 «Un malato – spiegano all’associazione – ha bisogno di sentirsi considerato persona anche malgrado l’infermità che sta vivendo in ospedale». Come si entra a far parte dell’Avo? Ai volontari viene chiesto di fare un tirocinio affiancati da un volontario e poi di impegnarsi ad offrire almeno una mattina o un pomeriggio alla settimana, frequentando anche le riunioni di gruppo. Per informazioni telefonare allo 0422-715306 (portineria) nell’orario di segreteria: martedì 17.3018.30; giovedì 10-12. VOLONTARI OSPEDALIERI PEDALE OPITERGINO, SABATO 13 SI PRESENTA PERCHÉ NO? CONTRIBUTI A QUATTRO COMUNI DI CONFINE abato 13 marzo la società ciclistica Peiutaci a crescere. Il tuo aSMinello, “ A dale Opitergino, presieduta da Primo more è la nostra forza”. È dà avvio alla stagione 2010 con questo lo slogan dell’Avo, l’Asso- ben 540 mila euro quelli che la Regione Veneto Svanohaononell’Opitergino-Mottense. assegnato a quattro comuni di confine che si troA Meduna di Livenza, la cerimonia di presentazione ufficiale. Alle 16.30 è fissato il ritrovo in piazza Grande per la benedizione e le foto di rito. Alle 17.30 a palazzo Turroni si tiene l’incontro con la stampa e le autorità, seguito da un rinfresco. ciazione volontari ospedalieri che opera nell’ospedale di Oderzo. Cosa fa il volontario Avo? Passa gratuitamente di letto in letto, fa piccoli servizi, ma soprattutto ascolta, prestando piccole attenzioni, che agli occhi di chiunque possono sembrare di esiguo valore, ma agli occhi di un malato valgono più di tante altre cose. LE PRIME ELEMENTARI A PIAVON E COLFRANCUI Senza stranieri classi a rischio G li effetti dell’emigrazione “di ritorno” si fanno sentire sulle scuole opitergine. In alcuni plessi vi è stato un calo degli iscritti, dovuto proprio al fatto che alcune famiglie immigrate se ne sono ritornate ai loro paesi di origine in seguito alla crisi economica che ha colpito l’Italia. Risultato: alcuni plessi che fino allo scorso anno non avevano avuto difficoltà per raggiungere il numero di alunni necessario a formare la prima classe, stavolta si ritrovano al di sotto della quota prefissata dal decreto Gelmini in 15 alunni. Interessati in particolare da questa situazione sono i plessi di Piavon e di Colfrancui. Alla mancanza di bambini immigrati si aggiunge il fatto che diverse famiglie, che hanno necessità, quasi sempre per motivi di lavoro, dei “pomeriggi inte- La scuola elementare di Piavon grati”, hanno iscritto i loro figli al plesso “Dall’Ongaro” o in scuole private dove viene assicurata questa opportunità. Sulla carta si dice che le opportunità sono eguali per tutti i bambini; nella realtà invece i “pomeriggi integrati” sono disponibili solo nel plesso Dall’Ongaro e in questa scuola converge la maggioranza delle iscrizioni. Ciò, naturalmente, risulta discriminante per i genito- FONTANELLE / DIVENTERANNO CENTRO CIVICO Lavori alle ex scuole stato approvato dalla È giunta comunale il progetto esecutivo per il pri- mo stralcio dei lavori riguardanti la ristrutturazione dell’ex scuola elementare del capoluogo. Si tratta di uno dei pochi edifici pubblici “storici” – fatta eccezione per le chiese – presenti a Fontanelle, che l’amministrazione vuole trasformare in centro civico e auditorium. L’ex scuola è utilizzata dal 1997 come magazzino. La volontà di realizzare qui un centro civico – con biblioteca, sale per incontri e auditorium – rientra nel pro- gramma di valorizzazione delle attività culturali e ricreative che le numerose associazioni di Fontanelle portano avanti con dedizione e spirito di liberalità, nonostante adesso manchino spazi, locali e strutture adeguate. L’obiettivo è quello di creare una struttura in grado di ospitare eventi di portata sovracomunale. Per questo motivo il Comune ha deciso di fare sistema con altre amministrazioni contermini. Al fine di realizzare l’intervento sono state inoltrate in Regione le apposite richieste di contributo. Non- ri che abitano nelle frazioni e compromette la sopravvivenza delle scuole periferiche. I genitori di Colfrancui non sono rimasti con le mani in mano. Da un lato sono stati avviati contatti con il centro per l’infanzia “Il Piccolo Principe”, struttura vicinissima alla scuola elementare, dotata pure di mensa. Quest’ultimo è in grado di organizzare i “pomeriggi integrati” e in tal modo al plesso di Col- Previsto il ricavo di una struttura per eventi culturali e ricreativi di portata sovracomunale dimeno il Comune sta dando attuazione all’innovativo progetto di sfruttamento dell’energia solare, con campi fotovoltaici da realizzare su proprietà comunali, con l’intento di finanziare, attraverso i proventi realizzati, nuove opere pubbliche. Fra queste la ristrutturazione della scuola elementare. L’importo complessivo dell’opera ammonta a 2 milioni 600 mila euro; il primo stralcio a 800 mila euro. Da sottolineare che la Soprintendenza ai beni architettonici ha espresso parere favorevole all’intervento. AF francui verrebbe dato quel servizio che oggi non ha, servizio in grado di soddisfare le esigenze di quei genitori che sono stati costretti, a causa della sua mancanza, ad iscrivere i figli altrove. Inoltre hanno richiesto un incontro con il sindaco Pietro Dalla Libera e alla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale. I genitori hanno fatto presente come il mancato avvio della prima classe rappresenterebbe un serio problema, con ripercussioni su vari fronti. “I plessi centrali – hanno scritto – non sono in grado di ospitare tutti i bambini considerato il numero elevato dei bambini già iscritti. Ipotizzando la chiusura dei plessi periferici, ciascuna delle scuole centrali si vedrebbe aumentare di circa cento unità il numero dei propri alunni. Già ora i plessi centrali sono sovraffollati, sia in riferimento al numero delle classi che al numero degli alunni per classe. Nei prossimi anni, dove si ospiteranno nuove classi se già attualmente non vi sono più aule a disposizione nelle scuole centrali?”