arcana - Similia Spagyria Omeopatia

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arcana - Similia Spagyria Omeopatia
ARCANA
RIMEDI CINQUANTAMILLESIMALI (LM)
IN GOCCE
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ARCANA
rimedi cinquantamillesimali (LM) in gocce
33330 GÜTERSLOH – GERMANIA
sito web: www.arcana.de
Importatore esclusivo per l’Italia:
SIMILIA srl
20020 LAINATE (MI) – Via Toscana 28
Telefono 02.93790010-02.93790063
Fax 02.93571375
sito web: www.similiaspagiriaomeopatia.it
e-mail: [email protected]
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Versione italiana
a cura del dipartimento scientifico
della SIMILIA
Decima edizione, Maggio 2010
Tutti i diritti riservati
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INDICE
Novità e variazioni……………………………………………….. pag. 7
Informazioni sul laboratorio ARCANA…………………… pag. 8
Preparazione delle LM ARCANA…………………………… pag. 10
Potenze Cinquantamillesimali: LM o Q………………….. pag. 13
Il segreto delle “divisions infinitésemales”……………… pag. 15
Hahnemann e la 6ª edizione dell’Organon……………… pag. 19
Perché Hahnemann scrisse la 6ª edizione?…………….. pag. 22
Caratteristiche delle Potenze LM…………………………… pag. 24
Indicazioni pratiche sull’uso delle LM……………………. pag. 25
Potenze LM disponibili in Italia.................................. pag. 29
Consultazione bibliografica......................................... pag. 41
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NOVITÀ
E
VARIAZIONI
Un ulteriore passo avanti è stato fatto nel presentare la
Xª edizione del prontuario ARCANA che contiene alcune
novità rispetto alla precedente:
La 1 LM è subito disponibile per 97 rimedi.
Sono stati inseriti nuovi rimedi, che sono quindi
immediatamente disponibili
E’ stata aumentata la gamma di diluizioni, in particolare la
35LM e 42LM.
Sono subito disponibili a magazzino più di 170 rimedi
a diversi gradi di diluizione (da pag. 30) .
Possibilità di procurare tutte le diluizioni
intermedie e piccoli rimedi disponibili sul
prontuario tedesco Arcana
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INFORMAZIONI SUL LABORATORIO ARCANA
(www.arcana.de)
Il laboratorio tedesco ARCANA, con sede a Gütersloh, nei pressi di
Hannover, è uno dei più antichi preparatori di potenze LM (Q).
Dal 1957 produce in maniera “Artigianale” rimedi omeopatici alla potenza
LM, esclusivamente con dinamizzazione manuale e in forma liquida,
pronte per l’uso.
Questa scelta di voler produrre soltanto LM, evidenzia le linee guida
applicate da Arcana, tese al più rigoroso rispetto delle “ultime volontà” di
Hahnemann, pubblicate sull’Organon, 6ª edizione.
Del resto, la “produzione esclusiva” di LM fa del laboratorio ARCANA uno
dei più specializzati in tale tecnica, garantendo una lavorazione
estremamente accurata delle materie prime, controlli igienico-sanitari più
che rigorosi, un rimedio che rimane costante nel tempo ed una qualità
elevatissima, nel pieno rispetto delle direttive della Farmacopea
Omeopatica Tedesca (HAB) e della Farmacopea Europea (Ph. Eur.).
Il BfArM (Bundesinstitut für Arzneimittel und Medizinprodukte), Istituto
Federale per i Farmaci ed i Prodotti Medicali, organismo tecnico-scientifico
del Ministero della Salute tedesco, con sede a Bonn, sancisce norme
obbligatorie relative alle preparazioni omeopatiche, in modo da garantire la
qualità di ogni singolo rimedio.
Le materie prime controllate e certificate, la scrupolosità nella
preparazione, tutto è opportunamente organizzato affinché l’ARCANA
produca medicamenti “… ad azione molto intensa e, contemporaneamente,
estremamente delicata”.
La metodica della dinamizzazione manuale rappresenta il “fiore
all’occhiello” della ditta ARCANA.
Questo è un punto di fondamentale importanza, perché seguire la
tradizione vuol dire anche non trascurare questi “piccoli” dettagli.
E’ evidente che un laboratorio che prepara rimedi in maniera così
“Artigianale”, preferendo una azione manuale ad una meccanica
(dimostrando un’estrema attenzione verso le indicazioni di Hahnemann),
merita rispetto ed ammirazione.
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Come vedremo, le prime esperienze sull’utilizzo delle LM sono
relativamente recenti: ricordiamo, infatti, che il primo seminario sulle
Cinquantamillesimali, in Germania, fu tenuto dal Dr. Voegeli nel 1957.
A partire dallo stesso anno, il laboratorio ARCANA si è impegnato a
conservare la tradizione omeopatica; è proprio per questo che, ad
esempio, la sigla LM, entrata nell’uso comune in Germania, fu adottata fin
dall’inizio dall’Azienda e mantenuta ancora oggi.
In ogni caso, il laboratorio ha da sempre stretti contatti con medici e con
diverse associazioni omeopatiche, perché si costituisse un ponte tra la
tradizione, l’esperienza clinica, la ricerca e la produzione.
Un’altra nota di merito per il laboratorio ARCANA è la produzione di alte
potenze.
Le potenze LM vengono preparate in tutti i gradi di potenza
intermedi, ed i rimedi sono tutti disponibili da 1 LM a 180 LM.
Sono comunque reperibili anche potenze più elevate e, per i rimedi più
utilizzati si arriva sino alla 500 LM, preparata sempre con succussione
manuale, cioè con “100 forti colpi di scosse con la mano” ad ogni
passaggio da un grado di potenza al successivo, e secondo la procedura “a
più recipienti”, cioè adoperando ogni volta una nuova boccetta da 10 ml per
passare da una potenza all’altra.
I rimedi prodotti da Arcana sono più di 1200.
L’importatore e distributore esclusivo dei rimedi ARCANA per l’Italia è la
SIMILIA s.r.l., che dal 1987 si occupa della divulgazione della
metodologia sull’utilizzo delle LM.
I rimedi importati sono numerosi: è possibile, comunque, richiedere anche
rimedi o gradi di potenza diversi.
Sarà nostra cura renderli disponibili nel minor tempo possibile.
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PREPARAZIONE DELLE LM ARCANA
Non smetteremo mai di ricordare che l’ARCANA prepara da sempre le LM
(Q) tramite la succussione manuale seguendo le antiche regole del Maestro.
L’elaborata preparazione delle LM consta di più fasi:
1) 3 Triturazioni Centesimali (dalla C1 alla C3);
2) Preparazione delle Potenze LM;
3) Preparazione delle diluizioni pronte per l’uso.
Le tre triturazioni iniziali, in cui la materia prima viene triturata in lattosio,
vengono effettuate manualmente dall’ARCANA e, volta per volta, il
risultato della triturazione viene conservato in contenitori etichettati come
“triturazione C1, C2, C3 secondo la HAB, norma 6 (triturazione manuale)”.
