lo stabilimento di Battaglia Terme - La Camera dei Deputati

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lo stabilimento di Battaglia Terme - La Camera dei Deputati
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Padova, è stata posta in liquidazione con
decisione della nuova proprietà tedesca
Siemens;
proprietà e stabilendo un tavolo tecnico
per analizzare la situazione e le ipotesi di
cessione –:
lo stabilimento di Battaglia Terme
occupa 190 lavoratori metalmeccanici e ha
un indotto di un centinaio di persone,
presenta bilanci in attivo ed è il secondo
in Italia per importanza ad operare nel
settore dell’alta tensione;
se il Governo sia al corrente di nuovi
sviluppi della vertenza, se risulti al Governo se siano giunte offerte di acquisizione dell’azienda, se sia possibile fissare
in breve tempo un nuovo incontro del
tavolo tecnico per verificare la fattibilità di
operazioni di cessione e quali altre iniziative intenda adottare il Ministro per tutelare l’importante stabilimento produttivo
di Battaglia Terme.
(4-02382)
la Magrini Galileo fornisce principalmente l’Enel sia per il settore dell’energia
elettrica tradizionale sia per quello dell’energia eolica e dall’azienda giungono
conferme che giudicano il mercato promettente e in grado di garantire che le
commesse saturino le capacità produttive
del reparto padovano;
di fatto la chiusura dello stabilimento
produrrebbe un grave danno al tessuto
economico di Battaglia Terme con serie ed
immediate ripercussioni sull’intera Provincia di Padova;
quel che è più grave è immaginare di
assistere nuovamente al triste fenomeno
per cui imprese straniere sostituiscono
quelle italiane in interi comparti della
produzione determinando la conseguenza
della fuoriuscita dell’Italia da settori fondamentali dell’industria e dell’economia;
da settembre ad oggi, la situazione
non è migliorata né si sono prodotti significativi mutamenti, mentre è cresciuta
la preoccupazione dei lavoratori che attendono di conoscere lo stato delle trattative;
nel corso dei mesi, in risposta alle
molteplici sollecitazioni, si registra una
continua mobilitazione dei lavoratori, degli
enti locali, dei Parlamentari e delle istituzioni della Provincia di Padova;
a fronte della disponibilità di Siemens a vendere ad oggi non è chiaro se
questa volontà si stia traducendo in concrete trattative per cedere lo stabilimento;
il Governo ha manifestato particolare
attenzione per la vicenda provvedendo ad
incontrare le delegazioni sindacali e la
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TRASPORTI
Interrogazione a risposta orale:
LOCATELLI. — Al Ministro dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
il rispetto del CCNL è uno dei requisiti fondamentali attraverso il quale si
garantisce l’erogazione di un servizio con
standard qualitativi e di sicurezza adeguati, in particolare in un settore strategico e sensibile quale quello del sistema
aeroportuale;
la Comunità europea attraverso la
direttiva 96167/CE relativa al libero accesso al mercato dei servizi di assistenza a
terra negli aeroporti della Comunità, ha
inteso uniformare le regole che sovrintendono l’assistenza a terra degli operatori
all’interno dei sedimi aeroportuali della
Comunità europea;
tale direttiva è stata recepita nel
nostro ordinamento attraverso l’emanazione del decreto legislativo n. 18/99 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 28 del 4
febbraio 1999 – Supplemento ordinario
n. 29;
l’articolo 2 del decreto legislativo afferma che « Al fine del presente decreto si
intende per: a) aeroporto, qualsiasi terreno
appositamente predisposto per l’atterrag-
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gio, il decollo e le manovre di aeromobili,
inclusi gli impianti annessi che esso può
comportare per le esigenze del traffico e
per il servizio degli aeromobili, nonché gli
impianti necessari per fornire assistenza ai
servizi aerei commerciali; b) sistema aeroportuale, un raggruppamento di due o
più aeroporti che servono la stessa città o
lo stesso agglomerato urbano, come indicato nel regolamento (CEE) n. 2408 del
Consiglio del 23 luglio 1992; c) ente di
gestione, il soggetto cui è affidato, insieme
ad altre attività o in via esclusiva, il
compito di amministrare e di gestire le
infrastrutture aeroportuali e di coordinare
e controllare le attività dei vari operatori
presenti nell’aeroporto o nel sistema aeroportuale considerato; d) utente di aeroporto o vettore, qualsiasi persona fisica o
giuridica che trasporti per via aerea passeggeri, posta, merci, da e per l’aeroporto
considerato; e) assistenza a terra, il servizio, tra quelli elencati nell’allegato A, reso
in un aeroporto a un utente; f) autoassistenza a terra o autoproduzione, la situazione nella quale un utente fornisce direttamente a sé stesso una o più categorie
di servizi dı̀ assistenza e non stipula alcun
contratto con terzi, sotto qualsiasi denominazione, avente per oggetto la prestazione dei servizi stessi; non sono considerati terzi fra loro gli utenti di cui uno
detiene una partecipazione maggioritaria
nell’altro, ovvero la cui partecipazione in
ciascuno degli altri è detenuta a titolo
maggioritario da uno stesso ente; g) prestatore di servizi di assistenza a terra,
qualsiasi persona fisica o giuridica che
fornisce a terzi una o più categorie di
servizi di assistenza a terra; h) E.N.A.C.,
l’Ente nazionale per l’aviazione civile, istituito con decreto legislativo 25 luglio 1997,
n. 250;
l’articolo 13 del succitato decreto legislativo, intitolato: « requisiti di idoneità
dei prestatori » stabilisce che: « L’E.N.A.C.