. Le famiglie chiedono fermamente che l’intera situazione venga studiata e vengano date certezze all’avvio della classe prima nei plessi periferici. Annalisa Fregonese MANSUÈ Soggiorni climatici per la terza età 2010 a Laggio di Cadore ai ServiL’ziassessorato sociali del Comu- ne di Mansuè organizza i “Soggiorni climatici per la terza età 2010” nel periodo dal 3 al 24 luglio in località montana, a Laggio di Cadore. Per le iscrizioni c’è tempo fino a martedì 30 marzo presso l’ufficio Servizi sociali del Comune, che fornirà tutte le informazioni necessarie. Orario per il pubblico: lunedì 10-12, venerdì 1013. Telefono 0422204952. Gorgo al Monticano, Mansuè e Portobuffolè andranno ciascuno ben 135 mila euro. Tutti e quattro questi comuni hanno meno di 5 mila abitanti. Gorgo utilizzerà tale somma per l’ampliamento del cimitero di Navolè e relativo parcheggio; Mansuè per la sistemazione e il ripristino di viale Paolo Molin; Portobuffolè per la conservazione e il recupero della torre civica. Infine, Meduna per un progetto di ristrutturazione ed ampliamento delle scuole. AF ODERZO / TUTTI I NOMI DEI PREMIATI In 175 a “Guarda il mio presepe” ei giorni scorsi, in saN la consiliare a Oderzo, si è svolto l’ultimo at- to di “Guarda il mio presepe”, il concorso organizzato dall’amministrazione comunale che da ormai quattro anni ha come scopo la promozione di una delle tradizioni natalizie più radicate nel nostro paese. Centosettantacinque sono stati i partecipanti quest’anno, premiati dal sindaco Dalla Libera e dall’assessore Meri Zorz con un attestato di partecipazione. Tra questi, una commissione, formata dall’assessore Zorz con i consiglieri Stefano Battistella, Corrado Cester e Paola Paladin, ha selezionato dieci vincitori per ogni sezione prevista. I vincitori individuati per la sezione “privati” sono: Mario e Bernardetta Cia, Elide De Togni, Augusta Dal Pos, Roberto Querin, Venanzio Sartori, Gianluca Zamuner, Mario e Maria Battistiol, Manilo Bucciol, Vito Buoro, Danilo Buso. Per la sezione “enti” sono invece stati premiati gli alunni della scuola primaria di Piavon, le mamme e gli allievi del collegio Brandolini Rota, gli studenti della scuola elementare Parise (quinta A e quinta B), Linda Drusian del Centro italiano femminile, l’Associazione genitori Acr del patronato Turroni, gli ospiti della comunità alloggio “Il Mosaico”, i bambini della scuola dell’infanzia “Carmen Frova”, il Gruppo ragazzi pomeriggi integrati delle elementari Dall’Ongaro, il Gruppo presepe della parrocchia di Piavon, i volontari della chiesa di San Bernardino Tomitano e il Gruppo ornitologico opitergino. È stata attribuita anche una speciale menzione fuori concorso agli espositori della mostra di presepi organizzata presso la sala parrocchiale del duomo di Oderzo. AP Agenda Opitergino VENERDÌ 12 Alle 16.30, alla pinacoteca Alberto Martini, appuntamento con la rassegna “Un tè al museo”, presentazione di un reperto archeologico a sorpresa, approfondimento di una particolare tematica artistica e culturale, tè delle cinque. SABATO 13 Dalle 15.30 alle 17 c’è “Scuola aperta” all’Istituto tecnico “Sansovino” con presentazione dei nuovi indirizzi. Alle 17, a Casa Gaia di Portobuffolè, inaugurazione della mostra “Ritrovare san Marco”, nell’ambito dei festeggiamenti del 450º anniversario della consacrazione del duomo. Chiude il 2 maggio. DOMENICA 14 Calcio: Opitergina-Sottomarina, campionato Eccellenza girone B. Dalle 14.30 alle 17, al patronato Turroni, primo incontro del corso animatori foraniale 2010, sul tema “Da dove vengo, dove vado e perché”. Alle 14.30, al campo da rugby, Oderzo-Rugby Alpago, recupero della 10ª giornata del campionato italiano di rugby di serie C-élite. MERCOLEDÌ 17 Alle 20 e alle 22, al cinema Cristallo, per il ciclo di film d’autore organizzato in collaborazione con il circolo Dal Monaco sarà proiettato il film “Welcome” di Philippe Noiret. Replica giovedì alle 21. Farmacia di turno: Dal Magro, piazza Marco D’Aviano 7, Piavon, telefono 0422-752950. Dai nostri paesi Opitergino - Mottense - Memorie 14 marzo 2010 31 DUE SERATE DI “LECTURA DANTIS” PORTOBUFFOLÈ. APRE LA MOSTRA SUI MOSAICI DI SAN MARCO COR S O D I ITALIAN O PE R D ON N E STRAN I E R E abato 13 marzo alle 17.00 a Casa Gaia Sla cerimonia da Camino, a Portobuffolè, si svolge di inaugurazioen della mo- ercoledì 10 marzo è iniziato nella ue serate di “Lectura Dantis” si terM D biblioteca comunale di Motta di Liranno per due lunedì, il 15 e il 22 venza un corso di lingua e cultura italiamarzo, al Palazzo La Loggia di Motta stra dal titolo “Ritrovare San Marco”, organizzata dal Comitato San Marco all’interno delle celebrazioni per il 450° anniversario della consacrazione del Duomo. La mostra, attraverso la riproduzione su pannelli, in sequenza ordinata, dei mosaici che raccontano la storia di San Marco, collocati in diversi luoghi della Basilica di Venezia. La mostra sarà inaugurata con l’apertura da parte del parroco don Giorgio Maschio, con gli interventi del prof. Roberto Costella, curatore della mostra, e dell’architetto Letizia Caselli, curatrice del volume “Pietro e Marco”. La mostra rimarrà aperta fino al 2 maggio, aperta sabato e domenica 10-12.30, 14.30-18.30; gli altri giorni su prenotazione. AVIS MANSUÈ, IL BILANCIO 2009 Dono del sangue, impegno per tutti S i è svolta nei giorni scorsi l’annuale assemblea dei soci dell’Avis di Mansuè, con una discreta presenza per ascoltare la relazione anuuale del presidente Claudio Pillon sull’attività. Il 2009 è stato un anno di transizione per l’Avis, impegnata nella certificazione