N.B. La triturazione effettuata a mano è nettamente superiore e più
appropriata rispetto a quella meccanica, come dimostrato da studi effettuati
dal farmacista Spaich. (17)
Queste tre triturazioni, se ben eseguite, “hanno già effettuato un buon
inizio per lo sviluppo di forza (dinamizzazione) della sostanza di
medicina”. (nota 1ª al § 270 della 6ª ed. Organon)
Per la preparazione della 1 LM vengono sciolti 60 mg della triturazione C3
in 20 ml (500 gocce) di etanolo al 15%.
Questa soluzione è detta “Potenza Madre” del nuovo metodo; essa si
potrebbe definire come la “Tintura Madre delle LM”. (2)
Un'unica goccia di questa soluzione viene fatta cadere in una piccola
boccettina medicinale (10 ml) di nuova utilizzazione, e quindi vengono
aggiunte 100 gocce di alcool all’86%.
Tale flaconcino viene chiuso e 100 volte fortemente dinamizzato con la
mano contro un supporto imbottito.
Il risultato è la soluzione impregnante 1 LM.
Con questa soluzione vengono umettati uniformemente (fase di
impregnazione, HAB norma 17) 500 globuli, che successivamente si fanno
essiccare all’aria in una capsula Petri.
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Il rapporto di diluizione, 1:50.000, dato da 1 goccia su 100 gocce totali x
500 globuli, è in realtà ancora più elevato di 1:50.000, come ci dice lo
stesso Hahnemann: “allora il rapporto diventa come uno a 50.000, anzi
ancora più grande, perché 500 di tali globuli non possono ricevere
pienamente una goccia per il loro inumidimento” (nota 6ª al § 270).
Ognuno dei 500 globuli contiene, quindi, la cinquecentesima parte (1: 500)
di una goccia, ed ancora meno; in effetti, una sola goccia difficilmente può
saturare completamente 500 globuli. (2)
Quindi, ad ogni passaggio di grado di potenza, il medicamento subisce una
diluizione ancora più grande di 1:50.000.
In altre parole, preparando le LM, la sostanza di partenza perde sempre più
(e sempre più velocemente) la sua parte materiale, e va sempre più
“dissolvendosi interamente nella sua essenza individuale di tipo
spirituale”. (nota 7ª al § 270)
Nelle LM “la parte materiale della medicina, ad ogni grado di
dinamizzazione si riduce di 50.000 volte, e tuttavia cresce incredibilmente
in vigoria” (nota 7ª al § 270); infatti, rispetto alle potenze centesimali, la
sostanza originaria si riduce notevolmente ad ogni passaggio di grado
(50.000 volte invece di 100), ed il numero di succussioni è molto elevato
(infatti, Hahnemann consigliava di imprimere due sole succussioni per la
preparazione delle centesimali, piuttosto che 10 o addirittura 100).
In questa maniera si realizza l’ intuizione di Hahnemann: esaltare l’effetto
primario o azione primaria della sostanza (attraverso il gran numero di
succussioni) e diminuire drasticamente la reazione o azione secondaria,
da parte del malato (attraverso la grandissima diluizione, 1: 50.000).
Essendo le potenze LM molto dinamizzate, la loro azione è molto più
curativa e rapida, e nello stesso tempo dolce, vista la grande diluizione
ad ogni passaggio di grado di potenza.
Con il nuovo metodo descritto nell’ultima edizione dell’Organon, grazie
all’energia cinetica impressa alle proprie molecole dalla succussione, la
sostanza di partenza subisce delle modificazioni qualitative che non è
possibile ottenere con il metodo della scala centesimale. “Questo fattore
dinamico è capace di modificare il diluente ed è trasmissibile alle potenze
successive molto al di là del limite molecolare.” (3)
Abbiamo dunque ottenuto i globuli 1 LM impregnati secondo la norma 17
dell’HAB (succussione manuale).
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Un globulo 1 LM viene posto in un flacone nuovo (metodo a flaconi
separati) per l’ulteriore lavorazione. Il globulo viene sciolto in una goccia di
acqua distillata; vengono aggiunte 100 gocce di etanolo all’86% e impresse
100 forti scosse con la mano. I 500 globuli impregnati con questa soluzione
e successivamente essiccati corrispondono alla potenza 2 LM.
Per ottenere la 3 LM, un globulo 2 LM viene disciolto in una goccia di
acqua distillata. Vengono aggiunte 100 gocce di alcool (86%) e il flaconcino
viene scosso fortemente 100 volte con la mano; dopo aver inumidito 500
globuli, si fanno asciugare all’aria.
Così si continua a procedere finché viene raggiunto il grado di potenza
desiderato.
Per la preparazione delle diluizioni pronte per l’uso (LM liquide), in un
flacone singolo viene posto un globulo del grado di potenza desiderato;
il flacone viene riempito con 10 ml di etanolo al 15%, chiuso e corredato
dell’etichetta corrispondente.
La soluzione così ricavata dispone ovviamente dello stesso grado di potenza
del globulo in essa disciolto.
“ il vero artista del guarire deve avere nella sua mano le medicine
più genuine, più pienamente vigorose per potersi fidare della loro forza di
guarigione, le deve conoscere personalmente nella loro genuinità. ”
(§ 264 6ª ed. Organon)
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POTENZE CINQUANTAMILLESIMALI: LM O Q?
Negli ultimi tempi, si è diffusa l’opinione che vi siano due tipi di
Cinquantamillesimali: le LM e le Q, e che vi siano differenze tra le une e le
altre.
Forse è bene fare un po’ di chiarezza.
Hahnemann chiamava le Cinquantamillesimali “potenze al globulo”, per
distinguerle dalle precedenti (Centesimali) che invece chiamava “potenze
alla goccia”; infatti, come abbiamo visto nella parte relativa alla modalità
di preparazione, nelle LM è il globulo il “portatore” della sostanza diluita e
dinamizzata. Tale globulo verrà poi sciolto in soluzione o per salire di grado
di potenza o per l’assunzione del rimedio.
Per indicare la potenza Cinquantamillesimale, Hahnemann utilizzava una
formula particolare.
Ad esempio, una prescrizione di Sulfur 9 LM (1 globulo da sciogliere in
acqua ed alcool) veniva scritta così: Sulfur ./9/o.
Il puntino indicava il numero di globuli da assumere (cioè, un globulo), il
numero 9 il grado di potenza, ed il simbolo o il globulo, specificando così
che i rimedi erano “al globulo”, da assumere, però, in soluzione
idroalcolica.
Ricordiamo che l’uso di rimedi in forma liquida risale già alla 5ª edizione
dell’Organon.
Per curiosità, riportiamo anche la simbologia che Hahnemann utilizzava
per le Centesimali da assumere in soluzione. Per indicare una goccia di Nux
Vomica 30 CH da diluire in acqua ed alcool, egli scriveva: Nux Vom. ./X (un
punto = una goccia; X = 30ª potenza); oppure, per indicare tre gocce di
Bryonia 18 CH in soluzione, scriveva: Bryonia …/VI (tre puntini = tre
gocce; VI = 18ª potenza).