verifica l’idoneità dei prestatori di servizi
di assistenza a terra subordinata al rispetto del tipo di contratto che regola il
rapporto di lavoro dei dipendenti delle
aziende di gestione e dei servizi aeroportuali di assistenza a terra ed al possesso
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dei seguenti requisiti: a) capitale sociale
almeno pari ad un quarto del presumibile
giro di affari derivante dalle attività da
svolgere; b) risorse strumentali e capacità
organizzative idonee in relazione alle categorie di servizio richieste; c) attestato
comprovante il rispetto degli obblighi derivanti dalla legislazione sociale e sulla
sicurezza del lavoro; d) copertura assicurativa adeguata ai rischi connessi all’attività da svolgere;
la S.A.C.B.O. è l’ente di gestione aeroportuale dell’aeroporto di Orio al Serio,
e che applica correttamente ai propri
dipendenti il CCNL Assoaeroporti;
presso lo scalo aeroportuale di Orio
al Serio in provincia di Bergamo, all’interno del sedime aeroportuale, operano
diverse società e cooperative che svolgono
molteplici mansioni tra le quali:
UPS e DHL addette sia alla movimentazione delle merci e della posta
esportate, importate o in transito, e al
trattamento dei relativi documenti, sia al
caricamento e lo scaricamento dell’aereo;
Aircatering addetta al trasporto e
al caricamento e scaricamento di cibi e
bevande sugli aeromobili;
Alpina Service addetta alla pulizia
interna degli aeromobili e alla movimentazione manuale delle merci e dei container;
CoopService e Nuovo Progetto addetta alla movimentazione manuale delle
merci e dei container;
l’allegato A del decreto legislativo
18/99 stabilisce che: « Ai fini e per gli
effetti del presente decreto si considerano
servizi di assistenza a terra, sottoposti al
regime di cui al presente decreto, i seguenti servizi:
1.4. gli altri servizi di supervisione
prima, durante e dopo il volo, nonché gli
altri servizi amministrativi richiesti dall’utente:
3. L’assistenza bagagli comprende il trattamento dei bagagli nel locale
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di smistamento, lo smistamento degli
stessi, la loro preparazione in vista della
partenza, il loro caricamento e scaricamento rispettivamente su e dai sistemi
trasportatori da e per l’aereo, nonché il
trasporto dei bagagli dal locale di smistamento alla sala di distribuzione;
4. L’assistenza merci e posta comprende:
4.1. per le merci esportate, importate o in transito, la movimentazione
fisica delle merci, il trattamento dei relativi documenti, le formalità doganali e
tutte le misure conservative convenute tra
le parti o richieste dalle circostanze;
4.2. per la posta, in arrivo e in
partenza, il trattamento fisico della corrispondenza, il trattamento dei relativi documenti e tutte le misure conservative
convenute tra le parti o richieste dalle
circostanze;
5.4. il caricamento e lo scaricamento dell’aereo, compresa la fornitura e
la messa in opera dei mezzi necessari,
nonché il trasporto dell’equipaggio e dei
passeggeri tra l’aereo e l’aerostazione e il
trasporto dei bagagli tra l’aeromobile e
l’aerostazione;
5.7. il trasporto, il caricamento
sull’aereo dei cibi e delle bevande e il
relativo scaricamento;
6. L’assistenza pulizia e servizi di
