lo stabilimento di Battaglia Terme - La Camera dei Deputati
Transcript
lo stabilimento di Battaglia Terme - La Camera dei Deputati
Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 3615 Camera dei Deputati — AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2007 Padova, è stata posta in liquidazione con decisione della nuova proprietà tedesca Siemens; proprietà e stabilendo un tavolo tecnico per analizzare la situazione e le ipotesi di cessione –: lo stabilimento di Battaglia Terme occupa 190 lavoratori metalmeccanici e ha un indotto di un centinaio di persone, presenta bilanci in attivo ed è il secondo in Italia per importanza ad operare nel settore dell’alta tensione; se il Governo sia al corrente di nuovi sviluppi della vertenza, se risulti al Governo se siano giunte offerte di acquisizione dell’azienda, se sia possibile fissare in breve tempo un nuovo incontro del tavolo tecnico per verificare la fattibilità di operazioni di cessione e quali altre iniziative intenda adottare il Ministro per tutelare l’importante stabilimento produttivo di Battaglia Terme. (4-02382) la Magrini Galileo fornisce principalmente l’Enel sia per il settore dell’energia elettrica tradizionale sia per quello dell’energia eolica e dall’azienda giungono conferme che giudicano il mercato promettente e in grado di garantire che le commesse saturino le capacità produttive del reparto padovano; di fatto la chiusura dello stabilimento produrrebbe un grave danno al tessuto economico di Battaglia Terme con serie ed immediate ripercussioni sull’intera Provincia di Padova; quel che è più grave è immaginare di assistere nuovamente al triste fenomeno per cui imprese straniere sostituiscono quelle italiane in interi comparti della produzione determinando la conseguenza della fuoriuscita dell’Italia da settori fondamentali dell’industria e dell’economia; da settembre ad oggi, la situazione non è migliorata né si sono prodotti significativi mutamenti, mentre è cresciuta la preoccupazione dei lavoratori che attendono di conoscere lo stato delle trattative; nel corso dei mesi, in risposta alle molteplici sollecitazioni, si registra una continua mobilitazione dei lavoratori, degli enti locali, dei Parlamentari e delle istituzioni della Provincia di Padova; a fronte della disponibilità di Siemens a vendere ad oggi non è chiaro se questa volontà si stia traducendo in concrete trattative per cedere lo stabilimento; il Governo ha manifestato particolare attenzione per la vicenda provvedendo ad incontrare le delegazioni sindacali e la * * * TRASPORTI Interrogazione a risposta orale: LOCATELLI. — Al Ministro dei trasporti. — Per sapere – premesso che: il rispetto del CCNL è uno dei requisiti fondamentali attraverso il quale si garantisce l’erogazione di un servizio con standard qualitativi e di sicurezza adeguati, in particolare in un settore strategico e sensibile quale quello del sistema aeroportuale; la Comunità europea attraverso la direttiva 96167/CE relativa al libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a terra negli aeroporti della Comunità, ha inteso uniformare le regole che sovrintendono l’assistenza a terra degli operatori all’interno dei sedimi aeroportuali della Comunità europea; tale direttiva è stata recepita nel nostro ordinamento attraverso l’emanazione del decreto legislativo n. 18/99 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 28 del 4 febbraio 1999 – Supplemento ordinario n. 29; l’articolo 2 del decreto legislativo afferma che « Al fine del presente decreto si intende per: a) aeroporto, qualsiasi terreno appositamente predisposto per l’atterrag- Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 3616 AI RESOCONTI gio, il decollo e le manovre di aeromobili, inclusi gli impianti annessi che esso può comportare per le esigenze del traffico e per il servizio degli aeromobili, nonché gli impianti necessari per fornire assistenza ai servizi aerei commerciali; b) sistema aeroportuale, un raggruppamento di due o più aeroporti che servono la stessa città o lo stesso agglomerato urbano, come indicato nel regolamento (CEE) n. 2408 del Consiglio del 23 luglio 1992; c) ente di gestione, il soggetto cui è affidato, insieme ad altre attività o in via esclusiva, il compito di amministrare e di gestire le infrastrutture