Tutto ciò è ben visibile nelle sue ricette manoscritte che si trovano
nell’interessantissimo ed esplicativo libro In Search of the Later
Hahnemann, di R. Handley (16).
Attualmente, gli altri due modi per denominare le Cinquantamillesimali
sono LM o Q.
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Poiché c’è chi sostiene che le potenze Q siano “le vere
Cinquantamillesimali”, o comunque che siano “più Cinquantamillesimali
delle LM”, pensiamo sia opportuno che la risposta venga data direttamente
dalla ditta ARCANA, che producendo LM da oltre cinquant’anni, ed
essendo quindi uno dei primi laboratori che abbia preparato tali potenze,
ha tutti i requisiti per essere ascoltata con rispetto.
Andando sul sito Internet www.arcana.de, si legge quanto segue:
“La denominazione LM per le Cinquantamillesimali fu introdotta dal
Dr. Voegeli. Essa proviene dai simboli romani L (50) ed M (1.000); in
realtà, letteralmente, LM sarebbe il numero 950; più corretto sarebbe
utilizzare il nome Q (da Quinquaginta milia = Cinquantamila), analogo alla
denominazione C per la scala Centesimale e D per la Decimale. Ma per
tradizione, e poiché il nome Potenze LM è entrato a far parte dell’uso
comune, la ditta ARCANA ha adottato tale terminologia e l’ha mantenuta
fino ad oggi (il termine LM, del resto, è lo stesso che usa l’HAB, la
Farmacopea Omeopatica Tedesca).”
Speriamo, con questo, di mettere a tacere inutili polemiche.
14
IL SEGRETO DELLE “divisions infinitésemales”
DI HAHNEMANN (1)
Il 28 luglio 1856 la Allgemeinen Homöopathischen Zeitung (AHZ)
pubblicò una notizia, che poteva facilmente sfuggire all’attenzione del
lettore distratto.
L’autore anonimo dell’articolo si celava dietro la sigla (-NE).
L’informazione contenuta nell’articolo mandò su tutte le furie Mélanie
D’ Hervilly (1800-1878), la vedova di Hahnemann, che viveva sull’altra
sponda del Reno. In effetti l’annuncio era sensazionale e anche il lettore
moderno intuisce immediatamente la carica dirompente di ciò che veniva
pubblicato sotto forma di semplice notizia. Leggiamo:
“La notizia che presto entreremo in possesso degli scritti lasciati dal
nostro maestro non può che rallegrare il cuore di tutti coloro che
sono pervasi dalla verità della nostra dottrina e, come l’autore di
queste righe, ricolmi di venerazione per il suo fondatore. Non v’è
dubbio che nelle cartelle cliniche di HAHNEMANN vi siano nascosti
tanti begli esempi di guarigioni che, una volta venuti alla luce,
saranno di massima utilità per le generazioni attuali e future degli
omeopati. Possiamo aspettarci anche notevoli esperienze teoriche
dalla pubblicazione del lascito di questo pensatore lucido e acuto, le
cui facoltà mentali non risultarono offuscate nemmeno dalla sua
venerabile età. Solo in un senso Hahnemann sembra aver ceduto a
qualche eccesso negli ultimi anni della sua vita, intendo dire nella sua
teoria della dinamizzazione”
Dopo essersi messo al riparo con una clausola (allievo rispettoso e fedele,
ecc.) ed aver mosso una cauta critica al procedimento di dinamizzazione
proposto da Hahnemann, l’ autore svela uno dei segreti meglio custoditi
dell’ epoca:
“ per puro caso ho potuto prendere visione di alcune delle sue ultime
prescrizioni ed ho potuto constatare con stupore che in quel periodo
egli non si fermava all’uso della 30ª potenza e del metodo di
diluizione usuale ma che era andato ben oltre. In una lettera
prescrive di < sciogliere un globulo in 15 cucchiaini da tè di acqua,
prendere un cucchiaino da tè di questa miscela e mescolarlo con il
contenuto di una bottiglia grande di acqua scuotendola e
somministrare al paziente un cucchiaino da tè di quest’ ultima
miscela.> ”
15
L’autore quindi sostiene di aver preso visione delle cartelle cliniche di
Hahnemann per puro caso. A Parigi Mélanie D’ Hervilly custodiva
gelosamente queste cartelle cliniche e non permetteva a nessuno di vederle
ad eccezione dell’ allievo prediletto di Hahnemann, CLEMENS MARIA
VON BÖNNINGHAUSEN (1785-1864). E’ probabile che attraverso questo
canale l’autore anonimo abbia avuto accesso ad alcuni estratti delle cartelle
cliniche. Mélanie deve aver nutrito lo stesso sospetto, poiché ovviamente
anche lei era stata informata dell’ articolo pubblicato sulla Allgemeinen
Homöopathischen Zeitung.
In una lettera in lingua francese, finora mai pubblicata, che risale alla data
del 8 settembre 1856, quindi a poche settimane dall’ uscita del numero
della rivista in questione, essa dette sfogo alla propria irritazione
rimproverando Bönninghausen di aver passato informazioni confidenziali
a terze persone. In questa lettera le potenze Q, come ora sono denominate,
vengono per la prima volta indicate con un nome : divisions infinitésemales
( diluizioni infinitesimali)…
… L’articolo nella AHZ si conclude con la speranza che la preannunciata
6ª edizione dell’ Organon avrebbe finalmente fatto chiarezza sulla nuova
teoria della dinamizzazione. Viene anche enfatizzato il fatto che il progetto
della pubblicazione non avrebbe potuto essere affidato a mani migliori di
quelle di Bönninghausen, di cui vengono decantate soprattutto la
conoscenza e la “chiarezza di pensiero”. Ma l’autore di queste righe si
ingannava. Nemmeno a Bönninghausen riuscì l’impresa già tentata da altri
omeopati, cioè di convincere Mélanie a rendere accessibile il lascito di
HAHNEMANN ai seguaci della sua dottrina.
Nel 1859, tre anni dopo l’episodio citato, Bönninghausen pubblicò uno
scritto sulla teoria omeopatica della dinamizzazione per descrivere le
proprie esperienze positive con le alte potenze (> C30) e dare voce alla
speranza che la vedova di Hahnemann potesse finalmente decidersi di
autorizzare la stampa della 6ª edizione dell’ Organon che avrebbe rivelato
un “nuovo metodo di dinamizzazione” riguardo alle alte potenze “ …. più
potenti di tutte le preparazioni fino ad ora esistenti ”.
Due anni più tardi la stessa rivista pubblicò ancora un articolo di
Bönninghausen, in cui l’autore descrive presunti successi personali e di altri
omeopati, richiamandosi espressamente, nella sua difesa delle alte potenze,
all’esperienza di Hahnemann.