dei centri prelievi mobili e non, confrontandosi con i nuovi sistemi di raccolta e mantenendo allo stesso tempo fede agli impegni presi, per garantire quel 3% di aumento del fabbisogno di sangue previsto ad inizio 2009 dagli ospedali locali. La situazione non è certo rosea, poichè l’aumento dei consumi si è rivelato maggiore del previsto e la risposta dell’associazione ha solo in parte posto rimedio, con una crescita a livello provinciale di un modesto + 1,5%. Anche l’Avis di Mansuè ha rilevato un calo percentuale rispetto al 2008, sostanzialmente causato da una riorganizzazione delle donazioni domenicali che invece di rivelarsi utile, ha destabilizzato le certezze dei donatori più assidui. Questi i dati 2009: 460 le donazioni totali effettuate, con un calo di 20 unità, ma con il raddoppio delle donazioni di plasma presso gli ospedali; un buon aumento dei donatori attivi, passati da 292 a 322; anche i nuovi iscritti sono passati da 24 a 46. Questi dati, nonostante il lieve calo di donazioni, fanno sicuramente ben sperare per il futuro. I presupposti ci sono, come anche l’impegno profuso dal direttivo nel programmare anche molte attività. A fine 2009 l’Avis di Mansuè ha organizzato in collaborazione con l’Aido la tradizionale “Lucciolata” a favore dell’associazione “Via di Natale”, con una raccolta di 2.833 euro. Anche l’iniziativa per Telethon ha avuto un discreto successo con una raccolta di 804 euro, grazie soprattutto alla generosità degli avisini e al concerto gospel organizzato con l’amministrazione comunale. Ora c’è l’appuntamento di domenica 28 marzo, giorno di prelievi per la sezione di Mansuè. Perchè non approfittarne per iscriversi all’Avis? ZOPPÈ-CASTELLO ROG. OGNI COSA PARLA DI TE na per donne straniere. Le lezioni si tengono il mercoledì e il venerdì mattina, con un servizio di trasporto e di baby-sitting. Il corso, intitolato “Io partecipo e lavoro in italiano”, è curato dal Centro territoriale permanente di San Polo di Piave in collaborazione con il Comune di Motta di Livenza, su un progetto co-finanziato dalla Provincia di Treviso. di Livenza. L’iniziativa, intitolata “L’amore e la virtù nella Divina Commedia”, è un itinerario di lettura ideato e realizzato da Davide Sciuto con la partecipazione dell’autore Filippo Facca, musiche alla chitarra acustica di Vania Zoccarato. Ad organizzare è l’associazione culturale “Letture Classiche”. LA REGIONE “PROMUOVE” LA SPERIMENTAZIONE DELL’ORAS Ospedale okay a Giunta regionale del L Veneto ha “promosso” la sperimentazione gestionale in atto all’Ospedale Riabilitativo di Motta di Livenza individuando i provvedimenti conseguenti per la prosecuzione dell’attività. «Dall’analisi del gruppo di esperti nominati a suo tempo per una valutazione degli esiti delle sperimentazioni gestionali nel Veneto - ha spiegato l’assessore regionale alla sanità - sono emersi esiti molto positivi, che peraltro avevo potuto verificare anche di persona nella visita compiuta a Motta nelle scorse settimane. Si tratta di un rilevante esempio di riconversione intelligente, sostenuta da elevate professionalità e da una notevolssima qua- lità dei servizi erogati». Con propria delibera la Giunta regionale ha disposto la proroga della sperimentazione gestionale e ha dato mandato all’Uss 9 di Treviso di predisporre entro il 31 maggio prossimo una proposta per la gestione futura della struttura che BAMBINI DELLA MATERNA ”CORTESI” IN BASILICA sia coerente con la programmazione sanitaria dell’area di riferimento. Tale proposta sarà poi valutata da un gruppo di lavoro regionale che esprimerà un parere tecnico ai fini dell’approvazione definitiva da parte della Giunta regionale. BAGNOLO ei giorni N scorsi i bambini della Scuola dell’infanzia “Tullia Cortesi” di Lorenzaga di Motta hanno visitato la Basilica della Madonna dei Miracoli in occasione dei 500° anniversario dell’Apparizione. L’uscita era prevista dal piano dell’offerta formativa della scuola, organizzata all’identità religiosa della scuola, conforme al carisma di San Giovanni Bosco e agli insegnamenti di Maria Mazzarello. I bimbi sono stati accompagnati in Basilica dal presidente della scuola don Mario Bontempi, parroco di Lorenzaga, dalla direttrice e tutte le insegnanti, scortati dalle Benemerite di Motta. Spiega la direttrice: «Quest’importante ricorrenza è stata spiegata ai bambini attraverso drammatizzazioni della vicenda accaduta a Giovanni Cigana e attività che hanno suscitato in lo- BOCCA DI STRADA - VOSTRI RICORDI NEL CUORE ro l’interesse per questo irripetibile evento che coinvolge il nostro territorio». Così, sventolando festosi una bandierina dedicata alla loro Madonnina, gli alunni si sono soffermati davanti al luogo dell’Apparizione per recitare e cantare alcune preghiere preparate per l’occasione. ANDREA DA ROS n. 12.5.1934 - m. 17.3.1995 Quindici anni sono ormai trascorsi dalla tua scomparsa, ma sei sempre nei nostri cuori. Un pensiero va anche a tuo fratello Livio e ai genitori Giovanni e Rosa. Con affetto, i tuoi cari. Gianandrea Rorato CORDIGNANO - GRAZIE DEL BENE CHE CI HAI FATTO C i hai lasciato improvvisamente dopo una vita dedicata al lavoro e all’associazione degli Alpini. Ma ogni cosa parla ancora di te. Soprattutto il tuo esempio di onestà, di dedizione alla famiglia e la tua solidarietà verso il prossimo, ci accompagnano sempre e ci aiutano a sopportare il dolore del distacco. Moglie e figli, nipoti, nuore e suocera GIOVANNI ZANETTE n. 31.3.1944 - m. 15.12.2009 ITALO SPINAZZÈ n. 10.8.1925 - m. 15.9.1977 C GIOVANNA CASAGRANDE n. 19.5.1927 - m. 12.3.1905 ari occhi che ci guardate immobili, con un tenue sorriso. Cari genitori. Certamente siete in Paradiso. La foto scattata è lì presente, il tempo si è fermato, ma il nostro cuore non è ancora