aeroportuali e di coordinare e controllare le attività dei vari operatori presenti nell’aeroporto o nel sistema aeroportuale considerato; d) utente di aeroporto o vettore, qualsiasi persona fisica o giuridica che trasporti per via aerea passeggeri, posta, merci, da e per l’aeroporto considerato; e) assistenza a terra, il servizio, tra quelli elencati nell’allegato A, reso in un aeroporto a un utente; f) autoassistenza a terra o autoproduzione, la situazione nella quale un utente fornisce direttamente a sé stesso una o più categorie di servizi dı̀ assistenza e non stipula alcun contratto con terzi, sotto qualsiasi denominazione, avente per oggetto la prestazione dei servizi stessi; non sono considerati terzi fra loro gli utenti di cui uno detiene una partecipazione maggioritaria nell’altro, ovvero la cui partecipazione in ciascuno degli altri è detenuta a titolo maggioritario da uno stesso ente; g) prestatore di servizi di assistenza a terra, qualsiasi persona fisica o giuridica che fornisce a terzi una o più categorie di servizi di assistenza a terra; h) E.N.A.C., l’Ente nazionale per l’aviazione civile, istituito con decreto legislativo 25 luglio 1997, n. 250; l’articolo 13 del succitato decreto legislativo, intitolato: « requisiti di idoneità dei prestatori » stabilisce che: « L’E.N.A.C. verifica l’idoneità dei prestatori di servizi di assistenza a terra subordinata al rispetto del tipo di contratto che regola il rapporto di lavoro dei dipendenti delle aziende di gestione e dei servizi aeroportuali di assistenza a terra ed al possesso Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2007 dei seguenti requisiti: a) capitale sociale almeno pari ad un quarto del presumibile giro di affari derivante dalle attività da svolgere; b) risorse strumentali e capacità organizzative idonee in relazione alle categorie di servizio richieste; c) attestato comprovante il rispetto degli obblighi derivanti dalla legislazione sociale e sulla sicurezza del lavoro; d) copertura assicurativa adeguata ai rischi connessi all’attività da svolgere; la S.A.C.B.O. è l’ente di gestione aeroportuale dell’aeroporto di Orio al Serio, e che applica correttamente ai propri dipendenti il CCNL Assoaeroporti; presso lo scalo aeroportuale di Orio al Serio in provincia di Bergamo, all’interno del sedime aeroportuale, operano diverse società e cooperative che svolgono molteplici mansioni tra le quali: UPS e DHL addette sia alla movimentazione delle merci e della posta esportate, importate o in transito, e al trattamento dei relativi documenti, sia al caricamento e lo scaricamento dell’aereo; Aircatering addetta al trasporto e al caricamento e scaricamento di cibi e bevande sugli aeromobili; Alpina Service addetta alla pulizia interna degli aeromobili e alla movimentazione manuale delle merci e dei container; CoopService e Nuovo Progetto addetta alla movimentazione manuale delle merci e dei container; l’allegato A del decreto legislativo 18/99 stabilisce che: « Ai fini e per gli effetti del presente decreto si considerano servizi di assistenza a terra, sottoposti al regime di cui al presente decreto, i seguenti servizi: 1.4. gli altri servizi di supervisione prima, durante e dopo il volo, nonché gli altri servizi amministrativi richiesti dall’utente: 3. L’assistenza bagagli comprende il trattamento dei bagagli nel locale Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 3617 AI RESOCONTI di smistamento, lo smistamento degli stessi, la loro preparazione in vista della partenza, il loro caricamento e scaricamento rispettivamente su e dai sistemi trasportatori da e per l’aereo, nonché il trasporto dei bagagli dal locale di smistamento alla sala di distribuzione; 4. L’assistenza merci e posta comprende: 4.1. per le merci esportate, importate o in transito, la movimentazione fisica delle merci, il trattamento dei relativi documenti, le formalità doganali e tutte le misure conservative convenute tra le parti o richieste dalle circostanze; 4.2. per la posta, in arrivo e in partenza, il trattamento fisico della corrispondenza, il trattamento dei relativi documenti e tutte le misure conservative convenute tra le parti o richieste dalle circostanze; 5.4. il caricamento e lo scaricamento dell’aereo, compresa la fornitura e la messa in opera dei mezzi