Bönninghausen però non specifica quali altissime potenze Hahnemann
prescrisse ai suoi pazienti durante gli ultimi dieci anni della sua vita. Si
limita all’accenno sibillino che “quanto siano grandi i progressi da lui
conseguiti in questo senso negli ultimi anni fino alla sua morte, è noto solo
ai suoi amici più prossimi e noi abbiamo la fortuna di farne parte.”
Il segreto, che da allora circonda le Médicaments au globule o potenze
cinquantamillesimali, venne svelato in parte per la prima volta dall’
16
omeopata Richard HAEHL (1873-1932), biografo di Hahnemann, che nel
1921 pubblico l’ultima copia manoscritta dell’ Organon proveniente dal
lascito. Un anno prima egli era riuscito, con il sostegno finanziario degli
omeopati americani William BOERICKE (1849-1929) e James W. WARD
(1861-1939), ad acquistare il lascito di Hahnemann (incluso il manoscritto
dell’ Organon) dalla famiglia di Bönninghausen che dopo la morte di
Mélanie nel 1878 era entrato in possesso di questo “tesoro”. Per
compensarli del loro generoso sostegno economico, Haehl donò ai suoi
finanziatori americani il manoscritto originale della 6ª edizione dell’
Organon tenendone per sé una copia.
Potrebbe trattarsi della copia che Mélanie D’Hervilly fece fare
presumibilmente già nel 1856 o di un’ ulteriore copia commissionata da
SOPHIE, figlia adottiva di Mélanie e moglie di uno dei figli di
Bönninghausen, nel 1879.
Haehl si basò su una di queste copie per la pubblicazione della 6ª edizione
dell’ Organon edito da Willmar SCHWABE nel 1921. Da quel momento
ambedue le copie vengono date per disperse.
Non fanno parte della collezione Haehl che l’industriale württemberghese
Robert BOSCH sen (1861-1942) acquistò personalmente dal biografo di
Hahnemann. L’originale invece, dal quale Boericke nel 1922 trasse la sua
traduzione dell’ Organon in lingua americana, giunse nel 1971, tramite vie
traverse, alla biblioteca della University of California dove si trova tuttora.
L’edizione critica della 6ª edizione dell’ Organon, pubblicata nel 1992 da
Josef M. SCHMIDT , si basa su questo manoscritto originale ancora
conservato, che presenta solo rare lacune rispetto ad una delle copie che
furono a disposizione di Haehl per la sua edizione.
L’importanza che il nuovo metodo descritto nel § 270 della 6ª edizione dell’
Organon riveste per la pratica terapeutica di Hahnemann negli ultimi anni
della sua vita e per la terapia omeopatica in generale, non viene presa in
considerazione né da Boericke nella prefazione alla sua traduzione né da
Haehl nella prefazione alla sua edizione. Quest’ultimo arriva a commentare
questa problematica solamente nella sua ricca biografia di Hahnemann del
1922: “ Le potenze dei rimedi ottenute con questo nuovo metodo vennero
da Hahnemann chiamati Médicaments au globule per distinguerli dai
Médicaments à la goutte preparati con il metodo precedente. Le potenze di
quest’ultimi venivano sempre espresse con numeri romani mentre i nuovi
rimedi in globuli venivano contraddistinti con numeri arabi sopra i quali
disegnava un cerchietto ( quindi 1, 2, 3, 5, ecc.).”
Haehl aggiunge che, dalla farmacia di casa Hahnemann (allora ancora
conservata e in suo possesso), si poteva evincere che i rimedi venivano
preparati in dieci potenze diverse. Quale potenza fosse quella preferita da
Hahnemann, quando e per quali malattie egli si servisse delle discusse
17
potenze Q e con quale frequenza le adoperasse effettivamente, anche Haehl
non fu in grado di dirlo, poiché il suo progetto di pubblicare le cartelle
cliniche di Hahnemann, fino ad ora mai rese pubbliche ed originariamente
nemmeno destinate alla pubblicazione, fu vanificato dalla sua morte
precoce.
L’iniziale incapacità di scorgere la novità contenuta nella 6ª edizione dell’
Organon caratterizzò anche il dibattito tenutosi sulle pagine del British
Homeopathic Journal poco dopo l’uscita della traduzione di Boericke.
Gli allievi di KENT (WEIR, BORLAND, TYLER) che vi presero parte,
avevano letto che Hahnemann negli ultimi anni della sua vita era convinto
della necessità di dinamizzare, tramite succussione, il rimedio prima di ogni
singola assunzione, ma questo procedimento non venne mai visto in
relazione con il metodo di preparazione radicalmente nuovo, descritto
sempre nel § 270. Chiamarono il loro procedimento “metodo plus”
adeguandolo semplicemente alle alte potenze allora in uso.
Anche la storiografia dell’omeopatia, che ebbe inizio ben prima di Richard
Haehl, tendeva a minimizzare la portata della nuova versione che
Hahnemann dette del § 270, presumibilmente per non fomentare
inutilmente la discussione sulle alte potenze, che da tempo divideva il
movimento omeopatico e forniva sempre nuovi appigli per gli attacchi dei
rappresentanti della medicina tradizionale.
Rudolf TISCHNER (1879-1961), per esempio, nella sua Geschichte der
Homöopathie degli anni 1932 fino al 1939, menziona le potenze
cinquantamillesimali con una unica frase che termina con il commento che
il nuovo metodo di preparazione “ si spingeva ancora oltre nelle diluizioni”.
Nella versione breve della sua opera, che uscì nel 1950, si parla del § 270
come di “una concezione spiritualistica nella sua forma più pura.”
Cartelle cliniche di Hahnemann (1)
18
HAHNEMANN E LA 6ª EDIZIONE DELL’ ORGANON (2)
Durante la sua vita, il medico tedesco
Hahnemann, padre dell’Omeopatia, aveva
medica mirante alla “guarigione ideale”
rapida, dolce e duratura della salute nel
innocuo” per il paziente. (Organon, § 2).
Christian Friedrich Samuel
sempre cercato una tecnica
attraverso “la restaurazione
modo più rapido, sicuro ed
Nel 1842, ultimò quella che sarebbe dovuta diventare la 6ª edizione
dell’Organon der Heilkunst (Organon dell’Arte del Guarire); si trattava, in
realtà, di numerose annotazioni, scritte a mano su una copia della 5ª
edizione.
Il 20 Febbraio 1842, in una lettera indirizzata al signor Schaub di
Düsseldorf, suo editore, Hahnemann scriveva: “Adesso, dopo diciotto
mesi di lavoro, ho finito la sesta edizione dell’Organon, la più
vicina alla perfezione fra tutte”. E nel Febbraio 1843, in una lettera al
dottor Romani, si legge di “una diluizione perfetta che sarà descritta
nell’imminente sesta edizione del mio Organon”.
Ma purtroppo, dato che “… la 6ª edizione del mio Organon non è stata
ancora edita perché la traduzione francese non è stata affidata alla
persona giusta e, per altre ragioni, il testo tedesco non può essere edito per
primo…” (14), Hahnemann non riuscì a vedere pubblicato il suo ultimo
lavoro: si spense infatti il 2 Luglio 1843, all’età di 88 anni. Era nato a
Meissen, in Sassonia, il 10 Aprile 1755.