preparato. Il tempo passa silenzioso e lascia dietro di sé ricordi indelebili che non tramontano. Li portiamo dentro al nostro cuore e ci aiutano a vivere. Le vostre figlie VIRGINIA MORO ved. BIT m. 16.3.1976 C ELISA MORO ved. TAVIAN m. 2.3.1979 ara mamma, il tuo ricordo è sempre vivo in tutti noi e sempre ti ringraziamo per il bene che ci hai fatto, continua a guidarci dall’alto del Cielo. Ti ricordiamo nella preghiera con zia Elisa, la cui vita terrena è stata esempio di completo affidamento in Dio. I tuoi figli con le loro famiglie 32 Dai nostri paesi Veneziano - Memorie 14 marzo 2010 A CONFRONTO I TRE CANDIDATI SINDACO ALESSANDRA CIGANA, CAMILLO PALUDETTO E GIANNINO GERETTO ELEZIONI COMUNALI A TORRE DI MOSTO P er i cittadini di Torre di Mosto c’è l’appuntamento con le prossime elezioni comunali, in programma domenica 28 e lunedì 29 marzo. Proponiamo un confronto a distanza fra i tre candidati sindaci: il sindaco uscente Alessandra Cigana con la lista “Un impegno per il futuro”; Camillo Paludetto, candidato sindaco della lista “Civica per Torre”, che raccoglie le forze del centrodestra: Lega Nord, Pdl, Udc e la civica “Uniti per Torre”; Giannino Geretto, proveniente dall’associazionismo e candidato sindaco alla guida della lista civica “Nuova Torre”. È una prima informazione per farsi un’idea sulle tre proposte, cui i cittadini possono far seguire un ulteriore interessamento per scegliere con consapevolezza. CANDIDATO SINDACO SOSTENUTO DALLA LISTA “CIVICA PER TORRE” Camillo Paludetto amillo Paludetto, 52 anC ni, coniugato, un figlio, procuratore d’agenzia e con- IL SINDACO USCENTE CON LA LISTA “UN IMPEGNO PER IL FUTURO” Alessandra Cigana lessandra Cigana, 60 A anni, nubile, insegnante in pensione, sindaco u- scente. Prima dell’impegno amministrativo era impegnata nel volontariato sociale. Quali sono state le situazioni e i problemi più difficili del quinquennio appena concluso? «Va premesso che di questi tempi amministrare non è facile per nessuno, con tanti vincoli e con le risorse che sono sempre meno. Uno tra i problemi maggiori riscontrati era quello dell’organico comunale limitato: c’erano solo 10 dipendenti. Siamo riusciti ad aggiungerne tre: l’assistente sociale; un bibliotecario; un impiegato al settore sociale anagrafe segreteria. E abbiamo riorganizzato meglio i vari servizi, un’opera magari poco visibile ma importante». Quali sono i risultati più significativi raggiunti? «Abbiamo curato molto l’ambito sociale, cercando di dedicare attenzione alla persona, in particolare a chi è in difficoltà, alle famiglie senza rete parentale. E abbiamo lavorato per rafforzare il senso di comunità, proponendo feste ed eventi a Torre, ma anche nelle frazioni. In questi anni c’è stato l’intervento per il Museo del paesaggio di Boccafossa, un luogo che sta diventando di richiamo: nel 2009 ci sono stati 10 mila visitatori. C’è stata la sistemazione delle strade di gran parte del paese e gli interventi sull’illuminazione pubblica. Importante è stato anche il passaggio alla raccolta porta-aporta che, oltre a far risparmiare, ha reso più pulito il paese. Il centro storico è stato rinnovato con la sistemazione della nuova piazza, favorendone l’uso come luogo di aggregazione e vivibilità, per sagre e spettacoli vari». Secondo lei, quali sono le priorità per il prossimo quinquennio? «Occorre dare sostegno alle attività produttive tradizionali ora bloccate dalla crisi e anche all’agricoltura, anche con un po’ di “marketing territoriale”. Un impegno della prossima amministrazione sarà poi quello di fare il Pat, cercando di non incrementare l’edificazione, recuperare i fabbricati degradati, favorire le energie alternative e rinnovabili. Torre di Mosto può diventare un richiamo anche per i turisti, proponendo attrazioni anche in periodi diversi dalla stagione estiva: percorsi ciclabili, passeggiate, prodotti tipici della terra, agriturismi, fattorie didattiche, produzioni erboristiche. Riguardo alla scuola elementare, la nostra proposta è quella di un edificio nuovo in un’area dove c’è più respiro, facilmente raggiungibile dal centro, anziché un ampliamento nel sito attuale dove non c’è spazio. Un altro intervento è la ristrutturazione dell’oratorio parrocchiale, anche per funzioni di utilità pubblica, senza fare doppioni che sarebbero inutili». COLLE UMBERTO COLFOSCO SERNAGLIA MARIA ANTONIAZZI ved. CANZIAN n. 30.11.1929 - m. 15.3.2007 Da tre anni non sei più con noi. Ma la tua presenza è sempre viva in noi. Con infinito affetto. I tuoi cari. LUIGI GAVA n. 17.1.1930 - m. 19.3.2009 È un anno che ci hai lasciati, ma tu sei sempre rimasto nel nostro cuore. Solo il credere nell’eternità ci dà la forza di vivere nell’attesa dell’incontro finale. Non ti dimenticheremo mai. Tua moglie Rina e tuo figlio Silvano. FRANCESCO GROTTO n. 30.10.1919 - m. 17.3.2008 Il tempo trascorre lento, inesorabile, ma la tua immagine, il tuo sorriso, resta impresso, scolpito nei nostri cuori a perenne memoria della tua bontà. Moglie, figlie, generi, nipoti e pronipotine. sulente di assicurazioni, eletto consigliere provinciale nel 2009 è anche capogruppo della Lega Nord. Tra l’altro è anche vicepresidente provinciale dell’associazione Sos Italia, impegnata nella lotta all’usura e ai racket della malavita. Paludetto fu candidato sindaco anche nel 2004, per la Lega, quando giunse con il 15,88% dei voti. Stavolta è sostenuto da una lista con esponenti di quattro provenienze: Lega Nord, Pdl, Udc e “Uniti per Torre”. Qual è la proposta della vostra lista? «Nella lista “Civica per Torre” abbiamo messo insieme l’esperienza di alcuni candidati con la freschezza amministrativa di altri: 10 candidati su 16 sono “nuovi” all’impegno politico. In cinque anni la lista della sinistra non ha realizzato alcun obiettivo