necessari, nonché il trasporto dell’equipaggio e dei passeggeri tra l’aereo e l’aerostazione e il trasporto dei bagagli tra l’aeromobile e l’aerostazione; 5.7. il trasporto, il caricamento sull’aereo dei cibi e delle bevande e il relativo scaricamento; 6. L’assistenza pulizia e servizi di scalo comprende: 6.1. la pulizia esterna e interna dell’aereo, il servizio dei gabinetti e dell’acqua »; le aziende in premessa applicano, contratti di lavoro differenti da quello dell’ente di gestione aeroportuale S.A.C.B.O.; l’ENAC è l’ente istituzionalmente preposto a garantire il rispetto dell’applicazione del decreto legislativo 18/99, come peraltro dalle circolari EAL01 del 10 giugno 1999 ed APT/02 del 28 luglio 1999 interne dell’ente stesso –: Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2007 se siano state intraprese azioni in questi anni da parte dell’ENAC al fine di garantire la corretta ed integrale applicazione del decreto legislativo n. 18/99; se non ritenga urgente un deciso intervento dei Governo al fine di operare un controllo presso lo scalo aeroportuale di Orio al Serio sul rispetto da parte delle aziende lı̀ operanti dei requisiti di idoneità imposti dal citato articolo 13 del decreto legislativo n. 18/99; se le cooperative di facchinaggio citate stiano operando all’interno del sedime aeroportuale in regime di subappalto. In caso affermativo, se questo non sia palesemente in contrasto con i dettami dell’articolo 13 che impone l’applicazione del contratto che regola il rapporto di lavoro dei dipendenti delle aziende di gestione e dei servizi aeroportuali di assistenza a terra, ossia il CCNL Assoaeroporti e non CCNL merci-logistica per cooperative; se situazioni simili si verifichino anche in altri aeroporti italiani. (3-00586) Interrogazioni a risposta in Commissione: BOCCI e BOFFA. — Al Ministro dei trasporti. — Per sapere – premesso che: nelle Officine Grandi Riparazioni di Foligno, azienda storica del Paese, si registra una forte tensione a causa del grave comportamento di RFI e Trenitalia che continuano a disattendere intese, anche istituzionali, concordate nell’ottobre 2006; a giudizio degli interroganti, è davvero grave l’atteggiamento di RFI e Trenitalia che, a fronte di impegni assunti con le istituzioni le organizzazioni sindacali e i lavoratori, non mette in atto azioni conseguenti dimostrando, anche a parere della Giunta Regionale dell’Umbria, inaffidabilità e scorrettezza nelle relazioni con le istituzioni e i sindacati; il comportamento di RFI e Trenitalia si sta dimostrando particolarmente penalizzante per l’impianto folignate (700 posti di lavoro che, con l’indotto, diven- Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 3618 AI RESOCONTI tano oltre 1000) che vede compromettere di giorno in giorno l’immagine di un’Azienda importante come le Officine Grandi Riparazioni –: quali urgenti iniziative intenda adottare per evitare l’impoverimento di una realtà imprenditoriale di enorme rilievo per il territorio, perché sia rispettato l’accordo del 18 ottobre 2006 che prevedeva le garanzie del rientro delle lavorazioni esternalizzate, l’impegno ad avviare subito procedure per il reclutamento del personale e un immediato confronto per l’organizzazione interna delle OGR; se il Governo intenda assumere l’iniziativa di un tavolo istituzionale con enti locali, Regione dell’Umbria, organizzazioni sindacali, Trenitalia e RFI; se intenda assumere urgenti iniziative a salvaguardia dell’occupazione e per favorire un rilancio imprenditoriale del gruppo. (5-00632) LOCATELLI. — Al Ministro dei trasporti. — Per sapere – premesso che: la società di trasporto aereo civile di diritto irlandese Ryanair Ltd opera in Italia dall’inizio del 2003 servendosi delle basi operative presso gli scali di Bergamo, Pisa e Roma Ciampino; la flotta Ryanair è interamente costituita da aeromobili ottenuti con la formula dry leasing e tutti sono registrati in Irlanda; tutto il personale navigante Ryanair distaccato in Italia da oltre un anno ha un contratto di lavoro registrato in Irlanda, quindi tasse e previdenza sono versati alle casse irlandesi; da fonti sindacali (vedi comunicati stampa della Fit Cisl Comparto Volo) risulta che Ryanair Ltd non intende applicare al personale navigante da oltre un anno distaccato in Italia la