Dopo la sua morte, tutti i discepoli del Maestro e conseguentemente anche i
loro successori, basarono i propri studi e la propria esperienza
esclusivamente sulla lettura delle cinque edizioni precedenti.
La 6ª edizione dell’Organon, infatti, fu pubblicata soltanto nel 1921,
pertanto la scuola omeopatica americana di Kent, Hering ed altri grandi
omeopati non conobbero né le potenze Cinquantamillesimali (LM o Q), né
le considerazioni di Hahnemann sulla posologia dei medicamenti
omeopatici (si ricordi, ad esempio, che J. T. Kent morì nel 1916, cinque
anni prima della pubblicazione).
Il motivo di tale ritardo nella pubblicazione è legato al fatto, ormai noto,
che il manoscritto rimase purtroppo nelle mani della seconda moglie di
Hahnemann, Mélanie d’Hervilly, ma le cifre esorbitanti che ella pretendeva
non consentirono a nessuno di acquistarlo.
19
Nel 1870, tutti i lavori di Hahnemann (compreso il manoscritto) furono
trasferiti a Darup, in Westfalia, e furono conservati dalla famiglia di
Bönninghausen. Nel 1920, finalmente, il dottor Haehl, con l’aiuto
finanziario del Dr. William Boericke e del Dr. James W. Ward, riuscì a
comprare il manoscritto dalla signora Sophie Bohrer di Monaco, figlia
adottiva di Mélanie e sposa del figlio primogenito del barone Von
Bönninghausen.
Haehl inviò immediatamente l’originale a New York a Boericke, il quale lo
tradusse e lo fece pubblicare in lingua inglese (1921).
Il manoscritto è custodito presso la UCSF (University of California di San
Francisco), nella sezione Archives & Special Collections, aperta ai visitatori.
Sull’autenticità del manoscritto non possono esservi dubbi: lo
confermano inconfutabilmente sia le perizie calligrafiche fatte eseguire da
Haehl sulle annotazioni che Hahnemann scrisse, come detto, su una copia
della 5ª edizione, sia le già citate lettere a Schaub ed al dottor Romani (e,
tra gli altri, al dottor Bönninghausen).
Tuttavia, tutte le innovazioni contenute nella sesta edizione (tra cui “il
nuovo, perfetto metodo” (§ 246) di preparazione e di somministrazione
delle potenze LM) rimasero quasi nell’ombra.
Infatti, dopo la pubblicazione del 1921, soltanto nel 1947 il dottor Pierre
Schmidt, eseguendone la traduzione in francese, mise in evidenza la
“diluizione perfetta” cui Hahnemann si riferiva; nel 1948 egli utilizzò tale
nuovo metodo insieme ai medici svizzeri Dr. Flury e Dr. Künzli con grandi
risultati.
Il Dr. Adolf Voegeli, grazie al suo libro Heilkunst in neuer Sicht (L’Arte del
Guarire secondo una nuova visione) ed alle sue numerose conferenze, fece
conoscere il nuovo metodo di preparazione soprattutto in Germania,
tenendo il primo seminario a Friburgo, nell’Ottobre del 1957. Nello stesso
anno veniva fondata l’ ARCANA.
Molti altri Omeopati si interessarono a tale metodo e lo utilizzarono: nel
1957, in India, i ricercatori Debendra Kuma Roy, Khagendra Nath Bose e
Bejoy Kumar Bose; nel 1958, in Bangladesh, il dottor Chandipada
Chakraborty; in America del Sud soprattutto la scuola del dottor P. Sanchez
Ortega e poi ancora O. Eichelberger, S.M. Bhattacharjee, R.P. Patel, M.
Dorcsi, H. Voisin, J. Jarricot, G. Keller, M. Tiedemann, R. M. Shore,
Zinsser.
20
In tal modo questi famosi studiosi portarono alla luce il tesoro nascosto
dell’ultima fatica di Hahnemann.
La 6ª edizione dell’Organon ci spiega in modo completo la
condotta
da
tenere
nella
preparazione
dei
rimedi
(Farmacoprassia) e nella posologia.
Inoltre, è del tutto evidente che in quest’ultima edizione Hahnemann faccia
esplicitamente riferimento alle potenze Cinquantamillesimali (LM o Q), “e
di questo va tenuto conto se si vuole essere fedeli seguaci dell’Autore”. (11)
In essa troviamo la descrizione dettagliata della nuova tecnica di
preparazione, decisamente rivoluzionaria, per curare in maniera “più
rapida e dolce” rispetto a quanto era stato detto nelle precedenti edizioni.
Come l’Omeopatia è una rivoluzione nel campo della Medicina, così la sesta
edizione dell’Organon è una rivoluzione nel campo dell’Omeopatia. (6)
21
PERCHÉ HAHNEMANN SCRISSE LA 6ª EDIZIONE? (2)
É lo stesso Autore che lo spiega:
“Ciò che dicevo nella quinta edizione dell’Organon, in una lunga nota a
questo paragrafo, per prevenire queste reazioni contrarie dell’Energia
Vitale, era tutto ciò che mi permetteva la mia esperienza di allora. Ma
dagli ultimi quattro, cinque anni, tutte queste difficoltà sono state
brillantemente superate con il mio nuovo, perfetto metodo.” (nota al §
246)
Le “difficoltà” cui Hahnemann si riferisce sono dunque i “peggioramenti”
che le potenze centesimali possono provocare; il “nuovo, perfetto metodo”,
è quello delle potenze LM (Q).
La scala centesimale (CH), è ora considerata troppo “lenta” (§ 246),
“violenta” e “pericolosa” (nota 6ª al § 270), oltre a non produrre, come
Hahnemann
desiderava,
un
grande
sviluppo
di
forza
e,
contemporaneamente, un effetto delicato, una reazione mite da parte
dell’Energia Vitale del malato.
Per comprendere la differenza tra la 6ª edizione e la precedente, di sicura
efficacia è riportare alcuni passi direttamente dall’Organon; il paragrafo
270, e le note relative, sono fondamentali:
“Quando ancora, secondo la prescrizione iniziale, per preparare la
potenza superiore si prendeva una goccia intera del liquido di più basso
grado di potenza per 100 gocce di spirito di vino, il rapporto tra il medium
di diluizione e la quantità di medicina da dinamizzare (100 a 1), era
troppo limitato per poter permettere, senza usare una grandissima forza,
che un tale numero di succussioni potesse sviluppare adeguatamente e in
alto grado le forze della sostanza medicinale usata; come mi hanno
convinto faticosi esperimenti…
… Con un medium di diluizione così piccolo, come 100 a 1, venendo
impressi alla medicina, per così dire a forza, moltissimi colpi per mezzo di
una macchina forte, allora nascono medicine le quali, principalmente nei
gradi più elevati di dinamizzazione, agiscono quasi in un colpo d’occhio
ma con violenza furiosa, anzi pericolosa, specialmente sui malati
vacillanti, senza avere per risultato reazione mite, durevole del Principio
Vitale.” (nota 6ª al § 270)
22
Questi due brani sono un chiaro invito alla prudenza per gli omeopati
sull’utilizzo delle potenze CH, soprattutto le alte potenze.