scalo comprende:
6.1. la pulizia esterna e interna
dell’aereo, il servizio dei gabinetti e dell’acqua »;
le aziende in premessa applicano,
contratti di lavoro differenti da quello
dell’ente
di
gestione
aeroportuale
S.A.C.B.O.;
l’ENAC è l’ente istituzionalmente preposto a garantire il rispetto dell’applicazione del decreto legislativo 18/99, come
peraltro dalle circolari EAL01 del 10 giugno 1999 ed APT/02 del 28 luglio 1999
interne dell’ente stesso –:
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se siano state intraprese azioni in
questi anni da parte dell’ENAC al fine di
garantire la corretta ed integrale applicazione del decreto legislativo n. 18/99;
se non ritenga urgente un deciso
intervento dei Governo al fine di operare
un controllo presso lo scalo aeroportuale
di Orio al Serio sul rispetto da parte delle
aziende lı̀ operanti dei requisiti di idoneità
imposti dal citato articolo 13 del decreto
legislativo n. 18/99;
se le cooperative di facchinaggio citate stiano operando all’interno del sedime
aeroportuale in regime di subappalto. In
caso affermativo, se questo non sia palesemente in contrasto con i dettami dell’articolo 13 che impone l’applicazione del
contratto che regola il rapporto di lavoro
dei dipendenti delle aziende di gestione e
dei servizi aeroportuali di assistenza a
terra, ossia il CCNL Assoaeroporti e non
CCNL merci-logistica per cooperative;
se situazioni simili si verifichino anche in altri aeroporti italiani. (3-00586)
Interrogazioni a risposta in Commissione:
BOCCI e BOFFA. — Al Ministro dei
trasporti. — Per sapere – premesso che:
nelle Officine Grandi Riparazioni di
Foligno, azienda storica del Paese, si registra una forte tensione a causa del grave
comportamento di RFI e Trenitalia che
continuano a disattendere intese, anche
istituzionali, concordate nell’ottobre 2006;
a giudizio degli interroganti, è davvero grave l’atteggiamento di RFI e Trenitalia che, a fronte di impegni assunti con
le istituzioni le organizzazioni sindacali e
i lavoratori, non mette in atto azioni
conseguenti dimostrando, anche a parere
della Giunta Regionale dell’Umbria, inaffidabilità e scorrettezza nelle relazioni con
le istituzioni e i sindacati;
il comportamento di RFI e Trenitalia si sta dimostrando particolarmente
penalizzante per l’impianto folignate (700
posti di lavoro che, con l’indotto, diven-
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tano oltre 1000) che vede compromettere
di giorno in giorno l’immagine di
un’Azienda importante come le Officine
Grandi Riparazioni –:
quali urgenti iniziative intenda adottare per evitare l’impoverimento di una
realtà imprenditoriale di enorme rilievo
per il territorio, perché sia rispettato l’accordo del 18 ottobre 2006 che prevedeva le
garanzie del rientro delle lavorazioni
esternalizzate, l’impegno ad avviare subito
procedure per il reclutamento del personale e un immediato confronto per l’organizzazione interna delle OGR;
se il Governo intenda assumere l’iniziativa di un tavolo istituzionale con enti
locali, Regione dell’Umbria, organizzazioni
sindacali, Trenitalia e RFI;
se intenda assumere urgenti iniziative
a salvaguardia dell’occupazione e per favorire un rilancio imprenditoriale del
gruppo.