Legge del Lavoro e Sociale italiana come previsto dal DLG n. 72 del 25 febbraio 2000 « Istituto Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2007 del Distacco » con il quale è stata recepita dal nostro Paese la direttiva europea 96/ 71/CEE; tutte le istituzioni di protezione sociale italiane quali: la maternità, congedi parentali, malattia pagata, vaccinazioni sono disattese. Pure la legge n. 626 « Norme per la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro » risulta inapplicata; le stesse procedure previste dall’ENAC per l’addestramento e la certificazione degli equipaggi (sicurezza) non verrebbero assolutamente applicate. In particolare il comunicato sindacale della segreteria nazionale del Sult del 27 novembre 2006 fa rilevare come nella pratica si vola con assistenti di volo italiani, che volano in Italia, ma che per la normativa italiana non sono assistenti di volo; in data 26 ottobre 2006 presso la sede del Ministero del Lavoro di Roma si è svolta la seconda fase di procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalle leggi n. 146 del 1990 e n. 83 del 2000 e della provvisoria regolamentazione di sciopero del trasporto aereo. A quanto risulta all’interrogante, sarebbe emerso dal verbale di mancato accordo che Ryanair non riconosce il sindacato italiano perché tutti gli aerei ed i contratti sono registrati in Irlanda; da fonti sindacali, quali i comunicati stampa della Fit Cisl Comparto Volo del 19 settembre 2006 e quelli di ottobre 2006, si apprende che Ryanair Ltd non intende riconoscere la rappresentanza sindacale democraticamente eletta tra i lavoratori. I rappresentanti eletti sono stati prima trasferiti all’estero e poi licenziati assieme ad altri colleghi che promuovevano una unione sindacale; contro tali licenziamenti sono state intraprese azioni legali; come è emerso anche da recenti incontri dell’interrogante con alcuni lavoratori e lavoratrici i rapporti tra azienda e lavoratori sono molto tesi, quest’ultimi in Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 3619 AI RESOCONTI particolare lamentano atteggiamenti poco rispettosi dei diritti dei lavoratori del settore; in particolare in un comunicato della Fit Cisl Comparto Volo di ottobre 2006 si legge: « ...il nostro rappresentante sindacale ed altri colleghi colpevoli di conoscerlo, sono stati raggiunti da un ordine di trasferimento come ritorsione immediata della richiesta inviata in azienda di attivare dei tavoli sindacali per richiedere un inizio di confronto sulle gravi ed urgentissime problematiche che investono gli assistenti di volo Ryanair. »; il 23 novembre 2006, come risulta da un articolo pubblicato sul quotidiano Liberazione, il Governo francese ha emanato un decreto-legge con il quale ha reso obbligatoria l’applicazione del codice del lavoro francese ai dipendenti di aziende straniere basate in Francia; la stessa, da informazioni dell’ITF (International Transport Workers’ Federation) è già adottata nel diritto in Germania; da fonti ITF risulta che la corte di giustizia europea si è giudicata incompetente nel giudicare la diatriba tra la Corte del lavoro di Charleroi e Ryanair la quale non voleva riconoscere il diritto belga nel giudicare il licenziamento senza giusta causa di tre assistenti di volo che operavano presso la base di Charleroi. Quindi ha prevalso il principio della territorialità –: quale giudizio dia il Ministro relativamente all’intera vicenda; quali azioni intenda intraprendere al fine di garantire i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici della compagnia aerea Ryanair; quali azioni intenda intraprendere al fine d’evitare che le compagnie aeree straniere stabilmente basate sul suolo italiano raggirino la legislazione sociale ed i diritti dei lavoratori e lavoratrici italiani. (5-00638) Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2007 Interrogazioni a risposta scritta: PICANO e FORMISANO. — Al Ministro dei trasporti. — Per sapere – premesso che: nel comune di Aquino della provincia di Frosinone esiste un aeroporto con una pista di 950 metri che può essere allungata di altri 400 e quindi utilizzato come aeroporto di secondo livello a servizio dei trasporti interregionali; la sua ubicazione, intermedia tra gli aeroporti di Ciampino e di Capodichino e prossima al porto di