Hahnemann è molto chiaro: nelle centesimali CH, il rapporto tra sostanza
medicinale e solvente (1: 100) è troppo grande, la soluzione è troppo
concentrata, e ciò rappresenta un limite affinché la sostanza di partenza
possa sviluppare la propria forza “spirituale” attraverso la succussione;
conseguentemente, l’Energia Vitale si opporrà ad un impulso forte in
maniera altrettanto forte, non delicatamente.
Ma il Maestro ci indica la soluzione:
“Al contrario, la maniera da me indicata genera medicina di altissimo
sviluppo di forza, e di effetto delicatissimo, ma che, scelta bene, tocca con
forza salutare tutti i punti.” (nota 6ª al § 270)
Ed ancora, riferendosi alla Farmacoprassia, cioè alla tecnica di
preparazione:
“Ma se invece si prende un solo globulo (di quelli che in numero di cento
pesano un grano) per dinamizzarlo con cento gocce di spirito di vino,
allora il rapporto diventa come uno a 50.000, anzi ancora più grande,
perché 500 di tali globuli non vengono completamente bagnati da una
goccia di soluto.” (nota 6ª al § 270)
In quest’ultimo passo, Hahnemann si riferisce ovviamente alla scala di
potenza delle Cinquantamillesimali “i cui preparati, dopo molte
faticose prove e contro-prove ho trovato come i più vigorosi, e
nello stesso tempo agenti il più dolcemente, cioè come i più
perfetti…” (nota 7ª al § 270)
23
CARATTERISTICHE DELLE POTENZE LM
Posseggono un’azione molto
contemporaneamente delicata.
intensa
e
profonda
e
Sono facilmente “adattabili” al paziente.
Non fanno insorgere “peggioramenti iniziali” nelle
malattie croniche (e se ciò dovesse succedere, essi sono di
misura ridottissima e facilmente risolvibili).
Riducono i tempi di terapia.
Possono (devono) venir somministrate frequentemente.
Con esse, si può salire direttamente da un grado di
potenza più basso ad uno anche molto più alto.
Devono essere somministrate in forma liquida.
Il flacone che le contiene deve essere succusso dieci volte
con forza prima di ogni somministrazione (ad eccezione
della prima assunzione).
Sono
ottimamente
tollerate
anche
estremamente sensibili o in malati gravi.
Devono venir preparate nella maniera indicata da
Hahnemann. Per la loro estrema delicatezza ogni
operazione non effettuata “canonicamente” può fare
perdere l’efficacia dell’azione terapeutica.
24
in
pazienti
INDICAZIONI PRATICHE SULL’USO DELLE LM
Hahnemann consigliava di partire da una bassa potenza LM sia nelle
malattie croniche che nelle malattie acute.
Nelle malattie croniche, è preferibile iniziare con una potenza
bassa, (Hahnemann non specifica quale), aumentando ad ogni
successiva somministrazione la dinamizzazione (agitando 10 volte
il flaconcino contenente il rimedio in forma liquida) e
somministrando il medicamento giornalmente od ogni due giorni.
Infatti, Hahnemann scrive:
“… nel trattamento delle malattie croniche si comincia meglio di
tutto con i gradi più bassi di potenza e, dove necessario, si passa ai gradi
più alti, a quelli che divengono sempre più forti, sebbene agiscano sempre
solo delicatamente.” (Organon, nota 6ª al § 270)
Dopo alcune settimane, se lo stesso rimedio è ancora indicato, si passerà ad
una potenza più elevata.
Ancora Hahnemann:
“Sicché ora la stessa medicina, ben scelta, può venir somministrata anche
ogni giorno e per dei mesi, se necessario; purché da un grado inferiore di
potenza, usato nello spazio di una o due settimane (giacché secondo il
nuovo sistema di dinamizzazione si comincia con i gradi più bassi di
potenza), si passi in ugual maniera a potenze più alte, nella cura delle
malattie croniche.” (nota 1ª al § 246)
Nelle malattie acute, si può partire da un grado di potenza alto o
basso.
In questo caso, infatti, con i sintomi che sono in massima attività, la
sensibilità della persona al rimedio simile è esaltata al massimo grado,
quindi si dovrebbe partire, come regola generale omeopatica, con una
potenza più alta.
25
L’unica eccezione è data dalle potenze LM, che essendo molto attenuate
possono essere utilizzate nelle malattie acute anche a bassa potenza. (7)
“Di queste preparazioni di medicina, dinamizzate molto più, nelle
malattie acute febbrili si possono usare, e ripetere anche a brevi
intervalli, le piccole dosi (quantità medicamentose) dei gradi più bassi di
potenza anche di medicine ad azione di lunga durata (p. es.
Belladonna)…” (nota 6ª al § 270)
In linea di massima, le potenze “basse” sono più indicate all’inizio del
trattamento delle malattie croniche, mentre le potenze “alte” quando c’è un
buon grado di reattività da parte del malato.
Per chi obiettasse che Hahnemann non usò mai potenze LM elevate,
segnaliamo una curiosità storica: molto probabilmente la prima
prescrizione di LM fu effettuata il 16 Dicembre 1840, e la prima persona
che ricevette una LM fu il musicista M. Rousselot, al quale Hahnemann
dette un globulo di Sulfur 10 LM, da assumere sciolto in un bicchiere
d’acqua. (16)
Inoltre, vi sono esperienze di Autori che usano altissime potenze,
ovviamente se il caso lo richiede, e comunque dopo essere partiti da gradi
di potenza più bassi.
Nella sesta edizione dell’Organon, Hahnemann ritiene le LM le diluizioni
ideali, capaci di determinare una guarigione duratura e con il vantaggio di
un limitato rischio di aggravamento omeopatico. Fondamentale è, dopo la
prima assunzione, dinamizzare con 10 vigorose succussioni il rimedio
prima di ogni somministrazione, per evitare di assumere il medicamento
alla stessa dinamizzazione; è possibile ottenere ciò solo con preparazioni
liquide.
Caratteristica fondamentale delle LM è l’esaltazione dell’azione
primaria e l’attenuazione dell’effetto secondario.
In secondo luogo, il trattamento con potenze liquide diventa più
maneggevole perché si potrà dosare la quantità medicamentosa
adattandola alla sensibilità individuale, con l’intento di far diventare “gli
effetti indesiderabili e gli aggravamenti omeopatici più delicati”.
Inoltre, la somministrazione ripetuta del rimedio accelera il processo di
guarigione.