(5-00632)
LOCATELLI. — Al Ministro dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
la società di trasporto aereo civile di
diritto irlandese Ryanair Ltd opera in
Italia dall’inizio del 2003 servendosi delle
basi operative presso gli scali di Bergamo,
Pisa e Roma Ciampino;
la flotta Ryanair è interamente costituita da aeromobili ottenuti con la formula dry leasing e tutti sono registrati in
Irlanda;
tutto il personale navigante Ryanair
distaccato in Italia da oltre un anno ha un
contratto di lavoro registrato in Irlanda,
quindi tasse e previdenza sono versati alle
casse irlandesi;
da fonti sindacali (vedi comunicati
stampa della Fit Cisl Comparto Volo) risulta che Ryanair Ltd non intende applicare al personale navigante da oltre un
anno distaccato in Italia la Legge del
Lavoro e Sociale italiana come previsto dal
DLG n. 72 del 25 febbraio 2000 « Istituto
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del Distacco » con il quale è stata recepita
dal nostro Paese la direttiva europea 96/
71/CEE;
tutte le istituzioni di protezione sociale italiane quali: la maternità, congedi
parentali, malattia pagata, vaccinazioni
sono disattese. Pure la legge n. 626 « Norme per la sicurezza dei lavoratori sui
luoghi di lavoro » risulta inapplicata;
le stesse procedure previste dall’ENAC per l’addestramento e la certificazione degli equipaggi (sicurezza) non verrebbero assolutamente applicate. In particolare il comunicato sindacale della segreteria nazionale del Sult del 27
novembre 2006 fa rilevare come nella
pratica si vola con assistenti di volo italiani, che volano in Italia, ma che per la
normativa italiana non sono assistenti di
volo;
in data 26 ottobre 2006 presso la
sede del Ministero del Lavoro di Roma si
è svolta la seconda fase di procedura di
raffreddamento e conciliazione prevista
dalle leggi n. 146 del 1990 e n. 83 del 2000
e della provvisoria regolamentazione di
sciopero del trasporto aereo. A quanto
risulta all’interrogante, sarebbe emerso dal
verbale di mancato accordo che Ryanair
non riconosce il sindacato italiano perché
tutti gli aerei ed i contratti sono registrati
in Irlanda;
da fonti sindacali, quali i comunicati
stampa della Fit Cisl Comparto Volo del
19 settembre 2006 e quelli di ottobre 2006,
si apprende che Ryanair Ltd non intende
riconoscere la rappresentanza sindacale
democraticamente eletta tra i lavoratori. I
rappresentanti eletti sono stati prima trasferiti all’estero e poi licenziati assieme ad
altri colleghi che promuovevano una
unione sindacale;
contro tali licenziamenti sono state
intraprese azioni legali;
come è emerso anche da recenti
incontri dell’interrogante con alcuni lavoratori e lavoratrici i rapporti tra azienda
e lavoratori sono molto tesi, quest’ultimi in
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particolare lamentano atteggiamenti poco
rispettosi dei diritti dei lavoratori del settore;
in particolare in un comunicato della
Fit Cisl Comparto Volo di ottobre 2006 si
legge: « ...il nostro rappresentante sindacale ed altri colleghi colpevoli di conoscerlo, sono stati raggiunti da un ordine di
trasferimento come ritorsione immediata
della richiesta inviata in azienda di attivare dei tavoli sindacali per richiedere un
inizio di confronto sulle gravi ed urgentissime problematiche che investono gli
assistenti di volo Ryanair. »;
il 23 novembre 2006, come risulta da
un articolo pubblicato sul quotidiano Liberazione, il Governo francese ha emanato
un decreto-legge con il quale ha reso
obbligatoria l’applicazione del codice del
lavoro francese ai dipendenti di aziende
straniere basate in Francia;
la stessa, da informazioni dell’ITF
(International Transport Workers’ Federation) è già adottata nel diritto in Germania;
da fonti ITF risulta che la corte di
giustizia europea si è giudicata incompetente nel giudicare la diatriba tra la
Corte del lavoro di Charleroi e Ryanair
la quale non voleva riconoscere il diritto
belga nel giudicare il licenziamento senza
giusta causa di tre assistenti di volo che
operavano presso la base di Charleroi.
Quindi ha prevalso il principio della territorialità –:
quale giudizio dia il Ministro relativamente all’intera vicenda;
quali azioni intenda intraprendere al
fine di garantire i diritti dei lavoratori e
delle lavoratrici della compagnia aerea
Ryanair;
quali azioni intenda intraprendere al
fine d’evitare che le compagnie aeree straniere stabilmente basate sul suolo italiano
raggirino la legislazione sociale ed i diritti
dei lavoratori e lavoratrici italiani.
(5-00638)
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Interrogazioni a risposta scritta:
PICANO e FORMISANO. — Al Ministro
dei trasporti. — Per sapere – premesso
che:
nel comune di Aquino della provincia
di Frosinone esiste un aeroporto con una
pista di 950 metri che può essere allungata
di altri 400 e quindi utilizzato come aeroporto di secondo livello a servizio dei
trasporti interregionali;
la sua ubicazione, intermedia tra gli
aeroporti di Ciampino e di Capodichino e
prossima al porto di Gaeta, alla Fiat di
Cassino e ad una ricca area industriale che
abbraccia province del Lazio, Campania,
Molise, è vicina ad una meta di grande
interesse turistico come Montecassino, su
cui affluiscono più di un milione di persone l’anno;
l’aeroporto di Aquino era già stato
utilizzato come scuola per sottufficiali dell’aeronautica e durante la guerra come
aeroporto militare ed attualmente viene
utilizzato per l’Aeroclub –:
se non ritenga opportuno predisporre
uno studio, nell’ambito del piano nazionale del trasporto aereo, per verificare
quale utilizzazione possa esser prevista
per l’aeroporto di Aquino in favore dell’economia regionale e del territorio.