oltre alla piazza». Quali priorità propone agli elettori di Torre? «È necessaria un’attenzione forte alla situazione di crisi, alle aziende e ai lavoratori, attuando misure concrete per attenuare questo periodo di difficoltà, per dare sostegno all’ammortizzatore-famiglia, come di fatto si sta rivelando. Prima di altro occorre pensare al rilancio dell’economia, perché, parliamoci chiaro, altrimenti non ci sono i soldi neanche per fare le opere pubbliche, altrimenti le uniche possibilità restano i mutui o un aumento delle tariffe per i cittadini. Un’altra priorità è l’intervento sulle scuole elementari, con un ampliamento all’edificio esistente, puntando alla creazione di un campus scolastico, con elementari e materna in centro, perché il centro storico non bisogna svuotarlo. Un terzo aspetto è quello del sociale in settori che sono stati completamente dimenticati, come l’assistenza agli anziani, ai giovani, ai drogati, agli handicappati». Paludetto aggiunge anche un altro obiettivo: «Il restauro dell’oratorio parrocchiale, per il quale c’è una convenzione tra parrocchia e Comune. Grazie anche all’interessamento dei consiglieri regionali del mio partito, la Regione ha stanziato un proprio contributo in due tranche, l’ultima di 396 mila e una di 168 mila euro, di 2-3 anni fa». Il candidato della “Civica per Torre” accenna anche ad altre iniziative: «L’applicazione totale del pacchetto-sicurezza di Maroni; un collegamento tra il Museo della civiltà contadina e il Museo del paesaggio; portare Internet veloce nelle case; offrire servizi che richiamino i turisti e strutture di accoglienza, ad esempio per i partecipanti alle gare di pesca; l’adozione del Pat». Infine, ha anche un altro progetto: «Realizzare una passerella ciclopedonale sul Livenza per collegare Biverone, di là del fiume, nel posto dove c’era una volta un ponte di barche». CANDIDATO SINDACO SOSTENUTO DALLA LISTA “NUOVA TORRE” Giannino Geretto iannino Geretto, 52 anG ni, coniugato, due figli, direttore del punto vendita Sme di Portogruaro. È candidato sindaco per la lista “Nuova Torre”, dove ci sono candidati di provenienza diversa, del centrosinistra, del centrodestra, fuori delle logiche partitiche. Prima di candidarsi si è dimesso da presidente della Pro loco. Viene infatti da una ventina d’anni di impegno nel volontariato e nell’associazionismo: nell’Avis, nel Comitato biblioteca, come fondatore e presidente sia dell’associazione Sport Torre che della Pro loco. Perché la scelta di candidarsi? «Perché ho sempre avuto l’idea di un certo tipo di lavoro che sia davvero trasversale rispetto ai partiti e che renda possibile un cambio nel modo di amministrare. Ed ora ho trovato un gruppo di persone che può fare qualcosa di diverso rispetto a quel che c’è stato finora. C’è bisogno di gente giovane, che abbia entusiasmo, che porti un modo nuovo di vedere e di gestire, all’insegna della condivisione, della trasparenza, del coinvolgimento diretto». Quali sono le priorità del suo programma? «Riguardo alle politiche giovanili, sono convinto che i giovani vadano corresponsabilizzati nell’amministrazione, puntando con loro ad azioni concrete per la prevenzione su problematiche come la droga e il disagio che coinvolgono i loro coetanei. Nel sociale occorre puntare a dar servizi per le categorie più deboli, come gli anziani. Riguardo alle politiche del territorio e ai lavori pubblici, il paese necessita di uno sviluppo strutturale in più direzioni: a proposito della scuola elementare, perché non pensare ad una soluzione di più problematiche insieme? L’idea è di un’unica struttura dove sorge l’oratorio che possa accogliere scuola, oratorio, sala cinema, eccetera. Riguardo alle zone industriali e artigianali occorre una razionalizzazione, consideran- do gli spazi finora non sfruttati e quindi disponibili. C’è poi la valorizzazione del territorio: ci troviamo in un’area interessante, a poca distanza dal mare, con fiumi come il Brian e il Livenza. Occorre entrare nei progetti di valorizzazione di questi siti, ma anche dei prodotti tipici del territorio. In tema ambientale puntiamo ad una migliore raccolta differenziata, alla piantumazione di aree verdi, alla costituzione di un “tavolo verde” che riunisca gli addetti del settore. C’è poi l’aspetto delle innovazioni tecnologiche: la copertura Internet a banda larga a prezzi contenuti che può essere estesa a tutte le famiglie, prevedendo anche la possibilità di navigare gratuitamente da luoghi pubblici. E anche nella struttura pubblica si può intervenire: dai consigli comunali ripresi con la web-cam alla possibilità di accedere a moduli e ad altri servizi on line». CICLISMO Programma gare ono due gli appuntamenSmarzo. ti ciclistici domenica 14 Alle 14.30 si apre la stagione degli juniores con la disputa del 69º Circuito di Orsago-Memorial F.lli Mion organizzato dal Veloce club Orsago. In programma ci sono 35 giri del circuito cittadino pianeggiante di 2,4 chilometri per un totale di 80 chilometri. Il criterium è fatto apposta per i velocisti. Festival delle ruote veloci anche a Pianzano, dove si di- sputa il 78º Circuito di S. Urbano-1º Gran premio Trapuntificio Casini per elite e under 23. L’organizzazione del Circolo sportivo Pianzano prevede la disputa di 40 giri di un circuito locale di 2,4 chilometri per un totale di 100 chilometri. La partenza è alle 12.30. MERCOLEDÌ 17 LA NAZIONALE UNDER 19 AFFRONTA I PARI ETÀ DELLA GERMANIA Gli azzurri a Sacile Il commissario tecnico Massimo Piscedda A rriva la nazionale a Sacile. Dopo il successo mediatico e di pubblico del Giro del Friuli Venezia Giulia per professionisti, la capitale dell’Alto Livenza si appresta a ricevere la rappresentativa under 19 di calcio. Mercoledì 17 marzo, alle 14.30 allo stadio Non è la prima