26
Vediamo cosa dice Hahnemann a proposito delle somministrazioni liquide:
“La ripetizione di dosi identiche costanti di un medicamento, anche se
unica, peggio se fatta più volte di seguito (a brevi intervalli, se si vuole che
la cura non venga ritardata) è una cosa assurda….” (§ 247)
“Quindi non si dovrebbe ripetere al malato, a secco, a breve intervallo, la
stessa medicina (…) allo stesso grado di potenza.” (nota 1ª al § 247)
(…) Ma se invece ogni dose successiva è di potenza diversa, ossia a
dinamizzazione un po’ più alta (§ 269 - 270), il principio vitale si lascia
influenzare senza difficoltà (diminuisce ancor più la sensibilità di fronte
alla malattia naturale) e (si lascia) portare più vicino alla guarigione.”
(§ 247)
Con questa modificazione del grado di dinamizzazione (…) non vi è alcun
ostacolo alla ripetizione, anche a brevi intervalli, della medicina, anche se
le potenze sono alte e vengono potentizzate con molte scosse.”
(nota 1ª al § 247)
La ripetizione della medesima medicina “avviene senza inconvenienti,
dinamizzando ogni dose successiva (vedi § 270 relativo al modo migliore
di ripetere i medicamenti), dando dieci, dodici scosse alla boccetta
contenente il rimedio liquido.” (§ 238)
“Vorrei quasi dire che la medicina omeopatica, bene scelta, solo se usata a
parecchie potenze diverse (solo impiegata sotto forme diverse) può
liberare il principio vitale dal processo patogeno e guarirlo nelle malattie
croniche.” (nota 1ª al § 247)
Da notare che Hahnemann usò questa metodologia anche con le potenze
centesimali.
Per quel che concerne la scelta della diluizione, Hahnemann affermava di
iniziare sempre a somministrare il più basso grado di potenza disponibile,
per passare gradualmente a potenze più elevate (qualora il rimedio fosse
ancora indicato).
Segnaliamo che, con un semplice calcolo matematico, si può dimostrare che
già nella 3 LM è stato superato il Numero di Avogadro. (2)
27
Le diluizioni in scala cinquantamillesimale (LM) sono generalmente
indicate anche in quei soggetti che si presume abbiano una spiccata
sensibilità al rimedio omeopatico: è infatti più raro un aggravamento con le
LM e, se presente, certamente più moderato di quello che si avrebbe con
una diluizione CH.
Le LM sono altresì indicate in quei soggetti che hanno scarsa reattività per i
quali una somministrazione frequente e prolungata determina uno stimolo
più dolce e persistente alla risposta individuale.
Per la frequenza e le modalità di somministrazione, ricordiamo anche
qui ciò che Hahnemann scrive nella sesta edizione dell’Organon:
1) Nelle malattie croniche: una somministrazione giornaliera o a giorni
alterni.
“Sicché ora la stessa medicina, ben scelta, può venir somministrata
anche ogni giorno e per dei mesi, se necessario; purché da un grado
inferiore di potenza, usato nello spazio di una o due settimane (giacché
secondo il nuovo sistema di dinamizzazione si comincia con i gradi più
bassi di potenza), si passi in ugual maniera a potenze più alte, nella cura
delle malattie croniche.” (nota 1ª al § 246)
2) Nelle malattie acute: fino a 4-6 somministrazioni giornaliere.
“Di queste preparazioni di medicina, dinamizzate molto più, nelle malattie
acute febbrili si possono usare, e ripetere anche a brevi intervalli, le
piccole dosi (quantità medicamentose) dei gradi più bassi di potenza
anche di medicine ad azione di lunga durata (p. es. Belladonna)…” (nota
6ª al § 270)
N.B. Una dose è data da 5-10 gocce diluite in un dito d’acqua.
Ad ogni somministrazione, esclusa la prima, è necessario imprimere al
flacone 10 vigorose scosse per aumentare la dinamizzazione.
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POTENZE LM ARCANA DISPONIBILI IN ITALIA
L’elenco delle pagine seguenti indica i rimedi e le diluizioni
importati in Italia immediatamente disponibili:
Sono in tutto,
174 rimedi e più di 800 referenze
integrando così la disponibilità, rispetto alla precedente
edizione, di 16 rimedi e più di 130 referenze.
Ciò evidenzia la volontà di Similia di assolvere in modo sempre
più attento le esigenze di voi Prescrittori.
Per qualsiasi altra richiesta rivolgersi all’informatore di zona o
direttamente a SIMILIA srl.
= Diluizioni disponibili
29
RIMEDI
DA 1LM A 30LM
Acidum fluoricum
Acidum muriaticum
Acidum nitricum
Acidum phosphoricum
Acidum sulfuricum
Aconitum
Aesculus
Aethusa
Agaricus
Agnus castus
Allium cepa
Alumina
Alumina silicata
Ambra
Ammonium carbonicum
Ammonium muriaticum
Anacardium
Antimonium crudum
Antimonium tartaricum
Apis mellifica
Argentum metallicum
Argentum nitricum
Arnica
Arsenicum album
Arsenum jodatum
Arsenum sulfuratum
Auripigmentum
Aurum arsenicum
Aurum metallicum
Aurum muriaticum
Aurum muriaticum natronatum
Aurum sulfuricum
Avena sativa
Baryum carbonicum
Belladonna
1
3
6
9
12
LM LM LM LM LM
30
18
LM
24 30
LM LM
RIMEDI
DA 35LM A 180LM
Acidum fluoricum
Acidum muriaticum
Acidum nitricum
Acidum phosphoricum
Acidum sulfuricum
Aconitum
Aesculus
Aethusa
Agaricus
Agnus castus
Allium cepa
Alumina
Alumina silicata
Ambra
Ammonium carbonicum
Ammonium muriaticum
Anacardium
Antimonium crudum
Antimonium tartaricum
Apis mellifica
Argentum metallicum
Argentum nitricum
Arnica
Arsenicum album
Arsenum jodatum
Arsenum sulfuratum
Auripigmentum
Aurum arsenicum
Aurum metallicum
Aurum muriaticum
Aurum muriaticum natronatum
Aurum sulfuricum
Avena sativa
Baryum carbonicum
Belladonna
35 42 45 60 90
LM LM LM LM LM
120
LM
180
LM
31
RIMEDI
DA 1LM A 30LM
Berberis
Bismutum
Bovista
Bryonia
Calcarea = Calcium
Calcium arsenicosum
Calcium carbonicum
Calcium fluoratum
Calcium jodatum
Calcium muriaticum
Calcium phosphoricum
Calcium silicatum
Calcium sulfuricum
Camphora
Cantharis
Carbo animalis
Carbo vegetabilis