(4-02380)
MARINELLO. — Al Ministro dei trasporti, al Ministro della difesa. — Per
sapere – premesso che:
l’agenzia di stampa ansa di lunedı̀ 29
gennaio riferisce dell’ennesimo incidente
verificatosi in acque internazionali la notte
precedente nel Canale di Sicilia, a circa 80
miglia da Lampedusa;
vittima dell’aggressione è il motopesca della flotta di Mazara del Vallo: « Giovanni Vincenzo », che è stato bersagliato
con colpi di mitraglia da una motovedetta
libica che ha cercato di dirottarlo;
secondo quanto riferisce la stessa
agenzia Ansa, i colpi d’arma da fuoco,
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fortunatamente, non hanno provocato
danni ai dieci uomini d’equipaggio e all’imbarcazione;
l’unità militare libica ha successivamente affiancato il motopesca, intimando
al comandante di fare rotta verso le coste
nordafricane;
è stato lo stesso capitano del motopesca a dare via radio l’allarme raccolto
dalla centrale operativa delle Capitanerie
di Porto, che ha consentito l’intervento
della nave: « Urania » della Marina Militare, in servizio di pattugliamento nel
Canale di Sicilia, che dopo un contatto
radio con la motovedetta, ha scortato il
peschereccio « Giovanni Vincenzo » permettendo di riprendere la sua attività di
pesca –:
se non ritenga opportuno avviare una
indagine al fine di verificare l’esatta dinamica dell’incidente avvenuto nel Canale di
Sicilia, che costituisce l’ennesima aggressione da parte delle autorità militari libiche ai danni delle motopesche della flotta
di Mazara del Vallo, che nonostante svolgano un lavoro difficile, rischiano addirittura la propria incolumità per cause a loro
non imputabili;
se non intenda allestire con l’ausilio
della marina militare italiana un piano di
sorveglianza, per assicurare punti di vigilanza per la salvaguardia e la sicurezza in
mare nei confronti dei nostri pescherecci,
dato che la maggior parte degli incidenti
sono avvenuti in acque internazionali;
se non ritenga infine necessario avviare una concreta iniziativa con le autorità libiche per raggiungere un accordo al
fine di definire in maniera permanente la
risoluzione degli incidenti che costantemente si verificano nelle acque internazionali del Canale di Sicilia e restituiscano
ai lavoratori della flotta di Mazara del
Vallo, tranquillità e sicurezza del lavoro
che si svolge spesso in condizioni di evidente disagio e grave pericolo. (4-02401)
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Apposizione di firme ad una mozione.
La mozione Franceschini e altri n. 100087, pubblicata nell’allegato B ai resoconti della seduta del 25 gennaio 2007,
deve intendersi sottoscritta anche dai deputati: Bonelli, Migliore.
Ritiro di documenti di indirizzo.
I seguenti documenti sono stati ritirati
dai presentatori:
mozione Bertolini n. 1-00073 del 28
dicembre 2006;
mozione Bonelli n. 1-00080 del 22
gennaio 2007;
mozione Migliore n. 1-00081 del 22
gennaio 2007.
Ritiro di un documento
del Sindacato ispettivo.
Il seguente documento è stato ritirato
dal presentatore:
interrogazione a risposta scritta Galante n. 4-02113 del 16 gennaio 2007.
Ritiro di firme da una mozione.
Mozione Del Bue e altri n. 1-00082,
pubblicata nell’allegato B ai resoconti della
seduta del 23 gennaio 2007: sono state
ritirate le firme dei deputati: Catone, De
Luca Francesco.
ERRATA CORRIGE
Interpellanza urgente Ossorio e Donadi
n. 2-00334 pubblicata nell’Allegato B ai
resoconti della seduta n. 100 del 30 gennaio 2007. Alla pagina n. 3519, seconda
colonna, dalla riga diciottesima alla riga
ventesima, deve leggersi: « I sottoscritti
chiedono di interpellare il Presidente del
Consiglio dei ministri, il Ministro dello
sviluppo economico, per sapere – pre-