volta della nazionale a Sacile. Nel febbraio 2008 giocò l’under 16 “XXV Aprile-Aldo Castenetto”, infatti, è in programma la penultima amichevole dell’Italia prima della seconda fase di qualificazione ai campionati europei, organizzata dall’associazione Eventi. A Sacile (quartier generale all’hotel Dall’Ongaro di Ghirano, dove arrive- ranno lunedì 15 nel tardo pomeriggio) scendono i temibili pari età della Germania, la federazione europea più all’avanguardia in questo momento quanto a movimento giovanile. Con un investimento di 10 milioni di euro sul settore giovanile, infatti, la Germania l’an- MARCIA DEI TOS CAMPIONE ITALIANO omento magico del M marciatore Leonardo Dei Tos. Dopo aver vinto il ti- al triangolare internazionale di Ancona. È stata la sua terza maglia azzurra. L’obiettivo del diciassettenne della Libertas Tonon è la partecipazione ai mondiali in programma il prossimo luglio a Moncton in Canada. no scorso ha vinto i titoli europei under 17, under 19 e under 21. Lunedì e martedì, inoltre, il collaboratore delle nazionali giovanili Giancarlo Antognoni, mitico capitano della Fiorentina e campione del mondo nel 1982, sarà ospitato dalle scuole di Sacile. Questi i convocati dal commissario tecnico Massimo Piscedda: portieri Colombi (Pergocrema) e Iacobucci (Mantova); difensori Adamo (Palermo), Albertazzi (Milan), Brosco (Triestina), Caldirola (Inter) e Crescenzi (Grosseto); centrocampisti Boniperti (Juventus), Calamai (Siena), D’Alessandro (Grosseto), Galano (Bari), Giandonato (Juventus), Sala (Chelsea), Soriano (Sampdoria), Taddei (Gubbio) e Tremolada (Inter); attaccanti Destro (Inter), Dumitru (Empoli), Sansone (Bayern Monaco) e Trotta (Fulham). Gli azzurri si raduneranno il pomeriggio di domenica 14 e alle 19.30 raggiungeranno il ritiro di Sacile (Hotel Due Leoni), quindi lunedì e martedì sosterranno una doppia seduta di allenamento, alle 10 e alle 15.30, al campo sportivo “Sfriso”. Martedì alle 18 le due nazionali saranno ricevute dal consiglio comunale a palazzo Ragazzoni Flangini Biglia. La partita, ad ingresso gratuito, sarà teletrasmessa in diretta su Raisport Più. Giacinto Bevilacqua Treviso Marathon tolo italiano junior ai tricolori giovanili indoor, l’atleta di Vittorio Veneto, già tricolore nel 2009, domenica scorsa ha partecipato con la nazionale VOLLEY SPES, MESTA RETROCESSIONE SABATO 13 E DOMENICA 14 IL 4º MEMORIAL FORONI a Spes Conegliano retroL cede in A/2 dopo la sconfitta interna per 1 a 3 contro Il meglio del volley la Chateau d’Ax Urbino nel posticipo di lunedì sera. Il grande sogno di scrivere velocemente una pagina importante della pallavolo italiana sfuma così, a tre giornate dalla fine di una regular season disastrosa in campo e fuori. Il Conegliano aveva anche iniziato bene, con un gioco scoppiettante, poi ha perso la lucidità e la foga agonistica necessaria nelle partite che valgono la carriera e così la retrocessione è diventata matematica. Grande la delusione sugli spalti e al fischio finale la squadra si è radunata sotto le gradinate, con più di 2 mila persone che non han- no comunque smesso di incitare le “pantere”, retrocesse dopo due stagioni e qualche rimpianto di troppo. Luciana Do Carmo (nella foto) ha preso il microfono per ringraziare i tifosi: «Siete i migliori. Ci avete seguito ovunque e non siamo riuscite a ripagarvi. Vi chiediamo scusa». «Era difficile esprimersi con tanta tensione addosso» ha commentato coach Pierluigi Lucchetta, che non è riuscito nell’obiettivo di mantenere la squadra in A/1 dopo averla lanciata ai vertici del volley in rosa quattro stagioni fa. «La nostra storia non finisce qui e questo è solo un arrivederci» ha dichiarato il presidente Giovanni Lucchetta, per il quale la retrocessione ha il gusto di una sconfitta personale. Alberto Rosa ono numeri importanti, Sroniquelli del Memorial G. B. Fodi volley organizzato dalla società La Piave. 16 squadre da tutta Italia passate attraverso le qualificazioni, 9 campi da gioco (Col San Martino, Falzè di Piave, Farra di Soligo, Miane, Moriago della Battaglia, Rua di Feletto, Valdobbiadene) e 200 giocatori under 16 in rappresentanza delle migliori società d’Italia. Il programma prevede le partite di qualificazione a cominciare dalle 8.30 di sabato mentre domenica si disputano le semifinali e le finali, con la sfida per il 3º e 4º posto alle 15 al PalaMiane dove seguirà, alle 16.30, la finale per il 1º e 2º posto. Testimonial della quarta edizione del prestigioso torneo è Samuele Papi, asso della Sisley Treviso e già capitano della nazionale. «È un piacere vedere i arrivato il giorno della TreÈ viso Marathon. Domenica 14 marzo si corre la 7ª edizio- ne della maratona Vittorio Veneto-Treviso, che presenta alcune novità. La partenza non è più in viale del Cansiglio ma nella centrale via Cavour e i maratoneti percorreranno l’intero centro storico di Vittorio Veneto prima di attraversare i comuni di Colle Umberto, San Vendemiano, Conegliano, Susegana, Nervesa della Battaglia, Spresiano e Villorba e il traguardo di Treviso presso Porta San Tomaso. Le stelle della Treviso Marathon sono Ottaviano Andriani e Daniele Caimmi, due azzurri tra i migliori dieci maratoneti italiani di tutti i tempi. Fra i più attesi ci sono anche Giorgio Calcaterra, terzo nel 2009, Fermann Achmuller, quarto, Filippo Lo Piccolo, sesto, e il marocchino Taoufi El Barhoumi, al debutto sulla distanza ma recente vincitore della mezza maratona delle Due Perle in Liguria. Fra le donne spiccano Laura Giordano, campionessa italiana della Industriali Conegliano, la ruandese Epiphanie Nyirabarame, la keniana Emily Perpetua Chepkorir e l’italo-keniana Josephine Wangoi, seconda nel 2009. La partenza è alle 9.35 per i disabili (carrozzine e handbike) e alle 9.45 per gli altri atleti. giovani