Carcinominum
Carduus marianus
Causticum
Camomilla
Chelidonium
China regia
China rubra (= China)
Cicuta virosa
Cina
Cimicifuga
Cocculus
Coffea cruda
Colchicum
Colocynthis
Condurango
Conium
Corallium rubrum
Corpus luteum
1
3
6
9
12
LM LM LM LM LM
18
LM
32
24 30
LM LM
RIMEDI
DA 35LM A 180LM
Berberis
Bismutum
Bovista
Bryonia
Calcarea = Calcium
Calcium arsenicosum
Calcium carbonicum
Calcium fluoratum
Calcium jodatum
Calcium muriaticum
Calcium phosphoricum
Calcium silicatum
Calcium sulfuricum
Camphora
Cantharis
Carbo animalis
Carbo vegetabilis
Carcinominum
Carduus marianus
Causticum
Chamomilla
Chelidonium
China regia
China rubra (= China)
Cicuta virosa
Cina
Cimicifuga
Cocculus
Coffea cruda
Colchicum
Colocynthis
Condurango
Conium
Corallium rubrum
Corpus luteum
35 42 45 60 90
LM LM LM LM LM
120
LM
180
LM
33
RIMEDI
DA 1LM A 30LM
Cuprum metallicum
Cyclamen
Digitalis purpurea
Drosera
Dulcamara
Eupatorium
Euphrasia
Ferrum metallicum
Ferrum phosphoricum
Formica rufa
Gelsemium
Glonoinum
Gluthation
Graphites
Guajacum
Hamamelis
Helleborus niger
Hepar sulfuris
Hydrastis
Hyosciamus
Hypericum
Ignatia
Ipecacuanha
Iris versicolor
Jodum
Kalium arsenicosum
Kalium bichromicum
Kalium carbonicum
Kalium jodatum
Kalium muriaticum
Kalium phosphoricum
Kalium sulfuricum
Kreosotum
Lac caninum
Lachesis
1
3
6
9
12
LM LM LM LM LM
34
18
LM
24 30
LM LM
RIMEDI
DA 35LM A 180LM
Cuprum metallicum
Cyclamen
Digitalis purpurea
Drosera
Dulcamara
Eupatorium
Euphrasia
Ferrum metallicum
Ferrum phosphoricum
Formica rufa
Gelsemium
Glonoinum
Gluthation
Graphites
Guajacum
Hamamelis
Helleborus niger
Hepar sulfuris
Hydrastis
Hyosciamus
Hypericum
Ignatia
Ipecacuanha
Iris versicolor
Jodum
Kalium arsenicosum
Kalium bichromicum
Kalium carbonicum
Kalium jodatum
Kalium muriaticum
Kalium phosphoricum
Kalium sulfuricum
Kreosotum
Lac caninum
Lachesis
35 42 45 60 90
LM LM LM LM LM
35
120
LM
180
LM
RIMEDI
DA 1LM A 30LM
Lactuca virosa
Laurocerasus
Ledum
Lilium tigrinum
Lobelia
Lycopodium
Magnesium carbonicum
Magnesium muriaticum
Magnesium phosphoricum
Magnesium sulfuricum
Mandragora e radice
Manganum
Medorrhinum
Mercurius corrosivus
Mercurius solubilis
Mezereum
Naja tripudians
Natrium arsenicosum
Natrium carbonicum
Natrium muriaticum
Natrium phosphoricum
Natrium silicicum
Natrium sulfuricum
Nux moschata
Nux vomica
Oestrogest
Oleander
Paeonia
Petroleum
Phosphorus
Phytolacca
Platinum
Plumbum
Podophyllum
Pollen
1
3
6
9
12
LM LM LM LM LM
18
LM
24 30
LM LM
36
RIMEDI
DA 35LM A 180LM
Lactuca virosa
Laurocerasus
Ledum
Lilium tigrinum
Lobelia
Lycopodium
Magnesum carbonicum
Magnesium muriaticum
Magnesium phosphoricum
Magnesium sulfuricum
Mandragora e radice
Manganum
Medorrhinum
Mercurius corrosivus
Mercurius solubilis
Mezereum
Naja tripudians
Natrium arsenicosum
Natrium carbonicum
Natrium muriaticum
Natrium phosphoricum
Natrium silicicum
Natrium sulfuricum
Nux moschata
Nux vomica
Oestrogest
Oleander
Paeonia
Petroleum
Phosphorus
Phytolacca
Platinum
Plumbum
Podophyllum
Pollen
35 42 45 60 90
LM LM LM LM LM
120
LM
180
LM
37
RIMEDI
DA 1LM A 30LM
Psorinum
Pulsatilla
Rhododendron
Rhus toxicodendron
Ruta
Sambucus
Sanguinaria
Sarsaparilla
Scilla
Secale cornutum
Selenium
Sepia
Serotoninum
Silicea
Solanum nigrum
Solidago
Spigelia
Spongia
Stannum
Staphisagria
Sticta
Stramonium
Sulfur
Sulfur jodatum
Sybillinum
Symphytum
Tabacum
Thuja
Tuberculinum bovinum
Tuberculinum koch alt
Veratrum album
Vipera berus
Viscum album
Zincum metallicum
Zincum valerianicum
1
3
6
9
12
LM LM LM LM LM
38
18
LM
24 30
LM LM
RIMEDI
DA 35LM A 180LM
Psorinum
Pulsatilla
Rhododendron
Rhus toxicodendron
Ruta
Sambucus
Sanguinaria
Sarsaparilla
Scilla
Secale cornutum
Selenium
Sepia
Serotoninum
Silicea
Solanum nigrum
Solidago
Spigelia
Spongia
Stannum
Staphisagria
Sticta
Stramonium
Sulfur
Sulfur jodatum
Sybillinum
Symphytum
Tabacum
Thuja
Tuberculinum bovinum
Tuberculinum koch alt
Veratrum album
Vipera berus
Viscum album
Zincum metallicum
Zincum valerianicum
35 42 45 60 90
LM LM LM LM LM
120
LM
180
LM
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CONSULTAZIONE BIBLIOGRAFICA
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fino ad oggi ; Arcana Arzneimittelhrstellung Dr. Sewerin GmbH & Co.
KG, 2007 Germania
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Hahnemanniana; Nuova Ipsa Editore, Palermo, 2004
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Palombi Editori, Roma, 1984
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2001
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Hahnemann; Edizioni Perla, Grosseto, 1993
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Tecniche Nuove, Milano, 1997
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alla conoscenza e al loro utilizzo; SIMILIA, Lainate (MI), 2004
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Editore, Palermo, 1998
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Riccamboni); RED edizioni, Como, 1985
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Meconi); S.I.M.O.H., Roma, 1993
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Publishers LTD, Beaconsfield - Buckinghamshire (UK), 1997
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La
dinamizzazione
hahnemanniana
cinquantamillesimale secondo la VI edizione dell’Organon; Edizione:
Nobile Collegio Omeopatico, Roma, 1981
(18) MECONI F., “La Divina Omeopatia” e “I Divini Strumenti” – Commento
letteral-culturale all’Organon dell’Arte di Guarire di Hahnemann;
S.I.M.O.H., Roma, 1993
(19) SEGANTINI S., MARCHITIELLO M. A., La Medicina dell’Esperienza e
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(20) VANNIER L., L’Omeopatia nelle malattie acute; Fratelli Palombi Editori,
Roma, 1976
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