Gaeta, alla Fiat di Cassino e ad una ricca area industriale che abbraccia province del Lazio, Campania, Molise, è vicina ad una meta di grande interesse turistico come Montecassino, su cui affluiscono più di un milione di persone l’anno; l’aeroporto di Aquino era già stato utilizzato come scuola per sottufficiali dell’aeronautica e durante la guerra come aeroporto militare ed attualmente viene utilizzato per l’Aeroclub –: se non ritenga opportuno predisporre uno studio, nell’ambito del piano nazionale del trasporto aereo, per verificare quale utilizzazione possa esser prevista per l’aeroporto di Aquino in favore dell’economia regionale e del territorio. (4-02380) MARINELLO. — Al Ministro dei trasporti, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che: l’agenzia di stampa ansa di lunedı̀ 29 gennaio riferisce dell’ennesimo incidente verificatosi in acque internazionali la notte precedente nel Canale di Sicilia, a circa 80 miglia da Lampedusa; vittima dell’aggressione è il motopesca della flotta di Mazara del Vallo: « Giovanni Vincenzo », che è stato bersagliato con colpi di mitraglia da una motovedetta libica che ha cercato di dirottarlo; secondo quanto riferisce la stessa agenzia Ansa, i colpi d’arma da fuoco, Atti Parlamentari XV LEGISLATURA — — ALLEGATO B 3620 AI RESOCONTI fortunatamente, non hanno provocato danni ai dieci uomini d’equipaggio e all’imbarcazione; l’unità militare libica ha successivamente affiancato il motopesca, intimando al comandante di fare rotta verso le coste nordafricane; è stato lo stesso capitano del motopesca a dare via radio l’allarme raccolto dalla centrale operativa delle Capitanerie di Porto, che ha consentito l’intervento della nave: « Urania » della Marina Militare, in servizio di pattugliamento nel Canale di Sicilia, che dopo un contatto radio con la motovedetta, ha scortato il peschereccio « Giovanni Vincenzo » permettendo di riprendere la sua attività di pesca –: se non ritenga opportuno avviare una indagine al fine di verificare l’esatta dinamica dell’incidente avvenuto nel Canale di Sicilia, che costituisce l’ennesima aggressione da parte delle autorità militari libiche ai danni delle motopesche della flotta di Mazara del Vallo, che nonostante svolgano un lavoro difficile, rischiano addirittura la propria incolumità per cause a loro non imputabili; se non intenda allestire con l’ausilio della marina militare italiana un piano di sorveglianza, per assicurare punti di vigilanza per la salvaguardia e la sicurezza in mare nei confronti dei nostri pescherecci, dato che la maggior parte degli incidenti sono avvenuti in acque internazionali; se non ritenga infine necessario avviare una concreta iniziativa con le autorità libiche per raggiungere un accordo al fine di definire in maniera permanente la risoluzione degli incidenti che costantemente si verificano nelle acque internazionali del Canale di Sicilia e restituiscano ai lavoratori della flotta di Mazara del Vallo, tranquillità e sicurezza del lavoro che si svolge spesso in condizioni di evidente disagio e grave pericolo. (4-02401) Camera dei Deputati — — SEDUTA DEL 31 GENNAIO 2007 Apposizione di firme ad una mozione. La mozione Franceschini e altri n. 100087, pubblicata nell’allegato B ai resoconti della seduta del 25 gennaio 2007, deve intendersi sottoscritta anche dai deputati: Bonelli, Migliore. Ritiro di documenti di indirizzo. I seguenti documenti sono stati ritirati dai presentatori: mozione Bertolini n. 1-00073 del 28 dicembre 2006; mozione Bonelli n. 1-00080 del 22 gennaio 2007; mozione Migliore n. 1-00081 del 22 gennaio 2007. Ritiro di un documento del Sindacato ispettivo. Il seguente documento è stato ritirato dal presentatore: interrogazione a risposta scritta Galante n. 4-02113 del 16 gennaio 2007. Ritiro di firme da una mozione. Mozione Del Bue e altri n. 1-00082, pubblicata nell’allegato B ai resoconti della seduta del 23 gennaio 2007: sono state ritirate le firme dei deputati: Catone, De Luca Francesco. ERRATA CORRIGE Interpellanza urgente Ossorio e Donadi n. 2-00334 pubblicata nell’Allegato B ai resoconti della seduta n. 100 del 30 gennaio 2007. Alla pagina n. 3519, seconda colonna, dalla riga diciottesima alla riga ventesima, deve leggersi: « I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – pre-