avvicinarsi al volley – ha dichiarato Papi –. È uno sport pulito caratterizzato da grande correttezza sia in campo che tra il pubblico. È lo sport con cui sono cresciuto grazie anche ad allenatori sempre disponibili e preparati, capaci di insegnarci con le regole del gioco anche il vivere e lavorare in gruppo. Un valore non solo in campo ma per la vita: ecco perché sono felice di sostenere il torneo Foroni, nella speranza che sempre più siano i giovani che nella pallavolo possono trovare la strada per diventare uomini». Queste le squadre partecipanti: Termoimpianti Limongi Lauria, Anderlini Trenkwalder, Unisteel Gemona, Acqua Paradiso Gabeca, Volley Game Falconara, Virtus Fano, Materdomini Volley.it Bari, Augusta Cagliari, Valley Catania, Ecopell 2000 Lupi, Argentario Calisio, Itas Diatec Trentino Volley, Rappresentativa regionale under 16 Veneto, La Piave Polaris, Sisley Treviso e Volley Team Club Venezia. GB 14 marzo 2010 LA FEDE NON È CONSUETUDINE FAMILIARE orrei rispondere alla lettera V dal titolo “Lasciate gli studenti liberi a Pasqua!” pubblica- ta su L’Azione il 7 marzo scorso. Non sono molto brava a esprimermi, ma in questa occasione raccolgo tutto il coraggio e provo a intervenire su un argomen- to che mi tocca molto come madre credente. Sono assolutamente d’accordo con il professore per quanto riguarda la libertà dei ragazzi di trascorrere le vacanze senza “l’oppressione” (mi si passi il termine) degli impegni sportivi o quant’altro. Quello che mi lascia estremamente perplessa e molto sbigottita è l’accomunare tali impegni con “le consuetudini familiari”, cioè, se capisco correttamente, la celebrazione della Pasqua nel suo più profondo significato. INTRODOTTO DA UN DISEGNO DI LEGGE VOTATO AL SENATO, NEL SILENZIO DELLA STAMPA Un arbitro che può licenziare on la presenza di 3 milioC ni 500 mila lavoratori scesi in piazza nell’anno 2002, a seguito del tentativo da parte del governo di cancellare l’articolo 18 dalla legge 300 del 20 maggio 1970, speravo che il problema fosse definito per sempre. Ma le sorprese non mancano mai. Una di queste è arrivata il 3 marzo dal Senato italiano quando, aggirando il contenuto del tanto discusso articolo 18, si è votato a maggioranza l’articolo 31 del disegno di legge in materia di lavoro che attribuisce a un arbitro le controversie del lavoro, compreso il licenziamento. Ma perché, mi sono chiesta, tanta insistenza sulla modifica dell’articolo 18, con i molti problemi e molto seri del nostro Paese? Ma se quando si discusse sull’argomento le perplessità furono manifestate anche dall’allora presidente degli industriali Montezemolo! La risposta l’ho trovata a pagina 137 del memorandum di Gelli sulla situazione politica in Italia e sul Piano di rinascita democratica preparato dalla P2. Su tale pagina si notano due terrorizzanti temi. Il primo: spostare la Dc a destra (fenomeno verificatosi); il secondo riguarda il sindacato. Si legge infatti: “Su altro versante, ma con altrettanta fermezza si deve tenere presente che l’unità sindacale in atto (anni Ottanta) è la peggiore nemica della democrazia sostanziale che si vuole restaurare. Sotto questo profilo, qualunque sia la spesa per provocare la scissione e la nascita di una libera confederazione che raggruppi gli autonomi appare indispensabile se non pregiudiziale. Anche a costo da 5 a 10 miliardi sarebbe poca cosa di fronte al risultato cui si tende”. Quello che si è votato il 3 marzo è in perfetta linea con le direttive di Gelli. Distruggere il sindacato, indebolire il lavoratore che da oggi in avanti sarà sempre più ricattabile. Si sa che alcuni lavoratori veneti hanno votato Berlusconi e lombardi per Bossi. Bene! Il 3 marzo 2010 la loro fedeltà è stata premiata anche con il possibile licenziamento. Tra qualche giorno la legge andrà in porto e in ogni ufficio aziendale ci potrà essere una lettera per il lavoratore cinquantenne, troppo vecchio per la resa e troppo giovane per andare in pensione, perché non fa parte del partito del padrone, la donna che a volte può rimanere a casa perché c’è il figlio ammalato e, non si sa mai, andando di questo passo, che tra i licenziamenti non si trovi il modo di inserire anche il licenziamento per la donna in attesa o per l’invalido civile. Legge iniqua quella votata in questi giorni. Non solo ingiusta e che certamente creerà tensioni. Legge passata inosservata tra la confusione per le liste elettorali del Pdl di Roma e Milano. Ma c’era bisogno di inventare l’arbitro? Il vero arbitro è il sindacato previsto dall’articolo 39 della Costituzione italiana. C’è da pensare che il prossimo attacco non sia proprio all’articolo 39. Questa mia lettera è la dimostrazione dello sconforto che provo e le sembrerà molto dura, ma meno dura di un licenziamento, soprattutto se avviene non per la crisi (che speriamo si superi), ma per la volontà di rendere il lavoratore non un collaboratore, ma uno schiavo. Non così è stato per me e per molti l’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa, che mi ha avviato alla vita sindacale. Nella tanto disprezzata prima Repubblica, attraverso lotte e rinunce per qualche giornata di sciopero, i lavoratori hanno avuto dal ministro Donat-Cattin, già di- rigente sindacale, lo statuto dei lavoratori, dal ministro Tina Anselmi, ex dirigente sindacale, la più bella legge sulla maternità, per citarne solo due. Ai lavoratori tutti un invito alla riflessione, poiché siamo in una pericolosa discesa, con la corresponsabilità anche degli stessi lavoratori. Francesca Meneghin ex dirigente sindacale Cisl Vittorio Veneto Io ho tre figli di 16, 14 e 12 anni. Siamo una famiglia credente. Mio marito e io abbiamo scelto di far crescere i nostri figli nella Chiesa, accompagnandoli nel percorso di maturazione della fede, impegnandoci tutti in vari modi nel servizio alla comunità locale o comunque in movimenti ecclesiali. La fede non è per noi “consuetudine familiare”, riconosco che i nostri figli sono ancora molto giovani per poter parlare di fede personale e convinta, ma sono accolti dalla Chiesa e non DOPO IL DECRETO SALVALISTE CHE SARÀ DELLA DEMOCRAZIA? l presidente Napolitano lo ha Itratta definito un “gran pasticcio”; si del “caos-scandalo” delle liste regionali non ammesse alla competizione elettorale di fine mese o riammesse con il noto “decreto interpretativo”. Che dire? La risposta mi pare semplice: uno spettacolo di arroganza, impudenza e protervia della maggioranza. Arroganza: si pretende di trasformare la maggioranza relativa di voti in un’investitura assoluta, del tutto sciolta da regole e limiti; impudenza: si rovescia la situazione e chi ha commesso la palese irregolarità vorrebbe anche vestire i panni della vittima; protervia: si esige a tutti i costi il riconoscimento di diritti, escludendo che sussistano dei doveri da adempiere e almeno qualche regola da rispettare. Non ho dubbi: bene ha fatto il presidente Napolitano a firmare il decreto salva liste, perché sia piena la base elettorale e chi vince governi con investitura indiscutibile. Mi sarei aspettato, però, che contestualmente fosse fatto obbligo a chi veniva gratificato di un decreto interpretativo, di almeno discutibile legittimità costituzionale, di ritirare pubblicamente le minacce fatte, per quanto si sa, al presidente della Repubblica, di di- RUOLO DELLA CHIESA E RUOLO DELLO STATO onostante nella Chiesa ci N siano lodevoli iniziative, come il contributo per chi ha per- so il lavoro, e nonostante le belle parole del vescovo mons. Plotti alla Settimana Sociale, permangono delle note stonate. I fatti sono questi: il cardinal Ruini, in gennaio, come un capo di Stato, riceve a casa sua prima Fini e Casini, poi Berlusconi e Letta per concordare elezioni regionali e leggi varie. Poi in febbraio i patti tra mons. Bagnasco e Berlusconi presso l’ambasciata italiana per ottenere la cancellazione del previsto taglio dei finanziamenti alla scuola privata. Potete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 fanno fatica a “starci bene dentro”. Mi chiedo, come educatrice e soprattutto come credente: come si può “barattare” la Pasqua con una gita a Berlino, che può essere fatta in qualsiasi altro momento dell’anno? E, ripeto, come si può chiamare “consuetudine familiare” l’educazione e l’accompagnamento dei nostri ragazzi che saranno i cristiani adulti di domani e saranno chiamati a “fare la differenza” nella società? Lettera firmata Come cittadino sono indignato perché le leggi si fanno in parlamento e non devono essere soggette ad accordi privati tra Stato e Chiesa. La Chiesa deve riconoscere la sovranità dello Stato e della democrazia. Svuotare la democrazia è un grave errore. Inoltre per trenta denari, vale la pena svendersi a Berlusconi? Evitiamo questi pasticci! Ugo Agnoletto Ponte della Priula D’accordo: le leggi si fanno in parlamento e la Chiesa (gerarchia) deve avere la massima attenzione per non compiere indebite invasioni di campo. Tuttavia, non al punto da non poter avere contatti e dialogo con le cariche dello Stato. Il problema è vedere a che cosa sono finalizzati questi contatti. Prima di affermare che certi contatti sono stati fatti per concordare leggi e candidati, bisogna avere prove certe. Non credo proprio che Fini, sempre molto esigente in fatto di laicità dello Stato, concordi con Ruini liste elettorali o leggi. chiarare apertis verbis la clamorosa “incapacità” davanti ai propri elettori e di scusarsi con l’elettorato intero. Il presidente ha ammesso, invece, che per giorni e giorni alcuni quotidiani aprissero impudentemente le loro prime pagine con ritornelli beffardamente vittimistici: “Il vizietto rosso di non riconoscere la sovranità popolare” oppure “Attacco feroce al primo partito italiano”. Dei servi del padrone non occorre fare il nome! Siano consentite una considerazione e una domanda. La considerazione: ad esigere la riammissione nell’agone elettorale, nonostante la conclamata violazione delle regole, è proprio quella parte politica che esalta il ritorno della serietà nella scuola, di cui mena vanto e rivendica il merito, in forza dei 5 in condotta elargiti con generosità a coloro che non rispettano le regole; questi, peraltro, non vengono ammessi agli esami o non passano alla classe successiva. Anche questi alunni potranno appellarsi a qualche “decretino” interpretativo e a comode riammissioni? Perché no, se c’è chi pretende di non subire sanzione alcuna per le proprie devastanti (per la democrazia) irregolarità! La domanda: dopo queste ed altre vicende, che sarà della democrazia? Qualche sospetto pare più che legittimo. La democrazia è stata al centro della VII Settimana Sociale diocesana celebrata il mese scorso. L’evento resterà una parentesi isolata nel fluire dei giorni, privilegio di pochi eletti, o porterà dibattito e beneficio dentro le nostre comunità cristiane e dentro la nostra società? A tutti è stata indirizzato il testo di una mozione conclusiva. Qualche perplessità mi nasce alla constatazione che fa paura che si parli degli organismi ecclesiali di partecipazione corresponsabile come di luoghi privilegiati di “formazione democratica”. Vorrei, a questo proposito, proporre un parallelismo, scomodando nientemeno che una espressione di Benedetto XVI in Caritas in Veritate: se là è detto che la giustizia è la misura minima della carità e da essa non si può prescindere, perché non affermare che la democrazia è la misura minima della “comunione”, nota quest’ultima alta e distintiva della relazione dentro la comunità cristiana? Lamberto Pillonetto Sernaglia